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in
2009
University of Toronto
http://www.arcliive.org/details/dopocaporettoOOprez
PROPRIET RISERVATA
Roma
Tip.
Riccardo
f^44-8a
GIUSEPPE PREZZOLINI
DOPO CAPORETTO
ROMA
LA VOCE
S luglio
igr().
scritte
il
nei
vembre iQiy
piccoli
terminate
a pubblicarle
cos,
di
Caporetto
Veneto.
Giuseppe Prezzolini.
Siamo ancora
cipali
del
possono guidare a formarci un'idea suo svolgimento, che sembra assurdo volerci
che
ci
il
fissare sopra
ci
pensiero e tentare
di capire
come
sia accaduto.
Eppure, non se ne
esigenza della
e lo sopratutto in
pu
fare a
di
questi giorni
altro,
si
altro,
rifletta
su
sforzi
vedere
altro.
poi,
se
testimonianze
come
.
si
non
lo
sono
come furono
ci
di
guerra,
giunsero
troppe
voci di osservatori e
La ricerca delle
in
l
IO
la
precedettero.
Non
in
ci
sen-
tiamo
di
seguire
coloro che
vanno
si
cerca del
appagano d'un cambiamento di testa. Cadorna pagher per s. Ma pagher molto di pi per tutta l' Italia. E questo grave che il suo errore serva a coprire gli errori di tanti. La storia non ammette, come la teocolpevole,
uomo
o sistema, e
logia pagana,
capri
espiatorii e
si
vendica ine-
come
presente non
si
esauriscono
il
in
casionale,
ma sono
molteplici, remoti.
pi ignoravano, cosicch
come nacquero,
la
del
come rimase
occulta
loro
prepara-
zione.
Senza entrare
nei particolari
suno dato
istruirne
il
raccogliere con
damentale:
militare,
che non
di
si
tratta
di
una
catastrofe
d'un generale o
uno
mente da un tradimento, o principalmente da inferiorit d'armi e di uomini; bens da un disgregamento morale, repentinamente rivelatosi, in un momento critico e sopra una cos larga parte del-
l'esercito,
di
da
far
perdere a questo,
in
un periodo
lica,
sizioni
lotta.
Come
classi
senza che
il
le
dirigenti
del paese
ne avessero
menomo
ne
sentore,
senza
la
che
il
Comando
dell'esercito
comprendesse
gravit?
Son questi
problemi pi interessanti.
L^ impreparazione
II
delFesercito.
19\5.
L'esercito italiano
del
1=^
scese
in
uomini
di
truppa da
peguerra
armi,
non erano
i
europea aveva
teriale
rivelato,
ma
miancava
di
quel
ma-
nuovo carattere assunto da questa, specialmente dopo la battaglia della Marna, imponeva ad ogni esercito che non volesse essere
che
il
il
nemico.
Entrammo in guerra con un armamento preistorico . Non avevamo grosse artiglierie. Nessuno,
12
alle
grosse
artiglierie,
salvo forse
generale Dall'Olio.
Nessuno
ropea.
L'
s'era corretto in
dieci
mesi
di
guerra eui
immaginazione popolare, con suoi miti rivestenti profonde verit, aveva inventato una favola significativa che si sarebbe dichiarata la guerra appena avessimo finito il pezzo da 520, capace di tedeschi. Ci che il buon senso del sopraffare popolo aveva grossamente capito, che la guerra poteva vincersi soltanto per mezzo di una prepon: i
deranza
nerali.
d'artiglierie,
non capirono
nostri
ge-
di
La dotazione dei pezzi minori era la met quella che si consumava in Francia nell' inverno
I
19 14.
reggimenti
non avevano
di
mitragliatrici
mu-
di
mitragliatrici
bombe
mano erano
dalle
coloro
te-
che sopravvivono
truppe. Gli
timenti con
ufficiali
la
parteciparono
primi combatessere
sciabola e vestiti in
modo da
subito colpiti.
aveva creduto. Era per loro un gioco. Fra l'artiglieria e le fanterie nessun serio collegamento, nessun segnale: l'artiglieria nostra
suno
dei capi vi
Si
pretendeva
e
reticolati
con
le
pinze a
mano
con
tubi di gelatina.
In
i
13
impossibile
questo
compito
furon
sacrificati
I
e del genio.
linee,
superiori,
non si arrendevano mai alla realt e mandavano al macello, contro reticolati intatti, masse di uomini. La morte era sicura ed inutile. L'eroismo del basso si mescolava all' imbecillit dell'alto e devon datare da quel tempo le cartoline austriache lanciate fra le nostre truppe, dove si vedevano nostri soldati con la testa di leone guidati da generali con la testa d'asino. Crudele, ma
i
vera caricatura.
Si
concepiva
la
guerra
come
nei
vecchi
ma-
dere
le
riviste
Il
gersene.
Regolameuto del servizio in guerra semplicemente ridicolo. L' attacco frontale .q\
fondato
Cadorna
cosa
di
sulla
guerra delle
Fiandre e
buon senso;
si
ci
che non
di
buon senso
in
non
vero
ed pericoloso.
nelle
Ma pure
questo
penri-
lavoro
naviga
la
altezze.
maginare
mentalit degli
ufficiali superiori,
non
ma neppure
giornali
pareva aver
Lotto
in su,
la tabella del R.
Da maggiore
sem-
bravano quasi
dall'agosto
Il
14
tutti
19 14.
il
soldato vedeva
nemico
fornito di tutti
sistemi pi perfezionati:
si
riflettori, razzi,
periscopi;
dagli
vedeva
spiato,
sorvegliato,
le
bombardato
artiglierie
aviatori
aviatori
nostri
li
buttassero gi
si
trovava
di fronte a linee
naturali
ben
munire sotto suoi occhi mentre si temporeggiava, con ripari forniti di mitragliatrici, comodi per stare e sicuri per difendersi; si sentiva bersagliato da
un'artiglieria superiore alla nostra e,
fetti,
forse pi efficace
mente,
sistemi,
ma sempre
finito
tempo aveva
nei
Alla fine del
lizzate.
propri
191
1^
nelle
proprie artiglierie.
fanterie
erano gi demoraloro
L'offensiva del
un colpo tremendo, per l' inutile spreco di vittime e per l'assoluta mancanza di risultati. L'anno 19 15 rester, per chiunque sia stato allora al fronte, disastroso e deprimente.
In
sacrificarono
il
senza
frutto,
il
stancando e sfacendo
degli
ufficiali
fiore delle
truppe e
meglio
e dei
volontari.
15
Mancanza
di
un concetto
strategico.
manc un concetto
di
stra-
La
mancanza
l'
rincalzi o
la
mancanza
di
munizioni,
indecisione
negli
ordini,
di
ritornavano continua-
dei
soldati,
finite
iniziate
bene e
lasciavano rinfor-
reparti
qualche
troppe
rapidit
Nel
Trentino
da
testimonianze
certo
forti
avrebbe sorpreso
importanti abbandonate.
Tutta
la
fm
dal prin-
cipio, dalla
mancanza
di obbiettivi guerreschi.
Quelli
sentimentali,
raggiunti.
come Trento
quota, d'una
e Trieste,
alla
non furono
Le azioni tendevano
conquista d'una
cima, d'una
nome che
mare, sono
migliaia
di
vittime.
