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percorsi e lo sviluppo dei vari linguaggi individuati dal Collegio dei docenti, pi volte riunito in
seduta plenaria, che, dando attuazione agli indirizzi espressi dal Consiglio dIstituto, risponde con
valide proposte alle esigenze degli alunni e delle famiglie che possono cos fruire di una
preventiva e completa conoscenza della fisionomia della scuola, della sua aderenza alla realt
locale. Particolare attenzione, quindi, in fase di elaborazione non solo alle prescrizioni ministeriali,
ma anche alle esigenze presenti nella realt sociale e culturale dellambiente di vita
dellutenza(diretta-indiretta). Il fine di tale documento, approvato dal Collegio dei docenti con
delibera ed adottato dal Consiglio dIstituto con delibera, favorire la formazione integrale della
persona fin dallinizio del suo percorso formativo nella scuola dellinfanzia. Risulta significativo
evidenziare i principi ispiratori del documento ossia: la contestualizzazione, la flessibilit, la
progettazione e la trasparenza, messi in campo nellintento di fornire supporti adeguati e situazioni
di crescita e di sviluppo, sottolineando la certezza che il filo conduttore del POF si realizza con e
nella condivisione delle responsabilit da parte di tutte le strutture preposte alleducazione,
allinterno delle quali andranno a svilupparsi e collocarsi le competenze acquisite dagli alunni. La
stesura materiale stata curata con rigore professionale e coerenza didattica dalla docente
incaricata Funzione Strumentale.
guidato a scoprire il valore di se stesso, delle relazioni sociali, della conoscenza del patrimonio
naturale ed antropico che lo circonda. La scuola, dunque, va intesa come luogo dove si riconosce
significato e senso alla vita quotidiana, dove si d importanza a ci che si apprende a fare, dove
possibile trasmettere i valori che garantiscono lo sviluppo dellappartenenza, dellidentit, della
passione, della fratellanza e delluguaglianza; una scuola che, come recitano le Indicazioni
Nazionali 2012, deve curare e consolidare le competenze e i saperi di base irrinunciabili. Il nostro
Collegio dei docenti, pertanto, intende lavorare affinch la scuola:
accompagni lalunno nellelaborazione del senso della propria esperienza che stare bene
con se stessi e con gli altri;
LA CONTESTUALIZZAZIONE
3
la Cattedrale;
la Parrocchia di Sappusi;
le Saline;
lo Stadio.
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L identit della scuola si consolida nella capacit di abbracciare, facendo proprie, le ricchezze del
territorio,
offrendo
con
attivit
extracurricolari,
con
lattivazione
di
laboratori
opzionali( fotografia, giornalino, pittura etc..), occasione di crescita culturale, di nuovi stimoli
allapprendimento. Gli specchi dacqua suddivisi da sottili strisce di terra che formano una
scacchiera irregolare e multicolore, spettacolo che costeggia la strada che , da via Falcone,
conduce a Trapani, sono pezzi di storia, di cui gli alunni fanno esperienza, quando a tratti, nel
mezzo della laguna che accoglie lisola di Mozia, compare la sagoma di un mulino a vento,
memoria del tempo in cui esso era uno degli strumenti principali per macinare il sale.
Essendo la scuola un sistema sociale aperto non possiamo, nel predisporre l'azione didattica, non
tener conto della cultura espressa dal territorio. E' sicuramente interessante capire cosa questo
ambiente con la sua cultura chiede all'alunno: di cosa ricco e di che cosa privo. La scuola
perci deve farsi carico della cultura che l'ambiente sociale esprime e nella quale l'alunno
immerso. Non possiamo dimenticare il peso decisivo che l'ambiente ha nello sviluppo di abilit
diverse da quelle prettamente scolastiche. Tutto questo rappresenta per la scuola e per l'insegnante
una fonte di informazione importante che ha in s implicazioni didattiche notevoli. Nelle sue
relazioni con l'esterno la scuola dovrebbe trovare interlocutori forti: le altre agenzie formative, il
mondo economico, gli Enti locali; dal canto suo il settore formativo dell'extrascuola dovrebbe
essere in parallelo e in diretta consonanza con la scuola, che dovrebbe espandersi con una
continuit, sia verticale sia orizzontale, ossia in aggancio con tutte le altre agenzie educative e le
risorse culturali presenti nel settore.
La scuola i suoi bambini: infatti, il reciproco amore fra chi apprende e chi insegna il primo e
pi importante gradino verso la conoscenza. Come evidenziano le Indicazioni Ministeriali 2012, lo
studente posto al centro dellazione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi,
relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. Gli alunni che frequentano la nostra
scuola , vivono nel territorio marsalese compreso fra la via Trapani ed il mare prospiciente il
quartiere Sappusi; fra la piazza Marconi e la contrada Spagnola. A questi si aggiungono alunni
provenienti da tutto il territorio marsalese, i cui genitori lavorano presso uffici ed esercizi
commerciali situati in zone vicine al plesso e, che, contraddittoriamente, ne rappresentano la
maggioranza ( questo un dato statistico che risulta da censimento effettuato dalla docente
G.Torre),problema su cui tante energie verranno spese, ed, altres, tante strategie verranno attuate
nel corso dellanno scolastico,dal piano di lavoro della docente incaricata Funzione Strumentale
sostegno alunni, L. Bellomo. Altri alunni, provenienti da zone diverse, vengono iscritti nella
nostra scuola, per la qualit del servizio offerto. I bambini sono attivi, amano costruire, giocare,
comunicare, indagare la realt. Vivono in ambienti familiari molto diversi fra loro ed ognuno
possiede una sua storia, fatta di esperienze differenti. Le loro potenzialit e disponibilit
possono essere sviluppate o inibite, possono evolvere in modo armonioso o disarmonico, in
ragione dellimpegno professionale degli insegnanti, della collaborazione con le famiglie,
dellorganizzazione e delle risorse disponibili per costruire contesti di apprendimento ricchi e
significativi. Un nutrito gruppo di alunni portatore di una cultura estremamente pratica; un altro
gruppo proviene dalle contrade ed ha vissuto a contatto con la natura; altri vivono in appartamento
ed hanno acquisito modi e tempi di vita nei piccoli spazi e nel centro urbano; altri ancora, sono
stati guidati dai genitori ad esperienze culturali propedeutiche alla vita scolastica. La crescita di
ciascun bambino e di ciascuna bambina resa ardua dalle innumerevoli e spesso contrastanti
sollecitazioni comunicative, dai riferimenti identitari e relazionali plurimi, dai tempi contratti che
caratterizzano gli ambienti di vita e i rapporti familiari e sociali, dalla solitudine di molte famiglie
e dalla carenza per molti bambini di contatti con i coetanei. Il nostro Collegio dei docenti e la
docente Funzione Strumentale sostegno alunni, credono che tale variet di esperienze di vita da
filtrare, analizzare ed elaborare, possa costituire la base per larmonioso sviluppo della personalit
di tutti i nostri alunni.
