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Napoli 20/2008 del 28/02/2008

ECCO COME HO IMPARATO A VOLARE


Antonietta Di Martino atleta italiana specializzata nel salto in alto, ha iniziato la sua carriera sportiva per gioco, fino a diventare una delle professioniste pi acclamate del panorama mondiale. Ha conquistato la medaglia d'argento ai Campionati del mondo di atletica leggera e il primato italiano di 2,04 metri. Ospite speciale della redazione di Fatto Di Sport, ci ha raccontato con disponibilit e affascinante passione la sua incredibile storia, sia umana che sportiva. Amante di tutte le attivit motorie in genere, la Di Martino ha fatto luce sulla scelta della sua disciplina che sicuramente non tra le pi popolari, n tantomeno tra le pi adeguatamente retribuite. La sua passione nasce in modo inconsapevole, ancor prima di aver eseguito un allenamento vero e proprio. Quasi in fasce, il padre la lanciava in alto per farle toccare il soffitto, facendole provare quella sensazione di vuoto allo stomaco che poi, a distanza di anni, avrebbe caratterizzato le sue pi importanti vittorie. Alla campionessa quasi brillavano gli occhi quando ha descritto le emozioni provate trovandosi al di sopra dellasticella posta a pi di 2 metri daltezza. Un volo perfetto dopo uno slancio che racconta, passo dopo passo, la sua storia, fatta di infortuni e ricadute, di operazioni chirurgiche che avrebbero affranto chiunque, ma non lei. Lei aveva un sogno pi forte di tutto. Sapeva di dover stare l, sospesa nel vuoto, a sentire di nuovo le farfalle volare nello stomaco.

ANTONIETTA DI MARTINO

A 35 anni la voglia di mettersi in gioco ancora fortissima. Il lungo infortunio al ginocchio non ne ha scalfito una forza di volont difficilmente eguagliabile. Lobiettivo si chiama Rio de Janeiro 2016. Catello Carbone

LAtletica Leggera in Italia il settimo sport per numero di praticanti con 995.000 tesserati. La federazione che si occupa del coordinamento delle attivit dilettantistiche ed agonistica e della promozione dell'atletica leggera in Italia la FIDAL, affiliata alla federazione europea European Athletic Association (EAA) e alla federazione internazionale, la International Association of Athletics Federations (IAAF), oltre che al Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI). La FIDAL organizza i campionati italiani di atletica leggera per le varie categorie (allievi,juniores e assoluti) su pista, di corsa campestre, di marcia, di prove multiple, di maratona, di corsa su strada e di corsa in montagna. In Campania il presidente del comitato regionale FIDAL Sandro Del Naia che stato con noi e ha avuto modo di fare il punto della situazione su uno sport che vanta tante eccellenze ma che purtroppo ancora troppo trascurato e poco sostenuto economicamente dalle istituzioni. Sovvenzioni: Non siamo sostenuti dalle istituzioni politiche e non siamo aiutati nellutilizzazione degli impianti ha dichiarato il presidente. A oggi la situazione non delle migliori, 20 anni fa eravamo sicuramente pi sovvenzionati ma ora per andare avanti siamo costretti a sostenerci con lautotassazione dei nostri tesserati. LAtletica in Italia: Il numero di tesserati sta calando notevolmente come anche le prestazioni degli atleti a causa della mancanza di strutture e dei pochi fondi disponibili, facciamo fatica perfino a trovare gli sponsor. Per non parlare dei nostri tecnici che dopo essersi formati con noi vengono attirati dai contratti delle leghe di altri sport sicuramente economicamente pi vantaggiosi ha proseguito Del Naia. La strategia per cambiare: Un barlume di speranza sembra per esserci ed tutto nelleccellenza della FIDAL che nonostante le difficolt, con il suo presidente campano rassicura: Stiamo lavorando per cercare di portare lAtletica nelle scuole e inoltre offriamo corsi di formazione e tutoraggio per formare figure di spessore e aiutare a far salire questo sport ai livelli che merita. Dunque lo sforzo da parte della FIDAL e dei suoi consiglieri pi che evidente, aspettiamo solo la risposta delle istituzioni, al pi presto, si spera.

Francesco Buonfantino

UNA GIORNATA LEGGERA:


con Antonietta Di Martino e Sandro Del Naia
Luned 28 Aprile, si svolto allUniversit Parthenope, il consueto appuntamento del corso di giornalismo sportivo. Tanti gli ospiti illustri: Sandro Del Naia, Presidente del Comitato regionale campano di atletica leggera (FIDAL), Marco Piscopo Consigliere e Segretario della FIDAL e grande allenatore di atletica, la campionessa di salto in alto Antonietta Di Martino, in compagnia di Massimiliano Di Matteo suo allenatore nonch marito. L argomento del giorno quindi latletica leggera, sport non meno importante di altri, ma forse meno seguito. Sandro Del Naia e Marco Piscopo hanno posto lattenzione sulla situazione attuale dellatletica italiana evidenziandone la fase di crescita. Si parlato delle strutture disponibili in Campania, anzi delle strutture non disponibili dato che non ci sono attrezzature al Centro/Sud e sono quasi nulle le strutture omologate e funzionali. Del Naia e Piscopo hanno acceso i riflettori sul Centro Sportivo Virgiliano che potrebbe essere il fiore allocchiello delle piste, una struttura costata 900 mila euro, ma gestita in modo poco efficiente. Per quanto riguarda gli atleti, i due membri della FIDAL credono che in questo sport si cresca nel tempo e con molta calma. Un esempio di atleta cresciuto abbastanza bene e di talento sicuramente la campionessa del salto in alto Antonietta Di Martino una donna partita da Cava de Tirreni e arrivata nei maggiori palcoscenici della sua specialit. Un atleta piena di determinazione e sacrificio che ci ha parlato della sua vita, con excursus e aneddoti interessanti sui suoi successi e fallimenti. Dei suoi tanti infortuni che sono stati superati, anche e soprattutto grazie alla figura del suo allenatore Massimiliano Di Matteo nonch suo marito presente anche lui questoggi. Tra i suoi momenti pi belli ha ricordato il suo record di salto di 2.04m e il suo sogno pi grande quello di aver indossato la maglia azzurra. Secondo Antonietta: Lo sport insegna che per la vittoria non basta il talento, ci vuole il lavoro e il sacrificio quotidiano. Una citazione, questa, rubata a Pietro Mennea uno dei pi grandi campioni dellatletica leggera. Giuseppe DAmbrosio

Coraggio,determinazione,sacrificio e successo se fossero iscritti allanagrafe avrebbero sicuramente nome e cognome di Antonietta Di Martino. Atleta italiana specializzata nel salto in alto, Antonietta inizia la lunga strada nellatletica partendo da Cava de Tirreni, sua citt natale, in cui inizialmente si specializza nel lancio del giavellotto prima di diventare in tutto e per tutto atleta di salto in alto. Il primo record personale lo raggiunge durante i campionati assoluti di Catania nel 2001 eguagliando la collega Antonella Bevilacqua. Da l un susseguirsi di successi che lhanno vista conquistare 6 titoli italiani assoluti, 4 titoli italiani indoor e varie medaglie in giro per lEuropa, culminando con il conseguimento del record italiano assoluto di 2,03m durante i mondiali di Osaka che lhanno vista conquistare anche la medaglia dargento. Una leonessa a Fatto di Sport: Fisico scultoreo,portamento impeccabile, sguardo determinato. Queste le caratteristiche che colpiscono della presenza dellatleta, ospite di Fatto di Sport e accompagnata da suo marito nonch allenatore personale Massimiliano Di Matteo, dal presidenete FIDAL(Federazione italiana atletica leggera) Sandro Del Naia e dal consigliere FIDAL e grande allenatore di atletica Marco Piscopo. Il successo dopo i sacrifici: Non potevo poggiare neanche il piede a terra, avevo dolore perfino quando ero a letto, dopo vari tentativi e gente che mi accusava addirittura di disagio psicologico decido di operarmi a mie spese per poi guarda caso guarire e ritornare su grandi palcoscenici.Queste alcune delle parole dellatleta che continua dicendo: mi dicevano che non ce lavrei fatta ma quando sono arrivate le vittorie tutti se ne prendevano i meriti. A sentire tutto ci e vedere il suo palmares viene da sorridere, lazzurra stata infatti capace di conquistare trofei da tutte le parti stracciando il record italiano assoluto e il tutto con le sue forze e quelle di pochi intimi che lhanno circondata. Contare solo su se stessi e la propria famiglia, allenarsi con passione e sacrificio e nei momenti duri rialzare sempre la testa, ha concluso latleta, una frase, la sua, che trova ampio riscontro nella sua vita. E per i pi miscredenti baster guardare alla voce: Record di salto in alto per averne la certezza, quel record suo, porta il suo nome, Antonietta Di Martino.

Francesco Buonfantino

3 Il Punto Sulla Serie A; 4 Fatto Di Napoli, gli ex a confronto; 5 Tris Juventus, scudetto ad un passo; 6 Roma D'Incanto, e i dolori di Balotelli; 7 Firenze vola In Europa, quarto posto blindato; 8 Un Verona Forza 4, notte fonda a Catania; 9 Le Altre Partite, vincono Lazio e Cagliari;

10 Il Lutto Blaugrana, morto Tito Villanova; 11 Fatto Di Calciomercato; 12 Big a Confronto, Kak vs Hernanes; 13 Campionato Primavera, 25 giornata; 14 Fatto Di Serie b; 16 Fatto Di Pallanuoto; 19 Scoviamo Gli Sport, olimpiadi del selfie;

