. La regione F-VG ha prodotto una serie di cartografie che si dividono tra carte tecniche regionali CTR e carte tecniche regionali numeriche CTRN. In particolare per le prime stata prodotta cartografia !"### rilevata a de essa stata derivata per ridu$ione fotomeccanica cartografia del tipo ! ####. %er &uanto riguarda le CTRN la regione ha prodotto carte !"### rilevate' ! #### derivate dalle prime tramite un opera$ione di digitali$$a$ione e infine carte !("### rilevate. La CTRN invece viene prodotta con fotogrammi alla scala media di !)###*### che garantiscono una precisione metrica e&uivalente a &uella della scala !(###. La cartografia della regione F-VG utili$$a come sistema di rappresenta$ione e sistema di coordinate piane il sistema di coordinate Gauss-+oaga e come sistema di coordinate geografiche il sistema di coordinate ,T- . /0"#. Il territorio regionale risulta interamente compreso nel fuso /. Le CTR risultano conformi pertanto gli angoli misurati sulla carta sono gli stessi rilevati nella realt1 mentre le distan$e tra la carta e la realt1 non son esattamente le stesse tant2 che per distan$e notevoli necessario applicare il modulo di deforma$ione lineare pari a #'***3 4#'***5 nelle $one pi6 ad est che presentano maggiori deforma$ioni7. La s&uadratura che si ritrova nella cartografia regionale sottomultipla della carta !"#### dell2IG-I ed proprio per &uesto motivo che le coordinate geografiche della CTR sono riferite all2elissoide interna$ionale con orientamento medio europeo 4,T--/0"#7 e le longitudini sono calcolate dal meridiano di Green8ich. Tale s&uadratura tale che 3 se$ioni al #### 439 elementi al "###7 costituiscono un foglio al "#### dell2IG-I. :gni se$ione al #### o elemento al "### designato da un numero di 3 cifre del tipo ;;;<<= dove! ;;;! designano il foglio al "#### dell2IG-I <<! da # a 3 designano la posi$ione della se$ione al #### entro il foglio al "#### =! da a 9 designa la posi$ione dell2elemento al "### entro la se$ione al #### 4se =># resta designata la se$ione al #### stessa7 Le coordinate geografiche della CTR sono omogenee con &uelle del "#### e del ("#### dell2IG-I 4tutte riferite all2,T--/0"#7 ma non sono omogenee con &uelle al ("### e al ##### che utili$$ano il sistema na$ionale. Le coordinate piane della CTR non sono omogenee con &uelle riportate in color magenta nelle cartografie dell2IG-I in &uanto sono coordinate ,T- e non na$ionali utili$$ate dalla regine F-VG.
La scala media di un fotogramma aereo ?f s si pu@ valutare in due modi diversi! Aupposta la nadiralit1 del velivolo si ricava lascala media dalla rela$ione c?B>l?L> ?fs introducendo i valori di c e B 4rispettivamente alte$$a focale del teleoCiettivo e alte$$a di volo7 o di l ed L 4rispettivamente lato del fotogramma (D cm e lato della $ona ripresa a terra7. Nel caso in cui manchino parametri visiCili si effettua una correla$ione diretta tra foto e carta valutando delle distan$e sulla foto e sulla carta di elementi facilmente distinguiCili previa individua$ione su &uest2ultima della $ona interessata dalla foto procedendo infine con una propor$ione del tipo E+carta ! E+ foto > ?fs carta ! ?fs foto. !. MRRT "ella tecnica di rilie#o aereo con laser scanner per mezzo di $uali sistemi #iene definita la posizione di un punto. La posi$ione di un punto nel rilievo LA 4LI0ER o LEA-7 si Casa su tre strumenti che permettono di ricavare la posi$ione del velivolo 4aereo o elicottero7 dalla &uale poi ricavaCile la posi$ione dei punti rilevati. Fuesti tre strumenti sono! 0istan$iometro laser G%A master 4a terra7 e G%A on Coard 4modalit1 cinematica7 INA 4Inertial Navigation AGstem7 o I-, I due G%A permettono di sapere dove si trova il velivolo mentre il sensore INA permette di sapere in che dire$ione sta HguardandoI il sensore LA e &uindi il distan$iometro permette di sapere l2esatta uCica$ione del punto sulla superficie rilevata. Ai ottiene una nuvola di punti rilevati. Il laser scanner ha un2elevata risolu$ione 4#'" . D m7 ed accurate$$a 4" . (# cm7. %. MRRT Cosa si intende per firme spettrali ed in $uale fase dell&ela'orazione delle immagini ottenute con sensori passi#i possono essere utilizzate. %er firma spettrale si intende l2impronta che lascia l2oggetto nella sua analisi spettrografica effettuata con uno spettrofotometro ovvero uno strumento che illumina un oggetto con particolari lunghe$$e d2onda e misura l2energia che l2oggetto illuminato riflette. Aono importanti per la fase di restitu$ione dell2immagine nel telerilevamento con notevoli applica$ioni nel campo del riconoscimento delle essen$e forestali in fun$ione dei pigmenti fogliari' della
struttura delle foglie e del contenuto d2ac&ua delle piante stesse 4necessit1 di test a terra per convalidare la correla$ione firma spettrale-essen$a7. (. MRRT )o#endo rile#are la posizione di una centralina per il rilie#o di dati meteorologici per l&inserimento nella cartografia numerica della regione FVG in scala 1*(+++ $uale metodo di rilie#o ritenete sia pi, opportuno e $uali operazioni di rilie#o de#o eseguire. La CTRN al "### presenta un livello di dettaglio al suolo tale che mm sulla carta risulta pari a " m sul terreno. Con un tale livello di dettaglio il metodo di rilievo che utili$$erei il rilievo G%A con posi$ionamento assoluto visto che esso presenta una precisione che va dai " ai # metri intervallo &uesto pi6 che soddisfacente in termini di costi e di oCiettivi. -. MRRT )escri#ere la tecnica di posizionamento del rilie#o G./ che consente di ottenere la migliore precisione nel posizionamento dei punti Il posi$ionamento relativo permette di ottenere precisioni molto elevate permettendo di eliminare gli errori che si possono riscontrare nel rilevamento assoluto. Il metodo consiste nell2uso di due ricevitori che vedono gli stessi satelliti e ricevono gli stessi dati nello stesso periodo di tempo. /ssi registrano &uindi le stesse misure comprese le misure gre$$e permettendo di ottenere la posi$ione