Sei sulla pagina 1di 6

TESTO: VIVERE LINETRCULTURALITA di Giovanna Leone

Qui trovi unintroduzione generale del testo e qualche accenno ai 4 saggi. In pi per mi sono concentrata sulla terza parte Momenti del ciclo di vita dove il concetto fondamentale da memorizzare immigrant paraod!. "on perdere molto tempo. #n argomento a piacere$ come ho fatto io$ e un discorso generale del testo %asta e avanza. "egli ultimi anni$ linterculturalit& si trasformata$ da prospettiva desidera%ile o temuta$ in condizione quotidiana dellesistenza. Il li%ro si propone di esplorare come questo cam%iamento incida nella psicologia delle persone comuni$ chiamate a vivere in un contesto cos' profondamente mutato. (a risposta a questo interrogativo cercata in un insieme di ricerche empiriche$ tutte caratterizzate da scelte metodologiche di fine osservazione dei cam%iamenti concreti delle dinamiche psico)sociali della vita quotidiana. In questa prospettiva$ si esaminano i nuovi spazi e contesti di vita dalla casa alla scuola al territorio ur%ano )$ le forme di riorganizzazione della vita familiare nel contesto interculturale$ le diversit& nelladattamento a questa nuova condizione quotidiana per donne e uomini e nelle diverse fasi del ciclo vita. Il tema principale di questo testo * la maniera in cui la vita quotidiana a%%ia assunto una forma nuova da quando la convivenza tra persone di culture diverse diventata lo sfondo entro cui si svolge lesistenza. "on a caso siamo alle prese con un mutamento epocale ed per questo che do%%iamo riflettere sul periodo che stiamo attraversando definendolo cominciamento storico ovvero laprirsi di una novit& senza che possiamo prevederlo in %ase ad accadimenti precedenti. #na prima parte del testo dedicata alle riflessioni con cui la sociologia da un lato e leconomia dallaltro stanno cercando di cogliere gli aspetti essenziali di questa nuova cornice della odierna vita quotidiana. Questo inoltre un testo che dedica la sua attenzione allimportanza delle azioni e delle interpretazioni che le persone comuni stanno ela%orando della glo%alizzazione e della convivenza ormai strutturale di culture diverse. Il fatto che luomo sia capace dazione significa che da lui si pu attendere linatteso e che in grado di compiere ci che infinitamente impro%a%ile. (azione una forma di equili%rio che la persona in grado di rinegoziare continuamente con il proprio am%iente. Sen e Nuss aum mettono in rapporto la capacit dazione delle persone con le loro capacitazioni ovvero con lo spazio di li%ert& su cui si pu contare. Inoltre ritengono che per definire le condizioni che allargano o restringono lo spazio concesso allazione si de%%a tener conto dei %eni principali in possesso ma anche delle caratteristiche personali. Quindi la capacitazione di una persona una sorta di li%ert& ovvero una li%ert& sostanziale di realizzare pi com%inazioni alternative di funzionamenti. (a nuova condizione storica che stiamo vivendo assolutamente la !"o a"izzazione che si %assa su prospettive sempre divergenti a seconda del livello di potere. Infatti chi in una posizione dominante pu vivere la nuova quotidianit& glo%alizzata da un punto di vista cosmopolita +universale,. -hi in una posizione dominata invece vive tale stato di cose dal punto di vista di chi questi processi li su%isce e pu rispondervi in . modi* ) pu rimanere incatenato alla sua cultura e al destino del suo luogo/ 0

pu allontanarsi dalla propria origine per avvicinarsi a nuovi luoghi di vita +spinto pi dalla necessit& che dalla scelta,.

