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Questo il testo integrale della relazione svolta oggi dall'assessore alle Politiche del territorio Elisabetta Meucci in consiglio

comunale, in occasione dell'adozione del nuovo Regolamento Urbanistico. "Credo non sfugga a nessuno dei consiglieri la rilevanza del voto che questa Assemblea si accinge ad esprimere. Il Regolamento Urbanistico che oggi sottoposto alladozione del Consiglio Comunale viene a dare concretezza operativa agli indirizzi a suo tempo approvati con il iano !trutturale. " uno di quegli atti che disegnano davvero il futuro della citt#$ di quelli destinati ad essere ricordati commentando %io cero&. Un futuro che$ in questo caso$ non qualcosa che ci viene incontro e che cerchiamo di pre'vedere( un futuro che cerchiamo di costruire$ che sar# esito delle nostre capacit# analitiche e progettuali$ della nostra capacit# di concepire e realizzare programmi coerenti ed efficaci. !tiamo parlando$ usando per un momento la vecchia terminologia$ del nuovo piano regolatore di )irenze. !trumenti cio di cui vede la luce uno per generazione( negli oltre *+ anni che ci separano dalla legge urbanistica del ,-./ questo infatti il terzo piano$ dopo il piano 0etti adottato nel ,-1/ ed il piano 2ittorini adottato nel ,--3. !ono *+ anni densi di tentativi e di progetti di piano$ di varianti$ di modifiche 4 nella seconda met# di questo periodo ' del quadro di riferimento normativo con tre leggi regionali in materia di territorio 5la *. del ,-6.$ la 7 del ,--7 e la , del /++7$ non considerando la quarta in arrivo8 tutte con filosofie e strumenti molto diversi fra loro( insomma un quadro estremamente complesso ed articolato che rende difficile anche una lettura unitaria e sequenziale concentrata sulle vicende urbanistiche fiorentine. " una rievocazione che in questa occasione poteva anche starci$ ma che non ho ritenuto di proporre per non sottrarre tempo ed attenzione dalloggetto principale allordine del giorno e che voglio introdurre usando i termini della legge regionale vigente( %Il regolamento urbanistico disciplina lattivit# urbanistica ed edilizia per lintero territorio comunale9 esso si compone di due parti( a8 disciplina per la gestione degli insediamenti esistenti9 b8 disciplina delle trasformazioni degli assetti insediativi$ infrastrutturali ed edilizi:.& 0ando conto della sua conformit# alle previsioni del piano strutturale$ il regolamento urbanistico contiene dunque una parte ordinaria$ senza scadenza$ e una straordinaria le cui previsioni e i conseguenti eventuali vincoli preordinati allespropriazione sono dimensionati per cinque anni dalla loro approvazione e %perdono efficacia nel caso in cui$ alla scadenza del quinquennio dallapprovazione del regolamento:non siano stati approvati i conseguenti piani attuativi o progetti esecutivi&. Come i consiglieri hanno ben presente la scelta fondamentale operata con il iano !trutturale stata quella di immaginare un rinnovamento della citt# %non fuori$ ma dentro la citt#&$ puntando sulla sua rigenerazione anzich; sulla sua espansione$ opzione sintetizzata nello slogan %volumi zero& e che concretizza il principio della sostenibilit#. A questo proposito ci sia consentita una brevissima parentesi. <e amministrazioni comunali di )irenze sono state accusate$ anche con qualche ragione$ di muoversi con grande lentezza nel campo della pianificazione urbanistica( abbiamo una storia pluridecennale di piani e progetti mai portati a compimento. =uesta volta$ in questo mandato amministrativo$ non solo riusciamo a varare sia il piano strategico che quello conformativo$ ma possiamo anche rivendicare una primogenitura rispetto agli obiettivi di sostenibilit# che la proposta di revisione della legge regionale sul governo del territorio dichiara di voler perseguire$ in particolare con il blocco degli insediamenti al di fuori delle aree urbanizzate. >biettivi che si sono affacciati anche in vari disegni di legge di iniziativa parlamentare e governativa lo scorso anno( insomma$ una volta tanto$ siamo arrivati prima noi. Ci tengo anche ad evidenziare 4 e chiudo subito la parentesi 4 che$ a parte lovvia condivisione delle finalit# generali$ non abbiamo fatto mancare il nostro contributo critico$ tramite lA?CI$ alla forma che la proposta di legge regionale e i disegni di legge nazionali sono venuti assumendo. ?el caso della legge regionale rilevando che la proposta muove in direzione opposta a quella di unauspicabile semplificazione della disciplina in funzione di un reale sostegno alle azioni di rigenerazione urbana9 nel caso dei disegni di legge nazionali perch; riteniamo errata lipotesi che questi prospettano di finanziare la rigenerazione con gli oneri maggiorati derivanti

