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DELLA
E.
SERIE
QTCTIIISrT.A.
ROMA
TIPOGRAFIA DELLA
R.
SALV1UCCI
1912
A*
i
V
REGIONE
XI.
PAVIA
Anno 1912
Fascicolo
1.
Regione XI
(TRANSPADANA).
XI
durante
il
biennio 1910-1911.
I.
PAVIA
1)
Scavi al vicolo
s.
di Pavia,
perato
condussi, nei mesi di giugno e luglio 1910, uno scavo nel vicolo
Gregorio, adiacente
si
all'area della casa Mascetti, sul Corso Cavour, nel costruire la quale
le
erano scoperte
pi antiche tonine della citt finora apparse, di cui ebbi a riferire a suo tempo.
state per molto fruttuose, e non
hanno dato
altre
tombe
medesima
romana
me
personalmente
a coadiuvarmi.
Museo
20 giugno.
al
S' inizia
21-22
di
id.
La
m.
rilievo,
esibente
fittile,
la rappresentanza di
una
di
lucerna
oltre
tino.
ad un cucchiaio
Fra
le
riferibile a Costan-
m. 3,50 o 3,75 (il soprassuolo era irregolare) si trova la sabbia vergine. Si ricolma e si apre un nuovo tratto di trincea verso gli Artigianelli. 25 id. Cocci vari.
id.
23-24
PAVIA
A
m. 3,50,
oltre lo
REGIONE
XI.
27 giugno.
strato romano,
un frammento caratteristico
di
vaso a
doppio tronco di cono, probabilmente ossuario, riferibile alla prima et del ferro, con
impressioni a punta
di
28
tetto
30
id.
stecca.
il
Si ricolma
cavo
si
da tavole
1" luglio.
e travicelli.
Cocci vari.
il
m. 1,50 circa
di
terra,
rinvengono ossa umane deposte nella nuda bronzo, frammenti di vasi di vetro, e presso le
si
falangi un anello
di bronzo in pezzi.
sesso.
Le
il
cranio;
indistinguibile
del
riferirsi
tomba romana
2
argilla,
id.
sconvolta.
id.
Si ricolma
il
cavo e
si
decide
di
nuovo tratto
dall' altra
id.
di
circa
15 cm.
uno scheletro
ma
da attribuire ad et recente.
8
id.
Alla profondit
di
di
una piccola
id.
FORTIS.
scavo,
si
circa
rinvengono alcuni
frammenti
una fibula
in
ro-
mana
rinvengono
frammenti
uno dei quali non difficilmente ricomponibile. A m. 3,50 un corno cervino con due piani di distacco dalla grossa 11 id. ramificazione, prodotti da lavoro di sega. Una monetina di bronzo evanida e frammenti di due embrici romani. 12 id.
di terra cotta,
m. 3,50, accosto alla fondazione della casa degli Artigianelli, avanzi di scheletri. Nel cernere la terra con cui si ricolma lo scavo precedente, si rin13 id.
1
14
id.
n.
81).
m. 1,20 avanzi di uno scheletro ed una moneta di bronzo corrosa. m. 18 id. 2,50, un ago crinale in osso divenuto di color verde chiaro, leggermente spuntato; una fusaiola di rozza argilla, decorata ad impressioni di unghia ed una piccola cerniera di osso.
10
id.
A A
circa
25
fa
id.
Proseguendo
lo scavo,
verso la
met
un angolo
retto col
avanzi di scheletri,
primo esplorato, alla profondit di m. 1,80 si trovano rari una moneta di bronzo corrosa, un ago crinale di bronzo, un grosso
disco forato di argilla cotta, un disco piatto di ferro con largo foro al centro ed un
anello-maniglia di bronzo.
29
id.
REGIONE
XI.
reperimnti
di
questo
PAVIA
Dall'analisi dei
risulta
che, se
oggetti
recuperati, e se
non
d'interesse,
essendosi
di
gruppo
da
epoca pregallica, come appare dagli avanzi di ceramica e di ossuario biconico della prima et del ferro, dei quali si pu fare il confronto nello stesso Museo Civico con
ivi
conservato.
i
ma
della citt che ebbe poi tanto lustro e tanta importanza nei tempi di mezzo.
2)
Tomba
Castello.
Costruendosi in piazza Castello la casa dell' ing. Alfredo Devoti, nel marzo 1911,
si
misero allo scoperto vari oggetti antichi, dei quali alcuni vennero nelle mani del
del
terreno,
altri
proprietario
in
quelle
a
il
quale
li
cedette al
Museo Civico
in seguito
mia
mentre
analoga richiesta
da
me
larga m. 0,175
crale cristiana:
*
+
in
con
pa CE REQUIESCIT
STANC1US
qui oixi ri
Fra
gli
altri oggetti
pervenuti
al
Museo
di
ma
non
trascurato
chiamare
cemeteriale cristiana ed eventualmente aver appartenuto alla tomba contrassegnata dall'epigrafe dianzi riportata; il resto consiste in frammenti di ceramica locale del rina-
rimangono:
una lucernetta
altra
fittile
di
forma
ovoidale
lunga
m. 0,075
larga m. 0,04(3,
intatta;
larga m. 0,067; altra circolare, di cui non avanza che la parte superiore; una
moneta
1 ,
romana
(M. B.)
di
un inonetiere
di
Augusto (Cohen
sesini del
REGIONE
XI.
I,
434)
ma
del
indecifrabile
due
Ducato
di
Milano e un kreuzer
ci fu trovato nelle
XVII. Tutto
Parte
di
medesimo
ing.
Devoti.
Museo
Civico.
II.
S.
COLOMBANO AL LAMBRO
Suppellettile
di
tombe gallos.
romane.
Nell'autunno dell'anno 1910
fui avvertito dal
Co-
lombano
al
Lambro,
dott.
di settembre, in ca-
detto
comune
di Graffignana, eseguendosi
seguenti oggetti:
Urna cineraria
di terracotta,
umane combuste
e tre
monete
di
detto Ispettore
semissi onciali;
b)
e)
fittili,
dell'altezza di cm.
20
in
circa;
due met;
Sul posto fu pure riconosciuta la caratteristica area di terra bruciata, e continuandosi lo scavo si rinvennero ancora cocci minuti di ceramica,
bustione
umana ed una
fusaiola.
Gli oggetti vennero ritirati dall'ispettore Fiorani, che dichiar tenerli a disposizione di questa Sovrintendenza.
III.
11
DOVERA
il
1)
Tomba longobarda.
mi
rifer di
essere
Crema,
stino,
prov. di
Cremona)
frazione del
il
comune
steva
a)
Una spada
di ferro
spettanti alla
lama
al
Un
Imbracciatura
uinbone emisferico con quattro chiodi, diam. cm. 19, alt. cm. 7 di scudo lunga cm. 43, secondo la quale la corrispondente
;
dimensione dello scudo (che doveva essere di legno o di altra materia marcescibile) pu calcolarsi a cm. 45 o 50 circa
;
16 V2
La tomba
romane gi
state adoperate
come
copertura di tetto.
Gli oggetti
si
si
trovavano a Dovera,
che se
ne dichiarava consegnatario, e
REGIONE
XI.
Tomba gallica. 2) Nello stesso comune di Dovera, nel fondo denominato Bosco Streppo, di propriet del nob. cav. dott. Alberto Barni di Roncadello, pure in agosto 1910, fu rinvenuta
una tomba
gallica, anch'essa visitata dal prof. Castelfranco,
e parte del corredo
che
me
ne diede notizia.
Era ad incinerazione,
del nobile sig. Barni.
e
un
una ciotola a piede basso di cui avanza la met; un cerchio di vasetto sferico vetro azzurro; due anelli di bronzo; due fibule a doppio vermiglione pure di bronzo, che il Castelfranco riferiva al tipo La Tene II, e un viluppo di oggetti di bronzo
legati dall'ossido, in cui
si
distingueva una
periodo di
Anche
di
il
nob. Barni
si
si
proponeva
IV.
Dal
MORTARA
dott.
Tombe
moneta romana.
ebbi notizia dei seguenti trovamenti avvenuti a Mortara noi novembre 1910. Nella
regione Sabbioni di
s.
si
sig.
di
quali
recava
seguo
di
in
lo stradale per
sterri,
si
Novara, presso la
fittabile
facendo degli
ha memoria
si
simili tro-
vamenti
fatti
in
passato,
presentarono disposti a
Infine,
si
du-^
rin-
frazione
Medaglia
il
cavo Plezza,
V.
11
il
LANGOSCO LOMELLINA
medesimo
ispettore dott.
cui
Tombe romane.
rifer
Pezza mi
della
sig.
uno
dei Langosco,
s'im-
batt in tombe
romane
di
tegoloni,
erano
vasi
di
ziatamente furono subito distrutti dai lavoranti. Si salv pertanto una lucernetta
tile
di terra rossa,
il
VERECVND.
REGIONE
XI.
VI.
COSTA MASNAGA
Tombe romane.
ferito
L'egregio Ispettore degli Scavi per Lecco, dott. cav. Antonio Magni, mi ha riche in comune di Costa Masnaga (Como) furono rinvenute casualmente quattro
cassetta, povere, che deplorevolmente gli sterratori
Il si
tombe romane a
frammenti
pure
tati
affrettarono a
dott.
vasetti
di terracotta in
una lama
di
coltello in
che facevano parte dei corrodi funebri. Questi oggetti saranno deposinel nascente Museo Civico di Lecco, al cui territorio limitrofo quello del
in
ferro,
comune
di Costa
Masnaga.
VII.
VARESE
Suppellettile di tombe
costru-
Stadium
Nel gennaio 1911, adattandosi la pista del nuovo Stadium o ippodromo di Varese presso la stazione i Bettole, gli operai rinvennero parecchi grossi vasi di
argilla e tracce di carbone, che andarono in frantumi e dispersi
terre.
nel
movimento
delle
venne a sapere della scoperta, e si pot desumere dal racconto degli operai che essi avevano anche incontrato e demolito due tombe in muratura coperte da lastroni e circa altre dieci di tegole ed embrici. Alcuni pochi oggetti
si
furono salvati dal sig. rag. Luigi Redaelli e dal capomastro Luigi
recuperati in
De Grandi
e
il
altri
donato al
un sopraluogo dal R. Ispettore cav. ing. Luigi Riva, Museo Civico di Varese. Eccone la descrizione.
con labbro
rientrante,
tutto
fu
a) scodella svasata
alta
m. 0,08,
diametro m. 0,26
altra minore,
meno
svasata, alta
ma
con labbro
meno
rien-
ad un'ansa (rotta)
di tipo
m. 0,25;
h) olletta alta m. 0,10, ed avente alla bocca
il
diametro
di
di
m. 0,075. un medio
Oltre a questi
vasi fu trovato, e
si
Varese,
ed
il
primi quattro oggetti e la moneta sono stati dati dal sesto dal signor Redaelli, gli altri dal Riva.
sig.
De Grandi,
il
quinto
G. Patroni.
REGIONE
X.
VH
DI PIADENA,
DRIZZONA
Regione
X (VENETIA).
VH
DI
PIADENA
Tomba
gallica rinvenuta presso l'abitato. sig. Francesco Orefici, indefesso collaCastellare e intelligente esploratore
monese,
del
si
ebbe notizia
Orefici,
di
de' Cioss, dei Lagazzi e dei fondi di capanne del Creun rinvenimento fatto in Campo Campagna, di propriet
medesimo
il
gatisi a guisa
di cono rovescio.
Tale scoperta si collega, come mi fa notare il prof. Castelfranco, ad altre avvenute a varie riprese nel medesimo campo nel 1904 ed anni precedenti. Si rinvennero
allora sepolture, per lo pi ad
Castelfranco rifer
raccolti,
umazione semplice, che dalla suppellettile funebre il giustamente a popolazioni galliche. Tra gli oggetti a quel tempo
passati al
che fecero parte della privata collezione Castelfranco ed ora con questa sono Museo Civico del Castello Sforzesco in Milano, meritano di essere ricorfibula di
dati:
Una
periodo
La Tene,
di
simile a
ferro a
112, n. 5; un
giavellotto di
una lancia
di
ferro
a cartoccio;
un armilletta
bronzo di due
mezzo; un'armilla di verga di bronzo, posta all'avambraccio di uno scheletro raggomitolato; una grossa fusaiola piauo-convessa; una umetta cineraria di terra
e
rosso-bruna,
simile
ai
tipi
Este
l'I;
altra
pi piccola,
riquadrata;
rigonfia
/3
dell'altezza;
con ansa
una
minuscola umetta.
tanto iuteressante per antichit primitive, ebbe sede altres in epoca postedi popolazione gallica.
riore
un centro
IX.
DRIZZONA
Fondi
della
di
Giacomo
di
capanne
abituri
presenza di tracce
di
di questi antichissimi
presso
Drizzona, comune
provincia
Cremona,
mi propongo
di
esplorare
Voi. IX.
BRESCIA
BRESCIA
10
REGIONE X.
X.
Antichit
varie
suburbio.
Il
comm.
dott. Pietro
Da Ponte mi
riferisce sulle
scoperte seguenti avvenute in citt e nel suburbio. Nel marzo ultimo, facendosi uno scavo per fondamenta nello stabile Mazzola
Perlasca in contrada
fu scoperta
s.
ma
i
solo casualmente e
muratori non seppero dir nulla di preciso che pare fosse costrutta di embrici e fu
;
proprietari
sigg. Perlasca
oggetti in ferro,
tello
gli gli
un mar-
lungo cm. 18; un coltellaccio mancante della punta, lungo cm. 37, di cui 12 spettano al codolo, e una tanaglia lunga cm. 40. La presenza di tanti oggetti in ferro, tra cui i tipici strumenti fabrili, fa pensare all' ispettore Da Ponte ed a qualche
altro erudito locale, che
si
tratti
della
tomba
di
un fabbro;
gallico,
ma
si
pu anche pensare
i
dell'elemento
etnico
Galli
furono eccellenti fabbri-ferrai e che nelle loro tombe abbondano gli istrumenti di ferro. Ad ogni modo per la nostra tomba spetta gi ad et gallo-romana, come chiaro
dagli oggetti di terracotta che
in
si
accompagnano a
quelli di
ferro,
e che consistono
due vasi di argilla comune, fatti al tornio (una brocca a bocca larga rimasta priva del manico, alta cm. 15, ed una fiasca ventricosa a bocca stretta ed un*ansa, Scostolata, alta cm. 20, tipo derivato dal transpadano vaso a trottola), e in due lucerne
monolicni, l'ima con la parte superiore
a
bitorzoletti, l'altra
modellata a stecca
in
forma di oscena figurina accoccolata e reggente con ambe le mani l'enorme fallo che esce dal suo corpo e forma il luminello (lunghe rispettivamente 10 e 12 cm.).
sterri sul
che da Rebuffone (presso Porta Venezia) conduce a s. Francesco di Paola, vicino alla Barriera daziaria, in un fondo del sig. Luigi Bonomelli e a circa un metro di profondit sotto il piano stradale, fu scoperta un'urna di pietra rozzamente lavorata,
cubica, di cm.
55
di lato,
in
l
che conteneva
con
pareti
residui
del
rogo ed
seguenti oggetti
costole,
Piatto
da
frutta
bronzo,
;
poco
elevate
a graudi
diametro
frammenti; specchio in bronzo di forma a che dovevano essere incastrati in una rettangolare oblunga, margini irregolari cornice di perduta materia, largo cm. 11 e alto cm. 14, spezzato in quattro parti;
cm. 18,
alt.
cm. 4 / t
altro specchio di
in pi
vetro leggerissimo a base larga e rotonda, collo sottile ed ansa a cartoccio; alt. cm. 19;
altra simile, alt.
alt.
cm. 18;
con collo
cm. 12; altra uguale; fiaschetta globulare di argilla rossa lavorata al tornio, breve ed ansa tricostolata, alt. cm. 15; lucerna monolicne recante sul di-
REGIONE
X.
11
il
BRESCIA
fondo
il
bollo
ATIMETI
altra con
le
seguenti monete:
all'esemplare Cohen
n.
343,
ma
1
Grande bronzo di Vespasiano simile cbe non pu identificarsi essendo perduto il rovescio;
vespasiano o
1
n. 255; medio bronzo indecifrabile di grande bronzo di Tito, Cohen n. 116. di Tito; denaro di Domiziano, Cohen /
,
,
descritti,
medesima occasione
si
degli
sterri
romane, che il medesimo signore si aifrett a un blocco di marmo di Botticino lungo m. 1,07, alto consegnare cm. 24, largo cm. 30, sul quale leggesi in lettere abbastanza buone
Bonomelli,
rinvennero due
lapidi
al
Museo. L'nna
PRIAPO VALER1VS
Lo
spazio in
V-S-L M
HERMES
liscio.
mezzo
al
secondo rigo
marmo
si
sin.,
in cui si riconosce
un avanzo
I
epigrafe dedicatoria
[VNONIBaj
Nello scorso giugno
*
poi,
in occasione di lavori
che
si
La
casa d'Industria
Romano,
tica Brixia,
marmo
di
un cornicione.
Era lavorato a
dentelli e
cimazi e fu portato
Museo.
Scrostandosi poi un
rit militare, si
muro
nell' ex-chiostro
di
s.
mise alla luce un rilievo sepolcrale romano in marmo qui figurato da fotografia (pag. 12). Rappresenta, secondo un tipo gi noto da altri esemplari bresciani, tre busti in fila, col solito gesto di afferrare con la destra il lembo della toga o del
manto su
in nulla
la spalla opposta.
la figura
di
mezzo
femminile, ed
si
da notare che
dalle
l'abito di essa,
pieghe
distingue
della
toghe
la
degli
stanno
ai
lati
soltanto
il
mano
fiore
tra l'indice e
pollice.
il
mi aveva
riferito l'ispet-
Da
anno a Mompiano, suburbio di Brescia, nella fondazione dell'asilo infantile. Ci si trov una elegante ampolla di vetro sferica, a lungo collo senza manico, alta mm. 173;
ed una fiasca di terracotta
con
BOVEZZO
19. Alla
12
REGIONE
X.
superiore,
come molti
bresciani, e
tomba spettava un cippo sagomato a centina munito di zoccolo rustico per infiggerlo
stato
nella parte
nel terreno.
era ancora
trasportato
nel
Museo
al
momento
della
mia
Fig. 1.
visita. al
cav. dott.
Museo:
LOC
P
SEPVL
GT
P
IN
IN
Fuori della tomba
si
FRPXXXV
AGR
XL
XI.
Il
BOVEZZO
predetto
Tomba gallo-romana.
rifer
comm. Da Ponte mi
pure
Angelo Passerini ne recuper gli oggetti di corredo qui appresso enumerati, che don al Museo di Brescia: Un medio bronzo di Ottaviano Augusto (Cohen n. 257) ed un altro di Doil
uff.
miziano, solo riconoscibile dalla protome; una fibula gallica in bronzo del tipo pavese, ma di dimensioni piccole e senza gli anelli passanti su l'appendice della staffa;
un'armilla di bronzo a nastro, schiacciata; due verghette di ferro a testa o base quadrata; una fiasca di argilla rossa, simile a quella di Mompiano (Brescia) test descritta (cfr. pag. 11), alta
cm. 16.
REGIONE X.
13
T1MOLINE
Sepolcreto gallo-romano. scoperta di tombe gallo-romane avvenuta in circondario negli ultimi giorni dell*anno 1910 a limoline, villaggio del Bresciano di Chiari. Ebbi poi una relazione sommaria su tale scoperta, ed alcune fotografie,
XII.
TIMOLINE
Da
pi parti venni
informato della
che rappresentano
aggruppati gli
oggetti
trovati dal
R. Ispettore
degli
Scavi
per
da
tali
un vigneto
fillosserato di
350
metri,
si
quali contenevano residui di corpi umani composti sul rogo, ed oggetti di corredo funebre. Gli oggetti furono per fortuna tutti conservati ma da deplorare la scom;
come mi assevera
Giani,
nemmeno
in parte ricostituire
rispettive tombe.
La Tene,
Gli oggetti consistono in fibule di bronzo a doppio vermiglione, varianti del tipo o galliche, nell'una delle quali posso riconoscere il tipo pavese modificato,
i
cio senza
falsi
modificazione di tipo che pi volte ho riscontrato nel Bresciano; una fibula a cer-
romana. Vi sono poi almeno tre lorques, fatti di doppio filo di bronzo ritorto a fune, una spatoletta di bronzo, vari strumenti ed armi di ferro (coltellaccio, lancia
niera,
fittili,
pedoni
costolati
di
pastiglia.
Fra
ceramiche
si
fiasche di tipi
comuni
noto po-
campaniforme a strozzatura (cfr. Notule 1910, pag. 10, tg. 1), una tazzina con piccoli ornati a rilievo, e una lucernetta monolicne. Si rinvennero pure due monete
etilo
gli
esemplari
di
Museo
ROMA
14
ROMA
XIII.
ROMA.
Nuove scoperte
Il
cav.
le
scoperte di antichit
avvenute
durante
il
mese
di gennaio.
Regione VI
(Via
Sicilia). la via
Costruendosi
Toscana, alla
trata un'antica pavimentazione stradale a poligoni di selce ben connessi fra loro e ben
era larga
le
Era limitata,
si
in
ambedue
parti,
m. 0,15. Dal
lato est
cui
muri avevano
lo spessore di
m. 0,60 e formavano delle stanze, delle quali per non furono vedute le dimensioni. Altri avanzi di costruzioni in laterizio, aventi i muri dello spessore di m. 0,45,
furono scoperti pi ad est di quelli precedenti. Si videro due camere larghe m. 3,60
lunghe una m. 3,63, l'altra m. 3,95 comunicanti fra m. 1,00. Le pareti di dette camere conservano in parte Fra questi avanzi ed i primi descritti, in un cavo
e
loro per
l'
un ingresso largo
intonaco dipinto.
scopr
si
un piccolo rudero
della parte inferiore di una vasca che doveva avere probabilmente la pianta ottagonale,
il
solito
cordone anche
in
m. 1,15
si
mentre
11
al
piano.
superiore (m. 5 sotto il piano attuale della via) in rimanente (a m. 7,40 ili profondit) era scavato nel tufo diametro interno del trombino era di m. 0,90; si allargava per
parte
la parte
massima espansione m.
e largo
1,20.
