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Napoli 20/2008 del 28/02/2008

FATTO di CRONACA

Domenica 23 marzo 2014

Davide Cerullo. Salvo i bambini di Scampia dalla criminalit organizzata


di Ilaria Marsanich Davide Cerullo cresciuto nel quartiere della droga e della malavita. Un uomo che entrato a far parte della criminalit organizzata in tenera et forse a causa della poca attenzione dei genitori nei suoi confronti. Cresciuto in una famiglia numerosa e povera, Davide sentiva il bisogno di guadagnare soldi per potersi permettere una vita dignitosa. Ha cos dovuto farsi strada in un ambiente difficile, pericoloso per un bambino eppure oggi pu dire di essere libero. Cresciuto negli ambienti degradati delle Vele di Scampia, stato arruolato dalla malavita allet di 10 anni come corriere di armi, droga e soldi e guadagnando 400 al giorno. Ammaliato da questa vita e gratificato dal senso di potere che aveva portando larma, decide di rimanere e servire i suoi capi . Ora per, Davide pu dire di essere uscito da questo giro grazie alla sua prematura esperienza nel carcere di Poggioreale allet di 17 anni, dopo un attentato alla sua vita e grazie allamore che ha per sua moglie e i suoi due figli. Per caso, in carcere, Davide trova il suo nome nella Bibbia e decide cos di cambiare vita. Strappa quella pagina e la tiene con se. Comincia ad avvicinarsi ad autori come Pasolini e cos si appassiona alla scrittura, cominciando a capire il senso della sua vita. Uscito dal carcere si trasferisce al nord, ma lamore per la sua citt lo fa tornare e decide cos di aiutare i bambini di Scampia al fine di salvarli dalla camorra, comincia a scrive e pubblica il suo primo libro che parla appunto di questi ragazzi e della loro difficile vita in seguito decide di aprire il centro insieme luogo in cui spera di riuscire a cambiare radicalmente questi giovani affinch non sprechino la loro vita tra droghe e armi. Urla a gran voce Davide, che lunico mezzo per demolire questo sistema di criminalit organizzata listruzione, perch ci saranno sempre di pi uomini liberi capaci di dire NO alla malavita. Per Davide gli irrecuperabili non esistono, tutti possono cambiare.

La Vela della Speranza,storia di chi ci crede.


di Giovanna Fiorentino "CentroInsieme" un'associazione che nasce in una delle Vele di Scampia,che navigano il mare della criminalit e pescano pesci per sfamare i propri sicari, storia di speranza e di vita,la stessa che ha dovuto vivere il suo fondatore Davide Cerullo,ex pusher e 9 di 13 figli. "Il ragazzo che a 20,oggi fa il Camorrista, il bambino che non ha avuto gli strumenti e l'affetto che gli si devono",parte da questo presupposto e dalla storia della sua vita,per ergere una vela di speranza sulle altre 3 che dominano incontrastate come quelle dei Pirati. La Mafia e la Camorra hanno pi paura delle scuole che di un Giudice,ecco perch Davide,insieme ad altre associazioni operanti a Scampia,ha voluto ergere un nuovo muro,basandolo sul mattone dell'istruzione.Istruzione,questa l'arma che Noi tutti possiamo usare contro le associazioni malavitose,perch fare il Camorrista non significa avere le palle,vuol dire essere Coglioni! E' proprio perch Davide crede profondamente nella scrittura e nel suo potere di persuasione,che ha deciso di scrivere dei libri,tre per l'esattezza,che hanno come denominatore comune la Speranza dei Giovani. "Ali Bruciate,i bambini di Scampia", scritto a quattro mani e porta l'esempio delle decine di sarcedoti e laici che ogni giorno nel loro piccolo ,cercano di far morire un p di marcio e portare un p di luce.E' Speranza,la stessa degli occhi dei bambini di Scampia. "Parole evase", il racconto della vita in carcere,dietro le sbarre,attraverso la testimonianza delle lettere ricevute di nascosto nei pacchi della biancheria e dei racconti dei carcerati stessi.Pone al centro la Donna,che entra come piccola ed esce come gigante. "La ciurma dei bambini e la sfida al pirata Ozi", una sorta di autobiografia nella quale si parla del gregge di pecore con cui lavorava a soli 7 anni Davide ed il gregge della speranza con cui invece lavora lui oggi.Una piccola favola con una grande verit. "Ho deciso di restituire alla vita tutte le botte che avevo preso,ora sto pagando il debito,contraccambiando con il bene",nasce per questo il Progetto Vela:Rendere consapevoli,atto a migliorare l'educazione,l'istruzione e la cultura dei ragazzi di Scampia,attraverso un doposcuola Gratuito e diversi progetti di bonifica della Vela in cui opera il Centro,leggere ed insegnare a scrivere aiuta questi ragazzi a capire che la legalit l'unica via d'uscita e l'unico modo per migliorare la propria vita.

