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STORIA DELLA MUSICA MED. E RINASC.

LA MUSICA GRECA
LE MUSE

Con il termine musica, nella lingua greca si faceva riferimento non ad un sostantivo ma ad un aggettivo.Le opere letterarie, filosofiche e teoriche musicali erano le sole fonti di notizie della musica greca. La musica greca ha origine dalle muse, 9 sorelle generate da Zeus e Minemosine, dea della memoria, che rappresentano tutto ci che bello e armonioso. Le caratteristiche principali di queste muse sono: Amore per il canto, per la danza, per la parola. Ognuno di loro venivo associata a qualcosa : CLIO = EUTERPE = STORIA LIRICA, CANTO, STRUMENTI

TALIA = MELPOMENE = TERSICORE = ERATO = POLINNIA = URANIA = CALLIOPE =

COMMEDIA, SATIRA TRAGEDIA DANZA, LIRICA CORALE POESIA EROTICA INNI ASTRONOMIA EPICA, ELOQUENZA (considerata la pi sapiente)

Le arti delle muse sono un complesso di organizzazione delle cose, alla cui base vi larmonia. Le muse danzavano con piedi leggiadri, cantando e parlando ( PAROLA CANTO DANZA, i tre appellativi delle muse) Le muse sono state create da Zeus affinch salvassero il mondo dalloblio del male e per dare un sollievo dagli affanni. Zeus e Minemosine, generarono 9 figlie eguali nellanimo e nella mente, ma ognuna di esse aveva un compito ben preciso.La loro arte si accompagna alle 3 grazie e al desiderio IMEROS. Non un caso che siano 9, perch questo numero rappresenta 3 volte il numero perfetto, quindi 3 volte 3. Le muse hanno un fratello, sempre figlio di Zeus ma non di Minemosine, esso Apollo, detto anche MUSAGOGO. Apollo suona la lira e canta, accompagnando le muse. Guida FEBO, il carro che trasporta il sole e concentra in se tutte le capacit delle muse.

Un' altra tradizione mitologica diceva che le muse erano solo 3 : MELETE = ESERCITARSI MINEME = MEMORIA AOIDE = ESEGUIRE, CANTARE Tutte e 3 fanno lessenza dell ARS MUSICA ( ARTE e MUSICA),cio il canto unito alla danza. Listanza superiore dellARS MUSICA lARMONIA, cio uomo,donna che in armonia con se stesso. Armonia canto con voce squillante. Armonia danza con passi soavi e piedi leggiadri. Le 9 muse sono armoniose con tutto ci che le circonda. La loro musica MONDANA ( dei mondi); UMANA (armonia del corpo umano); STRUMENTALE ( vocale). Alcune leggende. Athena voleva imitare lurlo fatto da Medusa quando gli venne decapitata la testa. Non riuscendo a farlo con la voce, trov vicino a se una canna e soffiandogli dentro scopr che ne veniva fuori un suono simile a quello desiderato, allora for la parte superiore della canna e ottenne proprio lo stesso suono che cercava. Invent cos l AULOS, una specie di flauto di pan. Per poterlo suonare doveva emettere molto fiato e ci significava gonfiare molto le guance e questo la rendeva brutta, cos un giorno mentre passava da uno stagno si accorse come il suo volto veniva deformato e decise di gettare via questo strumento. Lo raccolse Marzio, che era mezzo uomo e mezzo capra, il quale comincia a suonarlo diventando un virtuoso. Pens cosi di sfidare Apollo, che invece suonava la lira. La sfida venne vinta da Apollo perch la lira permetteva altre al suono di unire il canto mentre lAULOS non lo permetteva. Come pegno, Apollo fece appendere Marzio ad un albero e dopo averlo fatto squoiare, con le sue pelli costru il tamburo.

La Lira non venne inventata da Apollo ma da Mercurio, dio dei ladri, dei furbi dellinteliggenza predatoria. Quando nacque vide vicino a se una tartaruga, busso sul suo guscio e sent una risonanza.Allora decise di svuotare il guscio e di tirare le budella della tartaruga lungo il guscio, conficc le corna di un bue a capo del guscio e diede vita alla LIRA, che in seguito ad un litigio con Apollo decise di darla in dono, diventando cosi lo strumento per eccellenza di Apollo.

PITAGORA DI SANO
Dopo aver girato in lungo e in largo il medioriente, lEgitto, una volta giunto ad unet adulta, decide di trasferirsi in Calabria, precisamente a Crotone, dove sviluppa lidea di insegnare tutto ci che i suoi numerosi viaggi gli avevano fatto conoscere e apprendere.Forma cos una scuola pitagorica, alla quale vi partecipano numerosi suoi seguaci, tra i quali importante ricordare NICOMACO DI GERASA, al quale dobbiamo molto delle notizie su Pitagora dovuto al fatto che aveva accesso alle fonti pitagoriche. NICOMACO scrisse il MANUALE DI ARMONIA ( I- II sec. D.C.), nel quale ci d il significato di quello che per Pitagora stata la fusione tra uomo e numeri. Nel manuale veniva spiegato il modo in cui Pitagora scopri i rapporti numerici tra i suoni ( vedi dispensa). Pitagora scopr lintervallo di 8ava espresso dal rapporto 2/1 dal quale vennero fuori dopo il rapporto SESQUIALTERA 3/2 che significa tutto pi mezzo che rappresenta una 5; ed il rapporto SESQUITERZO 4/3 che significa tutto pi un terzo e che rappresenta una 4. Si scopr cos che il rapporto fra i suoni possono essere definiti dai numeri, attraverso quindi gli intervalli di 4, 5, 8. Successivamente, dopo aver verificato questi rapporti con i pesi dei martelli e con le corde, passo a sperimentarli sul MONOCORDO. I tre intervalli fondamentali della musica Greca sono 4, 5, 8, dove l8 lunione delle due precedenti.

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2/1 3/2 4/3 9/8

DOPPI SESQUIALTERO (tutto + qualcosa) cio il numero minore contenuto nel maggiore, tutto pi qualcosa SESQUITERZO (tutto + 1/3) SEQUIOTTAVO (tutto + 1/8)

Filolao, uno dei pitagorici pi importanti fece questo esempio sui dischi di metallo di dimensione diversa. Un rapporto pu essere diviso in tre piedi. 9 = Medio aritmetico ( medio che differisce da due valori, minore e maggiore, della stessa quantit) 8 = Medio armonico ( separa il rapporto in base alla medesima frazione)

Il cubo racchiude le 3 propriet che rappresentano la modalit armonica : 6 facce; 8 angoli; 12 spigoli. VALORE DEI NUMERI 1 = ORIGINE ; 2 = DIVISIBILE, FINITO ; 3 = INDIVISIBILE, INFINITO ; 4 = RACCHIUDE TUTTI I NUMERI PRECEDENTI Questi sono i numeri che formano la SACRA TETRACTIS, cio il triangolo NOME GRECO DEGLI INTERVALLI 8 OTTAVA DIAPASON (Intervallo che copre tutti i suoni) 5 QUINTA DIAPENTE (Intervallo che copre 5 suoni ) 4 QUARTA DIATESSARON (Intervallo che copre 4 suoni ) 3 M TERZA MAJOR DITONO 3 m TERZA MINOR SEMIDITONO Queste espressioni verranno usate anche per la musica Latina Per i greci non esisteva il valore 0, quindi l 1 era il numero originale, il 2 era il numero divisibile, il 3 il numero indivisibile, infinito e il 4 era il numero perfetto. 9 ed 8 sono importantissimi perch dividono lottava in 4 + 5 e 5 +4 e sono de MEDI, il 9 detto MEDIO ARITMETICO, mentre l 8 il MEDIO ARMONICO, perch divide uno spazio in base alla medesima frazione (6 4 8 4 12). Questa concezione numerica viene ripresa pi tardi da PLATONE nel suo libro TIMEO. La forma in cui si esprime Platone il dialogo e, la parte principale dei suoi dialoghi hanno come esponente principale SOCRATES. Uno dei dialoghi pi importanti appunto TIMEO, dove si parla dellUniverso, come stato creato e cos. Secondo Platone, il creatore da tutto ha preso una parte e da ogni parte prendeva sempre una parte pi piccola per riempire gli spazi. LUniverso sarebbe basato sulle proporzioni sonore. Il dialogo tenuto da due interlocutori diversi : DEMIURGO crea luniverso con degli intervalli colmando le distanze tra loro con dei medi armonici (8) e medi aritmetici (9) ci da luogo che lUniverso un grande edificio o meglio uno STRUMENTO MUSICALE. << La musica rappresenta larmonia divina in movimenti mortali.>> PLATONE,Timeo. Da questo deriva la teoria della MUSICA DELLE SFERE, musica sei corpi celesti. Un altro dialogo molto importante e LA REPUBLICA, il cui tema principale qual il perfetto modo di vivere tra gli uomini. All inizio c l Aristocrazia, 3 livelli: filosofi, guardiani e lavoratori. Per Platone il bene coincide con il bello, infatti Ginnastica e Musica, insegnano il bene al giovane attraverso lesaltazione del bello. LArmonia musicale insegna larmonia della mente
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LArmonia della ginnastica insegna larmonia del corpo.