3.2 LE FAMIGLIE
Le famiglie, che rappresentano il contesto pi influente per lo sviluppo dei bambini, pur nella loro
diversit, perch molteplici sono gli ambienti di vita e i riferimenti religiosi, etici,
comportamentali, sono sempre portatrici di risorse che possono essere valorizzate e condivise
nella scuola, per consentire di creare una rete solida di scambi e di responsabilit comuni. Il primo
incontro con la scuola e con gli insegnanti, aiuta i genitori a prendere pi chiaramente coscienza
della responsabilit educativa che a loro affidata. Essi sono cos stimolati a sentirsi parte della
comunit scuola, a partecipare a un dialogo intorno alle sue finalit e agli orientamenti
educativi, per rendere forti i loro bambini, affidandoli alla scuola che li attrezzer per un futuro
che non facile da prevedere e decifrare .Tale rapporto, non si esaurisce nello scambio di
informazioni inerenti il bambino, le sue esperienze e le sue abitudini, ma esige la ricerca di una
linea educativa comune, la condivisione dei valori sui quali si intende costruire un progetto
significativo. La scuola, convinta del ruolo importante della famiglia, ma anche consapevole delle
difficolt e delle incertezze in cui si dibatte, pu aiutare i genitori ad essere pi attenti e pi
coscienti nella gestione del proprio compito di educatori. Limpegno della scuola viene, quindi ad
articolarsi nelle seguenti prospettive: incontri informativi o di conoscenza, atto di iscrizione con
illustrazione ai genitori del funzionamento della scuola e suo regolamento; con i laboratori
opzionali aperti al pubblico e visita dei locali scolastici, (teatro L.Pirandello; palestra; classi e
sezioni gradevolmente allestite); colloqui individuali per conoscere pi a fondo il bambino e la sua
componente familiare, con tutti i suoi problemi e le sue dinamiche. Un ruolo propositivo ed attivo,
, altres, richiesto alle famiglie
dei bambini con disabilit, che chiedono sostegno alla scuola per promuovere le risorse dei loro
figli, attraverso il riconoscimento sereno delle differenze e la costruzione di ambienti educativi
accoglienti ed inclusivi, in modo che ciascun bambino possa trovare attenzioni specifiche ai propri
bisogni e condividere con gli altri il proprio percorso di formazione. La scuola cerca la
collaborazione ed il sostegno dei genitori per conseguire obiettivi comuni.
la vita della comunit. Quindi la scuola agir con la qualifica di comunit educante, nel continuo
sforzo di educare a una convivenza democratica.
La scuola deve quindi perseguire una funzione di appartenenza ( riconoscimento dei dati di realt
storica, ambientale, culturale) e una funzione di identificazione
di promozione dellidentit
di
essere
elemento
rassicurante,
stimolatore
di
motivazioni,
motore
dellinnovazione.
accolto per quello che . Di conseguenza linclusione a partire dalla scuola dellinfanzia, di
bambini
diversamente
abili
un
indicatore
di
qualit;
testimonia
una
maggiore
dal punto di vista relazionale: essere accolto, avere amicizie, avere un ruolo;
Lalunno disabile non deve essere semplicemente inserito in una sezione e/o classe: la scuola
si impegna a identificarne le possibilit, gli interessi, le potenzialit e i punti di debolezza per
facilitarne la piena integrazione nel gruppo. Integrare non significa livellare, cancellare le
differenze individuali, ma valorizzare le risorse degli alunni, assegnare a ciascuno ruoli diversi
e complementari e favorire lo sviluppo di una fitta rete di relazioni amicali. Sin dalla vita
scolastica che si apprende con routine e attivit, preferibilmente ludiche, nelle sezioni di scuola
dellinfanzia, lavoro che a poco a poco si avvia alla scolarizzazione nella scuola primaria, i
docenti, tutti, ( e non solo coloro specializzati), creano un clima favorevole non solo mirando
alla riuscita didattica, ma anche allo star bene a scuola. Dimostrare stima ai bambini e avere
fiducia nelle loro capacit di crescita senza dubbio utile a creare un clima sereno e positivo,
in cui ogni alunno pu sperimentare ed apprendere anche dai propri errori. I genitori devono,
inoltre, poter avere fiducia negli operatori che lavoreranno con i loro bambini. Perch questo
avvenga, necessario che gli insegnanti coinvolgano la famiglia, facendole assumere un ruolo
propositivo e attivo. Laccoglienza vera, autentica, sostanziale quella che si estrinseca
nellimpegno
di promozione
formazione,
delleducazione
dellistruzione degli alunni. La scuola non pu offrire stimoli formativi uguali a tutti gli alunni,
in quanto ciascun alunno ha i suoi stili di apprendimento. Di conseguenza le mete formative
devono essere personalizzate. In tale prospettiva, nella nuova scuola, nella scuola
dellautonomia, vi saranno obiettivi formativi nazionali, intesi alla formazione del cittadino.
Anche se tali obiettivi formativi sono sostanzialmente uguali per tutti gli alunni, essi saranno
per sempre personalizzati: Tutti gli alunni impareranno la lingua italiana, ma ciascuno la
parler con le sue personali inflessioni.
Pertanto il nostro Istituto, nel ribadire come proprio fondamento la centralit di ogni alunno
riconoscendone la specificit, ne promuove la socializzazione e lautonomia, definendo percorsi di
sviluppo che vanno oltre la scuola, per diventare un progetto di vita che si proietta in archi
temporali pi ampi.