Il
ma
m. 0,50. a sezione ogivale. La bocca del descritto pozzo terminava in un chiusino a mattoni, di forma quadrata, il cui lato misurava m. 0,50, e- trovavasi allo stesso piano di quello dell'antica strada, cio
un cunicolo scavato nel
alto
m.
2.
m. 2,40 circa
di
profondit.
*
Regione
Banco
sono tornati in
di spessore ed
IX.
Facendosi
lo
sterro per la
nuova costruzione
di
propriet del
di Napoli,
Umberto
I,
luce
avanzi
la
in
di
costruzioni in laterizio
hanno
era
direzione normale al
corso
Umberto
Il
vecchio fabbri-
parte costruito
sopra questi
di costruzione.
ROMA
(Via
di
15
il
ROMA
cavo per
Regione XI
di fronte all'angolo
il
nuovo
collettore,
settentrionale del
metri sotto
il
dello spessore
piano stradale moderno, stato incontrato un muro in opera laterizia di m. 0,90, che aveva la direzione normale all'asse della via di
Il
Santa Sabina.
di
muro
di
tufo e tegolozza
iiell'
epoca tarda e di cattiva struttura, eia formato con pietrame interno ed aveva il rivestimento fatto con pezzi di mattoni.
XIII (Viale Aventino). In un cavo praticato nella propriet Pettini sul viale Aventino, a in. 3,00 da esso e distante circa m. 70 dall'angolo della via
Regione
de'
Cerchi con
il
il
fu scoperta l'antica
una
superficie di
m. 2,00
Regione XIV.
si
In
una
ni.
fogna,
0,44,
ed alto m. 0,48.
Via Aurelia.
di
In localit
la pineta
Sacchetti,
intero (alto m.
la cifra
ferenza
massima
m. 4,57).
Sul labbro
ha
graftta
XXV. Esso
trovavasi
interrato entro
reticolati.
Via Flaminia.
durante alcuni
dolt-Costa,
Madonne
di
della
contessa
si
Artemisia Gaui
m.
di
i
profondit
quali
si
dal
piano
campagna
rinvennero
:
resti
di
ricuperarono
le seguenti
iscrizioni
1.
2.
Id. id. in
un
sol
(m. 0,60
0,28
0,03)
0,17
0,035)
D M
CDECCRES
CENTIS QjVIX ANNVIIID- VII
5
DM-
RENTI SEP TI
PROTVSFILIO
MVSMARITVS
FEC1T
CARISSIMO
ROMA
due pezzi
Id. id. in
(ni.
16
ROMA
3.
0,36X0,30X0,03):
D M GARGILIVS Ro
GARGILIAEDONA
TILLAE FILIAE BE
NEMERENTI
10
(rie)
4.
il
22 dicembre.
in
Due frammenti
di
lastra
mar(in.
r
.
>.
Lastra marmorea
due pezzi
0,30X0,20X0,03):
M
(sic)
PNVMISI FORTVNA
5
VI VI
XIT
amNIS
...
XIII
M
marmorea
TIF- H E D ON CONI
QA'ANNXXVI
D Vili
di
6.
Frammento
lastra
7.
Id.id.id.(m.
0,20X0,14X0,03):
(m. 0,10
0,08X0,02):
AEL NA CO niugi
G. Mancini.
civico
219
una cava
di pozzolana, della
la scoperta della
muri
opera reticolata, pertinenti ad. una camera sepolcrale, lunga m. 3,90, larga
tre filari di loculi per olle accoppiate.
Alcune
di queste,
che
il
capovolto, cio in
modo che
il
vertice entrava nell'olla; e questo vertice era rotto a bella posta, e nel foro ottenuto
fissato
soliti
vasetti di
vetro con
ROMA
in
il
17
ROMA
liquido o
in
guisa che la bocca di esso entrava nell'olla per 1' unguento che vi era contenuto.
opus sedile era assai guasto, perch in epoca posteriore quell'ambiente era stato tramezzato nel senso della lunghezza con due muri in pietrame dello spessore uno di in. 0,50, l'altro di m. 0,40, per servire a deposizione di cadaveri; difatti negli scomparti si rinvennero scheletri su letti di tegoloni,
un sarcofago
il
di
marmo
da due vittorie alate, disposte orizzontalmente nella parte inferiore del corpo, ciascuna delle quali, volgendo un poco il capo, guarda verso un amorino scolpito in ciascuna estremit della fronte. Questo amorino regge con le mani un serto di fiori. Sotto la
targa ansata un canestro di
altro canestro di
fiori
fiori
tra
un
rovesciato e
una lunga
Sul
palma
ai
due facce
laterali
zampe
due spigoli anteriori una coperchio maschera scenica, e fra queste due maschere quattro festoncini sostenuti da amorini. Fra la terra, che era in questa camera sepolcrale, si sono rinvenuti alcuni vasetti
ed
i
di vetro
1.
primi tre
titoli
mancante:
CVERGILIVS
C L 7/Y/DIS VERGILIAE-M///
2.
Lastra
marmorea
0,34
iscritta a ca-
3.
0,12)
CANTESTIVSCL-SABIO
VARCVNTEI A M
DEMETRIA
nella
terra si
:
seguenti
titoli
sepolcrali
Frammento
di
lastra
marmorea
5.
Frammento
di lastrina di giallo
(m.
0,28 X 0,29):
X 0.16):
[
APOLL
IN
g/.
H
'
INAGRP-X
FR PX
IO
APOL-C V
i
S E
-C A R
Voi. IX.
ROMA
Lastra marmorea
frammentata
18
7.
ROMA
Lastra marmorea alta m.
:
6.
0,27
(m.
0,16X0,20):
X 0,24
APOLLO
ETNICER COLLIBE
S E
CASINIO
SVCCESSO
CAESENNIA- VICTO
C V N
RINA-CONIVGI
SVO
8.
Fecit
per due
dei
Targhetta
marmorea
:
ansata
9.
In
lastra
titoli,
(m. 0,20
0,075)
DOMITIAFAVSTA
V
MFVLVIVSM-L
ANN XXVI
AVCTVS
11.
10.
Lastra
marmorea
:
scorniciata
Lastra
marmorea
scorniciata
(m. 0,38
0,33)
(m. 0,69X0,38):
CFVTIO
CHR ESIMO
VIXIT
IVLIA
MODESTA FECIT
IVLIAE
PRIMAE MATR1SVAEDVL
ANNIS XXV
FVTIA
NVSA
PATRONA BENE
ET MERENT EVPHEM VS
I
-
12.
Lastra
marmorea
scorniciata
13. Targa
titoli
(m.
0,50X0,12):
basso di
fiori
stilizzati
(m. 0,31X0,15):
LCRANIVS-FELIX
EMIT-LOCVM14. Cippo [di travertino
HEDONE
VIXAXVI
0,88
15. Lastra
FVTI A
NICARCIS
marmorea mancante
SIBI
(m.
del-
0,29)
IVLIADL
pr Ima
sibi
V AE AN
I
ROMA
16.
19
ROMA
17.
Lastra
marmorea
(m.
0,15
Lastra
marmorea
(m.
0,40
X0.47):
X0,18):
MATIAMAPLCRES
M-MAG! ANI
SPFCOL
PETISIAE
T LHELPINI
TELVALER1VSLJLZA
(sic)
UDADESVAPECVN1
A-
18.
Frammento
di cornice iscritta:
19.
Lastra
marmorea
(m.
0,09
la riga superiore
accuratamente abrasa
X0.21):
(m. 0,11
0,32):
MROMANVS
PETIAPVSILA* TE
iscrizione
vb
malamente abrasa:
COCTAVIVSC CLHORIDES
O C TAV A C
I
ANTHRACIVM
Anthracium
nome femminile
di schiava.
0,19):
AN
ATHONICEi
in f L1CISSIMA-FECIT
pien t
5
s s
ROMANO
qui vixit ann.
iimen-iii-die-xxI
hor-iii
niaemelissae
quae
vixit aNxviiwEN un
22.
Lastra
marmorea
(m.
0,14
C-
SVLFELII OL
EMI DE TAL
PVBL
ROMA
Lastra
:
20
solchi
ROMA
23.
marmorea decorata
da
leggeri
serpeggianti
lungo
lati
terminali
DISMANIBVS
C-SVSSVLENVS
CORINTHVS
24.
Frammento
di lastra
marmorea
scorniciata, alto
m. 0,10X0,17:
HE,
M-PRlMA
NE
AD
S\
CONTVM
SEMPERINT
sine
contumelia
semper
X0,23:
dis
ma N
B V S
E-T- FTA E
ANN-XIIX
XVIIII RIMVS TATA p
VIXT
AN
P
XI
27. (m.
0,10X0,22):
0,18)
0,31):
~ NO
,
CIAE
/WrfERISQVE-A LV.X.T-ANNOS
DOPE
31. (m.
^^^
0.10X0,14):
.
VSALAP VSALA
P-TIA
30. (m.
0,15X0,16):
32. (m.
0,14X0,19):
P
TIA-C-L
C PX
TYRRHH
OD
GR/
L- /
ROMA
21
34. (m.
ROMA
33.
(in.
0,18X0,26):
0,10X0,16):
CHI
M
I
ERATl
E
NIISIBI
0,08)
:
0,10):
ALI LIX
37.
MI
XXXVI
alla
Frammento
pertinente
parte
inferiore
di
lastra
di
travertino,
alta
quale conteneva, come appare iscrizione da attribuirsi a quella classe che nel C.
m. 0,21
X 0,18,
il
la
dal
I.
:
L. VI, pp.
1355
3502
com-
presa sotto
titolo
di
Ada
ad sepulcra spectanta
YNDI
CAVSAI
\*IVMDEDEROL] V\S T R N V M V T|
I
BVS-
COMMV|
E. Ghislanzoni.
da Roma,
in
localit
prima
di
giungere
al
XVII
chilometro,
facendosi
silicei.
m.
0,90 e lo spessore
m. 0,60, distanti
m. 3,35, facenti parte di costruzione dei tempi imperiali. A questi pilastri sono addossati nel senso della lunghezza altri muri costruiti con filari di piccoli parallelepipedi di tufo e ricorsi di mattoni alternantisi fra
posteriore, circa del in cui
loro;
costruzione di et molto
di
rimane
la soglia di
di altre soglie.
La lunghezza complessiva
18,50 ed
ha
la direzione
La pavimentazione a
zione in laterizio;
ma
in
Questa
pavimentazione
trovava al di l e
qua
del
in
modo da supporre
che, dal lato che guarda la via Ostiense, dovesse far parte di un piazzale scoperto.
OSTIA.
22
REGIONE
I.
Via Salaria.
minata Sette Bagni,
di
Presso
il
di propriet del
il
settimo miglio della via Salaria, nella tenuta denoprincipe D. Leopoldo Torlonia, durante i lavori
il
casale
medesimo
tufo.
Alcuni
;
di
questi, ancora a posto, sono cuneati e fanno parte della volta o luce
si
del ponte
altri
rinvennero rovesciati nel fosso, nel cui fondo giacevano vari fram-
menti
di
marmi
lavorati.
Fra questi notevole un torso di statua muliebre di marmo, di grandezza naturale, vestito di tunica cinta sotto il petto ed accinghiata sulla spalla destra. Incastrato alla parte inferiore della statua un grosso lastrone con tracce del sostegno.
probabilmente una
marmoreo
facce
di
Diana, tanto
di
pi
che
vicino
al
torso
si
trov un frammento
un simulacro
Si rinvennero inoltre:
le
;
un frammento
un capitello d'ordine dorico con grande abaco nel cui piano inferiore rimane VI ATOR COS a grandi e belle lettere il resto d' iscrizione ed un frammento
M
A. Pasqdi.
COLLEGI
Regione
(LATIUM ET CAMPANIA).
LA TIUM.
XIV. OSTIA
dei
sotto la Porta
romana,
che unisce
quella dei Sepolcri con la Ostiense, piega in curva a sinistra e continua sotto quella
la fogna piega
tinuando sotto
ha ridato recentemente
1911,
in
raccolsero
marrone
una lamina
di
piombo
leggersi,
eviden-
REGIONE
I.
di tufo.
23
tuli
OSTIA
Fra
le
in blocchi
parallelepipedi
Le fondazioni sono a
scendono per circa sessanta centimetri nella sabbia. Nel centro uno strato di pozzolana battuta con qualche frammento di mattoni, pezzettini di travertino e di tufo: circondato da un muro di tufi informi, largo m. 0,70, alto m. 1,00. Nello spazio
interposto tra questo
muro
si
rinvenne nella sabbia a m. 0,20 di profondit un'olla cineraria con resti di cremazione.
dopo la via trasversale, fu riconosciuto un cippo di travertino di cui Iorio superiore. Tale cippo, che rimasto al proprio sito, presenta
titolo sepolcrale
fLITICoHORvTPR
OSTIE NSES-LOCVM- SE PVLT
DEDERVNT
PVBLICOQjFVNERE EFFERVN
DECRERVNT qvod
in
incendio
(sic)
RESTINGVENDO InTerIT
IN F IN AG
PXII
XXV
C. I. L.
VI
XIV,
215
e 223,
quella
C. I. L.
VI, 2609,
proveniente
dalla via
Ostiense.
Ma
particolare interesse
ha
il
bollo
di
mattone da
ai
me
pubblicato nelle
ai
vigili.
Notizie,
1910,
pag. 514
da
riferirsi
piuttosto
pretoriani
che
Si
detta coorte
fu in Ostia sotto
il
il
Augusto,
Roma. Per
morto nell'estinzione
di
augustea.
La tomba
le indagini
arriver con
Nella copertura della fogna della via dei Vigili sono stati riconosciuti moltisi bolli C. I. L. XV, 1094 b; onde nessun dubbio pu sorgere sulla et della sua costruzione che appartiene agli ultimi anni del primo secolo dell'e. v.
Nella caserma dei Vigili
(tg.
1) fu
OSTIA
24
caserma stessa
si
REGIONE
I.
Nel
notano chiusure
tarde tra pilastro e pilastro, chiusura della porta che dava alla scala e chiusura di
uno degli ambienti: chiuso era stato pure l'accesso alla fontana, la quale era da questo lato come dall'altro. Egualmente nella met orientale del lato settentrionale del portico
vede chiuso questo dove forma angolo, e pi in l tra il secondo e il terzo ambiente contando dalla scala. Il muro che sorge presso l'angolo rafforzato da due archi, di
si
REGIONE
li
Lo spazio
tra
in
i
25
si
OSTIA
cui
l'
inferiore di scarico.
vi
si
non fu chiuso
con muratura:
vede la soglia
travertino, quale
si
ha
nelle taberne.
un dato tempo questo angolo della caserma fu ridotto ad abitazioni. Per il fatto che due di esse avevano l'accesso dall' interno dell' edilzio, crederei che questo fabbricato non fosse pi adibito a scopo di caserma e che quegli adattamenti si dovessero attribuire
ad et posteriore.
i
due muri
suddetti,
immessa nella
terra,
si
ha
primo vano a destra del vestibolo misura m. 4,80 per m. 4,30. La porta l'arco, e misura m. 2,13 X 1,49. Nella parete di fondo sono tre finestre a feritoia
Il
Le
m. 2,75. Il pavimento a mosaico bianco e nero a disegno geometrico. conservano pareti gli avanzi degli affreschi. Quella a destra a riquadri rossi e
gialli con
due alte colonne: nel riquadro centrale si vede una figura virile nuda con la destra alzata. La parete di fondo ha simili riquadri: in quelli rossi si vedono rami
di fiori e nel centrale
il
fatto,
si
che
si
sembra potersi scorgere una figura. Notevole in questi affreschi osserva anche altrove in Ostia, cio l'abuso di linee oblique che
non
In questa stessa parete in alto a destra scorgesi un graffito, probabilmente portante una data. Il secondo ambiente fu pi tardi, come quello di angolo, aperto sulla via; e per
giustificano.
secondo
la trave
muro con
il
tre
finestre a feritoia
muro
sottostante
si
m. 2,15 per 1,48. La soglia di travertino in pezzi, perch ha subito il fuoco. Sotto il pavimento da sud a nord corre una fogna. Il secondo vano di m. 6,42 X 4,95, ha sulle pareti tracce d' intonaco. La parete
nord ha la risega al di sopra del pavimento.
Nel
cortile
vennero
in
Negli scarichi
si
raccolse:
Terracotta.
Mattoni con
bolli
CI.
L.
XV,
38,
41 (2
es.),
79 (2
b,
es.),
6-,
1066, 1094
1115
a)
palma
il
I.
L.
XV, 4:
Horeis
Postumianis
Caesaris
Inoltre
n{ostri)
il
A(ugusti),
anche
vicinanze di Ostia.
bollo
SOS\
4
Voi. IX.
OSTIA
26
REGIONE
I.
rettangolare in un pezzo di mattone pi alto dei soliti e ad impasto pi grossolano. Si ebbe quindi: un pezzo di grande vaso a smalto verdognolo (diam. m. 0,095), con
una specie di medaglione, nel centro del quale si vedono le gambe nude di un putto e la parte inferiore di una lorica;
una lucerna (forma Dressel 28) con conchiglia nel disco. Bronzo. Lucerna (forma Dressel 28). Piombo. Due tes-
sere.
..
Sull'una (diam.
mm.
19)
si
legge da un lato
CVR
;4r
sull'altra
M ...
(?)
Rostowzevv
n.
che
si
sembra simile.
una figurina di terracotta (alt. m. 0,123), rappresentante una donna con veste lembi cadenti, il braccio lunga e manto cinto alla vita con destro alzato, la mano sin. posata su un cesto che sta sopra
Negli scarichi del teatro
si
raccolse
Fio. 2.
(tg.
2).
Prosegue lo scavo dietro il Piccolo mercato. Ho accennato pi volte a blocchi di tufo che si vedono in fondo al Piccolo mercato, sui quali costruita parte del muro
meridionale di questo. Di tali blocchi venuta in luce la facciata sud nel vano che sta dietro al quinto del Piccolo mercato e che appartiene ad un edificio costruito, a
blocchi
Esso,
parallelepipedi
in
altezza
poi
si
come
si
gi detto,
piega all'an-
golo nord-est dell'edificio, e qui su questo lato verso ovest presenta dei blocchi spor-
come anche
muro
dopo
il
Piccolo mercato.
lo
muri che
necessario parecchio
Bisogner mettere completamente in luce quel muro; per questo lavoro per sar tempo, essendo lo sterro tutt' altro che facile. Ma sembra di
si
il
mare
ai
tempi
della repubblica.
Lungo
il
melma
AYrcqoa
i
b)
raxAz
C. I. L.
bolli
XV, 1029
e e
1432.
D. Vaglieri.
REGIONE
I.
27
POMPICI
CAMPANIA.
XV. POMPEI
Il
il
lazione seguente:
Si sono continuati gli sterri lungo la via dell'Abbondanza, discoprendo altre parti
che qui
si
aggiunge
(tg.
1).
2.
K<
R C g:IX.
InsVTL
TE
-^ 3
metri
l VI
Ins:V|I
Rtg:!
i )
FlG.
1.
A)
Fu rimessa
del
Reg. IX,
d'
ins.
XI
e 4,
mese
muro
posto tra
vani
ingresso
disotto del
programma n. 14 nella precedente Relazione (cfr. Notizie 1911, pag. 457) sono apparse quattro linee sottili ad inchiostro nero, con due o tre parole in ciascuna
senza che per altro se ne intenda
:
linea,
il
significato.
Cominciano tutte
quattro le
le lettere di
SVMA Vi sono parimenti apparse, anch'esse tracciate in nero, un certo spessore, ma molto frammentate or SOI Il largo vano della bottega n. 4 ci ha rivelato una nuova specie di chiusura. Esso era chiuso nel momento della catastrofe, con una lunga serie di strette tavole
linee colle lettere
. :
.
verticali mobili,
lasciata dal
immediata riproduzione dell' interessante imcemento, che ci ha offerto la forma di due terzi della chiusuo posto.
fin
forma
stata collocata al
qui
il
si
restringe
a questo punto bruscamente e gli edircii seguenti, a incominciare dalla bottega con-
POMPEI
per quanto
28
si
REGIONE
I.
tigua
(fig. 1, n. 5),
avanzano
di
pi sulla
via.
4 e 5 ed occupa tutta la larghezza del una vera e propria insegna. Sulla parete
fig.
3, che
le
botteghe
Fig.
2.
in quella rappresentanza
un piccolo dado; 2)
cromi, gialli, procedendo da sinistra a destra (fig. 3): 1) un imbuto appoggiato ad tre oenochoai di altezza varia; 3) una maestosa anfora le cui
anse terminano, in gi, in due mascheroni a rilievo: il vaso munito di due altre anse, saldate quasi al fondo del recipiente ; 4) un vaso di forma emisferica, la cui ansa
reca sull'orlo
il
frequente motivo del dito umano. Sull'alto dello zoccolo, al disotto dei
come
si
fig.
3,
in
('):
1)
ASVETTIVwi. CerTVM
la
d v
da
Per
che
faceva
letto a questo
programma,
quest'altro
2)
A
Ove non indico
il
1
I
REGIONE
I.
programma
clie
29
AED
del precedente, pochi
di calce:
POMPEI
resti
di
mano
3)
ASVEtlium
VM
Fig. 3.
Infine sullo
graffito il
spazio
occupato
dalla
parola
\_Cer]lum
del
programma 3 vedesi
nome:
4)
AMANIO
la
Sembra che
sua fronte, a
soli
si
bottega
n.
momento che
le
la
m. 4 dal marciapiede,
un
tett,
cui tegole in
gran numero
loro nel
momento
dello scavo.
Su pezzi delle
POMPEI
30
Claudi Aug.
I.
REGIONE
I.
bolli
figulini
1) \_Ti~\
(ib.
Polisci (C.
:
/.
