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Autorizzazione Tribunale Roma N. 382/97 - Poste Italiane S.P.A Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in. L.

27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2 - DRCB - Roma

ANNO XVIII - N. 3-4

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N 3-4 - Anno XVIII - 2014


Questo periodico associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
2014

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3 Allamico

s ommario

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Il ruolo politico del CRAL Poste Quellaspro sapore di antico

ORGANO UFFICIALE DELLA FEDERAZIONE AUTONOMA ITALIANA LAVORATORI POSTELEGRAFONICI


Direttore Responsabile Francesco Cavallaro Direttore Walter De Candiziis Comitato di Redazione Walter De Candiziis, Massimiliano Leonardo, Salvatore Fasciana, Sergio Seminara, Maurizio Moriccioni. Editing testi e foto Massimiliano Leonardo Grafica E-graf - Roma Direzione e Redazione: Via dellAmba Aradam, 24 - 00184 Roma Tel. 06.70454610 - 06.7002521 Fax 06.7005207 E-mail: failp@failp.it Internet: www.failp.it Registrazione presso il Tribunale di Roma n 00382/97 del 16.6 97 Iscrizione R.O.C. n. 005325 Finito di stampare Aprile 2014

Semplificazione dei contratti di lavoro 2014

Sullalienazione quote M.E.F. 40% di Poste c il S della Camera e Senato

9 INSERTO: Lanalisi dei documenti presentati allESECUTIVO NAZIONALE di RIMINI e conseguenti azioni strategiche sindacali

17 Abbiamo una banca

18 Postel/Postelprint S.p.a. la strada per la crescita

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Sindacalisti per passione! Chi ha scelto di essere sindacalista in Failp stato attratto da un sistema di valori, autonomia, un modello sindacale di vita sociale, lidentit ben definita di parte sociale e poi ladesione ai programmi, alla lotta, per non essere esclusi, il raggiungimento dellobiettivo di pari dignit Carlo Lima

Addio, Addio amici miei. Con un sorriso vi saluto. No, non versate lacrime, non ne ho bisogno. Voglio soltanto il vostro sorriso. Se la tristezza vi assale, pensatemi... e io sar felice. Ricordate bene: quando vivi nel cuore di chi ami, non morirai mai.
RABINDRANATH TAGORE Premio Nobel letteratura 1913

Il 17 marzo venuto a mancare Carlo Lima, Dirigente della Failp e condirettore di Failp Oggi.

ALLAMICO
Quando apprendi la notizia della scomparsa di qualcuno, ti assale la tristezza per la vacuit della vita, ma quando viene a mancare un tuo vicino, un collega, un amico, un familiare, allora il dolore si fa rabbia e sgomento, per avere perduto loccasione di dirgli qualcosa dimportante o di non avere saputo sufficientemente ascoltare ci che aveva da dirti. La vita un dono e la morte nella natura delle cose, soprattutto per un credente e Carlo lo era in modo convinto, per come viveva e praticava limpegno quotidiano, con spirito cristiano.

La sua scomparsa nella serata dello scorso 17 marzo, a pochi minuti dallultimo incontro e dallultimo colloquio a tema sul lavoro e limpegno sindacale, ci ha lasciati sgomenti ed il vuoto della sua scrivania, delle sue carte, cui stava lavorando ancora qualche ora prima di quel tragico istante, sar difficile da colmare. Per questo, il modo migliore di ricordarlo nella frase che gli abbiamo dedicato Nessuno muore sulla terra, finch vive nel cuore di chi resta. Il silenzio, a volte parla pi delle parole.

Ciao Carlo !

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p olitiche sociali

Il ruolo politico del

CRAL Poste
Abbiamo scelto di ricordarlo con le SUE PAROLE e le SUE IDEE che riproponiamo in questa pagina in cui egli ha affrontato uno dei temi su cui oggi si sta cimentando il tavolo sindacale nazionale, il ruolo politico delle organizzazioni non-profit ed in questo senso la missione del CRAL. Il testo un articolo firmato da Carlo Lima qualche tempo fa, ancora oggi di particolare attualit.

(in ricordo di Carlo)

Riflettere dentro o ai margini del possibile ruolo politico delle organizzazioni non-profit (uso volontariamente questa accezione ampia, includendovi un po tutte le organizzazioni della societ civile, operanti nel campo dei servizi alla persona), impone grande attenzione sia alle trasformazioni interne che ai processi esterni delle stesse. Faccio qualche esempio, proprio vero che le organizzazioni associative sono in crisi? O non forse vero che in crisi sono quelle strutture appartenenti alle potenti lobbie economiche e clientelari? Questo il punto di partenza, credo che nessuno pu chiamarsi fuori da questa situazione, poich, certo con responsabilit diverse, tutti ne siamo coinvolti. Il ruolo delle organizzazioni non-profit (), che sono le uniche realt che possono assicurare continuit per la soddisfazione dei bisogni dei cittadini. Ritroviamo spesso una forte carica ideale in coloro che operano in questi settori, quali il Sindacato, i Cral, il Pa-

tronato, le Associazioni di volontariato, ecc. Spesso ci troviamo ad operare, anche come CRAL, in una societ dove sono presenti realt come quella della dequalificazione dei servizi, riduzione di fatto delle prestazioni sociali per chi ne ha pi bisogno, oppure evasione fiscale, taglio della spesa sociale. Se mettiamo insieme queste caratteristiche, ci troviamo davanti una societ che presenta elementi comuni alle moderne societ post-industriali, con forme sociali a volte pre-moderne quali il clientelismo e la mancanza di senso civico, anche allinterno delle nostre strutture. dentro questo quadro, volutamente poco ottimistico (onde evitare pericolose illusioni) che si colloca questa riflessione sul ruolo del CRAL. Nellarco degli ultimi 2 anni, questo ruolo dimpiego nel sociale passato (almeno a livello dautoriflessione) da intervento di tipo assistenzialistico ad interventi centrati sullo sviluppo della persona, del territorio e della soddisfazione dei bisogni che vanno dalla gestione del tempo libero alla cultura. Da questa analisi discendono alcune conseguenze ed alcuni attributi caratteristici dellattivit del CRAL. La prima che lazione solidaristica non pu limitarsi alla gestione del business con le agenzie di viaggio e/o alla pubblicit dei servizi per conto terzi. La seconda un rilancio delle nostre attivit, rinnovando la qualit dei servizi offerti, rispetto ad una domanda sociale in profondo mutamento sul territorio di tipo culturale-educativo (es. doposcuola per i figli dei postelegrafonici, incontri formativi, ecc.). La terza che il CRAL, allo stato attuale, con la trasformazione in S.p.A. delle Poste, non deve essere considerato unappendice sindacale. su queste linee strategiche che la FAILP CISAL intende confrontarsi.

