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TM Consapevole Consapevole 1

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Numero 28 - Gennaio/Marzo 2012


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2 Consapevole Consapevole 3
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TM ViviConsapevole - Primavera 2012 ViviConsapevole.it 1
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2 ViviConsapevole - Primavera 2012 ViviConsapevole.it 3
Cara lettrice/lettore,
benvenuto al nuovo
appuntamento con
ViviConsapevole.
Anche nel 2012 abbiamo
voluto rinnovare la rivista
con cambiamenti importanti
che speriamo possano dare
soddisfazioni a noi, a chi ci
segue e a chi ci seguir.
ViviConsapevole il frutto
della passione di Macrolibrarsi
nel comunicare informazioni
che pensiamo possano
migliorare il mondo in cui
viviamo.
Crediamo che la nostra
mission ovvero diffondere
con passione e sensibilit
i prodotti naturali e le
conoscenze attraverso
le quali le persone e
le comunit possano
sperimentare maggiore
benessere e crescita interiore
trovi un effcace esempio
concreto in ViviConsapevole.
Per questo abbiamo deciso
di rendere gratuita una rivista
con contenuti di grande
qualit, in maniera che ne
possa benefciare il pi alto
numero possibile di persone.
Sul sito internet
viviconsapevole.it potrai
scaricare gratuitamente la
rivista in formato pdf.
Se invece vuoi essere sicuro
di riceverne sempre una copia
cartacea, puoi abbonarti
sempre sul sito internet
e pagare il solo costo di
gestione della spedizione.
Ci piacerebbe molto ricevere
suggerimenti da parte tua su
possibili miglioramenti o sugli
argomenti che vorresti leggere
sulla rivista.
Scrivici a
info@viviconsapevole.it: ogni
tuo suggerimento molto
prezioso!
Buona lettura
La Redazione
Vivi Consapevole
gennaio/marzo 2012
Anno IX numero 28
Editore
Macrolibrarsi
Ideatore
Giorgio Gustavo Rosso
Direttore Responsabile
Marianna Gualazzi
redazione@viviconsapevole.it
Responsabile di redazione
Romina Rossi
info@viviconsapevole.it
In redazione
Angelo Francesco Rosso
f.rosso@viviconsapevole.it
Massimiliano Cirielli
m.cirielli@viviconsapevole.it
Grafca e Uff. Abbonamenti
Editing snc
Servizi Editoriali - Cesena (FC)
abbonamenti@viviconsapevole.it
Uffcio commerciale
Enrico Fedrigo
commerciale@viviconsapevole.it
Hanno collaborato alla
realizzazione di questo numero
Biancarosa
Ugo Brollo
Grazia Cacciola
Fabrizio Cotza
Dharma Kaur
Luca Denti
Linda Fornasier
Luca Fortuna
Paolo Giordo
Federica Iannacci
Ciro Imparato
Erika Lerco
Alida Nepa
Simona Oberhammer
Liliana Paoletti
Alessandro Ronca
Giorgio Gustavo Rosso
Silvia Strozzi
Teresa Tranfaglia
Immagini
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http://www.shutterstock.com
http://www.dreamstime.com
Stampa
Grafca Editoriale Printing S.R.L.
Bologna
che cos ViviConsapevole
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2 ViviConsapevole - Primavera 2012 ViviConsapevole.it 3
I
n questi primissimi giorni
di febbraio, in cui stiamo
ultimando la realizzazione di
ViviConsapevole, il luogo in
cui viviamo e lavoriamo la
Romagna letteralmente ricoperto
di neve. Dalle colline, alla pianura,
fno al mare, tutto il territorio
uniformato dal morbido mantello
bianco, la cui altezza varia dai 200 ai
50 centimetri.
Da diversi giorni le scuole sono
chiuse e molte aziende si sono trovate
costrette a stoppare la produzione o a
rallentarla: alcuni non lavorano, altri
hanno iniziato a lavorare da casa.

La vita in citt diventata irreale
e fantastica: le strade sono enormi
marciapiedi bianchi in cui non sono
pi le automobili a farla da padrone.
I pedoni hanno invaso la carreggiata
e le poche automobili in circolazione
marciano a passo duomo.
La gente nonostante il freddo e la
neve che cade costantemente non
se ne sta certo chiusa in casa. Vedi le
famiglie a passeggio con i bambini e
i cani, in tanti vanno a fare la spesa a
piedi con lo zaino in spalla e la lista
in mano: si compra solo lo stretto
indispensabile, quello che si riesce a
portare da s. Per strada ci si ferma
a parlare con conoscenti e non, ci si
scambiano informazioni sul tempo e
la gente sorridente: tutti vanno pi
lentamente, si godono il paesaggio,
il camminare nella neve, latmosfera
rarefatta.
Nelle case, nei quartieri, nei
condomini si riscopre la solidariet
e il valore dellaiuto reciproco: e
allora tutti insieme si spala la neve,
si liberano ingressi, cortili, garage.
Ci si prestano badili, catene per gli
pneumatici. Si scende al piano di
sotto e si suona dal vicino di casa
che a stento si era soliti salutare e
gli si chiede un uovo, una cipolla
o un limone: uscire con un metro
di neve per andare al supermercato
a comprare un uovo impensabile
e allora si ritorna al prestito, allo
scambio e al dono.
I supermercati sono quasi vuoti, o
perlomeno molto meno pieni di
merci rispetto al solito. Eppure
nessuno sembra soffrire pi di
tanto di questa carenza e molti si
accorgono che non serve riepire un
carrello un giorno s e uno no o fare
la mega spesa settimanale. Basta
aprire la dispensa di casa per trovare
tante cose accumulate e mai usate e
inventare al volo una ricetta, oppure
pu essere loccasione giusta per
riscoprire qualche piatto povero
come il riso con i ceci, la zuppa di
legumi, una bruschetta aglio, olio e
sale. E se il pane non si trova, ecco
che tutti si affannano a cercare il
lievito per faro in casa. Ed ecco
che le case iniziano a profumare
di pani, torte, ciambelle e crostate
fatte a mano. Si provano dolci senza
latte o uova perch magari in casa
sono fnite, e si cercano sul web o
in qualche libro delle preparazioni
alternative per usare solo quello che
c a disposizione.
Si organizzano serate casalinghe in
compagnia, raggiungendo a piedi la
casa degli amici, pi o meno lontani.
Ma si esce anche a cena fuori, sempre
per rigorosamente a piedi: cosa c
di meglio di una bella camminata al
freddo dopo cena per digerire il pasto
e mantenersi in forma?
Tutti guardano fuori dalla fnestra,
scambiandosi cenni di saluto.
Il silenzio impressionante, pensando
che siamo in citt.
La lentezza del vivere estremamente
rilassante.

E se tutto questo potesse rimanere
una volta scioltasi la neve?
Sarebbe bello, sarebbe migliore,
sarebbe pi umano, pi gioioso, pi
divertente e pi equo.
Sicuramente in questi giorni di neve
non abbiamo incrementato il PIL:
forse per abbiamo aumentato il BIL,
il nostro Benessere Interno Lordo.
Laugurio che troviate in
queste pagine tanti spunti, idee e
suggerimenti per inizire a vivere
come se fuori ci fosse sempre un bel
metro di neve.
Marianna Gualazzi
Editoriale
Sotto la neve
il pane
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Indice
Permacultura
Dal deserto alloasi 18
Un orto sinergico di montagna 22
Un giardino commestibile in un giorno 27
Saper fare
Il tofu fatto in casa 30
Fare il sapone: tre ricette da provare 32
Energia e abitare
Il riscaldamento radiante a soffitto 38
Dal consumo al risparmio:
il PeR dellUmbria 42
A Ferrara un nuovo modo
di fare cohausing 45
Salute e benessere
Come scegliere gli oli essenziali 50
Prostata sana con lalimentazione e le medicine
naturali 53
Yoga kundalini per la salute e la consapevolezza 56
Disturbi femminili: prova la ginnastica intima 66
Bambini e genitori
La voce verde: comunicazione
efficace con i bambini 62
Viva la fascia: perch portare i piccoli 63
Self Help
Una vita al piano attico 68
Spiritualit
La comunit di Ananda 70
RUBRICHE
Le stagioni
nellorto
Il calendario delle
semine e dei
raccolti di Grazia
Cacciola 6
Cucina naturale
Rinnovarsi con le erbe in primavera 8
Insalate?
No, insalatini! 12
Pranzo pasquale per celiaci... e non! 14
La riflessione
Senza la crisi economica e senza la neve,
che vita ? 28
Fiori di Bach
Le propriet di Scleranthus 52

Libri & Eventi
Coltivare orti, balconi e giardini ecologici 75
I consigli di Macrolibrarsi.it 76
Eventi 80
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Stufe e dintorni
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6 ViviConsapevole - Primavera 2012 ViviConsapevole.it 7
A
partire da questo numero
proponiamo agli appassio-
nati orticoltori un calenda-
rio-guida che ci accompagni
passo per passo attraverso
le stagioni, nella cura delle nostre
coltivazioni. Senza seguire nessuna
scuola in particolare, ma beneficiando
di sistemi organizzativi riconducibili
allagricoltura biodinamica, alla siner-
gica e a tecniche sostenibili, il calen-
dario proposto vuole solo essere una
guida di rapida consultazione e orga-
nizzazione per lorticoltore, sia esso da
terrazzo o in piena terra, nonch unor-
ganizzazione di massima sui lavori del
mese nellorto e nel giardino.
Nel trimestre marzo, aprile, maggio si
presentano alcuni piccoli problemi che
possono essere contenuti prevenendoli.
Per esempio, ai primi tepori, sar bene
procedere a una disinfezione di peschi
e susini contro la monilia, per cui basta
unirrorazione di zolfo e alghe protei-
che. Allo stesso modo, sar bene con-
trollare la presenza di insetti utili, prima
tra tutte la coccinella, soprattutto dopo
un inverno mite culminato in una deci-
na di giorni di gelo a febbraio. Questi
insetti in alcune zone potrebbero essersi
risvegliati grazie allinsolito tepore, ma
aver subito perdite ingenti per lim-
provviso gelo: se dopo un primo con-
trollo sembrano non esserci, sar bene
ricorrere a un ripopolamento di questo
coleottero, formidabile predatore di
afidi, cocciniglie e acari. Per il prossimo
inverno, ricordiamoci anche di preparar-
gli qualche casetta di riparo negli angoli
pi tiepidi di orto e giardino.
La rubrica dedicata ai lavori nellorto
Grazia Cacciola Erbaviola.com
autrice di saggi e manuali sulla-
limentazione consapevole e gli stili
di vita etici. Si occupa da anni di
agricoltura naturale e agricivismo,
promuovendo lautoproduzione dei
vegetali, dal balcone di casa allorto
familiare, alla riconversione biolo-
gica delle colture intensive. Segue
da molti anni lalimentazione vegan,
integrandola costantemente con ger-
mogli freschi. (www.erbaviola.com)
Grazia Cacciola
Il calendario delle
semine
Le fasi lunari
La luna crescente favorisce lo
sviluppo vegetale delle piante
e i succhi risalgono verso la
superficie. La luna calante ha
leffetto opposto: i succhi si
ritirano verso la radice e la terra
ricettiva.
Semplificando, si seminano:
- Verdure epigee (solanacee,
crucifere): luna crescente.
- Verdure con cespo (insalate in
genere): luna calante.
- Verdure ipogee (tuberi, radici, bulbi):
luna calante.
Ma ancora pi semplicemente:
- Quello che va a fiore: luna crescente.
- Quello che non deve andare a fiore:
luna calante.
Si consiglia quindi di seminare in luna
calante ci che monta velocemente
a seme, come basilico, prezzemolo
e insalate, mentre in luna crescente
si seminer tutto il resto che non va
a seme, come per esempio peperoni,
melanzane, pomodori, fagioli.

In genere i semi messi a dimora in luna
crescente germinano pi velocemente.
sconsigliata per per la piantagione
di tuberi (carote, patate, ravanelli ecc.)
perch in luna crescente sviluppano
velocemente lanima, la parte interna,
che diventer molto dura. Allo stesso
modo, seminare le lattughe con la luna
crescente permette di ottenere un rapido
sviluppo, a scapito per di una minore
compattezza del cuore, mentre le cipolle
devono essere seminata in fase di luna
calante per ottenere un sapore meno
amaro e pi rotondo.
Scarica sul nostro sito il
Calendario Lunare delle semine
di Grazia Cacciola di marzo, apri-
le, maggio: bit.ly/xqkdi8
www.viviconsapevole.it
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6 ViviConsapevole - Primavera 2012 ViviConsapevole.it 7
Le stagioni nellorto
MARZO APRILE MAGGIO
Semina in semenzaio:
basilico, broccoli,
broccoletti, cardi, cavolfiori,
cavoli cappucci, cetrioli,
cipolle, lattuga, melanzana,
melone, peperone,
pomodoro, sedano,
sedano rapa, zucchine.
Semina in vaso / piena
terra: barbabietola rossa
da orto, bietola da coste,
carote, catalogna, cece,
cicoria, fave, lattuga da
taglio, lattughino, piselli,
prezzemolo, rape, ravanelli,
spinaci, taccole, valeriana,
zucca, zucchina.
Trapianti:
bietole da costa, catalogna,
zucchine, zucche
Raccolta:
Si raccolgono ancora
carciofi, cavoli cappuccio,
cicoria. Se si seminato
in autunno, cominciano ad
essere disponibili i primi
ortaggi: bietola da coste,
indivia, fave, lattughe,
piselli, prezzemolo, ravanelli
e spinaci.
Semina in semenzaio:
cavolfiore, cavolini di
Bruxelles, cavolo verza,
cicoria belga, indivia, lattuga,
scarola, sedano.
Semina in vaso / piena
terra: anguria, bietole,
barbabietole rosse, bietole
da coste, carote, catalogna,
piselli, prezzemolo, rape,
ravanelli, scorzanera,
spinaci, zucca, zucchine,
erbette, cetrioli, fagioli,
fagiolini, melanzane, melone,
pomodori, porri.
Trapianti: anguria, basilico,
catalogna, cavolo cappuccio,
cetriolo, cipolle, finocchi,
indivia.
Impianti: patate, batate,
asparagi, topinambur.
Raccolta: bietole, cavoli
cappucci, indivia, lattuga,
piselli, prezzemolo, ravanelli,
spinaci. Tra le primizie si
raccoglie: basilico, cetrioli,
cipollotti, cipolle, sedano,
valeriana, zucchine,
borragine, asparagi, carote,
cicorie, lattughini nuovi.
Semina in semenzaio:
broccoli, broccoletti,
cavolfiori, cavolini di
bruxelles, cavoli cappucci,
cavolo rosso, cavolo verza,
cicoria bionda, lattuga.
Semina in vaso / piena
terra: tutte le cicorie,
fagioli bianchi, finocchi,
indivia, lenticchie, anguria,
barbabietola, bietole, carote,
cetrioli, cicorie, fagiolini,
fagioli, lattuga, melone,
peperone, piselli, pomodori,
porri, prezzemolo, rape,
ravanelli, scorzonera, zucca,
zucchine.
Trapianti: broccoli,
broccoletti, cardi, cavolfiori,
cavolini di bruxelles, sedano
rapa, anguria, basilico,
cavolo cappuccio estivo,
cetriolo, cipolla, indivia,
lattuga, melanzana, melone,
peperoni, pomodori, porri,
scarola, sedano.
Raccolta: aglio, catalogna,
finocchi, patate novelle,
taccole, tutte le verdure da
foglia pronte.
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Ricette per la cura della salute
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a pi parti stato
appurato che il processo
di disintossicazione,
se affrontato in modo
corretto e sotto la guida
di terapisti competenti, un vero
toccasana per il nostro corpo. Lo
scopo della disintossicazione infatti
quello di aiutare il corpo a eliminare
le tossine alimentari e gli inquinanti
ambientali in modo dolce attraverso
una dieta bilanciata, luso sapiente
delle erbe, i rimedi della tradizione
popolare e tanta attivit fisica. Tutto
allinsegna dello stare bene.
Un recente studio compiuto dal
WWF in collaborazione con
lUniversit di Siena
(fonte: http://www.wwf.it/UserFiles/
File/News%20Dossier%20Appti/
DOSSIER/detox/blood%20test-
direttori.pdf) ha evidenziato tracce di
65 sostanze tossiche come diossine,
pesticidi e ammorbidenti nel sangue
di alcuni personaggi famosi, prestatisi
allo studio. La ricerca ha sottolineato
il massiccio ma spesso inconsapevole
bombardamento di composti dannosi
per il nostro corpo, che vengono
assorbiti attraverso la pelle, il cibo e
laria che respiriamo.
Depurarsi dentro e fuori
Le cure depurative agiscono con una
blanda stimolazione degli organi
emuntori (fegato, polmoni, reni,
intestino e cute) per eliminare tutto
ci di cui il corpo non ha bisogno.
Il modo pi semplice per usufruire
delle virt delle piante medicinali e
aromatiche consiste nel trasferimento
dei principi attivi dalla pianta
allacqua, ovvero attraverso un buon
infuso o una tisana. Preparare una
tisana o un infuso molto semplice
e richiede davvero poco sforzo,
tuttavia bisogna avere cura della
loro preparazione perch i principi
contenuti nelle erbe sono molto
delicati. La quantit di erbe da
utilizzare ad esempio varia a seconda
del preparato di erbe utilizzato, quindi
si consiglia di chiedere consiglio
allerborista.
Ecco alcune indicazioni pratiche:
nPer preparare un buon infuso:
portate a ebollizione 200 ml di acqua
e versatela direttamente sulla quantit
di erbe indicata sulla confezione (gli
infusi sono adatti quando si utilizzano
le parti tenere di foglie e fiori) in
un recipiente di vetro o ceramica
lasciando poi riposare per 5-10 minuti
prima di filtrare.
nPer ottenere un buon decotto:
un tipo di preparazione che consente
lestrazione dei principi attivi dalle parti
pi dure della pianta come le cortecce
o le radici. Si esegue mettendo le erbe
e lacqua nello stesso contenitore,
possibilmente di ceramica o di vetro,
e portandoli a ebollizione. Dopo aver
fatto sobbollire per un minimo di 10
minuti fino a un massimo di 20 minuti
(per le parti maggiormente dure della
pianta), si lascia riposare il decotto per
15 minuti e si filtra.
nPer ottenere uno sciroppo: lestratto
concentrato della pianta viene
mescolato ad altre sostanze come
il miele per rendere maggiormente
gradevole lassunzione dei principi
attivi anche ai bambini. Per preparare
lo sciroppo prendete un infuso o un
decotto concentrato e preparato con
il metodo precedentemente spiegato
e aggiungetevi 500 ml di miele.
Mescolate con cura per ottenere una
miscela che andr fatta raffreddare e
conservata in bottiglie di vetro scuro
con tappo di sughero.
nPer preparare un olio medicato:
riempite un barattolo con lerba
prescelta (ad esempio larnica
montana o lortica o liperico), quindi
versatevi dellolio di mandorle fino al
bordo del barattolo. Lasciate le erbe in
infusione per 2-3 settimane, ponendo
il barattolo in un angolo soleggiato
del giardino. Filtrate e conservate in
luogo fresco e buio in un contenitore
a chiusura ermetica. Tipici esempi di
olio medicato sono lolio di iperico
(antiinfiammatorio e cicatrizzante),
Silvia Strozzi
Rinnovarsi
con le erbe
in primavera
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8 ViviConsapevole - Primavera 2012 ViviConsapevole.it 9
di calendula (antimicotico e
immunostimolante), di camomilla
(antiinfiammatorio e calmante) e
dellachillea (tonico).
Depurarsi a tavola
Un altro modo per seguire un processo
di depurazione a tavola. Le nostre
campagne sono ricchissime di erbe
spontanee utili per il benessere: le loro
propriet nutritive e curative erano ben
note ai nostri nonni e alle generazioni
passate, che aspettavano la primavera
e lestate per la raccolta. Vediamo le
propriet di alcune delle piante pi
comuni e il loro impiego in cucina.
nLortica (Urtica dioica L.): dal
latino rere, bruciare, nome che
deriva dal bruciore prodotto dalla
penetrazione nella pelle umana dei
peli delle foglie e dalla sostanza
irritante (composto da acetilcolina,
formiato sodico e istamina) in essi
contenuta. Bisogna quindi fare molta
attenzione quando si raccoglie lortica
e munirsi di appositi guanti protettivi
per evitare reazioni allergiche
anche gravi. Le foglie contengono
sostanze azotate, minerali, vitamine
e polisaccaridi. Lolio di semi
(distribuito da alibaba.com) che se
ne ricava contiene oli polinsaturi
biostimolanti. La radice della pianta
utile per curare lipertrofia prostatica.
Si raccoglie da aprile a ottobre. In
primavera, le giovani foglie vengono
raccolte per preparare minestroni e
risotti o per arricchire le frittate. I
germogli, raccolti estirpando lintera
pianta, poich si trovano sotto il
livello del terreno, sono una leccornia
per gli intenditori. Ottimi per farcire
dei ravioli con i germogli leggermente
lessati, amalgamati con ricotta,
sale e noce moscata. Interessante
lapporto nutrizionale delle foglie di
ortica che contengono vitamine B, C
e K (Lazzarini, 2008), oltre a ferro e
oligoelementi.
Provatela cos:
Lo scopo della disintossicazione quello
di aiutare il corpo a eliminare le tossine
alimentari e gli inquinanti ambientali
in modo dolce attraverso una dieta
bilanciata, luso sapiente delle erbe,
i rimedi della tradizione popolare e tanta
attivit fisica
Ingredienti:
300 g di farina semi-integrale
3 uova
Per il ripieno
500 g di ortica
100 g di ricotta
50 g di pecorino stagionato
Per la salsa
2 cucchiai di crema di riso
50 g di noci di Pecan
2 cucchiai di olio doliva extravergine
Ravioli di ortiche e noci di pecan
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10 ViviConsapevole - Primavera 2012 ViviConsapevole.it 11
La cucina delle stagioni
Ingredienti
1 cestino di mirtilli
2 limoni
2 pompelmi rosa
1 arancia
ananas
3 cucchiaini di miele
qualche foglia di menta e melissa
Spremete tutti gli agrumi e filtratene il succo.
Tagliate la polpa dellananas e frullatela insieme in
modo da amalgamare perfettamente i sapori. Servite
in bicchieri alti con foglioline di menta e melissa.
Il tarassaco deriva dal greco traxis (intorbidimento
della vista) e akos (rimedio) o dal persiano
tarachakon, erba amara. Il termine popolare con
cui conosciuta questa pianta, soffione, invece si
deve ai particolari semi che caratterizzano il fiore.
Le foglie, raccolte durante tutto lanno (Lazzarini,
2008), sono ottime in cucina lessate o servite crude
in insalate miste. I fiori e i boccioli servono ad
aromatizzare i vini e le insalate e come condimento
nei crostini allaglio.
I giovani boccioli,
presenti tra le
foglie basali delle
rosette, possono
essere raccolti e
conservati sotto
aceto o sotto
sale, e utilizzati
come succedanei
dei capperi (Lanzani,
1989 Rodato, 1989).
In campo medico il tarassaco
usato come rimedio e cura di molteplici malattie e
disturbi; ha infatti propriet amaro toniche, depurative,
lassative oltre a stimolare la funzione epatica e favorire
la digestione.
Le propriet depurative attribuite alla pianta fin
dallantichit hanno valso a questa pianta numerosi
appellativi popolari.
In cucina ottima se abbinata con altre erbe spontanee.
Frullato depurativo integratore
Per preparate il ripieno pulite
lortica e scottatela per un minuto
in acqua bollente salata: non
buttate lacqua perch servir
per cuocervi i ravioli affinch
acquistino pi sapore. Scolate
lortica e strizzatela bene e, senza
tritarla, mescolatela con la ricotta e
il pecorino grattugiato.
Preparate la sfoglia di uova e
farina, tiratela e preparate i ravioli
con il ripieno alle ortiche. Cuocete
i ravioli in abbondante acqua
salata. Appena tornano a galla
scolateli con delicatezza e conditeli
con la salsa di noci ottenuta
frullando la crema di riso con un
filo dolio e le noci di Pecan tritate.
Decorate con qualche noce intera e
servite subito.
Ingredienti
400 g di farina semi-integrale
20 g di lievito di birra
2 cucchiai di olio doliva
extravergine
Per il ripieno
40 g di foglie di ortica
40 g di foglie di bardana
40 g di foglie di tarassaco
20 g di foglie di asperelle o
acetosella
40 g di foglie di borragine
40 g di bietoline fresche
150 g di ricotta fresca
2 rametti di menta fresca
1 cucchiaio di olio extravergine di
oliva
sale e pepe
Lavate tutte erbe tranne la menta,
asciugatele e lessatele in acqua
bollente per 5 minuti. Scolatele e
lasciatele raffreddare.
Sciogliete il lievito di birra in
acqua tiepida e impastate con la
farina, lolio e un pizzico di sale.
Lasciate lievitare limpasto per
30 minuti. Nel frattempo tritate
le erbe selvatiche, unitele alla
ricotta, aggiungete la menta fresca
spezzettata con le mani e aggiustate
di sale e pepe. Dividete limpasto
di focaccia in due parti. Stendete
una parte e foderate lo stampo di
una tortiera, coprite con il ripieno,
quindi ricoprite con un altro strato
di pasta. Bucherellate e spennellate
con lolio doliva extravergine e
infornate a 190 C per 25 minuti.
Servite la focaccia calda.
Focaccia alle 7 erbe
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10 ViviConsapevole - Primavera 2012 ViviConsapevole.it 11
Un altro modo per seguire un processo
di depurazione a tavola. Le nostre
campagne sono ricchissime di erbe
spontanee utili per il benessere
Naturopata esperta di cucina naturale, giornalista
pubblicista, Silvia Strozzi cura per Macro edizioni
la collana di cucina Cucinare naturalMenteper la
salute. Ha scritto sempre per Macro edizioni i libri di
cucina per bimbi 100 baby pappe e 100 baby ricette.
Tiene con continuit conferenze e corsi di cucina
naturale per la famiglia.
Silvia Strozzi
Ingredienti
litro di latte
200g di farina
2 uova
sale e pepe
Per il ripieno
150 g di ricotta
100 g di foglie tarassaco cotte e tritate
100 g di taleggio
Sbattere i tuorli con la farina
aggiungendo a poco a poco il latte
per ottenere un composto liquido.
Lasciate riposare per 10 minuti e
componete le crespelle e cuocetele
a fuoco basso in una padella
antiaderente. Preparate il ripieno
amalgamando la ricotta con il
tarassaco tritato. Salate e pepate.
Riempite le crespelle con il ripieno
di ricotta e ripiegatele in quattro
a fazzoletto. Sistematele in una
pirofila che possa andare in forno.
Coprite con pezzettini di taleggio e
infornate per 20 minuti a 180 C.
Servite calde.
Crespelle a fazzoletto con ricotta, tarassaco e fonduta di taleggio
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12 ViviConsapevole - Primavera 2012 ViviConsapevole.it 13
Insalate? No, insalatini!
Come preparare le verdure fermentate: un aiuto alla digestione
e un elisir di salute per il nostro intestino
Giusi De Francesco
G
li insalatini, o verdure
fermentate, sono un
antichissimo mezzo
di conservazione
conosciuto pressoch
in tutto il mondo. Agli insalatini
sono legati numerosissimi effetti
benefci sullorganismo umano.
Durante la fermentazione, controllata
essenzialmente dalla salamoia o dalla
pressione e il sale, si sviluppano
numerose sostanze: vitamine del gruppo
B, K, C e i lattobacilli o fermenti lattici.
Questi ultimi svolgono una molteplice
azione a livello intestinale:
c aiutano la digestione delle proteine e
degli zuccheri;
criattivano la fora batterica intestinale
e quella vaginale preposte a
sintetizzare le vitamine del gruppo B
e del gruppo K;
cacidifcano il tratto intestinale,
che inibisce lo sviluppo di germi
patogeni;
csintetizzano alcune sostanze
antibiotiche (per esempio il
Lactobacillus acidophilus), effcaci
contro la maggior parte dei batteri
enteropatogeni;
caiutano la decomposizione di alcune
sostanze cancerogene.