L. X,
8042, 30);
2) (in
due esemplari):
Ansi
8042, 9);
3) (ng. 4)
Fio. 4.
male impresso,
leggere:
datane
nel voi.
cit.
del
C. I.
L. 8042, 160.
chiaro dovervisi
Tre,
cio Ponlius
Trebius, e non
Vu Tre come
fu ritenuto.
Sulla parete a d. della bottega indicata, al disopra dello zoccolo di coccio pesto, sono apparsi questi programmi elettorali
:
5)
PPAQVIVMTTvirid
qT
6)
Attraverso
7)
si
scorge:
GAVIANVM
ALBVOJS AED
di
8)
Degno
si
speciale considerazione
il
programma
9, sulla
alcun dubbio. Esso appartiene a quella serie poco numerosa di programmi, nei quali
al
duumvirato ed
all'edilit (C. /. L.
IV, Indices,
II
si
viri et aediles, pag. 770). Sull'aspirante all'edilit non v' osservazione da fare:
egli
tanti
programmi
elettorali,
nei
quali
vede proposto (C. I. L. IV, Indices, pag. 771). Ma chi sar mai il candidato al duumvirato che appare nel secondo rigo, adombrato 'sotto la breve indicazione Cn ?
Non
non
v' traccia
si
ed a
per conseguenza
il
pu supporre un candidato
N (?);
cui genti-
REGIONE
I.
31
tre,
POMPEI
lizio
cio
L.
al caso nostro, percli il primo e vedono proposti, e nessuno dei tre ha C. I. L. IV, Iadices, pag. 771). L'unica ipotesi che si presenta il prenome C. (cfr. probabile quella di supporre che il secondo candidato fosse fratello del primo, e fosse per brevit accennato col solo praenonten. Integrerei per conseguenza il secondo
e L.
il
Numisius Rarus
al
ma
terzo non
duumvirato,
ma
all'edilit si
Cn.
[Licinium?
.]
Ifvir.
i.
d.
Meno
difficile
a spiegare
il
pro-
gramma
a
Un
ora per la prima volta, non incontra difficolt ad essere ammesso, vista la presenza
Pompei
della gens
Gavia
di cui
restano tante
memorie epigrafiche
1").
(C.
/.
L. IV,
Indices, pag. 744, col. 4; pag. 770, col. 1, e pag. 771, col.
Sul gi indicato muro sporgente, fra le botteghe 4 e 5, si vede elevarsi per due metri circa, al disopra del piano di posa del tetto di copertura, un rustico pilastro di pietra sarnense, ritto, in posizione verticale, destinato a sostenere, come a me
sembra, la meridiana che
alla bottega
n.
si
mezzo della
via, davanti
5.
inciso e
rubricato
il
quadrante:
larghezza
B)
Keg.
I,
ins.
VII
Da
dei
alta,
essendosi messi
ma
paziente lavoro
si
provveduto
i
ad assicurare
fig. 1,
sono
gi segnati, in a,
resti
imposto ai vani 2 e 3,
secondo,
al
assicurato nei
del
del
giorno 26 gennaio,
mq. circa del pavimento. Sul pavimento stesso nel m. 0,12 con l'ansa desi-
nente in gi in graziosa mascheretta muliebre. Nelle piante ulteriori si segneranno gli altri resti in via di assicurazione: ad ogni modo devo qui ricordare che sul pavimento
del terzo balcone, imposto al vano 5 non ancora scavato, erano collocate alcune anfore
vinarie,
meno
di
mucchio
travi
come
di quello al
ivi
sviluppatosi
i
momento
fori
occupati da
carbone.
vano
n. 3,
del balcone sovrastante al il giorno 11 gennaio, al disotto ed a m. 2,50 di altezza dal marciapiede, si sono raccolte tre boccette di
m. 0,07X0,08X0,115 e quattro olle ovoidali rustiche di due delle quali biansate, alte da m. 0,18 a m. 0,23. Dagli strati superiori,
POMPEI
vano
n.
il
32
infine
e
REGIONE
I.
4,
proviene
e
una lucerna
reca
di
terracotta
nel
giorno
27
manca
dell'ausa
del
rostro,
impresse
disco
quattro rose.
d.
del n. 4,
si
letto
il
9)
C-
CALVENTIVM- SITTIVM
distinti con
i
(m)GNVM' u-vk-oT
e,
pi a
d.,
sullo
zoccolo rosso, al
disotto dei
programmi
nn.
18-24
seguenti graffiti:
. .
10)
MVLI
(Mul?)
14)
MAG1STR NVC
fortuiti.
all'ufficio
(Magistr
Nascer
.])
C)
Il giorno
Travamenti
un dupondio
ed
di
Vespasiano
(Cohen 411), col tipo della Roma vato nella campagna a sud di Pompei, nel fondo Santilli
bronzo di Augusto col
il
giorno 26 un piccolo
nome
dei Illviri
M. Della Corte.
ROMA
33
ROMA
Anno 1912
Fascicolo
2..
I.
ROMA.
Nuove scoperte
11
cav.
dell'ufficio
Koma, comunica
il
le
mese
di febbraio.
Regione
dello
VI.
chiesa evangelica tedesca, stata rimessa in luce una stanza con le pareti laterizie
ha l'ingresso, largo m. 0,80, praticato nella parete ovest. V' il pavimento a mosaico fatto di tasselli bianchi e neri a figure geometriche. Lo formano una grande fascia nera, un'altra
spessore
di 3, ed
bianca pi stretta, ed una terza pi piccola sottilissima, nera; quest'ultima contiene sette file di circoli a tasselli bianchi alternati, entro i quali sono iscritti dei poligoni
stellati curvilinei
m. 0,28
di diametro.
La stanza suddetta
fa
queste Notiiie, pag. 14. Trovasi alla distanza di m. 12 dall'angolo formato dalla via Sicilia con la via Toscana. 11 pavimento a m. 1 di profondit dal piano stradale.
Le
tegole ed
mattoni rinvenuti
fra
il
terriccio,
hanno
bolli
C. I. L.
XV, 92 a,
Regione
VII.
ss.
Vincenzo ed
0,57
corinzio, a foglie
Voi. IX.
ROMA
34
lo sterro
ROMA
per la costruzione
Regione
il
Banco
4 sotto
piano stradale, sono stati scoperti due pilastri di travertino, distanti l'uno dall'altro
m. 3,90. Ciascun
una sporgenza
di
pilastro misurava m. 2 di lunghezza e m. 1,07 di larghezza, con m. 0,43 X 0,97. I pilastri poggiavano su di una platea di travertino dello spessore di m. 0,30, la quale si estendeva verso l'antica via Flaminia. La direzione dei pilastri era parallela a questa via, cio da nord a sud.
Via Cassia.
di
Durante
lavori di
ponte
Molle,
si
rinvenne
un cippo
di
travertino
(m. 0,80
0,32
X 0,15)
con
THOANSCORNVT1
L ACCENSVS IN FRON DEI P XII IN ACRO
P XII
(sic)
(tic)
Via Latina.
in
i
localit
punti da scavare furono guidati dall'affiorare di alcuni parallelepipedi di peperino, quali, appena liberati dalla terra, bench rovesciati, si riconobbe aver costituito
nucleo di un sepolcro, che
si
il
Latina, poco
e per
il
numero
per la
loro
disposizione
monumento
sepolcrale.
la
Fu
quindi accolta
con
piacere
dall'autorit
competente
domanda
di
scavo
regolare, avanzata dai proprietari del terreno signori fratelli Gioazzini, e le indagini fatte, bench rimaste incomplete, hanno avuto notevoli risultati. Si mise allo scoperto
tutto
il
m.
8.
Si scoprirono
poi tre ordini sovrapposti di massi di travertino che poggiavano sopra una platea di
grandi lastroni parimenti di travertino. La larghezza dei massi di insieme formavano all'interno una cella sepolcrale larga m. 3,G0.
Si di cui
in.
2,40;
tutti
il
protlo alle
rgg.
2 e 3.
Dalle
loro
dimensioni e sagome
si
deduce
monumento.
ROMA
Fra
svariata,
la terra, oltre a
si
35
di
ROMA
fregi e di decorazione
numerosissimi frammenti
marmorea
marmo
lunense
(alt.
m. 0,26
0,155)
era certamente
lit di
il
una rappresentanza, ricavata da una fotografia (fig. 4). Essa ritratto di uno dei personaggi sepolti nel monumento, la cui quaci
militare trionfatore
le
il
capo.
di
ottima fattura, e
lo stile
jHorf!U'
Fio.
1.
la fa risalire
od
al
principio del
II
secolo.
Doveva
far
parte della
decorazione esterna del monumento, racchiusa entro un clipeo, insieme con altri ritratti di defunti. Si rinvenne infatti una seconda testa delle stesse dimensioni della
precedente, la quale,
e,
se non
iscrizioni
funebri
si
recuper
di
soltanto
un frammento
far parte
marmo
ROMA
dAVHNO
marmo
pario,
36
ci
ROMA
presenta soltanto le
Nello spazio gi occupato dalla cella stavano sepolti numerosi resti di un grande
sarcofago di
gi
magnilico
stessa.
notevole
IO
I
30
L
Fio.
2.
per le dimensioni e per la buona esecuzione dei rilievi, e per lo stile die lo
lire
fa
risa-
alla
met
del
11
secolo
dell'impero.
Sventuratamente non
uscito
dalla terra
'
in
?o
I
L_
so
,J
Fio. 3.
una parte dei moltissimi frammenti, che si potuto sinora rimettere assieme, ne ha ridonato quasi tutta la met sinistra, compreso il lato ed il fondo. Esso era cos composto: su di un semplice basamento formato da un piano e da un toro, s'innalzano le quattro facce; su ciascuna delle due maggiori (la lunintero
:
rispettivamente
di
m. 1,09
di
m. 0,88;
la
ROMA
37
di
ROMA
m. 0,90,
lo
spessore
m. 0,10) ricorrono
tre grandiosi
encarpi,
tenuti da
lemnischi formanti
grandi nodi nelle legature; dal mezzo di ciascun L'iicarpio, pende un grappolo d'uva. Sul lato minore (lungo m. 1.05) sta un solo encarpio simile agli altri. Agli angoli nodi sono sorretti da quattro Vittorie alate, gradienti su di un risalto del marmo i
scolpito a guisa di base:
lembo
Fio.
4.
della tunica in
modo da
gamba
si
avanza. Gli
ambo
essi
altri legamenti degli encarpi sulle facce maggiori sono mani, da quattro putti seminudi, che guardano a sinistra, e poggiano anche su di una piccola base. Negli specchi semicircolari, formati dagli encarpi, sono
sorretti, con
le
occhi scolpite delle belle teste di Gorgoni alate, alle quali la bocca socchiusa e gli
sommamente
il
il
aggrovigliando
le
mento della Gorgone, formano un elegante anteriore, invece della Gorgone, racchiudeva una
il
m. 0,24), e non
a
pu
Il
cui
sono
stati
pure
ricuperati
molti
frammenti,
(alt.
era
due
m. 0,31). Ciascun
KOMA
il
38
l'
ROMA
timpano
ornati,
listello.
da
ovoli,
divisi
da un
sottile
a nord-ovest,
il
si
antica
via
(fig.
1,
lett. B),
quale
indica
che
ivi
presso
si
distaccava
dalla sinistra della via Latina un diverticolo in direzione da ovest ad est. Si videro
anche
resti di costruzione in
appartenenti ad altre
tombe
G.
Mancini.
Via Laurentina. La
notizia che dietro l'abside della chiesa maggiore dell'abazia alle Tre Fontane,
marmorea
di considerevole pregio,
recentemente
i
scoperta; e diede
ordine
all'Ufficio
Roma
di prendere
provvedi-
menti necessari per impedire il trafugamento che secondo venne riferito si tentava di farne. La mattina del 3 marzo quella scultura veniva trasportata nel Museo
Nazionale
(rg.
e 6).
che manca di ogni traccia dei piedi o dei sostegni, ha la solita forma dei
romani il soffice materasso, ricoperto dello stragulum rimboccato, sta sopra un piano con orlo leggermente sagomato; sul materasso, da capo, il capezzale, e sopra questo l'origliere ('). Tanto il piano del letto, quanto il materasso sono per bene indicati
soltanto nel lato anteriore
fa
;
il
marmo
lavorato di gradina, e ci
supporre che la scultura fosse incastrata tra le pareti di una camera o in una specie
rettangolare
il
di nicchia
lunga
larga quanto
il
marmo.
Il
letto
ha da capo
e nel
l.
Sopra
il
apparente et di 18 anni, il quale avvolto, come d'ordinario, nell' opertorium (*), che per gli lascia scoperti le braccia, il petto e il ventre: un lembo dell' operto-
rium
sono
sulla spalla
sinistra;
il
braccio destro
(purtroppo la
mano
l'avambraccio
frammentati)
sul
adornato,
nella parte
sul seno
superiore, di un'armilla,
un poco
ripie-
mano posava
Il
formato
dalle
ammas-
sate
basso
ventre.
braccio
destro,
abbandono,
espresso
con
efficace
il
naturalezza,
parte
materasso; e la
dosso ha
le dita piegate,
maggiore evidenza l'anello: fra il dito leggermente, quasi ad impedire che esso rotoli sul materasso.
(')
(')
ROMA
39
ROMA
Fio.
5.
ROMA
Le gambe, come abbiam
la destra
41
lino al
ROMA
malleolo;
Questo atteggiamento delle gambe frequentissimo nelle figure sdraiate, tanto nude che ammantate, specialmente se un po' voltate su di un fianco. Tale motivo artistico, che serve ad interrompere la linea monotona delle gambe distese, determina un certo numero di
poggia
polpaccio
ripiegata.
col
sopra la
gamba
sinistra
le
marmo
Fig.
6.
contrario,
con
nobile
morbidezza
trattato
il
e del
Ma
la
ammirazione,
mancanza
un
una bella
in alto,
bocca chiusa, con degli occhi aperti ad uno sguardo ritta i quali pare fissino con soave serenit una persona che stia
dolcissimo, vlti
l
un poco
presso.
La
fronte,
non angusta, bellamente incorniciata dai morbidi capelli raccolti in piccole ciocche
alquanto ricciute, le quali sull'occipite sono pi leggermente indicate. del capo formata con un tassello che ha la forma di una callotta.
Notizie Scavi 1912
La sommit
Voi. IX.
ROMA
un
semplice
tassello,
42
ROMA
Sulle prime io ritenni, e credo che altri ancora lo avessero ritenuto, che questa
non
fosse
ma
un vero
lasciando
calotta, non
Presso
e delle stesse,
rimangono ancora
coli'
gambe
gambo
pieghe
protesa verso
il
giovane,
appena tocca
le
in
Questa figurina rappresentava con ogni probabilit un bambino con offerte, come un coperchio di sarcofago del Museo delle Terme ('), o piuttosto un Eros, come
un
coperchio
simili.
in
di
sarcofago
un
2
(
),
e in
altri
coperchi
A
a
come desumesi
dalla direzione della coda, salito da terra sul letto dall'angolo che
sinistra di chi
guarda
la scultura.
il
mano
il
il
serpe e l'uovo,
serpe
dell'anima
),
quindi bene
il
si
addice in una
giovanetto defunto
).
Non meno
presentanza dell'uovo,
nell'arte antica
6
(
).
il
quale,
come gradita
prima anche
tanto esemplificato
la
giustificata la supposizione,
al
quale,
come
ho detto,
si
affacciata a tutta
ad indicare che
il
ci
modo come
di
trattata
(come
le
ciocchette
sulla
fronte),
che
noi
ci
riporta all'et
Augusto
e dei
abbiamo diunanzi a
un
dei primi
Ghislanzoni.
(')
P.iribeni,
(')
(')
Guida del Museo Nazionale Romano, pag. La Galleria Giustiniani, tav. 89.
Marchi, II culto privato di
21,
n.
104.
De
Roma,
I,
pag. 78.
p.
(*)
(') ()
Archiv far Religionswissenschaften XI. 1008 Cfr. Helbig, Fhrer I n. 623, 673 e 674.
Martin
l.
530
e segg.
P.
Nilson,
(in
Archiv fr Rd'ujionswissen-
schaflen,
e.
ROMA
"
43
big.
ROMA
Alfonso Brugnoli, sulla destra della
Via Nomentana.
via
Nomentana,
al n.
civico 44,
eseguendosi
di
la
costruzione di
i
un
una
villino, si rinvennero,
ad un metro circa
seguenti
e di
oggetti
marmoreo con
un cinghiale
situla (m.
(m. 0,42
X 0,32 X 0,15), due frammenti di decorazione marmorea a 0,35 X 0,09), un piede di vaso in travertino baccellato (m. 0,70 X
rosoni 0,43).
Al 7 chilometro, pure sulla destra della via medesima, nella tenuta Aguzzano di propriet del principe Lancellotti, in una cava di pozzolana, a circa 600 metri
dalla via Nomentana, sono state rimesse alla luce alla profondit di m. 2 dal piano
di
campagna, alcune tombe scavate nel vergine e ricoperte da tegoloni. Ivi presso si scoprirono altres avanzi di un antico edificio in muratura, formato
filari
di
filari
di
laterizi.
Via Salaria.
Nello sterro per la costruzione della nuova via dei Parioli, alla
distanza di m. 60 dal bivio formato da questa via con la via di Porta Pinciana, a
di
campagna,
stato scoperto
un breve tratto
di
stradale
Parioli.
cavo per la nuova fogna, nella zona di terreno compresa tra il al Giardino Zoologico ed il bivio di via Parioli con la via che d accesso nuovo viale
Facendosi inoltre
stati
Madonne, alla profondit di m. 2 circa sotto il piano di campagna, sono messi in luce alcuni muri in opera reticolata e laterizi appartenenti a sepolcri. Avevano lo spessore di m. 0,20 e m. 0,70, e la direzione da nord ovest a sud est.
delle Tre
Verso
di
il
alla
profondit di m. 2 sotto
il
piano
alti
formae erano
il
limitate
a nord ovest da un
muro
m. 0,70,
da grossi parallelepipedi di travertino che si internavano nella parete del cavo. Di fronte al nuovo viale che fiancheggia la villa Umberto I, sempre negli sterri
per la fogna,
si
scopr
una lastra
di
0,65
0,18,
che
formava
le
la chiusura di
corrispondente al di
sotto
con la bocca di
vaso
fittile,
stavano
gli
le
Durante
1.
sterri
vennero in luce
le
seguenti iscrizioni
e scorniciata
Frammento
di targhetta
marmorea ansata
(m. 0,12
0,10
X 0,04)
CALTILIA LCALTJLI
NICE
ROMA
44
KM.MA
2.
1,35X0,35X0,18):
VS L
L-ANSVLEIVS-LL-
LICCAEVS
5.
PRECILIAOLNICA PRECILIAOL-
PHILEMATIO
LOLLIAQ^L-
HERACLEA
10.
3.
1,00
X0,40);
FECITCLAVDlAAMANDw
coniti
0,26
0,04)
0,28X0,25
(m.
6.
Frammento
di lastra
-marmorea
X0,03):
0,20X0,15X0,04):
M SECVNDINAE
D
VSNARC
(tic)
CONSERVE- SVAE
is
SVS- PIAE
FBMETSIBI
5.
CPORCIVSCARI
CVS EX- INDVLGEN CAVIA-MARCELLINE
(tic)
{sic)
7.
0,15
0,10
0,03)
8.
Id.
id.
:
scorniciata
(m. 0.24
0,15
0,05)
..
.SANNOR
..I
perPETVVS... JV1VS-
ALVMNO
P
su
in ag R- P
XX
ROMA
Frammento
marmorea
45
ROMA
Frammento
in tufo (m.
9.
di lastra
10.
di
di cippo terminale
(m.
0,12X0,12X0,04):
...
..
.
tomba
0,27
X 0,40 X 0,20)
MESO ACTOR
IN
...
FRON
P XII
di
tomba
in
12.
0,94X0,31 X0.15):
tagliata
X0.72 X0,38):
I
R O NT
X1
IN
FR PXXIIII
IN
AGRPXXXII
marmorea
0,04)
14.
:
IN- A-P-XII
13.
Frammento
di lastra
Id.
id.
id.
(m.
0,25X0,I7X
X0,12 X
0,03):
nar
eu S E B
1 1
S S us
in
PACE
sepolcrale metrica
15.
Frammento
di
lastra
d' iscrizione
(m.
0,17X0,11 X0,02):
NVS
RE VS A E TA S
SASVAE
5
MVNVS- AMANTI
ISSITTIBICVRAMEI
Nei lavori di ampliamento per la costruzione del nuovo villino Boccardo, neltra la via Pinciana ed il viale Parioli, si rinven:
1.
1,40X0,47X0,30):
ORFIAT- F TERTVLLA
INFRP-X1V
IN AG- P -XII
ROMA
46
0,35X0,40X0,04):
Nella
parte
posteriore
ROMA
leggesi
in
buoni caratteri
caratteri di et posteriore:
D M M- LICINIO- M-FCRAS
SOVETERANOEXCHO
IT-PR-VIX-ANNIS-LXXV
5.
M-LICINIVS-MERCVRIVS
LIBERTPATRONOBMes
FECITSIBIET-SVISLIBERTIS
AVTEMVRBANA SO RORH VZVS Q_ VIX- BIR CO ANN- XIIII M VIII -D XXIISDEM DIE SOROR
TA
LIBERTABVSQVE
10.
POSTERJSQVEEORVM IN-AGPXIN-FPVII
stile
ANNX
ETDIES-
g'^"^^^
Lo
crali
della seconda epigrafe esce dalla forma ordinaria delle iscrizioni sepole si
romane,
si
notevole
altri
in
segno
per
consonantico
hanno
esempi
;
2466);
Zoviano = Ioviano
xCovg
= xolovc =
(C.
nell'epigrafia e
cio: ZovXiai
(C. 1.
(Luzus
= Lujus),
L.
del che
''
IovXicu
{CI.
'
Ottilia
L.X
719); Zanuari
= lanuari
VI 10939,
(C.
I.
L.
I.
L.
XIV
= 'Iovffiog
5.
1033);
Zovorivog =
Iovarog {Bull,
tav. Vili, 3), ecc.
(Ibid. 1881,
Frammento
di
lastra
marmorea
:
(m. 0,15
0,14
0,14 X
0,03)
(m
,30
0,30
0,07)
...
