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REFERENDUM EURO

Uno dei motivi dell'attuale scrisi in Italia, ma anche in Europa, si pensa che sia la moneta unica europea (EURO), ma non tanto per l'esistenza della stessa in quanto tale, ma perch non sono state adottate le giuste politiche europee, previste nel trattato di Maastricht, a inch la moneta unica potesse coesistere ed essere utilizzata serenamente dagli !tati mem"ri# In un mercato unico a moneta unica ci devono essere le stesse politiche economiche, iscali, sociali ect#, a inch le imprese ed i cittadini a""iamo gli stessi diritti ed opportunit$ di crescita e sviluppo# Invece in Europa tutto ci% non accaduto per cui attualmente ci sono alcuni !tati pi& orti, in quanto hanno saputo s ruttare al meglio il mercato e la moneta unica, a danno di altri !tati (cosidetti '(igs') che sono rimasti indietro per ragioni contingenti alla loro cultura, stato sociale, organizzazione interna ect# )uesto ha comportato degli squili"ri enormi sta gli !tati mem"ri dell'Unione al punto di poter considerare ed acclarare che lo sviluppo e la crescita di quelli considerati ' orti' dovuto, anche, alla mancanza di crescita e sviluppo di quelli considerati 'pigs' oppure ad una loro crescita e sviluppo molto pi& lenta# In questa situazione gli !tati orti dovre""ero indurre l'Unione ad adottare delle politiche di aiuto verso gli !tati pi& de"oli al ine di riportare la situazione in condizioni normali# Ma su questo, ormai, sappiamo "enissimo che non c' la volont$ politica, oppure si a inta di operare in tal senso, continuando nel persistere ad una situazione di disparit$ per una semplice politica di dominio economico degli uni rispetto agli altri ed adottando, o costringento, quest'ultimi verso politiche di austerit$ che non risolvono il pro"lema ma piuttosto lo aggravano# In questa situazione agli !tati mem"ri pi& de"oli, o in situazione di crisi maggiore, non rimane che unica soluzione che quella di rinunciare ad adottare la moneta unica pur rimanendo nell'Unione# *'italia uno di questi !tati, seppur quello nella situazione meno peggiore, che dovre""e adottare tale soluzione e, considerata la notevole importanza, si rende opportuno un re erendum che de inisca se mantenere l'utilizzo dell'Euro come moneta circolante o tornare ad una moneta sovrana# E' chiaro che un re erendum simile deve essere preceduto da un'ampia e miticolosa in ormazione con di"attiti pu""lici tra i pro ed i contro al ine di rendere il cittadino consapevole ed edotto sulla scelta che deve e ettuare, cosa che invece non avvenuto al momento dell'adozione dell'Euro# Riguardo al discorso della atti"ilit$ del re erendum si intendono are alcune precisazioni e cio+ ,) la -ostituzione Italiana prevede all'art# ./ comma 0 che '1on ammesso il re erendum per le leggi tri"utarie e di "ilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a rati icare trattati internazionali#' 0) *a *egge che istituisce l'Euro ordinaria, quindi sottoponi""ile a re erendum, e preciamente la Legge 17 dicembre 1997, n. 433 "Delega al Governo per l'introduzione dell'EURO" a cui hanno atto seguito2 D.Lgs 10 marzo 199 n. 43 "Adeguamento dell'ordinamento nazionale alle
disposizioni del trattato istitutivo della Comunita' europea in materia di politica monetaria e di sistema europeo delle banche centrali" 2 D.Lgs !4 gi"gno 199 n. !13 'Disposizioni per l'introduzione dell'EURO nell'ordinamento nazionale, a norma dell'articolo , comma , della legge ! dicembre ""!, n# $%%" 2 D.Lgs

!# agos$o 199 n. 319 "Riordino dell'U&&icio italiano dei cambi a norma dell'articolo , comma , della legge ! dicembre ""!, n# $%%" 2 D.Lgs 1% gi"gno 1999 n. !0# "Disposizioni
integrative e correttive del decreto legislativo '( giugno ""), n# ' %, in materia di introduzione dell'euro

nell'ordinamento nazionale, a norma dell'articolo , comma $, della legge ! dicembre ""!, n# $%%"

