Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
i giovani
Il nostro viaggio nel mondo giovanile continua alla ricerca delle percezioni dei ragazzi, sia studenti sia lavoratori, ver-
so l’attuale momento politico.
Abbiamo incontrato i ragazzi del Nord Est, che sono lontani dallo stereotipo che li vuole interessati solo al lavoro co-
me mezzo per raggiungere la sola ricchezza economica; abbiamo parlato con i ragazzi sardi, giovani che vivono su
un’isola ma che sono ben consapevoli di quanto le scelte politiche nazionali ricadano su di loro. E abbiamo incontrato
i ragazzi che hanno fatto la scelta della politica attiva; sono i ragazzi attivi nei partiti e nei movimenti politici che han-
no deciso di destinare buona parte del loro tempo alla costruzione di un’Italia migliore. Esperienze e voci diverse che
provengono da chi rappresenta il futuro del Paese e che non sono, come certa politica li vorrebbe, invisibili.
Formazione e futuro:
cambiamo la politica
CAGLIARI Lo spazio fisico dei giovani sardi è quello “La Sardegna è bellissima ma l’Italia è lontana – sin-
di un’isola, ma quello mentale e culturale rivela una tetizza con un filo di disincanto Marta Fiori, stu-
generazione strettamente connessa alla realtà del dentessa di architettura a Roma –. La grande città
Paese. In Sardegna, dove la partecipazione alle ur- costringe a ritmi di vita che ti condizionano, però sa
ne è da sempre fra le più alte d’Italia, il mondo de- darti anche stimoli e opportunità. Credo che reste-
gli “under 30” sembra avere le idee chiare su ciò che rò qui dopo la laurea, per specializzarmi nella bio –
si aspetta dalla politica e sulla necessità di un im- architettura, ma sono ancora combattuta: se i gio-
pegno diretto. vani vanno via, magari per necessità e non per scel-
Per Marco Spano, laureando in scienze della co- ta, che contributo potranno dare alla crescita della
municazione, si avvicina il tempo delle scelte. “So loro terra?”
benissimo - dice – che per valorizzare i miei studi “Sono consapevole del fatto che noi giovani, e l’in-
dovrò fare un master e lasciare la Sardegna. Qui, tero Paese, stiamo vivendo una fase importante di
purtroppo, manca la formazione post laurea e, so- trasformazione – spiega Roberta Fenu, neo laurea-
prattutto, non c’è un mercato in grado di accoglie- ta in economia –, perciò ci aspettiamo molto da que-
re giovani professionisti”. La politica? “Ho comin- ste elezioni. Ci aspettiamo soprattutto chiarezza sui
ciato dal primo anno di università e mi piacerebbe servizi pubblici nei quali è sempre più difficile orien-
continuare. Fuori sarà più difficile ma troverò il mo- tarsi, dalla scuola all’università, dal fisco alla buro-
do”. crazia. Sullo sfondo vedo un problema generale che
riguarda i tempi della pubblica amministrazione:
CRITICI MA PRAGMATICI sono troppo lunghi e anche culturalmente distanti
E c’è anche chi si rende conto che non è poi così da quelli della società. In una parola – conclude – ci
difficile rinunciare ai privilegi della politica, e sce- hanno definito bamboccioni, ma fra gli adulti vedo
glie di conseguenza: “continuo ad immaginare la molta gente che gira a vuoto sia con i fatti sia con le
politica come un servizio per la comunità - afferma idee”.
Cristina Piredda – e ho affrontato con entusiasmo, “Spesso noi giovani veniamo descritti come perso-
all’inizio, il mio ruolo di consigliere circoscriziona- ne ignoranti e vuote – protesta Anna Pes, studen-
le, anche perché sto continuando a studiare. Ma poi tessa di medicina – invece non è così. Fra di noi par-
mi sono resa conto che ha ragione chi vuole aboli- liamo molto del futuro, ad esempio, che vediamo
re le circoscrizioni: in fin dei conti possiamo fare piuttosto incerto. La politica usa un linguaggio da
pochissimo e i cittadini, giustamente, se hanno un addetti ai lavori, come negli ultimi mesi in cui si è
problema da risolvere si rivolgono al Comune”. parlato solo di legge elettorale. A noi interessa mol-
to di più capire come possiamo migliorare la nostra
formazione, sapere come funzionano le cose all’e-
stero, avere un orientamento”.
