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Storia del Pattinaggio sul Ghiaccio Come per molti sport oggi praticati a scopo ludico, il pattinaggio su ghiaccio

nasce invece per il bisogno di spostarsi agilmente in quei paese in cui le temperature, rigide per la maggior parte dell'anno, rendevano complicati, se non impossibili gli spostamenti. Le origini di questo sport, di cui oggi esistono molte varianti, affonderebbero le proprie radici nella Svezia dei Vichinghi, oltre dodici secoli fa, anche se alcuni reperti, datati al 50 a.C, fanno pensare ad origini ancora pi remote. Per muoversi con disinvoltura sui terreni ghiacciati o sulle superfici di laghi completamente congelati dalle rigidissime temperature, furono quindi inventati degli utensili di osso di bue o di renna, e talvolta anche di legno, che venivano legati ai calzari. Sebbene quest'invenzione fu geniale, paragonati ai materiali utilizzati oggi, l'osso ed il legno non risultavano essere molto efficienti; tant' che, per mantenere l'equilibrio e per darsi la spinta, il pattinatore doveva aiutarsi con un bastone. I primi pattini in ferro furono inventati in Olanda attorno al 1300 dove il pattinaggio su ghiaccio divenne un passatempo invernale molto popolare; questo grazie ad i molti corsi d'acqua che, in inverno, divenivano delle piste perfette dove praticare questo sport. La storia ci tramanda che, attorno al 1572, un piccolo esercito olandese rimase bloccato con le proprie navi sui ghiacci davanti al porto di Amsterdam. Circondati dai rivali spagnoli allora, utilizzarono proprio i pattini per poter sfrecciare sul ghiaccio: gli olandesi colpivano e si dileguavano in un batter d'occhio, senza che gli spagnoli, impacciati e goffi nei movimenti, potessero difendersi. Questo spiega anche il perch, gi nel 1500, gli Olandesi disponessero di un'armata di archibugieri attrezzata di pattini. La storia e la progressiva diffusione del pattinaggio su ghiaccio anche documentata in molti dipinti dell'epoca dove vengono ritratte scene di vita sui pattini: pattinatori con le gambe all'aria, abiti dai colori vivaci, persone in viaggio su questi innovativi arnesi erano tra i soggetti pi utilizzati dai pittori fiamminghi. Successivamente, il pattinaggio su ghiaccio si diffuse anche in Inghilterra, grazie a James, figlio del re Carlo I, che, al suo rientro in patria, diffuse questo sport tra la nobilt inglese. Si pu per dire che il pattinaggio su ghiaccio divenne uno sport noto soltanto nel XVIII secolo. Ma, se fino al 1850 i pattini non erano che lame che venivano legate sotto le suole di scarpe comuni per mezzo di cinghie, da questa data in poi divennero delle vere e proprie calzature a s: la lama in metallo infatti inizi ad essere parte integrante della scarpa, per cui venivano costruite scarpe che disponevano gi della lama avvitata e fissata sotto le suole. Le prime federazioni, che si occuparono di istituire competizioni e regolamenti, nacquero nel 1893; anno in cui si tennero anche i primi campionati di corsa sui pattini che videro Amsterdam come ospite dell'evento. I primi campionati di pattinaggio artistico si tennero invece a San Pietroburgo nel 1896. Tutt'oggi il pattinaggio uno sport amatissimo e molto praticato in tutti i paesi pi sviluppati, tanto da entrare a fare parte dei giochi olimpionici invernali.

http://www.pattinaggiosughiaccio.com/storia-pattinaggio.cfm PATTINAGGIO SU GHIACCIO

Un po' di storia ...