Tutte le classi di scuola primaria
per et, e ciascun consiglio di sezione/classe effettua una programmazione annuale per fasce di
livello, al fine di guidare gli alunni in difficolt a migliorare se stessi, elevando la qualit delle
proprie prestazioni. I target da raggiungere restano identici per tutti ma il percorso e le varie tappe
intermedie rispondono ai bisogni di ciascuno. Lalunno disabile non deve essere semplicemente
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inserito in una sezione e/o classe; il gruppo si impegna a identificarne le possibilit, gli interessi, le
potenzialit e i punti di debolezza per facilitarne la piena integrazione nel gruppo.
Il collegio, visti i bisogni formativi emersi dai diversi Consigli di Sezione/Classe adotta i seguenti
percorsi didattici e le seguenti strategie per l'integrazione:
La valorizzazione delle attitudini possedute necessaria per promuovere lo sviluppo identitario, di
consapevolezza di s e di autostima. La scuola, quale luogo privilegiato per l'apprendimento, deve
favorire esperienze significative attraverso forme di cooperazione (Cooperative learning) e di
solidariet, promuovendo lacquisizione di competenze e abilit che valorizzino lautonomia e
riducano il disagio tra le performance degli alunni con disabilit e quelle dei compagni di classe,
tutto ci al fine di garantire il diritto di crescere con i loro pari ed esprimere al meglio le proprie
potenzialit.
-
formativa
rimane
comunque
coerente
con
quella
dell'intero
Istituto.
Per gli alunni che non possono svolgere le stesse attivit dei compagni si definisce una
programmazione educativa individualizzata (PEI) basata sull'analisi del profilo dinamico
funzionale dell'alunno (PDF) e sui suoi reali bisogni formativi.
-
percorsi didattici semplificati per gli alunni che non riescono ad ottenere un successo formativo se
inseriti in un contesto scolastico di tipo tradizionale nel quale si sentono ulteriormente demotivati
da richieste lontane dalle loro reali capacit, dai loro tempi di apprendimento e dai propri vissuti.
Tali interventi tengono conto della specificit dei bisogni educativi di questi allievi e ne
favoriscono lintegrazione sia sul piano sociale che culturale, evitando casi di abbandono e
prevenendo la dispersione scolastica.
Gli insegnanti del nostro Istituto si fanno carico di individuare o costruire sussidi utili per svolgere
le attivit didattiche in modo proficuo, inoltre, se necessario, si propone l'acquisto di materiale
didattico o tecnologico utile per alcuni alunni con bisogni speciali.
Nella nostra scuola si possono trovare materiali vari utili a svolgere alcune attivit: pallottolieri,
abachi, regoli, BAM, puzzle in legno, piastre del tatto, circuiti motori, tavole di sequenze logiche,
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giochi strutturati per la motricit fine, schema corporeo con lavagna magnetica, materassini per la
psicomotricit,
computer, tastiere speciali, mouse, joystick, sedie banco, banco antropometrico, percorso tattile.
Adeguamento delle strutture fisiche e abbattimento delle barriere architettoniche
Il nostro Istituto facilmente accessibile perch provvisto di ingressi dotati di scivoli che
rendono pi agevole l'entrata a scuola. Un ingresso laterale , inoltre, dotato di una tettoia ed
direttamente accessibile con qualsiasi mezzo di trasporto. Per raggiungere il primo piano
possibile servirsi di un ascensore dal quale parte un percorso tattile per i non vedenti.
Il nostro Istituto persegue lobiettivo di coinvolgere tutto il personale della scuola e le strutture
sociali e formative presenti nel territorio, creando al suo interno uno sfondo integratore visto
come unidea forte, condivisa da tutti, al fine di attivare una vera e propria sfida per la piena
integrazione di alunni in situazione di handicap, evitando il rischio di interventi individuali e
frammentari.
Nella nostra scuola l'integrazione degli alunni con bisogni educativi speciali impegna docenti,
collaboratori scolastici, assistenti, alunni e genitori e rappresenta un importante momento di
crescita personale e umana per ogni componente della comunit scolastica. In questo contesto il
docente specializzato assume il ruolo di risorsa per lintera classe evitando cos il negativo
consolidamento della coppia insegnante di sostegno-alunno disabile. Tutti gli insegnanti della
classe sono coinvolti a pieno nel costruire un percorso educativo - didattico rispondente alle reali
potenzialit dell'alunno disabile, hanno, inoltre, il compito di guidare l'intera sezione/classe ad
accoglierlo, sostenerlo, aiutarlo affinch si possa ben integrare all'interno del gruppo e possa
vivere la scuola come luogo sereno allinterno del quale crescere insieme agli altri. Per tutti gli
alunni con gravi patologie che vedono compromessa l'autonomia di base prevista la figura
dell'assistente igienico - personale che viene assicurata dal Comune e pi precisamente
dallIstituzione Marsala Schola; tale figura, come afferma la contrattazione collettiva, deve
prestare ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nellaccesso dalle aree esterne alle
strutture scolastiche, allinterno e nelluscita da esse, nonch nelluso dei servizi igienici e nella
cura delligiene personale. Ogni bimestre nel nostro Istituto si riunisce il G.L.H., gruppo di
studio e di lavoro che ha il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione e di
esplicitarle all'interno del Piano dell'offerta formativa. Esso composto dal Dirigente scolastico,
dai coordinatori delle classi nelle quali sono presenti alunni diversamente abili, dai docenti
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organizza il G.L.I.S. a cui partecipano il Dirigente Scolastico, il Collegio dei Docenti al completo,
i genitori degli alunni disabili, i genitori dei consigli di sezione/classe, e tutti gli enti territoriali
impegnati nel progetto di integrazione: Comune, Centri di riabilitazione, Associazioni e il Servizio
di neuro-psichiatria infantile. Tale gruppo di lavoro ha il compito di raccogliere informazioni
inerenti gli alunni che frequentano il nostro Istituto, verificare le risposte di ogni singolo alunno
rispetto ai percorsi attuati e prospettare ipotesi per ulteriori sviluppi. Le famiglie dei bambini con
disabilit, chiedono quindi sostegno alla scuola per promuovere le risorse dei loro figli, attraverso
il riconoscimento sereno delle differenze e la costruzione di ambienti educativi accoglienti e
inclusivi, in modo che ciascun bambino possa trovare attenzioni specifiche ai propri bisogni e
condividere con gli altri il proprio percorso di formazione. I bambini scoprono le diversit e
apprendono le prime regole necessarie alla vita sociale, formulano le grandi domande esistenziali
sul mondo e cominciano a riflettere sul senso e sul valore morale delle loro azioni. E negli anni
della scuola dellinfanzia che il bambino osserva lambiente che lo circonda, ascolta le narrazioni
degli adulti. Sente di appartenere alla sua famiglia, alla sua comunit, alla sua scuola.
