Giardinaggio Indoor www.giardinaggioindoor.it info@giardinaggioindoor.it Pubblicazione e distribuzione gratuita ---------------------------- Responsabile di redazione Andrea Sommariva Caporedattore Massone Giada Redazione Massone Giada Cantabrina Glauco Manzilli Clementina Lodi Lidia Roccatagliata Giustina Collaboratori di redazione Noucetta Kehdi William Texier Fabio Troya Mal Lane Andrea Sommariva Christian Cantelli ---------------------------- Contatti: redazione ed informazioni generali redazione@giardinaggioindoor.it Pubblicit: advertising@giardinaggioindoor.it Giardinaggio Indoor una pubblicazione bimestrale a distribuzione gratuita edita da Giardinaggio Indoor Via Varenna, 121 R. - 16155 Genova ITALY P. Iva 01564900999 ---------------------------- I contenuti della pubblicazione sono di propriet delleditore, nessuna parte della rivista pu essere utilizzata senza espresso consenso delleditore. Le opinioni contenute nella pubblicazione ed espresse negli articoli dai giornalisti partecipanti alla redazione sono da considerarsi personali e non necessariamente condivise dalleditore. SOMMARIO EDITORIALE...................................4 NUOVI PRODOTTI.........................6 LESPERTO RISPONDE.................10 LARTE DELLIDROPONICA..........15 LE TALEE.......................................17 IDROPONICA O TERRA?..............19 LORTO IN CITTA..........................24 LABC DELLIDROPONICA............25 NEWS ............27 IDROPONICA: LA STORIA 28 LA MISURAZIONE DELLEC..........29 Editoriale a cura di Andrea Sommariva Nasce Giardinaggio Indoor la pubblicazione bimestrale dedicata alla coltivazione in ambiente chiuso ed a tutti gli aspetti ad essa direttamente od indirettamente legati. La rivista si rivolge a tutti coloro che, interessati a realizzare spazi verdi in ambiente domestico, necessitano infor- mazioni tecniche e contatti tecnico-commerciali per raggiungere il proprio scopo: realizzare la propria coltivazione interna e controllata nonostante avversit di tipo ambientale e stagionale. Chiunque gi utilizza o vorrebbe utilizzare piccoli sistemi idroponici, magari inseriti in un contesto a condizioni clima- tiche controllate, sa bene che non molto facile reperire informazioni e prodotti di questo genere in Italia. Mentre in nord Europa e nei paesi anglosassoni il giardinaggio indoor da tempo un hobby discretamente diffuso, in Italia, paese soleggiato e dal clima (ex) mite, lappassionato attende la giusta stagione e si limita a coltivare le sue piante in campo aperto. Purtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in citt, grandi o piccole, e molto spesso non dispone di uno spazio proprio da dedicare al giardinaggio. La redazione di Giardinaggio Indoor convinta che crescer esponenzialmente il numero di appassionati a queste tecniche, in Italia, e si pone come obiettivo di divenire il tratto di unione fra gli appassionati ed i curiosi da una parte ed i maggiori attori e produttori di piccola idroponica e di prodotti per lindoor dallaltra. Oggi molti pensano sia impossibile far crescere certe piante anche dinverno, produrre velocemente talee in ogni periodo dellanno, coltivare piante dalle necessit climatiche difcili, ottenere abbondanti raccolti fuori stagione e produrre ortaggi biologici per consumo familiare realmente esenti da metalli pesanti. G.I. si pregge di aiutare i pollici verdi pi esigenti e curiosi a conoscere nuove tecniche e prodotti e lo fa anche importando parte del ricchissimo patrimonio di conoscenza specica esistente allestero, attingendo dalle fonti inter- nazionali pi autorevoli e con il chiaro obiettivo di collegare lofferta internazionale al coltivatore indoor italiano. La redazione di G.I. composta da elementi internazionali accomunati da lunga esperienza di utilizzo o di produzione di articoli per il giardinaggio indoor. Coniugando le informazioni tecniche da noi trattate con la conoscenza delle ne- cessit della pianta coltivata, il coltivatore indoor sar in grado di ottenere splendidi risultati, comparabili ed in molti casi migliori di quelli ottenuti con la coltivazione in pieno sole e realizzabili durante tutto lanno. Giardinaggio Indoor una rivista a distribuzione gratuita che si sostiene attraverso la vendita di spazi pubblicitari ad alcuni fra i pi importanti attori del mercato mondiale della coltivazione indoor. E reperibile presso i punti vendita specializzati o in abbonamento postale. Giardinaggio Indoor tratta argomenti relativi a: - PROPAGAZIONE, COLTIVAZIONE E MATURAZIONE DI VEGETALI IN AMBIENTE CHIUSO, UTILIZZAN- DO SIA PICCOLI E MEDI SISTEMI IDROPONICI ED AEROPONICI, CHE TRADIZIONALI VASI CON FIBRA VEGETALE O TERRICCIO. - REALIZZAZIONE DI AMBIENTI A FOTOPERIODO CONTROLLATO. - AUTOMAZIONE E CONTROLLO DEL CLIMA: UMIDITA, VENTILAZIONE, AERAZIONE, TEMPERATURA, ANIDRIDE CARBONICA. - AUTOMAZIONE DELLA NUTRIZIONE E DEL CONTROLLO DEI PARAMETRI DI ACIDITA E SOLIDI DI- SCIOLTI. - COLTIVAZIONE BIOPONICA BASATA SULLUTILIZZO DI NUTRIMENTI PER IDROPONICA DI NATURA ORGANICA, BIOLOGICAMENTE CERTIFICATI ED IMPIEGABILI SIA IN COLTURE COMMERCIALI CHE PER CONSUMO CASALINGO. - TUTTI GLI ASPETTI DIRETTAMENTE OD INDIRETTAMENTE COLLEGATI ALLA CREAZIONE E GESTIONE DI GIARDINI INTERNI. Giardinaggio Indoor pu essere liberamente scaricata dal sito: www.giardinaggioindoor.it Attenzione: essendo il numero zero una versione a tiratura contenuta, questo redazionale ed altri articoli appariranno anche nel primo numero di G.I. Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 4 NUOVI PRODOTTI HIGROMITE NATURAL GARDEN WHOLESALE La National Garden Wholesale presenta higromite, un medium di concezione innovativa: si tratta di mate- riale estratto da depositi vulcanici in Nord America, in una zona dove milioni di anni fa si trovava un lago. Le alghe hanno lasciato ingenti quantit di silicati, che ritroviamo in questo substrato e che aiutano le piante a sviluppare un sistema radicale pi forte e sano e a crescere rigogliose. E un prodotto assai versatile: pu essere usato in qualunque tipo di coltivazione, mescolato al cocco, alla terra o allargilla, aumentandone la capacit di assorbimento dell acqua e dei nutrienti; ottimo anche nella tecnica a strati, posto in fondo ai vasi. Higromite altamente poroso ed capace di assor- bire no a 150% del proprio peso in acqua, per poi rilasciarla gradualmente: questo elimina qualsiasi ri- schio di sovrairrigazione; inoltre la porosit favorisce laerazione. Si tratta di un substrato completamente riutilizzabi- le, che mantiene le sue caratteristiche inalterate nel tempo, sterile e non contiene batteri, semi estranei o malattie, ma rilascia attivamente microelementi utili. BIOSEVIA GENERAL HYDROPONICS EUROPE BIOPONICA Brevetto internazionale n 05.11569, 15/11/05 100% IDROPONICAORGANICA Per molti anni i ricercatori di General Hydroponics hanno studiato inten- samente con prove sperimentali e pratiche la via organica allidroponica e grazie al lavoro svolto da William Texier nel 2004 si giunti oggi nel 2006 ad avere un prodotto pronto alluso, semplice ed efcace per col- tivare con i vantaggi tecnici dellidro- ponica e la genuinit del risultato biologico: BIOSEVIA infatti risponde al regolamento europeo N 2092/91 sulla coltura biologica. Nutrimento per le piante 100% or- ganico, adatto sia alla coltura bio- logica in terra che come nutrimento biologico per colture idroponiche. La sua formula speciale studiata per essere solubile al 100% in acqua senza lasciare tracce e odori nocivi, principale problema dei tradizionali fertilizzanti organici in coltura idro. Non lascia quindi depositi nei goccio- latori n intasa il sistema di pompag- gio, si degrada molto velocemente impedendo cos la prolicazione di batteri patogeni nella riserva. Contiene acidi umici che migliorano la salute della pianta. Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 6 RASSEGNA DELLE PI INTERESSANTI NOVIT SUL MERCATO BUDLINK HYDROPONIC GENERATIONS Dopo anni di ricerca nasce Budlink, un pratico prodotto in grado di for- nire alle vostre piante i silicati che necessitano, direttamente in forma liquida. Una soluzione concreta al- lannoso problema della mancanza di questi elementi, che abbondano nel terreno ma che tanto difcile apportare correttamente in idropo- nica. I silicati aiutano la pianta a difen- dersi dagli insetti e dai batteri, in- tegrandosi nelle pareti delle cellule migliorandone e rinforzandone la struttura. Aiutano inoltre ad evitare nocivi ac- cumuli di nutrienti nei tessuti e a ri- durre la perdita dellacqua attraver- so la traspirazione. Utilizzato in forma di spray foliare Budlink costituir una barriera par- ticolarmente efcace contro batteri e afni. Biosevia nutrimento biologico FYTOCELL Direttamente da Melbourne, Austra- lia, arriva un nuovo substrato per il fuori suolo: si tratta di un materiale bianco, leggero, spugnoso, sterile, dal pH neutro, completamente bio- degradabile. Linterno e ricco di minute bolle daria che rendono impossibile la sovrairrigazione e mantengono ossi- genate le radici: in questo materiale infatti stabile la proporzione 37% aria e 60% acqua, ideale per qua- lunque pianta. Si tratta di un substrato facile da maneggiare, prodotto in diversi for- mati per