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Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 3

Numero ZERO - Settembre/Ottobre 2006


Giardinaggio Indoor
www.giardinaggioindoor.it
info@giardinaggioindoor.it
Pubblicazione e distribuzione gratuita
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Responsabile di redazione
Andrea Sommariva
Caporedattore
Massone Giada
Redazione
Massone Giada
Cantabrina Glauco
Manzilli Clementina
Lodi Lidia
Roccatagliata Giustina
Collaboratori di redazione
Noucetta Kehdi
William Texier
Fabio Troya
Mal Lane
Andrea Sommariva
Christian Cantelli
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Contatti:
redazione ed informazioni generali
redazione@giardinaggioindoor.it
Pubblicit:
advertising@giardinaggioindoor.it
Giardinaggio Indoor una pubblicazione
bimestrale a distribuzione gratuita
edita da Giardinaggio Indoor
Via Varenna, 121 R. - 16155 Genova ITALY
P. Iva 01564900999
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I contenuti della pubblicazione sono di
propriet delleditore, nessuna parte della
rivista pu essere utilizzata senza espresso
consenso delleditore. Le opinioni contenute
nella pubblicazione ed espresse negli articoli
dai giornalisti partecipanti alla redazione
sono da considerarsi personali e non
necessariamente condivise dalleditore.
SOMMARIO
EDITORIALE...................................4
NUOVI PRODOTTI.........................6
LESPERTO RISPONDE.................10
LARTE DELLIDROPONICA..........15
LE TALEE.......................................17
IDROPONICA O TERRA?..............19
LORTO IN CITTA..........................24
LABC DELLIDROPONICA............25
NEWS ............27
IDROPONICA: LA STORIA 28
LA MISURAZIONE DELLEC..........29
Editoriale
a cura di Andrea Sommariva
Nasce Giardinaggio Indoor la pubblicazione bimestrale dedicata alla coltivazione in ambiente chiuso ed a tutti gli
aspetti ad essa direttamente od indirettamente legati.
La rivista si rivolge a tutti coloro che, interessati a realizzare spazi verdi in ambiente domestico, necessitano infor-
mazioni tecniche e contatti tecnico-commerciali per raggiungere il proprio scopo: realizzare la propria coltivazione
interna e controllata nonostante avversit di tipo ambientale e stagionale.
Chiunque gi utilizza o vorrebbe utilizzare piccoli sistemi idroponici, magari inseriti in un contesto a condizioni clima-
tiche controllate, sa bene che non molto facile reperire informazioni e prodotti di questo genere in Italia. Mentre
in nord Europa e nei paesi anglosassoni il giardinaggio indoor da tempo un hobby discretamente diffuso, in Italia,
paese soleggiato e dal clima (ex) mite, lappassionato attende la giusta stagione e si limita a coltivare le sue piante
in campo aperto.
Purtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in citt, grandi o piccole, e molto spesso non dispone di uno spazio
proprio da dedicare al giardinaggio. La redazione di Giardinaggio Indoor convinta che crescer esponenzialmente
il numero di appassionati a queste tecniche, in Italia, e si pone come obiettivo di divenire il tratto di unione fra gli
appassionati ed i curiosi da una parte ed i maggiori attori e produttori di piccola idroponica e di prodotti per lindoor
dallaltra.
Oggi molti pensano sia impossibile far crescere certe piante anche dinverno, produrre velocemente talee in ogni
periodo dellanno, coltivare piante dalle necessit climatiche difcili, ottenere abbondanti raccolti fuori stagione e
produrre ortaggi biologici per consumo familiare realmente esenti da metalli pesanti.
G.I. si pregge di aiutare i pollici verdi pi esigenti e curiosi a conoscere nuove tecniche e prodotti e lo fa anche
importando parte del ricchissimo patrimonio di conoscenza specica esistente allestero, attingendo dalle fonti inter-
nazionali pi autorevoli e con il chiaro obiettivo di collegare lofferta internazionale al coltivatore indoor italiano.
La redazione di G.I. composta da elementi internazionali accomunati da lunga esperienza di utilizzo o di produzione
di articoli per il giardinaggio indoor. Coniugando le informazioni tecniche da noi trattate con la conoscenza delle ne-
cessit della pianta coltivata, il coltivatore indoor sar in grado di ottenere splendidi risultati, comparabili ed in molti
casi migliori di quelli ottenuti con la coltivazione in pieno sole e realizzabili durante tutto lanno.
Giardinaggio Indoor una rivista a distribuzione gratuita che si sostiene attraverso la vendita di spazi pubblicitari ad
alcuni fra i pi importanti attori del mercato mondiale della coltivazione indoor. E reperibile presso i punti vendita
specializzati o in abbonamento postale.
Giardinaggio Indoor tratta argomenti relativi a:
- PROPAGAZIONE, COLTIVAZIONE E MATURAZIONE DI VEGETALI IN AMBIENTE CHIUSO, UTILIZZAN-
DO SIA PICCOLI E MEDI SISTEMI IDROPONICI ED AEROPONICI, CHE TRADIZIONALI VASI CON FIBRA
VEGETALE O TERRICCIO.
- REALIZZAZIONE DI AMBIENTI A FOTOPERIODO CONTROLLATO.
- AUTOMAZIONE E CONTROLLO DEL CLIMA: UMIDITA, VENTILAZIONE, AERAZIONE, TEMPERATURA,
ANIDRIDE CARBONICA.
- AUTOMAZIONE DELLA NUTRIZIONE E DEL CONTROLLO DEI PARAMETRI DI ACIDITA E SOLIDI DI-
SCIOLTI.
- COLTIVAZIONE BIOPONICA BASATA SULLUTILIZZO DI NUTRIMENTI PER IDROPONICA DI NATURA
ORGANICA, BIOLOGICAMENTE CERTIFICATI ED IMPIEGABILI SIA IN COLTURE COMMERCIALI CHE
PER CONSUMO CASALINGO.
- TUTTI GLI ASPETTI DIRETTAMENTE OD INDIRETTAMENTE COLLEGATI ALLA CREAZIONE E GESTIONE
DI GIARDINI INTERNI.
Giardinaggio Indoor pu essere liberamente scaricata dal sito: www.giardinaggioindoor.it
Attenzione: essendo il numero zero una versione a tiratura contenuta,
questo redazionale ed altri articoli appariranno anche nel primo numero di G.I.
Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 4
NUOVI PRODOTTI
HIGROMITE
NATURAL GARDEN WHOLESALE
La National Garden Wholesale presenta higromite, un
medium di concezione innovativa: si tratta di mate-
riale estratto da depositi vulcanici in Nord America, in
una zona dove milioni di anni fa si trovava un lago.
Le alghe hanno lasciato ingenti quantit di silicati, che
ritroviamo in questo substrato e che aiutano le piante
a sviluppare un sistema radicale pi forte e sano e a
crescere rigogliose.
E un prodotto assai versatile: pu essere usato in
qualunque tipo di coltivazione, mescolato al cocco,
alla terra o allargilla, aumentandone la capacit di
assorbimento dell acqua e dei nutrienti; ottimo anche
nella tecnica a strati, posto in fondo ai vasi.
Higromite altamente poroso ed capace di assor-
bire no a 150% del proprio peso in acqua, per poi
rilasciarla gradualmente: questo elimina qualsiasi ri-
schio di sovrairrigazione; inoltre la porosit favorisce
laerazione.
Si tratta di un substrato completamente riutilizzabi-
le, che mantiene le sue caratteristiche inalterate nel
tempo, sterile e non contiene batteri, semi estranei
o malattie, ma rilascia attivamente microelementi
utili.
BIOSEVIA
GENERAL HYDROPONICS EUROPE
BIOPONICA
Brevetto internazionale n 05.11569, 15/11/05
100% IDROPONICAORGANICA
Per molti anni i ricercatori di General
Hydroponics hanno studiato inten-
samente con prove sperimentali e
pratiche la via organica allidroponica
e grazie al lavoro svolto da William
Texier nel 2004 si giunti oggi nel
2006 ad avere un prodotto pronto
alluso, semplice ed efcace per col-
tivare con i vantaggi tecnici dellidro-
ponica e la genuinit del risultato
biologico: BIOSEVIA infatti risponde
al regolamento europeo N 2092/91
sulla coltura biologica.
Nutrimento per le piante 100% or-
ganico, adatto sia alla coltura bio-
logica in terra che come nutrimento
biologico per colture idroponiche.
La sua formula speciale studiata
per essere solubile al 100% in acqua
senza lasciare tracce e odori nocivi,
principale problema dei tradizionali
fertilizzanti organici in coltura idro.
Non lascia quindi depositi nei goccio-
latori n intasa il sistema di pompag-
gio, si degrada molto velocemente
impedendo cos la prolicazione di
batteri patogeni nella riserva.
Contiene acidi umici che migliorano
la salute della pianta.
Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 6
RASSEGNA DELLE PI INTERESSANTI NOVIT SUL MERCATO
BUDLINK
HYDROPONIC GENERATIONS
Dopo anni di ricerca nasce Budlink,
un pratico prodotto in grado di for-
nire alle vostre piante i silicati che
necessitano, direttamente in forma
liquida. Una soluzione concreta al-
lannoso problema della mancanza
di questi elementi, che abbondano
nel terreno ma che tanto difcile
apportare correttamente in idropo-
nica.
I silicati aiutano la pianta a difen-
dersi dagli insetti e dai batteri, in-
tegrandosi nelle pareti delle cellule
migliorandone e rinforzandone la
struttura.
Aiutano inoltre ad evitare nocivi ac-
cumuli di nutrienti nei tessuti e a ri-
durre la perdita dellacqua attraver-
so la traspirazione.
Utilizzato in forma di spray foliare
Budlink costituir una barriera par-
ticolarmente efcace contro batteri
e afni.
Biosevia nutrimento biologico
FYTOCELL
Direttamente da Melbourne, Austra-
lia, arriva un nuovo substrato per il
fuori suolo: si tratta di un materiale
bianco, leggero, spugnoso, sterile,
dal pH neutro, completamente bio-
degradabile.
