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Steinberg
Indice
p.3
fntroduzione
IARTE
7 r. ro Ir.
20
24 z8 30 34 47
58
rv.
Itdia
Francia
Spagna e Portogallo
66 7o 77
8z 93
Inghiltena
La starnpa in greco e in ebraico
v. vr.
r03 Copyright O 1951, 196l S.H. Steinberg e 1974 James Moran per la terza edizione inglese riveduta @ 1962,1982 Giulio Einaudi editore s.p.., Torino
Edizione CDE spa - Milano su licenza della Giulio Einaudi editore
r09 16
INDICE
INDICE
p.27t
294
307
vIr.
Best-sellers e steady-sellers
r55o-r8oo)
r.
p.r25
r32 r33
Ildisegnodicarattere
I1 carattere
latino
309
Il
I
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325
Ir.
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La produzione libraria
Paesi Bassi
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Francia Germania
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r58
Inghilterra
Scozia
America
t16
Ausralia
Sudafrica
73
8o r83
195
rrr. Editori e patroni rv. Stamperie <<ufficiali>> e stamperie v. I lettori vr. La stampa periodica vII. Le biblioteche
vul.
La censura
private
202
eARTE
nella stampa
2r4
z6z
L'industria editoriale
La censura Stamperie <uficiali> e stamperie private
I lettori
Johannes Fust e Peter Schdffer, Johannes Froben, Geoffroy Tory, Aldo Manuzio, Robert Granjon, Ililliam Caxton, Robert Estienne il Giovane, gli Elzevir, Christophe Plantin. z-3. Bibbia delle 4z linee, Johann Gutenberg,Mainz 1456. 4. Sant'Agostino, De cioitate Dei, Sweynheym e Pannartz, Subiaco 467. 5. Lattanzio,Opere,Sweynheym e Pannartz, Roma 1468. 6. Gasparino Baruizio, Epistolarum libri,Frciburger, Gering e Y*tanz,Patis r47o. 7. Virgilio, Bacolicbe,Nicolas Jenson, Yenezia r475. 8. Torquem ada, M e d i t azio n i, Ukich Han, Roma r 478.
r.
zz. Tommaso da Kempis, De iuitatione Christi, Imprimerie Royale, Paris 164o. 23. <<Giornale dei lettetati>>, Roma 1668. 24. <<Journal des sgavans>, Paris 1684. z5.Il primo numero del primo quotidiano inglese (<Daily Courant>, rr marzo ryoz). 26. Giovanbattista Bodoni, Manuale tipo grafco,Parma r 788. 27. De imitatione Cbsti, Giovanbattista Bodoni,Parma t793. 28. Orazio, Carmi,Pieme Didot, Paris r799. 29. Manzoni,I Promessi Sposi,Guglielmini, Milano r84o.
3o-3r. Tbe'Vorks ol Geofrey Cbaucer, \illiam Morris, 1896. 32. Frontespizio del n. z della <<Universal-Bibliothek>, Philipp Reclam, I*ipzg67.
CINQUE SECOLI
DI STAMPA
Typographia, ars
* rrffi
,..*:til
Introduzione
Nel suo ruolo di princip ale mezzo di diffusione delle idee da cinquecent'anni a questa parte, la stampa ha toccato, e spesso penetrato, quasi tutti i settori dell'attiviti umana; e la sua storia diventata parte integrante della pi vasta storia della civilt. Essa ha esercitato un'influenza importantissima su tutti gli awenimenti potici, costituzionali, religiosi, economici, e su tutti i movimenti sociali, filosofici e letterari, tanto che nessuno di essi pu essere compreso appieno se non si tien conto di questa influenza. Dal punto di vista commerciale, ha avuto parte nello sviluppo di tutti gli altri settori delf industria e del commercio. Essendo basata su un procedimento tecnico, la stampa poi legata strettamente allo sviluppo delle scienze appcate. La storia dei caratteri da stampa, invece, disrae soltanto l' attetlzione dall'argomento prin-
cipale, in quanto i cambiamenti nello stile dei caratteri vanno fatti risalire alle possibiliti ofierte dalle innovazioni tecniche e alle necessit che esse stesse ctearono, a considerazioni di carattere commerciale da parte di stampatori ed editori, e infine ai cambiamenti d'ordine sociologico - gusto e moda compresi - avvenuti nel pubblico
dei lettori.
Nel 1439, Gutenberg aveva definito la sua invenzione <<un'avventura e un'arte>: tali sono rimaste da allora le
carattetisticle del libro stampato, dal momento in cui esso viene concepito nella mente dell'autore a quando, pro' dotto finito, fa bella mostra di s nelle brerie e sugli
scaffali degli amatori.