Quindi la glo%alizzazione un procedimento che pu avere esiti positivi o negativi. Qui non si pu escludere il concetto del potere in quanto in un incontro interculturale c sempre una situazione di dominanza. (a 12 si concentrata specialmente nello studiare "in#"uenza socia"e cio il modo in cui la presenza +fisica o mentale, degli altri cam%iasse i processi psicologici individuali. In questo contesto perci fondamentale fare la distinzione tra* ) !ruppi ma!!ioritari* formati da un maggior numero di persone che hanno un maggior livello di potere/ ) !ruppi minoritari* meno numerosi di quelli maggioritari e possono pertanto contare su minor potere o forza sociale. (intercu"tura un concetto a . facce* 0, la prima una faccia descrittiva/ ., la seconda una facci propositiva che dimostra che la negoziazione continua tra le culture$ per la creazione di nuove strategie di azione. Il li%ro diviso in 4 parti* $% la prima parte si concentra su una riflessione sui contesti della vita quotidiana. Qui il contri%uto di &ancini mette in risalto le diverse narrazioni possi%ili della storia di un piccolo paese della Lunigiana$ in cui avvenuto lincontro tra la comunit ospitante autoctona e la comunit dimmigrati mussulmani che vi si sta%ilita. Il confronto tra questi punti di vista diversi lascia emergere lenucleazione +spiegazione, dei medesimi eventi della storia del paese come punti di svolta nellincontro tra le comunit&. (e narrazioni delle due comunit& a volte convergono ma molte altre divergono sul senso da dare agli eventi vissuti insieme. Qui il gruppo immigrato mostra tendenze auto difensive$ mentre il gruppo autoctono rivela nella sua narrazione non solo la sua volont& di avvicinamento$ ma anche il senso di minaccia avvertito. In definitiva si pu dire che da questa narrativa emerge il ruolo unificante della partecipazione unita di entram%e le comunit& alle attivit& produttive locali. Infatti lavorare insieme risulta il punto di intreccio nella difficile costruzione di avvicinamento interculturale che queste due comunit& stanno cercando di realizzare. Quindi in sintesi si pu dire che questa prima parte del li%ro lavoro sulle dimensioni di contesto che inquadrano la vita quotidiana delle societ& interculturali '% la seconda parte invece dedicata allo studio di Sc(iavianto$ Soru e Cottone. 3li autori osservano i lavori di una -ommissione di quartiere che fa capo all4mministrazione comunale della citt& di 1adova. Questi autori si propongono di dare vita a unanalisi del lessico e delle argomentazioni usate in questa prassi di micro politica dove vi il tentativo di gestire la costruzione di un tessuto sociale interculturale. 5a diverse discussione emerge il tentativo$ da parte di questi cittadini attivi$ di padroneggiare le nuove parole legate al tema dellinterculturalit& per trasformarle sia in un discorso politico condivisi%ile sia in iniziative realizza%ili. .

Quindi in sintesi la lente dinquadramento degli studi si avvicina al campo medico della riflessione sulla famiglia interculturale. 1erci questa parte si %asa sullidea che la famiglia considerata come un %anco di prova della concilia%ilit& delle divergenze tra culture. )% la terza parte si concentra sul contri%uto di *Erico$ &astrovito e Leone+ un contri%uto che considera in una prospettiva interculturale il fenomeno dellaiuto eccessivo che gli insegnanti elementari tendono a offrire ai %am%ini di gruppi dimmigrati esposti a pregiudizio sociale$ soprattutto nel caso di pregiudizio di disprezzo. Qui gli alunni figli di famiglie immigrate sono descritti in %ase ai pro%lemi che il loro gruppo di appartenenza deve affrontare nellavvicinamento alla cultura italiana. I %am%ini italiani$ al contrario$ sono pi individui agli occhi delle loro maestre$ connotati pi in termini personali che per la loro origine familiare. Quindi in sintesi si pu dire che questa terza parte si concentra sullosservazione degli studi$ collegandola allevoluzione personale e ai diversi momenti del ciclo che la scandisce. Il primo contri%uto$ di *i ,entima e Toni$ si interroga sulleventuale presenza di stereotipi etnici gi& in et& infantile$ continuando una lunga tradizione di psicologia della socializzazione che cerca di rintracciare i processi tramite cui i nuovi individui sono introdotti anche ai modi di pensare pi controversi$ che fanno parte anchessi parte di una forma di appartenenza al loro gruppo di nascita cui i %am%ini. -% la quarta parte infine si concentra sul contesto concreto in cui si svolge una parte importante della vita quotidiana cio le mura e gli arredi della casa. Infatti gli spazi e gli oggetti domestici possono essere visti come forma oggettivata di narrazione di s6 e della propria visione della vita intima e della societ&. (e autrici Gior!i e .asu"o presentano un originale ricerca sulla videopresenzaione che le persone stesse fanno della loro organizzazione domestica. Qui le persone tendono di dare conto della propria differenza culturale come fonte implicita di organizzazione delle routine che rendono la casa un luogo speciale e sim%olico. Quindi in sintesi si pu dire che questa ultima parte del li%ro esamina il fondamentale asse di differenziazione personale %asato sul genere$ considerandolo come una fonte autonoma e profonda di differenziazione tra strumenti di lettura del mondo e di se stessi propria delle societ& interculturali. ,arte terza: &O&ENTI *EL CICLO *I VITA 27898:7I1I 87"I-I I" 874 I";4"7I(8* processi di attri uzione di causa e il #enomeno de""a corre"azione i""usoria/ $/ ,re!iudizio etnico in in#anzia: 3li studi che si sono interessati dellemergere dei pregiudizi in et& infantile hanno dimostrato che i %am%ini sviluppano precisi stereotipi attinenti al proprio gruppo di appartenenza e ad altri gruppi diversi. In et& infantile gli atteggiamenti pregiudiziali possono essere mostrati con diverse modalit&. I %am%ini del paese ospitante possono attri%uire caratteristiche positive al proprio gruppo e caratteristiche negative a gruppi etnico<culturali diversi$ oppure preferire coetanei del proprio gruppo come amici o compagni di studio o di gioco. 2econdo A oud gli atteggiamenti etnici emergono a partire dai 4 anni* inizialmente i piccoli esprimono preferenza per coloro che li rendono felici$ mentre rifiutano gli individui che inducono in =