La patria del pattinaggio senza ombra di dubbio l'Olanda. La storia ci tramanda che nel 1572 un drappello di olandesi fu bloccato dagli spagnoli sui ghiacci davanti al porto di Amsterdam. I soldati spagnoli armati pesantemente circondarono gli olandesi asserragliati intorno alle loro navi bloccate nel ghiaccio. Con grande sorpresa gli spagnoli videro sbucare gli olandesi che, sfrecciando fulminei su pattini, colpivano i nemici e si dileguavano imprendibili. Non stupisce che gi nel 1500 gli Olandesi disponessero di un'armata di archibugieri su pattino. Infatti sin dal 1400 i pattinatori olandesi avevano il loro santo protettore, santa Lidwina, una vergine di Schiedam. I pittori fiamminghi hanno affollato le loro tele di una moltitudine di pattinatori, vestiti di colori vivaci, con le gambe all'aria, oppure semplicemente in viaggio, con il canestro della spesa. Infatti, il pattinaggio nato come mezzo di trasporto.

Fisiologia

Il pattinaggio, come attivit sportiva ha dato origine a tre filoni: il pattinaggio artistico il pattinaggio di velocit l'hockey su ghiaccio

Le prime gare di pattinaggio artistico e di velocit risalgono alla fine dell'Ottocento. Il pattinaggio artistico una disciplina di elevatissimo contenuto atletico e tecnico. Richiede anni ed anni di preparazione ed un innato senso artistico espressivo. Non a caso molti campioni provengono dalla danza classica. A differenza della danza, ove richiesta grande agilit e coordinazione neuromuscolare, nel pattinaggio richiesta anche molta forza di gambe. Questo deriva dalla elevata velocit di esecuzione delle figure. La maggior energia cinetica consente maggior sviluppo di forza nello stacco e conseguentemente tempi di volo pi lunghi che consentono evoluzioni pi complesse. Inoltre, le evoluzioni del pattinaggio a coppie favoriscono una tipologia ben precisa della coppia stessa. Il maschio robusto mentre la femmina poco pi che adolescente e la sua ridotta massa corporea favorisce le evoluzioni acrobatiche nei voli. Allenamento

Nel pattinaggio artistico l'allenamento tecnico preponderante in quanto l'atleta deve sviluppare una coordinazione neuromuscolare che gli consente la perfetta esecuzione delle figure. Sono ovviamente importanti le doti artistiche ed espressive. Vi anche una forma di pattinaggio di tipo "turistico", molto diffusa in Olanda ove possibile compiere veri e propri raid sui canali ghiacciati. In questo caso, l'attivit diventa di tipo aerobico puro ed quindi necessario sviluppare la resistenza allo sforzo prolungato. Alimentazione

Si considera solo il caso del pattinaggio di tipo "turistico" che comporta lunghe percorrenze in clima freddo. Come per tutti gli sport di resistenza, occorre provvedere al reintegro calorico per compensare la spesa energetica. Il costo energetico mediamente di 0.5 Kcal/(kg x km), quindi, per un soggetto di 70 kg, il dispendio energetico per 10 km di 350 kcal. In genere nei raid di pattinaggio la tappa di una ventina di km, quindi il costo energetico totale di circa 700 kcal. Si consiglia quindi di avere sempre a disposizione qualche alimento energetico di scorta, oltre che un termos di bevanda calda. http://www.benessere.com/fitness_e_sport/sport/pattinaggio.htm STORIA DEL PATTINAGGIO SU GHIACCIO
Il pattinaggio non nacque per sport o per gioco, ma per necessit. I primi pattini infatti, nacquero in tempi molto antichi fra le popolazioni nordiche, questo perch si doveva affrontare il problema di camminare con una certa disinvoltura nei territori delle loro regioni che d'inverno si trasformavano in enormi distese di giaccio. Detto problema fu risolto applicando alle scarpe delle specie di lame ricavate da ossa di animali. I primi pattini in ferro vennero costruiti in Olanda intorno al 1300, dove il pattinaggio fu molto praticato a causa dei numerosi corsi d'acqua che, ghiacciando d'inverno, costituivano ottime e numerose piste. Fino al 1850 i pattini venivano legati al piede per mezzo di cinghie; in seguito vennero costruite scarpe speciali con il mattino in metallo direttamente avvitato alla suola. Nel 1893 nacque la Federazione Internazionale di Pattinaggio che istitu le prime competizioni con regolamenti e organizz proprio in quell'anno i primi campionati di corsa su pattini, disputati ad Amsterdam. Nel 1896 si tennero a

