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CICERONE

Vita Marco Tullio Cicerone nacque nel 106 a.C. Ad Arpino, da una famiglia appartenente all'ordine equestre, non nobile ma che gli permetteva di svolgere un adeguata carriera politica. Cicerone studi a Roma con i migliori maestri greci di retorica e di losoa. A 25 anni, nell'81 a.C. (sotto Silla), egli sostenne la prima causa di cui conserviamo testimonianza (Pro Quinctio orazione). Poco dopo lasci Roma per un soggiorno di studio in Grecia e in Asia Minore: frequento ad Atene le scuole losoche e le scuole di retorica. Torn a Rome e intraprese la carriera politica: nel 75 a.C. Fu questore in Sicilia e l'anno dopo entr per la prima volta in Senato. Nel frattempo aveva sposato Terenzia, la quale gli aveva dato due gli (Tullia e Marco). Nel 70 a.C la sua notoriet si consolid in seguito al processo intentato da alcune citt Siciliane contro l'ex governatore Gaio Verre, accusato di malgoverno. Cicerone accett di assumere il ruolo di accusatore e ottenne una vittoria schiacciante su Ortalo, che era il difensore di Verre. La sa carriera politica culmin nell'elezione al consolato per l'anno 63 a.C.: nella campagna elettorale lo sostennero il fratello Quinto e il suo grande amico Attito, tornato appositamente da Atene. La questione che Cesare dovette affrontare fu la congiura di Catilina, che si preparava a impadronirsi del potere con un azione di forza. Le sue trame furono sventate da Cicerone che lo costrinse a lasciare Roma. Nel mese di Dicembre furono arrestati altri cinque capi della congiura e si discusse se condannarli a morte o all'esilio; Giulio Cesere era contro la pena di morte e Cicerone per la pena capitale. A favore di quest'ultima parl Catone e la sua proposta fu accolta. Nel 60 a. C. Cesare costitu con Pompeo e Crasso il primo triumvirato che indebol fortemente l'autorit del Senato. Nel 58 a.C. Clodi fece condannare all'esilio Cicerone per aver mandato a morte cittadini romani con procedura sommaria. L'esilio dur sedici lunghissimi mesi, trascorsi in Grecia; il richiamo ci fu nel 57 a.C. Grazie all'intervento di Pompeo e all'azione di vari amici. Nel 51 a.C. Cicerone esercit i compiti di proconsole nella provincia della Cilicia; quando torn in Italia stava per scoppiare la guerra civile tra Cesare e Pompeo. Si decise poi a raggiungere i pompeiani in Grecia e dopo la scontta di Farslo torn in Italia nel 47 a.C. Si riconcili con Cesare, rientrato vittorioso dall'Egitto (dove Pompeo era stato ucciso).Nel 46 a.C.divorzi con Terenzia e, per cause nanziarie, spos la ricca Publilia ma il matrimonio fall subito. Dopo l'uccisione di Cesare (15 marzo del 44 a.C.) Cicerone si schier prontamente dalla parte dei cesaricidi mentre nel conitto tra i due aspiranti all'eredit politica, Antonio ed Ottaviano, appoggi quest'ultimo. In realt Ottaviano si serv di lui per legalizzare dal senato la sua posizione irregolare. Nel 43, quando i due avversari si riavvicinarono per fronteggiare i cesaricidi in armi e si allearono nel considerato secondo triumvirato, il nome di Cicerone fu scritto per primo nella lista di proscrizione dettata da Antonio e approvata da Ottaviano. Raggiunto dai sicari nei pressi della sua villa di Formia, Cicerone fu ucciso il 7 Dicembre del 43 a.C. Orazioni