Lunghissima la trentacinquesima di campionato, iniziata venerd a Roma con la vittoria dei giallorossi sul Milan e conclusasi luned a Reggio Emilia, dove la prima della classe, dopo un p di paura iniziale, ha rimesso la gara sui binari giusti accaparrandosi altri tre punti che significano quasi scudetto. All Olimpico non c stata quasi mai partita, e dopo l eurogol di Pjanic che ha spianato ulteriormente la strada non c stata pi storia. Poi Gervinho ha fissato il risultato sul due a zero affondando ulteriormente il Milan e Seedorf. La Vecchia Signora , invece, dopo aver patito lo spauracchio del vantaggio neroverde, ha successivamente rifilato tre sberle al Sassuolo e, gi dalla prossima giornata, potr festeggiare lo scudetto. Il cuore giallorosso Eusebio Di Francesco ci aveva provato a fare un favore a Garcia, ma il piccolo Sassuolo nulla ha potuto di fronte alla Juve schiacciasassi. Nel sabato calcistico, invece, sono andate in scena due partite: Bologna Fiorentina e Inter-Napoli. Nella prima, giocata alle 18:00, la viola non ha avuto piet di un Bologna che ora rischia seriamente la cadetteria, e con un tre a zero secco ha battuto i felsinei. Nel secondo match, iniziato alle 20:45, sorte diversa. Nessun vincitore e nessun vinto. Nello scontro tra Mazzarri e Benitez ne uscito un pari senza reti ma non privo di emozioni, soprattutto grazie ai partenopei che per non hanno sfruttato le occasioni a dovere. Domenica che si aperta nel cosiddetto lunch matchin quel di Verona, dove l Hellas ha strapazzato il povero Catania. I giallobl, guidati dall infinito Luca Toni volano e sognano l Europa, mentre gli etnei iniziano a intravedere l incubo serie B. Quattro partite alle 15:00, tre vittorie interne, una sola esterna. Corsara lontano dalle mura amiche la Lazio, che con Mauri e Candreva batte il Livorno all 'Armando Picchi . In Sardegna si impone il Cagliari, uno a zero al Parma grazie a un rigore realizzato da Pinilla. La Sampdoria recupera in extremis la gara, infatti dopo essere stata sotto contro il Chievo di Corini, prima agguanta il pareggio con Eder e poi, nel finale, Soriano regala i tre punti ai blucerchiati. Ancora Torino. I ragazzi di Ventura stendono l Udinese per due a zero, e uno dei gol lo firma anche Ciro Immobile, confermandosi in testa alla classifica dei marcatori con ventuno reti: un bel biglietto da visita in vista dei mondiali in Brasile. Ora i granata sognano ad occhi aperti un possibile posizionamento europeo. Infine, la giornata domenicale si conclusa allo stadio Atleti Azzurri d Italia , dove Atalanta e Genoa si sono divise la posta, il finale infatti recita uno a uno. Ora mancano tre giornate alla fine, ma se la questione scudetto ormai quasi chiusa, non si pu dire lo stesso per l Europa League e per la salvezza. In lizza per non retrocedere ci sono cinque squadre, cos come ce ne sono altrettante per i posti Uefa. Insomma, queste tre giornate saranno di fuoco, da gustare fino alla fine sara un rush finale da brividi! Dario Mainieri

A San Siro digiuno di goal, in una delle partite pi sentite della stagione. Dopo il 4-2 degli Azzurri allandata, finisce sullo 0-0 il match di ritorno con tantissime occasioni sprecate. Le squadre scendono cos in campo: NAPOLI: Reina; Henrique, Albiol, Britos, Ghoulam; Inler, Jorginho; Mertens, Callejn, Insigne; Higuain. INTER: Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Andreolli; D'Ambrosio, Hernanes, Cambiasso, Kovacic, Nagatomo; Palacio, Icardi.
Gi dal primissimo minuto gli Azzurri pericolosissimi con un cross di Insigne per Callejon che tira con un destro a volo non troppo preciso, poi tre giocate di Hernanes tentano di mettere in difficolt Reina che non si lascia cogliere impreparato, subito Kovacic calcia sicuro in rete ma anche questa volta lo spagnolo non si lascia sfuggire la palla. Ancora Callejon, aiutato da Mertens si lascia scappare la palla del vantaggio. Un palo di Palacio al 20 mantiene il risultato sullo 0-0. Grande altruismo di Callejon, dopo passaggio di Insigne, che potendo calciare dritto in porta passa allargentino che di tacco prova ma fallisce. Britos stende Palacio in area di rigore, i neroazzurri reclamano il rosso ma il direttore di gara Rizzoli estrae il cartellino giallo per luruguaiano. Bella giocata di Icardi ad un passo dal gol, ci prova anche Palacio senza riuscirci. Inler spreca un gran tiro, Icardi ci riprova in netta segnalazione di fuorigioco cos le due squadre lasciano il terreno di gioco per la fine del primo tempo con molte occasioni sprecate per entrambe le squadre. Secondo tempo meno emozionante. Prima Inler poi Henrique servono Higuain che non controlla e sbaglia. Al 70 trova posto anche Hamsik a sacrificarsi Mertens, all82 occasionissima per Inler che si ritrova solo in area di rigore dopo aver saltato due avversari ma prende il palo. Scontro durissimo tra Andreolli e Higuain, il Pipita esce in barella e fa tremare i tifosi azzurri che temono per la finale di Coppa Italia. Benitez impaurisce Mazzarri anche se non porta a casa la vittoria. Poi Hamsik che fa tremare i tifosi, in un intervista sorride alla domanda su un suo possibile passaggio allInter rispondendo Non ne so niente. Sar che davvero Marechiaro dopo la stagione difficile stia pensando di lasciare la sua amata Napoli?

Karina Ornella Palomba

Juventus: tris al Sassuolo e scudetto ad un passo!


Bianconeri +8 sulla Roma a 3 giornate dalla fine. Decidono Tevez, Marchisio e Llorente. Inutile il momentaneo vantaggio di Zaza.
Dura circa 34 minuti lo spavento che il Sassuolo fa provare alla Juventus. Giusto il tempo di subire il goal di Zaza e svegliarsi. La Juve sale in cattedra e fa la voce grossa. Tevez pareggia i conti gi nel primo tempo, nella ripresa poi colpiscono Marchisio e Llorente e la gara chiusa. Onore al Sassuolo che (al contrario da quanto detto da Garcia in settimana) gioca unottima gara mettendo in difficolt i bianconeri ma non c nulla da fare contro la Vecchia Signora. Conte e co. potrebbero vincere lo scudetto gi domenica se la Roma non vincer a Catania o se la Juve trionfer in casa luned contro lAtalanta. Manca solo la matematica, ma con questa vittoria la Juventus ha messo le mani sul 3 tricolore di fila a meno che non accada un harakiri clamoroso. Sintesi Conte ignora il turnover e schiera la formazione tipo lasciando in panchina i soli Bonucci e Lichtsteiner sostituiti da Ogbonna e Isla. Problemi a centrocampo per il Sassuolo con out Missiroli e Biondini, mentre Brighi e Marrone in panca (problemi fisici). Di Francesco schiera Chibsah e adatta Ziegler. Recupera invece Sansone in attacco che prende il posto dello squalificato Berardi. Parte bene il Sassuolo con Sansone che al 2 manda di poco fuori. Dopo 7 minuti succede lincredibile al Mapei Stadium con il Sassuolo che passa in vantaggio con una perfetta ripartenza: la difesa nero verde disinnesca Tevez e da il via allazione che prosegue con Sansone che serve Zaza, il quale con un diagonale supera Buffon. Passano i minuti e i padroni di casa sono meglio disposti in campo e pi concentrati. I bianconeri rispondo al 22 con Tevez ma la sua conclusione da solo lillusione del goal. Poco dopo Marchisio ad essere protagonista su imbeccata di Tevez, ma Gazzola strepitoso nellanticiparlo; sul prosieguo Pogba dal limite calcia su Pegolo. La Juve inizia a salire in cattedra e al 35 pareggia con Tevez: Marchisio serve lapache al limite dellarea che si smarca e lascia partire un destro bellissimo, con leggera deviazione di Longhi, sul quale Pegolo non pu nulla. Al 41 un Zaza in gran serata chiama in causa Buffon. Termina cos la prima frazione. Nessun cambio nella ripresa. I neroverdi, proprio come nei primi 45 minuti, coprono bene il campo e lasciano pochi spazi alla manovra offensiva bianconera. Al 56 Sansone, bravo ad andar via a mezza difesa, spara di poco alto. La Juventus tiene botta e dopo 120 secondi trova il vantaggio con Marchisio che, lanciato sul filo del fuorigioco da Pirlo, con il sinistro trafigge Pegolo. Al 67 il centrocampista bianconero alla ricerca della doppietta ma ancora una volta il portiere nero verde risponde presente. Poco dopo Tevez a sfiorare la rete ma fermato dalla traversa. Tris che non tarda ad arrivare. E il minuto 76 quando Lichtsteiner, su suggerimento di Pogba, mette un cross basso al centro dove trova Llorente che di tacco segna uno splendido goal. Il Sassuolo non stava demeritando ma subisce in poco tempo 2 cazzotti. Al 82 invece Buffon a farsi trovare pronto e con un doppio intervento nega la gioia a Floccari. Al 87 Tevez ci prova con unazione personale ma la sua conclusione termina fuori dallo specchio. Dopo 4 minuti di recupero Damato fischia 3 volte al Mapei Stadium. Vincenzo Vitale

Sontuoso finale di stagione per i giallorossi che inanellano la nova vittoria consecutiva e complicano la rincorsa del Milan verso un possibile piazzamento in Europa. Un gol da cineteca di Pjanic e un tap in vincente di Gervinho decidono un match che non passer di certo alla storia per la prestazione di Mario Balotelli. Il numero 45, spesso fuori dal gioco, viene sostituito a met secondo tempo e finir per prendersela prima con il proprio allenatore e poi con i colleghi di Sky. Tanti sono i dubbi che arieggiano in casa Milan: Seedorf sembrerebbe essere in rotta con i calciatori italiani dello spogliatoio, Balotelli alla ricerca di una propria identit e la societ spaccata tra Barbara e Galliani. Tutt'altro discorso per gli uomini di Garcia che al 26' si rendono pericolosi con un'iniziativa personale del ritrovato Ljajic, la cui conclusione viene deviata in angolo da Rami. Il pressing dei giallorossi si fa insistente e sul finale della prima frazione tutti in piedi per il capolavoro di Pjanic: il bosniaco si beve tre avversari e si presenta a tu per tu con Abbiati e fa esplodere i 50mila dell'Olimpico. Taarabt e Kak non sono in serata ma ad inizio ripresa proprio il Milan ad avere la migliore occasione: piatto al volo di capitan Montolivo che fa la barba al palo. La Roma non ci sta e continua a macinare gioco e spettacolo: al 53 solo un miracolo di Abbiati evita il 2-0 che si materializza al 63 con Gervinho che, in sospetto fuorigioco, ribatte in rete da due passi un tiro di Totti ben costruito dopo un azione da manuale dei giallorossi. Con la vittoria numero 26 in stagione, la Roma ha raggiunto quota 85 punti, record in dei capitolini in serie A. Questa anche la 21esima volta in cui De Sanctis non subisce gol, numeri che da soli spiegano l'incredibile cavalcata dei capitolini. Valerio Castorelli

La Fiorentina, nel primo anticipo del sabato della 35esima giornata di Serie A, batte a domicilio il Bologna per 0 a 3 nel derby dellAppennino, consolidando il quarto posto e la qualificazione in EL. Al dallAra la partita si gioca sulle motivazioni e prima del fischio dinizio di Massa la squadra di Ballardini sembra averne di pi: i 3 punti sono fondamentali per la salvezza, squadra e tifosi e per questo il tecnico rossobl manda in campo una squadra attenta e cauta con un 3-5-1-1 con Acquafresca terminale offensivo (il suo ultimo gol in campionato datato 4 marzo 2012 contro il Novara) preferito a Bianchi, Cristaldo e Moscardelli. Montella, con la finale di Coppa Italia allorizzonte contro il Napoli, deve rispondere con un attacco totalmente rivoluzionato. Oltre ai lungodegenti Gomez, Rossi e Rebic che popolano linfermeria i viola devono fare a meno anche dello squalificato Matri e allora largo al falso nueve con Cuadrado punta centrale ed Ilicic e Joaquin ali. Il Bologna parte bene e la Fiorentina sembra accusare la sconfitta interna contro la Roma e al 12 Krhin stacca in area ma Neto si rifugia in angolo. Il pubblico del dallAra spinge e i rossobl con tanto cuore provano a chiudere i viola nella propria met campo tentando il vantaggio prima con Kon poi con Acquafresca (mossa azzardata linserimento nell11 titolare) ma la mira lascia a desiderare. La squadra di Montella, dopo i primi minuti in sordina, guadagna metri e passa subito in vantaggio con unazione ariosa: Ilicic trova una corsia preferenziale per Joaquin sulla destra, passaggio in mezzo e schiaffo al volo di Cuadrado. Dopo 12 minuti, al 35, Ilicic infierisce: destro a giro sul secondo palo, leggera deviazione di Pazienza e 2-0 ospite che chiude la prima frazione e da il via alle proteste del pubblico di casa verso la squadra (tirate fuori le palle) ed il presidente Guaraldi, costretto poi a lasciare lo stadio. Clima teso e tanto nervosismo per una B mai stata cos vicina non sono un toccasana per il secondo tempo del Bologna. La squadra di Ballardini tenta qualche accorgimento tattico ma in balia della squadra di Montella. Un superlativo Curci salva pi volte la goleada ma non pu nulla sulla perla di Cuadrado all87 che chiude la partita: dribbling secco su un difensore e gran tiro dai 20 metri. Una doppietta che conferma il suo status di top player e lo porta a quota 9 in Serie A (record personale). La Fiorentina infila il suo nono successo in trasferta nella massima serie, nuovo record societario, blinda il quarto posto e pone tutta la concentrazione alla finale di Coppa Italia contro il Napoli. Ferruccio Montesarchio

Un Verona forza 4. A Catania notte fonda!