Domenica 23 marzo 2014

Essere adolescenti a Scampia


di Laura Benedetto Essere adolescenti in una citt in cui il pi delle volte tutto il contrario di tutto non cosa semplice, se poi si vive in uno dei quartieri pi degradati e difficoltosi, i problemi sembra diventino insormontabili. Lo sa bene Davide Cerullo, un uomo di Scampia, che offre la sua esperienza a tutta la comunit, con una attenzione particolare ai giovani adolescenti. Adolescenti che , inseriti in quel contesto, si sentono conformi ad uno stile di vita, ad un modo di essere: quello dei vincenti. C la voglia di crescere in fretta, di sentirsi gi grandi, di voler perdere immediatamente linfanzia e di assimilare quanto prima i valori che, loro sono certi, li porteranno a grandi cose, a grandi successi. La storia di Davide simile a quella di molti ragazzi che vivono in quel mondo: il pi giovane di quattordici fratelli, nasce in una famiglia povera e per dare una mano in casa si sente attratto da quella realt fatta di soldi facili e potere. Inizia da li una strada in discesa, che comincia con il portare droga e armi a soli dieci anni per poi arrivare dopo poco alla sua prima pistola , incredibilmente trovata gi carica nella buca di un ascensore , e poi al carcere. Ed in carcere che capir gli sbagli compiuti , vedr con altri occhi il suo quartiere e decider che aiutare i giovani a non commettere i suoi stessi errori sarebbe diventata la sua missione. Giovani ragazzi impotenti, che come lui si devono misurare giorno dopo giorno con una realt molto difficile , in cui vige la legge del pi forte, e non un mistero che li sia quella della malavita organizzata. Secondo Davide, il motivo per cui la camorra entra a far parte della vita dei giovani in maniera cosi facile, come un pescatore che aspetti che il pesce abbocchi, soprattutto perch c una scarsit di mezzi di difesa. La prima sconfitta senzaltro la mancanza di istruzione, emblematica la scritta fuori una scuola del quartiere Un bambino, un insegnante, una penna, un libro possono cambiare il mondo; e Davide ci crede sul serio, tanto che ha scritto vari libri che porta nelle scuole per far si che il suo messaggio venga appreso al meglio, nella speranza di far comprendere ai pi giovani che non sempre la scelta pi facile anche quella pi giusta.

Un perfetto killer
di Judit Gmez Martn Davide Cerullo, cresciuto nella Vele di Scampia, racconta in un'intrevista come nella sua adolescenza gi si vedeva come un perfetto killer, come un componente della criminalit organizzata. A quattordici anni aveva la sua prima arma rubata e gestiva una piazza di Scampia. Davide confesa che il suo lavoro non era una cosa buona, non era la persona ideale, ma faceva questo per avere una vita pi dignitosa. Con un'arma nelle sue mani, lui aveva paura, ma gli piaceva quella adrenalina, quel sentimento di potere, di volere dimostrare al mondo ogni giorno che poteva essere il migliore. Lui sapeva che se uccideva qualcuno la sua anima moriva con lui, come la luce dai suoi occhi. Era un mondo dove non esisteva l'amicizia; esistevano solo l'interesse, i soldi ed il potere. Essere un killer non era facile. Per lui non era facile sapere che tutto ci che faceva portava alla morte di qualcuno. Essere un killer con una pistola in mano non era il suo destino e grazie alla fede diventato un uomo nuovo.