Linterno e ricco di minute bolle
daria che rendono impossibile la
sovrairrigazione e mantengono ossi-
genate le radici: in questo materiale
infatti stabile la proporzione 37%
aria e 60% acqua, ideale per qua-
lunque pianta.
Si tratta di un substrato facile da
maneggiare, prodotto in diversi for-
mati per venire incontro ad ogni esi-
genza, dalla propagazione alla colti-
vazione di ori o ortaggi, sia a livello
hobbistico che commerciale.
LORTO IDROPONICO
ROBERTO DE RISI
Il testo propone tecniche di impianto
per colture fuori suolo, studiate per
soddisfare le esigenze degli appas-
sionati di orticultura, ai quali offre
un concreto strumento operativo per
sfruttare spazi domestici di ogni di-
mensione. Si tratta di un manuale di
coltivazione idroponica di ortaggi ad
uso casalingo, che propone tecniche
lungamente sperimentate desunte
da quelle industriali, riadattate in
maniera da permettere allappassio-
nato di disporre del proprio orticello
biologico e magari trarne un piccolo
protto. Corredato di schede di colti-
vazione dei singoli ortaggi e consigli
pratici, con foto a colori e tabelle, si
rivela un utile strumento anche per
studenti e tecnici del settore.
Roberto de Risi considerato uno
dei pionieri nel settore dellidrocol-
tura in Italia, e dal 1986 direttore
tecnico di unazienda del settore.
In italiano.
Fytocell substrato ( sotto)
NEEM REPEL
HYDROGARDEN
Lolio di Neem viene estratto dai semi
della Azadirachta Indica, un albero
che cresce in India e Sud America e
che da sempre utilizzato nella me-
dicina Ayurveda e in omeopatia.
Vengono utilizzate anche foglia, cor-
teccia e legno, tuttavia il seme rima-
ne lelemento pi attivo.
In grado di contrastare batteri, fun-
ghi e insetti, resta uno dei pi validi
alleati per sconggere le infestazio-
ni: utilizzato in via preventiva sia
per via radicale che per via foliare.
I metaboliti che la pianta elabora a
partire da questa sostanza sono par-
ticolarmente sgraditi agli insetti no-
civi senza essere dannosi per quelli
utili, ed inoltre un riequilibratore e
uno stimolatore della crescita delle
piante.
Neem Repel, puro olio di neem,
un prodotto utilissimo per prevenire
deleterie infestazioni e contribuire al
tempo stesso a migliorare la salute
della pianta: non ha nessuna con-
troindicazione.
Tenere una buona scorta di questo
prodotto pu letteralmente salva-
re le piante e il raccolto, ed evitare
spiacevoli lotte con i parassiti.
Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 8
NUOVI PRODOTTI
Vorrei sapere se giovani piante
coltivate nel terreno possono es-
sere trasferite in idroponica.
Non impossibile, ma spesso dif-
coltoso e il risultato incerto.
Innanzitutto devi estrarre la pianta
con tutta la zolla facendo attenzio-
ne a non spezzare le radici e a non
danneggiarle.
Poi scuotila delicatamente, e sciac-
quala per rimuovere ogni residuo di
terriccio e impurit: unoperazione
molto importante, che va fatta con
grande attenzione e cautela.
Se la pianta ha molte foglie rimuo-
vi quelle pi in basso, poi mettila in
un vaso pieno dacqua tiepida, con
le radici completamente immerse,
meglio sarebbe se con un ossigena-
tore.
Dopo circa 24 ore, tirala fuori, sciac-
quala ancora, e mettila nel tuo idro-
sistema.
Non vi problema alcuno invece per
interrare giovani piante nate in idro-
ponica, che saranno pi forti e rigo-
gliose di quelle nate in terra.
LESPERTO RI SPONDE
Le piante cresciute in un
sistema idroponico
hanno uno sviluppo radicale
migliore e pi
veloce, e sono generalmente
pi sane e resistenti: germinare
e sviluppare le giovani piantine
fuori suolo per poi
trapiantarle in terra una
tecnica molto diffusa.
Anche in caso di talee si pu
procedere nello stesso modo.
Passare invece dalla terra
allidroponica difcoltoso.
Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 10
HAI UNA DOMANDA PER LESPERTO DI GIARDINAGGIO INDOOR?
SCRIVI QUI: redazione@gardinaggioindoor.it
Mi piacerebbe sapere che tipo di
substrato necessita unorchidea
del genere phalaenopsis.
Largilla espansa e perlite sono
senzaltro i substrati pi economici,
e inoltre trattengono lumidit.
Ricorda che si tratta di materia-
li inerti, quindi fai molta attenzione
alla quantit di fertilizzante: inoltre
se non usi un nutrimento foliare ri-
corda di lavare spesso il substrato,
in modo da evitare accumulo di sali.
In alternativa, puoi ricorrere alla
corteccia, che decomponendosi libe-
ra microelementi utili alla pianta.
In ogni caso lultima parola va al vi-
vaista di ducia che ti ha venduto la
singola pianta e ne conosce bene le
caratteristiche.
Per il mio impianto idroponico
di medie dimensioni uso lacqua
del rubinetto, che per ho notato
essere additivata con una certa
quantit di cloro.
Pu essere un problema?
Cosa posso fare per mitigarne gli
effetti?
Il cloro viene aggiunto come disin-
fettante dallacquedotto, in dosi va-
riabili da zona a zona.
Non si tratta di un problema insor-
montabile, basta che ti ricordi di
lasciare lacqua a decantare in in
recipiente aperto, meglio se con un
ossigenatore, per 48 ore prima di
aggiungerla al tuo idrosistema.
Alcune persone, avendo sistemi poco
capienti, si orientano addirittura sul-
lacqua in bottiglia, in modo da pote-
re avere subito sottocchio composi-
zione e pH, e senza linconveniente
del cloro.
Per chi coltiva in grande invece, pu
essere interessante un impianto per
losmosi inversa, utilizzato anche in
acquariologia e per lalimentazione
umana: permette infatti lelimina-
zione di particelle inquinanti anche
innitesimali, compresi virus, batteri
ed impurit in genere, arrivando alla
totale purezza batteriologica.
LESPERTO RI SPONDE
Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 11
Posso utilizzare la bra di cocco
nel mio nuovo sistema idroponi-
co a secchio?
Assolutamente no, il cocco un ot-
timo sostituto del terriccio, a cui si
pu anche mischiare per renderlo pi
drenante e leggero, ma non adatto
come medium del tuo sistema: corri
il rischio di otturare i tubi e ti ritrove-
resti con una poltiglia fangosa a far
marcire la tua pianta.
Usa largilla, o il silicato fossile, dopo
averli ben sciacquati sotto acqua
corrente, e ricorda di lavarli dopo
ogni ciclo di coltivazione.
Ho una piccola serra in cui col-
tivo a livello amatoriale diver-
si tipi di verdura in idroponica,
e recentemente ho notato una
preoccupante infestazione di ra-
gnetti rossi.
Ho provato a risolvere con pro-
dotti biologici in spray, ma non
sembra essere sufciente.
Esiste un altro sistema biocom-
patibile per stroncare denitiva-
mente questo parassita?
Afdati agli antagonisti naturali, in
questo caso il Phytoseiulus persimi-
lis, un insetto poco pi grande del
ragnetto rosso, molto mobile e as-
sai aggressivo, che ti liberer dallo
sgradito ospite.
Lo puoi reperire in grandi garden o
presso i fornitori dei vivaisti, i quali
hanno un apposito settore denomi-
nato appunto controllo biologico,
dove allevano questi ed altri utili in-
setti.
Il controllo naturale dei parassiti co-
stituisce un argomento affascinante
che approfondiremo in futuro.
Annafa spesso, anche tutti i gior-
ni se fa molto caldo e il terreno si
asciuga in fretta: contrariamente a
quanto si pensa infatti, anche i cac-
tus necessitano di molta acqua.
Attenzione che non si formino rista-
gni nel sottovaso e che il terreno non
resti zuppo, e cerca di non bagnare
mai la pianta direttamente, per evi-
tare che marcisca.
Ho acquistato recentemente una
palma da cocco, alta una settan-
tina di centimetri, in un super-
mercato.
Il vaso mi pareva molto piccolo,
cos lho trapiantata, ma in pochi
giorni le foglie si sono riempite
di puntini gialli e marroni, e han-
no iniziato a seccare ai bordi.
Pu essere un fenomeno legato
allo stress?
Come posso intervenire?
Senza vedere la pianta e senza dati
sul terriccio n sullesposizione dif-
cile farsi unidea precisa: potrebbe
trattarsi di carenza di potassio, ma
non da escludersi lo stress per i
repentino spostamento e travaso.
In futuro evita di comprare piante
nei supermercati: non offrono alcu-
na garanzia n assistenza e spesso i
vegetali arrivano gi provati dal tra-
sporto.
Vorrei reinvasare una piccola
pianta grassa: quale il periodo
dellanno pi adatto?
Inoltre vorrei sapere se devo in-
nafarla ed eventualmente con
che frequenza.
Il periodo migliore per il reinvaso
marzo, quando la ripresa vegetativa
della pianta sar al massimo. E im-
portante scegliere il terriccio apposi-
to, molto drenante, e posizionare la
pianta in una zona ben soleggiata.
Cactus in coltivazione idroponica
Esistono diversi
tipi di coccinella,
tutte impiegate
nella lotta contro
gli insetti dannosi
di cui si cibano,
sia allo stato
adulto che in
quello larvale.
Ideali per
contrastare
infestazioni di
acari, cocciniglia
e ragno rosso,
sono reperibili
nella biofabbriche.
HAI UNA DOMANDA PER LESPERTO DI GIARDINAGGIO INDOOR?
SCRIVI QUI: redazione@gardinaggioindoor.it
Posso utilizzare la bra di cocco
nel mio nuovo sistema idroponi-
co a secchio?
Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 13
di William Texier
Durante gli ultimi 20 anni, i progres-
si nella tecnica della coltivazione in-
door sono stati talmente notevoli da
ottenere sistemi idroponici di prezzo
e dimensioni contenuti, idonei anche
al semplice appassionato, che potr
tranquillamente utilizzarli sul balco-
ne, sulla veranda, oppure in casa
davanti ad una nestra o sotto una
luce articiale.
Se lo spazio a disposizione mol-
to, non manca lofferta di sistemi da
serra, per permettere un ricco, sano
e abbondante raccolto, da distribuire
tra amici e conoscenti o da rivende-
re.
E fatto noto che in idroponica la
qualit del prodotto superiore per
sapore, resa, rapidit di sviluppo,
sfruttamento delle potenzialit del-
la pianta, e che ovviamente offre la
certezza di una pianta non trattata
con sostanze pericolose per la salute.
Poich questi sistemi hanno una
grande scorta di acqua, si potreb-
be pensare che le piante siano qua-
si autosufcienti, e che scegliendo
questa tecnica di coltivazione si non
sia necessario dedicare molto tempo
alle nostre piantine, ma non cos: il
loro metabolismo infatti pi veloce
e richiede cure.
Le motivazioni che spingono verso
lidroponica non vanno cercate nella
mancanza di tempo per badare al-
lorto tradizionale, ma nella ricerca
di un risultato di qualit superiore.
In effetti, largomento spesso fon-
te di una certa confusione, dovuta
anche ad un certo uso disinvolto dei
termini: per idro coltura, ad esem-
pio, sintende di solito un sistema
passivo, che si avvale di accessori
quali gocciolatori.
Lidroponica una tecnica dinamica,
che sfrutta luso di pompe per creare
un ricircolo di soluzione nutritiva e di
ossigeno.
Vediamo quali sono i sistemi pi
comuni, classicati approssimativa-
mente in quattro categorie a secon-
da della tecnologia usata:
Sistemi a gocciolamento
Partendo da una linea principale,
piccoli tubi di plastica portano ad in-
tervalli regolari, scanditi da un timer,
lelemento nutritivo ad ogni singola
pianta.
Si tratta di un sistema sviluppato in
lunghezza, composto da vassoi ret-
tangolari contenenti lastre di sub-
strato neutro, come la bra di coc-
co, sulle quali sono adagiati cubi di
rockwool in cui la pianta radicata.
Un serbatoio posto nella parte infe-
riore convoglia lacqua in eccesso e
a seconda del sistema, la rimette in
circolo o la espelle.
Questo tipo di sistema pu essere
anche molto piccolo, 30x55 cm, ed
versatile e semplice da utilizzare
anche per un principiante, in quanto
entro certi limiti il medium protegge
le radici dagli sbalzi di temperatura
e dumidit, e dagli errori dellope-
ratore.
Lirrigazione la parte pi comples-
sa: troppa acqua e le radici si de-
comporranno per mancanza di ossi-
geno, non abbastanza ed i sali si si
accumuleranno nel cubo di rockwool
impedendo lassorbimento dei nu-
trienti.
Esiste inoltre un problema ecologi-
co: necessario cambiare il medium
ad ogni ciclo di coltivazione, produ-
cendo riuti non riciclabili; se per
lamatore una piccola noia, diventa
un fattore assai importante nei pae-
si con una massiccia produzione in
serra, come lOlanda, dove la lana di
roccia impiegata in quantit indu-
striali sia nella coltivazione dei ori
che dellortofrutta.
LARTE dellI DROPONI CA
Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 15
Larte dellidroponica
Ebb e ood
Il sistema solitamente di forma
quadrata, composto da un vassoio
forato e da un serbatoio sottostan-
te.
Ad intervalli regolari una pompa
temporizzata riempie dacqua fer-
tilizzata il vassoio colmo di mate-
riale di ancoraggio (lana di roccia
o, meglio, argilla, meno incline alle
infestazioni dalghe e pi ecologica),
dal quale poi deuisce dagli appositi
fori, tornando nel serbatoio.
Un sistema alternativo prevede che
il vassoio resti vuoto e che le piante
siano direttamente inserite in appo-
siti buchi.
Alzando e abbassando lentamente il
livello dellacqua si produce uneccel-
lente ossigenazione, fondamentale
per la buona riuscita di una coltiva-
zione idroponica, ma resta indispen-
sabile una buona gestione idrica per
evitare danni alla piante: nellinsie-
me si tratta di un sistema che pu
dare grandi soddisfazioni, ma non
adatto ai principianti e che richiede
un po di pratica per un risultato ot-
timale.
N.F.T. (Nutrient Film Technique)
Sviluppato in Inghilterra da A. Coo-
per negli anni 60, si tratta del primo
vero sistema idroponico, semplice
da assemblare con pezzi reperibili
nei negozi di ferramenta.
Lelemento nutritivo distribuito in
forma di sottile pellicola dacqua dal
usso costante, grazie ad un sempli-
ce ma ingegnoso metodo: si tratta
di una tavola leggermente inclinata,
montata su una struttura metallica e
ricoperta da un foglio di plastica, su
cui vengono disposte le piantine nei
cubi di rockwool.
La plastica piegata e ssata in
modo da formare una depressione
centrale in cui lacqua pu scorrere,
e sul fondo presente una canalet-
ta che convoglia il liquido irriguo nel
serbatoio, da dove rientrer in cir-
colo.
Il sistema offre buona buona ossige-
nazione, ma in caso di guasto lau-
tonomia delle piante di poche ore,
ed sconsigliato per coltivazioni di
vegetali di grandi dimensioni per la
scarsa possibilit di gestione di gros-
se masse radicali.

Idro aeroponica
Questa tecnologia stata sviluppata
simultaneamente in Israele e alluni-
versit del Davis in California, negli
anni 70, ed un metodo di coltiva-
zione molto apprezzato e diffuso.
E un sistema a ricircolo, ecologico
e senza sprechi, con unalta auto-
nomia. Il movimento continuo del-
la soluzione fertilizzante garantisce
ossigenazione e evita ristagni nocivi
nella zona radicale. Questi sistemi
sono costituiti da due secchi, inca-
strati luno nellaltro: quello superio-
re, dal fondo bucherellato, contiene
un medium dancoraggio, come lar-
gilla, mentre quello inferiore svolge
la funzione di serbatoio.
Nella colonna dirrigazione che colle-
ga i due contenitori viene pompata
aria attraverso un ossigenatore: il
livello dellacqua sale e bagna lar-
gilla.
Poi, per effetto della gravit stessa,
il liquido si convoglia verso il fondo
forato e torna nel serbatoio, dove
viene rimesso in circolo.
Questo tipo di vasi attivi sono ideali
per singole piante, che possono svi-
lupparvici per anni e raggiungere di-
mensioni impressionanti, ma hanno
unautonomia di pochi giorni se non
vengono dotati di un serbatoio sup-
plementare.
Per operare su pi larga scala, ci si
pu orientare su unit modulari: si
tratta di tubi, con fori in cui inserire
cestelli forati colmi di argilla espansa
per lancoraggio della piante, in cui
scorre un usso consistente (della
profondit di circa 8 cm.) di soluzio-
ne nutriente.
Lacqua fertilizzata viene erogata in
getti, che permettono la forte ossi-
genazione da cui deriva il termine
aeroponica, e che garantiscono una
crescita realmente impressionante.
Questo tipo di sistema, proposto in
unampia variet di misure (da 2x1
metro a 30x7 metri), permette il ri-
ciclo di tutti i materiali impiegati, e
un ottimale controllo diretto del us-
so dacqua (con la pompa sempre
accesa o spenta durante la notte).
Richiede tuttavia una certa attenzio-
ne per la temperatura del liquido, in
cui le radici sono immerse totalmen-
te, e un ambiente ben arieggiato.
QUALE SCEGLIERE?
Per una scelta ponderata, bisogna
prendere in considerazione diversi
fattori: lo spazio a disposizione, gli
obbiettivi da raggiungere, i mezzi -
nanziari ed il tempo a disposizione
per il progetto.
Come regola generale, migliore il
sistema e pi veloce la crescita,
ma anche pi impegnativa la manu-
tenzione.
E da prevedere una spesa iniziale
considerevole, ma che verr in fretta
ammortizzata dai risultati ottenuti.
Qualunque sia la scelta nale, ci
sono alcune regole fondamentali a
cui attenersi:
- ventilazione: la stanza in cui te-
nete le vostre piante deve essere
arieggiata molto bene per elimi-
nare leccesso di umidit e per
apportare CO2.
- alcuni ventilatori saranno daiuto
per eliminare le tasche daria cal-
da e umida e per rendere il fusto
delle piante pi robusto.
- in caso di luci articiali va ricor-
dato che il loro raggio dazione
piuttosto limitato, quindi andran-
no tenute il pi possibile vicino
alle piante, facendo per atten-
zione a non bruciarle.
La distanza consigliata varia a se-
conda del tipo di bulbo utilizzato.
Pu essere utile potare i rami pi
bassi che ricevono poca luce.
- in estate, se coltivate in uno spa-
zio ristretto, pu essere una buo-
na idea accendere le luci di notte,
approttando del fresco.
- La soluzione nutriente deve esse-
re mantenuta pi fredda possibi-
le per tenere alta lossigenazione
delle radici: la temperatura ideale
attorno ai 18 C, e il ph deve
avere un valore compreso tra 5,5
e 6,5.
Il valore ideale dellEC tra 0,4 e
0.8 per le talee, 1,6 per le pianti-
ne giovani, 2,0 per lo stadio vege-
tativo, e tra 1 e 1,8 per lo stadio
di oritura o frutticazione.
- La scelta dei nutrenti molto im-
portante: per denizione il me-
dium deve essere neutro, quindi
fertilizzanti costituiscono la sola
fonte di nutrimento per la pianta.
Deve essere completo e bilancia-
to, i sali devono essere puri per
un migliore assorbimento, ed da
preferirsi liquido perch non intasi
le canaline.
Leggete con attenzione le etichette e
non esitate a fare qualche test com-
parativo personale: la fertilizzazione
un fattore che inuir moltissimo
sulla vostra coltivazione.