relativa del ricevitore E rispetto al ricevitore + che possono essere distanti fino a (# Jm. Le misure gre$$e sono dei dati non elaCorati dai satelliti che possono venire riprocessati dai ricevitori originando coordinate pi6 precise arrivando a precisioni dell2ordine dei -( m. 0. MRRT )o#endo realizzare una carta delle aree forestali del FVG in scala 1*2(+++ $uale sensore su 'ase satellitare e $uali ela'orazioni delle immagini possono dare i migliori risultati. Visto il dettaglio richiesto' non troppo elevato' e la notevole superficie da rilevare utili$$erei sicuramente un sensore satellitare che mi permette di ottenere dati pi6 che soddisfacenti in termini di costi e oCiettivi. %ersonalmente utili$$erei un sensore satellitare multi spettrale T- come &uello presente sul satellite LEN0AET-" che presenta tra l2altro una risolu$ione spa$iale che varia dai 5 ai D# metri e &uindi pi6 che sufficiente per le Cande che intendo utili$$are. In &uesto modo potrei effettuare una scansione con le Cande ' 9 e " corrispondenti rispettivamente alle Cande del R' dell2 IR vicino e dell2IR medio. Con &uesta composi$ione di Cande e un apposito AK potrei elaCorare delle immagini in falso colore che mi permettereCCero di eviden$iare $one Coschive 4colore rosso' arancione7 da
$one a vegeta$ione Cassa 4verde chiaro7 e $one edificate o ghiaiose 4Clu' a$$urro7. :ltre a &uesto potrei utili$$are l2operatore matematico N0VI 4Normali$ed 0ifference Vegetation IndeL7 il &uale mi permettereCCe di valutare tramite una scala da - 4assen$a di vegeta$ione7 a M 4vegeta$ione rigogliosa7 il grado di copertura vegeta$ionale. Il passaggio del satellite lo fisserei nel periodo vegetativo di massimo rigoglio in modo da ottenere dati molto precisi e sicuri. 1. MRRT 2uali sono i dati ausiliari contenuti in uno strip di un fotogramma aereo e $uale la loro utilizzazione. In uno strip di un fotogramma aereo sono presenti dati relativi a! %roprietario o nome di chi ha commissionato il volo Identifica$ione dei lotti interessati dal rilievo aerofotogrammetrico Numero del fotogramma sul rullino 4CoCina7 a Cordo Numero della strisciata Numero del fotogramma all2interno di una strisciata accompagnato eventualmente da una lettera al fine di comunicare che la stessa $ona stata sorvolata pi6 volte 4di solito succede per rilievi in $one montane o pedemontane dove si effettuano due voli! uno per il fondovalle ed uno per le alture al fine di ridurre l2imprecisione7 Elte$$a! stampa del dato fornito dall2altimetro' fornisce l2alte$$a dell2aereo s.l.m.m. :ra! stampa del dato fornito dall2orologio Livellamento! stampa della Colla della livella sferica al fine di valutare lo sfalsamento indotto dalla posi$ione del velivolo rispetto alla superficie rilevata Numero relativo al valore dell2alte$$a focale del teleoCiettivo 4es. c > " .55 mm7. 3. MRRT 2uali sono i principali tipi di proiezioni utilizzate in cartografia. Vi sono tre tipi di proie$ioni principali! Coniche 4tangenti o secanti7 4ElCers' LamCert7
Azimutali! polari 4punto di tangen$a in corrisponden$a dei poli7' e&uatoriali 4punto di tangen$a sull2e&uatore7 o oCli&ue 4punto di tangen$a in un punto &ualun&ue7
In senso cartografico una proie$ione rappresenta$ione della superficie curvilinea terrestre su un piano utili$$ando vari metodi grafici ed analitici in fun$ione del risultato che si desidera ottenere. ,na proie$ione comporta sempre una deforma$ione oCCligata che porta alla necessit1 di definire una scala di mappa utile a valutare il rapporto tra una medesima distan$a valutata sulla mappa e sulla superficie terrestre. La scala di fatto un coefficiente adimensionale.
Le proie$ioni conservano alcune propriet1 fisiche e geometriche della Terra 4solitamente due7 ma solitamente all2aumentare della precisione su una propriet1 si ha un corrispondente calo nella precisione delle altre. Tali propriet1 sono! Erea Forma 4shape7 0ire$ione 0istan$a E seconda della &ualit1 della precisione sulle propriet1 della Terra si possono avere delle proie$ioni! /&uivalenti 4mantengono inalterato il rapporto tra aree' superfici7 Conformi 4mantengono inalterato il rapporto tra gli angoli7 /&uidistanti 4mantengono inalterato il rapporto tra le distan$e' sono tipiche di rappresenta$ioni lungo particolari dire$ioni p.e. l2e&uatore' un meridiano7 Efilattiche 4carte che presentano entramCe le deforma$ioni relative a distan$e ed angoli ma di solito di entit1 contenuta7 1+. MRRT )efinire sinteticamente i concetti di geoide ed ellissoide indicando le principali caratteristiche e4o differenze. Il geoide un complesso modello della Terra che consta di un2immaginaria superficie e&uipoten$iale rispetto al campo gravita$ionale terrestre in cui ogni punto presenta le direttrici del campo gravita$ionale normali alla superficie stessa del geoide 4principio del filo a piomCo7. +asandosi &uindi sull2intensit1 dell2attra$ione gravita$ionale il geoide risulta essere una superficie che tiene conto della diversa distriCu$ione delle masse sul pianeta in particolare nelle $one oceaniche dove le rocce del fondale risultano molto dense il geoide si trova al di sotto del livello del mare per poi risalire in superficie in corrisponden$a della terraferma che presenta rocce con densit1 e &uindi masse inferiori. La necessit1 di rappresentare la Terra posi$ionando ogni suo punto tramite un processo matematico ha portato alla defini$ione dell2elissoide di rota$ione che risulta la superficie geometrica che meglio approssima il geoide. Gli errori riguardanti l2elissoide di rota$ione sono stati determinati soprattutto in passato dalla ricerca dei valori pi6 esatti possiCili degli assi minore e maggiore e &uindi del coefficiente di schiacciamento. Ettualmente stata raggiunta una notevole precisione che ha portato alla defini$ione dell2elissoide del sistema geodetico geocentrico KGA)9. 11. MRRT 2uali dati riportati in un fotogramma aereo permettono di calcolare la scala media e con $uale relazione.