Domenica 23 marzo 2014

La camorra di Scampia
di Sabrina Autiero Volevo somigliare a quelli che credevo fossero i migliori, i veri uomini. Ma chi usa la violenza non pu essere uomo! Davide Cerullo, ex-pusher delle Vele di Scampia, si riferisce cos agli esponenti del clan Di Lauro capeggiati dal boss Paolo Di Lauro. Davide solo uno dei tanti giovani che vengono affascinati dalla ricchezza,dalla potenza dagli ostentamenti della camorra,ma uno dei pochi che riesce a uscirne. Paolo Di Lauro un boss scaltro, silenzioso, intelligente, lungimirante, ma soprattutto dotato di un enorme carisma che esercita su giovani pregiudicati e dalle precarie condizioni economiche. Riusc in questo modo, a partire dagli anni 80, a circondarsi di un numero di affiliati che non aveva eguali tra gli altri clan cittadini. Bravissimo a non farsi mai intercettare,a non trattare mai personalmente con i suoi affiliati,n con i capi di altre organizzazioni (verr poi arrestato,ironia della sorte, proprio a causa di una sua disattenzione). Prese il controllo militare e territoriale della zona 167 di Scampia,trasformandola in uno dei pi grandi market del traffico di droga dEuropa. Davide racconta che ,alla tenera et di 10 anni, gi trasportava droga,soldi,armi in una valigetta nera. A 14 possedeva la sua prima pistola trovata per caso allinterno di un ascensore fuori servizio- e guadagnava 900 mila lire al giorno. Soldi che sono il sogno di una vita per un ragazzino che cerca di provvedere al sostentamento di 13 fratelli e di una madre e nella cui casa mancavano persino il pane e lo zucchero. Il boss,detto anche Ciruzzo milionario, offre non solo la possibilit di ovviare al problema economico fornendo sostentamento anche alle famiglie degli affiliati in carcere- ma anche quella di potersi realizzare come uomini, di fare carriera. Per fare carriera basta sparare. Lo stesso Davide dice di essersi svegliato ogni mattina con la paura,ma una paura adrenalinica che lo spingeva a cercare di dimostrare che lui era pronto alla scalata. Di fatto stato fortunato perch ha sparato, ma non ha mai ucciso nessuno ; infatti dice Davide : quando uccidi sei finito, perdi la luce negli occhi. Non sono promesse di poco conto quelle che la camorra fa a Scampia, in un tessuto sociale gi di per s deteriorato,dove manca unistruzione per la maggior parte della giovane popolazione e dove ormai la criminalit organizzata viene considerata parte della comunit. Davide Cerullo, oggi quasi quarantenne , sostiene che la camorra non va solo combattuta, ma va anche convertita. Ha creato, in una delle Vele di Scampia, un centro di recupero per ragazzi , Centro Insieme, ha scritto libri e si impone per dare loro unistruzione, sicurezze e difese : lunico modo per evitare che prendano la strada della malavita. Sulle mura di ingresso del centro si legge : Vorrei che tutti leggessero non per diventare letterati o poeti, ma perch nessuno sia pi schiavo Gianni Rodari.

Domenica 23 marzo 2014

I conti dei clan


Di Marzia Muto Io a quattordici anni guadagnavo novecentomila lire al giorno: queste le parole di Davide Cerullo, ex camorrista convertitosi alla vita onesta. Cifre che fanno gola a tanti quelle offerte dalla malavita. Cifre che fanno sognare un tenore di vita diverso, soprattutto a chi vive con pochi spiccioli. Cifre che diventano vertiginose quando si giunge ai vertici della scala gerarchica dei clan. A Davide bastava trasportare droga, soldi e armi da un palazzone allaltro delle Vele (abitazioni di Scampia, divenute sede della malavita) per cancellare lincubo e lumiliazione di non avere pane e zucchero in casa. La criminalit organizzata offre la possibilit di diventare milionario nel giro di poche settimane in modo facile. Non sono richieste esperienza e istruzione, basta essere svegli e forti. Ecco perch la vita del malavitoso quella maggiormente ambita in un luogo dove regnano degrado, povert e poca istruzione, in un luogo dove fin da bambino vengono strappati via sogni e speranze. Tante sono le attivit da cui i clan cercano di incassare denaro: traffici di armi, soldi e droga; smistamento di rifiuti tossici; controllo del territorio e degli esercizi commerciali (racket); controllo della prostituzione; controllo di canali radiotelevisivi (telecamorra). Attivit proficue, che hanno permesso alla malavita di creare un proprio sistema economico, indipendente e opposto alleconomia dello Stato, che annaspa anche a causa delle attivit illegali. Insomma, un enorme business che si sta espandendo in tutto il mondo, perdendo i confini regionali e nazionali. Un giro daffari che si aggira intorno ai 90 miliardi di euro annui. Una somma considerevole strappata alla parte onesta del paese.