venire incontro ad ogni esi- genza, dalla propagazione alla colti- vazione di ori o ortaggi, sia a livello hobbistico che commerciale. LORTO IDROPONICO ROBERTO DE RISI Il testo propone tecniche di impianto per colture fuori suolo, studiate per soddisfare le esigenze degli appas- sionati di orticultura, ai quali offre un concreto strumento operativo per sfruttare spazi domestici di ogni di- mensione. Si tratta di un manuale di coltivazione idroponica di ortaggi ad uso casalingo, che propone tecniche lungamente sperimentate desunte da quelle industriali, riadattate in maniera da permettere allappassio- nato di disporre del proprio orticello biologico e magari trarne un piccolo protto. Corredato di schede di colti- vazione dei singoli ortaggi e consigli pratici, con foto a colori e tabelle, si rivela un utile strumento anche per studenti e tecnici del settore. Roberto de Risi considerato uno dei pionieri nel settore dellidrocol- tura in Italia, e dal 1986 direttore tecnico di unazienda del settore. In italiano. Fytocell substrato ( sotto) NEEM REPEL HYDROGARDEN Lolio di Neem viene estratto dai semi della Azadirachta Indica, un albero che cresce in India e Sud America e che da sempre utilizzato nella me- dicina Ayurveda e in omeopatia. Vengono utilizzate anche foglia, cor- teccia e legno, tuttavia il seme rima- ne lelemento pi attivo. In grado di contrastare batteri, fun- ghi e insetti, resta uno dei pi validi alleati per sconggere le infestazio- ni: utilizzato in via preventiva sia per via radicale che per via foliare. I metaboliti che la pianta elabora a partire da questa sostanza sono par- ticolarmente sgraditi agli insetti no- civi senza essere dannosi per quelli utili, ed inoltre un riequilibratore e uno stimolatore della crescita delle piante. Neem Repel, puro olio di neem, un prodotto utilissimo per prevenire deleterie infestazioni e contribuire al tempo stesso a migliorare la salute della pianta: non ha nessuna con- troindicazione. Tenere una buona scorta di questo prodotto pu letteralmente salva- re le piante e il raccolto, ed evitare spiacevoli lotte con i parassiti. Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 8 NUOVI PRODOTTI Vorrei sapere se giovani piante coltivate nel terreno possono es- sere trasferite in idroponica. Non impossibile, ma spesso dif- coltoso e il risultato incerto. Innanzitutto devi estrarre la pianta con tutta la zolla facendo attenzio- ne a non spezzare le radici e a non danneggiarle. Poi scuotila delicatamente, e sciac- quala per rimuovere ogni residuo di terriccio e impurit: unoperazione molto importante, che va fatta con grande attenzione e cautela. Se la pianta ha molte foglie rimuo- vi quelle pi in basso, poi mettila in un vaso pieno dacqua tiepida, con le radici completamente immerse, meglio sarebbe se con un ossigena- tore. Dopo circa 24 ore, tirala fuori, sciac- quala ancora, e mettila nel tuo idro- sistema. Non vi problema alcuno invece per interrare giovani piante nate in idro- ponica, che saranno pi forti e rigo- gliose di quelle nate in terra. LESPERTO RI SPONDE Le piante cresciute in un sistema idroponico hanno uno sviluppo radicale migliore e pi veloce, e sono generalmente pi sane e resistenti: germinare e sviluppare le giovani piantine fuori suolo per poi trapiantarle in terra una tecnica molto diffusa. Anche in caso di talee si pu procedere nello stesso modo. Passare invece dalla terra allidroponica difcoltoso. Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 10 HAI UNA DOMANDA PER LESPERTO DI GIARDINAGGIO INDOOR? SCRIVI QUI: redazione@gardinaggioindoor.it Mi piacerebbe sapere che tipo di substrato necessita unorchidea del genere phalaenopsis. Largilla espansa e perlite sono senzaltro i substrati pi economici, e inoltre trattengono lumidit. Ricorda che si tratta di materia- li inerti, quindi fai molta attenzione alla quantit di fertilizzante: inoltre se non usi un nutrimento foliare ri- corda di lavare spesso il substrato, in modo da evitare accumulo di sali. In alternativa, puoi ricorrere alla corteccia, che decomponendosi libe- ra microelementi utili alla pianta. In ogni caso lultima parola va al vi- vaista di ducia che ti ha venduto la singola pianta e ne conosce bene le caratteristiche. Per il mio impianto idroponico di medie dimensioni uso lacqua del rubinetto, che per ho notato essere additivata con una certa quantit di cloro. Pu essere un problema? Cosa posso fare per mitigarne gli effetti? Il cloro viene aggiunto come disin- fettante dallacquedotto, in dosi va- riabili da zona a zona. Non si tratta di un problema insor- montabile, basta che ti ricordi di lasciare lacqua a decantare in in recipiente aperto, meglio se con un ossigenatore, per 48 ore prima di aggiungerla al tuo idrosistema. Alcune persone, avendo sistemi poco capienti, si orientano addirittura sul- lacqua in bottiglia, in modo da pote- re avere subito sottocchio composi- zione e pH, e senza linconveniente del cloro. Per chi coltiva in grande invece, pu essere interessante un impianto per losmosi inversa, utilizzato anche in acquariologia e per lalimentazione umana: permette infatti lelimina- zione di particelle inquinanti anche innitesimali, compresi virus, batteri ed impurit in genere, arrivando alla totale purezza batteriologica. LESPERTO RI SPONDE Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 11 Posso utilizzare la bra di cocco nel mio nuovo sistema idroponi- co a secchio? Assolutamente no, il cocco un ot- timo sostituto del terriccio, a cui si pu anche mischiare per renderlo pi drenante e leggero, ma non adatto come medium del tuo sistema: corri il rischio di otturare i tubi e ti ritrove- resti con una poltiglia fangosa a far marcire la tua pianta. Usa largilla, o il silicato fossile, dopo averli ben sciacquati sotto acqua corrente, e ricorda di lavarli dopo ogni ciclo di coltivazione. Ho una piccola serra in cui col- tivo a livello amatoriale diver- si tipi di verdura in idroponica, e recentemente ho notato una preoccupante infestazione di ra- gnetti rossi. Ho provato a risolvere con pro- dotti biologici in spray, ma non sembra essere sufciente. Esiste un altro sistema biocom- patibile per stroncare denitiva- mente questo parassita? Afdati agli antagonisti naturali, in questo caso il Phytoseiulus persimi- lis, un insetto poco pi grande del ragnetto rosso, molto mobile e as- sai aggressivo, che ti liberer dallo sgradito ospite. Lo puoi reperire in grandi garden o presso i fornitori dei vivaisti, i quali hanno un apposito settore denomi- nato appunto controllo biologico, dove allevano questi ed altri utili in- setti. Il controllo naturale dei parassiti co- stituisce un argomento affascinante che approfondiremo in futuro. Annafa spesso, anche tutti i gior- ni se fa molto caldo e il terreno si asciuga in fretta: contrariamente a quanto si pensa infatti, anche i cac- tus necessitano di molta acqua. Attenzione che non si formino rista- gni nel sottovaso e che il terreno non resti zuppo, e cerca di non bagnare mai la pianta direttamente, per evi- tare che marcisca. Ho acquistato recentemente una palma da cocco, alta una settan- tina di centimetri, in un super- mercato. Il vaso mi pareva molto piccolo, cos lho trapiantata, ma in pochi giorni le foglie si sono riempite di puntini gialli e marroni, e han- no iniziato a seccare ai bordi. Pu essere un fenomeno legato allo stress? Come posso intervenire? Senza vedere la pianta e senza dati sul terriccio n sullesposizione dif- cile farsi unidea precisa: potrebbe trattarsi di carenza di potassio, ma non da escludersi lo stress per i repentino spostamento e travaso. In futuro evita di comprare piante nei supermercati: non offrono alcu- na garanzia n assistenza e spesso i vegetali arrivano gi provati dal tra- sporto. Vorrei reinvasare una piccola pianta grassa: quale il periodo dellanno pi adatto? Inoltre vorrei sapere se devo in- nafarla ed eventualmente con che frequenza. Il periodo migliore per il reinvaso marzo, quando la ripresa vegetativa della pianta sar al massimo. E im- portante scegliere il terriccio apposi- to, molto drenante, e posizionare la pianta in una zona ben soleggiata. Cactus in coltivazione idroponica Esistono diversi tipi di coccinella, tutte impiegate nella lotta contro gli insetti dannosi di cui si cibano, sia allo stato adulto che in quello larvale. Ideali per contrastare infestazioni di acari, cocciniglia e ragno rosso, sono reperibili nella biofabbriche. HAI UNA DOMANDA PER LESPERTO DI GIARDINAGGIO INDOOR? SCRIVI QUI: redazione@gardinaggioindoor.it Posso utilizzare la bra di cocco nel mio nuovo sistema idroponi- co a secchio? Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 13 di William Texier Durante gli ultimi 20 anni, i progres- si nella tecnica della coltivazione in- door sono stati talmente notevoli da ottenere sistemi idroponici di prezzo e dimensioni contenuti, idonei anche al semplice appassionato, che potr tranquillamente utilizzarli sul balco- ne, sulla veranda, oppure in casa davanti ad una nestra o sotto una luce articiale. Se lo spazio a disposizione mol- to, non manca lofferta di sistemi da serra, per permettere un ricco, sano e abbondante raccolto, da distribuire tra amici e conoscenti o da rivende- re. E fatto noto che in idroponica la qualit del prodotto superiore per sapore, resa, rapidit di sviluppo, sfruttamento delle potenzialit del- la pianta, e che ovviamente offre la certezza di una pianta non trattata con sostanze pericolose per la salute. Poich questi sistemi hanno una grande scorta di acqua, si potreb- be pensare che le piante siano qua- si autosufcienti, e che scegliendo questa tecnica di coltivazione si non sia necessario dedicare molto tempo alle nostre piantine, ma non cos: il loro metabolismo infatti pi veloce e richiede cure. Le motivazioni che spingono verso lidroponica non vanno cercate nella mancanza di tempo per badare al- lorto tradizionale, ma nella ricerca di un risultato di qualit superiore. In effetti, largomento spesso fon- te di una certa confusione, dovuta anche ad un certo uso disinvolto dei termini: per idro coltura, ad esem- pio, sintende di solito un sistema passivo, che si avvale di accessori quali gocciolatori. Lidroponica una tecnica dinamica, che sfrutta luso di pompe per creare un ricircolo di soluzione nutritiva e di ossigeno. Vediamo quali sono i sistemi pi comuni, classicati approssimativa- mente in quattro categorie a secon- da della tecnologia usata: Sistemi a gocciolamento Partendo da una linea principale, piccoli tubi di plastica portano ad in- tervalli regolari, scanditi da un timer, lelemento nutritivo ad ogni singola pianta. Si tratta di un sistema sviluppato in lunghezza, composto da vassoi ret- tangolari contenenti lastre di sub- strato neutro, come la bra di coc- co, sulle quali sono adagiati cubi di rockwool in cui la pianta radicata. Un serbatoio posto nella parte infe- riore convoglia lacqua in eccesso e a seconda del sistema, la rimette in circolo o la espelle. Questo tipo di sistema pu essere anche molto piccolo, 30x55 cm, ed versatile e semplice da utilizzare anche per un principiante, in quanto entro certi limiti il medium protegge le radici dagli sbalzi di temperatura e dumidit, e dagli errori dellope- ratore. Lirrigazione la parte pi comples- sa: troppa acqua e le radici si de- comporranno per mancanza di ossi- geno, non abbastanza ed i sali si si accumuleranno nel cubo di rockwool impedendo lassorbimento dei nu- trienti. Esiste inoltre un problema ecologi- co: necessario cambiare il medium ad ogni ciclo di coltivazione, produ- cendo riuti non riciclabili; se per lamatore una piccola noia, diventa un fattore assai importante nei pae- si con una massiccia produzione in serra, come lOlanda, dove la lana di roccia impiegata in quantit indu- striali sia nella coltivazione dei ori che dellortofrutta. LARTE dellI DROPONI CA Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 15 Larte dellidroponica Ebb e ood Il sistema solitamente di forma quadrata, composto da un vassoio forato e da un serbatoio sottostan- te. Ad intervalli regolari una pompa temporizzata riempie dacqua fer- tilizzata il vassoio colmo di mate- riale di ancoraggio (lana di roccia o, meglio, argilla, meno incline alle infestazioni dalghe e pi ecologica), dal quale poi deuisce dagli appositi fori, tornando nel serbatoio. Un sistema alternativo prevede che il vassoio resti vuoto e che le piante siano direttamente inserite in appo- siti buchi. Alzando e abbassando lentamente il livello dellacqua si produce uneccel- lente ossigenazione, fondamentale per la buona riuscita di una coltiva- zione idroponica, ma resta indispen- sabile una buona gestione idrica per evitare danni alla piante: nellinsie- me si tratta di un sistema che pu dare grandi soddisfazioni, ma non adatto ai principianti e che richiede un po di pratica per un risultato ot- timale. N.F.T. (Nutrient Film Technique) Sviluppato in Inghilterra da A. Coo- per negli anni 60, si tratta del primo vero sistema idroponico, semplice da assemblare con pezzi reperibili nei negozi di ferramenta. Lelemento nutritivo distribuito in forma di sottile pellicola dacqua dal usso costante, grazie ad un sempli- ce ma ingegnoso metodo: si tratta di una tavola leggermente inclinata, montata su una struttura metallica e ricoperta da un foglio di plastica, su cui vengono disposte le piantine nei cubi di rockwool. La plastica piegata e ssata in modo da formare una depressione centrale in cui lacqua pu scorrere, e sul fondo presente una canalet- ta che convoglia il liquido irriguo nel serbatoio, da dove rientrer in cir- colo. Il sistema offre buona buona ossige- nazione, ma in caso di guasto lau- tonomia delle piante di poche ore, ed sconsigliato per coltivazioni di vegetali di grandi dimensioni per la scarsa possibilit di gestione di gros- se masse radicali.
Idro aeroponica Questa tecnologia stata sviluppata simultaneamente in Israele e alluni- versit del Davis in California, negli anni 70, ed un metodo di coltiva- zione molto apprezzato e diffuso. E un sistema a ricircolo, ecologico e senza sprechi, con unalta auto- nomia. Il movimento continuo del- la soluzione fertilizzante garantisce ossigenazione e evita ristagni nocivi nella zona radicale. Questi sistemi sono costituiti da due secchi, inca- strati luno nellaltro: quello superio- re, dal fondo bucherellato, contiene un medium dancoraggio, come lar- gilla, mentre quello inferiore svolge la funzione di serbatoio. Nella colonna dirrigazione che colle- ga i due contenitori viene pompata aria attraverso un ossigenatore: il livello dellacqua sale e bagna lar- gilla. Poi, per effetto della gravit stessa, il liquido si convoglia verso il fondo forato e torna nel serbatoio, dove viene rimesso in circolo. Questo tipo di vasi attivi sono ideali per singole piante, che possono svi- lupparvici per anni e raggiungere di- mensioni impressionanti, ma hanno unautonomia di pochi giorni se non vengono dotati di un serbatoio sup- plementare. Per operare su pi larga scala, ci si pu orientare su unit modulari: si tratta di tubi, con fori in cui inserire cestelli forati colmi di argilla espansa per lancoraggio della piante, in cui scorre un usso consistente (della profondit di circa 8 cm.) di soluzio- ne nutriente. Lacqua fertilizzata viene erogata in getti, che permettono la forte ossi- genazione da cui deriva il termine aeroponica, e che garantiscono una crescita realmente impressionante. Questo tipo di sistema, proposto in unampia variet di misure (da 2x1 metro a 30x7 metri), permette il ri- ciclo di tutti i materiali impiegati, e un ottimale controllo diretto del us- so dacqua (con la pompa sempre accesa o spenta durante la notte). Richiede tuttavia una certa attenzio- ne per la temperatura del liquido, in cui le radici sono immerse totalmen- te, e un ambiente ben arieggiato. QUALE SCEGLIERE? Per una scelta ponderata, bisogna prendere in considerazione diversi fattori: lo spazio a disposizione, gli obbiettivi da raggiungere, i mezzi - nanziari ed il tempo a disposizione per il progetto. Come regola generale, migliore il sistema e pi veloce la crescita, ma anche pi impegnativa la manu- tenzione. E da prevedere una spesa iniziale considerevole, ma che verr in fretta ammortizzata dai risultati ottenuti. Qualunque sia la scelta nale, ci sono alcune regole fondamentali a cui attenersi: - ventilazione: la stanza in cui te- nete le vostre piante deve essere arieggiata molto bene per elimi- nare leccesso di umidit e per apportare CO2. - alcuni ventilatori saranno daiuto per eliminare le tasche daria cal- da e umida e per rendere il fusto delle piante pi robusto. - in caso di luci articiali va ricor- dato che il loro raggio dazione piuttosto limitato, quindi andran- no tenute il pi possibile vicino alle piante, facendo per atten- zione a non bruciarle. La distanza consigliata varia a se- conda del tipo di bulbo utilizzato. Pu essere utile potare i rami pi bassi che ricevono poca luce. - in estate, se coltivate in uno spa- zio ristretto, pu essere una buo- na idea accendere le luci di notte, approttando del fresco. - La soluzione nutriente deve esse- re mantenuta pi fredda possibi- le per tenere alta lossigenazione delle radici: la temperatura ideale attorno ai 18 C, e il ph deve avere un valore compreso tra 5,5 e 6,5. Il valore ideale dellEC tra 0,4 e 0.8 per le talee, 1,6 per le pianti- ne giovani, 2,0 per lo stadio vege- tativo, e tra 1 e 1,8 per lo stadio di oritura o frutticazione. - La scelta dei nutrenti molto im- portante: per denizione il me- dium deve essere neutro, quindi fertilizzanti costituiscono la sola fonte di nutrimento per la pianta. Deve essere completo e bilancia- to, i sali devono essere puri per un migliore assorbimento, ed da preferirsi liquido perch non intasi le canaline. Leggete con attenzione le etichette e non esitate a fare qualche test com- parativo personale: la fertilizzazione un fattore che inuir moltissimo sulla vostra coltivazione. Per pi di 20 anni ho coltivato le mie piante in idroponica: pianto sempre alcuni esemplari in terra, per com- parare gli sviluppi. La differenza nei risultati non smet- te di stupirmi. Solo poche specie non danno grandi soddisfazioni con questa tecnica: di solito si tratta di piante difcili da trapiantare e che necessitano di essere seminate e germinate nello stesso posto dove cresceranno. La qualit della produzione lobiet- tivo principale del coltivatore dome- stico: purtroppo nessun fertilizza- te specico, che io sappia, stato certicato come organico (anche se alcuni si fregiano di tale caratteristi- ca). Infatti, perch un nutrimento sia organico, deve essere prodotto da organismi viventi e poi reso di- sponibile per il sostentamento della pianta; in idroponica, questi orga- nismi competono con le piante per lossigeno, prosperano e si sviluppa- no al punto di colonizzare il sistema e le radici impedendone le funzioni vitali. Sono tuttavia in commercio prodotti ad alto valore nutritivo, con una resa pari o superiore ai migliori terricci. In questi anni ho fatto il possibile per ottenere un tipo di coltivazione il pi possibile biologica, per quanto un intrico di tubi di plastica non ri- chiami alla mente qualcosa di vicino alla natura: non ho mai fatto ricor- so ad antiparassitari (o, ovviamente ai diserbanti), ricorrendo agli insetti predatori per ricreare un microco- smo biologicamente differenziato. E una sda affascinante. La coltivazione delle piante, nel- lequilibrio tra tecnologia e rispetto della natura, dona grandi soddisfa- zioni e grandi risultati: spero possia- te scoprirlo in prima persona. Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 16 Esistono moltissimi generi di Orchidea, la maggior parte dei quali si presta particolarmente bene alla coltivazione fuori suolo. Larte dellidroponica PER CONCLUDERE Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 17 La propagazione per talea un metodo molto valido, usato sia in orticoltura che in oricoltura, per ottenere cloni perfetti della pianta madre. La semplicit di questa tecnica la rende adatta anche ai neoti e pu dare grandi soddisfazioni. Per avere consigli sulla la tipologia di clonazione che pi si addice alle vostre piante, chiedete al vostro negoziante di ducia. LA PROPAGAZIONE PER TALEA La talea un metodo di propaga- zione molto utilizzato, poich offre notevoli vantaggi: da una singola pianta, anche piccola, si possono ot- tenere innumerevoli talee che diven- teranno identiche alla pianta madre. Da ogni pianta si possono produrre talee di tipo differente: ad esempio i gerani radicano molto facilmente per talea erbacea, nelle rose si procede quasi esclusivamente per talea le- gnosa, cus e begonie si propagano rapidamente per talea fogliare. Prima di prelevare il materiale per procedere quindi bene informarsi sul tipo di talea che ci pu garanti- re maggiori successi a seconda della variet che vogliamo propagare. Vediamo in breve le tipologie: Talee erbacee Le talee erbacee si praticano in pri- mavera su piante perenni e piccoli arbusti, prelevando un piccolo ra- metto, e avendo laccortezza di stac- care con esso anche una piccola por- zione laterale del fusto. Talee semilegnose Le talee semilegnose si praticano in estate su alberi e arbusti, prelevan- do porzioni di ramo giovane di 10-15 cm., gi parzialmente lignicate. Si interrano per alcuni centimetri, inserendo nel composto di radicazio- ne almeno un nodo, punto da cui si svilupperanno le nuove radici, aven- do la cura di rimuovere le foglie nella parte bassa. Talee legnose Le talee legnose si praticano in au- tunno, prelevando porzioni di rami dellanno precedente, bastano 10- 15 cm., badando di scorticare leg- germente la corteccia alla base e di togliere le foglie alla base: le foglie restanti vanno tagliate circa a met. Questo tipo di talea si pratica so- prattutto con le piante ad alto fusto. Talee di foglia Le talee di foglia si praticano in pri- mavera o a ne estate, prelevando foglie con picciolo oppure porzioni di foglia, come nel caso della begonia. In genere queste talee si praticano con piante dalle foglie succulente, scegliendo le foglie pi sane, possi- bilmente tra quelle prodotte gi da alcune settimane. Talee di radice Si tratta di un metodo poco utiliz- zato: si procede a ne inverno o in primavera, prelevando una porzione di radice comprendente un apice ra- dicale, e la si interra poco profonda- mente. Talee di cactacee Le talee di cactus e di piante succu- lente radicano con tale facilit, che questo metodo di propagazione vie- ne utilizzato anche nel caso di pian- te malate, dalle quali si prelevano le parti sane con un taglio netto. Le parti ottenute vanno lasciate asciugare qualche giorno e sempli- cemente interrate. l e T A L E E Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 18 COME PROCEDERE Una volta prelevate le porzioni di fu- sto, foglia o radice, dovremo porle in un contenitore, in cui avremo messo il substrato che preferiamo. Coltivando in idroponica consiglia- bile utilizzare cubetti di rockwool: si tratta di materiale inerte, pratico da maneggiare e da gestire. Sar sufciente prenderne uno per talea, lasciarlo in ammollo in acqua tiepida per qualche ora, strizzarlo bene ed inne inserire il gambo per un paio di centimetri nel foro pree- sistente. Se coltiviamo in terra, bisogna ri- cordare che la miscela deve esse- re leggera, arieggiata e non troppo drenante: in genere si utilizza un miscuglio di sabbia e torba, a cui si aggiunge una piccola parte di perli- te, per aumentare laerazione, e di vermiculite, per conservare lumidi- t. Per evitare lo sviluppo di muffe consigliabile sterilizzare il terreno, con vapore o in forno, a 100-120C per alcuni minuti. E possibile rivolgersi ad un negozio specializzato e acquistare diretta- mente il terriccio adatto gi precon- fezionato. Le porzioni di stelo vanno interrate di alcuni centimetri, premendo con delicatezza la terra intorno alla base, mentre le talee di foglia si appoggia- COSA SERVE: MATERI ALI I nnanzitutto uno strumento molto aflato, meglio un bisturi o una cesoia apposita, per praticare incisioni nette, decise, senza strappi o sfrangiamenti del tessuto: si procede con un taglio obliquo, come nelle potature. Dopo ogni uso, sterilizzare il materiale. I n un negozio specializzato possiamo trovare lindispensabile ormone radicante, in gel o in polvere, in cui va intinta la parte inferiore della talea prima di metterla a dimora. Questo trattamento, atossico e biologicamente compatibile, aumenter esponenzialmente le probabilit di buona riuscita. Contenitori poco profondi e perfettamente puliti, meglio se sterilizzati, in cui porre le nostre piccole talee. Esistono in commercio sistemi pensati appositamente per le talee, poco ingombranti e particolarmente efcaci. Prevedono a seconda del modello, luso di ossigenatori, riscalatori, o coperchi, e permettono laccesso e la manutenzione delle singole talee. no solamente sul substrato di radi- cazione. Il substrato va mantenuto costante- mente umido, e per evitare un ec- cesso dacqua che farebbe marcire le piante bene vaporizzare pi vol- te al giorno piuttosto che bagnare direttamente. Se lumidit ambientale fosse insuf- ciente, si pu ricorrere a miniser- re di plastica o coperture con teli di nylon, facendo grande attenzione alleventuale insorgere di patologie e funghi. E importante che i cloni siano posti in un luogo luminoso ma non esposti direttamente alla luce solare, in caso di coltivazione indoor andranno be- nissimo i tubi al neon o le lampade apposite. Il clima deve essere caldo e venti- lato. Avremo la certezza che le talee han- no attecchito quando le radici spun- teranno dal lato inferiore del cubetto di lana di roccia o vedremo spunta- re le prime nuove foglie: sar allora giunto il momento del primo travaso per le giovani piantine. l e T A L E E Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 19 LIDROPONICA SFIDA LA COLTIVAZIONE IN TERRA: VANTAGGI Se no a non molti anni fa lidea di coltivare senza la terra suscita- va perplessit, oggi anche in pae- si come lassolata e fertile Spagna lidroponica diffusa: la gente se ne interessa, vuole saperne di pi, si pone domande. Quali sono i van- taggi rispetto alle coltivazioni tradi- zionali? Si tratta di un metodo or- ganico? Come si spiegano i risultati sorprendenti ottenuti? Iniziamo con una panoramica dei vantaggi: - Niente terra signica che potrete coltivare dove volete, non impor- ta dove vi troviate: in una grande citt, in un paesino, in periferia, non importa che abbiate un giar- dino, o un balcone, o che il terre- no sia povero e arido. - Nessun problema di vermi, minor rischio di infestazioni, e nessun seme indesiderato nelle coltiva- zioni fuori suolo: quindi niente erbicidi e pochissimi pesticidi, di tipo biologico. - Il ricircolo permette di risparmia- reingenti quantit dacqua e di fertilizzanti: meno sprechi dun- que. - In terra le piante devono fare uno sforzo supplementare per assimi- lare il nutrimento, che trovano in- vece pronto alluso in idroponica. Dovranno solo assorbire e cresce- re, ecco perch lo sviluppo pi rapido. - Nel terreno la pianta deve svilup- pare un grande apparato radicale per andare alla ricerca dei nutrien- ti, mentre in acqua concentrer le risorse nelle foglie, nei ori e nei frutti, con risparmio di spazio e raccolti di qualit migliore. - Nelle coltivazioni tradizionali molto difcile provvedere adegua- tamente allareazione delle radici. - Lidroponica rende possibile un controllo diretto sulle necessit della pianta e la stimolazione del- la crescita, sfruttando appieno le potenzialit dei vegetali. - Il vigore e la forza delle piantine nate in acqua noto: spesso si ri- corre a talee idroponiche che ver- ranno poi trapiantate in terra, per assicurarsi risultati migliori. Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 20 Una volta assemblato e messo in opera, il sistema idroponico pu an- dare avanti per molto tempo senza ulteriori investimenti: pulito e sen- za sprechi, e garantisce risparmio di tempo, lavoro e denaro. In breve, ricorrendo a questa tecnica si pu mettere in conto un aumento del- le prestazioni del 30%: 30% in pi nel numero delle piante, del 30% pi veloce la loro crescita, del 30% maggiore il raccolto, e principi attivi presenti nelle piante del 30% supe- riori. Ma c ancora una questione importante da affrontare: tutti sap- piamo che nel terreno ci sono circa 100 differenti elementi che giovano alla salute delle piante e alla nostra, e che non tutti sono presenti nei nu- trienti per idroponica. Come per il vino, le qualit intrinseche del terric- cio determinano la qualit del raccol- to. Anni di ricerca hanno portato alla creazione di integratori di minerali e di microelementi che rendono lali- mentazione delle piante vicinissima a quella delle coltivazioni tradizionali, introducendo di fatto elementi tipici della terra nella coltivazione idro- ponica. I fertilizzanti specici sono composti da sali minerali puricati: un mix di macro elementi primari e secondari, pi microelementi e trac- ce di elementi. Non sono tutti uguali tra loro, alcune compagnie produ- cono fertilizzanti essenziali, mentre altri propongono formule ricche e complesse, disponibili anche nella versione per acque dure o leggere, per venire totalmente incontro alle esigenze del coltivatore. Purtroppo non facile operare distinzioni tra le varie marche, e spesso la lettura delletichetta non basta a dissipare i dubbi: lunica strada da seguire chiedere al negoziante di ducia e compiere i propri test. Anche i pro- duttori stessi si rendono disponibili a chiarimenti sulla lista dei componen- ti e sulla ricetta alla base dei loro prodotti. Quando la formula ben realizzata, i fertilizzanti sono im- mediatamente solubili e assimilabili dalle radici: si trovano sul mercato in forma liquida o in polvere, in con- fezioni singole o bi-tricomponenti, a volte anche in quattro separati ele- menti da usare contemporaneamen- te. Pu sembrare difcile, ma non cos: dosi e modalit di utilizzo sono sempre riportate in etichetta con lausilio di pratiche tabelle. La divi- sione nella somministrazione dei nu- trienti basata su studi che hanno dimostrato le diverse esigenze della pianta nei vari stadi della crescita, principalmente radicazione, vegeta- tiva e oritura/fruttazione. Come re- gola generale, una pianta consuma pi azoto durante la fase formativa o vegetativa e pi fosforo, potassio e magnesio quando orisce. Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 21 Pur non essendo propriamente parassiti, le formiche possono danneggiare le foglie e aumentare il rischio di infestazioni da adi. La loro presenza quindi da evitare. Sono reperibili sul mercato molti tipi di fertilizzanti, per ogni esigenza: liquidi, in polvere o granulari, singoli o multicomponenti; il negoziante di duca potr consigliare quello pi adeguato al vostro tipo di coltura. E interessante anche lofferta di booster e additivi, assolutamente non tossici, disponibili in commercio per accelerare la crescita o migliorare la produzione. In caso di problemi di sorta, ci si pu afdare ai consigli dellesperto per somministare un prodotto correttivo o per lacquisto di strumenti di misurazione professionale in grado di monitorare con precisione e semplicit tutti i parametri fondamentali per uno sviluppo ottimale. Annotando con cura tutte le fasi della crescita, i nutrienti somministrati, i valori di temperatura e umidit, sar pi semplice fare una diagnosi nel caso che qualcosa non vada per il verso giusto. Durante il ciclo di sviluppo, la pianta inoltre consumer calcio, zolfo e mi- cronutrienti quali ferro, manganese, boro, molibdeno e rame. La somministrazione dei nutrienti si adatter ad ogni ciclo, fornendo alla pianta esattamente quello di cui ha bisogno, quando ne ha bisogno, sfruttandone cos al meglio il poten- ziale genetico. Molti si chiedono tuttoggi se i ferti- lizzanti idroponici siano organici: la risposta no. Ma vediamo la differenza tra orga- nico e idroponico. Un nutrimento si dice organico quando nessun prodotto chimico creato dalluomo o articiale stato usato per la sua realizzazione: in idroponica i fertiliz- zanti sono costituiti da sali minerali puricati. Nella terra, miliardi (pa- recchi milioni per grammo di terra) di microorganismi decompongono la materia organica (concime) e ne trasformano le molecole (non assi- milabili dalle piante) in ioni che le piante possono assorbire. Anche in acqua la pianta si sostenta attraverso gli ioni, che sono per di origine minerale e non organica. Ai ni del consumo dei vegetali pro- dotti non si riscontra alcuna diffe- renza: in entrambi i casi si tratta di fertilizzare al meglio le piante ed evitare qualunque sostanza danno- sa; gli elementi che forniamo come nutrimento sono gli stessi, solo pro- venienti da fonti diverse (organiche in un caso, minerali nellaltro). C da considerare anche un fatto- re rischio presente nel fertilizzante tradizionale organico: trattandosi di procedimento naturale, possibile incappare in pesticidi o metalli pe- santi tossici come nichel, mercurio, piombo o zinco, presenti nei fanghi o dagli scarti di pesce usati come con- cime, o provenienti da precedenti raccolti usati nel compost. In idropo- nica, gli elementi minerali sono for- niti tramite sali minerali sotto forma di ioni, che possono essere ottenuti naturalmente o in maniera articiale, ma che sono stati puricati e rafna- ti. Visti i vantaggi molti usano ferti- lizzanti idroponici nella coltivazione in terra, con ottimi risultati: basta attenersi scrupolosamente alle dosi indicate in etichetta. Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 22 IDROPONICA CONTRO LA FAME NEL MONDO Si tratta di un progetto, partito nel 2002, supportato da diverse asso- ciazioni e produttori indipendenti, che si propone di portare ai popoli dei Paesi in via di sviluppo le cono- scenze e gli strumenti per rendersi autonomi attraverso luso di sistemi idroponici semplici e pratici, in modo da produrre cibo sano e abbondan- te. Gli strumenti concepiti per que- sto programma non prevedono luso di elettricit, o di strumenti sosti- cati, e nemmeno di fertilizzanti chi- mici: vengono invece adattati alle risorse locali come bat-guano, worm casting, bamboo, bra di cocco, sab- bia. Viene sfruttata la gravit per i sistemi a gocciolamento o la manu- tenzione manuale quotidiana: fra i Paesi gi coinvolti la Colombia, il Brasile, il Messico, lo Zimbawe e la Tanzania. Negli ultimi tre anni HFH ha raccolto oltre 37.000 dollari per contrasta- re la fame nel mondo, attraverso sponsorizzazioni, donazioni private, e attraverso la vendita di una linea di fertilizzanti e prodotti per la col- tivazione creata appositamente; il denaro raccolto viene donato al- lassociazione Institute of Simplied Hydroponics, che sta attualmente lavorando in 17 Paesi, con priorit in Afghanistan e Sri Lanka. LInstitute of Simplieed Hydroponi- cs nasce nel 1995, si tratta di unas- sociazione no prot non governativa, che simpegna nella produzione di materiale e strumenti per linsegna- mento e lapplicazione delle tecniche idroponiche semplicate, che si sti- ma potrebbero aiutare 200 milioni di famiglie in difcolt. Questassocia- zione agisce in collaborazione con la FAO e con i Ministeri dellAgricoltura e dello Sviluppo dei Paesi coinvolti. Attualmente allo studio un proget- to di microfattoria, pensato per un acro di terreno povero o degradato, semi arido o montagnoso, in grado di aumentare sensibilmente il raccolto di quelle famiglie che vivono dagri- coltura utilizzando le risorse locali. La sperimentazione viene condotta in Messico, e tutto calcolato per essere assolutamente funzionale e performante, ed entrare a far par- te di un ciclo continuo di produttivi- t senza nessuno spreco di risorse. Ogni punto del progetto seguito da un team, ma laiuto esterno gradi- to: sono dunque ben accetti sugge- rimenti e collaborazioni. A seguire, i punti principali del pro- gramma, che potrete trovare ripor- tati in maniera molto dettagliata e con tutte le speciche del caso (in inglese) sulla pagina: http://www.carbon.org/microfarms/ microfarmpage1.htm Progettazione di una casa fun- zionale di 400 metri quadrati, comprensivi di patio e aia, con materiali reperibili in loco e fa- cilmente trasportabili a dorso di mulo, come il bamboo. E previsto anche un approfondimen- to sui mezzi per convogliare i raggi solari e utilizzarli per cucinare. Progettazione di un orto dove potere coltivare 20 diverse va- riet vegetali ad uso familiare. Si prevede luso di 20 casse appog- giate su bancali da spedizione, riem- pite con substrati locali. Ogni adulto deve avere almeno 1 kg. di prodotto per s, e ogni bambino mezzo kg., per cui si calcola che circa 6 kg. al giorno vengano consumati dalla fa- miglia. Gli scarti nutriranno le capre e i vermi. Progettazione di un campo di 40 metri quadrati per produrre ve- getali adatti alla vendita, da cui trarre guadagno. Utilizzando lidroponica semplicata, su uno spazio di 300 metri quadra- ti si possono ottenere 300 lattughe al giorno, che rivendute a 3 pesos ognuna frutteranno 900 pesos (90 dollari).