Per pi di 20 anni ho coltivato le mie
piante in idroponica: pianto sempre
alcuni esemplari in terra, per com-
parare gli sviluppi.
La differenza nei risultati non smet-
te di stupirmi. Solo poche specie
non danno grandi soddisfazioni con
questa tecnica: di solito si tratta di
piante difcili da trapiantare e che
necessitano di essere seminate e
germinate nello stesso posto dove
cresceranno.
La qualit della produzione lobiet-
tivo principale del coltivatore dome-
stico: purtroppo nessun fertilizza-
te specico, che io sappia, stato
certicato come organico (anche se
alcuni si fregiano di tale caratteristi-
ca). Infatti, perch un nutrimento
sia organico, deve essere prodotto
da organismi viventi e poi reso di-
sponibile per il sostentamento della
pianta; in idroponica, questi orga-
nismi competono con le piante per
lossigeno, prosperano e si sviluppa-
no al punto di colonizzare il sistema
e le radici impedendone le funzioni
vitali.
Sono tuttavia in commercio prodotti
ad alto valore nutritivo, con una resa
pari o superiore ai migliori terricci.
In questi anni ho fatto il possibile
per ottenere un tipo di coltivazione
il pi possibile biologica, per quanto
un intrico di tubi di plastica non ri-
chiami alla mente qualcosa di vicino
alla natura: non ho mai fatto ricor-
so ad antiparassitari (o, ovviamente
ai diserbanti), ricorrendo agli insetti
predatori per ricreare un microco-
smo biologicamente differenziato.
E una sda affascinante.
La coltivazione delle piante, nel-
lequilibrio tra tecnologia e rispetto
della natura, dona grandi soddisfa-
zioni e grandi risultati: spero possia-
te scoprirlo in prima persona.
Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 16
Esistono moltissimi generi
di Orchidea, la maggior
parte dei quali si presta
particolarmente bene
alla coltivazione fuori suolo.
Larte dellidroponica
PER CONCLUDERE
Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 17
La propagazione per talea un metodo molto valido,
usato sia in orticoltura che in oricoltura, per ottenere
cloni perfetti della pianta madre. La semplicit di questa
tecnica la rende adatta anche ai neoti e pu dare grandi
soddisfazioni. Per avere consigli sulla la tipologia di
clonazione che pi si addice alle vostre piante,
chiedete al vostro negoziante di ducia.
LA PROPAGAZIONE PER TALEA
La talea un metodo di propaga-
zione molto utilizzato, poich offre
notevoli vantaggi: da una singola
pianta, anche piccola, si possono ot-
tenere innumerevoli talee che diven-
teranno identiche alla pianta madre.
Da ogni pianta si possono produrre
talee di tipo differente: ad esempio i
gerani radicano molto facilmente per
talea erbacea, nelle rose si procede
quasi esclusivamente per talea le-
gnosa, cus e begonie si propagano
rapidamente per talea fogliare.
Prima di prelevare il materiale per
procedere quindi bene informarsi
sul tipo di talea che ci pu garanti-
re maggiori successi a seconda della
variet che vogliamo propagare.
Vediamo in breve le tipologie:
Talee erbacee
Le talee erbacee si praticano in pri-
mavera su piante perenni e piccoli
arbusti, prelevando un piccolo ra-
metto, e avendo laccortezza di stac-
care con esso anche una piccola por-
zione laterale del fusto.
Talee semilegnose
Le talee semilegnose si praticano in
estate su alberi e arbusti, prelevan-
do porzioni di ramo giovane di 10-15
cm., gi parzialmente lignicate.
Si interrano per alcuni centimetri,
inserendo nel composto di radicazio-
ne almeno un nodo, punto da cui si
svilupperanno le nuove radici, aven-
do la cura di rimuovere le foglie nella
parte bassa.
Talee legnose
Le talee legnose si praticano in au-
tunno, prelevando porzioni di rami
dellanno precedente, bastano 10-
15 cm., badando di scorticare leg-
germente la corteccia alla base e di
togliere le foglie alla base: le foglie
restanti vanno tagliate circa a met.
Questo tipo di talea si pratica so-
prattutto con le piante ad alto fusto.
Talee di foglia
Le talee di foglia si praticano in pri-
mavera o a ne estate, prelevando
foglie con picciolo oppure porzioni di
foglia, come nel caso della begonia.
In genere queste talee si praticano
con piante dalle foglie succulente,
scegliendo le foglie pi sane, possi-
bilmente tra quelle prodotte gi da
alcune settimane.
Talee di radice
Si tratta di un metodo poco utiliz-
zato: si procede a ne inverno o in
primavera, prelevando una porzione
di radice comprendente un apice ra-
dicale, e la si interra poco profonda-
mente.
Talee di cactacee
Le talee di cactus e di piante succu-
lente radicano con tale facilit, che
questo metodo di propagazione vie-
ne utilizzato anche nel caso di pian-
te malate, dalle quali si prelevano le
parti sane con un taglio netto.
Le parti ottenute vanno lasciate
asciugare qualche giorno e sempli-
cemente interrate.
l e T A L E E
Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 18
COME PROCEDERE
Una volta prelevate le porzioni di fu-
sto, foglia o radice, dovremo porle in
un contenitore, in cui avremo messo
il substrato che preferiamo.
Coltivando in idroponica consiglia-
bile utilizzare cubetti di rockwool: si
tratta di materiale inerte, pratico da
maneggiare e da gestire.
Sar sufciente prenderne uno per
talea, lasciarlo in ammollo in acqua
tiepida per qualche ora, strizzarlo
bene ed inne inserire il gambo per
un paio di centimetri nel foro pree-
sistente.
Se coltiviamo in terra, bisogna ri-
cordare che la miscela deve esse-
re leggera, arieggiata e non troppo
drenante: in genere si utilizza un
miscuglio di sabbia e torba, a cui si
aggiunge una piccola parte di perli-
te, per aumentare laerazione, e di
vermiculite, per conservare lumidi-
t.
Per evitare lo sviluppo di muffe
consigliabile sterilizzare il terreno,
con vapore o in forno, a 100-120C
per alcuni minuti.
E possibile rivolgersi ad un negozio
specializzato e acquistare diretta-
mente il terriccio adatto gi precon-
fezionato.
Le porzioni di stelo vanno interrate
di alcuni centimetri, premendo con
delicatezza la terra intorno alla base,
mentre le talee di foglia si appoggia-
COSA SERVE: MATERI ALI
I nnanzitutto uno strumento molto aflato, meglio un bisturi o una cesoia apposita,
per praticare incisioni nette, decise, senza strappi o sfrangiamenti del tessuto:
si procede con un taglio obliquo, come nelle potature. Dopo ogni uso, sterilizzare il materiale.
I n un negozio specializzato possiamo trovare
lindispensabile ormone radicante, in gel o in polvere, in cui va intinta
la parte inferiore della talea prima di metterla a dimora.
Questo trattamento, atossico e biologicamente compatibile,
aumenter esponenzialmente le probabilit di buona riuscita.
Contenitori poco profondi e perfettamente puliti,
meglio se sterilizzati, in cui porre le nostre piccole talee.
Esistono in commercio
sistemi pensati
appositamente per le talee,
poco ingombranti
e particolarmente efcaci.
Prevedono a seconda del
modello, luso di ossigenatori,
riscalatori, o coperchi, e
permettono laccesso
e la manutenzione
delle singole talee.
no solamente sul substrato di radi-
cazione.
Il substrato va mantenuto costante-
mente umido, e per evitare un ec-
cesso dacqua che farebbe marcire
le piante bene vaporizzare pi vol-
te al giorno piuttosto che bagnare
direttamente.
Se lumidit ambientale fosse insuf-
ciente, si pu ricorrere a miniser-
re di plastica o coperture con teli di
nylon, facendo grande attenzione
alleventuale insorgere di patologie
e funghi.
E importante che i cloni siano posti
in un luogo luminoso ma non esposti
direttamente alla luce solare, in caso
di coltivazione indoor andranno be-
nissimo i tubi al neon o le lampade
apposite.
Il clima deve essere caldo e venti-
lato.
Avremo la certezza che le talee han-
no attecchito quando le radici spun-
teranno dal lato inferiore del cubetto
di lana di roccia o vedremo spunta-
re le prime nuove foglie: sar allora
giunto il momento del primo travaso
per le giovani piantine.
l e T A L E E
Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 19
LIDROPONICA SFIDA LA
COLTIVAZIONE IN TERRA:
VANTAGGI
Se no a non molti anni fa lidea
di coltivare senza la terra suscita-
va perplessit, oggi anche in pae-
si come lassolata e fertile Spagna
lidroponica diffusa: la gente se
ne interessa, vuole saperne di pi,
si pone domande. Quali sono i van-
taggi rispetto alle coltivazioni tradi-
zionali? Si tratta di un metodo or-
ganico? Come si spiegano i risultati
sorprendenti ottenuti?
Iniziamo con una panoramica dei
vantaggi:
- Niente terra signica che potrete
coltivare dove volete, non impor-
ta dove vi troviate: in una grande
citt, in un paesino, in periferia,
non importa che abbiate un giar-
dino, o un balcone, o che il terre-
no sia povero e arido.
- Nessun problema di vermi, minor
rischio di infestazioni, e nessun
seme indesiderato nelle coltiva-
zioni fuori suolo: quindi niente
erbicidi e pochissimi pesticidi, di
tipo biologico.
- Il ricircolo permette di risparmia-
reingenti quantit dacqua e di
fertilizzanti: meno sprechi dun-
que.
- In terra le piante devono fare uno
sforzo supplementare per assimi-
lare il nutrimento, che trovano in-
vece pronto alluso in idroponica.
Dovranno solo assorbire e cresce-
re, ecco perch lo sviluppo pi
rapido.
- Nel terreno la pianta deve svilup-
pare un grande apparato radicale
per andare alla ricerca dei nutrien-
ti, mentre in acqua concentrer le
risorse nelle foglie, nei ori e nei
frutti, con risparmio di spazio e
raccolti di qualit migliore.