dallespansione 5e dunque con poche garanzie di contrastare davvero il nuovo consumo di suolo8. A proposito della sostenibilit#$ che stata la prima linea guida cui ci siamo attenuti$ occorre aggiungere ancora qualche considerazione. Una delle questioni allordine del giorno come conciliare la tutela delle risorse essenziali non riproducibili 5la %sostenibilit#& appunto8 4 traendo ispirazione dal atto europeo dei sindaci ' con le altrettanto imprescindibili esigenze di sostegno allo sviluppo$ promuovendo loccupazione e migliorando la qualit# della vita. 0etto in altro modo( si tratta di concepire una pianificazione territoriale che non si ponga$ rispetto alle pressioni delleconomia$ in una posizione di semplice difesa$ ma che svolga una funzione di stimolo attraverso la valorizzazione del patrimonio territoriale. "d uso il termine %valorizzazione& avendolo ben ponderato e nella consapevolezza che evoca qualche contrasto. Ad esempio la proposta di nuova legge regionale sul governo del territorio lo ha ignorato. "ppure quando prevediamo .+ aree oggetto di riqualificazione ambientale con interventi mirati sulla rete ecologica per renderla pi@ efficiente$ quando eliminiamo i parcheggi dalle nostre piazze$ quando incentiviamo il risparmio energetico collegato al restauro degli involucri degli edifici$ quando investiamo per lo sviluppo del trasporto pubblico e la mobilit# sostenibile$ quando ristrutturiamo immobili pubblici di pregio lasciati al degrado stiamo facendo operazioni che sono contestualmente di valorizzazione e di tutela delle risorse territoriali. Insomma$ latto che ci accingiamo a votare ha un impatto economico enorme. !olo qualche dato. Abbiamo *7+.+++ mq di superficie in movimento tramite gli interventi di trasformazione previsti. Il costo degli interventi che si renderanno possibili stimabile in ,$7 miliardi di euro. A questi interventi corrispondono /.+++ posti di lavoro per 7 anni. 0alle aree in trasformazione si possono ricavare 1+ milioni di euro per oneri di urbanizzazione$ tutti vincolati ad infrastrutture pubbliche. 0allattuazione delle previsioni discende una dotazione di servizi collettivi di quasi .+mq. ad abitante 5che pi@ del doppio di quanto previsto dalle norme8. Aa nellelaborare il Regolamento Urbanistico allobiettivo della rigenerazione abbiamo cercato di associare anche quello della fattibilit#. Ad un tempo futuro$ spesso indeterminato$ in cui sono declinate molte politiche abbiamo cercato di sostituire il tempo presente. ?on un disegno della citt# che ci piacerebbe$ ma della citt# che si realizza davvero( previsioni %fattibili& non perch; potrebbero realizzarsi$ ma perch; si concretizzano effettivamente. er dirla con Beber ci siamo ispirati ad unetica della responsabilit# piuttosto che ad unetica dei principi. 2oglio soffermarmi su questo aspetto perch; lo considero uno degli elementi di novit# qualificanti. Come abbiamo cercato di costruire previsioni %che si realizzano davvero&C Anzitutto teniamo presente la distinzione fra la parte ordinaria del RU che interviene sul patrimonio privato e la parte %strategica& che riguarda prevalentemente la citt# pubblica. <a prima parte conforma il diritto di propriet# del singolo e come ogni norma di questo tipo opera in senso negativo( impedisce ciD che tecnicamente sarebbe possibile$ ma non ha potere positivo di imporre ciD che il piano vorrebbe si realizzasse$ nel nostro caso la riqualificazione di alcuni ambiti urbani. !e dunque davvero interessano i risultati occorre misurarsi con la complessit# di processi che vedono come attori una pluralit# di soggetti pubblici e privati portatori di interessi non coincidenti. 0a qui limportanza che abbiamo dato ai percorsi partecipativi$ sia informali che formalizzati. Ai limito a citare qualche dato fra i tanti( 7 convegni tematici 5dei quali 3 organizzati in collaborazione con lIstituto ?azionale di Urbanistica$ alla cui presidente devo un ringraziamento particolare$ e / con lAgenzia )iorentina per l"nergia8$ una ventina di incontri con vari enti ed associazioni 5fra cui 3 incontri con gli ordini ed i collegi professionali sui temi specifici concordati che sono risultati particolarmente proficui8$ 7 focus tematici tenuti a livello di quartiere$ un questionario online che ha coinvolto ,.*++ cittadini$ -67 contributi specifici ricevuti. Eli spazi suscettibili di nuova destinazione erano stati quantificati dal iano !trutturale in oltre ,./++.+++ mq. destinazione che$ ovviamente$ il Regolamento Urbanistico doveva articolare in dettaglio.

