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PARROCCHIA SAN PIETRO APOSTOLO CAMPOBASSO Ordine dei Frati Minori Conventuali ORA MARIANA - 01 A!

!rile "01# $%R&PPO MI'

E(!o(i)ione del Santi((i*o - Canto ini)iale Pre+,iera di (ant-Al.on(o Maria de Li+uori Mio Signore Ges Cristo... Ro(ario *editato Mi(teri di dolore 1. Nel primo mistero doloroso contempliamo lagonia di Ges nellorto degli ulivi Prese con s Pietro, Giacomo e Giovanni e cominci a sentire paura e angoscia. Ges disse loro: La mia anima triste ino alla morte. !estate "ui e vegliate#. Poi, andato un po$ innan%i, si gett a terra e pregava c&e, se osse possi'ile, passasse da lui "uell$ora. ( diceva: )''*, Padre+ ,utto possi'ile a te, allontana da me "uesto calice+ Per non ci c&e io voglio, ma ci c&e vuoi tu#. Riflessione
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La -ergine Santissima rivel un giorno a santa .rigida: )''i per certo c&e io &o amato il mio /iglio cos0 ardentemente c&e eravamo un cuor solo. 1uando egli so riva io ne risentivo il dolore come se il mio cuore provasse le sue medesime pene e gli stessi suoi tormenti... 2l suo dolore era il mio dolore, cos0 come il suo Cuore era il mio Cuore#. Consideriamo lo stra%io della -ergine Santa. L$agonia di Ges era la spada c&e rugava sanguinosamente nel suo Cuore materno. 2l sangue c&e grondava dal corpo di Ges sgorgava dal Cuore tra itto di Maria. )nc&$ella prov una ripugnan%a mortale per la passione spaventosa c&e avre''e atto scempio del suo iglio diletto, per l$a'isso di so%%ure e di peccati c&e la Giusti%ia divina accumulava su Ges, vittima designata all$olocausto. )nc&e Maria prov l$inenarra'ile scon orto di prevedere c&e il sangue di Ges, versato a iotti, non avre''e giovato a milioni di anime e l$2n erno avre''e continuato ad ing&iottire le sue vittime. ( tuttavia, anc&$(lla, come Ges, pronun%i il suo iat. )ccett di veder lo scempio del suo /iglio, di salire il Calvario con lui, per la reden%ione del mondo: 3on la mia volont* sia atta, ma la tua+#. 2mpariamo ad accettare anc&e noi la nostra croce dalla mano di 4io. 5gni giorno un 'reve calvario. Pronun%iamo con cuore docile e rassegnato il nostro umile iat. La morti ica%ione e il sacri icio piacciono tanto a Ges#, diceva la piccola Giacinta. )vremo da so rire: per le ripugnan%e della natura, a causa dei nostri peccati, per l$incomprensione o la cattiveria di "uanti ci circondano, e per l$inutilit* dei nostri s or%i. Se saremo tentati a gemere: Passi da me "uesto calice, o Signore# dovremo aver imparato pure a piegarci: 3on la mia volont*, ma la tua sia atta#. 4ovremo pregare, come S. )gostino: 3on risparmiarmi, o Signore, "uaggi6 "ui 'rucia e recidi pure, purc& mi risparmi nella vita eterna+#.
Padre nostro, 10 Ave, o Maria, concepita senza pecc. Gloria al Padre. Ges mio..., o Maria

!. Nel secondo mistero doloroso contempliamo la "lagellazione di Ges )llora Pilato ece prendere Ges e lo ece lagellare. Riflessione
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Maria seppe c&e Ges veniva lagellato e nel suo Cuore si ripercossero ad uno ad uno i colpi c&e stra%iavano le carni innocenti e tenerissime di Ges. Maria so re per l$impoten%a in cui si trova di impedire il tormento di Ges. -orre''e slanciarsi ed arrestare "uelle s er%e micidiali6 ma tace, ed o re a 4io la sua stessa impoten%a, per la salve%%a degli uomini. Maria so re per la violen%a inaudita di "uello stra%io inumano. 5gni spru%%o di "uel sangue, ogni 'randello di "uelle carni, sangue e carni di Lei, sono una itta lancinante nel suo petto. Ma, divinamente illuminata, comprende c&e "uel sangue purissimo, "uelle carni immacolate devono espiare le tante impurit* dei sensi e della vita, le molte so%%ure della corru%ione umana. (d anc&$(lla o re "uel suo Cuore immacolato c&e Ges aveva riscattato con gelosa tenere%%a prima di "ualun"ue colpa, unendo la sua espia%ione a "uella del suo divin /iglio. Maria so re per la durata di "uel 'ar'aro suppli%io prolungato ino alla esaspera%ione, con dia'olico urore. 2l suo Cuore si range a tanta crudelt*. (d o re a 4io tanto stra%io, ripetendo il suo incondi%ionato: /iat+ 3oi, orse, non a''iamo armato la mano dei carne ici, non a''iamo orse solcate le spalle di Ges con i nostri lagelli7 /uggiamo le impurit*, le lusing&e dei sensi. 2 peccati c&e portano pi anime all$2n erno sono i peccati impuri. -erranno certe mode c&e o enderanno molto 3ostro Signore+# esclamava Giacinta sul letto di morte. )ccettiamo cordialmente le so eren%e c&e ci manda il Signore6 spesso sono castig&i c&e (gli ci in ligge per la marea di peccati c&e sale dalla terra. !innoviamo i nostri propositi di morti ica%ione e di ripara%ione. 2 dolori, i rovesci, le in ermit*, per "uanto insistenti e duraturi non ci prostreranno, se li sopporteremo uniti a Ges e a Maria. 4al Cuore addolorato di Maria attingeremo or%a e coraggio e gra%ia di vivere nella pure%%a dell$anima e del corpo.
Padre nostro, 10 Ave, o Maria, concepita senza pecc. Gloria al Padre. Ges mio..., o Maria

