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INDICE Parte Prima - LE VITAMINE NELLA NOSTRA VITA QUOTIDIANA Pa g 6 7 1# 1$ 17 2# 2$ 31 3( 37 $3 $,

Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap.

1 2 3 $ ( 6 7 + , 1# 11 12

Le vitamine: che cosa sono e come agiscono . Perch abbiamo bisogno di supplementi vitaminici ... on esiste un !abbisogno vitaminico "normale" L%individua&ione delle caren&e vitaminiche nella ter&a et' ")rricchimento" dei cibi: !atti e mis!atti Come leggere le etichette di prodotti vitaminici *uida per la scelta di un supplemento vitaminico .. *li antagonisti delle vitamine . Le vitamine: un tasto delicato tra medico e pa&iente .. -re modi di considerare l%uso delle vitamine .. )limentarsi bene . vivere bene .. /n%importante nuova teoria: perch i supplementi vitaminici o!!rono !elici sorprese0 Parte Seconda - UNA GUIDA ALLE SINGOLE VITAMINE LA VITAMINA A

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13 1$ 1( 16 17 1+ 1, 2# 21 22

La vitamina ): vitamina dell%accrescimento .. 1ono necessarie dosi supplementari di vitamina )0 .. Le malattie in!ettive e l%a&ione della vitamina ) .... La sintesi proteica . una !un&ione basilare della vitamina ) . 2%inverno . necessaria pi3 vitamina ) ... 4ista5 udito5 ol!atto e la vitamina ) L%utilit' della vitamina ) per la pelle5 i denti e le ossa .. 6l codice genetico e la vitamina ) .. 6l ruolo della vitamina ) nei disturbi riproduttivi sessuali 6l ruolo anticancerogeno della vitamina ) . LE VITAMINE B

(3 (( (, 62 6$ 66 6, 71 73 7(

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23 2$ 2( 26 27 2+

-iamina5 o vitamina 71 .... 1oddis!are le necessit' dei nervi . La tiamina ha un ruolo importante nella !un&ione cardiaca ... 6l ruolo della ribo!lavina 8vitamina 729 nella salute umana ... : su!!iciente la ribo!lavina nella nostra dieta0 ... La caren&a di ribo!lavina . una causa comune di di!etti congeniti

7+ +2 +$ +6 ++ +,

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2, 3# 31 32 33 3$ 3( 36 37 3+ 3, $# $1 $2 $3 $$

6l !abbisogno di niacina .. 6l !attore antipellagra .. La pellagra subclinica si pu; scambiare per una malattia mentale . La vitamina 765 insospettata bene!attrice ... <ilioni di persone richiedono pi3 vitamina 76 .. /na vitamina che interessa le donne .. La vitamina 712: il !attore miracoloso nel !egato .. La vitamina 712 per il sangue5 i nervi5 la crescita e ......... L%acido !olico5 l%altra vitamina antianemica )cido pantotenico5 la vitamina assente .. La vitamina antistress . 2igrignate i denti0 Potreste aver bisogno di acido pantotenico e di calcio 7iotina: un coen&ima necessario 6nositolo: una vitamina ) "super!lua" che . vitale per la nostra salute... La colina5 un tramite vitale nel sistema nervoso P)7)5 la vitamina dentro un%altra vitamina ...

,1 ,3 ,$ ,+ 1# 2 1# ( 1# , 11 1 11 6 12 # 12 3 12 7 13 # 13 3 13 6 13 ,

LA VITAMINA C E I RIBOFLAVONOIDI Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. $( $6 $7 $+ $, (# (1 (2 L%antitossina universale .. =uesto medico de!inisce le megadosi una norma .. Come il sangue utili&&a la vitamina C .... Previene veramente i ra!!reddori0 .. La coppia per!etta per la prote&ione contro il ra!!reddore .. =uali sono le persone che hanno necessit' particolari di maggiori dosi di vitamina C0 La tenden&a degli adolescenti alla caren&a di vitamina C .. L%et' avan&ata richiede pi3 vitamina C ... 1$ # 1$ 3 1$ 6 1$ , 1( ( 1( 6 1( 7 1( ,

Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap.

(3 ($ (( (6 (7 (+ (, 6# 61 62

)terosclerosi: una malattia da caren&a di vitamina C La vitamina C protegge contro l%alto tasso di colesterolo nel sangue . Pi3 vitamina C5 minor pericolo di calcoli biliari .... La chiave di un miglior !un&ionamento del cervello .. Prote&ione contro gli avvelenamenti da sostan&e tossiche dell%ambiente >idurre al minimo la tossicit' dei !armaci . La risposta alle emorragie interne per uso di aspirina /na barriera contro il cancro della vescica Preven&ione del congelamento ... 7io!lavonoidi: la vitamina "inutile" di cui abbiamo bisogno .

16 2 16 , 17 $ 17 ( 17 7 1+ # 1+ 1 1+ 3 1+ ( 1+ 7

LA VITAMINA D Cap. Cap. Cap. Cap. 63 6$ 6( 66 La vitamina 2: la vitamina del sole )lcune conseguen&e di una grave caren&a di vitamina 2 .. /n ritmo cardiaco regolare richiede vitamina 2 e calcio ... La vitamina 2 combatte gli e!!etti dannosi dei medicamenti . 1, $ 1, + 2# $ 2# (

LA VITAMINA E Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. 67 6+ 6, 7# 71 72 73 La grande controversia sulla vitamina ? La vera storia della vitamina ? ... =uanta vitamina ? si trae realmente dagli alimenti0 .. ecessit' speciali di una dieta per abbassare il livello del colesterolo... /n%arma dinamica contro le rughe e l%invecchiamento .. L%a&ione della vitamina ? per prolungare la giovine&&a delle cellule Pi3 energia5 pi3 resisten&a .. 2# 7 21 2 22 2 22 6 22 , 23 2 23

Cap. Cap. Cap. Cap. Cap.

7$ 7( 76 77 7+

/n pre&ioso agente antianemico . La vitamina ? riduce anche il pericolo di coaguli nel sangue @ra si pu; respirare pi3 liberamente ... Le donne stanno meglio con la vitamina ? . La pillola . un%antagonista della vitamina ? ...

+ 2$ 1 2$ $ 2$ ( 2$ + 2( 1

LA VITAMINA Cap. Cap. 7, +# La vitamina A aiuta a non morire dissanguati ........ Cause nascoste di caren&a vitaminica A . 2( 3 2( 7

Parte Ter!a - LA TERAPIA VITAMINICA NELLE MALATTIE Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. +1 +2 +3 +$ +( +6 +7 ++ +, ,# ,1 ,2 ,3 L%a&ione antianemica della vitamina C ... *li artritici hanno bisogno di vitamina C ... La vitamina 76 allevia i reumatismi ... /n rimedio per il mal di schiena Bragilit' ossea . La vitamina 76 pu; alleviare l%asma bronchiale . La vitamina C e il cancro -rattamento non chirurgico dei polipi precancerosi ... Le vitamine contro il cancro della pelle . 6l trattamento con acido !olico combatte i disturbi circolatori ... La vitamina ? per le vene varicose . La vitamina ? per i dolori delle gambe e dei piedi . 1toria di un chirurgo: la vitamina ? nel trattamento della claudica&ione intermittente . 26 # 26 2 26 6 27 ( 27 7 2+ # 2+ 1 2+ 6 2+ + 2, 2 2, $ 2, + 3# #

Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap.

,$ ,( ,6 ,7 ,+ ,, 1# # 1# 1 1# 2 1# 3 1# $ 1# ( 1# 6 1# 7 1# + 1# , 11 # 11 1 11 2 11 3 11 $ 11 ( 11 6 11 7

La vitamina ? calma le gambe insonni ... La !lebite ..... 4itamine che servono a puri!icare il sangue .. La terapia di niacina abbassa il colesterolo nel sangue .. /na medicina naturale per il cuore . La vitamina ?: la migliore cura per l%angina .. Le vitamine proteggono dalle malattie in!antili . 4itamina ? l%altra met' del controllo del diabete ... La vitamina 712 previene l%ambliopia da tabagismo . /n approccio dietetico alla !ebbre da !ieno La vitamina 76 in coppia col magnesio previene i calcoli renali ... La niacina allevia l%emicrania e la sindrome di <ni.re -erapia megavitaminica della schi&o!renia: i primi passi .. Le vitamine 7: una psicoterapia . *li schi&o!renici: come rispondono alle megavitamine0 ... Correggere la biochimica con le vitamine .. Le vitamine: una speran&a per i bambini autistici .. 6l trattamento vitaminico riduce le di!!icolt' di apprendimento . La vitamina ) e l%acne La vitamina ? per speciali problemi della pelle . La psoriasi risponde alle applica&ioni di vitamina ) . /na vitamina per la vitiligine . 4erruche: un visus da cui ci si pu; di!endere . -rattamento dell%herpes ..

3# 3 3# 6 3# + 31 2 31 3 31 6 31 + 32 1 32 $ 32 ( 33 # 33 3 33 7 33 + 3$ $ 3$ , 3( # 3( 3 3( ( 3( + 3( , 36 1 36 2 36 3

Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap.

11 + 11 , 12 # 12 1 12 2 12 3 12 $ 12 ( 12 6

La vitamina C allevia la sudamina . La vitamina ? per la porpora .. La vitamina ) accelera la cicatri&&a&ione delle !erite )lleviare gli e!!etti delle ustioni gravi Le piaghe da decubito si cicatri&&ano in met' tempo con la vitamina C La vitamina C come strumento ortodontico ... 4itamine: un%assicura&ione contro l%ulcera . 4itamine che riducono i danni del !umo e dell%acool . /n potente antivirale ..

36 $ 36 6 36 + 37 # 37 # 37 2 37 3 37 7 3+ # 3+ 2

)PP? 26C? ..

Parte Prima - Le "itamine ne##a no$tra "ita %&otidiana


Capitolo 1 LE VITAMINE' C(E COSA SONO E COME AGISCONO onostante tutto il parlare che si !a oggi sulle vitamine5 pochi sanno in realt' che cosa veramente siano e perch sono cosC importanti. Le ricerche sulle vitamine continuano costantemente e di tanto in tanto si annunciano nuove scoperteD ma gli scien&iati sono ben consapevoli di non conoscere tutti i dati di !atto riguardanti tutte le vitamine. ) tutt%oggi5 le vitamine individuate e anali&&ate sono 1(D gli studiosi

ritengono che ne esistano probabilmente altrettante5 anch%esse essen&iali per la nostra salute. Le vitamine sono sostan&e nutritive organiche 8cio. sostan&e che si trovano in natura soltanto negli organismi viventi5 vegetali o animali9. ?sse esistono in piccolissime Euantit' nei cibi e sono assolutamente necessarie per un normale sviluppo e per il mantenimento della salute. Le piante !abbricano da sole le proprie vitamine. *li animali le traggono dalle piante oppure da altri animali che si cibano di piante. )lcuni producono nel loro stesso organismo parte delle vitamine di cui abbisognano. Bu verso la !ine del secolo scorso che Eualcuno sospett; per la prima volta l%esisten&a5 nelle sostan&e nutritive5 di Eualcosa di pi3 oltre ai grassi5 alle proteine5 ai carboidrati e ai minerali. ?sperimenti di laboratorio dimostrarono che anche Euando tutti Euesti elementi erano presenti nella dieta5 gli animaliFcavia potevano ancora morire di malnutri&ione. *li scien&iati incominciarono allora a ricercare Euesto importante anello mancante. 1coprirono le vitamine. =uesto nome deriva da vita pi amine (i composti chimici che in origine si pensava !ossero le vitamine9. Le vitamine non sono sostan&e alimentari nello stesso senso dei carboidrati5 dei grassi e delle proteine5 in Euanto non sono necessarie in Euantit' notevoli per costruire i muscoli5 o i tessuti. 6 carboidrati5 i grassi e le proteine si tras!ormano in altre sostan&e5 che l%organismo utili&&a nel processo di metabolismo. Ci; non vale per le vitamine5 le Euali mantengono la loro !orma originale nell%organismo e sono strutturate nell%organismo stesso5 dove costituiscono una parte importante del meccanismo di tutte le cellule: il solo !atto che siano presenti provoca determinati mutamenti e processi. Per esempio: le vitamine 7 non causano un aumento di peso5 come possono !are grossi Euantitativi di certi cibiD ma un individuo troppo magro5 che so!!ra di Eualche disturbo della digestione5 pu; avere un aumento di peso assumendo le vitamine 75 perch la presen&a del complesso vitaminico nell%apparato digerente serve a !argli digerire e utili&&are pi3 completamente gli alimenti. )l pari degli ormoni5 le vitamine regolano i processi dell%organismo. Come accade per i minerali di traccia5 ad esempio lo iodio5 la presen&a o l%assen&a di vitamine in piccoli Euantitativi5 rappresentano la di!!eren&a tra buona e cattiva salute. Le !oglie verdi delle piante sono i laboratori dove si producono le vitamineD perci; le !oglie verdi e gli steli delle piante ne sono ricchissimi. 6 semi commestibili 8!agioli5 piselli5 chicchi di granturco e !rumento9 contengono anch%essi delle vitamine5 che la pianta !ornisce per nutrire la genera&ione successiva. La parte magra della carne degli animali contiene vitamine5 e ancor pi3 ne contengono i visceri 8cuore5 !egato5 ecc.9 poich . in essi che di solito vengono immaga&&inate nel processo digestivo. 6l tuorlo delle uova contiene le vitamine che l%animale !emmina produce ad uso e consumo dei nascituri. 6 pesci accumulano vitamine soprattutto nel !egato. Le vitamine si dividono in due categorie !ondamentali: Euelle solubili nei grassi 8liposolubili9 e Euelle solubili in acEua 8idrosolubili9. =uesta distin&ione si ri!erisce ad una di!!eren&a strutturale !ondamentale tra i due tipi di vitamine5 che determina alcune delle loro propriet'. Le vitamine liposolubili si sciolgono in una solu&ione di alcool e sono pi3 !acilmente immaga&&inabili nell%organismo5 mentre le idrosolubili si sciolgono nell%acEua e si disperdono molto pi3 !acilmente mediante il normale processo di elimina&ione. Le vitamine liposolubili sono le vitamine )5 25 ?5 A. 6drosolubili sono tutte le vitamine del gruppo 75 la vitamina C e i bio!lavonoidi 8conosciuti anche sotto il nome di vitamina P9. *li studiosi hanno stabilito un indice approssimativo del Euantitativo giornaliero della maggior parte delle vitamine5 necessario per una salute per!etta. =uesto !abbisogno . generalmente espresso in milligrammi5 ma si pu; anche trovare il !abbisogno di vitamina ) espresso in termini di /nit' 6nterna&ionali 8/695 che sono una misura di attivit' e non di sola Euantit' 8v. cap. 69.

Capitolo 2

PERC() ABBIAMO BISOGNO DI SUPPLEMENTI VITAMINICI ella grande disin!orma&ione circa il cibo e la nutri&ione vi . tuttavia un punto sicuro: il vitto occidentale moderno . il migliore che ci siaG ?sso . nutriente e salutareD nessuno abbisogna di supplementi alimentari 8vitamine o minerali9 a patto che segua una %buona dieta%. =uesta %buona dieta% non . meglio speci!icata. Ci viene suggerita una lista di categorie generali di cibi. H<angia un po% di Euesto tutti i giorni e resterai sanoI5 dicono i redattori delle rubriche di dietetica5 le riviste !emminili e i comunicati commerciali televisivi. 1e veramente la dieta occidentale risponde a tutte le nostre necessit'5 come possiamo spiegarci la sbalorditiva inciden&a di malattie croniche0 /na valida replica all%asser&ione che non abbiamo bisogno di supplementi dietetici apparve sull'American Journal of Digestive Diseases 8mar&o 1,(395 a !irma di <orton 1. 7isJind5 un attento ricercatore e medico pratico. onostante gli anni trascorsi dalla pubblica&ione5 le sue asser&ioni sono tuttora valide e le sue argomenta&ioni chiare e convincenti come Euando !urono espresse per la prima volta. Non $ono ancora $tati i$o#ati t&tti *#i e#ementi n&triti"i im+ortanti "<olti concetti erronei... hanno guadagnato terreno" scrive il dottor 7isJind. "/n pregiudi&io comune . che tutti gli elementi nutritivi importanti siano gi' stati isolati5 e che inoltre un certo numero di Euelli correntemente disponibili non sia di grande signi!icato nell%alimenta&ione umana. L%atteggiamento estremamente conservatore della Federal Food and Drug Administration 8B2)95 che pretende l%aggiunta di un%avverten&a restrittiva sulle etichette di Euei prodotti vitaminici che non considera ancora adeguatamente studiati rispetto all%alimenta&ione umana5 ha ra!!or&ato ulteriormente il presupposto che basti5 per una soddis!acente terapia nutri&ionale5 soltanto la somministra&ione di Euei !attori a tutt%oggi %importanti%. 6 consumatori vogliono sapere perch5 accanto a molte delle vitamine e minerali elencati nei loro supplementi dietetici5 appaia Euesta dicitura: Hil !abbisogno per l%alimenta&ione umana non . ancora stato accertatoI. Ci; . Euanto ha inteso dire il dottor 7isJind. @gni sostan&a che non sia stata studiata per anni5 e u!!icialmente accettata come necessaria alla vita in certi minimi Euantitativi5 dev%essere indicata sulle etichette come "non accertata" Euale parte necessaria dell%alimenta&ione umana. Una $in*o#a caren!a , im+o$$i-i#e 6noltre5 a!!erma il dottor 7isJind5 Euando gli esperti parlano di nutri&ione5 sono inclini a citare caren&e di Euesta o Euella vitamina 8"caren&a di tiamina"5 "caren&a di ribo!lavina"5 ecc.9. Ci; . completamente errato5 egli dice5 perch un !atto del genere5 semplicemente5 non si veri!ica mai. 6n laboratorio5 si pu; mettere un animale ad una dieta completamente priva di vitamineD in un secondo tempo5 tutte le vitamine conosciute vengono aggiunte5 eccetto la tiamina. =ualunEue sintomo si veri!ichi a Euesto punto nell%animale5 viene attribuito a insu!!icien&a di tiamina5 mentre . dovuto5 ovviamente5 alla mancan&a di tiamina5 ma anche di tutte le altre vitamine sconosciute. <ancando la tiamina5 altri elementi nutritivi vengono perduti dalle riserve dell%organismo5 cosC che lo stato patologico !inale che viene a determinarsi5 implica la perdita di tutte Euelle sostan&e5 conosciute e sconosciute. H=uanto pi3 . improbabile che si veri!ichi nell%essere umano Euesta caren&a di singoli !attoriGI dice il

dottor 7isJind. H on solo le caren&e sono multiple5 ma la somministra&ione di singoli !attori nutritivi5 o per!ino una combina&ione di pochi di essi5 !inisce per determinare una seria perturba&ione del !ragile eEuilibrio nutritivo e la !orma&ione5 a brevissima scaden&a5 di nuovi danni %avitaminosici%5 vale a dire nuovi sintomi di caren&aI. 2a molti anni5 egli continua5 i ricercatori sottolineano la necessit' di una terapia completa5 che naturalmente !ornisce al pa&iente un apporto di tutti i !attori essen&iali5 compresi Euelli non identi!icati. 6l dottor -om 1pies5 !amoso per i suoi lavori nel campo dell%alimenta&ione5 suggerC molti anni !a di elaborare una "!ormulaFbase" che includesse tutte le vitamine 7 scoperte !ino a Euel momento da potersi somministrare ai pa&ienti insieme con una !onte naturale di vitamine sconosciute. <a chiss' come5 dice il dottor 7isJind5 la gente incominci; a pensare a Euesta !ormula come ad una "!ormula completa" e presto !u data ai pa&ienti come sola !onte di elementi nutritivi5 a prescindere dai loro pasti. >apidamente si di!!use l%idea che Euesta !ormula contenesse tutte le vitamine importanti. 6l dottor 7isJind scrive che molto spesso certi casi che non reagiscono a!!atto all%assun&ione di Euesto preparato5 migliorano da un giorno all%altro Euando si somministrino alimenti che contengano altre vitamine5 non ancora scoperte. HCon la semplice aggiunta di !egato essiccato o ben dosate por&ioni di !egato5 si . ottenuto invariabilmente un clamoroso e duraturo miglioramento5 spesso evidente nel giro di pochi giorniI. /n altro pregiudi&io in!ine5 scrive il dottor 7isJind5 . Euello di considerare le caren&e nutritive5 Euando si veri!icano5 come imputabili unicamente alla dieta5 e di ritenere come l%unico sistema per guarire tali caren&e sia5 appunto5 %una buona dieta%. Non t&tto i# n&trimento "iene da# ci-o L%a!!erma&ione del dottor 7isJind circa il concetto erroneo che sia la dieta a !ornirci un%alimenta&ione completa5 comprende Euesti sei punti. 1. L%impoverimento di gran parte del suolo coltivato produce raccolti di scadente valore nutritivo. 2. *li insetticidi tossici5 sempre pi3 di!!usi5 lasciano sugli alimenti 8e all%interno di essi9 residui pericolosi5 e impoveriscono sempre di pi3 il suolo5 uccidendo microrganismi e lombrichi utili. 3. La tenden&a5 sempre pi3 accentuata5 a raccogliere ed esportare i prodotti prima ancora che il raccolto sia maturo5 per ridurre il rischio di deterioramento. @ggi5 di!atti5 ci nutriamo raramente con prodotti maturati sulla pianta5 mentre Euesto tipo di matura&ione . essen&iale per il completo valore nutritivo del cibo. $. La crescente tenden&a all%elabora&ione industriale e al trattamento chimico dei cibi mediante cere5 coloranti5 detergenti5 emulsioni5 decoloranti5 ecc. (. L%uso dello &ucchero ra!!inato5 privo di vitamine5 per circa un Euarto dell%apporto calorico medio. 6. L%uso di svariati additivi chimici5 come grassi arti!iciali e simili5 che possono essere tossici5 e molti dei Euali sostituiscono elementi nutritivi essen&iali. 6l !atto5 per esempio5 che gli )mericani consumino in un anno circa $#F(# Jg di &ucchero pro capite indica che soltanto cosC si provoca una caren&a di circa #52( mg di tiamina e ribo!lavina 8vitamina 729 al giorno. el corso di un anno5 ci; porta ad un de!icit di circa ,# mg di entrambe Eueste importanti vitamine 7. Per la niacina5 un%altra vitamina 75 la caren&a . dieci volte tanto. H=uanto a coloro che si astengono dall%usare lo &ucchero nel ca!!. o nei succhi di !rutta5 credendo in tal modo di ridurre l%assorbimento a &eroD F a!!erma ancora il dottor 7isJind F va detto purtroppo che si sbagliano: il saccarosio5 di!atti5 . oggi incorporato in un cosC gran numero di prodotti con!e&ionati5 pane incluso5 che di!!icilmente pu; essere evitatoI.

E$i$tono anc.e a#tre ca&$e di caren!a )nche se una persona dovesse assumere nella dieta giornaliera tutte le vitamine necessarie5 sarebbe ugualmente possibile una caren&a alimentare. ?sistono molti stati di salute e circostan&e che possono causare una perdita di vitamine5 o un !abbisogno pi3 elevato del normale. =ualsiasi di!!icolt' dell%apparato digerente5 che pregiudichi la capacit' di assorbimento delle vitamine 8diarrea5 colite5 disturbi del !egato o della cisti!ellea5 ecc.9 pu; dar luogo a un%avitaminosi. La gravidan&a e l%allattamento aumentano il !abbisogno vitaminico5 come pure l%ipertiroidismo5 la superattivit' !isica5 le in!e&ioni5 ecc. )ntibiotici5 sul!amidici5 sostan&e tossiche industriali5 inala&ioni di veleni come il piombo5 presenti nell%atmos!era inEuinata5 residui di insetticidi5 ecc.5 sono tutti !attori che causano la distru&ione delle vitamine. )nche i disturbi emotivi5 specialmente Euando siano gravi e prolungati5 possono causare gravissime caren&e nutritive. Per tutte Eueste ragioni5 e in base alle proprie osserva&ioni personali5 il dottor 7isJind sostiene che Hevidenti danni per caren&e alimentari sono !reEuenti e osservabili ad occhio nudoI. ?gli ha notato inoltre che5 una volta veri!icatesi delle insu!!icien&e in un tessuto5 . indispensabile5 per compensarle5 assumere un Euantitativo di vitamine molto maggiore di Euello necessario ad un normale mantenimento 8perci;5 1#5 2# o per!ino (# volte il !abbisogno di una persona che non abbia mai so!!erto di alcuna insu!!icien&a9. Purtroppo pu; anche succedere che i tessuti siano stati danneggiati al punto che Eualsiasi terapia vitaminica5 per Euanto massiccia5 non possa pi3 riparare il danno so!!erto. 66 dottor 7isJind riporta l%esempio di topi di laboratorio5 privati di ribo!lavina5 i Euali riportarono un danno irreversibile alla cornea dell%occhio5 per Euanta ribo!lavina venisse somministrata loro successivamente nella dieta. =uesto autore mette anche in discussione che si possa parlare di un Euantitativo standard di vitamine uguale per tutti. Potremmo !orse sostenere che si debba somministrare la medesima dose di insulina a ogni diabetico0 Le conseguen&e sarebbero !atali. Per Euale ragione5 dunEue5 dovremmo a!!ermare che due persone abbiano identiche necessit' nutri&ionali0 /na persona pu; avere bisogno delle varie vitamine pi3 dell%altra. )ltri critici della terapia vitaminica insistono nell%a!!ermare che assumere una certa vitamina in alimenti integrativi . inutile in Euanto essa si trova comunEue5 e nelle stesse Euantit'5 nel cibo Euotidiano. <a5 a!!erma il dottor 7isJind5 ci; che si tende a dimenticare . che l%alimento integrativo non . un sostituto del cibo vero e proprio5 ma aggiunge semplicemente delle vitamine a Euelle gi' !ornite dall%alimenta&ione. Le vitamine 7 e C5 idrosolubili5 non vengono !acilmente immaga&&inate dai tessuti del corpo5 e devono perci; essere somministrate ogni giorno. =uanto alle vitamine liposolubili5 esse vengono accumulate sen&a di!!icolt' nell%organismo delle persone sane5 ma si consumano rapidamente una volta veri!icatasi una seria caren&a. Ci; . vero specialmente per le a!!e&ioni epatiche gravi. Per continuare con Euanto a!!erma il dottor 7isJind5 egli ha stabilito tre principi !ondamentali per la terapia alimentare. =uesta dovr' essere completa, intensiva, costante. essuna me&&a misura potr' aver successo. Le vitamine5 i minerali5 le proteine5 i !os!ati5 i grassi5 i minerali traccia sono sempre connessi tra di loro come anelli di una catena5 se si tiene conto del modo in cui l%organismo li utili&&a. on ha senso ra!!or&are solo uno di Euesti anelli: devono essere tutti ugualmente !orti5 altrimenti la catena si spe&&er'. : chiaro che un medico che non indaghi a!!atto sul modo di vivere e sulla dieta del pa&iente tranne che per il rituale Hcosa mangia di solito0I non riuscir' a dare la salute al suo pa&iente prescrivendogli Eualche vitamina sintetica isolata o un preparato minerale da prendersi con la solita dieta. /na dieta

che5 evidentemente5 . stata almeno in parte responsabile del tracolloD probabilmente una dieta ricca di carboidrati ra!!inati5 a base di &ucchero bianco e !arina bianca. Fattori c.e inter/eri$cono ne##a tera+ia a#imentare Per Euanto adeguata sia la !onte di supplementi dietetici5 pu; riuscire impossibile5 in certe situa&ioni5 ovviare completamente alla caren&a alimentare. ?cco alcune circostan&e di vita o di salute che possono pregiudicare la capacit' di assorbimento dei minerali e delle vitamine utili contenuti nella dieta: appetito scarso5 diarrea5 insonnia5 tensione muscolare5 spasmi del tratto intestinale. 6noltre5 come scrive il dottor 7isJind5 "la lista dei prodotti chimici e dei !armaci che possono menomare il sistema en&imatico delle cellule e produrre anossia nei tessuti . molto lunga. Ce n%. un numero incredibile5 e se ne !a un uso tanto indiscriminato5 che praticamente risulta inevitabile per varie ragioni evitarne il contatto Euotidiano. ?ssi vanno da una grande variet' di prodotti chimici industriali5 al monossido di carbonio5 al piombo e ad altri gas di scarico delle auto...5 agli insetticidi...5 ai solventi e a !armaci come i sul!amidici5 gli antibiotici e gli estrogeni". : essen&iale5 a!!erma il dottor 7isJind5 interrogare con molta accurate&&a il pa&iente circa la sua esposi&ione a Euesti svariati agenti chimici5 Euando si voglia programmare una cura dietetica che !accia al caso suo. La prossima volta che leggerete su un giornale o una rivista che siamo tutti Euanti ben nutriti e che non vi . necessit' di diete speciali o di supplementi nutritivi5 chiedetevi: Hchi di noi . ben nutrito0 Ci; non dipende !orse dalle esigen&e individuali5 dall%eEuilibrio della dieta5 dalla provenien&a degli alimenti5 da Euali !armaci si stanno prendendo e a Euali dannosi agenti chimici siamo esposti0I. -utti Euesti punti devono essere considerati5 tenendo presente ogni individuo. 1e Euesto consuma una dieta accuratamente programmata per a!!rontare ciascuno degli stress nutri&ionali da lui subiti5 allora si potr' dire che quella data persona ben nutrita. Capitolo 3 NON ESISTE UN FABBISOGNO VITAMINICO NORMALE La Euestione dell%individualit' delle esigen&e nutritive . !orse una delle pi3 trascurate nel campo dell%igiene5 e una delle pi3 ignorate nella pratica medica occidentale di oggi. ?ppure5 potrebbe trattarsi5 invece5 del !attore pi3 importante5 preso singolarmente5 per determinare chi si ammaler' e chi rester' sano. /n insigne scien&iato che5 nel Euarto di secolo ora trascorso5 ha sottolineato la connessione tra predisposi&ione alle malattie e Euadro alimentare strettamente individuale5 . il !armacologo >oger Killiams5 dell%/niversit' del -eLas. 1inteti&&ando le sue scoperte e le sue tesi in un articolo apparso su Perspectives in !iolog" and #edicine 8autunno 1,7395 il ricercatore teLano avan&ava l%ipotesi che molte malattie comuni non in!ettive si mani!estino per il !atto che alcuni individui particolarmente predisposti necessitano di dosi pi3 che %normali% di particolare vitamina5 o minerale5 o amminoacidi5 o acidi grassi essen&iali: Euantit' che la dieta ordinaria non pu; !ornire loro adeguatamente. 6l dottor Killiams calcola che soltanto un piccolissimo gruppo5 su tutta la popola&ione mondiale5 erediti un !abbisogno %medio% o %normale% per tutte e per ciascuna delle circa $# sostan&e nutritive essen&iali alla vita e alla salute umana. La stragrande maggioran&a degli esseri umani 8e anche degli animali5 come hanno dimostrato gli esperimenti dello stesso Killiams9 eredita un !abbisogno che si discosta di molto dalla media5 almeno per Euanto riguarda una o due sostan&e nutritiveD e se Euesta esigen&a non

viene soddis!atta5 le cellule non potranno !un&ionare a dovere. : in tal caso che sopravviene la malattia. -utti Euesti !attori devono essere considerati in rela&ione ad ogni singolo individuo. 1e Euesti usu!ruisce di una dieta ben calibrata5 al !ine di !ronteggiare tutti Euesti stress nutritivi5 si pu; parlare5 nel suo caso5 di un individuo probabilmente ben nutrito. Un0occa$ione mancata La scoperta delle malattie da caren&a e l%identi!ica&ione delle vitamine nelle prime decadi di Euesto secolo5 avrebbero potuto apportare un cambiamento radicale in medicina5 per Euanto concerne i criteri di nutri&ione5 a!!erma il dottor Killiams. Lo scorbuto5 la pellagra5 il beriFberi e altre malattie che5 come . stato scoperto5 non sono causate da un microbo5 ma dalla mancan&a di un !attore alimentare5 avrebbe dovuto suggerire al mondo medico che non si era scoperto soltanto un piccolo numero di malattie strane e %di!!erenti%5 ma la causa !ondamentale di !orse tutte le malattie: l%assen&a 8o l%insu!!icien&a9 di un !attore nutri&ionale necessario alla salute !isiologica umana. 6l mondo medico5 invece5 . rimasto aggrappato all%idea che le malattie siano causate da microrganismi 8microbi e virus9 e che la cura e la guarigione dipendano dal trovare %la pallottola magica% che riesca a centrare e uccidere proprio Euell%agente patogeno. )ncor oggi5 bench le malattie non in!ettive rappresentino la maggioran&a nella pratica medica5 la ricerca di un virus Euale causa di malattie degenerative come il cancro5 le varie !orme di artrite5 la sclerosi multipla5 continua ad essere considerata la via maestra per le ricerche su Euesti stati patologici. Come per le malattie in!ettive5 scarsissima atten&ione . riservata al ruolo riconosciuto dell%alimenta&ione nel porre le di!ese stesse dell%organismo in condi&ione di agire e!!icacemente contro l%invasione dei microrganismi. )ttualmente5 nel mondo medico5 le malattie chiaramente da caren&a 8vale a dire la riprova decisiva e lampante di una insu!!icien&a alimentare9 sono ancora considerate ecce&ionali5 proprio in Euanto causate dalla dieta. )nche la cura relativa a base di supplementi vitaminici non . considerata una restaura&ione dell%eEuilibrio normale delle sostan&e alimentari5 bensC come un medicamentoD in e!!etti5 come la %pallottola magica% speciale per %uccidere% Euel particolare !attore causale. =uando la B2) pretende di segnalare sulle etichette tutte le vitamine come "medicinali"5 se il loro Euantitativo eccede un certo livello arbitrariamente stabilito5 essa agisce del tutto in con!ormit' alla tradi&ione sanitaria americana." "6n seguito a decenni d%indi!!eren&a5 da parte della scien&a medica5 per le scien&e dietetiche F scrive il dottor Killiams F Euella che noi abbiamo sempre considerato come una ra!!inata5 ben con!ormata scien&a dietetica5 semplicemente non esiste". 1iccome il !ilone principale del pensiero scienti!ico ha ignorato !atti !ondamentali circa la nutri&ione e la salute5 si devono ancora creare degli strumenti per!e&ionati per l%analisi dietetica5 per non parlare del !atto di metterli in opera5 per correlare certi Euadri anomali di !abbisogno vitaminico con l%inciden&a delle malattie. )l presente5 . possibile eseguire delle prove 8costose9 per accertare le necessit' di un particolare pa&iente rispetto a Eualcuno soltanto degli alimenti essen&iali conosciuti. La possibilit' di un vaglio di massa5 mediante elaboratori elettronici5 che dia risposte pronte sulle esigen&e individuali rispetto ad ogni !attore nutritivo5 non ha mai sollecitato l%interesse dei tecnici medicoFscienti!ici. )nche la gamma delle di!!eren&e di !abbisogno tra esseri umani . stata messa a punto soltanto per 1# alimenti5 secondo il dottor Killiams 8Eueste di!!eren&e5 sia detto incidentalmente5 variano da 2 a 1# volte9. il dottor Killiams elenca Euattro incontestati dati di !atto !ondamentali5 che impongono 8o dovrebbero imporre9 una %rinascita della scien&a dietetica%. 1. @gni individuo eredita un tipo particolare di !abbisogno nutritivo. La "persona normale"5 per la Euale organismi come la $ational Academ" of %ciences, la Food and Drug Administration e la