Il Verona punta allEuropa con un Luca Toni in forma mondiale che sale a quota 19 reti in campionato. Il risultato contro i siciliani rappresenta la quarta vittoria nelle ultime 5 giornate e la sedicesima in questo campionato che rappresenta un nuovo record per la societ (superate le 15 vittorie in A del 1984/85 del Verona sculettato guidato da Bagnoli). La prima frazione si chiude 3-0 con Toni, autorete di Frison (propiziata da un colpo di testa dello stesso centravanti) e una prodezza di Marquinho. Allex viola viene anche annullata un rete al volo per fuorigioco. Nella ripresa Gomez arrotonda il risultato per i gialloblu. Il Catania totalmente allo sbando e manca solo la matematica per salutare la A. Solamente un miracolo potrebbe salvare i siciliani nelle ultime 3 giornate. Sintesi I giallobl partono forte e al primo minuto Iturbe, con la sua velocit costringe al giallo Rolin. Cinque minuti dopo di nuovo Iturbe il protagonista andando via alla difesa etnea, diagonale da dentro larea ma Frison respinge. Sul pallone arriva prima di tutti Luca Toni che sbaglia il primo tap-in, ma non il secondo, siglando cos l1-0. Il Catania prova a reagire al goal ed Leto il pi pericoloso dei suoi calciando per addosso a Rafael. Al 25 Toni sigla in raddoppio con una spaccata volante ma la rete giustamente annullata per fuorigioco. E solo preludio al raddoppio che arriva 120 secondi dopo: cross dalla destra di Sala, incornata di Toni che colpisce la traversa e poi Frison prima di terminare in porta. Autorete dellestremo difensore e 2-0. Lex centravanti della Fiorentina ha loccasione della doppietta ma da dentro larea piccola spara alto. Al 45 i giallobl fanno il tris e questa volta a colpire Marquinho con un bel diagonale da sinistra. Nel 3 minuto di recupero Frison a tiene a galla i suoi deviando, con laiuto del palo, un colpo di testa di Gomez. Verona devastante, Catania assente. Termina cos la prima frazione. Nella ripresa il copione non cambia: i padroni di casa cercano di colpire appena possono e coprono ogni spazio contro un Catania volenteroso ma impreciso. Leto non basta a salvare la barca rossobl e una sua conclusione centrale bloccata da Rafael. Marquinho in un paio di occasioni cerca la doppietta personale, ma riesce solo a sfiorare il palo poco. Al 75 il Verona cala il poker: palla appena dentro larea di Sala per Gomez che di prima intenzione calcia a giro sul palo lungo battendo per la quarta volta Frison. Nel finale i ritmi calano, i gialloblu controllano senza problema e gli etnei si preoccupano solo di evitare il 5 goal. Termina cos la gara al Bentegodi. Un episodio curioso capita a poco dalla fine quando Toni viene sostituito e se la prende con Mandorlini esclamando non finisco mai un partita. Trentasei anni e non sentirli. Un campione che segna ancora con continuit, tanta benzina ancora nel motore e con un sogno nel cassetto chiamato Mondiale. Vincenzo Vitale

Volti scuri e rassegnati sono il simbolo di un Livorno con ormai pi di un piede in Serie B. Chi pu sorridere la Lazio che vede lEuropa, fino a poco tempo fa un lontano miraggio. Un erroraccio di Bardi e un penalty contestato sono la sintesi di questi intensi e combattuti 90minuti. Il Livorno parte forte e Berisha pi volte viene severamente impegnato. La veemenza amaranto si scioglie per su un mancato rigore assegnato per un presunto fallo di Ciani su Mesbah. I labronici sinnervosicono e la prestazione corale ne risente vivamente. Al 15 un cross innocuo di Lulic arriva a Mauri che gira in porta dove, un maldestro Bardi, spinge praticamente in porta il pallone dello 0-1. Dopo qualche timida reazione la partita termina gi al 5 minuto della ripresa. Rinaudo colpisce di mano un tiro di Mauri regalando ai biancocelesti un calcio di rigore. La freddezza di Candreva permette al jolly azzurro di siglare il dodicesimo centro stagionale e tagliare definitivamente le gambe al Livorno. La partita scorre lenta fino al novantesimo tra la contestazione della Curva Nord e i contropiedi della Lazio che a pi riprese va vicina allo 0-3. Lundici di Reja vola al sesto posto in cooperazione con Verona e Torino scavalcando le pi accreditate Milan e Parma. QuellEuropa Leuague che un paio di mesi fa sembrava una lontana utopia ora si sta tramutando una dolce realt. Antonio Greco

Al Cagliari basta un rigore del bomber Pinilla per sospendere definitivamente quellagonia logorante chiamata lotta salvezza. Secondo stop consecutivo per un Parma che vede affievolirsi e sciogliere come neve al sole le residue speranze Europee. Per il gioco, anzi per quel poco, visto in campo il pari sarebbe stato lepilogo pi brutto di questa partita scialba e priva di mordente. Al 35esimo del primo tempo lepisodio chiave: Lucarelli ferma Dessena in area con una manata in faccia, rigore sacrosanto. Dal discetto, nonostante gi ben tre errori dallinizio del torneo, si presenta Pinilla. Il cileno questa volta non sbaglia regalando ai sardi uno dei gol pi importanti della stagione. Al 7 della ripresa una follia di Felipe, non nuovo e questi gesti rende limpresa ducale una montagna sempre pi insormontabile. Colpo al volto di Rossettini e rosso inevitabile. Nonostante per linferiorit numerica i giallobl si rinvigoriscono e chiudono il Cagliari nella sua met campo fino al termine dellincontro. Amauri e soci non riescono a trovare il guizzo giusto prolungando il momento no nel quale si raccolta una solo vittoria in ben 8 gare. Nella festa salvezza degli isolani per c spazio anche per una contestazione nei confronti del patron Cellino sempre pi lontano da questi colori. Antonio Greco

Standing Ovation al Camp Nou, una volta tanto senza gioia, senza entusiasmo per quelle giocate stratosferiche della squadra-potenza mondiale, ma tanto dolore. Questa volta una sconfitta, quella che non si poteva evitare, quella dellex allenatore Tito Vilanova portato via da un tumore alla ghiandola parotidea allet di 45 anni. Tutti l,nei pressi della tribuna centrale, i pi grandi ad omaggiare e ricordare lex mister. Lintero mondo del calcio, dello sport e non solo lo piange. La malattia lo aveva colpito nel 2011. Dal 2007 al 2012 stato il vice di Pep Guardiola, insieme hanno vinto tutto, hanno portato la squadra ai vertici, cos dopo laddio di Guardiola non poteva che essere lui, tutto solo a guidare la pi grande squadra di sempre. Esempio di forza, per la squadra e per la nazione, nonostante le avversit della vita, non si stancava di lottare contro quel male che alla fine lo ha sconfitto. Per la vita gli ha fatto pagare a caro prezzo quello che gli ha dato aver guidato la squadra pi promettente, aver vinto tanto, lessere cos tanto elogiati, aver portato la massima gloria in Spagna, in Europa e nel mondo. Ha fatto ci che aveva sempre desiderato: allenare il Barcellona. Sembra ieri quando Puyol nel 2013 gli fece alzare il Trofeo per la vittoria della Liga, a lui e Abidal, quellillusione che anche sul male si possa vincere. Inutile citare i pensieri toccanti di coloro i quali gli sono stati vicini o hanno avuto la fortuna di poterlo conoscere. Vilanova rester sempre nella storia del calcio che conta. DESCANSA EN PAZ TITO. Karina Ornella Palomba

Napoli-Gonalons: tutto pronto!


Secondo rumors provenienti dalla Francia, Napoli e Lione avrebbero trovato laccordo per il trasferimento di Maxime Gonalons (25) alla corte di Benitez. Il club partenopeo fu vicinissimo al francese gi nel mercato invernale, ma fu tutto bloccato dal presidente Aulas. Gonalons dovrebbe guadagnare circa 1,7 milioni di euro annui e al Lione una cifra che si aggira intorno ai 12 milioni di euro.

Milan, clamoroso scambio con lo United?


Mario Balotelli e il Milan sembrano essere sempre pi lontani, e secondo la stampa britannica potrebbe esserci un clamoroso scambio con il Manchester United: Van Persie in cambio di SuperMario! Il giocatore olandese fermo da parecchio tempo e questanno ha subito diversi infortuni, non andando daccordo con parecchi compagni dellambiente Manchester. Mino Raiola, agente di Balotelli, gi a lavoro!

Roma, se parte Pjanic occhio ad Eriksen!