#. Nel terzo mistero doloroso contempliamo la coronazione di spine )llora i soldati del governatore condussero Ges nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la coorte. Spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto e, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra6 poi mentre gli si inginocc&iavano davanti, lo
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sc&ernivano: Salve, re dei Giudei+#. (, sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. 8Mt 9:,9:;<=> Riflessione 4urante la Passione ; dice S. Loren%o Giustiniani ; il Cuore di Maria divenne come lo specc&io edele dei dolori del /iglio e l$immagine per etta della sua morte#. Le spine c&e laceravano il capo di Ges martoriavano, con itte lancinanti, il tenerissimo Cuore di Lei. Maria prova tutta l$umilia%ione c&e viene in litta a Ges, trattato come re da 'urla, rivestito come un olle. Lui, c&e la Luce increata e la Sapien%a eterna, il cui regno dura nei secoli. 1uale indegna commedia+ Su di Lui g&ignano oscenamente "uelle igno'ili creature, e Ges tace. 2l Cuore di Maria comprende 'ene il silen%io dell$?omo spe%%ato dai dolori. @ la espia%ione di "uell$orgoglio c&e &a travolto il mondo con il primo peccato6 e Lei, partecipandovi generosamente, ripete col Salmista: 3on spre%%are, o 4io, un cuore a ranto ed umiliato+ 8Sal A=,BC>. Maria sente tutto l$orrore di "uel suppli%io escogitato con dia'olica per idia. 5de l$urlo della olla eccitata, c&e non vuole suo re il Cristo, c&e ne c&iede, a gran voce, la morte. (ccolo Ges s igurato e penante. (cce &omo+ 1uale contrasto+ Poc&i giorni prima acclamato tra 'enedi%ioni ed osanna, ora rinnegato, reietto, invocato a morte. ,utti l$&anno a''andonato, tutti. Persino gli apostoli sono uggiti. Solo il Cuore intrepido della Madre accanto a Lui. Consideriamo: nella corona c&e tortura il capo di Ges, non c$ orse la nostra spina7 ( nel Cuore di Maria, non c$ orse la nostra spada7 Spine e spada sono la super'ia, l$orgoglio della nostra vita. !ipariamo, umiliandoci dal pro ondo del cuore. !ipetiamo con san .ernardo: Mi vergogno d$esser cos0 delicato, "uando il capo di Ges coronato di spine#. 4ispre%%iamo la super'ia, uggiamo la vanit*. 4iciamo alla -ergine c&e non vogliamo nutrire pensieri di orgoglio, "uando vediamo il Signore del mondo sc&iacciato come un verme sotto il peso dell$umilia%ione.
Padre nostro, 10 Ave, o Maria, concepita senza pecc. Gloria al Padre. Ges mio..., o Maria