e merito non siano parole vuote” politica più consapevoli dell’impegno dell’Italia sul
fronte militare internazionale. Lei fa la sua parte,
contro chi le consigliava un percorso professionale
più normale ha scelto la vita militare per dare un
vani del Nord e per equiparare le loro possibilità a quelle gno in politica come accadeva in passato” spiega Gior- contributo diretto al Paese in una futura missione
dei loro coetanei che vivono nel resto d’Italia”, prosegue gia Meloni, responsabile di Azione Giovani (vicepresi- estera. “E’ importante i giovani pensino con la pro-
Grimoldi, giochi un ruolo fondamentale la voglia di co- dente della Camera e tra i nomi fatti dal Popolo della Li- pria testa e si assumano responsabilità. Contro tut-
struire “una società nella quale meriti e colpe vengano ri- bertà per il Campidoglio), e che aiutano a capire perché ti coloro che mi sconsigliavano l’esperienza milita-
conosciuti, e nella quale se lavori bene vieni premiato e “come movimento giovanile non vogliamo limitarci a re io ho scelto. Così ho imparato due lingue, cono-
se lavori male ne paghi le conseguenze”. Regole che do- essere un prolungamento del partito, ma vogliamo es- sco le nuove tecnologie, so stare in gruppo, prende-
vrebbero essere scontate, ma che la classe politica attua- sere soggetti un po’ irriverenti, pronti a tirare la giac- re decisioni a assumermi responsabilità. E non so se
le sembra in gran parte aver dimenticato “per cui tra i gio- chetta e a far sentire la nostra voce, consapevoli che so- ci sia una scuola in grado di insegnare tutto questo.
vani vediamo una generale disillusione nei confronti del- lo politici giovani possono comprendere e affrontare de- La maggior parte dei nostri politici ignora cosa sia
la politica, che molti vedono come un luogo di malaffare” terminate esigenze delle nuove generazioni”. Un’esi- Giorgia Meloni davvero una missione internazionale, questo è ver-
spiega Riccardo Messina, coordinatore nazionale della Fe- genza, quella di affrontare e risolvere i problemi che af- gognoso”.
derazione giovanile comunisti italiani (Fgci). Un giudizio fliggono i ragazzi, che attraversa trasversalmente tutte Voterò per la prima volta – dichiara Antonio Scalas
negativo nonostante il quale “la speranza di trovare uno le forze politiche e che rappresenta un elemento cen- – giovane promessa della pallavolo – e ho le idee mol-
spazio per cambiare in meglio il mondo in cui si vive non trale anche per realtà come il Movimento per la vita. to chiare. Dopo un viaggio di studio in Francia ho
è certo sopita – prosegue Messina – tanto che i ragazzi con- Gruppi che, pur non facendo direttamente politica, la- apprezzato molto Sarkozy, un presidente giovane
tinuano a volersi impegnare per creare una società in cui vorano “per promuovere il confronto su temi che ri- che sa rivolgersi ai giovani anche con la durezza che
si possa vivere una vita normale, avere un lavoro non pre- guardano la vita in tutti i suoi aspetti – spiega Pantaleo- ci vuole, in certi casi. Mi piacerebbe che la politica
cario e poter fare cultura e arte anche quando non si han- ne Pergamo, responsabile dei Giovani all’interno del mo- facesse di più per lo sport, perché stare in una squa-
no grosse possibilità economiche”. vimento – e per sottolineare che ci sono dei bisogni che dra non serve solo a vincere: nel gruppo ci si rispet-
devono essere affrontati subito, perché se non si supe- ta, ci si confida, si diventa amici, in campo e fuori
LE ESIGENZE DIMENTICATE ra il ritardo in cui già siamo, qui si blocca tutto il Paese”. Tutte cose che nella vita contano.
Progetti che continuano a “spingere i giovani all’impe- Dino Bondavalli Riccardo Messina Angelo Fancello