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D E L L U N I T A PASTORALE DI
N 646
2 MARZO 2014
Tre opere che evocano tre relazioni centrali nella vita di ciascuno di noi: la preghiera la relazione con Dio; l'elemosina allude alla relazione con gli altri uomini da vivere nella condivisione e nella solidariet; il digiuno non implica solo il rapporto con il pane, ma pi ampiamente con tutti i beni della terra. Una relazione questa, da vivere non nella forma della voracit e del possesso, ma in quella della gratuit e dell'accoglienza e del dono. Al centro c' la preghiera, vale a dire la giusta relazione con Dio, da cui nasce anche il modo giusto di rimanere nella relazione con gli altri. Egli non cerca vesti lacerate e l'esteriorit di chi si mette in mostra nel fare l'elemosina, nel pregare e nel digiunare, ma il segreto del cuore dove, totalmente presenti davanti al Padre, nella nudit e nella povert, ci lasciamo riconciliare e accogliamo la grazia e l'ora della salvezza. Nel Vangelo Ges ci invita a toglierci le maschere ed essere veri lasciando fuori della porta della nostra camera il rumore degli idoli e delle nostre pretese e, nella ritrovata libert dei figli, invocare: "Abb, Padre"! Ambasciatori di riconciliazione Solamente chi ha sperimentato nella propria carne la sua radicale debolezza conoscer la potenza pasquale del Signore e fino a che punto le sue opere buone non sono altro che miracoli della grazia. Costui potr presentarsi davanti ai fratelli vero messaggero dell'amore di Dio: "egli misericordioso e benigno, tardo all'ira e ricco di benevolenza." Solamente chi si sar arreso alla Misericordia perch ne avr sperimentato la sua "eccedenza" sar capace di gustare la gioia della salvezza come viene espresso nel salmo responsoriale: "rendimi la gioia di essere salvato, sostieni in me un animo generoso." In questa frantumazione del cuore indurito i nostri occhi saranno rivolti a colui che elevato da terra attira a s ogni creatura. Con volto lavato e testa profumata attendiamo "con la gioia del desiderio suscitato dallo Spirito la santa Pasqua"!