<a scelta pi@ semplice poteva essere quella di determinare e localizzare il miF di funzioni %ottimale&$ ammesso e non concesso che sia possibile disporre di strumenti di valutazione cosG raffinati per scenari a breve$ medio e lungo termine. !i perD considerato che una parte cospicua del patrimonio da recuperare risulta di valore storico'architettonico con la conseguenza che le quote di destinazione duso astrattamente predeterminate una volta sottoposte al vaglio della progettazione potevano risultare incompatibili con la morfologia dello specifico edificio e del livello di tutela. !i dunque fissata una soglia 5/.+++ mq.8 al di sotto della quale non viene operato alcun prelievo dal dimensionamento del iano !trutturale$ dettando prescrizioni precise sopra tale soglia. er costruire tali prescrizioni si fatto ricorso ad una procedura di evidenza pubblica$ mediante un avviso con cui si sono invitati quanti fossero interessati alla trasformazione di un immobile a fornire le caratteristiche ed i principali dati tecnici della trasformazione ipotizzata. Attenzione. ?on c alcuna concessione alle pressioni della rendita immobiliare. ?on si instaurata alcuna negoziazione. !i semplicemente svolta una ricognizione senza alcun vincolo di accettazione da parte dellamministrazione. "d anche una procedura nel segno della trasparenza e delloggettivit# delle scelte. Come si sa la forza della pianificazione sta nella sua imparzialit#( la trasparenza cui ci siamo attenuti in ogni passaggio ne una garanzia9 ad esempio tutte le proposte pervenute dai privati sono agli atti dellufficio$ consentendo cosG di ricostruire il percorso logico in base a cui sono state valutate. Aggiungo che un modo di affermare$ rispetto al principio rigido della %gerarchia dei piani& 5si fa il piano pi@ razionale del mondo$ e pazienza se poi non si realizza:..8$ quello pi@ flessibile e pi@ efficace della %gerarchia degli interessi& 5e linteresse pubblico che prevale sugli interessi dei singoli che la riqualificazione si faccia davvero8 ferma restando la ferrea regia pubblica. " veniamo allaltra parte del Regolamento Urbanistico$ quella %straordinaria& concernente la citt# pubblica$ dimensionata sullorizzonte quinquennale dei vincoli di esproprio. 0ue riflessioni. <a prima riguarda il presunto declino della citt# pubblica. " una presunzione che ha qualche riscontro. Hrova elementi di conferma$ da un lato nello sviluppo della rete quale luogo virtuale di pubblico incontro e confronto$ e$ per converso$ nella privatizzazione monofunzionale di quegli spazi fisici che originariamente erano nati come spazio di relazione per un ventaglio di usi e modalit# di fruizione diversificato e indeterminato. <e piazze adibite a parcheggio sono state lesempio pi@ emblematico di questa privatizzazione monofunzionale e gli interventi di pedonalizzazione e riqualificazione recentemente avviati a )irenze a questo riguardo devono essere sottolineati proprio a testimoniare uninversione di tendenza. Una politica di rigenerazione urbana deve dedicare grande attenzione agli spazi comunitari 5di cui le piazze sono evidentemente una componente importante8( sono gli spazi che devono sostenere e far circolare i valori che accomunano e che devono essere occupati nei momenti del libero confronto umano$ assecondando la variet# spontanea dellorganismo sociale. 0a qui il rilievo anche della cura dellarredo urbano 5a )irenze lesperienza dei Cento <uoghi stata utile anche a questo riguardo8$ limportanza che assumono gli interventi di riorganizzazione del traffico e di sostegno della mobilit# alternativa$ il significato che possono assumere le varie iniziative del cosiddetto effimero$ lincidenza di una disciplina urbanistica$ come quella allapprovazione del Consiglio$ che cerca di conservare la residenza nelle aree sottoposte a maggior pressione da parte delle attivit# terziarie e della presenza turistica. <a seconda riflessione parte dalla circostanza che$ mentre in presenza di aree di espansione gli standard per attrezzature collettive possono pi@ facilmente essere reperiti e finanziati$ nel caso di una rigenerazione della citt# %a volumi zero& questo reperimento pi@ problematico. >ccorre unattenta ponderazione di ciD che da sottoporre ad esproprio$ e non solo per la decadenza quinquennale del vincolo$ ma anche per lelevato costo di esproprio delle aree e dei volumi allinterno della citt# consolidata. uD in questo caso essere di aiuto lo strumento della perequazione urbanistica$ reperendo spazi pubblici nei comparti perequati senza che questo si traduca in vincoli preordinati allesproprio 5e a proposito della perequazione vale la pena spendere ancora qualche parola e ci torniamo fra un momento8. 0unque( attenta considerazione delle aree da sottoporre ad esproprio9 che implica una considerazione realistica delle risorse disponibili 5ricordando che anche la reiterazione dei vincoli ha un costo8. ?el caso di )irenze$ ad esempio$ ci ha fatto riflettere la circostanza che$ a