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Semplificazione dei
va per cui il contratto era stato stipulato), pertanto il datore di lavoro potr stipulare detti contratti senza giustificare lassunzione, fino ad un massimo temporale di 36 mesi il contratto a termine dovr comunque essere stipulato con atto scritto e deve contenere lindicazione del limite di durata non c alcun obbligo di dichiarare per iscritto il piano formativo (es. nell apprendistato) il limite quantitativo della somministrazione dei contratti a tempo determinato resta affidato alla contrattazione collettiva nazionale (ccnl stipulati dai sindacati comparativamente pi rappresentativi)

n ormativa

CONTRATTI DI LAVORO 2014


Il nuovo contratto a termine dal 21 marzo
eliminato lobbligo della causale pu avere una durata massima di 36 mesi si possono accendere contratti a tempo determinato acausali per singolo datore di lavoro nel limite massimo del 20% dellorganico complessivo, fatte salve talune specificit (imprese fino a 5 dipendenti, avvio delle nuove attivit dimpresa, imprese stagionali, ragioni di carattere sostitutivo, imprese dello spettacolo; con lavoratori superiori a 55 anni) i singoli contratti a tempo determinato possono essere prorogati fino ad 8 volte (per la medesima attivit lavorati-

Ma ad avviso della Failp la prospettiva deve restare il contratto a tempo indeterminato


Il nuovo Contratto di Apprendistato dal 21 Marzo pu essere utilizzato per i giovani dai 15 ai 29 anni, secondo le tipologie (Apprendistato per la qualifica, diploma professionale, professionalizzante o di mestiere, di alta formazione e di ricerca). il contratto (o patto di prova) deve essere in forma scritta e pu avere durata massima di tre anni la durata minima del contratto di sei mesi, salvo i casi disciplinati per lApprendistato di alta formazione e ricerca prevista la possibilit di inquadrare lapprendista fino a due livelli inferiori, rispetto alla categoria spettante, in applicazione del CCNL di riferimento, oppure in alternativa, di stabilire la retribuzione dellapprendista in misura percentualmente inferiore con gradualit rispetto allanzianit di servizio prevista la presenza di un tutor aziendale o referente; le aziende possono usufruire del finanziamento dei percorsi formativi tramite i fondi paritetici interprofessionali il periodo dellapprendistato si prolunga corrispondentemente in caso di malattia, o infortunio, superiore a trenta giorni, secondo le previsioni del CCNL di riferimento nel periodo della formazione il datore di lavoro pu recedere dal contratto solo in presenza di giusta causa-giustificato motivo a pena delle sanzioni di legge sulla formazione: 120 ore per gli apprendisti privi di titolo, in possesso di licenza elementare e/o della sola licenza di scuola secondaria di I grado / 80 ore per gli apprendisti in possesso di diploma di scuola secondaria di secondo grado / 2-40 ore per gli apprendisti in possesso di laurea o titolo equivalente il datore di lavoro pu recedere dal contratto con i termini di preavviso contrattualmente vigenti, decorrenti dal termine del periodo di formazione ai sensi dellart. 2118 C.C. Se nessuna delle parti esercita la recessione al termine del periodo di formazione, il rapporto prosegue come ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato

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Quellaspro sapore

i ndigniati postali

di Antico

Ancora una volta prevale la logica del lobbismo?


remoto) di forze sociali e datoriali che rilanciano la concertazione/consociativismo, dimenticando gli insegnamenti del passato, sa dellincredibile: come se per parlarsi ed ascoltarsi debbano sempre servire un tavolo lungo qualche metro ed estenuanti discussioni fra pompose delegazioni, mentre fuori mercati e finanza fanno macelleria sociale, la disoccupazione cresce e le imprese egoisticamente delocalizzano Nellera dei social network e della comunicazione elettronica e digitale, ancora esistono componenti sociali che pensano di farci perdere tempo e denaro, per mettere la loro faccia nei tiggi e potere vantare qualche conquista, spacciata poi come panacea di tutti i mali, quando dagli anni 90 in poi si tratta degli stessi protagonisti che ci hanno cacciato in quellinfernale groviglio di interessi fra politica-appalti-traffici-potere, che ha dato vita allenorme debito pubblico che grava sulle nostre teste (circa 2.200 miliardi pari a 30.000 euro per ciascun cittadino italiano, neonati compresi). In Italia non facile immaginare una nuova societ equilibrata e virtuosamente compensata, in cui merito e valori siano complementari con sistemi di organizzazione sociale equi per tutti, in cui prevalgano gli interessi comuni, piuttosto che quelli delle associazioni, partiti, comitati daffari, sottoboschi, malversatori, padroncini di tessere di ogni tipo; ma chiunque lavori per costruirla va rispettato e soprattutto messo alla prova, se occorre dandogli dei consigli e perdonateci, basta inviare qualche lettera, e-mail o messaggio via Internet, Face-book, Twitter e quantaltro abbiamo gi imparato ad utilizzare. RICEVIAMO E PUBBICHIAMO

Ci sembra questa lunica interpretazione delle esternazioni ascoltate nelle ultime settimane, da parte di alcuni personaggi importanti della politica e perfino di qualche componente sociale. Forse sono le sindromi, congressuale da una parte ed elettorale dallaltra, che attanagliano un po tutti a motivare talune incredibili dichiarazioni, che lasciano sbalorditi quanti hanno a cuore le sorti degli italiani e del paese. Chi pu, o vuole, assalta i governanti di turno allarma bianca per salvare il proprio orticello, anche quando (udite! udite!) un esecutivo lancia lidea di diminuire / contenere concretamente i costi della politica, tagliare spese scandalose, riformare lo Stato ed affrontare il problema dei costi dei manager, ammodernare il paese, abbassare la tassazione del lavoro/impresa, restituire potere dacquisto alle classi deboli, anche se purtroppo senza migliorare le pensioni (il problema di sempre). Da anni in Italia e non solo, siamo sempre pi alle prese con limpazzimento delleconomia e lassalto allarma bianca della new economy, quella globalizzazione tanto celebrata come opportunit di sviluppo per tutti, che ha finito per confinarci in cattive acque. Da ogni parte si accendono nuove attivit economiche totalmente de-regolate, che vengono tollerate e da cui escono manufatti di scarsa qualit e di poco prezzo, ad affollare i banchi dei mercatini ed i negozi etnici che si mantengono a galla, nonostante il buon senso ci faccia affermare che spesso si tratta di pratiche poco trasparenti o sul filo dellillegalit, oltre che di materiali poco sicuri o concretamente nocivi. Ascoltare roboanti proclami (tuffo nostalgico nel passato