- Nelle coltivazioni tradizionali
molto difcile provvedere adegua-
tamente allareazione delle radici.
- Lidroponica rende possibile un
controllo diretto sulle necessit
della pianta e la stimolazione del-
la crescita, sfruttando appieno le
potenzialit dei vegetali.
- Il vigore e la forza delle piantine
nate in acqua noto: spesso si ri-
corre a talee idroponiche che ver-
ranno poi trapiantate in terra, per
assicurarsi risultati migliori.
Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 20
Una volta assemblato e messo in
opera, il sistema idroponico pu an-
dare avanti per molto tempo senza
ulteriori investimenti: pulito e sen-
za sprechi, e garantisce risparmio di
tempo, lavoro e denaro. In breve,
ricorrendo a questa tecnica si pu
mettere in conto un aumento del-
le prestazioni del 30%: 30% in pi
nel numero delle piante, del 30%
pi veloce la loro crescita, del 30%
maggiore il raccolto, e principi attivi
presenti nelle piante del 30% supe-
riori. Ma c ancora una questione
importante da affrontare: tutti sap-
piamo che nel terreno ci sono circa
100 differenti elementi che giovano
alla salute delle piante e alla nostra,
e che non tutti sono presenti nei nu-
trienti per idroponica. Come per il
vino, le qualit intrinseche del terric-
cio determinano la qualit del raccol-
to. Anni di ricerca hanno portato alla
creazione di integratori di minerali e
di microelementi che rendono lali-
mentazione delle piante vicinissima
a quella delle coltivazioni tradizionali,
introducendo di fatto elementi tipici
della terra nella coltivazione idro-
ponica. I fertilizzanti specici sono
composti da sali minerali puricati:
un mix di macro elementi primari e
secondari, pi microelementi e trac-
ce di elementi. Non sono tutti uguali
tra loro, alcune compagnie produ-
cono fertilizzanti essenziali, mentre
altri propongono formule ricche e
complesse, disponibili anche nella
versione per acque dure o leggere,
per venire totalmente incontro alle
esigenze del coltivatore. Purtroppo
non facile operare distinzioni tra
le varie marche, e spesso la lettura
delletichetta non basta a dissipare
i dubbi: lunica strada da seguire
chiedere al negoziante di ducia e
compiere i propri test. Anche i pro-
duttori stessi si rendono disponibili a
chiarimenti sulla lista dei componen-
ti e sulla ricetta alla base dei loro
prodotti. Quando la formula ben
realizzata, i fertilizzanti sono im-
mediatamente solubili e assimilabili
dalle radici: si trovano sul mercato
in forma liquida o in polvere, in con-
fezioni singole o bi-tricomponenti, a
volte anche in quattro separati ele-
menti da usare contemporaneamen-
te. Pu sembrare difcile, ma non
cos: dosi e modalit di utilizzo sono
sempre riportate in etichetta con
lausilio di pratiche tabelle. La divi-
sione nella somministrazione dei nu-
trienti basata su studi che hanno
dimostrato le diverse esigenze della
pianta nei vari stadi della crescita,
principalmente radicazione, vegeta-
tiva e oritura/fruttazione. Come re-
gola generale, una pianta consuma
pi azoto durante la fase formativa
o vegetativa e pi fosforo, potassio
e magnesio quando orisce.
Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 21
Pur non essendo propriamente
parassiti, le formiche possono
danneggiare le foglie e aumentare il
rischio di infestazioni da adi.
La loro presenza quindi da evitare.
Sono reperibili sul mercato molti tipi
di fertilizzanti, per ogni esigenza:
liquidi, in polvere o granulari, singoli
o multicomponenti; il negoziante di
duca potr consigliare quello pi
adeguato al vostro tipo di coltura.
E interessante anche lofferta di
booster e additivi, assolutamente non
tossici, disponibili in commercio per
accelerare la crescita o migliorare la
produzione. In caso di problemi di
sorta, ci si pu afdare ai consigli
dellesperto per somministare un
prodotto correttivo o per lacquisto di
strumenti di misurazione professionale
in grado di monitorare con precisione
e semplicit tutti i parametri
fondamentali per uno sviluppo ottimale.
Annotando con cura tutte le fasi della
crescita, i nutrienti somministrati, i
valori di temperatura e umidit, sar pi
semplice fare una diagnosi nel caso che
qualcosa non vada per il verso giusto.
Durante il ciclo di sviluppo, la pianta
inoltre consumer calcio, zolfo e mi-
cronutrienti quali ferro, manganese,
boro, molibdeno e rame.
La somministrazione dei nutrienti
si adatter ad ogni ciclo, fornendo
alla pianta esattamente quello di cui
ha bisogno, quando ne ha bisogno,
sfruttandone cos al meglio il poten-
ziale genetico.
Molti si chiedono tuttoggi se i ferti-
lizzanti idroponici siano organici: la
risposta no.
Ma vediamo la differenza tra orga-
nico e idroponico. Un nutrimento
si dice organico quando nessun
prodotto chimico creato dalluomo
o articiale stato usato per la sua
realizzazione: in idroponica i fertiliz-
zanti sono costituiti da sali minerali
puricati. Nella terra, miliardi (pa-
recchi milioni per grammo di terra)
di microorganismi decompongono
la materia organica (concime) e ne
trasformano le molecole (non assi-
milabili dalle piante) in ioni che le
piante possono assorbire.
Anche in acqua la pianta si sostenta
attraverso gli ioni, che sono per di
origine minerale e non organica.
Ai ni del consumo dei vegetali pro-
dotti non si riscontra alcuna diffe-
renza: in entrambi i casi si tratta
di fertilizzare al meglio le piante ed
evitare qualunque sostanza danno-
sa; gli elementi che forniamo come
nutrimento sono gli stessi, solo pro-
venienti da fonti diverse (organiche
in un caso, minerali nellaltro).
C da considerare anche un fatto-
re rischio presente nel fertilizzante
tradizionale organico: trattandosi di
procedimento naturale, possibile
incappare in pesticidi o metalli pe-
santi tossici come nichel, mercurio,
piombo o zinco, presenti nei fanghi o
dagli scarti di pesce usati come con-
cime, o provenienti da precedenti
raccolti usati nel compost. In idropo-
nica, gli elementi minerali sono for-
niti tramite sali minerali sotto forma
di ioni, che possono essere ottenuti
naturalmente o in maniera articiale,
ma che sono stati puricati e rafna-
ti. Visti i vantaggi molti usano ferti-
lizzanti idroponici nella coltivazione
in terra, con ottimi risultati: basta
attenersi scrupolosamente alle dosi
indicate in etichetta.
Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 22
IDROPONICA
CONTRO LA FAME NEL MONDO
Si tratta di un progetto, partito nel
2002, supportato da diverse asso-
ciazioni e produttori indipendenti,
che si propone di portare ai popoli
dei Paesi in via di sviluppo le cono-
scenze e gli strumenti per rendersi
autonomi attraverso luso di sistemi
idroponici semplici e pratici, in modo
da produrre cibo sano e abbondan-
te. Gli strumenti concepiti per que-
sto programma non prevedono luso
di elettricit, o di strumenti sosti-
cati, e nemmeno di fertilizzanti chi-
mici: vengono invece adattati alle
risorse locali come bat-guano, worm
casting, bamboo, bra di cocco, sab-
bia. Viene sfruttata la gravit per i
sistemi a gocciolamento o la manu-
tenzione manuale quotidiana: fra
i Paesi gi coinvolti la Colombia, il
Brasile, il Messico, lo Zimbawe e la
Tanzania.
Negli ultimi tre anni HFH ha raccolto
oltre 37.000 dollari per contrasta-
re la fame nel mondo, attraverso
sponsorizzazioni, donazioni private,
e attraverso la vendita di una linea
di fertilizzanti e prodotti per la col-
tivazione creata appositamente; il
denaro raccolto viene donato al-
lassociazione Institute of Simplied
Hydroponics, che sta attualmente
lavorando in 17 Paesi, con priorit in
Afghanistan e Sri Lanka.
LInstitute of Simplieed Hydroponi-
cs nasce nel 1995, si tratta di unas-
sociazione no prot non governativa,
che simpegna nella produzione di
materiale e strumenti per linsegna-
mento e lapplicazione delle tecniche
idroponiche semplicate, che si sti-
ma potrebbero aiutare 200 milioni di
famiglie in difcolt. Questassocia-
zione agisce in collaborazione con la
FAO e con i Ministeri dellAgricoltura
e dello Sviluppo dei Paesi coinvolti.
Attualmente allo studio un proget-
to di microfattoria, pensato per un
acro di terreno povero o degradato,
semi arido o montagnoso, in grado di
aumentare sensibilmente il raccolto
di quelle famiglie che vivono dagri-
coltura utilizzando le risorse locali.
La sperimentazione viene condotta
in Messico, e tutto calcolato per
essere assolutamente funzionale e
performante, ed entrare a far par-
te di un ciclo continuo di produttivi-
t senza nessuno spreco di risorse.
Ogni punto del progetto seguito da
un team, ma laiuto esterno gradi-
to: sono dunque ben accetti sugge-
rimenti e collaborazioni.
A seguire, i punti principali del pro-
gramma, che potrete trovare ripor-
tati in maniera molto dettagliata e
con tutte le speciche del caso (in
inglese) sulla pagina:
http://www.carbon.org/microfarms/
microfarmpage1.htm
Progettazione di una casa fun-
zionale di 400 metri quadrati,
comprensivi di patio e aia, con
materiali reperibili in loco e fa-
cilmente trasportabili a dorso di
mulo, come il bamboo.
E previsto anche un approfondimen-
to sui mezzi per convogliare i raggi
solari e utilizzarli per cucinare.
Progettazione di un orto dove
potere coltivare 20 diverse va-
riet vegetali ad uso familiare.
Si prevede luso di 20 casse appog-
giate su bancali da spedizione, riem-
pite con substrati locali. Ogni adulto
deve avere almeno 1 kg. di prodotto
per s, e ogni bambino mezzo kg.,
per cui si calcola che circa 6 kg. al
giorno vengano consumati dalla fa-
miglia. Gli scarti nutriranno le capre
e i vermi.