Nel riattivare la fora batterica
intestinale, gli insalatini, quindi, hanno
la capacit di far assorbire meglio i cibi
e di ripristinare, con un uso costante, le
capacit dellorganismo di mantenersi
in buona salute.
Al giorno doggi, purtroppo, limpiego
costante degli insalatini, peraltro
assai facili da preparare, si quasi
completamente perso, pur essendo
dimportanza essenziale sia per quanti si
alimentano di prodotti animali che per
coloro che si rivolgono esclusivamente
ai prodotti vegetali.
Gli insalatini possono essere preparati
immergendo le verdure in un liquido
salato (acqua e sale, o shoyu, aceto
di umeboshi) o per pressione, con
aggiunta di sale o derivati (umeboshi,
miso, foglie di shiso ecc.) e possono
essere invecchiati pi o meno a lungo, a
seconda delle stagioni e delleffetto che
si vuole ottenere (yin o yang).
Allo scopo si possono utilizzare quasi
tutte le verdure (ravanelli, rape, daikon,
cavolfore, broccoli, carote, cipolle,
fagiolini, cetrioli ecc.).
Insalatini rossi di ravanelli
Ingredienti
Ravanelli, aceto di umeboshi
Lavate i ravanelli. Tagliateli a rondelle
sottili e metteteli in un recipiente di
ceramica o di vetro.
Versateci sopra laceto di umeboshi
(1 cucchiaino ogni 2-3 ravanelli di
media grandezza).
Mescolate bene e pressate i ravanelli
coprendo con un piattino di diametro
leggermente inferiore a quello del
recipiente e ponendovi sopra un peso
di 1-2 kg. Dopo unora noterete che
nel recipiente compare dellacqua.
Lasciate riposare a temperatura
ambiente, coprendo con un panno.
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12 ViviConsapevole - Primavera 2012 ViviConsapevole.it 13
Stufe e dintorni
Gli insalatini saranno pronti nel
giro di 3-4 ore. Noterete che
prenderanno un bel colore rosso
uniforme. Potete consumarli entro il
giorno successivo alla preparazione.
Ottimi per guarnire.
Insalatini di ravanelli (e
altre verdure) in salamoia
Ingredienti
Ravanelli, acqua, aceto di umeboshi
Prendete dei ravanelli interi senza
foglie, lavateli e disponeteli in un
vaso di vetro a chiusura ermetica.
Potete aggiungere qualche aroma
per profumare la salamoia (qualche
foglia di alloro, semi di fnocchio, un
gambo di sedano, un pezzetto di
kombu o altro).
Versate nel vaso una parte di
acidulato di umeboshi ogni 5-6 parti
dacqua e chiudete bene il vaso.
Gli insalatini saranno pronti dopo
circa 8-10 giorni, quando, cio,
noterete che lacqua sar diventata
leggermente torbida, formando
un deposito biancastro sul fondo
del vaso, mentre la verdura avr
acquistato un sapore acido.
Prendetene uno o due pezzi a testa
a ogni pasto. In alternativa alla
soluzione di aceto di umeboshi e
acqua potete usare un cucchiaio
di sale grosso per litro dacqua
oppure una parte di shoyu ogni
5-6 parti dacqua. Potete fare degli
insalatini anche usando altre verdure
opportunamente tagliate, da sole o
mescolate fra di loro in una delle tre
soluzioni di cui sopra.
Tratto da Guarire con il cibo di Giusi
De Francesco.

Ricette per la salute
Cosa leggere
Ordina su macrolibrarsi.it o chiama
il numero verde 800 974 001
Giusi De Francesco
Guarire con il Cibo
300 ricette di cucina e
rimedi naturali
Macro Edizioni, 2004
Naturopata e terapeuta olistica,
allieva di Michio Kushi,
approfondisce i propri studi in
Inghilterra, Francia e Svizzera,
sotto la guida di insegnanti famosi
e apprezzati. Co-fondatrice nel
1986 del centro Il Naviglio di
Milano. Da trentanni insegna
nutrizione e alimentazione naturale
in centri e scuole. Dirige insieme
al marito il centro olistico Il
Soffone per larmonizzazione e
il benessere psicofsico, attraverso
lalimentazione naturale e il
riequilibrio energetico.
Per info e contatti: ilsoffone.com.
Giusi De Francesco
Che cos lumeboshi?
Variet di albicocca giapponese
raccolta ancora verde e conser-
vata a lungo sotto sale e foglie
di shiso (il frutto dellumeboschi
generalmente considerato una
prugna, bench sia vicino alle al-
bicocche sia botanicamente che
per aspetto e sapore).
Che cos lo shoyu?
Salsa liquida fermentata a base
di soia, frumento, acqua e sale
marino.
Entrambi si trovano in tutti i negozi
di alimentazione naturale e macro-
biotica e su www.macrolibrarsi.it.
FOCUS INGREDIENTI
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14 ViviConsapevole - Primavera 2012 ViviConsapevole.it 15
Pranzo pasquale
per celiaci... e non!
Un men gustoso e senza glutine per festeggiare tutti insieme
Teresa Tranfaglia
Antipasto
Involtino di radicchio
Ingredienti per ogni involtino
1 foglia larga di radicchio lavata e
asciugata
80 g di tofu fresco al naturale
1 acciuga sminuzzata
5 olive nere di Gaeta, snocciolate
cucchiaino di capperi
5 gherigli di noci spezzettati
1 cucchiaino di semi di girasole
Sale q. b.
2 cucchiaini di olio extravergine di oliva
1 cucchiaino di acidulato di riso
Paprica piccante (facoltativo)
1 cucchiaio di miele
Procedimento
Unite in una ciotola il tofu, lacciuga
sminuzzata, le olive, le noci, i capperi,
laceto, 1 cucchiaino di olio e il sale.
Mescolate bene gli ingredienti.
Aprite la foglia di radicchio e cospargetela
della crema ottenuta.
Avvolgete la foglia di radicchio e fermatela
con uno stuzzicadenti.
Sistemate linvoltino su un piatto da portata
e cospargete la superfcie di miele, sale, olio,
semi di girasole e paprica piccante.
Primo piatto
Penne alla caprese
Ingredienti per 6 persone
600 g di penne di mais biologiche
900 ml di passata di pomodoro biologica
20 foglie di basilico
2 spicchi di aglio
1 confezione di formaggio caprino poco
stagionato
2 cucchiai di pecorino grattugiato
6 cucchiai di olio extravergine di oliva
Sale q. b.
Pepe, facoltativo
Procedimento
In una pentola fate rosolare lolio con
laglio; unite la passata di pomodoro, il sale
e lasciate sobbollire a fuoco moderato per 20
minuti, poi spegnete.
In una pentola capiente portate a bollore
abbondante acqua salata e cuocete le penne
di mais per circa 8 minuti. Scolate le penne e
adagiatele in una grande terrina.
Tagliate a cubetti il formaggio caprino e
unitelo alle penne.
Aggiungete il basilico e il sugo di pomodoro.
Mescolate bene e servite con formaggio
pecorino grattugiato e pepe.
Secondo piatto
Mazzancolle con mandorle
e carciofni
Ingredienti per 6 persone
900 g di mazzancolle o gamberoni
freschi
700 g di carciofni
5 cucchiai di mandorle sgusciate,
tostate e affettate
1 limone biologico
Prezzemolo lavato e tritato
risaputo che lintolleranza al glutine
comporta nei soggetti affetti, ma non
diagnosticati, una moltitudine di sin-
tomi patologici che spesso rendono
difficile la vita.
Che cosa la celiachia o lintol-
leranza al glutine?
La malattia celiaca una intolleranza
permanente alla gliadina del fru-
mento e a specifiche proteine, dette
prolamine, presenti in altri cereali.
Dove si trova il glutine?
Il glutine presente nei seguenti
cereali:
grano duro
grano tenero
farro
kamut
segale
orzo
avena
A quale et si pu scoprire una
celiachia?
A qualunque et! Molti, purtroppo,
ancora pensano che questa condi-
zione possa riguardare solo i bam-
bini. La verit che la celiachia pu
comparire a qualunque et.
Come si cura la celiachia?
Eliminando il glutine dalla propria
alimentazione.
CARTA DIDENTITA DELLA CELIACHIA
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Ordina su macrolibrarsi.it o chiama il numero verde 800 974 001
Teresa Tranfaglia
Celiachia, Intolleranze,
Allergie Alimentari
800 ricette naturali
senza glutine, uova, latte
vaccino, lievito
Macro Edizioni, 2012
Stephen Wangen
Pi Sani senza Grano
Nuove prospettive e conoscenze
su: allergie ai
prodotti derivati dal grano,
celiachia e intolleranza al glutine
Macro Edizioni, 2012
Ricette per intolleranze e allergie
Sale q. b.
Pepe, facoltativo
6 cucchiai di olio extravergine di oliva
Procedimento
Mondate i carciofni, eliminando le foglie
pi dure.
Lavateli e tagliateli in due parti, nel senso
della lunghezza.
Cuocete a vapore i carciofni per 12 minuti,
poi sistemateli in un piatto da portata
alquanto ampio.
Cuocete a vapore le mazzancolle per 8
minuti, sgusciatele e ponetele assieme ai
cuori di carciof.
Lavate il limone e affettatene una met nel
senso della larghezza. Tagliate ancora le
fette di limone in 4 spicchi e uniteli al piatto.
Aggiungete le mandorle.
Condite con olio, sale, pepe e succo di
limone. Amalgamate bene gli ingredienti e
servite con prezzemolo tritato.
Dessert
Colomba Pasquale
Ingredienti per 8 persone
250 g di margarina vegetale senza
glutine
300 g di zucchero di canna polverizzato
1 cucchiaino di vaniglia naturale
1 pizzico di sale
8 uova
250 g di mandorle pelate, tostate e
macinate
100 g di farina di riso
3 limoni grossi, solo la buccia
grattugiata
1 bustina di lievito per dolci senza
glutine
3 cucchiai di miele
1 cucchiaio di spremuta di arancia
30 mandorle pelate e tostate
Utensili
Uno stampo per colomba in carta da forno,
misura media.
Procedimento
Spumate alla perfezione la margarina, lo
zucchero, la vaniglia, il sale. Unite le uova
uno per volta, lavorate per ottenere un
composto gonfo e leggero. Grattugiate i
limoni, mescolate le mandorle con la farina
e il lievito setacciato. Unite i composti e
mescolate a lungo e delicatamente con le
mani. Versate nello stampo di carta da forno
e infornate a 170 C per 1 ora. Sfornate e
fate raffreddare.
Portate a bollore il miele con il succo di
arancia, spegnete, versate le mandorle e
mescolate.
Cospargete la colomba con le mandorle
mielate allarancia e servite.
Buona Pasqua a tutti!
Nel 2011 stato pubblicato uno
studio di grande interesse e novit
su quella che pu essere definita
Gluten Sensitivity, ovvero ipersensi-
bilit al glutine. Il merito va ad una
ricerca dellUniversit di Baltimora
(sezione School of Medicine) e della
Seconda Universit degli Studi di
Napoli, diretta da Alessio Fasano ed
Anna Sapone e pubblicata su BMC
Medicine.
Ma in che cosa si differenziano la
celiachia e la sensibilit al glutine?
In sostanza le due condizioni sono
entrambe causate dallingestione di
glutine, ma sono diverse nei mecca-
nismi molecolari e soprattutto nella
risposta immunitaria del corpo. Men-
tre la celiachia una riposta autoim-
mune provocata dagli anticorpi che
cercano di adattarsi alla presenza
del glutine, la sensibilit un mec-
canismo autoimmune innato, per cui
presente da sempre nel corpo. Inol-
tre mentre la celiachia causa danni
e lesioni allintestino, la sensibilit al
glutine di manifesta con infezioni allo
stesso. Si calcola che in Italia oltre 3
milioni di persone siano colpite dalla
Gluten Sensitivity.
Fonte: Anna Sapone, Karen M. Lam-
mers, Vincenzo Casolaro, Marcella
Cammarota, Maria T. Giuliano, Mario
De Rosa, Rosita Stefanile, Giuseppe
Mazzarella, Carlo Tolone, Maria I. Russo,
Pasquale Esposito, Franca Ferraraccio,
Maria Carteni, Gabriele Riegler, Laura de
Magistris and Alessio Fasano, Diver-
gence of gut permeability and mucosal
immune gene expression in two gluten-
associated conditions: celiac disease and
gluten sensitivity, BMC Medicine 2011,
9:23doi:10.1186/1741-7015-9-23.
CHE COS LA GLUTEN SENSITIVITY
laureata in pedagogia e in vigilanza
scolastica. Vive a Salerno. Esperta di
alimentazione naturale di tipo macrobiotico,
kusminiano, ortomolecolare. Promuove
lalimentazione naturale per gli intolleranti al
glutine, alla caseina, alle uova ecc.
Ha approfondito, assieme al dottor Lorenzo
Acerra, i problemi derivanti dai metalli pesanti
odontoiatrici. stata presidente dellADOM,
una piccola associazione che si occupa delle
persone intossicate dai metalli odontoiatrici
(amalgama, alluminio, palladio, nichel ecc).
Ha svolto corsi di alimentazione naturale
a Milano per la ERREDIEFFE, stata
relatrice per la stessa ERREDIEFFE di
conferenze sullalimentazione naturale. Ha
scritto numerosi articoli sullalimentazione
naturale, sulle intolleranze alimentari e articoli
sullautismo. autrice per Macro Edizioni
dei libri Celiachia, intolleranze, allergie
alimentari; Golosit senza latticini; Golosit
senza glutine.
Teresa Tranfaglia
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Stufe e dintorni
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18 ViviConsapevole - Primavera 2012 ViviConsapevole.it 19
Dal deserto
alloasi
Karen Olson racconta la storia della leggenda vivente della permacultura,
Scott Pittman
Estratto da Permaculture n. 66 - Traduzione di Romina Rossi
S
cott e Arina Pittman
vivono nel villaggio di
Jacona, a Nord di Santa
Fe. La loro casa parte
di ununica realt di
cohousing di 10 acri. Legalmente,
le case sono considerate condomini.
Mentre le case hanno proprietari
individuali, gli inquilini i quali
hanno aderito a due ordinanze
che prevedono che sulla propriet
non non si far uso n di sostanze
chimiche n di violenza hanno
dei beni in condivisione, compresa
la terra. Qui Scott e Arina Pittman
hanno la loro fattoria dimostrativa
di permacultura Lots of Life in One
Place (Tanta vita in un unico posto,
N.d.T.). Proprio per via di questa
struttura, abbiamo ottenuto pi terra
e una condizione di vita migliore
di quanto avremmo ottenuto se
non avessimo condiviso i nostri
beni, afferma Arina Pittman. Non
avremmo potuto comprarci questo
pezzo di terra, piantarvi alberi da
frutto e allevare le capre.
In una lussureggiante oasi circondata
da boscaglia, la fattoria fornisce ai
Pittman quasi tutto il fabbisogno
di carne, latte, uova, erbe, frutta
e verdura. Per far crescere il loro
giardino mandala del diametro
di 22 metri, usano un sistema
di irrigazione a goccia e molto
pacciame a base di paglia. I Pittman
irrigano regolarmente il frutteto,
i campi di lavanda e un terreno a
pascolo recintato per la rotazione del
pollame con acqua ottenuta da un
canale di irrigazione tradizionale
chiamato acequia che scorre sulla
propriet ininterrottamente dal 1706.
Una piscina abbandonata stata
trasformata in una serra per tutte le
stagioni e in spazio per la mungitura
delle capre.
La propriet anche la sede di
un progetto di bonifica delle zone
umide per mezzo della costruzione
di giardini galleggianti di 5 acri che
ai residenti e alle capre piace
percorrere.
Pittiman e Bill Mollison hanno
progettato il giardino galleggiante
usando come modello il chinampa, il
giardino pensile Mesoamericano.
Larido paesaggio del New
Mexico intorno alla propriet
di Pittman.
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Laustraliano Doug Durrough e suo
cugino scavarono il grande stagno
e i canali serpeggianti. Oggi, il
giardino galleggiante brulica di vita.
Cos come la casa dei Pittman.
Dentro casa
Insieme al loro figlio di due anni,
Sasha, i Pittman vivono in una
struttura ibrida di paglia/mattoni
cotti al sole, per la cui costruzione
ci sono voluti sei anni. Scott
Pittman, che ha anche tre figli
grandi, dice che la casa perfetta
per il tipo di clima. Agisce proprio
come ci si aspetta che faccia: calda
in inverno, fresca destate.
La maggiore necessit di
riscaldamento invernale garantita
dal solare passivo e da una stufa in
muratura russa.
La casa costruita attorno a un
cortile coperto da un tetto, che
garantisce ai Pittman uno spazio
con temperatura controllata in cui
coltivare banane, fichi, cirimoia
e agrumi e fornisce ai piccoli
uccelli un luogo in cui
vivere.
Questo spazio verde di 215 metri
quadri ottiene lacqua da un
sistema sotterraneo di filtraggio
con pietra pomice di marca Watson
Wick, che utilizza tutta lacqua di
scolo e le acque nere della casa.
Questo sistema interno integrato
fornisce cibo, umidifica laria e
crea un bacino di calore che aiuta a
modificare la temperatura interna.
Quando hanno progettato la loro
casa, i Pittman hanno anche
limitato i campi elettromagnetici,
usando materiale non tossico, e
cercando il materiale localmente.
Abbiamo usato solo materiali
naturali che donano alla
nostra casa unatmosfera
meravigliosa, dice Pittman.
Intorno a casa
Oltre a questa propriet, Pittman ha
lavorato alla progettazione di molti
progetti e programmi educativi nel
New Mexico. Alla Seeds of Change
Farm a El Guique ha usato tecniche
di permacultura per migliorare
la mission dellazienda quella di
fornire al mondo semi ottenuti con
impollinazione aperta. Nel ranch
dellattrice Shirley MacLaine si
divertito a lavorare al restauro
di uno spartiacque rivierasco. In
pochi anni, dice, abbiamo visto un
ruscello intermittente cominciare a
La propriet dei Pittman 13
anni dopo aver implementato il
loro progetto di permacultura.
Il pascolo irrigato usato
per pecore, galline e capre
contiene una variet di erbe
salutari, rovi e frutti e piante
foraggiere per le persone e
per le api, ma anche per gli
animali sopracitati.
Mi fa strano che la maggior parte
delle persone veda la permacultura
come una tecnica di giardinaggio.
Siamo molto orientati al cambiamento.
Uno potrebbe anche spingersi un p
pi in l e considerarla
culturalmente rivoluzionaria
Permacultura
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20 ViviConsapevole - Primavera 2012 ViviConsapevole.it 21
scorrere tutto lanno nella parte alta dello
spartiacque e un ritorno della vegetazione
insieme alla fauna selvatica.
Recentemente due diversi gruppi di
Navajo (Din) hanno chiesto a Pittman di
creare dei programmi, uno per il ripristino
della terra e laltro per dare ai giovani gli
strumenti per un equo sostentamento in
modo che possano restare nella loro terra
tribale. Ma Pittman vuole anche creare
un programma nella sua comunit locale
per mettere in contatto i contadini anziani,
che non hanno pi le forze di lavorare le
proprie terre, con i contadini pi giovani
che non possono permettersi di comprare
la terra e i mezzi. C un sacco di terra
incolta nel mio bacino idrico, coperta di
erbacce, perch i proprietari non riescono
pi a prendersene cura, dice Pittman.
La combinazione della saggezza di
questi contadini in pensione con lenergia
e le buone intenzioni dei giovani che
cominciano a lavorare la terra potrebbe
portare molti miglioramenti in questa
comunit.
Pittman e lIstituto di Permacultura al
momento stanno lavorando allo sviluppo
di un programma con la Ocklahoma
National Guard per aiutare le persone nei
villaggi dellAfghanistan a sviluppare
Scott Pittman cresciuto in un ranch nel West
Texas, ha passato quattro anni in Turchia arruolato
nella U.S. Air Force, e ha combattuto per i diritti
civili quando era al college. Ha dato avvio a una
costruzione e a un business di lavorazione del legno
a Santa Fe, New Mexico, poi si messo alla prova
come contadino biologico. stato introdotto alla
permacultura durante un breve workshop con Bill
Mollison nel 1985. Quellincontro lo ispir a volare
fino in Nepal per seguire quello che era conside-
rato uno degli ultimi corsi di Mollison prima della
pensione. Lanno dopo, Pittman ha cominciato a
viaggiare per il mondo con Mollison insegnando
permacultura.
Pittman, che ha appena compiuto settantanni, ha
insegnato in circa 200 corsi di Permaculture Design
Certificate, inclusi progettazione Polyculture per la
sostenibilit, produzione su piccola scala di cacao a
Haiti, progettazione di case ad autosufficienza ener-
getica in Siberia, necessit quotidiane della comu-
nit come la gestione dei rifiuti e lorganizzazione
comunitaria per il Landless Workers Movement
nel Brasile del Sud, metodi di raccolto irrigati con
pioggia in Guatemala e un corso in Ecuador a cui
parteciparono pi di 100 persone che rappresenta-
vano un Cross-Section di etnie, culture e diversit
istituzionali dellintero Paese.
Uno dei doni di Pittman al mondo della permacultu-
ra la sua abilit di lavorare con diverse comunit.
Lavora con indigeni, celebrit di Hollywood, con-
tadini locali, ufficiali governativi e ragazzi del colle-
ge, dice Toby Hemenway, autore di Gaias Garden.
Non conosco nessun altro che sia in grado di creare
cos facilmente ponti con queste culture.
Negli anni, Pittman ha anche continuato a lavora-
re a casa propria nel New Mexico. il direttore
dellIstituto di Permacultura, che fu fondato da Bill
Mollison nel 1997 come una organizzazione sorella
dellIstituto di Permacultura dellAustralia. Ha fon-
dato il Permaculture Drylands Journal (ora non pi
in vita, ma gli archivi saranno presto disponibili sul
sito dellIstituto) ed co-fondatore del Permaculture
Credit Union con Manuel Abascal, che ora ha dieci
anni e oltre 5 milioni di dollari di beni. Sta proget-
tando numerose propriet, inclusa la sua e quella di
sua moglie.
Hemenway definisce la sua propriet una meravi-
glia di progettazione in permacultura.
La storia di Scott Pittman
Permacultura
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20 ViviConsapevole - Primavera 2012 ViviConsapevole.it 21
pratiche di agricoltura e di pastorizia
pi efficaci. Ho sempre pensato che
i militari possano essere una forza
incredibile, per il bene se usata per
riparare ai danni ambientali e per
fornire aiuti alle persone del terzo
mondo, che sono intrappolate in un
continuo ciclo di povert e malattia,
afferma Pittman.
Allorizzonte
Oltre a tutto questo lavoro nel mondo
fisico, Pittman sta lavorando a un
libro sulle lezioni implicite della
permacultura. Mentre le strutture
visibili e invisibili della permacultura
sono quelle di cui noi parliamo e
che usiamo come esempi durante
le lezioni, c uno spirito della
permacultura non detto che, secondo
me, quello che le da potere ed
la ragione per cui la permacultura
si diffusa in tutto il mondo senza
laiuto della cultura dominante o dei
governi, dice.
Il corso di Progettazione di
Permacultura spesso considerato
unesperienza che cambia la
vita, ed in effetti lo . Credo che
attiriamo alcune delle persone pi
appassionate ed etiche al mondo alla
nostra crescente trib. Mi fa strano
che la maggior parte delle persone
veda la permacultura come una
tecnica di giardinaggio. Siamo molto
pi orientati al cambiamento. Uno
potrebbe anche spingersi un po pi
in l e considerarla culturalmente
rivoluzionaria. In ogni corso in cui ho
insegnato, ho scoperto che le persone
sono incredibilmente commosse nel
loro cuore e condividevano questo
cambiamento con il resto della classe
e con me.
Insegnare la permacultura mi ha dato
la straordinaria opportunit di essere
il vero me stesso con sempre meno
trepidazione. In cambio questo ha
dato ai miei studenti lopportunit di
aprirsi ed essere chi sono. Lintero
processo incredibilmente liberatorio
e, credo, la via di apprendimento si
sta dimostrando valida.
Permacultura
Abbondanza nelloasi.
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Federica Iannacci, Associazione Montanari Bertoniani e Luca Denti
Foto di Federica Iannacci, Stefano Sciullo, Luca Denti
Storia di unesperienza di progettazione in permacultura sulle colline pescaresi
Un orto sinergico
di montagna
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Permacultura
Q
uesta storia ha inizio
in un piccolo comune
inerpicato sul versante
pescarese del Gran
Sasso: Montebello
di Bertona. Territorio montano,
caratterizzato da inverni lunghi e
freddi. Ci troviamo in un rifugio, o
meglio una stinzia, autocostruita
secondo metodi tradizionali,
situata a poco meno di mille metri
daltezza. Siamo un gruppo di amici,
desiderosi di recuperare e conservare
la biodiversit locale e di riscoprire
un contatto autentico con la natura.
Vogliamo sperimentare nuove strade.
Magari fare un orto comunitario.
Il lavoro partito. Andiamo alla
ricerca di antiche sementi autoctone
nelle case degli anziani del paese.
Subito dopo ci confrontiamo tra
noi per scegliere il sito adatto alla
realizzazione di un orto sinergico di
montagna.
Abbiamo gi unidea, girovaghiamo
tra gli alberi, le radure, e studiamo
i fattori limitanti del sito.
Individuiamo il Sud geografco
tramite lombra proiettata da
un bastone infsso nel terreno e
decidiamo di erigere i bancali
a paraboloide, per seguire il
movimento del sole durante la
giornata, godendo della massima
luce e calore possibile.
Gli insegnamenti di Sepp Holzer,
Masanobu Fukuoka ed Emilia Hazelip
Recuperiamo pietre bianche, presenti
nei pressi del sito, e le adagiamo sul
lato meridionale dei bancali. Le pietre
rifettono i raggi solari sui bancali
antistanti e immagazzinano calore
nella loro massa. Poi, la radiazione
termica sar ceduta allambiente, con
gentilezza, dopo il tramonto. Oltre
a ci, come lalchimia dei tumuli
lapidei dellAtlante, tra gli interstizi
dei massi le preziose gocce della
condensa mattutina contribuiranno
allinumidimento del terreno.
Nuovo calore dato dalla
natura del bancale stesso: un
compostaggio sottostante ottenuto
dalla stratifcazione di rami posti
alla rinfusa (mai paralleli), un poco
di segatura e fogliame umido di
sottobosco. La reazione esoergonica
di compostaggio contribuir al
riscaldamento dallinterno. A
ispirare il lavoro stato un famoso
permacultore austriaco, Sepp Holzer,
che grazie a tecniche simili riesce
a coltivare piante mediterranee
in alta montagna. In realt si
rispolverato per loccasione lantico
metodo abruzzese della rola,
tradizionalmente usato per la
coltivazione di peperoni e pomodori.
La rola di una volta, raccontata
da un anziano del paese, presto
svelata: si delimita una porzione di
terreno con canne o ramoscelli; si
pone uno strato di letame fresco
quasi sempre di pecora ottenuto
dalla pulizia della stalla; si dispone
uno strato di rami secchi; si ricopre
con la terra; si semina; si ricopre il
terreno, come una pacciamatura, con
altri ramoscelli secchi. Nel nostro
caso non stato usato il letame
per non viziare troppo le giovani
piantine, cercando di farle irrobustire
in autonomia ed evitando un eccesso
di sostanza azotata.
La fertilit del suolo sar assicurata
dallaccrescimento radicale delle
piante stesse. Radici su vari livelli,
tubericole o fttonanti, superfciali
e stolonifere. Queste, oltre a
Siamo un gruppo di amici, desiderosi
di recuperare e conservare
la biodiversit locale e di riscoprire
un contatto autentico con la natura.
Vogliamo sperimentare nuove strade.
Magari fare un orto comunitario
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lavorare meccanicamente il terreno,
lo arieggeranno, distribuiranno
uniformemente lacqua e lo
renderanno un habitat confortevole
per microrganismi, lombrichi,
coleotteri e ogni espressione delle
infnite variet della vita sotterranea.
Il suolo lasciato a se stesso non
impoverisce, ma aumenta la sua
fertilit e il suo equilibrio. Cos le
lezioni di Masanobu Fukuoka ed
Emilia Hazelip fanno da guida al
nostro lavoro di sperimentazione.
Anche le erbe infestanti non sono
viste come un problema: di fatto
possono contribuire a regimare
lacqua in un terreno pesante ed
argilloso come il nostro. Il controllo
del loro sviluppo, pi che il pensiero
di una totale eliminazione, unottica
decisamente diversa sullargomento.
Incrementare la biodiversit:
tante specie e tante api
Abbiamo inoltre deciso di piantare
un nutrito numero di specie diverse,
agevolando il pi possibile la
biodiversit allinterno dei bancali.
Liliacee, selezionatrici la microfora
utile ma repellenti per i nematodi
(parassiti delle piante); leguminose,
per fssare lazoto atmosferico nel
suolo; fori, soprattutto asteracee,
per attirare gli insetti pronubi (gli
insetti che trasportano il polline
da un fore allaltro permettendo
limpollinazione); piante orticole
tradizionali e aromatiche. Il terreno
dei bancali stato coperto con la
paglia, infatti in natura non esiste
terreno fertile del tutto nudo. La
pacciamatura riduce levaporazione
e quindi i consumi dacqua, evita
un dilavamento eccessivo o un
compattamento del terreno per opera
della pioggia, protegge il suolo
dallazione dei raggi ultravioletti che
devitalizzano i microrganismi utili,
combatte la crescita di erbe spontanee
che entrerebbero in competizione con
le colture. La paglia sar in futuro
sostituita da una pacciamatura verde
e vivente, nella proiezione di un orto
riseminante e permanente.
Lultimo passaggio per arricchire
la fertilit dellorto quello di
aggiungere, nei pressi, alcuni
alveari. Poco pi a nord, le api scout
decollano dalle arnie rivolte verso
A ispirare il lavoro stato un famoso
permacultore austriaco, Sepp Holzer,
che grazie a tecniche simili
riesce a coltivare piante mediterranee
in alta montagna
Permacultura
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lorto. Si tratta, di fatto, di una
soluzione di carattere permaculturale,
che permette di ottenere un benefcio
sia per lorto che per le api. Al
termine del lavoro, i bombi e le
farfalle fanno prontamente visita ai
fori arancioni che sbucano allegri
dalla paglia dorata.
I primi frutti
Dopo un anno di vita dellorto
abbiamo potuto raccogliere i primi
frutti. Vari tipi di insalata hanno
attecchito tra le pietre. Ai bordi
dei bancali sono ormai rigogliose
numerose piante aromatiche, tra cui
salvia, melissa, menta e rosmarino.
I pomodori, i fori di zucca, le
melanzane e le carote sono cresciute
nei mesi estivi. Latreplice, uno
spinacio selvatico locale, ha avuto
un buon sviluppo. Tra le leguminose
quelle che hanno dato una resa
maggiore sono state i ceci e la
cicerchia. In autunno stata effettuata
una semina lungo i bordi dei bancali.
Abbiamo messo a dimora laglio
rosso e i porri e visto spuntare i primi
fori di zafferano, assieme ai cavoli e
ai fnocchi selvatici. Accompagnate
dalle prime brinate dinverno sono
spuntate anche le prime fave.
Le api, oltre ad aver svolto la
fondamentale azione impollinatrice,
hanno prodotto anche un eccellente
millefori. Il miele, valutato da un
agronomo dellA.R.S.S.A. (Agenzia
Regionale per i Servizi di Sviluppo
Agricolo, Abruzzo), ha un colore
molto chiaro, con un sentore foreale
straordinario che ricorda linsieme
delle foriture dellorto. Una
volta degustato lascia in bocca un
retrogusto leggermente amarognolo e
fresco, gradevolissimo e tipico.
Vicino al rifugio di montagna, dove
tutto il progetto si sviluppato, si
gi formato un nuovo ecosistema.