SILA
...
...S-L-NI...
OCA
I-VIC
. . .
SSENOVE
(j c )
In via Isonzo, durante alcuni lavori per la condottura del gas ad uso del nuovo
villino
Aragno,
di
si
frammento
lastra
MI
...m-AELIVS-M-/
...
sibi
ANVS-PATRVS
et-svispos
terisq. eor.
(sic)
la
case degli impiegati, stato scoperto, a poca profondit dal piano di campagna, un
angolo di sarcofago di
rilievo
marmo
met
di
un
festoncino in
(m. 0,48
0,31
X 0,34).
REGIONE
I.
Presso
l'angolo
47
OSTIA
Via Tiburtina.
formato
Etnischi, in un terreno recinto da muri, di propriet del sig. Enrico Franzini, facendosi dei tasti per la ricerca della
pozzolana, alla
piano stradale,
si
rinvennero
marmo
bianco liscio
(m. 1,10
0,50X0,18), con
fittile
coperchio a due spioventi a gli acroter agli angoli; X 0.31 X 0.22), un frammento di altra cassa simile 0,90 (m.
ed alcuni insignificanti frammenti di pauneggio statuario
X 0,22)
decorazione marmorea.
del
il
di
siste-
che orner
tutt'attorno
Laboratorio sperimentalo
si
degli
campagna,
cristiane;
marmoree con
di
s.
resti
di
iscrizioni
le altre
essi
catacombe
Ippolito,
come
56
e segg.
di
(m. 0,33
0,53
0,04)
2.
(m. 0,32
X 0.35 X 0,05)
_--, WERCVR1
Si rinvenne
WXITANNOSXXVI
INPACE
bucranio
scolpito sul
anche
davanti (m.
0,23X0,16X0,12).
G. Mancini.
Regione
{LATIUM ET CAMPANIA).
LA TWA/.
Scavi fuori della Porta, nella caserma dei Vigili e dietro il piccolo Mercato. Scoperte varie. stato fatto un tasto intorno alla grande tomba che si trova lungo la via dei
Sepolcri,
in giro
di cui
IL OSTIA
una base
si
immediatamente dopo la via che congiunge questa con l'Ostiense. Essa ha di m. 1,05 di larghezza, sulla quale stavano blocchi di travertino,
vedono
che la tomba
impronte e si sono rinveuute delle scaglie. Quella base dimostra anteriore al rialzamento del livello delle strade.
le
A
mento,
addossata alla
collocata
dopo
la
rimane soltanto
in
Qui
esservi
si
rinven-
gono nello
tombe pi antiche
OSTIA
pianta
si
48
REGIONE
i.
Nella
pag. 281),
in
della
necropoli
vede
indicato
vi
opera reticolata e
pubblicata dal Visconti (Ann. dell' Inst. 1857, un pozzo che ora ho fatto esplorare. Era costruito serviva da bocca o vera., la meta di una mola la quale
si
trov un torso
marmoreo
di statua virile,
braccio destro piegato sul petto e riposa nel sinus del manto.
Si
altri
frammenti marmorei
un
pezzo di
e
gamba (ni. 0,25); uno di un mortaio; frammenti di cornici di lastre iscritte non iscritte. Inoltre alcuni frammenti di una lastra, i quali ricongiunti, danno la
0,29
0,03):
NATALI- M
d
IME NXIDX
AVG mi M VENE RI A
il
VLCISSIMO
Q_- C
5.
piccolo
*
* *
frammento
(in.
0,105X0,10):
',
\E A\
.
Una tomba
di laiva.
il pavimento costituito di selci anche una lastra marmorea opera (m. 0,52 X 0,02 X
MGRAEClNlVS
MO-L-DAMA
AVGVSTALIS
l'urna
Probabilmente era stata posta in origine sullo stesso sepolcro cui apparteneva sepolcrale di un M. Graecinius Blaudns (C. I. L. XIV, 1503"). rinvenuta dal
dei
si
stacca
da questa, a 30 cm. di profondit si incontr un grosso mucchio di frammenti marmorei, destinati a una calcare o a essere trasportati altrove per qualche costruzione.
Moltissimi non hanno alcun valore,
ma
altri
citati
Frammenti di rilievi (sarcofagi): Torso di figura muliebre in alto rilievo, vestita di chitone con lungo apoplygma cinto, in atto di avanzare correndo; forse Vittoria
(m. 0,28X0,13). Parte di figura femminile vestita, seduta;
si
pendente
e parte di esso attortigliato alla vita e aggroviforse allo stesso sarcofago, di cui
d.,
sedile (m.
il
0,30X0,15). Appartiene
precedente.
doveva
far parte
frammento
Parte
superiore di figura a
con
viso
clamide svolazzante e pileo in testa e sopra, forse, una stella (Dioscuro). Dietro a lui un cavallo. A destra, testa di Mercurio col petaso alato. In mezzo, qualche cosa che non si ricouosce (m. 0,11 X 0,31). Gamba dritta di figura
rivolto indietro, con
REGIONE
I.
49
si
OSTIA
virile nuda,
vede
la parte
anteriore.
La mano
0,21X0,225).
Parte inferiore di figura maschile recumbente sull'acqua, coperta di manto le gambe; tiene con la destra un remo (Fiume), e dietro la prora di una nave (m. 0,30 0,33) disco, sul quale in rilievo una mano destra (tg. 1). Mano destra che regge un
aperta (discobolo?) (m. 0,15X0,22). Parte centrale della gamba dritta di figura voltata a destra; davanti, tavola o sedia (m. 0,15X0,29). Parte posteriore di un animale
marino, e su di esso la
0,31).
mano
destra
di
una
una
Parte di sedia munita di spalliera e di pulvino. Vi era rappresentata di rilievo figura seduta, della quale rimangono soltanto le dita della mano destra appog-
0,18).
Parte di altra
Fig.
1.
il
petto e
manto avvolto
sulle
un oggetto non
la
riconoscibile
(m. 0,21X0,18).
gambe. Tiene nella mano sinistra Parte di figura nuda seduta; tiene
0,14 X 0,245). Petto (?) di figura muliebre con manto svolazzante (m. 0,21 X0,17). Testa e braccio di Amorino volto a sinistra 0,22). Lato destro di parte di figura muliebre con tunica e manto svolaz(m. 0,07
mano
X X
0,21).
Due
0,29).
Amorino
a sinistra, regge un festone con nastri svolazzanti (m. 0,19 0,21). Altro frammento e frutta (m. 0,165 simile (m. 0,36 0,165). 0,19). Foglie e bacche di edera, rosone Altri frammenti di sarcofagi. Varii frammenti di statue.
Esaminando
si
le lastre di
marmo
che costituiscono
il
:
(m. 0,155
0,275
X 0,03)
2.
(m. 0,37
0,20
I
0,045)
M
NI
VV
O
SFILIO
Notizie
Scavi
1912
Voi' IX.
OSTIA
(m. 0,370
50
4.
REGIONE
I.
3.
0,20
0,023)
(m. 0,125
0,09
X 0,035)
ECITDE
VIVIXIT
FRONT
iscrizioni sepolcrali fossero stati messi in
La
La
soglia di
travertino
come non
si
di veicoli sui paracarri di travertino che stanno sugli stipiti e nei pilastri
Su
questi
vedono varii
a) a destra
graffiti,
seguenti
fila
23
22
17
////
i.
RV N
OBL
CI
13
()
(**>)
///0///COAV-POMPONIVSFKXIX
16
IXCOHIUCOHI COH V
:
b)
fila
30 28
25
COH POMPON
GAISIP
(?)
VK IVNIAS
(?)
24 25
17 16
CINCIVS IANVARIVS
a lettere grandi
id.
PO MPONIVS FELIX
LICIN1VSPRIMITIVS
LIC
misura m. 6 per
alcun
in.
(te)
Il vestibolo
di quello
avanzo.
Le
pareti
sono
ricoperte
d'
intonaco sino
erano stati
m. 1,40. Su quella a sin. si vedono alcuni segni di leggende che vi incisi a graffito. Nel vestibolo furono raccolti da sei a sette metri cnbi
epoca antica, prima che la vlta cadesse, quando la citt
di tegolosza battuta gi in
m. 11,90
e largo
m. 4,25.
Il
pavimento
La
scala e
il
sottoscala
si
in
fondo
questo
portico
trova un
muro
REGIONE
1.
altro
il
51
del
portico,
OSTIA
mezzo.
Un
muro
fu alzato al
principio
di questo:
piccolo vano, che ne risult, serv senza dubbio di latrina. Tutte queste
trasformazioni,
come
le altre
parte della
Caserma
fu
La
vi
si
stanza, dove era stato aperto un' ingresso verso l'esterno (vedi sopra, a pag. 25),
conservato pi alto di m. 4.
pesto sino
Il
muro che
e
le pareti
all'altezza di
m. 1,60,
poi continuano ad
ed ha
misura m. 5
5,15,
La
rimangono tracce
con
di
fasce
bianchi.
si
porta che dava sotto al portico fu pi tardi chiusa, un'altra nella aprendosene parete ad oriente. In questa stanza fu raccolto un frammento di una cornice marmorea (ni. 0,24
La
KAEOPDB.
Caserma
si
nella
raccolsero
gli
oggetti
qui
appresso notati:
1.
bolli
e.
C. I. L.
XV,
108, 121,
es.),
1435(4
il
1436,
2199, 2200, 2210, Notizie 1909, pag. 129; 1910, pag. 185
a lettere incavate:
ed
bollo rettangolare
VOL. Uu
marca a
lettere incavate:
DPL.
Un'ansa con
Marmo.
genda:
castone
MTO
si
marca: j/C-EV. Una XV, 6416 (forma 28). Piccoli frammenti iscritti. Osso. Tessera rettangolare con foro e legformata da dischetti Bronzo. Ornamento di ansa di vaso (Minerva
la
lucerna G.I.L.
dove al
posto
del
legge:
XV
(diain.
mm.
Caserma consistono
in
pezzi
di
muro
I
i
tanto della
Caserma quanto
stati
devono essere
della Caserma.
palma e ricci; si raccolsero pure mattoni con i bolli C. I. L. XV, 28*, 69, 103, 104, 105 d, 109, 172, 4086, 525e, 760, 958 a, 992 d. Un frammento di mattone col bollo CI. L. XV, 69
Qui
si
sta nel
muro
di
OSTIA
52
RBGIONB
1.
Sul lato settentrionale della Caserma, nel sottoscala verso l'angolo nord-est, furono scoperte due tombe ad inumazione ('), con tegole e una tavola lusoria (m. 0,79 X 0,45
X0,04):
raccolse
mo'
Non
*
intera.
al
Mercato
si
notato un
rozzo pavimento a mosaico bianco e nero ed una piccola fogna, lungo la parete nord.
Qui
si
raccolse: Bronzo.
Un
Un
archipenzolo (altezza
Fig.
2.
m. 0,035). Un campanello (alt. m. 0,045). Cinque piccoli bronzi del quarto secolo. Terracotta. Un mattone col bollo G. I. L. XV, 1053, ed uno di T. Greio Ia-
nuario (G.
I.
L.
XV, 117
Parecchi
vasetti,
seg). Quattro lucerne (Dressel, forma 31) col signum Christi. quasi a forma di uccello, a corpo semicircolare molto allungato,
coppa semicircolare
l'orlo
(alt.
iddi.
63)
pure forata (m. 0,14 0,06). Sei vasetti a ansa verticale a cornetto innestata sulpiedino campanulato, a coppa concava e fondo piano con tracce (fig. 2). Tre vasetti
fine,
dell'ansa (alt.
le lucerne in2.
D. Vaglibbi.
(*)
La scoperta
di
si
quenza.
Ne rinvenimmo
Terme
Caserma.
A me sembra
che
si
debbano
attribuire ad
dosi gli
un periodo ancora antico, in cui questa parte della citt fu abbandonata, restringenabitanti verso il mare. Quass rimase poca e povera gente che si annid nelle rovine.
REGIONE
I.
53
FONDI
III.
FONDI
Scoperta di un antico
Villa di
sacello
cristiano e di alcune
in
direzione nord ovest, furono casualmente scoperti rottami di ogni genere, che facevano
resti
di
un antico
edificio.
La
collina,
detta comune-
mente Villa (') ed elevantesi a pochissima distanza dalla grandiosa e gi illustre abbazia di San Magno, creduta dagli eruditi locali parte del cosiddetto campo De! metriano, di cui parola negli Atti dei santi Paterno e Magno ( ), e fu facilmente
nell'antichit, data la sua posizione
e date le tracce visibilissime di
eminente donde
si
domina
sito
di
una
fattoria
romana,
se non addirittura di
una
E quando,
il
facendo dei saggi per rinvenirvi dei materiali, mise alla luce in due giorni tre epigrafi latine,
sculture
cultori indigeni
una scoperta
di
pi notevole inte-
fatto,
per mezzo
frattanto
era stato
nuovamente rimescolato
il
terreno
gi smosso),
ci
procedere
di
nuovo alla
rimozione di parte
terreno,
iniziando alcuni
immediatamente
Abbiamo potuto
dove
in luce,
il
natura,
l'ambiente
scoperte
avvennero, riconoscendone
in e
La parte pi notevole dello scavo, di cui diamo qui la pianta ((ig. 1), consiste un vano, di cui una parete interamente rimessa in luce (a) e misura m. 6,05,
un'altra (b) stata da noi esplorata
per
circa
m. 9,75. L'ambiente
di
costru-
come
si
lecito credere
che
muri siano
di epoca
(')
Il
nome
quello di un paese
finitimo,
il
Monte
Villa di
San
Amante
e Bianchi,
Memorie
a causa
1903, pp. 3, 34, 291, 313 ecc.), fu assediato e distrutto per ordine di Isabella Colonna, verso
di
1537,
una
lite
srta
fra
di
il
vescovo
Giacomo
(*)
Pellegrini, esercitante su
S. Pateruus ad Fundanam civiSanctorum Augusti, die xxi, voi. IV, pg 402: .. tatem applicuit. et non procul a civitate reperit foiitein in campo Demetriano, apud quem cryptas invenit, ac in eodem loco ecclesiam deiparac Virginia dedicavi! .
Ada
Ada
trianus.
Sanctorum Augusti,
et quingentis nonaginta
die xix, voi. Ili, pag 707: S. Magnus .. mortuus est cum duobus septem martyribus apud civitatem Fundanam in loco qui dicitur Campus Mi-
FONDI
54
REGIONE
I.
chino qua e l avanzi, ed anche interi corsi di mura, per tecnica e per compattezza costruttiva indubbiamente romani. A questo si aggiunga che il carattere di costruzione
poco accurata di tutto l'ambiente si rende in qualche punto evidente, perch in una delle pareti si trovano, contrariamente al solito, adoperati come materiali di fabbrica,
una colonna
in
marmo,
anch'essi in
marmo,
le cui
facce liscie
levigate appunto
per essere
tolte,
messe
erano
in vista
menti
donde furono
i
coperte
ancora ai monu-
Anche
titoli
epigrafici rinvenuti nello scavo erano usati, con tutta probabilit, nella
il
era addirittura
impiegato per il pavimento marmoreo, pur essendo irregolare di forma e tutt'altro che integro. Incostante era pure, a quel che ci stato possibile constatare, lo spes-
B
?
FlG.
1.
ed esattamente determinabili.
Caratteristico
dell'ambiente
piccolo
rettangolare
le
(e),
di
1,34, mentre
due misurano appena m. 0,85 e l'ingresso vi pure singolarmente stabilito, compreso com' tra una colonnina (alt. m. 1,12, diam. 0,29) incastrata nello spigolo
altre
terminale della parete destra del vano, e un parallelepipedo in pietra (alto m. 1,15, facce larghe m. 0,34) con cui termina un muretto divisorio, normale alla parete b.
Un esame
frammenti
ci
di
scultura
decorativa rinvenuti
troviamo davanti
all'
un piccolo edi-
adibito
al
culto
cristiano,
VII o
Vili
Diamo
nato
1) Pilastrino (alto m. 1,06, largo m. 0,22, spesso m. 0,165) destievidentemente a figurare in incastro, come mostrano gli incavi a sezione di piramide tronca che sono ricavati in esso, per tutta l'altezza, nello spessore del marmo. La fronte, entro brevi listelli larghi m. 0,025, ci presenta una graziosa in-
Marmi.
trecciatura spiraliforme, ai cui centri, entro cerchielli, sono scolpite delle croci greche,
REGIONE
I.
(alt.
55
FONDI
Ad una
campo
dal
occu-
m. 0,185
braccia
0,145
estremit arrotondate,
tra
le
quattro
ramoscelli,
nascenti
centro
di
cui
ci
punto
di
conservazione
massima,
0,355,
mentre la fronte
larga m. 0,20
lo spessore
piccolo
incavo per l'appresatura) di m. 0,165. La fronte divisa in campi distinti, entro cui ricorrono dei motivi ornamentali. Nel primo (m. 0,175 0,155) figurata una
intrecciature
si
svolgentisi
all'interno, e coi
due spigoli
di ciascun
a se stessi. Nel secondo campo, oggi frammentario, una nuova croce a braccia cordonate, chiusa entro tre cerchi concentrici.
0,15 0,11) con intrecciature di vimini 3) Frammento di pilastrino (m. 0,15 a linee tagliantisi ad angolo retto. 4) Colonnina infranta dalla parte della base, come mostra la leggera rastremazione che, dalla frattura, va di
riore,
mano
in
mano accentuandosi
dove
la
alla linea di
un anellino. Alt. m. 1,88; diam. m. 0,34 m. 0,42 da quest'ultima, una croce profondamente incisa
listello e
nel
marmo,
forse riempita di metallo o di altro materiale (alt. Colonnina torsa, alta ni. 1,15, diametro m. 0,28. 5)
mm. 97;
largh.
mm.
71).
m. 0,47; diam. m. 0,20. 7) Base di colonna. Alt. m. 0,17; diam. m. 0,36. Sul dado rettangolare base vera e propria, costituita da toro, listello, scozia, listello e toro.
6)
Frammento
di colonnina. Alt.
la
8)
Frammento
m. 0,30;
di anta, in
marmo
Tra
largh.
listello
spess.
m. 0,085.
scanalature
(largh.
mm. 70)
gli
spigoli a
(mm.
30).
marmo
0,76
10)
X
X
0,08).
ili
Frammenti
0,36
m. 0,56
0,11
m. 0,46
(in.
0,52
0,30
X0.11;
0,23).
La
pi notevole fra tutte quella conservata nella parete a, presso dove l'accumularsi forse della terra e i pi difficili rivolgimenti del
relativamente integra l parete stessa, e l'intonaco affrescato, )in campo bianco, delimitato in basso da una grande fascia
rosso-bruna, e in alto da due fasce successivamente nera e rossa con piccoli cerchielli
neri,
tre
sinistra
(fig.
con
le
zampe
anteriori
sol-
muscolare,
figura
e gli
enormi
occhi
sbarrati.
contorni esterni
della
leggera
succede
all'interno
FONDI
56
REGIONE
I.
rosso-cupo; mentre
muscoli,
ciuffi
di peli,
sono segnati con trattolini lineari pi o meno brevi (da IO a 25 mm.), disposti spesso a gruppi in file lineari sovrapponentisi. Dietro la groppa
del cavallo una gran macchia nera corre obliquamente dall'alto in basso verso destra,
e farebbe pensare a un carro;
ma
del carro
la
forma n
le
ruote
si
scorgono,
come non
cavallo,
vi traccia
n di redini, n di figura
umana che
come
campo soprastante
entro piccoli cerchielli gialli, chiusi da linee nere, alcune croci a linee nere, che
riportano, evidentemente, al solito motivo ornamentale cristiano, di cui
abbiamo esem-
Fig. 2.
pliticazioni
X-XI
tesoro di
Ili,
fig.
775).
cui
del
si
sono
viso
in
conservate due
(dalla
fronte al
rozzamente
sono
disegnate.
contorni brevi
mento
le
facce non
segnati
linee rosso-scure;
gli occhi
sono
grandi, e le due
non
si
pu
fare
meno
miniaturisti dei
secoli
medievali
si
o di devoti,
disegnavano
visi raccostati
cos che
quasi
si
toccavano
(cfr.
lo
mi-
monaco Giacomo)
(').
XI), e l'altro
Nazionale
Parigi
(fine
del
sec. XII).
REGIONE
I.
marmi
57
il
FONDI
Da
carattere di edificio
I
risulta indiscutibile.
simboli cristiani
della pittura del cavallo, e quelli dei pilastrini, oltre che la croce incisa nella colonnina, sono delle prove irrecusabili.
Ma
marmo
possono condurci
a una anche
pi precisa determinazione
i
risalgono.
Le
trecce
in
esse svolgentisi e
caratteristici
riccioli
avvolgentisi alle
due
estremit di
ciascun
barbarica, e ci richiamano pi
(').
i
specialmente all'arte
VI
nella penuria di
:
monumenti che a
citt posta lungo a distanza da in non e diretta con Roma, comunicazione Terracina, l'Appia, grande dove si dovettero evidentemente subire in maniera non indifferente gl'influssi dello
ritrovamenti di Fondi
sviluppo artistico della grande citt. Sicch, la chiesetta dell'alto del colle di Villa di San Magno ci riporta, con grande probabilit, ai secoli VI o VII dell'era volgare,
o almeno,
se
si
impiegati
senza di un'edicola, qui nei cui dintorni le leggende agiografiche localizzarono dalla pi remota antichit la presenza e il martirio dei due santi Magno e Paterno, periti
al
Negli
di
Decio.
sterri
si rinvennero alcune iscrizioni latine incise in blocchi, adoperati probabilmente nella muratura, e una in una lastra del pavimento marmoreo. Esse sono
:
1) Blocco di marmo, alto m. 0,61, largo in fronte m. 0,89, spesso m. 0,275. integro nella estremit destra della fronte, dove per si congiungeva con un altro blocco, come mostra l'incavo per la grappa in ferro esistente nello spessore superiore
del
marmo;
Fu
sul pavimento,
di
meno
di
campagna.
bellissimi,
monumento
all'et
prima
imperiale:
AVGVR
AVG
BIS
ACCVLA
Le
tracce di lettere che
sembrano
\_(se)vf\r
quelle di
(')
un
onde
V integrazione
ci
sembra quella
di
176-188,
figure rappresentanti
monumenti
di
s.