loro spavento e ra%%ia. 2uccessivamente i %am%ini iniziano a mostrare una preferenza verso le persone che riconoscono come simili e manifestano pregiudizi nei confronti di coloro che sono percepiti differenti sulla %ase di caratteristiche esterne e osserva%ili +es. tratti semantici$ a%%igliamento,. In seguito i %am%ini iniziano a pensare allappartenenza etnica come a una qualit& interiore quando i processi cognitivi divengono centrali. 7ra i > e i ? anni* i %am%ini manifestano in maniera evidente pregiudizi negativi nei confronti dellout group e al contempo una preferenza per coloro che appartengono al proprio gruppo. I %am%ini tra i ? e i @ anni* la loro attenzione del pregiudizio spiegata dal passaggio evolutivo e dal superamento dellegocentrismo. 4 partire dagli A anni* lesperienza di gioco cooperativo con i pari consente di sviluppare il concetto di giustizia %asato sulluguaglianza$ facendo emergere la morale della cooperazione . (a consapevolezza delle differenze individuali viene raggiunta allet& di 00)0. anni$ ovvero quando i %am%ini sviluppano il concetto di uguaglianza modificata. Quindi i %am%ini acquisiscono la consapevolezza di vivere in un contesto strutturato sulla %ase di differenze di sesso$ ceto$ etnia$ et&$ a%ilit& e capacit& individuali$ le quali fanno s' che i piccoli sta%iliscano dei rapporti tra loro impari. '/ I" !roup0servin! ias di attri uzione: (a teoria dellidentit& sociale consente di spiegare come i meccanismi di categorizzazione sociale e identificazione con specifici gruppi assolvono alla funzione di mantenere o accrescere i livelli di autostima degli individui. ma tali processi mentali hanno delle implicazioni. 4d esempio$ vi una tendenza a sopravalutare le caratteristiche positive dellin)group e quelle negative dellout)group e in generale a mettere in atto comportamenti a favore del proprio gruppo ma a sfavore di gruppi diversi. #na delle pi importanti conseguenze dei processi di categorizzazione e auto categorizzazione il !roup0servin! ias di attri%uzione$ in %ase al quale i mem%ri di un gruppo riconducono a cause interne i comportamenti positivi dellin)group e quelli negativi allout)group e attri%uiscono a cause esterne i comportamenti negativi del proprio gruppo e quelli positivi dellaltro gruppo. )/ La corre"azione i""usoria: 4lla %ase del pregiudizio etnico pu essere individuato anche un altro fenomeno chiamato corre"azione i""usoria secondo il quale gli individui tendono a percepire come associati eventi insoliti per il fatto che lessere rari ne aumenta la salienza. (o studio di questo fenomeno stato effettuato non solo quando la minoranza e la maggioranza erano definite in termini numerici$ ma anche sulla %ase dellappartenenza etnica$ consentendo di analizzare linfluenza anche dei fattori effettivo)motivazionali come lessere mem%ro di uno specifico gruppo. (a relazione tra appartenenza al gruppo e correlazione illusoria stata indagata anche quando a esprimere le proprie valutazioni erano i mem%ri di un gruppo di minoranza. Considerazioni conc"usive: (e ricerche sullo studio della formazione e del mantenimento di stereotipi e pregiudizi dimostrano limportanza del fenomeno della correlazione illusoria e dei processi di group)serving %ias di attri%uzione anche in et& infantile. 7ali meccanismi sono stati indagati in una condizione di vita reale$ ovvero in %am%ini che erano mem%ri della maggioranza o della minoranza e che frequentavano la stessa classe scolastica. I risultati confermano la presenza del fenomeno della corre"azione i""usoria in et& infantile sia nel gruppo di maggioranza sia in quello di minoranza. 8ntram%i i gruppi di %am%ini$ italiani e di origine 4