La
storia
ne piena.
Un
rava indifendibile
il
i6
tutto.
assurdo dominava
Mentre
si
dichiasi
confine che
avevamo
muo-
veva guerra per la conquista d'un contine migliore, non si sapeva fare altro che su quell'immenso contine indifendibile stendere in magra linea tutto l'esercito, non riescendo a costringere l'Austria neppure ad immobilizzarvi, nei primi tempi, mezzo
milione
di
uomini.
gli
cerc di rompere
il
fronte in
un punto
determinato
ma sempre
si
offensive a spiz-
In
esse
sacrific
si
uomini e sopratutto
gior
numero d'uomini, che non adopranda vigorosamente masse formidabili con deciso disegno
contro un solo punto nemico.
Per
lo
pi
le
una promozione,
la
propria
questo e
si
un brigadiere
co-
una
comune con
tutti
gli
alleati.
Ma neppure
allora
17
II
fattore
morale trascurato.
II
Il
fattore
morale
fu
sempre trascuratissimo.
alla
Era,
cito
del
resto,
e d'uno Stato
maggiore contrario
Mai
si
disciai
plina di persuasione.
soldati
di
il
cerc di spiegare
i
dati
fondamentali
essa,
su!i
necessit
le
ed
vantaggi
si
si
che ne
potevano sperare
masse. Mai
.
rappresent loro
cerc di legare
il
nemico. Mai
soldato con
sociali,
interessi,
con premi,
con provviva-
denze
lore
al
ceva davvero
guerra.
La stessa medaglia
addetti
al
venne
distribuita
soldato,
troppe
la
agli
comandi.
Pessima poi
a giornalisti
concessione
di
medaglie con
mo-
tivazioni leggerissime
ad uomini parlamentari ed
Comando
essi
dimodi
ma
perch troppo
pi
medaglia
al
valore avrebbe
dovuto essere
f^RHZZOLINI.
salvata.
2
Soltanto
negli
18
tempi
si
ultimi
di
cerc di dare
truppe.
qualche conforto
troppo
la
propaganda
alle
Ma
N
tardi.
Erano gi
e
stanche e
di
diffidenti.
elementi che
non combattono
i
i
feriti,
ai
mutilati
soldati
:
parlare ai
sopratutto
borghesi, producono
l'effetto
contrario.
che avrebbero potuto compiere un'assidua opera di propaganda, erano quelli proGli elementi
venienti da partiti
della guerra.
spirito
popolari,
la
convertiti
alla
causa
lo
In essi
di
capacit^, di
le
conoscere
popolare,
IVla
sorprendere
obiezioni, di
ribatterle.
come
interventiste
antipatie,
neutralisti
di
erano
odii, di
ragione
di
maltrattamenti, di
cemente per noia della guerra. Una voce unanime salir a guerra fmita
file
dalle
come
non
e
soldati semplici o
come
formare
sottotenenti,
ai
quali
fu concesso
la
di
il
un
corpo
speciale:
fatto
voce dir
barbaro
trattamento
o,
ad ess
g
come
si
diceva per
causa della guerra. Quant drammi per ora ignorati dal gran pubblico! Gioerano
stati
la
vani pieni di
trovato
la
19
hanno di un
im-
dovere
uguale
tutti
nia
nell'arbitraria e
posta esposizione
infiniti
animi furono
di
e sfiduciati.
tro-
Chi parla
vava
i
gradi.
Gli ele-
trovarono
all'
inizio della
campagna
si
nei
po-
tevano
inerzia
spesso
paragonare
di
ai
gli
uni agli
altri,
per
mentale
di
fronte
ai
problemi generali ed
anche E cos
fronte
gli
l'esercito, si
l'ignoranza delle
superiori
masse senza avere l'appoggio dei e contro malanimo dei superiori senza
il
Effettivi, di
complemento
si
e territoriali.
Un
per
le
disagio morale
manifest
nell'esercito
ufficiali
di
complemento o della territoriale. primi guardavano dall'alto in basso secondi, che ritenevano
i
poco
e
la
istruiti.
com-
plicit degli
20
ufficiali superiori,
primi
si
riserbas-
od al fronte, in un reggimento che io conosco, di cinque subalterni effettivi che partirono per il confme, dusero
i
rante
trovie
il
viaggio quattro
si
si
il
collocarono
nelle
real
^
ammalarono,
In generale
gli
si
quinto fu destinato
carreggio.
vano
come un me-
stiere e per
quali la
guerra
doveva essere se
non una ragione di gioia, come nei migliori, almeno un rischio preveduto, cercavano di sfuggire gli ufalle sue conseguenze e mandavano avanti
tkiali
di
quali la
vita.
complemento e della territoriale, per guerra non era che un incidente della
i
La ragione addotta per questo imboscamento, cio le conoscenze tecniche degli ufficiali effettivi, cadeva di fronte al fatto che nulla in questa guerra che essi avesi applicava e rassomigliava a quello
insegnava nei loro manuali. Tutto era da impiantare a nuovo e tutto da imcompleparare. La mente dei giovani ufficiali di mento e della territoriale, venuti dalle carriere li-
vano imparato
si
bere, pi freschi e
non
interessati all'avanzamento,
j '
in
sistemi
fissi
grizia,
Lo stesso dualismo
nit militare e
i
21
si
manifestava
fra
la
Sa-
Universit, dalle
Ospedali, dalle
Condotte.
L^Ufficiale italiano.
L' impreparazione
L'ufficiale proviene,
sia.
in
Ne ha
fatto
la
tutte
le
qualit;
cattive
come
le
ha
nell'esercito,
durante
la
guerra, quello
il
che
Ri-
sorgimento.
N potrebbe essere diversamente. 11 nostro paese manca di una vera classe dirigente; poche regioni hanno una borghesia
di
degna
la
questo
nome
il
francese
del
secolo xix
legi,
peso dei suoi doveri e della responsabilit che importa il posto che occupa. Parafrasate queste constatazioni in lingua militare,
non sente
gli
ufficiali.
improvvisata
ed insufficiente per istruzione nella quale il senso del dovere non molto diffuso, la seriet della
vita
non ha
forti
i
a far valere
si
22
parte giovane
di-
pu notare
un
La borghesia
militare.
italiana in
unit
una tradizione
per
il
mestiere
ha inviato
figli
pi scadenti.
si
Ha
che
vita dell'esercito
svolgesse se-
mai occu-
che
i
in
come
si
spendevano
cessi,
miliardi
sempre concessi. Molti borghesi che potevano non avevano fatto corsi d'ufficiale di complemento.
i
com-
appena quindicimila ufficiali all' inizio della guerra. Tanto vale a dire che nove decimi degli ufficiali si sono dovuti improvvisare, con corsi di due o di tre mesi, e che sull' inizio sono stati mandati al fronte persino senza nessuna istruzione. Se l'ufficiale italiano cos improvvisato ha dato
frutti
plemento avevamo
il
fatto
sopra
quale
tanto imparare dalla
23
e
poi
pratica;
lo
perch noi
riesciamo meglio
sita ci
quando
mente, anzich
il
opera
pensiero
sul nostro
spirito
non
rapi-
hanno imparato
Ora
damente,
ma
morale,
dell'
questi, della
mancanza
un concetto
coordinamento strategico delle azioni, cadere, come sempre avviene per ogni disordine
militare, sulle spalle del soldato.