I tifosi della Roma sperano che Miralem Pjanic possa farli sognare anche nella prossima stagione, ma il rinnovo del bosniaco tarda ad arrivare. Il ds Sabatini si sta gi muovendo per cercare le alternative e quella pi quotata Christian Eriksen (22) del Tottenham. Lex talento dellAjax, passato questanno al Tottenham per 13 milioni oggi ha una valutazione di circa 18. Il club inglese senza la Champions rischia di perdere il suo giocatore di maggior talento. Giuseppe Memoli
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SUPERSFIDA una rubrica che mette a confronto i big che si affronteranno nella prossima giornata di campionato. Nel prossimo turno di campionato andr in scena il tanto atteso Derby della Madonnina . Milan e Inter si affronteranno allo stadio Giuseppe Meazzadi Milano, alle ore 20:45 di domenica 4 maggio, gara cruciale per il prosieguo della stagione soprattutto per i rossoneri. Gli uomini di Seedorf, infatti, vogliono rialzare la china contro i cugini dopo la debacle di Roma, e cercheranno di ottenere i tre punti in vista della lotta per l Europa League. I nerazzurri, invece, dopo il pareggio interno contro il Napoli, proveranno a fare il colpaccio e a spezzare definitivamente i sogni europei dei loro acerrimi rivali cittadini. Ad animare la gara ci penseranno i due fantasisti brasiliani che gi hanno lasciato il segno. Una sfida nella sfida per questi due campioni che, tra l altro, si stanno giocando le loro carte per un ipotetica convocazione al mondiale. Stiamo parlando di Kak e Hernanes. Per il momento hanno fatto bene con i loro rispettivi club, ma chiss chi di loro metter la freccia nel fatidico derby di Milano. Andiamoa scoprire chi avr vinto la nostra SUPERSFIDA!

SUPERSFIDA KAKA' 8 8,5 8,5 8,5 8,5 8,5 TIRO DRIBBLING SENSO DEL GOL TECNICA VELOCITA GIOCO DI SQUADRA TOTALE 50,5 50 HERNANES 8,5 9 7,5 9 7,5 8,5

16 A cura di Dario Mainieri

Nel girone A il Torino, qualificato gi alla fase finale, pareggia con il Parma 1 a 1. In svantaggio dal 17 del primo tempo, i granata agguantano il pari, grazie alla rete di Comentale, arrivata al 22 del secondo tempo. La Juve, ad una sola gara della fine della fase a gironi, spreca il match point, perdendo contro la Sampdoria, per 0 a 1. Dopo un buon primo tempo con qualche azione pericolosa, nella ripresa calano di ritmo ed a 15 minuti dal temine vengono infilati da Fenati abile a sfruttare lassist di Corsini. Approfitta del passo falso dei bianconeri il Novara che, vincendo per 2 a 0 con il Carpi, raggiunge la squadra della capitale piemontese, a quota 47 in classifica. Con la prossima sfida tra Juventus e Novara, si sapr quale squadra, insieme al Torino, acceder alla fase finale. In zona play-off lEmpoli pareggia 1 a 1 con il Cesena. Ormai fuori dai giochi il Bologna vince il derby con il Modena, per 02. Il Sassuolo con le reti di Gliozzi e Maiorano, vince sullo Spezia. Il Genoa, risale la china e, lascia le ultime posizioni, grazie anche alla convincente vittoria sul Siena, per 2 a 4. Nel girone B il Chievo pareggiando con il Verona per 3 a 3, rimane primo in classifica e vola nella fase finale del campionato, approfittando anche della sconfitta dellAtalanta. I bergamaschi perdono 1 a 2 con il Varese. La gara viene sbloccata da Romano, che al 21 del primo tempo, porta in vantaggio i rossobianchi. Allinizio della ripresa lAtalanta trova la rete con Parigi. Il gol della beffa per la squadra di Bonacina, arriva a scadere del tempo regolamentare. Sospiro per i neroazzurri, che non vengono superati e, dunque, mantengono il secondo posto, dal Milan che, perde sul terreno di Udine. Due le reti dei bianconeri utili per entrare nella zona play off, come miglior quinta del girone. Al 50 del secondo tempo, lInter agguanta il pari. Termina, infatti, 1 a 1 la gara con la Ternana. Fuori per tre punti, il Brescia vince con il Pescara 3- 4. Il Padova vince 1 a 0 con il Cagliari. 1 a 1 tra Lanciano e Cittadella. Nel girone C la Lazio, detentore del torneo, vince 2 a 1 con la Reggina. La doppietta di Elez porta i biancocelesti ad un passo dal primato e dalla qualificazione diretta. Ad una sola gara dal termine, la Fiorentina crede nel sorpasso e, continua a vincere. Contro il Bari, la viola vince 1 a 2. La Roma cala il poker sul Napoli, spegnendo ogni speranza dei partenopei di accedere ai play off. I giallorossi, invece, consolidano il terzo posto. Il Palermo vince 3 a 1 con il Livorno. Il Catania perde 1 a 0 con il Trapani. Vittoria per le squadre campane dellAvellino e Juve Stabia. Le vespe si impongono per 2 a 4 sul Crotone, invece, gli irpini passano sul Latina per 0 a 3.

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

Torino Juventus Novara Sampdoria Empoli Parma Bologna Sassuolo Spezia Genoa Cesena Siena Carpi Modena

60 47 47 45 44 39 35 34 34 24 24 21 20 13

1 2 3 4 5 6 7 8

Chievo Atalanta Milan Inter Udinese Brescia Padova Verona

58 53 50 47 44 41 36 35

9
10 11 12 13 14 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

Varese
Cagliari Pescara Ternana Lanciano Cittadella LAZIO FIORENTINA ROMA PALERMO CATANIA NAPOLI LIVORNO BARI JUVE STABIA REGGINA LATINA CROTONE TRAPANI AVELLINO

33
32 27 17 10 3 64 63 54 46 39 36 34 32 30 29 23 19 15 9

Annalisa Moccia

Il Palermo vince lo scontro diretto col Latina 1-3 con reti di Pisano, Dybala e Lafferty e Domenica, confermando il vantaggio di 16 punti sulla seconda, potrebbe festeggiare il ritorno in A con cinque giornate d anticipo. Negli anticipi di Venerd due pareggi, Pescara-Ternana 0-0 e Modena-Novara 3-3. L Avellino batte in casa il Crotone 2-0 con i gol di Galabinov e Schiavon e si avvicina alla zona play-off. Il Cesena cade tra le mura amiche contro il Brescia: Sodinha, Budel e Corvia siglano lo 0-3. Rugani e Tavano stendono lo Spezia e riportano l Empoli al secondo posto. Il Bari vince a Padova 1-2, cos come il Cittadella a Reggio Calabria grazie alla marcatura di Bochnievicz. Termina a porte inviolate Siena-Carpi; il Trapani con un tris alla Juve Stabia spedisce i campani in Lega Pro con sei partite ancora da giocarsi. Il Lanciano dopo la vittoria contro l Empoli ottiene altri tre punti, stavolta a pagarne le conseguenze il Varese che resta a 43 punti.

BANDIERA VERDE: Pista libera.


BANDIERA A RIGHE GIALLE E ROSSE: Pista scivolosa, ma non per pioggia. BANDIERA BIANCA CON X ROSSA: Gocce di pioggia in quel tratto di pista.

BANDIERA BIANCA: Autorizzazione ai piloti di cambiare moto. BANDIERA NERA: Obbligo per il pilota indicato con il numero di fermarsi ai box senza poter ripartire. BANDIERA NERA CON DISCO ARANCIO: Esposta con il numero del pilota, indica un problema tecnico della moto con conseguente obbligo di lasciare la pista. BANDIERA GIALLA: Pericolo. Rallentare ed essere pronti a fermarsi. BANDIERA ROSSA: Gara o prove interrotte; rientrare ai box.

BANDIERA BLU: Segnala al pilota che sta per essere doppiato; impone di dare strada.
BANDIERA A SCHACCHI: Indica la fine della gara o delle prove; viene sventolata in corrispondenza della linea di arrivo. Francesco Perfetto
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DI NUNZIA CASOLARO

Dopo la seconda gara dei play off dove ad uscirne vincitrici sono lAcquachiara contro il Savona e il Posillipo contro la compaesana Canottieri, la sfida del tutto puntata ad ottenere dal primo al quarto posto in caso del Posillipo che riesce a conquistare la semifinale, e dal quinto allottavo per Acquachiara e Canottieri che possono solo sostenere la compagine rossoverde per il podio!

Tra le due rivelazioni della massima serie stavolta la spunta la formazione giallorossi e con due punti di scarta porta a casa la vittoria impostando il gioco sin dal primo tempo dove ottiene i due punto di vantaggio. Conquista infatti il primo parziale per 4-2 grazie alla tripletta di Brguljan e la rete del capitano Buonocore contro le sole due reti di Gaffuri e Pagani. Nel secondo tempo la giovane squadra di Zizza si ripete con le quattro reti ad opera di Primorac, Borrelli, Esposito e ancora Brguljan ma i lariani si impegnano di pi e stavolta le reti messe a punto sono tre (Pagani, Jelaca, Hrosik). Nella terza fazione la formazione giallorossa riesce ad allungare di ancora un punto le distanze grazie alle reti del capitano che si ripete e del centroboa Baraldi contro lunica rete lariana di Gaffuri. nellultimo quarto che la Scandone per un po ha tremato visto che il Como riesce ad accorciare le distanze attraverso le reti di Cesini in tripletta e Foti, ma per fortuna la prontezza di Parisi ed Esposito non ha permesso ai lariani di avvicinarsi troppo portando a casa la prima vittoria di queste tre gare per aggiudicarsi dal quinto allottavo posto; a questo punto non si pu fare altro che sperare di mantenere quel sesto posto gi conquistato durante tutto il campionato! Circolo Canottieri Napoli: Turiello, Buonocore 2, Campopiano, Borrelli 1, Brguljan 4, Morelli, Naweke, Primorac 1, Parisi 1, Velotto, Baraldi 1, Esposito 2, Vassallo. All. Zizza Como Nuoto: Caprani, Foti 1, Susak, Pagani 2, Busilacchi, Ferraris, Hrosik 1, Jelaca 1, Gragnani, Pagani, Gaffuri 2, Cesini 3, Morbidelli . All. Piccardo Arbitri: Scappini e Petronilli. 20