Di formazione pitagorica, inizi per gli studi e la sua formazione nella scuola di Aristotele, trascurando lambiente mitologico e dedicandosi a quello scientifico e filosofico. Di grande importanza furono i due elementi sistematici: IL MELOS E IL RITMO.

ARISTOSSENO DI TARANTO

TEORIA DEL RITMO


PLATONE Ritmo ordine nel movimento Metro = successione delimitata di pulsazioni che si ripetono. I Greci avevano una concezione di Metro e Ritmo diversa dalla nostra. Il Metro per i Greci non qualcosa che si divide ma qualcosa che si somma. Alla base del Metro ci sta una misura, IL PIEDE, che deriva dalla danza. Il PIEDE a sua volta costituito da due lunghezze fondamentali: LUNGO BREVE , dove una lunga equivale e due brevi. 6 piedi fondamentali per capire il fenomeno musica: pulsazione trocheica pulsazione giambica pulsazione dattilica pulsazione anapestica pulsazione spondeistica pulsazione pirrichistica ;

TROCHEO deriva da Trocajos,di corsa GIAMBO DATTILO ANAPESTO SPONDEO PIRRICHIO

Questi piedi combinati tra loro danno vita al METRO. Il TROCHEO e IL GIAMBO sono DIMETRI o meglio DOPODIE ( due piedi) Es. 8 trochei = 4 dipodie. Questo si chiama TETRAMETRO.

PARAMETREO DELLE ALTEZZE O ASPETTO DEL MELOS


I Greci partivano dallintervallo di 4, dal tetracordo ( 4 note ) dove le 2 note estreme sono fisse e formano un intervallo di 4 giusta, mentre quelle interne variano creando diversi intervalli. I Greci usavano scale ascendenti e tre diversi GENERI: DIATONICO, CROMATICO, ENARMONICO.

DIATONICO

CROMATICO

ENARMONICO

LEnarmonico il genere pi antico, quello predominante nella musica greca era invece quello Diatonico. Da questi 3 generi vengono fuori i modi o le specie, che vengono chiamate in diverso modo a seconda della zona in cui erano utilizzate, abbiamo infatti i modi: DORICO, FRIGIO, LIDIO.

DORICA

FRIGIA

LIDIA

Questi, combinati tra loro danno vita allARMONIA, cio la combinazione di cose diverse tra loro. Armonia congiunta = 1 nota in comune; Armonia disgiunta = note separate.

ARMONIA CONGIUNTA (7note)

ARMONIA DISGIUNTA (8 note)

La combinazione tra Tetracordi pu avvenire solo tra 2 specie o modi uguali.


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La combinazione tra 2 armonie da vita al sistema TELEJON. Il sistema TELEJON pu essere di due modi differenti: MAGGIORE e MINORE. SISTEMA TELEJON MAGGIORE Esso si viene a formare dalla combinazione di due armonie congiunte ma tra laro disgiunte. Le note poste agli estremi formano un intervallo di 4 giusta.

SISTEMA TELEJON MINORE Si viene a formare tra lunione di un tetracordo congiunto + un altro tetracordo congiunto, in pi con lalterazione del SI che diventa Sib. La particolarit di questo sistema lutilizzo del Sib per ottenere lintervallo di un tono e per ottenere la combinazione delle stessa specie.

Per i Greci, la musica aveva un effetto straordinario, non incideva solo sulle cose animate come luomo, animali, ma anche sugli oggetti inanimati. Di tutta la musica greca ci giunta solo una manciata di note, frammenti di questa musica sono : - il pi antico risale al 3 sec. A.C. ed un breve frammento del primo STASIMO dallORESTE DI EURIPIDE, giuntoci con un papiro.Per STASIMO, si intende lintervento del coro per separare una tragedia da unaltra. - Le maggiori testimonianze ci sono giunte quando le musiche venivano incise sulle pietre: di queste ricordiamo i due frammenti di INNI DELFICI, dedicati ad Apollo, a Delfi, dove cera il suo oracolo, risalgono al 120 A.C.
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Il trattato di Alipio spiega i segni musicali posti sopra le parole. - Un altro frammento lEPITAFFIO di SICINO, 1 sec. D.C., poesia fatta in morte di qualcuno.

LIMMAGINE DEI NANI SU I GIGANTI


Fu Bertrand de Chartres il primo a parlare di questimmagine, dicendo che noi cristiani, civilt appartenenti alla religione cattolica, siamo dei nani rispetto alle civilt Greco-Romane, ma noi in pi abbiamo la rivelazione di Cristo e per questo andiamo sulle loro spalle e abbiamo una vista migliore sulle cose.

LA CIVILTA GRECA
5 FORME PRINCIPALI DELLA POESIA GRECA - EPICA Forma di poesia che narra poemi di Dei ed eroi scritti fino al 7 sec A.C. ( ILLIADE ed ODISSEA) - LIRICA Forma di poesia cantata, accompagnata dalla Lira, il cui carattere principale un racconto da parte di un poeta di se stesso ( SAFFO ) ribaltando le idee della poesia Epica. 6-7 sec. A.C. - DRAMMATICA ( V sec A.C.), a sue volta divisa in: - TRAGEDIA racconto di unimportante conflitto in cui portatore il protagonista nella storia raccontata es.(Agamemmone, Re di Micenea) - COMMEDIA ci sono dei caratteri che interagiscono tra loro e anzich far piangere, fanno ridere. Infatti ci sono attori esasperati, saccagi, stupidi ecc. es.(ARISTOFANE) - DRAMMA SATIRESCO dal dramma satiresco uscito fuori il dramma pastorale. ECTILO, SOFOCLE, EURIPIDE, sono i pi importanti poeti del V sec A.C. DEUX EX MACHINA = Dio che viene fuori da una macchina, cio quando le cose sembrano non avere pi una salvezza, esce fuori il Dio che risolve tutto.