Giorgio
in Valpolicella
(fig.
100), di
(figg.
Ravenna
(figg.
101,
130), di Cividale
cello (fig. 131);
(figg.
cfr.
108), di
Roma
1.,
Vili.
Per
perfetta-
mente analoghe
fig.
hanno
s.
in
115, chiesa di
Maria
in
monumenti di Roma (Venturi, op. cit., II, fig. 114, chiesa Cosmedin fig. 185, santo Stefano Rotondo). Vedi pure
.
di s.
Sabina;
l'articolo gi
Voi. IX.
PONDI
58
difficili,
si
REGIONE
I.
aug(uslalis)
sare,
pu anche penfarebbero
come
ecc.
ci
di
F, che
pare
di
scorgere,
pensare a [pontiy(ex) la congettura viene avvalorata dalla grande diffusione che ha avuto l'istituzione sacra dei pontefici municipali.
cognome della quarta linea certamente [ V~\accula, cognome non strano a Fondi, di cui un personaggio assai celebre porta appunto il nome di Vitruvio Vacca. Esso cognome, del resto, si trova anche altrove, come per esempio a Pompei {CI. L.X,
Il
818,
cfr. altres
C. I.
monumento
lezza del
(un blocco identico per qualit di marmi e per spessezza di taglio, era fabbricato in un muro della cappella) far parte di un tutto grandioso.
2) Grosso
marmo
m. 0,78,
in
Fu
rinalte
ed ha
caratteri quasi
linee,
evanidi.
Lettere
pi piccole:
CTA
VI VS- C-
F-
A VI VS C FLAVIVS oCTAVIVS-C-F
lllllllllllllll
illuminili
3) Lastra di
marmo
con gli
orli
basso
verso
rendendo
frammentarie
le
due
prime linee
dell'iscrizione.
Al tempo della costruzione del sacello, la lastra era adoche attesta il contadino che la rinvenne, essa
spessore m. 0,075
RENI
ASCLEPIADI ACTORI
La data
consolare
che
il
titolo
ci
conserva, fa
riportare al
337
d.
Cr.
l'atto
ragguagli,
* *
per lo stato
frammentario dell'epi-
*
di
muuicipale
antichit,
REGIONE
I.
59
FONDI
zioni,
Fondana
edite
lati,
mensioni massime
m. 0,44
i
0,90
0,155.
Le
lettere
dell'iscrizione,
quale
ci ri-
sembra
ci siano
rimasti
portano, a
sono alte
mio vedere, al secolo primo dell'Impero. Nella seconda linea esse lettere m. 0,10, nella terza m. 0,086; quelle della prima linea sono frammentarie.
appariscono guaste e consunte, specialmente la parola impensa della terza linea, in cui la S malamente leggibile, e la A non ha la sbarretta orizzontale:
Qua
e l
L V
MACELLVM
MPENSAFECERVmJ
La menzione
a quel che
di
un
edificio cos
notevole
come
il
non
si
per,
io sappia, conservato di questo alcuna memoria. Molti rinvenimenti si ebbero nel 1878 e nel 1885, quando fu lastricato l'odierno Corso Appio e fu rifornita la citt, in diversi punti, di acqua potabile. Ma dire se anche allora i fram-
menti antichi
si
Amante
le
e Sotis
all'apertura del
dano,
ci
sembra
difficile.
in ogni caso,
osservano
cedentemente
di
scoperta,
il
2) Cippo in pietra
largo in fronte
viva
locale,
superiormente
arrotondato.
alto
m. 0,80,
Era
infisso
per m. 0,32
nel
suolo,
il
come
mostra
iscritto
lo stato
:
campo
CAPIDIA CL TERT1A
ARBVSCLA
INAC-P-X-lJ
3)
e spesso
(sic)
Frammento
superiormente infranto.
alto
di
m. 0,80,
della
larghezza sulla
fronte viene
mano
in
mano rastremandosi
inferiore,
basso, per
modo
somma
m. 0,35:
SIBI ET SVIS
BL-
ACVTlO
LLDASIQ
Il gentilizio
Aculius, come
indici
il
esemplificati
CASAMARI
Frammento
di lastrone,
60
altra volta
REGIONE
I.
per materiale di fabbrica, come mostrano le chiare tracce di calce conservate nella spessezza della pietra. Di4)
adoperato
0,23
0,27:
ti
AIAE /ELICI
"
V*
di
Nella chiesa di
sono
i
s.
cappella,
s.
entrando
nella chiesa,
frammento:
M'BI
ET LIBERIS
m. 0,048,
>
incise su
il
delle
dimensioni di m. 0,60
0,17
0,10. Caratteristico
parola liberis, di forma romboidale, con quattro uncinetti curvilinei agli spigoli.
due gradini per cui dalla navata destra della chiesa accede al piano rialzato del presbiterio, il frammento:
2) Nel pi basso dei
si
VMC
s-vxs
anch'esso in
lettere assai
belle,
alte
m. 0,125,
incise in
un blocco marmoreo
di
m. 0,45
0,34
linea
Aurhjemma.
(Cereatae Marianae). Iscrizione inedita. Il rev. don Mauro M. Cassoni, priore della Badia di Casamari, mi comunica che, rovistandosi recentemente in un vecchio armadio non pi aperto da moltissimi anni,
IV.
venne
finito ivi ritrovato
CASAMARI
una specie
di
basamento
superiormente
da una cornice, e nella parte inferiore, come in quella posteriore, visibilmente infranto. Venne a luce non si sa precisamente dove, pi che trent'anni fa, ed largo
in fronte
m. 0,30
alto
m. 0,0215,
di
cui
65 mm.
occupati
dalla
sola
cornice;
di conservazione
:
prima et imperiale
TICLAVDIVs
FLORVS
MERCVRIVs
COMES
REGIONE
I.
si
CUMA
appari-
scono invece nel territorio sorano (C. I. L. X, 5729). A linee 3-4 abbiamo con tutta probabilit un secondo
sia pi
(cfr.
I.
per
C. I. L.
VI, 22415-
come
gentilizio (C.
L. VI, 22411).
Pi
difficile,
per non dire impossibile, data anche la forma e la disposizione delle parole nel titolo, nel qual caso, l'appellativo comes sarebbe ci sembra una dedica al dio Mercurio
;
nuovo pel
Lexikon,
dio,
mentre
ricorre,
famiglia dei
I,
Cesari
(Daremberg-Saglio, Dict.
pag. 128;
Koscher's,
pag. 2981).
S.
AcRIGEMMA.
CAMPANIA
Epigrafe inedita rinvenuta nel fondo Origlia. Nei depositi del Museo Nazionale di Napoli ho rinvenuto, segnato col numero d'inv. 130428, un frammento di epigrafe sinora inedito, acquistato nel 1905 come
V.
proveniente da Clima, e trovato precisamente nel fondo Origlia.
iscritta spezzata irregolarmente in
CUMA
La
lastra
marmorea
lar-
tutti
lati,
ghezza massima, rispettivamente, m. 0,49 e 0,28; 0,034). Le lettere sono alte da mm. 30 a 35
:
lo
0,020
CVMl
IVS-PRIMIG<mms
PATER
l
D
ablativo (a un
le altre
si
in
iscrizioni
pensa con minore facilit) forse perch, come di consueto (cfr. p. es. cumane C.I.L. X, 3676, 3701, 3706, e l'altra CI. L.X, 690),
vuole
appunto designare che nella detta citt stata sostenuta una carica o un sacerdozio,
o compiuto
un
atto qualsiasi.
L'w
di
Cumis
apicato.
S.
Adrigemma.
POMPEI
62
REGIONE
I.
VI.
POMPEI
avvenute durante
il
mese di febbraio.
Il
le
relazioni seguenti.
A)
proceduto avanti
tino
a raggiungere
monumenti
Seguendo
Rg:IX
In VII
Ini XI
r^rmrT
._5L__^jH^LJE^^U-I
In? VI
li
'ir:
SlL
J. g>
In VD
FlG.
1.
il
le relazioni
si
precedenti, descriver
XI
1)
Reg. IX,
n.
ins.
XI
per
Il
vano
d'
ingresso
aperto
tutta
la
sua
La
tino
a m.
1,70
dal
suolo.
Non
cos
il
susseguente vano
7,
il
una
dipinti, una prima volta eseguiti sopra stucco bianco e circondati da fascetta gialla; una seconda volta eseguiti sopra una semplice mano di calce sovrapposta al primitivo
mano
REGIONE
I.
63
POMPEI
a cui faceva da letto, appare, per tre quarti perduta, una figura virile nuda (Ercole?)
incedente di prospetto; sul pilastro opposto invece conservata la
dipinto posteriore.
mano
di calce col
(tig.
2),
in
modo
insolito,
Ercole
visto
mano
ma
conduce un porco bianco, la vittima a Ini pi cara e che di il porco ha l'addome cinto di una
docile accanto ad Ercole, trattenuto
cammina
come
da una ca-
vezza rossa adattatagli al grugno e che dipende da un lungo laccio, parimente rosso, stretto per l'altro capo dalle mani dell'eroe: questi infine ritratto con un colore
Fio.
2.
solo:
il
riore intonaco,
1.
leggesi un avanzo di
programma
elettorale ('):
A SV ET
(tium)
e trasparisce,
il
attraverso la
mano
il
precedente programma,
principio di quest'altro:
2.
MODE (slum)
d. del
Immediatamente a
lascia
3.
programma
l'
agevolmente leggere:
FVSCVMAED
sotto,
mentre pi
il
Tulium Polybium
I-
al
duumvirato:
. .
Tf V(ir
d.)
Appresso il vano segnato col n. 8 che, per la sua larga apertura, apparisce chiaramente essere stato un ingresso di bottega: esso era chiuso mediante la carat-
(')
Quando, come
qui,
ometto di menzionare
il
colore del
programma,
il
colore rosso.
POMPEI
il
64
REGIONE
I.
mancato
una considerevole
superficie
del battente
mobile l'estremit superiore, alla quale erano bronzo: questi sono alti rispettivamente m. 0,09 e m. 0,11
si
bel mezzo della porta, a m. 1,50 dal piano del marciapiede: un piccolo bronzo di
Augusto col nome dei monetali Galus Apronius, Messalla, Sisenna (Babelon, Iulia n. 345). Chiude la bottega dal lato orientale un ampio pilastro, sul quale, al disopra
dello zoccolo rosso, leggesi
il
programma:
5.
V O
ROG
C GAVIVM RVFVM D
Cf
Il fronte della
marciapiede per la
lunghezza
di
tre tegole,
armata sopra
carbone ad un metro di
altezza al disopra dell'architrave. Gli architravi di questa bottega e del vano prece-
dente n. 7 sono apparsi nella loro quasi totalit allo stato di carbone.
Sembra che
il
XI
che
l'alto
muro che
si
come
lo
tale direzione.
qui ho
il
imme-
diatamente ad
alla serie
oriente
quella
di balconi
dell'isola
opposta,
venuto
fuori
un caenaculum
nel
piano
due mezzecolonne
estreme, connesse
queste
ultime a
pilastri.
Le
colonnine, alte
m. 1,89, sono
rettilinei
che evidentemente accennano a chiusure di legno che difendevano ciascuna apertura, e sono infine ricoperte di stucco bianco con scannellature solo nel lato vlto
parimente ricoperto di stucco bianco lo stilobate modinato, da cui sorgono colonne e che corre al disopra dell'architrave o degli architravi del piano terreno da scavare ancora (fig. 3). Questo materiale si presta ad un restauro sicuro, di grande
alla via;
le
grande
effetto
contrati in
Pompei
cenacoli sporgenti
su
ma
Ed
trovamenti
fatti
durante
il
mese da questo
REOIONK
1.
65
POMPEI
nome
n.
di
d' ingresso n. 5 un piccolo bronzo di Augusto col Galus Apronius, Messatta, Sisenna ecc. (Babelon, Mia, 343), e un campanello da porta, di forma piramidale, alto m. 0,09. 9 id. nel terreno vegetale, al disopra della bottega n. 8: un panello di 'piombo j forma rettangolare, alto m. 0,06, senza marca.
3 febbraio
davanti al vano
Fio. 3.
27.
id.
fittili
per
0,12,
uccelli larghi
m. 0,055; una
sotto
compressa
e schiacciata
un incendio.
2)
Reg.
I, ins.
VII
i
(lato
sud della
via).
il
restauro dei
seguono l'un dopo l'altro; ed un altro, ora assicurato nei suoi avanzi, vedesi in e nella pianta topografica (fig. 1). ed un altro ancora se ne presenta pi ad est, di fronte al cenacolo dell' isola opposta.
Notizie Scavi 1912
Voi. IX.
POMPCI
66
RE8I0NE
l.
Il
il
vano
d'
ingresso
n.
4,
quasi
carbone; e poi,
immediatamente a ridosso
seguenti
oggetti,
legno: palchetti m. 0,16 e giogo lungo rispettivamente un solo m. 0,18, con parecchi ganci distaccati ed ora restaurati: con esse aequipondium, a forma di ghianda, alto m. 0,065 e due piatti di bilancia, il primo a forma
i
quali sembra
Bronzo.
Due
stadere
(campanae)
dal
di coppa, largo
m. 0,083
munito
di
WfwM
REGIONE
I.
67
POMPEI
completavasi con due grossi fiaschi ansati, alti da m. 0,30 a m. 0,40, dei quali mangono integri i soli lunghi colli con le larghe ause a nastro saldate sull'orlo.
ri-
Bromo. Un imbuto
travamento
si
un cesto
fatto di listelli
di legno tessuti in
croce.
Lo
stesso giorno
13, sulla
soglia
del
medesimo
ingresso,
si
trovato
poi
un
munito
di
mentre a
si
di terracotta,
una grossa testa di leone circondata da palmette che occupano gli angoli attorno. Negli strati superiori, ad oriente del n. 7, il giorno 7, si trov l'estremit campanulata di una tibia musicale, lunga m. 0,055.
rotta in pi punti e risultante di
Era stato notato nei primi giorni del mese uno sprofondamento che andava lentamente determinandosi al disotto dei muri tra i vani nn. 4 e 5 e dovendosi rime;
si
iniziando subito
il
lavoro di
chiarita
cos
l'esistenza in quel
punto di un pozzo nero che si dovuto colmare rendendo pi solide le nuove fonCol crollo intanto del pozzo nero, gli operai hanno potuto raccogliere un gruppo di oggetti di ferro venuti gi col pavimento del vano d' ingresso n. 5 (angolo
dazioni.
nordovest).
Questi oggetti sono: due serrature a scudo rettangolare; un gruppo di fra cui notasi all'esterno una roncola: una lama di ratrapeziale lunga m. 0,115,
taglio;
e,
forma
con
perno
di
bronzo
presso
l'estremit
inferiore del
m. 0,20
m. 0,33 circa
di diametro.
Era
fatto di
tante doghe
due cerchioni
esterni
di ferro a nastro, e di
due fondi
un cane
certamente
fatti
mezzo dell'altezza
v'
munito
aprendo
chiu-
dendo
il
preziosi resti
nel recipiente.
l'uso,
Questi
importanza
di
seguenti programmi
7.
elettorali
monchi ed evanidi:
\_P.
Paquiicm?']
PROCVLVH(//i!!'r) ID
a destra del quale:
8.
TR
EB
VM
AED
Ve)
EN
T O N E (m)
AEDCf
POMPEI
il
68
di color nero:
REGIONE
1.
destra del vano n. 6, poi, sul rustico intonaco leggonsi questi altri due pro-
grammi,
11.
primo dei
quali,
monco ed evanido,
[Cn. Helvium?~]
11.
CCS- M
PRIMILLA
fi-vai
SABINVM
R>
ROG
M(agnum))
il
il n.
6,
letto
il
bollo:
LEVNACHI
(CI.
L. X, 8042,
47
p.)
B)
Datosi
di
essa,
si
via.
mano
via
anche
all'altezza
dell'antiteatro,
contemporaneamente, un
allo scopo di scoprire
lo
medesima,
quella strada
fosse
perfettamente
rettilinea,
portando inoltre
sterro dove si
fosse potuto
imbattersi nel
braccio che,
menasse
da questa direttamente alla porta principale (quella rivolta a settentrione) dell'Anfiteatro. Si posero ben presto le mani sopra la via grande, acquistando cos la
certezza che la via era
esattamente
rettilinea
ma
non
si
scoperto,
come
si
sperava,
l'
congiunzione con
l'Anfiteatro,
saggio
si
che qui
si
espongono.
dal
lato meridionale si
Le
seguono per
data la loro
una lunghezza
di
40 m.
circa
ma
l'
laterizie le quali,
si
elevavano sor-
a sorreggere
un
grande
fronte dell'edificio
1,06; profonda m.
di stucco
La
certo, di
petto
costituiva,
come
sembra
tettrici
un piccolo tempietto
Il
Pompei.
i
vole grossezza,
mediante perni
le
essere connessa
le statuette
medesime
come pare
certo, attraverso
un grande
foro
i
alto.
come
REGIONE
I.
69
POMPEI
l'acclamazione ai
Bue
Fabii, gladiatori forse, gi tre altre volte incontrata nelle iscrizioni parietarie (C. I. L.
DVOBVS
FAB1S F
{Duobus Fabis
fe\_liciter~\)
:
13.
.... VLVS
al disotto, granito:
Segue
14.
PRISCVS CAELATOR
CAMPANO GEMMARIO
FEL
cio: Priscus caelator
Campano gemmario
fel[iciter\: e
pi gi ancora, tracciata
"15.
PROCVLE
POSTVMI VALE
cio: (Procule P\_o~\s[t]umi val\_e~\), la quale, con tutta probabilit, allude al candidato
all'edilit Q.
in altri
ma
addirittura insignificanti.
Sulla parete
opposta, dove
era
meno comodo
scrivere,
in alto
leggesi
questa
16.
VCCI A E Cv Or- MA
L
(Lucciae?)
T
e
'
MELISSE VA
II
(Melisse va1{e])
AC
Sopra
18.
l'arco,
all'esterno fu scritto
col carbone:
kvAojc
tob.\o?mcmmwMmtmBA
kv
VOMPBI
sin.
70
REGIONE
I.
Sul pilastro
19.
col carbone:
SABINVS
20.
ii
A
cio:
-il
Spes, a(ssbus)
II
(cfr.
C. I. L.
IV, 5127:
Vili).
VESB1N VESBINVS
23. in lettere piuttosto grandi:
EICICNERI
REVSSO
24. graffita:
OMP
II
II
ANIS
I
I
ROGAMVS
molto
il
programma alluda
al
candidato M. Licnius
Faustinus, programmi che lo raccomandano all'edilit (C. I. L. IV, Indices, pag. 771); e quando leggiamo che erano in venti i suoi fautori,
ricorre in
tanti
nome
non sappiamo se lo scriptor seriamente o per ironia acclamasse: Pompeianis feliciter. Nel terzo rigo era stato scritto per errore Fauslinon nell'ultima sillaba, errore che
stesso.
C)
Trovamenti
detta
fortuiti.
alla
fontana
della
via dell'Abbondanza,
si
distesa
di
piombo che, partendo dal serbatoio della Casa dei Vettii, raggiunge
Eumachia. Gli operai che hanno eseguito durante il mese questo lavoro, nello smuovere il terreno dei marciapiedi fra i due luoghi indicati, hanno raccolte
di
bronzo che hanno consegnate all'Ufficio il giorno 14. Di queste monete l'una, greca, piccola, non si potuta identificare perch molto consunta; le altre due, per quanto molto danneggiate, si sono identificate, e sono un medio bronzo di Agrippa
tre
monete
di
(Cohen,
n.
REGIONE
I.
il
71
POMPEI
Il
Tempio
d'Iside, aven-
custode
Miele Liberato, fu
poca
scalino
sotto la soglia di
un
un blocco di pietra vesuviana, adoperato come primo vano d'ingresso che fu poi murato dagli antichi.
la
stato cos
che,
liberata
completamente
pietra,
la
m. 0,40
il
0,85, vi
si
detto
v b a
NVELASI
La
pietra, che superiormente
fu quale scalino,
sembra
essere
stata
smussata e logorata dall'attrito, adoperata come la base di una statuetta od altro donario
qualche
I
dedicato in un tempio di
Pompei
da
ci
N. Velasio:
la
riporta al
il
testo dell'epigrafe
(C
I.
L. X,
884
e segg.).
M. Della Curte.
REGIONE
VII.
73
FALERIA.
Anno 1912
Fascicolo 5.
I.
FALERIA
di
1910
il
Monte Cerreto
nel territorio di
3, 25, 20, 21, di propriet del sig. Giuseppe Furono alcune tombe a camera quasi tutte devastate nei tempi Agneni. scoperte antichi, le quali contenevano ancora una piccola parte della suppellettile funebre abbandonata dai depredatori.
numeri
mappa
II,
Tomba
m. 1,20,
I.
e eo:i
Di pianta rettangolare (m. 2,00 X 1,57), preceduta da corridoio largo un solo loculo a destra dell'ingresso. Si rinvennero per terra tre
di creta rossastra, alcune oinochoai di
ventre ovale e larga bocca trilobata, varie coppe e coppine di bucchero, un piattello
di argilla figulina
Tomba
II.
a vernice nera quasi tutta staccata, ed alcuni frammenti di ferro. Questa, bench sfuggita ai depredatori dell'antichit, fu trovata in
grande disordine, perch la vlta era franata. Aveva base rettangolare (m. 1,85 X 1,30), con un loculo incavato nella parete a destra dell'entrata, che pigliava in lunghezza tutta la parete. Quivi si riconobbero gli avanzi di uno scheletro e di una collana
composta di un grano
di
pasta
vitrea
scura
con
prominenze circolari
gialle,
di
un
un altro peudaglietto di ambra. Per terra giacevano creta gialla (alt. cm. 27) con giri di fascette brune
sulle spalle.
seguenti
fittili:
Stamnos
di
Oinochoe di creta giallo-rossastra, a bocca tonda strettissima, ansa Sette coppe a superfcie rossa, di vario alta e corpo quasi sferico; alt. cm. 22. Piattello diametro. Nove piattelli. Piattello su base, di bucchero cinereo.
rossa.
f.
r.
diam.
cm. 27.