Netta la vittoria del Brescia sui partenopei rossoverdi che nonostante portano a casa la prima gara non possono rilassarsi ma si aspettano un Posillipo, incitato dai tifosi, aggressivo e pronto a tutto. Nel primo tempo i rossoverdi non riescono a mettere palla in rete avversaria a differenza dei bresciani che ne mettono appunto ben quattro grazie alle doppiette di Bodegas e Di Fulvio. Nella seconda fazione ci sono ancora tre reti del Brescia (Rios Molina, Rizzo, Presciutti) e solo allora il Dooa a cominciato a rispondere con la doppietta di Renzuto Iodice a cui per si aggiungono le ulteriori due reti di Presciutti e Rizzo. Nel penultimo quarto si ripete la storia del secondo, terminando con un parziale anche stavolta di 5-2 dove ad andare a rete sono Rios Molina in doppietta, Di Fulvio,Rizzo e Bodegas contro le due reti posillipine entrambe messe in porta da capitan Gallo. Lultimo quarto diventa cos solo una formalit visto le dieci reti di distanza dei bresciani. Infatti riconfermano la loro superiorit mettendo a segno altre tre reti con ancora Presciutti, Valentino e Napolitano laddove dallaltro lato si riesce a portare in rete solo una doppietta di Bertoli che nulla pu fare per cambiare il risultato gi impostato dalla prima fazione di gioco. Tuttavia ai rossoverdi spetta ancora la possibilit di riscatto e la speranza di arrivare in gara 3 e perch no di vincerla! AN Brescia: Del Lungo , Valentino 1, Presciutti 3 (1 rig.), Legrenzi , Rios Molina 3, Rizzo 3(1 rig.), Giorgi , Nora , Presciutti , Bodegas 3, Di Fulvio 3, Napolitano 1, Dian . All. Bovo Dooa Posillipo: Cappuccio , Dolce , Russo , Foglio , Mattiello , Radovic , Renzuto Iodice 2, Gallo 2(1 rig.), Klikovac , Bertoli 2, Mandolini , Saccoia , Negri . All. Cufino Arbitri: Severo e Taccini.
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Con fatica e sudore ma ce lha fatta: lAcquachiara si aggiudica la prima vittoria delle tre gare sebbene la fiorentina non voleva saperne di concederle questa vittoria. La prima fazione si chiude con un 2 pari per le reti di Draskovic e Sadovyy per i biancoazzurri e quelle di Gitto e Sindone per gli avversari. Secondo quarto stessa situazione di parit per le due compagini che non accennano nessuna delle due a mollare e mettono in porta una rete ciascuno: Petkovic per lAcquachiara e Di Fulvio per la Florentia. nella terza fazione che qualcosa cambia ed grazie ad una sola rete in pi messa a punto in questa fazione di gioco che lAcquachiara riesce ad aggiudicarsi la vittoria; infatti contro le due reti di Sindone hanno la meglio le tre reti di Petkovic, Sadovyy e Mattiello, ma il batticuore durato fino allultimo secondo del match. Nellultimo quarto infatti alla rete di Perez risponde Brancatello cos come a quella di Petkovic ci mette il naso Sindone e la squadra di De Crescenzo se la riesce a cavare davvero per un pelo o meglio dire per un punto! Carpisa Yamamay Acquachiara La Moglia, Perez 1, Mattiello 1, Luongo, Postiglione, Petkovic 3(1 rig.), Gambacorta, Ferrone, Saviano, Draskovic 1, Di Costanzo, Sadovyy 2, Gaeta Emanuele. All. De Crescenzo. Rari Nantes Florentia: Mugelli, Sindone 4, Borella, Coppoli, Martini, Eskert, Brancatello 1, Panerai, Gitto 1, Gobbi, Bini, Di Fulvio 1, Cicali. All. Vannini Arbitri: Lo Dico e Riccitelli.

1 - 4 POSTO
Dooa Posillipo AN Brescia Mercoled 30 Aprile ore 19:30

5 - 8 POSTO
Como Nuoto Circolo Canottieri Napoli Mercoled 30 Aprile ore 14:00 Rari Nantes Florentia Carpisa Yamamay Acquachiara Mercoled 30 Aprile ore 20:30
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Oltre alle olimpiadi di Sochi, sui social network nata una nuova forma di olimpiade, data dal Selfie. Si tratta di una serie di immagini che impazzano sul web che immortalano soggetti nellatto di compiere evoluzioni ai limiti dellassurdo. Qualche esempio: un ragazzo che si autoscatta mentre a testa in gi su una mountain bike, o unaltra adolescente che letteralmente si appende con la maglietta ad una porta e, penzolante, sembra divertita dalla sua bravura. Queste azioni al limite hanno poi trovato una vasta eco grazie al tam tam generato dai social network sui quali immediatamente sono nati gruppi di iscritti a tali assurde discipline, azioni che come si pu vedere accedendo a queste comunit di cuori impavidi, riguarda soprattutto giovanissimi, ancora una volta alla ricerca di visibilit. il risultato di un modello di comunicazione basato sulla vetrina, un modello incentrato proprio sul valore dellistantaneit, ovvero sull importanza del momento, dellattimo fuggente, in cui il soggetto deve essere fermato all interno della cornice interpretativa di unimmagine. Impossibile sottrarsi al fascino della vetrinizzazione in quanto questo luogo rappresenta una perfetta via di fuga dalla realt quotidiana, uno spazio dedicato al sogno, allimmaginifico, un idealtipo privo soprattutto di tutti i problemi e le ansie da stress, moderne patologie occidentali. E in questo mondo fatto di immagini, rapido e sempre in evoluzione, trovano spazio in un flusso interminabile e a volte decontestualizzato dalla realt, fantasia, morte, sesso, eccesso, lusso, un carrozzone itinerante di una vita che scorre come una pellicola di un film, una galleria commerciale dove abbondano negozi e vetrine scintillanti che propongono stili di vita che non possiamo permetterci ma che ci illudiamo di possedere. Selfie Olympics, si chiama cos la pagina Facebook "spuntata" il 3 gennaio e che ha gi pi di 4mila fan. Gli utenti sono invitati a caricare le foto pi divertenti e buffe spinti dal motto "Quanto forte il tuo selfie?".Su Instagram sono gi 28mila le foto caricate e il "selfie game" diventato trend anche su Twitter. C' chi si arrampica sugli armadi, chi si scatta le foto utilizzando i piedi, chi si appende alla porta. Chiss chi vincer.
Eleonora Brangi

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I NOSTRI SETTIMANALI ON LINE DEI CORSI DI GIORNALISMO INVESTIGATIBO E SPORTIVO DELLATENEO PARTHENOPE DI NAPOLI

Direttore: Cristiana Barone Editore: Antonella Castaldo Capo Redattore: Luigi Liguori Coordinatore di Redazione: Stefano Limongelli e Ferruccio Montesarchio Editing Grafica: Francesco Perfetto e Catello Carbone Coordinatore Pagina di Facebook FDS: Karina O. Palomba Redazione: Corso di Giornalismo Sportivo - Universit Parthenope di Napoli FDC e FDS by Bigol News - Testata Registr. Trib. Napoli 20/2008 del 28/02/2008 Info line: fattodisport@gmail.com Seguici anche su Facebook: FATTO DI SPORT FATTO DI CRONACA SPYNEWS24

IL PUNTO SULLA SERIE A


Juve quasi festa 93 punti +8 sulla Roma, probabile festa scudetto il 5 Maggio
SERIE A 35a GIORNATA: VENERDI 25 APRILE: ORE 20.45: ROMA 2-0 MILAN: (43' Pjanic. 65' Gervinho) SABATO 26 APRILE: ORE 18.00: BOLOGNA 0-3 FIORENTINA: (23',87' Cuadrado, Ilicid 34') ORE 20.45: INTER 0-0 NAPOLI DOMENICA 27 APRILE: ORE 12.30: VERONA 4-0 CATANIA (6',28' Toni, 45' Marquinho, 75' Juanito Gomez) ORE 15.00: CAGLIARI 1-0 PARMA (35 rig. Pinilla) ORE 15.00: TORINO 2-0 UDINESE (15 El Kaddouri, 56 Immobile) ORE 15.00: LIVORNO 0-2 LAZIO (15 Mauri, 51 rig. Candreva) ORE 15.00: SAMPDORIA 2-1 CHIEVO VERONA (66rig. Thereau; 81 Eder, 93 Soriano) ORE 20.45: ATALANTA 1-1 GENOA (27' De Ceglie, 82' De Luca) LUNEDI' 28 APRILE: ORE 20.45: SASSUOLO 1-3 JUVENTUS (9' Zaza; 34' Tevez, 58' Marchisio, 76' Llorente)

Giuseppe D Ambrosio

E QUASI FESTA 93 PUNTI +8 SULLA ROMA


Sassuolo 1-3 Juventus: Tevez, Marchisio e Llorente
Ci mette forse un po pi del dovuto la Juventus a far suo il match al Mapei Stadium ma alla fine la missione compiuta: battutto 3-1 Il Sassuolo, che riesce a portarsi in vantaggio grazie a Zaza al 9 ma nulla pu sulla distanza contro una Juve con maggior qualit in campo. Prima Tevez al 34, poi Marchisio al 58 e Llorente al 76 riportano i bianconeri a +8 a 3 turni dalla fine. Probabile festa il 5 maggio allo Juventus Stadium contro lAtalanta come due anni fa alladdio a Del Piero. Sintesi -Nel primo tempo al 9 gol di Zaza fa impazzire Ogbonna incrocia con il sinistro e batte Buffon complice la deviazione di Asamoah. Gol di Tevez che perdona una volta non due e pareggia con un gran destro da fuori area che fulmina Pegolo (anche in questo caso tiro deviato da Longhi). Il duello Zaza-Buffon non finisce qui infatti il portiere della nazionale salva in calcio dangolo. La partita bella e ha un grande ritmo anche in avvio di ripresa. Tevez continua a impensierire Pegolo, ma l'intuizione vincente di Pirlo con un suo grande assist per Claudio Marchisio che appoggia in rete di sinistro. Tevez non stanco e colpisce una traversa. Manca solo la firma di Llorente. Dopo una gara difficile, il Re Leone si esalta con un colpo di tacco e conclude in rete al 76 una pregevole manovra d'attacco e un cross di Lichtsteiner. Continua la marcia della Juventus, con questa vittoria verso il terzo scudetto consecutivo. Su 35 partite, 30 vittorie, una marcia a dir poco inarrestabile per il team di Conte. Riuscir a superare quota 100 punti in campionato?

Giuseppe DAmbrosio

Partita veloce e tante occasioni ma 0 a 0. nel finale palo clamoroso di inler


Pareggio, nessun gol e un punto a testa che non cambia la vita agli azzurri, a +8 sulla viola a tre dal termine del campionato, ma sta stretto ai padroni di casa che perdono loccasione di tenere botta proprio alla Fiorentina nella corsa al quarto posto. A San siro sfida tra ex: Mazzarri contro Benitez. Lo spagnolo, al ritorno nel suo vecchio stadio dopo laddio amaro che tuttoggi motivo di polemiche, sfida il suo predecessore, destini simili ma a sorti inverse. LInter in campo con la conferma tra i titolari di Kovacic ed una difesa in emergenza composta dal trio Campagnaro-Ranocchia-Andreolli. Nel Napoli fuori Hamsik a vantaggio di Mertens, Britos a rilevare lo squalificato Fernandez ed Henrique, vittima di un incidente stradale in settimana, titolare sullout destro difensivo. Avvio veloce, LInter aggressiva e preme sin da subito cercando il vantaggio. Nei primi undici di gara Reina deve farsi trovare pronto sulle conclusioni da fuori dei padroni di casa: ci prova due volte Hernanes, poi Kovacic, dopo una bella giocata personale. Napoli attendista ma non sta a guardare e risponde con loccasione pi clamorosa dei primi 45 minuti di gioco: dopo un taglio dei suoi, al 13 Callejon smarcato da Mertens a tu per tu con Handanovic calcia clamorosamente a lato. Ci proveranno ancora i padroni di casa sino al termine della prima frazione di gara, ma hanno loccasione pi pericolosa al 18 quando, dopo un errore di Jorginho, Palacio appena dentro l'area scarica il destro ad incrociare, di poco fuori. La ripresa prende inizio con gli stessi interpreti e vede il Napoli salire in cattedra. Pochi giri di lancetta e arriva una doppia occasione clamorosa per gli ospiti, quando su indecisione di Andreolli il pallone giunge a Higuain, largentino calcia ma ad Handanovic battuto trova lopposizione di Nagatomo. Sugli sviluppi dell'azione Mertens mette un pallone pericolosissimo dentro ma provvidenziale lintervento delll'estremo difensore nerazzurro. Immediata la risposta avversaria con un colpo di testa in anticipo di Palacio che sfiora il gol. Ci riprova ancora senza fortuna el Trincha, sempre di testa. La partita vive di accelerazioni e il gol che sbloccherebbe il match sembra poter arrivare da un momento allaltro, al 73Higuain si inventa una gran giocata liberando il sinistro, la conclusione per da dimenticare. Il finale acceso linter si rende ancora pericolosissima all81 con Nagatomo, ma sugli sviluppi c Ribaltone del Napoli che conquista palla e parte in contropiede, il pallone giunge ad Inler che fa fuori il diretto avversario si porta la palla sul sinistro, Handanovic non pu nulla, ma la sua conclusione respinta clamorosamente dal palo. Il match si chiude senza altre emozioni ma con luscita in barella per, di Gonzalo Higuain,che si infortuna al piede in un contrasto con Andreolli, accendendo un campanello di allarme in casa Napoli in vista della finale di Coppa Italia in programma Sabato prossimo a Roma. La testa degli uomini di Benitez tutta l. Gianluca Castellano

