Sei sulla pagina 1di 18

PASTORALE, CATECHESI, BIBLIA Y LITURGIA TA 1627

LA BIBBIA NELLA STORIA DELLA CATECHESI -1Corrado Pastore sdb

Secondo semestre2014
36

popolo di Dio, tramite specialmente la Lectio divina; dallaltra si nota il pericolo di lettura spiritualista, che pare mettere in questione lo stesso studio scientifico, a rischio di fondamentalismo; questo anche perch si assiste ad un certo scollamento tra ricerca scientifica talora fine a se stessa e la comunicazione pastorale. - Si nota la novit di considerare la Bibbia come grande codice culturale, soggetto quindi ad una inedita lettura umanistica e laica. Dopo il Sinodo su La Bibbia nella vita e nella missione della chiesa siamo ora in attesa del documento finale. Bibliografia - BISSOLI C., La Bibbia nella storia della Catechesi, in Va e annuncia (Mc 5,19). Manuale di Catechesi biblica, Elledici, Leumann (To) 2006, 25-53. - LPPLE Alfred, Breve storia della catechesi, Queriniana, Brescia 1985.

35

circa luso della Bibbia nella catechesi: la preferenza per una interpretazione della Parola di Dio in chiave esperienziale aperta al sociale e sulla base di una esegesi valida. 5.3.6 Spagna Sforzo di rinnovamento biblico della catechesi nel postconcilio. Si realizza una tappa kerigmatica: Catecismos escolares (1968), una tappa antropologica: Con vosotros est (1976), una tappa della catechesi evangelizzante a sfondo comunitario: Catecismos de la comunidad cristiana (1985). Da ricordare un elaboratissimo sussidio biblico: Biblia para la iniciacin cristiana (3 vol. AT, NT, Guida, 1977). Un ruolo rilevante ha il Centro di promozione dellApostolato Biblico, la Casa de la Biblia di Madrid. 5.3.7 Paesi anglosassoni In Gran Bretagna la catechesi (e linsegnamento religioso nella scuola) ha condiviso levoluzione del Continente, con accentuazioni sulla Bibbia, piuttosto conservatici, dovute al contesto cattolico-protestante e al pluralismo religioso. Negli Stati Uniti, come in Europa, si venuta imponendo negli anni 60 la linea kerigmatica. Va ricordato G. Moran che negli anni 60 -70 afferma il vitale rapporto tra Bibbia ed esperienza. 6. Conclusioni per la prassi Un operatore pastorale guardando alla presenza della Bibbia nella storia della catechesi si trova di fronte ad indicazioni illuminanti: - Va rilevata la presenza della Bibbia nella pastorale e catechesi della Chiesa come un dato permanente. - Certe componenti sono costanti: la permanenza di un rapporto fra testo sacro, condizione delluomo, contesto culturale (teologico, ecclesiale, umano). - La catechesi nella chiesa non si identificata con lesposizione della Bibbia, il catechismo stato lo strumento ermeneutico del dato biblico. Alla luce della grande tradizione dei Padri si riconosce alla Bibbia il primato ispirativo e al catechismo la funzione di approfondimento. Non sempre questo si dato. La storia ci fa assistere ad una pendolarit di posizioni: ora affermazione fino alleccesso del catechismo e strumentalizzazione della Bibbia o affermazione del solo testo biblico con pericoli di esegetismo o fondamentalismo. - Dopo il Vaticano II si cercato un equilibrio fra le parti, mettendo in risalto la finalit pastorale dei Padri, che approdi ad una migliore comprensione del messaggio. Allinizio del nuovo millennio da una parte si assiste allo sforzo insistente perch la Bibbia diventi libro di fede di tutto il
34

1. Bibbia e catechesi dentro il mondo biblico Quando la catechesi contribu a fare la Bibbia La Bibbia diventata locus catechisticus nello stesso mondo biblico, specialmente neotestamentario. Questo legittima e rinvigorisce la catechesi attuale in ogni sua forma mediante un contatto vitale con il Libro Sacro. 1.1 La catechesi nella Bibbia Nel mondo biblico dellAT e di pi nel NT praticato un servizio della Parola corrispondente alla nostra catechesi, in vista della crescita della comunit tramite la Parola di Dio. La catechesi usa il dato biblico, scritto e orale, quale memoria di esperienze religiose fondamentali in riferimento agli avvenimenti capitali della rivelazione o salvezza, attenzione ai bisogni delle persone, impiego di un metodo attualizzante (midrash). La catechesi produce Bibbia, generando testi biblico-catechistici. 1.2 Ges catechista? Ridurre la persona di Ges e la sua opera nella categoria di catechista e catechesi in senso stretto riduttivo. Ma ci sono tratti che meritano di essere ricordati: - attenzione alle condizioni degli uditori (Emmaus), - un parlare concreto, attraverso immagini (parabole), - una esposizione diversificata: singoli, gruppi, folla, - coerenza tra messaggio e vita, - una proposta radicale, provocatoria e totalizzante che esige conversione, - un messaggio per il futuro. - formazione dei discepoli con questo fine. 1.3 La figura del catechista nella Bibbia Nel mondo biblico chi potrebbe entrare in questa categoria? - AT: il capofamiglia o capoclan; il sacerdote (tempio), lo scriba (postesilio). - NT: esiste il ministero dellinsegnamento con il compito di animatori profetai e maestri didaskaloi (Atti 13,1 e 1 Cor 12,28). Ef 4, 11 parla del didaskalos, un profeta animatore. Si arguisce la presenza nel NT di catechisti come animatori/maestri, che
3

non sono apostoli, che possono essere laici, legati ai primi annunciatori (i dodici). 1.4 La catechesi nella Bibbia 1.4.1 Nel mondo dellAntico Testamento Negli ultimi secoli prima del NT esiste un sistema educativo imperniato sulla conoscenza e pratica della Torah, mediante una catechesi familiare e sinagogale. In particolare le catechesi eziologiche (Es 12,24-27; 13,8-9.14-16, Dt 6, 20-25, Gios 4, 6-7,21-22). Si tratta di risposte che in origine i genitori e poi gli scribi devono dare alle domande dei figli e discepoli sulle origini o sul perch di un rito, di un santuario, ecc. Uno degli argomenti riguarda i fatti pasquali dellEsodo, il momento dellorigine di Israele, le radici storiche dellalleanza con Dio. Sono catechesi rivolte ai figli, catechesi per le generazioni future. Grazie a questa catechesi levento di salvezza ricordato si fa presente ad esse. La catechesi un memoriale in senso forte e possiede, nei primi tempi, una cornice quasi esclusivamente familiare. La catechesi come ricordoapprofondimento-adattamento del Credo stata una costante del popolo ebraico, intimamente legata al momento liturgico. 1.4.2 Nel mondo del Nuovo Testamento La catechesi non si pu isolare da altre forme di servizio della Parola come la didaskalia, presente ed operante in ambito familiare (Tavole domestiche: Ef 5,21-6,9; Col 3 18-4,1; 1 Pt 2,13-3,7; 1 Tm 2,8-15), e in riferimento a diversi carismi e ministeri in ordine allinsegnamento e alla maturazione della fede delle comunit cristiane (Cf. Rom 12,3-8; 1 Cor 3,14; 12,1-31; Ebr 5,11-14). Afferma R. Lack: La catechesi nasce con la Chiesa stessa. La Chiesa appena costituita instaura un ritmo che lautore degli Atti definisce in questo modo: erano assidui nellascoltare linsegnamento (didak) degli apostoli e nellunione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere (At 2,42). Nel contesto del discorso di Pentecoste (At 2), il kerigma si prolunga nella catechesi. Una catechesi che spiega agli uditori le dimensioni e le esistenze della fede che essi hanno fatto propria. La fede cristiana viene chiamata alle origini la via, il cammino (At 9,2; 18,25; 19,23). Afferma Wackenheim che i 27 libri che compongono il NT rivelano una preoccupazione comune che si pu definire catechetica, nel senso che sono ordinati allintelligenza e alla trasmissione della fede. La cosa evidente per gli scritti di Paolo, per le lettere degli altri apostoli e per lApocalisse di Giovanni. Ma uno scopo simile presente pure nei vangeli e nel libro degli Atti.
4

- la proposta della catechesi biblica simbolica dei coniugi francesi Claude e Jacqueline Lagarde. - Concludiamo accennando alle critiche espresse a questo biblicismo dallallora card. Ratzinger nella celebre conferenza tenuta nel gennaio 1983 a Lione e Parigi. Le sue tesi: - La catechesi odierna ha due grosse colpe: aver abbandonato il genere catechismo; aver trascurato le mediazione del dogma (= dottrina) che la Chiesa ha elaborato nei secoli per far accostare il credente alle fonti della fede, Bibbia in primis; la catechesi di oggi fa accostare direttamente il catechizzando alle fonti (Bibbia); risultato: soggettivismo e archeologismo biblico. Soluzione per superare la crisi in cui caduta la catechesi per queste cause: tornare al catechismo, che la raccolta del messaggio cristiano secondo lo schema in 4 parti che ha il modello del catechismo ad parochos del Concilio di Trento (1566); - raccolta che non si preoccupa dell a chi e del come si comunica; - di questa comunicazione si occuperanno altri testi, catechismi anchessi, ma di seconda categoria. 5. Epoca contemporanea (dal 1893 al Vaticano II) Partendo di nuovo dalla sorgente 5.1 La presenza Nel secolo XX si danno il movimento liturgico (Casel, Parsch), patristico, biblico. La liturgia fa da ponte allo studio biblico. Il movimento biblico-liturgico suscita linteresse per i padri della chiesa. 5.2 Lintelligenza Per quanto riguarda la dimensione biblica nella catechesi e nella pastorale si mette sempre pi in risalto il riferimento al libro sacro, come ispirazione e come contenuto. - Il metodo di Monaco (1912) d allimpianto neoscolastico (Deharbe, Catechismo Pio X) una presenza maggiore della Scrittura. Si sviluppa il Metodo attivo in Francia e la Scuola attiva in Italia. - Teologia kerigmatica anni 30. Si ha una maggiore presenza biblica nella catechesi. In Francia: Cathcisme progressif di Colomb, dal 1945; in Belgio: Lumen Vitae; in Germania: Katholischer Katechismus nel 1955. Il contenuto diventa decisamente il messaggio o kerigma e viene articolato secondo lo schema e il linguaggio della historia salutis.
33