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p
di Poste c il

p rivatizzazione

Sullalienazione quote M.E.F. 40%

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mera e Senato, chiamate a pronunciarsi nel merito. LVIII Commissione del Senato ha espresso il suo parere favorevole allatto del Governo n. 77 (schema per la privatizzazione di Poste Italiane) con alcune osservazioni volte a perseguire la pi proficua valorizzazione delle quote e del migliore reimpiego delle risorse, anche per la tutela del valore dei capitali dei piccoli risparmiatori e per conservare la capacit dellindirizzo strategico dello Stato, per il servizio universale del recapito postale e la raccolta e gestione del risparmio postale. Lesame dello schema di DPCM alla Camera dei Deputati presso la IX Commissione si concluso il 26 marzo ed in questa stessa commissione stata svolta laudizione dellattuale vice Ministro dellEconomia. Nellambito di tale audizione, l11 marzo scorso stata presentata una relazione che conferma la volont del Governo di proseguire il processo di alienazione di quote di Poste (40%) ed Enav (49%) secondo gli schemi dei DPCM o Atti del Governo 77 e 78. Il rappresentante del Governo ha sostenuto le buone ragioni del processo di privatizzazione/valorizzazione del patrimonio preso in considerazione, che impegna aziende bene patrimonializzate, senza mettere a rischio la funzionalit dei servizi. Poste ed Enav ad avviso del Governo riceveranno nuovo impulso dalla trasparenza attraverso cui dovranno essere realizzate le dismissioni e dallingresso dei privati, che aiuteranno le loro performance.

della Camera e Senato

Come noto, il Consiglio dei ministri del Governo Letta, nella riunione del 24 gennaio scorso, ha approvato lo schema di DPCM, che individua i criteri di privatizzazione della societ Poste Italiane Spa, (cessione di una quota fino al 40 per cento del capitale).

La cessione potr avvenire attraverso offerta pubblica di vendita rivolta al pubblico dei risparmiatori in Italia, inclusi i dipendenti del gruppo Poste italiane Spa, e/o a investitori istituzionali italiani e internazionali. Lo schema all'esame delle competenti commissioni parlamentari ha incassato il parere positivo di CaFAILPOGGI - 3-4/2014

Nellincontro, il vice Ministro ha confermato che non sono previste fasi di separazione o spacchettamenti organizzativi nelle aziende, rammentando che la forza del Gruppo Poste, fra laltro, sta negli attuali assetti che consentono sinergie fra i vari rami in cui opera il gruppo. Nel corso dellaudizione stato rammentato il percorso che gi nel passato ha consentito in Italia analoghi interventi di privatizzazione in 30 aziende ove era presente lo Stato, realizzando ricavi utilizzati per la riduzione del debito pubblico, previsione confermata anche per gli attuali processi che il Governo intende portare avanti ed estendere in un percorso pluriennale destinato ad attrarre capitali dallestero ed a convincere i risparmiatori a sottoscrivere forme di risparmio azionario (oggi poco diffuse), riducendo parallelamente il debito pubblico attraverso gli introiti che si realizzeranno e che al momento possono solo essere stimati attraverso la massima valorizzazione delle due societ, coinvolgendo i lavoratori nei processi, come avvenuto in altri paesi. La soluzione di dismettere il 40% di Poste ed il 49% di ENAV, lasciando allo Stato il controllo di maggioranza delle aziende, serve ad iniziare il percorso delle nuove privatizzazioni da cui il Governo si attende risultati positivi. E sul versante delliter della privatizzazione gi stato scelto lAdvisor delloperazione (conferimento a Lazard Srl ed allo Studio Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners dell'incarico, rispettivamente, di Consulente finanziario e di Consulente legale del Ministero per le attivit relative alla cessione sul mercato di una quota di minoranza del capitale di Poste Italiane S.p.A.) ed stata avviata la selezione delle banche che dovranno guidare il collocamento in Borsa della quota di Poste Italiane.

Consiglio dei Ministri predispone schema DPCM

Camere esprimono parere + osservazioni Non vincolante

MEF sceglie Advisor e collocatore

Governo approva schema definitivo DPCM

MEF e M.S.E. + parere Dipartimento Politiche Comunitarie definiscono DPCM e regolamentano modalit cessione quote / fasi/OPV/Bonus Share

Il Gruppo Poste ha chiuso il Bilancio 2013 con lutile netto di 1.005 milioni, nel Bilancio 2012 lutile netto del Gruppo era stato di 1.032 milioni.

GRAZIE HAI LAVORATORI! 8

LIter della Privatizzazione Le ultime. Camera Deputati Roma 26 marzo 2014. La 9^ Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni), esaminato lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante determinazione dei criteri di privatizzazione e delle modalit di alienazione della partecipazione detenuta dal Ministero dell'economia e delle finanze nel capitale di Poste italiane Spa (Atto n. 77): premesso che si prevede, in particolare, che l'alienazione possa essere effettuata, anche in pi fasi, attraverso un'offerta pubblica di vendita rivolta al pubblico dei risparmiatori in Italia, inclusi i dipendenti del gruppo Poste Italiane, e/o a investitori italiani e internazionali; premesso che il gruppo Poste Italiane S.p.A. ha un'importanza strategica per l'economia del Paese - opera in una pluralit di settori, tra i quali sono inclusi servizi di pubblico interesse di rilievo strategico, come il servizio postale universale e la raccolta del risparmio postale - necessario assicurare che la cessione a soggetti privati di una quota rilevante, sia pur minoritaria, del capitale di Poste Italiane S.p.A. non determini conseguenze negative in ordine al livello delle prestazioni inerenti il servizio postale universale e abbia luogo con modalit tali da fornire tutte le necessarie garanzie per quanto concerne la tutela del risparmio postale; ESPRIME PARERE FAVOREVOLE con osservazioni. FAILPOGGI - 3-4/2014

Lanalisi dei documenti presentati allESECUTIVO NAZIONALE di RIMINI e conseguenti


1. Sicurezza (sicurezza fisica e disagio psicofisico)

azioni strategiche sindacali


Come noto, a Rimini nei giorni 26, 27 e 28 febbraio 2014, nel corso dellesecutivo nazionale della Failp, si sono svolti i lavori di 2 specifiche Commissioni deputate ad affrontare le tematiche delle funzioni Mercato Privati e Servizi Postali. Gli obiettivi da realizzare che la Failp Nazionale si era prefissa, sono stati monitorati ed analizzati sulla base delle seguenti variabili allinterno delle macro-strutture attualmente esistenti in Poste Italiane: Criticit Evoluzione Clima Qualit del lavoro Comportamenti Altro I contenuti dei documenti (elaborati dalle strutture territoriali) presentati nei giorni del Convegno nelle rispettive Commissioni sono le basi attraverso cui proporre adeguate azioni sindacali, principalmente per la tutela dei diritti dei lavoratori. MERCATO PRIVATI e SERVIZI POSTALI Sulla base di questo assemblaggio ragionato, sono scaturite le seguenti considerazioni, ed analizzati in modo aggregato, i contenuti dei documenti: Commissione Documento Finale Mercato Privati e Servizi Postali; Confronto analitico dei temi proposti e sinergia di ambedue le macro strutture; Fascia di raggruppamenti per argomenti omogenei; Sviluppo strategico e valutazioni per possibili negoziati. A tal proposito sono state individuate otto (8) sotto aree con relative proposte, come dal seguente elenco:

Applicazione, aggiornamento del manuale di sicurezza degli uffici postali attuando le soluzioni migliori atte a tutelare i lavoratori sul versante fisico e delle responsabilit, oltre che il patrimonio aziendale. Attuazioni delle migliori pratiche per prevenire i disagi psico-fisici e lo stress lavoro correlato. Interventi per la corretta applicazione della Legge 81/2008 per una maggior protezione, prevenzione, sicurezza dei lavoratori (esempio visite mediche, pause videoterminali, ecc.). Sicurezza fisica da attuare attraverso una diversa struttura del lay-out standard che deve evolversi con lutilizzazione delle nuove tecnologie messe a punto per prevenire il rischio delle rapine e garantire maggiormente i lavoratori e la clientela. Tutela del personale che usufruisce delle particolari norme di welfare nelle condizioni di difficolt riconosciute dalle leggi, (es: Legge 104, tutela lavoratrici madri, ecc).