marocchina tendono ad associare i comportamenti positivi al gruppo di maggioranza e i comportamenti negativi al gruppo di minoranza. Il fatto che i %am%ini appartengono ai gruppi osservati consente di ipotizzare che il fenomeno della correlazione illusoria possa essere ricondotto non solo a processi percettivo-cognitivi$ ma anche a fattori effettivo-motivazionali come quelli invocati dalla teoria dellidentit& sociale. (ipotesi di fattori affettivomotivazionali alla %ase della correlazione illusoria ha indotto gli studiosi ad indagare anche il fenomeno del groupserving bias di attribuzione e leventuale associazione tra i due. I risultati di questo fenomeno rivelano che i %am%ini italiani indicano una causa interna stabile per i comportamenti positivi e una causa esterna instabile per i comportamenti negativi quando viene richiesto loro di valutare i mem%ri del proprio gruppo. 4l contrario nellindividuazione delle cause dei comportamenti positivi dellout)group$ i %am%ini italiani indicano maggiormente una causa esterna insta%ile$ mentre per i comportamenti negativi una causa interna sta%ile. I %am%ini di origine marocchina mostrano un analogo comportamento riguardo le attri%uzioni di causa che attengono al proprio gruppo e a quello ospitante in merito ai comportamenti positivi$ mentre indicano soprattutto cause interne per i comportamenti negativi sia dellin)group sia dellout)group. (e analisi del group)serving %ias di attri%uzione in funzione dellet& dei %am%ini non ha evidenziato significative differenze nelle classi scolastiche. (a tendenza a favorire il proprio gruppo e a sfavorire il gruppo esterno tende a mantenersi sta%ile attestando limportanza di preservare una positiva identit& sociale in entram%i i gruppi. GIOVANI I&&IGRATI E CO&,ORTA&ENTI A RISC1IO: I&&IGRANT ,ARA*O2: $/ Immi!razione+ ado"escenza e comportamenti a risc(io: Il numero di immigrati in Italia negli ultimi anni in costante aumento. (aumento dei minori di cittadinanza straniera va di pari passo con quello della popolazione straniera. (a maggior parte di essi nata in Italia$ ovvero sono immigrati di seconda generazione +nato in Italia da genitori immigrati,. (a parte rimanente costituita dai minori giunti in Italia per ricongiungimento familiare$ ovvero sono immigrati di prima generazione. 4lla luce di questa costante crescita$ risulta quindi importante analizzare lo stato di salute e %enessere dei giovani immigrati$ in quanto nelle generazioni future rappresentare anno parti importanti dei giovani dItalia. Infatti necessario analizzare i processi che legano fattori di rischio$ fattori di protezione$ risorse$ salute e percezione di %enessere. (adattamento e i processi di sviluppo degli adolescenti immigrati sono stati tradizionalmente indagati sotto . aspetti* 0* "adattamento psico"o!ico che stato analizzato dalla prospettiva dei modelli su stress e coping e si riferisce pertanto ad aspetti del %enessere individuale +es. autostima$ soddisfazione per la propria vita$ assenza di sintomi di malessere psicologico,/ .* "adattamento sociocu"tura"e/ (esperienza migratoria quindi pu costituire un fattore di stress$ poich6 gli immigrati$ oltre ad affrontare le perdite connesse alla separazione dal paese dorigine$ devono adattarsi a un nuovo 1aese e devono a volte affrontare discriminazione$ razzismo e pregiudizio. Questi sono fattori di stress che si aggiungono alle sfide e alle richieste evolutive tipiche della loro fascia det& +es. formazione dellidentit&$ cam%iamento nelle relazioni con la famiglia e i coetanei$ il passaggio tra diversi ordini della scuola$ cam%iamenti fisiologici,. >