Telecamorra
Di Francesca Cascone Telecamorra, una inchiesta giornalistica incentrata chiaramente sulla criminalit organizzata. Alessandro de Pascale ,noto giornalista, autore dello scritto, ha voluto ,attraverso una lunga indagine sul campo, iniziata nel 2008, portare a conoscenza analisi della magistratura, processi e condanne. Telecamorra una storia di soldi, clan e potere, elementi fondamentali quando si tratta di criminalit organizzata. Quella attiva in Campania una vera e propria cricca delle telecomunicazioni. La camorra gi da tempo andata allassalto delletere. I clan estendono il loro dominio anche sul settore radiovisivo. Ormai nell' etere campano circola di tutto: boss che si iscrivono alla Siae ; cantante neomelodico parente di un componente dil clan; proprietario della tv che concede falsi alibi ai killer della camorra. Le trasmissioni radiovisive sono utilizzate dalle congreghe camorristiche per inviare messaggi ai boss durante le dirette. Si chiamano onde killer,che sono completamente abusive. Ci troviamo in un ambiente dominato da pubblicit sfruttata per il racket delle estorsioni, frequenze rubate allo Stato, funzionari ministeriali sotto processo per favoritismi e forze dellordine indagate perch ritenute in accordo con i malfattori. Abbiamo piccole tv di quartiere diventate in pochi anni grandi gruppi editoriali, accusate di aver fatto il salto di qualit grazie alle rapine. Nonostante denunce presentate alla magistratura, questa illegalit non mai stata oggetto di indagini. Solo recentemente si sta muovendo qualcosa: finalmente la magistratura sta indagando a riguardo.

Domenica 23 marzo 2014

Dietro le sbarre
di Sabrina Lanza Davide Cerullo, ex componente della criminalit organizzata, racconta, durante unintervista, la sua esperienza da detenuto. Il carcere stato per Davide il punto di svolta. Dietro le sbarre avvenuto il primo approccio alla cultura che egli stesso definisce il vero nemico della camorra. Davide strappa via, definendolo quasi un furto, due pagine del Vangelo destinate a diventare molto significative per lui e per il suo percorso di vita. In quelle pagine, sono presenti dei versi rivolti a coloro che hanno smarrito la retta via. Quelle parole colpiscono profondamente Davide, aprendogli la mente e facendo luce sulla netta distinzione tra il bene e il male. In quel momento, Davide realizza che la parola era ci di cui aveva sempre avuto bisogno; una parola in grado di confortarlo, di farlo ragionare, di cambiare la sua vita. Una semplice parola, perno centrale della cultura e delleducazione, due strade a cui Davide non aveva mai avuto accesso prima di allora. Una volta uscito dal carcere, egli porta con s soltanto il suo spazzolino (una sorta di gesto scaramantico che i carcerati compiono, sperando di non dover pi mettere piede in cella) e le famose due pagine. Quelle pagine rappresentano solo linizio della nuova vita di Davide, il quale alimenter il suo amore per la cultura, approcciandosi a molti altri autori come Pasolini e Martin Luther King. Tutto questo sfocer nelle numerose iniziative a cui Davide tuttora partecipa o ha dato vita, come il Centro di lettura insieme, destinato ai ragazzi di Scampia. Con lintento di dare loro tutto ci che lui non ha avuto e voluto alla loro et, ad iniziare dalla speranza nel cambiamento.

