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Governo Renzi: Direttori e Capi gabinetto (note) di Michele Palmieri

Quanto dichiarato dal neo Presidente del Consiglio nel discorso alle camere circa il cambio delle regole dingaggio dei direttori generali e dei capi dei gabinetti ministeriali estremamente importante per la ripresa produttiva e la competitivit del paese. Oggi gli incarichi apicali della PA sono riservati ad unelite di: consiglieri di stato, magistrati, alti dirigenti e professori universitari che hanno un ruolo determinant e nellapplicazione delle decisioni politiche. Con il risultato che spesso le carriere dei Ministri si infrangono nelle pastoie burocratiche di personaggi che non temono il giudizio popolare (elezioni). Occorrerebbe, quindi, che a questi incarichi siano assegnate precise responsabilit e valutazione dei risultati, e superare lattuale situazione di inamovibilit. Adesso i direttori generale restano illicenziabili perch hanno vinto un concorso pubblico. Il loro inquadramento, invece, andrebbe allineato a quello dei dirigenti privati. Altro tema, riguarda le modalit di selezione del personale. I dirigenti dovrebbero essere individuati attraverso selezioni le pi trasparenti e competitive possibili. I membri del gabinetto, invece, dovrebbero rispondere in modo pi diretto e forte al Ministro, perch ne rappresentano il vero braccio operativo. In altre parole, occorre abbandonare lanacronismo requisito di appartenenza ad altre caste (magistrati, consiglieri di stato, ecc.) per ottenere l incarico. Anzi, bisognerebbe definire una reale incompatibilit con le categorie citate perch si tratta di carriere diverse che non trovano alcuna giustificazione nellinterscambio. Il terzo punto da rivedere la semplicit e la chiarezza della normativa. Per quanto una governance sia efficace, lultima parola spetta sempre alla norma. Nessuna legge sar mai chiara se non c a monte una forte determinazione ad evitare provvedimenti confusi.

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