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lofferta formativa e lidentit della scuola, realizzate da una commissione di studio, costituita da
alcuni docenti appartenenti ai due ordini di scuola.
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5. LA SCUOLA DELLINFANZIA
La scuola dellinfanzia, liberamente scelta dalle famiglie, si rivolge a tutti i bambini dai 3 ai 6 anni
di et ed la risposta al loro diritto alleducazione. Nelle sue diverse espressioni, tutte fondate su
di una cultura che d valore allinfanzia, ha prodotto sperimentazioni e contributi che
costituiscono un patrimonio pedagogico riconosciuto in Europa e nel Mondo. Per ogni bambino o
bambina, la scuola dellinfanzia si pone la finalit di promuovere lo sviluppo dellidentit,
dellautonomia, della competenza, della cittadinanza.
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sviluppare il senso della cittadinanza, significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la
necessit di gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono attraverso il
dialogo, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri; significa porre le fondamenta di un
abito democratico eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomonatura.
Gli insegnanti accolgono e valorizzano le curiosit, le esplorazioni dei bambini e creano occasioni
e progetti di apprendimento per favorire lorganizzazione di ci che i bambini vanno scoprendo.
Le nuove Indicazioni Nazionali del 2012, confermano la produttivit didattica dei campi
desperienza mettendo al centro dellapprendimento loperare del bambino, la sua corporeit, le
sue azioni, le sue percezioni. Sarebbe riduttivo, per, pensare al campo desperienza solo sotto il
segno del fare. Infatti, il bambino trova in ogni campo il contesto per diventare via via pi
consapevole delle sue esperienze, perch le rielabora, le rievoca, le ricostruisce proprio grazie ai
mediatori ( immagini, parole, strumenti, informazioni), messi a disposizione dal campo. Nella
versione 2012, i campi desperienza, di seguito elencati, appaiono pi connotati in chiave socioculturale, perseguendo i loro traguardi formativi nel concreto di unesperienza che si svolge entro
confini definiti e con il loro costante attivo coinvolgimento.
Il s e laltro ( le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme);
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sapr seguire con attenzione e con piacere spettacoli di vario tipo ( teatrali, musicali,
cinematografici);
svilupper interesse per lascolto della musica e per la fruizione e lanalisi di opere darte;
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il bambino
lo spazio accogliente, curato; uno spazio che parla dei bambini, dei loro bisogni di gioco,
di movimento, di socialit, attraverso lambiente fisico, la scelta di arredamenti e oggetti
volt a creare una invitante disposizione a essere abitato dagli stessi bambini.
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Il tempo disteso , unaltra importante costante; grazie ad esso possibile per il bambino
giocare, esplorare, dialogare, ascoltare, capire, crescere con sicurezza.
In questo modo il bambino pu scoprire e vivere il proprio tempo esistenziale senza accellerazioni
e senza rallentamenti indotti dagli adulti.
La documentazione, come processo che produce tracce, memoria che rende visibili le
modalit di formazione e che permette di valutare i progressi dellapprendimento
individuale e di gruppo. Per
percorso svolto, al fine di acquisire una prospettiva esterna pi oggettiva, uno sguardo
dinsieme sul percorso e progettare gli aggiustamenti. Osservare e riflettere sul lavoro
svolto, sullintero percorso una pratica utile per un lavoro di auto-valutazione, i cui
aspetti salienti riguardano le abilit metodologiche e didattiche, lambito comunicativo e
relazionale e le abilit decisionali e organizzative. La scuola dellinfanzia sperimenta con
libert la propria organizzazione, la formazione dei gruppi, delle sezioni e le attivit di
intersezione a seconda delle scelte pedagogiche, dellet e della numerosit dei bambini e
delle risorse umane e ambientali delle quali si dispone.
6. LA SCUOLA PRIMARIA
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Il Collegio dei docenti con Delibera N.23 a maggioranza, vota la proposta del Dirigente che
organizza la didattica del prossimo anno scolastico per le classi di scuola primaria, nel seguente
modo:
- si opera su cinque giorni settimanali dal luned al venerd dalle ore 8,15 alle ore 13,15 e un
rientro pomeridiano organizzato a turno il marted e il gioved dalle13,15 alle 16,15. Il servizio
mensa non obbligatorio e qualora non venisse scelto da alcune famiglie, gli alunni delle stesse,
consumerebbero il pranzo a sacco fornito dai familiari. Tale organizzazione, assicura agli alunni
la frequenza assidua delle 27 ore del curricolo obbligatorio. Per quanto riguarda la giornata del
sabato, avulsa dal curricolare, aperta secondo i criteri per cui gli alunni possono iscriversi alle
attivit del sabato mattina solo se entrambi i genitori lavorino in tale giornata o, per gravi motivi
familiari, da concordare con il Dirigente Scolastico.
La scuola primaria (comunemente denominata scuola elementare) rappresenta il primo livello
della catena dellistruzione obbligatoria: la sua durata di cinque anni, iniziando allet di sei
anni, di seguito alla scuola dellinfanzia, un arco di tempo fondamentale per lapprendimento e
per la costruzione dellidentit degli alunni, nel quale si pongono le basi e si sviluppano le
competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo lintero arco della vita
(Indicazioni Ministeriali). In questa prospettiva un ruolo fondamentale compete anche alla scuola
dellinfanzia, che, integrando lazione della famiglia, concorre, con appropriata azione didattica, a
favorire condizioni educative e di socializzazione idonee ad eliminare, quanto pi possibile,
disuguaglianze di opportunit nel processo di scolarizzazione. La vita scolastica ed extrascolastica
ed i mezzi di comunicazione di massa, offrono occasioni di un confronto vario e pluralistico.
