Sei sulla pagina 1di 1

Elaborato finale di Federico Bianchini - Matricola 654325

Anno accademico 2005/06


Indici di rischio per la caratterizzazione della contaminazione dell'area ex-Sisas nei
comuni di Pioltello e Rodano (Mi)

La presente tesi è una rielaborazione delle analisi effettuate dal 1998 al 2003, su campioni di
terreno e di acqua di falda, relativi all’area ex-Sisas, sita nei comuni di Pioltello e Rodano (MI), al
fine di giungere ad una classificazione di rischio ambientale attraverso l’elaborazione ed il calcolo
di specifici indici di rischio. L’area industriale ex-Sisas di Pioltello e Rodano è indicata come sito di
interesse nazionale da sottoporre a bonifica prioritaria. I maggiori problemi ambientali del sito
sono legati ai cicli produttivi del polo chimico: la produzione di acetaldeide, che prevede come
catalizzatore il mercurio, ha prodotto infatti dispersioni di questo metallo nell'ambiente, dove è
stato disperso in aria (con l'inceneritore), in acqua (nella falda sottostante) e nel terreno (ove si
ritrova mescolato agli altri rifiuti abbandonati all'interno dell'azienda).
Le analisi dei campioni hanno evidenziato diverse eccedenze rispetto ai livelli imposti dal DM
471/99 per diverse sostanze: il mercurio (Hg) utilizzato come catalizzatore, gli Idrocarburi
Policiclici Aromatici (IPA) contenuti nel nero-fumo derivante dal craking del metano,
PoliCloroBifenili (PCB) dall’utilizzo di materiale industriale e ftalati derivati dalla deposizione di
residui di produzione, e altri composti chimici presenti nelle acque di falda (cromo esavalente,
triclorometano e tetracloroetilene).
La rielaborazione delle analisi ha condotto ad avere un quadro più completo della contaminazione
ambientale del terreno e della falda in termini di qualità e quantità, calcolando un indicativo
bilancio di massa che ha rivelato un quantitativo di 1.300 tonnellate per quanto riguarda gli IPA,
180 t per gli ftalati, 27 t per il mercurio, mentre per i PCB i quantitativi risultano più ridotti.
Attraverso la raccolta e l’analisi delle proprietà chimico-fisiche, della persistenza ambientale, del
bioaccumolo e della la tossicità è stato possibile comprendere l’entità del rischio e le
problematiche connesse. Per poter avere un quadro più accurato del possibile rischio ambientale
sono stati elaborati indici specifici per i quattro comparti ambientali potenzialmente coinvolti
(suolo, acque superficiali, acque di falda ed ambiente epigeo). Gli indici sviluppati si basano su
una rielaborazione di indici già utilizzati in letteratura per caratterizzare il rischio ambientale di
prodotti chimici. Gli indici utilizzati si basano sulle caratteristiche di ogni singolo composto
(distribuzione, bioaccumulo, tossicità e persistenza) assieme ad altri parametri (quantitativi
presenti), determinando un punteggio complessivo da cui deriva una classe ed infine una
tipologia di rischio ambientale. I risultati degli indici di rischio hanno confermato la gravità della
situazione, con un punteggio di rischio “elevato” per tutti e quattro i comparti considerati, dovuto in
prevalenza al mercurio, massicciamente presente e diffuso in tutta l’area, a cui si aggiungono
contaminazioni più o meno importanti delle altre sostanze.

Potrebbero piacerti anche