Federica Iannacci
27 anni, una documentarista abruzzese laureata in Pubblicit e Comunicazione dImpresa con una tesi di dal titolo Semiotica del
progetto architettonico: il Progetto Eco Villaggio Autocostruito - Pescomaggiore (AQ).
Ha realizzato, tra gli altri, i documentari Montebello 332 lontano dai rifettori e Il Terremoto nostro, relativi al post-terremoto in
Abruzzo.
Attualmente sta lavorando alla realizzazione del documentario sul progetto dellorto sinergico di Montebello di Bertona (PE).
Collabora con lIstituto Superiore dIpnosi e Comunicazione Non Verbale (ISI-CNV) di Nizza.
Luca Denti
Designer in permacultura, laureato in scienze agrarie. Tutor accreditato presso lAccademia Italiana di Permacultura.
Si occupa, da libero professionista, di pianifcazione territoriale e consulenza ambientale, perseguendo il ripristino di conoscenze
tradizionali e tecnologie appropriate. Svolge anche lattivit di illustratore, scientifco e non, con allattivo diverse pubblicazioni.
Per contatti: luska.denti@gmail.com.
Cosa leggere
Ordina su macrolibrarsi.it o chiama
il numero verde 800 974 001
Sepp Holzer
La permacultura
di Sepp Holzer DVD
3 flm in un DVD: In
fattoria con la natura,
Acquacultura, Terrazzamenti e
letti sospesi
Crystal Lake Video, 2010

Masanobu Fukuoka
La Rivoluzione del Filo
di Paglia
Unintroduzione
allagricoltura naturale
Libreria Editrice Fiorentina, 2010
Lultimo passaggio per arricchire
la fertilit dellorto quello
di aggiungere, nei pressi,
alcuni alveari
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U
n giardino commestibile
in un giorno: questo
lobiettivo di un
Permablitz, liniziativa
di un gruppo di persone
che in un giorno prestabilito si
incontra in modo informale e su base
volontaria per creare o ampliare uno
spazio orticolo secondo i principi
della permacultura, condividendo
conoscenze, capacit ed esperienze
individuali, sostenendo la vita di
comunit e, non ultimo, divertendosi.
Come si fa
Un evento di Permablitz pu essere
organizzato da chiunque abbia un
po di spazio e desideri un giardino
commestibile studiato su misura.
Lunico requisito per lospitante
laver gi partecipato a sua volta e
contribuito personalmente ad almeno
tre blitz, per tener fede al principio di
reciprocit dellaiuto. Innanzitutto lo
spazio viene progettato da un designer
in possesso del certifcato di design
in permacultura (o da uno studente
che desidera far pratica), dopodich
il padrone di casa fssa una data
per il blitz che viene pubblicata sul
sito assieme ad eventuali richieste
specifche, come quella di portare
con s guanti e attrezzi da giardino
o semi e piantine da scambiarsi. I
volontari che partecipano a questi
eventi sono persone di ogni et,
con diversi livelli di esperienza e
provenienti da percorsi di vita spesso
molto differenti fra loro, ma tutti
riuniti per un ideale comune, senza
discriminazioni di alcun genere.
La condivisione di lavoro, esperienze
e risorse
La giornata inizia solitamente con
lintroduzione del progetto da parte
dellorganizzatore e una tazza di
t per tutti. Le attivit svolte non
sono sempre uguali. A seconda delle
necessit e delle abilit di ciascuno, si
toglieranno erbacce, si predisporranno
strutture pi o meno elaborate (dai
tubi per il drenaggio del terreno,
al pollaio in legno, per esempio),
si pianteranno alberi da frutto,
si creeranno viali, laghetti, aiole
rialzate per gli ortaggi, spirali di erbe
aromatiche, sistemi di riutilizzo delle
acque grigie provenienti dagli scarichi
domestici. I partecipanti ricevono
indicazioni su cosa fare e i metodi
per farlo e possono approfondire
diverse tematiche durante i workshop
gratuiti organizzati per quel giorno
dal padrone di casa. Al termine dei
lavori ci si riunisce per uno spuntino
al quale i volontari contribuiscono
portando qualcosa da mangiare, dando
vita cos anche a un profcuo scambio
di ricette. Per assistere i proprietari
nel mantenimento del giardino, il
designer torner diverse volte in loco
per monitorarne gli sviluppi e fornire
eventualmente qualche altro consiglio.