La rela$ione che permette di calcolare la scala media di un fotogramma c?B>l?L> ?fs dove c e B sono rispettivamente l2alte$$a focale del teleoCiettivo e l2alte$$a di volo e l ed L sono rispettivamente il lato del fotogramma e il lato della $ona ripresa a terra. 0a &uesta rela$ione risultano chiare le grande$$e utili alla determina$ione della scala media. Nello strip di un fotogramma si ritrovano l2alte$$a focale del teleoCiettivo e l2alte$$a del velivolo s.l.m.m. 4nel caso del primo rapporto7 dove l2alte$$a di volo ricavaCile come differen$a tra il dato dell2altimetro e la &uota di un punto sorvolato e noto. I valori del secondo rapporto sono valutaCili misurando con una riga il lato del fotogramma che generalmente pari a (D cm mentre il lato dell2aerea impressionata ricavaCile sempre indirettamente valutando la distan$a dei vertici del fotogramma su una cartografia che riguarda la $ona sorvolata. Noti i valori del primo o del secondo rapporto e supposta la nadiralit1 del velivolo nei confronti della superficie sorvolata sufficiente calcolare il valore della scala media. Nel caso in cui manchino dei parametri visiCili si effettua una correla$ione diretta tra foto e carta valutando delle distan$e sulla foto e sulla carta di elementi facilmente distinguiCili previa individua$ione su &uest2ultima della $ona interessata dalla foto procedendo infine con una propor$ione del tipo E+carta ! E+ foto > ?fs carta ! ?fs foto. Fuindi se ad esempio suppongo di avere! c > " .55 mm' B > (#D m' l > (D cm la scala media in &uesto caso sar1! #. " 55? (#D > #.(D?L > ?fs 4riportando tutto in metri7 fs > 5*(3.95. Ae invece ad esempio mi vengono date la distan$a tra due punti nel fotogramma pari a (" mm e la stessa distan$a nella carta al "### pari a 3 cm' il calcolo da eseguire per calcolare la scala media 3L"###? (." > 39##. 12. MRRT )efinire il concetto di datum di una cartografia.
Con il termine datum si definisce un particolare elissoide definendone la posi$ione e l2orientamento rispetto al geoide. N un parametro utili$$ato dalla geodesia ed possiCile distinguere un datum verticale da uno ori$$ontale. Il datum verticale ha lo scopo di determinare l2eleva$ione $ di un punto e fa riferimento al geoide 4es. datum relativo alle &uote' cio alla distan$a dal geoide' cio dal livello medio dei mariO il pi6 usato il NGV0(*7 mentre il datum ori$$ontale definito da un2ellisse e da un asse di rota$ione. Ettualmente il datum ori$$ontale pi6 utili$$ato il KGA)9. %er ridurre gli errori ci si riferisce al meridiano pi6 vicino i modo da ottenere un datum il pi6 aderente alle condi$ioni locali 4p.e. il datum Roma9# ed il datum /0-"# utili$$ano entramCi l2elissoide interna$ionale di BaGford ma Roma9# presenta un orientamento rispetto a -- con origine delle longitudini
dallo stesso -- e l2/0"# si riferisce all2orientamento medio europeo con origine delle longitudini da Green8ich7. 1!. MRRT 5tilizzando un rilie#o G./ per georiferire la posizione di un pozzo in$uinato nella CTR" del FVG in scala 1*(+++ inserita in un GI/6 $uali operazioni di rilie#o e inserimento do#ranno essere eseguite. La CTRN al "### presenta un livello di dettaglio al suolo tale che mm sulla carta risulta pari a " m sul terreno. Con un tale livello di dettaglio il metodo di rilievo che utili$$erei il rilievo G%A con posi$ionamento assoluto visto che esso presenta una precisione che va dai " ai # metri intervallo &uesto pi6 che soddisfacente in termini di costi e di oCiettivi. 1%. MRRT .er predisporre un piano di #olo per un rilie#o aerofotogrammetrico $uali sono i principali parametri da considerare. I parametri di volo che Cisogna considerare per redarre un piano di volo sono! Velocit1 del velivolo Achema delle strisciate Elte$$a di volo Fuesti tre parametri si rifanno a delle grande$$e di carattere tecnico ovvero alle esigen$e cartografiche che si vogliono conseguire con il rilievo aerofotogrammetrico. Lo schema delle strisciate deve tenere conto del principio generale secondo il &uale al fine di poter restituire un punto 4ovvero la sua posi$ione7 necessaria la presen$a dello stesso punto in almeno due fotogrammi con una sovrapposi$ione minima tra due fotogrammi contigui nella stessa strisciata pari al 3# P ed una sovrapposi$ione tra fotogrammi di strisciate laterali pari almeno al (# P. L2alte$$a di volo e la velocit1 del velivolo hanno conseguen$e sulla vastit1 della $ona impressionata sul singolo fotogramma 4propor$ionalit1 diretta tra &uota di volo e superficie impressionata nel fotogramma7 e sul tempo che deve trascorrere tra uno scatto e l2altro tenendo sempre conto della necessit1 di sovrapposi$ione dei fotogrammi. L2alte$$a di volo ha una notevole influen$a anche sulla &ualit1 della carta che si vuole produrre dalle informa$ioni che si ricaveranno dal rilievo in particolare &uanto pi6 il velivolo voler1 Casso tanto minore sar1 l2area coinvolta e &uindi maggiore sar1 il dettaglio e maggiore sar1 la scala della cartografia. La scala della carta A c collegaCile agli altri parametri di volo in Case alla rela$ione che la lega con la
scala media del fotogramma fs! fs > s&rt4Ac7. 0a &ui la scala media del fotogramma pu@ interagire con gli altri parametri di volo in Case alla catena di rapporti c?B>l?L> ?fs. :ltre a &ueste caratteristiche di carattere tecnico-cartografico necessario riconsiderare il tutto in Case alle poten$ialit1 dell2apparecchiatura caricata a Cordo valutando p.e. l2alte$$a focale dell2oCiettivo. 1(. MRRT 2uali sono le principali differenze tra sensori atti#i e passi#i. I sensori attivi sono composti da una emittente che emette un segnale che ritorna e viene captato dallo stesso sensore che li aveva inviati 4p.e. laser scanner' radar' sonar7. I sensori passivi captano la riflessione delle onde che illuminano un oggetto 4p.e. macchina fotografica7. 1-. MRRT )efinire l&indice I")VI ed indicare le possi'ili applicazioni. L2indice N0VI 4Normali$ed 0ifference Vegetation IndeL o Indice di Vegeta$ione Normali$$ato7 un l2operatore matematico che permette di valutare tramite una scala da - 4assen$a di vegeta$ione7 a M 4vegeta$ione rigogliosa7 il grado di copertura vegeta$ionale. /sso viene definito dalla rela$ione! N0VI > 4IR-R7?4IRMR7 dove per IR si intende la riflettivit1 dell2IR vicino e per R la riflettivit1 del rosso. In sintesi &uesto indice permette di correlare la riflettivit1 rilevata da un sensore con le condi$ioni fisiologiche della vegeta$ione ed al livello della Ciomassa considerando l2assorCimento spettrale della clorofilla nel rosso' la riflessione nell2IR vicino e la struttura fogliare. Il suo impiego vasto a va da utili$$i in campo agricolo 10. MRRT )efinire i segmenti spaziali6 di controllo e dell&utenza del sistema G./. Il G%A il sistema di posi$ionamento gloCale pi6 utili$$ato e fa parte della Cen pi6 vasta famiglia dei GNAA 4GloCal Navigation Aatellite AGstem7. N un sistema complesso divisiCile in D componenti fondamentali! Aegmento spa$iale! costituito da (9-D# satelliti che descrivono 3 piani orCitali e&uidistriCuiti attorno alla Terra 4orCite sfasate tra loro di 3#Q con un2inclina$ione di ""Q sul piano e&uatoriale7. Il numero minimo di satelliti che un utente deve poter visuali$$are per determinare correttamente una posi$ione 9. I satelliti stanno a una distan$a di almeno ((### Rm dalla superficie terrestre per evitare interferen$e con il campo magnetico terrestre e per garantire una Cuona visiCilit1.