American #edical Association elaborano ra&ioni giornaliere "medie" di sostan&e nutritive5 non . altro che un mito. 6l concetto di "medio" .5 in Euesto caso5 altrettanto utili&&abile Euanto Euello di impronte digitali "medie"G 2. @gni sostan&a nutritiva essen&iale diviene parte necessaria dell%ambiente interno dell%organismo5 come l%acEua che beviamo o l%ossigeno che respiriamo. 6l !un&ionamento delle cellule dipende totalmente da Euesti !attori. 3. el corpo5 le sostan&e nutritive lavorano in gruppo5 con cellule che dipendono non da Euesta o Euella sostan&a svolgente un suo ruolo singolo5 ma dal totale lavoro nutri&ionale d%insieme. L%insu!!icien&a di un singolo !attore nutritivo riduce l%e!!icacia di tutti gli altri del suo gruppo. &. /n !atto prevalente nel mondo della natura . che le specie viventi5 piante e animali5 raramente ricevono un optimum nutri&ionale5 e Euando si tratti della societ' industriale umana5 Eueste condi&ioni tutt%altro che per!ette vengono aggravate dalla distru&ione delle sostan&e nutritive dovuta all%elabora&ione arti!iciale dei cibi. 6l dottor Killiams intravede tuttavia la speran&a che Euesta serie di dati5 la cui realt' . incontestabile5 incominci !inalmente ad essere a!!errata da un crescente numero di medici e di studiosi. ?gli predice che Huna rinascita della scien&a dell%alimenta&ione . imminenteI. 4ogliamo sperare che abbia ragione5 nonostante che l%educa&ione sanitaria5 la ricerca5 la pratica5 siano cosC intimamente legate con l%industria !armaceutica 8e pertanto con il concetto di !armaco come %solu&ione% ai problemi della salute9 da !ar sC che Euesto cambiamento di mentalit' medica sia !orse ancora di l' da venire. =uante malattie che oggi a!!liggono il genere umano potrebbero essere debellate o per!ino totalmente prevenute5 se tutta l%inventiva e l%esperien&a della moderna scien&a medica venissero devolute a studiare il problema dal punto di vista della nutri&ione0 H=uello che la scien&a medica deve appurare attraverso accertamenti oggi generalmente trascurati F continua il dottor Killiams F . se dei soggetti particolarmente predisposti a malattie di cuore5 obesit'5 artrite5 malattie dei denti5 disturbi mentali5 alcolismo5 distro!ie muscolari5 sclerosi multipla e anche al cancro5 potrebbero bene!iciare di retti!iche alimentariI. Per molti di Euesti mali esistono le prove di un%ereditariet'D tuttavia sembra che Euesto tratto ereditario non sia tanto la tenden&a a contrarre una particolare malattia5 ma piuttosto un Euadro ereditario di esigen&e alimentari5 che pu; portare ad una determinata malattia se la dieta non !ornisce un certo numero di sostan&e nutritive in Euantitativi che non corrispondono alla "media". Come +iani/icare #e di/e$e a#imentari <entre siamo in attesa che la scien&a medica raccolga la s!ida lanciata dal dottor Killiams5 possiamo certamente guardarci intorno5 per trovare almeno una risposta per noi stessi. ?sistono di!atti delle misure di alimenta&ione salutare5 che ogni !amiglia pu; adottare nonostante lo scarso interessamento e la scarsa esperien&a della classe medica. <angiate cibi integrali' ricordate che ogni sostan&a nutritiva essen&iale5 conosciuta o no5 . ugualmente vitale5 e non solo Euel piccolo numero5 sele&ionato arbitrariamente per 1"arricchimento% degli alimenti manipolati industrialmente. 7andite tutti Euei cibi che non siano prodotti naturali integrali. Le manipola&ioni industriali privano brutalmente di elementi nutritivi i prodotti integrali e vi aggiungono conservanti spesso pericolosi5 coloranti5 aromi arti!iciali5 emulsionanti5 agglutinanti5 ecc. =uando vi sarete convinti che l%unica maniera per cui le vostre cellule possano lavorare sen&a di!!icolt' . ricevere l%intero gruppo dei !attori nutritivi di cui abbisognano5 non vorrete pi3 vedervi arrivare in tavola degli alimenti in cui alcune sostan&e nutritive sono state eliminate5 e alcune sostan&e non nutritive5 o addirittura nocive5 sono state aggiunte. Cercate Euali sono le sostan&e integrative per il vostro particolare !abbisogno: voi siete un individuo

unico5 e proprio come avete ereditato particolari impronte digitali5 cosC avete un Euadro speci!ico di !abbisogno alimentare. 1iate consapevoli del !atto che anche il migliore dei cibi pu; darvi una nutri&ione inadeguata alle vostre particolarissime esigen&e5 e comprenderete l%importan&a d%individuare empiricamente svariate sostan&e nutritive concentrate nei supplementi alimentari naturali. essuno pu; rispondere con esatte&&a alla solita richiesta circa Euesti supplementi dietetici: HEuanto ne devo prendere0I. /n giorno5 se si avverer' la predi&ione del dottor Killiams5 il vostro stesso medico sar' in grado5 con un semplice test5 di pervenire ad una completa e precisa risposta. <a5 per il momento5 si tratta di Eualcosa che dovete calcolare da soli nel miglior modo possibile usando gli indici concepiti per la mitica persona "media" non come una risposta sicura e de!initiva5 ma come un punto di parten&a. -enetevi aggiornati sulle scoperte nel campo della dietetica: bench la corrente principale del pensiero medicoscienti!ico non dia5 almeno attualmente5 troppa importan&a all%alimenta&ione5 parecchi ricercatori e medici singoli le danno il posto d%onore che merita. )ltri studiosi5 il cui interesse primario . rivolto a settori pi3 appre&&ati di ricerca5 come Euello degli en&imi cellulari5 inevitabilmente !orniscono un contributo in!ormativo sulle sostan&e nutritive che entrano nelle rea&ioni biochimiche di cui si occupano. Leggendo Eualche pubblica&ione5 potrete stare al corrente di alcune tra le nuove scoperte e applicarne le no&ioni a vantaggio della vostra salute. 66 libro del dottor Killiams5 $utrition Against Disease 8 eM NorJ5 Pitman5 1,7195 sinteti&&a e documenta il !atto che molte scoperte riguardanti le sostan&e nutritive si rivelarono utili nel prevenire e curare malattie non in!ettive di una certa importan&a. )ttraverso gli anni5 noi abbiamo raccolto in!orma&ioni importanti come la rela&ione esistente tra una caren&a marginale di vitamina C e aterosclerosi 8indurimento delle arterie95 il valore della vitamina 76 per il miglioramento di certe !orme di artrite5 il !atto che i sintomi del diabete possano presentarsi talvolta per una marginale caren&a di cromo5 un minerale di traccia5 la migliore !onte del Euale si trova nel lievito di birra. Presumibilmente5 gli individui che hanno un !abbisogno superiore alla media di Euesti !attori nutritivi possono accusare i sintomi di Eueste malattie pur seguendo una dieta che risulta su!!iciente per altri. Col soddis!are alle nostre particolari necessit' nutritive ereditarie5 possiamo colmare la di!!eren&a tra un pericoloso stato di malattia e una piena e vigorosa salute. 1arebbe molto utile se i medici possedessero cultura5 solide basi scienti!icosperimentali e strumenti per!e&ionati5 tali da poter essere dei validi consulenti in materia di ereditariet' alimentare. <a5 nell%attesa che ci; avvenga5 dovrete essere gli specialisti di voi stessi. Capitolo $ L0INDIVIDUA1IONE DELLE CAREN1E VITAMINIC(E NELLA TER1A ET2 1iete andati a !ar visita al vostro vecchio &io e non vi . sembrato per niente in !orma. La sua pelle . pallida e incartapecorita e gli occhi un po% vitrei e !issi come se non ci vedesse molto bene nella penombra del soggiorno. Ci sono delle punte di amnesia5 che !anno della conversa&ione un%impresa improba per tutti5 e la sua mente sembra vagare da un argomento allOaltro5 con poco riguardo per la logica. 1ulla via di casa5 rimuginandoci su5 ne concludete che lo &io sta andando avanti negli anni. @ltretutto . rimasto solo e sente molto la mancan&a della moglie5 morta Eualche anno !a. 6l !atto che lo &io possa so!!rire di un%insu!!icien&a vitaminica non vi passa nemmeno per la menteD tuttavia5 vi sono molte probabilit' che si tratti proprio di Euesto e che non sia una caren&a lieve5 ma un !atto piuttosto serio5 tale da causare molti dei malanni che lo stanno sospingendo gi3 per la china.

7ench Euesto &io sia immaginario5 . anche molto reale nel senso che molti di noi hanno Eualche parente5 o Eualche amico5 che si trova in una condi&ione analoga5 essendo divenuto estremamente vulnerabile rispetto a certi stati di caren&a. Chi sono Eueste persone0 Come il vecchio &io5 molti an&iani vivono in solitudineD hanno scarso appetito5 spesso cattive abitudini alimentari. Possono contare su entrate limitate o !isse5 cosicch5 se anche godessero di un buon appetito5 non avrebbero me&&i per soddis!arlo. 1pesso hanno problemi di digestione5 il che restringe a sua volta la variet' e la Euantit' dei cibi che possono mangiare. )nche i !orti consumatori di alcool5 siano o no considerati "alcolisti"5 sono !reEuentemente esposti a notevoli caren&e nutritive. )ltre persone che corrono gravi rischi sono coloro che so!!rono di malattie croniche o che hanno trascorso un lungo periodo di ospedali&&a&ione debilitante. : un !atto tipico che una persona che so!!re di gravi de!icien&e alimentari presenti nel suo Euadro parecchi di Euesti problemi5 e so!!ra5 generalmente5 di pi3 di una caren&a speci!ica. 1econdo 1amuel 2rei&en5 pro!essore di patologia dell%/niversit' del -eLas a Pouston5 il primo sintomo evidente di malnutri&ione nella vecchiaia H. un conglomerato di disturbi non speci!ici...I. 6n altre parole5 non ci si pu; aspettare di trovare un sintomo ben determinato che indichi che Euella persona so!!re di una particolare caren&a. -ra i pi3 comuni e importanti di Euesti "disturbi non speci!ici" si trovano5 secondo un articolo del pro!essor 2rei&en 8*eriatrics, maggio 1,7$9: disturbi addominali5 depressione5 perdita dell%appetito5 disordini digestivi5 ansiet'5 a!!aticamento5 dolori di schiena5 mal di testa5 stato con!usionale5 insonnia5 irritabilit'5 spossate&&a5 palpita&ioni5 dolori muscolari o debole&&a muscolare5 !ormicolio o intorpidimento delle estremit'5 nervosismo5 scarsa concentra&ione. aturalmente5 nessuno di Euesti sintomi5 preso singolarmente5 garantisce che una persona so!!ra di una caren&a nutritivaD ma ognuno di essi5 particolarmente in un soggetto predisposto5 pu; indubbiamente segnalare una caren&a5 anche in assen&a di segni clinici5 esami del sangue compresi. ?cco un riepilogo di alcune classiche caren&e vitaminiche e dei loro sintomi pi3 visibili e comuni. La "itamina A La pelle ruvida e verrucosa . probabilmente il segno pi3 evidente di caren&a di vitamina ). : chiamata comunemente "pelle di rospo"5 ma i medici pre!eriscono oggi il termine ipercheratosi !ollicolare. )ltro sintomo classico di caren&a di vitamina )5 che non pu; essere notato da nessuno5 all%in!uori della persona interessata5 . la di!!icolt' di vedere nella penombra5 talvolta chiamata cecit' crepuscolare. L%adattamento alla semioscurit'5 per le persone in Eueste condi&ioni5 . particolarmente di!!icile dopo un%esposi&ione alla luce viva. /n sintomo pi3 grave di caren&e di vitamina ) pu; mani!estarsi in Euanto l%occhio perde la sua capacit' di rimanere umido gra&ie alla sua secre&ione. =uesta dis!un&ione5 conosciuta come Lero!talmia5 pu; aggravarsi !ino alla cecit' irreversibile. /na grave mancan&a di vitamina ) non pu; veri!icarsi dall%oggi al domani: il !egato di una persona in buona salute pu; di!atti immaga&&inare tanta vitamina ) da bastare per un anno o anche pi3. /na caren&a marginale5 ma prolungata5 abbinata a uno stress da malattia e a uno scarso appetito5 pu; tuttavia contribuire al mani!estarsi di un%insu!!icien&a totale. II com+#e$$o "itaminico B La diagnosi di Euale componente del complesso vitaminico 7 possa aver causato un dato sintomo5 o pi3 sintomi5 supera le possibilit' del pro!ano e anche della maggior parte dei medici. Per esempio5 una

caren&a di tiamina 8719 pu; causare svariati sintomi uno dei Euali . la nevrite5 che di solito ini&ia dalle gambe. -uttavia la nevrite pu; mani!estarsi come !laccidit' del polpaccio5 debole&&a muscolare5 crampi5 sensa&ione di !ormicolio e altre anormalit'. /na caren&a di tiamina pu; anche provocare un notevole gon!iore5 che ini&ia dai piedi e dalle gambe per proseguire pi3 in alto. La caren&a di ribo!lavina5 o vitamina 725 produce pi3 tipicamente una patologia delle labbra5 della lingua5 degli occhi e della pelle. Le labbra sono troppo rosse o biancastre. : !reEuente l%ulcera&ione o la screpolatura dolorosa agli angoli della bocca. La cornea dell%occhio pu; presentare una dilata&ione dei vasi sanguigni5 chiamata vascolari&&a&ione. Lesioni sEuamose si possono veri!icare attorno al naso5 sulle guance5 sul mento e Eualche volta anche sui lobi degli orecchi. Possono anche venirne colpiti lo scroto o la vulva. )nche la caren&a di niacina provoca gravi lesioni cutanee5 ma i primi sintomi possono essere di natura psicologica5 come irritabilit'5 scarsa memoria5 paure morbose5 !enomeni che possono essere scambiati per incipiente senilit' o per!ino psicosi. La diarrea costituisce un altro segno di riconoscimento di grave caren&a di niacina. L%insu!!icien&a di acido !olico provoca una pericolosa !orma di anemia5 ma il suo sintomo pi3 palese saranno le ulcere5 assai dolorose intorno alle labbra5 alla lingua e alla bocca. La lingua presenta un tipico gon!iore5 diventando insolitamente rossa e prendendo un aspetto so!!erente: Euesto stato . conosciuto sotto il nome di glossite. Pur essendo la caren&a di vitamina 712 caratteri&&ata dalla glossite5 accompagnata dalla comparsa di debole&&a e !ormicolio alle estremit'5 tuttavia il suo e!!etto pi3 grave . da considerarsi l%anemia perniciosa che pu; anche s!uggire all%osservatore5 tranne che per alcuni sintomi come pallore5 debole&&a e perdita dell%appetito. )d ecce&ione delle persone seriamente debilitate5 l%anemia perniciosa . di solito causata da un di!ettoso assorbimento e va curata con inie&ioni di vitamina 712. Pu; essere utile sapere che il complesso vitaminico 7 . largamente disponibile in cibi come il !rumento integrale5 il riso gre&&o5 il !egato5 i !agioli5 il lievito di birra5 il latte. La "itamina C )nche se molti di noi associano la caren&a di vitamina C con lo scorbuto5 i primi segni evidenti possono essere semplicemente una carnagione giallastra e un certo gon!iore del viso. La debole&&a e l%irritabilit' causate da altre avitaminosi sono provocate anche dalla caren&a di vitamina C. =uando si mani!estano emorragie capillari5 lividi spontanei5 sanguinamento delle gengive5 Euesta caren&a . in uno stadio avan&ato e sta provocando letteralmente una disintegra&ione di tessuti viventi. La "itamina D La caren&a di vitamina 2 non . in!reEuente nei bambini5 in cui genera rachitismo. egli adulti essa provoca l%osteomalacia5 ovvero la tenden&a delle ossa a piegarsi o spe&&arsi !acilmente. L%osteomalacia alimentare si pu; sospettare in persone an&iane che per lunghi periodi non sono state esposte alla luce solare 8che mette l%organismo in grado di produrre la propria vitamina 29. La "itamina E La reputa&ione di cui gode la vitamina ? come "vitamina del sesso"5 deriva probabilmente dal !atto che . stata studiata la prima volta in rela&ione alla !ertilit'. >icerche di laboratorio hanno dimostrato che ratti !emmina carenti di vitamina ? potevano concepire5 ma non portare a termine i piccoli. La ragione:

un%anomalia dei vasi sanguigni che provoca la trombosi. : noto che la vitamina ? protegge le riserve nell%organismo di due vitamine5 la ) e la C5 entrambe sensibili alla presen&a di ossigenoD . necessaria5 presumibilmente5 una minore Euantit' di ) e di C Euando la ? . presente. 6 ricercatori hanno trovato e!!icace Euesta caratteristica di preservare l%ossigeno nel trattamento delle turbe della riprodu&ione5 della circola&ione e delle articola&ioni. : sensato dedurne che il cuore5 il Euale lavora per pompare ossigeno nelle cellule5 sia meno a!!aticato Euando la vitamina ? . presente per !ar durare l%ossigenoD di Eui l%uso della vitamina ? come cardioprotettore. E ora333 c.e /are4 4err' il momento in cui dovrete chiedervi: la caren&a vitaminica . realmente un problema5 in Euesto caso0 Probabilmente il modo pi3 intelligente di procedere . Euello di considerare la storia alimentare individuale e la situa&ione presente dell%interessato. LOappetito non . buono0 La dieta esclude !orse intere categorie di cibi5 come per esempio gli agrumi5 gli ortaggi5 i !arinacei5 la carne5 il pesce5 i latticini0 La persona in Euestione ha !orse uno schema particolare di regime dietetico5 per cui si ciba solamente di pochi alimenti che le aggradano5 giorno dopo giorno5 mese dopo mese0 /na cattiva salute5 unita ad una storia dietetica di Euesto genere5 dovrebbe essere su!!iciente a mettervi sull%avviso5 !acendovi sospettare una seria caren&a alimentare. on vi sembri di dover %giocare al dottore% in una situa&ione del genere: la constata&ione che Eualcuno non si nutre in maniera appropriata e che la sua salute5 probabilmente5 ne sta risentendo5 . dettata pi3 dal buon senso che dalla scien&a. ? aiutare Euesta persona a migliorare la sua dieta . pi3 un atto di solidariet' che un intervento medico. C%. un lato buono e altamente positivo in Euesta tetra litania di problemi di alimenta&ione: a meno che non siano giunti al punto di essere irreversibili5 Euesti problemi si possono sempre correggere. 6n Eualche caso5 potranno rendersi necessarie delle massicce dosi di alimentiD in altri5 se si tratta di cattivo assorbimento5 saranno necessarie delle inie&ioni. <a5 in un caso o nell%altro5 ricordatevi che Euesti problemi si possono risolvere. aturalmente5 pu; non essere !acile convincere la persona malnutrita a migliorare la propria dieta5 o anche soltanto ad integrarla. 2ovrete usare ingegnosit'5 !or&a di persuasione e molto tatto. L%importante . non lasciare che le persone che vi sono care arrivino al punto di ammalarsi e di sentirsi stanche della vita5 semplicemente per Eualche errore di nutri&ione.

Capitolo 5 ARRICC(IMENTO DEI CIBI' FATTI E MISFATTI

1pesse volte la gente con!onde il valore nutritivo dei cibi industriali vitamini&&ati con Euello degli alimenti !reschi5 in cui tutte le componenti vitaminiche sono intatte. Le due categorie hanno ben poco in comune. L%arricchimento dei cibi . essen&ialmente una manovra commerciale: in e!!etti5 pochi degli elementi nutritivi perduti nell%elabora&ione su vasta scala sono restituiti al prodotto !inito. /na delle ragioni . che non si conoscono realmente tutti. Ci; risulta chiaramente da un rapporto pubblicato dalla Federal Food and Drug Administration il ( ) luglio 1,$3 (Federal *egister, 1,$3a9. ) Euel tempo la B2) accert; che alcune tecniche nuove di manipola&ione dei cibi distruggono importanti elementi nutritivi. Per Euesto motivo5 stabilC dei regolamenti che richiedevano alle grandi a&iende alimentari di %integrare% i loro prodotti5 ma

riconosceva anche che tali integra&ioni arti!iciali non potevano certamente competere con la Eualit' degli alimenti al naturale. /na nutri&ione adeguata potrebbe venir meglio assicurata attraverso la scelta di cibi naturali piuttosto che a!!idandosi a Euesti %arricchimenti%5 ma per gran parte della popola&ione non sono disponibili cibi non elaborati nelle Euantit' e Eualit' necessarie per una sana alimenta&ione e non . neppure pensabile che lo siano tra breve tempoD inoltre5 la maggior parte dei consumatori non . su!!icientemente istruita in !atto di igiene alimentare5 cosC da poter operare scelte ra&ionali di combina&ioni di alimenti naturali sulla base del loro valore nutritivo. 1ia per la mancan&a di un%adeguata produ&ione di cibi su!!icientemente ricchi di certe sostan&e nutritive5 sia per la caren&a di un%educa&ione speci!ica del consumatore5 un appropriato arricchimento di pochi cibi di largo consumo potrebbe contribuire in maniera sostan&iale alla salute dei consumatori e alla soddis!a&ione delle loro aspettative. II +ane' &n c#a$$ico ca$o di 6arricc.imento0 /n classico esempio di Euanto abbiamo detto !in Eui . il caso del pane "integrato". 1econdo un articolo apparso su $utrition *evie+s 8aprile 1,6795 mentre Euattro sostan&e nutritive vengono aggiunte arti!icialmente al prodotto ra!!inato nelle Euantit' approssimative che esse hanno nel !rumento integrale5 altre sarebbero presenti "solo in una !ra&ione della loro concentra&ione originaria". 6n modo speci!ico5 gli analisti men&ionano ridu&ioni drastiche delle vitamine del complesso 7 8biotina5 inositolo5 acido paraminoben&oico5 acido pantotenico95 come pure una ridu&ione pi3 lieve dell%acido !olico. )ccanto alla vitamina 7 distrutta5 la vitamina ? va totalmente perduta5 in Euanto concentrata nel germe di grano che . scartato durante la macina&ione. Per Euanto riguarda i minerali5 la propor&ione del !erro viene in parte recuperata5 mentre il processo di macina&ione "elimina il $#Q del cromo5 l%+6Q del manganese5 l%+,Q del cobalto5 il 6+Q del rame5 il 7+Q dello &inco e il $+Q del molibdeno5 tutti elementi di traccia essen&iali per la vita e la salute". Ci; . Euanto a!!erma il dottor PenrR ). 1chroeder5 della scuola di <edicina di 2artmouth ($e+ ,or- .imes, 27 agosto 1,7#9. 1chroeder si . espresso con ancora minore ottimismo riguardo alle vitamine essen&iali nelle mani dei manipolatori industriali di alimenti5 nel suo libro .he Poisons Around /s' .o0is #etals in Food, Air and 1ater 86ndiana /niversitR Press5 7loomington5 1,7$9: "noi possiamo costringere i ra!!inatori ed elaboratori di cibi a rimettere al loro posto Euanto hanno sottratto. ? lo !aranno5 perch vogliono vendere. <a ci; non potr' !un&ionare per le vitamine instabili: l%acido pantotenico5 le palacine5 le !olacine5 le C5 ?5 76". Perdita di "itamina E d&rante #a #a"ora!ione ind&$tria#e La vitamina ? . una delle vitamine pi3 vulnerabili durante le !asi di elabora&ione industriale degli alimenti. /n laboratorio di controllo ri!erC5 all%ini&io degli anni %7#5 che il ,#Q o pi3 della vitamina ? naturale va perduto durante le varie !asi di trattamento dei grani per i cereali "so!!iati" da prima cola&ione. 6l grano so!!iato registra una perdita di circa il 22Q di vitamina ?5 mentre il !ior di !arina ne perde il ,2Q. La mani!attura della !arina d%avena comporta una perdita relativamente minima o nulla5 ma la sua elabora&ione su pi3 vasta scala ha !atto aumentare le perdite !ino al ,(Q circa. 6 prodotti ricavati dal riso so!!rono costantemente perdite del 7#Q durante la produ&ione5 mentre da analisi similari del granturco risultano perdite di vitamina ?5 durante il trattamento5 che variano dal 3(Q al ,+Q5 a seconda della Eualit' del prodotto !inale. La ational )cademR o! 1ciences scriveva5 in una sua pubblica&ione: "alcune esperien&e hanno

rivelato che la maggioran&a della popola&ione gode di un su!!iciente apporto di vitamina ?5 anche se un 6F1$Q della popola&ione stessa pu; trovarsi a livelli di consumo marginali". 6l problema . serio5 se consideriamo che alla vitamina ? sono state riconosciute !in dal 1,$$ propriet' antiossidanti 8c!r. )rthur B. Kagner e Aarl Bolers5 2itamins and 3oen4"mes, 6nterscience Publishers5 eM NorJ5 1,6$9. =ueste propriet' antiossidanti della vitamina ? impediscono l%ossida&ione distruttiva sia delle vitamine liposolubili 8particolarmente la vitamina )95 sia degli acidi grassi insaturi. @rbene5 nel caso degli acidi grassi insaturi5 la !un&ione antiossidante della vitamina ? inibisce la !orma&ione dei pericolosi perossidi che sono ritenuti la causa dell%invecchiamento delle cellule dell%organismo5 e perci; dell%invecchiamento stesso5 secondo il dottor ). L. -appel5 dell%universit' della Cali!ornia. "Poich la biochimica della caren&a vitaminica ? e il processo di invecchiamento vanno di pari passo F dice il dottor -appel concludendo una sintesi delle scoperte scienti!iche sui perossidi5 gli antiossidanti e i danni dell%invecchiamento sulle cellule F appare evidente che bisogna continuare le ricerche5 per esplorare pi3 compiutamente come raggiungere l%apporto ottimale di vitamina ?" 8c!r. 5eriatrics, ottobre 1,6+9.