- La proposta kerygmatica trova la sua prima applicazione ufficiale nel catechismo dei vescovi tedeschi del 1955; primo testo ufficiale non pi a domande e risposte ma espositivo, che raccoglie anche le indicazioni del rinnovamento metodologico di fine 800 - inizi 900. - Lo schema di fondo quello del Credo (che ha struttura storica); - Con diversi racconti biblici si narrano le perfezioni e le azioni delle Tre Persone divine, e solo alla fine si enuclea il mistero della Trinit. - Il culmine naturalmente la Persona delluomo-Dio Ges Cristo. - Dopo la vicenda terrena di Ges Cristo, la storia della salvezza continua nella Chiesa; in questa storia luomo si inserisce con i sacramenti. - Reso figlio nel Figlio, il cristiano vive una vita filiale (osservando i comandamenti) nellattesa del compimento personale e collettivo del progetto di Dio (Novissimi escatologia). - Il testo ha un successo enorme. Conosce traduzioni in 35 lingue e varie imitazioni. - In Italia limitazione: La scoperta del Regno di Dio, per le scuole medie. - Dal dopo guerra al Concilio si diffonde sempre pi la catechesi kerygmatica. - Lapporto decisivo dei centri pastorali catechistici di Parigi e Bruxelles (Lumen Vitae). - Significativo, in Italia, il tentativo di don Milani, rimasto inedito, per un catechismo storico-biblico. - Il lancio ufficiale, a livello mondiale, della proposta kerygmatica avviene nella Settimana Catechistica Internazionale di Eichsttt (presso Monaco di Baviera, la prima di varie Settimane, tenuta nel 1960) - Ad Eichsttt si lancia la catechesi biblica, - e la catechesi liturgica (in quanto la liturgia attualizza gli eventi di salvezza presentati dal testo sacro). - Il Concilio valorizza in pieno il riferimento alla Bibbia ( Dei Verbum), con le ricadute evidentissime nellattuale catechesi. Tra queste ricadute ricordiamo, a titolo desempio: - il Documento base della catechesi italiana. Al cap. VI, sulle fonti della catechesi, la Sacra Scrittura posta come prima fonte, ed considerata anima e libro della catechesi (nn. 105-108); lampia valorizzazione della Bibbia nella catechesi tedesca, particolarmente evidente negli anni 70;
32

1.5 Dinamiche fondamentali Ci si pu chiedere cosa si intende e come avviene la formazione (catechesi) del popolo di Dio mediante la Bibbia. Si devono tenere presenti tre elementi: la centralit degli avvenimenti capitali; lattenzione ai bisogni degli uditori; un processo di attualizzazione del testo. 1.5.1 La maggior parte dei contenuti sono compresi (riletti) alla luce degli eventi salvifici NellAT centrale lEsodo (Cf. Es 12-14), Is 40ss., Sapienza 10-19. Per il NT il mistero pasquale il nucleo permanente di ogni servizio della Parola. Esso annunciato (kerigma), prolungato senza fine nel discorso catechistico (didak) e teologico (didaskalia). Questo avvenimento storico e metastorico, ha una preistoria nel messaggio profetico dellAT, una storia nella vita terrena di Ges di Nazaret di cui tratta la tradizione evangelica, e un epilogo nella venuta futura (Parusia). 1.5.2 Il dato biblico letto in funzione dellesperienza del destinatario La catechesi incontro e confronto di esperienze, attenzione alle domande, avendo come criterio lesperienza di Ges. Vi sempre un riferimento alla vita. Nei Vangeli si realizzata una correlazione fra contenuto e situazione concreta, con la capacit dialogica dei destinatari. Sono note le principali variabili situazionali: apologetica, comportamento etico nella famiglia e societ, confronto con il mondo pagano, relazione tra cristiani nella comunit, problemi connessi alla crescita del cristiano di estrazione giudaica o pagana (Cf. Ebr 6, 1-2; 1 Cor 3,1-3; 1 Pt 2,1-3). 1.5.3 Il Midrash Il confronto fra esperienze delluomo biblico e gli avvenimenti salvifici capitali si compie attraverso un originale processo di interpretazione del dato biblico chiamato midrash (= ricerca, approfondimento vitale). Presente gi nellAT, il metodo di lettura usato da Ges (Cf. Lc 24,27) e accolto dagli apostoli (Cf At 17,2). Poggia sulla convinzione della fede che i testi della Scrittura sono stati scritti come parola non solo per le situazioni passate contemporanee ai fatti, ma anche per i lettori di oggi e per le generazioni future. Per i cristiani il senso nuovo non risulta da una speculazione dottrinale, ma dal confronto di un testo biblico significativo (creazione, esodo, alleanza) con lavvenimento per eccellenza della storia della salvezza, il mistero di Ges Cristo, che lo compie e ne rivela la portata profonda. Casi celebri di lettura midrashica sono: Mt 1-2; Lc 1-2; Mt 4,1-11; 1 Cor 10,1-11.
5

il tipo di lettura della Bibbia che si compie nella catechesi, anzi essa stessa radicalmente catechesi, non una ripetizione materiale di parole della Bibbia, ma il riprenderne e rieccheggiarne il senso, svilupparne la potenza nel contatto con le situazioni di vita. raro che la Bibbia ci riporti il contenuto di un commento catechetico biblico. Anche nella catechesi contemporanea si dice: la nostra fede il cammino di Abramo; la vita cristiana un esodo; nella sofferenza partecipiamo alla morte e risurrezione di Ges. Dicendo ci manifestiamo lanalogia della nostra situazione con quella esemplare- della storia della salvezza. La Scrittura non un libro da imparare a memoria. una parola in ascolto. Spiega noi a noi stessi a partire dalle nostre domande (Rmi Lack, La Bibbia come catechesi). 1.6 Risultati Gli studi sullorigine e sviluppo del NT ci mostrano che non solo la Scrittura stata utilizzata a fini catechistici, ma che essa prende forma a partire dalla catechesi di cui costituisce lo strumento. La Bibbia serve alla catechesi e si mostra ispirata da esperienze catechistiche. 1.6.1 Dinamiche catechistiche della Sacra Scrittura La Scrittura rappresenta la stesura per iscritto di una istruzione orale e costituisce spesso un lungo processo di tradizione. La struttura catechistica emerge in forma evidente. Indizi di ci sarebbero la pluriformit del contenuto: doppio racconto della creazione (Gn 1-3), la quadruplicit dei vangeli (la triplice versione dei sinottici, le quattro versioni della passione). 1.6.2 Contenuti catechistici - Si nota una propensione dei vangeli ad un uso catechistico. Si pu dire in maggior misura per il vangelo di Matteo. Il Card. Carlo M. Martini vede nei vangeli quattro momenti successivi della maturazione cristiana: iniziazione catecumenale (Mc), introduzione alla vita comunitaria (Mt), avviamento alla evangelizzazione missionaria (Lc), maturit contemplativa (Gv). - Si possono riscontrare certi schemi catechistici. Gli autori vedono nella prima lettera di Pietro una catechesi battesimale. Si possono analizzare in questa prospettiva le lettere 1 Tes, Giac, Rom, Ef, Col. Rmi Lack tenta una sintesi catechistica del NT attorno a questi temi: la santit della vocazione cristiana, il rifiuto dei costumi pagani; la legge di carit, prospettive escatologiche, ordine e disciplina nella chiesa, doveri verso gli altri. Trova queste linee in 1 Tes, Rom 12-13; Mt 5-7.
6

del 1984 sono accolti questi orientamenti evidenziando la primariet della Bibbia come fonte o documento essenziale cercando una unit con il postbibbia e lesperienza attuale.. Lo stesso orientamento viene sostanzialmente mantenuto negli Obiettivi specifici di apprendimento (OSA) o nuovi programmi della Riforma Moratti (2005). Novit: attenzione al pluralismo culturale religioso con apertura al confronto tra i Libri Sacri delle diverse religioni. Nella misura in cui linsegnamento scolastico si differenzia dal canale catechistico, si propone un approccio culturale al Libro Sacro, in contesto laico, dove la Bibbia diventa documento centrale di riferimento. -- La terza via della catechesi biblica offerto dalle diverse forme di incontro diretto con la Bibbia, o Apostolato biblico. Incontro nella catechesi, nella liturgia, nella lectio divina, nei gruppi di ascolto o gruppi Bibbia. Di fronte alla aridit del metodo scientifico si ricupera la lettura spirituale della Scrittura. Gruppi di ascolto o Lectio divina diventano praticamente lunica catechesi degli adulti oggi possibile. 5.3.3 Francia Originale impostazione dopo la II guerra mondiale (Colomb) per la marcata aderenza allesistenza del soggetto e una didattica creativa. La Bibbia viene intesa come documento della fede allinterno di un insieme di segni cristiani (storia della chiesa, santi, testimoni) e in connessione con la liturgia, collegando Bibbia, postbibbia, culto, dottrina per una esperienza cristiana unitaria. Ai ragazzi vengono date delle chiavi di lettura per scoprire gli attori, il movimento e il senso del testo biblico. Tra i testi le Livre de lAlliance, 53 testi dellAT e NT, presentati secondo la dinamica dellAlleanza. Di fronte alla secolarizzazione sorgono nuove prospettive di accostamento alla Bibbia, in quanto collocata dentro un annuncio che si vuole proposta di fede, dove lesperienza assume un rilievo primario, a partire dalla liturgia della Pasqua. Il libro sacro presente in chiave di fondazione o iniziazione cristiana. Appare chiaro che la Bibbia non tanto un testo normativo da leggere con attenzione, si tratta invece di incontrare in essa la Parola come esperienza di persone che si sono lasciate toccare da Dio. 5.3.4 Belgio LIstituto Lumen Vitae di Bruxelles a partire dagli anni 50 si pone come centro di attuazione della catechesi kerigmatica, dove lattenzione esegetica per la Bibbia viene equilibrata con lattenzione antropologica (Van Caster, Godin). Successivamente lattenzione si spinge al modello ermeneutico comunicativo (Fossion). 5.3.5 Olanda Il Nuovo Catechismo Olandese (1966) si presentato come introduzione alla lettura della Bibbia. E la presenta bene. Due tratti dominanti ancora validi
31