$AN%& MA'(AN& ). Nel *uarto mistero doloroso contempliamo la via dolorosa di Ges
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Sulla via del Calvario. ; Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirene c&e veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Ges. Lo seguiva una gran olla di popolo e di donne c&e si 'attevano il petto e acevano lamenti su di lui. Ma Ges, voltandosi verso le donne, disse: /iglie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri igli. (cco, verranno giorni nei "uali si dir*: .eate le sterili e i grem'i c&e non &anno generato e le mammelle c&e non &anno allattato. )llora cominceranno a dire ai monti: Cadete su di noi+ e ai colli: Copriteci+ Perc& se trattano cos0 il legno verde, c&e avverr* del legno secco7#. -enivano condotti insieme con lui anc&e due mal attori per essere giusti%iati. 8Lc 9<,9D;<9> Riflessione )d una svolta della via, lungo l$erta del Calvario, Ges e Maria si incontrarono. Ges pallido, emaciato, ansante sotto la croce, gli occ&i velati di sangue. La -ergine, impietrita dallo spasimo, gli occ&i velati di pianto. Se 2ddio non l$avesse sostenuta, ella ne sare''e morta di dolore. Maria invece, conscia della sua missione di Corredentrice, s$avan%a ra la piet* e il dispre%%o della olla, e segue da vicino Ges. La prima -ia Crucis. La -ergine ode la tur'a degli sg&erri lanciare la%%i e sc&erni a Ges, coprendo di ango il suo nome, il suo onore, sente le grida sguaiate dei soldati c&e lo incitano a proseguire per il doloroso cammino, il pianto delle pie donne. -ede l$immensa croce c&e grava sulle spalle piagate di Ges, mentre egli avan%a vacillante, incespicando, cadendo, rigando le pietre con iotti caldi di sangue. Prova nel suo Cuore tutto lo spasimo c&e Ges so re nel corpo, mentre l$anima tra'occa d$amare%%a smisurata. 2mpariamo anc&e noi a so rire "ualc&e cosa per i peccati nostri e in ripara%ione delle colpe di tutti. 2mpariamo a portare la nostra Croce, anc&e se grave, anc&e se ci par di soccom'ere sotto il suo peso. Siamo edeli a 4io, sen%a tentennamenti e sen%a rispetto umano in tutte le contingen%e della vita. ( non mostriamoci insensi'ili al dolore della -ergine. (lla so re per noi, come una madre piange sui traviamenti dei igli. 3on siamo di "uei igli snaturati c&e anno pianger la madre. !icordiamoci del monito divino: 3on esser sordo al gemito di una madre# 8Sir E,9C>.
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Padre nostro, 10 Ave, o Maria, Gloria al Padre. Ges mio..., o Maria concepita senza pecc.

+. Nel *uinto mistero doloroso contempliamo la croci"issione e morte di Ges Croci isso ra due mal attori. ; 1uando giunsero al luogo detto Cranio, l* croci issero lui e i due mal attori, uno a destra e l$altro a sinistra. Ges diceva: Padre, perdonali, perc& non sanno "uello c&e anno#. 4opo essersi poi divise le sue vesti, le tirarono a sorte. 2l popolo stava a vedere, i capi invece lo sc&ernivano dicendo: Fa salvato gli altri, salvi se stesso, se il Cristo di 4io, il suo eletto#. )nc&e i soldati lo sc&ernivano, e gli si accostavano per porgergli dell$aceto, e dicevano: Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso#. C$era anc&e una scritta, sopra il suo capo: 1uesti il re dei Giudei. ?no dei mal attori appesi alla croce lo insultava: 3on sei tu il Cristo7 Salva te stesso e anc&e noi+#. Ma l$altro lo rimproverava: 3eanc&e tu &ai timore di 4io 'enc& condannato alla stessa pena7 3oi giustamente, perc& riceviamo il giusto per le nostre a%ioni, egli invece non &a atto nulla di male#. ( aggiunse: Ges, ricordati di me "uando entrerai nel tuo regno#. Gli rispose: 2n verit* ti dico, oggi sarai con me nel paradiso#. Ges e sua madre. ; Stavano presso la croce di Ges sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Cleo a e Maria di Magdala. Ges allora, vedendo la madre e l0 accanto a lei il discepolo c&e egli amava, disse alla madre: 4onna, ecco il tuo iglio+#. Poi disse al discepolo: (cco la tua madre+#. ( da "uel momento il discepolo la prese nella sua casa. Ges muore. ; 4opo "uesto, Ges, sapendo c&e ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura: Fo sete#. -i era l0 un vaso pieno d$aceto6 posero perci una spugna im'evuta di aceto in cima a una canna e gliela accostarono alla 'occa. ( dopo aver ricevuto l$aceto, Ges disse: ,utto compiuto+#. (, c&inato il capo, spir. 2l colpo di lancia e la sepoltura. ; (ra il giorno della Parasceve e i Giudei, perc& i corpi non rimanessero in croce durante il sa'ato 8era in atti un giorno solenne "uel sa'ato>, c&iesero a Pilato c&e ossero loro spe%%ate le gam'e e ossero portati via. -ennero dun"ue i soldati e spe%%arono le gam'e al primo e poi all$altro c&e era stato croci isso insieme con lui. -enuti per da Ges e vedendo c&e era gi* morto, non gli spe%%arono le
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gam'e, ma uno dei soldati gli colp0 il costato con la lancia e su'ito ne usc0 sangue e ac"ua. Riflessione ) c&i, nella tua angoscia, ti paragoner, o -ergine7 Grande come il mare la tua am'ascia e nessuno ti pu consolare+# 8Lam 9,B<>. Sta'at Mater dolorosa iuGta crucem lacrimosa. Sul Calvario, ai piedi della croce accanto alla -ittima divina, sta Maria, la !egina dei martiri. 2l suo Cuore, come il suo amore, croci isso. Come )damo ed (va ; rivel la SS. -ergine a santa .rigida ; &anno venduto il mondo, per un rutto, cos0 il mio diletto /iglio &a voluto c&e io cooperassi con Lui, a riscattarlo, "uasi con un sol cuore#. 2n atti, dice S. .ernardo: Maria martire, per l$immenso stra%io del cuore#. 5 -oi, c&e passate, ermatevi e considerate se vi un dolore simile al mio dolore+# 8Lam B,B9>. Pensiamo c&e Maria la Madre di Ges e come tale vive nel suo cuore i dolori c&e stra%iano il corpo santissimo del /iglio. 2 c&iodi c&e tra iggono i polsi e i piedi spe%%ando i tendini e mettendo a nudo i nervi, le mem'ra piagate e contorte, le ossa slogate, la e''re ardente c&e gli inaridisce le auci, la lancia c&e gli spe%%a il costato, l$onta degli sc&erni e della maledi%ione di tutti, l$a''andono del Padre, tutto ella prova. Maria croci issa con Ges. 3essun dolore pi amaro, perc& nessun /iglio pi caro del suo. Maria per anc&e madre nostra. @ proprio sul Calvario c&e ella si sente proclamata solennemente madre di tutti, madre di "uei medesimi peccatori c&e anno stra%io del suo /igliuolo, di tanti, ingrati, c&e nonostante il suo amore materno continueranno a o endere 2ddio ed a costruirsi con le loro stesse mani l$irrepara'ile rovina. 1uale cam'io doloroso per Lei: invece di Ges, dei poveri uomini saranno i suoi igli. 4avanti al novello )damo c&e d* la nuova vita all$umanit*, Maria sente di essere la novella (va, madre dei nuovi viventi, e nel dolore accetta di divenire la nostra madre+ 4avanti a Ges in croce e alla Madre dei dolori c&i oser* c&iedere a 4io: perc& io de''o so rire7 perc& il dolore sulla terra7 5gni calvario redentore6 ogni so eren%a puri ica ed eleva. So riamo per la salve%%a nostra e per la salve%%a altrui. Perdoniamoci di cuore se vogliamo c&e 4io perdoni noi. 3on tur'iamoci se molti a''andonano Ges e ripetiamogli, con entusiasmo: noi ti saremo sempre edeli.
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3elle pene c&e intrecciano la nostra vita non dimentic&iamo di avere una Madre c&e ci ama, ci compatisce, ci perdona e ci protegge.
Padre nostro, 10 Ave, o Maria, concepita senza pecc. Gloria al Padre. Ges mio..., o Maria