Come recitano le Indicazioni Ministeriali 2012, il contesto il mondo che cambia. Il paesaggio
educativo diventato estremamente complesso; lorizzonte territoriale della scuola si
24
allarga( legami con il mondo) E attraverso la partecipazione democratica, che la scuola primaria,
rispettando le scelte educative della famiglia, costituisce un momento di riflessione aperta, dove si
incrociano esperienze diverse; essa aiuta il fanciullo a superare i punti di vista egocentrici e
soggettivi. Lalunno sar portato a rendersi conto che tutti i cittadini hanno pari dignit sociali e
sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di
opinioni politiche, di condizioni personali e sociali (art.3 Cost.). La scuola impegnata ad
operare, sollecitando i fanciulli, che, quando iniziano la loro esperienza scolastica, hanno gi
cumulato un patrimonio di valori e di esperienze relative a comportamenti familiari, religiosi,
morali e sociali. La scuola, nel corretto uso del suo spazio educativo e nel rispetto di quello della
famiglia e delle altre possibilit di esperienze educative, ha il compito di guidare lalunno nella
progressiva conquista della sua autonomia di giudizio, di scelte e di assunzione di impegni e nel
suo inserimento attivo nel mondo delle relazioni interpersonali sulla base dellaccettazione e del
rispetto dellaltro, del dialogoLa scuola, in relazione alle complessive finalit educative, deve
operare perch il fanciullo:
sia sensibile ai problemi della salute e delligiene personale, del rispetto dellambiente
naturale e del corretto atteggiamento verso gli esseri viventi; del comportamento
stradale..
La scuola primaria, che si adegua alle esigenze formative dellalunno, concorre a sviluppare le sue
potenzialit creative, sottolineando due aspetti in modo particolare:
1.
la creativit come potenziale educativo, ossia, la creativit, non si riduce alle sole
attivit espressive, ma se ne coglie il potere produttivo nellambito delle conoscenze in via
di elaborazione nelle funzioni motorie, cognitive ed affettive, Lattenzione alla creativit
rappresenta, in sostanza, lesigenza di promuovere nel bambino la consapevolezza di s,
come progressiva capacit di autonoma valutazione delluso delle conoscenze sul piano
personale e sociale;
2.
CLASSE 2A-B-C-
CLASSE 3A-B-C-
CLASSE 4A-B-C-
CLASSE 5A-B-C
TITOLO
ENGLISH ON THE ROAD
PERCORSI PER CRESCERE OLMO
BLA BLA
COME IL FIORE NEL CAMPO
ENGLISH ON THE ROAD
PERCORSI PER CRESCERE OLMO
BLA BLA
COME IL FIORE NEL CAMPO
ENGLISH ON THE ROAD
SUSSIDIARIO PRIMO BIENNIO
OLMO BLA BLA
COME IL FIORE NEL CAMPO
TREETOPS
4:CBESPANSIONE
ONLINE PLUS
FARFALLE BIANCHE
PERCORSI
PER
CRESERE
4
REPORTER SUSSIDIARIO DELLE
DISCIPLINE
COME IL FIORE NEL CAMPO VOL.4
TREETOPS
5:CBESPANSIONE
ONLINE PLUS
FARFALLE BIANCHE
PERCORSI
PER
CRESERE
5
REPORTER SUSSIDIARIO DELLE
DISCIPLINE
CASA EDITRICE
LANG EDIZIONI
IL CAPITELLO
PICCOLI
LANG EDIZIONI
IL CAPITELLO
PICCOLI
LANG EDIZIONI
IL CAPITELLO
PICCOLI
OXFORD
IL CAPITELLO
IL CAPITELLO
PICCOLI
OXFORD
IL CAPITELLO
IL CAPITELLO
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PLESSO RADICE
CLASSE 1D
CLASSE 2D
CLASSE 3D
CLASSE 4D
CLASSE 5D
PICCOLI
CASA EDITRICE
LANG EDIZIONI
IL CAPITELLO
PICCOLI
LANG EDIZIONI
IL CAPITELLO
PICCOLI
LANG EDIZIONI
IL CAPITELLO
PICCOLI
OXFORD
IL CAPITELLO
IL CAPITELLO
PICCOLI
OXFORD
IL CAPITELLO
IL CAPITELLO
PICCOLI
27
6.1 I TRAGUARDI
SEZIONI/CLASSI
3 ANNI SEZIONI:A-BC
TESTO CONSIGLIATO
PASSAPAROLA
RELIGIONE: UN DONO BELLISSIMO
VOLUME
PRIMO
EDIZIONI
DEL BORGO
TRESEI SCUOLA
4 ANNI SEZIONI:A-BC
BRILLI E TOTO
RELIGIONE: UN DONO BELLISSIMO
SECONDO
TRESEI SCUOLA
5 ANNI SEZIONI:A-BC
IL TIGROTTO OTTO
RELIGIONE: UN DONO BELLISSIMO
TERZO
TRESEI SCUOLA
TRESEI SCUOLA
CLASSE PRIMA
PRIMO
PEARSON
PEARSON
SECONDO
CLASSE SECONDA
RAFFAELLO
PEARSON
PEARSON
LA SCUOLA
GAIA
CLASSI TERZE
CLASSI QUARTE
CLASSI QUINTE
FABBRI
TERZO
GAIA
GAIA
FABBRI
ELMEDI
QUARTO
GIUNTI
GIUNTI
RAFFAELLO
QUINTO
PEARSON
PEARSON
LANG
28
Al termine della scuola primaria, i nostri alunni dovranno aver acquisito le seguenti competenze
trasversali a pi discipline, ossia i Traguardi cognitivi, che, come specificano le Indicazioni
Ministeriali 2012, sono, altres, dei sistemi di verifiche periodiche e sistematiche degli
apprendimenti e che, nella scuola primaria costituiscono criteri per la valutazione delle
competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando cos le
istituzioni scolastiche affinch ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dellunit del sistema
nazionale e della qualit del servizio ( Indicazioni Ministeriali 2012). Le scuole hanno la libert e
la responsabilit di organizzarsi e di scegliere litinerario pi opportuno per consentire agli alunni
il miglior conseguimento dei risultati. Di seguito, elenchiamo i traguardi cognitivi:
Conoscere gli argomenti studiati e saperli rielaborare utilizzando, in modo consapevole ed
adeguato, il lessico specifico delle discipline;
Osservare la realt per riconoscere relazioni, modificazioni, rapporti causali.
Operare confronti attraverso lanalisi e la classificazione dei dati
Rielaborare quanto studiato in modo personale e produrre testi di vario genere.