Pietroburgo i primi campionati di pattinaggio artistico e si suddivisero cos le categorie di pattinaggio artistico e quello di velocit. Anticamente, la pista su cui si potevano raggiungere le pi alte velocit era considerata quella di Alma Alta, citt russa fra i Monti Urali. Nelle Olimpiadi invernali del 1956, la pista di Misurina, nei pressi di Cortina d'Ampezzo, si rivel di una perfezione pari, se non superiore a quella di Alma Alta.

http://www.collezione-online.it/storia_del_pattinaggio_su_ghiaccio.htm

Si ritiene che il pattinaggio su ghiaccio si sia originato in Svezia oltre dodici secoli fa (ma reperti datati al 50 a.C. fanno pensare ad origini ancora pi remote), presso i Vichinghi, con pattini e lame di osso di bue o renna. I pattini erano un mezzo di trasporto efficace sulle superfici ghiacciate di laghi e fiumi. Paragonati con i materiali odierni, non erano molto efficienti, tant' che il pattinatore si aiutava con un bastone per darsi la spinta e per mantenere l'equilibrio.

Pattini olandesi d'epoca, in legno. Pattinare sui canali ghiacciati con pattini di legno divenne un passatempo popolare nel XVII secolo nei Paesi Bassi. In quel periodo giunse in Olanda James, figlio in esilio del re inglese Carlo I; fu lui a diffondere il nuovo sport presso l'aristocrazia inglese al suo rientro in patria. Il pattinaggio su ghiaccio divenne uno sport noto nel mondo durante il XVIII secolo.

Il pattinaggio sul ghiaccio reso possibile dal ridottissimo attrito tra la superficie del ghiaccio e la lama metallica del pattino. Il pattinatore tuttavia pu controllare il proprio movimento attraverso minime inclinazioni della lama durante il moto Nel pattinaggio artistico, i pattinatori svolgono movimenti, salti, piroette e passi per formare un "balletto" chiamato solitamente numero, disco, danza, o in altre maniere. I salti esistenti sono: L'axel, il salcow, il toeloop, il rittberger, il flip e il lutz. Si possono svolgere semplici, doppi, tripli, e quadrupli. In una competizione vengono giudicati i vari modi di eseguire il salto, prendendo in considerazione l'entrata, lo svolgimento e il finale. Si possono anche eseguire combinazioni a piacimento, ad esempio un salto puntato con un salto non puntato oppure due salti della stessa tipologia. Solitamente i salti secondari usati per completare combinazioni sono il toeloop e il rittberger. Per ogni salto vengono assegnati dei precisi punti, cos come per ogni combinazione. Il salto pu ricevere le seguenti valutazioni: -3 se sbagliato completamente oppure se manca parte della rotazione; -2 se viene eseguito male, con piccole imperfezioni; -1 se viene fatta qualche sbavatura; 0 se pulito ma non spettacolare; +1 se gli viene conferito qualcosa in pi rispetto alla norma; +2 se alto, scorrevole, veloce e pulito; +3 se davvero bellissimo. Le trottole sono dei "giri" su se stessi eseguibili in moltissimi modi differenti. Alcuni di questi sono la sitz (seduta), la waget (angelo) oppure una semplice in piedi e costituiscono le tre posizioni base. Solitamente in un programma libero vengono completate tre trottole, una saltata, una rovesciata e una combinata. Una trottola di base, semplice, senza variazioni o cambi di piedi vale 1. Pi si aggiungono difficolt pi ne aumenta il livello, fino ad arrivare a un massimo di 4. Bisogna per prestare attenzione al fatto che il livello di difficolt non necessariamente legato alla valutazione: infatti pu essere meglio eseguire una trottola semplice, prendendo un punteggio anche magari non molto alto, piuttosto che azzardarne una da livello 4 sbagliandola e facendo scendere il punteggio.
A study by Federico Formenti of the University of Oxford suggests that the earliest ice skating happened in southern Finland more than 3000 years ago.[1] Originally, skates were merely sharpened, flattened bone strapped to the bottom of the foot. Skaters did not actually skate on the ice, but rather glided on top of it. True skating emerged when a steel blade with sharpened edges was used. Skates now cut into the ice instead of gliding on top of it. Adding edges to ice skates was invented by the Dutch in the 13th or 14th century. These ice skates were made of steel, with sharpened edges on the bottom to aid movement. The construction of modern ice skates has stayed largely the same since then.