MUSICA COME SCIENZA


Il Romanticismo ha sbaragliato lidea di musica come scienza che fino ad allora aveva accompagnato il nome della musica. Nel Medioevo si distinguevano: ARTI MECCANICHE: fatica fisica (es. metallurgia) ARTI LIBERALI: attivit della mente,libere dalla schiavit, dalla fatica fisica. Queste sono 7 e si dividono in: (+) QUADRIVIUM
ARTI DEL NUMERO

ARITMETICA GEOMETRIA (Arti statiche) MUSICA ASTRONOMIA (Arti dinamiche) ( ) TRIVIUM GRAMMATICA ( Combinazioni di parole) RETORICA ( Composizione i parole) DIALETTICA (Filosofia) CICERONE VARPONE CENSORINO = De die natali SANT AGOSTINO = De musicamusica come ritmo legata alla poesia MUSICA EST SCIENTIA BENE MODULANDI La musica la scienza di modulare bene, modulare significa articolare bene il suono. Limpero romano finisce con Romolo Augusto. Severino Boezio, appartiene ad una delle pi importanti e ricche famiglie romane, scrive una serie di Istitutiones che parlano del TRIVIUM e QUADRIVIUM. La musica che fa parte del Quadrivium viene inserita nel suo libro:DE ISTITUTIONES MUSICA, dove le teorie musicale vengono da lui tradotte anche in latino rendendo possibile la conoscenza a pi persone.Boezio per pi di mille anni stato il teorico deccellenza.Si scaglia contro Aristosseno e appoggia invece Pitagora.Proprio lui il primo a parlare del QUADRIVIUM (arti del numero). I libri che fa, sono adattamenti e traduzioni dei greci. Nelle sue opere si ispira a NICOMACO, EUCLIDE, TOLOMEO. Nel anno 529 limperatore GIUSTINIANO chiude lultima grande scuola filosofica platoniana, simbolicamente questa la fine della cultura antica.
9 ARTI DELLA PAROLA

Nello stesso anno Benedetto fonda il primo convento, nasceva cos la cultura monastica, importante anche per la musica. Boezio nel libro De Istitutione musica, facendo riferimento alle idee pitagoriche dice che ci sono solo tre tipi di musica: MUSICA MONDANA, musica celeste dei pianeti e delle sfere; MUSICA HUMANA, armonia fra corpo e anima, armonia fra arti e corpo; MUSICA ISTRUMENTALIS, la musica pi vicino alla nostra idea di musica. Musica prodotta da strumenti, naturali (canto) o fisici (lira ecc.). TERMINOLOGIA : MUSICUS = colui che conosce la musica attraverso le leggi che la governano CANTO o FANASCUS = colui che fa la musica ILLE QUI FINGIT CARMINA = colui che inventa i canti, il compositore. Rappresenta la via di mezzo tra il Musicus e il Canto. Nel Medioevo esistevano due stagioni musicali: MONODIA = (1 canto), non ancora musica con sovrapposizioni di suoni, ma solo un canto, una melodia ad una sola voce. POLIFONIA = (Pi canti), molti suoni, sovrapposizioni di pi linee melodiche su quella base.

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CULTURA DELLA MONODIA


Per la maggior parte Cristiana. Rappresenta un canto ad una sola voce, senza accompagnamento, praticato sino al Medioevo a partire dal XVII sec. In senso pi specifico e da un punto di vista storico, indica invece un tipo particolare di canto a voce sola sostenuto dal basso continuo strumentale. Il Cristianesimo nasce da un insieme di consuetudini, e una tra queste luso del canto ei salmi durante le funzioni religiose. Abbiamo uno scritto di TERTULLIANO, uno dei padri della chiesa, che si chiama De Anima, sullanima II sec., dove spiega come avvenivano le funzioni religiose cristiane.

MONODIA MEDIOEVALE
Il periodo viene segnato dal tramonto dellimpero Romano e linizio del Medioevo, fatto che segna anche il nuovo rapporto tra la musica e la parola. La musica la pi alta forma di preghiera ma al tempo stesso essa fonte di distrazione. ISIDORO Di SIVIGLIA, nel libro ETYMOLOGIE (VII sec) scriveva : << Nisi enim ab homine memoria teneantur, soni pereunt, quia scribi non possunt >>, Se non fosse per gli uomini, la musica morirebbe, poich non pu essere scritta. Con queste parole lautore mette in risalto il ruolo delluomo, attraverso cui, grazie alluso della sua memoria, riusciamo ad ascoltare musiche antiche anche dopo aver trascorso molti anni, musiche che altrimenti sarebbero state dimenticate e perse. In questo periodo si forma la SCHOLA CANTORUM, frequentata da ragazzi fino ai 9 10 anni. Gli insegnanti venivano chiamati Paraphonisti, perch cantavano pi volte delle melodie fin quando gli allievi non imparavano a memoria. Questo strano ma redditizio metodo era lunico che permetteva di riportare le musiche nelle generazioni successive, perch come sappiamo non esistevano ancora nessun libro di musica. Con lunificazione dellimpero Romano sotto Carlo, abbiamo un importante cambiamento. Siamo nella seconda met del 9 secolo, periodo in cui si comincia a scrivere la musica, usando dei neumi sulle parole, neumi che nella lingua scritta sono gli accenti, che per i primi tempi venivano usati solamente da chi ne aveva le conoscenze. I primi e fondamentali neumi erano : IL PUNCTUM LA VIRGA IL PES LA CLIVIS
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Questa veniva chiamata notazione in CAMPO APERTO o notazione ADIASTEMATICA. La parola Adiastematica significa senza intervalli. Questo tipo di notazione prevedeva luso in un primo tempo di una sola linea sulla quale venivano inserite le note, successivamente si passo da una a due linee, assegnando ad una il colore rosso che stava ad indicare il FA, ed allaltra il colore verde o giallo per indicare il DO. Questa notazione and sempre pi modificandosi fino alla cultura gregoriana dove le linee diventano 4 con il TETRAGRAMMA, o addirittura sei con lESACORDO di Guido Darezzo. EVOLUZIONE DI ALCUNE CHIAVI MUSICALI : CHIAVE DI DO = CHIAVE DI BASSO = CHIAVE DI VIOLINO =

LA SALMODIA
Canto dei salmi, sta nel cuore della pratica cristiana, essi sono delle poesie in prosa contenuti nel vecchio testamento. Dalle tradizioni Ebraiche dei salmi nella liturgia, il cristianesimo riceve tre forme di Salmodia: DIRETTA, il canto interno, dallinizio alla fine di un salmo. RESPONSORIALE, dialettica tra celebrante e coro che risponde con un ritornello, che oggi parlato. ANTIFONALE, soprattutto usata nelle comunit monastiche, i monaci che cantano insieme e si dividono in due sezioni: da una parte il coro canta un versetto, dallaltra un secondo coro canta un altro versetto. Questo avveniva anche con pi di due formazioni corali. RESPONSORIALE E ANTIFONALE, assumevano un carattere molto diverso con una struttura : ANTIFONIA VERSETTI DI SALMO ANTIFONIA . In questo modo diventa un canto cos chiamato a cornice, si apre con una sequenza e si chiude con la stessa sequenza. La musica tempo strutturato ad esiste nella dimensione dello spazio che importante. Alcuni tra i pi importanti salmi sono stati composti da Re David. Il canto dei salmi per i cristiani importante perch rappresenta lesaltazione della parola e se le parole sono divine e il canto esaltato, diventa il modo pi idoneo per pregare.
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La trattazione migliore del passaggio da parola a canto quella del monaco FERRETTI nella sua opera Estetica Gregoriana, allinterno di una parola c un accento principale, tonico ed il momento in cui la voce si eleva. Nel greco arcaico, cerano sillabe lunghe e brevi, ritmica, nel nostro ci sono sillabe uguali.Questo il grande segreto delle Muse, una lingua QUANTITATIVA, ritmo, mentre la nostra una lingua ACCENTUATIVA. MESSA = INTRODUZIONE RITO DELLA PAROLA RITO DEL SACRIFICIO - LITURGIA DELLE ORE o UFFICIO MONASTICO GUIDO DAREZZO XI sec. teorico della musica, italiano (Arezzo 992 circa - convento camaldolese di Fonte Avellana, Pesaro e Urbino, 1050 circa). Fu monaco dell' abbazia di Pomposa, presso Ferrara, dove inizi gli studi di teoria musicale, ma le innovazioni didattiche gli valsero l' ostilit dei confratelli; si stabil allora ad Arezzo (1023 circa), ove insegn nella scuola di canto della cattedrale. Bench non sia stato il primo a servirsi di linee nella notazione musicale, tradizionalmente considerato l' inventore del sistema moderno del rigo, con note poste sulle linee e negli spazi. A lui si deve anche l' invenzione di un sistema mnemonico per aiutare l' esatta intonazione dei gradi della scala lESACORDO, basato sulle prime sillabe dell' inno a san Giovanni Battista che recitava: Ut queant laxis Re-sonare fibris Mi-ra gestorum Fa-muli tuorum, Sol-ve polluti Labii reatum, S-ancte I- ohannes. Dove il SI, viene tratto dallultimo emistichio nel XVI secolo e il DO sostitu il nome UT proprio nei paesi Latini. LInno come si pu vedere inizia ogni emistichio su una nota progressivamente ascendente di un esacordo. Egli espose tali innovazioni nella Epistola ad Michaelem de ignoto cantu e nel Prologus in Antiphonarium. Tale sistema alla base della teoria della solmisazione. Il suo trattato Micrologus, due capitoli del quale interessano la polifonia, fu il trattato pi diffuso fino al XIV sec. Certamente sue sono anche le Regulae rhytmicae mentre altri trattati, gi a lui attribuiti, sono definitivamente giudicati apocrifi.