Saper problematizzare la realt ponendo domande pertinenti e cercando soluzioni adeguate
verificabili.
di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia
scritta ( comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di
interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico;- la comunicazione nelle lingue
straniere: condivide le principali abilit richieste per la comunicazione della madrelingua. La
comunicazione nelle lingue straniere richiede abilit quali la mediazione e la comprensione
interculturale;-la competenza matematica labilit di sviluppare e applicare il pensiero
matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane. Partendo da una solida
padronanza delle competenze aritmetico-matematiche, laccento posto sugli aspetti del processo
e dellattivit oltre che su quelli della conoscenza. La competenza matematica comporta la
capacit e la disponibilit ad usare modelli matematici di pensiero( pensiero logico e spaziale) e
di presentazione( formule, modelli, schemi, grafici);-la competenza in campo scientifico, si
riferisce alla capacit e alla disponibilit a usare linsieme delle conoscenze e delle metodologie
possedute per spiegare il mondo che ci circonda, sapendo identificare le problematiche;-la
competenza in campo tecnologico: comporta la comprensione dei cambiamenti determinati
dallattivit umana e la consapevolezza della responsabilit di ciascun cittadino;-la competenza
digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della societ
dellinformazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa implica abilit di base
nelle tecnologie dellinformazione e della comunicazione ( TIC) : luso del computer per reperire,
valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonch per comunicare e
partecipare a reti collaborative tramite Internet.- Imparare a imparare labilit di perseverare
nellapprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace
del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale sia in gruppo;- le competenze sociali e
civiche, includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme
di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla
vita sociale.
30
predispone una adeguata organizzazione didattica, affinch il programma possa essere svolto
muovendo dalle effettive capacit ed esigenze di apprendimento degli alunni.
Presupposto di ogni strategia didattica efficace partire dalle conoscenze e capacit che lalunno
gi possiede nonch dai propri interessi, senza trascurare i diversi stili di apprendimento, ovvero
il modo con cui egli assimila e acquisisce le conoscenze e le abilit. Su ci si costruiscono nuove
conoscenze disciplinari, modificando e sviluppando quelle precedentemente possedute.
In ogni classe le diverse caratteristiche cognitive ed affettive dei singoli alunni si intrecciano fra di
loro in dinamiche proprie, evidenziando la ricchezza e la specificit di ciascun alunno. In
questottica lobiettivo dei docenti la ricerca di eventuali personalizzazioni dellinsegnamento.
Esse non rappresentano didattiche individuali, bens attenzione alle attitudini degli alunni
nellambito di unesperienza formativa collettiva, attraverso un percorso didattico svolto con
strategie apposite.
In tal modo lintegrazione, in particolare degli alunni diversamente abili, un percorso di
relazione con lattivit degli altri e non di isolamento.
Per attuare un insegnamento personalizzato, i docenti hanno come compito prioritario la
rilevazione delle caratteristiche individuali (stile cognitivo, interessi, motivazioni, caratteristiche
relazionali), e quindi realizzare la diversificazione e la pluralit delle strategie didattiche.
Esplicitiamo, pertanto, quali variabili dellinsegnamento teniamo presenti, ossia quegli aspetti
della didattica che possono essere variati al fine di diversificare le strategie didattiche.
III.
IV.
V.
In base alle attivit proposte, ogni disciplina attiva determinate operazioni mentali.
di
didattica;
il
coinvolgimento
affettivo,
la
considerazione
della
personalit
LA PROGETTAZIONE
33
La progettazione didattica, la fase in cui lidea alla base del progetto si precisa e si raffina in tutti
i suoi aspetti didatticamente significativi. La programmazione didattica ha un valore determinante
per il processo innovativo che con i programmi si deve realizzare nella scuola. Spetta ai docenti,
collegialmente ed individualmente,
didattica, stabilendo le modalit concrete per mezzo delle quali conseguire le mete fissate dal
programma e la scansione pi opportuna di esse: La programmazione, nel quadro della
prescrittivit delle mete indicate dal programma, delinea i percorsi e le procedure pi idonee per lo
svolgimento dellinsegnamento, tenendo comunque conto che i risultati debbono essere
equivalenti qualunque sia litinerario metodologico scelto. La programmazione didattica deve
essere assunta e realizzata dagli insegnanti anche come sintesi progettuale e valutativa del proprio
operato. Per organizzare e articolare il piano di Studio annuale i docenti, allinizio dellanno
scolastico, si confrontano per formulare, per cercare risorse, verificando risultati di
apprendimento. La programmazione per team classe che un luogo di condivisione e di scelte
educative, della durata di due ore, stabilita nella giornata del primo luned di ogni mese.
Essendo un valido strumento di pianificazione per gli insegnanti, la programmazione didattica
consente di capire cosa fare, decidere come farlo, delineando i vari elementi costitutivi: spazi,
tempi, curricoli, obiettivi formativi, orari dei docenti e degli alunni, risorse umane e materiali
disponibili e necessari. Nella scuola del primo ciclo, la progettazione didattica, mentre continua a
valorizzare le esperienze con approcci educativi attivi, finalizzata a guidare gli alunni lungo
percorsi di conoscenza progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni
tra i diversi saperi ( Indicazioni Ministeriali 2012). Si programma per il bisogno di curare pi a
fondo linsegnamento, per conferirgli ordine e chiarezza e trasparenza, rendendolo idoneo ai
diversi fabbisogni culturali, di modo che sia pi efficace. La programmazione deve far s che,
lattivit scolastica assicuri a tutti il massimo delle opportunit per il pieno sviluppo delle loro
personalit. Per la giustizia non consiste nel far parti uguali fra disuguali, perch cos si
aumentano le disuguaglianze, ma consiste nel mettere tutti nelle stesse condizioni di
apprendimento e di crescita. Il modello di programmazione che lega tutti ad un impegno di
collaborazione, di auto-valutazione, di trasversalit nella realizzazione di percorsi sempre pi
rispondenti alle inclinazioni personali nella prospettiva di valorizzare le diversit e le differenze
la programmazione per aree, che si rivolge a fasce di alunni di livello differenti. Gli assi portanti
della progettazione educativa, che sono al tempo stesso le criticit e le caratteristiche specifiche
della nostra scuola, sono:
34
La programmazione annuale, viene stilata in quattro bimestri ( a seguire, viene illustrato lo schema
per bimestri unitario adottato, anche dalla scuola materna),ognuno dei quali contiene i seguenti
elementi: traguardi per lo sviluppo delle competenze, obiettivi di apprendimento, contenuti,
attivit, verifiche e possibili raccordi con le discipline.