Il
un venuto a
e di
soldato quello
che pi ne ha
sofferto.
11
soldato italiano*
Il
soldato
il
Che
i
giornalisti,
vente per due anni e mezzo, senza esitazioni, e senza eccezioni, e che dopo due anni e mezzo
sarebbe d'un
un^ rovescio
tratto
come
presente?
cia
24
ci
esserci
stato
cominun
cambiamento ci che si
zio
;
rapido;
rivelato
che
altro si
messo.
soldato italiano
non mai
n poteva
i
giornali-
lo
in nes-
sun paese del mondo e tanto meno nel nostro che non ha avuto una tradizione militare. Le
guerre del nostro Risorgimento oggi
ridere.
ci
fanno sorall'esercito
piemontese. Tutte
Risor-
gimento danno una cifra di perdite non maggiore di quella di un grosso combattimento di oggi 6000 morti. L'unit d'Italia stata definita un terno
:
al lotto.
sacrifici.
Non costata n molte fatiche n grandi Non avemmo capi militari e non foruna tradizione
al
mammo
niali
militare.
Le guerre colo-
d'Eritrea e di Libia
esperienze. Oltre
tare,
r italiano
manca
quella disciplina
si
civile
che,
in
come
in
Inghilterra,
potuta trasformare
sentito
il
disciplina militare,
appena se ne
bisogno.
Se
l'ufficiale
lo specchio
della
borghesia.
il
25
soldato
lo
ed ambedue
non differiscono molto perch un popolo ha la classe dirigente che sa esprimere dal suo sangue, popolo che sa educare e la classe dirigente ha padroni che si mee dirigere. Ogni popolo ha servitori che sa scerita, e ogni padrone ha
il
i i
gliere.
il
tari,
salvo lo
slancio
nell'attacco,
purch abbia
di
e inspirino fiducia.
porta dove
si
vuole.
Manca per
voglia di lavorare,
non
ha
molta precisione, n
debole senso
restare
amor
patrio,
poca
disciplina,
del
il
dovere. Vedete
come
preferisce
sotto
la
sua
alto
;
buca pi profonda e
fare
il
il
suo muretto pi
la
non
gli
importa correre
di
non vegliare
notte; e
fuma anche
se questo lo scopre e
rivela al
nemico.
In
guerra
compenso di questi difetti, gravi per una come la presente, ha in dose enorme una
ed
la
qualit grandissima,
di sopportare, tino
capacit di soffrire e
l'in-
verosimile. Perch
un soldato
italiano si
rivolti,
Il
umano
sia sorpassato.
l'atto.
la
parola che
passivit che
26
stanco e scontento.
Ma
secoli,
se
il
mai, credo,
come
in
questa guerra
ne
prova;
in essa difatti, senza sapere il combattuto contro un nemico che non odiava perch non lo conosceva, con un clima ostilissimo,
ha dato perch, ha
in
condizioni disagiate
e,
negli ultimi
mesi, con
vitto insufficiente,
sotto capi
di
lui
non
si
curavano
sopra
la
altro
quali
meggiare
ria
la
corona della
quella vittoil
che per
di
di
popolo
la
citt,
delle
toria
sue
terre,
al
delle
sue
quella vit-
che
popolo, (pi
idealista
quanto
di
si
di
pane e
fa-
di
riposo e di agio.
soldato italiano
non dunque
il
l'eroe a getto
di giornale,
che chiede
dipinto
restare in trincea
quando viene
eroe
strazi,
cambio; non
su
passivo,
ai
ha
ma
si
un
grande
agli
vittima,
ai
enorme, se
sagi inutili
pensa
pericoli,
didi
prim'ordine
27
se
n'
ma
spezzare
una corda
da
molto
guerra;
bont,
tempo, che
sua
resistenza
era
agli
estremi.
la
Non
si
campi dei reati crescenti di insubordinazione: dei fenomeni di ammutinamento collettivo, in giorni di offensiva; del numero imdai treni e nei
:
pressionante
di
disertori,
sia datisi al
nemico vocon
la
consi-
tacita
di
pubblica
dei
prigionieri,
troppo
si
che testimoniavano scarso spirito combattivo. Si conducevano allo sbaraglio reggimenti che si portavano bene e 'si tenevano
reparti e
in
ave-
sconmiglior
fessi
tentando giustamente
altri
il
concetto che
per salvar
la
il
male era
il
modo
pelle e
.
che soltanto
del
dovevano
fare la guerra
,
Non
non
si
si
soldato;
se l'elemento
nel
part
in
guerra
mag-
gio
28
191^ venne migliorandosi, e giunse nel 19F7 ad essere all' incirca contemporaneo, l'elemento
pi decadendo
l'elemento
non
istruite, dei
riformati,
il
passag-
promozione di elementi di scarsa coltura e di dubbia fedelt, corsi affrettati di Modena, di Parma, di Caserta, dettero un personale di soldati e di uftkiali sempre peggiore tsicamente e sempre meno ben disposto moralmente. Fu pessima l' idea di obbligare coloro che avendo
frettata
i
titoli
si
scritturali,
furono
un elemento
andarono
di
al
fronte
con
dove
ai
operai di Torino,
quali per
quivi av-
da prodel
Ma
il
morale
dalla
gli
soldato, fu dato,
secondo chi
scrive,
ridu-
zione del
di
vitto.
uomini
se
i
soltanto
loro ufficiali
Nei reparti
capisce, la maggioranza)
pativa
la
fame.
Que-
sta
la
29
ufficiali superiori
per
il
non quella, dei medici e degli che asserivano che tutto andava meglio e che il soldato aveva acconsentito
verit; e
alla
con patriottismo
zione tanto pi
riduzione
in
dei
viveri,
ridu-
quanto veniva a pesare sopra truppe stanche di due anni e mezzo di guerra e che nel primo anno avevano goduto di un' inverosimile abbondanza, tino allo spreco.
impolitica
Gli imboscati.
Si di
gli
una
gli
delle cause
difatti
contro
degli
imboscati
al
le
ufficiali
fronte,
fucilate
erano vivissime:
contro
i
si
giunse persino
alle
ferrovieri.
come questo
rivelasse
un fondo
gli
di
ignoranza e
di
grettezza
personale.
paese
contro
forse
vivo
al
giustizia offesa e di
difesa,
rischi
guerra
fossero
distribuiti
il
in
misura
sentimento
30
che dominava era quest'ultimo e molti di coloro che pi gridavano contro gli imboscati erano prontissimi ad imboscarsi
purch se
di
ne
presentasse
non un desiderio
gli
mava
campagna
il
popolare contro
dell'opinione
terrore
pubblica, e
i
non per
l'interesse del
di
paese, che
sfazione,
boscati.
11
ministri
cercavano
dare soddigli
im-
criterio
diboscaabili
al
mento
stato,
generale, questo:
gli
negli uffici.
Quasi che
gli
uffici
non avessero,
andamento
di
una guerra come questa, spesso quasi che buon un servizio non avesse spesso magin
;
il
il
fronte e per
il
paese, della
buona condotta
Il
in
base ad un
solo,
ma
della cacciata
si
dei
al
veri inca-
trovavano,
fronte o nel
e soldati.
