Appunti corposi sui maggiori filosofi dell'et contemporanea. Dal post kantismo a dalla riflessione di Fichte, attraverso i lavori fondamentali di Schopenhauer, Marx e Kierkegaard; un'ampia parte dedicata al pensiero di Hegel e a quello di Nietzsche, che ha condizionato tutto il Novecento. Si arriva fino alla situazione italiana a cavallo del fascismo, con Gentile e Croce.
Universit: Universit degli Studi di Catania Facolt: Lettere e Filosofia Esame: Storia della filosofia contemporanea
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A partire dal 1800 il pensiero politico di Fichte assume una configurazione notevolmente diversa. Egli inizia a concepire la societ e lo Stato come organismi nei quali le parti esistono solo in funzione del tutto. Lorganiscismo politico si oppone allora al giusnaturalismo perch schiaccia lindividuo per affermare il tutto e considera la societ non come un insieme di persone libere, ma come una totalit organica di membri. Adesso la sua sfiducia verso lo stato si trasforma in importanza della presenza di un organismo politico preposto alla pianificazione delleconomia nazionale. Questo vuol dire che lo Stato essenzialmente importante per disciplinare i rapporti commerciale e deve essere una Stato commerciale chiuso dove non possono esserci interferenze con gli altri stati. Nellopera Tratti fondamentali dellet presente lorganicismo assume un fondamento metafisico: lo Stato va concepito come una totalit unitaria dove tutti sono preposti allo stesso obiettivo. Lo stato diventa immagine della totalit assoluta per cui vi assoluta subordinazione degli interessi individuali a quelli generali: liniziale antistatalismo di Fichte si capovolge nel riconoscimento del valore assoluto dello Stato. Poco dopo nei Discorsi alla Nazione tedesca, lorganicismo politico viene applicato al concetti di nazione che il romanticismo aveva da poco introdotto: per superare il momento difficile di una Germania oppressa da Napoleone lunico modo una nuova educazione nazionale in cui legoismo individuale venga superato in favore di un rinnovato senso della comunit. Fichte riconosce nel popolo germanico lunico vero popolo. Questa unicit deriva in parte anche dalla lingua che a differenza di quelle neolatine conserva i caratteri originari e quindi lunica in grado di cogliere il legame essenziale tra parola e azione, perch la parola non stata adattata trasformata come in tutte quelle lingue che provengono dal latino.
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Nella sua ultima opera politica La dottrina dello Stato del 1813, Fichte unisce insieme le nozioni di Stato e di nazione, che prima aveva usato distintamente: qui egli auspica che un organismo politico che funzioni non si realizzi attraverso unistituzione che governa, ma sia il frutto della spontanea e amorosa fusione dellindividuo nella totalit; questo organismo politico da lui chiamato Reich (impero) insieme uno Stato di ragione (perch frutto della razionalit) e uno Stato etico (perch in esso lindividuo realizza la sua morale). Lo Stato diventa allora il punto di riferimento fondamentale dellindividuo che agir razionalmente solo se si sforzer progressivamente di aderire alla Ragione assoluta, quel principio che sta a fondamento di tutto, sia della razionalit che delletica. In questultima fase si vede come il pensiero politico sia intriso anche di religiosit.
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Questa non tanto una fase nuova quanto una fase in cui Schelling rende esplicito ci che magari rimaneva implicito nei suoi due primi orientamenti: se il primo sembrava dare pi diritto al soggetto e il secondo alloggetto, ora Schelling vuole affermare chiaramente che loggetto e il soggetto si identificano, ossia i processi che apparentemente riguardano separatamente luno e laltro in realt coincidono. Il manifesto di questa filosofia lEsposizione del mio sistema filosofico. Schelling intende partire non pi dallo spirito (soggetto) per arrivare alla natura (oggetto) quanto partire direttamente dalla loro assoluta identit per derivare da essa lopposizione. Il fondamento di ogni realt ora ricercato nellAssoluto che ci che pu spiegare lassoluta identit tra spirito e natura. Esso infatti concepito come identit indifferenziata (ossia dove vi assenza di differenziazione). Adesso per il problema diventa un altro: come si spiega la derivazione di qualcosa di differenziato (natura e spirito) da qualcosa di indifferenziato. Come si passa dallAssoluto allopposizione soggetto oggetto? Per rispondere a questa domanda Schelling nello scritto Filosofia e religione introduce il concetto di salto o di caduta. Ma questa nozione sposta la speculazione che fino a qui era stata prettamente filosofica ad una speculazione a sfondo religioso (la caduta un concetto religioso).