- Anni 70: la svolta antropologica. Dovuto alleccesso e alle esagerazioni della visione kerigmatica con contenuti disincarnati rispetto alla vita dei destinatari, si realizza la svolta antropologica nella catechesi, laffermarsi di una lettura politica o liberazionista della Bibbia in America latina, alla ricerca di un equilibrio tra dato rivelato e condizione umana. 5.3 La prassi Vengono indicati certi orientamenti predominati nei diversi contesti e continenti. Vediamo brevemente quelli presenti nei principali paesi europei. 5.3.1 Germania - Modello tedesco: la Bibbia nellinsegnamento. Nel secolo XX la Germania il paese pi avanzato nello studio scientifico della Bibbia e di fondamentali imprese ermeneutiche ed elaborazioni didattiche. Unarea particolare quella dellinsegnamento religioso scolastico. Segni tipici dellinsegnamento/catechesi biblica tedesca sono lottica scolastica, il rispetto dellesegesi, laccurata elaborazione didattica e la ricerca di una migliore relazione con la vita. - La Bibbia per la vita. Prevale lattenzione sul significato esistenziale del testo biblico che sulla mediazione didattica. 5.3.2 Italia Tre sono le aree pi significative di incontro con la Bibbia: la catechesi dei catechismi nazionali, linsegnamento della religione nella scuola, lApostolato biblico. -- Il rapporto Bibbia-catechesi segue questa sequenza: fino al 1950 la catechesi impostata su un modello scolastico-dottrinale (Catechismo Pio X); negli anni 60 la catechesi kerigmatica (La scoperta del Regno di Dio, Elledici 1963), tra gli anni 70 e 90 si cerca un maggiore equilibrio fra il dato biblico ed esperienza umana nel contesto di una ecclesiologia rinnovata. Il Catechismo per la vita cristiana. Il documento base, Rinnovamento della catechesi (1970) indica la Bibbia come il libro della catechesi (n. 108). I nuovi catechismi rispecchiano tali direttive. Si nota una notevole precisione esegetica, abbondanza di riferimento biblici centrati sulla figura di Ges, collegamento alla liturgia (sacramenti e anno liturgico) e prassi ecclesiale. Non esiste per nessuna specifica iniziazione alla Bibbia. Al Catechismo degli adulti stata affiancata una guida: Incontro alla Bibbia (1996). -- Linsegnamento della religione nelle scuole. A partire dal 1975 i primi progetti scolasti di IR in cui figura un incontro con la Bibbia esegeticamente pi rigoroso. Applicazione per linsegnamento religioso del principio di correlazione tra esperienza e Bibbia. Nei programmi dopo il nuovo concordato
30

1.7 Conclusioni Abbiamo raccolto delle indicazioni per un uso catechistico della Bibbia. - La concezione di catechesi La catechesi una esplicitazione progressiva ed organizzata in vista dellapprofondimento ed assimilazione vitale del primo annuncio o kerigma. Presta un servizio di approfondimento al kerigma, ha quindi una maggiore ampiezza materiale dei contenuti del kerigma. - Dimensione di insegnamento Nel NT la comunicazione del vangelo manifesta una dimensione di insegnamento, di trasmissione di un sapere. Di qui lampio uso dei termini didaskalein, didaskalia, didaskalos, didak (insegnare, insegnamento pi di 100 volte) pi di katechein (istruire 17 volte) esprime la specificit catechistica nel NT (insieme agli altri due termini chiave martiria (testimonianza) ed euangelion o kerigma (annuncio). Tale didascalia si esercita sempre in riferimento a un contesto storicosalvifico, e si sviluppa in un movimento narrativo e dottrinale. La dimensione narrativa presente nei grandi racconti dei Vangeli, nellAT nelle narrazioni del Pentateuco e del corpo deuteronomistico. Si tratta di una narrazione trasmessa da credenti ad altri credenti (Cf. Prologo al Vangelo di Lc 1,1-4 dove appare la parola catechesi). - Si nota una propensione dei Vangeli ad un uso catechistico. Il Card. Carlo M. Martini vede nei vangeli quattro momenti successivi della maturazione cristiana: iniziazione catecumenale (Mc), introduzione alla vita comunitaria (Mt), avviamento alla evangelizzazione missionaria (Lc), maturit contemplativa (Gv). - Si possono riscontrare certi schemi catechistici. Gli autori vedono nella prima lettera di Pietro una catechesi battesimale. Si possono analizzare in questa prospettiva anche le lettere di Paolo (1 Tes, Giac, Rom, Ef, Col). Gli studi sullorigine e sviluppo del NT mostrano che non solo la Scrittura stata utilizzata a fini catechistici, ma che essa prende forma a partire dalla catechesi di cui costituisce lo strumento. La Bibbia serve alla catechesi e si mostra ispirata da esperienze catechistiche. Indizi di ci sarebbero la pluriformit del contenuto: doppio racconto della creazione (Gn 1-3), i quattro vangeli, la triplice versione di parabole e miracoli nei sinottici, le quattro versioni della passione. Una catechesi fedele alla Bibbia dovrebbe esprimersi secondo la linea storico-salvifica, senza rinunciare a una sistemazione dottrinale. - Libro sacro come fonte della catechesi e insieme frutto di catechesi
7

La Bibbia destinata di sua natura a provocare catechesi, a far parlare di s in ogni servizio al popolo di Dio, e daltra parte destinata a ritrovare ed esprimere la sua identit quando viene ricreata, rifatta attraverso lazione catechistica, ossia alla formazione del cristiano mediante lincontro con la Parola di Dio. 2. Et patristica Quando la Bibbia era al centro della catechesi 2.1 Presenza e diffusione della Bibbia Si tratta di un periodo a cui si guarda con interesse nellambito della pastorale biblica. il tempo della prima diffusione della Bibbia (AT e NT) come papiro prima e poi come codice. Il libro va accompagnato da commentari. Mostra la familiarizzazione con la Scrittura da parte del popolo. Possesso della comunit. 2.2 Lintelligenza - Si realizza in questo periodo un grande lavoro teologico apologetico e di inculturazione, il passaggio dal contesto ebraico-palestinese a quello ellenistico. - Si determina un grande sforzo ermeneutico, intorno particolarmente alla comprensione dellAT alla luce del NT, con lo schema promessa adempimento allinterno di un unico piano od economia di salvezza di cui la comunit testimone e custode. Si afferma pure lunit della Bibbia (contro Marcione e lo gnosticismo del II-III sec.). Alla base della lettura ermeneutica si trova la concezione del doppio livello di senso: letterale e spirituale, presente in San Paolo, che si prolungher fino allepoca moderna a livello di lettura teologica o dottrinale e a livello di nutrimento spirituale e di prassi pastorale. - Due sono i modelli di lettura fra loro complementari: -- La scuola di Alessandria, che ha come fondatore Origene ed seguita anche dai padri latini Ambrogio, Ilario, Gregorio Magno, che realizza una lettura allegorica, che senza ignorare il senso letterale, privilegia il senso spirituale nella articolazione dei tre sensi: corporale o storico, psichico o morale, spirituale o allegorico, anagogico. Rispettivamente il senso letterale del testo, dellanima individuale, del Cristo e della Chiesa. Per Origene la Scrittura pu essere compresa secondo la carne, cio intendendo soltanto il suo corpo, che quanto fa il senso letterale; ma pu essere intesa anche secondo la sua anima (psiche), cogliendone il senso morale o psichico; infine possibile comprenderla secondo il suo spirituale, scoprendone cos il senso spirituale o mistico. Origene propone di collegare la lettera e lo spirito del testo biblico. Il senso letterale sempre propedeutico,
8

catechismo: nel 1937, quando lepiscopato francese pubblica il primo catechismo nazionale, Charles che fa parte della commissione preparatoria del testo pensa di proporre il suo catechismo biblico. Risposta del presidente della commissione, card. Verdier: Va bene, ma il catechismo di Charles. Ci che noi vogliamo il catechismo della Chiesa: dogma, morale e sacramenti. - Momento decisivo nella riscoperta della fonte Bibbia per la catechesi , negli anni Trenta, la vicenda della teologia kerygmatica, che suggerisce una catechesi altrettanto kerygmatica. - Chi propone la teologia kerygmatica: un gruppo di Gesuiti docenti nella Facolt teologica di Innsbruck. Tra di essi il protagonista Josef Andreas Jungmann (1889-1975), grande liturgista e pastoralista. - Nel 1936 Jungmann pubblica il testo-manifesto della teologia kerygmatica. Tesi: Punto di partenza: severa diagnosi della situazione pastorale dellepoca. Tra le cause: la predicazione e linsegnamento religioso, inadatti. Inadatti perch lannuncio fatto in termini teologici. Ci non corretto, perch teologia e predicazione sono forme diverse del servizio della Parola. La teologia serve per spiegare, sistematizzare, giustificare, difendere la fede. Ma questo non pu essere il compito della predicazione -catechesi, che essenzialmente al servizio del kerygma. Dobbiamo conoscere il dogma, ma il kerygma che dobbiamo annunciare; si deve conoscere la chimica del pane, ma all affamato va dato il pane e non il testo di chimica che spiega com fatto il pane! Quindi la predicazione non deve annunciare una dottrina scientifica ma una serie di avvenimenti di salvezza che toccano il vertice nel kerygma di Cristo e del suo Regno. Cristo il principio di concentrazione e gerarchizzazione di tutte le verit della fede. - Lhistoria salutis culminante nel Cristo la troviamo nella Scrittura; dunque, il testo sacro non da considerare come una semplice autorit cui ci si pu eventualmente riferire per confermare la dottrina, ma come fonte principale di tutta la predicazione e catechesi. - Si noti: per i teologi kerygmatici, il kerygma non lannuncio di Cristo dato in termini essenziali, ma lannuncio di tutto il messaggio cristiano, fatto per in termini biblici.
29