La mentalit democratica
era
tale che,
sei
31
artiglieri
mesi
in
fanteria
gii
autoinobilisti, gli
gli
operai delle
munizioni.
i
Non
per
vincere
prima,
Se,
ma
per contentare
pi.
cessario
un certo numero
chi
di
abili,
perch
il
ser-
non avrebbe concesso quanti ne occorrevano, anche a costo di creare cos dei privilegiati, pensando alla utilit per
vizio fosse fatto bene,
il
di
quell'Ufficio?
abili
fossero
;
in posti sicuri
e che
li-
meno
nea:
meno
abili
stessero in prima
male che si lasciarono negli uffici degli incapaci e che talora, per ossequio alle leggi diboscatrici
che
volevano
si
certe
classi
soltanto
servizi
certe inabilit,
scompigliarono
dei
che
andavano bene. L' imboscamento una vecchia malattia italiana, che la guerra ha reso pi grave e rivelato in forme pi antipatiche, ma che inquina la vita nostra desiderio di non assumere responsa:
il
bilit,
la
paura
di
generale.
il
Imboscarsi semplicemente:
Il
non
fare
l'uf-
proprio dovere.
di
fciale
era
in un comando; messo in un comando non faceva bene quello che doveva fare.
classe
giovane messo
stesso che,
bens
quello
gli
imboscati
troppo parlava
l'
invidia e poco
l'
interesse per
il
paese. Altrimenti
lit
non
si
cos ridicole
come
necessit d'appartener^
per
restare a
l'abilit
compiere
dati servizi.
Si
sarebbe chiesta
Purtroppo, nonostante
le leggi,
l'imboscamento
mutare
fra
i
di
professione o
di
mestiere per
metLe
e
tersi
coloro
che
corrono
le
meno
rischio.
leggi,
regolamenti,
gli
circolari
non potevano
i
cacciare
avvocati
diventati
automobilisti
munizionamento o
esattori
le
comunali
pu essere
applicata
sicuri
una che la
La
fiaccamente.
reprime
Sabotaggio
militare e civile.
le
autorit sabotavano
guerra.
Anche
le
militari.
di uf-
ficiali,
33
avere
e
che
non
di
si
poteva
idea
peggiore
di
quella
ai
inviare
generali
colonnelli
silurati
comandi
lo
il
territoriali,
la
preparazione degli
non
per
La psicologia dell'ufficiale di carriera, come sempre r ufficiale superiore, questa: che tutto sta nella carriera. All' infuori di quello, non vede altro. Non
semplice fatto
umiliati.
la
car-
far
davvero
erano
la
guerra, e
gli
non
si
capisce
come potessero
:
preparare
uomini
e
irritati,
non
cos
deli-
nei
quali
di
animo pieno
avrebbero
feriore,
Quanto meglio
anche
di
di loro
bravi ufficiali,
grado in-
che
!
ferite
dal
fronte
Sono questi
angustiavano
malit,
gli
soldati
le
il
con
le
for-
con
le piccinerie,
con
la
affatto
fondamento moi
ma
sua tenuta o
suoi
sue ore
di
passeggio.
PrezzOliki.
vano mai
nicare
fede.
gli ufficiali
34
entusiasmo e
la
alle
truppe
il
Certamente nulla era pi triste di quei depositi dove si doveva formare l'anima del soldato e la
prima istruzione
per
le
la
dell'ufficiale
novellino:
nulla di
e
inutile
le carte,
pi disordinato, confusionario,
guerra.
Il
pesante
formalismo,
gli
specchi,
pedanterie, che
fra loro
ma
fonte infinita
contraddizioni, stancail
tempo.
L'istruzione
a questi concorsero
i
ufficiali
migliori.
Ma anche
inutili
che mancanza
piazza
d'armi,
si
di
realismo, quante
parate
quale
lontananza
o troppo di
di
Non
di
facevano
sentieri:
:
rado, marcie
notturne,
per
notte
poco lavoro
che
zappa
si
in-
sufficiente
a
specializzazione
dei
reparti.
pensi
quel
leggiamo della
realistica
istruzione
i
vari accampi che riproducono combatdeve cidenti del teatro della guerra dove inglese: con tale istruzione si tere il soldato
inglese, fatta in
giunge persino a
d'un fantoccio
per
l'assalto
la
offrire alla
baionetta l'obiettivo
di
paglia e a chi
dello
esce
di di
trincea
sorpresa
scoppio
bom-
bette che
35
l'
illusione di
quelle vere.
Non
di
guerra:
ma
anche dopo, quante volte accaduto che reparti interi andassero in prima linea senza avere mai
lanciato
Dall'altra parte,
il
burocrazia
civile
sabotava
gli alti
funzionari dolegale, a
vevano
litti.
loro carriera,
la
non sempre
li
Gio-
Non
tanto
capacit tecnica
aveva
spinti in
alto,
tici,
quanto Tinchinevolezza
Corte dei Conti, Corte
steri,
Cassazione,
si
tro-
desideraspoter
dire
per
Tuttavia molti
impudicizia
vigilati e
di essi
se
una
mano
forte dall'alto
li
avesse
Stato.
avesse fatto
trovarono
Ma non
il
i
Comando
Supremo
prefetto,
licenziava a dozzine
gretario
grado.
non si mosse d'un centimetro, non si trasform, non mut un suo orario, non semplific un suo servizio Ingigant.
La burocrazia romana
le
36
gli
avventizi, trattenne pi
funzioni, moltiplic
competenti,
allag
paese
di
malessere e
Il
di
malumore. Qualche
con
macchine che vanno con un loro ritmo meccanico senza nulla capire
la
la
guerra contaalla
non
dini,
esisteva.
Le vessazioni
di
il
che davano
vita degli
operai esonerati e
nelle lettere delle
l'effetto
che
ci
bene pagati, avevano un'eco donne ai loro mariti al fronte, con si pu immaginare. Metodi e perdi
ci
potesse essere
le storie
dove germogliava, trasportato ai capoluoghi per esser di nuovo trasportato dove era stato prodotto, distribuito ai mulini in modo non equo; dei foraggi lasciati a marcire e a fermentare ecc., sono infmite. Lo-
messo
in
locali
spreco
si
aggiunse
alla violenza.
Soltanto
la
disoil
che
ri-
medio tradizionale all'anarchia dell'alto, gli accoquali le persone di buon senso modamenti per chiudevano un occhio e lasciavano che ci si
i
37
arrangiasse
resero
la
meno
greti
disperata.
di
Uno
eccitava
le
l'altro.