,7 anni dallapprovazione nel -6 del RE$ soltanto ,I7 della previsione di verde pubblico abbia trovato attuazione. Il che spinge anche a chiedersi se$ in luogo dei vincoli per lesproprio$ non possano ipotizzarsi vincoli di destinazione che consentano un uso pubblico del bene lasciando spazio alliniziativa privata nella realizzazione e gestione. !ottolineo( realizzazione e gestione. erch; in un quadro di risorse pubbliche limitate e$ probabilmente per un lungo periodo$ decrescenti$ il problema non soltanto come potenziare il patrimonio pubblico$ ma come mantenerlo. Un parco mal curato$ una pista ciclabile dissestata$ un edificio pubblico con gli intonaci sbrecciati$ unaiuola inselvatichita generano sensazioni di degrado che rischiano di riflettersi negativamente sulle modalit# con cui$ non solo una pubblica amministrazione$ ma tutta una collettivit#$ si prende cura dei beni pubblici nel loro complesso( accentuano ostilit# e senso di estraneit#$ ispirano comportamenti violenti. <a rigenerazione della citt# presuppone la riqualificazione della citt# pubblica. " la pianificazione di tale riqualificazione deve incorporare elementi di progettazione. ?on si tratta della progettazione architettonica$ quanto del riferimento al ciclo economico del progetto. <a considerazione cio di tutta la vita economica utile di un bene pubblico$ non solo in termini di costi'benefici$ ma anche in termini di flussi finanziari necessari per una corretta gestione a regime e dei quali deve essere accertata la sostenibilit#. " veniamo alla perequazione a proposito della quale si potrebbero fare infiniti ragionamenti. Il Regolamento urbanistico la prevede fra gli strumenti possibili per promuovere la rigenerazione. <e aree che il Regolamento vi destina sono circa ,I3 di quelle complessivamente individuate a tale scopo dal iano !trutturale. er la precisione si tratta di ,* aree con superficie in trasferimento a fronte di /, aree di atterraggio$ corrispondenti a circa 7-mila mq. comprensive di verde e parcheggi$ prevalentemente localizzate nellUH>" - e cio la zona di via istoiese compresa fra eretola e Jrozzi. Come noto la perequazione una procedura introdotta in quasi tutte le leggi regionali e di conseguenza adottata in centinaia di piani. " diventata di moda ma$ attenzione$ non possiamo nasconderci la complessit# dei risvolti di natura economica$ finanziaria$ patrimoniale$ giuridica e amministrativa. " in effetti$ soprattutto a causa della difficolt# di concludere gli accordi$ specialmente fra privati$ sono pochissimi in Italia gli interventi concretamente avviati$ a meno che le aree di generazione e quelle di atterraggio non appartengano alla stessa propriet# o quando il Comune abbia a disposizione aree in cui far atterrare i diritti che i privati non vogliono acquistare. Insomma( in ossequio al principio %facciamo un piano che si realizza davvero& abbiamo tenuto i piedi per terra e ci siamo sforzati di fare previsioni realistiche. Ricordo che la perequazione si colloca sul versante delle competenze statali in quanto riguarda il regime dei suoli ed in particolare il contenuto fondiario della propriet# privata. 0obbiamo dunque augurarci che si arrivi quanto prima ad una legge nazionale che regoli la materia ed eviti il contenzioso che puD insorgere fra pubblico e privato applicando le misure perequative previste dai piani. Accanto ai principi della sostenibilit#$ della trasparenza e della fattibilit# da sottolineare un altro criterio che ci ha guidato nella redazione dei nuovi strumenti di governo del territorio( mi riferisco al criterio della semplificazione. Una semplificazione delle procedure$ ad esempio con la possibilit# di intervenire senza piano attuativo e quindi con intervento edilizio diretto in caso di restauro e risanamento conservativo o di ristrutturazione edilizia con mutamento della destinazione duso originaria. " una semplificazione anche formale. 2oi che avete letto per intero la proposta di Regolamento Urbanistico$ credo che abbiate abbia avuto modo di apprezzare$ sia lo sforzo fatto per conciliare il necessario rigore tecnico e giuridico con le esigenze di una comprensibilit# non riservata ad una cerchia ristretta di addetti ai lavori$ sia lo sforzo fatto per facilitarne lutilizzo professionale$ grazie ad oltre /++ schede norma nelle quali sono descritte la destinazione di progetto$ la superficie$ le modalit# e il tipo di intervento consentito$ le prescrizioni$ le specifiche mitigazioni$ la fattibilit# idraulica$ geologica e sismica. Un altro aspetto da evidenziare$ nellottica della razionalizzazione delle prescrizioni e delle procedure$ riguarda lattribuzione al Regolamento Urbanistico di un ruolo centrale e pressoch; esclusivo nella disciplina delle destinazioni duso. )inora si cercato di governare le destinazioni$ con risultati nel centro storico non sempre del tutto soddisfacenti$ con una proliferazione di norme di carattere urbanistico depositate in strumenti di pianificazione settoriale$ con qualche confusione in termini di ruolo e rango della disciplina.