beato Giovanni Battista Scalabrini (1839-1905). La prolusione del card. Alfonso Capecelatro, vescovo di Capua (1842-1912). Le sue tesi: Necessit di unificare tutto linsegnamento religioso nella persona di Cristo. Necessit di una catechesi storico-biblica, per motivi di ordine teologico e didattico: Chi guardi [] la natura del Cristianesimo, vede facilmente com'esso sia tutto in un mirabile intreccio di fatti e di dottrine soprannaturali: e i fatti e le dottrine risplendono di luce superna, e s'illuminano e si chiariscono a vicenda. Quasi sempre per le dottrine rampollano dai fatti soprannaturali; i quali, per questo stesso, risultano la parte pi importante della religione. Necessit di unificare insegnamento dogmatico e morale della catechesi, facendolo scaturire tutto dal mistero pasquale di Cristo: Io mi sono provato una volta a pensare quante verit morali si potrebbero dedurre dal solo mistero ineffabile della Passione, Morte e Resurrezione del Signore; e affermo sicuramente, che tutte le principali verit morali del cattolicesimo si possono dedurre da cotesto mistero. - Il movimento catechistico, nello stesso periodo, si sviluppa anche in Francia. Qui, nei primi decenni del 900, troviamo una vera e propria corrente di rinnovamento ad impostazione storico-biblica. - La voce pi autorevole: mons. Maurice Landrieux (1857-1926), vescovo di Digione. Il 22.9.1922 scrive la celebre lettera pastorale: Sinite parvulos Le premier enseignement par lvangile. Le tesi principali: Punto di partenza: constatazione della crescente difficolt incontrata dall'educazione religiosa infantile. Tra le cause: il catechismo, testo non adatto alla catechesi: Il Catechismo, sempre una lezione, il Vangelo una storia. Perch voler insegnare come una lezione ci che pu essere insegnato come una storia? Il fanciullo subisce la lezione, ma non si stanca mai delle storie []; egli entra dentro la storia, vi si colloca interamente, con la sua immaginazione, con la sua sensibilit. Quale il rimedio? La catechesi costruita sul Vangelo, perch si potrebbe essere perfettamente istruiti nella religione conoscendo solo il Vangelo, in quanto nel Vangelo stesso c tutta la sostanza del Catechismo; ma non vero il contrario: il Vangelo non c nel Catechismo. Per dare corpo ai suoi orientamenti, il Landrieux si appoggia all abb Eugne Charles (+ 1948), che pubblica Le Catchisme par lvangile in tre volumi, indirizzati ai sacerdoti, alle mamme e alle catechiste e ai bambini stessi. - Ma a livello ufficiale continua a dominare lidea tradizionale di
28

non manca mai invece il senso spirituale a cui si giunge mediante linterpretazione allegorica. Essa rende possibile lindividuazione del senso anagogico grazie al quale si scopre che le realt terrene, di cui parla la Scrittura, sono typoi, figure delle realt celesti; essa porta alla conoscenza del senso morale, direttamente applicabile alla vita cristiana. -- La scuola antiochena con Teodoro di Mopsuestia, Giovanni Crisostomo, senza trascurare il senso spirituale afferma una ricerca del senso letterale per garantire meglio il primo, che ha ragione di fine. Teodoro di Mopsuestia il pi illustre esponente della scuola. Il letteralismo esegetico lo porta a interessarsi alla storia di Israele, al contesto storico dei testi e alla loro analisi letteraria. Girolamo il pi grande biblista della patristica occidentale. Inizialmente origenista, dal maestro eredita linteresse per i dati filologici e storici. A causa della polemica antiorigenista Girolamo si accosta allinterpretazione antiochena letteralista, senza abbandonare del tutto linsegnamento di Origene. Nei commenti ai profeti applica un metodo che coniuga il punto di vista filologico, storico e spirituale. Agostino nella fase manichea rifiuta la Scrittura per le incongruenze che riscontra nella interpretazione letterale, scopre linterpretazione allegorica della Scrittura attraverso la predicazione di Ambrogio, che lo conduce alla conversione.. Poi raggiunge posizioni vicine a quelle di Girolamo, senza il bagaglio filologico e storico di questi. Orienta tutte le norme interpretative al raggiungimento di una comprensione del testo biblico capace di edificare la carit e di stabilire la verit di fede. Gregorio Magno (540-604) ammette la necessit di ricercare il senso letterale e storico del testo sacro per poter costruire sulla sua base il senso tipologico e, infine, quello morale, il significato decisivo. Ci che importa leggere la Scrittura per scoprirvi un nuovo modo di vivere. Si tratta quindi di una lettura che non tanto istruisce in una dottrina ma educa a una vita spirituale; una lettura in cui interviene lo Spirito per orientare a Dio la vita del lettore. Non una nuova interpretazione teorica e speculativa, bens una lettura inserita nel contesto liturgico che porta a imitare ci che dice e a orientare la vita. 2.3 La prassi Quanto alluso pastorale si intrecciano tante forme di impiego. La Bibbia assunta come base di partenza, come itinerario di svolgimento e come traguardo di arrivo, anche se la catechesi non riguarda soltanto il testo biblico. - La dottrina Il filone dottrinale emerge gi nellAT, provocato dal confronto con il
9

giudaismo e la lotta contro le eresie. Questa tendenza presente nella Didach e nel Pastore di Erma, nellEpistola di Barnaba, nella prima Apologia di Giustino, nellEsortazione ai pagani di Clemente di Alessandria. La pagina biblica nel suo racconto storico-salvifico orientata principalmente a produrre la conversione del cuore, a fare da cibo spirituale dei monaci e dei fedeli sotto la guida dei Vescovi. - Il Simbolo o Credo Il primo sviluppo della catechesi biblica dei Patri apostolici la nascita del Simbolo o Credo (fine II sec.), dove la linea storica della Bibbia si concentra su alcuni punti essenziali. - Il catecumenato Nel catecumenato (sec. II a IV) si realizza una catechesi biblica. Il catecumeno non solo ascolta le Scritture, ma compie il tragitto della storia di salvezza testimoniato nel libro Sacro, il cui culmine la Pasqua. - La liturgia Per coloro che diventano cristiani, la liturgia diventa la fonte principale per la conoscenza della Bibbia nella comunit. Nellomelia la Scrittura spiegata come storia di salvezza la cui chiave il mistero pasquale. Informazioni si trovano nelle Constitutiones Apostolicae, nelle Omelie di Ambrogio, Gregorio di Nissa, Agostino, Gregorio Magno. La catechesi in senso stretto riguarda i misteri della fede annunciati dalla Scrittura, detta didaskalia come si deduce dalla 18 catechesi di Cirillo di Gerusalemme. - Lettura personale Luso privato della Bibbia non era proibito, ma consigliato (Canone di Ippolito, 27; Gregorio Magno, Pastoralia v. 46). Ma vi erano difficolt di lettura, Agostino e Girolamo trattano di questo. Melania leggeva annualmente la Bibbia (Girolamo, Epistola 108,26). Girolamo offre un piano di lettura (Epistola 107,12). La Bibbia era considerata il pi importante mezzo di edificazione spirituale. Nutre come leucaristia (Origene). Il Salterio rende efficace la voce di Cristo (Ambrogio, Agostino). - I monaci Tra i monaci vi una frequentazione della Bibbia, che comporta impararla a memoria, pregarla come specchio dellanima (Gregorio Magno). La pratica della Lectio divina si va delineando (Cassiano). Diventa un pratica permanente dellesperienza cristiana. - Bibbia e cultura
10

Alla fine del secolo XIX viene adottato dai vescovi della Lombardia e del Piemonte un Compendio di Dottrina Cristiana (1896). Questopera risulta dal formulario composto nel 1765 dal sacerdote dellOratorio Giuseppe Maria Giaccone, che utilizza il catechismo di Pouget e Boussuet su richiesta di Mons. Michele Casati, teatino, vescovo di Mondov, per essere usato nella sua diocesi. Supera quello di Roberto Bellarmino, ed conosciuto come Catechismo di Casati. Il primitivo Casati era stato composto utilizzando molto il Catechismo di Montpellier scritto dal vescovo Charles J. Colbert, condannato da Roma come Giansenista nel 1721. I vescovi della Lombardia lo adottarono. Quando i vescovi del Brasile i primi anni del 1900, su richiesta del Concilio Plenario per lAmerica latina del 1899, elaborarono elaborarono il loro Catechismo della Dottrina Cristiana usarono quello dei vescovi di Lombardia, non solo lo tradussero, ma lo adattarono e rielaborarono con creativit. Limportanza del testo di Lombardia consiste nel fatto di essere stato, attraverso fasi successive e profondi cambi, trasmesso nel 1905 e poi nel 1912 nel celebre Catechismo di Pio X. 4.4.4. Il progressivo ricupero della Bibbia nel movimento catechistico - Dalla met degli anni 70 dell800, a partire da Germania del Sud (Monaco) e Austria, inizia un movimento catechistico che punta al rinnovamento della catechesi (mentre, nella Chiesa in generale, abbiamo un movimento biblico che certo influisce anche sulla catechesi). - Il primo rinnovamento proposto riguarda il metodo; rinnovamento che per ha ricadute sul contenuto, in chiave biblica: - Si constata che il metodo tradizionale utilizzato nellinsegnare il catechismo non rispetta la psicologia dellapprendimento umano: si procede dallignoto al noto, dallastratto al concreto, con metodo deduttivo. - Invece luomo impara con metodo induttivo, procede dal concreto allastratto, dal noto allignoto. - La catechesi, allora, deve comunicare la verit cristiana attraverso un racconto concreto; con laiuto del catechista, con metodo induttivo, il catechizzando coglie la verit o la norma universale contenute nel racconto. - Naturalmente il racconto pi usato quello biblico. - Tra le due guerre continua il rinnovamento metodologico; si accetta la proposta dellattivismo. I catechizzandi imparano facendo: ricerche bibliche, sceneggiature e recite di racconti biblici, ecc. - Nello stesso periodo inizia il rinnovamento catechistico anche in Italia: - 1889: 1 Congresso Catechistico Italiano, a Piacenza, organizzato dal
27