Le esperienze australiane e canadesi
I Permablitz, che si promuovono
principalmente da s, hanno riscosso
gi parecchio successo in diversi
Paesi del mondo perch arricchiscono
la vita comunitaria e sono spesso il
primo passo verso uno stile di vita pi
sostenibile. In citt, dove la vita scorre
per lo pi in modo solitario e con ritmi
innaturali, questi aspetti sono ancora
pi importanti.
I volontari sono numerosissimi tant
che a volte necessario affrettarsi a
confermare la propria adesione ad
un blitz: alcuni eventi mettono delle
restrizioni sul numero dei partecipanti.
Su internet possibile visitare i siti dei
gruppi pi organizzati, come quello
di Melbourne in Australia (www.
permablitz.net), di Calgary in Canada
(www.permaculturecalgary.org) e
persino alle Hawaii (permablitzhawaii.
com).
Chiss che questi esempi, e magari un
po anche la crisi attuale, non facciano
s che le persone riscoprano sempre
di pi la bellezza e limportanza dello
Un giardino commestibile
in un giorno
DallAustralia arriva il Permablitz: una giornata di lavoro condiviso
per dare vita al tuo orto in permacultura
Linda Fornasier
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stare insieme, della condivisione,
del fare qualcosa senza aspettarsi un
ritorno economico, ma soprattutto la
sacralit del giardino, della terra e dei
suoi frutti.
Permacultura
Ha 29 anni ed nata e cresciuta in
provincia di Pordenone. Si laureata
in Traduzione allUniversit di
Udine e, dopo aver lavorato come
impiegata in Italia e allestero, ha
deciso di trasferirsi con il suo
compagno a Melbourne, in Australia.
Ha in progetto di tornare in Italia per
realizzare il suo sogno: un progetto di
permacultura nella sua terra, in Friuli.
appassionata di sostenibilit e
autoproduzione e in casa produce
un po di tutto: dal pane con la pasta
madre ai cosmetici, dai detersivi, ai
vestiti, allo yougurt, passando per
il feltro realizzato con una tecnica
particolare imparata in Australia.
Della sua esperienza in Australia
parla nel blog dallaustraliaconamore.
blogspot.com.au.
Linda Fornasier
Ordina su macrolibrarsi.it o chiama
il numero verde 800 974 001
Cosa leggere
David Holmgren
Permacultura
Dallo sfruttamento
allintegrazione.
Progettare modelli di
vita etici, stabili e sostenibili
Il Filo Verde di Arianna,
2010
Bill Mollison, Reny Mia
Slay
Introduzione alla
Permacultura
Aam Terra Nuova Edizioni, 2007
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G
entili amiche e amici lettori,
da marzo del 2011 abito
proprio ai primi metri di
una collina sotto Bertinoro,
a 2 chilometri da Cesena,
sul confne tra citt e campagna. E qui
ho potuto vivere la grande nevicata che
ho sempre sognato, capace di bloccarmi
a casa nella quasi impossibilit di andare
a lavorare. Sono circondato da un metro
di neve e assediato dallo spazzaneve che
metodicamente me la accumula davanti
allingresso, aumentando la quantit ogni
volta che mio fglio ed io la rimuoviamo!
Sto scrivendo dopo una buona oretta di
spalatura di mattino presto, e vi voglio
raccontare cosa sto riscoprendo.
Una crisi, unopportunit
La natura, in questo splendido territorio
che oggi prende il nome dItalia, ci offre
la possibilit di vivere la straordinaria
alternanza di ben quattro stagioni, una pi
bella e importante dellaltra. Dove vivo
sono mesi che non piove e il principale
invaso che raccoglie lacqua per la
Romagna, la diga di Ridracoli, fno a
pochi giorni fa era completamente vuoto.
La neve cos abbondante riempir tutte
le fonti e i ruscelli, assicurandoci lacqua,
essenziale per la nostra sopravvivenza e il
nostro benessere per i prossimi mesi.
Molti bambini e giovani hanno potuto
vivere una pausa, spesso gioiosa, nelle
loro vite cos uguali (come quelle di noi
adulti) e pianifcate, scandite da scuola,
sport, tv e video games, settimane
bianche, noia e consumismo.
Per mezza giornata abbondante
siamo rimasti senza elettricit a
causa della rottura di un flo elettrico:
che straordinaria occasione per
apprezzare limportanza della luce e
del riscaldamento, che tutti diamo per
scontati. A Cesena e Forl le strade sono
rimaste bloccate per un paio di giorni,
fermando ogni attivit, inclusi i grandi
supermercati, che comunque sarebbero
stati irraggiungibili per la maggior parte
delle persone. Nella frazione dove vivo
abbiamo potuto apprezzare la benedizione
di un minimarket che tiene ogni cosa
essenziale per cucinare e nutrirsi.
Credo di non aver trascorso mai cos
tanto tempo allaria aperta durante una
settimana lavorativa, n ho mai trascorso
tanto tempo con il mio fglio pi giovane,
a parte i viaggi insieme. Ho potuto
ammirare gli uccellini che vengono a
mangiare le briciole sul balcone della
fnestra e scoprire che anche i gatti
possono muoversi e giocare nella neve.
Ho parlato molto di pi con il vicino di
fronte e ho cenato al ristorante a poche
centinaia di metri, che aveva messo
unofferta nelle buche delle lettere delle
poche case vicine, dato che si poteva
arrivarci solo a piedi.
Ho avuto in questi giorni molti pi
contatti, scambi, aiuti, cordialit e
solidariet,
rispetto
allisolamento abituale delle nostre
convulse vite, scandite dai tempi dei
media e stressate da scadenze di tutti i tipi.
Semplifcare e scegliere le priorit
La natura in inverno ci invita a fermarci
in mille modi, dalla neve allinfuenza,
per prendere una pausa di rifessione e di
preparazione al nuovo ciclo delle stagioni
in arrivo. Questi sono giorni e settimane
per rifettere sullanno passato e poi
decidere come vogliamo che sia lanno
futuro, cosa vogliamo togliere dalla nostra
vita e a cosa vogliamo dare spazio, che
sogni e desideri vogliamo realizzare e
come intendiamo agire per riuscirci.
importante rallentare e anche fermarsi
per poter esaminare la nostra vita,
capire perch non riusciamo ad amarci
abbastanza per realizzare i nostri obiettivi
pi profondi e importanti.
Linverno, insieme alla crisi economica,
ci invita a semplifcare e a scegliere le
nostre priorit: possiamo continuare a
vivere per lavorare in attivit che non
amiamo e che spesso nuociono a noi e
agli altri, possiamo continuare a lavorare
per far crescere e prosperare questo
Senza la crisi economica
e senza la neve
che vita ?
Il racconto di una piacevole settimana slow,
complici il maltempo e la congiuntura
economica
Giorgio Gustavo Rosso
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sistema basato sul denaro e sul virtuale,
sullusa e getta di cose e persone.
Possiamo continuare a dare carburante a
una societ che toglie il lavoro e il denaro
ai poveri per darne sempre di pi a pochi.
Oppure possiamo cominciare a essere
consapevoli di una nuova epoca in arrivo
per lumanit, e coltivare la fducia che
possibile vivere in un altro modo,
consapevoli che siamo tutti parte di
un unico organismo, abbandonare la
mentalit del predatore e della vittima
e riprendere il cammino avviato alcuni
decenni fa anni e bloccato dalle violenze,
i fanatismi, le separazioni ideologiche
e religiose, gli estremismi politici e
sindacali, le droghe diffuse ad arte da chi
vuole concentrare potere e ricchezze in
poche mani, rapaci ed avare.
Negli anni 60 ci fu una rivoluzione
negli stili di vita basata sulla libert e
la solidariet, la vita semplice e gioiosa
allaria aperta a celebrare lamore e la
gioia di vivere, lontana da conformismi
e prigioni mentali di ogni tipo, che ci
tengono in schiavit da millenni. I testi
delle canzoni di quellepoca propongono
alcuni dei pi potenti, ispiranti e poetici
messaggi che mai lumanit abbia potuto
ascoltare. Imagine di John Lennon , a
ragione, forse la pi famosa.
Cambiamento
Classe 1948 ha fondato nel 1987, e dirige
da allora, il Gruppo Editoriale Macro.
Infaticabile lettore, dedica la sua vita alla
pubblicazione di libri per il benessere
integrato di corpo, mente e spirito nel
solco di una visione olistica della vita.
Giorgio Gustavo Rosso
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Ecco quindi una
ricetta base
Ingredienti
2 tazze (250-280 g) di
fagioli di soia gialla interi
(produrranno 500-750 g di
tofu)
1 cucchiaio di nigari naturale
diluito
Acqua per lammollo
Attrezzatura occorrente
1 frullatore (o un mulino per
cereali, un macinino per caff
manuale o un mortaio e un
pestello)
2 teli da formaggio, uno a
trama pi larga e laltro pi
fine
1 pressa di legno per il tofu
c Lavate a fondo i fagioli di
soia in abbondante acqua, poi
metteteli a bagno finch sono
ben ammorbiditi. Dinverno
dovrebbero essere tenuti a bagno
per 24 ore; destate dovrebbero
essere sufficienti 8 0 10 ore.
cMacinate lentamente e
completamente i fagioli tenuti
a bagno con un frullatore
elettrico, un mulino per cereali,
un macinino da caff a mano
o con il mortaio e pestello.
Aggiungetevi lacqua di ammollo
per ottenere una consistenza
morbida e uniforme (simile a una
pastella), in modo che le lame
del frullatore non restino bloccate
(approssimativamente due terzi
di acqua e un terzo di fagioli).
Il pur di soia che ne risulta in
giapponese viene chiamato go.
Per produrre un tofu pi saporito,
questo pur di soia deve essere
cotto al pi presto. Per questo
meglio prepararne solo piccole
quantit per volta, usandolo
sempre appena fatto.
cPortate ad ebollizione quattro
tazze dacqua in una pentola
grande di acciaio inossidabile,
quindi aggiungetevi lentamente
il pur di soia mescolando in
continuazione con un cucchiaio di
legno per evitare che attacchi o si
bruci; quando giunge nuovamente
a bollore toglietelo dal fuoco e
lasciatelo raffreddare finch il
bollore non si sia completamente
arrestato. Quindi scaldatelo
di nuovo lentamente e fatelo
sobbollire altri cinque o sei minuti.
cPer filtrarlo, mettete il pur di
soia bollente nel telo a trama pi
larga steso sopra un colino o
direttamente in unaltra pentola.
Il liquido che ne cola il latte
di soia. Attorcigliate il telo ben
stretto per ottenere dal pur la
maggior quantit di latte di soia
possibile. Poich bollente,
consigliabile farlo usando due
cucchiai di legno per strizzarlo.
cLa pasta solida che resta nel
telo dopo che tutto il latte
stato spremuto, in giapponese
si chiama okara. un cibo molto
nutriente, ricco di fibre, in cui
rimane una considerevole quantit
di proteine della soia. Poich si
presta alla realizzazione di ottime
ricette, lo potete conservare in
frigo sino al momento di usarlo.
cPer ottenere il tofu, il latte di
soia deve essere coagulato con
del nigari naturale.
cIl nigari ricavato dallacqua
del mare, ed il minerale che
resta dopo il lavaggio del sale
da cucina. Il nigari stato fatto
seguendo un procedimento
Il tofu fatto in casa
Ecco come prepararlo con poca spesa e poco impegno
I
l tofu un alimento derivato dalla
soia conosciuto e usato da millenni.
Da noi si diffuso soprattutto fra
coloro che seguono unalimentazione
vegetariana o che sono intolleranti al
latte vaccino. Conosciuto anche come
formaggio e carne dei vegetariani, il tofu
semplicissimo da preparare in casa.
Ivana Iovino
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naturale con lessiccazione al sole e
per secoli stato riconosciuto come il
miglior coagulante, in senso assoluto,
per fare il tofu.
cPer ogni 150 g di nigari aggiungete
300 cc di acqua e lasciatelo in
un barattolo sin quando non
completamente disciolto. Prima di
usarlo, agitatelo bene.
cFate abbassare la temperatura del
latte di soia a circa 60-70 C, quindi
aggiungetevi un cucchiaio di nigari
sciolto, mescolando lentamente con un
cucchiaio di legno. Lasciatelo riposare
per 10 minuti, finch il formaggio di
soia comincia a dividersi dal siero. A
questo punto quanto pi si mescola
il latte di soia, maggiore sar la
separazione del formaggio dal siero e
tanto pi compatto risulter il tofu.
cMettete il telo per pressare (il pi
fine dei due) dentro la pressa di legno,
e versatevi dentro delicatamente il latte
di soia. Mettetevi sopra il coperchio e
lasciatevelo per circa 15 minuti: una
bottiglia dacqua o un barattolo pieno
di fagioli eserciteranno una buona
pressione. La consistenza del tofu
dipende anche da quanta pressione
viene esercitata.
Per ottenere del tofu pi soffice e
cremoso, lasciatelo nella pressa e
servitelo nello stesso giorno. Per
raffreddarlo pi rapidamente e per
meglio conservarlo, il tofu andrebbe
messo in acqua fredda e tenuto
in frigorifero sino al momento di
adoperarlo.
Tratto dal Il libro del tofu di Ivana
Iovino
Ing
red
ienti
3-4 cucchiaini di olio di oliva o di sesam
o
6 cucchiaini di farina integrale
2 confezioni di tofu biologico scolato e tagliato a listelle,
o 1 kg di filetto di m
erluzzo tagliato a listelle di 5 cm
4 cucchiaini di shoyu
4 cucchiaini di aceto di riso integrale
S
caldate lolio in una padella.
S
pruzzate la farina su un piatto.
Infarinate il tofu o il m
erluzzo, ricoprendo i due
lati di farina.
Friggete un lato per circa 3 m
inuti, finch non prende
un colore dorato, rigirate e friggete laltro lato.
D
isponete su un piatto da portata e spruzzateci sopra
lo shoyu e laceto.
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are subito.
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Cosa leggere
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Il sapone
fatto in casa
Tre semplici ricette per la cura della persona
I
l sapone un prodotto naturale
ottenuto dalla reazione chimica
che si scatena fra un olio e un
alcale sottoposti a particolari
condizioni. Tuttavia, in
unepoca come la nostra, dove
tutto manipolato dallindustria,
anche i saponi hanno perso la loro
naturalit. Se infatti ci soffermiamo
a leggere letichetta, noteremo che le
composizioni contengono coloranti,
profumi sintetici e a volte anche
sequestranti aggressivi. Quasi tutti i
saponi commerciali, sia per il bucato
sia per la persona, contengono il
Sodium Tallowate ovvero il sego
bovino saponificato, un grasso che
si ottiene dallebollizione degli scarti
di macellazione come parti grasse,
tendini, nervi e ossa dellanimale
non utilizzabili in alimentazione.
Va segnalata anche la presenza dei
sequestranti, come lEDTA, spesso
responsabili di allergie, nonch
coloranti e profumi di origine
petrolchimica come terpeni e
limonene.
Un buon metodo per cercare di
eliminare dalla nostra vita gli
ingredienti dannosi provare a
prodursi da soli il sapone, un modo
che permette non solo di scegliere
tipologia e qualit degli ingredienti
da usare, ma che pu diventare
unattivit piacevole e divertente.
Potete iniziare con saponi semplici
che non richiedono una lavorazione
molto difficile, fino a mettervi alla
prova e realizzare vere e proprie
opere darte di sapone, come potete
vedere nelle foto a destra.
Realizzare dei saponi naturali,
delicati e idratanti non richiede poi
tanto tempo e ve ne accorgerete
appena avrete fatto il vostro primo
sapone.
Fare il sapone
Gli ingredienti principali per fare
il sapone sono olio, soda caustica e
acqua. La soda deve essere pesata
bene, come del resto tutti gli altri
ingredienti, in modo che nel sapone
finito non rimangano residui di
soda non saponificata. Questo vuol
dire che nel sapone finito non c
pi traccia di soda, che invece
indispensabile per il processo di
saponificazione. Per evitare incidenti
domestici causati dalla manipolazione
di una sostanza corrosiva, irritante
e tossica, bene indossare degli
occhialetti di protezione e una
mascherina, che potete acquistare
in uno dei tanti negozi di fai da te,
di bricolage o nelle ferramenta.
indispensabile utilizzare occhiali e
mascherina ogni volta che lavorate
la soda e che preparate la soluzione
caustica, cos come indispensabile
usare dei guanti di gomma, di
quelli che si usano in cucina, che
invece indosserete durante tutto il
procedimento.
SAPONE AL GERME DI GRANO
Con ingredienti di facile reperibilit,
otterrete un sapone delicato e
nutriente, adatto a tutti i tipi di pelle.
Ingredienti
800 g di olio extra vergine doliva
200 g a scelta fra olio di mandorle
dolci, girasole, mais
30 g di un olio nutriente da
aggiungere al nastro, da scegliere
tra i seguenti: Argan, albicocca,
avocado, borragine, macadamia,
enotera, rosa mosqueta o altri a
piacere (ad esclusione di cere)
330 g di acqua distillata
132 g di soda caustica (NaOH)
Liliana Paoletti
Di seguito, vi propongo tre
ricette di saponi di facile
realizzazione, che sono veri
toccasana per la pelle.
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Autoproduzione non alimentare
Da aggiungere al nastro
2 cucchiai di germe di grano (o
fiocchi davena piccoli o triturati)
30 gr di olio nutriente (quello che
avete scelto di aggiungere tra quelli
riportati negli ingredienti)
8 ml di olio essenziale di limone
4 ml di olio essenziale di lavanda
3 ml di olio essenziale di rosmarino
Preparazione
Pesate con cura tutti gli ingredienti.
Preparate la soluzione caustica
versando la soda caustica nellacqua
distillata e lasciatela raffreddare.
Nel frattempo scaldate a fuoco
basso gli oli riportati nella lista degli
ingredienti.
Quando sia la soluzione caustica
sia gli oli avranno una temperatura
approssimativa di 42 C/45 C
versate la soluzione caustica negli
oli, molto lentamente. Frullate
il composto con il frullatore a
immersione fino ad arrivare alla fase
di nastro (la fase in cui il sapone
diventa denso e le gocce di sapone
iniziano a staccarsi dal frullatore e
formano dei disegni sulla superficie
dellemulsione).
Quando il nastro si formato,
aggiungete gli oli essenziali
(facoltativo) e frullate ancora.
Proseguite aggiungendo il germe di
grano o i fiocchi di avena piccoli (se
sono grandi conviene macinarli) e
lolio nutriente scelto.
Mettete il sapone ottenuto in uno
stampo unico o in pi stampini di
silicone, avvolgeteli in una coperta
lasciandoli al caldo e a riposo per 48
ore, per favorire una buona fase di
gel.
Trascorso il tempo indicato
sformate il sapone. Se stato usato
uno stampo unico il momento
di tagliarlo a pezzi. bene non
ritardare questa operazione altrimenti
con il trascorrere dei giorni il
sapone diventer sempre pi duro
e loperazione del taglio potrebbe
diventare difficoltosa.
Riponete il sapone su un vassoio
coperto con carta assorbente da
cucina e copritelo solo con un altro
foglio di carta. Non riporlo in luogo
chiuso perch dovr asciugarsi.
Nelle successive 2 settimane
il processo di saponificazione
si completer, mentre per la
stagionatura si dovr attendere un
altro mese. Passato questo tempo, il
sapone potr essere riposto dentro
a scatole di cartone, come quelle da
scarpe, pronto per essere usato.
Non conservate mai il sapone in
un ambiente chiuso e umido, ma
lasciatelo respirare.
SAPONE SCRUB AI FONDI DI
CAFF E MANDORLE

Con questa ricetta otterrete un sapone
scrub dolcissimo, non aggressivo
e dal profumo delizioso di caff e
cannella. Ideale per luso quotidiano,
specialmente sotto la doccia, e per
tutti i tipi di pelle.
Mettete da parte i fondi di caff
raccogliendoli in una terrina e
lasciateli scoperti per qualche giorno
affinch possano asciugarsi senza
ammuffire.
I fondi di caff svolgono unazione
esfoliante delicata e nel contempo le
mandorle tritate nutrono la pelle.
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Ingredienti
750 g di olio extravergine doliva
150 g di olio di cocco
100 g di olio di mandorle dolci
330 g di acqua distillata
135 g di soda caustica (NaOH)
Da aggiungere al nastro
30 g di mandorle tritate
30 g di fondi di caff
10 ml di olio essenziale di cannella
5 ml di olio essenziale di patchouli

Preparazione
Preparate la soluzione caustica
versando la soda caustica nellacqua
distillata e lasciatela raffreddare.
Nel frattempo scaldate a fuoco
basso gli oli riportati nella lista degli
ingredienti.
Quando la soluzione caustica e gli oli
avranno entrambi una temperatura
approssimativa di 42 C/45 C
versate la soluzione caustica negli
oli, molto lentamente. Frullate
il composto con il frullatore ad
immersione fino ad arrivare alla fase
di nastro.
Aggiungete per primi gli oli
essenziali e mescolate. In ultimo
aggiungete i fondi di caff e le
mandorle precedentemente tritate
(con la pellicina).
Mescolate con un cucchiaio per
distribuire uniformemente le polveri
e versate il sapone nello stampo
che avvolgerete in una coperta per
trattenere il calore pi a lungo.
Seguite le indicazioni riportate nella
ricetta SAPONE AL GERME DI
GRANO per i passaggi successivi.
SAPONE ALLA CALENDULA
Un sapone alla calendula non pu
mancare in casa soprattutto quando
ci sono dei bambini.
Se il vostro bambino ha superato
i 6 mesi di et, potete passare
dalluso dellamido di mais durante
il bagnetto a un sapone casalingo
delicato.
La calendula, lolio doliva e lolio di
mandorle di questa ricetta rendono il
sapone delicatissimo, mentre lolio di
ricino produce una schiuma leggera e
delicata.
Questo sapone indicato anche per
chi ha la pelle sensibile e facilmente
irritabile.

Ingredienti
850 g di olio extravergine doliva
100 g di olio di mandorle dolci
50 g di olio di ricino
300 g di acqua demineralizzata
126 g di soda caustica (NaOH)
Da aggiungere al nastro
3 cucchiai di fiori di calendula
5 ml di olio essenziale di lavanda
5 ml di olio essenziale di arancio
fiori