OBIETTIVI di
APPRENDIMENTO
DESCRITTORI
dell'APPRENDIMENTO
35
gli
alunni
della
seconda
fascia,
si
adoperer
principalmente
la
metodologia
dellapprendimento per scoperta, supportato al bisogno da lezioni esplicative sia per i contenuti
che per il modo di operare; gli alunni saranno guidati allapprendimento e allampliamento delle
tematiche pi congeniali a s.
Per gli alunni della prima fascia si adoperer principalmente la metodologia per ricerca e
scoperta; gli alunni saranno, inoltre, guidati allapprendimento delle tematiche pi congeniali a
s.
compito di rendere possibile una rapida ristrutturazione del percorso didattico, adeguandolo alle
necessit individuali dellalunno. La valutazione deve, innanzitutto, verificare che gli obiettivi
posti inizialmente in un programma siano stati raggiunti: parliamo, quindi, di valutazione
diagnostica o iniziale, svolta allinizio dellitinerario formativo; di valutazione formativa o in
itinere, quando lattenzione posta sul processo formativo e accompagna costantemente il
processo didattico nel suo svolgersi; di valutazione sommativa o complessiva, finale, se
condotta al termine di un processo didattico che ha come oggetto il risultato dellattivit di
formazione e come obiettivo la certificazione della qualit della formazione.
Gli strumenti della valutazione educativa sono:
-
situazione che consentir di apprezzare il valore degli sforzi fatti e dei progressi registrati.
La verifica degli alunni della seconda fascia, verr condotta attraverso due livelli, il primo,
informale e continuo sar praticato in itinere; il secondo, ufficiale e formale sar cadenzato
bimestralmente. Eventuali lavori di ampliamento e di approfondimento rispondenti ad attitudini
particolari saranno valutati relativamente alla disciplina di specifico interesse.
La verifica degli alunni appartenenti alla prima fascia, verr condotta attraverso due livelli, il
primo informale e continuo sar praticato in itinere; il secondo, ufficiale e formale sar cadenzato
bimestralmente. Eventuali lavori di ampliamento e di approfondimento rispondenti ad attitudini
particolari saranno valutati relativamente alla disciplina di specifico interesse.
Per tutto quanto concerne la valutazione degli alunni disabili, si fa riferimento alla O.M. 80/95.
Alla fine di ogni quadrimestre il Consiglio di Classe / quipe pedagogica procede alla valutazione
dellalunno disabile sulla base dei criteri indicati nel piano educativo individualizzato, criteri che
tengono presente il raggiungimento degli obiettivi stabiliti rispetto al potenziale di sviluppo, il
consolidamento delle abilit, lautostima, il raggiungimento di una autonomia personale e sociale.
La valutazione deve seguire i descrittori comuni alla classe; possono comunque essere adottati
strumenti di valutazione differenziati o equipollenti (capaci cio di verificare i medesimi obiettivi),
ma i criteri o le regole di valutazione devono restare quelli della sezione o classe. La valutazione
individualizzata totalmente (criteri, soglie, strumenti) l dove si fa riferimento alla
programmazione differenziata in quanto deve essere tale da mettere in luce i risultati conseguiti
38
rispetto agli obiettivi previsti dal PEI. Nella consapevolezza della complessit e delicatezza del
momento valutativo, si ritiene utile richiamare principi fondamentali, quali:
Si sottolinea limportanza delle prove INVALSI, delle quali referente linsegnante A.Titone,
relatrice del calendario delle prove e del loro svolgimento.
interrogativi posti dalla condizione umana ( ricerca identitaria, vita di relazione, complessit del
reale, bene e male, scelte di valore, origine e fine della vita, radicali domande di senso) ; al di l
di una sua collocazione nellarea linguistico-artistico-espressiva, poich si offre anche come
preziosa opportunit per lelaborazione di attivit interdisciplinari, per proporre percorsi di sintesi
che, da una peculiare angolatura, aiutino gli alunni a costruire mappe culturali in grado di
ricomporre nella loro mente una comprensione unitaria della realt. Per gli alunni che non
intendano frequentare lora di religione esiste la possibilit di non avvalersene, scegliendo una
delle possibilit che la scuola deve offrire tra le attivit didattiche e formative.
ATTIVITA CURRICOLARE
PROGETTO INGLESE
Il progetto si rivolge a tutti i bambini che frequentano la Scuola dellInfanzia e si svolge in orario
curricolare con interventi della durata di unora. I contenuti proposti riguarderanno lesperienza
del bambino: le situazioni di vita quotidiana, le feste, le ricorrenze, gli ambienti di vita. Nelle varie
attivit didattiche sar privilegiato luso di diversi canali comunicativi (uditivi, visivi, gestuali,
emotivi, espressivi, etc) e verranno rinforzate le situazioni di dialogo. La tecnica della
ripetizione (corale, a gruppi, a catena), inoltre, consentir al bambino di memorizzare le nuove
strutture linguistiche
difficolt, che traggono giovamento non solo dalle attivit in se stesse, ma anche dal realizzarle
insieme
agli
altri,
sviluppando
cos
le
loro
capacit
comunicativo
relazionali.
Gli ambiti delle attivit proposte, pur cos differenziati, sono tutti riconducibili ai compiti di
prevenzione del disagio, di promozione del benessere in un clima positivo di iniziativa, di
collaborazione e di integrazione tra la scuola ed il suo ambiente.
ATTIVITA EXTRACURRICOLARI
Apertura sabato
Laboratori opzionali (alunni 4/5 anni)
Marted e Gioved dalle ore 16,00 alle 18,00
DATA
EVENTO
ORDINE DI SCUOLA
2 ottobre 2013
Scuola dellinfanzia
31 ottobre 2013
Festa dellautunno
Scuola dellinfanzia
Scuola dellinfanzia
Scuola primaria
42
Recital Natalizio
Scuola infanzia
Scuola primaria classi III IV e V
coinvolgente.
