lunedì 2 novembre 2009
net
SEGUE DALLA PRIMA
continuato il misero trantran
della precedente gestione,
quando non sapevano
approfittare del vantaggio
acquisito o s’arrendevano
incondizionatamente appena
L’OBIETTIVO
Napoli, ecco la tabella Europa
di Raffaele Auriemma
NAPOLI. Vivere alla giornata, come
no, è doveroso per una squadra che
era precipitata fino ai margini della
zona retrocessione. Ma ora che il rit-
mo è cambiato e pure le grandi
guardano con circospezione la
“Mazzarri band”, non è un reato pro-
grammare il cammino che porta in
Europa. Perché no, anche in quella
che conta, se solo il rendimento
continuasse ad essere così alto co-
me da quando è arrivato il nuovo al-
lenatore. Dieci punti conquistati
nelle quattro gare con Mazzarri in
panchina, due successi pesanti lon-
tano dal San Paolo (Fiorentina e Ju-
ventus), una vittoria ed un pareggio
in rimonta (Bologna e Milan) tra le
mura amiche.
ESAGERATO. Risultati “esagera-
ti”, troppo per pensare di prosegui-
re così. Ne è consapevole anche il
presidente De Laurentiis che ieri a
Stadio Sprint su Rai Due, ha prose-
guito nell’opera di spegnimento del-
l’euforia. «Il Napoli ha iniziato il suo
secondo quinquennio - ha detto il
patron - dobbiamo consolidare la ca-
pacità di essere forti in Italia e in
Europa. E questo non si può fare
dall’oggi al domani». L’Europa sì, ma
quella definita “League” e che ha
preso il posto della Coppa Uefa.
sport@ilroma.
Lunedì
IL SUGGERIMENTO
Ma a gennaio serve un difensore
SPORT
andavano sotto di due gol. Con un
eufemismo avrei detto:
evanescenti. Per fare un po’ di
colore: fuochi fatui. E invece
Mazzarri gli ha cambiato la vita,
li ha rovesciati come calzini, li ha
resi audaci non a chiacchiere ma
dopo avergli tirato fuori le non
scarse qualità tecniche gli ha
ridato anche un’anima. Mazzarri
è un Mago? Macché: è un
allenatore abituato a guadagnarsi
il pane con fatica là dove devi
arrangiarti col poco che ti passa il
convento, e t’accontenti di stare
al mondo; e invece a Napoli ha
trovato non solo una città in cui
costruire felicemente cose grandi
senza accontentarsi di
DIECI PUNTI DA QUANDO C’È MAZZARRI E ALTRI DIECI FINO ALLA SOSTA DI NATALE: COSÌ SI TORNA IN CORSA
Il volto felice del Napoli: gli azzurri si abbracciano dopo il clamoroso successo di Torino
SPAURACCHIO. Parlare di Cham-
pions, per De Laurentiis, equivale
all’invocazione di uno spauracchio
che lui stesso fa di tutto per esor-
cizzare: «Anche avendo la fortuna
di arrivare in Champions, non so se
farebbe bene al Napoli. Arrivarci
giusto per la soddisfazione di es-
serci, non avrebbe senso. Servireb-
vivacchiare ma anche una
squadra di rango, sopravvissuta
alle iperboli dell’estate e alle
ingiurie dell’autunno. Una buona
squadra che a gennaio – voglio
andare controcorrente – non
dovrà cercare tanto il bomber
quanto una sicurezza difensiva.
Paradossalmente, la potenza
offensiva di questo Napoli si
spiega con la paura di doversi
difendere...all’arma bianca.
L’episodio cruciale, lo sciagurato
pallone offerto da Contini a
Giovinco: i compagni non hanno
pianto sull’errore/orrore ma
hanno reagito con rabbia,
determinazione e amicizia per
cancellarlo; un po’ – fateci caso –
bero due squadre e noi ne stiamo
mettendo a punto una che deve dar-
ci soddisfazioni solo in campiona-
to. Avere la presunzione di poter
competere in Europa da subito è un
sogno».
CENA AD ALBA. Bye bye Cham-
pions, è stato troppo categorico il
patron per pensarci ancora. Meglio
come la reazione del Milan, a
Madrid, dopo l’errore/orrore di
Dida. Così si fa, quando si è vivi,
quando la solidarietà fa nascere
una squadra. Quando il Napoli
che fino a poco tempo fa era un
incubo si posiziona in classifica
con gli squadroni palesando una
qualità di gioco che non soffre il
confronto con Milan, Inter e
Fiorentina, per non dire della
Juve: pur notando, di converso,
che la Champions incalzante può
avere frenato il loro rendimento.
Anche Mazzarri frena, oggi, e ha
ragione: la squadra è sua,
profondamente sua, non solo nel
rivelarne le qualità tecniche e
istruirla tatticamente (come ha
festeggiare il successo sulla Juven-
tus con una bella cena. Se l’è con-
cessa il patron sabato sera ad Alba,
con menù a base di tartufo doc.