Preparazione
Pesate attentamente tutti gli
ingredienti. Preparate la soluzione
caustica versando la soda caustica
nellacqua distillata e lasciatela
raffreddare. Nel frattempo scaldate a
fuoco basso gli oli riportati nella lista
degli ingredienti.
Quando sia la soluzione caustica
sia gli oli avranno raggiunto una
temperatura approssimativa di
42 C/45 C versate la soluzione
caustica negli oli, molto lentamente.
Frullate il composto con il frullatore
a immersione fino ad arrivare alla
fase di nastro.
Aggiungete alla miscela per primi
gli oli essenziali continuando a
mescolare, poi aggiungete i fiori di
calendula riprendendo a mescolare.
Se avete dei fiori interi sar meglio
triturarli prima di inserirli nel sapone,
se invece avete solo i petali questa
operazione non sar necessaria.
Versate il sapone nello stampo e
avvolgetelo nella coperta.
Seguite le indicazioni riportate nella
ricetta SAPONE AL GERME DI
GRANO per i passaggi successivi.
Per rendere questo sapone ancora pi
efficace si possono sostituire fino a
150 g dellolio extravergine doliva
con la stessa quantit di oleolito di
SAPONE SCRUB AI FONDI DI CAFF E MANDORLE
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Autoproduzione non alimentare
calendula in olio doliva.
Preparare un oleolito molto
semplice: si mettono a macerare
dei fiori di calendula nellolio
per un mese, durante il quale la
calendula rilascia nellolio tutte le
sue benefiche propriet. Trascorsi i
30 giorni lolio si filtra e loleolito
pronto.
Per saperne di pi
Sul sito www.lareginadelsapone.it
potete trovare maggiori dettagli sulle
precauzioni da prendere, sugli stampi
e materiali da usare per fare il sapone
in casa.
Nella cartella PRIMA DI INIZIARE:
http://www.lareginadelsapone.it/
wordpress/?cat=9
troverete le informazioni necessarie
per iniziare.
Nella cartella SAPONI A FREDDO:
http://www.lareginadelsapone.it/
wordpress/?cat=16
troverete le informazioni di base per
preparare il sapone a freddo.
In questo articolo: http://www.
lareginadelsapone.com/2010/10/
oleolito-di-calendula.html trovate
maggiori indicazioni su come fare gli
oleoliti
Liliana Paoletti, esperta nella realizza-
zione di saponi e detersivi ecologici, ha
iniziato a produrre saponi 12 anni fa,
da quando ha scoperto che nei saponi
industriali contenuto il sego bovino,
un grasso animale non compatibile
con lo stile di vita vegetariano che
segue. Da 10 anni non acquista pi
detersivi n saponi che ha sostituito
completamente con autoproduzioni
alternative. Ha fondato la mailing-list
http://it.groups.yahoo.com/group/
sapone_e_autoproduzioni/ dove
insegna agli iscritti larte del sapone
e cura il blog lareginadelsapone.com
scrivendo articoli e ricette riguardanti
sapone, cosmetica e altre autoprodu-
zioni naturali.
Liliana Paoletti
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Liliana Paoletti
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Stufe e dintorni
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A
nche se a prima vista pu
sembrare un controsenso, a
ben guardare il riscaldamento
radiante a soffitto una
soluzione che presenta
numerosi vantaggi non solo per il
portafogli e che permette di scaldare gli
ambienti senza sprechi
Quando si parla di riscaldamento
radiante a soffitto, il primo pensiero
che passa per la mente di (quasi) tutti
il ricordo di quellesperimento fatto
da bambini, a scuola o a casa, con cui
unelica a vite ritagliata nel cartoncino
veniva fatta ruotate dal calore della
candela posta alla sua base. Memori di
quanto appreso durante lesperimento
esprimiamo il nostro disappunto,
evidenziando a parole la percezione di
unincongruenza tecnica di fronte alla
proposta del riscaldamento a soffitto:
Ma come, a soffitto!? Se il caldo va in
alto, come fa a scaldare in basso?
E in effetti, in parte, il dubbio ha un
fondamento. La soluzione, e la risposta
allobiezione, stanno in realt in un
concetto molto semplice, e in una
condizione che viviamo, inconsapevoli,
quotidianamente: vero, infatti, che
laria calda va in alto, proprio come
succede nellesperimento dellelica
e della candela, che riscalda laria
e crea una corrente ascensionale.
ci che fanno i termosifoni/radiatori
e i termoconvettori, che allinterno
degli ambienti interessati riscaldano
laria che si trova nelle loro vicinanze
oppure la convogliano al loro interno
mediante apposite ventole per spararla
nellambiente; poi laria calda, che per
un semplice effetto di dilatazione e
rarefazione diventa pi leggera di quella
fredda, sale verso lalto, spingendo in
basso laria fredda e creando cos un
moto convettivo.
Attraverso questo sistema di
circolazione, il calore viene ceduto
alle pareti, ai soffitti ai pavimenti e a
tutti gli oggetti contenuti nel locale,
che lentamente si riscaldano e tendono
a raggiungere un equilibrio termico.
Questo moto provoca una stratificazione
dellaria e una differenziazione delle
temperature della stessa, con una
differenza tanto maggiore quanto minore
lisolamento termico del locale. In
ambienti molto ampi o con sistemazione
a pi livelli, poi, le correnti che si
determinano possono produrre disagi
significativi.
Il fenomeno dellirraggiamento
Tuttavia esistono altre forme di
trasmissione del calore e alcune
di queste le sperimentiamo quasi
quotidianamente, come lirraggiamento.
Facciamo un paio di esempi: di sicuro
a ognuno di noi capitato di trovarsi
in montagna con la neve, dinverno, in
una giornata di sole splendente e vento
calmo. In queste condizioni, pur con una
temperatura dellaria molto bassa, pu
capitare di percepire un calore intenso
prodotto dallirraggiamento del sole,
fino al punto di dover togliere qualche
indumento o addirittura farsi un bagno
di sole abbronzante in costume.
Se, per, una nuvoletta dispettosa si
piazza fra noi e il sole, immediatamente
corriamo a rituffarci nel giaccone per
contrastare il repentino declino della
condizione di benessere.
Cos successo? improvvisamente
precipitata la temperatura dellaria?
Certo che no; il termometro non si
mosso di un decimo di grado. Quello
che venuto a mancare, invece,
proprio leffetto radiante prodotto dal
sole. I suoi raggi, composti da fotoni
(particelle di energia) hanno attraversato
Il riscaldamento
radiante a soffitto
Una novit antica come il sole
Ugo Brollo Ecolabio
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il vuoto cosmico (senza riscaldarlo),
sono penetrati nellatmosfera e hanno
impattato contro il nostro corpo,
scaricando la loro energia che si
trasformata in calore (senza riscaldare
significativamente laria attraversata).
La nuvola che si interposta ha
interrotto questo flusso, privandoci di
questa energia, ma non ha abbassato la
temperatura dellaria.
Facciamo un secondo esempio
per spiegare il fenomeno
dellirraggiamento: quando dinverno
accendiamo un fal allaperto o quando
accendiamo il caminetto abbiamo la
sensazione di avere il volto e la parte
rivolta al fuoco ben calda, mentre
la schiena e la parte posteriore sono
fredde.
Ancora una volta questo non dipende
dallaria, ma dai fotoni emessi dal fuoco
che, viaggiando in linea retta e in tutte
le direzioni a partire dalla sorgente, ci
raggiungono e ci riscaldano. Tant vero
che se una persona si pone tra noi e
la sorgente, la temperatura percepita
istantaneamente pi bassa. Ma ancora
una volta la temperatura rimasta la
stessa.
Riscaldare col sistema radiante
di questo principio che si avvale il
sistema di climatizzazione con impianti
radianti che scalda lambiente tramite
irraggiamento di onde nel campo
nellinfrarosso senza servirsi di aria
calda; proprio come fa la luce a una
frequenza pi bassa (linfrarosso,
appunto). E come la luce emessa da una
lampadina viaggia in tutte le direzioni,
e non va in alto impacchettandosi sul
soffitto come invece fa laria calda, cos
la radiazione dellinfrarosso parte dalla
sorgente e si diffonde indifferentemente
in tutto lambiente, incurante dellalto e
del basso.
A questo punto, compresa la
fondamentale differenza fra un
riscaldamento convettivo (radiatori e
termoconvettori) e un riscaldamento
radiante (ampie superfici a bassa
temperatura), possiamo valutare
le varie possibilit di applicazione
negli ambienti riscaldati, scegliendo
linstallazione a pavimento, a parete o a
soffitto, a seconda delle necessit e non
dando nulla per scontato. Vediamo di
seguito le pi comuni.
Impianto a pavimento
Questa la soluzione pi utilizzata,
soprattutto perch connessa allequivoco
che produce la convinzione che il
caldo va in alto.
Rispetto a un impianto a radiatori o a
termoconvettori il progresso enorme,
e i risultati in termini di comfort e di
risparmio sono importanti. Esistono
tuttavia diverse controindicazioni
(ne vediamo alcune): innanzitutto
va sottolineato che, per unottimale
circolazione sanguinea e linfatica, il
nostro corpo ha bisogno di scambiare
temperatura dalle estremit. Poggiando
i piedi su una superficie calda
ostacoliamo questo effetto, creando
sofferenza al nostro organismo. Questa
condizione era pi evidente quando
gli impianti a pavimento utilizzavano
temperature di mandata molto alte, ma
il fenomeno, seppur ridotto, si produce
tuttora.
Un secondo aspetto riguarda la
constatazione che il pavimento non la
superficie pi libera di cui disponiamo:
ci sono tavoli, sedie, letti e armadi,
tappeti e mobili vari che fanno da
schermo allirraggiamento (come la
nuvola davanti al sole o la persona fra
noi e il fuoco).
In questo caso lirraggiamento viene
ostacolato e come conseguenza
dobbiamo aumentare la temperatura
di mandata per compensare la perdita
di superficie. Se poi abbiamo deciso
di posare un pavimento in legno o un
tappeto, ci ritroviamo uno schermo
isolante sul pannello radiante.
Va considerato poi che, come per il
fuoco acceso, oltre alleffetto radiante
abbiamo anche una piccolissima
quota di riscaldamento convettivo:
lo strato daria a contatto con la
superficie emittente (per lo spessore di
circa 5 cm) tende infatti a riscaldarsi
leggermente. Di conseguenza questo
strato si alleggerisce e tende a
Energia
Nellimpianto a soffitto si produce
una stratificazione di aria calda che, essendo
pi leggera, rimane stabilmente incollata al soffitto,
permettendo una omogeneit di temperatura in
grado di scaldare tutte le superfici della casa e
annullando ogni tentativo di innesco
di moti convettivi
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innescare lenti moti convettivi non
graditi (laria calda che va in alto),
che producono uno spostamento delle
masse daria e la movimentazione
della polvere che, posatasi sul
pavimento e disidratata dallazione
dellimpianto, si ridistribuisce su tutto
lambiente. Paradossalmente, leffetto
che generalmente ci porta a optare
per un riscaldamento a pavimento
esattamente quello che dovremmo
rigorosamente rifuggire.
Impianto a parete
Il posizionamento a parete, sotto
intonaco, elimina il problema della
movimentazione della polvere e della
stratificazione dellaria. Per contro,
tuttavia, risulta difficile da adottare
negli ambienti residenziali in quanto
necessita di pareti libere, non occu-
pate da mobili, quadri e tendaggi.
Se in una camera da letto possiamo
ipotizzare gi dallinizio la posizio-
ne del letto stesso e dellarmadio, in
una stanza dei bimbi lo spostamento
periodico degli arredi per il varia-
re delle esigenze pu provocare la
schermatura della superficie radiante,
con la conseguente perdita di ren-
dimento dellimpianto. Pi facile
lapplicazione su scale, cucine o
lavanderie, dove gli spazi occupati
sono gi definiti a monte.
Impianto a soffitto
Il soffitto la superficie pi libera
della casa. Generalmente intonacato,
occupato al massimo da un lampa-
dario o da faretti. Si estende per tutta
la superficie della stanza, ed a una
distanza costante. Lideale per un
sistema radiante.
Oltretutto, leffetto indesiderato prodotto
dagli impianti a pavimento e relativo al
riscaldamento dello strato daria imme-
diatamente a contatto con la superficie,
qui produce una stratificazione daria
calda che, essendo pi leggera, rimane
stabilmente incollata al soffitto, permet-
tendo una omogeneit di temperatura in
grado di scaldare tutte le superfici della
casa e annullando ogni tentativo di inne-
sco di moti convettivi.
Sul prossimo numero un approfon-
dimento tecnico sugli impianti di
riscaldamento a soffitto.
Il raffrescamento estivo
Con larrivo della bella stagione la
necessit di abbassare la temperatura degli
ambienti diventa sempre pi frequente,
non solo nelle case ma soprattutto nelle
scuole, negli uffici e, in generale, negli
ambienti dove per necessit dobbiamo
mantenere un abbigliamento consono
al nostro ruolo professionale. Anche
in questo caso abbiamo due soluzioni:
raffreddare laria o ridurre la temperatura
delle superfici. Per raffreddare laria
utilizziamo sistemi di ventilazione che
inviano flussi di aria fredda, che per
spesso creano disturbi e fastidi anche
gravi. In alternativa, quindi, possiamo
abbassare la temperatura delle superfici
per mezzo di un impianto radiante e
godere dellirraggiamento fresco (come
quando entriamo in una chiesa antica
in piena estate). Anche in questo caso
limpianto a soffitto risulta assolutamente
vincente rispetto ad altre soluzioni:
si avvale, infatti, del contributo dato
dal raffreddamento dello strato daria
immediatamente a contatto con la
superficie che, appesantendosi, scende
lentamente verso il basso contribuendo
alla riduzione complessiva della
temperatura. Raffrescare con un impianto
a pavimento per pi difficile e
dispendioso, in quanto occorre ridurre
ulteriormente la temperatura del fluido
vettore (tenendo presente che esistono
dei limiti di temperatura e che raffreddare
costa molto pi che riscaldare). Ma
senzaltro la soluzione che permette di
ottenere maggiori risultati in termini di
raffrescamento degli ambienti.
Larchitetto Ugo Brollo il fondatore
di Ecolabio, lazienda in cui la cultura
e la pratica dellabitare naturale sono,
da sempre, lelemento fondamentale
dellattivit. La sua struttura, che si
compone di uno studio di architettura,
di un gruppo di formazione, di progettisti
dinterni e di tecnici della bioedilizia,
mette a disposizione professionalit e
conoscenze per individuare le soluzioni
e i percorsi migliori e rispondere alle
esigenze dei propri utenti.
Per maggiori informazioni: www.
ecolabio.it.
Recentemente, da questa esperienza
nato un importante progetto volto a
creare un circuito del mondo sostenibile,
che mette in contatto operatori,
associazioni, aziende ed utenti sensibili
a questo tema, e che trova visibilit nel
portale www.ecolabioworld.org.
Ugo Brollo
Energia
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n cima a una collina nellentroterra
ternano svetta da anni una sorprendente
bandiera della sostenibilit integrale. Il
nome Parco dellEnergia Rinnovabile
(PeR) gi un programma; per non
dire delle decine e decine di esperimenti di
effcienza, dei corsi ecologici per ogni tipo
di destinatario, dellattivit alberghiera a
impatto zero. Il tutto, godendosela al 100%!
Paradosso vuole che si tratti di un
imprevedibile effetto collaterale della pi
pura inclinazione al consumismo che si
possa immaginare. Uninclinazione discesa
dallempireo dei massimi sistemi economici
per incarnarsi in maniera esemplare in un
vero e proprio campione del consumo: il
sottoscritto.
La mia storia
Fino a pochi anni fa lavoravo
senza sosta per poi investire (!?!)
nellacquisto di cose che mi avrebbero
dovuto dare benessere. Ma non giusto
qualche cosetta, un mucchio di cose:
32 auto, 22 moto, 30 computer, 45
cellulari, 6.800 pacchetti di sigarette.
Un caso da manuale di una patologia
molto diffusa e contagiosa: il vizio del
consumo.
Avevo veri e propri superpoteri nello
spreco di risorse e nel tenermi sempre
occupato, senza aver mai tempo di
godermi la soddisfazione dei presunti
bisogni: ero come un criceto sopra la
ruota nella sua gabbietta.
Ma quando mi sono accorto di essere
solo un campione di rincorsa alla
ruota ho deciso di cambiare rotta, non
limitandomi per a rinnegare il passato
e dirottando invece i miei superpoteri
in una nuova direzione. Come nelle arti
marziali, si trattava di usare in negativo
quella forza per capovolgere le sorti
dellincontro, a benefcio di una nuova
visione della vita che soddisfacesse i
miei bisogni senza necessariamente
possederli, e tanto meno moltiplicarli.
Ho cominciato a farmi delle domande:
cosa accadrebbe se i supereroi del
consumo smettessero di creare
prodotti e servizi per far spendere
soldi, e sviluppassero invece
processi e tecnologie che riducono
lesigenza del denaro? Ci si potrebbe
dedicare a migliorare la vita di tutti,
conservandone una gran quantit per
affetti, interiorit, passioni, natura:
insomma, per godersi la vita. A ben
vedere sempre una questione di
effcienza; solo che di solito per
effcienza si intende una produzione
maggiore rispetto al compenso
ricevuto, mentre per larte marziale
anticonsumistica si tratta di una
riduzione senza scomodit. Sapevo
che non sarei mai diventato il supereroe
della rinuncia: al contrario sognavo
un luogo concreto dove realizzare un
piacevole capovolgimento, in armonia
con la natura, riducendo lesigenza
di denaro e usando razionalmente le
risorse senza rinunciare al comfort.
Cosa si fa al PeR
Fu cos che tre anni fa ho fondato il
PeR, Parco dellEnergia Rinnovabile:
uniniziativa privata, autofnanziata, che
tornava a ruralizzare unarea agricola
abbandonata negli anni Sessanta. Un
centro didattico, turistico, scientifco
realizzato secondo uno stile peculiare
di sistema ecologico che testimonia la
possibilit per ciascuno di trovare una
propria via per vivere meglio senza
sprechi.
Al PeR si vede, prova e capisce che la
sostenibilit non solo possibile, ma
Dal consumo al risparmio:
come nasce il PeR
Al Parco dellEnergia Rinnovabile dellUmbria soluzioni sostenibili al problema
energetico e democrazia partecipativa
Alessandro Ronca, direttore del PeR e presidente di Naturalife
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Impresa verde
auspicabile e disponibile da almeno
25 anni: se ce lha fatta un autodidatta
come quello sprecone che io stesso ero,
ce la pu fare chiunque!
Il centro riceve oltre 3.000 visitatori
lanno: qui si studiano soluzioni
concrete al problema energetico, si
sperimentano nuove tecnologie e
si tengono corsi per rendere queste
tecnologie la normalit. Le
tecnologie si integrano nellarmonia
del luogo, senza imporre rinunce
penose: bench il PeR sia alimentato
esclusivamente ad acqua piovana, sole,
vento e biomasse, le suite e le camere
hanno un comfort elevatissimo, cos
come le sale convegni e il ristorante (da
agricoltura naturale) sono degni di un
hotel a 4 stelle. Cos lenergia diventa
richiamo turistico, discreto e non
invadente, anche per i supercriceti.
Molto presto accaduto una sorta
di miracolo. Chiunque arrivasse
al PeR restava conquistato dalle
motivazioni che lo sorreggono.
Famiglie, universitari, bambini,
anziani, curiosi e amministratori: tutti!
Queste persone hanno arricchito la
struttura con considerazioni, consigli,
sostegno. Mentre io e la mia famiglia
ci dannavamo tra apparecchiature
a impatto zero e tecniche
bioagronomiche, intorno cresceva
unentit vivente, fatta da
tutti quelli che frequentavano il PeR.
Tutte le forme dellenergia anche
quella spirituale! si sono cos avviate
a una relazione reale con luomo dentro
la natura.
Questo punto di arrivo ha aperto
una nuova strada avventurosa:
come trasformare la riduzione senza
scomodit del PeR in opportunit di
cambiamento diffuso?
La risposta sollecitata dalla crisi
planetaria di questi anni. Una volta
sceso dalla ruota e uscito dalla gabbia,
stavo iniziando a capire che il PeR
doveva crescere come isola di lavoro
consapevole per proporre soluzioni da
esplorare in modo collaborativo.
Il progetto Naturalife
Si cos delineato il progetto
Naturalife. Unazione di cambiamento
fondata su democrazia partecipativa,
economia condivisa e non violenza.
Si tratta semplicemente di 50.000
persone che investono solo 50 euro per
condividere lesperienza di diventare
proprietari di una struttura unica
come il PeR, centro di trasformazione
culturale e tecnologica a disposizione
della collettivit: una struttura che esiste
gi e di cui vanno sviluppate insieme
le potenzialit. Ciascun aderente si
assicura vantaggi che rivoluzionano il
valore della minima somma investita.
Non utili e proftti, ma servizi e diritti
tangibili come il possesso reale della
propriet del Parco, le consulenze
gratuite, la partecipazione al Gruppo
di Acquisto Tecnologie Energetiche
e alimentazione sperimentale,
lapplicazione del PeRfect price
sullospitalit. Al progetto si
partecipa attivamente, camminando
insieme verso un futuro pi umano,
moltiplicando la voce dei singoli nella
pi grande impresa di azionariato
popolare mai tentata prima.
Qui al PeR si studiano soluzioni concrete
al problema energetico, si sperimentano
nuove tecnologie e si tengono corsi
per rendere queste tecnologie
la normalit
PeR - Parco delle Energie
Rinnovabili dellUmbria
Vogliamo essere felici e rendere felici:
risparmiare risorse non un sacrifcio,
il nuovo edonismo, il nuovo
umanesimo.
lo spreco che comporta, a lungo
termine, infelicit, sacrifci e lutti.
PeR Umbria democrazia
partecipativa, didattica, formazione,
informazione, eventi e ospitalit.
www.per.umbria.it
www.naturalife.org
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Utopie? Beh, Naturalife gi nata!
Il 4 novembre 2011 un gruppo di
pionieri ha costituito la Cooperativa di
consumo Naturalife, primi tra le 50.000
persone da raccogliere in ogni angolo
del mondo! La gestione partecipativa
esclude maggioranze o poteri nelle
mani di pochi: nessuno infatti pu
possedere pi di una quota. Grazie alle
nuove risorse dellinformatica verr
sperimentato un processo democratico
di decisione condivisa a livello
planetario.
Questa consapevolezza partecipata
baster a scatenare il cambiamento?
Quel che certo che lenergia umana
il fattore decisivo per orientare le
tecnologie: tutte le soluzioni per una
seconda possibilit esistono gi e sono
facilmente applicabili, come al PeR si
dimostra da tempo. Naturalife vuole
suscitare il piacere e il desiderio del
cambiamento verso la giustizia sociale e
ambientale. Il primo piacere quello di
aderire, perch per una volta i 50 euro
non sembreranno consumati,
ma pronti da vivere.