Il tutto riportato al lin3+ http+44555#camera#it4parlam4leggi4deleghe46.788ld#htm 8) la rati ica dei 9rattati, nella versione consolidata del trattato sull'Unione europea e del trattato sul unzionamento dell'Unione europa, riportati al seguente lin3 http+44eurle:#europa#eu4;O<tml#do=uri>O;?8@-?8@0A,A?8@AB8?8@!OM?8@I9?8@ <9M* , non prevedono l'o""ligatoriet$ dell'adozione dell'Euro, su"ordinato anche alla rispondenza di alcuni parametri di sta"ilit$ economica, per cui alcuni !tati mem"ri (Inghilterra, Irlanda del nord, Canimarca) sono nell'Unione senza averlo adottato, per loro scelta, mentre altri !tati sono nell'Unione come men"ri in deroga, senza adottare l'Euro, per il non rispetto dei parametri di cui sopra# 7) @ tal riguardo l'art# ,, della nostra -ostituzione merita una ulteriore ri lessione in atti recita+ '*+,talia ripudia la guerra come strumento di o&&esa alla libert- degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. consente, in condizioni di parit- con gli altri /tati, alle limitazioni di sovranit- necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia &ra le 0azioni. promuove e &avorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo#" @nche se la prima parte riguarda il ripudio della guerra per la pace tra i popoli, nella seconda parte dellDarticolo ,, si coglie tutta la visionariet- della nostra -ostituzione# *a solidariet$ e la giustizia tra i popoli sono individuati come strumenti privilegiati di risoluzione delle controversie# @ttraverso questo passaggio, al ripudio della legge della &orza si com"ina lDaspirazione di creare vincoli tra i popoli per imporre la &orza della legge come strumento di paci icazione+ voltata per sempre la dolorosa pagina del nazionalismo, la nostra -ostituzione si riallaccia alla tradizione del costituzionalismo democratico e li"erale ondato sul rispetto dei valori internazionali della pace e del rispetto della dignit$ umana# Ma cD qualcosa di ancora pi& pro ondo in questo dettato costituzionale+ la clausola relativa alla possi"ilit$ di consentire alle limitazioni della sovranit$, a condizioni di reciprocit$ ed uguaglianza con gli altri !tati, segna la preminenza dellDinteresse per la pace e la giustizia tra i popoli rispetto alla sovranit$ stessa# @ttraverso tale autoElimitazione, la Repu""lica consente la cessione di FpezziD della propria sovranit$ in avore di istituzioni sovranazionali che si pongono lo scopo di creare unDintegrazione sempre pi& stretta tra i popoli# -osG, una attispecie ormulata e pensata per lDingresso dellDItalia nellDorganizzazione delle 1azioni unite si dimostrata su icientemente elastica per consentire allDItalia di partecipare al processo di integrazione europea# !ul consenso degli !tati mem"ri si cele"rato il matrimonio degli interessi statali per la creazione della amiglia europea che ha dato vita prima alle -omunit$ europee ed oggi, a seguito dellDentrata in vigore del 9rattato di *is"ona, allDUnione europea che a"roga e sostituisce le -omunit$# *Dordinamento dellDUE ancora oggi un Fordinamento di nuovo genereD a avore del quale gli !tati hanno rinunciato ai loro poteri sovrani, nei limiti delle competenze attri"uite alle istituzioni dellDUnione europea, per garantire lo !tato di diritto, la democrazia, lDeguaglianza, la protezione dei diritti ondamentali# Un ordinamento del tutto peculiare nel contesto delle organizzazioni internazionali in quanto sono riconosciuti come soggetti non soltanto gli !tati mem"ri (attualmente 0. !tati), ma anche i loro cittadini, attri"uendo loro diritti soggettivi che