TNTRODUZTONE
fu testimoParte prima
lo stampato moderno;
z) dl r1
al r8oo, I'era del consolidamento, in cui si svilupparono e perfezionarono i risultati raggiunti nel periodo precedente, con spirito prevalentemente conservatore; 3) dal r8oo ai giorni nosmi, il periodo delle grandi innovazioni tecniche, che ha mutato radicalmente sia i metodi di produzione e disribuzione, sia le abitudini dei produttori e dei lettori.
1.o
.
Il
(r45o-r55o)
Capitolo primo
Il
Si sa che i periodi storici sono tutte suddivisioni di comodo - la gente non si coric nel Medioevo per svegar-
si nell'eti moderna -, ffi poche di esse possono aver recato maggior danno alla vera comprensione di un aspetto importante del progresso umano quanto la resffizione del termine incunabula agli anni compresi tra la prima produzione di Gutenberg e il 3r dicembre rioo. Questa data cade proprio nel bel mezzo del periodo pi fertile della nuova arte, e divide a metA h vita di alcuni dei suoi pi noti esponenti, come Anton Koberger ft445-r5ry), Aldo Manuzio (t45o-r5r5), Antoine Vrard (morto nel r5rz), Johannes Froben g46o-1527), Henri Estienne (l'46o+5zo) e Geofiroy Tory (r48o-r5y).
il termine incunabula venne usato per la prima volta in relazione con I'arte della stampa dal decano della cattedrale di Mnster Bernard von Mallinckrodt, in un trattato dal titolo De ortu et proglessu artis typographicae (Colonia lD) scritto in occasione delle celebrazioni del secondo centenario delf invenzione di Gutenberg. In quest'opera il Mallinckrodt definisce il periodo che va da Gutenberg al r5oo come la <<prima typographiae incunabula>, io I'infanzia della tipografia. I1 gesuita francese Philippe Labbe, nella snta Noua bibliotheca librarum
gii identifica con la parcla incunabula <<il periodo che va dagli inizi dell'arte della stampa fino al rjoo>. I libri stampati durante questo periodo vennero chiamati incanabala nel Settecento da studiosi che conoscevano poco il latino; e nell'Ottocento
ntanascript:orutn (1613),
STAMPA
IL
PERIODO DEGLI
INCUNABOLI
il
singolare incunabalum, Inkanabel, incunable, incunabolo, per indicare ogni singolo volume stampato nel Quatffocento. Questa delimitazione del periodo degli incunabuli ha indotto i ricercatori a concentrare i loro studi sul Quatmocento, tralasciando putroppo I'inizio del Cinquecento. S' creata cosl l'impressione che il passaggio dall'uno all'aluo secolo abbia significato per la storia della stampa e dell'editoria la fine di un'era e I'inizio di una nuova. Nulla invece pi lontano dalla realt. La seconda meta del Quattrocento e la prima del Cinquecento hanno due caratteristiche in comune che ne fanno un'unica entit: r) le mansioni di fonditore di caratteri, stampatore, editore, revisore letterario e libraio sono poco difierenzi ate; z) la stessa persona o la stessa ditta svolgono da s, generalmente, tutte o la maggior parte di queste arti o professioni. I primi a separare disegno di carattere, incisione dei punzoni e fusione dei caratteri dalla stampa vera e propria furono il parigino Claude Garamond (morto nel 156r) e Jacob Sabon di Lione e (dal r jTr) Francoforte; menre con Robert Estienne (morto nel 1559) si concluse I'era dei grandi studiosi-stampatori. Intorno al r54o, inoltre, la stampa e I'editoria avevano appena superato I'imequieto periodo in cui la conoscenza de| mestiere e lo spirito d'avventura erano stati suficienti ai prototipografi per impiantare ovunque le loro botteghe, e in cui la modesta atttezzatura - e I'ancor pi modesto portafogli - aveva favorito gli spostamenti di luogo in luogo. Il numero degli stampatori andava crescendo, ma i tempi del piccolo artigia-
stamperie era a quell'epoca talmente aumentata che l'indusria etoriale francese eguagliava quasi quella Parigi, Lione e Ginevm da sole; in Italia accadeva lo stesso nei confronti di Venezia, Roma, Firenze, e nei Paesi Bassi per Anversa, Amsterdam, e Leida; mentre I'editto della Dieta tedesca ri0etteva fedelmente le condizioni prevalenti nel Sacro Romano Impero. Anche dal punto di vista grafico la prima me del Cinquecento ancora parte integrante del periodo creativo degli incunabula, quando l'aspetto dei caratteri da stampa era ancora allo stadio sperimentale, prima di stabilizzarci in forme convenzionali accettate da tutti. Verso la met del Cinquecento si ebbe anche un cambiamento nella disnibuzione geografica dei cenmi della stampa e dell'editoria, in quanto I'importanza della Germania e dell'Italia cessava quasi del tutto, menre entravano contemporaneamente nel periodo del loro massimo fulgore la bella stampa e I'editoria francesi, e Christophe Plantin, francese di nascita, inaugurava il secolo d'oro della produzione libraria neerlandese. Lo statuto dato nel r1 jT alla Stationers' Company di Londra pub essere interpretato come il segno esteriore che da quel momento I'ombra di leggi restrittive avrebbe cominciato ad ostacolare la libera diflusione della stampa.