10
Voi. IX.
FALERI
74
REGIONE
VII.
La forma
Sul fondo rigorosamente mantenuta in questo vaso che del secolo IV (fine). in un medaglione con cornice a meandro angolare, dipinto
gruppo
di
Bacco ed
Ariauna,
nel
noto
atteggiamento
che
Museo
di Villa Giulia,
per l'ana-
lo
splendido
gruppo
di
Fio.
1.
I,
83).
Ma
da esem-
venne meno l'abilit del ceramografo, che non seppe rendere in modo di Arianna, scambiando pure il profilo della mano sinistra (sopra la nuca di Dioniso) con quello della mano destra. Il disegno delle
verisimile la torsione del corpo
figure difettoso nei particolari,
al le
ma
si
addice
soggetto della rappresentazione. Sul giro esterno della coppa, di qua e di l tra
anse
le
si
nuda,
vede un gruppo di tre figure in conversazione, l'ima maschile a destra, altre due ammantate; quella di mezzo ha in mano un timpano. Attorno
(fig.
1).
Alcune altre camere sepolcrali, scoperte in questo scavo, qualche frammento ceramico di nessuna importanza.
restituirono
soltanto
E.
GBRICI.
REGIONE
VII.
75
RIGNANO FLAMINIO
II.
RIGNANO FLAMINIO
il
sig. Giuseppe Gasparri fu autorizzato ad eseguile saggi Flaminio in contrada Monte Casale, di propriet del Uignano sig. Cesare Morelli, avendo egli in animo di proseguire ed allargare le ricerche, ove quei terreni
di scavo a
Le
scoperte fatte
primo giorno sopra una delle alture di quella localit furono cos poco incoraggianti, che fu deliberato di abbandonare quel punto e passare alla parte settentrionale
Monte Casale. Quivi furono eseguiti saggi lungo la costa che rivolta a sud-est, vennero scoperte alcune tombe a camera, gi devastate nei tempi antichi, le quali tuttavia contenevano avanzi della suppellettile.
di
e
PlG.
1.
m. 1,10.
Tomba I. Cameretta di m. 2,30 X 1,43, preceduta da un breve corridoio largo A destra aprivasi una nicchia lunga m. 1,75, profonda cui. 60, tutta ripiena
avanzi dello scheletro.
di terra con
in
La
vlta, gi
con questi,
raccolsero
tre
trovamento importante di questa tomba consiste in molti avanzi di tegole, che contenevano residui di iscrizioni falisclie a pennello. Devo avvertire, per altro,
il
Ma
tomba, stante
di sei:
e
che
le
tutto o
meno
pur
lo
loculo,
luna accanto
all'altra,
spazio occupato lunghezza da tutte insieme sarebbe bastato a chiudere due volte il loculo. Bisogna perci ammettere che coloro i quali nei tempi passati manomisero
il
camere, a cui apparteneva la tomba ora aperta, gettassero in questa, nel tanto pi anche ricolmarla, tegole di tombe coeve, prossime ad essa questa ipotesi
gruppo
di
R1GNAN0 FLAMINIO
76
REGIONE
VII.
quaato i frammenti di tegole furono raccolti ad altezze diverse sul pavimento, ed anche fuori della camera, come a me, che presenziavo, risulta. Dai frammenti si poterono ricomporre in buona parte quattro tegole, di cui feci
verisimile, in
eseguire
disegni con la
massima
cura. Sopra
una
di esse leggesi
da destra a sinistra
il
nome Utrecian o Utreciani, se vogliamo ritenere che l'asta orizzontale sotto alla n sia parte del nome piuttosto che un tratto di pennello (fig. 1). Una seconda ripete questo
Fig.
2.
nome,
premettendo
un
altro
(tg.
2).
Sopra
una
:
Fig.
3.
Fig. 4.
Um?ie
al
(fig.
3).
L'ultima contiene
due frammenti
posteriore,
si
il
di
nomi sovrapposti,
di
cui
il
Are?; quello
(fig. 4).
In Utrecian
quella dei nomi latini con suffisso in -nus< come Annianus, Cutiilenianiis ecc. (Deecke,
Tomba
si
del quale
rinvennero raggruppati
seguenti oggetti:
Due
a
olpai a
v.
n.
plumbea,
sottili
l'ima con ansa a nastro, l'altra con un'ansa bifida e fascetta che cinge questa presso
la saldatura al
labbro;
alt.
cm. 17
14.
Nappo
v.
n.
piombina, con
REGIONE
VII.
alt.
77
RIONANO FLAMINIO
mm.
67.
una
Coppa ombelicata a
fiasca ansata e
v. n.
plumbea;
diam.
mm.
154.
Due
poculi, un'olletta,
di bronzo a disco.
Tomba
Il
III.
Tomba
alla
loculi.
fondo
rinfusa: sul v. n. primo conteneva, Una piccola kylix e (stella e meandro U onde presso l'orlo); alt. cm. 6. due coppe, l'una ombelicata a v. n. Due piccole coppe emisferiche a v. n. Tre
Un
istato
frammentario:
nelle
Una brocca
di
creta con
comunissimo
tarde
Pio.
5.
sul collo una grande palmetta; dipinta una testa muliebre con girali e palmette; Piattello su alto piede alt. cm. 32. Coppa su alto piede imbutiforme a v. n.
d'
v.
n.
nella parte
di
concava. Due
rozzi piattelli e
si
frammenti
un piatto maggiore
rivestito
color
giallo-cromo, che
stacca facilmente.
Coperchietto
impasto bruno.
furono scoperte altre due
tombe. IV, con orientamento da est ad ovest. Era una molto angusta carne m. 1,15, lunga m. 1.55), con gli angoli arrotondati e la vlta franata. Avendo ivi la superficie del monte snbto un notevole denudamento, la camera
Tomba
del terreno. Nel vuotarla del tersepolcrale rimaneva poco pi sotto della superfcie reno e dei frammenti della vlta, si rinvennero sul pavimento, verso il limite ovest,
i
Coppa corinzia
bruna attorno
al
nella quale sono dipinte dello stesso colore, con rari graffiti e ritocchi bianchi, quattro
cigni; alt.
mm. 75
(tg. 5).
RIGNANO FLAMINIO
78
REGIONE
VII.
quasi sferico;
alt.
min. 185.
Attingitoio
Due coppe
coppa
di
di
bucchero a corpo ovale; alt. cm. 11. rilevato presso la baso; diam. mm. 125 e 133
di
s'
diam. cm.
una piccolissima.
Ciotola
8.
Piccola
forma
Due
6.
olle a
di creta ordinaria
fig.
Per
la manifattura e
il
forma dei buccheri credo che questo sepolcro scenda verso vaso del genere corinzio non di ostacolo a questa desi-
gnazione cronologica.
Fig.
6.
Tomba
molle, che
verso sud,
si
trov
il
terreno
un tramite, lungo circa m. 2, il quale cominterminava a piano molto inclinato, slargandosi fino a m. 1,20. Quivi, alla profondit di m. 1,70, incominciava ad aprirsi una spaziosa camera sepolcrale, che era chiusa da lastre di tufo, le quali furono trovate in pezzi.
guid
scoperta
1,
di
Dal proseguimento dello scavo risultato evidente che l'apertura della tomba non avvenne in tempi prossimi a noi, e che, se mai, fu scavato il solo corridoio da scavatori
relativamente recenti,
l'
lavoro, avrebbero
abbandonato
impresa.
cm. 80
la vlta di questa camera sepolcrale, dello spessore di anche pi, era franata nel centro, si dovuto aprire un largo pozzo che, prolungato in linea verticale, ha condotto nel bel mezzo della camera. Questa era tutta e
ripiena di terra, in
mezzo
REGIONE
VII.
79
alla
RIGNANO FLAMINIO
(almeno dodici)
di fu
molti
fittili.
Le ossa giacevano
i
vedere lo scheletro nella sua originaria posizione. In mezzo a tanto disordine non
vasi
essendo
stratificazione
originaria
fu
alterata
dalle successive
deposizioni e da coloro che nei tempi antichi spogliarono quei sepolcri. Solo lo strato
di terra
che copriva
il
pavimento
non
fu
mai
rovistato,
diversi vasi di bucchero e di creta ordinaria, riferibili senza dubbio alla pi antica
inumazione
di
quella tomba.
nicchia della profondit di cm. 66, sulla quale furono trovati distesi vari scheletri.
I
Due grandi
ordinaria nerastra,
ticali
alt.
cm. 27.
cm.
Oinochoe
bucchero grigiastro;
tipo attico del
la base.
alt.
secolo.
cm. 13.
V;
cm. 21.
Kantharos
in
frammenti.
Attingitoio di
Quattro coppe di
Un
poco pi sopra di
di
raccolsero
due
fittili:
Il
primo
una
coppetta emisferica
creta
giallo-verde,
con
piede imbutiforme
fascette brune
intorno al corpo, con la parte concava tutta dipinta dello stesso colore; alt. cm. 6.
Ascriverei questo
trico,
fittile
la cui fabbricazione
dalla seconda
met
del secolo
VI dur a lungo
sagoma
sua
in taluni
centri.
L'altro
la
a pareti spesse e di
conica.
mal
cotta,
al
perch vasellame a
di questa
medesima tomba,
tuttavia
la
tecnica quella
il
nome
Voltai
da destra a sinistra:
'
o^
costituito di vasi
Il
v. n., del
genere
pi tardo, misti agli ultimi prodotti del genere a f. r. rappresentato da tre piattelli su alta base, con testa dipinta nella parte concava (testa di Satiro, testa muliebre). Rico.der un poculo a v. n. e pareti sottili, alto cm. 9; un minuscolo cratere a calice;
Il numero delle coppe e piatti a v. n. contreuta ben siderevole, comprendendo pezzi di forma pi o meno piatta, con base anulare o con piede alto e sottile. I tre seguenti pezzi hanno impressioni a stampo:
sul
bacche entro giri lineari; diam. cm. 16 (manca di un pezzo). Coppina su base anulare e pareti rientranti sul fondo sono impresse cinque palmette in giro, con
:
cm.
5.
RIGNANO FLAMINIO
80
REGIONB
VI.
mm.
Ma
l'
parecchie di esse
sagoma conica;
nel concavo,
da destra
Larise
Vicina,
alt.
mm.
"%* 14^
b) Ciotola simile; nel concavo in due righe, da destra a sinistra: Larise Vicina,
alt.
mm.
57,
ffttpV
e) Ciotola simile; nel concavo da destra a sin.
pi linee che
si
mm.
^^A
d) Ciotola simile; nel concavo da destra a sin.
Voltai,
alt.
mm.
54, diam.
mm.
136.
^qoV
REGIONE
VII.
alt.
81
11.
RtGNANO FLAMINIO
e)
sin.
Voltai,
pi
mm.
\
7
</0^
f) Ciotola conica a labbro diritto
;
VO
alt.
mm.
55, diametro
mm.
(n.
145.
g) Ciotola conica a labbro diritto; nel concavo, alt.
mm.
61).
\w
fi)
Ciotola simile
nel concavo
alt.
mm.
53, diametro
mm.
125.
i)
L*etimo dei
(Volta
C. I. F.
nomi
di
queste
nn.
coppe
e
conosciuto
;
8070,
cfr.
8232
8341
Voltvi
I.
per F.
altre
n.
iscrizioni
;
falische
8031
Voltilio C. I. F.
^ liberta?] [lofertai
dal Garrucci
CI.
F. n. 8) ed aneli e latine
(CI.
L. XI,
preme
(CI.L.
.
XI, 3078):
L. Latrius K(aesonis)
coiraveront
La forma Voltai
etnische,
di
n.
di queste
Larise prenome di
Larisa
bretti
= Lartia
donna
in
iscrizioni
dove
f.,
(?).
completa con
Fa-
Il
nome Vecina
ricorre
di
40 ?caui[a] vecin[e]a;
42
voltio
E. GBRICl.
Voi,
IX
CORCHIANO
82
REGIONE
VII.
III.
CORCHIANO
del
La Direzione
messo
di scavo in
Museo
Martino Bassoli
il
per-
La
zona,
lavori
scavo, distinta in
Mappa,
519;
la vlta franata. Dar sommarie notizie di questi rinvenimenti, che pur meritano di essere presi in considerazione dall'archeologo. Tomba I. Di pianta trapezoidale con breve tramite a pareti divergenti, la cui distanza al punto d'incontro con la parete del vano d'ingresso era di m. 1,35. Questo
alcuna con
rettangolare.
pareti
Sul
lato
un loculo, ed
altri
laterali
camera. Tranne pochi avanzi di ossa umane, nulla si rinvenne al suo posto, e i pochi fittili raccolti stavano ammucchiati per terra nell'angolo a destra del vano d'accesso.
Consistevano in una olla e in
un
poetilo
di
creta
nerastra,
alcune olpai rozze, e in coppe e piattelli di varie sagome con vernice rosso-corallina nera. Uno dei piattelli ad alto piede ha nel concavo una testa muliebre dipinta
Tomba
II.
si
ciascuna parete,
a tre ordini. Vi
umane
e alcuni
si
di
un
po'
largo. Gli avanzi delle fibre di legno aderenti alla parete interna provano essere stata
il
rivestimento di un manico.
Tomba
III.
Aveva
al
di
sopra
del
vano d'accesso
cm. 84, nel quale si raccolsero diversi piatti e piattelli quasi tutti a vernice rossa; uno a v. n. con rosetta impressa sul fondo, ed un altro con testa muliebre dipinta
mezzo a cinque grandi raggi adunchi, che sono una degenerazione del meandro a onde. Si raccolsero pure due contrappesi da telaio. La camera aveva forma trapezoiin
meno
il
vano d'ingresso.
qualcuno
La maggior parte delle coppe e piattelli raccolti giaceva camera come materiale di rifiuto. Ricorder, fra gli oggetti
pi degni di menzione, una cuspide di lancia in ferro, che ha la costa molto erta; un piattello a v. r. con linee graffite e decussate ai quattro estremi di una croce
anch'essa a linee graffite; un altro che ha due
piattello ad alto piede e vernice testa di un uomo, col suo nome
il segno V; infine, un concava ha il profilo della parte IflVt: IV AD (fig. 1). Tra i frammenti
volte graffito
compreso il labbro di un calice d' impasto con graffiti dipinti di rosso, del genere dei vasi che abbondano nelle necropoli arcaiche del territorio capenate. Questi graffiti
REGIONE
VII.
ovoletti,
in
83
ciascuno
diritte.
CORCH1ANO
attraversati
e,
pi
si
camera, con sei loculi; aveva la vlta franata, e sul pavimento rinvennero molti avanzi di suppellettile funebre del secolo III, cio piatti, piattelli,
IV.
Tomba
di
e
coppe a superfcie rossa o nera, due coppe con testa muliebre dipinta, i frammenti una tarda kylii di fabbrica locale con grande testa muliebre nella parte concava
due altre sulla fascia esterna con palmette. Vi erano pure quattro olpai col corpo sagomato, imitanti i simili vasi di bronzo, e un piatto o bacino ansato con palmetta a rilievo fra le saldature del manico (fig. 2). Altri vasi si riferiscono ad inumazioni
del secolo VII, e sono
il
Fig.
1.
Fig.
2.
Tomba
colo
Aveva
La
VII
al
III.
Fra
una quindicina
fascette brune
e
di lekythoi
a pera e a cuore, di fabbricazione indigena con linee e pavonazze, zone di punti e di semicerchi graffiti, petali sulle spalle e attorno alla base. Vi
V' una coppa a due anse, a vernice nera. Non mancano i piattelli delle tombe tarde. Noto pi un vaso ovato-cilindrico, privo di ansa, d'impasto rossastro, lavorato a
mano. Qualcuno di questi prodotti indigeni, che conserva la tecnica primitiva, trovasi Etruria e della Campania. Si raccolsero poi spesso anche nelle tombe pi tarde dell' un anelletto di bronzo, un pendaglietto di vetro bleu e alcune cuspidi di lancia di
ferro in
frammenti.
E.
GABBICI.
ROMA
84
ROMA
IV.
ROMA.
Roma,
del Lazio
Il
Roma
durante
il
mese
di
Regione
Terme
di
I.
di fronte al
Sebastiano,
alla profondit di
metro sotto
si
di colonna di granitello,
m. 0,90.
Regione
III.
Facendosi
lo
un
villino di propriet
della signora Pia Pucci, nell'angolo formato dalle vie Leonardo da Vinci e Ruggero
Bonghi, sono stati scoperti muri in laterizio di cattiva struttura, poggiati sopra muri di fondazione di grosso spessore, che varia da m. 0,90 a m. 1 ,50. I muri hanno la
direzione da est ad ovest e debbono certamente
nella tavola 80 della
far
Forma
Urbis
Romae
del Lanciani.
Nell'angolo che via Carlo Botta fa con via Mecenate, alla distanza di m. 18,50
da quest'angolo, eseguendosi gli sterri per la costruzione di un fabbricato, si rimise all'aperto un angolo di costruzione a grossi parallelepipedi di travertino, dei quali
si
videro due
filari,
1 lati
Regione
70 dall'angolo del viale Principessa Margherita con il piazzale di porta Maggiore, si messo allo scoperto alla profondit di m. 1,00 sotto il piano stradale moderno, resti di muri reticolati con ricorsi di mattoni, pertinenti a camere sepolcrali e colombarii. I muri avevano la
Luigi Luzzatti
a metri
di
nei
cavi per
costruzione di una cabina per gli interruttori elettrici, alla profondit di m. 2 sotto
il
piano odierno,
si
scopri una grande cassa di tufo con coperchio, disposta con orien-
Il
coperchio,
a schiena d'asino, misurava m. 2.50 di lunghezza, m. 1,06 di larghezza, ed era alto nel mezzo m. 0,35 e negli orli m. 0,20. Le pareti della cassa avevano lo spessore
di
m. 0,09. Entro
la
pochi resti
grande cassa non si rinvenne nessun oggetto si raccolsero solo defunto frammiste a fine terriccio d'infiltrazione. Tanto
;
la cassa quanto
ROMA
85
ROMA
Facendosi un cavo per la conduttura elettrica in piazza s. Giovanni Laterano, a m. 0,60 dal piano della piazza, si rinvenuto un rocchio di colonna di marmo
portasanta, rotto in due pezzi, del diametro di
m. 0,45
e lungo
m. 1,50.
Ghislanzoni.
E.
Regione
due muri
in
VI. In via
Sicilia,
abbassandosi
il
un
opera
reticolata,
e
paralleli
1,60.
Avevano
Sopra
lo
i
spessore di
detti muti,
m. 0,90,
in
correvano
tarda,
nella
fu
stessa
direzione della
via
Sicilia.
epoca pi
di tutto sesto,
altre
avvenute
Regione
VII.
Facendosi
il
cavo
per
il
vicolo
dei
scoprirono due muri in laterizio che s' intersecano ad angolo acuto. Hanno lo spessore di m. 0,60, e poggiano sopra archi a sesto molto ribassato, formati con laterizi sesquipedali da m. 0,45.
m. 4
sotto al piano
canapi dell'energia
inscritta (m.
marmorea
0,27X0,21
ODIOR
VMCONS
G. Mancini.
Regione
Cerchi, a
XI.
Facendosi l'ultimo
via
cavo
per
la
di
met della
omonima,
l'antica
alla
profondit
moderno,
stata incontrata
pavimentazione
Romae
del Lanciani.
il
di
s.
profondit
di
m. 2 sotto
il
Sabina,
stato scoperto
un piccolo avanzo
Questo pavimento era limitato a nord da un muro laterizio di cattiva fattura, dello spessore di m 0,60. Fra la terra di riporto estratta nel fare
cavo,
si
il
I.
L.
XV, 726
795
a).
XII. Faceudosi un piccolo cavo lungo la via della Marmorata. largo m. 0,40 e profondo appena m. 0,60, sono stati scoperti pochi avanzi di muri laterizi
Regione
ROMA
dello spessore di
ra.
86
il
ROMA
cavo nella direzione da nord-est a
0,60,
quali traversavano
muro
Lazzaro,
misura m.
1,09
di
spessore. Questi
avanzi
fanno
parte
di
muri
segnati
nella tav.
tratto di pavimentazione a poligoni di selce, spettanti La parte scoperta trovavasi sul lato nord-ovest della strada medievale. ad una per
via di
Marmorata,
di
fronte
alla via
Amerigo Vespucci.
E.
Ghislanzoni.
Regione XIV.
nel viale del Re,
si
Continuandosi
lavori di
ampliamento
colonna
di
dell'ospizio
Umberto
1,
profondit dal
piano
stradale
odierno
id. di
un
tronco
segato
di
cipollino
con
imoscapo
(m. 1,30
0,30);
colonna di
di
marmo
stile
0,27
X 0,22);
incavato
un grande capitello
marmoreo
farne
0,60
0,60).
lati
un
in
acquasantiera
greci
sopra
tardi:
uno dei
della risega
la parte
(in.
caratteri
di
stile
id.
EYCTA0HLO;
superiore di un capitello
marmoreo
0,30
0,50
id.
X 0,15X0,15);
la parte infe-
riore di
una colonnina
marmo
basamento marmoreo con incavi per le grappe (m. 1,24 X 0,58 X 0.27). Evidentemente questo materiale antico fu nell'alto medio evo usato nella costruzione di una chiesa:
potrebbe pensare alla vicina antichissima chiesa simato, ricostruita quasi per intero ai tempi di Sisto V.
si
di
s.
Co-
piloni di fondazione di
una nuova
si
casa di propriet del sig. Brugnoli, alla profondit di m. 2 circa dal piano stradale,
rinvenuto,
(m. 0,57
pezzi
e
0,58).
Si
un capitello di stile corinzio di marmo lunense ricuperarono poi una piccola stele marmorea funebre in due
0,26
nel
mezzo scolpita a
la
una corona
Entro
scorniciatura
LIC1NI
HE
RACLIDAE*
T-VSIVSTHREPTVS
AMICO-OPTIMO-ET
5.