Progettazione di un campo di 40
metri quadrati per produrre ve-
getali adatti alla vendita, da cui
trarre guadagno.
Utilizzando lidroponica semplicata,
su uno spazio di 300 metri quadra-
ti si possono ottenere 300 lattughe
al giorno, che rivendute a 3 pesos
ognuna frutteranno 900 pesos (90
dollari).

Progettazione di uno spazio per
lallevamento delle capre.
100 metri quadrati vengono dedica-
te alle capre, tre femmine, che pro-
durranno latte molto nutriente ed
importantissimo per la sopravviven-
za dei bambini. I riuti solidi prodotti
dalle capre alimenteranno i vermi.
A conti fatti, una capra rende fra i
54 e 104 pesos per metro di terra
occupato.
Progettazione di uno spazio per
lallevamento dei vermi.
I vermi trasformano i riuti in fer-
tilizzante e costituiscono un ottimo
cibo per i pesci.
Progettazione di un laghetto per
i pesci.
Forse la parte pi difcile da realizza-
re. Si stima una produzione mensile
di 200 pesci tilapia, ricchi di pro-
teine, del peso di circa 1 kg. luno,
per il consumo della famiglia e per
la vendita. I pesci vengono alimen-
tati con i vermi e con le alghe del
laghetto, che misura circa 500 metri
quadrati per uno di profondit. Vi si
prelever lacqua per irrigare, cos
da provvedere contemporaneamen-
te alla fertilizzazione delle piante e
ad un ricambio dacqua per i pesci.
Progettazione di un campo di
mais.
Il campo misurer 1200 metri qua-
drati e produrr 1200 kg. di mais
allanno e 3600 kg. di foraggio per
gli animali, e verr fertirrigato dal
laghetto dei pesci. Il mais costitui-
sce la base della dieta ed molto
versatile.
Progettazione di un campo di le-
gumi.
Sviluppato su 2700 metri quadri,
viene fertirrigato con lacqua del la-
ghetto nella misura di 2700 litri al
giorno. I legumi sono ricchi di pro-
teine, di lisina e di ferro, e comple-
tano perfettamente la dieta a base
di mais.
Progettazione di una siepe peri-
metrale di more.
Lungo il perimetro esterno sono pre-
visti 390 metri di siepe di more, una
pianta per metro. La siepe viene fer-
tirrigata dal laghetto, e produce tra
i 7 e i 9 kg. di frutti per pianta, a
partire dal terzo anno.
Progettazione sistema di approv-
vigionamento idrico.
Da questo dipende lesistenza stes-
sa della fattoria. Dove cercare: umi
o ruscelli, falde sotterranee, acqua
piovana, o una fonte che ltra attra-
verso al terreno.
LINK:
http://www.hydroforhunger.org/
http://www.carbon.org/
HYDRO FOR HUNGER
Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 23
ORTO IN CITT
Siamo abituati a vedere far capolino
da balconi e terrazzi cittadini belle
piante che rallegrano il grigio circo-
stante, magari gerani o ciclamini,
piccole palme o piante grasse; ulti-
mamente per ci si pu imbattere in
una nuova tendenza: quella dellor-
ticoltura casalinga.
Nata negli Stati Uniti negli anni 90,
ha attecchito recentemente nel no-
stro Paese la moda degli ortaggi
auto prodotti, una tendenza dovuta
alla necessit di avere un prodotto
sano e genuino ad un prezzo conte-
nuto, ma anche alla voglia di ritorno
alla terra, ad un hobby che permetta
di staccare dalla vita frenetica della
citt per ristabilire un contatto con
la natura.
Da non sottovalutare, il fattore sem-
plicit: si tratta di investire poche
decine di euro, non necessaria
nessuna attrezzatura particolare,
n conoscenze speciche e vi si pu
dedicare il tempo che si desidera,
senza grossi impegni od obblighi di
sorta.
Il mercato offre diversi spunti per chi
ha deciso di dedicarsi a questo pro-
duttivo passatempo: molte variet
di ortaggi e di frutta sono state pro-
poste in un formato mignon ottenu-
to tramite selezione, ottimo per gli
spazi ristretti di un vaso, ma anche
molte tra le verdure di formato tra-
dizionale si possono adattare perfet-
tamente al giardinetto domestico.
Le variet pi gettonate sono quel-
le pi classiche e versatili in cucina:
pomodori di ogni tipo, melanzane,
cetrioli, peperoni, fagiolini, zucchine
e i pi trendy peperoncini, rilanciati
anche dalla cosmetica e dallindu-
stria dolciaria, declinati in tutte le
fogge possibili.
E molto alta e costante nel tempo
la richiesta di basilico, ormai diffu-
sissimo per il buon profumo e lim-
piego culinario, e di menta, pianta
semplice e versatile molto amata
dagli italiani e radicata nella nostra
tradizione.
Anche la classica insalata a foglia
ha un gran mercato, grazie al costo
davvero bassissimo, alle poche cure
richieste e alla velocit di crescita,
attorno ai 40 giorni dal seme alla ta-
vola: ideale anche per i principianti
e per chi pu dedicare poco tempo al
suo orticello.
Regine del mercato restano le erbe
aromatiche, da sempre diffuse nelle
campagne nel nostro Paese e risco-
perte anche nelle vie cittadine.
La frutta poi esercita un fascino par-
ticolare, tant che sono comparse
innite variet di piante studiate
appositamente per le esigenze del
privato con spazi ristretti a dispo-
sizione: troviamo fragole giganti e
rampicanti, alberelli di mele precoci
che, grazie alla tecnica dellinnesto,
producono due diverse variet di
mela sulla stessa pianta, frutti di bo-
sco con produzione doppia rispetto
alle variet selvatiche.
La reperibilit di queste piante varia,
ma sempre bene rivolgersi ad un
vivaio o ad un garden per avere in-
dicazioni precise e pi possibilit di
scelta, magari optando per giovani
piantine, pi care ma pi semplici e
veloci da coltivare, piuttosto che per
una busta di semi.
Inoltre, bisogna informarsi adegua-
tamente sul tipo di terreno necessa-
rio, sui fertilizzanti, sulla necessit di
luce e quindi su quale sia lesposizio-
ne ottimale: si rischia altrimenti di
avere risultati deludenti e di rimane-
re scoraggiati.
Lorticoltura casalinga praticata da
circa un italiano su quattro, e sebbe-
ne linteresse sembri aumentare con
let, anche i giovani si appassiona-
no a questo hobby.
Si tratta di unottima notizia, sia per
il benessere psicosico che la cura
delle piante indiscutibilmente porta,
sia per lincentivo ad una dieta pi
sana e ricca di vegetali.
FRUTTA E VERDURA COSTI TUI SCONO
UNA FONTE PREZI OSA DI VI TAMI NE
FONTI DI VI TAMI NA A:
carote, zucca gialla, peperoni, spinaci, biete,
broccoli, cicoria, indivia, lattuga, radicchio verde,
albicocche, pesche, kaki, melone giallo
FONTI DI VI TAMI NA C:
pomodori, peperoni, cavolori, broccoli, cavoletti di Bruxelles,
patate novelle, la frutta di sapore acidulo,
(come limoni, arance, mandarini, pompelmi, clementine)
ananas, fragole, kiwi, lamponi.
Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 24
ABC DELLIDROPONICA
I vegetali nascono e crescono anche
dove la terra manca oppure incol-
tivabile, purch si fornisca loro una
soluzione nutritiva bilanciata, con un
pH (grado di acidit) adeguato alla
tipologia di pianta.
Per provvedere alle funzioni di an-
coraggio e di protezione della radici
dalla luce vengono impiegati mate-
riali inerti, come largilla, la lana di
roccia o la perlite.
Attraverso un sistema di gocciola-
tori e canalette, lacqua fertilizzata
viene fatta circolare in maniera da
eliminarne ogni spreco, e sebbene
al non addetto ai lavori questo pos-
sa sembrare un piccolo risparmio, si
parla in realt di erogazione idrica
dimezzata.
Oltre a questo, importante consi-
derare il lato delligiene e della salu-
te: il terreno, oltre ad offrire il nutri-
mento, ospita anche una complessa
comunit di piccoli animali e micror-
ganismi nocivi, i cosiddetti parassiti:
nella coltivazione idroponica le radici
sono separate dal terreno e dai pa-
rassiti presenti impedendo la loro
proliferazione ai danni della coltura.
Le piante coltivate con questa tec-
nica si trovano perci in un migliore
stato sanitario senza dover ricorrere
allimpiego di prodotti tossici.
Unaltra importante considerazione
riguarda il controllo sulla nutrizione
delle piante.
Somministrando alle piante un nutri-
mento controllato si pu ottimizzare
il rapporto fra qualit e quantit:
ogni elemento nutritivo ha specici
compiti allinterno della pianta.
Ad esempio, lazoto indispensabile
per la crescita e inuisce sulla quan-
tit di prodotto che dar la pianta,
il calcio permette di produrre frutti
consistenti e meno acquosi, il ma-
gnesio e il potassio inuiscono sulla
sapidit del frutto, il potassio inui-
sce sulla colorazione dei frutti e sul
contenuto in zuccheri, eccetera.
Un eccesso di azoto rispetto ad altri
elementi determina una produzione
abbondante in termini di quantit,
ma di qualit poco elevata, un ec-
cesso di calcio sul potassio determi-
na una colorazione sbiadita dei frut-
ti, e cos via.
Nella coltivazione tradizionale, con le
piante nutrite attraverso il terreno,
Frequently Asked Questions
Posso coltivare in idroponica allaperto?
E possibile, ma gli idrosistemi rendono al meglio in ambienti indoor.
Esiste un metodo biologico per combattere le infestazioni?
Si trovano in commercio prodotti e rimedi assolutamente biocompatibili, e se si
tratta di una coltivazione estesa possibile intervenire immettendo nella serra insetti predatori.