Salve/ Re+ina/000 Pre+,iera a %e(1 Cri(to vivente nell-Eu2ari(tia 4io, Padre nostro, crediamo c&e sei il creatore di tutte le cose e c&e ti sei avvicinato a noi nel volto del tuo /iglio, concepito dalla -ergine Maria per opera dello Spirito Santo, per divenire per noi la condi%ione e la garan%ia di vita eterna. Crediamo, Padre provvidente, c&e per la poten%a del tuo Spirito il pane ed il vino si tras ormano nel corpo e sangue del tuo /iglio, ior di arina c&e alleggerisce la ame lungo il cammino. Crediamo, Signore Ges, c&e la tua 2ncarna%ione si prolunga nel seme del tuo corpo eucaristico per nutrire gli a amati di luce e di verit*, di amore e di perdono, di gra%ia e di salve%%a. Crediamo c&e nell$(ucaristia ti prolung&i nella storia per sostenere la de'ole%%a del pellegrino e c&i sogna di vedere il rutto del suo lavoro. Sappiamo c&e a .etlemme, la casa del Pane#, l$eterno Padre ci &a donato dal seno della -ergine il pane c&e o re agli a amati di in inito. Crediamo, Ges vivente nell$(ucaristia, c&e la tua presen%a vera e reale nel pane e nel vino consacrati: cos0 perpetui la tua presen%a salvi ica e o ri alle tue pecore pascoli er'osi ed ac"ue tran"uille. 1uella notte, nel Cenacolo, Signore, prendendo il pane ed il vino tra le mani, li &ai o erti a tutti, per gli anni e i secoli in initi. Con te, )gnello dell$)llean%a, su ogni altare in cui ti o ri al Padre, si elevano i rutti della terra e del lavoro dell$uomo, la vita del credente, il du''io di c&i cerca, il sorriso dei 'am'ini, i progetti dei giovani, il dolore di c&i so re,e l$o erta di c&i si dona ai ratelli. ,enedizione -ucaristica ,enedetto sia .io... / $anto "inale

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