A questo proposito si devono anche tenere presenti le normative$ note come %!alva Italia& e %Cresci Italia& che$ nelle parti finalizzate alla promozione della concorrenza$ hanno depotenziato fortemente la pianificazione settoriale a livello locale. Jasta ricordare le disposizioni in base alle quali %sono abrogate tutte le restrizioni per cui unattivit# economica consentita previa una valutazione del fabbisogno o consentitaIesclusa in una determinata area& e che negano la possibilit# di %un trattamento differenziato rispetto agli operatori gi# presenti sul mercato in contesti e condizioni analoghe. Insomma non pi@ possibile negare lautorizzazione a determinate attivit# motivandola con l&eccesso di offerta&9 occorre che gli eventuali dinieghi trovino collocazione 5come oggi in effetti la trovano8 negli strumenti urbanistici e motivazione in termini di impatti urbanistici e di relazioni con il contesto. " voglio ancora richiamare lattenzione$ sempre nel quadro della semplificazione$ sul provvedimento che sottoponiamo allapprovazione contestualmente al Regolamento Urbanistico$ e cio il nuovo Regolamento "dilizio. !i razionalizzato il testo vigente depurandolo di quanto gi# disciplinato dalle norme statali e regionali e si sono eliminati adempimenti che appesantivano il procedimento e che non servivano a migliorare lefficacia dei controlli. Il risultato ben sintetizzato da poche cifre( si passa da /.7 a ,+7 articoli e da ,+ allegati a 3 allegati. ?on si trattato soltanto di una %potatura % formale$ ma di una semplificazione sostanziale 5perfezionata grazie ad un prezioso confronto con gli ordini professionali8 e che mi auguro il Consiglio abbia modo di valutare ed apprezzare. 2arie commissioni consiliari sono state impegnate in un intenso lavoro di approfondimento della proposta di Regolamento Urbanistico che oggi allordine del giorno. =uesto mi esime dal ripercorrerla in maniera dettagliata. Ai limito soltanto a riassumere le principali trasformazioni che il Regolamento prevede. <a parte di citt# in cui prevista la maggior parte delle trasformazioni lUH>" ,/$ che interessa il nucleo storico e lespansione ottocentesca$ con oltre /+ aree con variazione della destinazione duso attraverso interventi conservativi di immobili aventi !U< maggiore di /.+++ mq. 5ricordo la previsione per cui i soggetti privati che realizzano interventi di questa dimensione devono destinare una quota non inferiore al /+K alla residenza nella forma dellaffitto o in altra forma di edilizia convenzionata sulla base di accordi con il Comune8. <a declinazione delle funzioni con lattribuzione delle destinazioni duso ai contenitori di valore storico conferma la prevalenza della destinazione residenziale 5voglio sottolineare che la ripresa demografica recente 4 con /7mila abitanti in pi@ negli ultimi ,+ anni 4 ha interessato anche il centro storico$ a conferma che limpegno di tutelare la residenza nelle aree centrali ha prodotto risultati positivi8. Abbiamo ben presente che questo incremento in buona misura da ricondurre a movimenti migratori di prevalente origine eFtra comunitaria. Jasta ricordare che venti anni fa gli stranieri a )irenze erano poco pi@ di *mila e rappresentavano meno del /K della popolazione$ oggi sono 77mila e superano il ,7K( ogni 7 bambini che nascono ce n , che ha i genitori stranieri. =uesto suggerisce una serie di considerazioni e obiettivi comunque non estranei ad una nuova disciplina urbanistica. !i tratta di formulare stime corrette sulla futura domanda di residenza. " vale la pena registrare un fenomeno$ entro certi limiti fisiologico$ rappresentato dal concentrarsi di determinati gruppi etnici in determinate aree 5in particolare nei quartieri di Rifredi'<e iagge e del Centro8. " evidente che una politica la quale$ pur rispettosa delle diverse culture$ sia attenta a contrastare fenomeni di emarginazione e di degrado sociale ed ambientale$ deve far sG che non si sviluppino enclaves etniche il cui rafforzamento indebolisce i rapporti con lesterno e le opportunit# di effettiva integrazione. A questo proposito varrebbe la pena tener aver presente lesperienza francese e i sommovimenti che$ alcuni anni fa incendiarono le banlieus di arigi. <e periferie parigine$ che vedono una significativa presenza di seconde generazioni di immigrati$ sono caratterizzate da impostazioni urbanistiche davanguardia 5le %villes nouvelles&$ la discreta qualit# edilizia$ uneccellente rete di trasporti pubblici8. " tuttavia quel %buon governo urbanistico& non stato sufficiente per avere risultati socialmente positivi. <e analisi su cui il Regolamento Urbanistico si fondato suggeriscono$ da un lato la rilevanza degli spazi pubblici come spazi da potenziare e qualificare$ non come mero adeguamento agli standard ma in maniera territorialmente articolata come opportunit# di incontro e