Le nece$$it7 a#imentari $econdo #0ind&$tria' +riorit7 $&+er/icia#i Le sostan&e nutritive che godono il maggiore !avore come additivi dietetici sono limitate di numero e 8a parte il calcio e le proteine9 sono generalmente associate a conclamate malattie da caren&a. L%anemia5 la pellagra5 il beriFberi sono provocati dalla mancan&a5 rispettivamente5 di !erro5 niacina5 tiamina e ribo!lavina. )ltri !orti!icanti comuni sono la vitamina )5 la cui caren&a si mani!esta apertamente con la cecit' notturna e i disturbi !un&ionali delle mucoseD la vitamina C5 mancando la Euale insorge lo scorbuto5 e la vitamina 25 che previene il rachitismo. =ueste palesi malattie5 e le loro cause5 sono note da decenni. La pretesa di migliorare la nutri&ione esclusivamente con certe Euantit' di sostan&e nutritive5 che impediscono tali vistose mani!esta&ioni di caren&a alimentare5 . un metodo arretrato di me&&o secolo rispetto al progresso scienti!ico. @ltre al loro ben noto ruolo nel prevenire Eueste malattie5 palesemente dovute a insu!!icien&e5 le cosiddette "vitamine di arricchimento" hanno anche molte altre !un&ioni5 di natura assai meno evidente. Interdi+enden!a8 e%&i#i-rio e /attori $cono$ci&ti on . solamente la perdita o la diminu&ione di note sostan&e nutritive vitali a rendere vana la pretesa di restituire ai cibi le loro propriet' naturali con processi di %arricchimento%: l%errore pi3 grave consiste nel supporre di poter ricreare tutti i sottili eEuilibri5 le delicate interdipenden&e e le nascoste sostan&e di traccia che si sono evolute5 nel nostro ambiente alimentare5 nel corso di milioni di anni. ?siste di!atti un%interdipenden&a tra molte vitamine che si trovano insieme in natura. Le vitamine 7 ce ne danno un ottimo esempio. essuna delle sostan&e nutritive conosciute come costituenti il complesso vitaminico 7 . mai stata trovata isolata allo stato naturale. Le ingeriamo tutte insieme anche Euando consumiamo cereali integrali5 germi di grano5 !egato o lievito di birra. 6noltre5 esse lavorano di concerto nel nostro organismo per la nostra salute Euando le assumiamo nella propor&ione alla Euale si . adattato il genere umano5 durante millenni di sostentamento con i cibi dell%ambiente naturale. "La maggior parte delle vitamine 7 agisce in stretta sinergia sul metabolismo dei carboidrati"5 a!!erma lo studioso tedesco PenrR 1chroeder in un suo articolo (#unch. med. 1schr., 678 (797(79:, (;<(=. <a avverte di seguito: "in certe circostan&e5 tuttavia5 esse possono competere tra di loro e soppiantarsi vicendevolmente. Borti dosi di vitamina 71 8tiamina9 possono provocare una pellagra latente 8caren&a

di 739 o5 in Eualche caso5 un aggravamento dei suoi sintomi". 6n altre parole5 un innaturale incremento di una sola delle vitamine del gruppo 7 pu; causare una diminu&ione cosC grave di un%altra vitamina 7 da !ar apparire i sintomi della relativa malattia da caren&a. L%elabora&ione industriale dei cibi distrugge inoltre dei !attori sconosciuti degli alimenti naturali5 vale a dire gli inde!initi elementi nutritivi ancora da scoprire 8del resto5 molte delle sostan&e del complesso vitaminico 7 sono state scoperte solo negli ultimi tempi9. on si possono %risarcire% gli alimenti manipolati di Eualcosa di cui non sappiamo di averli privati. @vviamente5 non possiamo neppure !ornire esempi di ci; che non conosciamoD tuttavia5 un articolo su 1cience 8novembre (;<>= segnala Euale tipo di sconosciuto bene!icio provenga dai cibi naturali. L%autore dell%articolo5 il dottor PoMard ). 1chneider5 partC per il suo esperimento sulla dieta e le in!e&ioni da Euesto presupposto: "il cibo %naturale% contiene alcune componenti importanti tuttora sconosciute5 e pertanto non ancora !ornite dalla dieta semisintetica". 2opo anni di elabora&ione del suo modello sperimentale5 e mettendo a punto Euelle tecniche di laboratorio che potevano consentire una precisa individua&ione del ruolo delle varie sostan&e nutritive5 il dottor 1chneider e i suoi collaboratori riuscirono ad identi!icarne una5 !ino a Euel momento ignota5 che chiamarono ?pacifarina?, in Euanto "paci!ica" 8ma non uccide9 i virulenti batteri della salmonellosi. ella dieta naturale somministrata a ratti in laboratorio5 la "paci!arina" era presente. ella dieta sintetica5 accuratamente studiata al !ine di includere tutte le sostan&e nutritive comuni5 la "paci!arina" era esclusa. =uando la "paci!arina" 8un sottoprodotto batteriologico che si trova nella se&ione esterna dei chicchi di grano9 !u somministrata in !orma concentrata a dei ratti cui erano stati iniettati i bacilli dell%in!e&ione5 assicur; la sopravviven&a al ,#Q degli animali5 mentre i ratti di controllo5 alimentati con la dieta sintetica5 raggiunsero un indice di sopravviven&a esattamente opposto: ,# casi mortali su 1##. ? errato %arricchire% i cibi0 Certamente no: restituire almeno Eualcosa . meglio che lasciare il vuoto completo. ?rrata . piuttosto la convin&ione5 incoraggiata ad arte dai produttori5 che i cibi %arricchiti% e manipolati siano altrettanto nutrienti Euanto i loro corrispettivi naturali. Per Euanti s!or&i si possano !are in !atto di additivi5 il risultato non sar' che una pallida imita&ione del prodotto naturale. 1e ne siete al corrente5 ne sapete gi' abbastan&a per proteggervi. ) voi la scelta: volete mangiare cibi !reschi5 che sapete contenere una per!etta combina&ione di elementi nutritivi5 o pre!erite nutrirvi con alimenti !atti a macchina5 che contengono un%approssima&ione5 stabilita dal produttore5 del contenuto nutritivo degli originali0 Capitolo 9 COME LEGGERE LE ETIC(ETTE DI PRODOTTI VITAMINICI 1e Eualche volta siete rimasti con!usi nel leggere le etichette dei vostri supplementi vitaminici5 non vi preoccupate: non siete i soli. La maggior parte della gente non capisce perch una vitamina5 per esempio la 76 . misurata in milligrammi5 mentre un%altra si vende in /6 e una ter&a in microgrammi. 6n realt'5 non . poi cosC di!!icile. /na volta che vi siate impadroniti del sistema5 sarete in grado di calcolare rapidamente5 accuratamente e correttamente la vostra ra&ione di vitamine. <olto semplicemente5 gli indici di misura delle vitamine si dividono in due categorie: Euelli basati sull%attivit' e Euelli basati sulla Euantit'. *li indici basati sull%attivit' sono espressi in /nit' 6nterna&ionali 8/69 oppure5 per gli 1tati /niti5 in "/nited 1tates Pharmacopea /nits" 8/1P95 comunemente usate per le vitamine )5 2 ed ?. La ragione

per cui Euesta misura . usata per le vitamine . che5 nonostante la Euantit' possa essere la stessa5 possono veri!icarsi delle varia&ioni Euanto all%origine o al tipo di Eueste sostan&e5 che !anno variare il Euantitativo di vitamine assorbito o la loro attivit' nell%organismo. Per esempio: l%alcool cristallino della vitamina ) . due volte pi3 potente del L F carotene puro5 cosicch un%unit' interna&ionale 8/69 di vitamina ) . uguale all%attivit' di #56 mcg di !Fcarotene5 ma di soli #53 mcg di alcool cristallino di vitamina ). Borme diverse di vitamina 2 ed ? comportano anch%esse poten&ialit' di!!erenti e sono pertanto calcolate in base alla loro !or&a in /6 o in /1P. C%. di!!eren&a tra la misura /6 e la /1P0 1C5 ma . talmente minima da non in!luen&are il consumo vitaminico di una persona. : su!!iciente ricordare che entrambe le sigle si ri!eriscono alla misura di attivit'. Le misure basate sulla Euantit' si usano Euando la vitamina ha una !or&a standard. ?sse sono di due tipi: metriche e !armaceutiche. 6 milligrammi 8mg9 pari ad un millesimo di grammo5 sono la mi sura usata per Euelle vitamine e minerali che assumiamo in dosi moderateD i microgrammi 8mcg95 pari ad un milionesimo di grammo5 sono invece la misura usata per Euelle sostan&e di cui abbisogniamo e che ci vengono !ornite in dosi microscopiche. Per esempio5 Eualche prepara&ione del complesso vitaminico 7 pu; contenere 1$ microgrammi 8mcg9 di vitamina 725 ma solo 2( microgrammi 8mcg9 di vitamina 712. =uando si tratta di Euantit' pi3 piccole5 si misurano con una scala metrica in!eriore5 cio. i microgrammiD per Euantit' medie con una scala media5 vale a dire i milligrammi. Per Euantit' pi3 elevate5 dobbiamo usare il sistema !armaceutico. 6l modo pi3 semplice per dare un%idea della comune unit' di misura di Euesto sistema . di considerare il grano 8gr9 uguale a circa 6( milligrammi o ad un Euindicesimo di grammo. 6 liEuidi5 come l%olio di germe di grano in capsule5 sono spesso misurati col sistema !armaceutico. L%unit' !armaceutica di misura per i liEuidi . la goccia5 che ha appunto approssimativamente il volume di una goccia d%acEua. ?cco un sommario per una pronta consulta&ione:

Per com+rendere #0RDA e #0MDR /na volta compresi i sistemi di misura5 come potete calcolare le dosi di vitamine e minerali che dovete prendere0 @gni con!e&ione di supplementi ha un%indica&ione del contenuto di ogni singola sostan&a nutritiva. 6nsieme con il Euantitativo troverete una colonna5 che mostra la percentuale di Euella particolare sostan&a in rela&ione all%<2> o all%>2). L<2> e l%>2) rappresentano gli standard delle necessit' nutri&ionali medie stabilite negli 1tati /niti. L%<2>5 che sta per <inimum 2ailR >eEuirement 8!abbisogno giornaliero minimo9 . il Euantitativo minimo giornaliero che deve essere assunto da una persona normale per prevenire una vera malattia da caren&a. L%<2> . Eualche volta riportato come <2)> o <inimum 2ailR )dult >eEuirement 8!abbisogno giomaliero minimo per adulto9. L%<2> non . stato ancora stabilito per tutte le sostan&e nutritive riconosciute5 ma solo per le poche vitamine pi3 note e per le sostan&e minerali che sono state studiate pi3 estesamente. @riginariamente stabiliti dalla Bood and 2rug )dministration nel 1,$15 i dati dellO<2> sono oggi considerati obsoleti e sono stati sostituiti dai pi3 aggiornati dati dell%>2). L%>2) riportato delle istru&ioni che si ri!erisce all%/nited 1tates >ecommended 2ailR )lloMances 8/.1. >2): ra&ioni giornaliere consigliate9 e si trova solo sulle con!e&ioni americane. 6 Euantitativi dell%/.1. >2) sono stati stabiliti per 1, vitamine e minerali dalla Bood and 2rug )dministration nel 1,735 al !ine di sostituire l%<2>. <entre Euesto . un elenco pi3 completo che non l%<2>5 le necessit' umane5 per Euanto riguarda molti elementi nutritivi5 non sono ancora u!!icialmente stabilite. )nche se

le /.1. >2) sono suddivise in tre gruppi di et' e in un gruppo per le donne gravide5 solo l%elenco riguardante gli adulti compare nelle istru&ioni.

C.e co$a ci dice #0RDA4 Che signi!icato hanno per il consumatore Euesti standard0 <olte persone arguiscono erroneamente che i Euantitativi stabiliti dall% /.1. >2) rappresentino tutto Euanto occorra per soddis!are le necessit' nutritive. 6n e!!etti le misura&ioni dell%/.1. >2) sono basate su medie di di!!erenti gruppi di popola&ioni per determinare Euanto di una particolare sostan&a nutritiva . necessario per la buona salute di una persona sana media. -uttavia5 in un mondo costituito da individui singoli trovare la %persona media% non . molto !acile. 1econdo la Bood and utrition 7oard del ational >esearch Council5 l%organi&&a&ione che ha stabilito i dati speci!ici sui Euali . basato l%/.1. >2) "... . soltanto nella cornice delle probabilit' statistiche che l%>2) pu; essere usato legittimamente e signi!icativamente... /n individuo con scarse esigen&e pu; ricevere un%assun&ione elevata di una soF stan&a speci!ica e un altro con esigen&e maggiori pu; riceverne una dose insu!!icienteD la media per; non d' nessuna indica&ione su Euale dei due abbia una dieta inadeguata" (*ecommended Dietar" Allo+ances, @ a ed. riveduta5 ational )cademR o! 1ciences5 (;>&=. 6noltre5 le medie statistiche nutri&ionali non prendono in considera&ione le perdite di nutrimento dovute all%immaga&&inamento e all%elabora&ione dei cibi5 agli e!!etti avversi delle malattie e ai vari tipi di stress5 che possono aumentare il !abbisogno nutri&ionale o Euello che la Bood and utrition 7oard chiama "i bene!ici sconosciuti degli alimenti". =uesti bene!ici sconosciuti comprendono Eualsiasi tipo di programma nutri&ionale concepito per i massimi e!!etti salutati5 o le misure preventive per mantenere la salute. 1e tutto ci; . vero5 a che cosa serve l%/.1. >2)0 6 dati servono come punto di ri!erimento con il Euale il consumatore pu; comparare i vari Euantitativi di elementi nutritivi che sta acEuistando.

Per esempio5 nella tabella campione sotto riportata5 il consumatore pu; !acilmente vedere come Euesto particolare supplemento vitaminico contenga Euantitativi relativamente abbondanti di tiamina e ribo!lavina e Euantitativi relativamente piccoli di vitamina 76 ed acido pantotenico. <olti dietologi !amosi credono che l%/.1. >2) debba essere usato come base per i programmi dietetici5 ai Euali devono essere aggiunti gli alimenti necessari com%. prescritto dalle abitudini alimentari5 dal tipo di lavoro5 dalle condi&ioni !isiche generali5 dall%et' e dal sesso. 6l tipo di vitamine che acEuistate e le cure che avete nel preservarle ha pure una grande importan&a per Euanto riguarda la loro poten&ialit'. 6 !abbricanti trattano i loro prodotti in modo tale da mantenere la loro e!!icacia da sei mesi ad un anno nella con!e&ione chimica. /na volta aperti5 devono essere re!rigerati al !ine di mantenere la loro e!!icacia. Poich il governo e!!ettua di tanto in tanto dei controlliFcampione per veri!icare se il contenuto corrisponde alle indica&ioni5 i !abbricanti5 sapendo che l%e!!icacia del prodotto tende a diminuire nel tempo5 usano inserire Euantitativi superiori per ogni vitamina a Euelli denunciati sul prodotto. 1iccome l%e!!icacia diminuisce col tempo5 non tenete scorte di vitamine. Perch lasciare che perdano la loro !or&a nelle scansie0 Pi3 sono !resche5 meglio ..

Capitolo 7 GUIDA PER LA SCELTA DI UN SUPPLEMENTO VITAMINICO @ggi possiamo trovare a nostra disposi&ione centinaia di supplementi vitaminici5 ma sceglierne uno adatto per noi pu; rappresentare un vero dilemma. 1ono proprio il loro numero e la loro variet' a lasciare molte persone irrimediabilmente con!use. Poich non . possibile indicare un singolo supplemento vitaminico come il migliore per chicchessia5 esistono delle linee orientative per sceglierne pi3 !acilmente uno adatto al nostro caso. : anche utile conoscere che cosa esista in commercio e Euali siano le di!!eren&e tra un prodotto e l%altro. essuna vitamina5 presa singolarmente5 e nessun gruppo limitato di vitamine . di assoluta importan&a. Le vitamine agiscono insieme con altre vitamine5 con proteine5 minerali5 acidi grassi e probabilmente con altri elementi nutritivi non ancora identi!icati. Purtroppo5 molti hanno la tenden&a a prendere soltanto alcune delle vitamine pi3 note. 66 dottor >oger S. Killiams5 dietologo e pro!essore di chimica5 a!!ronta Euesto problema in un capitolo intitolato "La !un&ione dei supplementi nutritivi" nel suo recente libro Ph"sicians' AandBoo- of $utritional %cience

8Charles C. -homas5 1pring!ield5 6llinois5 1,7(9: "!orse la gente non ha mai dimostrato patentemente il suo anal!abetismo nutri&ionale 8per prendere in prestito un%espressione di P. S. Pein&9 Euanto nel suo modo di prendere le vitamine. <i . stato ri!erito che una persona5 eL preside di un college5 prendeva due compresse di vitamina 765 con la convin&ione che eEuivalessero a una di 712. 1e il pubblico incomincia a prendere una marca di vitamine molto pubblici&&ata5 . probabile che continui 8se mai lo !a9 sen&a interessarsi a nuovi sviluppi in campo !armaceutico o a ci; che contiene il preparato5 !in tanto che . ben propagandato. L%uso dei supplementi vitaminici ini&i; Euando erano state scoperte ancora soltanto poche vitamine5 che vennero ritenute come delle bacchette magiche. Poco per volta5 vennero messe a disposi&ione di chi volesse agitare in aria la bacchetta )5 la bacchetta 75 la C e la 2. Col sopraggiungere di una pi3 vasta conoscen&a circa le sostan&e nutritive5 il loro numero5 il loro !un&ionamento e le loro interrela&ioni5 avremmo dovuto notare un cambiamento radicale di mentalit' nei loro con!ronti5 ma vi . stata invece una !orte tenden&a a rimanere attaccati alle proprie pre!eren&e. egli anni %$#5 i padreterni della dietetica pensarono che la situa&ione nutri&ionale !osse pi3 o meno stabili&&ata e considerarono una me&&a do&&ina di centri d%interesse: vitamina )5 vitamina 25 tiamina5 ribo!lavina5 niacina e !erro. 6l calcio5 lo iodio5 l%acido ascorbico erano !orse dei !attori meno importanti. -utte Eueste sostan&e erano candidate disponibili all%inclusione nei supplementi nutritivi. 6l !atto che Euattro di esse5 tiamina5 ribo!lavina5 niacina e !erro5 venissero aggiunti al pane e alla !arina non diminuC il loro !orte prestigio: godevano di molta richiesta5 e venivano !ornite nei supplementi nutritivi5 spesso come ingredienti principali. 2i norma5 l%intera lista degli ingredienti conosciuti 8minerali5 minerali di traccia5 amminoacidi e vitamine9 deve essere considerata Euando 8e se9 si !ormulano i supplementi5 in Euanto ogni anello della catena . essen&iale e non si pu; escludere l%importan&a di alcuno dei !attori nutritivi. S&++#ementi m&#ti+#i' c.e co$a do"re--ero o//rirci4 ell%intento di usu!ruire di un %pacchetto% pi3 completo5 molte persone prendono tutti i giorni supplementi multipli di minerali e vitamine. )lcuni si a!!idano alle pillole %tutto!are%5 altri invece usano supplementi multipli in aggiunta ai supplementi singoli5 per assicurarsi il massimo di garan&ia nutri&ionale. 6n entrambi i casi5 la maggioran&a sceglie i multipli per la praticit'. L%idea di impacchettare parecchi elementi nutritivi in una singola compressa . abbastan&a allettante5 aiuta a sempli!icare un tantino l%esisten&a. Per di pi35 moltissima gente pensa5 prendendo i supplementi multipli5 di ottenere il proprio !abbisogno sotto una !orma accuratamente !ormulata ed eEuilibrata dal punto di vista scienti!ico. Ci; . molto spesso vero5 anche se5 come vedremo5 non in tutti i casi. =uando comperate i supplementi multipli5 !ate atten&ione alla loro complete&&a 8vi !orniscono tutti i minerali e le vitamine di cui abbisognate09 ed esaminate accuratamente le poten&ialit' che vi o!!rono. La maggioran&a delle !ormule multiple ha i suoi punti di !or&a come pure i suoi punti deboli. )lcune peccano gravemente di omissione. 1olo dopo un attento esame dell%etichetta potrete sapete esattamente di che si tratta. /n buon supplemento multiplo dovrebbe contenete le vitamine )5 25 C5 il complesso 75 la vitamina ? e una buona sele&ione di minerali. 2iamo un%occhiata pi3 da vicino a ciascuno di Euesti componenti per comprendere meglio che cosa dobbiamo cercare. =uasi ogni supplemento multiplo !ornisce ottimamente la vitamina )5 cosC pre&iosa per una carnagione sana5 una buona vista e la resisten&a alle in!e&ioni. <olto probabilmente5 l%etichetta di un buon supplemento indicher' 1#.### /6 di vitamina )5 cio. molto pi3 delle (.### /6 indicate come >2) per gli adulti.

La vitamina 2 . un%altra sostan&a nutritiva la cui presen&a . virtualmente automatica in un buon supplemento. 6n Euesto caso5 $## /6 . il numero da cercare. Per la sua importan&a nel processo di composi&ione delle ossa5 la vitamina 2 . un%ottima e logica aggiunta a Euei prodotti multipli che contengono anche minerali. /n elemento da controllare accuratamente . anche la vitamina CD molti supplementi multipli non !orniscono Euesta importante sostan&a nella Euantit' necessaria per poter resistere ai ra!!reddori e ad altre indisposi&ioni. 1e contate su un preparato multiplo per il vostro !abbisogno di vitamina C5 Euesto non dovrebbe contenere meno di 1## o 2## mg. 6n Euesto caso5 la migliore cosa . trovare un preparato multiplo che vi soddis!i per Eualche altro motivo5 e aggiungervi a parte un supplemento di sola vitamina C5 se il vostro !abbisogno . pi3 elevato. I# com+#e$$o B' #a c.ia"e +er 0&n -&on m&#ti+#o0 La chiave per trovare un buon supplemento multiplo consiste nel controllare Euanto adeguato sia il suo apporto di vitamina 7. =ualche prodotto non ben eEuilibrato o!!re abbondanti dosi di certi !attori 8generalmente le vitamine 71 e 7295 mentre scarseggia di niacina o altri !attori. 6noltre5 Eualche componente del complesso 7 pu; essere stato completamente trascurato. @ggi sono disponibili nuove !ormule5 pi3 complete ed e!!icaci. 1e cercate un preparato multiplo totale5 o semplicemente un complesso 75 conviene sen&%altro osservare accuratamente le etichette. 2i norma non . un problema ottenere su!!icientemente tiamina 87195 la vitamina "dell%umore". 6n accordo con le tabelle u!!iciali5 la maggior parte degli adulti necessita di 1F2 mg di 715 a seconda dell%et'. =uasi ogni buon supplemento multiplo !ornisce tale Euantit' e anche Eualcosa di pi3. 6n e!!etti5 non . di!!icile trovare supplementi che contengano 1# mg di tiamina. Come tutte le vitamine 75 la tiamina . idrosolubileD ogni eccesso viene semplicemente eliminato dall%organismo e non vi . pericolo di tossicit'. 1ubito dopo la tiamina5 sulla maggior parte delle etichette troverete la ribo!lavina5 o vitamina 72. La >2) giornaliera per un adulto . 1F2 mg5 ma generalmente l%organismo abbisogna di un Euantitativo di ribo!lavina leggermente superiore a Euello della tiamina. La maggior parte dei supplementi contiene Euantitativi di 72 su!!icienti o addirittura generosi5 che vanno da una volta a pi3 volte la >2). )bbiamo detto precedentemente che la niacina5 o vitamina 735 . Eualche volta scarsa nei polivitaminici. Le >2) per la niacina variano da 1# a 2# mg5 o dieci volte il Euantitativo di 71 o 72. -uttavia5 nei supplementi c%. spesso meno niacina che non tiamina o ribo!lavina. : vero che il nostro corpo pu; !abbricare niacina da cibi ricchi di proteine 8l%amminoacido tripto!ano . un precursore della niacina95 ma non c%. ragione di !are assegnamento su Euest%altro vantaggio5 Euando si compra un supplemento dietetico. Bate atten&ione a che vi siano almeno 1# mg di niacina nel vostro prodotto multiplo5 meglio se di pi3D non prendete in considera&ione un indice di niacina in!eriore all%unit'5 come per esempio #56 mgD Euesto Euantitativo . insigni!icante. /no dei metodi migliori per determinare la consisten&a di un multivitaminico . controllare il suo contenuto di vitamina 76 o piridossina. =uesta sostan&a nutritiva5 per molto tempo trascurata5 sta guadagnando nuovo prestigio tra i clinici e i medici ricercatori. La vitamina 76 . risultata protettiva in molteplici casi5 che vanno dalle convulsioni agli spasmi5 ai gon!iori di tipo artritico5 a disturbi !emminili associati alle mestrua&ioni e alla menopausa. : comprovato che molte persone non ne ricevono a su!!icien&aD i contraccettivi orali5 ad esempio5 privano l%organismo di vitamina 76. La >2) . stabilita in ragione di 2 mg per un adulto e 25( mg per le donne gestanti o nutriciD vi sono per; indica&ioni che Euesta . una dose inadeguata al nostro !abbisogno. -uttavia molti multivitaminici !orniscono la vitamina 76 in microgrammi 8mcg9 e non in milligrammi 8mg9. >icordiamo che 1 mcg .

la millesima parte di 1 mg. Per Euale ragione scegliere un Euantitativo di 76 espresso in microgrammi Euando sono disponibili !ormule che contengono dai ( ai 1# mg0 Poich abbisogniamo di dosi tanto piccole di vitamina 7125 essa . una delle poche sostan&e nutritive la cui misura dovrebbe venire giustamente espressa in microgrammi 8le altre sostan&e sono l%acido !olico5 la biotina e lo iodio9. La >2) di Euesti potenti emopoietici . di 6 mcg e per le gestanti o le nutrici di + mcg. on si dovrebbero avere di!!icolt' per trovare un supplemento multivitaminico che contenga Euesti piccolissimi Euantitativi di 712. L0acido /o#ico e #e a#tre e$$en!ia#i "itamine B L%acido !olico ha una parte estremamente importante nel complesso 7D esso . vitale per la salute del sangue e particolarmente necessario alla donna durante la gravidan&a e l%allattamento5 Euando le sue riserve vengono di norma impoverite. -uttavia5 !ino a pochissimo tempo !a5 molti preparati polivitaminici contenevano poco o niente acido !olico. @ra5 alcuni dei migliori supplementi multipli sul mercato contengono 3## mcg di acido !olico. Le donne traggono maggiore giovamento da un contenuto di $## mcg 8#5$ mg9 di acido !olico. 6 prodotti che contengono meno di 1## mcg di acido !olico 8e alcuni ne !orniscono assai di meno9 contengono Euesta importante vitamina 7 in dosi molto lontane dalle ottimali. )lcuni preparati multivitaminici molto venduti omettono completamente l%acido !olico. L%acido pantotenico . un%altra vitamina essen&iale5 ma relativamente sconosciuta5 del complesso 7. <entre non . stata ancora stabilita una sua >2)5 gli organismi sanitari segnalano che "caren&e marginali possono sen&a dubbio esistere in individui generalmente malnutriti". <olti dietologi a!!ermano che abbisogniamo di almeno 1# mg giornalieri di Euesta sostan&a. /n buon supplemento multiplo !ornir' Euesto Euantitativo o un Euantitativo superiore. 2%altra parte5 . il caso di sapere che Eualche prodotto contiene appena 1## o 2## mcg di acido pantotenico. Come per il caso della 765 l%uso dell%abbrevia&ione mcg dovrebbe servire a mettete sull%avviso. essun supplemento del complesso 7 sar' completo sen&a biotina5 inositolo5 colina e P)7) 8acido paraminoben&oico9. La colina e la biotina sono entrambe sostan&e nutritive essen&iali5 anche se la >2) . stata stabilita solo per la biotina. La >2) per la biotina . di 3## mcg5 ma il !abbisogno esatto di entrambe le sostan&e nella dieta umana . ancora oggetto di discussione. La decisione . resa complicata dal !atto che noi siamo5 a Euanto pare5 in grado di sinteti&&are in Eualche misura entrambi Euesti elementi nel tubo digerente. Possono tuttavia veri!icarsi delle caren&eD si . visto che un certo tipo di dermatiti ostinate risponde solo alla somministra&ione di supplementi di biotina. : stato calcolato che una dieta "normale" !ornisce dai 1## ai 3## mcg di biotina al giornoD la stessa Euantit' di cibo !ornisce da $## a ,## mcg di colina. L%essen&ialit' dell%inositolo e del P)7) per l%organismo umano non . stata ancora u!!icialmente stabilita5 ma la dieta media !ornisce circa 1.### mg di inositolo e sono stati usati terapeuticamente dai 2 g 82.### mg9 ai 6 g 86.### mg9 di P)7). 6nsomma5 !in tanto che si assume il complesso 7 giornalmente5 si dovrebbe anche assumere tutto il complesso 7 con tutti i !attori associati5 che si trovano in natura5 e in Euantitativi di una certa entit'. =ualche preparato multiplo omette la colina5 l%inositolo5 la biotina e il P)7)D altri li !orniscono in Euantitativi insigni!icanti. Cercate prodotti che esprimono il loro contenuto di colina5 inositolo e P)7). /n%ultima osserva&ione sul complesso 7. <olti supplementi5 che contengono il complesso 75 sono preparati a base di lievito e pertanto contengono piccolissimi Euantitativi di varie altre sostan&e nutritive5 come per esempio il cromo5 che . naturalmente presente nel lievito. =uesta . un%ottima cosa5 ma non si pu; comunEue dipendere dai preparati multipli per ottenere un apporto su!!iciente di lievito5

tanto da soddis!are la necessit' di Eueste sostan&e nutritive in tracce. =uanto al cromo e ad altri !attori naturalmente inerenti al lievito5 niente pu; sostituire un supplemento Euotidiano di lievito di birra. I# conten&to "itaminico E' $+e$$o , in$&//iciente La vitamina ? rappresenta spesso un punto debole nei prodotti integrativi multipli. Per esempio5 Eualche preparato multiplo d' solo 6#F$# /65 o anche meno5 di vitamina ?. =ualcuno dei prodotti sintetici pi3 noti5 venduti dalle grandi case !armaceutiche5 !ornisce soltanto ( /6. 1i deve !aticare a trovare un multivitaminico che !ornisca 1## /6 o pi3. 6n Euesto caso5 la solu&ione migliore . probabilmente assumere un supplemento vitaminico ?5 oltre ai preparati multivitaminici. II conten&to di minera#i , di e$trema im+ortan!a Per Euanto riguarda i minerali nella nutri&ione5 ci troviamo in un campo dove il divario tra i prodotti !armaceutici e le !onti nutritive naturali . pi3 ampio che altrove. essun supplemento multiplo e nessun programma nutri&ionale pu; dirsi completo sen&a l%aggiunta di minerali. *eneralmente parlando5 molti dei prodotti dietetici pi3 di!!usi risultano scadentissimi5 o!!rendo Euantit' miserrime di certi minerali5 scelti illogicamente. =uesti prodotti non sono assolutamente aggiornati secondo le scoperte scienti!iche degli ultimi anni5 che hanno !atto luce sul ruolo vitale dei minerali per la salute. /n buon esempio di ci; . il calcio. 6 ricercatori medici oggi sanno che una notevole assun&ione di Euesto minerale osteopoietico . assolutamente indispensabile5 se si vogliono evitare le devasta&ioni dell%osteoporosi nell%et' senile. *li studi !atti indicano come un%assun&ione giornaliera di 1.### mg 81 g9 sia la dose ideale: Euesta .5 tuttavia5 una meta di!!icilmente raggiungibile attraverso le sole !onti alimentari normali. Per Euesta ragione5 una dose supplementare di calcio dai 6## agli +## mg pu; essere considerata ragionevole. =ualche preparato multiminerale5 !abbricato con !arina d%ossa e altre sostan&e analoghe5 !ornisce tale Euantitativo. -uttavia5 se esaminiamo l%etichetta di Eualche preparato multiplo di !armacia5 vi troveremo probabilmente appena 3#F6# mg di calcio. 1u molte etichette sar' elencato5 tra i minerali5 anche il !os!oro. 6l nostro organismo ha bisogno di !os!oro per !avorire l%assorbimento di calcio5 al !ine di produrre un !orte tessuto osseo nuovo. 1i reputa generalmente che un rapporto 2:1 tra calcio e !os!oro sia Euello ottimaleD un buon prodotto multiminerale5 derivato da !arina d%ossa5 pu; !ornire naturalmente tale propor&ione. 6l !erro . una sostan&a nutritiva minerale di grande importan&a5 se si pensa a Euante persone so!!rono5 in Eualche periodo della loro vita5 di anemia da caren&a di !erro. Per Euesta ragione5 ogni buon preparato multiplo contiene almeno 1# mg di !erro5 la >2) per adulti di sesso maschile. La maggior parte delle donne5 per;5 abbisognano di molto pi3 !erro 8circa 1+ mg giornalieri9. La clientela !emminile5 pertanto5 dovrebbe leggere ancor pi3 accuratamente le minute indica&ioni sulle etichette5 per Euanto concerne Euesto minerale. Ma*ne$io e !inco 6l magnesio . un altro punto debole in molte !ormule di prodotti multipli. La >2) di Euesto importante minerale . stata !issata in $## mg per gli adultiD tuttavia5 molti prodotti lo !orniscono in piccolissime Euantit'5 per esempio $ o 6 mg. 6l modo migliore per ovviare a Euesta insu!!icien&a . assumere a parte un supplemento Euotidiano di magnesio. 1ia le compresse di ossido di magnesio che Euelle di dolomite possono !ornirci centinaia di milligrammi di magnesio al giorno5 vale a dire un Euantitativo