Da una
pesi
parte
soldati
raccontavano
dall'altra
le
du-
conta-
dine
senza compensi
il
morali
dell'interno.
l'esercito:
il
Chi accusava
chi
paese
di di
scoraggiare
accusava
l'esercito
scoraggiare
paese.
torto,
Come
in
quanto paese ed esercito si scoraggiavano a vicenda; tutti e due sbagliavano, in quanto non
si
l'altro
portavano
in
se
II
Comando Supremo
il
Governo
Governo, quando si accorgevano di questo stato di cose, si mettevano appunto nella situazione che ho descritto, di un
Il
Comando Supremo
il
reciproco accusarsi,
dotti
dall'altro
Il
Comando Supremo
fiacca
il
di
guastare
il
fronte;
il
Ministero accusava
fronte di guastare
H paese.
la
38
cava
i
paese e
e
il
soldati.
il
stesse. Anzi.
mancava la disciplina. Comando Supremo non ci insiMa bisognava vedere come questa
l
tata ufficialit
La borghesia divenha molto pi spesso esercitato il suo potere come un mezzo di coercizione per cmodi privati che non per l'utilit comune. La
disciplina x^eniva applicata.
i
disciplina in
il
Italia
si
intende
riore.
massime
il
militari
la
sorriso
ve;
(per es.
il
di
consue-
malmente. Nell'esercito gran parte delle forze umane va dispersa nel nascondere la realt. Il sommo dell'abilit d'un militare di carriera -^ dal
\ecchio sergente
nel far
al
vecchio generale
consiste
non si accorga del s come stanno le cose. Questo si chiama esser in gamba . Il giorno della rivista ci devono essere tutti fucili. Se mancano, un comandante di comche
il
superiore
pagnia
a
in
gamba
si
arrangia, cio
li
porta via
e figura bene.
Come
con
i
39
fucili,
per
tutti
gradi.
ci
come
ci
Comando Supremo.
La truppa non vede, troppo spesso, altra faccia della disciplina che quella rivolta a premere su superiori sacrificarsi per il dodt lei. Non vede
i
vere,
tutti.
La vecchia man-
canza
delle
giustizia
che da
il
secoli
avvelena
in
la
vita
italiana
ed ha reso
popolo,
specie quello
campagne, diffidente verso chiunque gli sia suo bene, si ritrova superiore e cerchi di fare quale, ma con effetti tale e militare vita nella
il
quanto
pi
pro-
fondo
il
il
l'iniziativa e
i
inferiori,
quanto pi gravi
la
patimenti e
le
umiliazioni che
punizione mi-
litare
pu
infliggere
di
Tale mancanza
gi fondata nel
giustizia trovava
una tradizione
dominio dello Stato Maggiore accaparratore di carriere e di posti, ed una base nella formazione militare stessa che non ammette
la
il
popolo ha continuato
stesse ingiustizie e a
(furerie, ecc.)
le
contro
le
non
si
mai
fatta valere;
40
aria
mentre per
era stata
volavano
nella
le
pa-
Patria,
come
assente
sua esi-
stenza
civile,
sua esistenza
i
Erano cresciuti
lontana
la
pericoli,
ri^ia
disagi,
le
fatiche:
era
famiglia;
dal
dal padrone e
dall'esattore di
un tempo,
ca-
passare
furiere e
al
cantiniere, la differenza
gli
non
la
stessi
sistemi e
stessa oppressione.
Nel paese
visto :.he
l'
le
la
classe
non
aveva conservato
adatta per vincere
meno
poedulitica. 11 liberalismo economico, il liberalismo catore nazionale erano stati completamente dimenLo Stato non era pi l'organo vivo ed ticati.
la libert
energico,
simo
tradire
la
erano puniti. Ai nemici era data libert, non soltanto di soggiorno, ma di propaganda. Tedeschi
piccoli e grossi
si
industriavano a spargere
gli
il
mal-
contento,
le
notizie false,
Ai neutralisti
tanti
venivano
affidate e
impor-
cariche.
ufficiali
41
interna
di
della
propaganda
ed
estera!
il
tusiasmo
razzare
popolare
avrebbe
di tutti gli
potuto
elementi
chiedere
al
nazione
infidi, volle
la
che
il
se
guerra
non fosse
non
di
ci
Mentre centinaia
generali,
torto o
ra-
gione, ma certo con grande energia, venivano rimandati dal fronte, per due anni di guerra nessun
prefetto neutralista,
nessun
pochi solenni
ai
esempi sarebbero
Per
recalcitranti la voglia, ai
i
consumi
che
si
conduceva una
lettivista,
sconvolgeva tutte
vie
naturali
del
i
assai pi
il
di
si
state
nulla.
se
occupato
alla
di
La
si
mescolava
a
tragedia
la
delle
bestia-
ostinava
voler
applicare,
an-
come
danno
a capire
il
42
socialista
La propaganda
papale
Chi accusa socialisti, chi accusa il Papa, chi accusa ambedue, quali cause essenziali della cai
tastrofe.
Ma
si
pu
attaccare
dove
il
terreno
non
sia preparato:
e chi ha preparato-
il
seme.
Il
grave per
una nazione non gi che gli elementi disorganizzatori possano andare esercitando la loro opera
di
disgregazione e
di
gente pronta ad
quali
ascoltarli.
E
tentati
altrettanto
si
sono
stati
sono adoprati contro inglesi e francesi, resultato che s' visto ma non hanno avuto da noi, perch col la compagine nazionale pi
il
salda e compatta.
Un
nemico
paese come
il
nostro offre
il
terribile spet-
che
lo
inneggiano
al
serle indifferente
vivere
sotto
straniero;
i
di
sottomarini
nemici e fa da spia
al
nemico.
Il
fatto
veramente
la sobillazione socialista e
quella
mancanza
di
coesione,
d'amor
patrio,
di
43
di
qualsiasi
coltura
e sentimento di indipendenza.
sizione alla schiavit in Italia
!
troppa dispo-
Certo che
svolse con
la
la
propaganda papale e
libert.
il
socialista
si
massima
connivente inconsciamente
per via dei
Comando Supremo
Essa
fu,
Cappellani
sul
militari.
senza
dubbio,
soldati
di
efficace
fronte.
Negli ultimi
la
mesi
manifestavano apertamente
tnita
loro volont
dell' in-
farla
con
il
la
guerra
prima
verno.
di
Fu simbolico
i
rifiuto
prendere
pratutto nelle
campagne
di
come
si
sentiva ripetere lo
la
Da
di
per tutto
si
preparazione psi-
la
rivoluzione
consenso
delle classi
debolezza
organi
supe-
dirigenti
carat-
abbandono
in
cui cui
si
gettano
certi
corpi
nel
Si
momento
una
di
crisi sta
per scopcessare
reazione
la
nelle classi
guerra.
Esse
promessa
Spesso
il
malcontento gene-
esprimersi, senza
vi
si si
soffocarlo.
Ma mentre
tutti
rivoluzione
nel paese
44
gettavano
gli
dopo
la
guerra, e
occhi
un posto ben pi
critico,
:
.ben pi
lose
dove tedeschi attaccavano. La catastrofe non che lo sciopero generale di quasi tutta la seconda armata, composta di settecentomila soldati, un terzo dell'eseravveniva
fronte nel punto
cito
di
prima
linea.
il
Comando Supremo
si
Come
mai
il
ac-
corse di questa preparazione che non doveva neppure sfuggire ad un osservatore non mediocre che avesse fatto in quei giorni una visita al fronte, purch non vestito da generale ? Al Co-
mando Supremo
ma, poich non
sceva
e
in
in
si
il
malessere
na-
non
condotta
e su questa
vanamente
al
sforzava
Ma
la
non
Comando Supremo,
'ntorno
a questo
debole coscienza
nascondere
solito
si
^<
45
al
il
rivelarle
le
magagne
.
incorrendo nel
siluramento
rendeva mai conto degli incorrvenienti che na-scevano dai suoi stessi ordini, dalla condotta generale
della
guerra,
dal
carattere
del popolo: e
gli
essi
uomini
per
comandi. Con ci
favoriva la terribile
carriera,
disordine,
si
ma
nasconderlo
taciuto
al
superiore.