Nemmeno al termine della riunione
conviviale con la moglie Jacqueli-
ne, il responsabile marketing For-
misano ed altri amici, l’argomento
Champions ha preso quota. E non
succederà, a meno di clamorose
operazioni di mercato nella tornata
di gennaio.
SOGNO CASSANO. Ieri si è con-
sumato il primo atto di quello che
potrebbe diventare uno strappo de-
finitivo tra Antonio Cassano e la
Sampdoria. «Se non vi sto bene,
posso pure andarmene. L’ho già fat-
to a Roma e Madrid...», ha reagito
Fantantonio di fronte ai fischi rice-
vuti dal pubblico di Marassi. Si sa
che Delneri non ha mai avuto un
rapporto idilliaco, mentre Mazzarri
ha sempre saputo come prenderlo,
fino a farlo tornare ai suoi livelli più
alti. Cassano a gennaio in azzurro?
L’ipotesi sembra irrealizzabile, ma
che ne puoi sapere di quello che sa-
rà il cammino della squadra azzur-
ra fino alla sosta di dicembre? Ecco
perché è doveroso oggi ipotizzare
una sorta di tabella-Europa, così da
garantirsi il minimo proposito ri-
chiesto da De Laurentiis, che si è
prenotato anche per sabato a Cata-
3
serenamente rivelato Hamsik: il
modulo ti cambia la vita) ma
a cura di Italo Cucci
la restituzione dell’onore (e del
ruolo) a Denis e Datolo: ecco, non
anche nell’addestramento può impedirci di dirgli che
psicologico; e diosolosa quanto sia l’Europa è lì che l’aspetta. Detto
difficile, in una città vulcanica senza pretese, sia ben chiaro.
come Napoli, conservare nervi Non con il tono ultimativo delle
saldi, stare coi piedi per terra, parole (di incoraggiamento?)
esprimere tutto quel repertorio di indirizzate da Blanc a Ferrara:
banali avvertimenti che va sotto “Con il Napoli abbiamo preso un
il nome di “prudenza”. Mazzarri pugno in faccia – ha detto il
frena, avverte che le avversarie neopresidente – e ora non si può
affamate di salvezza sono spesso più sbagliare”. Il flash d’agenzia
più pericolose di quelle affamate che ho ricevuto era intitolato
di gloria, e pensa al Catania che “Fiducia in Ferrara”. Capirei
verrà: ha ragione. Ma non può Blanc, francese, se avesse
impedire che gli osservatori sbagliato il termine che vuol dire
esterni – noi, insomma – dopo “fiducia”; ma un giornalista
Bologna, Fiorentina, Milan e italiano, stavolta, ha fatto
Juventus; dopo la riconquista del confusione e posso al massimo
San Paolo e dei terreni “nemici”; convenire che “si scrive fiducia,
dopo la restituzione dei magici si legge minaccia”.
poteri a Hamsik e Lavezzi; dopo Italo Cucci
nia. Per il momento ha deciso di la-
sciare l’attività cinematografica
americana tra le mani del figlio Lui-
I MINUTI DEI GOL
gi. Lui vuole seguire la squadra in DEL NAPOLI
tutte le trasferte, anche per capire
di cosa si sarà capaci ancora. DI MAZZARRI
IL CAMMINO. Dieci punti ha con-
quistato Mazzarri nelle sue prime
sei gare a guida Napoli. E altri die- NAPOLI-BOLOGNA
ci è possibile mettere insieme fino
2-1
alla sosta natalizia, programmata a
partire dal 20 dicembre. Bisogna 27'st Quagliarella
giocare ancora sei partite, trasferte 46'st Maggio
a Catania, Parma e Cagliari, men-
tre al San Paolo arriveranno la La-
zio, il Bari e il Chievo. Pensare al
FIORENTINA-NAPOLI
0-1
rendimento classico di tre punti in
casa e uno fuori, non sarebbe una
esagerazione, anche se in certi ca- 43'st Maggio
si potrebbe alternarsi il rendimen-
to. Dieci punti da infilare in queste
sei sfide conclusive del 2009 e da NAPOLI-MILAN
2-2
appuntare alla graduatoria attuale,
che già prevede il Napoli nella zona 45'st Cigarini
Europa League. Oggi gli azzurri 48'st Denis
hanno conquistato 17 punti in un-
dici gare, una percentuale troppo
bassa per l’approdo nella manife- JUVENTUS-NAPOLI
stazione calcistica continentale. 14'st Hamsik
2-3
Chiudere il 2009 a quota 27 avreb-
be tutto un altro sapore, ma soprat- 19'st Datolo
tutto aumenterebbe l’ambizione 37'st Hamsik
dell’Europa League. Purché nel gi-
rone di ritorno non ci siano più né
cali, né amnesie.