ragionevole. /n buon supplemento multiplo contiene anche iodio5 e Euasi sicuramente in Euantitativi adeguati. <olti preparati multipli contengono da 1## a 1(# mcg 8cio. da #51 a #51( mg9 di Euesto minerale in tracciaD abbastan&a da coprire il !abbisogno standard giornaliero. Per ci; che riguarda lo &inco5 le cose stanno diversamente. )lcuni prodotti multipli contengono Euesto importante minerale5 altri no. <olti preparati attuali !orniscono un Euantitativo di 3# mg abbondanti di &inco 8due volte la >2)9D altri per; l%omettono completamente o lo includono in Euantitativi minimi. /n indice dello &inco espresso in microgrammi5 o anche in 1 o 2 mg5 ha ovviamente scarso valore. 1i pu; ovviare a ci; assumendo giornalmente un supplemento di gluconato di &inco. )nche altri minerali in traccia5 come il rame e il manganese5 possono essere elencati sulle etichette. =uesti elementi sono essen&iali alla salute5 ma in genere ne occorrono Euantitativi molto piccoli. 2 mg di ciascuno sono probabilmente una dose adeguata5 e almeno in parte ci vengono !orniti dal cibo che consumiamo. Le**ere attentamente #e etic.ette Le etichette dei supplementi dietetici vanno sempre lette con grande atten&ione5 per essere consapevoli sia di ci; che vi . elencato5 sia di ci; che . stato omesso. on lasciamoci ingannare pensando che un supplemento che contiene le "1# vitamine essen&iali pi3 !erro" ci procuri tutte le sostan&e nutritive di cui abbiamo bisogno. 2obbiamo prestare anche molta atten&ione alle propor&ioni5 sen&a con!ondere mcg 8microgrammi9 con mg 8milligrammi9. )ltri alimenti5 come la crusca5 il !egato essiccato5 l%olio di germe di grano5 la pectina e vari amminoacidi possono essere elencati in !ondo alla lista nelle etichette dei preparati multivitaminici5 spesso perch !anno parte della base usata nella composi&ione della compressa. -uttavia5 la loro presen&a . generalmente sen&a importan&a nutritiva5 dal momento che tali sostan&e non sono !ornite in dosi realmente pro!ilattiche. Per godere dei bene!ici di Eueste sostan&e5 bisognerebbe assumerle separatamente come supplementi singoli: solo in tal modo si potranno consumare in Euantitativi e!!icaci. /n%ecce&ione . rappresentata dalla rutina e altri componenti del complesso dei bio!lavonoidi: se un preparato multiplo contiene da (# a 1## mg o pi3 di Euesti !attori5 pu; essere considerato di valore terapeutico5 sia pure minimo 8ricercatori clinici hanno5 per esempio5 usato da 6# !ino a 6## mg di rutina per ra!!or&are le pareti dei capillari e anche per curare il sanguinamento delle gengive9. 4i potr' accadere talvolta di leggere un elenco di ingredienti simile a Euesto:

7ench Euesto elenco possa !are una certa impressione5 esso .5 al contrario5 sostan&ialmente insigni!icante. Batta ecce&ione per l%acido !olico5 la colina e il potassio5 vi sono trascurabili Euantitativi di amminoacidi5 costituenti delle proteine. ChiunEue pu; 8e generalmente ci; si veri!ica9 ricavarne dosi ben pi3 notevoli dall%alimenta&ione normale. on tutti gli integratori multipli sono del tipo %una pillola al giorno%: le dosi raccomandate possono essere anche di una5 due5 tre o per!ino sei compresse giornaliere. @ppure si potr' prendere un preparato multivitaminico e un altro multiminerale. : pi3 che altro una Euestione di pre!eren&e individuali. -alvolta . semplicemente impossibile ridurre una !ormula veramente completa in una singola compressa5 Euando si ha a che !are con sostan&e nutritive da prodotti naturali piuttosto voluminosi5 come per esempio !arina d%ossa5 olio di !egato di merlu&&o o lievito. Bate tuttavia atten&ione al numero delle compresse Euando con!rontate i pre&&i5 perch5 1## compresse di un integratore che vadano prese in ragione di 3 al giorno eEuivalgono in realt' a 3# compresse da prendersi in ragione di una al giorno. /n%alternativa all%acEuisto di un supplemento multivitaminico . Euella di comporne uno personalmente. )cEuistando le singole vitamine e tracciandovi uno schema personale di cura5 avrete il vantaggio di un integratore multiplo !atto su misura per le vostre necessit'. 6l costo di solito sar' superiore a Euello dei normali supplementi multipli5 ma i vantaggi possono valere la spesa. 1i ricordi comunEue che ogni supplemento multiplo va giudicato per i suoi propri meritiD se pre!erite la praticit' di Euesta !orma di integra&ione5 dovrete esaminare5 comparare5 scegliere ci; che pensate sia il meglio per voi. essuna !ormula di prodotto multiplo . per!etta5 ciascuna ha i suoi meriti e i suoi deF meriti. La vitamina ?5 il magnesio5 l%acido !olico e la vitamina 76 sono tra Euelle sostan&e nutritive che pi3 !acilmente mancano5 o sono !ornite in dosi insu!!icienti. /na caren&a in un certo settore non signi!ica necessariamente che un prodotto non valgaD ma voi dovreste essere in grado di riconoscerne i punti deboli e di compensarli.

NOTA DEL CURATORE C valori suggeriti in questo capitolo sono adatti per una ra4ione multiminerale e multivitaminica aBituale. Persone con proBlemi di salute particolari o necessitD pi alte del normale di certe sostan4e nutritive, dovreBBero assumere supplementi specifici in aggiunta ai multipli. Per esempio, una donna

con tenden4a all'osteoporosi dovreBBe assumere - se non indicato altrimenti - almeno (.777 mg di calcio. /na persona con proBlemi circolatori puE avvantaggiarsi maggiormente con &77-@77 /C giornaliere di vitamina F che non con (77-677 /C soltanto. #olti altri necessiteranno di pi vitamina 3. PoichG nessun multivitaminico puE provvedere a quantitativi ragguardevoli di lievito, pectina o altri importanti fattori nutritivi, la maggior parte dei nostri lettori dovreBBe assumere quotidianamente un numero di sostan4e nutritive concentrate, insieme con le multivitamine. Hualora vi affidiate ad un integrativo multiplo, consideratelo solo come una parte del vostro programma alimentare preventivo nel suo insieme' si tratterD, tuttavia, di una parte veramente sostan4iale, se avrete scelto saggiamente la formula. Capitolo + GLI ANTAGONISTI DELLE VITAMINE

<olte persone ragionevoli sono convinte che prendere integrativi vitaminici rappresenti una perdita di tempo o di denaro5 convinte come sono che da una buona dieta regolare si ottengono vitamine in abbondan&a. 1e cosC non !osse5 come avrebbe !atto la ra&&a umana a vivere !ino al ventesimo secolo5 Euando per la prima volta sono stati introdotti i preparati vitaminici0 Perch cercare complica&ioni 0 6l guaio . che tutto il nostro sistema di vita si . complicato5 nutri&ione compresa. =uanto accade al cibo nella societ' moderna5 tra il raccolto e la tavola5 minaccia il valore vitaminico originale. oi elaboriamo arti!icialmente i nostri alimenti5 e in ogni !ase del processo il contenuto vitaminico di Euell%alimento paga una specie di pedaggio. <a le complessit' della vita moderna vanno ben al di l' dell%elabora&ione degli alimenti nel limitare il nostro ri!ornimento alimentare. =uando noi costruiamo !abbriche5 automobili5 aeroplani5 centrali atomiche5 produciamo anche sostan&e inEuinanti dell%aria5 che sistematicamente erodono le nostre riserve di vitamine. Barmaci come gli antibiotici5 i contraccettivi orali e i preparati a base di ormoni steroidi rappresentano ulteriori minacce per le riserve vitaminiche del nostro organismo. =uando5 circa un secolo !a5 lo &ucchero bianco ra!!inato !u messo alla portata delle masse5 gravi perdite di vitamine 7 divennero inevitabili per chi consumava Euantit' eccessive di Euesto di!!uso e gradevole alimento. <olti di noi bevono alcolici5 !umano sigarette e prendono aspirina a manciate. @gnuno di Euesti elementi . un antagonista delle riserve vitaminiche. 1iete anche voi vittime degli antagonisti delle vitamine0 La tabella che riportiamo nelle pagine seguenti vi d' una base per determinarlo personalmente. 1e5 per un caso !ortunato5 siete riusciti a scansare5 in parte o Euasi del tutto5 ci; che minaccia le vostre riserve vitaminiche5 siete tra i pochi eletti in grado di !are a meno degli integrativi vitaminici. 1e invece le consuetudini giornaliere dilapidano le vostre riserve nutritive5 la seguente tabella vi aiuter' a decidere come soddis!are alle vostre necessit' vitaminiche essen&iali.

Capitolo , LE VITAMINE' UN TASTO DELICATO TRA MEDICO E PA1IENTE ?O probabile che i vostri s!or&i per !ar sC che il medico si interessi alla vostra alimenta&ione 8dicendovi Eualcosa di pi3 del solito Hsegua una dieta eEuilibrataI e Htrover' tutte le vitamine che vuole in una sana alimenta&ioneI9 siano stati !rustrati. Borse non sarete riusciti a trovare un dentista che5 invece di limitarsi ad otturare i denti ai vostri !igli5 non vi istruisca anche su Euale dieta previene la necessit' del trapano. 6ndipendentemente dalle vostre buone rela&ioni col medico che vi controlla la pressione e il battito cardiaco5 avrete capito che l%argomento vitamine rappresenta %un tasto delicato%: al solo nominarle5 la conversa&ione prende subito un tono piuttosto sostenuto. @ siete voi ad in!astidirvi perch il medico scarta semplicemente la Euestione5 come se le vitamine !ossero Eualcosa di cui non vale la pena di parlare5 oppure . lui che si irrigidisce5 interpretando il vostro interesse per le vitamine come una mancan&a di !iducia verso le sue prescri&ioni. Le riviste mediche pi3 prestigiose recano regolarmente dei servi&i su esperien&e e studi che dimostrano il grande divario tra le necessit' alimentari dell%individuo medio e Euanto e!!ettivamente Euesto individuo consuma. )ltri scritti trattano del valore preventivo delle vitamine per speci!ici problemi medici. *li u!!ici sanitari pongono di !reEuente in discussione lo stato di salute del cittadino medio5 dal punto di vista alimentare. @vviamente5 preoccuparsi della nutri&ione non pu; essere considerato alla stregua di una mania5 tuttavia5 la maggioran&a dei medici sembra pensarla proprio in Euesto modo. Pu; toccare a chi . al di !uori della classe medica5 tuttavia5 promuovere un cambiamento nell%atteggiamento renitente dei medici verso l%uso di metodi dietetici come arma speci!ica contro le malattie. 2urante Euesti ultimi anni5 anche le organi&&a&ioni politiche hanno preso coscien&a di una sempre maggiore inadeguate&&a alimentare della popola&ione in genere e del rapporto tra Euesta situa&ione e l%aumento delle malattie. el 1,72 >. 1. 1chMeiJer5 senatore degli 1tati /niti5 scriveva: "molte sono le malattie da mettersi in rela&ione con !attori alimentari5 sia direttamente che indirettamente." ell%ordine del giorno !inale del Convegno su cibo5 nutri&ione e salute presso la Casa 7ianca5 il gruppo di lavoro sull%educa&ione alimentare nella scuola superiore ha sottolineato che: l%aterosclerosi 8incluse le malattie cardiache coronariche95 l%obesit'5 il diabete mellito5 l%ipertensione e l%osteoporosi sono esempi di molti stati patologici nei Euali i !attori alimentari svolgono un ruolo primario coadiuvante. 6noltre i nuovi sistemi di manipola&ione industriale dei cibi e la situa&ione ecologica richiedono una grande espansione della ricerca sui minerali in traccia5 le vitamine %secondarie%5 i !attori inEuinanti e gli additivi volontari e involontari. *ran parte delle ricerche dirette verso Euesti problemi devono essere condotte da persone che hanno compiuto 8o dovrebbero compiere9 appro!onditi studi superiori in materia dietetica. 2ata l%importan&a di una giusta alimenta&ione per il mantenimento della salute e la preven&ione delle malattie5 i medici devono possedere le necessarie conoscen&e circa le rela&ioni tra buona nutri&ione e buona salute5 per poter consigliare il pa&iente su come comportarsi per impedire l%insorgere delle malattie. =uale capogruppo di minoran&a del 1ottocomitato per la sanit'5 sono pro!ondamente consapevole della

necessit' di dare oggi una maggiore importan&a alla medicina preventiva nel nostro sistema sanitario. oi non dovremmo trattare i problemi sanitari solo Euando sono diventati gravi5 ma dovremmo !are uso di manovre dietetiche come chiave per evitare5 in primo luogo5 che tali problemi si presentino. @ggi5 inoltre5 non . stata data a molti medici una su!!iciente in!orma&ione sugli aspetti alimentari delle malattie di cui i loro pa&ienti gi' so!!rono. 6l gruppo di lavoro del Convegno della Casa 7ianca diceva5 per esempio: Hl%e!!icacia dell%intervento medico per un%assisten&a ottimale a Euei numerosi pa&ienti le cui malattie presentino un%importante componente nutri&ionale5 dipende in gran parte dall%insegnamento impartito ai medici stessi presso le /niversit' e durante la pratica ospedaliera. )l presente5 l%insegnamento u!!iciale5 per Euanto concerne la nutri&ione5 . penosamente inadeguatoI. >itengo pertanto essen&iale che i !ondamenti della scien&a dell%alimenta&ione vengano insegnati sin dall%ini&io dei programmi universitari5 con corsi successivi pi3 dettagliati e speciali&&ati. 2a uno studio compiuto da un istituto di medicina risulta che i medici interrogati in proposito erano pi3 edotti sugli aspetti tecnici della nutri&ione che non delle sue applica&ioni pratiche nella vita Euotidiana. Lo studio indicava anche che i medici pi3 giovani non possedevano5 in !atto di alimenta&ione5 le conoscen&e che avrebbero dovuto possedere5 ma che avrebbero voluto saperne di pi35 in contrasto con molti medici pi3 an&iani5 le cui no&ioni in materia erano abbastan&a scarse5 ma non sentivano il bisogno di accrescerle. Banatismo alimentare e medicina alternativa oggi stanno di!!ondendosi sempre pi3 e molte persone non ricorrono ai medici per in!ormarsi circa la loro alimenta&ione. Credo che ci;5 in parte5 sia dovuto semplicemente al !atto che i medici non sono in grado di !ornire ai pa&ienti le in!orma&ioni di cui abbisognano5 e che desiderano5 per mantenersi in buona salute. oi necessitiamo urgentemente di una maggiore in!orma&ione scienti!ica sul rapporto nutri&ioneFsalute. ecessitiamo di una maggiore in!orma&ione scienti!ica sulla nutri&ione5 ma non l%otterremo !intanto che le nostre scuole mediche non saranno in grado di provvedere ad una !orma&ione migliore in materia di dietetica5 e noi non sapremo instillare nei giovani medici la convin&ione di dover dare maggiore importan&a alla dieta per prevenire in!ermit' e malattie. Priorit7 $&##0a#imenta!ione 1ono poche tuttavia le scuole mediche che hanno se&ioni speciali per le scien&e dell%alimenta&ioneD i corsi speciali sull%alimenta&ione sono rari5 e particolarmente Euelli sull%alimenta&ione applicata5 a di!!eren&a di Euanto avviene per gli aspetti biochimici. 4i .5 in Euesto settore5 una notevole caren&a di sanitari bene in!ormatiD sovven&ioni che stimolassero l%insegnamento e l%educa&ione alimentare nelle scuole mediche servirebbero a !ormare Euadri abbastan&a numerosi di medici5 che aiuterebbero la popola&ione a prendere coscien&a dell%importan&a della nutri&ione per la salute. 61 gi' citato documento ha !atto propria la seguente raccomanda&ione sull%insegnamento della scien&a dell%alimenta&ione: "in ognuno dei corsi universitari speciali&&ati come medicina5 !armacologia5 odontoiatria5 igiene dentaria5 in!ermieristica5 sanit' pubblica5 dietologia5 tecnologia o scien&e applicate al settore sanitario5 dovrebbe esserci un comitato 8o un docente9 responsabile della supervisione dell%insegnamento della scien&a dell%alimenta&ione. 6n Eualche istituto sarebbe auspicabile insegnare la dietologia in un corso apposito sui principi !ondamentali della nutri&ione e la loro applica&ione alla salute umana. 6n molti istituti5 l%insegnamento della scien&a della nutri&ione sar' incluso in corsi come biochimica5 !isiologia e determinate specialit' cliniche. Per Euegli istituti dove5 per ragioni !inan&iarie non . disponibile personale speciali&&ato5 dovrebbero venire stan&iati dei contributi5 al !ine di sostenere l%insegnamento della scien&a dell%alimenta&ione nell%ambito delle materie summen&ionate". el 1,725 ho presentato una legge per raggiungere Euesti intenti: il " utritional <edical ?ducation )ct

del 1,72" stan&iava cinEue milioni di dollari per ciascuno dei prossimi cinEue anni !inan&iari5 per un programma di educa&ione alimentare nelle scuole di medicina. 6l <inistero della sanit' avrebbe dovuto gestirli in modo da assicurare la disponibilit' di docenti Euali!icati. Lo scopo del programma . Euello di !ocali&&are l%atten&ione5 nelle nostre scuole mediche5 sulla scien&a applicata dell%alimenta&ione. 1ono in gioco la salute e la vita di ciascuno. 2obbiamo pertanto !are tutti i passi necessari per assicurarci che i cittadini siano consci dell%importan&a della loro nutri&ione e del mantenimento di un giusto eEuilibrio alimentare. ?ducando i !uturi medici alla scien&a dell%alimenta&ione5 contribuiamo a !ar sC che le !uture genera&ioni crescano edotte della sua grande importan&a. 6 nostri medici hanno in mano la chiave della nostra salute5 e Euesta chiave riguarda anche la nutri&ione5 che deve divenire oggetto della massima atten&ione in un programma sanitario. Capitolo 1# TRE MODI DI CONSIDERARE L0USO DELLE VITAMINE 4i sono Euasi tanti modi di usare i supplementi vitaminici Euante sono le persone5 e cosC dev%essere. oi siamo tutti diversi5 non solo di !isionomia e corporatura5 ma anche per Euanto riguarda la struttura e il !un&ionamento dei nostri organi. @gnuno di noi ha un suo schema di metabolismo che lo !a reagire in maniera individuale al cibo5 all%eserci&io !isico5 alla minaccia di malattie5 alle vitamine5 ai minerali e agli altri aspetti del nostro ambiente. Pertanto5 se a!!ermassimo che un programma vitaminico va bene per tutti5 cadremmo in contraddi&ione con i principi naturali5 o5 se vogliamo5 sarebbe un po% come dire di un vestito5 o di una lista delle vivande5 che vanno bene per tutti e in ogni occasione. -uttavia5 nonostante la nostra diversit' costitu&ionale5 un certo schema per l%uso delle vitamine . necessario. 1e5 come individui5 presentiamo delle di!!eren&e5 abbiamo tuttavia anche importanti somiglian&e: dobbiamo Euindi considerare Euei principi !ondamentali della nutri&ione che si applicano a tutti5 Euando !acciamo un piano per migliorare e integrare la nostra dieta. Le "itamine come a$$ic&ra!ione La maggior parte delle persone segue l%uno o l%altro di tre programmi basilari nell%uso delle vitamine: il primo si potrebbe chiamare il punto di vista %assicurativo%. 66 suo concetto !ondamentale . Euello di assumere su!!icienti dosi Euotidiane di ciascuna vitamina importante per assicurarsi contro le malattie da caren&a. Chi segue Euesto programma5 tende a scegliere Euei supplementi che contengono dosi modellate sulla >2) di ciascuna sostan&a nutritiva. 6 Euantitativi di ciascuna vitamina e minerale contenuti in Eueste !ormule sono un poco in eccesso rispetto a Euelli di una dieta tipica composta da una buona sele&ione di alimenti naturali. L%approccio %assicurativo% . nato dalla convin&ione che le vitamine sono sostan&e d%importan&a primaria per la preven&ione dello scorbuto5 della pellagra5 del rachitismo5 del beriFberi e di altri orrendi esempi di collasso alimentare completo. Prendere una di Eueste malattie non . uno scher&o e prevenirle5 assumendo una dose di sicure&&a che costa pochi spiccioli al giorno5 . veramente saggio. =uesto concetto %assicurativo% dell%uso delle vitamine . il pi3 antico: di!atti i pionieri delle vitamine sposarono la causa dell%integra&ione vitaminica proprio come assicura&ione contro le malattie5 specialmente Euando sussistevano dubbi sulla Eualit' del cibo. Circa trent%anni !a incominci; ad essere espresso un altro punto di vista sull%utili&&a&ione delle vitamine. /na

sottile5 ma importante distin&ione nel modo di vedere di Eualche scien&iato della nutri&ione si trovava alla radice di Euesto cambiamento. 6nvece di considerare le vitamine solo dal punto di vista negativo 8vale a dire come la causa di terribili malattie Euando sono assenti95 Euesti ricercatori concentrarono l%atten&ione sulle vitamine stesse come me&&i per migliorare l%e!!icien&a umana. La prova che le vitamine svolgono un ruolo !ondamentale nella composi&ione di una dieta salubre era per costoro cosC evidente da non escludere la possibilit' che le vitamine avessero una !un&ione ben pi3 vasta5 nel Euadro della nostra salute5 della semplice preven&ione delle malattie da caren&a. Cominciarono Euindi a ricercare gli e!!etti positivi di un uso delle vitamine maggiore del normale. /n passo avanti verso Euesta nuova conce&ione !u la scoperta degli e!!etti suBclinici delle caren&e vitaminiche. Lo scorbuto . il deleterio e!!etto della Euasi totale mancan&a di vitamina C nella dieta e per anni !u ritenuto l%unico risultato di un%assun&ione insu!!iciente di Euesta vitamina. <a5 via via che la medicina e la scien&a dell%alimenta&ione divenivano pi3 ra!!inate5 si notavano altri e!!etti di una mancan&a non grave di vitamina C. Le !erite non si rimarginavano tanto rapidamente Euando il livello di vitamina C era basso5 anche se non cosC basso da causare lo scorbuto. Le in!e&ioni non guarivano con la stessa rapidit' in animali da laboratorio tenuti ad un livello leggermente basso di vitamina C. 2a Eueste e altre osserva&ioni similari5 non solo sulla vitamina C ma anche su altre vitamine5 un pi3 ampio concetto del !abbisogno vitaminico cominci; ad apparire nella letteratura scienti!ica. ) tutt%oggi molti Euesiti circa gli e!!etti subclinici di una caren&a vitaminica restano ancora da risolvereD tuttavia si . aperta la porta ad una visione della necessit' e della !un&ione delle vitamine totalmente ignorata !ino a pochi decenni !a. Ma$$imi -ene/ici La consapevole&&a del valore positivo di maggiori dosi di vitamine produce altri modi di considerare l%integra&ione vitaminica. 6l secondo modo di utili&&are i supplementi vitaminici e altri elementi nutritivi ne considera i massimi e!!etti positivi. =uesto sistema5 cio.5 si concentra pi3 sugli e!!etti positivi5 come il miglioramento della salute e dell%e!!icien&a piuttosto che su Euelli negativi 8come la preven&ione delle malattie da caren&a9 e prevede un%assun&ione considerevolmente maggiore di Euella della >2). -ali Euantitativi sono necessari per assicurarsi di ricavare i massimi bene!ici dall%uso di Euesti supplementi5 e particolarmente una migliore salute e un migliore rendimento. Chi assume Euesti Euantitativi di vitamine si sente realmente meglio e usu!ruisce di molti bene!ici5 specialmente se limita al tempo stesso il consumo di alimenti ra!!inati industrialmente. *ran parte dei bene!ici ottenuti con Euesto tipo di programma . anche di lunga durata. Prevenire la malattia degenerativa . un progetto a tempi lunghi ed . il !rutto di anni di vita saggia e di alimenta&ione ra&ionale. *li scien&iati hanno appena aperto gli occhi sulla grandissima importan&a di una visuale pi3 lungimirante della nutri&ione. Per anni hanno subito la limita&ione della mancan&a di !ondi disponibili per ricerche sperimentali che si protraessero per pi3 di Eualche anno. ?ssi stessi non si sono voluti coinvolgere in progetti che potessero abbracciare parecchie decadi prima di produrre risultati5 per non compromettere la loro carriera. CosC si impegnavano nei numerosi cimenti a breve termine nel campo della scien&a della nutri&ione. <a adesso si sono accorti all%improvviso che tutta la vita umana degli ultimi cinEuant%anni . stata5 per esempio negli 1tati /niti5 un gigantesco esperimento nutri&ionale. 2urante Euesto periodo5 di!atti5 si sono avuti cambiamenti molto signi!icativi nel tipo e nelle Euantit' del cibo consumato dalla maggior parte della popola&ione. 1econdo Sean <aRer5 della Parvard 1chool o! Public Pealth 81cience5 21 aprile 1,7295 nel 1,$1 soltanto il 1#Q del nostro cibo subiva notevoli processi di elabora&ione

industriale. "@ggi F egli scrive F Euesti indici sono saliti al (#Q". ? mentre l%elabora&ione industriale dei cibi aumentava cosC drasticamente5 sono aumentate anche le malattie croniche degenerative. La ra!!ina&ione dei cibi . solo uno dei cambiamenti che hanno in!luen&ato la nostra dieta su scala na&ionale5 ma . estremamente importante ai !ini della salute a lungo termine. =uando il cibo viene elaborato industrialmente5 si veri!ica Euasi sempre un%altera&ione nella Euantit' delle sostan&e nutritive in esso contenute. 2i norma5 le sostan&e nutritive conosciute e importanti5 come le proteine5 vengono preservate5 ma altre che contribuiscono al valore nutritivo dell%alimento5 compresi i vitali elementi in traccia5 sono sacri!icate in nome di !attori come il tempo di immaga&&inaggio5 il costo5 l%aspetto5 il sapore. ? poich non tutte le sostan&e nutritive importanti sono state scoperte5 . Euasi certo che la lavora&ione dei cibi ne elimina alcune5 che domani saranno riconosciute come pre&iose per la loro a&ione a lungo termine. La solu&ione pi3 ovvia di Euesto problema sarebbe Euella di evitare il consumo di alimenti industrialiD ci; tuttavia non . sempre !acile5 o anche solo possibile. <olti scelgono prodotti elaborati per Eualcuno dei loro pasti per mancan&a di tempo5 o perch non sanno pi3 rinunciare ad un gusto al Euale sono ormai abituati5 o anche perch non si trova niente altro a pre&&o accessibile. La risposta al !abbisogno vitaminico e minerale per una buona salute a lungo termine . sempre pi3 indiri&&ata verso i supplementi integrativi. =uell%esperimento nutri&ionale a lungo termine che . diventata la dietatipo americana ha gi' attratto gli scien&iati che hanno cominciato a classi!icarne i risultati5 a tracciare schemi e gra!ici e a raccomandarne la corre&ione. /no dei pi3 signi!icativi di tali s!or&i . ri!erito da una pubblica&ione intitolata: Auman $utrition *eport $)6. !enefits of $utritional *esearch, curata da ?dith Keir per una commissione di ricerca dell%/.1. 2epartment o! )griculture5 in collabora&ione con le /niversit' statali e le 1cuole superiori di agricoltura. 6l libro5 uscito nel 1,715 elenca tutte le malattie e gli stati patologici che possono essere prevenuti da una migliore alimenta&ione5 ed . una lettura molto istruttiva. ?sso a!!erma recisamente che Euasi tutti gli attuali problemi riguardanti la salute possono essere alleviati in Eualche misura da una nutri&ione pi3 adeguata5 specialmente se continuata per diversi anni. Per Euanto riguarda il cancro5 la dottoressa Keir scrive: "c%. un piccolo ma crescente complesso di dati i Euali indicano che il cronico consumo insu!!iciente di certe sostan&e nutritive rappresenta un !attore dell%inciden&a del cancro nell%uomo. ?sistono prove che la caren&a vitaminica ha un suo ruolo nell%insorgen&a del cancro della cavit' orale e dell%eso!ago. Pare sia da incriminarsi alla caren&a cronica del complesso vitaminico 75 dovuta a una dieta povera di verdure. 4i sono recenti prove 8mar&o 1,7#9 che la caren&a dietetica di iodio contribuisce5 almeno nei topi5 al cancro della mammella. 1tudi demogra!ici rivelano un%elevata inciden&a del cancro della mammella in regioni mancanti di iodio in su!!icienti Euantit'". 6n un altro capitolo del suo scritto5 la dottoressa Keir conclude asserendo che5 se ognuno migliorasse la propria dieta5 ricavandone il giusto Euantitativo delle varie sostan&e nutritive5 si otterrebbe una ridu&ione del 2#Q nell%inciden&a del cancro. ?lenca inoltre5 per altre malattie5 ci!re non dissimili. ?cco le sue valuta&ioni:

=uesto . lo spettacolare elenco dei risultati previsti come conseguen&a di una buona alimenta&ione: nessun !armaco miracoloso potrebbe battere un simile record. 6n e!!etti5 molti dei bene!ici elencati vanno al di l' delle possibilit' dei !armaci conosciuti !ino ad oggi e5 con ogni probabilit'5 anche di Euelli del !uturo. aturalmente5 sarebbe errato dedurre da ci; che l%uso dei supplementi nutritivi5 anche della migliore Eualit'5 ci possa !ar ottenere tutti Euei bene!ici che la dottoressa Keir e i suoi collaboratori attribuiscono ad una nutri&ione migliore. 6n molti casi5 ella scrive5 Euesti vantaggi si veri!icheranno soltanto non consumando certi alimenti e in Euesto caso i supplementi nutritivi non possono essere di nessun aiuto. <a dei miglioramenti da lei elencati moltissimi sono ottenibili con i supplementi nutritivi5 perch richiedono soltanto l%assicura&ione di adeguate dosi di sostan&e nutritive durante un lungo periodo di tempo. La necessit' di una buona alimenta&ione protratta nel tempo . sottolineata energicamente dalla dottoressa Keir: "i bene!ici maggiori per la salute si ottengono a distan&a di tempo"5 ella a!!erma. "Cambiamenti lievi nella dieta e nelle abitudini alimentari5 introdotti in giovane et'5 possono evitare la necessit' di cambiamenti pi3 importanti e di!!icili in et' pi3 avan&ata". La tattica migliore . dunEue di instaurare buone abitudini dietetiche nei giovani e addirittura nei bambini in tenera et'D comunEue5 ini&iare a Eualsiasi et' . certamente meglio che ignorare l%importan&a di Eueste scoperte nel campo nutri&ionale. Tera+ia me*a"itaminica 6l ter&o modo di utili&&are i supplementi vitaminici . classi!icato come terapia megavitaminica. /n%altra de!ini&ione5 meno conosciuta5 . Euella di "medicina ortomolecolare". =uesto tipo di terapia5 usato in primo luogo dai medici5 sta rapidamente guadagnando in popolarit' e in uso corrente5 e probabilmente avr'5 nel !uturo5 un%in!luen&a ancora maggiore5 se le promesse delle attuali ricerche si reali&&eranno. La parola "megavitaminico" signi!ica l%uso di grandi dosi di vitamine: cosC grandi5 in e!!etti5 da avere uno scarso rapporto con i Euantitativi che si trovano normalmente negli alimenti. 6n Euesto tipo di utili&&a&ione5 le vitamine si usano per ottenere un e!!etto normalmente ottenuto con i medicinali. )lcune applica&ioni delle megavitamine sono di carattere preventivo5 ma molte altre sono di tipo terapeutico. 1e assumete !orti dosi di vitamina C Euando avete il ra!!reddore5 state usando una terapia megavitaminica. =ualcuno ha a!!ermato che Euando si passa dalle dosi in milligrammi di vitamina C al grammo o pi3 al giorno5 si passa nell%ambito delle megavitamine. Le malattie mentali hanno o!!erto il primo vasto campo di ricerca per le terapie megavitaminiche. ?sistono5 di ci;5 ovvie ed importanti ragioni. 6nnan&itutto5 era apparsa penosamente evidente la necessit' di un nuovo metodo di curaD la psicoanalisi veniva sempre pi3 attaccata come un metodo di lite5 che non ha dato tra l%altro alcun peso a Euel grande !attore di esposi&ione ambientale per l%organismo umano che . l%alimenta&ione. 6 !armaci5 cosC largamente usati nel trattamento delle malattie mentali5 non guariscono5 ma si limitano a porre i pa&ienti in uno stato di esisten&a marginale e sospesa. 6n!ine5 il grande numero di vittime delle malattie mentali . stato un altro !attore determinante dell%orientamento verso la terapia megavitaminica. La schi&o!renia !u il primo obiettivo della terapia megavitaminica su vasta scala. 6 due medici )bram Po!!er e PumphrR @smond ini&iarono nel 1,(2 ad usare !orti dosi di niacina e di altre vitamine F specialmente vitamina C F nel trattamento di pa&ienti che so!!rivano di Euella che allora si chiamava "scissione della personalit'". >i!erirono che tre Euarti dei pa&ienti schi&o!renici avevano avuto dei miglioramenti e il loro libro Ao+ to Iive +ith %chi4ophrenia 8/niversitR 7ooJs5 1ecaucus5 eM SerseR5 1,7$9 divenne un%importante introdu&ione alla loro particolare tecnica terapeutica.

umerosi articoli sono stati pubblicati sul lavoro di Po!!er e @smond5 come pure di )llan Cott5 2avid PaMJins e altri5 i Euali hanno contribuito grandemente al trattamento delle malattie mentali con la terapia megavitaminica. /na delle personalit' pi3 autorevoli in Euesto campo . il dottor Linus Pauling5 che non solo ha sostenuto l%uso delle megadosi di vitamina C nella preven&ione e cura del comune ra!!reddore5 ma ha anche coniato il termine "psichiatria ortomolecolare" per indicare lo s!or&o5 ancora maggiore5 di a!!rontare il problema della malattia mentale con l%uso di me&&i naturali. 6l dottor Pauling asserisce che la sua conce&ione implica H6a cura della malattia mentale mediante un intervento che mira a un ambiente molecolare ottimale per le attivit' mentali5 in particolare mediante concentra&ioni ottimali di sostan&e normalmente presenti nell%organismoI. Le ultime parole sono particolarmente importanti: la maggior parte dei !armaci sono sostan&e %abnormi%5 composti sintetici !abbricati in laboratorio e negli stabilimenti industriali5 totalmente estranei al modello naturale. L%uso di tali sostan&e in !orti Euantitativi per curare le malattie ingenera grossi rischi. Cercare di creare un ambiente salutare all%interno dell%organismo . un metodo molto pi3 sicuro e anche pro!ondamente logico. Certamente5 il concetto di megavitamine . attraente5 e non solo per chi . a!!etto da schi&o!renia o altre malattie mentali. 6l lavoro5 rapidamente acceleratosi in Euesto campo5 sta aprendo nuove prospettive5 che vanno dal trattamento delle turbe dell%apprendimento nei bambini5 all%alcolismo5 alla depressione5 ad una vasta gamma di disturbi cardiaci5 e !orse anche al cancro5 che probabilmente un giorno potr' essere prevenuto dall%uso moderato di dosi di vitamina ). /n considerevole lavoro di ricerca sta gi' puntando in Euesta dire&ione. 66 poten&iale dell%uso di Euantitativi pi3 !orti del consueto di vitamine e minerali nella preven4ione delle malattie supera logicamente di gran lunga il loro poten&iale come agenti curativi. oi sappiamo F e Euasi tutti lo sanno F che le pi3 pericolose malattie della vita moderna traggono origine da un%esisten&a intera di comportamenti e di abitudini alimentari sbagliate. Problemi come i disturbi cardiaci5 il cancro5 l%artrite e simili non capitano improvvisamente nell%organismo umano Euando si arriva ad una certa et'. 1!ortunatamente5 sono stati in un certo senso programmati nella vita di molte persone da a&ioni e abitudini che hanno avuto ini&io precocemente nell%esisten&a e si sono protratte per decenni. )ncora pi3 deplorevole . il !atto che ogni anno un numero sempre minore di persone sia in grado di vivere Euel tipo di vita totalmente naturale che . la migliore preven&ione contro le malattie croniche. @gni anno5 centinaia di nuovi tipi diversi di sostan&e chimiche5 la cui variet' si allarga costantemente5 sono ideati e lanciati dall%industria. 1ostan&e inEuinanti che ci in!liggiamo spontaneamente5 come il tabacco e l%alcool5 taglieggiano ogni anno la salute pubblica. La di!!usione dell%uso dei !armaci . una causa primaria di danni di vasta portata all%integrit' della salute del corpo umano 8ci; si ri!erisce solo secondariamente all%uso di eccitanti e droghe propriamente dette5 che sono un problema a parte9. 6l danno maggiore . provocato dall%uso abituale di tranEuillanti5 antibiotici5 sedativi5 sonni!eri5 lassativi e altre centinaia F letteralmente F di !armaci5 ognuno dei Euali risulta debilitante per i suoi e!!etti collaterali. Le vecchie regole5 buone per tutti5 per stare in buona salute5 non bastano pi3 a combattere Eueste crescenti aggressioni. La %dieta eEuilibrata%5 se mai esiste5 si . smarrita per la maggior parte delle persone in una congerie di cibi %pronti%5 con!e&ionati con &ucchero5 !arina bianca5 coloranti5 preservanti e altri additivi. 2ormire a su!!icien&a e mangiare cibi sani non basta per prevenire le gravi malattie che stanno nel !rattempo invadendo l%organismo di molti milioni di uomini. 1iamo5 in e!!etti5 di !ronte a una crisi della salute che pu;5 in poten&a5 !ar nau!ragare la nostra societ'. Possono le vitamine a grandi dosi rappresentare davvero la nostra salve&&a0 aturalmente5 non esiste la garan&ia assoluta che non vi ammalerete mai5 anche se discendete da una !amiglia sanissima5 vi nutrite col cibo pi3 sano5 non !umate e non bevete e seguite un buon regime vitaminico per tutta la vi ta. : anche vero5 per;5 che coloro che seguono Eueste regole godono in media di una salute migliore e generalmente vivono pi3 intensamente di coloro che non muovono un dito5 o Euasi5 per cercare di

migliorare il loro stato di salute. Per certuni5 le vitamine sono ancora oggetto di controversia. 6l maggiore problema . che Euasi tutti i medici aderiscono ancora a idee antiEuate per ci; che riguarda le vitamine e le considerano ancora soltanto come preventive di Euelle terribili malattie da caren&a che oggi si vedono soprattutto nelle sacche di miseria. 6 medici sono anche riluttanti ad accettare le vitamine come uno strumento !ondamentale per edi!icare la salute5 !orse perch esse mancano di Euel mistero e di Euell%esclusivismo dei !armaci da ricettario. <a poco per volta Euesta situa&ione muter' e i supplementi vitaminici diverranno bene accetti come un ingrediente utile e magari necessario nella nostra vita moderna. Capitolo 11 ALIMENTARSI BENE E: VIVERE BENE di Iinus Pauling

>iproduciamo Euesto scritto per gentile concessione di Fngineering and %cience #aga4ine, Cali!ornia 6nstitute o! -echnologR5 giugno 1,7$. Credo sia possibile5 con me&&i estremamente semplici ed esclusivamente nutri&ionali5 elevare di circa 2# anni la probabile durata della vita per le persone giovani e di et' matura 8e in Eualche caso5 !orse5 anche per le persone an&iane9. ? non solo la durata probabile della vita pu; essere allungata5 ma an che5 credo5 la durata dei periodo di buona salute5 per la stessa lunghe&&a di tempo e !orse anche pi3 a lungoD poich . verosimile che il processo di deterioramento che culmina con la morte sar' pi3 rapido ad et' sempre pi3 avan&ate. 6l procedimento principale da seguire . Euello di introdurre nell%organismo umano sostan&e nutritive in Euantit' ottimali. Consideriamo5 ad esempio5 le vitamine. egli 1tati /niti esiste un comitato chiamato Bood and utrition 7oard5 che si a!!erma sia costituito da eminenti studiosi dell%alimenta&ione5 i Euali raccomandano alla gente le dosi ottimali di assun&ione di vitamine e minerali. =ueste raccomanda&ioni sono !atte5 per le vitamine5 in base ai Euantitativi necessari a prevenire mani!esta&ioni patenti di avitaminosi nella maggioran&a delle persone 8il ,(F,,Q degli individui9. Per Euanto riguarda la vitamina C5 ad esempio5 gli studi !atti su un numero piuttosto limitato di soggetti umani hanno dimostrato che 1# mg al giorno sono su!!icienti per prevenire chiare mani!esta&ioni di scorbuto per parecchi mesi o anche per anni5 ovvero il tempo che occorre a Euesta malattia per svilupparsi nelle persone la cui dieta pu; provocare lo scorbutoD e che $( mg possono essere considerati su!!icienti per la maggioran&a degli adulti5 anche tenendo conto della loro individualit' biochimica. : vero che >oger l. Killiams5 che ha scoperto una delle vitamine 75 l%acido pantotenico5 ritiene5 sulla base dei suoi studi sui porcellini d%6ndia5 che il Euantitativo necessario a una buona salute possa variare di 2# mg5 probabilmente anche !ra le cavie5 e di un coe!!iciente ancora maggiore per gli esseri umani5 che sono geneticamente pi3 eterogenei che non le cavie da lui usate. Potrebbero benissimo esserci delle persone che diventano preFscorbutiche con soli $( mg al giorno. Circa $# anni !a5 )lbert 1&entF*RorgRi5 che nel 1,2+ eseguC le prime prepara&ioni di acido ascorbico5 che risult; essere la vitamina C5 si pose la seguente domanda: Euale sar' il dosaggio di vitamina C necessario alla salute dell%essere umano5 non soltanto per non morire di scorbuto5 ma per vivere nelle migliori condi&ioni di salute0

) Euanto pare5 egli decise che 1.### mg potevano essere la dose giusta5 poich egli stesso cominci; ad assumere 1.### mg al giorno 8penso che li abbia recentemente aumentati a 2.### mg9. =uesto . un problema che . stato essen&ialmente trascurato dalla Bood and utrition 7oard5 non solo per Euanto riguarda la vitamina C5 ma anche le altre vitamine. ?d . stato abbastan&a trascurato anche dagli altri studiosi dell%alimenta&ioneD e tuttavia5 si tratta di una Euestione importante. /n modo per tentare di trovare una risposta . domandarci: Euali Euantitativi delle varie vitamine hanno ricevuto gli esseri umani5 o i loro predecessori5 dai cibi naturali di cui si nutrivano0 : possibile che in una Eualche epoca i nostri predecessori !ossero vegetariani5 piuttosto che carnivori od onnivori. <a anali&&ando degli alimenti crudi vegetali5 per stabilirne il contenuto medio di vitamina C5 ho trovato che in 11# prodotti alimentari naturali il contenuto medio delle varie vitamine in una ra&ione giornaliera risultava da due a cinEue volte superiore alla >2) di vitamina )5 di tiamina5 di ribo!lavina e di piridossina. Ci;5 penso5 !a supporre che l%assun&ione ottimale di Eueste vitamine potrebbe anche essere di due o cinEue volte la >2)5 ma non . che un%ipotesi. 2%altronde5 la Euantit' di vitamina C risult; (( volte i $( mg della >2). Penso che Euesto risultato sia eloEuente e pu; benissimo darsi che la >2) di vitamina C dovrebbe essere molto superiore al valore presente e che la dose ottimale sia di Eualche grammo al giorno piuttosto che di poche decine di milligrammi. el (;&; 3. 7. 7ourne5 un biochimico inglese5 esamin; la Euestione di Euale avrebbe dovuto essere la >2) inglese di vitamina C: 1# mg al giorno o 2# mg0 7ourne !ece notare che i germogli di bamb3 e altri cibi consumati dai gorilla allo stato selvatico contengono 9 g circa di vitamina C5 corrispondenti a Eualcosa come 2 g 82.### mg al giorno9 per l%essere umano5 considerandone il minore peso corporeo. ?gli si chiedeva perci;: invece di discutere se il giusto Euantitativo da raccomandarsi sia di 1# o di 2# mg5 non sarebbe pi3 giusto esaminare se debba essere di 1.### o 2.### mg0 6rMin 1tone5 un biochimico di 1taten 6sland5 che ora vive a <ountain 4ieM5 in Cali!ornia5 raccolse dati sulla vitamina C per diversi anni5 e tra il (;<9 e (;<< pubblic; Euattro studi su A"poascorBemia, a 5enetic Disease. ?gli sosteneva che la ra&&a umana nel suo complesso ha so!!erto di una caren&a di acido ascorbico e di una malattia che egli chiamava ipoascorbemia5 ovvero una troppo scarsa concentra&ione di acido ascorbico nel sangue. ?gli produceva alcune prove a sostegno della sua a!!erma&ione. 6nnan&itutto le piante !abbricavano per se stesse vitamina )5 vitamina 71 8tiamina95 vitamina 725 76 ed altre vitamine. *li animali ricavano Eueste sostan&e in modo esogeno5 e noi ci possiamo chiedere perch. Penso che la risposta sia Euesta: nei primi tempi della loro esisten&a5 gli animali avevano ereditato dalle piante loro antenate il meccanismo per la !abbrica&ione di Eueste importanti sostan&e. <a poich essi si nutrivano di piante e le piante !abbricavano Eueste sostan&e5 essi ne traevano il loro ri!ornimento. : verosimile che la Euantit' di vitamina ) che gli animali assumevano !osse all%incirca Euella di cui necessitavano e cio. pressapoco la dose ottimale. @ra5 se !osse sopravvenuta una muta&ione caratteri&&ata da una distru&ione genetica relativa ai geni devoluti alla produ&ione degli en&imi che catali&&ano la sintesi della vitamina )5 il mutante avrebbe ricevuto ugualmente la vitamina ) dal cibo5 ma sarebbe stato un animale pi3 agile5 non gravato dal peso del meccanismo per faBBricare la vitamina )D perci;5 nella competi&ione con le altre specie meno agili5 appesantite e svantaggiate da Euel meccanismo5 avrebbe vinto. La stessa situa&ione si sarebbe veri!icata con la tiamina5 la ribo!lavina5 la piridossina e altre vitamine. >itengo che cosC siano andate le cose5 e che per Euesto tutti gli animali hanno bisogno di un ri!ornimento di vitamine. =uesto !atto per; non accadde per la vitamina C. 6l cane5 il gatto5 il ratto5 il topo e altri animali si !abbricano la loro vitamina C. 1oltanto gli esseri umani e i loro parenti stretti richiedono vitamina C esogena5 cosC come pochi altri animali5 tra cui la cavia. La ragione5 direi5 . che il cibo di origine vegetale non contiene su!!iciente vitamina C. 6n primo luogo5 la vitamina C . necessaria per la sintesi del collageno5 il tessuto connettivo animale. Per Euanto ne so5 le piante non sinteti&&ano il collageno: esse usano la cellulosa come tessuto connettivo. egli animali si veri!ica un !abbisogno straordinario di

acido ascorbico. 6n realt'5 Euesti animali non hanno perduto la capacit' di !abbricare l%acido ascorbico5 e ho calcolato che 2.3## mg al giorno sia l%ammontare disponibile in una dieta umana di alimenti vegetali crudi. =uesto5 direi5 signi!ica indubbiamente che la dose ottimale per l%uomo . superiore a 6.:77 mg. <a gli esseri umani e gli antropoidi richiedono tutti vitamina C esogena. Cosa . accaduto0 1ono Euasi certo che non si sono veri!icate muta&ioni separate per gli esseri umani5 i gorilla5 le scimmie *hesus e altri primati5 ma piuttosto una singola perdita muta&ionale in un antenato comune di 69 milioni di anni !a5 vivente in una valle tropicale dove il cibo era particolarmente ricco di vitamina C 81# o (9 g al giorno per un peso corporeo di >7 Jg9. 6l mutante perse il meccanismo per la !abbrica&ione della vitamina C5 diventando cosC pi3 agile e competitivoD di conseguen&a5 egli vinse tutti gli altri5 e noi discendiamo da Euesto mutante5 incorso nello s!ortunato incidente. Bino a Euando i nostri predecessori rimasero in Euelle regioni5 essi ricevettero abbastan&a vitamina CD Euando migrarono in regioni temperate e subartiche5 dove il cibo disponibile conteneva meno vitamina C5 essi cominciarono a so!!rire di scorbuto. /n indice di buona salute . la resisten&a alle malattie. 1ono state eseguite circa una do&&ina di sperimenta&ioni5 accuratamente controllate5 comparando compresse di vitamina C e placebo in prove cieche5 riguardo all%inciden&a e alla gravit' del comune ra!!reddore. 2a ciascuno di Euesti esperimenti condotti su persone esposte ai virus del ra!!reddore per contatto casuale con altri individui5 la vitamina C ha un potere protettivo. 1u ci; non vi sono dubbi. 6n e!!etti5 se oltre a prendere dosi regolari di vitamina C avete anche un ri!ornimento5 e aumentate l%assun&ione della vitamina al primo segno di ra!!reddore5 o anche di altre malattie5 prendendone da 1# a 67 g il primo giorno per poi diminuire gradualmente5 riuscirete ad arrestare il ra!!reddore. <olte medicine per il ra!!reddore danno sollievo5 ma non impediscono al disturbo di svilupparsi. La vitamina C blocca non solo il ra!!reddore5 ma anche altre malattie. el (;<9 !u ri!erito da Claus K. Sungeblut5 attivo presso la scuola medica della Columbia /niversitR5 che le concentra&ioni di vitamina C che si possono produrre nel plasma sanguigno assumendo Euesta sostan&a in buoni Euantitativi5 inattivano a tal punto i virus della poliomielite5 che se i virus stessi sono esposti a Euesta solu&ione per pi3 di me&&%ora e Euindi iniettati nel cervello di scimmie5 Eueste non subiscono la paralisi5 mentre altre scimmie5 trattate con virus non inattivati con Euesto sistema5 si ammalano di poliomielite. 4a aggiunto che solo le scimmie a cui !urono somministrate !orti dosi di vitamina C non subirono danni5 mentre restarono parali&&ate Euelle che ne ricevettero dosi ridotte. Sungeblut e altri ri!erirono inoltre che l%inattiva&ione di altri virus di piante e animali era stata e!!ettuata mediante trattamento con vitamina C5 e studiosi giapponesi hanno pubblicato una me&&a do&&ina di saggi5 durante gli ultimi tre o Euattro anni5 sull%inattiva&ione di virus batterici mediante la vitamina C. el (;>:, gli sco&&esi Pume e KeRers hanno ri!erito sullo %cottish #edical Journal circa la prote&ione contro le malattie da batteri con la vitamina C. *i' da molti decenni era noto che i globuli bianchi 8leucociti9 sono e!!icaci !agociti 8vale a dire hanno la capacit' di inglobare i batteri9 soltanto se contengono 2# mcg o pi3 di vitamina C per 1## milioni di cellule. Pume e KeRers trovarono in soggetti abitanti in 1co&ia5 nutriti con normale dieta di tipo sco&&ese 8contenente circa (9 o 2# mg al giorno di vitamina C95 un contenuto medio di 67 mcg nei globuli bianchi. 6n caso di ra!!reddore5 i valori scendevano a 1# mcg il primo giorno5 rimanendo per tre giorni a Euesto livello5 per poi risalire lentamente. =uesti valori sono sotto il limite dell%attivit' !agocitaria dei leucociti. 1omministrando un supplemento di 1.### mg al giorno di vitamina C5 e di + g al giorno dopo l%insorgere del ra!!reddore5 Euesto e!!etto era stato evitato. Ci; spiega perch gli individui che assumono vitamina C5 anche Euando prendano un ra!!reddore di tipo virale5 non vengono colpiti5 generalmente5 da un%in!e&ione batterica secondaria. La vitamina C si dimostra pre&iosa in molti e diversi modi. Constance 1pittle5 patologa inglese5 ri!erC di aver controllato il proprio tasso di colesterolo del siero che si aggirava sui 21# mg per decilitro. )llora

incominci; a prendere circa 1 g al giorno di vitamina e constat; che il tasso di colesterolo era sceso a 13# mg per decilitro. ?lla osserv; un e!!etto similare in pi3 di (# soggetti. ?dme >egnier5 un medico di 1alem nel <assachusetts5 ha scritto Eualche articolo sulla vitamina C e il comune ra!!reddore5 pubblicando poi un libro5 ,ou 3an 3ure the 3ommon 3old. 6n Euest%opera5 egli descrive gli esperimenti da lui compiuti su amici e pa&ienti. 6l dottor >egnier si era convinto5 una Euindicina di anni !a5 che la vitamina C5 in dosi appropriate5 !osse e!!icace contro il ra!!reddore e aveva somministrato ai suoi pa&ienti e agli amici delle compresse5 talvolta di vitamina C e talvolta di placebo5 con l%indica&ione di prendere una compressa ogni ora al primo segno di ra!!reddore5 continuando per tutto Euel giorno e per il giorno successivo. ?gli ri!erisce che il ,#Q dei ra!!reddori era stato scongiurato con la semplice assun&ione di pochi grammi di vitamina C. CinEue anni pi3 tardi5 >egnier dovette sospendere il suo esperimento poich il suo tele!ono non !aceva che suonare nel cuore della notte: era Eualcuno che gli diceva: H<i avete dato la compressa sbagliataI5 perch il ra!!reddore non se n%era andato via come prima. on so perch vi sia stata una cosC !orte opposi&ione da parte dell%establishment verso la vitamina C come me&&o per controllare il comune ra!!reddore e altre malattie. 1ta di !atto che c%. stata. )lcuni anni !a scrissi con ?Man Cameron il saggio AscorBic Acid and the 5l"cosaminogl"cans' A contriBution to the Jrthomolecular .reatment of 3ancer. Cameron . un chirurgo del cancro in 1co&ia. 2iscutemmo su Euale rivista l%avremmo pubblicato5 e io dissi: HPerch non lo mandiamo ai Proceedings of the $ational Academ" of %cienceKL CosC !eciD ma l%articolo !u respinto. 6l regolamento della )1 ammetteva da (+ anni5 cio. dal suo ini&io5 che un membro avesse il diritto di pubblicare dei saggiD ma in Euell%occasione decisero di cambiare sistema e lo respinsero. =uando trapel; Euesto !atto 8bench io non ne avessi detto nulla5 su %cience apparve un articolo al riguardo95 ricevetti un telegramma dal direttore di Jncolog", il Euale diceva che5 bench il loro regolaF mento !osse di non accettare saggi per la loro rivista !ino a che non !ossero stati giudicati ed esaminati accuratamente5 in Euesto caso avrebbero accettato l%articolo a occhi chiusi. CosC !u pubblicato nel 1,73 e anche se molte persone hanno scritto chiedendo gli estratti5 a Euanto mi consta non ha causato gran !ermento e il pericolo paventato dalla reda&ione della )1 che alimentasse !alse speran&e nella gente non si . concretamente veri!icato. Penso sen&a alcun dubbio che l%acido ascorbico sia utile alla preven&ione e cura del cancro5 ma esistono ancora incerte&&e sulla portata di Euesti bene!ici. Ci sono tuttavia dei buoni argomenti a !avore. : noto che l%acido ascorbico . richiesto per la sintesi del collageno: i tessuti connettivi contengono !ibrille di collageno e sono ra!!or&ati da una maggiore assun&ione di vitamina C. : molto utile per la guarigione delle !erite. 4i sono scarsi dubbi che un%adeguata immissione di acido ascorbico ra!!or&i i tessuti5 tanto da permettere loro di o!!rire pi3 resisten&a all%in!iltra&ione di un tumore maligno. ?sistono inoltre delle prove che l%acido ascorbico contrasta l%en&ima ialuronidasi5 probabilmente !acilitando la sintesi dell%agente inibitore della ialuronidasi. <olte !orma&ioni cancerose producono Euesto en&ima5 che attacca l%acido ialuronico nel cemento intercellulare dei tessuti con!inanti e indebolisce Euesti stessi tessuti cosC da permettere l%in!iltra&ione cancerogena. =uando parlai all%inaugura&ione del 7en <aR LaboratorR !or Cancer >esearch all%/niversit' di Chicago nel novembre 1,715 dissi che con un uso appropriato dell%acido ascorbico la mortalit' dovuta al cancro potrebbe essere ridotta del 1#Q. @ra sono propenso a calcolare che l%inciden&a della malattia rispetto all%et' potrebbe essere ridotta di un buon (#Q. 6n!atti penso che col solo acido ascorbico somministrato in dosi opportune5 riportandoci indietro nel tempo al livello degli animali che !abbricavano da soli il loro acido ascorbico 8e con ci; potremmo !orse dire al livello naturale95 la morbilit' e la mortalit' in generale potrebbero essere diminuite del (#Q. =uesto pu; signi!icare un%estensione di + anni del periodo di buona salute e un prolungamento di + anni della probabile durata della vita. 1ono ora direttore dell%6stituto di <edicina @rtomolecolare di <enlo ParJ5 una nuova istitu&ione proprio dirimpetto alla 1tan!ord /niversitR. 6l vicedirettore . un eL allievo del Cali!ornia 6nstitute o!

-echnologR5 )rthur 7. >obinson5 laureato in chimica nel 1,63. Coniai il termine "ortomolecolare" nel 1,6+ 8dal greco "orthos"5 che signi!ica diritto5 giusto5 e "molecola"D "ortomolecolare" signi!ica molecole giuste nelle Euantit' giuste5 cio. avere le molecole giuste nella giusta concentra&ione9. Le molecole giuste sono Euelle normalmente presenti nel corpo umano. <olte di esse sono necessarie alla vita5 come le vitamine e gli amminoacidi essen&iali. La medicina ortomolecolare consiste nella preven&ione e nel trattamento delle malattie e nel mantenimento della salute intervenendo sulle concentra&ioni di Eueste molecole nel corpo umano. 6 potenti !armaci usati dai medici sono e!!icaci5 ma di solito hanno considerevoli conseguen&e secondarie5 e bisogna essere molto cauti nel !arne uso. 6n particolare5 non dovrebbero venire assunti giorno dopo giorno5 mentre le vitamine possono essere assunte tutti i giorni per tutta la vita. 6l saggio in cui introdussi la parola ortomolecolare s%intitolava Jrthomolecular Ps"chiatr". el 1,($ ini&iai il lavoro al Cali!ornia 6nstitute o! -echnologR 8gra&ie a una sovven&ione della Bord Boundation e pi3 tardi anche del ational 6nstitute o! <ental Pealth9 sulle cause molecolari delle malattie mentali. 2opo Eualche tempo appresi dei lavori dei medici ). Po!!er e 2. @smond a 1asJatoon5 1asJatcheMan. Po!!er aveva osservato che !orti dosi di una vitamina del gruppo 75 la niacina o acido nicotinico antipellagroso5 sembrava avere e!!etti bene!ici sui pa&ienti schi&o!renici. Po!!er e @smond e!!ettuarono il primo test "a doppio cieco" in psichiatria e conclusero5 in base ai risultati di Euesto test5 che la niacina presa in Euantitativi centinaia di volte superiori a Euelli che prevengono la pellagra aveva e!!ettivamente un valore terapeutico per molti pa&ienti schi&o!renici5 specialmente giovani a!!etti da schi&o!renia acuta5 ospedali&&ati per la prima volta. el (;<@ scrissi un saggio nel Euale presentai numerose ragioni per cui la terapia megavitaminica doveva essere particolarmente utile nelle malattie mentali. L%argomento piacEue a tal punto a coloro che usavano Euesta terapia che esistono ora una rivista chiamata Jrthomolecular Ps"chiatr", un%)ccademia 6nterna&ionale di Psichiatria @rtomolecolare e un libro5 Jrthomolecular Ps"chiatr" (1. P. Breeman5 1an Brancisco5 Cali!ornia5 (;>:=, del Euale uno psichiatra5 2avid PaMJins di Long 6sland5 e io siamo coredattori5 per lo studio dei !ondamenti del trattamento megavitaminico ortomolecolare. Credo non vi siano dubbi sull%esatte&&a delle a!!erma&ioni degli psichiatri ortomolecolari. 6l trattamento classico con l%uso di tioFdi!enilammina5 soprattutto per le schi&o!renie acute5 ha successo nel :9-&9M dei casi. =uesto signi!ica che il :9-&9M di Euesti schi&o!renici acuti sono dimessi dagli ospedali e non subiscono una seconda ospedali&&a&ione. <a se i pa&ienti ricevono F in aggiunta alla tioFdi!enilammina o a Eualsiasi altro !armaco somministrato loro dagli psichiatri F anche un trattamento ortomolecolare5 si a!!erma che l'@7M viene dimesso e non sar' ospedali&&ato una seconda volta. 6 pa&ienti dovranno poi continuare con le vitamine per il resto della vita5 ma cessano presto di prendere la tiodi!enilamina. el mio saggio5 notavo che il cervello . probabilmente l%organo pi3 sensibile di tutti alla sua composi&ione molecolare5 e pertanto non . sorprendente che la terapia megavitaminica sia stata sviluppata innan&itutto per le malattie mentaliD essa . valida5 tuttavia5 anche per malattie !isiche. 6 Euantitativi somministrati a Euesti pa&ienti schi&o!renici sono variabili5 poich non sono i medesimi per ogni individuo singolo5 ma vanno normalmente da circa & a @ g di acido ascorbico5 dagli @ ai 2# g al giorno di niacina o niacinamide e da &77 a @77 mg circa di piridossina5 e Eualche volta da circa &77 a @77 unit' di vitamina ? e tiamina. -utti Euesti Euantitativi variano5 di solito aumentando l%acido ascorbico e niacinamide. La vitamina ? . una sostan&a importante. )ll%ini&io del (;>& la Bood and utrition 7oard ridusse la >2) di vitamina ? da :7 mg. : di!!icile sapere perch l%abbia ridotta5 ma penso che sarebbe stato pi3 saggio aumentarla. Borse una ragione di Euesta ridu&ione sta nel !atto che le grandi industrie alimentari hanno cominciato a privare i grassi di cottura5 ovvero gli oli5 del loro contenuto di vitamina ?5 cosicch i grassi che ora si consumano non contengono pi3 tanta vitamina ? come una volta. ?sse poi vendono la vitamina ?5 che . piuttosto cara5 a circa 1## dollari al chilo 8la vitamina C pu; essere acEuistata a >,97 dollari il chilo in cristalli puri5 e Euesta !orma . la pi3 a buon mercato9.