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Cos come esistono delle figure nel processo dialettico esistono delle figure nel processo conoscitivo. Esse costituiscono una scala, il primo gradino della quale la coscienza; essa come abbiamo visto rappresenta quel momento in cui il soggetto sente loggetto come altro da s. Questo suo sentire si esplica in un primo momento in una certezza sensibile dellesistenza dellaltro da s. Ma ad un gradino superiore allinterno della coscienza sta la percezione, che non coglie pi loggetto nella sua particolarit, ma si accorge che la conoscenza di un oggetto particolare pu essere ampliata a qualsiasi oggetto. La conoscenza allora si fa pi generale. Il terzo momento dello sviluppo della coscienza lintelletto il quale coglie loggetto come fenomeno (e non pi ambiguamente solo come oggetto) inteso come manifestazione di forze che agiscono secondo una legge che stabilisce lunit delloggetto. Il soggetto per si accorge che questa legge in realt non appartiene pi al fenomeno ma extra-sensibile e dipende dal soggetto stesso. Una volta che la coscienza diventa consapevole di ci passa alla figura successiva: lautocoscienza. Essa unautocoscienza individuale che incontrando altre autocoscienze entra in conflitto con loro. Quello che a lei serve allora il riconoscimento della sua superiorit nei confronti delle altre. Essa allora, cos come tutte le altre, ingaggia una lotta a morte.
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Lidea completa il circolo dialettico ritornando in se stessa dopo essere passata dalla natura (quindi dopo essere uscita fuori da s). Il pensiero puro e la natura sono ormai uniti in unintera realt. La filosofia dello spirito si articola ovviamente a sua volta in altri tre momenti ce sono lo spirito soggettivo, lo spirito oggettivo e lo spirito assoluto. Lo spirito soggettivo: lo spirito soggettivo si articola in tre momenti: lanima intesa come principio vitale che alla base dello sviluppo biologico deluomo. In qusta fase lo spirito ancora uno spirito naturale perch le sue manifestazioni sono ancora strettamente connesse con la base naturale da cui scaturiscono. Lanima allora non intesa come principio spirituale delluomo a cui deve contrapporsi la materialit corporea, ma come un principio vitale dove materia e spirito sono ancora strettamente connessi. La coscienza il momento in cui lo spirito soggettivo aumenta il suo grado di consapevolezza dellunit tra se stesso e loggetto che conosce e che allinizio considera come altro da s. Lo spirito indica ancora la coscienza individuale (quindi delluomo) che per giunta ad una completa consapevolezza dellunit tra il soggetto che conosce e loggetto conosciuto (il soggetto adesso si considera come volont libera ossia come soggetto in grado di studiarsi e quindi di rendersi oggetto di studio).
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Gli sviluppi costanti delle scienze, costituiscono lo sfondo culturale da cui emerge la filosofia del positivismo. Questo movimento filosofico nasce in Francia allindomani del congresso di Vienna, in piena et della restaurazione. Pi tardi esso si svilupper anche in Inghilterra, Germania e Italia. Il suo carattere fondamentale la riconduzione di ogni forma di conoscenza ad un sapere positivo, cio fondato su fatti empiricamente accertati e scientificamente connessi in un sistema di leggi. La ricerca deve sempre iniziare con losservazione e la descrizione di fatti; solo a partire da questi che si pu costruire un sistema di leggi che varr anche per fatti uguali che si verificheranno in futuro. Se vero che il positivismo rappresenta una reazione tanto allidealismo, di cui non condivide il tentativo di ricondurre la realt al pensiero, quanto al romanticismo del quale rifiuta la validit conoscitiva che esso d allintuizione, vero anche che per certi versi vicino ad entrambi. Con il primo avrebbe in comune la concezione immanentistica della realt, mentre del secondo accetta una certa aspirazione verso lassoluto, questa volta ricercato nella scienza e non nella poesia. Ma con il movimento illuministico che il positivismo ha molto in comune: il rigoroso empirismo gnoseologico la stretta correlazione tra scienza e filosofia lorganizzazione enciclopedica del sapere la funzione pratica della conoscenza la concezione della storia come progresso
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Le forme dello spirito e larte: Croce elabor a partire dal 1900 un vero e proprio sistema denominato filosofia dello spirito. Per spirito non si deve intendere unentit trascendente, ma lattivit spirituale umana nella sua universalit. Gi nellEstetica come scienza dellespressione e linguistica generale, Croce formulava la teoria delle quattro forme dello spirito ossia dei modi in cui lo spirito opera. La prima distinzione da fare tra attivit teoretica e attivit pratica dello spirito. Lattivit teoretica si distingue in estetica (ossia conoscenza dellindividuale) e logica (conoscenza delluniversale). Lattivit pratica invece in economia (ossia latto di volont che riguarda lutile) ed etica (ossia latto di volont che porta al bene comune).