CARISSIMO
BENE
M ERENTI
-FECIT
G. Mancini.
Via Casilina.
lina,
all'angolo di
via dei
di
parte distrutti.
Uno
Proseguendosi gli sterri nella cava Emiliani, sulla via CasiCarbonari, si sono scoperti altri due colombari, in gran questi, a circa 20 metri pi ad est di quello gi pubblicato
ROMA
87
ROMA
queste Notizie, 1912, pag. 16 e segg., mostra ancora una parete con pi ordini di di esso, che si sta ora sgombrando dalla terra, daremo una nicchie per due olle
in
;
ma
l,
di esso
si
gli
sono raccolte
Targa marmorea
0,25X0,28):
2.
MALBIVSMLPHILER
FIGVRA-
ClNERESCVTCONQVIETAMEMBRA ANIMANTIVM
HEM'
(to)
L'iscrizione in chiari e bei caratteri. Il primo dei due versi riportato da Nonio Marcello (De compendiosa doctrina lib. VII, 481, ed Lindsay, pag. 771) e attribuito al Colax del celebre mimografo D. Laberio, con la variante inimici invece di inimica, come chiaramente scritto nella nostra epigrafe. Non conosciuto
invece
il
appartenere
allo
stesso
poeta.
L'ultima parola
hem
interiezione adoperata
anche da Terenzio.
3. Lastra
titoli
4.
(m. 0,43
0,85)
ANTONIAPLE
GEMINIAO
PHOEBE
L
LALVIVS
EGLECTVS
CTEVIXIT AN
XXIII
5.
ATILIAOLEPIGENI A
VIXIT
'
FRVGALITER
SV1S
'
PROBATA
MATRI
ET
SORORI
I
DOLOREM
T
R E L
Q_V
'
CLODIVS
LZOSIMVS
ROMA
88
7.
ROMA
Lastra marmorea frammentata a
6.
0,10)
X0,15):
maTioaCvT
atiavl-tertia
EMITDE-LMESCINIO
A CASTI CACI...
DVASSVPRAT1TV... DVAS INFRA
PRIMO
OLLAS.I!
8.
9.
Lastra
marmorea
scorniciata
mancante
(m.
superiore
destro
(m. 0,45X0,33):
0,22X0,14):
Di
M A NIBVS
VII
AVIILLIVS-DDJ
L
CLAVDIAEIANVARIAE
5.
VCR
l
IO
avilliao
epictes
conlibert-meaamanTiss
v-mecvm-a-ixobIt-axxvI
V- A- VII M-
CLAVDIAEFORTVNATAE
VXORISVAEPOSTERISQSVIS
10.
0,305X0,27):
LCORNELIVS-SVLLAE
LAGATHO
SEMPRONIA- A- L- PRIAA. CONTINENT OLLAS VI
Il
nome
il
giacch
e ci
patrono non
fare
sin.
forse per
nelle prime due righe non ha la forma comune, menzionato col prenome ma col cognome: SuLlae l(iberlus), intendere che il patrono era un L. Cornelius Sulla.
11.
Parte
di
tabella
ausata
12.
0,25
(m. 0.11
0,095):
0,10):
D C
R
I
S P
GEMINI A
arescvsa-vav
S
VIXIT-y
H-
13.
Lastra
marmorea frammentata
14. Targhetta
(m. O,28X0,0S):
0,115):
p.
GRAECINI PL-HERMIAEli
OLLAE
IMI
HERMAI VS
TI CAESARIS e T- AVCVSTAES
ROMA
89
ROMA
dimensione,
0,18X0,10):
CLAEV1 CLADIVTOR
C
i$
LAEVI C
L-
D1VTORIS
ET
TLAEVIAE-C-C L.HOSPITAE
LaVIAECC L- HOSP1T ae
18.
17. Targa
Targhetta
marmorea
ansata
(m. 0,19X0,75):
MLVTATl-ML HLEROS
19.
A-MANLIVS-A-L CHRESTVS
AMALlIVS-A
PLYNVS S1BI-ET SOCENiAE- N-L
{de)
VRA.NIONI
20.
Frammento marmoreo
e
Ai
lati
fra le iscrizioni
cornice)
un pilastrino
L-MARCIVS DEMONAX
MARCIA
REGILLA
L- L
21. Lastra
titoli,
sin. di
lastra
(m. 0,42X0,11):
QjMARCIVS
REGIS-LMARIO
OLLAS23. Parte sin. (m.
-VI-
Q_:MARC; C TA
24. Targa ansata
di lastra
marmorea
(ni.
0,21
X0,10):
0,16X0,10):
L
MARCI...
E
TMVNIVS-TL
VIX-
PAP H ra
LIBANVS AN XLV
0,29
25. Targa
(ra.
0,09)
LNONIVS CAPRATINVS
FECIT
L-
SIBI
ET
NONIVS-L-
LNONIO
CYNTHIO
PHILARGYRVS
12
Voi. IX.
ROMA
marmoreo
di edicola
:
90
ROMA
rombo
due
27. Fastigio
fra
marmo-
29.
0,1(3X0,19):
a destra
0,45X0,11):
OTACILIA
CN-L-IlA
(sic)
PARATVS
LNONIRVFIL
ET ARCHE
La seconda
quindi Pa-
ralus ha ottenuto
30. Targhetta
tata (m. 0,23
31. Targa
marmorea frammentata
:
0,09)
(m.
0,20 X
0,105)
PETICJAC-L-
C PETICIVs
PLOTIVS C
CHRESTE
32.
tino (m.
CLGETA
di
CRIXSVS
iVNIA-D-LANTHVSA
33. Targa
Frammento
cippo di traver-
0,22X0,18):
X0,21):
DlSV
MANIBVS
CQVINCTI CLALEXA.
'
i
CONIVXE1VSEROTIS PONTIAPRIMIGENIA
DELICIVMEORVM PONTIA- SECVNDA LIBERTA EIVS-
CTO
34. Targa
marmorea ansata
(in.
0,24
35. Targa
marmorea frammentata
0,165):
(m. 0,24X0,125):
P-SEXTILIVSP-L
VIRIANTHVS
36.
p-staberivs-p-l-cIlo VETVRIA D- L
PH IL EMATICI
(m.
0,45X0,14):
a destra (m.
(sic)
(sic)
0.16X0,14):
tMVLENTLAE-C-L PA MPH LA
I
L-TEREN...
ET TANIVLENT1AC L-FORTVNATAE
V1XDVLCIS-A-XVI
ROMA
38. Lastra scorniciata (m. 0,44
91
ROMA
0,30)
OSSAINLATAMHERENNI
SALVI
1NFRXII
IN AGR-P-XI1
L-LICINIVS
39.
LIBR 'HIAR
Lastra
marmorea
scorniciata
40. Lastra
marmorea frammentata
(m. 0,145X0,30):
(m.
0,45X0,15):
MTVLLIVSML
HIL ARVS
41. Targa di
C-VETTIVSCTLPHILOMVSVS
marmo
marmorea
:
X0.15):
(m. 0,35
0,15)
(cfr.
n.
24)
mar CIVSREGLMAR'O
...
CVOLVSIVS
43. Angolo superiore destro di lastra
scorniciata (m.
d.
AEMVLENTIVSCPOSPOR
di
lastra
marmorea
0,22X0.18):
(m. 0,32
X
T
0,23)
LIVSGML
OR MIHOR
VS
45.
MEMO R...
D A G
O M
E
... ...
SIL
Parte
destra
di
targa
ansata
46.
Frammento
(m.
0,22X0,10):
superiore di lastra
marmorea
0,57
0,08)
VSMEROS-
L-
.ERM.
..
AX.
..
MLCLARA
N.PRO.
ERC
Frammento
marmorea (m. 0,17X0,07):
.
.
47.
di lastra
.NVS- NI...
E. Ghislanzoni.
ROMA
Nome n tana.
92
ROMA
Via
un nuovo villino di propriet del marchese Arturo Berli nalcuni avanzi di muri di sostruzione in pietrame a sacco, a sono stati scoperti gieri, m. 1,50 sotto il piano stradale. Si riconobbe un pilastro di fondazione, largo esternadosi lo sterro per costruire
mente m. 1,90
avevano
sud,
e profondo
un piccolo avanzo
m. 1,80, internamente m. 0,60 e m. 0,52. Rimaneva anche formava un angolo rientrante i muri
;
lo spessore di le
m. 0,65. Al disotto di questi correva, in direzione da nord a pareti intonacate a cocciopesto, alta m. 1,10 e larga m. 0,50,
il
coperta alla
circolare
bollo di fabbrica,
XV, 1075
*.
sig.
Giorgio Passarge,
stata rinvenuta,
un altro
villino,
alla profondit di
in
rinvennero inoltre
priva del
muratura, ricoperta dai consueti tegoloni bipedali privi di marca di fabbrica. Si fra la terra: un'anfora fittile (m. 0,82X0,32), un'altra anfora
fondo e delle anse, ed una piccola lucerna
fittile
e recante inferiormente il
marchio
C. I.
L.
XV, 6376 e?
tratto
di
(ved. Dressel,
forma 17).
nord-ovest
Eseguendosi
lo
sbancamento
messo
di
un
terrapieno,
nel
lato
allo
scoperto un muro
tomba
di
forma rotonda.
All'esterno rimane
in blocchi
di
muro
il
spessore di m. 0,60.
Un mattone
in
quivi
raccolto
ha
bollo
XV, 182;
ed
una
lastra
marmorea
0,21
D M TAELIO CLAVDIANOHOM-
Sempre
nell'ex-villa
Patrizi,
praticandosi
un cavo
allo scopo di
formare una
di
vasca per spegnervi la calce viva, alla profondit di m. 1,20 dal piano
stato scoperto
campagna,
un breve tratto
di
antica
via
lastricata
con grandi
cunei di lava
la continuazione
Nomentana
(cfr.
133,340).
Fra
le
urna cineraria
marmo
0,16
0,15). Vi scolpito
un Amorino
un guan-
giacente sul fianco sinistro, e col capo appoggiato sulla faretra, quasi fosse
ciale: regge con la sinistra l'arco
rilievo
e
dorme.
di lepre
ed una lumaca.
*
La
esecuzione buona.
Via Salaria.
In
via
di
Porta
Piticiana,
nel
terreno
annesso al villino di
i
praticandosi
cavi
per la costru-
ROMA
zione di
93
ROMA
m. 1,50 dal piano
luce,
stradale:
1.
(m.
0,48X0,41
0,03),
m
lib
PAELIVSAVGET-P- AELIVS-AV^.
lib
FECERVNT-
sibi
et
suis
2.
Id.
id.
id.
(m. 0,11
X 0,24 X
X
3.
0,13
0,05):
0,14X0,03):
...ONSIDIVSTLpar
ATVS FECIT
SIBI
ET-
VATERN ia
eOLLlBERTISo
AFRODWe
4.
Id. id.
id.,
scorniciata (m.
0,40X0,25X0,03):
VIII-V1X-
AN
mane che
fu
Del nome del defunto che fu milite della quarta coorte dei pretoriani non ril' indicazione della trib Claudia ed il cognome Aquilintis. La sua patria
citt
Pannonia Superiore (l'attuale Steinamauger o Szombathely in Ungheria), situata lungo la via che da Carnuntum conduceva a Poetovium, elevata alla dignit di colonia romana dall' imperatore Claudio col
della
titolo di
colonia Claudia Sabaria, ed inscritta nella trib Claudia (Plin., Ili, 27;
15, 4).
Ptol.,
II,
La
terzo
guardia
pretoriana,
fatta
da
Settimio
Severo, con
Frammento
di stele
0,25
0,03)
LV1VS
(sic)
eup con
fec.
HROSYNVS
1VGIBM
QVAEV1X aNN-XXII
ROMA
C.
I.
94
cornuti.
ROMA
Alti-i liberti
frammenti
bolli di
il
I.
L.
XV,
marchio nuovo:
Q
che leggesi
alla
:
&R/ILIVSSKC//FECT
. . .
Servilius Sta
fecit.
Delle
tre lettere
mancanti,
la
prima accenna
forma
di
un
O;
le altre
sul
Al Corso
d'Italia, in
uno
per
della con-
state
ricuperate,
a circa
un
metro
di
tombe con
nuda
lo
0,78
0,34
X 0,06),
legge:
IN AG-
XX
G. Mancini.
REGIONE
I.
95
OSTIA
Regione
(LATIUM ET CAMPANIA)
LATI UH.
Via della Palestra. Via e
V.
dei
OSTIA
Tomba
repubblicana.
il
Caserma
Vigili.
Scavo dietro
Piccolo mercato.
1,20
sotto
il
La tomba
piano
di
questa, lungo la
formata da una grande cassa quadrata di legno, lunga m. 3,25 in ogni lato, il cui fondo doveva posare sopra un letto forse di travi molto grosse, essendosene raccolti
dei pezzi grossi pi di
12 cent.;
pezzi di tufo che dovevano, sembra, tener ferma la cassa. Sul fondo di questa
Fio. 1
Vi
si
mas-
sima parte
ceneri, nel
modo con
urne cinerarie trovate qui presso, e altre cassette di corredo funebre; altri pezzi di osso lavorato appartenevano ad altri oggetti, o formavano figurine a s. da notarsi
lo pi essi si trovarono accosto ai chiodi ('), cio, siccome pare, dove aveva opposta maggiore resistenza ai depredatoli. Che la tomba aveva avuto legno precedentemente almeno due visite; una in un'et molto antica, quando fu buttata
il
il
fatto
che per
nella
tomba
marmo,
poi
una
seconda, quando
buttarono anfore
si
rotte,
frammenti
mattoni,
pezzi di affresco.
Un
chiodo
OSTIA
gli oggetti
96
REGIONE
I.
Che
i
rifiuti
lasciativi
da visitatori precedenti,
quali ne tolsero il materiale prezioso, risulta anche dal fatto che tra essi vi sono frammenti di statue pi grandi, delle quali non si trovarono altrove altri resti.
Fig. 2.
Il collega prof.
Lucio Mariani,
al
Fio. 3.
chiedendogli
il
suo parere, cosimi scrisse: In quanto agli avorii od agli ossi bel-
REGIONE
1.
97
OSTIA
repubblicani e si constatato largamente nelle tombe di Pentium ed in quelle di Ancona. Alcuni pezzi sembrano appartenere a coperchi, altri a basi circolari edovali; altri sembrano pieducci o manichi. Le lamine con gli animali (tig. 1-4) (') ricordano
quelle etrusco-ioniche pubblicate dal Pollak {Roem. Mitili.
XXI, 1906,
pag.
314
sg.
Fio.
5.
tav.
si
XV-XVI);
i
si
pezzi
designati
(fig.
figurati
da
ambedue
potrebbero
presentato da
un
anche appartenere a strumenti musicali; in uno raplato un Eros o una Nike, dall'altro la bella Menade danzante
(')
Queste
e le figure seguenti
al
naturale.
Voi. IX.
13
OSTIA
98
REGIONE
I.
che riproduce un tipo notissimo, un centauro ed una ninfa. Tra le piccole figure sono interessanti specialmente quelle che a me paiono Muse (fig. 6-8), in atteggiamento
e vestiti quasi prassitelici
Fio.
7.
Fig.
6.
Fig. 8.
Fig. 9.
Fig.
10.
si
rincorrono,
(fig.
riprodotti nelle
fig.
9-11; notevoli
un frammento
amorino
(fig.
di statua 13),
e
le
virile
ignuda
di
12),
si
lamine,
cui
REGIONE
I.
vasetto, a
99
di
OSTIA
Accenno ancora ad un
un
piccolo
frammenti
lavorato
a
pettini, di
piedi di cassa e ad
fine
frammento rettangolare
giorno
nel
modo pi
pi
delicato.
FlG. 11.
Fio. 12.
Fig. 13.
Nel pulire una piccola fogna lungo lo sterrato, dinanzi al portico delle Terme, si raccolse una lucerna di in. 0,145 (Dressel, forma 20), dove sono rappresentati degli
edifizii.
Inferiormente a destra un
uomo
il
in barca, a sin.
Dressel nel
I.
OSTIA
100
Palestra
('),
REGIONE
I.
cominciando dove
Qui
in
si
notarono
al
di sopra dell'altro,
alti
estende per circa 12 m., quello inferiore per altri 7. Si dovrebbe ritenere Fontana, via che questa non avesse avuta in questo tratto la pavimentazione a selci poligonali.
Fig. 14.
in
questo lato
Caserma una
sin.
porta,
la quale
fiancheggia
la
seconda scala a
alla via che congiunge quella dei Vigili con la via della Fontana. Invece sulla via della Fontana questi gradini scendono da sud a nord. Mi pare evidente che prima di un rialzamento le vie scendessero verso il fiume o lentamente o a cordonata.
(')
a
(
Do questo nome
REGIONE
I.
101
OSTIA
nell'edificio.
Dinanzi a questa porta un gradino di travertino, quasi al livello di destra corre un piccolo muri) aggiunto all'edificio, alto circa 30 cent, e lungo a essa;
:
tre metri
sembra un
ma
sin.
si
vedono dei
graffiti,
AVRELIVS HERMOGENES
Quasi lungo tutta la strada corre
un tubo
(cf.
di
piombo,
che ha da un lato
la
C.I.L.
XV,
1992).
si
si
un mucchio
di
frammenti
:
marmo, quali
A
si
Fontana ed a m.
piano stradale,
scopr
altro
un muro
in
reticolato su
un fascione
in laterizio; e a
un
muro
di
simile. 11
Il
a m. 2,70
composto
scarico
m. 1,15
di scarico fatto
e
di
una costruzione
in reticolato,
per
m. 0,60 di pochi frammenti di mattoni e di anfore. Tra il secondo ed il terzo strato un pavimento a malta con pozzolana rossa e con pezzi di tufo, il quale ci indica un rialzamento. Fra i due muri poi un terzo in opera laterizia, parallelo ad essi,
ma
fondato a un metro
al
di sopra.
Quando questo
fu fatto
and incontro
sua risega. Queste sono nuove conferme delle varie trasformala citt a non molta distanza di tempo.
laterizio,
Ad
oriente del
muro
un piano pi
si
frammento
di
nuda, volta verso sin. (m. 0,085); una testa di piccola erma (m. 0,10); un frammento di una statua di bronzo con un grappolo d'uva (m. 0,031X0,042); un fondo di anfora con tinta rossa e un pezzo di legno colorato in verde, e lucerne, tra cui una
con una corona di foglie a grappoli sul margine e nel disco una figura virile a sin.
con una pecora sulle spalle.
D. Vaglieri.
POMPEI
102
REGIONE
I.
CAMPANIA.
VI.
POMPEI
Scavi di antichit e
scoperte avvenute
durante
il
sopraintendente ai Musei ed
agli
Scavi e direttore
degli Scavi di
Pompei,
prof.
Via
dell' Abbondanza
Per disposizione del direttore lo scavo della via dell'Abbondanza, oltre a procedere verso oriente, stato eseguito anche verso occidente, allo scopo di congiungere ora dissepolto, con tutta la met occidentale della l' interessante tratto di detta via,
grande strada, che da tanti anni era stata rimessa
in luce.
A)
Reg. IX,
ins.
XI,
lato settentrionale.
La
guarda
la
3),
stata
secondo cenacolo che segue immediatamente verso oriente. Anzi, di quella facciata
potuto
eseguire anche
il
restauro, ponendo
un nuovo architrave
alla
di
legno
al
posto
dell'antico,
l'
rialzando le colonnine
cadute e riattaccando
(tg.
1 a).
fronte
dell'architrave
il
la
si
quale
si
si
scoperta la fronte.
Ambedue
cenacoli
vanno
di-
cenacolo a colonnine
(tg.
1) si
si
scoperta
certamente per
munito
di
una
pi finestre.
Le sue
alla
beneventana
), e il
genza delle travi stesse che sostenevano l' impiantito del cenacolo e il piccolo stilobate della sua facciata. Sul pavimento del balcone, e intorno ad esso, sono stati trovati
sette abbeveratoi di uccelli, oltre
come
alti
il
moderni
che
7,
5, cos
pilastro, fosse
stata una grande uccelliera. Insieme cogli abbeverati sono state trovate cinque lucer-
REGIONE
I.
varii
103
meno
di
POMPEI
fittili, delle quali lunghe una recante in rilievo sul disco una maschera tragica, un'altra una pecora. Vi si
frammenti
raccolta
recipiente
inoltre
di
coppa,
parimenti di
terracotta,
terminante
risvolto
fondo
giallo, con
Fio.
1.
La
meno conservata
colonnine addossate a pilastri di tufo con baso attica e bacil tutto con rivestimento di intonaco che quasi dovunque
nel
perduto.
mezzo
il
ai
pilastri di
trifora.
Qui
stata
seguente,
luna
e l'altro rinvenuti
un rocchio medio, due superiori coi relativi abachi. Uno di questi ultimi, col rocchio che gli stava immediatamente di sotto, stato trovato dinanzi alla facciata stessa,
nella cenere; gli altri pezzi, dietro le colonnine del cenacolo di sinistra, assieme con i ci che, unitamente ad altri chiari frammenti di un grosso pavimento di signino
:
POMPEI
in questo
104
forse silu,
REGIONE
I.
indizi,
mostra che
rinve-
B) Reg.
I,
ins.
IV,
lato meridionale.
Di
ins.
fronte,
i
della via,
stato disterrato
il
vano
n.
7 (Reg.
I,
IV),
cui pilastri laterali sulla via sono decorati con un alto zoccolo rosso, al
di sopra del quale un grezzo intonaco bianchiccio. Sul pilastro di destra, sull' in-
tonaco che rimaneva al disotto di un altro intonaco caduto, scritto in lettere rosse
(altezza
media m. 0,18):
FVSCVM- AED
AMANDVSSACERDOS //////////
Sullo zoccolo rosso corrispondente,
graffito
in
piccole lettere:
UVuRAWS
Pi
destra
in
sotto,
SABINVS
e presso di
I
.
a sinistra:
ATIMHTOC,
i
essa
il
un
M,
pi verso
C NfDE
Verso
/O&TVNAT
|V.
alto,
ma
POLYBIVMIIVIRCF.
dai
Pi gi, anche
in
36
ai
20 cm.