Inter (3-5-2): Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Andreolli; D'Ambrosio (23' st Zanetti), Hernanes (29' st Guarin), Cambiasso, Kovacic, Nagatomo; Icardi (35' st Kuzmanovic), Palacio. All.: Mazzarri Napoli (4-2-3-1): Reina; Henrique, Britos, Albiol, Ghoulam; Jorginho, Inler; Callejon, Insigne, Mertens (25' st Hamsik); Higuain (42' st Pandev). All.: Benitez

Arbitro: Rizzoli
Ammoniti: Hernanes (I); Britos, Henrique, Ghoulam (N)

Napoli - Genoa Gemellaggio nel mercato

Durante la prossima sessione di mercato il destino di Napoli e Genoa si potrebbe incrociare .Sono infatti numerose le questioni da chiarire in casa Napoli , come i prestiti di Calaio e Gamberini ,calciatori che sembrano destinati a restare a Genova visto la scarsa considerazione da parte di Rafa Benitez. Nel frattempo il presidente del Genoa Enrico Preziosi continua a guardare in casa Napoli e avrebbe chiesto al patron azzurro il cartellino del colombiano Duvan Zapata , esperienza pi che favorevole che permetter al calciatore colombiano di maturare e farsi le ossacon qualche presenza in pi. Nell operazione Zapata potrebbe rientrare l attaccante genoano Alberto Gilardino calciatore perfetto nel ricoprire il ruolo di vice Higuain , ma fra i papabili per la maglia azzurra spuntano anche i nomi di De Maio Kucka e Antonelli.
MATTIA PALERMO

Bologna 0 Fiorentina 3
Cuadrado Show al dallAra
Tutto estremamente facile per la Fiorentina alla stadio DallAra di Bologna, dove gli ospiti battono in scioltezza i padroni di casa con il pesante finale di 0 a 3. Risultato giusto quanto sorprendente anche alla luce delle motivazioni prepartita delle due formazioni: il Bologna infatti alla ricerca disperata di punti salvezza, non ha avuto nessuna chance con una la Fiorentina che ormai sicura della qualificazione in Europa League ha in mente solo la finale di Coppa Italia di sabato prossimo. Eppure le dichiarazioni di Ballardini sembravano promettere grande battaglia con il tecnico che spingeva i suoi verso una vittoria per il proprio pubblico. I viola dal canto loro sono costretti a mettere in campo da falso nueve Ilicic visto la contemporanea assenza di tutti e quattro le punte in rosa per Montella, con Cuadrado e Joaquin ad agire ai lati dellex Palermo; la partenza targata rossoblu con Christodoulopoulos e Khrin fermati solo da un Neto in versione Spiderman. Poi la squadra ospite a prendere il comando del gioco e a passare in vantaggio al 23 con Cuadrado abile a sfruttare un buon cross rasoterra dalla fascia, battendo con un preciso diagonale il portiere avversario Curci. Il Bologna subisce pesantemente il colpo e dopo appena 35 sotto di due gol: stavolta a colpire Ilicic con un tiro che gonfia la rete con un tiro dal limite dellarea su cui decisiva la deviazione di Pazienza che mette fuori causa il proprio portiere. Il raddoppio viola scatena la protesta del pubblico sugli spalti che passa dallincoraggiare i proprio beniamini ad insultarli pesantemente, rendendo la squadra rossoblu ancora pi tesa e imprecisa. Il secondo tempo si rivela un semplice esercizio di stile per i Viola che subiscono davvero poco, solo un paio di conclusioni sterili da parte di Cech e Acquafresca, e che anzi vanno vicino al tris prima con Tomovic e poi Joaquin. Il gol ormai nellaria e puntuale arriva la magia di Cuadrado al 88: accelerazione sulla trequarti, dribbling secco e palla scagliata in porta di potenza dal limite dellarea di rigore con Curci fulminato; il punto esclamativo di una prestazione davvero ottima per il colombiano. Il Bologna perde unottima occasione per muovere la propria classifica dai bassifondi mentre la Fiorentina si proietta verso la finale di Coppa Italia con il Napoli con una buona iniezione di fiducia anche se dovr fare a meno dellottimo Cuadrado (squalificato). Angelo Domenico DAuria

Figlio del calcio totale e cardine della nazionale olandese, Rudi Krol un difensore tutto fisico e classe. Come testimoniano le sue misure (184cm e 80kg) e la sua tecnica, il giocatore ha incarnato perfettamente lo spirito del calcio totale olandese degli anni 70 riuscendo a coprire varie posizioni tra cui quella di terzino sinistro, libero e anche mediano di centrocampo. Insuperabile nelluno contro uno, forte di testa e capace di effettuare lanci millimetrici per gli attaccanti, il divino esplode nell Ajax, dove debutta nel 1968 allet di soli 19 anni rimanendovi per dodici stagioni in cui totalizza 339 presenze e 23 reti vincendo la bellezza di 6 Campionati olandesi, 4 Coppe dOlanda, 3 coppe dei campioni, 1 supercoppa europea e una coppa intercontinentale al fianco di un certo Cruyff. Il 5 novembre 1969, a vent'anni appena compiuti, debutta in Nazionale in una gara contro l'Inghilterra. Con la maglia Orange colleziona 83 presenze e quattro reti, prima del ritiro dopo quattordici anni di onorato servizio. In quella che poi sar ribattezzata come l'Arancia Meccanica,plasmata da Rinus Michels, si toglie diverse soddisfazioni anche se i sogni mondiali svaniscono per ben due volte in finale. Nel 1980 si trasferisce al Napoli grazie allallora dirigente Antonio Juliano, accolto da una folla di 2000 persone accorse allo stadio S.Paolo per salutarlo. Con la casacca azzurra si piazza alle spalle della difesa, nel ruolo di libero, sfoderando prestazioni incredibili per ben quattro stagioni che lo hanno portato a sfiorare lo scudetto. E qui che si guadagna lappellativo di divino oltre a quello di scapolo doro grazie alle lusinghe delle numerose fans impazzite che mai si perdevano uno spostamento a bordo della sua fiammante BMW. Quando lascia il Vesuvio per approdare a Cannes, siamo all'ultima tappa della sua carriera.

Francesco Buonfantino

IL VERONA CALA IL POKER PER LEUROPA! CATANIA CON UN PIEDE IN SERIE B


Nel lunch match della 35 giornata di Serie A, si sono affrontate due squadre con obbiettivi totalmente diversi. I padroni di casa del Verona, non potevano fallire, in quanto i 3 punti in questa partita, potevano significare lultimo treno per centrare lEuropa League. Dallaltra parte, il Catania ultimo in classifica con 23 punti alla ricerca di un miracolo per far s che si possa raggiungere la salvezza. Oltre la posizione in classifica, ci che risulta differente appena inizia il match, la qualit in mezzo al campo: il Verona parte fortissimo soprattutto grazie ad un Iturbe scatenato che lancia lennesimo messaggio a tutti i suoi ammiratori in Europa. Il match si sblocca subito dopo soli 6 minuti di gioco: contropiede giallobl da parte di Iturbe che palla a piede effettua una grande falcata fino in area di rigore facendo partire un tiro che Frison pu solo respingere sui piedi del solito Luca Toni che ribadisce in rete. 1 0 e 19esimo gol in campionato per il Bomber veronese. Il Catania non reagisce neanche dopo il gol e continua a subire le perfette ripartenze del Verona che con Iturbe e Marquinho riesce a mettere pi volte in seria apprensione la retroguardia del Catania. Al 25 su calcio di punizione , Toni viene servito e tutto solo, riesce in acrobazia ad insaccare alle spalle del portiere, ma il guardalinee giustamente annulla per fuorigioco. Ma solo il preludio al gol: passano 3 minuti e sugli sviluppi di un calcio dangolo, la palla finisce a Sala che bravo a liberarsi sulla fascia e mettere in mezzo per la testa del sempreverde Toni che colpisce la traversa e conseguente schiena di Frison con questultimo che sfortunatamente fa finire la palla in rete. Il Verona spinge approfittando di un Catania confuso e con poche idee e cerca in tutti i modi il terzo gol. Al 37esimo Iturbe costretto a lasciare il campo per un problema muscolare. A sostituirlo c Juanito Gomez che si far sentire eccome nel match. Allo scadere del primo tempo, con un azione di contropiede magistrale da parte degli uomini di Mandorlini, arriva il 3 0: Toni serve Juanito Gomez che bravissimo a vedere e trovare Marquinho al limite dellarea che mette gi e fa partire una sassata nellangolino imparabile per il povero Frison. 3 0 e squadre a riposo. Nella seconda frazione la musica non cambia. Sono sempre i veneti a tenere in controllo il match con un buon possesso palla a centrocampo e con ottimi contropiedi nel momento in cui i siciliani si sbilanciano. Proprio su loro ripartenze il Verona sfiora il quarto gol, prima con Marquinho e poi con Jankovic che di poco non trovano la porta. Al 75esimo i giallobl riescono per a realizzare il Poker: Juanito Gomez viene servito ottimamente da Sala e con un tiro ad incrociare insacca nellangolino. 4 0 il risultato finale che ha evidenziato tutto il potenziale del Verona, conscio che con questi 3 punti si pu sognare in grande. Il Catania dopo la vittoria con la Samp, ritorna nellabisso e salvo miracoli, dovr salutare la Serie A.