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142. "Ci che vivo e ci che morto della filosofia di Hegel" di Croce
In Hegel Croce ravvisa una filosofia antimetafisica e antiteologica che ha concepito se stessa come comprensione esaustiva e razionale di tutte le attivit delluomo, compresa quella dello spirito. Lerrore di Hegel per secondo Croce stato quello di adottare una dialettica degli opposti senza considerare che esiste una dialettica dei distinti, per spiegare le varie attivit dello spirito nel suo sviluppo. Attraverso la negazione Hegel passava da un grado allaltro implicando che il precedente venisse superato e quindi eliminato. Ma indebitamente egli nella sua dialettica ha opposto anche il bello al vero arrivando cos a parlare di morte dellarte. Ma bello vero non stanno nello stesso rapporto in cui stanno bello e brutto o vero e falso: essi sono allora distinti non opposti. Lo spirito allora passa dalluna allaltra forma svolgendosi e arricchendosi, senza che ci conduca allannullamento delle forme stesse (e quindi nel caso di Hegel allannullamento prima dellarte, poi della religione per giungere alla filosofia). In ci consiste allora la critica al panlogismo hegeliano, ossia la pretesa di sostituire il pensiero filosofico a tutte le altre attivit e processi dello spirito che devono essere salvaguardati nella loro distinzione e connessione reciproca. Lo spirito secondo Croce passa tra le varie forme per una necessit intrinseca alla sua natura che di essere insieme teoria e prassi, filosofia e arte. Lunit nella distinzione del concetto non va rappresentata simbolicamente con la linea (come aveva voluto Hegel) bens con il circolo inteso dinamicamente in cui ogni punto insieme primo e ultimo. In ci consiste la circolarit dello spirito definizione che Croce utilizza per esprimere i continui passaggi dello spirito, continuamente arricchito, attraverso forme che gi precedentemente ha attraversato senza negarle.
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Popper stesso ha descritto la genesi della sua teoria della conoscenza come il risultato del confronto tra la relativit di Einstein da una parte e il marxismo e la psicoanalisi dallaltra. Mentre queste ultime si presentano come teorie capaci di spiegare qualunque fenomeno di loro pertinenza e, quindi, come inconfutabili, la teoria di Einstein fornisce lindicazione di esperimenti possibili che potrebbero confermarla o confutarla. Partendo da questa constatazione, Popper sviluppa nella Logica della scoperta scientifica una teoria delle teorie scientifiche. Le teorie scientifiche sono fondate su asserzioni universali e abitualmente si giunge ad esse per induzione. Ma questo processo sbagliato secondo Popper poich dal fatto che molti cigni sono bianchi non si pu dedurre in maniera certa e necessaria che tutti i cigni sono bianchi. Egli sostiene che il metodo induttivo un metodo antieconomico e mai definitivo: piuttosto che ricercare tanti cigni bianchi, basta trovarne uno nero; ed inoltre per quanti cigni bianchi possa incontrare nessuno pu escludere che da qualche parte non ne esista uno nero. Popper critica due tipi di induzione: linduzione per enumerazione (conto i cigni e tiro fuori la regola) e linduzione per eliminazione (attraverso la quale si mettono due teorie contraddittorie a confronto). La tendenza tra gli scienziati del tempo era quella di confrontare due teorie per arrivare alla conclusione che una delle due doveva essere certamente vera. In realt questo un errore perch potrebbe esisterne una terza. Linduzione allora non una tecnica scientifica: linduzione si basa sul principio di verificazione, ossia della continua conferma di una teoria gi sviluppata e accettata.