In the Netherlands, ice skating was considered proper for all classes of people, as shown in many pictures by the Old Masters. James II of England came to the Netherlands in exile, and he fell for the sport. When he returned to England, this "new" sport was introduced to the British aristocracy, and was soon enjoyed by people from all walks of life. It is said[who?] that Queen Victoria got to know her future husband, Prince Albert, better through a series of ice skating trips.[citation needed] Meanwhile Fenland agricultural workers became masters of speed skating[citation needed]. However, in other places, participation in ice skating was limited to members of the upper classes. Emperor Rudolf II of the Holy Roman Empire enjoyed ice skating so much he had a large ice carnival constructed in his court in order to popularise the sport. King Louis XVI of France brought ice skating to Paris during his reign. Madame de Pompadour, Napoleon I, Napoleon III, and the House of Stuart were, among others, royal and upper class fans of ice skating. In China, ice skating was present during the Song dynasty and became popular among the royal families of the Qing dynasty.[2]
FIGURE SKATING HISTORY

While people have been ice skating for centuries, figure skating in its current form originated in the mid-19th century. A Treatise on Skating (1772) by Englishman Robert Jones, is the first known account of figure skating. Competitions were then held in the "English style" of skating, which was stiff and formal and bears little resemblance to modern figure skating. American skater Jackson Haines, considered the "father of modern figure skating", introduced a new style of skating in the mid-1860s. This style, which incorporated free and expressive techniques, became known as the "international style." Although popular in Europe, Haines' style of skating was not widely adopted in the United States until long after his death. [78]

Early 1900s[edit]

Special figures by Nikolai Panin at the 1908 Olympics The International Skating Union was founded in 1892. The first European Championship was held in 1891, and the first World Championship was held in 1896 and won by Gilbert Fuchs. Only men competed in these events. In 1902, a woman, Madge Syers, entered the World competition for the first time, finishing second. The ISU quickly banned women from competing against men, but established a separate competition for "ladies" in 1906. Pair skating was introduced at the 1908 World Championships, where the title was won by Anna Hbler / Heinrich Burger. The first Olympic figure skating competitions also took place in 1908.[79] On March 20, 1914 an international figure skating championship was held in New Haven, Connecticut. This was the ancestor of both the United States and Canadian National Championships. However, international competitions in figure skating were interrupted by World War I. In the 1920s and 1930s, figure skating was dominated by Sonja Henie, who turned competitive success into a lucrative professional career as a movie star and touring skater. Henie also set the fashion for female skaters to wear short skirts and white boots.[80] The top male skaters of this period included Gillis Grafstrm and Karl Schfer.

After World War II[edit]


Skating competitions were again interrupted for several years by World War II. After the war, with many European rinks in ruins, skaters from the United States and Canada began to dominate international competitions and to introduce technical innovations to the sport. Dick Button, 1948 and 1952 Olympic Champion, was the first skater to perform the double axel and triple loop jumps, as well as the flying camel spin. The first World Championships in ice dancing were not held until 1952.[79] In its first years, ice dance was dominated by British skaters. The first World title holders were Jean Westwood / Lawrence Demmy.