La Compravendita
di Gennaro Iovine
In questo libro Alessandro De Pascale, con l'ausilio di documenti inediti e atti giudiziari, ricostruisce l'affaire Lavitola e il ventennio berlusconiano. Prendendo le mosse dalla lettera che l'ex direttore de "L'Avanti", allora latitante, scrisse al Cavaliere nel dicembre 2011. Tra i tanti temi trattati c ne uno in particolare, spiegato anche a lezione da Alessandro De Pascale, la cosiddetta Operazione libert per far cadere, nel 2008, il governo Prodi. Romano Prodi vince per un soffio le elezioni tramite la nuova legge elettorale che crea ingovernabilit al senato e viene eletto Presidente del Consiglio ottenendo anche la larga maggioranza alla camera, ma Silvio Berlusconi cerca in tutti i modi di far cadere questo governo cercando di convincere dei senatori indecisi. A questi ultimi venivano promessi contanti a nero(si parla di cifre anche vicine ai 2 milioni di euro), finanziamenti ufficiali e una rielezione sicura apparentata alla coalizione di centro destra grazie alle liste bloccate. Questo solo uno dei casi trattati in questo libro, una vera e propria fedele ricostruzione, con le parole degli stessi protagonisti, le loro telefonate intercettate, gli interrogatori e le informative delle forze dellordine. Al centro una giravolta di ricatti, estorsioni, appalti, mazzette, fondi neri, frodi fiscali e, addirittura, un rapimento che ha coinvolto lentourage dellex premier Silvio Berlusconi, oggi stretto in una morsa giudiziaria che lo ha trasformato in un pregiudicato. Vicende che proprio in questi giorni sono allesame di giudici di merito e che De Pascale nel suo libro ha raccontato con lausilio di una documentazione che, nonostante tutti i precedenti che sappiamo, ancora lascia interdetti.

Domenica 23 marzo 2014

Vivere allEstero. Racconti di un inviato


di Dario Ciardiello Non ti lasciano girare liberamente: ti portano in due, tre luoghi concordati e ti fanno vedere cose che avvalorano una determinata visione ma quello che c fuori tutta unaltra cosa. Con queste parole Alessandro de Pascale, giornalista internazionale di recente rientrato dallAfghanistan, commenta il lavoro dellinviato di guerra. E intervenuto alluniversit Suor Orsola Benincasa di Napoli permettendo ai presenti di poter approfondire alcune tematiche su questa professione. Sappiamo che i primi dettagliati rapporti dal fronte risalgono alla guerra del Vietnam degli anni 60 e gi allora ci si rese conto di come una immagine, una testimonianza, possano cambiare radicalmente la visione di una determinata tematica. Oggi, alla luce dei numerosi conflitti che affliggono il mondo, gli inviati si espongono sempre pi per portare allattenzione di tutti tragicit e difficolt che un paese in guerra, oppure occupato, si trova ad affrontare. Purtroppo non sempre facile perch, spesso, interesse dei paesi militarmente residenti far passare solo una determinata visione delle cose. Per questo costruiscono itinerari ad hoc dove mostrano un teatrino abilmente creato per mascherare quanto ci sia dietro al sipario. Sempre nelle sue dichiarazioni, infatti, de Pascale ha raccontato che un buon giornalista quello che si muove oltre basi e itinerari, quello che vive la gente e i luoghi: ne sente gli stessi odori, cammina sulla stessa terra e ne vive lo stesso quotidiano. Solo cos si pu superare la semplicistica visione di battaglia tra buoni e cattivi. Oltre queste difficolt di carattere politico-militare bisogna affrontarne anche di culturali: proprio durante il suo soggiorno in Medio Oriente, Alessandro ha spiegato come, per gli uomini, sia pi facile lavorare in quei territori a causa della netta separazione di spazi tra uomini e donne: una donna non ha accesso a nessuno dei luoghi dove si svolge la vita politica, sociale e decisionale e questo influisce ulteriormente sulla difficolt di portare a termine un buon lavoro. io stesso mi sono camuffato e sono rimasto zitto per non far capire che ero italiano, solo cos sono riuscito a girare un pochino pi libero. Altra difficolt di questo lavoro quella di riuscire a sradicare, o almeno modificare, la visione di una certa situazione: parlando sempre dellAfghanistan, il nostro giornalista ci ha raccontato divertito ed amareggiato che lambasciatore italiano in loco si lamentasse del fatto che, a breve, sarebbe arrivata un inviata di una nostra tv e che stava escogitando un modo per non farla restare confinata nelle basi militari ma portarla in giro al fine di mostrare che ormai, in quei luoghi, la guerra finita e ci che ora si deve affrontare la ricostruzione. Un mondo, dunque, ancora tutto da approfondire quello degli inviati di guerra che fanno certamente molto pi di quanto non ci pervenga.