integrazione9 e$ daltro lato$ pongono in evidenza come la progettazione dellabitare non possa essere scissa da uno sviluppo della cultura della convivenza e dalla necessit# di rafforzare la trasversalit# e lintegrazione delle politiche. !i deve precisare che il Regolamento urbanistico$ nel confermare la prevalenza della destinazione residenziale per gli immobili di valore storico$ opera un riequilibrio a favore di altre destinazioni$ in particolare a carattere direzionale. =ueste comprendono anche le attivit# private di servizio fra le quali sono incluse scuole di alta formazione$ centri di formazione professionale$ servizi e incubatori dimpresa$ tutte attivit# di cui auspicabile linsediamento nel centro Unesco$ mentre la destinazione turistico'ricettiva interessa questa zona solo per lintervento di trasformazione del Heatro Comunale e per una opzione minima limmobile di !.Agnase. 0opo larea centrale lUH>" interessata dal maggior numero di trasformazioni la 3$ che corrisponde alla parte est della citt# sulle due sponde dellArno$ fra laltro interessata dalla previsione dellinsediamento e di due nuovi impianti sportivi a cielo aperto che rafforzano il ruolo di spazi per il tempo libero nellambito del parco fluviale. <a parte ovest della citt# quella interessata dalle pi@ importanti trasformazioni di aree gi# produttive. In particolare lUH>" 6$ che si estende da via Jaracca al viale "truria$ include le trasformazioni delleF Aanifattura Habacchi e delleF >fficine Erande Riparazioni$ lUH>" -$ sulla direttrice della via istoiese$ include le trasformazioni delle aree eF Eover ed eF "sselunga e lUH>" ,+$ sulla direttrice di ?ovoli$ include la trasformazione del Centro alimentare olivalente e del anificio Ailitare. In particolare questultima UH>" caratterizzata da un miF di trasformazioni diverse dalla residenza$ con una quota consistente dedicata ad attivit# industriali ed artigianali che configureranno il nuovo centro dedicato al settore alimentare e con una presenza di attivit# commerciali in medie strutture di vendita correlate allinsediamento del nuovo stadio e nelleF anificio Ailitare. <UH>" ,,$ sulla direttrice Careggi'Castello$ interessata da un intervento significativo sullo stabilimento eF'Cerdec posto fra le ville medicee e il borgo storico. Infine$ per quanto riguarda le UH>" ,$ . e 7 che interessano i territori collinari a nord e a sud della citt#$ le trasformazioni previste riguardano complessi edilizi dismessi o sottoutilizzati$ anche di valore storico architettonico 5originariamente caserme$ attrezzature socio'sanitarie$ scuole e convitti8 assegnando una prevalente destinazione residenziale. Ai sembra necessario aggiungere qualche riferimento anche per quanto riguarda le infrastrutture per la mobilit#. !ono aspetti che sono gi# stati ampiamente approfonditi in occasione dellapprovazione del iano !trutturale e di conseguenza non ritengo necessario soffermarmi su unelencazione particolarmente dettagliata. <a selezione delle priorit# da inserire nel Regolamento Urbanistico si effettuata tenendo presente la decadenza quinquennale dei vincolo qualora non si pervenga allapprovazione in tale termine del progetto esecutivo. <a previsione a livello conformativo dunque stata inserita nel Regolamento quando le verifiche di fattibilit#$ sia sotto il profilo della soluzione progettuale che della copertura finanziaria$ siano risultate positive per un orizzonte di breve' medio periodo. " confermato il posizionamento della !tazione dellAlta 2elocit# ai Aacelli$ rimandando alla conclusione degli approfondimenti in corso lindividuazione degli interventi di adeguamento del nodo alle esigenze del !ervizio )erroviario Aetropolitano e prevedendo comunque fin dora la realizzazione delle direttrici di penetrazione radiale istoiese'Rosselli e )ortezza 4 anciatichi destinate anche a migliorare laccessibilit# alla nuova stazione. er quanto riguarda la tramvia sono state inserite le linee /$ 3 e . limitandosi a stralciare la tratta in sotterranea della linea / 5compresa cio fra la !tazione dellAlta 2elocit# e il <ungarno ecori Eiraldi8 per cui la messa a punto in termini di fattibilit# si colloca ragionevolmente oltre il quinquennio. er unanaloga motivazione rinviato linserimento del assante Urbano e cio dellipotesi di completamento a nord'est del sistema di circonvallazione esterna della citt#. Hrovano invece collocazione nel Regolamento Urbanistico quasi tutte le opere che il iano !trutturale ha indicato come componenti del !emianello ?ord e del !emianello !ud 5fra cui il nuovo svincolo di eretola$ il sottoattraversamento del !odo$ il bL'pass del Ealluzzo$ ladeguamento di via delle Jagnese8. )ra le altre infrastrutture viarie sono inseriti anche un ponte sul Augnone 5in corrispondenza di via Crispi8 e$ sullo stesso allineamento$ un sottopasso ferroviario parallelo a quello dello !tatuto$ un sottopasso pedonale in via 2ittorio "manuele ed un sottopasso ferroviario in via