Quando
di
colonnelli
rivolte,
di
la
hanno
rivolta,
al
Comando Supremo
di lo
ammutinamenti,
il
disordini, di males-
sere.
panico e
all'
sbandamento
del
si
son
potuti
preparare
insaputa
Comando
Supremo.
II
giornalismo
corrispondenti di guerra
Un
paese
il
andavano tessendo
a
giornali.
L' Italia
menzogne, ma
prodigate
i
rara-
mente
sura,
le
menzogne furono
come dula
comunicati,
cen-
neutralit interventista.
si
Non
guenze
cos
bene
le
conse-
del
bugia,
come durante
46
questa guerra. L'effetto della bugia, che immediato, attira sempre le piccole mentalit politiche, che non vedoncT e non mirano lungi. Esse non si accorgono dei danni profondi che la bugia reca,
appena
ci
si
affida
ad
essa
per
scopi
un poco
Erano
re-
comunicati non
erano bugiardi.
ticenti.
Non furono
orecchie
fantasia.
tutti,
naturalmente moltiplicato
dal
fatto
dalla
permesso
lerie
tizie
sentire l'opposta
cui
corbel-
no-
false
per.
pessimismo,
ma
il
lasci
passare,
tutta
le la
pericolo,
gonfiature,
le
il
esagerazioni,
pallo-
nate cui
regola
abbandonava
la
giornalismo. La rigida
notizie
per
quale
per
le
sole
vere
eran
le
ufficiali,
fu applicata per
no.
cattive:
il
le
buone
Cos
si
pot
anno alle porte di Gorizia che stava per cadere da un momento all'altro e farlo camminare per due anni
stancare
sulla via di Trieste e di Trento.
ha preso per vittorie le sconfitte e si abituato ad una tale atmosfera di crogiolo che quando dovuto tornare alla temparte del paese
Una
tito
47
una doccia fredda; e quando venuta la doccia fredda, non si avuto il coraggio di somministrargliela e
si
pensato di
censurare
lo stesso
comunicato
pere
la
ufficiale
che
si
leggeva intanto
in tutta
di
Europa: cosicch
tutti
sa-
verit sulle
popolo
cre-
non ha
di
duto
1
nemmeno
di
ci
che
gli
si
i
diceva
vero.
compratori
giornali, specie
il
soldati al fronte,
dicevano prendendo
di
foglio: dammi
un soldo
bugie.
I
stati
particolarmente
odiati.
bugiardi.
soldati
li
hanno
presto
Quella
rappresentazione stereotipa
del
dell'eroe,
fatta al
tav^olino
tutti
i
Dorta ad Udine, e
pi
incapaci che
si
quell'osann^re a
capi
guerra, e metteva
in
paese,
che
non
la
vedeva,
uno
si
stato di
vanagloria e di
donchisciottismo che
riperco-
teva
sui
movimenti
rispetti
della politica
Montata dai
tata
il il
giornalisti, Fltalia
sembrava divensi
mondo
gli
e la guerra italiana
arrabbiavano
accanivano contro
le
stranieri
campane, e
48
alla
no-
secondo gli strateghi delle redazioni. E tutti si pavoneggiavano tutte le volte che un quodlibettario
qualsiasi, pagato
o coccolato
in
da
o
qualche
in
nostro
riviste
giornali di
vano corso come moneta di buon conio. Le campagne pi assurde, che fmivano per far passare all'estero l'Italia come un paese di aggressori e
di
avidi,
bile,
venivano sostenute da tutta la stampa, anche da quella che avrebbe voluto non sostenerle, ma
che,
per
la
cattiva sua
organizzazione e per
direttivi,
la
lasciava
pasla
che contraddiceva
la
che come
Grecia e
la
Serbia,
ricoperti
venivano
triottico,
austriaci
mentre Cadorna faceva la guerra agli con le armi, condurre un'altra guerra di
gli
penna contro
L'
alleaci!
metodico e borioso
di
riabili-
zionalismo, dava
tarsi e,
modo
il
al
neutralismo
popolo sulla verit della guerra e delle condizioni della politica estera, preparava
illudendo
il
49
Bisogna qui
legata
fare
il
riportarsi al
modo
pi
generale
da noi. Ecco,
si
con
la
dovesse
una
guerra nostra
popolo
la
nazionali a Trento
la
sua soluzione
in
altri
problemi mondiali.
non
i
sa-
peva staccarsi dalla concezione casalinga e suoi uomini di Stato pareva volessero restare eterna-
mente
di
provinciali
d'Europa.
Non
parliamo poi
con
per
ragioni
di
di
villaggio!
non alla Germania, e con questa abbiamo sempre mantenuto un filo di relazione, che soltanto in questi giorni si davvero spezzato o stato finalmente tagliato. Si sono spesso denunciati particolarismi che hanno guastato sempre Kunit dell'Intesa, e ve ne furono senza dubbio da parte di ogni nazione, ma non mancarono certo
i
da parte
Prezzolini.
dell'Italia.
Si
voleva
arrivare
a Trieste
.
con
le
50
la
forze nostre
in
Tutta
politica estera fu
condotta
base ad
una sopravalutazione
delle
nostre forze,
di
ad una
chimerica rappresentazione
relazione con tutte
valere
altre.
nostra guerra in
turgido
spirito
le
italiano
non
si
era
mai
tanto gonfiato
sizza,
le
come dopo l'avanzata sulla Bainche veniva vantata come la vittoria su tutte
non
il
forze dell'Austria e
era, dal
punto'^di vista
trasporto pi avanti di
una linea di difesa. L'uomo geniale che la guid non compi, o non pot compiere forse tutto suo disegno. Militarmente si riproduceva il fenomeno diplomatico: la grettezza mentale era siffatta da non
il
concepire
degli
la
guerra
se
nostra
lo
alleati
non per
scambio
di
ai
qualche
militari,
uno
doveva venire
da
politici
guidata
non
nelle azioni,
ma
nelle direzioni,
menti politiche.
responsabili
si
Ma mentre
gli
elementi
menti
militari
della
loro
politica,
persino estera,
sostenendo con
annessionistici,
che
certamente
non
giovavano
gli alleati.
paese,
^1
regnavano.
le
Leggerezza ed incoscienza
Se
il
che non
ed era
si
bugie
dei
giornali,
fci
che
venivano
poteva perci
esser
scusato
in
quando si gonfiava e si illudeva, a chi era alto, dove la verit poteva essere conosciuta
al-
meno
lo
sforzo militare
di
non si pu perdonare la continuazione stema rovinoso. E c'era chi poteva fermarlo, se non
lo
la
un
si-
altro
con
scindere
la
Ma
ita-
soverchia bont e
maledetta abitudine
il
liana di
non
lasciare
vi
si
per
la
il
quale
sale
tacita
di
adesione
complicit
silenziosa
di
le
uomini
governo cui
del
fede interventista e
cognizioni
modo
col
quale l'esercito
si
ve-
II
popolo italiano.
