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IL PIANO CASA del Governo Renzi ovvero un p di propaganda ma nessuna risorsa n interventi strutturali per i cittadini, solo il consueto

aiuto alle imprese Il Decreto Legge 28 marzo 2014 n! 4" (che sar quindi convertito in legge solo dopo le elezioni di maggio) si occupa, nella migliore tradizione degli ultimi governi, di questioni solo in parte fra loro connesse: riguarda infatti, come dice il titolo, l'emergenza abitativa, il mercato delle costruzioni ed EX ! "#$%& Insomma una legge che ' stata fatta usando come modello il famoso gioco delle similitudini che tutti abbiamo fatto da ragazzini e con (enzi al governo ci) ' pi* che comprensibile& Il +ecreto ' costituito da $% articoli che si possono suddividere cos,: artt&$ e " : finanziamento e regime dei fondi a sostegno della locazioneartt& ., / e 0: misure in tema di recupero e alienazione di alloggi socialiart& %: norma sanzionatoriaartt& 1, 2 e 3: disposizioni fiscaliart& $#: norma a sostegno del settore edile in tempo di crisi art& $$: norma di verificaartt& $" e $. in tema di appalti pubblici ed EX ! art& $/ copertura finanziaria art& $% entrata in vigore

I #POC$I% &ONDI A SOS'(GNO D(LLA LOCA)ION( 4i tratta di due fondi distinti, ma che a regime dovrebbero essere accorpati (v& art&", lett& b) Il primo ' il *ondo +ta,ilito dalla L! 4-1. /8 all0art! 11 che, in sede di prima applicazione, prevedeva uno stanziamento di 1##miliardi di lire per ciascun anno $333, "### e "##$ ossia .$#milioni di euro in un periodo in cui la crisi abitativa e la crisi in genere non c'erano (o c'erano in misura assolutamente minore)& !ggi questo fondo, finanziato con .#milioni di euro dal decreto 5upi, arriva a $##milioni per il "#$/ e il "#$%, pari a circa 6& 2##, ## per nucleo familiare in condizioni di necessit& Insomma, niente& 7el "#$" e nel "#$. addirittura fu cancellato il relativo capitolo di bilancio a livello nazionale& 8a la morosit relativa a quei due anni esiste ed ha causato uno tsunami di sfratti&

9i ' poi il *ondo i+tit1ito dall0art! 2 comma 3 sempre dal decreto 5upi, destinato agli inquilini morosi incolpevoli (cos, come definiti da ciascuna legislazione regionale&&&) che viene incrementato con questa progressione: 6& "#m previsti dal decreto 5upi : 6& $%,2.m per il "#$/; 6& .%,2.m : 6& $",2.m per il "#$%; 6& /0, /1m : 6& %3,2.m per il "#$1; 6& $#0,$3m : 6& .1, #.m per il "#$2; 6& $//,"$m :6& /1, $m per il "#$0 ; 6& $3#, .$m :6& /1, $m per il "#$3 ; 6& $.1, /$m (iguarda per) solo una categoria ristretta di soggetti che sar ulteriormente limitata dalle regioni& I criteri di assegnazione dei contributi sono poi estremamente rigidi& In ogni caso prima del "#$1 lo stanziamento non sar assolutamente significativo& 5'art& " interviene con una serie di modifiche tese a razionalizzare il sistema di funzionamento dei fondi& 5a modifica del comma . dell'art& $$ francamente non ' comprensibile& Il comma 1 dispone ora il coordinamento fra i due fondi e il comma 2 individua i parametri per l'assegnazione delle risorse dei fondi da parte delle regioni ai singoli comuni- ma sempre in modo francamente incomprensibile& 9edremo cosa diranno i regolamenti attuativi e i bandi& :6& 3,%m per il "#"# ; 6& $/%, 3$m