Impresa verde
Presidente e socio fondatore del PeR.
Dopo anni di esperienza acquisita in
Paesi dalle diffcili situazioni ambientali,
soprattutto in Africa, ha dedicato la sua
preparazione sulle nuove tecnologie
energetiche per ideare il PeR. Il suo
scopo promuovere, diffondere e
perseguire uno stile di vita sostenibile.
Alessandro Ronca
Cosa leggere
Ordina su macrolibrarsi.it o chiama il
numero verde 800 974 001
Serge Latouche
Per unAbbondanza
Frugale
Malintesi e
controversie sulla
decrescita
Bollati Boringhieri,
2012
Paolo Ermani,
Valerio Pignatta
Pensare come le
Montagne
Manuale teorico-
pratico di decrescita
per salvare il pianeta
cambiando in meglio
la propria vita
Aam Terra Nuova Edizioni, 2011
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Stufe e dintorni
V
ivere in cohousing
significa migliorare la
qualit della tua vita
lo slogan di Solidaria,
lassociazione che si
costituita nel 2009 a Ferrara e che
da qualche mese riuscita a portare
avanti e dare avvio al progetto relativo
alla costruzione di un cohousing nei
pressi di Ferrara. Tutto nato quando
un gruppo di otto famiglie desiderose
di aderire a uno stile di vita basato
sui principi della condivisione, del
rispetto dellambiente e della decrescita
dei consumi, ha sentito lesigenza di
abbandonare lo stile di vita cittadino
per sperimentare una realt pi a
misura duomo. per questo che
queste otto famiglie hanno intrapreso
un cammino comune, alcune di loro
Un nuovo modo di fare
cohousing
Lesperienza unica in Italia di otto famiglie ferraresi
Alida Nepa Presidente
Associazione Solidaria
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senza conoscersi prima, che le
ha portate a una meta comune:
limmobile di Malborghetto.
Pochi mesi dopo la sua costituzione
lassociazione Solidaria identifica la
corte colonica Il Duchino come
location perfetta per la costruzione
del cohousing: lobiettivo
principale era infatti quello di
cercare un immobile gi esistente
da ristrutturare, cos da non dover
cementificare altri terreni vergini. E
Il Duchino sembra fatto apposta: a
pochi chilometri dalla citt, comprende
11.000 mq di verde, una casa colonica,
un fienile e un forno, che una volta
ristrutturato sar in grado di ospitare
18 famiglie. Lassociazione cercava
proprio un numero di unit immobiliari
che fosse almeno il triplo rispetto al
numero delle famiglie aderenti, proprio
perch lobiettivo quello di costruire
un progetto aperto, rivolto alla citt:
Solidaria non solo un gruppetto di
famiglie che cercano casa insieme, ma
un insieme di persone che lanciano una
sfida e che vogliono dimostrare che si
pu abitare e vivere in modo diverso.
Realizzare un biSogno
Dopo tutte queste premesse, final-
mente Solidaria riesce a progettare
la ristrutturazione della corte colo-
nica, che prevede la costruzione di
appartamenti in classe energetica A
e B, 250 mq di spazi interni condi-
visi per le attivit comuni e 7.000
mq di verde per un orto comunita-
rio, una tartufaia, moltissimi alberi,
tanti angoli gioco per i bambini e
panchine per chiacchierare. Di certo
la strada ancora lunga: non rice-
vendo sovvenzioni pubbliche, non
essendo unagenzia immobiliare n
tantomeno un gruppo esclusivista
e ristretto, Solidaria sta portando
avanti campagne di sensibilizzazio-
ne e di divulgazione del progetto,
con laiuto del Movimento di Citt
in Transizione, con cui il cohousing
condivide la sensibilit verso il pro-
blema del picco del petrolio e del
cambiamento climatico, e anche del
GAS Cittanova, per trovare altre per-
sone con le stesse priorit ambientali
e sociali interessate al progetto. Le
nuove famiglie potranno conoscere
il gruppo dei futuri vicini di casa,
dialogare con limpresa e larchitetto
e entrare a far parte dellinnovativo
progetto. Il cohousing estense infat-
ti uno dei primi esempi in Italia che
unisce le due caratteristiche di essere
stato creato e voluto dal basso, cio
da un gruppo, e contemporaneamen-
te di essere aperto a un alto numero
di famiglie che non si conoscono:
questo lo rende un laboratorio unico
di sperimentazione sociale. Se da un
lato questo primato rende orgogliose
le famiglie ferraresi, dallaltra non si
possono negare le maggiori difficolt
riscontrate in questi tre anni di lavoro
comune: dallindividuazione dellim-
mobile adatto, alle difficolt di tenere
unito il gruppo, dal servirsi di profes-
sionisti intelligenti, fino ai rapporti
non sempre agevoli con le pubbliche
Le famiglie durante unassemblea e
sotto la futura sala comune
Solidaria non solo un gruppetto di
famiglie che cercano casa insieme,
quanto invece un gruppo di persone
che lanciano una sfida e che vogliono
dimostrare che si pu abitare e vivere in
modo diverso
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Comunit Consapevole
amministrazioni. Un grande aiuto in
questo senso arrivato dalla facilita-
trice Caterina, dalla consulente tecni-
ca Anna, ma anche dai tanti soci che
spontaneamente hanno messo a dispo-
sizione il loro tempo: ognuno di loro,
nel suo piccolo, ha compiuto piccoli
gesti che hanno permesso al gruppo di
rimanere unito e di proseguire lungo
la via scelta. Indispensabile per la
buona riuscita del nostro progetto
precisano i cohousers stato avva-
lersi di uno studio di architetti molto
paziente con cui per ore abbiamo con-
diviso sogni e metri quadrati, servirsi
di un avvocato che ci ha supportato in
un campo in cui non esiste giurispru-
denza, mentre una lancia vorremmo
spezzarla anche in favore dellimpresa
che, in tempi economicamente cos
difficili, ha creduto e finanziato il
nostro progetto.
Con laiuto di tutti loro il sogno
comincia a prendere forma e a diven-
tare realt. Sono infatti in via di rea-
lizzazione gli spazi comuni ricavati
nellex stalla e nellandrone della
casa padronale: una bella cucina con
camino, divani, un bagno comune,
biblioteca, laboratori, lavatrici comu-
ni, spazi per laboratori, proiezioni;
negli spazi esterni un bellorto comu-
nitario, alberi da frutta e tanti angoli
per bambini e adulti. Sono ancora
libere alcune delle 17 unit disponibi-
li, prevalentemente nel fienile; per chi
fosse interessato quindi a condividere
questa bella esperienza non resta che
mettersi in contatto con lassociazione
Solidaria.
Concludono i futuri cohousers estensi:
Siamo convinti che solo con la colla-
borazione di tutti riusciremo a supera-
re i problemi energetici ed economici,
solo chiacchierando e condividendo
spazi, progetti e tempi, nellantica
dimensione del villaggio, potremo far
fronte alla solitudine e allisolamento,
alla perdita del contatto con la natu-
ra che ci ha reso tutti infelici homo
urbans.
I cohousers visti da vicino
Il gruppo delle 8 future famiglie di
cohousers molto variegato: ci
sono persone di ogni et Lorenzo
il pi piccolo e ancora va a scuola,
mentre nonna Bruna la pi anzia-
na, ma molto in gamba nonostante i
suoi 87 anni e di ogni professione.
Quello per che li accomuna la
visione della vita: La maggior parte
di noi fa parte del Gruppo dac-
quisto solidale Cittanova spiega
Evelina, e continueremo a fare
acquisti collettivi perch la nostra
idea di vivere senza sacrifici e
rinunce ma con uno stile di vita
sobrio, autoproducendo e trasfor-
mando quanto possibile. Nel cohou-
sing potremo realizzare quelle
economie di scala che da soli non
saremmo riusciti a realizzare.
Alla base di tutto ci c senzaltro
una presa di coscienza di potere
e volere un mondo pi a misura
duomo, dove luomo possa vivere
in armonia con la natura, senza per
questo deturparla, ma soprattutto
in armonia con gli altri esseri viven-
ti. Ecco come ce lo spiega Maria
Elena, unaltra cohouser: Il cam-
biamento delle abitudini del vivere
e dellabitare un gesto politico
rivoluzionario, non ci interessano le
ideologie, la destra e la sinistra, i
buoni e i cattivi, i nemici e gli amici,
ci interessano le buone relazioni.
Per conoscere pi vicino questo
gruppo e condividere i loro sogni e
le aspirazioni lappuntamento per
sabato 31 marzo 2012 a Ferrara,
dove si terr Vicini di casa, vicini di
vita Convegno di presentazione
del progetto di coabitazione soli-
dale/cohousing Corte Colonica Il
Duchino a cui seguir lAssemblea
della Rete Italiana Cohousing, una
meravigliosa occasione di scambio
e confronto fra le varie realt che
stanno nascendo in Italia.
Maggiori informazioni sul sito:
www.cohousingsolidaria.org;
per contatti:
info@cohousingsolidaria.org,
cell. 320 8622289.
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S
cegliere un olio essenziale
di qualit, adatto allimpiego
in Aromaterapia non per
nulla facile. Orientarsi tra le
differenti proposte presenti
sul mercato richiede una buona dose
di conoscenza e di professionalit.
Secondo studi recenti solo il 5% degli
oli essenziali comunemente venduti
adatto allimpiego in Aromaterapia, il
resto dovrebbe essere usato unicamente
come complemento in prodotti
alimentari, cosmetici o salutistici.
Ma cosa vuol dire questo in termini
pratici? Utilizzare un olio essenziale di
grado aromaterapico vuol dire utilizzare
un prodotto puro, del quale si conoscono
a priori le azioni, le interazioni, i
dosaggi, le controindicazioni, la tossicit
e i profili di rischio. Quando invece si
utilizzano oli essenziali di grado non-
aromaterapico tutte queste informazioni
non sono disponibili. Si procede quindi
alla cieca, sperando di non incontrare
problemi e affidandosi spesso al caso e
alla buona sorte; ma come condurre
una nave senza utilizzare le carte
nautiche e gli strumenti di bordo.
Cosa contraddistingue un olio essenziale di
grado aromaterapico?
Un olio essenziale di grado aromate-
rapico se possiede una serie di requisiti
oggettivi, in particolare deve soddisfare
le seguenti caratteristiche:
In etichetta riportato, oltre al nome
comune, anche il nome latino, lunico
che identifica in modo esatto la pian-
ta di partenza. Poich ne esistono
molte variet, non basta un generico
Eucalipto, ma bisogna distinguere
fra: (Eucalyptus globulus), eucalipto
radiata (Eucalyptus radiata), eucalip-
to blu (Eucaliptus smithii), eucalipto
limone (Eucalyptus citriodora) e cos
via. Ogni variet ha differenti proprie-
t, indicazioni, livelli di assunzione,
dosaggi, profili di rischio.
Viene indicata la parte della pianta da
cui stato estratto lolio essenziale.
Dalle foglie e dalla corteccia della can-
nella si ricavano due oli molto diversi
tra loro.
Viene indicato il metodo di estrazio-
ne, che deve essere tradizionale e
approvato per luso in Aromaterapia.
Spremitura a freddo, tintura, assoluto
o distillazione a vapore.
Lolio puro, naturale e integro.
Questo vuol dire che nulla stato
aggiunto e nulla stato sottratto, non
ci sono sostanze sintetiche, non con-
tiene tagli o mix, ricostruzioni o mani-
polazioni. I cosiddetti oli deterpenati
non sono impiegabili in Aromaterapia.
presente lindicazione del chemotipo,
il parametro pi importante che riguar-
da gli oli essenziali per Aromaterapia.
Il chemotipo
Nella composizione delle molecole
aromatiche entrano in gioco pochi
atomi quali: carbonio (C), idrogeno
(H), ossigeno (O), azoto (N) e zolfo (S).
Si tratta di una semplicit apparente,
poich di fatto sono possibili milioni di
combinazioni fra questi atomi.
Il biotipo, ovvero linsieme delle
azioni prodotte da diversi fattori, incide
profondamente sullolio essenziale, e
ne determina il chemotipo. Il biotipo
determinato da: esposizione solare
(frequenza, durata, intensit), condizioni
climatiche (giorni di pioggia, agenti
atmosferici, vento ecc.), altitudine,
temperatura esterna, composizione del
suolo, tipologia della flora.
Differenti biotipi producono variazioni
anche notevoli dal punto di vista
biochimico nellolio essenziale che si
ottiene dalla stessa variet botanica.
La classificazione in chemotipi (che
viene definita attraverso lanalisi con
cromatografia e spectometria di massa)
permette di distinguere la singola
molecola che maggiormente presente
nellolio essenziale e di definire in
modo assolutamente preciso il carattere
dellolio essenziale.
Chemotipo ed impiego
Per un utilizzo consapevole e in
grado di produrre effetti desiderati
indispensabile conoscere il chemotipo.
Come scegliere
gli oli essenziali
Luca Fortuna
Consigli e suggerimenti per limpiego in Aromaterapia
Oli Essenziali Chemotipati
Lesatta individuazione del
chemotipo stabilisce in modo
scientifico e preciso la linea di
demarcazione tra laromaterapia e
luso improprio degli oli essenziali
con tutte le conseguenze che ne
derivano.
Gli oli essenziali chemotipati
rappresentano una formidabile
risorsa terapeutica, che pu essere
utilizzata con sicurezza ed efficacia,
con una elevata professionalit.
Rappresentano la linea di
demarcazione tra laromaterapia
empirica ed approssimativa e
laromaterapia scientifica.
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Stufe e dintorni
Ecco nel box sottostante qualche
esempio con gli oli essenziali pi
comuni.
Esperto di medicine naturali, una
riconosciuta autorit nel campo
dellAromaterapia. Ama scrivere e ha
pubblicato numerosi libri di successo su
diverse tematiche legate alle discipline
verdi. Creatore di prodotti e trattamenti
venduti in oltre trenta nazioni del mondo,
collabora con diverse aziende ed
impegnato in pi progetti di ricerca e
sviluppo. Insegna Aromaterapia a pi
livelli (corsi di base, specializzazioni,
seminari intensivi) ed impegnato in
una fitta attivit di divulgazione, per
diffondere la cultura aromatica. Riceve
su appuntamento per consulti individuali,
e consulenze professionali.
Luca Fortuna
ROSMARINO
Dal rosmarino (Rosmarinus officinalis)
si possono ottenere 3 oli essenziali molto
diversi tra loro per chemotipo.
- OE a 1,8-cineolo (eucaliptolo):
con propriet anticatarrali ed
espettoranti;
- OE a camphre (borneone): con
propriet antinfiammatorie, utile per
crampi e dolori muscolo-scheletrici;
- OE a verbenone: con attivit
cicatrizzanti, lipolitiche ed
epatodrenanti.
Se nella boccetta compare il solo nome
Rosmarinus officinalis non sar possibile
stabilire a quale funzione far riferimento.
In molti testi lolio essenziale di
rosmarino viene descritto come
depurativo del fegato. Questo vero solo
nel caso del CT verbenone.
Allo stesso modo utilizzare il CT
verbenone per trattare uninfluenza o
un raffreddore sarebbe assolutamente
inutile.
TIMO
Il caso del Timo (Thymus vulgaris)
emblematico: esistono infatti pi varianti
molto diverse tra loro.
Timo ct TIMOLO: antibatterico.
Dermocaustico, epatotossico a dosi
elevate.
Timo ct THUYANOLO: antinfettivo,
rigenerante epatico. Sicuro.
Timo ct LINALOLO: antisettico,
neurotonico. Sicuro.
Timo ct GERANIOLO: battericida
leggero, antalgico. Sicuro.
Se viene riportato solo Timo (Thymus
officinalis) non si pu sapere se
quellolio essenziale presenta profili
di rischio o richiede cautele, come
utilizzarlo, quali propriet esercita.
Dal punto di vista antisettico una goccia
di OE Timo ct timolo equivale a oltre 20
gocce di OE Timo ct linalolo.
ALBERO DEL T
Lolio essenziale di albero del t o
tea tree oil (Melaleuca alternifolia)
forse lolio essenziale pi conosciuto
e utilizzato. La farmacopea australiana
descrive 5 chemotipi di questo olio
essenziale, uno solo dei quali
raccomandato come antisettico ad
ampio spettro. Si tratta del chemotipo
caratterizzato da uno specifico rapporto
tra terpineolo-4 (superiore al 30%) e dal
cineolo (inferiore al 5%). Questo deve
essere riportato in etichetta.
Nei testi scritto che il tea tree oil si
pu impiegare puro sulla pelle, questo
corretto solo se il rapporto sopracitato
rispettato. Quando il cineolo aumenta
lolio diventa pi aggressivo e un suo
impiego sulla cute pu condurre a
sensibilizzazioni. Lattivit antisettica
inoltre proporzionale al contenuto di
terpineolo-4, se questo basso lolio
essenziale non ha efficacia contro virus,
funghi e batteri.
Ordina su macrolibrarsi.it o chiama
il numero verde 800 974 001
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Manuale di Aromaterapia
Xenia edizioni, 2010
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Punto dincontro, 2008
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per andare sulle montagne russe senza
nausea, per decidere con la mente lucida
e il cuore libero.
Scleranthus sa. Ecco perch cammina
con perfetta certezza!
S
cleranthus passeggia
con perfetta certezza:
cos Edward Bach
defnisce lo stato
positivo di Scleranthus
nella storia dei sedici viaggiatori che
partirono per una escursione attraverso
una foresta. la perfetta certezza
che abbiamo quando siamo davvero
connessi con il nostro S superiore,
quando ascoltiamo senza indugio i
desideri della nostra Anima, quando
camminiamo in direzione del Sole e
lui l, bello e luminoso a indicarci il
cammino. O meglio i diversi cammini
che, comunque, ci condurranno alla
meta. La gestualit della pianta di
Scleranthus, le sue antenne, la forma in
cui ci appare, mi meraviglia ed emoziona
sempre pi per la sua intelligenza e
semplicit. Ha unesile radichetta sotto
terra e uno sviluppo aereo che a primo
avviso pu sembrare caotico e confuso,
ma che rende questumile piantina una
campionessa in termini di sopravvivenza,
sua e della sua specie.
vero che rara, mi ci sono voluti
undici anni per trovarla, quasi
spulciando i prati alla sua ricerca, poi un
bel giorno mi apparsa, splendidamente
rotonda in cima a una collinetta di sabbia
abbandonata da qualche camion in fondo
a un campetto da calcio. Ovviamente
arrivata per me al momento giusto,
dandomi quello spintone di cui avevo
bisogno, nella direzione in cui comunque
sapevo di dover andare. Tra le lacrime
di gioia e di gratitudine ho rapito quella
piantina e lho portata a casa.
Da allora ha riempito di semi e fgliolette
tutti i miei vasi, sopravvissuta senza
alcuna esigenza nelle pi diffcili
condizioni e guadagnato sempre pi
il mio rispetto e la mia considerazione.
Scleranthus per me la pianta che
meglio rappresenta lintelligenza:
sembra una fttissima rete di neuroni
che origina da una semplice radice.
Quasi a ogni nodo il suo stelo si biforca,
non per indecisione, ma per una tale
determinazione che le consente di poter
andare sia di qua che di l senza
perdere la certezza del suo compito. il
Tao, larmonia dialettica degli opposti,
il linguaggio binario dei computer,
strategia pura. Anche piegata e calpestata
Scleranthus ha sempre una risorsa pronta
(un piano B) ed un fore che mira al cielo,
col suo semino quasi pronto e una nuova
radice per riconnettersi alla Terra.
Quando usare Scleranthus
Edward Bach la consiglia per quelli
che soffrono molto di non sapersi
decidere fra due cose, sembrandogli la
prima pi giusta della seconda. Sono
persone abitualmente tranquille che
sopportano da sole le loro diffcolt
e non sono inclini a discuterne con
altri. chiaro che in un mondo in cui
regna la dicotomia, che privilegia la
razionalit, lesclusivit monoteistica di
un solo emisfero ed in cui la bipolarit
soltanto una malattia, non facile
essere Scleranthus. Quando siamo in
mezzo ad un mare tempestoso, sulla
cresta dellonda, possiamo guardare
in alto speranzosi oppure possiamo
guardare in gi timorosi Scleranthus
accende un faro sulla nostra meta, che
non si trova n in alto verso il cielo, n
in basso verso il mare, ma ben dritto
davanti a noi. Ironia vuole che anche
il faro palpiti, come il cuore, on-off.
Possiamo usare Scleranthus tutte le volte
che desideriamo armonia, per non avere
alti e bassi di umore o di salute, per non
inciampare nelle parole o camminando,
Il fiore dellarmonia: per
avere la mente lucida e
il cuore libero
Biancarosa
Scleranthus
Produciamo i Fiori di Bach ed altre
Essenze Floreali da pi di ventanni,
raccogliendo con amore
ed ammirazione i fori dellappennino
Tosco-Romagnolo. Teniamo corsi di
formazione sulla Floriterapia.
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N
el mondo moderno le
affezioni prostatiche
rappresentano una parte
sempre pi importante
delluniverso patologico
maschile.
Queste si diffondono soprattutto nella
fascia di et che va dai 50 anni in
s ed frequentissimo trovare, man
mano che si avanza negli anni, una
serie di disturbi che riconducono
alla prostata e/o alle vie urinarie,
strettamente correlate.
Molti uomini ultracinquantenni
presentano spesso disturbi che
vanno dal residuo vescicale urinario
quando la vescica non si svuota
completamente dopo la minzione ,
alle diffcolt nellurinare, allaumento
della frequenza e dellurgenza della
minzione, allindebolimento del getto
e del fusso urinario, sino ad arrivare
frequentemente alla cos detta nicturia,
cio alla necessit di alzarsi di notte pi
o meno spesso per urinare.
Tutto ci si verifca talora insieme
ad altri sintomi fsici come il dolore,
il bruciore uretrale o la pesantezza
pelvica.

Che cos la prostata e a che cosa serve
Essa una piccola ghiandola situata
sotto la vescica maschile composta per
il 70% da tessuto ghiandolare e dal 30%
da tessuto fbromuscolare. Questa ghi-
andola presenta rapporti di contiguit,
oltre che con la vescica ed il retto, anche
con luretra, che avvolge. Questultima
un piccolo tubicino che ha la funzione
di convogliare sia lurina che il liquido
spermatico dalla vescica e/o dalle
vescichette seminali sino allesterno,
passando attraverso il pene.
La prostata ha il compito di produrre il
liquido seminale che, unito agli sperma-
tozoi, di produzione testicolare, forma
il liquido spermatico in toto. Ci sono
delle infuenze endocrine per questi
tessuti che sono rappresentate dagli
ormoni androgeni (testosterone), dagli
estrogeni e dal progesterone. Una parte
del testosterone, raggiunta la pros-
tata, convertito in deidrotestoster-
one o DHT ad opera di un enzima: la
5-alfa-reduttasi. Unaltra piccola parte
convertita in estradiolo per mezzo
dellenzima aromatasi. ormai noto
come il DHT e lestradiolo favoriscano
lingrossamento della prostata o la sua
possibile degenerazione tumorale.
Le patologie pi frequenti legate
alla prostata
Esse sono essenzialmente tre:
lipertrofa prostatica benigna, le
prostatiti ricorrenti e/o croniche ed il
cancro della prostata.
La prima patologia data dalla
crescita abnorme della prostata, pre-
sumibilmente in rapporto a fattori
ormonali soprattutto legati al DHT
e pu provocare disturbi legati sia
allostruzione e alla diffcolt urinaria,
sia allirritazione delle vie urinarie con
bruciore ed urinazione frequente.
Le prostatiti, invece, sono processi
infammatori e possono essere sia acute
che croniche.
Stufe e dintorni
Prostata Sana
Come mantenerla in salute con lalimentazione e le medicine complementari
Paolo Giordo
Molto utili risultano i cos detti acidi
grassi insaturi, soprattutto della serie
omega 3 e omega 9
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Generalmente le pi dannose sono
le seconde, e portano il soggetto a
una serie di disturbi legati sia alla
sfera urologica che a quella sessuale.
Raramente le prostatiti riconoscono
una causa batterica (solo nel 5% circa
dei casi), ma, nonostante ci, vengono
sempre trattate con gli antibiotici
che, anzich curare, portano ad un
aggravamento dello squilibrio esistente.
Il cancro prostatico presenta
unincidenza che varia a seconda
della razza e della zona geografca:
i pi colpiti sono gli americani neri
(di origine africana) e i meno colpiti
sono gli asiatici. Il cancro prostatico
presenta, inizialmente, sintomi che
possono essere sovrapponibili a quelli
legati allipertrofa prostatica o alle
prostatiti e la diagnosi legata spesso
alla palpazione diretta della prostata,
allecografa con sonda trans-rettale ed
eventualmente ad una biopsia mirata
dellorgano.
Sappiamo che la salute prostatica
legata essenzialmente allequilibrio
ormonale e a quello intestinale.
Nel primo caso, anzich demonizzare
il testosterone tout court, di
fondamentale importanza cercare di
ricreare un equilibrio, sia con luso di
integratori che fungano da precursori
del testosterone, sia agendo, al
contempo, per contrastare il famoso
enzima 5-alfa reduttasi, responsabile
della produzione del nocivo DHT,
utilizzando, per questo, molti prodotti
naturali e ftoterapici che esplicano
unazione utile ed effcace senza
provocare alcun effetto collaterale.
Conviene, poi, agire sulla produzione
estrogenica (che sappiamo essere
presente anche nei maschi anche se
in misura minore) attraverso luso di
ftoestrogeni (derivati dalla soia ed altri)
che competono, a livello recettoriale,
con gli estrogeni fsiologici.
Non va sottovalutato il ruolo
dellinsulina come ormone ad azione
pro-infammatoria e squilibrante
ormonale solo quando in eccesso
cronico e questa osservazione
riconduce al ruolo fondamentale
dellalimentazione come fattore di
salute e di riequilibrio.
Unaltra causa di squilibrio data da
una disregolazione intestinale.
Nel nostro mondo moderno, gli attuali
stili di vita favoriscono una disbiosi
cronica intestinale, cio unalterazione
delle popolazioni batteriche saprofte
residenti nellintestino, con conseguente
alterazione delle difese immunitarie
legate al circuito delle mucose (MALT).
Lattenzione al cibo che si consuma
diventa, pertanto, fondamentale per
garantire un corretto funzionamento
intestinale, ormonale, metabolico e
immunitario.
Il fondamentale ruolo
dellalimentazione alcalina
Nei Paesi orientali, dove il consumo di
grassi animali saturi molto limitato,
esiste una bassa incidenza di patologie
prostatiche, compresi i tumori.
Infatti i grassi animali creano una
maggiore condizione di stress
ossidativo, cio unaumentata
produzione di radicali liberi che
sono coinvolti direttamente nelle
infammazioni croniche e nei processi
degenerativi.
Molto utili risultano i cos detti acidi
grassi insaturi soprattutto della serie
omega 3 e omega 9, componenti
essenziali dellantica dieta mediterranea
ricca di frutta, verdure, cereali integrali,
legumi e semi oleosi con un po di
pesce e olio di oliva macinato a freddo.
Infatti unalimentazione alcalinizzante
ed antiossidante non pu prescindere
dai suddetti alimenti consumati
freschi ed in forma intera cio non
depauperati dalla raffnazione ed inoltre
da coltivazione biologica, pertanto
non inquinati da prodotti chimici di
ogni sorta. Molto appropriate sono le
integrazioni di cibi fermentati (yogurt,
kefr, ecc.) e di semi germogliati,
entrambi ricchi sia di batteri benefci
che di micronutrienti con grandi
propriet antiossidanti.
Da evitare o ridurre drasticamente
i grassi animali, compresi i latticini
e buona parte dei dolciumi a base
di zuccheri raffnati, fortemente
acidifcanti.
La restrizione calorica, ovvero il
mangiare di meno, sempre stato il
rimedio pi antico per conservare la
salute e promuovere una maggiore
longevit.
Esistono inoltre molti complementi
alimentari come, ad esempio, la
curcuma, il t verde e moltissimi
sali minerali e vitamine contenuti
negli alimenti integrali che possono
contribuire al benessere prostatico
ed immunitario.
Laiuto delle medicine non convenzionali
Le medicine non convenzionali come
lomeopatia, lagopuntura e, soprattutto,
la ftoterapia possono dare un valido
contributo al benessere prostatico.
Ad esempio il palmetto (Serenoa
repens), il pigeo (Pygeum africanum)
Da evitare o ridurre drasticamente i
grassi animali compresi, i latticini e
buona parte dei dolciumi a base di
zuccheri raffinati,
fortemente acidificanti
Medicina Alternativa
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Medicina Alternativa
e le radici di ortica (Urtica dioica)
rappresentano una triade che somma
lazione inibitrice sulla 5-alfa-reduttasi
a quella spasmolitica sulla componente
fbromuscolare prostatica che avvolge
luretra, contribuendo al miglioramento
di tutti i sintomi prostatici.
Esistono, inoltre molti altri rimedi ad
azione antinfammatoria (Epilobio,
Ribes nero, Artiglio del diavolo,
ecc.) , altri con effetto antiedemigeno
(Ippocastano, Ananas, ecc.) ed altri
ancora con propriet antimicrobiche
(Mirtillo rosso o Cranberry, Uva ursina,
Corbezzolo, ecc.) che possono essere
di grande giovamento nelle pi comuni
infammazioni prostatiche.
Anche il cancro prostatico riconosce
importanti coadiuvanti terapeutici come
il gi citato t verde o i molti funghi
medicinali (Maitake, Reishi, Shitake,
ecc.)
Le patologie prostatiche risentono
molto positivamente dei rimedi succitati
come anche di una corretta e sana
alimentazione, ma non va dimenticato
il ruolo fondamentale del movimento
fsico e della gestione equilibrata dello
stress che contribuiscono effcacemente
a prevenire, ridurre e curare le affezioni
della prostata nella loro totalit.