logica, avesse concetti chiari (scientifici), che la dottrina fosse completa ed esposta correttametne (ortodossia) e non mancasse lapologetica (di carattere biblico e dal punto di vista della storia della Chiesa). Intendeva il catechismo come libro che doveva essere insegnato con autorit e imparato, il catechista doveva spiegare (metodo di spiegazione del testo) e lallievo doveva ricevere o meglio imparare a memoria. La versione basica aveva pi di 1000 domande e risposte. Segue la teologia neoscolastica. Struttura linsieme nei temi: Credo, Comandamenti, Sacramenti e Preghiera. Si ispira in parte in quello di Canisio. Ai bambini viene insegnata la storia sacra, della Bibbia si fa un uso apologetico. Presenta una concettualit astratta (dogmatica) invece della intuizione del concreto (biblica); contenuto eccessivamente sviluppato invece di concentrazione delle idee, secondo la capacit dei bambini e dei destinatari; insegnamento autoritario e passivo invece di insegnamento ed educazione viva, assunta con responsabilit dal catechista capaci di far crescere i catechizzandi. Molte di queste cose vennero criticate, per questo si fecero diversi adattamenti e riduzioni: J. Linden nel 1900 e Th. Monnichs, sj. Questa ultima fu adottata nel 1925 dal catechismo unico tedesco. La Sacra Scrittura risulta svalutata rispetto al catechismo. Il catechismo di Deharbe riesce a sostituire quasi tutti gli altri catechismi. Viene tradotto in varie lingue ed stato presente negli Stati Uniti del nordamerica e in altri paesi fino alla met del secolo XX. - Spesso le formula teologiche sono complesse, senza espliciti riferimenti al loro fondamento biblico. Es.: - D. Vi distinzione reale nelle divine perfezioni? R. Non vi alcuna reale distinzione, perch le perfezioni divine sono la stessa essenza divina considerata dal nostro intelletto sotto diverso aspetto e secondo la molteplice cognizione imperfetta che abbiamo delle differenti operazioni divine. - D. In qual modo Dio Padre genera il Figlio? R. Dio Padre, conoscendo perfettamente se stesso nella sua divinit, senza punto mutarsi esprime sostanzialmente se stesso, ossia genera il Verbo, che il Figlio uguale e consustanziale al Padre. - D. In qual modo lo Spirito Santo procede dal Padre e dal Figliuolo? R. Procede dal Padre e dal Figliuolo, come da unico principio, per via di volont in quanto termine dell'amore consustanziale ed eterno del Padre e del Figliuolo, stringendo in un vincolo indissolubile il Generante e il Generato (da una Spiegazione della dottrina cristiana compilata da Monsignor Ludovico Schller, in uso a Roma a fine Ottocento). - Fonte e autori dei Catechismi della Dottrina cristiana in Italia
26

Si d un confronto necessario di fronte alla cultura pagana. Per Origene e Girolamo senza formazione e scienza la Bibbia non pu essere compresa e trasmessa. Agostino raccomanda ai predicatori e maestri lo studio della grammatica e della retorica. Lespressione artistica si esprime nei cicli dellAT e del NT. 3. Il Medioevo (sec VII-XV) Quando tutto nella Bibbia, ma la Bibbia non arriva a tutti Si tratta di un periodo complesso. Ha una significativa importanza ermeneutica e pastorale. 3.1 La presenza Nessuna epoca storica si impregnata di Bibbia come il medioevo. Essa il libro della Chiesa e della societ, della fede e della cultura, allora strettamente unite. fonte e norma del lavoro educativo, della scienza e dellarte. La Bibbia una visione di Dio, delluomo e del mondo (Cf. Divina Commedia). C poco spazio per il sapere autonomo delle scienze positive che incominciano ad affermarsi, che devono cercare il loro spazio in un drammatico contrasto con la Bibbia, o meglio con la concezione dominante circa la Bibbia. Il possesso ed uso immediato del Libro Sacro limitato quasi esclusivamente ai chierici e ai monaci, con il commento teologico o nella forma di Lectio divina, mentre il popolo lo incontra nella liturgia, nelle rappresentazioni dellarte e nella predicazione popolare. 3.2 Lintelligenza La caratteristica principale della ermeneutica medievale non la preferenza per il senso spirituale, ma per la pluralit di sensi. La ricerca della ricchezza del senso biblico porta i medievali a diversi tentativi di sistematizzazione dei sensi biblici, quello pi riuscito il famoso distico del domenicano Agostino di Dacia (+ 1282) che presenta i quattro sensi: storia, allegoria, tropologia, anagogia. Littera gesta docet, quid credas allegoria, Moralis quid agas, quo tendas anagogia. La lettera insegna i fatti, lallegoria ci che devi credere, il senso morale ci che devi fare, lanagogia (o escatologia) ci a cui devi tendere. Il senso letterale della Scrittura (littera) mostra i fatti storici narrati dalla Bibbia, cio la successione degli interventi di Dio nella storia della salvezza. Questa storia (littera) nasconde per il mistero di Cristo (il senso spirituale dei
11

Padri) che si articola a tre livelli: lallegoria, cio il riferimento a Cristo e alla chiesa; il senso moralis o tropologico, mediante il quale la Scrittura offre un orientamento sicuro per regolare la vita cristiana secondo i criteri voluti da Dio; lanagogia, il senso biblico che apre la conoscenza delle realt escatologiche, oggetto della speranza. Anche se laccento cadeva sul senso spirituale e mistico, si conservava il principio che il senso spirituale solo valido quando basato sul senso letterale, questo principio impediva di cadere in una arbitrariet e perdere il vero senso del messaggio biblico. Nel medioevo la lettura della Bibbia non persegue un obiettivo filologico ma il proposito di meditare sui testi sacri, come cammino di accesso al mistero di Dio e alla croce di Cristo. Lesegesi medievale tende a postulare lesistenza di un senso differente al letterale e a dare un maggior valore al senso spirituale. Nel periodo aureo della scolastica (XII-XIII) si impone accanto ad altre forme, il commento dotto della Sacra Pagina, portando il dato biblico entro una sistemazione dottrinale (teologia), che corre il rischio di perdere la linea storico-salvifica a favore di una linea concettuale astratta. In questa linea si muove la catechesi post-tridentina fino quasi alla vigilia del Vaticano II. 3.3 La prassi Quanto alla pastorale e catechesi alla base c la Bibbia con alti e bassi secondo luso che se ne fa. Si affermano vari tipi di lettura: monastica, scolastica, pastorale. - Lectio monastica o Lectio divina La Lectio divina affonda le sue radici nella lettura patristica della Bibbia e occupa un vasto periodo tra i secoli VIII e XII. Il grande padre della Lectio divina Gregorio Magno. Pi tardi, nel secolo XII, Bernardo di Chiaravalle raccoglier questi orientamenti proponendo come scopo della Lectio divina lesperienza religiosa della presenza di Dio. Il certosino Guigo scrive la Scala claustalium con i suoi diversi gradi: lectio, meditatio, oratio, contemplatio. La Lectio divina e tale era la lettura della Bibbia nella teologia monastica- non era intenta a conoscere un passato ormai scomparso n a soddisfare una curiosit avida soltanto di sapere; essa cercava nella Bibbia il nutrimento di una fede che, partendo dai testi sacri e dai fatti che essi riferiscono, vuol conoscere il mistero di Cristo e della Chiesa, perch la Chiesa si dischiuda in esistenza cristiana e contempli gi in anticipo leternit verso la quale in cammino. - Lectio scholastica
12

domande e risposte: moltissime domande riguardano AT e NT, continuamente richiamati e mescolati, senza soluzione di continuit. [Naturalmente, la lettura e presentazione della Bibbia letterale : cf quanto dice in alcune istruzioni catechistiche a giovani liceisti palermitani, intorno al 1846, il p. Luigi Taparelli d Azeglio (1793-1862): non veggio perch dovr torturare i testi per trovar nelle origini del mondo un miracolo di meno dove tutto , rispetto all'andamento presente di natura, meraviglia e portento]. - I testi e gli autori di cui sopra sono per eccezioni: ancora per tutto lOttocento il catechismo un manuale di teologia in sintesi, le cui affermazioni (le risposte) sono formule teologiche. Es.: - Di tutti i libri il pi difficile un buon Catechismo; questo un compendio di teologia; luomo pi dotto maggiormente ne capisce la difficolt (Prefazione al catechismo della diocesi di Acqui, 1862). - Nel 1865 il p. Perrone SJ, neotomista, a Roma esamina per lapprovazione un catechismo preparato da mons. Guglielmo Massaja (18091889), per i popoli Galla dellEtiopia. un testo inculturato. La condanna totale. Il Perrone si rifiuta di considerare teologia quel testo infarcito di barbarismi e quasi affatto privo dei termini tecnici dei manuali teologici, e manda in crisi il Massaja. Un catechismo tedesco che riscuote molto successo nel contesto neoscolastico nel secolo XIX quello di Deharbe. - Il catechismo di Deharbe Deharbe nasce nellanno 1800 a Strasburgo e muore nel 1871 a Maria Laach. Questo autore si posto la questione del catechismo. La molteplicit di catechismi in uso e il timore che si perdesse la vera fede, fa sorgere il desiderio di un catechismo unico. Spinto da qualche vescovo elabora il catechismo e lo pubblica anonimo con il titolo: Catechismo cattolico, o Dottrina con un breve compendio della storia della religione dallinizio del mondo fino ai giorni nostri. Per giovani e adulti (Regensburg e Lucerna 1847). Nel 1878 i vescovi tedeschi accettano questo catechismo come base del nuovo catechismo per i bambini e il popolo. Di questo testo chiamato Grosser Ketechismus, si fecero riduzioni per scuole elementari, rurali, ecc., dal titolo Kleiner Katechismus. Dovuto a critiche si elabor anche il Mittlerer Katechismus con diversi adattamenti. I catechismi dovevano essere commentati. Caratteristiche di questo catechismo: Deharbe volle che la sua opera fosse
25

