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CAPITOLO 2

ESPANSIONE COMPRESSIONE

Nei sistemi di conversione dellenergia le trasformazioni di espansione e compressione hanno un ruolo rilevante perch attraverso lespansione e la compressione del fluido di lavoro si riesce a realizzare lo scambio energetico necessario alla produzione e trasformazione dellenergia. In base agli scopi che si vogliono raggiungere nelle trasformazioni energetiche si distinguono i seguenti casi: A. espansione e compressione con scambio di lavoro; B. espansione e compressione senza scambio di lavoro. Affrontiamo quindi lo studio termodinamico delle trasformazioni di espansione e compressione facendo riferimento a un sistema termodinamico aperto in moto stazionario, oltre che unidimensionale, in cui il fluido si comporti come un gas perfetto. Ammetteremo trasformazioni adiabatiche (reversibili o meno) perch ci che si verifica nella quasi totalit dei casi. Infatti, gli scambi termici con lesterno sono estremamente modesti rispetto allammontare delle altre forme di energia. Trattandosi di un gas, riterremo trascurabile la variazione di energia gravitazionale. A. Per lespansione e la compressione, con scambio di lavoro, di un gas supporremo inizialmente nulla la variazione di energia cinetica. ESPANSIONE. In questo caso lo scopo della trasformazione la produzione di lavoro, e quindi di potenza, e si realizza in una turbina. Esaminiamo, con lausilio dei diagrammi termodinamici, una espansione reale applicando il primo principio della termodinamica p A C B 2 is 2 v p1 A B D 2 is p2 E F s 2 2 is p1 p2 s

1 n<

h l is

1 li 2

li =

v dp + l
1 2 1

li = h2 h 1

Cambiando di segno a l i , per avere quantit positive li =

v dp l

li = h 1 h2 = cp ( T1 T 2 )

SISTEMI ENERGETICI

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ESPANSIONE COMPRESSIONE

area A 12 B =

v dp = l + l
i 1

area BD 1 E = li

Nel piano T, s possibile mettere in evidenza l w

q =
1

T ds =
1

q e +
1

l
1

= l w = area E 12 F

Nasce allora spontaneo, essendoci delle perdite di lavoro, definire un rendimento della conversione energetica come rapporto tra il lavoro ottenuto realmente rispetto al lavoro massimo che potrei ottenere in assenza di perdite: li = -------------( l i ) max
(65)

Poich nella realt lespansione adiabatica, possiamo adottare come trasformazione ideale di riferimento ladiabatica reversibile che si svolge tra gli stessi limiti di pressione 1 2 is l is =

2 is

v dp = area A 12 is B
1

l is = h 1 h 2is = area AC 1 E

Ragionando in termini di aree sui diagrammi p, v e T, s possiamo mettere in evidenza che l i + l w = l is + area 12 is 2 l i = l is l w + area 12 is 2 l is = l i + l w area 12 is 2 l i = l is l w + area 12 is 2

da cui si deduce che per passare dal caso ideale a quello reale non basta detrarre il lavoro delle resistenze passive l w dal lavoro ideale l is ma occorre aggiungere il lavoro corrispondente allarea del triangolo mistilineo 12 is 2 , che pertanto rappresenta un parziale ricupero delle perdite. Fisicamente il fenomeno il seguente: le perdite, che si convertono in calore lungo lespansione, operano come una sorgente interna di calore che tende ad aumentare lenergia potenziale del fluido ( v dp e h ) che pu essere parzialmente convertita in lavoro. Il fenomeno prende il nome di ricupero termico (R.T.). Ritornando al rendimento della trasformazione, definiamo rendimento isentropico (perch riferito alla trasformazione isentropica)
p 2 ----------1 ---- n T1 T2 li p1 h1 h2 - = ------------------ = --------------------------- is = ---- = -----------------1 l is h 1 h 2is T 1 T 2is p 2 --------- - 1 --- p 1 n1

(66)

Risulta pertanto che is funzione del rapporto delle pressioni: a parit di n , poich p1 n < , is aumenta con ---- ; ci per il fenomeno del ricupero. p2 Allo scopo di avere un rendimento della trasformazione indipendente dal rapporto delle pressioni, che altrimenti creerebbe difficolt, soprattutto in sede di confronto tra processi che si svolgono in macchine diverse o, addirittura nella stessa macchina, stata introdotta unaltra definizione di rendimento, alternativa alla precedente. Poich la dipendenza dal rapporto delle pressioni dovuta al manifestarsi del fenomeno del ricupero, si assume come trasformazione di riferimento quella trasformazione in cui tale fenomeno non si manifesta. Prima, nella definizione di is , il lavoro