#DI N4O5O% SI 5(NDONO L( CAS( POPOLARI 5'art& . (comma $, lett& a) prevede un nuovo piano di vendita di alloggi e&r&p& che sfacciatamente dovrebbe servire a&&&costruire nuovi alloggi di e&r&p& e fare manutenzione dell'esistente& 5a norma ' chiaramente destinata a rilanciare il mercato delle costruzioni, non certo a contribuire a risolvere il disagio abitativo& <lla lett& b) viene costituito un nuovo fondo destinato a sostenere l'acquisto degli alloggi, finanziato con $0,3m dal "#$% al "#"#& In particolare poi si predispone una porta d'ingresso per i soliti fondi immobiliari in cui far confluire la vendita e quindi gli allogi e&r&p& (v& nuovo comma "=quater art& $., d&l& n& $$"> "##0)& <ll'art& / si interviene sul recupero e la manutenzione del patrimonio di e&r&p& attraverso: un iano di recupero e razionalizzazione&&& (comma $) un ?ondo&&&(comma " e %)-

assegnazioni ai soggetti di cui alla 5& n&3> "##2 ossia i destinatari del provvedimento di sospensione degli sfratti per finita locazione& !vviamente non ' chiaro il rapporto fra art& . e art& /, ma il sospetto ' che sar privilegiata la vendita rispetto al recupero& @on il noto art& % (denominato 5otta all'occupazione abusiva di immobili) si cerca di arginare un fenomeno inevitabile attraverso un dispositivo legale inapplicabile ma di forte impatto mediatico e promozionale& @omunque la norma ' fatta malissimo (mettere insieme i concetti di AoccupazioneA, AabusivismoA e Asenza titoloA ' un atto giuridicamente spericolatoB)& Il presupposto della sua applicazione ', chiaramente, un accertamento giudiziale di Aoccupazione abusiva senza titoloA& 8a da parte di chiC E comeC Dnica soluzione logica sembra essere quella della sentenza, civile o penale, passata in giudicato& Euanto alla AresidenzaA, com'' noto, non si chiede, essendo un fatto giuridico, non un diritto& Il diritto ' invece quello di essere iscritto nelle liste anagrafiche, cui corrisponde un dovere del @omune di provvedere in presenza delle condizioni previste dalla legge& 4emmai la presenza documentata in una casa occupata costituisce ragione giustificatrice per l'iscrizione nelle liste anagrafiche comunali, fermo restando l'eventuale reponsabilit penale& Euanto all'allacciamento (termine orrendo che fa per) il suo trionfale ingresso nel mondo del diritto grazie a (enzi che anche solo per questo motivo ' giusto che sia ricordato in futuro) Aa pubblici serviziA e agli Aatti emessi in violazione di tale divietoA se ne afferma la loro nullit Aa tutti gli effetti di leggeA& @osa capiter in concreto ' arduo poterlo dire a priori, ma di sicuro non si rischia nulla ad allacciarsi Aa pubblici serviziA dal momento che in Italia non ne esistono pi* ormai da decenni&&& Fli artt& 1, 2 e 0 risultano interessanti pi* che altro perch' si occupano, con misure di sostegno fiscali (equamente ripartite fra costruttori e inquilini oltre all'art&3 che riduce ancora l'imposizione a favore dei proprietari) e di agevolazione all'acquisto, dei c&d& Aalloggi socialiA secondo la definizione del decreto ministeriale in attuazione dell'art& %, 5& n&3>#2& Grattasi del decreto ministeriale ""&/&"##0 intitolato A Definizione di alloggio sociale ai fini dell'esenzione dall'obbligo di notifica degli aiuti di Stato, ai sensi degli artt. 87 e 88 del Trattato Istitutivo della Comunit EuropeaA& Euindi gli alloggi sono AsocialiA non tanto per soddisfare un esigenza sociale ma piuttosto per assolvere ad un obbligo comunitario a vantaggio, evidentemente, di chi costruisce& E lo dice chiaramente il decreto ministeriale medesimo ove nel preambolo richiama la decisione "##%>0/">@E della @ommissione europea riguardante l'applicazione dell'art& 01 par& " Grattato @E