della psicologia dei catechizzandi; anche in questo testo abbiamo esposizione storico-biblica e domande-risposte; il testo conosce un grande successo: ha almeno 478 edizioni e 19 traduzioni, fino allOttocento (bench messo allIndice nel 1728, donec corrigatur, perch accusato di qualche venatura giansenista). Grande il suo influsso: dopo Fleury molte dottrine, pur restando tali, avranno come premessa o pi spesso come appendice, un sunto di Storia Sacra, o della religione in genere, o anche della Chiesa. Fenelon, precettore alla corte di Francia, vescovo di Cambrai dal 1695 fino alla morte, scrive un trattato De l'ducation des filles. Ai cap. VI (De l'usage des histoires pour les enfants) e VIII (Instruction sur le Dcalogue, sur les sacrements et sur la prire), suggerisce una catechesi fatta di racconti biblici, specie del NT, collocando Cristo al centro. Le motivazioni addotte dai tre Autori: fondamentale la ragione psicologica; ma ci sono riferimenti anche alla storia della Chiesa dei Padri, e pure cenni alla pi profonda ragione teologica: Dio si rivela in una storia. -La Bibbia (specie il NT) viene ricuperata, anche attraverso i catechismi delle feste: pensati per gli adulti, presentano il messaggio cristiano a partire dai misteri celebrati nelle feste e nelle domeniche; celebri i catchismes des ftes di Bossuet e La Salle (1651-1719). Questo tipo di catechismo si diffonde appaiato alle dottrine; lo troviamo in molti formulari dell Ottocento, nei testi di Pio X, ecc. - Nel Settecento, nelle scuole della Germania e dellimpero asburgico (e poi altrove, come in Piemonte), si introduce la materia Storia Sacra, distinta dalla materia catechismo; presenza e distinzione che troviamo anche nell800. - Tra Sette e Ottocento, propongono una catechesi storico biblica Johann Michael Sailer (1751-1832) e il suo allievo Johann Baptist Hirscher (17881865). - Hirscher anche esponente di spicco della Scuola teologica di Tubinga; una corrente teologica che valorizza molto lidea di storia della salvezza e quella di Regno di Dio, categoria biblica per eccellenza. La Scuola per soccombe sotto il crescente Neotomismo che, in campo catechistico, propugna decisamente una catechesi dottrinale secondo lo schema tripartito richiamato sopra. - Antonio Rosmini (1797-1855): molto critico verso la catechesi dottrinale tradizionale (cf la critica nella 2a delle Cinque piaghe); fin dal 1821 traduce il De catechizandis rudibus: Del modo di catechizzare glidioti. Considera la narratio agostiniana il miglior metodo catechistico in assoluto, per ragioni psicologiche e teologiche. Cosciente della novit proposta e della difficolt di attuarla, suggerisce di mescolare almeno dottrina e Bibbia. Pubblica un Catechismo disposto secondo lordine delle idee (1838), a
24

Verso la fine del sec. XII e agli inizi del XIII raggiunge il suo massimo sviluppo la Lectio scholastica della Bibbia. Questa viene letta e interpretata nelluniversit soprattutto per suffragare le costruzioni teologiche. Con Ugo da S. Vittore nel sec. XII, ma soprattutto nel secolo XIII, accanto alla Lectio monastica comincia a svilupparsi la Lectio scholastica, attenta alle Quaestiones sollevate dalla lettura e spiegazione della Sacra Pagina. Il teologo, infatti, prima di spiegare il manuale di teologia, prima di agire come magister sententiarum, deve spiegare la Scrittura come magister in Sacra pagina. Lobiettivo principale di questa lectio scholastica, attenta principalmente alle quaestiones suscitate dalla lectio della Scrittura, la ricerca di unauctoritas, cio il significato di un testo secondo il senso letterale, sul quale edificare poi la riflessione teologica. Di qui deriva la nuova presentazione del problema dei sensi della Scrittura e la valorizzazione del sensus litteralis, che troviamo in S. Tommaso, per il quale soltanto il sensus litteralis dimostrativo in teologia, mentre il sensus spiritualis non saprebbe fornire argomenti al teologo, poich esso non offre nulla che non si trovi chiaramente espresso da qualche parte nel sensus litteralis della Scrittura. Si elabora cos una teoria ermeneutica dellimpiego della Bibbia da parte del teologo, che suppone indipendenza fra il metodo teologico di leggere la Scrittura e quello praticato fino a quel momento nella lettura dei Padri. Il problema della separazione fra Scrittura e teologia e quello conseguente dellautorit della Scrittura erano cos posti. Entrambi esploderanno con tutto il loro vigore nella controversia suscitata dalla riforma protestante. Le due letture non dovevano essere separate, ma lo erano nella pratica e il popolo non era coinvolto, mentre nei Padri luso della Bibbia era teso ad uno scopo pi pastorale. - Lectio popolare Si tratta del modo come la Bibbia arriva alla gente semplice e sovente analfabeta mediante un triplice canale: la predicazione popolare, le raffigurazioni artistiche, la catechesi. -- La predicazione popolare preferisce tematiche morali e la pratica delle virt. La Bibbia letta secondo i quattro sensi. Domenico, Francesco dAssisi, Antonio da Padova, Tommaso dAquino, Caterina da Siena, Bernardino da Siena, Savonarola, ognuno a modo proprio, sviluppano il rapporto Bibbiapopolo e propongono una Bibbia centrata sul mistero di Cristo letta in situazione come scuola di vita. -- Le raffigurazioni artistiche. Una forma di catechesi biblica sono le raffigurazioni artistiche, la famosa Biblia pauperum o Bibbia dei poveri, espressa in particolare nelle vetrate, muri e portali delle cattedrali.
13

-- Catechesi. Lintroduzione del battesimo dei bambini (sec. V VI) porta ad una attenzione ai genitori e agli adulti. Si tratta di una catechesi dottrinale con impoverimento dei contenuti biblici, ridotti a episodi di storia sacra. La lettura della Bibbia ispira, ma anche soggiace allurgenza di un sapere della fede, articolato dallo schema: quid credendum (Credo), quid petendum (Pater), quid faciendum et fugiendum (Comandamenti), quid sperandum (Vita eterna, paradiso). La Bibbia viene mediata da una comprensione dottrinale, con il rischio di oscuramento della portata kerigmatica del libro sacro, il suo isolamento dal contesto liturgico, la riduzione moralistica.
3

Come il catechismo di Astete stato presente durante tre secoli e mezzo, specialmente nei paesi evangelizzati dalla Spagna, in modo speciale Messico e Filippine. Ha segnato uno stile di oggettivazione della fede, di sicurezza nelle risposte con assenza di motivazioni per sostentarle. Non presenta riferimenti biblici. 4.4.3. Lassenza della Bibbia, con qualche eccezione - Nel contesto di cui sopra non c spazio per una presenza esplicita della Bibbia: - gi nel Medioevo abbiamo notato lassenza della Bibbia in campo catechistico, - con il Cinquecento lassenza si accentua a motivo dellopposizione al Sola Scriptura dei protestanti. - Alla luce della tesi protestante si comprendono le disposizioni del Concilio di Trento e quelle successive circa la Bibbia nel mondo cattolico: - durante i dibattiti conciliari tridentini, i Padri sono divisi: spagnoli e francesi sono contrari alle traduzioni dei testi sacri; tedeschi, italiani, polacchi, favorevoli; - al Concilio vince la linea dura: esso detta regole ferree circa la stampa, la diffusione, il commento dei testi sacri; - tale legislazione viene ripresa e specificata in senso restrittivo nei decenni seguenti (Indice). - Col Seicento, per, anche in campo cattolico c pi attenzione alla Bibbia. - Da allora, periodicamente, nella catechesi abbiamo lapparire di catechismi almeno in parte di carattere storico-biblico; ma sono funghi isolati, sempre destinati ad essere soffocati dalla schiacciante maggioranza delle dottrine. - Qualche esempio: - 1544: pubblicata la Doctrina cristiana para instruccin e informacin de los indios por manera de hystoria, fondata sulla catechesi del domenicano Pedro de Crdoba, OP (1482-1521) e dei suoi confratelli in Centro America e Messico. - La triade francese: Jacques Bnigne Bossuet (1627-1704), Claude Fleury (1640-1723), Franois Fnelon (1651-1715); Bossuet, per la diocesi di Meaux di cui vescovo dal 1681 fino alla morte, scrive un catechismo (1687) in parte dottrinale e in parte storicobiblico; Fleury, santo prete, scrive il Catchisme historique (1683), dopo aver criticato severamente le dottrine perch aride nei contenuti e non rispettose
23

4. Epoca moderna (XVI XIX) La lunga marcia verso la fonte Periodo denso e travagliato per quanto riguarda anche il ruolo della Bibbia nella vita e formazione del cristiano: umanesimo, riforma e controriforma, illuminismo, questione biblica e rinnovamento cattolico. Concomitante affermazione dei diritti della scienza e dello spirito critico. 4.1 La presenza La Bibbia presente nella vita della Chiesa grazie allinvenzione della stampa. il primo libro stampato nel 1455, grazie a questo mezzo incomincia la sua diffusione. Non sar pi solo il libro delle chiese, ma di tutti. Nel periodo dopo la riforma la sua presenza nella catechesi sar per secoli legata alla controversia, in unottica apologetica, pi che allapproccio diretto. Dal punto di vista pastorale nella chiesa cattolica fino al Vaticano II la Bibbia appare per tanti secoli pi sussidio che fonte della catechesi. 4.2 Lintelligenza Diversi fattori intervengono nella storia e la cultura dellepoca che ripercuotono sulla catechesi e la pastorale. - Lumanesimo Il ritorno alle fonti classiche, il nuovo metodo critico nello studio dei testi e la riscoperta delluomo e della sua interiorit sono le note fondamentali che caratterizzano lumanista per eccellenza, Erasmo da Rotterdam (+1536). Erasmo torna al testo biblico e al contatto con i Padri della chiesa. Nel 1516 pubblica il testo greco del NT. Erasmo presenta la sua teoria dellinterpretazione nella Ratio seu methodus compendio perveniendi ad veram theologiam. Seguendo lorientamento patristico e del primo Medioevo, egli definisce la teologia come elucidatio scripturae e propone tutto un metodo e una serie di criteri ermeneutici per costruirla. anzitutto necessario un adeguato bagaglio scientifico e culturale: conoscenza delle lingue bibliche,
14