Cicerone cur personalmente la pubblicazione di molte sue orazioni, rielaborandole e ampliandole rispetto ai discorsi pronunciati. Gli scopi di tali orazioni erano molteplici: propaganda politica, difesa del proprio operato di fronte alle cotiche e agli attacchi degli avversari, desiderio di ottenere gloria presso i contemporanei e presso i poster. Le orazioni conservate per intero sono 58, distinte tra quelle giudiziarie (pronunciate in tribunale) e quelle deliberative (pronunciate in Senato o davanti all'assemblea). GIUDIZIARIE: Verrinae, sonno i discorsi controoo Verre, sono sette orazioni per il processo de repetundis (per concussione) intentato dai Siciliani contro Verre. DELIBERATIVE: Catilinariae, sono quattro discorsi pronunciati nei giorni drammatici della scoperta e della repressione della congiura di Catilina, nel 63 a.C. La prima e la quarta furono tenute in Senato, la seconda e la terza davanti al popolo e pubblicate dall'autore nel 60 a.C. Grazie alla chiarezza espositiva egli assolve egregiamente le tre funzioni che nelle opere retoriche assegna all'oratore: docere (informare chiaramente e dimostrare la sua tesi nel modo pi convincente dal punto di vista razionale), delectare (dilettare il pubblico, ricorrendo alle doti di narratore e di ritrattista acuto e penetrante, all'arguzia e all'ironia) e movere/ectere (trascinare gli udirori al consenso suscitando commozione, sdegno, ira, compassione) Cicerone scrisse numerose opere retoriche, come ad esempio De oratore, Brutus e Orator, ma anche opere politiche che avevano l'intento l'organizzazione dello stato, la miglior forma di governo e le istituzioni politiche romane. Il De republica (opera politica) un dialogo di sette libri dove Cicerone affronta i problemi politici istituzionali concretamente e storicamente, rispecchiando un punto di vista romano. Il protagonista Publio Cornelio Simpione Emiliano, che era ammiratissio da Cicerone. Opere losoche Cicerone si dedic alla stesura di opere losoche negli ultimi anni, quando fu costretto dalle vicende politiche a ritirarsi dalla vita publica. E' l'autore stesso a dire, nei proemi di alcuni di questi scritti, che l'attivit letteraria in campo losoco, oltre a riempire il vuoto di una vita prima operosissima, gli permette di giovare ancora ai concittadini mettendo a loro disposizione in lingua latina il grande patrimonio del pensiero losoco greco, che i Romani potranno accostare per la prima volta in forme degne di contenuti cos elevati. Le prime due opere furono Consolatio (scritta in onore della glia Tullia) e un dialogo Hortensius (dal nome del protagonista, Quinto Ortensio Ortalo) che era un protrettico, ossia un esortazione alla losoa. Di queste opere ne possediamo solo dei frammenti.Un esempio Laelius de amicitia (Lelio ovvero l'amicizia) dedicato all'amico carissimo Attico. Nel dialogo Gaio Lelio, rievoca la gura di Scipione Emiliano e tratta dell'amizicia, il bene pi grande per l'uomo dopo la sapienza. La vera amicizia pu sussistere solo tra i buoni e il mezzo migliore per procurarsi veri amici la pratica della virt. L'ideale dell'humanitas, cio la concezione dell'uomo che emerge dall'insieme della produzione ciceroniana si pu riassumere in questi termini: l'uomo superiore agli altri esseri animati grazie al dono peculiare della ragione, che lo rende simile alla divinit l'uomo veramente degno di questo nome dotato di istinti naturali, i sentimenti e le

passioni al dominio della ragione il dovere di rendersi utili alla societ e alla patria preminente rispetto a tutti gli altri i riconoscimenti eseriori non sono da disprezzare, ma non costituiscono il movente n lo socpo dell'azione. Gli Epistolari Di Cicerone abbiamo 864 lettere, risalenti agli anni dal 68 al 43 a. C. suddivise in 4 racolte. 16 libri di Epistulae ad Atticum, scritte dall'amico pi caro, 16 libri Epistulae ad familiares, scritte ai parenti. 3 libri di Epistulae ad Quintum fratrem, al fratello Quinto, 2 libri di Epistulae ad Marcum Brutum, contenenti 24 lettere, tra cui 9 di Bruto.

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