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Indice
1. Discussione post-kantiana sul criticismo 2. Fichte e la prima dottrina della conoscenza 3. Fichte. Ateismo e seconda dottrina della conoscenza 4. Dottrina della scienza in Fichte. Autoposizione del soggetto 5. Principio di identit in Fichte 6. Principio di opposizione in Fichte 7. Principio di ragione in Fichte 8. Conoscenza in Fichte. Immaginazione produttiva 9. Morale in Fichte. Idealismo etico 10. Filosofia dellAssoluto in Fichte 11. Assoluto e Vangelo di Giovanni in Fichte 12. Giusnaturalismo in Fichte 13. Organicismo e nazionalismo in Fichte 14. Assolutizzazione dello Stato in Fichte 15. Fasi della filosofia in Schelling 16. Filosofia della natura in Schelling 17. Circolarit tra natura e spirito in Schelling 18. Filosofia dello spirito in Schelling 19. Tre gradi tra soggetto e oggetto in Schelling 20. Filosofia dellidentit in Schelling 21. Filosofia della libert in Schelling 22. Filosofia positiva in Schelling. Mitologia e rivelazione 23. Filosofia dello Spirito Santo in Schelling 24. Hegel. "Scritti teologici giovanili" e religione popolare 25. Hegel. "Vita di Ges" e religione naturale 26. Hegel. "Lo spirito del cristianesimo" e priorit della totalit 27. "Frammento di sistema" di Hegel 28. Hegel a Jena. Ragione e inteletto 29. Critica di Hegel a Fichte e Schelling 30. Fenomenologia dello spirito in Hegel 31. Fasi del processo dialettico in Hegel 32. Gradi di conoscenza in Hegel. Coscienza, percezione, intelletto e autocoscienza 33. Da autocoscienza a ragione in Hegel 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33
34. Da ragione a spirito in Hegel 35. Dallo spirito alla religione, sapere assoluto in Hegel 36. Definizione di idea e logica come metafisica in Hegel 37. Ragione speculativa in Hegel 38. Logica dell'essere in Hegel 39. Logica dell'essenza in Hegel 40. Filosofia della natura in Hegel 41. Filosofia dello spirito in Hegel. Spirito soggettivo 42. Filosofia dello spirito in Hegel. Spirito oggettivo 43. Eticit e Stato in Hegel 44. Spirito assoluto in Hegel. Arte, religione e filosofia 45. Vita e opere principali di Schopenhauer 46. Conoscenza e rappresentazione in Schopenhauer 47. Forme a priori dell'intuizione in Schopenhauer 48. Mondo come volont in Schopenhauer 49. Distacco dalla volont in Schopenhauer. Arte e ascesi 50. Introduzione e opere di Kierkegaard 51. Esistenza in Kierkegaard 52. Soggettivit e possibilit in Kierkegaard 53. Vita estetica in Kierkegaard 54. Vita etica in Kierkegaard 55. Vita religiosa in Kierkegaard 56. Vita di Marx 57. Marx contro Hegel 58. Democrazia e emancipazione in Marx 59. Religione "oppio dei popoli" e proletariato in Marx 60. Lavoro, alienazione e conflitti in Marx 61. Operaio e prodotto in Marx 62. Propriet privata e alienazione in Marx 63. Marx. Alienazione positiva e comunismo 64. Materialismo storico in Marx 65. Forme di propriet nel pensiero di Marx 66. Struttura, sovrastruttura e ideologia in Marx 67. Lotta di classe e borghesia in Marx 68. "Il capitale" di Marx, metodo di analisi economica 69. Merce, valore d'uso e valore di scambio in Marx
34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69
70. Concetto di forza-lavoro in Marx 71. Denaro e profitto in Marx 72. Plusvalore e pluslavoro in Marx 73. Dittatura del proletariato in Marx 74. Nascita del positivismo 75. Stato teologico, metafisico e positivo in Comte 76. Definizioni di "positivo" in Comte 77. Classificazione delle scienze in Comte 78. Sociologia e filosofia della storia in Comte 79. Introduzione a John Stuart Mill 80. Logica in Mill. Termini denotativi e connotativi 81. Inferenza in Mill. Da particolare a particolare 82. Induzione per enumerazione semplice in Mill 83. Principio dell'uniformit della natura in Mill 84. Psicologia, sociologia e politica in Mill 85. "Saggio sulla libert" di Mill. Liberalismo radicale 86. Morale e religione in Mill 87. Introduzione a Spencer e scritti 88. Conoscenza