catechismi pi teologici. - Ottocento: la Chiesa in rotta di collisione col mondo moderno; si sforza di mostrare la verit delle sue affermazioni anche sotto il profilo razionale. Facciamo riferimento anche a due catechismi in lingua spagnola. - Il catechismo di Astete Gaspar Astete nasce nel 1537 e muore a Burgos il 30 agosto 1601. Diventa gesuita nel 1555. Si dica alla educazione religiosa della giovent. Diventa famoso con la Doctrina Christiana y documentos de crianza. Data di pubblicazione il 1599, nel 1593 se era fatta una edizione a Burgos. Lo aveva scritto nel 1576. Il contenuto diviso in quattro parti: credo, preghiera, comandamenti e sacramenti, con lo stesso ordine di quello di Bellarmino. Molto semplice, con molte omissioni. Non giustifica le affermazioni. Non ci sono riferimenti biblici.. Gabriel Menndez de Luarca realizza una edizione nel 1788 in cui raddoppia le domande originali. Vi aggiunge una forte carica moralizzante. Altre aggiunte vengono fatte in edizioni successive da Benito Sanz e Fors (1886) e Daniel Llorente (1913). Insieme al Ripalda il catechismo che ha avuto pi influsso nella formazione religione nei paesi di lingua spagnola, anche nelle Filippine e in America. Presente per tre secoli e mezzo (fino al 1957). Ha avuto pi di mille edizioni. - Il catechismo di Ripalda Girolamo di Ripalda nasce a Teruel nel 1535 e muore a Toledo nel 1618. Gesuita. Scrive dei trattati di spiritualit. Lopera pi famosa Doctrina Cristiana, una esposizione breve pubblicata nel 1591. Gi nel 1586 il Provinciale dei gesuiti di Castilla afferma che la Doctrina del P. Ripalda molto teologica, e che i bambini non hanno bisogno di tanta teologia, come neppure i grandi. Nonostante la critica ha avuto ampia diffusione. Ha sofferto diverse manipolazioni, la pi importante da parte di Juan Antonio de la Riva, a Murcia nel 1800, che vi aggiunge 151 domande alle 336 originali, togliendone alcune. Il testo di Ripalda composto di 4 parti: credo, preghiera, comandamenti e sacramenti. E semplice nel suo schema, mancano elementi, Lo stile molto antiprotestante. Si rivolge ai bambini, ma introduce temi difficili. Nei sacramenti si nota un accento spiritualista. Juan Antonio de la Riva introduce lo stile scolastico.
22

della natura, della retorica e degli scritti antichi. Si deve esercitare la critica letteraria, cercando di scoprire il luogo, il tempo, loccasione, lintento e il tono di ogni libro biblico. Occorre tener presente il contesto di ogni brano biblico, interpretandolo secondo il pensiero generale dellautore e di tutta la Scrittura. Si pu ricorrere agli scritti dei Padri, ma non deve essere un uso indiscriminato, bens critico e di prima mano. Soprattutto necessario tendere alla conoscenza di Cristo, centro e cuore della Scrittura, a cui conducono tutti i suoi libri. Preferisce il senso letterale della Scrittura. Erasmo esercita una influenza enorme al suo tempo: coniuga il vecchio e il nuovo. Introduce la dimensione critica dellUmanesimo, combinandola con la cultura patristica e tradizionale. Si riscopre cos la Scrittura come il centro della teologia e della vita del cristiano, situandola nel cuore della riforma della chiesa. Tuttavia la sue idee hanno poca fortuna nei difficili anni a seguire. - La riforma protestante La riforma mette in primo piano il problema ermeneutico. Il principio su cui tutta la Riforma pretende di fondarsi il principio della sola Scriptura, corrisponde allintroduzione di un nuovo principio ermeneutico. Infatti, il principio della sola Scriptura non significa solo il rifiuto di ogni regola di fede e di interpretazione esteriore alla Scrittura, implica la possibilit per la Scrittura di rivelare da se stessa il suo significato. La Scrittura viene detta per se certissima, facillima, apertissima, sui ipsius interpres, omnium probans, iudicans et illuminans. Lutero in polemica con lautorit del papa si appella allautorit unica della Sacra Scrittura. Il cristiano ha accesso diretto alla Scrittura, al suo senso autentico, purch vi si avvicini predisposto ad accogliere la luce dello Spirito. Secondo Lutero le Scritture debbono essere intese soltanto nello Spirito in cui vennero scritte, Spirito che si pu trovare presente e vivo solamente nelle sue stesse lettere sacre, quelle da lui scritte. Nessuna autorit umana pu confermare linterpretazione autentica della Scrittura. Questa interprete di se stessa e la pietra di paragone che ci confermer il nostro essere o no nella vera interpretazione lesperienza interiore di sapere se essa ci conduce o meno a Cristo, il cuore del Vangelo e di tutte le Scritture. Alcune frasi di Lutero: La Scrittura sola regni e che non venga esposta dal mio spirito o da altri uomini, ma venga intesa per se stessa e per il suo spirito. Io non posso soffrire che simpongano limiti o modi dinterpretare la Scrittura, poich la Parola di Dio, che insegna ogni libert, non deve n pu essere cattiva. - La controriforma: il Concilio di Trento (1545-1563) Il Concilio di Trento sente il bisogno di opporsi alla Riforma con un altro principio ermeneutico, riproponendo ai credenti la Chiesa e la Tradizione
15

come il luogo di preservazione e di sviluppo della Parola di Dio. La reazione della chiesa cattolica si trova nel decreto sulla Scrittura e la tradizione della IV sessione del Concilio di Trento che condanna il principio della libera interpretazione della Scrittura contro il senso dato dalla chiesa. Per reprimere gli ingegni troppo saccenti (il sacrosanto Concilio) dichiara che nessuno, basandosi sulla propria saggezza, negli argomenti di fede e di costumi che riguardano la dottrina cristiana, piegando la sacra Scrittura secondo i propri modi di vedere, osi interpretarla contro il senso che ha (sempre) ritenuto e ritiene la santa madre Chiesa, alla quale spetta di giudicare del vero senso e dellinterpretazione delle sacre Scritture o anche contro lunanime consenso dei Padri, anche se queste interpretazioni non dovessero essere mai pubblicate. Chi contravvenisse sia denunciato dagli ordinatori e punito secondo il diritto. La contrapposizione tra il principio protestante della sola scriptura e quello cattolico di Bibbia e tradizione ha effetti a tutti i livelli e anche catechistici con un atteggiamento di cautela nelluso diretto del Libro Sacro da parte del popolo e dei fedeli cattolici. La teologia controversistica, in lotta con il protestantesimo e forse come reazione polemica, esalta il ruolo della tradizione, diminuisce limportanza della Scrittura. - Il Rinascimento: razionalismo, illuminismo e critica storica Il secolo XVI non soltanto il secolo della Riforma protestante, il secolo del Rinascimento. Lautorit della Bibbia, accanto a quella dei classici greci e latini, torna alla ribalta, e gli umanisti del sec. XVI inaugurano un modo nuovo di accostare i testi antichi. Per ritrovare in essi lantichit vivente nella sua freschezza originale, alla ricerca e alla pubblicazione di manoscritti, essi aggiungono una conoscenza approfondita delle lingue antiche (anche orientali) e metodi di analisi letteraria pi obiettivi, e affinano progressivamente la critica storica alla scopo di ricuperare lautentico passato. Le moderne critiche testuale-letteraria-storica, che si svilupperanno nel secolo XIX e XX sono figlie del Rinascimento. Le opere classiche e la Bibbia vengono avvicinate con lo stesso metodo storico-critico. Inoltre luomo moderno non si accosta pi alla Bibbia con lo stesso atteggiamento dei Padri della chiesa antica o dei teologi medievali. Le domande che le pone non sono pi solamente n, in generale, immediatamente domande nate dalla fede. Larmonia fondamentale di una volta tra la dottrina della fede nata dalla Bibbia e la cultura non c pi. Luomo moderno fa partire le sue interrogazioni da un mondo che s creato al di fuori delle realt della fede. Il famoso caso Galileo Galilei (1564-1642), Di primaria importanza furono il suo ruolo nella rivoluzione astronomica e il suo sostegno al sistema eliocentrico e alle teorie copernicane. Accusato di voler sovvertire la filosofia
16

Tridentini ad parochos Pii V editus, Romae, 1566" (in-folio). Il concilio ordin le traduzioni in tutte le altre lingue (Sess. XXIV, "De Ref.", c. vii). Il concilio intese il catechismo come il manuale ufficiale per l'istruzione popolare, il settimo canone, "De Reformatione" (Sess. XXIV) recita: "Perch il fedele possa avvicinarsi ai sacramenti maggior reverenza e devozione, il Santo Sinodo incarica tutti i vescovi che li amministrano a spiegare i gesti e le usanze in modo che adatto alla comprensione del popolo; devono inoltre osservare che i propri parroci osservino la stessa regola con piet e prudenza, facendo uso per le loro spiegazioni, dove necessario e conveniente, della lingua volgare; e siano conformi alle prescrizioni del Santo Sinodo nei loro insegnamenti (catechesi) per i vari Sacramenti: i vescovi devono accertarsi che tutti questi insegnamenti siano accuratamente tradotti in lingua volgare e spiegati da ogni parroco ai fedeli...". Il catechismo, bench scritto primariamente per i parroci, fu inteso anche come uno schema fisso e stabile di insegnamenti per i fedeli. Il testo diviso in quattro parti: 1. La fede e il suo Simbolo. 2. I sacramenti. 3. I precetti del Decalogo. 4. Lorazione, in particolare il Padre nostro. I vescovi si affrettarono a diffondere in ogni modo il nuovo catechismo, sia leggendolo essi stessi per memorizzarlo che esortando i sacerdoti a discutere su di esso in ogni loro raduno e a utilizzarlo per l'istruzione dei fedeli. - Il catechismo di Roberto Bellarmino (Montepulciano, 4 ottobre 1542 Roma, 17 settembre 1621) Il Card. Bellarmino noto per le sue opere catechistiche: Dottrina Cristiana Breve e Dichiarazione pi copiosa della Dottrina Cristiana (1598). Queste due opere hanno ricevuto lapprovazione del papa e sono state tradotte in varie lingue; sono state in uso fino al XIX secolo. - Lo schema in 3 parti lo troviamo nei catechismi giansenisti (Sei/Settecento), nel catechismo di Napoleone (1806), nei catechismi dellOttocento ispirati al Neotomismo, fino al Pio X del 1912 (domanda -risposta). - Comune ai due schemi limpianto teologico: la verit presentata con le categorie della teologia; dottrina: il catechismo spesso intitolato Compendio di Dottrina Cristiana o semplicemente Dottrina Cristiana; e il catechizzando va alla dottrina. - Anzi limpostazione teologica e anche razionalistica si accentua nei secoli: il catechismo ha una deriva teologizzante e razionalizzante (Bedouelle). Qualche motivo: - Controversie dentro e fuori (con i protestanti) la Chiesa. - Settecento: Illuminismo: la teologia valorizza molto la ragione e rifiuta i catechismi troppo semplici e a volte favolosi del passato. Risultato:
21