INSERTOINSERTOINSERTOINSERTOINSERTO

Peculiarit degli uffici monoperatori e relative problematiche gestionali e di tutela fisica degli addetti. Tutela del personale e dei beni degli uffici promiscui (coesistenza tra personale dei Servizi Postali e di Mercato Privati). Tutele del personale nella gestione delle valute e dei modelli di relazione con il cliente e fra gli operatori ed i quadri, nei diversi momenti del lavoro giornaliero e nei cambi di turno. Il problema della sorveglianza sanitaria estesa al personale del recapito a tutela della sua salute ed integrit fisica. Verifica dellapplicazione del DGLS 81/2008 per lattivit dei portalettere e degli operatori degli stabilimenti e della logistica postale.

2. Dotazione mezzi

Gestione del contante, precauzioni, apparecchiature di controllo, compensazione dei rischi. La dotazione dei mezzi di trasporto e delle attrezzature del portalettere, ivi compreso il problema del software dei palmari che si dimostrato spesso inadeguato e relativo sistema di assistenza. Inadeguata assistenza tecnica sui mezzi di lavoro (tagliandi, sistema frenante, sostituzione pneumatici, ecc.)

3. Gestione personale Corretta gestione degli istituti contrattuali (compensazione e remunerazione, conto ore, ferie, orari, ecc.). Revisione delle politiche meritocratiche e delle altre forme di premialit in uso esclusivo da parte aziendale. Miglioramenti degli orari di lavoro ed in talune particolari condizioni della relazione con la clientela.

Riduzione/conversione dei rapporti di lavoro parttime e soluzione delle pendenze relative al personale esodato e dei nuovi assunti. Copertura del reale fabbisogno degli uffici postali attualmente carenti in molte realt territoriali attraverso gli strumenti previsti per loccupazione, comprensivo del ricorso alla clausola elastica, sottoscritta dai neo assunti con contratto di lavoro part-time. Approfondimento delle problematiche specifiche dei lavoratori quadri operatori commerciali specialisti, ecc. Soluzioni a sostegno dei lavoratori dello Staff/Corporate impegnati nelle attivit di supporto e tutela nonch collaborazione con il personale di Mercato Privati. Verifica della flessibilit operativa, in particolare su alcuni aspetti della sua regolamentazione. La corretta utilizzazione degli inidonei ed il loro eventuale reinserimento. Problemi derivanti dalle sostituzioni di lungo periodo che devono essere sempre necessariamente soddisfatte. La fruizione delle ferie da parte del portalettere, con la previsione di affidare al secondo livello di contrattazione la stipula di accordi che regolino operativamente la fruibilit di quanto previsto nel CCNL in aderenza alle problematiche locali. Approfondire il problema delle sostituzioni e delle assenze di lungo termine (infortuni, maternit, ecc.).

4. Formazione Corretta formazione ed osservanza dei disposti normativi, contrattuali e degli accordi intervenuti fra le parti (esempio: abnorme diffusione della formazione extra orario lavorativo e della sua mancata remunerazione, nei modi e con le prassi dovute.

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rizzino la professionalit, in quanto spesso gli stessi sono esclusi dalle politiche meritocratiche e dagli avanzamenti di carriera (salvaguardia della professionalit di questi lavoratori che stata poco considerata dalla Legge Fornero, che ha limitato di fatto la loro permanenza in azienda, con futuri danni per quanto riguarda il loro risultato pensionistico). 7. Sviluppo servizi Problematiche connesse al sistema della classificazione degli uffici postali, degli organici; fabbisogni e riequilibri provenienti dai Servizi Postali e dalle ricadute del personale eventualmente soggetto a sposizionamento e a spostamenti. Verifica dellandamento della logistica su tutto il territorio nazionale. Risultati qualitativi e quantitativi dellattivit dei Messi Notificatori, e dei nuovi processi innovativi, esempio gare Equitalia ed Amazon.

Attuazione di pi idonei piani formativi a supporto dei lavoratori interessati dai processi di revisione dei servizi e per i neoassunti.

5. Accordi sottoscritti Monitoraggio continuo sullattuazione delle intese sottoscritte che subiscono ritardi nonch inosservanze da parte degli stessi Organi aziendali territoriali preposti. Favorire un puntuale rispetto a livello territoriale, da parte dellazienda, di quanto convenuto nellaccordo nazionale. Realizzare un effettivo decentramento del confronto azienda/OO.SS. sugli aspetti organizzativi e gestionali degli accordi. Definire una maggiore regolamentazione di alcuni istituti che impongono ai referenti aziendali sul territorio, una maggiore trasparenza ed equit nella gestione delle procedure operative che dal centro vengono inviate in periferia.

8. Problematiche uffici

6. Avanzamenti carriera e andamento professionale Riconoscimento delle nuove figure professionali emergenti (mansionario, pesatura, attribuzione del giusto livello classificatorio). La valorizzazione over 50 con ladozione di politiche attive del lavoro che valo-

Piano immobiliare per superare le criticit delle strutture immobiliari inidonee ad espletare correttamente i servizi. Soluzioni alle problematiche degli U.P.I. e dei Call Center. La revisione ove necessaria, delle zone di recapito, per risolvere alcune criticit che si sono create a

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seguito dei precedenti eccessivi tagli, delle rilevanti variazioni di flussi di traffico che scaturiscono dalle nuove commesse e dallulteriore fase di implementazione della rete logistica. Revisione sistema RAM.

9. Altro Una volta individuati i settori ed analizzate le situazioni di fatto esistenti sui posti di lavoro, si potr procedere ad ulteriori approfondimenti anche per porre in atto proposizioni che si potrebbero cos descrivere (vedi schema esemplificativo).