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ESACORDO DI GUIDO DAREZZO

Alla successione si aggiunsero il Sib e il Si facendo riferimento al sistema TELEJON minore e maggiore della musica greca. Il SOL basso detto anche GAMMA la nota dorigine della musica medievale Guido DArezzo analizz il fatto che ogni semitono si trova in mezzo ad una coppia di toni, ci lo spinse a studiare la teologia dellESAGONO. TERMINOLOGIA: EMISTICHIO = mezzo verso DISTICHIO = coppia di versi Guido DArezzo diede un nome ad ogni nota per identificarle, prendendo come spunto lINNO a S. GIOVANNI assegnando le sillabe UT RE MI FA SOL LA allesacordo, dove UT sta per DO. Passiamo distinguere tre tipi di ESACORDO : NATURALE : quando parte da DO ; MOLLE : quando parte da FA ; DURO : quando parte da SOL . Gi nel medioevo, MI FA significava semitono.
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Prassi di Salmificazione: quando c un passaggio da un esacordo naturale ad uno duro, il passaggio tra SOL E MI . Nel libro MICROLOGUS Guido D. tratt gi alcuni temi che portarono poi alla Teoria Musicale .

IL CANTO GREGORIANO
Col crollo dellimpero Romano, laspetto sociale veniva mantenuto dalla chiesa, anche se ogni disgregazione si andava a creare le proprie culture, rimanendo legate al santo protettore, il cui culto sta alla base di numerosi aspetti, come ad esempio il canto. I Barbari, che disgregarono limpero Romano, assunsero il cristianesimo e inoltre acquisirono diverse tradizioni. Ecco come si presentavano lEuropa e LAfrica settentrionale per quanto riguarda il canto: EUROPA - ROMANO o ROMANO ANTICO - IL CANTO GALLICANO (Francia) - IL CANTO AMBROSIANO (Milanese), dal vescovo Franco Ambrogio - IL CANTO BENEVENTIANO (Calabrese), il quale ebbe grande influenza sulla liturgia. AFRICA SETTENTRIONALE - CANTO SIRIACO - CANTO COPCO (Egitto) Nel VII sec gli Arabi si riunirono in un unico grande popolo e minacciarono limpero Romano dOriente, conquistarono lAfrica ed entrarono in Spagna, dove rimarr il CANTO MOZARABICO. Furono poi fermati sui Pirenei dai Galli di Carlo Martello. Il figlio, detto Titino, acquist grane importanza e suo figlio Carlo divenne poi il grande Carlo Magno, incoronato imperatore nel 1800, il quale riconquister una consistente parte dellimpero Romano con il Sacro Romano Impero. Per tenere unito limpero, Carlo, rese comuni le liturgie e i canti romano-antichi. Proprio dallunione di questi canti con i CANTI GALLICANI, ne venne fuori il CANTO GREGORIANO, canto liturgico della Chiesa cattolica romana, di stile monodico e in ritmo libero, il cui nome deriva da papa Gregorio Magno, papa dal 590 al 604, grande riformatore il quale provvide alla raccolta e alla sistemazione completa delle melodie gi esistenti e di quelle volute dalla riforma liturgica da lui operata.

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Carlo volle che questo canto venisse diffuso in tutto il mondo e soprattutto nel suo impero, facendolo chiamare appunto Canto Gregoriano per un principio di AUCTURITAS e per non creare unopposizione contro i canti. Dandogli questo nome cos importante, la gente fu pi sollecite a praticarlo. Si disse che Gregorio sia stato illuminato dallo Spirito Santo e ci rendeva il canto in opponibile. Il Canto Gregoriano dal nono secolo in poi perse vigore perch nasceva la Polifonia. Vi fu in seguito un movimento cristiano che tent di riportare e ricostruire la paleografia gregoriana, era il CECINIANO, dal nome di Santa Cecilia, protettrice dei musicisti. Un altro movimento avente il medesimo scopo si svilupp alla fine del XVIII sec, era il SOLESMES, che utilizzava la notazione Adiastematica o in campo aperto. Una caratteristica fondamentale del canto gregoriano che non ci sono durate diverse, ogni grandezza ha la stessa durata. I greci conoscevano una notazione musicale che era alfabetica, con le lettere latine.Per questa notazione non era pensata per scrivere la musica ma solo a scopo teorico. Nei primi anni del ottavo secolo della vita del Canto Gregoriano, non cera la necessit di scrivere la musica, essa si imparava tramite lascolto e la memoria. Ma quando i vari repertori vengono compressi in un unico organismo, il canto GALLICANO E ROMANO ANTICO, questo nuovo repertorio era cos vasto da non poter essere completamente imparato a memoria, cos nella seconda met del IX secolo, a supporto della memoria vi sono i primi codici musicali scritti. E una notazione questa che oggi chiamiamo ADIASTEMATICA, cio note poste sopra le parole, la melodia sale e scende. Questi codici avevano unestrema precisione nella scrittura che non potevano essere dalloggi al domani, quindi questo fa pensare che la scrittura veniva praticata circa un un secolo prima. La notazione ADIASTEMATICA si presenta con una sola riga a secco, che indicava la posizione dei semitoni del DO e del FA. Da una riga si pass a due quando il canto aveva unestensione superiore a una sesta, e vennero dati due colori alle note. Nel XI secolo vengono aggiunte altre due righe in mezzo alle precedenti andando a formare il TETRAGRAMMA. Su di queste righe si andavano a posizionare i NEUMI LINEARI che in seguito divennero NEUMI QUADRATI e diventarono gruppi di due o tre note. Diventa cos una scrittura DIASTEMATICA con la conquista del fenomeno dellALTEZZA, al quale seguiranno poi quello della DURATA e del TIMBRO, che sono poi i fondamentali della musica. ASPETTO SISTEMATICO GREGORIANO La nota pi grave non pi il LA ma diventa SOL e si chiama GAMMA. Da questa si sale due ottave pi una quinta. Allinterno del sistema del Canto Gregoriano c il sistema della MODALITA. Il Canto Gregoriano una lettura intonata di una poesia.