no senza sede fissa erano passati. Diventate attiviti commerciali riconosciute, stampa editoria e vendita dei libri richiedevano dimora fissa, capitali, schemi di lavorazione prstabiliti. Quando la Dieta tedesca deL r57o limitb alle
citt in cui risiedevano i principi, o in cui aveva sede un'universiti, e alle maggiori citt dell'impero il diritto di impiantare torchi da stampa (ordinando la soppressione di tutte le al*e stamperie), essa tentb soltanto, anche se invano, di costringere in limiti legali ristretti quello che era diventato un fatto economico. La densit delle
I
GUTENBERG
Capitolo secondo
Gutenberg
II
grammatiche ladne, e simili. Quanto a Gutenberg' semra che egli abbia salv"to molto poco nel naufragio della sua fortuna: forse soltanto il catattere c'on cui aveva stampato le Bibbie delle 4z e delle 36 linee, e il Catho'
licoi.
Le testimonianze disponibili sulf invenzione della stampa con caratteri mobili fusi a mezzo di matrici sono sfortunatamente meno decisive di quanto sarebbe desiderabile; ma gli awenimenti seguenri si possono considerare sicuri. Un orefice di Magonza discendente da famiga patriza, Johann Gensfleisch zum Gutenberg, nato fia il ryg4 e r39g, comincib a sperimentare uniistema di stampa v_erso rl r44o, quando era esule politico a Strasburgo. Contemporaneamente anche altri iicercatori erano all-'opera per trovare il modo di produrre uno <<scritto artificiale>> (cos lo si chiamava allora) e rimangono i nomi di
mo luogo il carattere con cui fu itampato, pi piccolo di circaln terzo rispetto a quello della Bibbia delle +zlnee, notevolmente pi economico e segna un passo importante sia verso unl produzione pi varia che verso la iminuzione del prezz dei libri atraverso una scelta oculata del carattire. In secondo luogo, con la pubbli-
corso questi esrerimenti. Il clima generale dell'epoca era senza dubbio propizio per I'invenzione di Gutenberg,
un orefice e di un illuminatore che ci si provarono e di tre citti, Avignone, Bruges e Bologna, in cui erano in
che ritornb a Magonza tra il 1444 e il 1448 e verso il r4jo aveva perfezionato abbastanza la sua invenzione per poterla sfruttare commercialmente. Egli prese allora a prestito 8oo fiorini d'oro da Johannes Fust, un awocato di Magonza, il quale gliene anticipb alni 8oo nel t4j2 associandosi con lui per <<la produzione di libri>. Nel r45, perb frnanziatore esercit sull'inventore il suo diritto di creditore non pagato: il grosso dei torchi e <lei caratte di Gutenberg andb a Peter Schffer di Gernsheim, un dipendente di Fust che ne sposb pi tardi la frglia (e la dote); un altro stampatore di cui non si conosce il nome ottenne una certa quantita di caratteri di qualiti inferiore con cui stampb Calendari, bolle papali,
cazione di una encidopedia popolare come il Catholicon, Gutenberg indicb lavia verso una delle=mete piiimpoltanti dellrte della stampa, cio la diffusione della cultura. Infine difficile cedere che il colophon del libro possa essere stato scritto da altri che non sia I'inventore stesso della stampa. Esso ci ofite percib lnunica preziosa occasione di farci un'idea del modo di pensare di Gutenberg: <<Con I'aiuto dell'Altissimo, per volont) del quale parlno le lingue deg infanti, e che qpessg- rivela qeli inferiori cib che cela al saggi, questo nobile libro Catholicon stato stampato e portato a termine senzl I'aiuto del calamo dello ttilo o ella penna, ma per mezzo del meraviglioso accordo, della proporzione e dell'arrnonia di punioni e di matrici, nell;anno- r-46o -dalla nascita di Criito nell'alma citti di Magonza dell'inclita nazione ger**i.t, che la clemenza di-Oio s' degnata-di preferire e di tinguere cn sl alto genio e berale dono. Percib sia lode . not a te Padre, fieo e Spirito Santo, Dio in tre persone e tu Catholicon {"qdi la gloria della pro Chiesa i non cessare mai di lodare la devota Maria.
GRATIAS >.
il
tie anni pi tardi, una specie di pensione -dall'arcivescovo. Morl il 3 febbraio t468 e fu spolto nella chiesa francescana, derolita poi nel l742. U parente umanista de'