FRANCESCO SQUILLANTE

La Champions League era ormai conquistata dopo la vittoria per 1-0 con la Fiorentina. La partita contro il Milan poteva essere presa alla leggera, ma cos non stato. La splendida armata guidata dal sergente Garcia conquista cos la 9 vittoria consecutiva e conclude la 21 partita di campionato senza subire goal. Record su Record. LA PARTITA Nei primi 15 minuti sembra che la Roma non stia in campo, gioca soltanto il Milan ma i giallorossi non rischiano mai eccessivamente. Poi arriva la svolta, al 20 Dod sugli sviluppi di un calcio dangolo non centra di poco la porta. Al 25 minuto sullasse Pjanic Ljajic spettacolo e il Serbo va vicinissimo al goal. Poi al 43 minuto di gioco arriva la perla di Miralem Pjanic che scarta il capitano dei rossoneri Montolivo, fa un tunnel a Rami e poi piazza la palla in rete dopo un tocco di Abbiati. Il raddoppio arriva nel secondo tempo al 65 dopo un tiro del capitano Francesco Totti, Abbiati respinge al centro dellarea di rigore e Gervinho si fa trovare pronto con un tap-in a pochi metri dalla linea di porta che fissa il risultato sul 2-0 in favore dei capitolini. Una nota va fatta su Mario Balotelli che al momento della sostituzione se la prende prima con il suo allenatore e poi a fine partita con i giornalisti di Sky. Partita negativa per il bomber rossonero che sceso in campo molto nervoso. Ma ritornando al goal di Pjanic ecco cosa dice il suo allenatore in merito: Abbiamo visto che Miralem Pjanic un grandissimo giocatore, che ha segnato un gran gol. Se lo avesse fatto Maradona avrebbe fatto il giro del mondo. ed in merito alla Juventus: dispiace arrivare a 90 punti e non vincere lo scudetto, ma ancora non finita, lo suderanno fino alla fine.. IL TABELLINO Roma (4-3-3): De Sanctis; Maicon (83 Torosidis ), Toloi, Castan, Dod; De Rossi, Nainggolan , Pjanic (86 Taddei); Gervinho, Ljajic, Totti (77' Florenzi). All.: Garcia

Milan (4-2-3-1): Abbiati; Bonera, Rami, Mexes, Constant; Montolivo, Muntari ( 58 Essien) ; Honda (80 Robinho), Kak, Taarabt; Balotelli ( 69 Pazzini) All.: Seedorf
Arbitro: Tagliavento Marcatori: 43' Pjanic (R), 65' Gervinho (R) Ammoniti: Muntari, Honda e Rami (M), Pjanic, Totti e Nainggolan (R). Espulsi: nessuno
Nelle foto i due uomini chiave della partita: sopra Pjanic in positivo e in basso Balotelli, protagonista in negativo.

Salvatore Esposito

Il Monaco vince ad Ajaccio per 4-1, con una doppietta di Berbatov, e rimanda la festa del Psg che pareggia con il Sochaux 1-1(gol di Cavani). Domenica prossima se la squadra di Blanc vince , conquister il secondo titolo consecutivo

Nel Big match di giornata tra Liverpool e Chelsea, la squadra di Mourinho si impone allAnfield Road per 20 con i gol di Demba Ba e Willian. Il Manchester City batte il 2-0 il Crystal Palace per 2-0 con Dzeko e Yay Tour (20 gol in campionato). La classifica adesso dice: Liverpool 80, Chelsea 78, Manchester City 77. Citizens con una partita in meno
Forza quattro per il Real, che in casa batte lOsasuna per 4-0. Doppietta per CR7 e gol di Ramos e Carvajal. Vince anche lAtletico per 1-0 in casa del Valencia con Raul Garcia. Il Barcellona rimane in scia con due autogol e un gol di Messi in casa del Villareal. Atletico 88,Barcellona 84,Real Madrid 82 (con una partita in meno)

R.Agnello

Il mondo del calcio italiano piange la scomparsa del grande Vujadin Boskov. Nato in Serbia nel 1931, Boskov viene ricordato in Italia per lo scudetto vinto nel 1991 con la Sampdoria, quella della coppia gol Mancini Vialli, oltre che per aver allenato Roma, Napoli e Perugia. La sua carriera da allenatore finisce nel 2001 dopo aver allenato per due anni la nazionale Jugoslava. Il Mister viene ricordato principalmente per il suo modo di allenare, ma per alcune sue frase divenute famosissime, e molte di queste utilizzate ancora oggi nel linguaggio calcistico. Ci lascia il 27 Aprile 2014 , dopo averci fatto divertire dentro e fuori dal campo.

R.Agnello

CASERTANA-CHIETI
Era una gara da vincere o perlomeno da non perdere, ed invece un Chieti senza carattere ed incapace di reagire rimedia una sconfitta per 40 sul campo della potentissima Casertana, che si mantiene al primo posto. La Casertana gioca con il solito modulo 4-3-3, il Chieti scende in campo con il 4-4-2, la stessa formazione che ha impattato sul pari nellultimo incontro contro il Martina. La partita comincia nel modo peggiore per i neroverdi, che dopo un paio di offensive con calci d'angolo, si ritrovano sotto di una rete sullo sviluppo di un corner: al 4', Chiavazzo batte langolo e trova in area Agodirin che mette dentro per l' 1-0. I neroverdi tentano immediatamente di reagire, riuscendo a penetrare in area con una conclusione sul fondo. I tentativi di reazione del Chieti, tuttavia, subiscono un altro durissimo colpo al 12', dopo un contropiede della Casertana stato un gioco da ragazzi a buttare la palla in rete a porta praticamente vuota per il 2-0. Il raddoppio dei padroni di casa sembra colpire oltremodo gli ospiti, e al 30', il dramma neroverde assume proporzioni ancor pi grandi e difficili da rimediare: Agodirin, partito da centrocampo, serve un assist perfetto per Alvino che segna il 3-0. Il Chieti, incapace di rimettersi in carreggiata, al 44' subisce un altro goal che li mette sotto di 4-0. La totale disfatta dei neroverdi interrotta solo dal duplice fischio del direttore di gara al termine del primo tempo, mentre nei primi minuti di ripresa il Chieti tenta di riprendersi ma gli attacchi si rivelano inutili, senza trovare la soddisfazione di un goal bandiera. Poco dopo, la Casertana prova nuovamente a segnare ma con esito negativo. Dopo 3' di recupero, il triplice fischio del direttore di gara pone fine ad unautentica disfatta del Chieti, indirizzata ad una retrocessione ormai quasi inevitabile, cui uneventuale vittoria contro il Foggia potrebbe non bastare per salvarsi.

Adriano Tomassi

Napoli:
Reina 6,5: Ottimo nel primo tempo. Britos-Albiol 6: Non corrono grandi rischi. Ghoulam 5,5: Sottotono. Henrique 6: Bravo in zona difensiva. Inler 6,5: Prende un palo e calcia bene dalla distanza, ma sbaglia troppi passaggi Jorginho 6: Timido nel primo tempo, meglio nel secondo Insigne 6,5: Buona partita, si sacrifica Mertens 5,5: Gara sotto ritmo. Callejon 5,5: Sbaglia un gol gi fatto. Higuain 6: Fa la differenza quando ha la palla al piede, poteva fare meglio sotto porta. Hamsik 6: Gioca un buon finale di gara.

Inter
Handanovic 6: Non pu nulla nelle migliori azioni. Ranocchia-Campagnaro 6,5: Buona prova , si esaltano palla a piede Andreolli 7: Per uno che non gioca mai una gran partita Kovacic 6,5: Un ottimo potenziale Cambiasso 6,5: Corre tanto e difende bene Hernanes 6: Scende piano piano di livello DAmbrosio 5,5: Partita senza lodi Nagatomo 5,5: Si annulla con Ghoulam Icardi 5: Peggiore in campo Palacio 6: Si impegna come sempre

R.Agnello

Denis spreca, De Luca no e pareggia il gol di De Ceglie


Finisce 1-1 il posticipo della trentacinquesima giornata di Serie A. Al gol di De Ceglie nel primo tempo, risponde De Luca nel finale.Nel mezzo un rigore fallito da Denis. opo la sconfitta casalinga contro lHellas Verona, lAtalanta ci riprova contro il Genoa di Gasperini. Entrambe le squadre sono reduci da una sconfitta, l'Atalanta da ben 4 consecutive. Colantuono deve rinunciare a Maxi Moralez e si affida a Bonaventura ed Estigarribia ai lati di Denis. Gasperson,invece, nel suo 3-4-3 inserisce De Ceglie e Vrsaljko sulle fasce e avanza Antonelli e Fetfatzidis ai fianci del Gila. In avvio del match parte lAtalanta ci prova subito il tiro con Baselli da fuori area e con Estigarribia mette subito in difficolt il Genoa sulla fascia destra. Giusto il tempo di prendere le misure e i rossobl cominciano a spingere in avanti schiacciando i padroni di casa nella loro met campo. Al 22 Fetfatzidis penetra pericolosamente in area, prova il tiro ma Consigli riesce a deviare in angolo. Qualche minuto dopo Bertolacci a rendersi pericoloso con un sinistro fuori area che viene deviato dal portiere bergamasco sul palo. Gli uomini di Colantuono provano quindi a velocizzare la manovra. Benalouane effettua un lancio per Denis che per in area non riesce ad arpionare il pallone. Al 27 grande Genoa che dopo una serie di triangolazioni va in vantaggio con un colpo di testa di De Ceglie che raccoglie un cross dalla sinistra di Antonelli e batte Consigli che non pu nulla. LAtalanta non ci sta e cerca di alzare il baricentro del gioco. Qualche occasione giunge per solo da calci piazzati con Stendardo che per due volte in mischia in area spreca due preziose occasioni. Nella ripresa i padroni di casa partono subito forte a caccia del pareggio e al 52' Denis si procura un rigore e l'espulsione di Portanova. Sul dischetto va proprio l'argentino, ma Perin intuisce la direzione e salva il risultato. LAtalanta spinge e con Benalouane colpisce la traversa mentre Denis continua la sua giornata storta e sbaglia ancora da pochi passi di testa. Gasperini tenta di blindare la difesa con gli ingressi di De Maio e Gamberini. La pressione dei padroni di casa per troppo forte. Il pareggio arriva cosi all81 con De Luca che segna in posizione di fuorigioco colpendo il pallone in mezza rovesciata dopo una corta respinta di Perin, ma l'arbitro non vede ed il gol che vale il meritato 1-1. Nel finale i nerazzurri cercano il tutto per tutto, ma la gara termina con un pareggio che accontenta entrambe le squadre. I punti che separano le due squadre in classifica sono ancora 7, con i nerazzurri che si portano a 47 e i rossobl a 40.