43
44
LUOGO
FINALITA
ENTE
ORGANIZZATORE
25
OTTOBRE
2013
VILLA
GENNA
OSSERVAZIONE DEL
CAMBIAMENTO
CLIMATICO DELLA
NATURA
SCUOLA IV
CIRCOLO
31
OTTOBRE
2013
TEATRO
IMPERO
SPETTACOLO
COME
CENERENTOLA
COMPAGNIA
SKENE
SPETTACOLO
BIANCANEVE
ASSOCIAZIONE
ARTISTICA
DIAPASON
SEZIONI DI 4 -5
ANNI SCUOLA
DELLINFANZIA .
CLASSI PRIME E
SECONDE SCUOLA
PRIMARIA
08
BIBLIOTECA RAPPRESENTAZIONE
NOVEMBRE COMUNALE
TEATRALE
2013
FIABE DI
LEGALITA
ASSOCIAZIONE
ARCHE
8 ALUNNI DELLE
CLASSI QUARTE
DELLA SCUOLA
PRIMARIA
4
LIBRERIA
VISITA IN LIBRERIA
DICEMBRE MONDADORI Mondadori e Pellegrino
2013
SCUOLA IV
CIRCOLO
ALUNNI DELLE
SEZIONI
DI 5
ANNI DELLA
SCUOLA
DELLINFANZIA
13
TEATRO
NOVEMBRE IMPERO
2013
ALUNNI
PARTECIPANTI
ALUNNI DELLE
SEZIONI
A4-A5-B4-B5-C4-C5
DELLA SCUOLA
DELLINFANZIA
CLASSI 1^A 1^ B
SCUOLA PRIMARIA
ASTA
CLASSI 2^- 3^- 4^-5^
SEZ. A-B-C-D
SCUOLA PRIMARIA
ASTA E SCUOLA
PRIMARIARADICE
45
svolgimento
delle
attivit
previste
dalle
Indicazioni
Nazionali.
Nel nostro Istituto l'offerta formativa viene arricchita ed ampliata attivando progetti che, a
partire dalle risorse del territorio, costituiscono un approfondimento ed un'integrazione dei Piani
di Studio.
I progetti sono finalizzati a:
far incontrare agli alunni figure educative diverse dagli insegnanti di classe con
competenze specifiche rispetto all'attivit proposta;
Un progetto rivolto a tutti gli alunni della scuola primaria stato quello dellAlfabetizzazione
Motoria, con lobiettivo di promuovere e trasmettere il valore della pratica sportiva nel tessuto
sociale, quale fattore di benessere individuale, coesione e sviluppo culturale. Linsegnante titolare
stato supportato da un consulente Esperto qualificato, che, in orario curricolare ( 2 ore a
settimana), propone attivit didattiche semplici e divertenti, diversificate per ciascuna classe. Le
attivit sono finalizzate allacquisizione delle competenze motorie e di stili di vita attivi, nel
rispetto delle Indicazioni Ministeriali per il Curricolo. Attraverso il movimento, infatti, il bambino
pu esplorare lo spazio, conoscere il suo corpo, comunicare e relazionarsi con gli altri.
Leducazione motoria, vissuta in forma ludica e divertente diviene, dunque, loccasione per
promuovere esperienze cognitive, sociali, culturali ed affettive.
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47
48
LA TRASPARENZA
Nella sua accezione pi ampia, la trasparenza amministrativa, consiste nellassicurare la massima
circolazione possibile delle informazioni sia allinterno della scuola, sia fra questultima ed il
mondo esterno.
1 ora (cl. 1)- 2 ore (cl. 2)- 3 ore (3-4-5) per la lingua straniera
2 ore (cl. 1- 2-3-4-5) per linsegnamento della religione cattolica (per opzione
individuale)
Le classi di scuola Primaria del plesso Asta, e del plesso Radicee la scuola dellInfanzia, sono
collocate presso la sede centrale, sita in via Falcone,8- Marsala.
La scuola primaria accoglie n.421 alunni;
La scuola dellinfanzia accoglie n.241 alunni;
In totale, lutenza diretta conta di 662 alunni.
9.3 I DOCENTI
Nella scuola dellInfanzia del nostro Istituto operano i seguenti docenti:
n20 docenti generalisti
n3 docenti di I.R.C
n3 docenti di sostegno
Nella scuola Primaria operano i seguenti docenti:
n26 docenti generalisti
n2 docenti specialisti di lingua inglese
n2 docenti di I.R.C
n7 docenti di sostegno
50
Consiglio di Istituto
Assemblee di classe
51
8 dicembre 2013
Immacolata Concezione
Festivit Natalizie
19 Gennaio 2014
Santo Patrono
10 Marzo 2014
Carnevale
Festivit Pasquali
Festa della Liberazione
25 Aprile 2014
1 maggio 2014
15 maggio 2014
2 giugno 2014
UFFICIO DI DIREZIONE
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Il Dirigente, per un migliore espletamento delle sue funzioni, nomina due collaboratori: docente
vicaria Antonella Titone; 2 collaboratore maestro Benedetto Miceli.
Fanno parte dello Staff di Direzione, la Segretaria Antonella Laudicina e, con delibera del
Collegio dei docenti del , i seguenti docenti per lo svolgimento delle Funzioni Strumentali:
UFFICIO DI SEGRETERIA
Non di minore importanza nella scuola dellautonomia appare il contributo proveniente dai servizi
amministrativi e dal personale ausiliario e come in una logica dinsieme, nella considerazione di
una tenuta complessiva dellattivit scolastica, essi vadano adeguatamente considerati e
valorizzati. Essi, infatti, rivestono una precisa importanza consentendo la fruibilit delle risorse
disponibili. In particolare, per quanto riguarda i servizi amministrativi, necessario che risultino
garantite la correttezza delle procedure, la loro celerit, lorganizzazione anche in rispondenza alle
necessit dellutente.
Orario di ricevimento personale interno:
dal Luned al Venerd, dalle ore 08:30 alle ore 10:30
Marted dalle ore 15:15 alle ore 16:15
Orario di ricevimento utenza: Luned- Mercoled-Venerd dalle ore 8:30 alle ore 10:30 Marted
dalle ore 15:15 alle ore 16:15
I numeri utili:
tel. (0923) 712353- fax (0923) 716370
tpee04800c@istruzione.it www.navigaschola.it
www.scoprimarsala.it
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