Ho acquistato un fertilizzante biologico non specico per idroponica, lo posso utilizzare?
No, fondamentale luso di prodotti concepiti appositamente.
Nel serbatoio c ancora molta acqua, come posso sapere se devo aggiungere i nutrienti?
Devi misurare lelettroconduttivit: utilizza lapposito strumento digitale, semplice e immediato.
Ho constatato che lacqua ha un ph non idoneo alle mie piante. Che fare?
Esistono in commercio appositi regolatori del ph, in forma liquida o in polvere.
Segui attentamente le istruzioni per luso, e dopo avere aggiunto il correttore
lascia al ph il tempo di variare prima di effettuare la misurazione di controllo.
Ricorda comunque che se il ph differisce soltanto leggermente da quello ideale
per la tua tipologia di coltivazione, preferibile lasciare che la pianta vi si abitui piuttosto
che ricorrere a repentine, continue correzioni che stresserebbero i vegetali.
Se si necessita di una misurazione precisa, coltivando magari una specie
particolarmente sensibile, bene ricorrere ad un misuratore digitale.
Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 25
molto difcile controllare nel det-
taglio la fertilizzazione; il risultato
produttivo dipende quindi dalle ca-
ratteristiche del terreno solo in parte
corrette con la concimazione.
Nella coltura idroponica, invece,
possibile controllare e decidere
con precisione cosa e quanto som-
ministrare alle piante, guidando la
produzione verso determinate ca-
ratteristiche merceologiche: si pu
pertanto decidere di puntare sulla
qualit a scapito della quantit o
viceversa, bilanciando in modo ade-
guato la formula usata nella pre-
parazione della soluzione nutritiva.
Si pu monitorare costantemente
la quantit di fertilizzante presente
nella soluzione ricorrendo alla misu-
razione dellEC (elettro conduttivi-
t). Questo vale non solo nella pro-
duzione alimentare, come nel caso
dei pomodori, ma anche nella pro-
duzione di piante e ori.
Nonostante siano stati fatti tentativi
con impianti allaperto, la coltivazio-
ne fuori suolo reca vantaggi assai
pi apprezzabili in serra: in questo
modo possibile infatti sviluppa-
re una completa indipendenza dal
clima, dalle stagioni e dai repentini
mutamenti meteorologici, attraver-
so pochi accorgimenti supplementari
e lattrezzatura idonea.
Si tratta innanzitutto di unadeguata
illuminazione con lampade speci-
che (ai vapori di sodio o agli ioduri
metallici), che simulino lo spettro
solare: ne esistono di adatte sia per
la fase della crescita, sia della o-
ritura/fruttazione. Lutilizzo di riet-
tori permette di convogliare la luce
e moltiplicarne lintensit senza di-
spersioni, facendo s che le piante
crescano molto in fretta e particolar-
mente rigogliose: variando il numero
delle ore luce/buio, si pu simulare il
cambio di stagione ed indurre quindi
lo stadio successivo di sviluppo della
pianta.
Le lampade emettono calore, inuen-
zando un altro parametro fonda-
mentale: la temperatura, che viene
monitorata attentamente e corretta
quando necessario, con lausilio di
un termostato collegato allimpianto
di climatizzazione.
Anche la ventilazione va effettuata
con cura: il ristagno inuisce infatti
negativamente sui vegetali, per cui
la serra viene dotata di una ventola
per il ricambio dellaria ed per evita-
re laccumulo di anidride carbonica,
e di un ventilatore oscillante che si-
muli il vento, contribuendo cos an-
che ad abbassare la temperatura,
a rinforzare i fusti e a diminuire il
tasso di umidit, rendendo pi sano
lambiente e inibendo lo sviluppo di
muffe e marcescenze.
Pianta di banano cresciuta in
idroponica: si nota chiaramente il
rigoglioso sviluppo nonostante le
dimensioni ridotte del sistema
che la ospita. La razionalizzazione
degli spazi uno dei punti forti
di questo tipo di coltivazione.
Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 26
NE WS
SAN FRANCISCO INDOOR
GARDENING EXPO
Si terr il 5 e il 6 Agosto nellacco-
gliente Festival Pavilion del multi-
funzionale Fort Mason Center il se-
condo expo annuale del giardinaggio
indoor.
Sponsorizzato dalla famosa rivista
internazionale Maximum Yield e
da marchi leader nel settore, quali
General Hydroponics e Hydrofarm,
questo evento si prennuncia il pi
grande ed interessante di sempre.

Produttori e distributori saranno
presenti per mostrare i pi recenti
prodotti e le pi innovative tecniche
disponibili nel campo della coltiva-
zione al coperto.
I rivenditori, e gli appassionati po-
tranno osservare dal vivo le novit
proposte e ottenere consigli su come
utilizzarle al meglio.
La giornata di Sabato 5 Agosto sar
GIARDINO IDROPONICO NEL
CENTRO DI TOKIO
Nel bel mezzo della caotica To-
kio, nelle fondamenta di un grat-
tacielo del centralissimo quartiere
nanziario di Otemachi, stata
inaugurata a Febbraio unarea di
1000 metri quadrati interamente
dedicata ad un bellissimo giardino
idroponico.
Lesperimento stato lanciato da
una compagnia di reclutamento
personale, la Pasona, ed mirato
a mettere a contatto il pubblico col
moderno mondo agrario, con par-
ticolare attenzione ai disoccupati
(molti dei quali hanno perso il la-
voro durante la grande crisi banca-
ria giapponese) i quali potrebbero
reinserirsi proprio in questo setto-
re, che necessista di operatori.
Spiega il portavoce dellagenzia,
Keisuke Nemoto, che si tratta di
uno spazio articolato in sei stanze,
distribuite su due piani sotterranei
delledicio dove ha sede la Pasona
stessa.
In questo giardino trovano spazio pi
di cento specie di piante, tra cui ori
e verdure come i pomodori, riso, e
lattuga.
La luce prodotta dai neon uore-
scenti viene riessa dalla speciale
pellicola argentata applicata alle pa-
reti, e tre giardinieri si occupano a
tempo pieno del giardino.
Tutto lambiente gestito e monito-
rato attraverso sistemi elettronici,
per provvedere in maniera impecca-
bile ai fabbisogni delle coltivazioni; i
prodotti ottenuti vengono poi impie-
gati nei ristoranti delledicio.
Il progetto sta riscuotendo molto
successo: la Pasona riceve nume-
rosi contatti da persone che hanno
avuto la possibilit di osservare da
vicino un mondo che gli era scono-
sciuto e che desiderano lavorare in
quel campo.
dedicata agli operatori del settore,
cui verranno proposti minicorsi e ag-
giornamenti professionali sulle inno-
vazioni presenti in era.
E prevista anche una serata sociale
per favorire i contatti fra i rivenditori
e i fornitori presenti.
Domenica 6 Agosto la era sar
aperta a tutto il pubblico. Levento
supporta la campagna Hydro For
Hunger, per sostenere la quale ver-
ranno richiesti cinque dollari di do-
nazione allingresso, devoluti allIn-
stitute for Semplied Hydroponics.
IDROPONICA: LA STORIA
Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 27
Con il termine idroponica (dal gre-
co coltivazione in acqua) si indica
una tecnica agronomica che esclude
il contatto delle radici con il terreno.
Lidroponica garantisce rispetto al-
lagricoltura tradizionale produzioni
pi ricche, costi minori, qualit con-
trollata, risparmio di acqua e rispet-
to per lambiente.
E diffusa soprattutto in paesi, come
lOlanda, in cui vigono norme seve-
re per impedire linquinamento del-
le falde idriche, e se ne sperimenta
lapplicazione particolari contesti:
nelle aree inquinate o radioattive
(come Chernobyl), nelle zone aride
dellAfrica, nella basi in Antartide e
nelle missioni aerospaziali.
Si tratta di una tecnica antica: nota
ai babilonesi e agli aztechi, fu de-
scritta anche da Marco Polo nella
Cina del 1200: luomo scopre que-
sta possibilit in maniera piuttosto
casuale, e la impiega dove la natura
lo consente.
I primi tentativi di riprodurre in la-
boratorio una coltivazione idroponi-
ca li ritroviamo in alcuni grossolani
esperimenti belgi del 1600, ma an-
cora nessuno ha capito che lacqua
da sola non basta alla sopravviven-
za della pianta, ma sono necessari
anche nutrimento, ossigeno e ani-
dride carbonica.
Alla ne dello stesso secolo, in In-
ghilterra, la prima effettiva scoper-
ta: mischiando la terra allacqua e
utilizzando la mistura come soluzio-
ne nutritiva le piante sopravvivono.
Ci vorr ancora qualche decennio
perch vengano comprese le di-
namiche primarie della vita e dello
sviluppo delle piante, e il ruolo ri-
coperto dallinterazione di elementi
esterni (luce, calore, umidit), e solo
alla ne del 1700 si avranno chiare
le basi del processo di fotosintesi
clorolliana.
Per tutto il secolo successivo largo-
mento non ha smesso di interessare
gli scienziati e i ricercatori, ma solo
nel 1930 ci sar una svolta epocale:
da argomento di ricerca riservato
a biologi e botanici, questa geniale
metodologia di coltivazione diventa
nalmente un mezzo per la produ-
zione su larga scala, e nasce il ter-
mine idroponica.
Questo evento storico porta la r-
ma del Dr. William F. Gericke, do-
cente delluniversit californiana di
Berkeley, considerato il padre del-
lidroponica moderna: notissime
le foto dellepoca che fecero il giro
dellAmerica, in cui appare ritratto
accanto ad enormi piante di pomo-
doro.
Limpianto era ancora troppo com-
plesso per un impiego effettivo dei
coltivatori e negli anni successivi
fu rielaborato
e rivisto, mi-
gliorandone il
sistema di os-
sigenazione e
alleggerendone
la struttura ge-
nerale.