SCRITTURA GREGORIANA

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LA MODALITA
Quando si parla di Tonalit. Si parla di un sistema evolutosi dal 1700 fino al 1900. Tonalit funzionale un sistema dove allinterno di una scala ci sono alcuni gradi fondamentali: 1 4 5 8, chiamati TONICA, SOTTODOMINANTE, DOMINANTE e OTTAVA. La MODALITA un organizzazione scalare con dei gradi che hanno pi importanza rispetto ad altri, con diversi modi, varie organizzazioni scalari sulle quali si vengono a formare le melodie. TRE CARATTERISTICHE DELLA MUSICA GREGORIANA
INTONAZIONE RECITAZIONE CADENZA

Nella storia della modalit gregoriana, ci sono due diversi aspetti: ARCAICO e MATURO. La modalit Arcaica una prassi dei primi 6 secoli della vita cristiana, basata su una corda dintonazione di tre modi differenti: - partendo da una nota si intona MI un tono sopra e un semitono sotto - partendo da una nota si intona RE un tono sopra e un tono sotto - partendo da una nota si intona DO un semitono sopra e un tono sotto La parte pi importante la RECITAZIONE, dove la nota viene recitata e quindi prende il nome di Corda di Recita. La FINALE o CADENZA un passaggio che in questa fase della musica ha solo il ruolo di CONCLUSIONE. Lintervento teorico noter in seguito che avendo una FINALE possiamo avere due modi di intonare: uno movendoci nellottava superiore alla finale, chiameremo questa modo AUTENTICO, laltro movendoci dalla FINALE una quarta e una quinta sotto, chiameremo questo modo PLAGALE. Verso lVIII IX secolo, la FINALE e il REPERCUSSIO diventano pi importanti, allo stesso modo della Corda di Recita. 4 POSSIBILI FINALI

(REPERCUSSIO CORDA DI RECITA FINALE)

Queste sono le 4 possibili finali che sdoppiandosi formano 8 modi, di cui 4 AUTENTICI ( 5 + 4) e 4 PLAGALI (4 + 5). (DIMENSIONE FORMALE).
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Ognuno degli otto modi caratterizzato dalla Finale e dalla Corda di Recita. Il Repercussio nel modo Autentico si trova ad un intervallo di 5 sopra, in quello Plagale una 3 sotto. La Corda di Recita LA ha la terza minore MI, mentre nel modo Plagale divenda DO anzich SI. Finale RE:

Finale MI:

Finale FA:

Finale SOL:

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(REPERCUSSIO CORDA DI RECITA FINALE)


N FINALE REPERCUSSIO MODI

PROTUS

1 2 3 4 5 6 7 8

RE RE MI MI FA FA SOL SOL

LA FA DO LA DO LA RE DO

DORICO IPODORICO FRIGIO IPOFRIGIO LIDIO IPOLIDIO MISOLIDIO IPOMISOLIDIO

DEUTERUS

TRITUS TRETARDUS

Per quanto riguarda il canto, hanno molta importanza gli accenti che vengono dati alle sillabe, possiamo fare riferimento allaccenno che fece FERRETTI nella parola latina MULIERIBUS, dove sulla E vi un accento che fa elevare la voce per poi ricadere. Esistono per anche degli accenni secondari. Ferretti spiega anche come poter passare da un accento di parola ad uno di frase, es. ve Mara. Troviamo tre diversi tipi di canto: SILLABICO = una nota e una sillaba SEMISILABICO/NEUMATICO/SEMIMENSISMATICO = passi sillabici alternati a passi melismatici. MELISMATICO = quando su una sillaba ci sono tante note.

FENOMENO DEI TROPI E SEQUENZE


Un monaco tedesco, NOTKER detto BALBULUS, balbuzzionte, racconta che un giono al suo monastero di San Gallo si present un monaco che stava scappando del suo monastero di Jumiges, distrutto da un incendio. Tra gli oggetti che portava con se cera un libro di canti che mostro a Notker, il quale not che nei canti dellAlleluia cerano segni diversi da quelli fino ad allora conosciuti. Not che cerano molte parole sotto le note. Cap allora cosa fossero le SEQUENZE, interventi, parole aggiunte ai canti dellAlleluia, e inoltre cap cosa fossero i TROPI, cio degli interventi analoghi per su canti gi conosciuti.

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LA POLIFONIA
Dalla MELODIA, canto ad una sola linea melodica, si arriv a quella che noi aggi chiamiamo POLIFONIA, cio un canto con pi linee melodiche diverse tra loro e una sovrapposta allaltra. I primi documenti e le prime testimonianze della Polifonia li abbiamo intorno al IX secolo, attraverso un libro chiamato MUSICA ENCHIRIADIS, manuale di musica dove nella sua seconda parte, presenta per la prima volta lORGANUM, una costruzione vocale che presenta una VOX PRINCIPALIS alla quale viene sottoposta una VOX ORGANALIS ad una distanza di 4 perch un intervallo perfetto. LORGANUM viene anche detto PARALLELO perch la due voci si muovono in maniera parallela. LORGANUM viene anche detta MELISMATICO quando la voce che viene aggiunta si colloca una 4 sopra e quella gi esistente fa da Bordone, cio da accompagnamento. Uno d ei maggiori rappresentanti di questo tipo di Organum Leonino. Il libro portava la musica scritta con una nuova notazione, NOTAZIONE DASIANA, che una notazione vocale. MI NUS RE MI DO DO SI LA La Polifonia una pratica gi esistente prima di MUSICA ENCHIRIADIS solo che non veniva praticata in molte zone. I primi veri e propri repertori polifonici appaiono nel libro TROPARIO di WINCHESTER ma era scritto in notazione SEMIADIASTEMATICA. La Polifonia musica raffinata che per esistere ha bisogno di gente che la riesce a fare in modo adeguato, di gente a cui piace sentirla apprezzarla e soprattutto necessita di luogo giusto dove potersi svolgere, luoghi ecclesiastici o ambienti cittadini acculturati, ambienti scolastici, universit. La Polifonia si sviluppa anche in citt di pellegrinaggio, tra le pi importanti ricordiamo: Roma, Santiago de Compostela, Loreto, Parigi. Il primo e pi importante centro di cultura polifonica resta comunque Parigi, dove tra il XII e il XIII sec matura una stagione culturale e musicale detta ARS (ANTIQUA o VETUS), dove spicca la chiesa gotica di Notre-Dame situata sullILE de la Cit. Lo stile gotico st a simboleggiare la proiezione verso lalto delle cose, cos come le punte dei campanili con la cima appuntata, anche la musica Polifonica voleva innalzarsi e rivolgersi verso lalto. Una differenza tra il mondo Medievale e il nostro st nel fatto che noi abbiamo una superfatuazione dellindividuo mentre in passato era lopposto, non vi era mai fuori un nome, limportanza individuale era di secondo piano, mentre a venire fuori erano le associazioni a lanonimato. Questo fino alla fine del Medioevo dove iniziano a
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venire fuori i primi nomi di compositori. Questo accade anche per quanto riguarda la Polifonia, perch essa diventa una composizione complessa dove limprovvisazione non basta pi ma diventa necessaria un simbolo, un membro capace di gestire e regolare linsieme, a sorreggere lopera e comandarla, il COMPOSITORE. Le notizie dei primi Compositori li abbiamo dal libro ANONIMO IV (XIVsec) questo era il nome che veniva assegnato per il fatto che molte notizie non avevano il nome di colui che le scriveva, allora veniva assegnato il nome Anonimo ed un numero progressivo. LANONIMO IV. Alla fine del 700 Gerbert raccoglie un fascicolo di musica intitolata Scriptores de musica sacra potissimus. Il secolo dopo, nell800 un francese, Coussemaker, completa la raccolta che Gerbert non riusc a finire.Coussemaker raccolse alcuni trattati Anonimi e decide di numerarli, tra questi troviamo appunto lAnonimo IV, in cui lautore scrive ed eloggia la situazione musicale parigina nominando alcuni dei pi importanti compositori chi ivi si trovano, il pi antico era LEONINUS e il pi recente PEROTINUS. Le musiche di LEONINUS e PEROTINUS sono Organam, e la differenza sta nel fatto che quelle di LEUNINUS sono scritte a due sole voci e vengono chiamate DUPLUM, mentre quelle di PEROTINUS sono scritte a tre e quattro voci e vengono chiamate TRIPLUM e QUADRUPLUM. La voce guida viene chiamata non pi VOX ORGANALIS ma da adesso prende il nome di TENOR e le voci aggiunte si vanno a sovrapporre ad essa che rimane il tappeto, la base della melodia, laccompagnamento, a differenza di come accadeva prima. Gli ORGANAM (plurale di Organum) vengono detti MELISMATICI:

VI DE RUNT _

O _

MNES

Melismatico significa trovare pi note su una stessa sillaba, in tal modo il brano viene spezzato e una voce rimane pi a lungo su una stessa sillaba tenendo le note lunghe e facendo uso anche di MELISMI, una specie di vocalismi. A questa voce si va a sovrapporre laltra che canta il resto della melodia. Quando al TENOR si va ad aggiungere il DUPLUM si viene a formare la CLAUSULA I--------I I---------I, cio un intreccio tra la voce di sostegno a quella principale. La Polifonia viene utilizzata in alcuni punti del canto, non in tutto, infatti alla Polifonia risponde lAntifonia attraverso un canto.
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Grazie alla musica gregoriana abbiamo il CONCORDIA DISCORS, cio concordare le dissonanze. IL CHIASMO (X) = A B X B A Ci significa che quando la voce A canta una melodia B, la voce B canta la melodia A e viceversa. Nella notazione Adiastematica o in campo aperto, troviamo i parametri della fraseggica, agogica e dinamica, mentre nella notazione Semiadestematica troviamo il parametro dellaltezza. La Polifonia introduce il parametro della durata, soprattutto nelle opere a quattro voci. Il compositore diventa cos larchitetto, costruendo la forma piramidale della composizione polifonica. La Polifonia ci propone tre modi di comporre: 1. PARALLELO 2. CONTRARIO 3. OBLIQUO A sale, B sale. A sale, B scende A sale, B rimane fermo e viceversa

La coppia di voci trattate polifonicamente si chiama BICINIUM ( plurale BICINA)

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IL PARAMETRO DELLA DURATA Fino al XIII sec non esisteva lidea di durata delle note, come infatti abbiamo potuto notare nella musica gregoriana, tutte le note avevano la stessa durata. Dal XIII secolo si comincia ad avere unidea di durata fino alla vera e propria scoperta della diversa durate che le note possono avere. Prima di arrivare a ci si passati da quelli che chiamiamo MODI RITMICI. Questi sono sei e si rifanno ai piedi della musica greca antica con qualche piccola novit:

TROCHEO GIAMBO DATTILO ANAPESTO SPONDEO TRIBICO Il passaggio alla vera e propria idiea di durata avviene intorno alla fine del XIII sec, 1280. Proprio intorno a questa data un teorico musicale, FRANCONE DA COLONIA, scrive un trattato intitolato ARS CANTUS MENSURABILIS. Da questo momento in poi abbiamo il canto misurato secondo le sequenze ritmiche. Frantone stabilisce un rapporto di ternariet delle note e per indicare la durata lunga o breve delle note si rif alla notazione quadrata o per meglio dire al Puntum e alla virga, dove il primo diventa BREVIS e il secondo LONGA . Il loro rapporto che una Lunga vale tre Brevis. Una musica basata solo su note Lunga o Brevis ridotta, cos si pensato di introdurre unaltra nota che chiameremo DUPLEX LONGA o MAXIMA che a sua volta sar lequivalente di tre Lunga. Una divisiane della Longa in due Brevis era prevista, da questa veniva fuori una divisiane BINARIA detta anche IMPERFETTA ( modus ipmerfectus), al contraria di quella TERNARIA detta PERFETTA (modus perfectus). E importante la parola Modus, perch da qui che deriver il termine MODULARE.

  

  


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L ARS NOVA
Questo il titolo di un trattato scritto da Philippe De Vitry, musico e compositore del 1332. Con questo termine vuole introdurre delle novit nella teoria e nella pratica musicale. La novit consiste nel tentativo di inglobare la divisione binaria dandogli pi dignit, introducendo alla gi persenti Longa, Brevis, la SEMIBREVIS e la MINIMA . Il rapporta tra Breve e longa si chiama MODUS; tra Brevis e Semibrevis si chiama TEMPUS; il rapporta tra Semibrevis e Minima si chiama PROLATIO e pu essere MAJOR o MINOR mentre Il Modus e Il Tempus possono assumere modi IMPERFETTI e PERFETTI. Philippe De Vitry rappresenta il punto di riferimento di questo movimento teorico. Ma esso non rimane lunico inerprete di queste teorie, anche in Italia troviamo un musico che, pi o meno negli stessi anni scriveva un trattato chiamato POMERIUM MUSICES( frutteto di musica), questo musico era Marchetto da Padova, il quale raccolse vari temi sulla musica tra cui quelli sulla notazione BINARIA. Come possiamo vedere, si distinguono due centri principali che portarono delle innovazione teoriche sulla musica: Francia e Italia. I pi importanti musici di queste due nazioni sono: Per quanto riguarda la Francia, oltre al gi citato Philippe De Vitry, importanti sono stati anche i supporti datici da Guillame De Macheaut, il quale altre ad essere compositore di musica era un poete importante e scriveva testi di musica, tanto da essere considerato il corrispettivo francese del nostro Petrarca.. Mentre in Italia altre a Marchetto da Padova, ci troviamo difronte due stagioni: la prima nella prima met del 300 e vede come protagonista pi importante Jacopo Da Bologna, ma la stagione pi rilevante la seconda, verso la fine del 300, nel grande scenario fiorentino dove nascono importanti scoperte da parte di Francesco Landini, caposcuola dellArs nova fiorentina, noto anche come Francesco Ceco o Degli Organi, anchesso musico, compositore e poeta. Il 300 Italiano prevedeva tre forme musicali: IL MADRIGALE, LA CACCIATA, LA BALLATA. Con lArs nova ci addentriamo in una nuova notazione musicale. In questepoca, la musica pur rimanendo in parte nel Quadrum, cio larte del numero, inizia il processo di spostamento che la porter a far parte del Trivium, larte della parola.Questo processo sar compiuto definitivamente nel 500. Diventa molto importante adesso il testo di un componimento poetico, perch rappresenta la forma che andr ad assumere la musica. Qui di seguito troviamo una BALLATA, composta da Francesco Landini ed eseguita a due voci dove possiamo notare la presenza di quattro parti differenti: La RIPRESA, il PIEDE, un secondo PIEDE e la VOLTA:

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Ecco la primavera Chel cor fa rallegrare Temp dannamorare E star con lieta cera

A B B A C A C D

No veggiam laria e l tempo Che pur chiam allegrezza In questo vaga tempo Ogni cosa ha vaghezza

Lerbe con gran freschezza D E fior coprono eprati E E gli erbosi adornati E Sono in simil manera A La schema della composizione ABBAA Dal punto di vista musicale si distinguono nellopera una parte (A) usata per musicare la RIPRESA, una parte (B) per musicare i PIEDI, unultima parte (A) usata per musicare la VOLTA La BALLATA nasce come musica MONODICA ma diventa in seguito POLIFONICA. LA Ballata pu assumere diverse forme: PICCOLA = quando la ripresa viene composta da due soli versi; MEZZANA = quando la ripresa viene composta da tre versi; GRANDE = quando la ripresa viene composta da quattro versi. BALLATA (piccola) di Landini FENICE FUI ET MI SALVAI Questa fanciulla, amor, fallami pia Che mha ferito el cor nella tua via Tu mhai fanciulla si damor percosso Che solo in te pensando trovo posa El cor di me da me tu hai rimosso Congli occhi belli e la faccia gioiosa Per al servo tuo dhe se piatosa Merci ti chiedo alla gran pena mia A A B C B C C A

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La Ballata un endecasillabo, lultima sillaba con accento tonico Si pu notare la presenza dellEmistichio, 2 vesi, 4 frsi. Quando laccento sulla sesta sillaba si dice a MAIORE perch divide una parte maggiore da una minore, mentre quando si trova sulla quarta si dice a MINORE. Le voci che eseguono questa Ballata sono tre e rispettivamente: IL CANTUS, IL CONTRATTENOR e IL TENOR.. I 4 gradi: I II IV I

I gradi I- II-IV-I formano il giro armonico perfetto. Il MADRIGALE ha una predisposizione polifonica e solitamente viene eseguito a due voci. Si compone da 3 TERZETTI e 1 DISTICHIO per ogni Terzetto. Lo schema di un Madrigale AAAB Il moto contrario rappresenta il canto di una voce in moto ascendente unaltra discendente. La prima osservazione che ci viene da fare di fronte ad un Madrigale che ad un verso corrisponde una frase musicale, unaltra osservazione che lapertura e la chiusura di una frase sono corrisposti allesecuzione di Melismi. La CACCIATA un componimento derivato del Madrigale ed a tre voci. Ci che la distingue la sua caratteristica fondamentale, cio che la voce grave, il TENOR che sostiene le due voci superiori che si imitano un esecuzione a CANONE alla stessa altezza. Un esempio di CACCIATA-MADRIGALE lopera sempre di Landini DE DIMMI TU Al Tenor viene contrapposto il CONTRATTENOR. Se il Contrattenor si muove in una regione pi acuta si chiama CONTRATTENORALTO, quando invece si muove in una regione pi grave si chiama CONTRATTENORBASSO. Aquesti si aggiunge il SUPERIUS. Questi nomi sono importantissimi perch da loro che derivano nostri termini: SOPRANO = SUPERIUS CONTRALTO = CONTRATTENORALTO CONTRABBASSO E BASSO = CONTRATTENORBASSO TENORE = TENOR.

