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1.

Analisi probabilistica e curve di fragilit


Il presente lavoro di tesi si concentra sulla problematica della sicurezza dei rilevati arginali e sulle metodologie di verifica di stabilit volte a quantificare la probabilit di collasso arginale, sotto diverse condizioni di deflusso idrico del corso dacqua, anche se nella valutazione delle condizioni che comportano maggiori criticit lattenzione verr rivolta al regime di massima piena. Verr introdotto il concetto di funzione di probabilit di rottura di un argine, anche denominata curva di fragilit, esprimente la relazione tra la probabilit di rottura dellargine e laltezza idrica del corso dacqua. Il problema della sicurezza strutturale si presenta in ogni operazione di analisi e progettazione delle opere di Ingegneria Civile. Una struttura, per essere ritenuta affidabile, deve poter svolgere le funzioni per cui stata ideata, progettata e costruita, sotto predeterminati condizioni di carico e tempo di vita. I metodi di valutazione della sicurezza si dividono in deterministici e probabilistici. Gli approcci di tipo deterministico presentano alcuni elementi di criticit a causa della loro natura (deterministica appunto), poich sono caratterizzati da elevata incertezza in quanto i parametri che concorrono alla formazione della struttura sono tutti affetti da aleatoriet. In pratica non si pu mai essere certi, in modo deterministico, che una certa struttura sia sicura. Per quanto detto per la valutazione della sicurezza delle costruzioni si devono adottare criteri probabilistici scientificamente comprovati (Norme Tecniche per le Costruzioni, 2008). Anche se le tecniche di tipo probabilistico non sono richieste per la progettazione e lanalisi vera e propria delle opere ingegneristiche, esse consentono di affrontare le problematiche relative alla valutazione della sicurezza in maniera pi estesa rispetto alle corrispettive tecniche deterministiche, pertanto il loro utilizzo fortemente incoraggiato poich sono integrative, a costo di uno sforzo analitico relativamente modesto, al tradizionale approccio deterministico. Mediante opportune metodologie e parametri verr tenuto conto dellincertezza nei dati e nei modelli. Il caso di studio, e in particolare la sezione fluviale a cui fa riferimento il lavoro di tesi, estrapolato dal corpo di un lavoro pi ampio svolto dal DICAM dellUniversit di Bologna in convenzione di ricerca tra lAutorit di Bacino del Fiume Po che ha come scopo lesecuzione di una serie di Verifiche sismiche degli argini in

sponda destra del Fiume Po nel tratto compreso tra Ro (FE) e Boretto (RE), con particolare riferimento alle verifiche di stabilit in condizioni statiche. Le principali problematiche legate ai corsi dacqua di pianura sono determinate dalla possibilit che precipitazioni di durata e/o intensit eccezionali determinino la formazione di portate di deflusso superiori alle capacit degli alvei. Infatti bisogna tenere presente che, soprattutto per quanto riguarda i grandi fiumi, i rilevati arginali consentono si di contenere la portata al colmo di piena, ma allo stesso tempo causano un incremento del rischio di inondazione a causa dellinnalzamento del livello dellacqua che la costruzione degli argini comporta. Limportanza e lurgenza di analizzare il rischio idraulico legato ad esondazione per collasso arginale sono connesse alla diffusa presenza di rilevati arginali in materiale sciolto sulla maggior parte dei corsi dacqua italiani (ed europei) e allalta vulnerabilit di queste opere a causa di fenomeni di tracimazione e sifonamento. Tuttavia bene precisare che rischio idraulico (ovvero il rischio di alluvione) e collasso arginale, anche se correlati tra loro, sono due concetti distinti. Infatti le mappe di rischio idraulico nei tratti fluviali protetti da arginature sono usualmente redatte ipotizzando il solo fenomeno della tracimazione, nel presupposto di argini non collassabili, il rischio di rottura arginale definito residuale (in quanto connesso a scenari di mancata efficacia di unopera idraulica considerata in buone condizioni e ben monitorata) e spesso trascurato, ma non si deve dimenticare che questultimo aspetto riveste unimportanza determinante nella dinamica e nelle conseguenze delle esondazioni fluviali data lingente quantit di massa liquida che pu invadere il lato campagna a causa di rotture arginali, e interessare territori soggetti a elevata antropizzazione proprio perch ritenuti adeguatamente protetti dalle opere di difesa idraulica stesse. Al fine di cercare di regolamentare tale problematica, le direttive europee e le leggi di recepimento nazionali indicano la necessit di predisporre piani di gestione del rischio idraulico che mirino in modo sempre pi completo alla difesa del suolo tramite la riduzione delle potenziali conseguenze negative delle alluvioni per la salute umana, lambiente, il patrimonio culturale e le attivit economiche (come indicato nelle Direttive Europee 2000/60/CE e 2007/60/CE).