Medico, neurologo, esperto in
omeopatia e ftoterapia.
Si occupa di nutrizione e cura delle
malattie degenerative con metodi
naturali e ha pubblicato svariati
libri su questo argomento.
Paolo Giordo
Paolo Giordo
Prostata: Cure
Naturali e
Alimentazione
Aam Terra Nuova
Edizioni, 2011
Paolo Giordo, Alice Savorelli
Osteoporosi senza
Medicine
Preziosi consigli e
gustose ricette per
prevenire e curare
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Yoga Kundalini
Lo yoga della consapevolezza e del risveglio dellenergia kundalini
Dharma Kaur
Lo Yoga non mai stato
descritto veramente
per quello che .
unarte e una scienza
con la quale puoi
sormontare le insidie
della vita. una scienza,
una conoscenza, unarte in
cui la mente
e il corpo lavorano
in unione e lo spirito
li sostiene.
Yogi Bhajan
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56 ViviConsapevole - Primavera 2012 ViviConsapevole.it 57
L
o yoga una tecnologia
potente che arriva a noi
da saggezze vecchie di
millenni, nate in periodi
di splendore della storia
delluomo, periodi dei quali poco
ricordiamo. Quello che di immediato
comprendiamo nellavvicinarci ad
essa e nel praticarla che porta con
s una conoscenza profonda di chi
siamo, di come prenderci cura di
noi stessi in una maniera olistica,
ridandoci un posto allinterno
del sistema terra e universo,
ricollegandoci allenergia presente
dentro e fuori di noi.
Lo Yoga Kundalini una di queste
vie, tramandataci dal maestro Yogi
Bhajan.
Questo non lo yoga che si pratica
in solitudine in cima a una monta-
gna e fuori dalla realt scrive Yogi
Bhajan stato insegnato per la
gente che lavora, che ha una famiglia
e che sottoposta agli stress di ogni
giorno: nel mondo moderno in cui
viviamo c una tremenda pressione,
silenziosa ma precisa, che ci sconvol-
ge e ci possiede, a tal punto che non
sappiamo se siamo reali o non reali.
Uno dei suoi punti cardini laffer-
mazione che siamo esseri spirituali
che hanno deciso di vivere unespe-
rienza umana per imparare, come se
la terra fosse una meravigliosa scuola,
e che ritorniamo in un susseguirsi di
vite fno allapprendimento completo
di quello che la nostra anima si era
prefssata. Ci che ci rende umani,
secondo lo yoga, un mix di corpo-
mente-spirito, perci tutte le sue tec-
niche sono rivolte ad integrare questi
tre aspetti e a renderci consapevoli
di questa verit nella concretezza del
quitidiano, ridandoci la possibilit di
una vita piena di salute, gioia, positi-
vit e amore.
La potente energia del serpente
Il mezzo fondamentale per poter
arrivare a questo stato di benessere
lintegrazione dellenergia
kundalini, un potente potenziale
di risveglio a noi stessi. Secondo
le antiche saggezze questa energia
giace addormentata alla base della
colonna vertebrale in Muladhara
chakra (il primo dei 7 chakra pi
importanti: Muladhara, Swadhistana,
Manipura, Anahata, Vishudda, Ajna
e Sahasrara) e viene solitamente
raffgurata come un serpente
addormentato arrotolato su se stesso
per tre volte e mezzo. La parola
sanscrita kundal vuol dire cerchio
o anello e la parola kundalini, che
signifca poeticamente ricciolo
dellamato, rappresenta lo srotolarsi
della consapevolezza della propria
natura spirituale.
Tutta la tecnologia di questo specifco
yoga mira a destare la kundalini, cos
da farla risalire attraverso il canale
energetico pi importante situato
nella colonna vertebrale e farle
attraversare tutti i principali chakra,
ai quali sono collegati differenti stati
di consapevolezza, sino a raggiungere
quello della corona Sahasrara,
situato alla sommit del capo. In
questo modo si ha la possibilit di
Nel Kundalini Yoga la cosa pi
importante la vostra esperienza. Va
diritto al cuore. Non ci sono parole in
grado di sostituire la vostra esperienza.
La tua mente pu accettare le parole o
non pu, ma la vostra coscienza non
accetta solo parole. Yogi Bhajan
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stabilire un legame con linfnito
e raggiungere lilluminazione: il
completamento fnale di questo
viaggio consiste nel riportare questa
consapevolezza a terra per applicarla
alla vita di tutti i giorni. Lascesa
dellenergia kundalini stimolata da
queste tecniche un processo graduale
e quasi impercettibile, non porta con
s manifestazioni pericolose per la
stabilit psicofsica, ma un graduale
senso di aumentata vitalit e presenza a
se stessi, con un cambiamento profondo
di noi stessi e, di conseguenza, della
nostra vita: si diventa sempre pi
consapevoli di chi siamo veramente e
del nostro reale potenziale.
Gli effetti benefci del Kundalini
Yoga su corpo-mente-spirito
Con il Kundalini Yoga si pu agire
direttamente:
n sul sistema nervoso centrale e
periferico, distendendo le tensioni
create dallo stress quotidiano e
aiutando a contenerne gli effetti
deleteri;
nsul sistema immunitario e sugli
organi interni, massaggiandoli
e migliorandone le funzionalit
fsiologiche;
nsul corpo in generale, il quale
ritrova una nuova fessibilit e
tonicit;
nsul controllo dellemotivit,
permettendoci di agire nel quotidiano
con rinnovata tranquillit;
nsul senso di benessere, sulla forza e
la bellezza;
nsu un elevato senso di
consapevolezza, e aumento
dellintuito;
nsulleliminazione di abitudini
negative, apportando grande
creativit.
Lo yoga insegnato da Yogi Bhajan
combina il respiro, i mudra
Creare uno spazio sacro
Importante per la tua pratica
di Kundalini Yoga creare uno spazio sacro,
sia a livello interno che esterno. Puoi allestire un
piccolo angolo della tua casa con un tappetino,
una candela, delle immagini di donne o uomini
santi per te. Indossa comodi abiti di cotone o di
fbre naturali preferibilmente di colore bianco cos
da sostenere il tuo campo magnetico, se vuoi puoi
coprire la tua testa con un turbante di cotone cos
da massaggiarla e concentrare lenergia.
Tieni a portata di mano una coperta per il
rilassamento e dellacqua, cos da aiutarti
nellimportante processo di purifcazione che si
mette sempre in moto con questa pratica.
Per altre istruzioni importanti
ti raccomandiamo di visitare il sito:
http://www.kundalinifow.com

Tratto da Phisical Wisdom. Kundalini
Yoga as taught by Yogi Bhajan, ed.
Kundalini Research Institute, pag. 42.

1) Per conoscere il Tuo
Equilibrio Interiore
Siedi in una posizione
comoda con gli occhi
chiusi, focalizzandoti
sul punto del terzo
occhio. Porta le mani in
posizione di preghiera
al centro del petto (un
palmo contro laltro).
Fai strofnare la mano
sinistra verso lalto fnch
non pi in alto della
destra, il palmo sinistro
rivolto verso destra tocca
il braccio sinistro proprio
sotto al polso. Fai respiri
pi profondi e lenti che
puoi. 3-11 minuti.
2) Per conoscere la Tua
Proiezione Interiore
Siedi in una posizione
comoda con gli occhi
chiusi, focalizzandoti sul
punto del terzo occhio.
I pollici sono agganciati
nelle cavit su entrambi
i lati del ponte del naso.
Chiudi lentamente i
Valutazione interiore - Estate 1992
Vedi il buono in tutto.
Vedi delle opportunit
in tutto. Con questo
atteggiamento, percorri
la tua vita con grazia.
Yogi Bhajan
Risveglio del Corpo
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(specifche posizioni della mano e delle
dita), la focalizzazione nel terzo occhio,
i mantra, le contrazioni di muscolature
del corpo e le posture: il tutto ideato
in maniera precisa e consapevole per
infuenzare il corpo, la mente e lanima.
Kundalini Yoga un yoga per le famiglie,
per le persone che devono affrontare le
sfde quotidiane, per chi gestisce aziende
e gruppi di persone: Kundalini Yoga per
tutti coloro che vogliono potenziare le
competenze necessarie per affrontare con
successo le sfde della vita.
Lelenco dei benefci reali dati dal
praticare regolarmente Kundalini Yoga
molto lungo. Ma, in realt, ci che
pi conta per voi la vostra esperienza.
La cosa determinante in tutto questo
che se vogliamo gioire di questa
antica tecnologia e godere degli effetti
meravigliosi che essa porta con s,
che non basta leggere dei libri,
necessario praticarla, impegnarsi con
corpo, mente e spirito, almeno una volta
alla settimana. E se si vogliono effetti
pi profondi e importanti, si consiglia la
pratica tutti giorni almeno per 40 giorni
di seguito, perch solo con lesperienza
possiamo davvero cambiare noi stessi e
contattare la profonda saggezza che giace
addormentata in ognuno di noi.
uninsegnante certifcata KRI
(Kundalini Research Institute), affliata
IKITA (Int. Kundalini Yoga Teacher
Ass.) e IKITA-ITALIA, insegnante
certifcata KRI e 3HO WOMEN per la
Gravidanza Consapevole.
Ha trascorso anni nella ricerca personale,
passando da esperienze varie che hanno
contribuito fortemente a renderla quello
che ora, ma agli insegnamenti
tramandati da Yogi Bhajan che deve di
pi. Dharma Kaur dedica ora tutta la sua
vita a insegnare e diffondere il Kundalini
Yoga. Insegna a Bologna, Rimini,
Cesena.
Per contatti: dharmakaur7@gmail.com.
Dharma Kaur
Cosa leggere
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Lothar-Rudiger Lutge
Yoga Kundalini
Il risveglio dellEnergia
Vitale
Macro Edizioni, 2006
palmi delle mani
nella posizione della
preghiera, chiudendoli
partendo dalla base
del palmo verso
lalto e toccando i lati
delle dita per ultimi.
Mantieni questa
posizione. Fai respiri
pi profondi e lenti che
puoi. 3-11 minuti.
3) Per conoscere la Tua
Forza Interiore
Siedi in una posizione
comoda con gli occhi
chiusi, focalizzandoti
sul punto del terzo
occhio. Fai respiri pi
profondi e lenti che
puoi. Metti la mano
destra sopra la sinistra
al centro del cuore e
premi pi forte che
puoi, mantenendo la
pressione durante la
meditazione. 3-11
minuti
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Stufe e dintorni
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L
a comunicazione con i bambini
assolutamente vitale per la
loro crescita, per la loro salute
e per il loro umore. Molto
spesso non ci facciamo caso
e veniamo travolti dal messaggio che
vorremmo dare loro, quasi come fossero
degli adulti capaci di cogliere gli aspetti
pi concreti di quello che si dice. Ma
a prescindere dal fatto che anche un
adulto capisce meglio un messaggio se
questo viene detto in modo gentile, con i
bambini una comunicazione aggressiva,
nervosa o violenta pu provocare danni
davvero importanti.
Le regole fondamentali da seguire
sono due: innanzitutto un uso di parole
sempre positive che creino motivazione,
che portino il bambino ad avere voglia
di seguire ci che noi gli diciamo.
Esempio classico: se diciamo a un
bambino smettila di essere svogliato,
se continui di questo passo non farai
mai niente nella vita stiamo dando un
messaggio opposto rispetto ai nostri
reali intenti. Infatti, linconscio non
comprende il negativo e quindi lunico
messaggio che rimane al bambino
svogliato non farai mai niente della
vita. La stessa frase potrebbe essere
girata in termini positivi dicendo dai
diamoci da fare insieme e vedrai che
sar il primo di una serie di grandi
traguardi che avrai nella tua vita.
Abbiamo espresso lo stesso concetto,
ma le parole sono state dai facciamolo
insieme e raggiungerai traguardi nella
vita. Questi messaggi sono il futuro del
bambino. Ogni volta in cui gli diciamo
che pu fare qualcosa di buono stiamo
mettendo una pietra per la sua autostima
e la sua felicit.
La seconda regola fondamentale che
non basta dire parole giuste e positive,
occorre anche dirle in maniera dolce,
delicata, piacevole e soprattutto occorre
essere autentici. Quando voi parlate,
qual lemozione che esprime la vostra
voce? Siete sicuri che quando parlate
con amore o con simpatia la vostra voce
esprima davvero questi sentimenti? Per
essere sicuri, non esiste che un sistema:
registrarsi. Registrate la vostra voce
nellatto di dire a vostro fglio: ciao
come stai, com andata a scuola?. Poi
riascoltate la vostra voce e chiedetevi:
con la mia voce ho espresso
chiaramente un sentimento di affetto nei
confronti di mio fglio?
La voce verdedella calma
Sarebbe lunga qui spiegarvene
tutte le cause, ma tutti noi spesso
parliamo condizionati da sentimenti
di frustrazione e di nervosismo che
viviamo nella vita. Occorre imparare
a esprimere sentimenti positivi e per
fare questo esistono alcune tecniche
potentissime che ho individuato nel
corso dei miei studi e che ho scritto
nei miei libri. In particolare, esiste
un codice della buona voce che ho
chiamato voce verde e che corrisponde
a un uso della voce che rispecchia
questi parametri: volume basso, tonno
basso, tempo lento, pause esitanti,
sorriso dolce. Usate questa voce con
i vostri bimbi e vedrete che tutto ci
che dite sar capito molto prima e
con molto entusiasmo. Per saperne di
pi potete leggere La Tua Voce pu
Cambiarti la Vita e La voce verde della
calma e guardare il mio programma
su Sky canale 137 Easybaby dal titolo
ABC. Parlare con i piccoli, in onda
ogni giorno alle 19.15 e alle 23.
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Doppiatore da oltre ventanni,
formatore e voice coach e tiene corsi
seguitissimi. Unendo lo studio della
voce alla psicologia, nel 2005 ha
inventato il Metodo FourVoiceColors
per migliorare la voce e la capacit
comunicativa in ambito sia professionale
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A
spettate un bambino e siete
intrigate dalla possibilit
di sostituire ingombranti
carrozzine e passeggini
con fasce e mei tai? Avete
un neonato e pensate che il contatto
continuo in fascia possa essere un
insostituibile trattamento di benessere
per entrambi? Navigando sul web
abbiamo incontrato una bella rifessione
di Erika Lerco sul portare i bambini:
contattandola abbiamo scoperto che
una nostra lettrice abbonata. Erika ci ha
raccontato la sua esperienza nel portare
la fglia Maria di 17 mesi.
Cosa signifca portare i bambini?
Per me portare uno stile, uno dei
possibili modi damore. la scelta di
chi ama il proprio fglio e crede che
la maniera pi forte, bella, completa
per dargli amore sia tenerlo il pi
possibile vicino a s. Che lo si faccia
tenendolo in braccio, che ci si aiuti
con un supporto di stoffa, che nel
frattempo si cammini o si lavori in
casa, o che si rimanga sdraiati sul
divano, poco importa. Ci che conta
la vicinanza. Per rendere il portare
pi comodo e pratico si sono inventati
diversi supporti e tecniche, adatti alle
attivit da svolgere e allambiente di
vita. Perch, va detto, lessere umano
porta da sempre e in tutto il mondo. In
Occidente il portare stato riscoperto di
recente e lo strumento oggi pi famoso
per farlo la fascia lunga.
Ma il mercato in proposito molto
ricco e in continua espansione.
Perch hai portato la tua bambina?
Perch la volevo vicina. Non mi sono
fatta molte domande al riguardo:
semplicemente sentivo che era giusto,
per me e per lei. Devo dire che nei
primi due mesi non lho portata molto
in fascia, perch avevo deciso di
trascorrere molto tempo con lei
in casa, soprattutto sul divano,
scelta in parte dovuta al fatto
che Maria nata allinizio
dellinverno. Quindi
allinizio stata molto in
braccio. La fascia stata
un aiuto quando dovevo
occuparmi delle pulizie di
casa o della preparazione dei
pasti, e comunque quando
uscivamo non ho mai sentito
il bisogno di sostituirla con
carrozzina/passeggino. Ma
continuo a
sottolineare
che la mia non stata una scelta
ideologica: ho cercato di seguire
sempre ci che mi diceva listinto. Mia
fglia, poi, non appena ha imparato a
muoversi autonomamente, ha preferito
farlo: viene in braccio (o in fascia)
solo quando molto stanca o malata,
e ovviamente quando vuole qualche
coccola.
Quali consigli ti senti di dare a chi vorrebbe
portare il proprio bambino?
Chi interessato al portare oggi
pu trovare molte informazioni in
internet o su alcuni (pochi) libri. Sono
diffusissimi flmati nei quali vengono
mostrate le tecniche di legatura, forum
o gruppi facebook di portatori
che si scambiano informazioni ed
esperienze. Personalmente ho trovato
fondamentale leggere il libro di Esther
Weber Portare i Piccoli e visitare il suo
sito www.portareipiccoli.it per avere
una prima introduzione ai concetti
del portare. Ho presto capito che ci
che per me conta non tanto imparare
le legature (sono tutto sommato
Viva la fascia!
Perch portare i bambini: una nostra lettrice ci racconta la sua esperienza
Marianna Gualazzi
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Come scegliere la fascia giusta
per let giusta e il clima giusto?
I consigli di Esther Weber
su www.portareipiccoli.it/
supportiindex.html
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64 ViviConsapevole - Primavera 2012 ViviConsapevole.it 65
semplici), ma avere attenzione verso
i signifcati fsiologici e pi profondi
della vicinanza, dai quali derivano
specifche attenzioni tecniche (per
esempio necessario stringere pi di
quanto inizialmente saremmo disposte
a fare). Pertanto stato fondamentale
per me rivolgermi a unistruttrice PIP
(Portare i Piccoli) e avendo la fortuna
di vivere non troppo lontano dallo
studio di Esther, ho seguito i suoi
corsi. Ora sto diventando a mia volta
istruttrice certifcata.

Ci illustri alcuni benefci scientifcamente
provati del portare?
I benefci del portare, sul bambino
e sulla relazione, sono numerosi e
comprovati da diversi studi. Sono
fondamentalmente i benefci legati
alla risposta rapida e amorevole ai
bisogni fsiologici del bambino. Per
chi ne volesse avere un elenco ben
argomentato suggerisco il capitolo
sul portare del libro di Alessandra
Bortolotti E se poi prende il vizio?.
Ne ho fatto un riassunto anche
nel mio sito:
http://alberoestella.it/pagine/perche


Artigiana del riciclo, piccolissima
imprenditrice (negozio on-line
di prodotti per la famiglia eco-
solidale: www.alberoestella.it),
vice presidente dellassociazione
di promozione sociale Qui
mamma ci cova (www.
mammacicova.it), operatrice
in formazione Portare i Piccoli
(www.portareipiccoli.org) presso
Esther Weber.
Abbiamo intervistato
Erika Lerco
Esther Weber
Portare i Piccoli
Un modo antico,
moderno e comodo
per stare insieme
Il Leone Verde, 2007
Alessandra Bortolotti
E se poi Prende il
Vizio?
Il Leone Verde, 2010
Cosa leggere
Ordina su macrolibrarsi.it o chiama
il numero verde 800 974 001
Bambini e genitori
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64 ViviConsapevole - Primavera 2012 ViviConsapevole.it 65
Stufe e dintorni
Dire, fare, giocare
Letture, ricette, attivit,
informazioni per bambini e genitori
nAtti vi t di Vi ta Pratica
Giochi a costo zero dai due ai tre anni
Gli esercizi di vita pratica sono una vera e propria ginnastica
la cui palestra rafnante tutti i movimenti lambiente in cui
si vive scrive Maria Montassori. Le attivit di vita pratica sono
adatte ai bambini a partire dai due anni di et, sono unisex e per funzionare secon-
do lidea montessoriana devono essere vere e reali: si spazza davvero il pavimento, lo
si lava con lo straccio, si lavano i panni con vero sapone acqua, si travasano liquidi,
si apparecchia una tavola a misura di bambino con tazzine e piattini in ceramica e si
prende il t - vero t. Il tutto con utensili e attrezzi veri, ma in miniatura, in modo che
il bambino possa maneggiarli abilmente con le sue piccole mani.
Tante attivit di vita pratica a costo zero per bambini da due a tre anni sono suggerite
da Claudia Porta nel suo blog: http://www.lacasanellaprateria.com/2012/02/montes-
sori-vita-pratica/#more-6516
( (
La ricetta
Barrette energetiche fatte in casa
Ingredienti
100 g di burro
200 g di miele chiaro
200 g di focchi di avena
100 g di semi misti (papavero, girasole, lino)
100 g di mandorle afettate e tostate
100 g di uva sultanina
50 g di mandorle macinate
2 cucchiai di semi di sesamo
Procedimento
Preriscaldare il forno a 180 C. In una pentola di
medie dimensioni far fondere a fuoco basso il bur-
ro e il miele. Versarvi gli altri ingredienti, eccetto i semi di sesamo. Mescolare,
amalgamare e spegnere il fuoco. Versare il composto in una teglia quadrata
o rettangolare, in modo che limpasto sia altro circa 2 centimetri. Cosparge-
re la superfcie di semi di sesamo e
infornare per 15 minuti, fno a che la
preprazione diventa dorata. Far raf-
freddare leggermente prima di tagliare
in barrette, e lasciare nella teglia fno al
completo rafreddamento.
Acquista gli ingredienti
per la ricetta su
Macrolibrarsi.i t!
Cosa leggere
Ordina su macrolibrarsi.it o chiama
il numero verde 800 974 001
Bruno Tognolini,
Rita Valentino Merletti
Leggimi Forte
Accompagnare i bambini
nel grande universo della
lettura
Salani Editore, 2006
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V
i mai capitato di dire frasi
quali: Questa pancia che
viene fuori... nonostante la
dieta e la ginnastica non si
appiattisce; Avverto una
pesantezza pelvica: come se nel basso
ventre ci fosse un peso; Durante i
rapporti sessuali non riesco a provare
molto piacere. come se mi sentissi
dilatata. Lorgasmo debole o assente;
Quando tossisco, rido o corro mi
succede di avere delle perdite di urina.
Strano, perch non sono anziana; Il
mio bacino bloccato. Quando mi
muovo, quando cammino rigido.
E mi fa sentire poco femminile. Se
la risposta s, significa che la vostra
area pelvica quella che di solito
chiamiamo bacino indebolita. La
pelvi il centro del nostro corpo. Se
questa parte debole anche il corpo
intero debole. Come mai? Perch
proprio in questa zona centrale che si
trovano organi preziosi, direttamente
collegati alla salute e al benessere della
donna. Una debolezza pelvica fonte di
numerosi disturbi: addome prominente,
atonia vaginale, disturbi mestruali e
ginecologici, incontinenza urinaria fino
ai prolassi pelvici. Anche la sessualit ne
risente: raggiungere il piacere molto pi
difficile.
La debolezza spesso riguarda la
muscolatura di questa zona, detta
pavimento pelvico. Non si pu vedere
ma possiamo sentirlo quando saliamo
in bicicletta: la parte del bacino che
appoggia sulla sella. Una complessa
struttura i cui muscoli, intrecciati insieme,
formano la parte inferiore del bacino:
un vero e proprio pavimento ma dalla
forma concava.
Nonostante il pavimento pelvico svolga
funzioni di grande importanza per
il nostro corpo, non si pu dire che
sia molto conosciuto. una struttura
muscolare davvero importante per il
nostro benessere. Che si pu stimolare
con la ginnastica intima.
Che cos la ginnastica intima e che
disturbi cura?
La ginnastica intima una ginnastica che
si indirizza alle parti nascoste del bacino,
non visibili ma percepibili da ogni donna.
un insieme di tecniche piacevoli
e rilassanti, e anche divertenti che
richiedono poco tempo. Alcune pratiche,
dette invisibili, si possono addirittura
eseguire mentre stiamo facendo altro e
ovunque siamo. I benefici sono davvero
tanti; vediamone alcuni.
nRidurre la pancia. Ho provato
qualsiasi tipo di ginnastica ma la mia
pancia non si riduce. Non servono n
dieta, n esercizi per gli addominali.
Sono frasi che si sentono dire da molte
donne. Per quanto si impegnino per
far andare via la pancia, non c niente
da fare: resta l. Qual la causa di
questa pancia che non se ne va? Una
causa importante, spesso trascurata,
proprio una muscolatura pelvica debole.
interessante infatti sapere che la
pancetta non sempre determinata dal
sovrappeso o da una lassit dei muscoli
addominali o lombari. Laddome pu
sporgere antiesteticamente verso lesterno
anche per una causa poco conosciuta: la
mancanza di tonicit dei muscoli pelvici.
Ecco perch spesso la pancia rifuta di
appiattirsi, anche nella donna magra,
nonostante la ginnastica addominale.
nCombattere la sindrome
premestruale. Ogni mese, molte donne
soffrono di sindrome premestruale. La
ginnastica intima pu aiutare molto.
Il suo effetto positivo dovuto a un
miglioramento dellirrorazione della zona
pelvica: ci permette di ridurre e alleviare
la congestione presente in questa parte
del corpo. Se si praticano con costanza
gli esercizi, il flusso sanguigno scorre pi
liberamente e la congestione del bacino
viene alleviata.
nCombattere i dolori mestruali.
La ginnastica intima utile anche in
caso di dismenorrea, cio mestruazioni
dolorose. Gli esercizi infatti migliorano
il flusso circolatorio a livello pelvico e
decongestionano la zona.
nMigliorare i disagi della menopausa.
In questa fase della vita la ginnastica
intima non solo utile ma necessaria.
Perch pu prevenire e alleviare
numerosi disturbi. Innanzitutto rafforza
gli organi del bacino che in questa
fase della vita possono indebolirsi.
Inoltre diverse donne hanno notato una
diminuzione delle vampate praticando
gli esercizi pelvici. Eseguendoli con
costanza questi esercizi facilitano
lafflusso di sangue allarea del bacino
il calore richiamato verso il basso:
Disturbi femminili:
una nuova soluzione con
la ginnastica intima
Un metodo utile per tanti disturbi femminili Simona Oberhammer
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66 ViviConsapevole - Primavera 2012 ViviConsapevole.it 67
Donna
si decongestiona cos la zona del viso, del
collo e del torace, cio le aree pi colpite
dalle vampate.
nContrastare la secchezza vaginale.
Le donne che praticano ginnastica intima
regolarmente sono meno soggette alla
sintomatologia tipica dellatrofia vaginale.
E percepiscono molto meno la secchezza
delle mucose, lirritazione e il senso di
fastidio nella vagina.
nCombattere le infezioni vaginali.
Questi esercizi sono molto indicati in
caso di infezioni vaginali persistenti per
esempio la candida che dura per lunghi
periodi perch arricchiscono le cellule dei
tessuti interni con sangue in cui contenuta
unalta percentuale di ossigeno che stimola
le funzioni immunitarie.
nCombattere lincontinenza urinaria.
Questo disturbo, spesso vissuto in silenzio,
riguarda diverse donne. La ginnastica pu
aiutare molto, perch crea una buona base
di appoggio per gli organi interni: i muscoli
tonificati proteggono meglio luretra nei
momenti di pressione.
nAumentare il piacere sessuale. Un
netto miglioramento della vita sessuale
uno dei benefici effetti pi spesso citati
dalle donne che praticano gli esercizi di
ginnastica intima. Per molte per un fatto
nuovo. Non si pensa che le sensazioni di
eccitazione e piacere, e la possibilit di
avere orgasmi appaganti, siano correlate
anche alla nostra capacit di percepire la
pelvi e di saper muovere i suoi muscoli.
Ma un piacere diffuso e orgasmi pi
intensi sono dati anche da una muscolatura
pelvica forte e riattivata: i muscoli vaginali
tonici sono tra i maggiori responsabili
dellintensit delle sensazioni provate
mentre si fa lamore.
Descrizione. Con lesercizio della perla si
contrae il pavimento pelvico immaginando
di trattenere in vagina una perla.
Esecuzione. Si contraggono tutti i muscoli
pelvici contemporaneamente, con una certa
gradualit, fino ad avvertire che la vagina si
chiude completamente.
Visualizzazione. Si visualizza una piccola
perla allinterno del canale vaginale.
Quando i muscoli pelvici si contraggono la
perla viene trattenuta, quando si rilassano la
perla scivola verso lesterno.
Durata. Si mantiene ogni contrazione per
circa 1 secondo.
La Perla
Simona Oberhammer
Ginnastica intima
Edizioni Olosophiche, 2012
Di prossima pubblicazione
Simona Oberhammer
Olofem Femminile
Sconosciuto
Edizioni Olosophiche,
2011
Cosa leggere
Ordina su macrolibrarsi.it o chiama
il numero verde 800 974 001
naturopata e ricercatrice. Ha anche
ideato Olofem, un programma di
crescita personale al femminile.
Organizza corsi e incontri per le
donne.
Il suo sito : www.olofem.com.
Simona Oberhammer
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68 ViviConsapevole - Primavera 2012 ViviConsapevole.it 69
A
lcuni esseri umani hanno
questa splendida capacit
di incolpare tutto e tutti per
la triste e misera esistenza
che stanno conducendo. Ti
raccontano un lungo elenco di torti
subiti o ti spiegano come il mondo
si sia coalizzato contro di loro, al
fne di rendergli la vita davvero
impossibile. Per carit, vero che
qualcuno pi sfortunato di altri,
ma stando attenti alle parole che
pronunciano ci si accorger di un
particolare fondamentale: queste
persone tendono a giustifcare ogni
loro azione (o mancata azione)
colpevolizzando senza appello i
comportamenti altrui. Tutto ci
porta, gradualmente, ad una visione
piuttosto passiva della vita e ad una
totale inconsapevolezza rispetto alle
proprie responsabilit.
Prendersi le proprie responsabilit,
consapevolmente
In realt c sempre un messaggio
dietro ad ogni circostanza che ci
turba. La reazione pi istintiva
quella di cercare immediatamente
dei colpevoli per quello che
accaduto, convinti che in questo
modo ci sentiremo un po meglio.
Ma non cos. Basta osservare la
pessima qualit di vita di coloro che
sono entrati in questo pericoloso
ingranaggio. In realt la spiegazione
di ci che ci succede va sempre
cercata dentro di noi, altrimenti
lUniverso ci invier un messaggio
ancora pi forte, nella speranza
che questa volta venga recepito e
compreso.
Se, ad esempio, ti ritrovassi spesso in
situazioni in cui qualcuno tradisce la
tua fducia, dovresti evitare di reagire
arrabbiandoti o meditando vendetta
contro colui chi ti ha ferito. Sarebbe
molto pi utile comprendere perch
questo accade cos frequentemente.
Potresti cos scoprire che ci sono
da parte tua piccoli comportamenti
abitudinari che spingono gli altri
a comportarsi male. Oppure che
tu stesso, involontariamente, stai
mancando a qualche accordo preso
con altri.
Tale ricerca sta alla base della
consapevolezza, intesa come
totale assunzione delle proprie
responsabilit personali. Troppo
spesso questo approccio viene
travisato ed erroneamente spacciato
Una vita al
piano attico
Responsabilit personale e consapevolezza per vivere meglio
Fabrizio Cotza
Mi spiace dirtelo, ma le cose non le
puoi cambiare. Ci che puoi realmente
cambiare sono solo le tue reazioni
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68 ViviConsapevole - Primavera 2012 ViviConsapevole.it 69
Self Help
come un sistema che permette di
cambiare le cose. Mi spiace dirtelo,
ma le cose non le puoi cambiare. Ci
che puoi realmente cambiare sono
solo le tue reazioni. E se ti alleni a
cambiare le tue reazioni ti accorgerai
che gradualmente passerai ad un
livello pi alto, in cui quelle cose
non accadono pi o sempre meno
spesso.
Il mondo fatto a scale...
Per usare una metafora potremmo
dire che tu decidi in quale piano
del grattacielo vuoi vivere e di
conseguenza che tipo di esperienze
vorrai sperimentare. Le cose non
le cambi, cos come non cambi le
persone. Le persone sono quel che
sono. Punto. Tu puoi solo decidere se
vivere nel loro stesso piano o se fare
due rampe di scale e vivere accanto a
nuovi vicini di casa.
Pi in basso rimani e pi ti ritroverai
a dover battagliare con gli invidiosi,
gli infdi, i furbi, i nervosi. Salendo
un po ci sono vicini ansiosi,
impauriti, stressati. Un piano pi
alto e trovi quelli che passano
semplicemente il tempo, senza nessun
tipo di obiettivo. E ancora pi su
troveresti quelli gentili e poi quelli
simpatici, e poi gli allegri, i sognatori,
i generosi.
Il grattacielo sempre lo stesso
per tutti. N bello n brutto. Serve
solo per viverci. Ma il piano e la
compagnia, quelli li decidi tu. E lo
fai tutte le volte che dai il giusto
signifcato a ci che la vita ti mette
davanti.
Puoi passare tutto il tempo a litigare
in maniera forsennata col tuo vicino
odioso, pensando che tutti i vicini
siano esseri disgustosi e perfdi.
Oppure puoi salire quel primo
gradino che ti porter da qualche
altra parte. A volte potrebbe accadere
di scendere invece che di salire.
Di passare un po di tempo nel
seminterrato con pericolosi individui
pronti a pugnalarti pur di rubarti
qualche spicciolo. E ancora una volta
sarai tu a scegliere se rimanere tra
loro per poterti un giorno vendicare
o se prenderti la responsabilit di
essere andato incautamente l sotto e
quindi decidere di andartene da quel
posto che non ti appartiene. Il mio
augurio di ritrovarci un giorno tutti
su, nellattico, per fare una splendida
festa sotto le stelle.