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LARS NOVA FRANCESE Uno dei maggiori esponenti . Come detto, Guillame De Macheaut, il quale fu il primo a costruire una composizione per messa fatta sullORDINARIO, costruendo cos quella che si chiama MESSE DE NOTRE-DAME. Unaltra tecnica compositiva di cui uno dei principali artefici quella che oggi chiamiamo ISORITMIA.Essa cos costituita: COLOR (trattamento del parametro dellaltezza)

TLEA (sequenza ritmica)

Combinando tra loro queste espressioni ne viene fuori:

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IL MOTTETTO
Il Mottetto si manifesta nel 1200 da una clausula di voci. Vine definito pluriprofano cio costituito da diversi testi che possono assumere il carattere di profano o spirituale. Nel 1300 il Mottetto subir dei cambiamenti diventando un componimento di testi prevalentemente sacri. La composizione di questi mottetti di tipo polifonico, monotestuale e in lingua latina. Non strofico e prevalentemente ad ispirazione sacra, anche se tuttavia non si escludono mottetti latini ad ispirazione profana. I mottetti rispecchiano quelli che sono i 4 elementi delluniverso: acqua, aria, fuoco, terra, che combinati tra loro danno vita al sistema mondo.Inoltre corrispondono anche ai 4 umori delluomo: il sangue che corrisponde al fuoco, la collera che corrisponde allaria, il flegma che corrisponde allacqua, la melanconia o melanconia che corrisponde alla terra.Il numero 4 trova anche riferimento nelle quattrovoci della polifonia: superius o soprano, contratenoralto o contralto o altus, tenor o tenore, contratterorbasso o contrabbasso o bassus, ci consiste nella composizione perfetta della polifonia.

Josquin Deprez tra i compositori pi importanti del mondo rinascimentale, considerato alla stessa importanza di Mozart nel classicismo. COSIMO BARTOLI dice di lui che come Michelangelo nella cultura musicale, nessuno riuscito ad eguagliarlo. Una tra le sue pi importanti composizioni il mottetto intitolato Ut Phoebi rabis. La musica di questo periodo veniva fatto con uno scopo ben preciso, con un obiettivo , mentre quella di Deprez fatta per la meditazione e per dare un effetto spirituale. Una prima dimensione carettiristica dei suoi mottetti di essere creati ed eseguiti per sole voci. Una seconda dimensione che le stesse voci compiono dei movimenti che vanno ad sovrapporsi luna con laltra, manifestando dei cori angelici.

JOSQUIN DESPREZ (1455 1521 ca.)

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MONODIA PROFANA DEL MEDIOEVO


Oltre alla cultura monodica spirituale e polifonica dellet romano-gregoriana, troviamo nel medioevo la cultura monodica profana. La lingua DOC (hoc) la lingua provenzale o anche citana e veniva parlata nella zona Sud della Francia. Rappresenta una lingua neolatina che influenzer tutta la letteratura europea e soprattutto quella italiana. I TROVATORI, sono delle figure che hanno assunto un ruolo molto importante nella storia della musica medievale. Essi erano musici poeti che scrivevano testi letterari uniti ad una melodia, andavano alla ricerca delle parole per poi musicarle. La cultura dei trovatori dura circa deu secoli, dal XI al XII e viene interrotta dalla guerra che ha visto di fronte Francia del Nord e Francia del Sud. Alti esponenti della nostra letteratura come Dante e Petrarca, desumono le loro opere proprio dai trovatori, indicati come inventori del Sonetto, trovando il concetto di rima e forma della poesia. La canzone dei trovatori formata da una Codas, e la forma pi diffusa di Chanzon prevede una struttura metrica AAB, formata quindi da due piedes e una codas. Dalla cultura TROBADORICA, dei trovatori, ci sono giunti circa 40 manoscritti, allinterno dei quali ci sono 2600 testi di cui 210 musicati, cio solo 1/10. La mancanza della melodia era dovuta al fatto che fino ad allora esisteva la tecnica di tramandare appunto una melodia per via orale, con luso della memoria. Uno dei maggiori esponenti della cultura dei trovatori Bernard de Ventadorm, autore dellopera Quan vei la lauzeta mover, in cui vi lassenza di ritmo, durata e timbro, lunico parametro percepibile laltezza. Lopera di Ventadorm viene rielaborata sia da Ren Clemencic che da Unsable Unicorn. Una caratteristica dei trovatori era quella di presentare il brano evidenziando i motivi e il modo della sua creazione, e spesso questi modi di fare venivano scritti in dei libri come ad esempio il VIDAS e il RAZOS (spiegazione e ragione)

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CIVILTA DEI FIAMMINGHI ( 1400 1600)


La civilt musicale dei Fiamminghi prende in considerazione compositori provenienti dai Paesi Bassi e dalla Borgogna francese. Ai tempi del Rinascimento venivano anche chiamati Oltremontani , oltremontana, da non confondere per con i fiamminghi del Belgio. Per varie ragioni in questa zono dellEuropa occidentale si sviluppa una civilt importantissima, grazie soprattutto al fattore economico e quindi ricchezza. Larte e la musica venivano messe in risalto. Grande importanza assumevano le cappelle musicali, dove grandi musicisti dedicavano parte del loro tempo in concerti ed esibizioni. Allinterno di queste cappelle veniva eseguita musica ad indirizzo spirituale e non solo. Lo caratteristica dei compositori che troviamo allinterno di queste cappelle che il loro enorme bagaglio artisti e musicale, dovuto ai numerosi viaggi che essi compiono in tutto Europa, soprattutto in Italia, che in quel tempo vedeva la formazione dei Comuni e delle Signorie, che venivano circondate proprio da questi compositori chiamati proprio dai Signori delle casate per suonare. Inoltre questi compositori scrivevano, nellambito della cultura sacra, sia messe che mottetti, musiche come detto prima di dimensioni ridotte rispetto alle messe. La tradizione fiamminga si pu inquadrare tra gli inizi del 1400 e i primi del 1600.

Dopo la Chanson francais troviamo, allinterno del repertorio rinascimentale cinquecentesco, un altro stile di composizione: LA FROTTOLA, caratterizzata dalla struttura a 4 parti dove alle voci si aggiungono igli strumenti musicali come il liuto e la viola. In questa pratica troviamo la dimensione improvvisativi e oratoria che presuppone un certo sfasamento tra la musica e la poesia. Alla struttura di un sonetto corrisponde una struttura musicale adattabile a diversi tipi di sonetti. I principali esponenti e compositori di frottole sono Cara e Teroncino. Nella fottola incontriamo il ritmo ANACREONTICO, mentre nella Chanson francais era solito sentire il ritmo anapesto. La Frottola quindi si pu definire come quella composizione musicale dove la musica viene costruita rispetto ad un metro e non cambia al cambiare dei testi.