e legge dell'evoluzione in Spencer 89. Vita e scritti di Nietzsche 90. Nietzsche. Apollineo e dionisiaco nella tragedia greca 91. Socrate e il cristianesimo contro il dionisiaco 92. Nietzsche, Burckhardt e la storia 93. Eccesso di storia in Nietzsche 94. Definizione di nichilismo in Nietzsche 95. "Umano, troppo umano". Scienza, arte e morale in Nietzsche 96. Azione e societ in Nietzsche 97. Gerarchia, signori e schiavi in Nietzsche 98. Cristianesimo in Nietzsche. Senso di colpa ebraico e malafede 99. Morale e ideali ascetici in Nietzsche 100. Gaia scienza e nichilismo attivo in Nietzsche 101. Morte di Dio e rinascita del superuomo 102. Volont di potenza come creazione in Nietzsche 103. Arte apice della creazione in Nietzsche 104. Bergson e lo spiritualismo 105. Qualit dei dati della coscienza in Bergson
106. Tempo, durata reale e libert in Bergson 107. Immagine in Bergson 108. Percezione in Bergson 109. Memoria abitudinaria e memoria pura in Bergson 110. Intelligenza, intuizione e metafisica in Bergson 111. Istinto tra intelligenza e intuizione in Bergson 112. Evoluzione creatrice in Bergson 113. Definizione di slancio vitale in Bergson 114. Morale e religione in Bergson 115. Introduzione allo storicismo contemporaneo 116. Critica della ragione storica di Dilthey 117. Critica storica della ragione in Dilthey 118. "Idee per una psicologia analitica" di Dilthey 119. Intuizione del mondo per cogliere la vita in Dilthey 120. Introduzione al pragmatismo 121. Pragmatismo di Dewey 122. Esperienza, organismo e ambiente in Dewey 123. Logica strumentale in Dewey 124. Stadi della teoria dell'indagine in Dewey 125. Strumentalismo di Dewey e intelligenza consapevole 126. Soggetto e oggetto in Dewey 127. Concezione di coscienza in Dewey 128. Teoria della valutazione in Dewey 129. Rapporto tra mezzi e fini in Dewey 130. Democrazia e liberalismo radicale in Dewey 131. Pedagogia e religione in Dewey 132. Vita di Benedetto Croce 133. "La storia ridotta sotto il concetto generale dellarte" di Croce 134. "Materialismo storico ed economia marxista" di Croce 135. Quattro forme dello spirito in Croce 136. Arte e estetica in Croce 137. "Breviario di estetica" e "La poesia" 138. Logica e concetto in Croce 139. Scienze naturali e scienze matematiche in Croce 140. Giudizio individuale e universale in Croce 141. Identit tra filosofia e storia in Croce
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142. "Ci che vivo e ci che morto della filosofia di Hegel" di Croce 143. Economia ed etica in Croce 144. Politica in Croce 145. Storia in Croce 146. Teoria della storiografia in Croce 147. Libert e storicismo per Croce dopo il fascismo 148. Definizione di "vitale" nell'ultimo Croce 149. Gentile e il marxismo 150. Gentile e teoria della prassi in Marx 151. Attualismo in Gentile. Pensiero astratto e pensiero concreto 152. Dialettica del pensare in Gentile 153. Io trascendentale e unit dello spirito in Gentile 154. Processo educativo di Gentile 155. Unit dello spirito e Stato in Gentile. Arte, religione e filosofia 156. Scienza in Gentile. Identit tra teoria e prassi 157. Soggetto e Stato in Gentile 158. Diritto e Stato etico in Gentile 159. Psicologia nella seconda met dell'800 160. "Filosofia dell'aritmetica" e logica di Husserl 161. Enunciato e proposizione nella logica di Husserl 162. Fenomenologia in Husserl 163. Riduzione eidetica e coscienza in Husserl 164. Cose materiali, corpo proprio e psiche in Husserl 165. Io e ego trascendentale in Husserl 166. Intersoggettivit e mondo della vita in Husserl 167. "La crisi delle scienze europee" di Husserl 168. Definizione di umanit autentica in Husserl 169. Definizione di Neopositivismo 170. Popper e la critica all'induzione 171. Principio di falsificazione in Popper 172. Progresso della conoscenza e fallibilismo delle teorie in Popper 173. Teoria dei tre mondi in Popper 174. Societ chiusa e societ aperta in Popper
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