Tipologia Gruppo: Sicurezza

I documenti finali analizzati (lavori delle Commissioni), potrebbero essere oggetto di ulteriori integrazioni, per stendere un documento finale unico atto a delineare percorsi omogenei sia di sviluppo strategico, sia di maggiori conoscenze per le strutture territoriali della FAILP . Sono stati in plenaria dibattuti anche alcuni problemi, quali gli effetti della privatizzazione, tenendo conto delle precedenti esperienze di altri settori, nonch dello sviluppo di Poste Italiane ed in particolare la riorganizzazione dei Servizi Postali. Ad oggi, come noto, manca un piano industriale aggiornato dellazienda e ci ha giustificato e facilitato una politica di tagli e ridimensionamenti per contrastare il declino che le corrispondenze tradizionali hanno subito negli ultimi anni. Infatti, la migliore soluzione che resta quella di sapere intercettare il mercato, per coniugare al meglio la logica dellefficienza con quella dellinnovazione. COSTRUIRE UNA PIATTAFORMA E-COMMERCE Il processo di riorganizzazione dei Servizi Postali, di cui allaccordo del 28 febbraio 2013, pur in assenza di un piano industriale del settore, si reso necessario per contrastare, in qualche modo, il declino che le corrispondenze tradizionali di tipo cartaceo hanno subito negli ultimi anni e che sembrava ormai irreversibile, tentando altres di intercettare lo sviluppo e coniugando al meglio la logica dell'efficienza con quella dell'innovazione. Le e-mail, pi veloci e gratuite, fanno oggi una concorrenza spietata alle lettere. Il fenomeno in atto dagli anni 90, ma ha subito di recente unaccelerazione. Tra il 2008 e il 2012 il volume delle lettere sceso dal

Analisi dei fattori critici

Eventuali modifiche migliorative

Effetti della produzione

Riflessi sul lavoro e sui lavoratori

Studio del problema

Stralcio di elementi significativi utili al confronto con lAzienda

Richiesta di negoziato con presentazione di una piattaforma rivendicativa

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21%, ma solo con lacquisizione della recente commessa Amazon lAzienda ha iniziato a rendersi conto che internet non sar inevitabilmente la fine dei servizi postali, anzi potrebbe essere, al contrario, lo strumento della sua rinascita. Infatti, negli ultimi anni, mentre crollavano le spedizioni di corrispondenza, aumentava, nel contempo il business della consegna dei pacchi. Siamo nellera digitale e molti consumatori si sono abituati a fare acquisti online con un semplice click, per occorre riflettere sul fatto che se il web consente di perfezionare lordine di acquisto e di effettuarne il pagamento online, qualcuno per deve poi consegnare la merce a domicilio. Questa la ragione per cui si quindi visto crescere progressivamente il volume dei pacchi spediti e consegnati dal servizio postale. La scelta di Amazon di affidare la commessa a Poste Italiane piuttosto che ai suoi concorrenti privati (Fedex, Ups, DHL, ecc.) dettata (a nostro avviso) dal fatto che mentre questi ultimi offrono un servizio di corriere espresso migliore, la prima, con la sua rete di Mercato Privati e Servizi Postali, con oltre 13.310 UP e gli stabilimenti postali che presidiano il territorio, li batte sicuramente per flessibilit. Governo, Autorit ed in particolare lAGCOM, pur se gli utili nel 2012 hanno superato il miliardo di euro, continuano a considerare i Servizi Postali e la rete sportelli di Mercato Privati come un qualcosa di inefficiente e costoso, al punto di limitare il recapito postale a soli 5 giorni settimanali e, non contenti di questo, di sollecitare la sperimentazione del recapito a giorni alterni, mentre nel versante Mercato Privati, lultima riclassifica, cosiddetta clasterizzazione 2013 degli UP, ha consentito leliminazione di molti uffici in piccole cittadine di provincia, dove lufficio postale era lultima presenza fisica dello Stato (frutto delle direttive di regolamentazione fra Poste e lAutorit di vigilan-

za). Infatti dai 13.945 uffici postali del 2011 si passati agli attuali 13.310 (meno 635 U.P.) Ancora oggi continua la battaglia per dimagrire e privatizzare, e lAzienda con il suo management, invece di opporsi a questa linea di tendenza, si limita a dire che entro 5 anni il volume delle corrispondenze cartacee si ridurr ulteriormente del 30%, affermando semplicemente che il commercio online ormai una realt in crescita e non rendendosi minimamente conto che il web sta cambiando il mondo ed occorrerebbe invece rivedere, in relazione a questo cambiamento, come riposizionarci sul mercato con i nostri servizi ed intercettare realmente, e non solo a parole, lo sviluppo e linnovazione. Con la commessa Amazon sono state affidate allAzienda le spedizioni di questo grosso colosso delle-commerce che ha iniziato ad operare direttamente in Italia solo, con la logistica gestita a livello europeo, alla fine del 2010 e nessuno poteva ipotizzare allora questo boom economico delle-commerce. Dal 2010 ad oggi Amazon spedisce giornalmente in Italia da 20.000 a 40.000 pacchi e pacchetti, contenenti ogni genere di oggetti, dalla piccola scheda di memoria della telecamera ai pi evoluti ed ingombranti televisori e ad altri oggetti di ogni tipo e dimensione. Amazon ha aperto il suo centro distribuzione a Castel S. Giovanni, collocato allimbocco dellautostrada A21, in posizione strategica per la consegna in tutta Italia e prossimamente aprir un nuovo centro distribuzione, denominato MXP5 per gestire un catalogo prodotti che nei prossimi anni diventer sempre pi ampio. Ci viene spontaneo domandarci allora perch Poste Italiane, con le sue 28 societ consociate, i cui rami di attivit spaziano da quello assicurativo a quello bancario e alla logistica, dalla telefonia fissa e mobile al provider internet ed altro non abbia ancora adeguatamente affrontato questa sfida del cambiamento, pensando alla

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possibilit di dotarsi a sua volta e per tempo di una piattaforma e-commerce con un proprio piano di hosting Per chi non molto esperto della materia spieghiamo che lhosting un pacchetto di servizi legati alla registrazione di un account (sito/postazione) di e-commerce, sia da parte dei venditore, comunemente definito seller o marketplace sia da parte dellacquirente, cio il buyer, che spaziano dai servizi di provider di internet, alla logistica, alla messaggistica, ai servizi di imballaggio, di spedizione, di sdoganamento e di consegna, ai sistemi di pagamento e di assistenza customer care (post-vendita) Al solo fine di stimolare lattenzione di chi legge, cerchiamo di inserire in una linea temporale quello che, secondo noi, sono i fattori-chiave che hanno contribuito alla nascita e allevoluzione sia del web che delle-commerce, anche al fine di valutare insieme se Poste Italiane abbia o meno queste potenzialit e possibilit di successo. Tim Berners Lee alla fine del secolo scorso cercava un modo per condividere facilmente documenti e nel 1989, al culmine della sua ricerca, ha inventato il web con la sua visione URL (localizzazione dei files), l http (protocollo di trasmissione) e gli HTML (ipertesti). Il progresso tecnologico, poi, con lavvento dei supercomputers, delle infrastrutture di rete, dei cavi in fibra ottica e dei server hanno reso queste connessioni sempre pi veloci, capienti e meno costose. Il web o internet ha accorciato le distanze ed aumentato la voglia di comunicare velocemente anche con persone fisicamente molto lontane, aprendo la via alla cosiddetta globalizzazione, che nasce quindi prima come fenomeno di comunicazione a distanza ed divenuta successivamente anche fenomeno economico e commerciale. Nel primo decennio del 2000 enormemente aumentata la facilit di accesso al web attraverso strumenti sempre pi semplici e alla portata di tutti (prima i computer, poi i telefonini, poi i tablet e gli smart phone), ulteriormente facilitata dallintroduzione dei motori di ricerca Google, Skype ed in ultimo dai social media. Labitudine a comunicare facilmente e velocemente su e-mail si poi evoluta con le chat e le video-chat fino ad arrivare ai social network che sono oggi gli strumenti di aggregazione e di comunicazione sfruttati per le piattaforme e-commerce e le community. I soggetti che hanno seguito con attenzione questa evoluzione hanno colto, in questo naturale bisogno delle persone