4lcuni studi hanno evidenziato che gli adolescenti immigrati riportano maggiori livelli di comportamenti pro%lematici$ altri invece hanno dimostrato che la condizione dimmigrati non costituisce un fattore di rischio e che non vi sono differenze tra immigrati e nono$ e altri ancora hanno provato che gli adolescenti immigrati riportano minori livelli di comportamenti pro%lematici. $/$/ I" #enomeno de""immigrant paradox: Molta attenzione stata dedicata alle ricerche che hanno evidenziato come gli adolescenti immigrati possano raggiungere positivi risultati di sviluppo pari o addirittura superiori a quelli dei coetanei non immigrati$ nonostante le difficolt& che incontrano nellinserirsi in un nuovo 1aese. Questo fenomeno stato definito quindi immi!rant parado3/ 7ermine che indica il fatto che$ pur se gli adolescenti immigrati vivono in famiglie e in aree svantaggiate e caratterizzate da livelli socio) economici pi %assi rispetto alla popolazione generale$ essi riportano minori livelli di pro%lematiche da esternalizzare e internalizzare. "on a caso gli adolescenti immigrati riportano minori livelli di comportamenti antisociali e delinquenziali e un minor consumo di sostanza psico)attive rispetto ai non immigrati. Ma i fattori di rischio connessi al livello socioeconomico sono maggiormente presenti tra gli immigrati. 8ssi infatti riportano maggiori livelli di disoccupazione$ maggior impiego in attivit& scarsamente qualificate e remunerate pur se in possesso di elevati livelli distruzione e minor livello socioeconomico. B stato anche evidenziato che il fenomeno dellimmi!rant parado3 si verifica in alcuni 1aesi$ mentre in altri assume sfumature pi complesse. "on a caso questi tipo di studi sono stati sviluppati principalmente negli 2tati #niti e in -anada. '/ Uno studio su un comportamento a risc(io: i" consumo di ta acco tra ado"escenti immi!rati e non: Il fenomeno dellimmi!rant parado3 stato riscontrato rispetto a differenti comportamenti a rischio$ tra cui anche il consumo di sigarette. Il consumo di ta%acco si connota come uno dei pi diffusi comportamenti a rischio in adolescenza. (a maggior parte delle persone che consumano ta%acco lo hanno fatto per la prima volta in preadolescenza o adolescenza. 2uccessivamente sta%ilizzandola in et& adulta. 7ra i fattori che influenzano il consumo di ta%acco in adolescenza svolgono un importante ruolo il livello socioeconomico e la qualit& delle relazioni familiari. "on a caso una miglior condizione socioeconomica associato un minor consumo di ta%acco in adolescenza. Quindi si ipotizza che* ) gli adolescenti immigrati o figli di immigrati riportino un minor consumo di ta%acco rispetto ai non immigrati/ ) a una maggior agiatezza economica familiare corrisponda un minor consumo di ta%acco/ ) la condizione dimmigrato a%%ia un effetto di moderazione sulla relazione tra consumo di ta%acco e agiatezza economica$ per cui sipotizza che questa relazione sia presente solo nel gruppo di adolescenti non immigrati. INVECC1IA&ENTO E INTERCULTURA: (invecchiamento un tema a cui viene rivolto un interesse a livello multidisciplinare$ a fronte di dati demografici che indicano cam%iamenti estremamente rapidi. -i che cam%iato o sta modificandosi in tempi %revi la conformazione per et& non soltanto della vecchia 8uropa$ ma anche di 1aesi conosciuti come in via di sviluppo.

Potrebbero piacerti anche