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di riferimento o limite era l is = l i + l w RT , ora, senza considerare il ricupero, avremo


----------2 n p 1 ------------- RT --------- p 1 li h1 h2 1 1 1 y = ------------= --------------------= ----------- = ------------------------------------------------2 li + l w n n n1 ----------p ----------RT ----------2 n v dp n 1 1 1 ---n1 p 1 1 n1

(67)

p2 Espressione, come si voleva, indipendente da ---- , e che vale, ricordiamolo, nellipop1 tesi che q e = 0 e e c = 0 . Tale rendimento prende il nome di rendimento idraulico perch tipica delle macchine idrauliche lassenza, o meglio, la trascurabilit del ricupero termico, essendo poco influenti gli effetti termici. Ma prende anche il nome di rendimento politropico perch si assume come trasformazione di riferimento una politropica reversibile di pari esponente medio n della politropica reale. interessante notare come il rendimento idraulico non sia che quello isentropico portato al limite per p 2 p 1 tendente allunit, tanto che diversi autori cos lo definiscono, parlando di rendimento di una espansione infinitesima p 2 n 1 --- p 1 = lim ---------------------------= 1 p2 p1 1 ---------p 2 1 ---- p 1
n1 ----------p 2 ----------d n1 - n ---------------------- 1 ------------- p1 d ( p2 p1 ) n lim --------------------------------------------------------- = ----------- = y 1 p2 p1 1 1 ------------------p d 2 ---------------------- 1 --- p 1 d ( p2 p1 ) n1

p2 p1 1

lim is

In questa prospettiva, dunque, il rendimento idraulico da considerarsi il rendimento isentropico di uno qualunque degli infiniti stadi infinitesimi nei quali si pu pensare 1 di suddividere unespansione (gli anglosassoni lo chiamano small stage efficiency). Per quanto visto, e anche se solo per trasformazioni adiabatiche con variazione di energia cinetica nulla, il rendimento idraulico consente di legare lesponente della 0.9 politropica reale n a quello delladiabatica reversibile is Il legame tra il rendimento isentropico e quello idraulico , in queste circostanze,
1 y --------- 1 - 1 --- p 1 ---p2 = --------------------------------1 --------- 1 1 ---- 1 p ---p 2

ESPANSIONE

0.8

y = 0.7
0.7
(68)

is

0.6

0.5

rappresentato nella figura a lato, in cui per ogni valore di y = cos t si osserva laumento di is allaumentare del rapporto delle pressioni. Laumento tanto pi 0.4 forte quanto pi basso il rendimento idraulico perch, evidentemente, aumentando le perdite con il diminuire di y , aumenta pure il calore ricuperato.
0 5

p1 p 2

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SISTEMI ENERGETICI

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ESPANSIONE COMPRESSIONE

COMPRESSIONE. Lo scopo della trasformazione , ora, la compressione di un fluido e si realizza in un compressore fornendo lavoro dallesterno. Esaminiamo, con lausilio dei diagrammi termodinamici, una compressione reale applicando il primo principio della termodinamica p B

2 is

T 2 is B

2 n> p1 1

h 2 is l is

p1

li

p2 1 v A
2 1

p2 C D s

1 s

li =

v dp + l

li = h2 h1
2 1

area A 12 B =

v dp = l l
i

area AB 2 D = l i = c p ( T 2 T 1 )

Nel piano T, s possibile mettere in evidenza l w

q =
1

T ds =
1

q e +
1

l
1

= l w = area C 12 D

Essendoci delle perdite di lavoro, definiamo quale rendimento della conversione energetica, analogamente al caso dellespansione, il rapporto tra il lavoro minimo che si fornirebbe al sistema in assenza di perdite e il lavoro della compressione reale: ( l i ) min = -------------li Adottiamo, come trasformazione ideale di riferimento, ladiabatica reversibile che si svolge tra gli stessi limiti di pressione 1 2 is l is =