di comunicare, loccasione per reinventare anche il marketing ed i grandi marchi hanno amplificato poi questo fenomeno trasformandolo in fenomeno di massa. Questo stato possibile perch i social network o le Community ripropongono su internet gli stessi meccanismi di collegamento delle reti tradizionali, come ad esempio gli hub dei treni, degli aerei o delle semplici relazioni personali faccia a faccia, ma su un bacino enormemente pi ampio. In questo nuovo scenario la piattaforma e-commerce assomiglia al palazzo che ospita un centro commerciale: un palazzo troppo piccolo, troppo grande o con difetti di stabilit e sicurezza pu diventare un fattore determinante di successo o di insuccesso. La costruzione di una piattaforma e_commerce va fatta in base al tipo di prodotti o servizi che dovr ricevere, alla quantit di marketplace (venditori /produttori) e di buyers (clienti/acquirenti) da inserire, alla neces-

sit di gestire eventualmente anche un magazzino fisico o semplicemente virtuale, qualora si decidesse, come ha fatto Amazon, di gestire anche un sistema di vendita diretta e questo potrebbe avvenire anche per Poste Italiane, in modo ben diverso e migliore di quello fino ad oggi sperimentato con Posteshop e con risultati che riteniamo insoddisfacenti. Per realizzare una piattaforma di successo le Aziende devono normalmente curare il loro posizionamento nei SERP dei motori di ricerca pi famosi per poter attrarre i propri clienti. Poste Italiane, con il buon nome che si creato sia in Italia che allestero (4 posto nella graduatoria mondiale del settore redatta dalla prestigiosa rivista economico-finanziaria statunitense Fortune come Worlds Most Admired Companies) negli ultimi anni, ha il vantaggio di gestire un suo brand che diventato famo-

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so e potrebbe quindi contare su un influencer di milioni di followers, e non solo nelle grandi citt metropolitane, ma, ancora di pi, nei piccoli centri di provincia, dove la concorrenza meno forte ed agguerrita. Tutte le aziende hanno infatti un nome, molte hanno un marchio, ma solo le migliori diventano brand. I grandi brand come ad esempio Ferrari, Apple, Nike e Coca Cola, suscitano emozioni, creano coinvolgimento, fiducia e senso di appartenenza. Posteitaliane esiste gi nellimmaginario delle persone, viene riconosciuto dalla gente, ha unidentit che la distingue dalla concorrenza per nome, flessibilit, forte integrazione nel territorio, affidabilit, sicurezza e prezzi contenuti, tutti fattori che possiamo, obiettivamente, definire di successo. Il valore del brand aiuta a vedere meglio, a fidelizzare, a trovare nuovi clienti, a superare i momenti difficili determinati dalle crisi economiche che sono ormai diventate cicliche. Se una societ specializzata volesse condurre un test di autovalutazione su una futura ipotetica piattaforma ecommerce gestita da Poste Italiane ponendo la classica domanda: dove hai comprato quei prodotti... o chi ti ha fornito quel servizio... crediamo che sarebbero in molti a rispondere: su Poste Italiane, perch il suo brand , per molti, senso di appartenenza, emozione, orgoglio e condivisione pubblica. Perch i clienti dovrebbero scegliere questa piattaforma e che cosa la contraddistinguerebbe dalle altre del mercato? Perch Poste Italiane si differenzia dalla concorrenza per la competitivit dei costi, il presidio del territorio, laffidabilit dei propri servizi, la fiducia dei propri clienti, perch Poste Italiane ha in altre parole una forte identit. E la pi grande azienda italiana, con oltre 140.000 dipendenti, bilanci, una efficiente rete logistica, un forte presidio del territorio, una Societ in condizione di erogare al suo interno servizi di provider internet e di telefonia mobile, servizi finanziari, assicurativi e propri strumenti di pagamento online, su supporto SSL in grado di garantire la sicurezza della transazioni contro il cyber crime, ma anche sistemi di pagamento presso i propri sportelli fisici. Poste Italiane non pi da anni solo una Azienda di Posta e Bancoposta, ma una realt economica che opera nel nostro Paese a 360. Se il management aziendale, invece di perdersi oggi in logiche contenitive di rigore ed in assurde riorganizzazioni

dellesistente per contenere gli effetti della crisi economica, prestasse pi attenzione al cambiamento, al marketing ed al cross selling, Poste Italiane potrebbe, a nostro avviso, aspirare a diventare il gestore della pi importante piattaforma e-commerce europea e, attraverso la vendita diretta, anche del pi grande negozio virtuale, sviluppando un business di gran lunga maggiore dellattuale, migliorando ulteriormente la propria posizione nella graduatoria delle Worlds Most Admired Companies e rendendo ancora pi importante il proprio contributo per la ripresa economica del nostro Paese. PRIVATIZZAZIONE: LE ESPERIENZE DI ALTRE AZIENDE

Il dibattito interno al sindacato si sta incentrando ultimamente sulla prossima privatizzazione di Poste Italiane, di cui il Parlamento sta discutendo i dettagli, dopo la presentazione dello schema di DDL da parte del Governo Letta. Parlare di privatizzazioni significa affrontare il processo attraverso cui la propriet di unazienda controllata dallo Stato passa in tutto od in parte ad uno o pi privati, applicando le norme di riferimento (L. 474/1994). In Italia le privatizzazioni sono iniziate nel 1991 e proseguite nel tempo con particolari accentuazioni nei periodi (2001/2003), fino ad arrivare ad oggi. Il motivo che ha legittimato i processi di privatizzazione stato quello di potere reperire risorse per ridurre il debito pubblico del nostro paese, che ci costringe a subire un enorme peso in termini di tassazione (vale per le famiglie come per le imprese), alleggerendo lo Stato con lobiettivo di renderlo pi snello ed efficiente. Ci ha determinato la scelta compiuta dai Governi di trasformare Poste Italiane da Azienda Autonoma dello Stato in E.P.E. e successivamente in SPA. Le privatizzazioni di aziende considerate non strategiche per il paese hanno coinvolto a partire dal 1993 imprese quali SME, ENI, ENEL, IRI, INA, Ferrovie dello Stato, CREDIT, AGIP, SNAM, ANAS, ecc