Eiuliani. er quanto riguarda le piste ciclabili$ dal punto di vista del Regolamento Urbanistico$ occorre rimarcare la previsioni relative a quegli interventi che comportano un interessamento di suolo ulteriore rispetto a quello meramente stradale. In tal senso si individuano alcuni specifici interventi relativi a piste ciclabili che hanno rilievo sotto il profilo della disciplina dei suoli 5?enni'Horregalli$ lungo "ma$ lungo Ereve$ Argingrosso$ Jrozzi'!ala8. er quanto riguarda i parcheggi le principali previsioni inserite riguardano i parcheggi scambiatori di eretola$ di viale ?enni$ di piazza Jatoni$ di viale "truria$ delle 0ue !trade$ dellIndiano'Cascine$ oltre a quelli a servizio di quartiere o di frazione localizzati a !ettignano$ onte a Aensola$ Castello$ !organe e ratellino ed infine$ in funzione della vivibilit# del centro storico$ quelli sotterranei di piazza del Carmine e di piazza Jrunelleschi per i quali potrebbero rendersi necessari ulteriori approfondimenti progettuali durante la fase intercorrente fra adozione e approvazione. Ai sembra necessario aggiungere a questa descrizione sommaria$ che inevitabilmente ha assunto la forma di unelencazione$ unulteriore osservazione di sintesi. !i posto$ in maniera ricorrente$ anche molto recentemente$ il tema della riqualificazione delle periferie. <esigenza di pensare )irenze in unottica diversa da quella monocentrica$ che vede il centro storico come unico contenitore per le funzioni pi@ importanti$ un tema ricorrente nellanalisi e nellelaborazione urbanistica del dopoguerra. " un tema che il iano !trutturale ha affrontato prevedendo la suddivisione del territorio in Unit# >rganiche "lementari 5le UH>"8$ intese come un sistema di nuove centralit# diffuse. 2orrei sottolineare che le UH>" non sono state viste come semplici ambiti in cui verificare e dimensionare gli standard di attrezzature$ bensG come ambiti in cui assicurare una qualit# insediativa di tipo urbano. Che significa non soltanto operare alcuni aggiustamenti$ peraltro necessari 5ad esempio come dotazioni minime di verde o di parcheggi8$ ma di introdurre previsioni riferite agli spazi pubblici di relazione$ come piazze o strade pedonali delle quali garantire un uso davvero sociale. Consideriamo che le UH>" che abbiamo individuato hanno una dimensione media di 3+mila abitanti$ quella cio di una citt# italiana di dimensioni medio'piccole che in genere ha una sua identit# e riconoscibilit# grazie ad un sistema centrale caratterizzato da un miF di attrezzature pubbliche e di spazi aperti. <e nostre periferie$ articolate in UH>"$ sono dunque state considerate come tante centralit# da sviluppare e consolidare( non solo in termini di quantit# di spazi$ ma anche in termini di qualit# e correlazione degli spazi. =ualit# intesa come un sistema di luoghi centrali$ di nuclei ben identificabili$ costituiti non soltanto da attrezzature e servizi$ ma anche da vuoti$ da spazi pubblici aperti. In estrema sintesi il quadro questo. rima di concludere$ a nome dellamministrazione$ devo un riconoscimento e alcuni ringraziamenti. Il riconoscimento indirizzato al Consiglio. ?el corso di questo mandato amministrativo si rafforzata la convinzione$ in maniera diffusa 4 credo di poter dire 4 fra tutti i consiglieri$ che con la pianificazione urbanistica si varano decisioni che hanno un rango statutario e che dunque devono essere caratterizzate da un livello di partecipazione e condivisione il pi@ elevato possibile. " una convinzione che ci ha portato$ ad esempio$ ad inserire nel iano !trutturale molti emendamenti provenienti anche da gruppi che poi non hanno ritenuto di votare lapprovazione del iano e mi auguro che altrettanto avvenga in sede di approvazione di questo Regolamento.. " voglio sottolineare il lavoro intenso che il Consiglio ha svolto per consentire ladozione di oggi. " un riconoscimento che va in primo luogo al residente della Commissione Urbanistica$ AirMo 0ormentoni$ che ha tenuto una regia estremamente efficace nel portare a sintesi con gli emendamenti e la mozione di Commissione i molti contributi emersi nel percorso di questi mesi$ a tutti i residenti delle Commissioni e a tutti i consiglieri$ anche a quelli che non fanno parte della maggioranza e che hanno dato contributi positivi formulando proposte non superficiali o evidenziando problemi. In / mesi abbiamo svolto$ sul Regolamento Urbanistico e sul Regolamento "dilizio$ /7 sedute delle commissioni consiliari$ oltre a ,+ incontri con i Consigli di =uartiere. A questultimo proposito vorrei sottolineare che non si trattato di semplici passaggi di informazione e

consultazione in ossequio alla disciplina sul decentramento( i quartieri hanno confermato$ come gi# era avvenuto per il iano !trutturale$ che in materia di politiche territoriali possono esprimere una grande capacit# di analisi e di elaborazione. "d ora i ringraziamenti. =uesto Regolamento Urbanistico$ come gi# il iano !trutturale$ frutto esclusivo degli uffici comunali. !iamo probabilmente un caso senza precedenti$ ed anche oggi unico per quanto mi risulta$ in cui gli strumenti della pianificazione territoriale sono stati messi a punto senza ricorrere ad incarichi esterni$ neppure a livello di consulenza. !i trattato di un lavoro enorme per dimensione e complessit#. !i puD avere unidea dellentit# di tale lavoro considerando che sono stati analizzati i dossier concernenti /76 piani attuativi e progetti unitari convenzionati$ oltre ,+++ documenti relativi alle aree di trasformazione ed oltre 7++ relativi alle opere di urbanizzazione. Il quadro conoscitivo stato integrato dalla ricostruzione delle segnalazioni dei cittadini$ singoli ed organizzati$ che$ successivamente al ,--6$ hanno evidenziato inadeguatezze del RE vigente. A queste si aggiunta quella parte di osservazioni al iano strutturale che$ per loro natura$ trattavano temi inerenti il Regolamento urbanistico. Complessivamente le richieste esaminate sono state -6-. Una specifica campagna di indagini sul campo ha riguardato il centro storico Unesco. I tecnici comunali hanno percorso fisicamente tutte le strade interne alla cerchia dei viali$ circa -+ Mm.