Aegmento di controllo! rete di controllo che include " sta$ioni di controllo a terra che controllano l2andamento orCitale dei satelliti tramite i segnali inviati a terra dai satelliti stessi 4almanacco della naviga$ione ed effemeridi7 Aegmento dell2uten$a! gli utenti sono ricevitori per l2elaCora$ione dei segnali inviati dai satelliti! la posi$ione viene espressa in un sistema di riferimento gloCale KGA)9. Ci sono tre categorie di ricevitori! palmari 4fun$ionalit1 unica di posi$ionamento7' G%A con fun$ionalit1 GIA 4fun$ionalit1 di posi$ionamento con tecnologia GIA integrata7 e geodetici 4uso topografico7. 11. MRRT Cosa si intende per risoluzione spaziale e spettrale di un sensore per telerile#amento. Risolu$ione spa$iale! corrisponde alla possiCilit1 di identificare due punti separati. Riducendo la risolu$ione spa$iale si ha pi6 informa$ione. Risolu$ione spettrale! corrisponde alla capacit1 di un sensore di identificare due Cande spettrali come separate con lunghe$$e d2onda medie diverse' che devono essere distinguiCili e non continue. 13. MRRT "el rilie#o G./ $uali sono le tecniche di posizionamento e $uale precisione si pu ottenere. Il rilievo G%A prevede due tipi di posi$ionamento! assoluto e relativo. Il primo risulta meno preciso del secondo riuscendo comun&ue ad arrivare a precisioni dell2ordine dei "- # metri. Il posi$ionamento assoluto si Casa sulla presen$a nell2arco di cielo sovrastante lo strumento di rice$ione di 9 satelliti 4minimo7 al fine di poter ottenere una locali$$a$ione del punto precisa. La presen$a del &uarto satellite permette di avere un controllo sul tempo' sull2ora e &uindi sul tempo di volo del segnale che va a sommarsi all2indica$ione di distan$a tra gli altri tre satelliti ottenuta conoscendo sempre il tempo di volo del segnale e la velocit1 del segnale stesso 4pari a c7. /ventuali imprecisioni possono essere causate dall2effetto deviante che hanno le particelle cariche' ioni$$ate presenti nella ionosfera e nella troposfera nei confronti del segnale e dalla disposi$ione geometrica dei satelliti nel cielo 4pi6 sono distriCuiti migliore sar1 la precisione del posi$ionamento7 oltre che dalla diversa precisione dell2orologio atomico dei satelliti e l2orologio dei ricevitori che non raggiunge nemmeno precisioni dell2ordine del centesimo di secondo. Il posi$ionamento relativo permette di ottenere precisioni molto elevate permettendo di eliminare gli errori che si possono riscontrare nel primo tipo di rilevamento. Il metodo consiste nell2uso di due ricevitori che vedono gli stessi satelliti e ricevono gli stessi dati nello stesso periodo di tempo. /ssi registrano &uindi le stesse misure comprese le misure gre$$e permettendo di ottenere la
posi$ione relativa del ricevitore E rispetto al ricevitore + che possono essere distanti fino a (# Jm. Le misure gre$$e son dei dati non elaCorati dai satelliti che possono venire riprocessati originando coordinate pi6 precise arrivando a precisioni dell2ordine dei -( m. 2+. MRRT 2uali possono essere le principali applicazioni del rilie#o laser scanner nelle analisi del territorio e dell&am'iente. In campo amCientale e territoriale le applica$ioni sono molteplici includendo la mappatura di aree alluvionali' pianifica$ione urCana' monitoraggio di frane e dissesti' per la modella$ione dei rischi idrogeologici' per il monitoraggio delle coste e il rilievo di pareti. Nelle scien$e forestali invece applicato per &uanto riguarda la copertura forestale' la stima dei parametri utili alla pianifica$ione forestale' per la stima della produttivit1' della visuali$$a$ione e della modella$ione D0 e dello studio della vegeta$ione. 21. MRRT 2uali sistemi di coordinate si possono tro#are in una cartografia. ,n sistema di coordinata un sistema in grado di identificare univocamente un punto sulla superficie terrestre o sul gloCo considerato elissoidico. /sso costituito sempre da un origine' un unit1 di misura e due o tre assi di riferimento. Ai possono avere diversi tipi di sistemi di coordinate! Coordinate geografiche (o geodetiche o elissoidiche): un sistema di riferimento Casato su grande$$e angolari determinate da due misure angolari di latitudine S 4N-A' A-N7 e longitudine T 4/-:' :-/7 e dalla &uota elissoidica 4$7 espressa in metri. L2origine per la latitudine l2e&uatore 4S varia da M*#Q al polo Nord a -*#Q al polo Aud con S>#Q all2e&uatore7. L2origine per la longitudine il meridiano passante per Green8ich 4T compresa tra U )#Q verso /st o verso :vest con T>#Q sul meridiano di Green8ich7 Coordinate cartesiane geocentriche: un sistema di riferimento che si Casa su una terna di coordinate cartesiane 4L'G'$7 riferite a un sistema con origine al centro dell2elissoide. ,n esempio di coordinate cartesiane geocentriche &uello del sistema di riferimento KGA)9 in cui si ha una terna cartesiana di riferimento L KGA)9' G KGA)9' $ KGA)9 sulla &uale si Casa il sistema di GNAA del tipo NEVATER G%A 4 NAVigation System Time And Ranging Global Positioning System 7. Coordinate cartografiche piane: un sistema di riferimento che si Casa su due coordinate! /st o ascisse 4/' easting7 e Nord o ordinate 4N' northing7. Fuesto sistema di coordinate viene utili$$ato principalmente su aree locali della superficie terrestre. In &uesto caso l2eleva$ione 4$7
viene misurata gravita$ionalmente mentre nei due sistemi precedenti l2eleva$ione era definita geometricamente. 22. MRRT Confrontare la risoluzione spaziale e spettrale di alcuni sensori dei satelliti per telerile#amento. %er &uanto riguarda la risolu$ione spa$iale possiCile confrontare il satellite LEN0AET "T- con &uello IRA- 0. Ai sa che il sensore anali$$a un2area a seconda dell2unit1 minima di riferimento' espressa in metri. Il LEN0AET ha un2unit1 minima di riferimento di D#LD# m' mentre l2IRA- 0 di ("L(" m. &uindi possiCile dire che il satellite IRA- 0 fornir1 pi6 informa$ioni rispetto al satellite LEN0AET. %er &uanto riguarda invece la risolu$ione spettrale 4numero di Cande7 il LEN0AET lavora su 5 Cande mentre l2IRA- 0 su ". Fuesto comporta una maggiore risolu$ione spa$iale per il LEN0AET che potr1 fornire dati multispettrali molo pi6 precisi per intervalli di /- minori rispetto all2IRA. 2!. MRRT 7 "el caso di uno studio am'ientale in $uali strati tematici utilizza'ili in un GI/ pu tro#are applicazione il rilie#o laser scanner. Il rilievo laser scanner nel caso di uno studio amCientale pu@ trovare applica$ione in un 0A- 4modello digitale della superficie7 o 0T- 4modello digitale del terreno7. Il passaggio dal 0A- al 0T- prevede un a$ione di filtraggio che tende a ricostruire l2andamento della superficie 40A-7 o del terreno 40T-7 attraverso i punti e i dati rilevati eliminando dati aCerranti o incoerenti. 2%. MRRT 2uali elementi definiscono la precisione di un rilie#o laser scanner. La precisione in un rilievo laser scanner data dalla densit1 di campionamento 4punti rilevati?m(7. Ettualmente si lavora con " punti?m ( ovvero "###### punti?Jm(. LE densit1 di campionamento fun$ione delle fre&uen$a di pulsa$ione del sensore LA. :ltre a &uesto parametro di fre&uen$a relativo alla raccolta di un numero ottimale di dati una Cuona precisione assicurata anche dall2ottimale posi$ionamento dei punti rilevati. Fuest2ultimo oCiettivo otteniCile valutando la precisione dei tre strumenti che posi$ionano un punto nel rilievo LA ovvero! 0istan$iometro laser G%A master 4a terra7 e G%A on Coard 4modalit1 cinematica7 INA 4Inertial Navigation AGstem7 o I-,
I due G%A permettono di sapere dove si trova il velivolo mentre il sensore INA permette di sapere in che dire$ione sta HguardandoI il sensore LA e &uindi il distan$iometro permette di sapere l2esatta uCica$ione del punto sulla superficie rilevata. Ai ottiene una nuvola di punti rilevati. Il laser scanner ha un2elevata risolu$ione 4#'" . D m7 ed accurate$$a 4" . (# cm7. 2(. MRRT "ella CT del FVG $uali sono le possi'ili proiezioni e sistemi di coordinate utilizzati. La cartografia della regione F-VG utili$$a come sistema di rappresenta$ione il sistema Gauss-+oaga. Il sistema di rappresenta$ione Gauss-+oaga una proie$ione policilindrica trasversa. La regione F-VG utili$$a come sistema di coordinate piane il sistema di coordinate Gauss-+oaga e come sistema di coordinate geografiche il sistema di coordinate ,T- . /0"#. 2-. MRRT 2uali sono le differenze tra un fotogramma scattato da aereo e un&ortofotocarta. ,n fotogramma scattato da aereo' anche detto ortofoto' una foto che ha suCito un processo di raddri$$amento essendo stata portata su un piano ortogonale di proie$ione. La differen$a tra un2ortofoto ed un2ortofotocarta dipende dalle &uote. Infatti &ueste non sono presenti nell2ortofoto' ma ci sono invece nell2ortofotocarta. Fuest2ultima infatti oltre all2informa$ione della fotografia riporta anche le &uote' le curve di livello. 0all2ortofoto posso ottenere un2ortofotocarta sovrapponendo altre cartografie' come ad esempio la carta tecnica regionale o le tavolette I.G.-.I.