Nel 1945, per
provvedere al
sostentamen-
to dei soldati,
lesercito co-
struisce im-
pianti idroponi-
ci ad Okinawa,
Iwo Jima e nel-
le Hawaii, ga-
rantendo rifor-
nimenti di frutta e verdura fresche
ai suoi soldati: il risultato talmente
incoraggiante da spingere lesercito
ad investire nel settore, sviluppan-
do estesissime coltivazioni dislocate
un po dovunque nel mondo.
Simili progressi hanno incoraggiato
la diffusione della coltivazione fuori
suolo nel mondo intero, soprattut-
to in Olanda, Spagna, Francia, In-
ghilterra, Germania, Svezia, URSS e
Israele. I Paesi aridi con terreno po-
vero o con poca supercie coltiva-
bile erano particolarmente allettati
dai beneci che lidroponica poteva
portare: si iniziarono negli anni 60
a studiare sistemi per uso domesti-
co, sebbene inizialmente le difcolt
non fossero poche.
Alla ne degli anni 70, con lavvento
del PVC e delle plastiche moderne,
la concezione stessa degli impian-
ti compie un balzo tecnologico, e i
nuovi materiali consentono di rive-
dere completamente parti essenzia-
li come le pompe, i tubi, i serbatoi
dellacqua, rendendoli pi pratici ed
economici: lidroponica torna sulla
cresta dellonda dove, tra alti e bas-
si, non ha pi smesso di essere no
ai nostri giorni.
Pomodori e peperoni sono
tra i vegetali che meglio si
adattano alla coltivazione
idroponica. Purtroppo in Italia
questa tecnica ancora poco
diffusa nel settore ortofrutta,
ma la situazione sembra in
costante miglioramento.
Frutta e verdura prodotti nel
nostro Paese attraverso
tecniche fuori suolo vengono
attualmente destinati in altissima
percentuale allesportazione.
A sinistra, una coltivazione
idroponica di pomodori: un
sistema pratico, redditizio, ed
ecocompatibile, praticabile
anche a livello amatoriale
nelle colture idroponiche
Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 28
LA MI SURAZIONE DELLEC
a cura di Christian Cantelli
La conducibilit elettrica o EC, acro-
nimo dellequivalente inglese electric
conductivity, un fattore fondamen-
tale per il corretto sviluppo delle
piante allinterno di un sistema idro-
ponico automatizzato.
La conducibilit elettrica (EC) del-
la soluzione nutriente per irrigare
espressa in siemens per centimetro
(S/cm), millisiemens per centimetro
(mS/cm) oppure microsiemens per
centimetro (S/cm). Con specia-
le attenzione per le piante diodiche
da resina a ciclo breve, questo va-
demecum inteso per fornire infor-
mazioni utili e soprattutto pratiche
per un efciente settaggio e control-
lo dei livelli di conducibilit elettrica.
Ad un elevato valore di EC corrispo-
de unelevata densit e durezza del
liquido di irrigazione, e dato che le
piante non sono in grado di assorbi-
re le sostanze nutrienti oltre ad una
certa densit a seconda della specie
e dello stadio di vita, e considerato
il fatto che nelle colture idroponiche
non si ha un medium di coltivazio-
ne che faccia da tampone (come ad
esempio nella coltivazione in terra),
la misurazione dellEC risulta essere
indispensabile per un corretto svilup-
po e controllo delle nostre colture.
Per capire se si stanno utilizzando
troppi fertilizzanti o troppo pochi,
sufciente monitorare il valore EC
della soluzione presente nel serba-
toio. La misurazione della conduci-
bilit elettrica dei liquidi potrebbe
sembrare un analisi impossibile da
compiere a casa, nella privacy del-
le mura domestiche, sarebbe inoltre
difcoltoso, oltrech sconveniente,
portare un campione del nostro li-
quido di irrigazione al laboratorio
ogniqualvolta ce ne fosse bisogno.
Fortunatamente oggi esistono stru-
menti semplici ed estremamente
economici che ci permettono di ef-
fettuare tali misurazioni a casa in
tutta comodit.
Prima di tutto meglio stabilire due
punti chiave: la base del nostro liqui-
do di irrigazione sar fondamentale
per la conducibilit elettrica nale,
quindi avremo un differente grado di
EC se useremo per esempio acqua
del rubinetto, acqua minerale, acqua
demineralizzata o acqua distillata.
Secondariamente sar bene tenere
a mente che ogni elemento aggiun-
to al nostro liquido di irrigazione ne
far inevitabilmente salire il livello di
EC, quindi a volte luso di pi prodotti
contemporaneamente potrebbe es-
sere decisamente controproducente.
Ogni prodotto, dai nutrienti no ad
arrivare a tutti i vari additivi oggi in
commercio per la coltivazione idro-
ponica, ha una sua specica condu-
cibilit elettrica, e far quindi variare
lEC del nostro liquido di irrigazione
in modo differente. Sar bene dun-
que, oltre che attenersi ai dosaggi
prescritti, non abbondare mai e con-
trollare lEC del liquido di irrigazio-
ne ogni volta che sar aggiunta una
nuova sostanza. Lacqua del rubinet-
to, seppur pi economica e pratica
da reperire, presenta solitamente un
elevato EC, che pu variare da 0,4-
0,5 mS/cm2 no a valori proibitivi
come 0,7-0,8 mS/cm2.
Considerando le piante a ciclo bre-
ve per esempio, esse avranno biso-
gno di un basso valore di EC nelle
loro prime fasi di vita per riuscire ad
assorbire le sostanze nutritive, che
idealmente si aggirerebbe intorno
ai 0,5-0,6 mS/cm2 valido sia per
le nuove nate che per le talee, ma
sempre e comunque inferiore a 1,0
mS/cm2.
Successivamente le piante saranno
in grado di tollerare valori di EC su-
periori, da 1,0 mS/cm2 nella fase di
pre-oritura no ad 1,5-1,8 mS/cm2
durante la maturazione, ma sempre
e comunque inferiori a 2,0 mS/cm2.
Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 29
Moltissime acque minerali hanno il
valore di conducibilit elettrica spe-
cica riportato sulletichetta, le pi
leggere hanno valori di durezza
ottimi per i nostri scopi, se infat-
ti avremo un basso valore di EC in
partenza, potremo aggiungere i nu-
trienti necessari nelle dovute quanti-
t senza doverci preoccupare di con-
ferire eccessiva durezza alla nostra
soluzione di irrigazione con conse-
guenti risultati disastrosi per la no-
stra coltura.
Se per esempio la nostra acqua avr
un valore di EC di 0,13-0,18 mS/
cm2 potremo in tutta tranquillit
preparare una soluzione completa
di nutrienti, additivi radicanti e vita-
mine per le nostre talee senza su-
perare lEC complessivo di 0,5-0,6
mS/cm2. Nel caso invece dellacqua
demineralizzata i valori di EC sono
pressoch inesistenti e si aggirano
intorno a i 0,01-0,03 mS per cen-
timetro. Lacqua demineralizzata
viene venduta nei supermercati ed
solitamente utilizzata per ferri da
stiro, batterie per auto, deumidica-
tori ecc. pu anche essere prodot-
ta in casa mediante un processo di
osmosi inversa, sono in commercio
strumenti relativamente economici
per poterne avere in quantit.
Tutto ovviamente in proporzione alle
necessit individuali. Lacqua demi-
neralizzata potr essere usata per
abbassare un troppo elevato valo-
re di EC nel liquido di irrigazione o
addirittura come base se per esem-
pio si volessero utilizzare composti
minerali bilanciati in polvere oggi
in commercio per le colture idropo-
niche, partendo da una base quasi
completamente neutra si potr lette-
ralmente costruire un liquido ideale
per lirrigazione delle nostre piante.
Un corretto e costante monitoraggio
dei valori di conducibilit elettrica
della nostra soluzione di irrigazione
una delle chiavi per uno stupefacen-
te risultato nelle coltivazioni idropo-
niche, sottovalutare le conseguenze
di un troppo elevato o troppo basso
valore di EC pu portare a risultati
molto deludenti e conseguente ab-
bandono della tecnica idroponica per
la maggior parte dei principianti.
Se consideriamo un impianto idro-
ponico medio-piccolo dotato di una
cisterna da 30-40 litri, ideale per la
coltivazione domestica delle piante a
ciclo breve in spazi ristretti, dovre-
mo preparare il liquido di irrigazione
e quindi calibrarne la conducibilit
elettrica solamente tre volte: allini-
zio, al passaggio dalla fase vegetati-
va alla fase di oritura e alla ne per
il risciacquo nale.
In caso di piante particolarmente
grandi ed assetate sar sufciente
rabboccare la cisterna ed in tali oc-
casioni sar altres necessario misu-
rare lEC del liquido di irrigazione.
Nel caso infausto di un nutrients
lockout, cio se per qualche ragione
le nostre piante dovessero interrom-
pere lassunzione dei nutrienti per
una qualche disfunzione, o nel caso
di un errato livello di PH, la pianta
assorbir solamente acqua ed il li-
quido di irrigazione diverr sempre
pi saturo di elementi, facendo con-
seguentemente aumentare il valore
di EC dello stesso.
In tale situazione un misuratore di
EC un vero e proprio salvavita in
quanto sarete in grado di accorgervi
in tempo della situazione e correg-
gere gli eventuali problemi prima
che le vostre piante subiscano danni
permanenti a causa di una inestin-
guibile fame di un certo elemento
che non sono in grado di assorbire
per un qualche motivo.
Il lavoro necessario sar comunque
minimo e largamente, enormemen-
te ripagato dai risultati.
In queste pagine: la misurazione
dellEC effettuata con un
misuratore digitale reperibile
in tutti i negozi specializzati.
Esistono diverse fasce di prezzo
per questo strumento, disponibile
anche in versione combinata
con altri apparecchi. Monitorare
il valore dellEC essenziale per
ottenere buoni risultati in idroponica.
Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 30
LA FOTO DEL MESE
ADVANCED HYDROPONICS
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La foto del mese di
GI ULI O NESI di Prato.
Potete inviare le vostre
fotograe, in grande formato e
alta risoluzione, allindirizzo email:
redazione@giardinaggioindoor.it
INDICE DEGLI
INSERZIONISTI

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