Rise of the Soviet Union[edit]

Ludmila Belousova and Oleg Protopopov in 1968 On February 15, 1961, the entire U.S. figure skating team and their coaches were killed in the crash of Sabena Flight 548 in Brussels, Belgium en route to the World Championships in Prague. This tragedy sent the U.S. skating program into a period of rebuilding. At the same time, the Soviet Union rose to become a dominant power in the sport, especially in the disciplines of pair skating and ice dancing. At every Winter Olympics from 1964 until 2006, a Soviet or Russian pair won gold in pair skating, often considered one of the longest winning streaks in modern sports history.[81][82][83] The 1967 World Championships was the last event held in an outdoor rink.[84]

Effect of television and the present day[edit]


Compulsory figures formerly accounted for up to 60% of the score in singles figure skating, [11] which meant that skaters who could build up a big lead in figures could win competitions even if they were mediocre free skaters. As television coverage of skating events became more important, so did free skating. Beginning in 1968, the ISU began to progressively reduce the weight of figures and introduced the short program in 1973.[11] With these changes, the emphasis in competitive figure skating shifted to increasing athleticism. By the 1980s, some skaters began practicing quadruple jumps. Jozef Sabovcik of Czechoslovakia landed a quad toe loop at the 1986 European Championships which was recognized at the event but then ruled invalid three weeks later due to a touchdown with his free foot.[85] At the 1988 World Championships, Kurt Browning of Canada landed the first quad toe loop which has remained ratified.[86] Although it was expected that quads would soon become an important part of men's skating, it was a number of years before this happened.[85] Japan's Midori Ito landed the first triple axel by a woman. Worth only 20% by 1989, figures were eliminated entirely from international competition in 1990.[11] Television showing skaters in the kiss and cry area after competing contributed to the sport's popularity.[87] Television also played a role in removing the restrictive amateur status rules that once governed the sport. In May 1990, the International Skating Union voted to allow skaters who were intending to skate professionally to return to ISU competition if they obtained their national association's permission. [88] To retain skaters who might otherwise have given up their eligibility to participate in lucrative professional events, in 1995 the ISU introduced prize money at its major competitions, funded by revenues from selling the TV rights to those events. In the 1993 National Sports Study II, considered by the Associated Press as the largest study of spectator sport popularity in America, ladies' figure skating was the second most popular spectator sport in America, just behind NFL football out of over 100 sports surveyed.[89] The 1993 study found that three figure skaters Dorothy Hamill, Peggy Fleming, and Scott Hamilton[90] were among the eight most popular athletes in the United States, out of over 800 athletes surveyed.[91] Dorothy Hamill was statistically tied with Mary Lou Retton as the most popular athlete in America. The Tonya Harding scandal in 1994 increased interest in figure skating.[92] The first night of the ladies' figure skating competition in the 1994 Winter Olympics achieved higher TV Nielsen ratings than that year's Super Bowl and was the most watched sports television program of all-time, to that date.[93] Spectators sometimes throw a variety of items, most commonly stuffed toys and flowers, onto the ice in support of their favorite skaters but officials discourage flowers which are not fully wrapped due to the possibility of debris disrupting or endangering the following skaters.[94][95] Countries who have produced many successful skaters in recent decades include Russia and the former Soviet Union, the United States, Canada, Japan, China, France, Germany, and Italy. While the sport has grown in East Asia, training opportunities in South Asia are limited due to a scarcity of ice rinks. India had only four major indoor ice rinks as of 2011, but there were plans for ten more to be built, mostly in malls, over the following five years.[96] Four skating has mostly disappeared while synchronized skating and solo ice dancing have grown. On April 6, 2011, the International Olympic Committee officially confirmed the approval of a team event, to be introduced at the 2014 Winter Olympics.[7] The elimination of the compulsory dance provided space for the team event.[97] Each team will be composed of a men's and ladies single skater, a pair, and an ice dancing team. Ten teams may compete, with five eliminated after the short program.[98] In December 2011, the International Skating Union released details of the qualifying system and the competition.[99]

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