possono invocare anche contro gli !tati mem"ri cui appartengono# Il processo di integrazione europea stato attraversato nel corso di oltre /A anni da due direttrici ondamentali+ lDappro ondimento e lDallargamento# Ca un lato, lDappro ondimento che segna lDespansone materiale del raggio di azione delle istituzioni europee con un continuo tras erimento delle competenze dal livello statale al livello sovranazionale e, dallDaltro, lDallargamento che mette in evidenza la progressiva estensione del campo di applicazione del diritto dellDUnione europea attraverso la continua adesione di nuovi !tati allDordinamento europeo, hanno consentito lDavanzamento dellD integrazione europea che ha proceduto talvolta con ughe in avanti mal digerite dai governi nazionali ed in alcuni casi con "attute dDarresto, come dimostra da ultimo il recente allimento del trattatoE costituzionale# !e oggi il Fsogno europeoD vive una ase di stagnazione questo dovuto dallDimpasse dellDEuropa come progetto politico e dalla crisi dellDEuropa che vive ancora nel lim"o di unDidentit$ irrisolta# 1ellDincapacit$ delle classi politiche nazionali di ritornare alla modernit$ ed alla visionariet$ presenti nello spirito costituente, il processo di integrazione europea continua ad andare avanti grazie allDopera dei giudici# Il dialogo continuo tra le -orti -ostituzionali e la -orte di Hiustizia dellDUnione europea consente in atti un con ronto permanente tra le varie tradizioni giuridiche degli !tati mem"ri e garantisce la tutela di standard minimi di protezione di tutta una serie di diritti e li"ert$ ondamentali che oggi costituiscono un patrimonio di valori condivisi tra i popoli europei# Oggi tutto questo, malgrado i "uon intendi, sem"rere""e minacciato da una disuguaglianza dei popoli dell'Unione, per diritti, doveri ed opportunit$ di vita e sviluppo economico e sociale, per cui sem"rere""e venir meno le condizioni di reciprocit$ ed uguaglianza con gli altri !tati mem"ri a garanzia della paci icazione tra i popoli ed il maggior responsa"ile di ci% sem"rere""e l'Euro# Il venir meno del rispetto dell'articolo ,, della nostra cstituzione, per il non ugule trattamento nella rati ica dei trattati, li rendendo di atto anticostituzionali# *a causa maggiore di queste disuguaglianze sem"rere""e l'adozione dell'Euro con la relativa legge ordinaria, per cui la sua a"rogazione, per tornare ad una valuta sovrana, potre"ee essere una soluzione plausi""ile per rista"ilire una paci icazione e solidariet$ tra i popoli che oggi sem"rano minacciati da una politica troppo di rigore ed austerit$# !i presume che rimane nella acolt$ di uno !tato mem"ro, e del suo popolo sovrano, scegliere la cosa migliore per se stesso, ed proprio per questo motivo, e per quanto novellato, che il quesito re erendario sar$ il seguente &UE'()O* a+ ,ine di abrogare +-adozione de++a mone$a "nica e"ro.ea in ($a+ia .er $ornare ad "na mone$a naziona+e so/rana "volete che sia abbrata la Legge 17 dicembre 1997, n. 433 e successivi D.Lgs 10 marzo 1998 n. 43, D.Lgs 4 giugno 1998 n. 13, D.Lgs ! agosto 1998 n. 319 e D.Lgs 1" giugno 1999 n. 0!"#