1. /IT8 )efinire un dato territoriale e indicare e descri#ere le sue componenti nel data'ase del GI/. I dati territoriali sono caratteri$$ati da una posi$ione nello spa$io' sono definiti dall2/ARI come l2insieme della posi$ione e della descri$ione delle entit1 geografiche' cio come l2insieme di dato spa$iale 4dato sulla posi$ione' forma e rela$ione tra le entit1 geografiche' solitamente archiviato come coordinate e topologia7 e dato descrittivo 4attriCuto' dato che descrive le caratteristiche delle entit1 geografiche come numeri' testi' immagini o disegni7. Eltra possiCile defini$ione &uella dell2IA: che chiama dato territoriale il dato che riguarda i fenomeni associati in modo implicito o esplicito ad una posi$ione sulla superficie terrestre. 2. /IT8 8llo scopo di creare un file di proiezione in un GI/ per il sistema di coordinate Gauss79oaga :/T6 il /; mi chiede di compilare i #alori dei seguenti parametri* "ome datum! Roma9# .arallelo centrale del fuso <latitudine=! 9 Q ""2 ("'" 22 Meridiano centrale del fuso <longitudine=! "Q / 4da Green8ich7 Fattore di contrazione <o fattore di scala=! #'***3 Falsa origine coordinata :st! ("(#### m Falsa origine coordinata "ord <emisfero 'oreale=! # m 5nit> di misura! metri !. /IT8 7 8llo scopo di creare un file di proiezione in un GI/ per il sistema di coordinate Gauss79oaga ?V:/T il /; mi chiede di indicare i #alori dei seguenti parametri* "ome datum! Roma9# .arallelo centrale del fuso <latitudine=! 9 Q ""2 ("'" 22 Meridiano centrale del fuso <longitudine=! *Q / 4da Green8ich7 Fattore di contrazione <o fattore di scala=! #'***3 Falsa origine coordinata :st! "##### m Falsa origine coordinata "ord <emisfero 'oreale=! # m 5nit> di misura! metri %. /IT8 7 8llo scopo di creare un file di proiezione in un GI/ per il sistema di coordinate 5TM fuso !! "?R) con datum glo'ale il /; mi chiede di indicare i #alori dei seguenti parametri "ome datum! /0"# .arallelo centrale del fuso <latitudine=! 9 Q ""2 D '9)522
Meridiano centrale del fuso <longitudine=! "Q / 4da Green8ich7 Fattore di contrazione <o fattore di scala=! #'***3 Falsa origine coordinata :st! "##### m Falsa origine coordinata "ord <emisfero 'oreale=! # m 5nit> di misura! metri (. /IT8 7 8llo scopo di creare un file di proiezione in un GI/ per il sistema di coordinate 5TM fuso !2 "?R) con datum glo'ale il /; mi chiede di indicare i #alori dei seguenti parametri "ome datum! /0"# .arallelo centrale del fuso <latitudine=! 9 Q ""2 D '9)522 Meridiano centrale del fuso <longitudine=! *Q / 4da Green8ich7 Fattore di contrazione <o fattore di scala=! #'***3 Falsa origine coordinata :st! "##### m Falsa origine coordinata "ord <emisfero 'oreale=! # m 5nit> di misura! metri -. /IT8 7 8llo scopo di creare un file di proiezione in un GI/ per il sistema di coordinate 5TM fuso !% "?R) con datum glo'ale il /; mi chiede di indicare i #alori dei seguenti parametri "ome datum! /0"# .arallelo centrale del fuso <latitudine=! 9 Q ""2 D '9)522 Meridiano centrale del fuso <longitudine=! ( Q / 4da Green8ich7 Fattore di contrazione <o fattore di scala=! #'***3 Falsa origine coordinata :st! "##### m Falsa origine coordinata "ord <emisfero 'oreale=! # m 5nit> di misura! metri 0. /IT8 @o due mappe in formato cartaceo che rappresentano le stesse entit>. Aa mappa 1 B a scala 1*2(+++ e la mappa 2 B allascala di 1 cm C 1++ m. "el processo di digitalizzazione manuale delle mappe $uale delle due mappe fornisce i dati pi, dettagliatiD Moti#are la risposta. La seconda mappa in scala ! ####. Nel processo di digitali$$a$ione la mappa che fornisce informa$ioni pi6 dettagliate la mappa ( poichV ha una scala maggiore 4 ! #### W !("###7 o un fattore di scala minore 4 #### X ("###7 e &uindi un maggiore dettaglio. 1. /IT8 Che cosa indica l&acronimo RM/: e $ual B il principale scopo della sua implementazione in un GI/.
R-A/ sta per Root -ean A&uare /rror' cio lo scarto &uadratico medio. -isura la devia$ione tra il valore delle coordinate reali e delle coordinate stimate nella trasforma$ione geometrica per la georeferen$ia$ione. /sprime l2accurate$$a della trasforma$ione' misura la Cont1 dei punti di controllo calcolando lo scarto per ogni punto. Lo scarto deve rientrare nella tolleran$a e viene implementato nel soft8are GIA per scegliere i migliori punti di controllo e scartare invece &uelli meno Cuoni cosY da ottenere delle Cuone approssima$ioni dei coefficienti da inserire all2interno delle e&ua$ioni per le trasforma$ioni. Ai pu@ calcolare inoltre l2R-A/ di ogni singolo punto oppure &uello totale per n punti. 3. .erchE si imposta una falsa origine e che cosa si intende per falsa origineD Il parallelo centrale e il meridiano centrale definiscono l2origine del sistema di coordinate e dividono il fuso in 9 &uadranti. Ai avreCCero &uindi coordinate positive e negative nel secondo' ter$o e &uarto &uadrante. %er &uesto motivo vengono introdotte due false origini 4Nord ed /st7 che permettono di lavorare solo con numeri positivi. %er falsa origine si intende genericamente l2assegna$ione di un valore di distan$a al merdiano centrale in modo che da &uel meridiano e procedendo verso est non si aCCiano coordinate negative CensY coordinate che vanno da &uel numero fissato a $ero. In particolare per l2Italia non essendo presente il proClema di coordinate N negative si fissa solo la falsa origine relativa al meridiano centrale del fuso. 1+. /IT8 :lencare almeno tre #antaggi riscontra'ili nell&uso del modello di rappresentazione di tipo raster. :ttimo per dati continui +uona capacit1 analitica per analisi di prossimit1 :verlaG rapidi Aemplice struttura dei dati.
11. /IT8 /piegare la differenza tra sistema informatico6 sistema informati#o e sistema informati#o territoriale dopo a#erli definiti. Il sistema informativo l2insieme delle persone' delle apparecchiature e delle procedure che compongono un2organi$$a$ione. Aerve a trasformare una grande massa di dati in poche informa$ioni' altamente significative per lo scopo cui sono finali$$ate. Il sistema informatico invece semplicemente un tipo di sistema informativo che si ha nel caso in cui le apparecchiature sono di tipo informatico' cio hard8are e soft8are. /sso fa parte del sistema informativo e gestisce le informa$ioni per me$$o della tecnologia informatica.
Infine un sistema informativo territoriale 4es. GIA7 invece un insieme ordinato intorno ad un computer di hard8are' soft8are e persone per l2input' l2archivia$ione' l2aggiornamento' la visuali$$a$ione' il trattamento' l2analisi e l2integra$ione di tutti i tipi di dati geografici. 12. /IT8 /i indichino i numeri di I) dei record che soddisfano le seguenti condizioni* 8. F<suolo C limoso= ?R <Copertura C latifoglie=G 8") <8rea H %++= 9. "?T F<suolo C argilloso= ?R <Copertura C conifere=G
4E7! (' "' 3 4+7! (' 3 1!. /IT8 /cri#ere le espressione 9ooleane che useresti rispetti#amente nel caso 1 e nel caso 2 per selezionare le regioni e#idenziate.
