Sei sulla pagina 1di 2

Garrett Johnson mat. 161590 Seminario FS 1239 Prof.

DAgostino I due sensi Nel frammento 272 Pascal commenta: Quando la parola di Dio che veritiera falsa letteralmente, vera spiritualmente (272L). Ci sono, dunque, due sensi nella Scrittura: il senso letterale e quello spirituale. Coerente con la sua solita visione esaustivamente comprensiva della realt1, quando Pascal rivolge il suo sguardo verso la Scrittura, vi riconosce una doppia stratificazione semantica2 in qui ogni elemento ha il suo valore e significato ma che solo si capisce quando appressa sinteticamente sotta la forma antinomica delle contrarits3. Il significato vero e luminoso si trova sempre nel piano superiore e di maggiore profondit, qui espresso come spirituale. Il significato falso e oscuro invece risiede nel piano inferiore, pi superficiale e, in questo caso, letterale o materiale. Nondimeno questultimo quando considerato da uno sguardo comprensivo si rivela come una falsit che ci pu portare a una verit, unoscurit che nasconde un pi profondo senso4 ed capace di riflette una luminosit, se va intesa secondo una retta regola ermeneutica fondamentale5. Come esempio pensiamo allesperienza di esaminare da vicino una chiazza nera in un dipinto, senza percepire la sua finalit espressiva; tuttavia prendendo un passo indietro ci si scopre come unombra rivelatrice di una forma luminosa. Questesperienza, a sua volta, fornice un itinerario analitico per cui si coglie il valore delloscurit nella misura in cui avvertiamo il suo modo di condurci verso la forma cui riflette e, allo stesso tempo, lintenzione dellartista riguardando quella chiazza. La forma originaria si progettata o, forse meglio, ritrattata come ombra oscura. Secondo uninterpretazione superficiale sarebbe mera oscurit. Secondo uninterpretazione pi profondo e finalistica, ci si accorge di che questoscurit abbia anche una forma, una figura, che soltanto vi si percepisce quando essa vista in relazione a quella forma originaria. Analogicamente, il senso letterale, se preso
A. PERATONER, Blaise Pascal: ragione, rivelazione e fondazione delletica. Il percorso dellApologie, Venezia 2002, 640. 2 Ibid., 667. 3 Ibid., 669. 4 A. DEL NOCE, Pascal, Blaise, in Enciclopedia Filosofica, Bompiani, Milano 2006, 8362. 5 A. PERATONER, 664.
1

alla lettera, falso, oscurit: impedisce una retta comprensione dellintenzione di Dio(272L). Messa per in relazione alla verit, che di ordine spirituale6 il senso letterale o materiale viene inteso come una figura o un ritratto (19/260) in relazione ad un modello che possiede solo lui una realt autentica7. E nella misura in conduce allo spirito, a quella realt autentica, la lettera acquista tutto il suo valore8. La figura si pu capire e apprezzare, quindi, nella misura in cui si capisce la sua finalit. Senza il modello cui fa riferimento, sembra oscurare pi che illuminare. Per quello, leggendo una frase come sede a dextris meis, vediamo che da un lato falsa letteralmente (272L). Sedere alla destra un modo di parlare che appartiene alla maniera degli uomini (272L) e se va interpretato letteralmente non soddisfa infatti le esigenze di unanima veramente religiosa9. Da altro lato, realizzando uno spostamento semantico rispetto al semplice significato letterale10, qualcosa simile a quello passo indietro menzionato prima, possiamo vedere che quella falsit, interpretata in modo spirituale e finalistica, anche una verit. La chiave sta nel trovare la finalit della frase, il modello verso cui tende11, che in questo caso non tanto unazione ma unintenzione. Lintenzione, la finalit dellazione di fare qualcuno sedere alla loro destra, Dio lavr egli pure (272). Con questo, una volta di pi, quello che sembra essere una contradizione va superato12 da una flessibilit e profondit nel modo di interpretare che prende in considerazione tutti gli elementi e il rapporto fra loro. Quello inteso come falso diventa vero nella misura in cui va inteso nella sua relazione finalistica con il suo modello originario. Pi che una verit in se stessa per un camino vero e valoroso che ci porta verso la verit pi profonda e autentica.

J. MESNARD, Sui Pensieri di Pascal, a cura di M. Vita Romeo, Brescia 2011, 253. Ibid., 251. 8 Ibid., 250. 9 A. DEL NOCE, 8362. 10 A. PERATONER, 665. 11 Cfr. J. MESNARD, 253 in cui dice: La verit, dissimulata dal senso letterale, risiede sempre nel fine verso cui tendono le figure. 12 Cfr. PERATONER, 665 in cui dice: Riconosce infine che lo spostamento semantico rispetto al semplice significato letterale si rende necessario al fine di superare la contraddizione manifesta e grossolana in cui i testi incorrebbero, con unevidenza e ricorrenza tali da essere spiegabile solo con il ricorso ad una precisa intenzione o, potremmo dire, un metodo espositivo codificato.
6 7

Potrebbero piacerti anche