agli aiuti di stato sotto forma di compensazione degli obblighi di servizio pubblico concessi a determinate imprese incaricate della gestione di servizi di interesse nazionale& In pratica la decisione riguarda l'esenzione totale o parziale fra l'altro dagli oneri di urbanizzazione a carico dei costruttori di alloggi definiti AsocialiA& Il decreto ministeriale in tema di Aalloggio socialeA (sottoscritto dai ministri +i ietro, ?errero, Hindi e 8elandri) ' un bel manifesto inattuabile senza effettive risorse, costretto all'interno dei vincoli di mercato europei ma soprattutto destinato ai decisori di livello regionale che non hanno mai avuto in questi anni n' la volont politica n' la statura morale per darvi efficace attuazione& 8erita una breve digressione l'art&0, comma ", in tema di c&d& <ffitto=riscatto& In realt la norma parla di A&&&imputare parte dei corrispettivi pagati al locatore in conto del prezzo di acquisto futuro dell'alloggio e per altra parte in conto affitto" & Euindi l'inquilino non ha alcun vantaggio concreto, ma paga una somma che ' composta sia dal canone pattuito (nei limiti degli accordi territoriali) che da una quota in conto prezzo& <l corrispettivo pagato si applica il regime fiscale del canone e quindi la cedolare secca& 4i tratta di nuovo di un meccanismo vantaggioso per il costruttore=locatore e utilizzabile solo da un inquilino AastrattoA ossia rientrante nelle categorie sociali disagiate ma con una quota di reddito da destinare all'acquisto& ?orse il legislatore pensa ai gratta e vinci e alle slot machines&&& 5'art& $#, lungi dall'occuparsi di e&r&p& intesa quale strumento di programmazione sociale e gestione del territorio, risulta essere un piano a sostegno del settore edile, utilizzando come cavallo di troia il disagio abitativo e il concetto di alloggio sociale& E' vero che il comma $ prevede che gli interventi debbano avvenire +enza con+1mo di n1ovo +1olo ri+6etto agli +tr1menti 1r,ani+tici vigenti , ma il comma . prevede invece che Ale aree e gli immobili da destinare ad alloggio sociale non si computano ai fini delle quantit minime inderogabili di spazi pubblici o riservate alle attivit collettive, a verde pubblico o a parcheggi&&&A& 5e due cose, evidentemente, non stanno insieme& 7egli strumenti urbanistici vigenti diminuiranno spazi pubblici, attivit collettive e aree verdi& Il comma / estende poi il concetto di Apatrimonio edilizio esistenteA anche agli immobili non ultimati, agli interventi con titolo abilitante rilasciato entro il .$&$"&"#$. o regolati da convenzioni urbanistiche stipulate entro la medesima data& 7ella pi* pura tradizione dell' Italian 4tIle& Fli interventi ammessi (comma %) arrivano sino alla A sostituzione edilizia mediante anche la totale demolizione dell'edificio e la sua ricostruzione con modifica di sagoma o diversa localizzazione del lotto di riferimento...A&

Il comma 1 consente alle regioni di semplificare il rilascio del titolo abilitativo e di ridurre gli oneridi urbanizzazione e il comma 2 conferisce addirittura ai comuni il compito di approvare i criteri di sostenibilit urbanistica, economica e funzionale dei progetti di recupero, riuso o sostituzione edilizia& Il comma 0 chiarisce, a chi non avesse ancora ben chiaro lo scopo della norma, che gli interventi A&&&possono essere autorizzati in deroga alle previsioni degli strumenti urbanistici...A& 9i ' un totale abbandono di qualsiasi pianificazione territoriale e sembra di assistere ad un nuovo scontro, questa volta fra penuria di case e tutela dell'ambiente, uguale a quello che vede fronteggiarsi spesso ambiente e tutela dei posti di lavoro& <ncora una volta lo stato sa come mettere i cittadini l'uno contro l'altro a proprio vantaggio& In conclusione, il iano @asa di (enzi ' una disposizione di legge di natura pubblicitaria (che ' peggio di promozionale) che non d nulla a chi ha bisogno (i nuclei abitativi sfrattati o sotto sfratto), punisce i pi* deboli (gli occupanti per necessit), sostiene un ceto medio impoverito ma cercando di impoverirlo ancora di pi* a favore di costruttori edili in crisi che, travestiti da operatori sociali, si riciclano in nome dell'housing sociale in benefattori della societ a spese dei contribuenti e dell'ambiente& 4i poteva fare di peggioC robabilmente s,& 4taremo a vedere&

avv. Alessio Ariotto

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