Alessandro Fusco

A Cagliari nonostante la salvezza tranquilla e la bella vittoria contro il Parma,il SantElia come di consueto semi-vuoto. Dopo i tanti problemi burocratici di Cellino con la giustizia sportiva questa volta i pochi tifosi rossoblu presenti contestano presidente e dirigenza. Nel rettangolo di gioco Cagliari e Parma forse vittime dei troppi tatticisimi non riescono ad esprimere un buon calcio. Cassano marcato efficacemente ad uomo da Astori ,suo futuro compagno di nazionale(ndr),mentre per i padroni di casa il bomber Ibarbo rimasto fuori dal 11 iniziale. Infatti al 35 sar Pinilla ad aprire e chiudere le marcature con goal su rigore. Nel secondo tempo i Ducali restano in 10 al 53 per espulsione di Felipe e nonostante le incursioni di Parolo e Biabiany non riescono mai a trafiggere lesordiente portiere cagliaritano Silvestri (classe 91), unica nota positiva di giornata. Il Cagliari vince ma non convince, Il Parma con questa sconfitta perde non solo la faccia ma quasi sicuramente il biglietto dingresso per LEuropa League. Massimo Sena

Nel match di Domenica sera tra Villareal e Barcellona, andato in scena lennesimo e bruttissimo episodio di razzismo. Un tifoso della squadra di casa, lancia una banana allindirizzo di Dani Alves, che si accingeva a battere un corner. Il terzino brasiliano per, ha battuto tutti con un colpo di genio. Senza polemiche e con grande intelligenza, il giocatore ha preso la banana e lha mangiata! Il terzino blaugrana riuscito a rendere un episodio scabroso in un episodio simpatico. Il mondo del network si scatenato e si messo tutto dalla parte del brasiliano. #SomosTodosMacacos #WeAllAreMonkeys (Siamo tutte scimmie) questa la frase del giorno, molti calciatori e personaggi famosi oggi si fanno delle fotografie mangiando il frutto di giornata. In tutto questo, il Barcellona perdeva match prima di questo episodio, dopo ha ribaltato il risultato vincendo 3-2 fuori casa. Si vede che la banana ha dato forza a Dani Alves.

R.Agnello

MARQUEZ CALA IL TRIS!


MOTOGP: IN ARGENTINA PODIO TUTTO SPAGNOLO CON PEDROSA E LORENZO
Un, dos, tres! Tre acuti di fila portano lo spagnolo Marc Marquez sempre pi in cima alla classifica del motomondiale 2014. Nonostante una partenza (si fa per dire) a rilento, il pilota della Honda inanella la terza vittoria consecutiva sul circuito di Termas de Rio Hondo. Alle sue spalle si sono dati battaglia gli altri due spagnoli Pedrosa e un semi-ritrovato Jorge Lorenzo: la sua Yamaha parte col piglio giusto, salvo poi perdersi nel finale e costretto ad arrendersi ai due piloti Honda. Ai piedi del podio un nervoso Valentino Rossi, invischiato in una concitata lotta con Stefan Bradl, questultimo responsabile infatti delluscita di pista provvisoria del pilota italiano che dunque chiude quarto. Buona sesta piazza per Andrea Iannone, mentre un deludente Dovizioso termina al nono posto. Prossimo appuntamento fissato per Domenica 4 Maggio per il GP di Spagna sul circuito di Jerez. Fabio De Martino

E iniziata ufficialmente la stagione sulla terra rossa con il torneo Masters 1000 Monte Carlo uno degli appuntamenti pi attesi dellanno. Dopo oltre un secolo questo torneo nato nel 1897 come uno dei principali eventi del Principato di Monaco, ha mantenuto sino ad oggi il suo posto tra i pi importanti del mondo, secondo per anzianit solo a Wimbledon. Al via tutti i big questanno anche Roger Federer, dopo due anni di assenza ha accettato di partecipare grazie ad unna W.C. . le prime giornate hanno rispettato i pronostici i due giocatori italiani Fognini e seppi sono riusciti a centrare i bersaglio degli ottavi superando rispettivamente Sousa e B.Agut, Youzhny e Andujar. Non accadeva dal 1978 cio dai tempi gloriosi di Panatta e Barazzutti che curiosamente si trovarono di fronte nei quarti. Negli ottavi il match clou stato quello tra Jo.W.Tsonga e il nostro Fognini, questultimo protagonista di un finale di partita nervoso, che lo vede litigare con il padre in tribuna ed uscire dal sconfitto e tra i fischi. Nei quarti Federer trema contro Tsonga ma poi si aggiudica il match per 2-6/76/6-1

Djokovic vince dopo aver visto i sorci verdi contro un Garcia Lopez stratosferico, autentica rivelazione del torneo avendo eliminato Dolgopolov e Berdych. Wawrinka liquida facilmente Raonic. Ma la sorpresa della giornata leliminazione dell otto volte campione del torneo Rafa Nadal ad opera del connazionale D.ferrer un risultato storico per Ferrer che non riusciva a battere sulla terra rossa Nadal dal 2004.

L altra semi-finale invece ha vsito il bel gioco e gran colpi solo nel 1 set che ha visto lo svizzero aggiudicarselo per 7-5. Nel secondo set invece un problema allavambraccio, gi riscontrato nella settimana, per Djokovic,, ha consentito a Federer imporsi per 6-2. Dal canto suo Federer ha giocato bene, proiettato soprattutto verso la finale dove ha incontrato il connazionale Wawrinka. Per la prima volta una finale quindi tutta svizzera in una Monte-Carlo colorata di biancorosso. Ha vinto Stan Wawrinka il suo primo Masters 1000 in carriera. Vince per la 2 volta con Roger Federer su 15 incontri, ancora sulla terra rossa e ancora nello stesso torneo e nello stesso campo ( la prima vittoria risale al 2009). Cresciuto allombra del campionissimo di Basilea, Stan Wawrinka ha saputo con il tempo, crearsi uno spazio. Il suo 2014 cominciato con la vittoria all Australian Open. Cosa dire di Federer? Ha giocato bene il 1 set ma poi ha subito un tracollo fisico confermato da lui stesso in conferenza stampa, non vinco mai con gli svizzeri dir in tono scherzoso il campione di Basilea.

Non c lha fatta a ripetersi nell impresa D.Ferrer che stato battuto da Wawrimka con il punteggio di 61/7-6 in 1 ora e 29 minuti.

MARCO SEBASTIANO ZOTTI

TUTTO QUELLO CHE NON SAPETE (E CHE FORSE NON VI SIETE MAI CHIESTI) SUL MONDO DELLA RACCHETTA
WTA Tour: Corrispondente femminile dellATP World Tour. La sua nascita quasi contemporanea al circuito mondiale maschile (1973, un anno dopo lATP), mentre il sistema di classifica entr in vigore nel 1977. La tennista che vanta pi titoli della Storia in singolare la leggendaria Martina Navratilova, con ben 167 successi. WTA Tour Championships: Il torneo che chiude la stagione (cos come le Finals ATP chiudono la stagione maschile). Divide le migliori 8 giocatrici dellanno in 2 gironi, con semifinali incrociate. Anche questo torneo non ha sede fissa, ma negli ultimi 3 anni si disputato ad Istanbul. Ancora una volta Martina Navratilova la giocatrice pi titolata, con 8 trionfi. WTA Premier: Categoria di tornei introdotta con la riforma (anche maschile) del 2009. Sono gli appuntamenti del Tour pi importanti (dopo gli Slam), 20 totali, divisi in 3 categorie: Mandatory, Premier 5 e Premier. WTA Premier Mandatory: Rappresentano i 5 tornei obbligatori (mandatory, appunto) per le giocatrici. Non disputarli, equivarrebbe ad uno zero nel conteggio dei migliori risultati stagionali, valevoli per la classifica mondiale. Sono Indian Wells, Miami, Madrid (unico su terra rossa, gli altri sul cemento) e Pechino. WTA Premier 5: Come dice il nome, una mini-categoria che raggruppa gli altri 5 tornei Premier della WTA. Hanno un montepremi inferiore ai Mandatory, e non sono obbligatori ai fini della classifica (nel senso che se vengono saltati, nel conteggio si aggiungono i migliori risultati nei tornei inferiori in sostituzione a questi). La categoria comprende Doha, Roma (unico su terra rossa anche in questo caso), Cincinnati, Canada e Tokyo. WTA Premier: Categoria che comprende i restanti 12 tornei del circuito femminile, con montepremi inferiore ai Premier 5. Ne fanno parte: Brisbane, Sydney, Parigi, Dubai, Charleston, Stoccarda, Bruxelles, Eastbourne, Stanford, San Diego, New Haven e Mosca. Challengers/Futures: Funzionano in maniera del tutto simile a quelli organizzati in campo maschile (in entrambi i casi sono gestiti dalla Federazione Internazionale, ITF), variando quindi in base a montepremi e punteggio assegnato al vincitore. Alessandro Testa

TUTTO QUELLO CHE NON SAPETE (E CHE FORSE NON VI SIETE MAI CHIESTI) SUL MONDO DELLA RACCHETTA
Ranking: La classifica mondiale. Sia la maschile che la femminile, sono basate sui punti accumulati dai giocatori nellarco delle 52 settimane precedenti (cio nellultimo anno). Quando si giunge alla settimana numero 53, i punti ottenuti un anno prima (nella settimana corrispondente) scadono. Quindi, se ad esempio un giocatore vince uno Slam ottiene 2000 punti, ma se nellanno successivo non riesce a confermarli, scala la differenza (es. se perdesse in finale otterrebbe solo 1200 punti, perdendone 800). Race: E la classifica mondiale annuale, basata per solo sui risultati ottenuti nel corso della stagione, e pertanto prevede che tutti partano da zero a gennaio. Serve a stabilire gli 8 partecipanti delle ATP Finals e WTA Championships. Entry List: La lista di giocatori iscritti ad un torneo. Si basa sulla classifica mondiale al momento del taglio (cut), che di solito avviene poche settimane prima del torneo in questione. Seeding: Le teste di serie in un torneo. Solitamente le prime 4, 8, 16 o 32 della Entry List a seconda del torneo stesso. La prima testa di serie di un torneo il giocatore iscritto con la classifica pi alta, quindi non necessariamente il numero 1 del Mondo. Main Draw: Il tabellone principale di ogni torneo, preceduto da un tabellone di qualificazione, che serve a determinare appunto i giocatori promossi nel main draw dopo due o tre turni preliminari. Wild Card: Analogamente agli altri sport, rappresenta un invito (degli organizzatori) a determinati giocatori che altrimenti non avrebbero la classifica necessaria per entrare direttamente nel main draw. Lucky Loser: Letteralmente, perdente fortunato. Quando un giocatore da forfait a tabellone gi compilato ed incontri gi cominciati, viene ripescato un giocatore uscito sconfitto dalle qualificazioni, che prende il posto dellinfortunato, indipendentemente dal ranking (cio un lucky loser pu anche sostituire la testa di serie numero 1). Bye: Indica il passaggio del turno automatico per un giocatore, gi previsto dal main draw. Infatti alcuni tabelloni sono ad esempio a 28, 24 o 96 giocatori (invece di 32 o 128), prevedendo lesenzione del primo turno per le teste di serie pi alte, a seconda del torneo. Solo i 4 Slam ed altri pochi tornei del circuito non prevedono alcun bye. Ranking Protetto: In Inglese protected ranking. Una agevolazione che pu utilizzare un giocatore tornato dopo un lungo infortunio (almeno 6 mesi). Consiste nel poter sfruttare la posizione media in classifica nei primi tre mesi di infortunio, per poter accedere alla entry list di un determinato numero di tornei, in cui per non sar comunque testa di serie. Special Exempt: Quando un giocatore impegnato nelle fasi finali di un torneo e non pu partecipare alle qualificazioni di quello immediatamente successivo, viene esentato ed ammesso direttamente nel main draw. Alessandro Testa

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