$ censendo 1.36* edifici e scattando quasi ,7.+++ foto allo scopo di accertare le caratteristiche di ogni singolo immobile in relazione ai vincoli da confermare o modificare e svolgendo$ nei casi pi@ problematici$ un confronto con la !oprintendenza. )erma restando la responsabilit#$ e la ovvia dialettica politica sulle scelte operate$ credo che la qualit# tecnica del lavoro svolto insieme ad una straordinaria dedizione possa essere riconosciuta in maniera unanime. Un ringraziamento sentito va dunque in primo luogo alla dirigente del !ervizio ianificazione Urbanistica architetto !tefania )anfani$ in qualit# di responsabile del progetto$ allingegner Eiacomo arenti e al dottor 0omenico alladino che hanno assicurato la trasversalit# dei contributi ed il coordinamento del procedimento$ al dottor ietro Rubellini$ allingegner 2incenzo Hartaglia$ allarchitetto "lisabetta )ancelli e alla 0ott.ssa )rancesca ascuzzi che$ nellambito delle rispettive competenze per lambiente$ la mobilit# e ledilizia privata hanno fornito gli indispensabili quadri di riferimento. " lelenco dei ringraziamenti va esteso a tutti coloro 4 e sono davvero tanti perch; quasi tutti i settori del Comune sono stati coinvolti ' che$ nei diversi ruoli e nelle diverse competenze$ ci anno consentito di portare a termine quello che era uno degli impegni pi@ importanti di questo mandato amministrativo. 2orrei concludere consegnando al Consiglio unultima riflessione. !i parla talvolta di fine della citt#. "d in effetti entrata in crisi unimmagine della citt# come si tramandata fin dalla rivoluzione neolitica. ensiamo alla citt# come laboratorio che produceva cultura. >ggi la citt# consuma cultura prodotta altrove in una comunit# informatica che si autoalimenta. > ancora. Consideriamo le conseguenze della velocizzazione degli spostamenti delle persone. >vviamente a questa si potrebbe contrapporre la congestione del traffico e i tempi di accesso dalle periferie ai centri che ancora caratterizzano molte citt# e i problemi che ancora caratterizzano i trasporti pubblici locali. Aa le tendenze di fondo sono probabilmente segnate. ensiamo agli effetti del collegamento ferroviario )irenze'Jologna in 3+ minuti o )irenze'Roma e )irenze'Ailano in -+. Certo( statisticamente interessano esigue minoranze$ ma fanno intuire come allorizzonte ci sia un progressivo venir meno della coincidenza fra chi usa la citt# e chi la abita. ?el caso di )irenze$ ad esempio$ il .+K degli utenti della citt# 5pari a quasi ,7+mila presenze giornaliere8 costituito da non residenti. " una dissociazione questa che rischia di rompere quella premura comune per il destino della propria citt#( per quanto tempo ancora esister# il fiorentino$ il romano$ il milaneseC.... 0obbiamo averne timore$ o tutto questo non si inscrive nella linea evolutivaC <a %citt# senza mura& dei figli dei figli dei nostri figli sar# probabilmente una %citt# di citt#&( per definizione pluralista$ inclusiva$ multietnica$ tollerante :.$ una rete$ ed una %rete di reti&$ esattamente il contrario di quella prefigurata da spinte localistiche espresse dalle varie leghe nel panorama europeo e italiano e che sono la recessione pavida ed egoistica di fronte ad un futuro in cui le frontiere avranno lampiezza del pianeta.

arliamo di un mondo che non dietro langolo e magari qualche collega si chieder# cosa centra tutto questo con ladozione del Regolamento Urbanistico. Credo che dobbiamo essere consapevoli che questa la prima ma forse anche lultima volta che approviamo iano !trutturale e Regolamento Urbanistico del Comune di )irenze. <a prossima volta potrebbero esserci iano e Regolamento Urbanistico della citt# metropolitana e dopo ancora la citt# smart e integrata del futuro chiss# cosa ci riserva:. ?el momento dunque in cui approviamo un disegno per la )irenze delloggi$ un disegno realistico e fattibile come ho sottolineato$ credo che a tutti noi sia chiesto lo sforzo di tenere lo sguardo e limmaginazione proiettati sul domani. Citando <atouche il progetto architettonico secondo rispetto al progetto urbano ed il progetto urbano necessariamente secondo rispetto al progetto sociale( lurbanistica non un mero progetto tecnico$ lurbanistica sottende unidea di convivenza$ di modi di relazione$ uno scenario di valori da elaborare e condividere con i cittadini. " anche questo$ colleghi consiglieri$ ciD che oggi votiamo. 2i ringrazio per lattenzione. No concluso".

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