2 is

v dp = area A 12 is B
1

l is = h 2 is h 1 = area AB 2 is C

Ragionando in termini di aree sui diagrammi p, v e T, s possiamo mettere in evidenza che l i l w = l is + area 12 is 2 l i = l is + l w + area 12 is 2 Rispetto alla compressione isentropica, per la quale il lavoro minimo per la macchina adiabatica, nel caso reale occorre fornire in pi il lavoro dovuto alle resistenze passive, come logico, ma anche un lavoro extra corrispondente allarea del triangolo mistilineo 12 is 2 . Questo lavoro in pi nasce da una causa, che la stessa dellespansione, ma che qui ha conseguenze opposte. Infatti il calore generato dagli attriti lungo la compressione tende a contrastare la compressione stessa perch tende ad espandere il gas. Tale fenomeno prende il nome di controricupero termico (C.R.T.) Ritornando al rendimento della trasformazione, definiamo rendimento isentropico (perch riferito alla trasformazione isentropica) l i = l is + l w + area 12 is 2

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2 p ---1 p 1 T 2 is T 1 l is h 2is h 1 is = ---- = ------------------ = ------------------ = ---------------------------n1 h2 h 1 T2 T 1 li p 2 ---------- ---- n 1 p 1

1 ----------

(69)

Risulta pertanto che is funzione del rapporto delle pressioni: a parit di n , poich p2 n > , is diminuisce con ---- ; ci per il fenomeno del controricupero. p1 Anche nel caso della compressione si definisce un rendimento idraulico per avere un rendimento della trasformazione indipendente dal rapporto delle pressioni.Poich la dipendenza dal rapporto delle pressioni dovuta al manifestarsi del fenomeno del controricupero, si assume come trasformazione di riferimento quella trasformazione in cui tale fenomeno non si manifesta. Prima, nella definizione di is , il lavoro di riferimento o limite era l is = l i l w CRT , ora, senza considerare il controricupero, avremo
----------2 n p n n ---1 --------------------RT li lw n 1 1 p1 n1 1 y = ------------ = --------------- --------------------------------- = --------------------- = ----------li h2 h 1 n1 ---------- RT 1 p 2 -------------------1 1 ---- n 1 p 1

n1

v dp

(70)

p2 Espressione, come si voleva, indipendente da ---- , e che vale, ricordiamolo, nellipop1 tesi che q e = 0 e e c = 0 . Tale rendimento prende anche il nome di rendimento politropico perch si assume come trasformazione di riferimento una politropica reversibile di pari esponente medio n della compressione reale. Analogamente al caso dellespansione, e anche se solo per trasformazioni adiabatiche con variazione di energia cinetica nulla, il rendimento idraulico consente di legare lesponente della politropica reale n a quello delladiabatica reversibile Il legame tra il rendimento isentropico e quello idraulico , in queste circostanze,
2 p 1 ---p 1 = --------------------------------1 1 ----- ---------p 2 ---- y 1 p 1 1 ---------

COMPRESSIONE
1

is

0.9

0.8

0.7

y = cos t

0.6
(71)

is

0.5

rappresentato nella figura a lato, in cui per ogni valore di y = cos t si osserva la diminuzione di is allaumentare del rapporto delle pressioni. La riduzione tanto pi forte quanto pi basso il rendimento idraulico perch, evidentemente, aumentando le perdite con il diminuire di y , aumenta pure il calore generato.
0.4 0 5

p2 p1

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SISTEMI ENERGETICI

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ESPANSIONE COMPRESSIONE

B. ESPANSIONE E COMPRESSIONE SENZA SCAMBIO DI LAVORO. Le trasformazioni di compressione e espansione si possono anche realizzare allinterno di condotti, opportunamente sagomati, senza scambio di lavoro con lesterno. Il calore scambiato con lesterno si pu supporre trascurabile dato che il tempo di permanenza del gas allinterno del condotto modesto. p1 c1 p2 < p 1 c2 > c1 ESPANSIONE. Lespansione di un fluido attraverso, per esempio, un condotto convergente, produce di solito una accelerazione del fluido che fuoriuscir ad una velocit maggiore di quella di ingresso. Gli ugelli (tale il nome dato ai condotti espansori) non scambiano lavoro con lesterno perch nessun albero attraversa i suoi confini e il fluido subisce una piccola o nessuna variazione di energia potenziale ( e g ) nellattraversare il condotto. Se, inoltre, la velocit di ingresso del fluido pic2 c2 ---2

h
2 c2 is -----2

cola rispetto alla velocit di uscita, lequazione dellenergia per i sistemi aperti in moto stazionario si riduce a
20 c2 0 = ( h 2 h 1 ) + ------------2