Comandi
militari e
classe dirigente
fra
gli
ufficiali
l'as-
chi
stava in
la
alto
rispetto a
basso.
Eppure
classe dirigente
52
italiana nasce e proviene dalla grande massa che chiamiamo popolo. Non separata casta. Basta risalire due o tre generazioni d'uno dei nostri borghesi e troveremo sempre l'artigiano, contadino, insomma popolo. Vi deve essere dunque una certa responsabilit anche del popolo in generale, sebbene sia indiscutibile che popolo male rappresentato e che, dai generali ai deputati
il il il
ai
burocratici,
sieme, inferiori
al
moralit,
in
rompono un poco
Forse
il
le
nostre
italiano
credenze
pi
comuni.
popolo
non cos intelligente come si crede o lo in un modo diverso da quello che si crede. Esso abbonda forse pi di furbizia e di buon senso, che di intelligenza nel significato pi preciso della parola (nel qual caso, per, ben pochi popoli meriterebbero di venirne contraddistinti).
La furbizia
risolvere
i
giova piuttosto
casi personali
al
nostro
popolo
vita,
per
il
della
sua
buon senso,
accompagnato da un certo scetticismo, gli serve di freno alle irruzioni che la sua furbizia e la sua intelligenza, con le quali giudica dello scarso valore
capi, gli
si
sug-
gerirebbero.
Perch
il
rivolta
rivoltato prima
insistente
Caporetto
Ecco
la
domanda
che
doveva
Si
53
rivolgersi
i
notavano
le
miracoli di abilit
improvvitrasformare
sazione,
gli
ambienti pi penosi e pi
con qualche
segno di arte, proprio della nostra stirpe, ed anche difetti la sua acutezza nel notare e qualificare
i
dei dirigenti,
nell'apprezzarne
i
le
buone
qualit,
spesso un sergente
nerali
1).
la
Ma perch mai
non
riesciva a passare
nell'atto
pensiero generale
bito calmarsi
dalla classe
di
appena
parte,
individuo che
quella degli
la
fa,
passa
oppressa
in
oppressori,
al
pu prendere
sia
pure minore,
bandoti
quelle
colleghi sof-
recente,
fra
i
che fino
pi
suo
imboscamento
compagni
i
si
i
notava
favori,
al
con-
oggi sghignazza
:
sui suoi
la
lasciati
fronte
la
guerra
fanno
fessi
di
una
frase
nata
il
evidente-
mente da uno
zione
pronti
di
quei
tipi,
che ha
deputati
le
suo perdi
opposipeggiori
far
tacere
al
loro
opposizioni
I
pur
essere
chiamati
Ministero.
sergenti o
lucrato
di
altri
54
stati
quei
contabilit
che hanno
po'
sempre
di
sui
loro fratelli
un
vizi
minori
sulle
grado e
virt,
furbizia,
sui
loro
come
loro
loro
veri,
sui
loro
diritti
come
le
sui
do-
tolleranze
autorit
e facen-
loro
in
abusivatroppa
mente
usata.
Vi
forse
noi
italiani
ammirazione per l'intelligenza furba, che vede l'oggi e non il domani ci si lagna di questa fur:
bizia
quando a nostro danno, ma la si adopra danno altrui, appena in gioco nostro inteil
resse.
forza
di
essere
popoli
furbi,
si
finisce
per
venire
giocati
da
meno
intelligenti
ci si
ma
disgrega,
capire
troppo
l'interesse
individuale,
di
noi
che
Perci
il
problema
della classe
nostro
popolo,
rinnovamento della classe dirigente si fatto per rinnovamenti parziali e quasi sempre in base
a prevalenza di interessi individuali e per via di
scaltrezza.
in
Italia
i
Ci spiega
il
fatto,
indiscutibile,
che
L'esercizio di
con
la
quale
si
55
le
cerca di impaniare
la
deplorevole
uomini
il
di
ragionamento
societ tino
cifre
i
hanno sopra
parolai.
la
nostro
Dalle piccole
Parlamento
di
parola, fa
pena
ci
sono
anche nell'arte, che dura e nuda spiritualmente non ci manca, che nel popolo ha sempre vive alcune polle genuine, ma che nella ammirazione generale del pubblico colto, nella modellistica delle scuole, nella tradizione ha
si
E questo
riflette
pur troppo ancora troppi drappeggi ed esteriorit, troppo gonfiore e falsit. Di qui nascono infiniti
veli,
tutti
i
che impediscono
poi a
retorica
e di guidare.
si
Da questa
nflnite propaggini
politica,
esem-
errori
della
propaganda
fondata
sulla
conquista
1
e
Si
non
sulla
difesa,
senza mai
senti-
parlare di pace
carattere e senza
potente
popolo
nemmeno
di
a questo
chiedeva
suo governo
quadrati e per
era ignota. Tale
felice e
grandezza
un
in
passato,
che
in-
propaganda era
la
pi
degli av-
versari
56
che
faceva
larga
sembrava
ai
fatta
ogni
valore
sentimenti
il
ed
alle
ragioni
alla
che
pi avevano
persuaso
popolo italiano
guerra.
A
in
questi mali
si
alto
vita superiore,
vita scien-
una
esteriorit di
tifica
e artistica, in organismi di
si
studio, di stato
e di industrie,
senza transi-
zione, a traverso
un
neppure
arrivata
al
mente ma
cuore, chiusa
al
solo cerchio
in
della famiglia
ma
un modo
dolcezza:
cio quale
comodit e pro-
umana.
sopra
Tutta
la
vita
italiana
si
svolge
da secoli
non facendovi mai giungere un raggio che illumini, una carezza che stringa legami, una costrinzione che innalzi, non foss'altro
questa massa,
col suscitare reazione.
11
popolo
italiano,
quando
lo
si
avvicina,
l'idea
57
generazioni
ma
da
secoli. Si
non mai
mai avuto
stato trattato
la giustizia.
I
con
che non ha
la
classe
diffidenza.
in
In-
questi anni
di
assistenza o sono
il
col
popolo per
per tutto
comando
delle
sente
il
da
la
stessa osserva-
zione che
di
popolo
diffida del
ricco, del
borghese,
pi 'di
chiunque
generale,
gli
superiore. Ci
troppo comune,
punto da
secoli
che
le
classi dirigenti si
ed apson suc-
La responsabilit delle
classi dirigenti
enorme.
Ma non dobbiamo
popolo che fosse
un
dotato
il
un'altra intelligenza
avrebbe conosciuto
la
sarebbe conquistata
dal
mere
proprio
delle presenti,
capace
destini.
si
espropriar
queste
il
del
proprio
popolo ad
strofe
del
altri
Invece non
stata
cio,
neppure una
in
rivolta:
stato
uno sciopero;
guerra,
un
suicidio.
La guerra
E da
chi
e le idee,
Non
la
parliamo del
mondo
intellettuale.
libraria
Chi scorra
del
produzione giornalistica e
in
periodo
della neutralit,
rola
(per
la
non
parlare
periodo seguente
ai soli
nel
quale
di
censura, permettendo
interventisti
parlare,
permise
l'escita
interventiste)
ambe
in
La cosidetta
Italia
guerra
alle
di
idee
si
rivelata
una guerra
idee.