2unEue5 circa la vitamina ?5 nel rapporto della Bood and utrition 7oard si dice che non esistono prove che una Eualsiasi malattia possa recedere F eccettuata una rara a!!e&ione in!antile F con l%assun&ione di !orti dosi di vitamina ?. 1crissi a Sean <eRer5 pro!essore di scien&a della nutri&ione a Parvard5 redattore di una rubrica giornalistica dove per la prima volta avevo letto Euesta noti&ia5 chiedendogli perch avesse !atto tale a!!erma&ione 8egli . un membro del comitato95 alla luce del rapporto dello svedese Anut Paeger circa l%occlusione peri!erica delle arterie e di altre rela&ioni su Euesta malattia. ?gli mi rispose con una lettera5 nella Euale diceva che avrebbe chiesto alla Bood and utrition 7oard di mandarmi copia della rela&ione e Euesto !u tutto. 6l rapporto mi giunse5 ed era tale e Euale egli l%aveva citato. CosC5 tre mesi !a scrissi al presidente del Bood and utrition 7oard chiedendo il perch di tale a!!erma&ione alla luce dei risultati di Paeger5 ma non ho ancora ricevuto risposta alcuna. Anut Paeger pubblic; nel 1,6+ un suo studio5 durato sette anni5 su pa&ienti a!!etti da occlusione peri!erica delle arterie. ?gli ebbe in osserva&ione 22# pa&ienti5 !orse ammalati di diabete o in stato prediabetico5 con indurimento delle arterie5 diminuita circola&ione sanguigna alle estremit' e5 in Eualche caso5 cancrena al piede. ?gli somministr; a met' di loro 3## unit' al giorno di vitamina ? o all%altra met' un placebo. =ueste persone erano abbinate per et'5 cosicch5 l%et' media era la stessa nei due gruppi. 2urante i sette anni di studio5 un solo pa&iente del gruppo della vitamina ? subC l%amputa&ione di una gamba per cancrena5 mentre !urono 11 gli amputati nel gruppo di controllo. =uesta di!!eren&a ha un alto signi!icato statistico e non si tratta di una !luttua&ione statistica 8che avrebbe una possibilit' su mille9. , dei pa&ienti curati con la vitamina ? morirono entro sette anni5 mentre del gruppo di controllo le mortalit' ammontarono a 1,. =uesta di!!eren&a ha un signi!icato statistico marginale 8circa il 1#Q di possibilit' di !luttua&ione statistica9. =ueste persone so!!rono della cosiddetta claudica&ione intermittente. ?ssi possono cominciare a camminare di buon passo5 ma dopo che hanno camminato per un certo tempo5 sono colti da angina del polpaccio. 6l lavoro dei muscoli consuma ossigeno5 Euindi devono smettere di camminare per il dolore causato dall%anossia. @ccorrono loro sei mesi per arrivare ad una condi&ione stabile. 2opo circa sei mesi5 tuttavia5 i soggetti trattati con la vitamina ? potevano camminare in media per un percorso doppio rispetto al gruppo di controllo5 prima di incominciare a &oppicare5 e anche Euesto . statisticamente signi!icativoD le devia&ioniFtipo sono tali che la di!!eren&a ha un valore statistico. umerosi altri esperimenti sono pervenuti essen&ialmente alle stesse conclusioni. Paeger poneva la domanda: chi crede che l%angina al polpaccio sia di!!erente dall%angina al muscolo cardiaco5 causata da anossia0 7uoni esperimenti a doppio cieco sulla vitamina ? in rela&ione alle malattie cardiache non sono stati ancora !atti. <a Kil!rid ed ?van 1hute5 in Canada5 curarono 3#.### cardiopatici5 somministrando loro dosi massicce di vitamina ?5 e ri!erirono che sen&a alcun dubbio i pa&ienti ne avevano avuto bene!icio. Per esempio5 un certo dottor *eorge scrisse loro sul proprio caso. ?gli so!!riva di diabete5 e aveva subito l%amputa&ione di una gamba a causa della cancrena provocata dalla scarsa circola&ione. )vuta noti&ia del lavoro degli 1hute5 aveva incominciato a prendere vitamina ?. ?ra gi' in lista d%attesa per l%amputa&ione dell%altra gamba5 ma Euesta guarC con la cura vitaminica. ? nonostante Euesti !atti la classe medica nel suo complesso ne ha ri!iutato la testimonian&a5 cosC come ha ri!iutato le prove dell%e!!icacia della vitamina C nel comune ra!!reddore e altre malattie. -uttora non so Euale sia l%assun&ione ottimale di vitamina ?. 6o ne prendo 1.2## unit' al giorno5 il che pu; essere un%indica&ione della dose che io giudico ragionevole. Prendo poi Euotidianamente supervitamine 7 che contengono (# mg 8circa 2(F3# volte la >2)9 di tiamina5 (# mg di ribo!lavina5 (# mg di piridossina e 1## mg di niacinamide 8bench io prenda di regola5 a parte5 anche dai 3## ai $## mg di acido nicotinico9. @ltre a ci;5 una compressa plurivitaminica mi !ornisce $.### unit' di vitamina ) e altri minerali e vitamine5 e Eualche volta prendo anche 2(.### unit' di vitamina ). 1to tentando di scoprire Eual . l%assun&ione ottimale di vitamina )5 ma Euesto . un problema di!!icile. Penso si dovrebbero spendere centinaia di milioni di dollari per trovare Euale sia l'optimum nutri&ionale per gli esseri umani.

>itengo che la vitamina ? abbia un grande valore5 come pure Eueste altre vitamine5 e sono propenso a calcolare che la morbilit' e la mortalit' relative a varie malattie5 come pure il ritmo del processo di senescen&a potrebbero essere in tal modo diminuiti di un altro coe!!iciente o due. 2esidero men&ionare ancora un%ultima cura nutri&ionale ortomolecolare: Euesta . di segno negativo e si ri!erisce allo &ucchero 8saccarosio9. Sohn NudJin5 pro!essore di biochimica e scien&a della nutri&ione all%/niversit' di Londra5 nel 1,(, pubblic; un saggio sulle sue ricerche sul saccarosio in rela&ione alle malattie cardiache. ?gli ha studiato l%inciden&a delle malattie cardiache in !un&ione del Euantitativo di &ucchero ingerito5 per concludere che i soggetti che consumano circa (( Jg di &ucchero all%anno hanno 6 volte pi3 probabilit' d%incorrere5 ad una data et'5 in malattie alle coronarie rispetto a chi ne consuma 26 Jg all%anno5 o anche meno. =uelli che ne consumano sui 6+ Jg hanno 1( volte pi3 probabilit'5 ad una data et'5 di so!!rire di Euesta malattia di Euanti ne prendono 27 Jg o anche meno. Penso che se la gente evitasse il saccarosio e solo raramente ne prendesse dalla &uccheriera una cucchiaiata per addolcire un Eualsiasi piatto5 escludesse di norma i dolci a !ine pasto5 e in!ine ri!iutasse di acEuistare prodotti alimentari contenenti &ucchero5 potrebbe diminuire notevolmente l%inciden&a delle malattie e aumentare la probabile durata della vita. Prendete buone dosi di vitamine. 1mettete di !umare sigarette. )vrete una vita pi3 lunga e !elice5 pi3 !or&a e vigoreD insomma5 vi procurerete pi3 occasioni per passarvela nel migliore dei modi. Capitolo 12 UN0IMPORTANTE NUOVA TEORIA' PERC() I SUPPLEMENTI VITAMINICI OFFRONO FELICI SORPRESE4 )ccade talvolta che una modi!ica nella dieta5 l%aggiunta di integrativi5 oppure l%aumento del dosaggio di una particolare vitamina apportino dei cambiamenti bene!ici che sembrano s!idare ogni logica. Borse anche voi conoscete Eualcuno che ha sperimentato Euesti e!!etti5 o magari li avete addirittura sperimentati voi stessi. =uesti risultati inattesi possono essere tanto sconcertanti Euanto graditi5 ma5 comunEue5 non insoliti. /na giovane donna5 per esempio5 comincia a prendere supplementi di vitamine del complesso 75 compresi !egato essiccato e lievito di birra. La sua grave !orma di acne5 ormai di vecchia data5 comincia a risolversi. /n%altra donna5 vissuta per dieci anni con i nervi %a pe&&i% e relativa dipenden&a dai tranEuillanti5 ini&ia una cura di &inco tre volte al giorno: Hin due settimane5 sono diventata un%altra personaI5 a!!erma poi. /n altro pa&iente5 che so!!re di disturbi cardiaci5 si sottopone ad un regime di supplementi giornalieri5 sperando di ricavarne maggiore energia5 e sperimenta poi la scomparsa delle sue cataratteG /na signora incomincia a prendere della lecitina e cala il sipario su 27 anni di emicranie. /na madre e il suo bimbo di tre mesi prendono vitamina C e scompare il singhio&&o di cui entrambi so!!rono. " on capisco la logica che c%. sotto"5 a!!erma Euesta donna. 6n realt'5 nessuno dei !atti citati ha molto senso. 6n nessun testo di medicina o di dietetica ne troverete la spiega&ione. )nche il medico pi3 aperto e orientato verso la terapia alimentare sarebbe imbara&&ato a de!inite il meccanismo di causa ed e!!etto di Euesti esempi. Le persone interessate5 per;5 ne trassero un bene!icio. 1i tratta di suggestione5 o di Eualcosa di ben pi3 importante0 /na nuova teoria5 avan&ata da una delle principali autorit' in campo nutri&ionale5 si spinge molto avanti nello spiegare Euesti bene!ici e!!etti %collaterali% come risultati non solo ammissibili5 ma addirittura logici. 1econdo il biochimico >oger S. Killiams5 di!atti5 la chiave per la comprensione del !enomeno . da ricercarsi al microscopio5 a livello cellulare.

6l dottor Killiams5 che per venti anni ha diretto l%6stituto 7iochimico della Bonda&ione ClaRton presso l%/niversit' del -eLas5 . convinto che molti disturbi5 sia negli animali che negli esseri umani5 si veri!icano in Euanto le cellule non ricevono un adeguato nutrimento. el suo libro Ph"sicians' AandBoo- of $utritional %cience 8Charles C. -homas5 1pring!ield5 6llinois5 1,7(95 egli chiama Euesto stato generale di malnutri&ione cellulare col nome di "citopatia". Poich ogni cellula del corpo richiede praticamente tutte le sostan&e nutritive5 il dottor Killiams spiega come la caren&a di un dato alimento nella dieta possa produrre sintomi in qualsiasi parte dell%organismo. Caren!e +i; c.e $&+er/icia#i oi associamo di norma certe vitamine e certi minerali con di!!erenti &one d%in!luen&a. Per esempio5 la vitamina ) assicura la salute della pelle5 le vitamine 7 in!luen&ano lo stato d%animo5 il magnesio aiuta a regolare i battiti cardiaci5 e cosC via. <a il concetto della citopatia suggerisce come ciascuna sostan&a abbia un ruolo pi3 ampio. 6l dottor Killiams5 per esempio5 descrive un esperimento da lui condotto5 nel Euale dei pulcini privati di acido pantotenico si ammalarono della cosiddetta "dermatite del pulcino" 8l%acido pantotenico5 componente del complesso vitaminico 75 !u scoperto da lui9. 6n alcuni volatili5 so!!erenti di Euesta caren&a5 la pelle e le penne deperirono visibilmente. 6n ulteriori ricerche di laboratorio5 tuttavia5 il dottor Killiams e i suoi collaboratori appurarono che la malattia era pi3 pro!onda che non "a livello di pelle". La caren&a di acido pantotenico aveva in!luen&ato anche il sangue5 i muscoli5 il !egato5 i reni e il cervello degli uccelli. 6 reni e il !egato5 per esempio5 risultavano ridotti alla met' del volume normale5 o anche meno. HPoich ogni tessuto esaminato era pi3 o meno gravemente leso dal punto di vista biochimico5 sembra essere una ragionevole estrapola&ione dedurne che ogni altro tessuto dell%animale avrebbe presentato Eualche caren&aI5 conclude il dottor Killiams. ? prosegue: Hse Euesta dedu&ione . valida5 la dermatite dei pulcino5 oltre ad essere una malattia del sangue5 del !egato5 dei muscoli5 dei reni5 del cervello e del midollo spinale5 . anche una malattia del cuore5 dei polmoni5 dello stomaco5 degli intestini5 della mil&a5 delle ghiandole endocrine5 del sistema riproduttivo ed in e!!etti di ogni cellula e tessuto del corpo dell%animale. )nalogamente5 una caren&a di acido pantotenico nei mammi!eri dovrebbe provocare lesioni biochimiche in ogni cellula dell%organismoI. 6l dottor Killiams presenta poi dei dati da cui sembra che simili ampie varia&ioni dei sintomi possano veri!icarsi negli esseri umani5 usando ancora come esempio la caren&a di acido pantotenico. ?gli cita il caso di un%in!ermiera dell%esercito a riposo5 la Euale and; a trovare personalmente il !amoso biochimico per ri!erirgli come delle dosi supplementari di acido pantotenico le avessero giovato in modo inatteso e del tutto inspiegabile. )veva cominciato a prendere Euesta vitamina semplicemente perch era stata messa in circola&ione da poco. Con sua sorpresa5 i capelli grigi le si erano scuriti e la sua memoria le sembrava migliorata. =uest%ultimo e!!etto era particolarmente importante5 in Euanto l%in!ermiera era stata costretta al pensionamento per i suoi problemi di memoria: spesso non si presentava in servi&io5 o si presentava al turno sbagliato5 semplicemente per smemorate&&a. 2opo aver preso i supplementi di acido pantotenico5 invece5 la donna recuper; la memoria e in misura tanto notevole che5 comparendo in tribunale come testimone oculare di un incidente automobilistico5 !u complimentata per la sua chiara e decisiva deposi&ione. La sua memoria era stata in grado di ritenere ogni particolare del !atto. /n altro conoscente ri!erC al dottor Killiams che la sua stitiche&&a5 di cui so!!riva praticamente da sempre5 era scomparsa del tutto F e per caso F da Euando prendeva regolarmente acido pantotenico. 1e

sospendeva la vitamina5 l%atonia intestinale ricompariva. Perc.< i $intomi di caren!a $ono co$= "ari Bino a Euesto punto5 l%argomenta&ione . stata centrata a scopo esempli!icativo sull%acido pantotenico5 ma vi sono molte altre sostan&e nutritive assolutamente essen&iali per il salutare !un&ionamento delle cellule e la caren&a di Eualcuna di tali sostan&e pu; provocare egualmente una citopatia. 6l dottor Killiams elenca in proposito la tiamina5 la ribo!lavina5 la niacina5 l%acido !olico5 la biotina5 le vitamine 76 e 7125 gli amminoacidi essen&iali che si trovano nelle proteine5 i minerali in traccia5 come altre sostan&e nutritive necessarie a ogni cellula dell%organismo. Le vitamine )5 C5 ? e 2 sono anch%esse necessarie per molte e svariate !un&ioni5 egli aggiunge5 anche se la dipenden&a di ogni cellula da Eueste sostan&e nutritive deve ancora essere con!ermata con assoluta certe&&a. Presupponendo che una persona so!!ra di caren&e di una o pi3 di Eueste sostan&e e che tale caren&a abbia provocato una citopatia generali&&ata5 che cosa determina Euale parte del corpo si ammaler'0 1econdo il dottor Killiams5 i sintomi compaiono in primo luogo dove le cellule sono pi3 deboli e pi3 suscettibili ad una nutri&ione insu!!iciente. 6n molte persone l%epidermide . il primo organo ad essere colpito. HLa pelle5 in parte perch la circola&ione non !ornisce un%alimenta&ione copiosa5 . notoriamente sensibile alle caren&e nutri&ionaliI5 a!!erma il dottor Killiams. HLa cavit' orale5 la lingua5 le labbra e le gengive sono !ra le parti che il dietologo esamina di pre!eren&a per scoprire i segni clinici della malnutri&ioneI. Tone secche5 desEuamate attorno alla bocca5 per esempio5 sono un segno classico di caren&a di ribo!lavina. La caren&a di biotina provoca una caratteristica dermatite !acciale e Euella di vitamina ) rende la pelle sEuamosa e ruvida. 6n altri soggetti5 per;5 le cellule della pelle non sono sempre le prime a %cedere%. /n sintomo comune della pellagra5 causata da una !orte priva&ione di niacina5 . la dermatite5 cosC come la diarrea e la con!usione mentale. HLa niacinammide . una parte essen&iale dell%organi&&a&ione energeticoFmetabolica d%ogni cellula del nostro corpo"5 puntuali&&a il dottor Killiams. "1e Eualcuno . carente di niacinammide5 il !un&ionamento di ogni cellula . necessariamente danneggiato in minore o maggiore grado. Che i sintomi pi3 evidenti si mani!estino sulla pelle o in una patologia intestinale o nel cervello dipende in Eualche modo dalla probabilit' che la pellagra provochi una citopatia generali&&ata che colpisce uno o pi3 tessutiI. II concetto c.ia"e de##0indi"id&a#it7 -ioc.imica 6l dottor Killiams crede che la chiave per comprendere le miriadi di mani!esta&ioni della citopatia e il perch esse si presentano . l%individualit' biologica. =uesto . un concetto basato sull%osserva&ione scienti!ica che ogni persona . internamente unica allo stesso modo di come lo . esternamente. 6l !enomeno dell%individualit' biochimica ci dice che non esiste una cosa come un essere umano "normale"5 ma piuttosto5 come intende il dottor Killiams5 soltanto Hmeri !atti relativi a come la gente reale . costituitaI. umerose osserva&ioni scienti!iche hanno con!ermato5 per esempio5 che vari organi5 incluso lo stomaco5 il cuore5 il !egato5 ecc.5 variano in !orma e dimensione da individuo a individuo. *ente di!!erente secerne di!!erenti Euantitativi di succhi gastrici ed en&imi. CosC5 dipendendo dall%e!!icien&a del proprio sistema metabolico5 gente diversa richieder' di!!erenti Euantitativi di ogni dato nutrimento. 6l Euantitativo di calcio5 per esempio5 che soddis!a la !orma&ione ossea d%un individuo5 pu; risultare negativo per il giusto eEuilibrio di un%altra persona e causare un%erosione ossea.

1i potrebbe dire che ognuno ha la sua speciale impronta metabolica5 unica come Euella dei polpastrelli. /na volta consapevoli dell%individualit' biochimica e della teoria citopatica del dottor Killiams5 alcuni degli inusitati bene!ici marginali che alcune persone traggono da una migliore alimenta&ione sono pi3 !acili da comprendere. 6l dottor Killiams stesso ne ha osservati molti. 6n uno di Euesti casi5 una dottoressa si rec; da lui per discutere Euello che appariva uno strano e!!etto di una generosa dose di tiamina. 2opo aver preso Euesta vitamina5 la vista le era migliorata a tal punto da consentirle di ricominciare a leggere sen&a occhiali per lunghi periodi di lettura continua. essuna analisi medica suggerirebbe l%uso della tiamina per un di!etto della vista5 tuttavia Euesta donna non poteva ignorare i risultati evidenti della terapia. 6l dottor Killiams suppone che in Euesto caso le cellule della retina degli occhi abbiano reagito positivamente al supplemento di tiamina. *li occhi di un giovane pro!essore di scien&e erano cosC dolorosamente irritati dall%illumina&ione !luorescente5 da essere costretto a portare una visiera protettiva per evitare il riverbero. 6l suo problema era cosC !astidioso da !argli progettare di tras!erirsi in un Paese meno sviluppato5 dove le luci !luorescenti non erano ancora cosC di!!use. 1u consiglio del dottor Killiams5 cominci; a prendere ( mg al giorno di ribo!lavina5 a titolo di puro esperimento5 non aspettandosi risultati. <a5 sorprendentemente5 la sua ipersensibilit' scomparve ed egli !u in grado di gettar via la visiera: Hsembra probabile che Euesto giovane avesse una necessit' congenita di ribo!lavina pi3 elevata del normaleI5 concluse il dottor Killiams. /n altro pro!essore ri!erC al dottor Killiams che nel tentativo di curare una malattia cutanea diagnosticata come psoriasi5 aveva cominciato a prendere dosi piuttosto elevate di vitamina ) 8circa 2(.### /6 al giorno9. 6n pochi mesi5 l%eru&ione era scomparsa de!initivamente. 6n seguito5 !u mandato in missione in un Paese dove non poteva trovare la vitamina ): l%eru&ione riapparve. )l ritorno negli 1tati /niti5 prove continuate lo convinsero che era e!!ettivamente la vitamina ) a tenere sotto controllo il suo disturbo. Per chi comprenda che cos%. la citopatia5 HEuesti !atti diventano credibiliI a!!erma il dottor Killiams5 anche se non esistono testimonian&e nella letteratura medica che la vitamina ) guarisca la psoriasi nella maggioran&a dei casi. H61 caso pi3 bi&&arro che io abbia incontrato nel campo nutri&ionale mi . stato ri!erito da un !un&ionario di una delle maggiori !onda&ioni di eM NorJI a!!erma il dottor Killiams. /n individuo5 che aveva intrapreso una cura di supplementi nutritivi contenenti vitamine e minerali5 scoprC con sua grande sorpresa di essere stato liberato F come e!!etto collaterale F da un annoso problema di piedi maleodoranti. /na tale connessione non . cosC peregrina come pu; sembrare5 nota il dottor Killiams5 in Euanto gli odori corporei sono prodotto del metabolismo. /n simile bi&&arro e!!etto !u ri!erito Eualche anno !a da un uomo che aveva cominciato a prendere &inco all%et' di (, anni5 avendo letto della dimostrata utilit' di Euesto minerale in traccia per la salute della prostata. HLa pi3 grande sorpresa5 tuttavia5 la ebbi a proposito di Eualcos%altroI egli disse. Lo sgradevole odore corporeo che lo aveva assillato per pi3 di cinEue anni5 era improvvisamente scomparso. on tutti possono aspettarsi che un supplemento di &inco possa dare gli stessi risultati in !atto di traspira&ione sgradevole. 66 !atto . che Euesti cosiddetti bene!ici %illogici% della nutri&ione non !unF &ionano egualmente per tutti. <a se la teoria citopatica del dottor Killiams . giusta dovrebbero veri!icarsi tanti buoni e!!etti marginali Euante sono le persone con speciali necessit' dietetiche. 1e Euesto . vero e se molte di Eueste persone incominceranno a prendere supplementi5 allora5 predice il dottor Killiams5 Hnon ci sono limiti al genere di bene!ici che possono derivarneI.

Parte %econda - Una *&ida a##e $in*o#e "itamine


LA VITAMINA A Capitolo 13 LA VITAMINA A' VITAMINA DELL0ACCRESCIMENTO <igliaia di anni !a5 i medici egi&i prescrivevano il !egato5 la miglior !onte di vitamina ) pre!ormata come trattamento della cecit' notturna5 uno dei sintomi oggi pi3 comunemente riconosciuti di caren&a di vitamina ). <a !u solo attraverso ricerche di laboratorio5 che ini&iarono a pieno ritmo verso l%ini&io di Euesto secolo5 che la vitamina ) 8conosciuta semplicemente come %!attore )% nei primi esperimenti9 !u identi!icata come una sostan&a nutritiva ben de!inita. ?ssa si dimostr; ben presto salutare in malattie come la congiuntivite e per !avorire una sana crescita negli animali. 6l dottor ?lmer 4. <cCollum 8allora biochimico alla 1ta&ione 1perimentale )gricola di <adison5 nel Kisconsin9 e i suoi colleghi ri!erirono nel 1,26 che sostan&e alimentari come il grasso dei burro5 l%olio di !egato di merlu&&o5 il rosso d%uovo5 erano utili per !avorire la crescita di animali da esperimento5 dopo che la crescita stessa era stata deliberatamente attestata con diete sperimentali di amido puro5 &ucchero e grassi. 6l dottor <cCollum e il suo gruppo di ricercatori chiamarono la sostan&a incolore biologicamente attiva5 da loro trovata in Euesti alimenti5 "vitamina ) liposolubile". *li straordinari progressi nella crescita degli animali di laboratorio indussero alcuni dei ricercatori di allora a indicare Euesta vitamina come "vitamina dell%accrescimento"5 termine tuttora usato. Pi3 tardi5 il dottor <cCollum e i suoi colleghi scoprirono che ortaggi come gli spinaci5 il cavolo e varie leguminose possedevano anch%essi una propriet' che aveva e!!etti stimolanti similari sulla crescita degli animali da laboratorio. 2iversamente dagli estratti liposolubili5 che erano incolori5 Euesta sostan&a aveva una s!umatura gialloFverdastra. =uesti esperimenti classici indicarono per la prima volta che la vitamina ) proveniva da due !onti diverse. La vitamina ) pre!ormata5 o retinolo5 si trova in cibi come uova5 grassi del latte5 olio di !egato di pesce5 !rattaglie 8e in modo particolare nel !egato9. 6l vantaggio della vitamina ) pre!ormata . che l%organismo la pu; utili&&are cosC come gli viene data. Le piante5 come pi3 tardi scoprC il dottor <cCollum5 ci !orniscono una provitamina5 chiamata carotene. 2i colore rosso scuro nella sua !orma pura5 . Euel pigmento giallo o arancione che si trova nelle carote e in altri ortaggi. 6l suo vero colore . mascherato in parte dalla cloro!illa5 la prote&ione naturale contro la pericolosa ossida&ione5 il che spiega Euella s!umatura gialloFverdastra descritta dal dottor <cCollum nei suoi primi esperimenti. =uando . assunto nell%organismo5 il carotene . tras!ormato dal !egato o dalle pareti intestinali in vitamina ) utili&&abile. /na volta assorbita5 la vitamina ) !luisce verso le cellule che si trovano in tutte le parti dell%organismo5 mediante la corrente sanguigna. 6l !egato immaga&&ina la vitamina ) in ecceden&a5 liberandola Euando . necessario. 6n condi&ioni normali5 il !egato pu; immaga&&inare Euesta vitamina per lunghi periodi di tempo.

Fa--i$o*no *iorna#iero di "itamina A )lcuni stati patologici impediscono all%organismo l%assun&ione della vitamina ). Certe malattie gastrointestinali o epatiche5 oppure in!e&ioni di Eualsiasi tipo possono limitare la nostra capacit' di utili&&ate la vitamina ). L%assun&ione di oli minerali 8per es. i lassativi9 che si mescolano con la vitamina ) nell%organismo5 !anno sC che essa venga trasportata via prima del suo assorbimento. Poich riserve di vitamina ) sono immaga&&inate nel nostro organismo5 non . assolutamente necessario ingerirne tutti i giorni. -uttavia5 dal momento che non c%. modo di controllare Euante riserve ne abbiamo5 potremmo scoprire che Eueste si sono esaurite5 con l%improvvisa mani!esta&ione di sintomi di caren&a5 a meno che non siamo costanti nell%assumerne abbastan&a per un periodo di tempo. La >2) per la vitamina ) . stata stabilita come riportata nella tabella. <olti dietologi pensano che Eueste dosi siano troppo basse. 6l modo pi3 semplice per ottenere la vitamina )5 sen&a dover !are troppa atten&ione alla dieta5 . Euello di prendere olio di !egato di pesce. L%olio di !egato della passera di mare contiene cento volte pi3 vitamina ) dell%olio di !egato di merlu&&o. =uesti oli sono venduti con l%indica&ione5 sull%etichetta5 delle unit' vitaminiche ) e 2 in essi contenute5 cosC che non . possibile !are errori nelle dosi. )cEuistate l%olio nella !orma pi3 economica rispetto al suo Euantitativo. La "itamina A +&> anc.e e$$ere to$$ica4 ell%autorevole opera di 1ebrell e Parris5 .he 2itamins, vol. ( 8)cademic Press5 eM NorJ5 1,6795 il dottor -homas <oore5 del 2unn utritional LaboratorR di Cambridge5 in 6nghilterra5 ha scritto un capitolo su "Barmacologia e tossicologia della vitamina )". 6l !egato umano adulto5 dice il dottor <oore5 pu; assorbire e immaga&&inare "almeno (##.### /6" di Euesta vitamina. Ci; non signi!ica che potete 8o dovreste9 prendere (##.### /6 al giorno5 poich in circostan&e normali non ne esaurirete mai un Euantitativo simile5 e il sovrappi3 non . eliminato in modo innocuo5 come . invece il caso della vitamina C e delle vitamine 7. <a Euando un adulto5 per malnutri&ione o per grave trauma5 mani!estasse apertamente una caren&a di vitamina )5 allora5 dice il dottor <oore5 i medici dovrebbero rendere disponibile al pa&iente5 nei primi giorni di trattamento5 Euesto considerevole Euantitativo. 6n circostan&e normali5 Euando non c%. ragione di sospettare una caren&a5 presente o imminente5 di vitamina )5 il dottor <oore o!!re Eueste ci!re a titolo indicativo: negli adulti Hdosi di 2##.### /6 al giorno provocano il pericolo di ipervitaminosi ) cronica se prolungate per lunghi periodiI. 2osi di 2#.### /6 F egli dice F Hdovrebbero essere innocue anche per periodi indeterminatiI.