1%. /IT8 Cita un sistema per digitalizzare cartografia 'asato sul formato #ettoriale e uno sul formato raster6 citando le periferiche usate nei singoli casi. La digitali$$a$ione dei dati territoriali consiste nella conversione dei dati da formato cartaceo a digitale.
,n metodo Casato sul formato raster dato dalla scanneri$$a$ione del dato cartaceo mentre un metodo Casato sul formato vettoriale costituito dalla digitali$$a$ione tramite tavolo digitali$$atore 4superficie rigida con all2interno una rete di fili elettrici M cursore7. Il primo metodo si Casa sull2emissione di luce sul documento e successivo rilevamento della luce riflessa tramite un sensore fotosensiCile' risulta applicaCile nel caso di carte in Cuono stato' di Cuona &ualit1 cartografica e con spessori grafici maggiori a #' mm. Il secondo metodo prevede una vettoriali$$a$ione manuale tramite cursore. -olto spesso vengono scanneri$$ate le carte e si procede alla digitali$$a$ione vettoriale a video il che permette di ottenere una cartografia molto dettagliata se l2opera$ione viene effettuate Cene a scanso di errori dovuti dall2operatore visto che risulta un metodo molto noioso ma pi6 conveniente dal punto di vista economico visto che permette di risparmiare il notevole costo di un tavolo digitali$$atore oltre al fatto che la settoriali$$a$ione su video permette all2operatore di lavorare con ingrandimenti a piacere 4$oom7. 1(. /IT8 8 partire da una carta cartacea della #egetazione che operazioni sono necessarie per ottenere la sua #ersione digitale utilizzando la digitalizzazione a #ideoD La digitali$$a$ione a video prevede l2uso di BK di Case &uali monitor' tastiera e mouse. %recedentemente alla digitali$$a$ione a video la carta deve essere portata in formato digitale tramite scanneri$$a$ione e successiva georeferen$ia$ione. Il passo successivo vede la vettoriali$$a$ione delle entit1 che in &uesto caso saranno aree con modello concettuale field Cased vettoriale. 1-. /IT8 .er rappresentare il reticolo idrografico che modello di rappresentazione utilizzeresti. Moti#a la risposta. %er rappresentare un reticolo idrografico utili$$erei un modello di rappresenta$ione vettoriale e addirittura un modello vettoriale a rete' Casato &uindi su attriCuti e topologie tra gli archi che compongono la rete 4ognuno con una sua identit17' nel caso in cui possa esserci la necessit1 di effettuare simula$ioni di flusso come nel caso del monitoraggio amCientale per simula$ione di sversamenti in&uinanti nei corsi d2ac&ua. Nel caso in cui fosse necessaria una sinottica D0 del reticolo idrografico utili$$erei un rilievo LA al fine di produrre un 0A- e successivamente un 0T- della $ona interessata. 10. /IT8 "ell&am'ito della georeferenziazione di dati raster spiegare che cosa si intende per ricampionamento e perchE #iene utilizzato. 8 partire da un raster di una scansione in 'ianco e nero di una CTR del FVG che metodo di ricampionamento utilizzeresti.
La georeferen$ia$ione di dati raster oltre a richiedere una trasforma$ione geometrica richiede anche un ricampionamento dei valori dei piLels. Il ricampionamento un processo che serve a determinare nuovi valori dei piLels nella nuova griglia 4generata con la trasforma$ione7 a partire dai valori dei piLels della griglia originale. /sistono tre metodi di ricampionamento! Nearest neighCour! assegna il valore della cella pi6 vicina nella griglia originale e viene usato sia per variaCili &uantitative che &ualitative +ilinear interpolation! assegna il valore della media pesata delle 9 celle pi6 vicine nella griglia di origine e viene usato solo per variaCili &uantitative 4es. &uote' temperature7 CuCic convolution! assegna il valore derivante dalla media pesata delle 3 celle pi6 vicine nella griglia di origine. Nel caso del ricampionamento di una CTR del FVG a partire da una scansione 4raster7 in Cianco e nero' avr@ che i piLels avranno codice Cinario # e per cui il metodo pi6 adeguato &uello del nearest neighCour. 11. /IT8 )opo a#er definito la topologia6 moti#are il suo utilizzo nei GI/. :lencare almeno tre tipi di relazioni topologiche tra entit> territoriali. La topologia studia le propriet1 degli oggetti geometrici che rimangono invariate in certe trasforma$ioni 4es. piegate' stirate' etc.7. %er esprimere le rela$ioni spa$iali tra entit1 devo usare un modello di dati che usa la topologia in &uanto sen$a topologia le rela$ioni spa$iali sono visuali$$ate sul monitor ma non archiviate nel dataCase. Elcuni tipi di rela$ioni topologiche sono la connettivit1' la contiguit1' il contenimento' la prossimit1 e la coinciden$a. La topologia risulta indispensaCilenel caso di simula$ioni nella rappresenta$ione con un modello vettoriale a rete. 13. /IT8 )escri#ere sinteticamente il significato dei metadati6 la loro utilit> e citare il loro standard internazionale. I metadati sono letteralmente Hdati sui datiI e descrivono il contenuto' la &ualit1' le condi$ioni e le altre caratteristiche dei dati. Consentono una corretta interpola$ione e uso dei dati. 2+. /IT8 2uali sono gli elementi caratterizzanti una cella <piIel= di un dato raster. ,na cella?piLel di un dato raster gode delle seguenti propriet1!
Risolu$ione spa$iale o geometrica! corrisponde al lato della cella sul terreno %osi$ione! le celle sono locali$$ate con numero di riga e colonna o coordinate 4L' G7 su una griglia riferiCile anche a coordinate sul terreno Numero digitale 40N7! l2unico attriCuto di cui dispone! corrisponde al valore del piLel ed leggiCile nel file. Il numero di valori che un piLel pu@ assumere dipende dalla codifica 4nQCits?piLel7. %u@ essere un codice 4es. categorie del suolo per variaCili &ualitative7' un numero intero 4es. numero residenti7 o un numero a virgola moCile con decimali 4es. dati di &uotaO richiede pi6 memoria dei numeri interi7. 21. /IT8 )efinire cosa si intende per sistema di riferimento 'asato su identificati#i geografici e portare almeno due esempi di applicazione di tale sistema.