Cominciamo
libro
dai
precedenti.
Un movimento
all'Italia
come
un gran
n un
libro popolare.
pi di trenta anni
serle nemici, e
alleati dell'Austria
paese e sui
non abbiamo mai avuto su questo suoi problemi un libro ben fatto. Se
avesse voluto studiare l'Austria
tedeschi. Soltanto
negli
un giovane
e
i
italiano
francesi,
inglesi,
ultimi tempi
discreta,
ma
d'occasione, e
trario all'irredentismo.
59
storico,
un buon volume
ma
la
conpro-
Quando
il
si
confronta
il
al
'70 con
Valussi,
Tommaseo,
anni
Balbo,
il
Cattaneo,
quella dei
si
recenti
mon
faccio
nomi) non
pu defmire l'impresin
la
decadenza. Ci
zione
di di
che colpisce
di
tutta
la
produdi
carattere positivo,
povert
idee,
senso storico e
si
onest scientifica,
mentre
idee
di
dove
si
trattano questioni di
principio e di
queste.
e dello
stesso
livello:
bolsa,
fabbricata
valgano
Poche anime
vedere come
nelle
si
non sono
era scritrivelate
alla
morte.
resta atterriti
al
la
malattia let-
vene
della
nostra na-
pur assistevano
atroci,
gli
al
quotidiano spettacolo
d'accatto e
le
di
morti
accenti
posizioni teatrali
Il
e false dell'eroe da
commedia
il
e da farsa.
di
sol-
dato che
(
detestava
corrispondente
sparo!
giornali
se
trovo Barzino
gli
lo
ricopiava in-
nacia
6o
spavento,
della retorica
che
perch
possa
morte e
tare
sepolti per
sempre.
Pare impossibile:
ma
questa
la realt italiana.
impossibili
Eppure non
l'Italia
Non
tutta
rappresentata
canaglie
si
dell'alto
dagli
Quando
pensa
allo
non mediocre occorso per decidere questo popolo alla guerra; quando si pensa alla creazione,, che sembra miracolo, d'un esercito di quattro milioni e mezzo con masse e con classi dirigenti siffatte, che ha retto per due anni e mezzo ad una guerra alla quale non era allenato tisicamente n preparato moralmente quando si pensa a tutto ci che nell'ingranaggio mostruoso riuscito ad
sforzo
:
di
si
pigrizie, di sabotaggi
ai
quando
pensa
ai
sacrifici
vobi-
esempi premiati,
che
c'
nascosti
eroismi,
:
sogna
dire
qualche cosa
di
meglio nel
la
manda
avanti
ba-
racca,
6i
allora
si
che
soffre,
che capace
quant:
plici,
si
di morire.
dell'osservatore
quella
classe,
serii,
creda, di italiani
capaci,
che stanno
chi
tutti
quasi
in
posti
che
mantengono per
vive
di
debiti,
per chi
sono.
quello
negli
che muoiono per chi si imbosca, fugge e per chi tradisce. Tali italiani ci
moltissimi.
Non sono
Sono pi numerosi
di
che sembri. Se ne trovano negli affari, uffici, nelle scuole, nelle fattorie. Se ne tro-
vano persino nelle redazioni dei giornali. Ma non sono uniti e non sono organizzati. La guerra ne ha ri\'elati molti. La guerra non si retta sui capi o sulle masse ma su costoro, migliori ma non erano a. capo, che che erano numero. Essi erano sani ma non erano dato nuhan numero e han fatto da capi al mero ai capi. Non potendo comandare, non peni
i
il
il
sando nemmeno che ad essi sarebbe spettato il comando, politico e militare, hanno servito con fedelt. Sono stati il tessuto connettivo dell'esercito e del paese ed han retto fino a che, come tradimento non ha in una rete un coltello, un
spezzato
le
loro maglie.
religiose.
Non
c'
altro
modo
di
indicarle,
anche se non
erano
di
62
Sentivano
loro
la
qualche religione.
la
seriet
della vita,
obbedivano
al
dovere con
Il
semplicit,
lavoravano nell'ombra
discreta.
eroismo
loro fatica
di
fra gli
allievi,
di
scuola
di
vita,
seria e pi
straniero,
di
quelle ve-
vita propria
in
ben
di
come
un raggio
rompa
l'aria
Non sono
che manca,
di
rimasti tanto
pochi.
Non
saranno
C
gli
qualcuno
il
ma
modo
stata
era
paese
alti.
vlto
false glorie.
Mancano, ma sono pi
si
Quelli
che
troveranno
la
alla
fine
non saquella
rivoluzione,
Non
e da avidit,
magnole con
settimana o
polli a
la
liane con le
letari
63
dei pro-
organizzati.
pochi
perch
dalla
liarsi,
ai
propri
figlioli
voglion toglier
tutto
gravame
di
di
portare in
di
il
mondo
italiano ,
la
taccia
gli
secondo
stranieri
dopo aver
ha
finito
per scappare e
Certamente
alla fine
di
Italia
come una
terra
campi andranno a cercarsi salari miE questo non sar che un vecchio feno-
meno, ingrandito.
tratterranno.
Non
leggi,
non
nuovo.
lusinghe,
li
Ma
istruita,
ci
sar
un fenomeno
i i
Se
della
l'
Italia
giovani
i
classe
le
intelligenze,
caratteri,
cittadini:
anime
religiose.
il
abbandono
la
di
si
chi
si
con
quale
convinto,
il
in
64
si
comune.
Fm
da
ora
sentono propositi
di
questo genere nascere dalla disillusione e dalla impotenza in cui son gettate le pi sane energie; e se tale emigrazione dovesse davvero estendersi,
non resterebbe
all'Italia
nessun avvenire.
Come ander?
curioso che
per
l'Italia
aveva
poteva
rive-
di
raggiungere
Posta allora in
alle
un paese
di
im-
Oggi
e'
il
persona di
male palese, evidente, innegabile. Non buon senso che in questi giorni
eventi a
riflettere,
non
guardare
Vorr
taccia la realt.
nostro
paese
approtttare
della
le-
zione
?
i
nostri con-
di
fare,
di
nazione infela
che
si
contendono
direzione
del
65
del
modesto e
serio
e
piccola
Italia
tremo cacciare
coscienti,
dal
governo
gli
iniziando da
l'alto
un regime
correr
di giustizia
comanda
al-
dall'uno
l'altro
un ricambio
stranieri
di
dovranno
rispettarci
assai
pi
immeritata fortuna,
ci
mondo non
Prezzolini.
INDICE
Avvertenza
L'impreparazione dell'esercito.
Il
Pag.
1915
Mancanza
Il
di
un concetto strategico.
Il
....
dei
U
15
trattamento
vo
17
Effettivi, di
complemento
e territoriali
....
loro
19
21
soldato italiano
23
Gli imboscati
29
32
Sabotaggio
Il
militare e civile
Comando Supremo
con
le
metodi
37
42
La propaganda
socialista e papale
il
Comando Supremo
. .
44 45
giornalismo.
corrispondenti di guerra.
49
51
popolo
italiano
56
58
La guerra
e le idee.
60 64
Come ander?
University of Toronto
Library
Acme