SECVNDVM &D
I I I I I I I I
ROG
in
I
riconoscersi soltanto
lettere
.
rosse
W\
II.
Frattanto,
vecchi scavi
Dei, che fu
o,
il
come
detto,
lo
scavo
si
verso
pi propriamente, dallo sbocco del vico, presso il dipinto dei dodici primo rinvenuto all'inizio di queste nuove esplorazioni, verso il tratto
C)
Ivi
il
Reg. IX,
ins,
X,
lato settentrionale.
parapetto
sostenevano
a). Anch'esso era sorretto dalle sporgenze delle travi che dell'ambiente retrostante, con cui era in comunicazione. Era impiantito
2,
lett.
REGIONE
1.
105
POMPEI
un vero
via
modo da formare
sulla
come
solo di
Il
esempi, una sporgenza della stanza cui apparteneva; ma era munito un parapetto alto m. 0,40, che si conservato nella sua estremit sinistra.
pavimento, assai ben conservato, fatto con uno strato di piperno grosso m. 0,10, ha innestato un tubo di piombo per lo scolo delle acque piovane. 11 muro dietro il terrazzino, nel quale avremmo dovuto trovare il vano di
e nell'estremit sinistra
uscita,
non
si
Fig. 2.
segue
una piccola
delle
tettoia
e
(fig.
2,
lett.
b),
quantunque
si
frantumata in ciascuna
;
sue
tegole
dei
suoi embrici,
tuttavia
rinvenuta in situ
si
rimanere ada-
sotto di essa.
i
stanno
varii
frammenti
delle tegole e degli embrici per procedere al restauro con tutti gli elementi rinvenuti. Al di sopra della tettoia apparso un grande vano di finestra col suo pilastro 2 b). di destra ancora in situ e l'altro in piccola parte anch'esso conservato (fig.
il
si sono trovati tutti in spazi eguali, formanti una vera quadrifora. Questi pilastrini alla piccola frammenti, non sempre ia situ e mescolati alla cenere. Accanto poi
Voi. IX.
POMPICI
come abbiamo
detto,
il
106
REGIONE
1.
tettoia,
terrazzo era
il
Queste
che
alto
poggiavano, cos come tutto questo pesante balcone, interesse artistico e costruttivo, apparso non appena
del
tolto di
al
sito
il
rimesso
suo posto
grave pavimento
si
terrazzo
per
al
essere
di
poi
ricostruito e
di
di
potuto
continuare lo scavo
all'altro
sotto
esso.
Sono
tornati cos
alla luce,
l'uno
accanto
quattro
parellelepipedi
muratura,
rivestiti di stucco
e formanti
Fic.
3.
Gli spazi rimasti vuoti tra l'uno e l'altro rettangolo, vale a dire quello di m. 0,38, che
si
tra
il
il
muro
al di
stante,
m. 0,38,
piano che
di
i
c'ie
appariva chiarissimo
del
pipedi,
tra
essi
il
posa
quattro
terrazzo
sovrastante,
di
hanno permesso
di
osservare
riconoscere
parallelepipedi
muratura, intramezzati
da
verticalmente e chiusi fra due grandi travi squadrate orizzontali, una sopra e una sotto di essi, formavano un unico solidissimo architrave.
travicelli di legno spianati, posti
quattro rettangoli affrescati esibiscono le fignre di quattro divinit che rappresentano, a incominciare da sinistra, le protomi del Sole, di Giove, di Mercurio e
I
(tg.
4)
una corona
lo
poggia
foglie, non meglio identificabili, di color chiaro. Sulla spalla sinistra scettro La carne rossiccia, ed i capelli di color rosso, piuttosto scuro. Ed in
di
tutte e quattro le
protomi,
REGIONE
I.
107
POMPEI
per esprimere
una parte o
un'altra
di
esse.
sinistra
della descritta
protome a
poca distanza dallo scettro sporgeva a rilievo un fallo di terracotta, attestato dal foro
in la
ancora visibile
ali,
Fig.
4.
sinistra e in
alto vedesi
un
foro circolare,
altro oggetto.
(fig.
5);
ha
il
come
sull'altra,
ha una
clamide
caduceo appoggiato alla spalla siniLa protome del Sole non (?).
la
il
giata
molto ben conservata. Esso guarda a destra, ha testa radiata, e alla spalla sinistra. La Luna guarda a sinistra (tig. 6): ha
stico,
frusta
appog-
capelli
ricci,
rosso-scuri, cadenti
treccia
POMPEI
108
REGIONE
I.
sul collo. Dietro la testa sporgono i due corni della mezzaluna, dipinti in bianco. Queste protomi, come abbiamo. detto, poggiavano come architrave sui due pilastri che formavano il vano di una bottega. Anche questi pilastri erano adornati con pit-
ture ad affresco.
Fig.
5.
Nel pilastro a destra rappresentata una pompa sacra (fig. 7): i cui personaggi misurano in altezza circa quaranta centimetri. Quattro uomini vestiti di tunica bianca e con un indumento color castagno, ricoprente il petto, hanno portato una statua di
Cibele assisa in trono, di dimensioni maggiori di quelle delle fignre
pongono
la
pompa
dette parimente al servizio divino, moltitudine che, avendo preceduto la statua della
dea
in
pompa
REGIONE
I.
L'ara
109
riflessi
POMPEI
metallici, ad
indicare
come
essa
metallo dorato.
posta
sulla
estremit
guarda,
quali
ed tra due
alti
candelabri, anch'essi di
metallo
ciascuno dei
'j^Jttk
POMPEI
il
110
REGIONE
di
sandali. Il trono ha
di color giallo, probabilmente residuo di color d'oro o di foglie d'oro, col certamente era ornata la corona della dea, come dimostrato da qualche lievisquale sima traccia che ancora ne rimane e che era meglio visibile nel momento dello
lizzate
nume
Fio.
7.
Il
ferculum
sul quale
poggia la dea
col
il
come
bene indicato
fori,
due
lunghe
sbarre
sporgenti
visibili
cos
davanti
come
dietro di esso,
destinate al
portatori, pur
avendo
mano un bastone a
gruccia, destinato
sporgenza di legno affidata alla sua spalla nei momenti di sosta e pompa sacra. Del loro vestito gi stata fatta parola; qui agche i due giungiamo pi vicini alla dea sono imberbi, gli altri due barbuti.
la
ad inforcare
di riposo durante la
La
moltitudine, che
si
fermata, disposta
sopra
due
tre piani
senza
interruzioni.
Costituisce
la parte
REGIONE
I.
di questo
111
POMPEI
principale
di
gruppo un sacerdote (alt. m. 0,405) in tunica bianca, listata ed in porpora toga pure bianca. Porta calzari grigi e neri, e sta immediatamente
dopo i quattro individui descritti. Egli sembra di essere sul punto di procedere verso sinistra, con le mani portate innanzi, delle quali la destra
stringe un
ramo
verde, la sinistra
visibili
gere le tracce
appena
di
una patera gialla. Intorno al capo mi par di scoruna corona floreale. Segue a sinistra un altro in-
dividuo parimenti in tunica bianca, listata anch'essa di porpora, ricinta nella vita,
calzato
come
il
un oggetto
per
ora
poggiato sulla spalla dallo stesso lato, e non precisamente identificabile. Dietro
due
figure descritte,
il
verde.
in
Dietro
ramo verde
al
A
invitare
un tibicine,
il
quale, rivolto a sinistra, suona a tutto fiato la doppia tibia, quasi per
popolo ad intervenire al sacrificio che sta per celebrarsi. Veste una corta
neri e grigi. Tra
in
secondo
piano,
apparisce, solo
parte,
in
paonazzo. Dinanzi ad essa, all' altezza del suo petto, scorgesi una lunga coppa gialla la quale o era tenuta da essa o dalla mano sinistra del personaggio dal vassoio
celeste,
ci
che
nel
non
terzo
si
distingue bene.
comparisce,
muliebre,
visibile
per
solamente
Ha
Seguono a
il
sinistra, nel
hanno
Quella di destra coperta di tunica gialla, con strisce rosse, ricinta nella vita, ed ha nella destra un turibolo rosso, nella sinistra abbassata un globo celeste sospeso a dei nastri dello stesso colore. La donna di sinistra ha tunica verde e manto paonazzo;
suona
il
tibicine e queste
una
terza,
bionda,
lympanum
ma
la
due
ragazzi di prospetto
una grossa siringa gialla, che egli tiene avvicinata cembali. mani l'altro sta sonando
; i
Un
grande
dipinto, e gi vi comincia
ad
apparire una
Venere Pompeiana.
il
Via dell'Abbondanza:
termopolio.
scoperte, cos
Mentre, intanto,
si
succedevano
queste
importanti
verso
oriente
come
verso occidente della via dell'Abbondanza dal punto in cui furono incominciati
si
completava
in
ogni parte
il
disterro e si
compivano
e integra-
l'OMPKI
si
112
la
REGIONE
I.
vano
della quale
segni
per
richiamare
il
pubblico.
Prima
tutto
appariva
il
dipinto
Fio. 8.
fig.
3)
il
quale,
di questa bottega.
thermopolium Le
nel
ed in alto un intonaco bianchiccio ordinario, sul quale furono scritte a pennello parecchie iscrizioni e programmi elettorali, il cui testo venne gi pubblicato in queste Notizie a mano a mano che le leggende riapparivano (Notizie 1911, pag. 431, n. 67-70;
pag. 455,
n.
ib.
9, 10).
Di due gruppi
di tali
iscrizioni
diamo qui
le
rappresentanze
(')
Cfr. Notizie
fig.
1,
2.
REGIONE
I.
tolte
i
113
osservazioni.
POMPEI
(fig.
e 9)
da fotografia, perch
candidati hanno
il
si
prestano a migliori
Sono
favore di donne,
Fig.
0.
Il
il
(fig.
(fig.
11),
aveva
vano
e soglia di legno,
attestata dalla
im-
m e fri
Fig. 10.
pronta.
Aveva
Il
l'altezza.
mostre parimenti di legno, delle quali non possiamo determinare bancone per la mescita delle bevande in muratura, con la superficie
le
esterna rossa e con quella orizzontale formata dai soliti pezzetti di marmo incrostati. Esso comincia dallo stipite di destra, e, giunto a breve distanza da quello
verticale
Voi. IX.
15
POMPEI
il
114
un
11).
11
REGIONE
1.
opposto, forma
solito
angolo retto
in
all'
fornello,
sul quale
lamina
di
bronzo
FlG. il.
di
esso sporge
un
pic-
Fig. 12.
semiovoidale
ha spalla piatta
bocca a
intorno
al
quale
REGIONE
I.
con
le
115
sopra
POMPEI
incastrato
il
con
da due
delfini
messe
in
direzioni
opposte
uniti
per
le
code.
Da
quest'arco pende una catenella, anch'essa di bronzo, che doveva essere legata con la
Nella parte
anteriore
del
bancone
stesso sono murati tre dolii cilindrici di terracotta: un quarto pi piccolo, ovoidale,
come vedesi
bottega
nella
tg.
11.
Le
pareti
della
non
recano altra
decorazione
signino. Nel resto hanno rivestimento d'intonaco bianchiccio. Dall'angolo nord-ovest e lungo la parete occidentale partiva una scala di legno che menava ad una pergula,
o
numero
di
anfore erano
orientale e lungo
Il
lati
interni
del bancone.
bancone poi era illuminato da una lucerna pensile di bronzo, bilychne, che faceva parte di un singolarissimo gruppo in bronzo, il quale o era sospeso all'architrave del
All'esistenza di questa fa pensare un piccolo solco verticale sul lato esterno di detto
Questo gruppo
fallico,
si
componeva
al
iti
alta
m. 0,17,
quale, sospeso
quel
modo che
due anelli
esistenti sull'alto
lor volta
cerna bilychne, un braccio fallico con un altro fallo inferiormente e cinque campanelli.
Il
il
Pigmeo
tutto
nudo,
tranue
una
fascia
intorno ai fianchi,
la
quale
ricorda
ha gobba dinanzi e di dietro, i tratti del viso volsubligaculum garissimi da richiamare alla mente il tipo del clown dei nostri circhi equestri. La
dei gladiatori; sinistra alquanto portata indietro,
l'altra
gamba
fallo,
all'enorme fallo come per carezzarlo. Sulla estremit di questo era saldato un secondo
verso
il
molto pi piccolo, parimente eretto con un profondo taglio in punta, e rivolto Pigmeo, che brandisce una specie di rasoio stretto dalla sua destra. La
sinistra,
mano
fallo
sotto
il
sono complessivamente quattro, laddove gli oggetti sospesi (una lucerna, un gruppo di
falli,
cinque campanelli) erano complessivamente sette. Ci per pu spiegarsi coll' ammettere che pi campanelli fossero legati ad una sola catenella. La lucerna
rostri
i
ad un anellino,
il
al
quale
quali passano due catenelle, che si vanno a congiungere sospesa una terza catenella, alla cui estremit legato
(').
(')
di
sile
nostro. In altre
il
Napoli esiste un Pigmeo di bronzo con lucerna penlucerne simili con Pigmeo itifallico, la mano destra
grosso fallo che in un esemplare termina in protome
di cane. Dello stesso genere son pure alcune statuette-lucerne di Sileni itifallici in terracotta dello
stesso
Museo
Ilerculanum
et
Pompei. Muse
secret.
POMPEI
116
REGIONE
1.
Pigmeo, munito di due gobbe, con l'enorme fallo, col braccio fallico, e campanelli, costituiva un potente amuleto; ed per tale ragione che si pens
Il
coi
di
si
trovarono
raccolti,
parte
sul
bancone stesso
di di
la parete orientale,
Ne
fo
gallo.
la
L' animale
accovacciato
per la quale
collo
si
eleva
bocca cilindrica,
versava
il
per versare a forma di cane riposante sulle rivolta in alto. Sul dorso, immediatamente dietro
si
(fig.
12
b).
per un
Vaso
la
testa
alquanto
collo,
si
immetteva
il
liquido
il
nella bocca.
Dietro
per essere poscia versato passando per un foro praticato tubo un'ansa a nastro. Lungh. m. 0,205 (fig 12 a). Vaso a
pancia quasi sferica, collo a tronco di cono capovolto, ansa a nastro impostata sulla
pancia e vicino
al collo.
Alt.
m. 0,145.
Bicchiere
Svelto
a parete
Ha
ansa a
aretina
nastro
ed alto vaso per versare a pancia va rastremando nel collo, bocca a labbro fortemente sporgente con Tazzina impostata sulla pancia e sotto la bocca. Alt. m. 0,43.
con
recipiente
a segmento
sferico,
esterno,
decorato
con due rosette in rilievo, basso piede circolare. Nel fondo interno, in pianta pedis, la marca della figulina Ateia: CN-ffiA (cfr. C. I. L. XV, n. 5007). Diam. m. 0,074.
Piccolo vasettino, quasi cilindrico, ordinariissimo. Alt. m. 0,07.
Vasettino ordina-
Tazzina quasi emisferica con basso piede circolare, a grosso labbro. Diam. m. 0,065. Altro Unguentario a larga pancia e lungo collo. Alt. m. 0,155.
Vetro.
simile.
ele-
di largo cono capovolto, decorato con larghe bacfondo piatto, gi munita di manico orizzontale piatto, ora tutto
mancante.
rotta in cinque
parti.
Unguentario a
Bromo.
in
alto,
Elegante anfora
di
con basso piede circolare, e con anse, fuse a parte, impostate sulla pancia e sotto la bocca, decorate con una fogliolina nella parte inferiore. Alt. m. 0,26. Re-
munito
di
Forma
Ahenum
di pasticceria,
Lungh.
di
m. 0,16.
bocca
alto
m. 0,334, a pancia
semiovoidale, collo
a tronco
cono,
sporgente in
REGIONE
I.
due
la
117
poggiato
POMPEI
fuori con
fondo
Il
arco, girevole in
ovoletti rilevati
anelli,
;
labbro
decorato
con un
filare
di piccoli
maniglia ha
I
due corpi
capovolti,
saldati da
e
una parte
fiori
m. 0,18.
parimente dei
bronzo
di loto.
di loto
Striglie
lunga
mal
228; un medio bronzo di Agrippa, logoro nel rovescio; un medio bronzo di Claudio, Cohen 84 altro medio bronzo di Claudio mal conservato nei particolari un medio
;
Nerone mal conservato; tre grandi bronzi di Vespasiano, Cohen 232, 313 e 531, e un quarto mal conservato; due medii bronzi parimente di Vespasiano, Cohen 363 e 396, un terzo con 1* Aequitas nel rovescio, mal conservato un quarto
bronzo
di
bronzo di Druso di Tiberio, Cohen 2; un grande bronzo di Vespasiano, Cohen, 419; quattro medii bronzi parimente di Vespasiano, Cohen (?), 155, 411, 634, un quarto
con la Felicitas publica mal conservato;
un
medio bronzo
di Tito,
Cohen 81, un
secondo con la Felicitas publica sul rovescio mal conservato; un piccolo bronzo quasi irriconoscibile. Un medio bronzo di Tiberio (?) poco riconoscibile.
Argento.
Vi
Cinque
il
monete
una
di esse
alla base
m. 0,07,
Vi
si
Parimente sul bancone, per dinanzi al rialzo che esso forma sul fornello, vennero trovati gli avanzi di una specie di cassettina di legno, la quale doveva essere
munita
di
un
si
fro nel
fissato
il
tubo rastremato di
di
un
im-
buto. Ci
bronzo rinvenuto
insieme coi detti avanzi di legno. Questo imbuto ha il recipiente a forma di coppa il tubo ne era staccato. Diam. m. 0,14.
Presso l'apertura del fornello esistente alla estremit del bancone (tg, 11), era un vaso in terracotta per versare, a larga pancia, alto collo, labbro con beccuccio.
Alt. m. 0,182.
di
destra
(murato nel
nei
bancone)
si
trovarono
sei
medii
particolari; uno di Agrippa affatto uno di Augusto (J)ivus Augus/us Pater) mal conservato; uno
riconoscibili
colari.
Vespasiano o di Tito con la Felicitas publica nel rovescio, poco chiaro nei partiNel primo dolio di sinistra: grande bronzo di Galba, Cohen 180(?); grande
Pax Augusti
Gli oggetti
qui
appresso
enumerati
furono
alla
trovati
in
altri
termopolio; e per la
colli
di
molte anfore addossate alla stessa parete. Suppongo che, collocati sopra una mensola
POMPEI
118
REGIONE
I.
di
di questa mensola, essi fossero legno, che era fissata iu quella parete, col cadere
Dromo.
di cono,
Una
cerniera ad
mu-
nita di ansa verticale elegantissima, fusa a parte e saldata intorno al labbro e sulla
pancia. Intorno
al
labbro
becco,
forma
di
mezzo
corpo
una graziosa
di
foglia in rilievo, e
fanno
i
da cornice
in
ad onde;
lato
capelli a riccioli
stilizzati,
una
Forma
di
di pasticceria di
Grande bronzo
Manico
frammento
di questo.
bronzo di Vespasiano,
Fio. 13.
Cohen 419
(?).
Su
Medio bronzo
con la a
di
bronzo di Domiziano
diritto
una testina
Villi.
di
virile
numero
tutte e due le
una corona
bronzo
di
di lauro(?).
Tre
monetine
bronzo
ricoperte
di
piccolo bronzo
mal conservato.
Piccolo
Vespasiano
Altro
Terracotta.
metro m. 0,16.
Specie
sinistro,
Scodella emisferica
di padella o di
un coperchio. Diam.
a piede
m. 0,143. Graziosa
munito
il
munito
di
umano
di
crepida
13).
Il
trovasi
lucignolo trovasi
di
forma allungata.
numerosi
Grande lucerna monolychne a corpo circolare, il cui disco decoghezza m. 0,10. rato con un ramo di quercia rilevato, girante intorno. Sul fondo una pianta pedis con marca illeggibile. Lung. m. 0,156. Lucerna monolychne con ansa ad anello, rostro
STROBILVS
F. Lun-
REGIONE
I.
119
disco.
circolare,
POMPEI
sporgente decorato
con volute,
con
ovoletti intorno al
Lungh. m. 0,122.
poco sporgente. Da alcune .tracce esistenti sul disco vedesi che altra volta vi pogLucerna simile alla precegiava un oggetto a tre pieducci. Lungh. m. 0,185.
dente.
Lucerna ordinaria monolychne a lungo rostro triangolare con grossa ansa ad anello normale all'asse della lucerna. Lungh. m. 0,105. Vasettino per versare
a larga pancia, collo a tronco di cono capovolto, ansa a nastro impostata sulla spalla
e
sotto
il
labbro. Alt.
ni.
0,155.
Vasettino a
munito
di
il
circolare,
verti-
due
anse
nastro
opposte,
impostate
calmente,
con
sopra
La
anse con
Oggetto di argilla chiara friabile, foggiato a testa di cavallo, lungo m. 0,08, vuoto nell' interno.
Poich
il
collo
apertura circolare e
rellino dal quale
ha nella sua grossezza una larga il labbro termina con un fopu uscire
il
liquido che
si
si
ver-
sasse per
il
direbbe che
un piccolo corno potoPiattello di argilla rossa, largo m. 0,083. rio. Tazzina di argilla rossa di forma lenticolare, rotta nel fondo, larga m. 0,07. Coppa aretina a reciquesto oggetto fosse stato
piente quasi
labbro a largo risvolto e basso piede circolare. Intorno al labbro sono rilevati due conigli fuggenti a sinistra, due
emisferico,
con
la
marca
Rasinia,
alt.
L-R-P
m. 0,07.
m. 0,124, Fic
m. 0,06. m. 0,132.
Olla
Diam. m. 0,104,
alt.
Vetro.
a nastro, impostate sulla spalla e sotto la bocca, formano varie sporgenze all'esterno. Intorno alla bocca incastrato un coperchietto conico forato in punta; evidentemente
essenza
che
si
mesceva
in
un liquido
POMPEI
120
REGIONE
I.