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Lo Stato, attraverso levoluzione progressiva del sistema delle alienazioni di quote parziali o totali delle partecipazioni del Tesoro, si disimpegnato nei settori bancario, assicurativo, delle telecomunicazioni, Tabacchi, Energia e perfino Difesa (Finmeccanica). A noi tutti interessa stabilire se nel passaggio da Pubblico a Privato ci siano stati elementi di miglioramento delle aziende, scaturiti dal reimpiego nelle stesse di una quota parte delle risorse liberatesi a seguito del loro collocamento sul mercato: ci vale soprattutto per le Public utilities che occupano gli spazi dedicati allofferta dei pubblici servizi, non trascurando che occorre comunque intervenire, per ridurre compiutamente il debito pubblico che ci sta divorando le risorse del paese, impedendo la crescita e lo sviluppo di nuova occupazione. Per questo, sfogliando le documentazioni probatorie di cui c ampia cognizione, ad iniziare da quella che la Corte dei Conti dedica agli Obiettivi e risultati delle privatizzazioni di partecipazioni pubbliche, ci che salta subito allocchio che in occasione di ogni privatizzazione/alienazione, si discute tanto di rischi e contenuti (soprattutto da parte delle lobby direttamente interessate), salvo poi trascurare il monitoraggio dei risultati e ci vale per lo stesso Parlamento (esame dei proventi, modalit per lalienazione, costi, ecc). Fra il 2004 ed il 2008 si sono ricavati proventi dalle privatizzazioni per 96,25 miliardi che sono stati destinati, come prevede la legge, al capitolo di entrata del bilancio dello Stato Fondo per lammortamento dei Titoli di Stato. In occasione delle varie O.P.V. le domande di acquisto delle azioni hanno superato lofferta con rapporti che variano fra il 2,94 ed il 4,98, che dimostrano un grosso interesse ed apprezzamento del mercato verso le operazioni di vendita di azioni (quando la domanda ha superato lofferta si sono assegnati i titoli sulla base di un piano di riparto proporzionale allentit delle domande di ciascun investitore e della sua qualit, in termini di propensione al mantenimento della quota di titoli assegnati nel medio-lungo periodo, oltre alleventuale Bonus Shares gratuito delle azioni concesse - ove previsto - al pubblico, ai dipendenti, agli utenti, consentendo lavvicinamento di tali attori sociali al mercato borsistico ed azionario, piuttosto che verso il risparmio puro e semplice). La destinazione dei proventi delle operazioni compiute attraverso le privatizzazioni (es. casi IRI-FINTECNA ed

ENI) ha fatto rilevare che nella destinazione dei risultati acquisiti c stata la riduzione dei costi delle imprese interessate, attraverso la riduzione dello stock dellindebitamento, quindi la liberazione di risorse economiche per un eventuale miglioramento dellimpresa e dei servizi offerti al paese. Nellultimo rapporto licenziato dalla Corte dei Conti si segnala che, con riferimento al mondo delle banche e delle autostrade, si rilevato laumento della capacit di generare profitti, ma attraverso laumento delle tariffe, piuttosto che mediante recuperi dellefficienza, mentre lo Stato ha pienamente raggiunto i suoi obiettivi. Pertanto, scontando che le varie imprese Postali a livello europeo hanno gi ampiamente proceduto ad effettuare processi di privatizzazione parziale ed in qualche caso totale, risulta improbabile che il nuovo Governo Renzi possa rinunziare ad un piano di privatizzazioni che coinvolga progressivamente buona parte delle imprese attualmente facenti capo al Ministero dellEconomia, rimuovendo ogni tentativo di resistenza. Ci non significa affatto vedersi spacchettare Poste Italiane, come da qualche parte si sente dire, poich al momento tutti gli stakeholder concordano sulla necessit di mantenere lunicit del Gruppo, anche se non sarebbe scandaloso lavvio di una maggiore responsabilizzazione e trasparenza dei singoli segmenti aziendali, da cui deriverebbe una maggiore consapevolezza del proprio ruolo e maggiore responsabilizzazione dei loro Dirigenti e Manager. Al sindacato tocca essere parte attiva nella vigilanza delle imprese privatizzate, piuttosto che diventare componente degli stessi Consigli di Amministrazione, evitando il ripetersi di errori che nel passato hanno causato grossi guai ed il coinvolgimento sindacale in situazioni di poca trasparenza, determinate da un management poco accorto che in alcuni casi ha costituito il vero problema dellefficienza.

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p osteitaliane

Abbiamo una banca


Ma ne sappiamo poco perch, ad essere sinceri, le notizie che riguardano i nostri fratelli bancari, ci arrivano con il contagocce ed azienda e parti sociali non si sono cimentate granch per chiarire il contesto in cui operano i nostri colleghi della Banca del Mezzogiorno.

Ci che possiamo affermare che c un nucleo di risorse umane che lavorano nella sede Corporate di Poste Italiane e poi la vera struttura di BdM-MCC (Banca del Mezzogiorno-Medio Credito Centrale) con sedi in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia ed a Roma in viale America 351. La denominazione test citata BdM-MCC promana dal contesto in cui nata la Societ, promossa dalla volont politica del Governo in cui Giulio Tremonti ha mantenuto lincarico di Ministro dellEconomia, come previsto dalla legge 191/2009. A ben vedere, il contesto pensato alle origini, di unaggregazione fra pi istituti, per costituire un polo capace di erogare crediti alle piccole e medie imprese del mezzogiorno e del sud dItalia, con lintervento di pi banche popolari locali e del credito cooperativo non ha avuto buon fine ed alla fine ci ha pensato Poste Italiane S.p.A. ad acquistare il 100% del Medio Credito Centrale, realizzando lattuale Societ presieduta da Massimo Sarmi in qualit di Presidente ed intorno a lui un C.d.A. composto da 4 Consiglieri, pi i 5 componenti il Collegio Sindacale (rieleggibili per tre esercizi). La banca offre Linee di finanziamento indirizzate alle imprese del centro-sud dItalia, comprese quelle del comparto agricoltura, avvalendosi della rete commerciale di Poste Italiane, cio uffici postali abilitati a veicolare tali

prodotti (si tratta generalmente di Uffici Poste Impresa) ed ha un buon fatturato (11,6 milioni di euro di utile netto nel 2013, incrementato rispetto al 2012). Il personale che lavora nella BdM-MCC S.p.A. in maggior parte di tipo bancario e svolge per lappunto tale mission, in particolare ogni altra attivit finanziaria nei limiti consentiti dalle disposizioni vigenti per perseguire gli obiettivi previsti dallart. 2, c. 162 L. 23 dicembre 2009 n. 191 e, segnatamente, ad aumentare la capacit di offerta del sistema bancario e finanziario del Mezzogiorno; a sostenere le iniziative imprenditoriali maggiormente meritevoli di credito, incidendo sui costi di approvvigionamento delle risorse finanziarie necessarie agli investimenti; a canalizzare il risparmio verso iniziative economiche che creano occupazione nel Mezzogiorno. In particolare la societ: a) esercita le attivit definite nella Legge sopra citata; b) svolge attivit di banca di garanzia nel Mezzogiorno, anche a favore dei consorzi di garanzia collettiva dei fidi e di supporto allattivit di questi ultimi; c) svolge attivit di gestione e di erogazione di agevolazioni pubbliche, inclusi anticipi di contributi). Come si evince dal sito del M.E.F., il C.d.A. di BdM-MCC S.p.A. sar da rinnovare, come vale per quelli delle altre societ controllate dal Gruppo Poste Italiane (Banca del Mezzogiorno - Medio Credito Centrale, Consorzio per i servizi di telefonia mobile; Mistral Air, Poste Vita, PosteShop, Poste Assicura, PostelPrint) e sono da rinnovare tutti i Collegi Sindacali.