Progettazione di uno spazio per lallevamento delle capre. 100 metri quadrati vengono dedica- te alle capre, tre femmine, che pro- durranno latte molto nutriente ed importantissimo per la sopravviven- za dei bambini. I riuti solidi prodotti dalle capre alimenteranno i vermi. A conti fatti, una capra rende fra i 54 e 104 pesos per metro di terra occupato. Progettazione di uno spazio per lallevamento dei vermi. I vermi trasformano i riuti in fer- tilizzante e costituiscono un ottimo cibo per i pesci. Progettazione di un laghetto per i pesci. Forse la parte pi difcile da realizza- re. Si stima una produzione mensile di 200 pesci tilapia, ricchi di pro- teine, del peso di circa 1 kg. luno, per il consumo della famiglia e per la vendita. I pesci vengono alimen- tati con i vermi e con le alghe del laghetto, che misura circa 500 metri quadrati per uno di profondit. Vi si prelever lacqua per irrigare, cos da provvedere contemporaneamen- te alla fertilizzazione delle piante e ad un ricambio dacqua per i pesci. Progettazione di un campo di mais. Il campo misurer 1200 metri qua- drati e produrr 1200 kg. di mais allanno e 3600 kg. di foraggio per gli animali, e verr fertirrigato dal laghetto dei pesci. Il mais costitui- sce la base della dieta ed molto versatile. Progettazione di un campo di le- gumi. Sviluppato su 2700 metri quadri, viene fertirrigato con lacqua del la- ghetto nella misura di 2700 litri al giorno. I legumi sono ricchi di pro- teine, di lisina e di ferro, e comple- tano perfettamente la dieta a base di mais. Progettazione di una siepe peri- metrale di more. Lungo il perimetro esterno sono pre- visti 390 metri di siepe di more, una pianta per metro. La siepe viene fer- tirrigata dal laghetto, e produce tra i 7 e i 9 kg. di frutti per pianta, a partire dal terzo anno. Progettazione sistema di approv- vigionamento idrico. Da questo dipende lesistenza stes- sa della fattoria. Dove cercare: umi o ruscelli, falde sotterranee, acqua piovana, o una fonte che ltra attra- verso al terreno. LINK: http://www.hydroforhunger.org/ http://www.carbon.org/ HYDRO FOR HUNGER Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 23 ORTO IN CITT Siamo abituati a vedere far capolino da balconi e terrazzi cittadini belle piante che rallegrano il grigio circo- stante, magari gerani o ciclamini, piccole palme o piante grasse; ulti- mamente per ci si pu imbattere in una nuova tendenza: quella dellor- ticoltura casalinga. Nata negli Stati Uniti negli anni 90, ha attecchito recentemente nel no- stro Paese la moda degli ortaggi auto prodotti, una tendenza dovuta alla necessit di avere un prodotto sano e genuino ad un prezzo conte- nuto, ma anche alla voglia di ritorno alla terra, ad un hobby che permetta di staccare dalla vita frenetica della citt per ristabilire un contatto con la natura. Da non sottovalutare, il fattore sem- plicit: si tratta di investire poche decine di euro, non necessaria nessuna attrezzatura particolare, n conoscenze speciche e vi si pu dedicare il tempo che si desidera, senza grossi impegni od obblighi di sorta. Il mercato offre diversi spunti per chi ha deciso di dedicarsi a questo pro- duttivo passatempo: molte variet di ortaggi e di frutta sono state pro- poste in un formato mignon ottenu- to tramite selezione, ottimo per gli spazi ristretti di un vaso, ma anche molte tra le verdure di formato tra- dizionale si possono adattare perfet- tamente al giardinetto domestico. Le variet pi gettonate sono quel- le pi classiche e versatili in cucina: pomodori di ogni tipo, melanzane, cetrioli, peperoni, fagiolini, zucchine e i pi trendy peperoncini, rilanciati anche dalla cosmetica e dallindu- stria dolciaria, declinati in tutte le fogge possibili. E molto alta e costante nel tempo la richiesta di basilico, ormai diffu- sissimo per il buon profumo e lim- piego culinario, e di menta, pianta semplice e versatile molto amata dagli italiani e radicata nella nostra tradizione. Anche la classica insalata a foglia ha un gran mercato, grazie al costo davvero bassissimo, alle poche cure richieste e alla velocit di crescita, attorno ai 40 giorni dal seme alla ta- vola: ideale anche per i principianti e per chi pu dedicare poco tempo al suo orticello. Regine del mercato restano le erbe aromatiche, da sempre diffuse nelle campagne nel nostro Paese e risco- perte anche nelle vie cittadine. La frutta poi esercita un fascino par- ticolare, tant che sono comparse innite variet di piante studiate appositamente per le esigenze del privato con spazi ristretti a dispo- sizione: troviamo fragole giganti e rampicanti, alberelli di mele precoci che, grazie alla tecnica dellinnesto, producono due diverse variet di mela sulla stessa pianta, frutti di bo- sco con produzione doppia rispetto alle variet selvatiche. La reperibilit di queste piante varia, ma sempre bene rivolgersi ad un vivaio o ad un garden per avere in- dicazioni precise e pi possibilit di scelta, magari optando per giovani piantine, pi care ma pi semplici e veloci da coltivare, piuttosto che per una busta di semi. Inoltre, bisogna informarsi adegua- tamente sul tipo di terreno necessa- rio, sui fertilizzanti, sulla necessit di luce e quindi su quale sia lesposizio- ne ottimale: si rischia altrimenti di avere risultati deludenti e di rimane- re scoraggiati. Lorticoltura casalinga praticata da circa un italiano su quattro, e sebbe- ne linteresse sembri aumentare con let, anche i giovani si appassiona- no a questo hobby. Si tratta di unottima notizia, sia per il benessere psicosico che la cura delle piante indiscutibilmente porta, sia per lincentivo ad una dieta pi sana e ricca di vegetali. FRUTTA E VERDURA COSTI TUI SCONO UNA FONTE PREZI OSA DI VI TAMI NE FONTI DI VI TAMI NA A: carote, zucca gialla, peperoni, spinaci, biete, broccoli, cicoria, indivia, lattuga, radicchio verde, albicocche, pesche, kaki, melone giallo FONTI DI VI TAMI NA C: pomodori, peperoni, cavolori, broccoli, cavoletti di Bruxelles, patate novelle, la frutta di sapore acidulo, (come limoni, arance, mandarini, pompelmi, clementine) ananas, fragole, kiwi, lamponi. Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 24 ABC DELLIDROPONICA I vegetali nascono e crescono anche dove la terra manca oppure incol- tivabile, purch si fornisca loro una soluzione nutritiva bilanciata, con un pH (grado di acidit) adeguato alla tipologia di pianta. Per provvedere alle funzioni di an- coraggio e di protezione della radici dalla luce vengono impiegati mate- riali inerti, come largilla, la lana di roccia o la perlite. Attraverso un sistema di gocciola- tori e canalette, lacqua fertilizzata viene fatta circolare in maniera da eliminarne ogni spreco, e sebbene al non addetto ai lavori questo pos- sa sembrare un piccolo risparmio, si parla in realt di erogazione idrica dimezzata. Oltre a questo, importante consi- derare il lato delligiene e della salu- te: il terreno, oltre ad offrire il nutri- mento, ospita anche una complessa comunit di piccoli animali e micror- ganismi nocivi, i cosiddetti parassiti: nella coltivazione idroponica le radici sono separate dal terreno e dai pa- rassiti presenti impedendo la loro proliferazione ai danni della coltura. Le piante coltivate con questa tec- nica si trovano perci in un migliore stato sanitario senza dover ricorrere allimpiego di prodotti tossici. Unaltra importante considerazione riguarda il controllo sulla nutrizione delle piante. Somministrando alle piante un nutri- mento controllato si pu ottimizzare il rapporto fra qualit e quantit: ogni elemento nutritivo ha specici compiti allinterno della pianta. Ad esempio, lazoto indispensabile per la crescita e inuisce sulla quan- tit di prodotto che dar la pianta, il calcio permette di produrre frutti consistenti e meno acquosi, il ma- gnesio e il potassio inuiscono sulla sapidit del frutto, il potassio inui- sce sulla colorazione dei frutti e sul contenuto in zuccheri, eccetera. Un eccesso di azoto rispetto ad altri elementi determina una produzione abbondante in termini di quantit, ma di qualit poco elevata, un ec- cesso di calcio sul potassio determi- na una colorazione sbiadita dei frut- ti, e cos via. Nella coltivazione tradizionale, con le piante nutrite attraverso il terreno, Frequently Asked Questions Posso coltivare in idroponica allaperto? E possibile, ma gli idrosistemi rendono al meglio in ambienti indoor. Esiste un metodo biologico per combattere le infestazioni? Si trovano in commercio prodotti e rimedi assolutamente biocompatibili, e se si tratta di una coltivazione estesa possibile intervenire immettendo nella serra insetti predatori. Ho acquistato un fertilizzante biologico non specico per idroponica, lo posso utilizzare? No, fondamentale luso di prodotti concepiti appositamente. Nel serbatoio c ancora molta acqua, come posso sapere se devo aggiungere i nutrienti? Devi misurare lelettroconduttivit: utilizza lapposito strumento digitale, semplice e immediato. Ho constatato che lacqua ha un ph non idoneo alle mie piante. Che fare? Esistono in commercio appositi regolatori del ph, in forma liquida o in polvere. Segui attentamente le istruzioni per luso, e dopo avere aggiunto il correttore lascia al ph il tempo di variare prima di effettuare la misurazione di controllo. Ricorda comunque che se il ph differisce soltanto leggermente da quello ideale per la tua tipologia di coltivazione, preferibile lasciare che la pianta vi si abitui piuttosto che ricorrere a repentine, continue correzioni che stresserebbero i vegetali. Se si necessita di una misurazione precisa, coltivando magari una specie particolarmente sensibile, bene ricorrere ad un misuratore digitale. Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 25 molto difcile controllare nel det- taglio la fertilizzazione; il risultato produttivo dipende quindi dalle ca- ratteristiche del terreno solo in parte corrette con la concimazione. Nella coltura idroponica, invece, possibile controllare e decidere con precisione cosa e quanto som- ministrare alle piante, guidando la produzione verso determinate ca- ratteristiche merceologiche: si pu pertanto decidere di puntare sulla qualit a scapito della quantit o viceversa, bilanciando in modo ade- guato la formula usata nella pre- parazione della soluzione nutritiva. Si pu monitorare costantemente la quantit di fertilizzante presente nella soluzione ricorrendo alla misu- razione dellEC (elettro conduttivi- t). Questo vale non solo nella pro- duzione alimentare, come nel caso dei pomodori, ma anche nella pro- duzione di piante e ori. Nonostante siano stati fatti tentativi con impianti allaperto, la coltivazio- ne fuori suolo reca vantaggi assai pi apprezzabili in serra: in questo modo possibile infatti sviluppa- re una completa indipendenza dal clima, dalle stagioni e dai repentini mutamenti meteorologici, attraver- so pochi accorgimenti supplementari e lattrezzatura idonea. Si tratta innanzitutto di unadeguata illuminazione con lampade speci- che (ai vapori di sodio o agli ioduri metallici), che simulino lo spettro solare: ne esistono di adatte sia per la fase della crescita, sia della o- ritura/fruttazione. Lutilizzo di riet- tori permette di convogliare la luce e moltiplicarne lintensit senza di- spersioni, facendo s che le piante crescano molto in fretta e particolar- mente rigogliose: variando il numero delle ore luce/buio, si pu simulare il cambio di stagione ed indurre quindi lo stadio successivo di sviluppo della pianta. Le lampade emettono calore, inuen- zando un altro parametro fonda- mentale: la temperatura, che viene monitorata attentamente e corretta quando necessario, con lausilio di un termostato collegato allimpianto di climatizzazione. Anche la ventilazione va effettuata con cura: il ristagno inuisce infatti negativamente sui vegetali, per cui la serra viene dotata di una ventola per il ricambio dellaria ed per evita- re laccumulo di anidride carbonica, e di un ventilatore oscillante che si- muli il vento, contribuendo cos an- che ad abbassare la temperatura, a rinforzare i fusti e a diminuire il tasso di umidit, rendendo pi sano lambiente e inibendo lo sviluppo di muffe e marcescenze. Pianta di banano cresciuta in idroponica: si nota chiaramente il rigoglioso sviluppo nonostante le dimensioni ridotte del sistema che la ospita. La razionalizzazione degli spazi uno dei punti forti di questo tipo di coltivazione. Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 26 NE WS SAN FRANCISCO INDOOR GARDENING EXPO Si terr il 5 e il 6 Agosto nellacco- gliente Festival Pavilion del multi- funzionale Fort Mason Center il se- condo expo annuale del giardinaggio indoor. Sponsorizzato dalla famosa rivista internazionale Maximum Yield e da marchi leader nel settore, quali General Hydroponics e Hydrofarm, questo evento si prennuncia il pi grande ed interessante di sempre.
Produttori e distributori saranno presenti per mostrare i pi recenti prodotti e le pi innovative tecniche disponibili nel campo della coltiva- zione al coperto. I rivenditori, e gli appassionati po- tranno osservare dal vivo le novit proposte e ottenere consigli su come utilizzarle al meglio. La giornata di Sabato 5 Agosto sar GIARDINO IDROPONICO NEL CENTRO DI TOKIO Nel bel mezzo della caotica To- kio, nelle fondamenta di un grat- tacielo del centralissimo quartiere nanziario di Otemachi, stata inaugurata a Febbraio unarea di 1000 metri quadrati interamente dedicata ad un bellissimo giardino idroponico. Lesperimento stato lanciato da una compagnia di reclutamento personale, la Pasona, ed mirato a mettere a contatto il pubblico col moderno mondo agrario, con par- ticolare attenzione ai disoccupati (molti dei quali hanno perso il la- voro durante la grande crisi banca- ria giapponese) i quali potrebbero reinserirsi proprio in questo setto- re, che necessista di operatori. Spiega il portavoce dellagenzia, Keisuke Nemoto, che si tratta di uno spazio articolato in sei stanze, distribuite su due piani sotterranei delledicio dove ha sede la Pasona stessa. In questo giardino trovano spazio pi di cento specie di piante, tra cui ori e verdure come i pomodori, riso, e lattuga. La luce prodotta dai neon uore- scenti viene riessa dalla speciale pellicola argentata applicata alle pa- reti, e tre giardinieri si occupano a tempo pieno del giardino. Tutto lambiente gestito e monito- rato attraverso sistemi elettronici, per provvedere in maniera impecca- bile ai fabbisogni delle coltivazioni; i prodotti ottenuti vengono poi impie- gati nei ristoranti delledicio. Il progetto sta riscuotendo molto successo: la Pasona riceve nume- rosi contatti da persone che hanno avuto la possibilit di osservare da vicino un mondo che gli era scono- sciuto e che desiderano lavorare in quel campo. dedicata agli operatori del settore, cui verranno proposti minicorsi e ag- giornamenti professionali sulle inno- vazioni presenti in era. E prevista anche una serata sociale per favorire i contatti fra i rivenditori e i fornitori presenti. Domenica 6 Agosto la era sar aperta a tutto il pubblico. Levento supporta la campagna Hydro For Hunger, per sostenere la quale ver- ranno richiesti cinque dollari di do- nazione allingresso, devoluti allIn- stitute for Semplied Hydroponics. IDROPONICA: LA STORIA Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 27 Con il termine idroponica (dal gre- co coltivazione in acqua) si indica una tecnica agronomica che esclude il contatto delle radici con il terreno. Lidroponica garantisce rispetto al- lagricoltura tradizionale produzioni pi ricche, costi minori, qualit con- trollata, risparmio di acqua e rispet- to per lambiente. E diffusa soprattutto in paesi, come lOlanda, in cui vigono norme seve- re per impedire linquinamento del- le falde idriche, e se ne sperimenta lapplicazione particolari contesti: nelle aree inquinate o radioattive (come Chernobyl), nelle zone aride dellAfrica, nella basi in Antartide e nelle missioni aerospaziali. Si tratta di una tecnica antica: nota ai babilonesi e agli aztechi, fu de- scritta anche da Marco Polo nella Cina del 1200: luomo scopre que- sta possibilit in maniera piuttosto casuale, e la impiega dove la natura lo consente. I primi tentativi di riprodurre in la- boratorio una coltivazione idroponi- ca li ritroviamo in alcuni grossolani esperimenti belgi del 1600, ma an- cora nessuno ha capito che lacqua da sola non basta alla sopravviven- za della pianta, ma sono necessari anche nutrimento, ossigeno e ani- dride carbonica. Alla ne dello stesso secolo, in In- ghilterra, la prima effettiva scoper- ta: mischiando la terra allacqua e utilizzando la mistura come soluzio- ne nutritiva le piante sopravvivono. Ci vorr ancora qualche decennio perch vengano comprese le di- namiche primarie della vita e dello sviluppo delle piante, e il ruolo ri- coperto dallinterazione di elementi esterni (luce, calore, umidit), e solo alla ne del 1700 si avranno chiare le basi del processo di fotosintesi clorolliana. Per tutto il secolo successivo largo- mento non ha smesso di interessare gli scienziati e i ricercatori, ma solo nel 1930 ci sar una svolta epocale: da argomento di ricerca riservato a biologi e botanici, questa geniale metodologia di coltivazione diventa nalmente un mezzo per la produ- zione su larga scala, e nasce il ter- mine idroponica. Questo evento storico porta la r- ma del Dr. William F. Gericke, do- cente delluniversit californiana di Berkeley, considerato il padre del- lidroponica moderna: notissime le foto dellepoca che fecero il giro dellAmerica, in cui appare ritratto accanto ad enormi piante di pomo- doro. Limpianto era ancora troppo com- plesso per un impiego effettivo dei coltivatori e negli anni successivi fu rielaborato e rivisto, mi- gliorandone il sistema di os- sigenazione e alleggerendone la struttura ge- nerale. Nel 1945, per provvedere al sostentamen- to dei soldati, lesercito co- struisce im- pianti idroponi- ci ad Okinawa, Iwo Jima e nel- le Hawaii, ga- rantendo rifor- nimenti di frutta e verdura fresche ai suoi soldati: il risultato talmente incoraggiante da spingere lesercito ad investire nel settore, sviluppan- do estesissime coltivazioni dislocate un po dovunque nel mondo. Simili progressi