Per Euanto riguarda una dose singola5 si dovrebbe arrivare a 6.777.777 di /6 per provocare un%ipervitaminosi acuta. HPer i lattantiI5 aggiunge il dottor <oore5 Htutte Eueste dosi andrebbero probabilmente divise per 1#I. Con!ormemente al rapporto del dottor K. P. 1timsom sul $e+ Fngland Journal of #edicine (6<9, :<;, (;<(= tra i principali sintomi di ipervitaminosi ) si notano "dolori intermittenti alle ossa e alle giunture5 a!!aticamento5 insonnia5 perdita di capelli5 aridit' e screpolature delle labbra e altre complica&ioni epiteliali5 anoressia5 perdita di peso5 epatomegalia 8ingrossamento del !egato9". -uttavia l%antidoto . semplice. 1e compaiono Euesti sintomi5 ci si limiti a ridurre l%assun&ione della vitamina. 1arete voi a giudicare il Euantitativo di vitamina ) di cui abbisognate in varie circostan&e. )!!idandovi alle linee orientative del dottor <oore5 integrate la vostra dieta con vitamina ) naturale 8la cui !onte pi3 accessibile e conveniente sono gli oli di !egato di pesce95 Euando pensate che il vostro organismo ne abbia bisogno. Sintomi di caren!a di "itamina A Come sono chiaramente de!initi i sintomi di avvelenamento da vitamina )5 altrettanto lo sono i sintomi di caren&a di Euesta importante sostan&a nutritiva. La vitamina ) pu; essere immaga&&inata nel corpo 8e principalmente nel !egato9. Le sue riserve possono essere considerevolmente ridotte prima che i sintomi di caren&a divengano evidenti. *li occhi sono notoriamente il "barometro" della caren&a di vitamina ). La cecit' notturna5 o incapacit' di vedere bene al crepuscolo5 ne . uno dei sintomi principali. Possono anche insorgere prurito e in!iamma&ione degli occhi e un leggero arrossamento delle palpebre. Le malattie della pelle5 specialmente nei bambini5 !anno pensare a una caren&a di vitamina ). egli adulti5 una seria scarsit' di vitamina ) provoca secche&&a delle mucose della bocca5 del sistema respiratorio e del sistema urogenitale. L%incapacit' di immaga&&inare grassi . un sintomo di insu!!icien&a di vitamina ). ei topi5 privati di Euesta sostan&a5 compaiono calcoli alla vescica e malattie dei nervi in Eualche modo simili alla sclerosi degli esseri umani. 6n molti casi5 una dieta ricca di vitamina ) migliora le condi&ioni delle persone so!!erenti di ipertiroidismo. La vitamina ) aiuta a combattere le in!e&ioni5 non uccidendo i germi della malattia bensC provvedendo alla di!esa delle mucose attaccate dai germi stessi. Per Euest%ultima propriet'5 rappresenta una potente prote&ione contro i ra!!reddori5 le sinusiti e le polmoniti. *li scien&iati hanno osservato che5 specialmente nei bambini5 sintomi di grave caren&a di vitamina ) sono generalmente preceduti da ra!!reddori e altri disturbi respiratori. Capitolo 1$ SONO NECESSARIE DOSI SUPPLEMENTARI DI VITAMINA A4 La vitamina ) pre!ormata non si trova nei cibi vegetali. -uttavia essi contengono il carotene5 che . tras!ormato all%interno dell%organismo in vitamina ). 1e5 a causa di Eualche disturbo5 non siete in grado di tras!ormare il carotene in vitamina ) e non prendete supplementi nutritivi che contengano Euesta sostan&a5 . probabile che andiate incontro a Eualche caren&a. 2ue medici di eM NorJ5 )lbert ?. 1obel e )braham >osenberg5 allora all%6stituto Politecnico di

7rooJlRn5 hanno a!!ermato che i diabetici non sono in grado di tras!ormare il carotene in vitamina ). ei loro esperimenti5 osservarono ratti da laboratorio nutriti con carotene piuttosto che con vitamina ). 2a tali esperimenti risult; che Euesti ratti diabetici presentavano solo un Euarto del tasso di vitamina ) rispetto ai non diabetici. =uando per; !urono nutriti con vitamina ) pre!ormata5 come negli oli di !egato di pesce5 sia i ratti diabetici che Euelli sani del gruppo di controllo presentarono un%uguale riserva di vitamina ). 6 due ricercatori a!!ermarono: H=uesti esperimenti recano la chiara indica&ione che i ratti diabetici devono ricevere Eualche !onte di vitamina ) pre!ormata 8come gli oli di !egato di pesce9 piuttosto che l%abituale !onte di carotene 8le verdure9. La scoperta che la tras!orma&ione del carotene in vitamina ) . ostacolata nei casi di diabete indotto sperimentalmente pu; essere considerata come il primo passo verso la scoperta di un agente che impedisca l%invecchiamento prematuro delle arterie5 che si veri!ica nelle persone so!!erenti di diabete mellitoI. : evidente che chiunEue so!!ra di diabete dovrebbe prendere in considera&ione Eualche tipo di supplemento di vitamina ) per mantenere una buona salute e un vigore giovanile. Coloro che sospettano che il loro !egato non !un&ioni a dovere dovrebbero anch%essi prendere olio di !egato di pesce o Eualche altra !onte di vitamina ) pre!ormata5 poich i disturbi del !egato inter!eriscono a loro volta nella tras!orma&ione del carotene in vitamina ). 6l tipo di vitamina ) usato come supplemento . importante per i suoi e!!etti. 6n una lettera al Journal of the American #edical )ssociation 8dicembre 1,629 il dottor >obert ). Peterman ricordava ai medici suoi lettori che la tras!orma&ione dei carotenoidi provitaminici ) in vitamina ) in vivo molto ine!!iciente ed in!luen&ata da molti !attori. ?stensivi test di tossicit'5 e!!ettuati sul betaFcarotene puro5 il pi3 potente ed importante tra i carotenoidi provitaminici )5 hanno !ornito prove incon!utabili della mancan&a di tossicit' di Euesto composto e della sua incapacit' a causare ipervitaminosi. "=uindici soggetti umani ricevettero una dose orale di betaFcarotene eEuivalente a 1##.### /6 di vitamina ) al giorno per tre mesi. 6l tasso del carotene nel siero5 da un valore ini&iale di 12+5 salC in un mese a 3#+5 ma non oltrepass; Euesto livello per la durata del periodo di osserva&ione. 6l tasso di vitamina ) nel siero non era elevato. on si veri!icarono segni clinici di tossicit' vitaminica5 indicando con ci; che Euantit' eccessive di betaFcarotene non sono assorbite dopo la somministra&ione orale e che la tras!orma&ione in vitamina ) non segue automaticamente il suo assorbimento"5 scriveva il dottor Peterman. ?gli proseguiva inoltre a!!ermando di non conoscere che esistesse al mondo una dieta con un contenuto troppo elevato di carotenoidi5 ma che anche se !osse esistita5 "la nostra esperien&a non indicherebbe che ci; possa sollevare un Eualsiasi problema di ipervitaminosi ). Ci; che potrebbe tutt%al pi3 veri!icarsi sarebbe !orse una carotenemia 8ingiallimento della pelle9 di!!usa ma innocua". 6l dottor Peterman sembrava convinto che la provitamina )5 come si presenta naturalmente negli alimenti5 raramente pone dei problemi. @gni vitamina lavora nel modo migliore e pi3 innocuo nella sua combina&ione naturale. Per Euesta ragione5 i supplementi di olio di !egato di pesce5 contenenti vitamina )5 vitamina 2 ed altri importanti elementi nutritivi5 possono lavorare di concerto per i migliori risultati. )nche i medici pi3 preoccupati di una possibile overdose di vitamina ) sono consci della sua necessit' e non vorrebbero certo che i pa&ienti mancassero di un ri!ornimento su!!iciente. Caren!a di "itamina A )nnualmente5 almeno +#.### bambini nel mondo cadono vittima di cecit' permanente come diretta conseguen&a di una caren&a di vitamina )5 secondo un rapporto del Kestern Pemisphere utrition Congress (#iami Aerald, :( agosto 1,719. La maggior parte di Euesti bambini vive in paesi sottosviluppati5 dove la malnutri&ione . molto !reEuente e molti muoiono per mancan&a di Euesta importante sostan&a nutritiva. -uttavia5 anche negli 1tati /niti la mancan&a di vitamina ) arriva al punto di causare la cecit': il numero di americani carenti di riserve di vitamina ) . in!atti sorprendentemente elevato. /n ter&o della popola&ione degli 1tati /niti consuma oggi meno della >2)

di Euesta vitamina5 secondo il Congresso. /na delle ragioni per le Euali si calcola che (# milioni di )mericani siano pericolosamente carenti di vitamina ) apparve Euando una recente indagine svel; che gli americani consumano attualmente 1$ Jg in meno di !rutta !resca e , Jg in meno di ortaggi !reschi di Euanto non !acessero nel 1,(#. 1e si calcola il contenuto medio di vitamina ) di dieci variet' di !rutta e ortaggi5 tra cui Euelle ricche di vitamina ) 8albicocche5 broccoli5 ecc.9 e Euelle che ne sono notevolmente povere 8come pere5 barbabietole5 ecc.95 si scopre che me&&o chilo di Euesti alimenti contiene in media un po% meno di (.### /65 circa il Euantitativo giornaliero che le pubblica&ioni speciali&&ate governative a!!ermano essere necessario per evitare la caren&a di vitamina ). @ra5 se moltiplicate Euesto de!icit per i 2( Jg di !rutta e ortaggi che non vengono pi3 consumati5 vi risulter' un de!icit annuo di oltre 22(.### /6 di vitamina ) 8oppure5 se volete5 l%eEuivalente dell%assun&ione di vitamina ) per (1 giorni l%annoG9. 1e pensate che Euesto de!icit sia colmato da altre !onti dietetiche5 !ate un calcolo troppo ottimista. 6l consumo dei latticini tocc; le sue punte massime molto tempo !a5 ma l%industria del latte e casearia . in crisi da anni. )l giorno d%oggi si mangia soprattutto carne di man&o e di maiale e5 ad ecce&ione delle !rattaglie 8!egato5 ecc.9 che poche persone mangiano5 il contenuto di vitamina ) nella bistecca di man&o o nella carne suina . Euasi insigni!icante. @ggi mangiamo inoltre molti pi3 alimenti elaborati industrialmente e si va pi3 spesso al ristorante5 dove il cibo . sovente preparato molto tempo prima del consumo. Le perdite di vitamina ) negli alimenti trattati industrialmente possono arrivate al $#Q. 1i pensava che la vitamina )5 per la sua resisten&a alle alte temperature5 non !osse distrutta in modo considerevole dalla cottura5 Euando non si permette al cibo di venire in contatto con l%aria. -uttavia5 un%esperien&a !atta dai medici l. ?. 1MeeneR e ). *. <arsh e ri!erita dal Journal of the American Dietetics Association 8(,5 23+5 1,719 rivel; che5 se anche il carotene non . distrutto dalla cottura5 l%attivit' biologica 8vale a dire la sua possibilit' di giovarci9 viene ridotta in modo evidentissimo. L%e!!ettivo valore5 in vitamina )5 degli ortaggi verdi . ridotto dal 1(Q al 2#Q dopo la cottura e Euello degli ortaggi gialli o rossi dal :7M al :9M. 6n tal modo una parte sostan&iale della vitamina )5 che i dietologi avevano considerato utili&&ata5 viene in realt' distrutta nella pentola. I nitrati di#a+idano #e +ro""i$te di "itamina A /na delle peggiori minacce alle nostre riserve di vitamina )5 sia prima che dopo averla ingerita5 . rappresentata dal largo uso di !ertili&&anti arti!iciali5 ricchi di a&oto. 6 nitriti5 che si sviluppano da essi5 inter!eriscono con la capacit' dell%organismo di convertire il carotene puro in vitamina ) utili&&abile. 6 cibi vegetali di cui ci nutriamo e Euelli somministrati al bestiame da carne sono saturi di Euesti composti e cosC pure l%acEua potabile in Euasi ogni &ona del Paese. Le piante coltivate a scopi commerciali contengono !ortissimi Euantitativi di a&oto inorganico. )ppena le piante sono raccolte5 i nitrati ini&iano a tras!ormarsi in nitriti5 sostan&e chimiche pericolose. =uanto pi3 a lungo le piante rimangono immaga&&inate5 tanto pi3 i nitrati si tras!ormano nei nitriti. Per il normale consumatore americano non c%. letteralmente via d%uscita per evitare Euesti composti nella dieta. *li animali che !orniscono carni !resche per il mercato sono saturi di nitrati5 dopo aver ingerito durante tutta la vita mangimi commerciali. 6 composti a&otati5 come il nitrato di sodio e il nitrito di sodio5 sono usati per preservare e colorare tutti i tipi di carne manipolate5 inscatolate5 salate5 insaccate come il salame5 la mortadella5 le salsicce. ?ssi appaiono addirittura in !amosi alimenti per lo sve&&amento. ?sperimenti di larga portata5 eseguiti dal dottor >. S. ?mericJ e dai suoi colleghi del 1outh 2aJota 1tate College5 dimostrano che i nitriti distruggono la vitamina ) (Feed Age, aprile (;<:=. =uando il nitrito veniva posto in un ambiente acido5 Euale lo stomaco5 distruggeva il precursore della vitamina )5 vale a dire il carotene puro. Paradossalmente5 verdure come gli spinaci5 che sono teoricamente molto ricche di

vitamine5 contengono anch%esse enormi Euantitativi di nitrati5 se coltivate commercialmente. Perci;5 a meno che non mangiate gli spinaci del vostro orto5 perderete gran parte della vitamina ) che le tabelle dietetiche vi promettono a proposito di Euesto ortaggio. /n altro ricercatore5 ?. ?. Pat!ield5 dimostr; con un esperimento5 i cui dati !urono pubblicati nel (;<( (Proc. %oc. AnimaN Prod.=, che l%aggiunta di nitrito nella dieta di ratti da laboratorio agiva come riduttore del contenuto di vitamina ) nel !egato degli animali. ell%aprile del (;<&, il dottor K. <. 7eeson5 del 2ipartimento di 1cien&e Toologiche presso la Purdue /niversitR5 cit; <& esperimenti diversi dimostranti che il cibo vegetale ingerito sia dagli uomini che dal bestiame da carne conteneva molto meno provitamina ) 8carotene9 di Euanto avrebbe dovuto. Peggio ancora5 Euesti cibi carichi di nitrati distruggono le gi' impoverite riserve di vitamina ) nel nostro organismo. L0am-iente odierno minaccia #e no$tre +ro""i$te di "itamina A ) ogni nostro respiro5 l%aria passa attraverso le !osse nasali che sono rivestite di peli e muco5 che trattengono le particelle estranee. =uando raggiunge i polmoni5 dovrebbe essere soltanto aria !iltrata5 contenente l%ossigeno che si dissolver' poi nel sangue scambiandosi con l%anidride carbonica. 66 rivestimento mucoso delle !osse nasali5 dipendente dalla vitamina )5 bench esista per la nostra prote&ione5 pu; anche essere una poten&iale !onte di in!e&ione. 6n entrambi i casi5 Euanti pi3 !attori inEuinanti Eueste membrane mucose devono metter !uori combattimento5 tanta pi3 vitamina ) consumano durante Euesto processo. 2a Euesto punto di vista5 l%inEuinamento dell%aria consuma vitamina ). on pi3 soltanto un pericolo limitato a &one particolari come citt' e aree industriali5 l%inEuinamento sovrasta ora tutto il nostro Paese. ell%atto di respirare lo introduciamo nel nostro organismo5 dove attacca le mucose nasali e anche i polmoni con gas velenosi5 particelle irritanti e materiale cancerogeno. L%inEuinamento dell%aria consuma le mucose e i polmoni5 rendendoli pi3 !acile preda degli organismi invasori . @&ono e biossido di a&oto distruggono entrambi la vitamina ) per ossida&ione5 secondo una rela&ione presentata dai medici del 7attelleF orthMest 6nstitute5 a un simposio sull%inEuinamento e la biochimica polmonare a >ichland5 Kashington. 1en&a Euesta vitamina5 la sintesi delle glicoproteine nei tessuti polmonari pu; venire negativamente in!luen&ata e in luogo della normale produ&ione di cellule secernenti muco nei condotti bronchiali5 si !ormano sottili strati di cellule dure. 6l dottor Luigi <. 2e Luca5 del <assachusetts 6nstitute o! -echnologR5 osserv; che Euando la vitamina ) . aggiunta alla dieta il tasso di sintesi si accresce e si ri!ormano i tessuti sani. 6n condi&ioni normali5 il corpo . in grado di avere cura di se stesso5 ma l%incessante aggressione di agenti inEuinanti vuole il suo tributo. )ccanto all%o&ono e al biossido d%a&oto5 l%aria . piena di idrocarburi5 piombo5 biossido di &ol!o5 monossido di carbonio e do&&ine di altri veleni5 tutti estranei al nostro apparato respiratorio e a ogni altra parte del nostro organismo. La vitamina ) . una delle sentinelle avan&ate contro Euesti continui assalti alla nostra salute. Le sollecita&ioni a carico del solo sistema respiratorio e la conseguente maggior necessit' di vitamina ) crescono di giorno in giorno. 1e gli ostacoli a mantenere un adeguato ri!ornimento di vitamina ) si limitassero all%inEuinamento atmos!erico5 ci; sarebbe gi' su!!iciente a causare preoccupa&ione5 in Euanto un certo Euantitativo di vitamina ) . necessario semplicemente per mantenere l%organismo a un normale ritmo di lavoro. : tuttavia ragionevole aspettarsi una maggior domanda di vitamina ) da parte dell%organismo in Euanto sono molti i modi in cui Euesta . consumata5 o semplicemente sprecata.

Capitolo 1( LE MALATTIE INFETTIVE E L0A1IONE DELLA VITAMINA A La vitamina ) si concentra nella retina dell%occhio e nel !egato. ?ssa scorre5 inoltre5 mediante la circola&ione sanguigna5 che d' modo di !ruire della vitamina stessa ai vari tessuti del corpo. La probabilit' di mantenere una salutare riserva di vitamina ) sono buone5 purch nessuna singolare parte del corpo vi attinga eccessivamente. -uttavia5 se una minaccia di in!e&ione o un%in!e&ione in atto !a "la parte del leone"5 il contenuto di vitamina ) nel plasma sanguigno pu; anche calare considerevolmente. 1econdo il libro Foundation of $utrition, di Clara <aRe -aRlor e @rrea Blorence PRe 8<acmillan Publishing CompanR5 eM NorJ5 1,6695 le in!e&ioni causano un abbassamento del livello di vitamina ) nel plasma5 anche se il !egato ne mantiene la propria riserva. *li autori a!!ermano che "l%in!e&ione tende a inter!erire con l%utili&&a&ione della vitamina e a causare un depauperamento delle riserve dell%organismo". 6noltre5 "organismi normalmente innocui possono diventare pericolosi se il soggetto possiede gi' una scarsa resisten&a alle in!e&ioni". /n%emergen&a pu; impoverire le riserve di vitamina ) nel sangue5 anche se gli occhi e il !egato ne ritengono a su!!icien&a per poter !un&ionare normalmente. @ppure pu; succedere l%inverso: vale a dire che le riserve nel !egato possono calare pericolosamente5 mentre il plasma sanguigno non d' indica&ione alcuna di tale caren&a. Conseguentemente5 la caren&a di vitamina ) pu; eludere la diagnosi !ino a che Euesta sostan&a nutritiva non sia praticamente esaurita. -ale situa&ione . rara5 ma i passi per arrivarci possono rimanere celati. )nche un esaurimento par&iale basta a provocare seri !astidi. =uando le riserve di vitamina ) calano sotto il livello di sicure&&a5 ci; normalmente accade a spese delle cellule epiteliali di tutto il corpo. ?sse si trovano nella pelle5 nelle ghiandole5 nelle mucose e anche nel rivestimento interno degli organi cavi e nei passaggi dei tratti respiratorio5 digestivo e urogenitale. 6l valore principale della vitamina ) consiste nella sua propriet' di prevenire piuttosto che curare le malattie in!ettive. 1econdo le statistiche5 i soggetti che possiedono un alto tasso di vitamina ) nel loro organismo sono meno suscettibili di altri al ra!!reddore5 e Euando lo contraggono . di norma meno grave.

L0a!ione anti-in/etti"a La classe medica non d' rilievo al ruolo della vitamina ) nel mantenere la salute dell%organismo o nel prevenire le malattie. -uttavia5 una delle pi3 importanti autorit' in campo nutri&ionale ha tentato di capovolgere Euesta tenden&a. el 1,6+5 il dottor *eorge Kol!5 pro!essore al <assachusetts 6nstitute o! -echnologR5 sorprese un uditorio di medici5 a un simposio medico interna&ionale dello stesso <6-5 con l%asser&ione che l%essere umano non pu; e!!icacemente resistere a molti tipi di in!e&ione se le sue riserve di vitamina ) non sono su!!icientemente elevate. 1econdo il dottor Kol!5 la vitamina ) aiuta il corpo a scon!iggere l%in!e&ione5 assicurando la robuste&&a delle pareti cellulari5 in modo da impedirne la penetra&ione da parte dei virus. 6 virus non si possono riprodurre da soli5 per cui devono penetrare le cellule del corpo e assumere il meccanismo di riprodu&ione cellulare per produrre altri virus. >aramente i virus riescono a sopra!!are l%organismo5 data la sua capacit' di produrre anticorpi in grado di distruggere Euesti organismi ostili. 6l corpo5 inoltre produce inter!erone5 una sostan&a naturale che impedisce ai virus di utili&&are i meccanismi riproduttivi delle cellule. L%e!!etto della vitamina ) sulle pareti cellulari !ornisce ancora un altro me&&o di prote&ione5 !orse il pi3 importante !ra tutti5 in Euanto trattiene addirittura i virus dall%invadere l%organismo. *li scien&iati avrebbero dovuto riconoscere molto

tempo !a l%importan&a della vitamina ) nel combattere le in!e&ioni. 6 ricercatori sanno che5 non appena gli animali di laboratorio presentano una grave caren&a di Euesta sostan&a nutritiva5 divengono suscettibili a serie in!e&ioni e spesso muoiono in pochi giorni. S. 7. 7ieri5 ?. *. <c2aniel e K. ?. >ogers5 del LaboratorR o! utrition and ?ndocrinologR5 presso il ational 6nstitute o! )rthritis and <etabolic 2iseases5 provarono sperimentalmente che topi carenti di vitamina ) cadevano rapidamente vittime di semplici organismi in!ettivi normalmente presenti nei locali del laboratorio. Per contrasto5 i loro compagni di lettiera si mantennero esenti da germi con la stessa dieta5 e sopravvissero !ino a 6>6 giorni5 ovvero (F1# volte pi3 a lungo. 1econdo %cience 8!ebbraio (;<;= tutti i ratti so!!rivano dei normali sintomi di caren&a vitaminica ): un minor tasso di accrescimento corporeo5 insorgen&a di sintomi nervosi caratteri&&ati da dondolii della testa5 andatura lenta5 debole&&a degli arti posteriori5 perdita di colore attorno agli occhi 8le cosiddette "occhiaie"9. -utti i topi erano a!!etti da calcoli urinari e i pi3 morirono e!!ettivamente di blocco urinario od occlusione intestinale. 6 ricercatori dimostrarono inoltre che i ratti carenti di vitamina ) potevano sopravvivere 8bench non agevolmente5 o con !un&ioni normali9 per periodi prolungati soltanto se protetti dall%atmos!era brulicante di germi in cui tutti viviamo. 6 ratti di controllo5 che usu!ruivano di adeguati Euantitativi di vitamina )5 vissero una vita di normale durata in un%atmos!era non controllata. 6l dottor -homas <oore5 del 2unn utritional LaboratorR di Cambridge5 in 6nghilterra5 ottenne gli stessi risultati. el capitolo "?!!etti della caren&a di vitamina ) negli animali" in .he 2itamins 8a cura di K. P. 1ebrell5 e >obert 1. Parris5 6a edi&ione5 )cademic Press5 eM NorJFLondon5 (;><=, not; come una caren&a di vitamina ) indebolisce lo strato esterno dei tessuti5 tanto da permettere a batteri e virus di installarsi e produrre malattie nei ratti da esperimento. 6l lavoro del dottor <oore sui ratti indic; che le lesioni originatesi nei tessuti dei tratti intestinali e urinari erano la pi3 comune causa di morte nei casi di caren&a di vitamina ). HCosC F egli ri!erisce F in un dato esperimento la maggior parte dei topi potr' ammalarsi di polmonite5 in un altro di in!e&ioni urinarie e in un ter&o di enterite 8in!iamma&ione intestinale9I.

La "itamina A e #e in/e!ioni de##e "ie re$+iratorie el suo saggio .he Antiinfectious Action of 2itamina A, scritto nei primi anni %(#5 il dottor <. Comel scrisse che animali che sembravano prossimi alla morte5 erano in grado di riprendersi Euando venivano somministrate loro !orti dosi di vitamina ). ?gli sosteneva anche che la vitamina ) aiutava gli animali a combattere le in!e&ioni tubercolari. H2a Eueste e altre osserva&ioni F concludeva il dottor Comel F si stabilC !inalmente che la vitamina ) possiede una notevole a&ione antiFin!ettivaI. 2opo aver esaminato accuratamente tutta la letteratura medica esistente sull%argomento5 egli a!!erm; che Hla caren&a di vitamina ) pu; essere la principale causa dell%aumento dei processi in!ettivi riscontrato ripetutamente nell%osserva&ione della patologia umana e negli esperimentiI. /na caren&a di vitamina ) pu; Euindi rendere l%organismo meno resistente alle in!e&ioni. -ale mancan&a pu; portare a un ulteriore depauperamento dei depositi organici di vitamina )5 in concomitan&a con la diminuita resisten&a. )ltri autori hanno potuto mettere in rela&ione la caren&a di vitamina ) nei lattanti con un%accresciuta vulnerabilit' a in!e&ioni 8coliti con diarrea cronica5 bronchiti5 malattie della pelle5 ecc.9. 6l dottor <aL @dens di Londra attorno al (;96 ini&i; un esperimento chimico a lungo termine5 in cui a (> pa&ienti5 tra i &@ e i <> anni5 so!!erenti di bronchite cronica5 !urono somministrate giornalmente dosi di vitamina ) in aggiunta alla normale terapia. 2opo (9 anni5 il dottor @dens ri!erC nella rivista medica tedesca 4italsto!!e 8dicembre (;<>= che tutti i (> pa&ienti avevano dimostrato "considerevoli miglioramenti5 malgrado lo s!avorevole clima inglese e che erano !ortunatamente tutti in vita5 compreso il pi3 vecchio5 di >; anni. )nche nel rigido inverno del (;96-9:, Euando si ebbe una densa e continua nebbia e morirono migliaia di persone an&iane so!!erenti di bronchite cronica5 i miei pa&ienti

continuarono a reagire positivamente al trattamento e non vennero eccessivamente colpiti". 6l dottor Luigi <. 2e Luca spieg; le propriet' immunologiche della vitamina ) parlando nel (;<@ a un simposio sulla biochimica dei polmoni e l%inEuinamento5 tenuto al <assachusetts 6nstitute o! -echnologR. 6l pro!essore postul; che la vitamina ) aiuti l%organismo a di!endersi dalle in!e&ioni5 incrementando la !orma&ione delle mucose nel tessuto epiteliale che riveste l%apparato respiratorio5 Euello alimentare e i tratti urogenitali. La produ&ione di muco . di particolare importan&a nel nostro sistema respiratorio. La membrana mucosa5 che riveste l%interno dei condotti nasali5 della bocca5 della gola e dei canali bronchiali5 contiene meccanismi protettivi dalle sostan&e invadenti5 come i batteri o i virus del comune ra!!reddore. )ncorato alla membrana mucosa vi . un gran numero di cellule ciliate5 ognuna contenente circa otto microscopici !ilamenti conosciuti col nome di ciglia. @gni narice possiede letteralmente milioni di ciglia. 1econdo oah 2. Babricant e *ro!! ConJlin (.he Dangerous 3old, <acmillan Publishing CompanR5 eM NorJ5 (;<9=, le mucose secernono il muco5 un sottile strato di umidit' tenuto in costante movimento dalle ciglia che "vibrano circa 697 volte al minuto e operano in tale seEuen&a cosC da !ormare onde molto simili a Euelle che si possono vedere in un campo di grano o di erba alta al passaggio del vento". 6l movimento delle ciglia spa&&a le sostan&e indesiderate dal naso alla bocca dove vengono espettorate o deglutite 8il sistema gastrointestinale ha i suoi propri organismi di di!esa per Euesto tipo di sostan&e9. )ltre ciglia del sistema respiratorio assolvono ad un%analoga !un&ione5 Euando i virus riescono a oltrepassare il naso5 che . la prima linea di!ensiva del sistema respiratorio. II timo8 or*ano de##0imm&nit7 C%. un altro modo per cui la vitamina ) ra!!or&a e migliora le capacit' dell%organismo di resistere alle malattie. >appresenta5 in!atti5 un importante e probabilmente essen&iale !attore per mantenere il timo sano e !un&ionante. 6l timo . una piccola ma vitale componente del sistema immunitario dell%organismo. Come scrive in %cientific American 8giugno (;>:= il dottor iels AaU Serne5 le cellule del sangue che producono anticorpi5 mentre sono prodotte nel midollo spinale5 si riproducono poi nel numero necessario nel timo e in altri organi del sistema lin!atico. Conosciute come lin!ociti5 Eueste cellule sanguigne hanno la notevole capacit' di riconoscere la struttura di un particolare agente invasore nella circola&ione sanguigna5 di natura batterica o altro5 e di produrre un anticorpo5 che riconoscer' poi e attaccher' proprio e unicamente Euesto agente. =uando diveniamo immuni da una particolare malattia . perch5 siamo stati invasi dall%agente che la provoca e i nostri lin!ociti hanno !ormato anticorpi contro di esso in particolare. 2a Euel momento5 siamo protetti. 6l ruolo del timo . particolarmente importante nell%in!an&ia Euando il sangue non ha ancora costruito i suoi anticorpi contro lo stuolo delle malattie in!ettive. 4ia via che l%individuo invecchia5 la necessit' di !orma&ione di anticorpi diminuisce e il timo cala di volume. )lla !ine esso pu; divenire totalmente inattivo5 cosa indesiderabile5 ma da tempo accettata come conseguen&a inevitabile dell%invecchiamento. ?sistono tuttavia indica&ioni del !atto che l%atro!ia del timo risulta meno dall%invecchiamento che dall%inadeguate&&a della riserva di vitamina ). : ben noto che Euando ci si trova in condi&ioni anormali di stress5 sia esso dovuto ad ansia5 inEuinamento ambientale o danni !isici come una !rattura5 diveniamo pi3 vulnerabili alle malattie in genere. )ll%)lbert ?instein <edical College di eM NorJ5 il dottor ?lR 1ei!ter ha studiato la rela&ione esistente tra la grande&&a del timo e la vitamina ). 6l suo particolare obiettivo di ricerca era lo stress e il modo in cui inter!erisce con la capacit' del corpo di proteggere se stesso. 1tudiando dei topi stressati con la costri&ione in una ingessatura par&iale che impediva loro un normale movimento5 il dottor 1ei!ter e i suoi colleghi trovarono all%autopsia che l%anormale tensione aveva prodotto atro!ia del timo (Federation