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Postel/Postelprint S.p.a.

s ociet collegate

la strada per la crescita


una assoluta novit, per lepoca, per integrare documenti elettronici e cartacei. Il servizio ottenne un successo immediato e consent alla Societ una crescita continua fino alla costituzione, nel maggio 1999 di Postel s.p.a. La Societ cresciuta negli anni come Global Service, per soddisfare le esigenze per la gestione in outsourcing di processi di supporto al business, di comunicazione marketing e di business oriented di imprese ed enti pubblici. Postel si sviluppata successivamente come Gruppo formato da PostelPrint, Address, Docugest e Docutel, queste ultime dedicate alla gestione della documentazione bancaria. Nel 2011 la Societ Postel ha chiuso il bilancio con un risultato positivo di quasi 10 milioni di euro, ma nel 2012 questo saldo ha mutato segno, chiudendo in passivo. Nel 2013, cessata la partner-ship di Docutel con il suo principale socio-fornitore e il pacchetto azionario (circa 15% delle azioni) prima detenuto da una banca passato a Postel. La riduzione delle commesse verificatasi nel 2012 ha determinato la chiusura dello stabilimento di Colle Val dElsa e lassegnazione delle attivit residuali agli altri siti Postel di Melzo, Multedo, Pomezia e Genova. Nel 2013 con la chiusura dello stabilimento senese, al fine di evitare gravi conseguenze la Failp e le altre OO.SS. hanno raggiunto con la societ e con Poste Italiane un accordo per stabilizzare la loro permanenza in servizio allinterno di altri siti Postel, coerentemente con le loro esigenze produttive, ovvero, in alternativa, per transitare in Poste Italiane nellambito della stessa provincia di Siena o di quelle confinanti. Nel 2013 Poste Italiane ha anche internalizzato la videocodifica che veniva svolta nello stabilimento Postel di Palermo e il 12 dicembre 2013, stato necessario raggiungere un nuovo accordo con Poste Italiane per salva-

Postel la Societ del Gruppo Poste Italiane che opera nel settore dei servizi di comunicazione, di gestione documentale e di E-procurement per le imprese e per la Pubblica Amministrazione.

LE-procurement lapprovvigionamento elettronico cio quellinsieme di tecnologie, procedure, operazioni e modalit organizzative per lacquisizione di beni e servizi on-line, tra le aziende, eseguito grazie alle possibilit offerte dalla rete Internet e dal commercio elettronico. La storia di Postel, in qualche modo, comincia nel 1987 grazie alla creazione del servizio di Posta Elettronica Ibrida, gestito da Poste Italiane in collaborazione con Elsag,

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guardare i livelli occupazionali, assicurando a quanti lavoravano presso questo sito il passaggio in Poste Italiane, nell ambito produttivo Mercato Privati (sportelleria e Contact Center) della stessa provincia (100 risorse). Nonostante i processi di riorganizzazione produttiva per contenere i costi di produzione i volumi di traffico Postel nel 2013 hanno fatto registrare una ulteriore flessione del 10%, facendoci temere per il futuro dei lavoratori. Viene a questo punto spontaneo domandarci, come per altri versi abbiamo fatto in Poste Italiane, perch ostinarsi in pesanti processi di riorganizzazione dellesistente, piuttosto che cercare nuove attivit pi adeguate alle novit del mercato (es. il commercio elettronico, ecc.). Occorre, a nostro avviso, rendersi conto che Internet sta cambiando il mondo e che cambiano i servizi commerciali che le Aziende chiedono ed in relazione a questo cambiamento, Postel dovrebbe meglio valutare come riposizionarsi nel mercato con i suoi servizi, intercettando realmente lo sviluppo e linnovazione, per fermare il declino. La Failp ha proposto la realizzazione in Poste Italiane di una piattaforma e-commerce con un proprio piano hosting, cio un pacchetto di servizi integrati diversificato per la clientela retail e per quella business e, a nostro avviso, buona parte di questi servizi, potrebbero essere forniti proprio dalle Societ del Gruppo Postel. Un recente studio dellOsservatorio e-Commerce NetComm del Politecnico di Milano mostra come i consumi dei canali tradizionali si confermino tendenzialmente in calo, mentre le-Commerce cresce a doppia cifra: solo nel 2013 la sua crescita stata del 18% rispetto al 2012, per un controvalore di vendite pari a 11,3 miliardi di euro. Questo ha inoltre generato in Italia un volume di affari annuo di circa 80 milioni di euro nel solo comparto contact logistics, ma fino ad oggi solo il 3% di questo riconducibile al commercio elettronico. E evidente quindi che in Italia, in questa direzione, i mar-

Postel

ricavi 2013 euro 237.209 (-14,8%) organico 2013 1078 risorse

Postelprint ricavi 2013 euro 116.759 (+1,8%) organico 2013 226 risorse
gini di crescita possano esserci e che le possibilit di fare affari, bene posizionandosi nel filone delle-commerce, possano essere concrete. Su questo fronte le Societ che sanno leggere per prime queste nuove potenzialit di mercato, e ci auguriamo che tra queste ci sia anche Postel, potranno avere dei vantaggi competitivi importanti. Nel frattempo i competitors si organizzano (vedi le iniziative Fulfilment by Amazon che opera come 3PL (vendita diretta oppure logistica conto terzi), per quelle aziende che preferiscono affidare questo servizio in outsourcing, piuttosto che investire direttamente in un proprio canale di vendite on-line. Sono gi pi di 8000 le aziende italiane che si appoggiano al centro logistico Amazon di Castel S. Giovanni per la commercializzazione dei loro prodotti. Perch allora Postel non potrebbe pensare di potenziare ed ampliare il suo servizio di e-procurement con la creazione di un analogo centro, ad esempio a Melzo, che il suo stabilimento di Milano con il pi grosso Data Center dEuropa, e dotarlo di unarea distinta di stoccaggio e gestione dellinventario per prodotti di altre Aziende che scegliessero di affidare in outsourcing a Postel il ricevimento, il prelievo, limballaggio e la spedizione dei propri ordini di acquisto ricevuti su una qualsiasi altra piattaforma e-commerce? La posizione centrale in Europa, la vicinanza ad importanti autostrade, gli altri stabilimenti Postel della penisola, che potrebbero diventare una rete strategica di stoccaggio di queste merci per servire meglio il territorio nazionale, potrebbero essere sicuramente fattori di sicuro successo di questa Societ. La Failp come sempre far la sua parte per rilanciare le attivit industriali di Postel, nella speranza che un nuovo Piano Industriale dellazienda sappia affrontare le sfide dellinnovazione, e questo nostro contributo potrebbe essere una buona occasione per incontrarsi, ciascuno nelle rispettive attribuzioni, per dare sviluppo alla societ.

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