hanno incoraggiato la diffusione della coltivazione fuori suolo nel mondo intero, soprattut- to in Olanda, Spagna, Francia, In- ghilterra, Germania, Svezia, URSS e Israele. I Paesi aridi con terreno po- vero o con poca supercie coltiva- bile erano particolarmente allettati dai beneci che lidroponica poteva portare: si iniziarono negli anni 60 a studiare sistemi per uso domesti- co, sebbene inizialmente le difcolt non fossero poche. Alla ne degli anni 70, con lavvento del PVC e delle plastiche moderne, la concezione stessa degli impian- ti compie un balzo tecnologico, e i nuovi materiali consentono di rive- dere completamente parti essenzia- li come le pompe, i tubi, i serbatoi dellacqua, rendendoli pi pratici ed economici: lidroponica torna sulla cresta dellonda dove, tra alti e bas- si, non ha pi smesso di essere no ai nostri giorni. Pomodori e peperoni sono tra i vegetali che meglio si adattano alla coltivazione idroponica. Purtroppo in Italia questa tecnica ancora poco diffusa nel settore ortofrutta, ma la situazione sembra in costante miglioramento. Frutta e verdura prodotti nel nostro Paese attraverso tecniche fuori suolo vengono attualmente destinati in altissima percentuale allesportazione. A sinistra, una coltivazione idroponica di pomodori: un sistema pratico, redditizio, ed ecocompatibile, praticabile anche a livello amatoriale nelle colture idroponiche Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 28 LA MI SURAZIONE DELLEC a cura di Christian Cantelli La conducibilit elettrica o EC, acro- nimo dellequivalente inglese electric conductivity, un fattore fondamen- tale per il corretto sviluppo delle piante allinterno di un sistema idro- ponico automatizzato. La conducibilit elettrica (EC) del- la soluzione nutriente per irrigare espressa in siemens per centimetro (S/cm), millisiemens per centimetro (mS/cm) oppure microsiemens per centimetro (S/cm). Con specia- le attenzione per le piante diodiche da resina a ciclo breve, questo va- demecum inteso per fornire infor- mazioni utili e soprattutto pratiche per un efciente settaggio e control- lo dei livelli di conducibilit elettrica. Ad un elevato valore di EC corrispo- de unelevata densit e durezza del liquido di irrigazione, e dato che le piante non sono in grado di assorbi- re le sostanze nutrienti oltre ad una certa densit a seconda della specie e dello stadio di vita, e considerato il fatto che nelle colture idroponiche non si ha un medium di coltivazio- ne che faccia da tampone (come ad esempio nella coltivazione in terra), la misurazione dellEC risulta essere indispensabile per un corretto svilup- po e controllo delle nostre colture. Per capire se si stanno utilizzando troppi fertilizzanti o troppo pochi, sufciente monitorare il valore EC della soluzione presente nel serba- toio. La misurazione della conduci- bilit elettrica dei liquidi potrebbe sembrare un analisi impossibile da compiere a casa, nella privacy del- le mura domestiche, sarebbe inoltre difcoltoso, oltrech sconveniente, portare un campione del nostro li- quido di irrigazione al laboratorio ogniqualvolta ce ne fosse bisogno. Fortunatamente oggi esistono stru- menti semplici ed estremamente economici che ci permettono di ef- fettuare tali misurazioni a casa in tutta comodit. Prima di tutto meglio stabilire due punti chiave: la base del nostro liqui- do di irrigazione sar fondamentale per la conducibilit elettrica nale, quindi avremo un differente grado di EC se useremo per esempio acqua del rubinetto, acqua minerale, acqua demineralizzata o acqua distillata. Secondariamente sar bene tenere a mente che ogni elemento aggiun- to al nostro liquido di irrigazione ne far inevitabilmente salire il livello di EC, quindi a volte luso di pi prodotti contemporaneamente potrebbe es- sere decisamente controproducente. Ogni prodotto, dai nutrienti no ad arrivare a tutti i vari additivi oggi in commercio per la coltivazione idro- ponica, ha una sua specica condu- cibilit elettrica, e far quindi variare lEC del nostro liquido di irrigazione in modo differente. Sar bene dun- que, oltre che attenersi ai dosaggi prescritti, non abbondare mai e con- trollare lEC del liquido di irrigazio- ne ogni volta che sar aggiunta una nuova sostanza. Lacqua del rubinet- to, seppur pi economica e pratica da reperire, presenta solitamente un elevato EC, che pu variare da 0,4- 0,5 mS/cm2 no a valori proibitivi come 0,7-0,8 mS/cm2. Considerando le piante a ciclo bre- ve per esempio, esse avranno biso- gno di un basso valore di EC nelle loro prime fasi di vita per riuscire ad assorbire le sostanze nutritive, che idealmente si aggirerebbe intorno ai 0,5-0,6 mS/cm2 valido sia per le nuove nate che per le talee, ma sempre e comunque inferiore a 1,0 mS/cm2. Successivamente le piante saranno in grado di tollerare valori di EC su- periori, da 1,0 mS/cm2 nella fase di pre-oritura no ad 1,5-1,8 mS/cm2 durante la maturazione, ma sempre e comunque inferiori a 2,0 mS/cm2. Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 29 Moltissime acque minerali hanno il valore di conducibilit elettrica spe- cica riportato sulletichetta, le pi leggere hanno valori di durezza ottimi per i nostri scopi, se infat- ti avremo un basso valore di EC in partenza, potremo aggiungere i nu- trienti necessari nelle dovute quanti- t senza doverci preoccupare di con- ferire eccessiva durezza alla nostra soluzione di irrigazione con conse- guenti risultati disastrosi per la no- stra coltura. Se per esempio la nostra acqua avr un valore di EC di 0,13-0,18 mS/ cm2 potremo in tutta tranquillit preparare una soluzione completa di nutrienti, additivi radicanti e vita- mine per le nostre talee senza su- perare lEC complessivo di 0,5-0,6 mS/cm2. Nel caso invece dellacqua demineralizzata i valori di EC sono pressoch inesistenti e si aggirano intorno a i 0,01-0,03 mS per cen- timetro. Lacqua demineralizzata viene venduta nei supermercati ed solitamente utilizzata per ferri da stiro, batterie per auto, deumidica- tori ecc. pu anche essere prodot- ta in casa mediante un processo di osmosi inversa, sono in commercio strumenti relativamente economici per poterne avere in quantit. Tutto ovviamente in proporzione alle necessit individuali. Lacqua demi- neralizzata potr essere usata per abbassare un troppo elevato valo- re di EC nel liquido di irrigazione o addirittura come base se per esem- pio si volessero utilizzare composti minerali bilanciati in polvere oggi in commercio per le colture idropo- niche, partendo da una base quasi completamente neutra si potr lette- ralmente costruire un liquido ideale per lirrigazione delle nostre piante. Un corretto e costante monitoraggio dei valori di conducibilit elettrica della nostra soluzione di irrigazione una delle chiavi per uno stupefacen- te risultato nelle coltivazioni idropo- niche, sottovalutare le conseguenze di un troppo elevato o troppo basso valore di EC pu portare a risultati molto deludenti e conseguente ab- bandono della tecnica idroponica per la maggior parte dei principianti. Se consideriamo un impianto idro- ponico medio-piccolo dotato di una cisterna da 30-40 litri, ideale per la coltivazione domestica delle piante a ciclo breve in spazi ristretti, dovre- mo preparare il liquido di irrigazione e quindi calibrarne la conducibilit elettrica solamente tre volte: allini- zio, al passaggio dalla fase vegetati- va alla fase di oritura e alla ne per il risciacquo nale. In caso di piante particolarmente grandi ed assetate sar sufciente rabboccare la cisterna ed in tali oc- casioni sar altres necessario misu- rare lEC del liquido di irrigazione. Nel caso infausto di un nutrients lockout, cio se per qualche ragione le nostre piante dovessero interrom- pere lassunzione dei nutrienti per una qualche disfunzione, o nel caso di un errato livello di PH, la pianta assorbir solamente acqua ed il li- quido di irrigazione diverr sempre pi saturo di elementi, facendo con- seguentemente aumentare il valore di EC dello stesso. In tale situazione un misuratore di EC un vero e proprio salvavita in quanto sarete in grado di accorgervi in tempo della situazione e correg- gere gli eventuali problemi prima che le vostre piante subiscano danni permanenti a causa di una inestin- guibile fame di un certo elemento che non sono in grado di assorbire per un qualche motivo. Il lavoro necessario sar comunque minimo e largamente, enormemen- te ripagato dai risultati. In queste pagine: la misurazione dellEC effettuata con un misuratore digitale reperibile in tutti i negozi specializzati. Esistono diverse fasce di prezzo per questo strumento, disponibile anche in versione combinata con altri apparecchi. Monitorare il valore dellEC essenziale per ottenere buoni risultati in idroponica. Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 30 LA FOTO DEL MESE ADVANCED HYDROPONICS ATAMI EASTSIDE IMPEX ELICENT ENVIROLITE GENERAL HYDROPONICS EUROPE GIB HN BLOOM INDOORLINE ITALGROW CAGLIARI ITALGROW ITALIA ITALGROW MILANO GENOVA JOIN SOFTWARE MCK NUTRICULTURE PLAGRON La foto del mese di GI ULI O NESI di Prato. Potete inviare le vostre fotograe, in grande formato e alta risoluzione, allindirizzo email: redazione@giardinaggioindoor.it INDICE DEGLI INSERZIONISTI