2. Scelta della sezione fluviale da analizzare Verr operata una caratterizzazione della sezione fluviale oggetto di studio in maniera pi completa possibile, basandosi su rilevamenti geografici, sul modello geologico e il modello geotecnico dellarea, frutto di una opportuna campagna di rilevamenti e indagini in situ operata dal Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli della Regione Emilia Romagna per eseguire le verifiche di stabilit in condizioni sismiche dellargine maestro di sponda destra del Fiume Po. Le indagini che la Regione ha eseguito si compongono di sondaggi a carotaggio continuo (di cui parte attrezzati con piezometro per il monitoraggio della falda, per prove down-hole e prove cross-hole, prove SPT) con eventuale prelievo di campioni, sondaggi a distruzione, prove penetrometriche CPTU, prove di resistivit. Ci ha consentito di dividere il tratto fluviale di interesse in una serie di macroaree, allinterno delle quali sono state individuate una serie di sezioni significative che meglio rappresentano le diverse tipologie litologiche presenti nelle diverse macroaree. Il presente lavoro di tesi si basa sullindividuazione delle curve di fragilit per una di queste sezioni rappresentative, la sezione denominata 022_GU nella macroarea di Guastalla (RE)

profilo stratigrafico della sezione oggetto di studio: 022_GU,Macroarea di Guastalla (da verifiche sismiche degli argini in sponda destra del fiume Po nel tratto compreso tra Ro (FE) e Boretto (RE), Gottardi et al.)

3. Tipologie di rottura arginale I meccanismi di collasso arginale che verranno presi in considerazione sono prevalentemente quelli collegati col fenomeno dellerosione interna, in relazione a rilevati arginali posti a una certa distanza dal flusso idrico (presenza di unarea golenale). Ogni caso verr analizzato separatamente, mediante apposite metodologie di indagine di tipo probabilistico e poi combinato per ottenere la funzione di probabilit di rottura complessiva. Tale approccio consentir di individuare il meccanismo pi critico rispetto alla stabilit dellargine. I meccanismi di collasso arginale che verranno trattati sono: infiltrazione dellacqua attraverso il rilevato arginale infiltrazione dellacqua al di sotto del rilevato arginale Instabilit della scarpata lato fiume Instabilit della scarpata per erosione (scour) 4. Curve di fragilit e loro composizione Per limplementazione dellanalisi probabilistica e la valutazione dellindice di affidabilit (parametro fondamentale per la redazione delle curve di fragilit per ciascun meccanismo di rottura) ci si avvale prevalentemente della procedura First Order Second Moment (FOSM) adottata dall U.S. Army Corps of Engineers e che trova ampio riscontro in letteratura per quanto riguarda lapplicazione in contesti idraulici e idrologici (Malkawi et al, 2000 ; Christian et al., 1994) . Per quanto riguarda lo studio delle procedure e delle metodologie, sono stati consultati in maniera approfondita i Manuali Tecnici dellU.S. Army Corps of Engineers ETL 1110-2-556, EM_1110-21913. In termini generali essa considera lincertezza insita nella prestazione dellopera in funzione dellincertezza dei parametri del modello, o del modello stesso. Il valore in output sar lindice di affidabilit (): esso definito come il numero di deviazioni standard che separano la miglior stima di F(fattore di sicurezza) dal rispettivo valore critico per cui lopera collassa quantificato in F = 1

con (F) deviazione standard del fattore di sicurezza, nellipotesi di F avente distribuzione di probabilit simmetrica ma non necessariamente di tipo normale. Una volta calcolato lindice di affidabilit (), si sceglie una opportuna distribuzione di probabilit da applicare allindice di affidabilit in modo da definire il valore della probabilit standard cumulata normale (ovvero laffidabilit R). Infine si otterr un valore di probabilit d collasso Pf avvalendosi della relazione: Pf = 1 R Sar possibile calcolare, al variare del tirante idrico del corso dacqua h, diversi valori di probabilit di collasso, che andranno a disegnare la relativa curva di fragilit il meccanismo di rottura considerato. Questa procedura andr applicata per ogni meccanismo di rottura arrivando cos a definire per ciascuno un valore di affidabilit R. Per determinare la funzione composta di probabilit di rottura dellargine si calcola il valore dellaffidabilit complessiva R come prodotto delle singole affidabilit relative :

Una volta noto il valore dei affidabilit composta sar possibile calcolare la corrispondente probabilit di rottura composta Pf e la curva di fragilit composta (al variare dellaltezza del tirante idrico del corso dacqua (h), sempre tenendo conto che: Pf = 1 R

Nel corso dellimplementazione della procedura, verr fatto un ampio uso del software Microsoft Excel, il quale si rivela particolarmente utile nella redazione delle curve di fragilit in quanto consente di monitorare la variazione dei vari parametri del modello FOSM al variare del tirante idrico (h). Esso fornisce anche un set di varie distribuzioni di probabilit tra cui scegliere per modellare al meglio i vari fenomeni: in questo studio verr scelta la distribuzione DISTRIB.NORM.ST, che rappresenta al meglio le dinamiche da trattare.

5. Conclusioni Lapproccio di tipo probabilistico e la valutazione dei diversi meccanismi di rottura, prima separatamente e poi combinati, consentono di individuare qual la condizione pi critica per la stabilit dellargine in modo tale da poter scegliere con criteri oggettivi e stabilendo una scala di priorit, gli interventi di salvaguardia (e/o riparazione) pi adeguati. E bene precisare che, a prescindere dallaccuratezza dellanalisi eseguite, rimane fondamentale la componente dellesperienza e della capacit di giudizio delloperatore, visto che alcuni elementi e parametri da utilizzare non possono che essere valutati soggettivamente.

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