Si occupa da
oltre 10 anni
di formazione,
utilizzando
il metodo
Professionisti
Consapevoli,
ovvero insegna
come crescere
nella sfera personale, prendendo spunti
da quella formidabile palestra di vita
che il contesto lavorativo.
Dirige da due anni il magazine
Migliorare, la prima rivista
specializzata nella crescita personale e
professionale (miglioraremagazine.it).
Ha scritto lebook Per Fortuna c la
Crisi in vendita su Macrolibrarsi.it.
Il suo sito www.fabriziocotza.it.
Fabrizio Cotza
Fabrizio Cotza
Ebook - Per Fortuna
c la Crisi - PDF
Larte dellespansione
in tempi rivoluzionari
Cosa leggere
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70 ViviConsapevole - Primavera 2012 ViviConsapevole.it 71
Fondata nel 1968 da Swami Kriyananda,
Ananda un insieme di comunit
spirituali, con centinaia di centri e gruppi
di meditazione in America, Europa e in
India. Sono veri e propri laboratori di
vita basati sulla pratica quotidiana della
meditazione, del Kriya yoga e sul principio
di una vita semplice con alti ideali.
Abbiamo visitato la comunit italiana di
Ananda nei pressi di Assisi, in occasione
del suo 25 anniversario di fondazione.
L
aspetto multiculturale
sintuisce non appena si
mette piede nella gioiosa
comunit di Ananda, una
vera e propria Citt di
Luce, un luogo ispirante immerso
nello splendido panorama e nella
quiete delle colline umbre. Qui
vengono accolte persone di ogni et,
religione e livello culturale perch gli
insegnamenti spirituali di Paramhansa
Yogananda, portati avanti dal suo
discepolo diretto Swami Kriyananda,
esprimono una spiritualit autentica,
non dogmatica, pratica, universale.
Ananda in sanscrito signifca gioia,
beatitudine infnita, ed proprio
questa gioia che i ricercatori sinceri
della verit aspirano a raggiungere, la
realizzazione del S, ossia lunione
con linfnito. questo, in sintesi,
il cuore della flosofa di Ananda;
non una religione, ma un principio
che abbraccia tutte le religioni
e, soprattutto, tutti coloro che,
indipendentemente dal proprio credo,
decidono di vivere unesperienza
personale di unione con il divino.
Semplicit e ricchezza spirituale nella
citt di San Francesco
Vita semplice con ideali elevati
uno dei motti della comunit.
Immediatamente si percepisce che
lo stile di vita di chi sceglie questo
percorso spirituale basato sulla
semplicit, in aggiunta a una vita
interiore ricchissima e in continuo
contatto con Dio. E non un caso che
il centro si trovi proprio vicino ad
Assisi, la citt di San Francesco, uno
dei grandi santi ai quali la flosofa di
Ananda sispira, proprio per lamore,
la semplicit e il forte legame con Dio
e con la natura.
Yoga, meditazione, canti e preghiere
sono le pratiche spirituali svolte
quotidianamente nella comunit,
sia dai residenti, sia da chi decide di
trascorrere qui un breve periodo.
Praticando queste tecniche ogni
giorno possibile raggiungere un
perfetto equilibrio tra laspetto fsico,
mentale, emozionale e spirituale; una
consapevolezza sottile per affrontare
gioiosamente tutte le attivit della vita
quotidiana. Vivere in vibrazioni pi
elevate ci permette di avere unottica
Una vita semplice
con alti ideali
La comunit Ananda Assisi: 25 anni di gioia sempre nuova
La redazione
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70 ViviConsapevole - Primavera 2012 ViviConsapevole.it 71
Spiritualit
diversa, pi serena e pi alta, e
allo stesso tempo ci rende capaci di
apprezzare maggiormente le piccole
cose che la vita ci offre.
La vita ad Ananda
Non appena arrivi ad Ananda hai
limmediata sensazione di essere a
casa ed davvero facile rilassarsi
ed essere se stessi insieme ad altre
persone impegnate a migliorarsi e
ad esprimere il proprio potenziale
pi elevato. Lambiente diceva
Yogananda pi forte della
volont. Per ambiente egli intendeva,
soprattutto, la buona compagnia.
La vita ad Ananda semplice ed
essenziale. La cucina ottima,
rigorosamente vegetariana, yogica e
naturale. I pasti vengono consumati,
insieme agli ospiti, nella grande sala
da pranzo e una parte della colazione
e della cena si svolgono in silenzio.
Il cuore del centro il magnifco
Tempio di Luce. Non si vede
dallingresso principale, ma
quando ci si addentra nel viale
immerso nella pineta si comincia a
intravedere la grande cupola blu, che
richiama, nella sua bellezza, il fore
di loto. Ed qui, in questo grande
spazio sacro con ampie vetrate, che
si tengono le lezioni di flosofa,
meditazione, yoga, guarigione,
sempre basate sugli insegnamenti di
Yogananda, tecniche estremamente
pratiche e scientifche. Si respira
unatmosfera di unione tra Est e
Ovest, tra spiritualit e scienza, tra
Cristianesimo e Induismo e fra tutte
le religioni.
I membri della comunit applicano
il principio della spiritualit nel
quotidiano in molteplici ambiti:
i corsi per gli ospiti, larte, la
coltivazione della terra, lo sviluppo
di energie solari e alternative, la
distribuzione di prodotti per una
nuova coscienza attraverso la
Chi Swami
Kriyananda
Insegnante
spirituale, autore
e compositore di
fama internazionale,
Swami Kriyananda
(J. Donald Walters) uno dei massimi
esponenti dello yoga in Occidente.
Divenuto discepolo nel 1948 di
Paramhansa Yogananda, ha diffuso in
tutto il mondo gli insegnamenti del
suo maestro sulla realizzazione del S,
mostrandone lapplicazione in ogni
ambito dellesistenza. il fondatore
delle otto comunit spirituali Ananda in
America, Europa e India.
Kriyananda torner eccezionalmente in
Italia per presentare il suo ultimo libro,
una biografa di Paramhansa Yogananda
in tre appuntamenti nazionali: Roma,
Teatro Valle (10 marzo), Bellaria,
(RN) Convegno Internazionale di
Parapsicologia (24 marzo), Merano
Yoga Festival (21 aprile).
Chi Paramhansa
Yogananda
Lispirazione alla
base dellopera
di Ananda
Paramhansa
Yogananda, il
primo grande
maestro indiano che
trascorse la maggior parte della sua vita
in Occidente, diventato famoso attraverso
il classico spirituale Autobiografa di
uno Yogi, pubblicato per la prima volta
nel 1946 (www.anandaedizioni.it). Il suo
amore, la sua profondit e luniversalit dei
suoi insegnamenti hanno ispirato milioni
di persone e hanno svolto un ruolo chiave
nel diffondere lo yoga e la meditazione in
Occidente. Egli sosteneva che ci di cui
il mondo ha bisogno un compendio fra
le migliori qualit di Oriente e Occidente:
lintrospezione spirituale dellEst e la
pratica effcienza dellOvest.
Non una religione, ma un principio che
abbraccia tutte le religioni e, soprattutto,
tutti coloro che, indipendentemente
dal proprio credo, decidono di vivere
unesperienza personale di unione
con il divino
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cooperativa InnerLife (www.innerlife.
it), la pubblicazione di libri spirituali
attraverso la casa editrice Ananda
Edizioni (www.anandaedizioni.it).
Inoltre, lassociazione organizza
viaggi spirituali e pellegrinaggi nei
luoghi sacri dellIndia dove hanno
vissuto i grandi Maestri, avventure in
Himalaya, soggiorni di benessere in
Kerala, sullOceano Indiano.
Ad Ananda esiste anche una scuola,
la Living Wisdom School Assisi,
con classi dalla materna alle medie,
basata sugli ideali di Yogananda, che
Swami Kriyananda ha riunito nel
sistema educativo Educare alla vita.
Ananda una testimonianza vivente:
persone provenienti da oltre dieci
nazionalit vivono qui in splendida
armonia, come non abbiamo mai
visto altrove, e ci auguriamo che
sempre pi persone possano vivere in
questo modo.
I corsi ad Ananda
Ad Ananda tutto lanno vengono offerti
corsi residenziali di cinque giorni o
di un weekend con lezioni e pratiche
di meditazione, yoga, guarigione,
scienze vediche, arte, cucina naturale,
e corsi di formazione per insegnanti
nellAccademia di Ananda Yoga e Raja
Yoga. Per info: www.ananda.it
Tel. 0742.813.620
Paramhansa Yogananda
Autobiografa di uno Yogi
Audiolibro + CD Audio
Con CD letto da Enzo Decaro
Ananda Edizioni, 2011
Cosa leggere
Ordina su macrolibrarsi.it o chiama
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Spiritualit
Leggi sul nostro sito larticolo
integrale: bit.ly/ananda25
www.viviconsapevole.it
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Stufe e dintorni
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Stufe e dintorni
F
rutto dellesperienze e
delle conoscenze di due
grandi esperti di agricoltura
biologica Teo Gmez e
Quico Barranco il manuale
Coltivare orti, balconi e giardini
ecologici davvero una manna per
tutti colori che si vogliono avvicinare
al mondo dellautoproduzione e che
hanno a disposizione spazi di diverse
dimensioni e varia natura. Dai vari
tipi di agricoltura ai principali metodi
utilizzati, dagli utensili indispensabili
al tipo di orto da creare, dalla
carrellata di piante, frutti e ortaggi
alla divisione delle semine mese per
mese, dagli insetti e erbe infestanti
ai principali metodi naturali per
contenerli e combatterli, il libro
una vera e propria miniera
di informazioni.
Una grande attenzione dedicata
allorto sul balcone, nella
consapevoleza da parte degli autori
che la maggior parte delle persone ha
a disposizione solo un piccolo spazio
per la produzione di ortaggi, frutta
ed erbe aromatiche. Ma fare i conti
con pochi metri quadri non signifca
dover rinunciare a priori ad alcune
coltivazioni, limitandosi al classico
rosmarino e basilico...
Ecco di seguito alcuni suggerimenti
tratti da Coltivare orti, balconi e
giardini ecologici per rendere il
proprio terrazzo una piccola, ma
rigogliosa e produttiva oasi verde...
Nel momento della verit, possibile
che il nostro spazio per un piccolo
orto casalingo si limiti a un balcone o
a una terrazza. Non c problema.
Un orto rigoglioso,
sul tuo terrazzo
Coltivare orti, balconi e giardini ecologici il manuale pratico per chi si avvicina
allagricoltura biologica e allautoproduzione e vuole iniziare da subito, a casa
propria, e con successo
vUna piccola compostiera, in cui i resti
organici della cucina e dellorto si tra-
sformeranno in compost. Le vermicom-
postiere sono relativamente piccole e i
lombrichi evitano i cattivi odori.
v Un bidone per coltivare patate. In
questo caso, lagricoltura biodinamica
raccomanda di collocare vari pneumatici
sovrapposti, ma un bidone occupa meno
spazio e da un solo cespuglio potete otte-
nere pi di venti patate.
v Appendere dei cesti nelle parti alte
del balcone; se si tratta di una terrazza,
potete gi pensare a uninferriata o a una
grata di legno per coprire il tetto a mo di
pergola. Nei cesti, potete fare dei semen-
zai o coltivare piante aromatiche.
vColtivare viti e fare pergolati con qua-
lunque pianta rampicante, come il cetrio-
lo, sulle grate che collocherete alle pareti
e sulle colonne che costruirete alle estre-
mit della terrazza.
v Tenere pomodori, peperoni e melan-
zane a pochissima distanza, sistemando
i vasi a gradini, in modo da sfruttare
meglio la luce.
vAncora pi facile comprare sacchi di
terra concimata e, senza romperli, prati-
cando semplicemente un foro, seminarci
sopra le fave, i pomodori o i peperoni.
v Utilizzate per lorto tutti i recipienti
che avete a portata di mano: un vecchio
acquario, dei bidoni tagliati; persino una
vasca da bagno pu essere utile, se non
volete comprare delle foriere.
vDisseminare germinatoi sul davanzale
delle fnestre.
vCostruire un angolo per le piante aro-
matiche.
vRaccogliere acqua piovana del tetto in
uno o pi bidoni da 200 litri, di quelli che
le industrie chimiche buttano via. Potete
chiederli direttamente ed probabile che
ve li regalino.
vPiantare degli alberi fruttiferi nani, che
producano bacche o frutti.
Cosa leggere
Ordina su macrolibrarsi.it o chiama
il numero verde 800 974 001
Teo Gmez e Quico Barranco
Coltivare orti, balconi
e giardini ecologici
Come produrre ortaggi, frutti, erbe
e spezie pi sani e saporiti
Arianna Editrice, 2011
Pagine 258 18,50
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76 ViviConsapevole - Primavera 2012 ViviConsapevole.it 77
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76 ViviConsapevole - Primavera 2012 ViviConsapevole.it 77
Stufe e dintorni
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78 ViviConsapevole - Primavera 2012 ViviConsapevole.it 79
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78 ViviConsapevole - Primavera 2012 ViviConsapevole.it 79
Stufe e dintorni
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80 ViviConsapevole - Primavera 2012 ViviConsapevole.it TM
18 Marzo
Corso Panifcazione casa-
linga con lievito naturale
San Donato (Mi)
www.scuoladipratichesostenibili.it
18 Marzo
Corso Diagnosi energetica
fai da te Vezzano (RE)
www.paea.it
24 25 Marzo
Corso La digestione anae-
robica e la produzione dome-
stica di biogas
San Donato (Mi)
www.scuoladipratichesostenibili.it
24 28 Marzo
Corso Orto Sinergico
San Nicandro (FG)
www.agricolturasinergica.it
30 Marzo 1 Aprile
Corso Trazione animale
Lavori agricoli con gli asini
Torri Superiori (IM)
www.torri-superiore.org
30 Marzo 1 Aprile
Fiera - Fai la Cosa Giusta
Milano
www.falacosagiusta.terre.it
30 Marzo 1 Aprile
Fiera Vita in campagna
Montichiari (BS)
www.lafera.vitaincampagna.it/
13 15 Aprile
Corso Piantiamo un giardi-
no commestibile
Monticelli (PR)
www.laboa.org
19 22 Aprile
Fiera Tisana Lugano
www.tisana.com
26 28 Aprile
Corso Introduzione alla
permacultura
Castellina Marittima (PI)
www.agricolalemacchie.weebly.com/
28 29 Aprile
Corso Corso pratico per
realizzare saponi e candele
Bagno di Romagna (FC)
www.autosuffcienza.com
28 Aprile 1 Maggio
Fiera Offcinalia
Belgioioso (PV)
www.belgioioso.it
28 Aprile 1 Maggio
Corso Lorto e il frutteto
biodinamico
Torri Superiori (IM)
www.torri-superiore.org
27 Aprile 1 Maggio
Fiera Veganfest
Seravezza (LU)
www.veganfest.it
6 18 Maggio
Corso Progettazione in
permacultura Orvieto
www.zebrafarm.blogspot.com/
10 31 Maggio
Fiera Rimini Wellness
Rimini www.riminiwellness.com/
12 13 Maggio
Corso Conversazioni con
Dio con Neale Donald Walsch
Bologna
www.macrolibrarsi.it
20 Maggio
Open Day
Fattoria dellAutosuffcienza
Bagno di Romagna (FC)
www.autosuffcienza.com/
25 27 Maggio
Fiera Terrafutura Firenze
www.terrafutura.info
26 27 Maggio
Corso Tinture naturali per
disegno e bioedilizia
Torri Superiori (IM)
www.torri-superiore.org
28 Maggio 10 Giugno
Corso Progettazione in
Permacultura
Torri Superiori (IM)
www.torri-superiore.org
30 Maggio - 3 Giugno
Corso Orto sinergico
Bagno di Romagna (FC)
www.autosuffcienza.com
2 Giugno
Corso Dolci e Salati con
Frutti e Grani Antichi
Lastra a Signa (FI)
www.vivaibelfore.it
3 Giugno
Corso La difesa del frutte-
to, del vigneto e delloliveto
familiare con prodotti naturali
Lastra a Signa (FI)
www.vivaibelfore.it
8 10 Giugno
Corso Costruzione di muri
in terra cruda - Torri Superiori
(IM)
www.torri-superiore.org
10 Giugno
Corso Marmellate di Frutti
Antichi Lastra a Signa (FI)
www.vivaibelfore.it
21 Giugno
Corso Amare ci che - di
Byron Katie Bellaria (RN)
www.macrolibrarsi.it
v Agosto/ Settembre
3/12 Agosto
Corso Energia, ambiente,
Lavoro Springe (Germania)
www.paea.it
29/30 Settembre
Corso Realizzare un forno
in terra cruda Bagno di Ro-
magna (FC) www.macrolibrarsi.it
Calendario degli Eventi
Primavera-Estate 2012
v Marzo v Aprile v Maggio v Giugno
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2 Consapevole Consapevole 3
Editoriale
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4 Consapevole Consapevole TM
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