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1uello che viene vietato come 2uesito re&erendario, ai sensi dell'art# !( della costituzione, 3 l'abrogazione di una legge di autorizzazione a rati&ica di trattati internazionali# *'autorizzazione alla rati&ica, per alcune materie particolari, la d- il 4arlamento ma non 3 detto che per leggi conseguenziali ai trattati, specialmente se non obbligatorie, il re&erendum non si possa &are# *e *eggi italiane sull'istituzione dell'euro non sono di autorizzazione a rati&ica del 5rattato medesimo ma bensi *eggi ordinarie conseguenziali e non prettamente obbligatorie# ,n&atti, riguardo all'istituzione dell'euro, non tutti gli /tati menbri lo hanno adottato e, malgrado ci6, sono membri dell'Unione Europea e la loro 7anca centrale non &a parte dello /E7C# 1uesto non perch3 non hanno i giusti parametri o re2uisiti per adottarlo, come gli /tati 8embri in deroga, ma bens9 per loro espressa volont-# /i desume che la mancata adozione dell'euro, bench3 dichiarata come unica moneta dell'Unione, da parte di uno /tato membro non in&icia la moneta stessa, che 3 sempre riconosciuta valida, anche se in 2uello speci&ico /tato esiste un'altra moneta che si potrebbe de&inire locale rispetto all'Unione :come del resto accade nel Regno unito, /vezia e Danimarca; a cui, comun2ue, spetta controllarne il cambio# 4er cui nei trattati non 3 espressamente indicato l'obbligo di adozione dell'euro per gli /tati membri ma sembrerebbe al2uanto &acoltativo e dettato da alcuni condizioni speci&iche, che l',talia al momento dell'adozione aveva promesso di rispettare entro un certo periodo di tempo ma a tutt'oggi ancora non rispetta, come del resto anche altri /tati, ed 3 ben lontano dal rispettarle# 5ra gli obiettivi dell'Unione c'3 il mantenimento e controllo dei prezzi, la libera concorrenza dei mercati, il controllo dei cambi e delle valute e 2uindi l'adozione della moneta unica sembrerebbe un semplici&atore, &acilitatore, per il loro raggiungimento stesso ma non l'unico ed indispensabile mezzo# ,n&atti i 5rattati prevedono una serie di controlli e raccomandazioni in tal senso per il 2uale la moneta unica, bench3 esisteva gi- prima virtualmente :ECU;, svolge un ruolo di &reno e controllo da parte delle istituzioni europee sovra<nazionali per il &atto che 3 una moneta in prestito# Certo una moneta locale, o sovrana, del singolo /tato membro 3 sempre soggetta a controlli e restrizioni del cambio da parte dell'Unione, ma in caso di crisi ha maggiori spazi di azione e manovra senza ricorrere a politiche di dura austerit- pensando, prioritariamente, ai propri cittadini e poi ai mercati# 7ench3 la politica dell'Unione europea, credo inizialmente, sia stata animata da buoni intendi oggi, penso, abbia tutt'altri obiettivi# Alle politiche sui diritti paritari nel sociale, sul lavoro, sulla salute ect#, hanno preso il sopravvento politiche &inanziarie e di mercato che stanno esasperando i cittadini europei# *a minaccia di rinuncia all'euro con un re&erendum in uno /tato membro, ma senza uscita dall'Unione, provocher- una reazione a catena che potrebbe portare rapidamente alla &ine dell'euro stesso# 4er scongiurare ci6 le istituzioni potrebbero decidere &inalmente di allentare la morsa e portare avanti le politiche giuste per cui l'Unione, almeno sulla carta, 3 nata# 7isogna pensare ad una politica unica in un mercato unico se si vuole mantenere l'Europa unita dove in ogni /tato membro ci siano gli stessi diritti al lavoro, alla salute, all'istruzione, alla casa ect#, ma anche gli stessi doveri dove le tasse siano uguali per tutti i cittadini europei, dove ci sia una giustizia unica, e non continuando ad adottare sempre politiche di convenienza a danno degli altri# 7isogna arrivare alla parit- di diritti e doveri con la volont- e non con la costrizione,

superare le divergenze culturali e speci&iche di ogni popolo liberamente e volontariamente per poterci de&inire, &inalmente, cittadini europei# /e il re&erendum sull'euro riuscir- a spingere, prima che sia troppo tardi, i vari Governi ad adottare delle vere politiche europee si potrebbe anche bloccare, altrimenti si lascer- decidere ai cittadini cosa e meglio per loro#

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