2 2 is

da cui

2 c2 ---- = ( h1 h2 ) 2

Per unespansione adiabatica priva di perdite, che possiamo assumere come trasformazione reversibile di riferimento s
2 0 c2 is 0 = ( h 2is h 1 ) + --------------2

da cui

2 c2 is ------ = ( h 1 h 2 is ) 2

con c 2is evidentemente maggiore di c 2 Il rendimento isentropico dellugello viene definito come il rapporto tra lincremento di energia cinetica del fluido prodotto dallugello alla variazione di energia cinetica subita in un ugello isentropico con le stesse condizioni di ingresso e pressione di uscita, cio:
2 c2 2 c2 c2 1 is = ----------------- -----2 2 2 c 2is c 1 c 2is

(72)

che pu essere espresso in funzione dei rispettivi salti entalpici h1 h2 is = -----------------h 1 h 2 is


(73)

I rendimenti isentropici degli ugelli sono tipicamente al di sopra del 90%, e spesso oltre il 95%. COMPRESSIONE. In assenza di lavoro scambiato con lesterno la compressione del gas pu avvenire a spese della sua energia cinetica. Applicando il 1 principio al volume di controllo che contiene un condotto opportunamente sagomato, che viene chiamato diffusore, in cui il gas si presenta con velocit c 1 e pressione p 1 e che lascer ad una velocit c 2 minore e pressione p 2 maggiore, si ha
2 c2 c2 1 0 = ( h 2 h 1 ) + --------------2

p1 c1

p2 > p1 c2 < c1

2 h
2 c2 c1 2 is -----------------2

2 is
2 c2 c1 2 --------------2

Quale trasformazione ideale di riferimento, per definire il rendimento della compressione, si assume ladiabatica reversibile che si svolge a partire dalle stesse condizioni iniziali della trasformazione reale e con la stessa pressione finale
2 c2 c2 1 is 0 = ( h 2is h 1 ) + -----------------2

Si definisce pertanto rendimento isentropico del diffusore il rapporto tra la riduzione di energia cinetica che si ha nel diffusore ideale rispetto alla riduzione subita in quello reale s

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2 c2 c1 h 2is h 1 2 is is = -----------------= -----------------2 2 h2 h1 c1 c2

(74)

DIPARTIMENTO DI ENERGETICA - POLITECNICO DI TORINO ESERCITAZIONE N. 2 DI

SISTEMI ENERGETICI

1. Un'espansore presenta un rendimento idraulico dell'86%, un rapporto delle pressioni di 4.5 a 1 e un valore medio di di 1.333. Calcolare il rendimento isentropico dell'espansione. [ is = 0.88 ]. 2. In una turbina si espande aria (assumendo il comportamento di gas perfetto, con
= 1.4 , e R=287 J/kgK) dalla temperatura di 1100 K e con rapporto delle pres-

sioni di 6 a 1. Calcolare le temperature di scarico e il lavoro massico scambiato nei seguenti casi: a) espansione adiabatica reversibile; b) espansione adiabatica irreversibile ( y = 0.85 ). Valutare inoltre l'entit delle resistenze passive e del ricupero termico nel caso b). { T 2 is = 659.3 K
l w = 68.8 ,

T 2 = 711.9 K

l is = 442.7 kJ kg

l i = 389.8 ,

RT = 15.9 kJ kg

3. In una turbina si invia del vapor d'acqua a 5 MPa e 500 C. Sapendo che la pressione di scarico 500 kPa e che il rendimento isentropico pari al 75%, valutare il lavoro di espansione. {
l i = 460 kJ kg

4. Un compressore aspira aria ( = 1.4 , e R=287 J/kgK) da un ambiente a 100 kPa e 25 C comprimendola a 300 kPa con una temperatura di 150 C. Calcolare il rendimento della macchina. { y = 0.896 , is = 0.879 } 5. Un compressore aspira aria (assumendo il comportamento di gas perfetto, con
= 1.4 , e R=287 J/kgK) a 100 kPa e 25C con rapporto delle pressioni di 1 a 6. Calcolare le temperature di mandata e il lavoro massico scambiato nei seguenti casi: a) compressione adiabatica reversibile;

b) compressione adiabatica irreversibile ( y = 0.85 ). Valutare, inoltre, l'entit delle resistenze passive e del controricupero termico nel caso b). {
l is = 200.1 kJ kg

, l i = 247.3 , lw = 37.1 ,

CRT = 10.12 kJ kg

SISTEMI ENERGETICI

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