,n sistema di riferimento geografico Casato su identificativi geografici comprende una raccolta strutturata di tipi di locali$$a$ione con i corrispondenti identificativi geografici che permettono &uindi un posi$ionamento indiretto delle entit1 geografiche. Tali tipi possono essere in rela$ione di aggrega$ione o disaggrega$ione tra loro e formare gerarchie. Elcuni esempi di identificativi geografici sono!
22. /IT8 )efinire il modello di dati a rete6 citare le primiti#e geometriche che lo caratterizzano ed elencare almeno tre entit> geografiche del mondo reale rappresenta'ili con $uesta struttura. ,na rete un sistema di entit1 lineari 4archi7 collegate nei nodi' ognuno con una sua identit1. N Casato su geometrie con topologia e attriCuti ed adatto per simulare spostamenti e destina$ioni di risorse. Le primitive geometriche
che la caratteri$$ano sono archi e nodi. /ntit1 geografiche del mondo reale rappresentaCili con &uesta struttura sono reticoli idrologici' strade' ferrovie' reti elettriche' tuCature' fognature' etc. 2!. /IT8 2uali sono le primiti#e geometriche utilizzate per rappresentare le entit> geografiche nel modello #ettoriale. Il modello vettoriale viene usato per fenomeni geografici discontinui 4modello a oggetti7. La rappresenta$ione della componente spa$iale del dato territoriale si Casa sulle seguenti primitive geometriche! %unto! definito da una coppia di coordinate 4L' G7' ha dimensione # e l2unica propriet1 di posi$ione Linea! definita da una se&uen$a di punti' ha dimensione e ha come propriet1 la lunghe$$a %oligono! definito da un insieme di linee chiuse' ha dimensione ( e ha come propriet1 perimetro e area. 2%. /IT8 /piegare cosa sono i punti omologhi6 o punti di controllo6 lo scopo per cui sono utilizzati ed elencare almeno due criteri che guidano la loro scelta. I punti omologhi GC% 4Ground Control %oints7 sono coppie di punti le cui posi$ioni sono identificaCili sia sui dataset da georiferire sia sui dataset di riferimento o a terra per ognuno dei &uali possiCile conoscere le coordinate 4L' G7 in entramCi i sistemi di riferimento 4arCitrario o voluto7. Consentono di stimare i coefficienti dell2e&ua$ione per la trasforma$ione' influen$ata appunto dalla loro &ualit1. 0evono essere riconosciCili in entramCi i sistemi di riferimento' devono avere distriCu$ione uniforme e non devono essere in linea. Il numero minimo dipende dal terreno' dall2e&ua$ione di trasforma$ione scelta' dalla variaCilit1 dei punti e dalla dimensione del dataset. Nei GIA sono memori$$ati in file specifici. 2(. /IT8 )escri#ere sinteticamente le principali caratteristiche del modello di rappresentazione raster. Il modello di rappresenta$ione raster considera le superfici come un insieme di unit1 discrete 4tasselli7 connesse. I tasselli possono avere differente forma e dimensione. N un modello utili$$ato per descrivere fenomeni geografici continui. La cella la primitiva geometrica del raster. I punti sono considerati come celle' le linee come se&uen$e di celle adiacenti e i poligoni come insieme di celle. Nelle immagini raster la cella anche detta piLel. :gni griglia di un modello raster corrisponde ad un laGer tematico o ad
un2immagine con tasselli della stessa forma e dimensione. Le celle sono locali$$ate con numero di riga e colonna di una griglia riferiCile anche a coordinate sul terreno. La griglia definita dal numero di righe e colonne e dalle coordinate degli angoli. La risolu$ione geometrica dipende dalle dimensioni della cella. 2-. /IT8 /intetizzare i contenuti e le modalit> di realizzazione della carta Corine Aand Co#er 3+. La carta C:RIN/ Land Cover *# un aggiornamento del dataCase del progetto C:RIN/ ini$iato nel *)" con lo scopo di arrivare a produrre un dataCase aggiornato detto C:RIN/ Land Cover (### con la produ$ione di cartografie dedicate allo scopo &uali! C:RIN/ Land Cover (### vettoriale C:RIN/ Land Cover change 4scopo! eviden$iare le varia$ioni avvenute dal dataCase *# al (###7 Il progetto C:RIN/ nasce con lo scopo di raccogliere' coordinare e mettere a punto informa$ioni sullo stato dell2amCiente e delle risorse naturali delle comunit1 con vari sottoprogetti tra cui la copertura del suolo' land cover appunto ma a &uesta si aggiungono anche il monitoraggio delle emissioni atmosferiche' la valuta$ione dello stato delle risorse idriche' la tipologia e l2estensione delle essen$e naturali'Z Il progetto C:RIN/ prevede delle legende pi6 o meno approfondite a diversi livelli! Livello ! " classi 4 '('D'9'"7 per le maggiori categorie di copertura del suolo del pianeta . (. D. 9. ". Territori modellati artificialmente Territori agricoli Territori Coscati o semi-naturali =one umide Corpi idrici
Livello (! " classi per cartografie a scale dal "##### al ##### Livello D! 99 classi per scale al ##### o superiori Livello 9! relativo a nomenclature attriCuite a livello na$ionale e regionale I dati per il progetto C:RIN/ vengono raccolti tramite telerilevamento satellitare e ortofoto. I dati si presentano &uindi come immagini raster 4nel caso del telerilevamento satellitare7 o come fotogrammi che necessitano una
scanneri$$a$ione 4modalit1 di digitali$$a$ione7 prima di poter essere georeferen$iati e vettoriali$$ati al pari delle immagini satellitari. 20. /IT8 /piegare la differenza nei contenuti tematici tra una carta di uso del suolo e una di copertura del suolo. :semplificare al meno una classe di uso del suolo e una corrispondente di copertura del suolo.
21. /IT8 Volendo produrre un )TM per un&area a parco intercomunale6 scegliere due tra i sistemi possi'ili per produrre dati altimetrici in formato digitale6 descri#ere 're#emente le tecnologie su cui si 'asano e moti#are la scelta. I modelli possiCili per produrre dati altimetrici in formato digitale sono tre! modelli Casati su linee' su punti o su aree. Il modello Casato su linee di tipo vettoriale e fa riferimento alle curve di livello' cio curve che collegano punti alla stessa &uota. La sua accurate$$a dipende dall2intervallo di &uota tra le linee. Il modello Casato su punti prevede invece una griglia di punti &uotati.