LA FROTTOLA

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IL MADRIGALE
PHILIPE VERDELOT Dopo il 1520 e il 1530, Firenze diventa il centro dove si assiste ad un cambiamento di stile e di dimensione musicale. Uno dei maggiori protagonisti di questo cambiamento un musicista francese, Philipe Verdelot, il quale viene a lavorare in Italia, prima a Roma e poi a Venezia come musico di cappella. Nel 1521 si trasferisce a Firenze dove si trova a contatto con una cultura molto vivace. Incontra Niccol Machiavelli, collaborando per la creazione delle canzoni dellopera di Machoiavelli Clizia, elaborando un nuovo tipo di rapporto tra testo e musica. Nel 1933 verr pubblicato postumo il suo libro intitolato Primo libro dei Madrigali a 4 voci. Questo nuovo metodo di rapportare il testo alla musica prendeva il nome di MADRIGALE, caratterizzato dalla combinazione libera di settenari ed endecasillabi.La musica viene costruita a partire dalla lettura della poesia e non tiene conto solo del metro ma anche di ogni singola strofa. La dimensione strofica sorpassata e la musica si fa in base alle cadenze che possono essere di diverso tipo a seconda della voce che canta: soprano, tenore, contralto, basso. La struttura del Madrigale prevede luso di pochi versi, circa 8 o 9, con un DISTICO finale a rima baciata. Nel 1525- 1530 con il termine Madrigale si far riferimento proprio a questo metodo di composizione musicale. Qui di seguito riportato un esempio di Madrigale caratterizzato dallo schema AABBCBCDD dove anche possibile intravedere lo stile della Ballata, con una ripresa, i piedi e la volta. I primi versi possono essere definiti come ESORDIO, la parte centrale viene indiata come NARRATIVA, mentre quella finale rappresenta lEPILOGO. Nellascolto di questo Madrigale si nota come non c un verso o una parola messa in musica uguale ad unaltra. (Testo di Dragonetto Bonifazio, musiche di P. Verdelot 1525ca) Divini occhi sereni Divini occhi sereni, occhi sempre di gratia, e damor pieni; Perdonami gli altrocchi, vostro sol l splendore; Et se questa parola par che tocchi Al sol il ver honore, faccia egli chiaro a noi giorno la notte come fate coi.

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GIOSEFFO ZARLINO Gioseffo Zarlino rappresenta una tra i pi importanti teorici del cinquecento. Autore tra laltro del libro Istituzioni Harmoniche, dove scrive che come nella lingua ci sono le pause rappresentate dal punto, la virgola ecc, anche nella musica si ha lesigenza di pause che prendono il nome di CADENZA, atti che servono per far terminare le voci. Le voci seguono il loro andamento in base alle cadenze che le caratterizzano. La Cadenza viene quindi definita come la conclusione di una frase che avviene in una consonanza perfetta.

Soprano = sale di semitono Contralto = rimane fermo Basso = scende di 5 Tenore = scende di tono I Madrigali prevedono luso del BICINIUM, cio un canto cstituito da soprano e tenoree sta alla base del contrappunto. ( 2 voci ). Mentre per OMOFONICO si intende lo stesso andamento preso dalle voci. Lo specificare landamento delle voci sul testo un procedimento caratteristico del Madrigale, che le musiche di prima non avevano. Il Madrigale una musica duso, un po tutti sonna cantare e amano sentire le parole. I primi Madrigali prevedevano delle estensioni brevi, alcuni non superavano la 6 ma nel frattempo prevedevano anche una profonda concezione. Per Madrigale si identifica come data di nascita il 1530, perch in quellanno che avvenne la prima stampa della raccolta intitolata Madrigali, anche se come sappiamo il Madrigale esisteva gi grazie a Verdelot. Un altro compositore di Madrigali era JAQUES ARCADELT di cui sappiamo molto pi di Verdelot. Arcadelt viene in Italia e a Firenze dove entra in contatto con i madrigali di Verdelot, pochi anni dopo torner in Francia.
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Secondo Bartoli, Arcadelt si muove sulle tracce di Verdelot. Il primo libro di madrigali a 4 voci di Arcadelt ebbe un grande successo e fu stampato in molte copie fino allarrivo del 600. Uno dei pi importanti madrigali di Arcadelt Il bianco e dolce cigno: (testo di Alfonzo dAvalos musiche di Arcadelt) Il bianco e dolce cigno Cantando more, et io Piangendo giungo al fin del viver mio. Strana e diversa sorte : chei more sconsolato et io moro beato. Morte che nel morire Mempie di gioia tutto e di destre. <se nel morir altro dolor non sento di mille morti il d sarei contento. Nel madrigale di Arcadelt possiamo notare la presenza dellEsordio nei primi tre versi, la parte Narrativa fino al penultimo verso e lEpilogo nel distico finale. Inoltre allinterno del madrigale presente una cadenza alla fine del sesto verso e luso ingenioso e ben curato della figura retorica chiamata Enjamblement che consiste nel proseguire un discorso andando a capo. Il Madrigale era soprattutto fatto per essere gustato da chi lo suonava. In questo periodo nelle partiture sono chiari due parametri: LA DURATA E LALTEZZA Allinizio del madrigali di Arcadelt si possono distinguere tre voci, mentre poi a loro si va ad aggiungere il basso. Le voci si sovrappongono e si intrecciano emulando la relazione tra il cigno e il poeta, i quali sono simili ma allo stesso tempo diversi.

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Nella met del XV secolo, Gutemberg inventava la stampa a caratteri mobili. Ci furono dopo alcuni anni i primi tentativi di stampa musicale, con risultati non del tutto soddisfacenti. Per ottenere migliori risultati bisogna aspettare fino allanno 1501 con Ottaviano Petrucci, il quale trasferendosi dalle Marche a Venezia, inizia la stampa del libro Harmonice Musices Odhecaton, utilizzando la tecnica di stampare prima sul foglio i pentagrammi musicali, dopo, le note combinate e in fine le lettere dei testi. Si arrivava quindi a 3 stampe per lintero spartito. La stampa di Petrucci ci testimonia una cultura fiorita, avanzata di scrittori oltremontani ma che lavoravano in Italia. Oltre al libro sopra citato, Petrucci, dal 1504 al 1511 scrive anche 11 libri di frottole. Poco dopo in Francia ci fu un altro tentativo di stampa musicale, questa volta con Attaignant che elabor una nuova tecnica pi ingeniosa. La tecnica di Attaignant, prevedeva, sullidea di Gutemberg, di mettere insieme ogni nota con il suo pezzo di pentagramma e cosi lo spartito veniva fuori dalla somma dei pentagrammi. In questa tecnica si trovano per anche lati negativi, come ad esempio il fattore grafico, in quanto lo spartito risultava a volte sfasato. Questo sistema si svilupper in Italia solo negli anni 1530-1540 e il centro della stampa era Venezia, luogo di maggiore libert di stampa, che diventer in breve centro di stampa dEuropa. La Retorica prevede 5 parti che sono anche le 5 fasi di come si articola la costruzione di un discorso: INVENTIO = deriva da invenire, trovare le cose da dire DISPOSITIO = mettere in ordine convincente le cose trovate ELOCUTIO = composizione stessa del discorso MEMORIA = essenziale per poter parlare ricordando il discorso senza leggere PRONUNTIATIO = modo di parlare facendo si che sia chiaro il discorso LELOCUTIO prevede 5 parti del discorso: ESORDIO = si presenta largomento, si dice di cosa si parler, si contestualizza quello che verr dopo. NARRAZIONE = spiegazione del discorso. DIMOSTRAZIONE = argomentare il discorso. DIVAGAZIONE = trattare argomenti che non sono strettamente collegati al discorso ma sono simili e quindi rientra del concetto del discorso. EPILOGO = conclusione. La retorica prevede inoltre un utilizzo di figure, le figure retoriche, come ad esempio:
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LA STAMPA DELLA MUSICA

LA RETORICA

METONIMIA = usare una parte per il tutto. TMESI = sospiro Si arriver a parlare di quella che in tedesco viene chiamata AFFEKTENLEHRE, cio la Teoria degli affetti. In Italia non c una grande attenzione degli scrittori verso le figure retoriche, ma invece i musicisti utilizzano tutte le arti della parola. Il repertorio rinascimentale concerne in ina musica non solo soave, ma in una musica che oltre a questo esprime molti altri sentimenti, anche allinterno dello stesso brano.

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