Un breve accenno al catechismo di Pietro Canisio, il catechismo del Concilio di Trento e quello del Card. Bellarmino. - Il catechismo di Pietro Canisio (Nimega, 8 maggio 1521 Friburgo, 21 dicembre 1597) I suoi scritti pi diffusi sono i tre Catechismi composti tra il 1555 e il 1158. Il primo Catechismo era destinato agli studenti in grado di comprendere nozioni elementari di teologica; il secondo ai ragazzi del popolo per una prima istruzione religiosa; il terzo ai ragazzi con una formazione scolastica a livello di scuole medie e superiori. La dottrina cattolica era esposta con domande e risposte brevemente, in termini biblici, con molta chiarezza e senza accenni polemici. Solo nel tempo della sua vita sono state ben 200 le edizioni di questo Catechismo. E centinaia di edizioni si sono succedute fino al Novecento. Per secoli in Germania la gente chiamava il catechismo semplicemente il Canisio, e per secoli ha formato la fede delle persone. - Il catechismo del Concilio di Trento (1566) detto anche Catechismo tridentino o Catechismo romano, un catechismo rivolto ai sacerdoti (ad parochos) promulgato ufficialmente subito dopo la conclusione del Concilio. Aveva lo scopo di fornire un manuale autorevole che fosse base per gli insegnamenti dei sacerdoti ai fedeli. Nelle discussioni in seno al concilio di Trento emerse la volont di riunire in un unico testo ufficiale le basi di tutti gli insegnamenti della Chiesa Cattolica: Mossi da tale stato di cose i Padri del Concilio Ecumenico Tridentino, con il vivo desiderio di adottare qualche rimedio salutare per un male cos grave e pernicioso, non si limitarono a chiarire con le loro definizioni i punti principali della dottrina cattolica contro tutte le eresie dei nostri tempi, ma decretarono anche di proporre una certa formula e un determinato metodo per istruire il popolo cristiano nei rudimenti della fede, da adottare in tutte le chiese da parte di coloro cui spetta l'ufficio di legittimi pastori e insegnanti (Prefazione del Catechismo, 4). Questa decisione fu presa nel corso della diciottesima sessione del concilio (26 febbraio 1562) su suggerimento del cardinale Carlo Borromeo che desiderava una riforma del clero. Papa Pio IV affid la composizione del catechismo a quattro teologi: l'arcivescovo di Lanciano Leonardo Marino, l'arcivescovo di Zara Muzio Calini, il vescovo di Modena Egidio Foscarini e il domenicano portoghese Francisco Fureiro; la supervisione del lavoro fu compito di tre cardinali: Borromeo supervision la redazione del testo originale italiano che fu terminato nel 1564, quindi fu riesaminato dal cardinal Guglielmo Sirleto e tradotto in latino da Paulus Manutius e Julius Pogianus. La pubblicazione avvenne contemporaneamente in latino ed italiano nel 1566 su ordine di Papa Pio V con il titolo "Catechismus ex decreto Concilii
20

naturale aristotelica e le Sacre Scritture, Galileo fu per questo condannato come eretico dalla Chiesa cattolica e costretto, il 22 giugno 1633, all'abiura delle sue concezioni astronomiche, nonch a trascorrere il resto della sua vita in isolamento. La caratteristica di questa nuova tappa, che raggiunge lapogeo nel XIX, la ricerca del senso letterale, ma da prospettive completamente nuove. Si tratta di creare il senso letterale originario del testo, impiegando soprattutto i mezzi alla portata della ragione e lasciando in secondo piano, o addirittura ignorando, la natura ispirata della Scrittura. Si ricorre soprattutto al metodo comparativistico con altre letterature orientali, con i nuovi metodi e le nuove concezioni della storia e con i molti dati recuperati dalla archeologia. Latteggiamento prevalente cattolico inizialmente di difesa, in attesa che maturino i tempi di una pi serena e costruttiva scienza ermeneutica cattolica. - Il Concilio Vaticano I Il Vaticano I, nel Proemio della Costituzione dogmatica Dei Filius del 1870, d questa valutazione dellatteggiamento del Protestantesimo liberale sulla Bibbia: La Sacra Bibbia, ritenuta prima come lunica fonte e lunico arbitro della dottrina cristiana, ha cominciato ad essere considerata non pi come divina, ma come un mitico racconto. nata poi, e si sparsa largamente nel mondo, la dottrina del razionalismo o naturalismo. Essa, contraria in ogni cosa alla dottrina cristiana, perch soprannaturale, cerca con ogni sforzo di stabilire il regno della pura ragione o natura come lo chiamano- escludendo Cristo, unico nostro Signore e Salvatore, dalle menti umane e dalla vita e dai costumi dei popoli. Per lermeneutica cattolica della Bibbia, la stessa Costituzione offre soltanto principi generali di carattere teologico, richiamandosi al concilio di Trento. - Effetti sullarea pastorale-catechistica Inizia la grande diffusione della Bibbia e con unautonomia laica e uno scarso uso diretto da parte dei cattolici dovuto alla proibizione della lettura. Nellet moderna prevale lattenzione alla dimensione critica, cio al come la Bibbia si esprime, superando una lettura tradizionale ingenua. Come reazione appare limportanza dellattenzione alla dimensione teologica, cio al che cosa dice veramente la Bibbia nella fede della chiesa. In prospettiva si delinea lattenzione futura alla dimensione ermeneutica, cio al perch la Bibbia dice ci che dice, ossia il senso riguardo alle situazioni reali di vita delle persone. 4.3 La prassi
17

- I catechismi Nellottica catechistica questa la stagione dei catechismi, determinati dalla riforma del Concilio di Trento di fronte alla profonda ignoranza del popolo cristiano (Canisio, Catechismus ad parochos o del Concilio). Nel secolo XIX la restaurazione neoscolastica porta a catechismi in cui la Scrittura si cita solamente fuori da uno schema stoico salvifico. Domina lo schema dogma, sacramenti, morale con qualche elemento di storia sacra (Catechismo Pio X). Eccezioni con indirizzo storico-biblico in Francia: Bossuet 1681, Fleury 1683, Fnelon 1688; in Germania: Sailer 1817, Hirscher 1842. Si afferma la Bibbia come Storia sacra: in Italia: Aporti, Don Bosco in linea apologetica e di edificazione morale. - La predicazione Predicazione come comunicazione della fede al popolo. - Predicazione apologetica contro gli abusi nella lettura della bibbia nellepoca dellilluminismo. Si predica il dogma senza uso della Bibbia. - Predicazione popolare nellepoca barocca, secolo XVIII, attraverso le missioni al popolo, quaresimali. Prevale lintento moralistico e devozionale (Paolo della Croce, Alfonso M. de Liguori). - Larte Le sacre rappresentazioni, una catechesi biblica di straordinaria efficacia tra il 1600 e 1700. Melodie sacre, messe, corali. 4.4. Luso della Bibbia nella Catechesi e nei catechismi dal Concilio di Trento ad oggi. 4.4.1. Dalla catechesi come narratio historiae salutis al catechismo dottrinale - Nel Medioevo: progressivo abbandono della concezione catechistica dei Padri. - Manca la catechesi parrocchiale; ai genitori tocca la catechesi dei figli. - Per i pastori danime il messaggio cristiano viene riassunto in schemi teologici. Es.: Artes praedicandi: - quid credendum (Credo) - quid faciendum et vitandum (morale) - quid sperandum (preghiera).
18

- Bella eccezione: Biblia pauperum: - Compare per la prima volta nella Germania del Sud Austria tra il 1250/1300. - Inizialmente diffusa a mano (la prima Biblia forse in 36 pp.), poi in xilografia e poi a stampa; diventa genere letterario diffusissimo. - Ogni pagina un trittico: al centro un mistero del NT (anttipo); ai lati due episodi dellAT che prefigurano lepisodio del NT (tipi); intorno al trittico figure profetiche, testi e cartigli che si riferiscono alle scene, - secondo il principio di Agostino: il NT nascosto nel AT; lAT si palesa nel NT, - in polemica con Catari e Valdesi che rifiutavano l AT come opera di Satana. NB: i pauperes non sono i fedeli semplici, capaci di comprendere solo le figure, ma i predicatori, specie quelli itineranti, provenienti da monasteri e dagli ordini mendicanti: si dichiaravano i veri pauperes Christi, in polemica con gli eretici. - C inoltre la catechesi biblica che deriva dagli apparati iconografici (affreschi, quadri..). 4.4.2. Lepoca del catechismo teologico -dottrinale, tra il 500 e l 800 - A partire dal sec. XVI, dopo una lunga preistoria, nella Chiesa cattolica compare e si afferma il catechismo, anche per un grosso impulso proveniente dal mondo protestante. - Catechismo il libretto che contiene quanto va comunicato, questo contenuto e lincontro catechistico. lo strumento per eccellenza della catechesi. - Il libretto un testo a domande e risposte dove sono contenute tutte le verit certe che il cristiano deve sapere imparandole a memoria, per ottenere la salvezza. - Queste verit sono dette secondo due schemi fondamentali: - quello pi antico, gi presente nel Cinquecento, in 4 parti: Credo sacramenti (liturgia) comandamenti preghiera; - quello un po pi recente, che si sviluppa nel Seicento, in 3 parti: Credo comandamenti sacramenti e preghiera considerati insieme come mezzi necessari per ottenere la grazia che permette di credere e osservare. - Lo schema pi antico nei testi del Cinquecento (Lutero e Calvino, Canisio, Catechismo di Trento, Bellarmino) e nei secoli seguenti ( Casati, 1765; Pio X del 1905), fino ad oggi (Catechismo della Chiesa Cattolica).
19

Potrebbero piacerti anche