Domenica 23 marzo 2014

Levasione fiscale
di Stefania Paone Alessandro De Pascale, noto giornalista dinchiesta, ha tenuto un incontro con alcuni studenti della facolt di Scienze della Comunicazione presso l universit Suor Orsola Benincasa di Napoli. De Pascale ha parlato agli studenti dei suoi due libri: Telecamorra e La Compravendita, svelando dei retroscena e raccontando le dinamiche del suo lavoro dinchiesta. Lautore ad un certo punto si soffermato sul tema dell evasione fiscale, grande protagonista in entrambi i testi. In Telecamorra levasione fiscale raccontata quella dei Clan,che sempre pi spesso inquinano il settore radiovisivo per perseguire interessi economici: attraverso investimenti in questo settore riciclano infatti denaro sporco e ne ricavano di pulito. Nel secondo testo trattato La Compravendita lautore muove il suo lavoro partendo dallipotesi accusatoria che vede Silvio Berlusconi coinvolto in una presunta corruzione di senatori nel tentativo di far cadere il governo Prodi nel 2006. In questo caso levasione fiscale quella dei fondi neri promessi ai senatori coinvolti in questa compravendita:parliamo di contanti in nero, provenienti da conti esteri,di capitali e operazioni ovviamente non dichiarate al fisco. Insomma la conclusione una: in molti cedono al diabolico fascino dellevasione fiscale. Essa affascina i criminali,che di evasione fiscale e riciclo di denaro sporco ne hanno da sempre fatto un lavoro. Affascina allo stesso modo anche uomini politici che,al contrario,dovrebbero,il condizionale qui dobbligo,essere esempio di rettitudine morale.

Laltra Scampia
di Ida De Stasio Degrado,ignoranza e camorra fanno di Scampia un posto invivibile, quella che in Francia considerata unopera architettonica di alto livello a Napoli il simbolo dellillegalit la Vela unopera tanto maestosa quanto illegale un posto dove crescere segna la tua visione del mondo del giusto e dello sbaglio, del buono e del cattivo, del morale e dellimmorale. La sola visione della Vela ti cambia basta osservarla per capire cosa ci si possa trovare dentro, gi dallesterno sembra un luogo inaccessibile per te che non sei del posto, varcata la soglia trovi un mondo a parte una discarica al posto dei garage e degli spacciatori al posto di portieri e al posto dei portieri vedette che controllano la zona, la Vela un labirinto fatto di ascensori inutilizzabili, utili solo per contenere armi e droga mura che hanno perso il loro colore coperto da scritte e graffiti, finestre rotte e sporche, sporcizia ovunque scale arrugginite di cui non si capisce la direzione tutto avviene in questi palazzoni, si comunica dai balconi e ci si passano informazioni tra appartenenti al clan incuranti che qualcuno possa sentirli anche perch chi non appartiene al clan non reagisce pi assuefatto dallaria che si respira nella Vela ci si abitua a quello stile di vita e chi non si lascia coinvolgere non reagisce perch sarebbe inutile c chi ha considerato la Vela un comune a parte perch in effetti un agglomerato che risponde a usi e costumi propri leggi proprie abitudini proprie la Vela una realt a parte e per comprenderla bisogna viverla, perch Scampia non quello che ci raccontano i giornali Scampia qualcosa in pi uno stile di vita incomprensibile per chi non del luogo, chiunque si sentirebbe a disagio se non del posto, se non vissuto l, se non ha mai respirato laria che si respira a Scampia, si perch a Scampia si respira unaltra aria a Scampia si sempre sul filo del rasoio a Scampia esiste unaltra realt ben diversa degli altri comuni. Qui sembra che il mondo vada al contrario chi fa camorra forte e chi sottosta ad essa fa solo il proprio lavoro sembrerebbe impossibile non poter uscire da questo circolo vizioso eppure proprio da qui, da chi ha preferito non lasciare la propria citt che vi pu essere un cambiamento perch proprio chi ha conosciuto questa realt capace di conoscerne i limiti poter ripartire e sperare in una realt migliore di questo che si occupa Davide Cerullo di migliorare le sorti di Scampia perch avendo assaggiato sulla propria pelle lesperienza di fare camorra ha preferito uscirne e prendere una strada diversa, la strada dellacculturazione perch secondo Davide alla camorra fa pi paura una mente aperta che una volante della polizia.

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