Proceedings, mar&o 1,739. Ci; rappresenta una signi!icativa indica&ione di come grandi ansie5 superlavoro dovuto ad ambi&ioni eccessive o condi&ioni psicologiche stressanti ci possono rendere vulnerabili a malanni che potremmo altrimenti debellare. 6n un certo senso5 il lavoro del dottor 1ei!ter !ino a Euesto punto era una ripeti&ione e una con!erma dei classici studi sullo stress compiuti dal dottor Pans 1elRe. 6l dottor 1elRe5 molti anni !a5 aveva in!atti postulato la ridu&ione del timo come uno dei principali segni di stress eccessivo. /n altro era l%ingrossamento delle ghiandole surrenali. Collegando i due !attori5 il dottor 1ei!ter ha segnalato come un%eccessiva produ&ione di cortisone da parte delle surrenali 8connessa con il loro ingrossamento9 distrugga le cellule lin!atiche5 presumibilmente privando il timo di Euanto gli necessita in !atto di nutrimento e stimoli. <a il dottor 1ei!ter e i suoi colleghi dell%?instein <edical College hanno compiuto un altro passo avanti5 estremamente importante. ?ssi hanno scoperto che somministrando !orti dosi di vitamina ) a topi nelle stesse condi&ioni di stress che avevano provocato la ridu&ione del timo si evitava Euesto e!!etto. 6noltre scoprirono che5 una volta rimosso lo stress5 la vitamina ) era pre&iosa per riportare il timo alla sua grande&&a normale. Per riassumere il pi3 semplicemente possibile: Euanto il dottor 1ei!ter ha scoperto . che lo stress5 con la sua in!luen&a sulle nostre ghiandole5 ci rende vulnerabili a ogni sorta di malanni sen&a apparente correla&ione5 che possono semplicemente assalire Euasi %per caso% il nostro organismo proprio nel momento dello stress. La nostra migliore prote&ione contro le malattie5 nei periodi di stress5 consister' nel procurarci Euantitativi supplementari di vitamina ). Capitolo 16 LA SINTESI PROTEICA ? UNA FUN1IONE BASILARE DELLA VITAMINA A Per l%e!!iciente !un&ionamento delle proteine del nostro organismo . necessaria la vitamina ). L%inverso . ugualmente vero. uove conoscen&e indicano come una scarsit' proteica spesso risulti dall%impossibilit' dell%organismo di assorbire propriamente le proteine5 a causa di una caren&a di vitamina ). /na Euantit' su!!iciente di proteine . essen&iale per costruire e riparare le cellule5 i tessuti e gli organi5 di!enderci dalle in!e&ioni e mantenere il delicato eEuilibrio all%interno dei tessuti e del sangue. *li scien&iati sanno che sen&a vitamina ) le proteine somministrate a persone malnutrite o sottonutrite !anno e!!ettivamente pi3 male che bene. /n gruppo di ricercatori israeliani della PebreM /niversitR di >ehovot scrive su $utritional #etaBolism 8vol. 1(5 1,739 che una caren&a di vitamina ) pu; aumentare le attivit' dell%arginasi renale e della Lantinossidasi nel !egato dei pulcini5 rea&ioni che sono estremamente importanti per il metabolismo delle proteine nell%organismo. 6 ricercatori del 2ipartimento per la utri&ione )nimale e la 7iochimica )gricola allevarono un certo numero di polli con diete varie5 che andavano da una dieta assolutamente priva di vitamina ) a una con un contenuto molto alto della stessa vitamina. -utte le diete avevano lo stesso Euantitativo di proteine. 2opo 1, giorni i polli !urono esaminati per accertare le loro riserve di vitamina ). 6n Euelli nutriti adeguatamente per Euanto riguardava le proteine5 ma sen&a vitamina )5 !u riscontrato uno scarso contenuto di vitamina ) nel plasma sanguigno e nessun Euantitativo nel !egato5 normalmente la sede pi3 ricca di Euesta vitamina. =uelli allevati con un Euantitativo marginale di vitamina ) 8$# /6 per 1## g di peso9 ne avevano ancora Eualche riserva nel !egato e inoltre il livello nel plasma era basso ma non pericoloso. @sservando pi3 accuratamente gli animali che non avevano ricevuto assolutamente vitamina )5 i

ricercatori notarono che sia il tasso dell%arginasi renale che Euello della Lantinossidasi del !egato erano saliti. e dedussero che tale aumento !osse dovuto alla caren&a di vitamina ) nella dieta5 indicando "una mancata utili&&a&ione degli amminoacidi per la sintesi proteica". ?videntemente la vitamina ) . intimamente implicata nel processo di tras!orma&ione delle proteine della dieta in carne vivente. 1e la vitamina . in scarsa Euantit'5 sar' pre!eribilmente utili&&ata per la sintesi proteica a spese delle altre !un&ioni. 1e non c%.5 anche la sintesi proteica si arresta. : noto da molti anni che le proteine e la vitamina ) sono in Eualche modo collegate e che il -+ashior-or, la malattia da caren&a di proteine5 si accompagna !reEuentemente ad una caren&a di vitamina ). 61 -+ashior-or a!!ligge migliaia di bambini e raga&&i in 6ndonesia5 in 7rasile e in altri paesi dove gli alimenti proteici sono scarsi. 6l modo logico per alleviare la piaga della malnutri&ione proteica sembrerebbe Euello di aggiungere proteine alla dieta di Euesti bimbi a!!amati. <a Euando l%/ 6C?B con le migliori inten&ioni distribuC a Euesti bambini supplementi proteici sotto !orma di latte scremato in polvere5 si veri!ic; una strana e penosa situa&ione. 4i !u di!atti un%epidemia di malattie degli occhi5 capaci di portare !reEuentemente alla cecit' (.ropical and 5eographical #edicine, 165 2715 1,6$9. : ovvio che la causa delle lesioni agli occhi non era il latteD ma di che cosa si trattava e!!ettivamente0 2ella caren&a di vitamina ). el 1,6+5 il latte magro usato per i soccorsi alimentari venne arricchito con vitamina )5 poich era chiaro ormai che una maggiore assun4ione proteica aumentava il faBBisogno di vitamina A. =uesta dipenden&a delle proteine dalla vitamina ) . stata citata dal dottor @sMald ). >oels della Columbia /niversitR e dal dottor Sames P. <acJ della CitR /niversitR di eM NorJ5 in uno studio su "4itamin ) and Protein <etabolism" (Journal of Agricoltura= Food 3hemistr", vol. 2#5 n. 65 1,729. >oels e <acJ scrissero che . evidente come nell%uomo la caren&a di vitamina ) e la malnutri&ione si veri!ichino molto spesso simultaneamente. L%assun&ione della vitamina ) contenuta nella dieta . ostacolata in caso di malnutri&ione acuta di proteine e sono necessari un siero adatto e proteine dietetiche per la mobilita&ione della vitamina ) dal !egato e il suo tras!erimento nel sangue. /n%assun&ione pi3 abbondante di proteine produce un maggior !abbisogno di vitamina ) e tanto le proteine Euanto la vitamina ) sono necessarie alla crescita. /no studio !ondamentale del dottor -. >. 4arnell5 della 2ivisione di 1cien&e animali dell%/niversit' dello KRoming5 ha !atto luce sull%intera&ione !ra la vitamina ) e le proteine. 6l dottor 4amell ha stabilito che la vitamina ) entra nella sintesi delle proteine nel !egato. Pertanto5 secondo il suo rapporto sull'Cnternational Journal of 2itamin $utrition (: ottobre 1,7295 Euando Euesta vitamina . carente5 le proteine non vengono pienamente sinteti&&ate. 6l !egato ha molti compiti importanti5 uno dei Euali . Euello di riunire gli amminoacidi portati dalla circola&ione sanguigna nelle ordinate catene che costituiscono le molecole proteiche5 le Euali sono poi riportate5 sempre dalla circola&ione sanguigna5 dovunEue siano necessarie al processo della vita. La scoperta che la vitamina ) . necessaria a Euesto processo eleva Euesta vitamina a una posi&ione di ancor maggiore importan&a di Euanto non si !osse riconosciuto in preceden&a. @ltre a tutte le !un&ioni ben note della vitamina ) 8per gli occhi5 la pelle5 la salute delle mucose5 come salvaguardia dalle in!e&ioni5 per men&ionarne solo alcune95 dobbiamo ora aggiungere alla lista un%altra attivit' vitale: la vitamina ) . necessaria alla sintesi delle proteine. Ci; signi!ica che se la nostra dieta . povera di proteine noi abbiamo bisogno di vitamina ) per e!!ettuare una piena utili&&a&ione di ogni singolo amminoacido. <a5 d%altro canto5 Euante pi3 proteine consumiamo5 di tanta pi3 vitamina ) abbisogniamo per rendere gli amminoacidi pronti all%a&ione. =uesto signi!ica che una dieta ricca di proteine pu; addirittura portare ad una caren&a di vitamina )5 con le pi3 sinistre conseguen&e. ell%esperimento del dottor 4arnell5 i ratti di laboratorio !urono sottoposti a Euattro di!!erenti regimi dietetici: una dieta base priva di vitamina )5 una dieta base pari a Euella degli animali carenti con aggiunta di una dose Euotidiana di 2(# /6 di vitamina ) per via oraleD una dieta base somministrata ad

liBitum pi3 vitamina ) Euotidiana per via oraleD oppure la dieta base ad liBitum, con inclusa una !onte di vitamina ). =uando il dottor 4arnell esamin; il !egato di Euesti ratti5 osserv; uno strano !enomeno. egli animali carenti di vitamina ) risultava un alto tasso di amminoacidi liberi5 in particolare di alanina5 valina5 isoleucina5 prolina5 treonina5 serina5 metionina e tirosina. HL%accumula&ione epatica di amminoacidi liberi . dovuta in primo luogo alla caren&a di vitamina )I5 a!!erm; il dottor 4arnell. ?gli determin; che5 ove la dieta . carente di vitamina )5 si veri!ica anche una riserva di amminoacidi liberi nel !egato. 6n altre parole5 Euesti amminoacidi non hanno modo di combinarsi nella catena proteica che la circola&ione sanguigna reca poi alle cellule5 dove diviene il materiale da costitu&ione del corpo. =uando Euesti !attori proteici non sono disponibili5 non possiamo !abbricare e riparare cellule5 tessuti e organi5 di!enderci dalle in!e&ioni e mantenere tutti Euei delicati eEuilibri all%interno dei tessuti e nel sangue5 che sono cosC vitali per ogni singolo processo di vita. 6n e!!etti5 Eueste nuove scoperte che indicano la possibilit' di so!!rire di caren&a proteica pur avendo una dieta ricca di proteine5 hanno delle implica&ioni assai vaste. : possibile5 per esempio5 so!!rire di caduta dei capelli per mancan&a di metionina5 anche se ci si nutre di latte5 uova e carne ricchi di Euesta sostan&a5D se non si assume abbastan&a vitamina ) che partecipi all%opera di ri!ornimento di metionina nella catena proteica0 Pu; succedere che un%accumula&ione di amminoacidi impa&&iti nel !egato produca una rovina nel !egato stesso invece di compiere il suo ruolo nella catena proteica5 e danneggi seriamente la !un&ionalit' del !egato5 rallentando la sua attivit' proprio Euando le tossine nell%aria5 nei cibi e nell%acEua richiedono la massima e!!icien&a di Euesto organo disintossicante0 =uesta concomitan&a operante delle proteine e della vitamina ) probabilmente spiega il !atto che la caren&a di vitamina ) e la malnutri&ione proteica si trovano !reEuentemente unite5 poich5 come l%assorbimento delle proteine . ostacolato dalla mancan&a di vitamina )5 cosC l%assun&ione della vitamina ) presente nella dieta . menomata da un%acuta malnutri&ione proteica. La vitamina ) . necessaria per la sintesi proteica nel !egato5 ma le proteine dietetiche sono anche Hnecessarie per mobilitare le vitamine dal !egato nella circola&ione sanguignaI5 a!!ermano >oels e <acJ. H/n aumento di assun&ione proteica provoca una maggior richiesta di vitamina ) e tanto le proteine Euanto la vitamina ) sono necessarie alla crescitaI. =uest%associa&ione risult; evidente negli esperimenti del dottor 4arnell5 che dimostrarono come la diminu&ione della crescita nei ratti carenti di vitamina ) !osse accompagnata da una ridotta utili&&a&ione delle proteine. ?gli not; inoltre un !ortissimo abbassamento del livello di albumina 8una proteina del sangue9 in un bovino carente di vitamina ). L%albumina del siero aument; Euando !u somministrata vitamina ) 8ma non Euando !u somministrato carotene9. Capitolo 17 D0INVERNO E: NECESSARIA PI@ VITAMINA A 1e l%a&ione della vitamina ) . utile alla salute in generale5 perch . tanto pi3 e!!icace contro le malattie %invernali% come il ra!!reddore e la bronchite5 che non contro le in!e&ioni %estive%0 /na ricerca5 descritta sul Journal of $utrition 8ottobre 1,6795 !u e!!ettuata presso l%/.1. 6nstitute o! ?nvironmental <edicine 8 aticJ5 <assachusetts95 per studiare l%e!!etto delle basse temperature ambientali sul metabolismo della vitamina ). 1i veri!ic; che se il tempo o la temperatura esterna divengono pi3 !reddi5 l%organismo . meno capace di utili&&are la vitamina ). =uesto minor livello di utili&&a&ione provoca una maggior necessit' di vitamina )5 per poterne mantenere la normale !un&ione metabolica durante un periodo di basse

temperature. 6 ricercatori condussero l%esperimento su giovani ratti maschi5 nutrendoli per Euattro settimane con una dieta completa e bilanciata5 ma carente della sola vitamina ). 6n seguito5 i ratti ricevettero Euantitativi uni!ormi di vitamina ) e vennero sottoposti a varie temperature ambientali. 1i osserv; che a una temperatura di F1( VC aumentavano poco di peso e avevano una scarsa crescita. )lla temperatura di F( V C5 si riscontrarono invece indici di accrescimento corporeo e di peso sensibilmente superiori. )lla !ine dell%esperimento5 Euando i ratti !urono uccisi ed esaminati5 si trov; che Euelli esposti alla temperatura pi3 bassa avevano immaga&&inato nel !egato la maggior parte della vitamina ) ricevuta5 ma non l%avevano utili&&ata per la crescita 8. noto che la vitamina ) . una delle componenti indispensabili alla crescita delle ossa9. 6 ratti esposti a una temperatura meno rigida di F( V C ebbero invece un maggior accrescimento corporeo e un pi3 !orte aumento di peso e alla necroscopia risult; che avevano un minor Euantitativo di vitamina ) immaga&&inata nel !egatoD evidentemente una parte di essa era stata utili&&ata nel processo metabolico di crescita. 6 ricercatori indagarono poi sul perch un abbassamento della temperatura esterna dovesse ridurre la capacit' degli animali di utili&&are la vitamina ). L%ovvia area di ricerca !u Euella del rapporto tra produ&ione della tiroide e ormoni surrenali5 poich . mediante la stimola&ione di Eueste due ghiandole e la conseguente ridu&ione dei tempi di ossida&ione dei cibi5 che il corpo mantiene una temperatura costante5 via via che scende la temperatura esterna. 1omministrando antimetaboliti5 che ostacolavano l%attivit' di Eueste ghiandole5 i ricercatori veri!icarono5 com%era da aspettarsi5 che in Euesto modo il metabolismo della vitamina ) poteva essere stimolato. aturalmente5 Euando le ghiandole non erano in grado di reagire alla stimola&ione di un calo della temperatura5 i ratti morivano per l%esposi&ione al !reddo. L%aspetto !inale dell%esperimento comportava di non intervenire sulle ghiandole5 somministrando per; maggiori dosi di vitamina ) a ratti esposti alla temperatura di F1( VC. 6l risultato !u positivo. C%era una precisa rela&ione propor&ionale tra il Euantitativo di vitamina ) iniettata nei ratti e il numero di ratti che riuscirono a sopravvivere a F1( VC. Con 25( mcg nessuno sopravvisse. Con 1# mcg ne sopravvisse uno su sei. Con 1## mcg due su Euattro restarono in vita e con 1## mcg al giorno i ratti addirittura crebbero di dimensioni e peso5 il che non si veri!ic; in Euelli che ricevettero meno vitamina ). =uesto esperimento . della massima importan&a5 in Euanto risponde a molti interrogativi. Perch i bambini crescono pi3 rapidamente d%estate che non d%inverno0 Perch la loro dieta contiene approssimativamente lo stesso Euantitativo di vitamina )5 ma via via che la temperatura scende la utili&&ano meno e!!icacemente. 2ate ai bambini pi3 vitamina ) e cresceranno pi3 in !retta. Perch i supplementi di vitamina ) aumentano realmente la resisten&a ai ra!!reddori0 Perch5 Euando la temperatura diminuisce5 noi usiamo meno vitamina ) nel nostro organismo e ne tratteniamo di pi3 immaga&&inata nel !egato. @ccorrono dunEue del supplementi vitaminici per ottenere un%eEuivalente attivit' della vitamina ). L%e!!etto . causato dall%a&ione stimolante che il !reddo ha sulla tiroide e le ghiandole surrenali: tale e!!etto . mantenere caldo il nostro corpo. -uttavia la ridotta utili&&a&ione di vitamina ) Euando non si prendono dei supplementi5 signi!ica meno salute5 poich si abbassa la nostra capacit' di resistere ai ra!!reddori e alle altre malattie respiratorie. 4ia via che il tempo diviene pi3 !reddo5 dovremmo aumentare il consumo di vitamina ) per poterci mantenere durante l%inverno nelle stesse condi&ioni di salute che durante i mesi pi3 caldi. @ltre un%adeguata assun&ione di vitamina )5 dovremmo preservare da ogni abuso il salutare !un&ionamento della membrana mucosa. 6 !umatori parali&&ano letteralmente le ciglia per :7-&7 minuti a ogni sigaretta. /n accanito !umatore si priva perci; totalmente di Euesta valida di!esa: ed . dimostrato che chi !uma molto so!!re di pi3 !reEuenti e gravi ra!!reddori.

Capitolo 1+ VISTA8 UDITO8 OLFATTO E LA VITAMINA A

<olti pensano alla perdita dell%udito5 all%incapacit' di sentire gli odori 8o anosmia95 alla cecit' notturna come a normali conseguen&e dell%et' avan&ata5 e non si preoccupano di cercare un rimedio. ?ssi sono spesso inconsapevoli del !atto che adeguate riserve di vitamina ) sono indispensabili per mantenere in eEuilibrio Euesti sensi e ritardare in certa misura il loro imper!etto !un&ionamento. L0o#/atto e #a "itamina A 1e non siete in grado di godere della !ragran&a del pane appena s!ornato5 delle rose in !iore o di un costoso pro!umo5 pu; darsi che siate carenti di vitamina ). 6 medici <. ). 7riggs e >. 7. 2uncan della 4ictoria /niversitR di Kellington5 nella uova Telanda5 a!!ermarono sulla pubblica&ione inglese $ature ((;(8 (:(7, (;<;= che gli animali allevati con una dieta priva di carotenoidi 8il gruppo dei pigmenti gialli5 arancione5 rossi e purpurei95 avevano un ol!atto di!ettoso. : noto da tempo5 per esempio5 che le membrane molli delle aree ol!attive sono gialle5 mentre non lo sono Euelle che non hanno rela&ione con l%ol!atto. oi sappiamo che Eueste &one gialle contengono carotenoidi5 che in laboratorio possono esser liberati dalla loro combina&ione con proteine. 6l !atto che dei pa&ienti trattati con vitamina ) recuperassero l%ol!atto5 ha a che vedere probabilmente con l%intera&ione del carotene e dei semplici carotenoidi con la vitamina ) nella &ona ol!attiva. L%ol!atto !u recuperato da &@ dei 9: pa&ienti trattati con inie&ioni intramuscolari di vitamina )5 secondo Euanto a!!erma un articolo su %cience $e+sletter (> ottobre (;<(=. Caren!a di "itamina A e +erdita de##0&dito L%otosclerosi5 un tipo di sordit' degli an&iani che blocca le onde sonore a livello del condotto uditivo5 impedendo loro di penetrare all%interno dell%orecchio5 . una delle cause principali dei di!etti dell%udito. 6n Euesto processo5 spiega il dottor >obert ?. >othenberg nel suo libro Aealth in the Iaser ,ears 8 eM )merican LibrarR5 eM NorJ5 (;<&=, "le ossa che racchiudono l%orecchio medio e interno tendono a indurirsi e ingrossarsiD ci; provocher' un%inter!eren&a nella trasmissione delle onde sonore". Poich l%otosclerosi . una malattia che !issa le ossa dell%orecchio medio5 cosC che non possono pi3 vibrare propagando il suono5 Eualche medico con!ida nella chirurgia per migliorare la situa&ione. Con una stapediectomia si rimuovono gli ossicini mal !un&ionanti 8che sono poi sostituiti con acciaio inossidabile o plastica95 oppure si liberano gli ossicini dell%orecchio medio dalle aderen&e5 in modo che possano vibrare normalmente. )nche una !enestra&ione 8opera&ione che consiste nel praticare col trapano un !orellino nell%osso5 cosC che le onde sonore possano raggiungere l%orecchio interno9 pu; restituire l%udito al pa&iente. /na volta diagnosticata l%otosclerosi5 l%intervento chirurgico sembra esser l%unico rimedio. <a Euesto disturbo . inevitabile0 >icerche condotte da 1ir ?dMard <ellanbR nel (;:& hanno dimostrato5 con esperimenti su animali di laboratorio5 che una mancan&a di vitamina ) pu; indebolire la trasmissione del suono. 6n un simposio sulle !un&ioni metaboliche della vitamina )5 tenutosi al <assachusetts 6nstitute o! -echnologR nel novembre (;<@, il dottor @sMald ). >oels della Columbia /niversitR ri!erC le sue

scoperte sulla mancan&a di vitamina ) e il deterioramento delle membrane cellulari. Poich la vitamina ) regola la stabilit' delle pareti delle cellule dei tessuti5 il dottor >oels ne concludeva che la perdita di udito nella vecchiaia . dovuta in gran parte a caren&a di vitamina ). 6n conclusione5 sembrerebbe evidente che la vitamina ) potrebbe impedire5 in molti casi5 il !enomeno della otosclerosi. Vitamina A +er &na "i$ta norma#e La vitamina ) . essen&iale per una vista sana e normale. Circa l%uno per cento del nostro ri!ornimento giornaliero di vitamina ) viene utili&&ato dalla retina5 l%organo che riceve e trasmette le immagini !ormate dal cristallino. Le persone carenti di Euesta vitamina so!!rono spesso di emeralopia 8cecit' notturna95 ovvero incapacit' dell%occhio di adattarsi all%oscurit'. 1econdo il dottor Sohn ?. 2oMling5 pro!essore di biologia della Parvard /niversitR (%cientific American, ottobre (;<<=, Hla cecit' notturna F o insensibilit' dell%occhio alla luce crepuscolare F . una delle malattie pi3 anticamente conosciute dell%uomo5 ed anche la sua cura risale a tempi remoti. Certi papiri medici dell%antico ?gitto prescrivevano il !egato crudo come cura speci!ica per recuperare la visione notturnaI. -uttavia5 secondo il dottor 2oMling5 solo nel ventesimo secolo la vitamina ) venne u!!icialmente riconosciuta come il !attore chiave per una migliore visione crepuscolare. =uasi tutti sperimentano il comune !enomeno ottico dell%adattamento al buio. L%occhio pu; adattare la sua sensibilit' a Euasi ogni livello di illumina&ione5 sia essa debole o !orte5 e !un&iona con maggior e!!icien&a per Euesta sua capacit'. =uesto meccanismo si mette in a&ione Euando5 per esempio5 si entra in un cinema da un%antisala luminosa. 2opo essere rimasti temporaneamente accecati5 gli occhi si abituano al buio5 !inch sono poi in grado di distinguere i settori della platea e i singoli posti. 2egli occhi normali si adattano al buio per il ,#Q in un tempo variante dai sette ai dieci minuti. =uesta temporanea perdita della vista dura pi3 a lungo per le persone so!!erenti di emeralopia. La causa !isiologica della cecit' notturna risiede nel pigmento della retina. La retina . composta da due tipi di cellule: i coni5 sensibili alla luce e ai colori5 e i bastoncini sensibili alla luce debole e al bianco e nero. 6 coni sono utili&&ati soprattutto di giorno5 mentre i bastoncini ci permettono la visione notturna. 6 bastoncini contengono la rodopsina 8porpora retinica95 composta di opsina 8una molecola proteica9 e retinene 8giallo retinico5 una !orma di vitamina )9. =uando la luce raggiunge la retina5 scompone la rodopsina in Eueste due componenti. =uesta rea&ione chimica invia degli impulsi nervosi al cervello attraverso il nervo ottico. *li impulsi nervosi !ormano l%immagine di EualunEue cosa si guardi. 6l grado di scomposi&ione della rodopsina . in !un&ione della Euantit' di luce che penetra l%occhio. /na luce di !orte intensit' accelera la scomposi&ione della porpora retinica5 causando la sensa&ione di luminosit' intensa. Per !ar sC che la visione sia costante5 la rodopsina si ricompone dal retinene e dall%opsina5 tanto rapidamente Euanto si . scomposta. =uesto ciclo di degenera&ione e rigenera&ione continua per tutta la vita. -uttavia5 in Euesto processo un po% di retinene viene distrutto5 e se le riserve di vitamina ) non sono costantemente ripristinate5 l%occhio perde la sua capacit' di buon adattamento all%oscurit'. "La porpora retinica deve essere immediatamente rigenerata dalla vitamina ) perch la visione possa continuate sen&a indebolirsi. <a in caso di caren&a vitaminica5 la rigenera&ione . lenta e i bastoncini divengono meno sensibili alla luce5 con il risultato di una debole capacit' visiva nella scarsa luce5 ovvero cecit' notturna"5 secondo Euanto a!!erma *lenn Aittler in un articolo sul *ichmond .imes Dispatch ((6 settembre 1,6(9. 6l dottor *eorge Kald5 dell%/niversit' di Parvard5 ha dimostrato inoltre che la scarsit' di vitamina ) inibisce anche la sensibilit' delle cellule necessarie alla visione in normali condi&ioni di luce5 perch la vitamina ) . importante anche per i pigmenti visivi dei coni. L%osserva&ione di soggetti nutriti con diete carenti di vitamina ) ha dimostrato che ad alcune persone occorre un periodo di tempo pi3 lungo per accusare una cecit' notturna. La ragione di ci;5 secondo ricercatori inglesi5 sta nel !atto che gli esseri umani di!!eriscono riguardo al Euantitativo di vitamina ) che sono in grado di

immaga&&inare nel !egato. 2i conseguen&a5 se un individuo ini&ia una dieta povera di vitamina )5 ma ne possiede ampie riserve5 pu; anche non notare alcun cambiamento nella sua visione notturna per settimane o addirittura per mesi. /n altro individuo posto alla medesima dieta5 ma sen&a riserve di vitamine )5 pu; presentare sintomi di cecit' notturna nel giro di pochi giorni. )ltrettanto importante . il !atto che i soggetti so!!erenti di cecit' notturna si dividono in due categorie: Euelli che recuperano prontamente la loro capacit' visiva normale5 una volta reintegrata la vitamina ) nella dieta5 e Euelli che si ristabiliscono pi3 lentamente 8talvolta in un periodo di Eualche mese9. ei suoi esperimenti sulla cecit' notturna dei ratti5 che possiedono un grande numero di cellule responsabili della visione crepuscolare5 il dottor 7oMling annot; il depauperamento delle loro riserve di vitamina ). Come egli supponeva5 Euando gli animali non ricavavano dal cibo un su!!iciente Euantitativo di vitamina )5 attingevano alle riserve del !egato. ei giovani ratti le riserve duravano dalle tre alle Euattro settimane. 2urante Euesto periodo5 il tasso di vitamina ) nel sangue e la rodopsina degli occhi rimanevano normali. =uando tutta la vitamina ) del !egato era esaurita5 il suo livello nel sangue scendeva rapidamente e a ci; !aceva seguito la diminu&ione del Euantitativo di vitamina ) negli occhi. 2ue o tre settimane pi3 tardi5 anche l%opsina cominciava a diminuire. 6l dottor 2oMling e i suoi colleghi poterono osservare l%e!!etto reale della caren&a di vitamina ) sulla visione degli animali5 misurando la sensibilit' degli occhi dei ratti con la Euantit' di luce necessaria per ottenere una rea&ione. 2urante le primissime settimane dell%esperimento5 gli occhi dei topi reagivano normalmente. <a a partire dalla Euinta settimana !u necessaria sempre pi3 luce per avere una sia pur minima rea&ione. -uttavia5 malgrado le di!!icolt' di visione5 gli occhi dei ratti non riportarono lesioni permanenti. Borti dosi di vitamina )5 somministrata per pochi giorni5 restituirono alla retina dei ratti le sue capacit' normali. ) Euesto punto dell%esperimento5 il dottor 2oMling si trov; di !ronte a un problema: i ratti non vivevano abbastan&a da permettergli di scoprire cosa accadeva ai loro occhi. La vitamina ) . essen&iale per mantenere in buona salute i tessuti dell%organismo. 2opo otto o nove settimane di dieta carente di vitamina )5 i ratti perdevano peso5 avevano disturbi respiratori e contraevano !acilmente delle in!e&ioni. /n ratto privato di vitamina ) per 1# o 12 settimane5 generalmente muore. Per risolvere Euesto problema5 il dottor 2oMling somministr; ai topi acido di vitamina )5 che a Euanto pare non . convertito in vitami na ) nei tessuti organici dei topi. L%acido di vitamina ) manteneva sani i ratti5 lasciando immutato allo stesso tempo il loro stato di caren&a di Euesta vitamina. 6 ricercatori erano in grado di tenere in vita gli animali e contemporaneamente osservare il declino della vista per la caren&a di vitamina ). Con Euesta nuova dieta5 l%emeralopia dei ratti divent; grave. Le cellule visive della retina cominciarono a degenerare e al decimo mese dell%esperimento erano completamente distrutte. *li animali erano totalmente ciechi5 incapaci di reagire alla luce di Eualsiasi intensit'. )nche con !orti dosi di vitamina ) non !u pi3 possibile restituire la vista ai ratti. Come tutte le cellule del sistema nervoso5 le cellule della visione non si possono rigenerare una volta perdute. aturalmente5 la cecit' notturna non . altro che un inconveniente Euando si deve attraversare un ambiente oscuro5 ma Euesto di!etto pu; creare situa&ioni assai pericolose in talune circostan&e. La cecit' notturna !u considerata per la prima volta come una poten&iale causa di morte durante la seconda guerra mondiale. ei primi tempi della guerra5 in!atti5 gli incidenti notturni mortali raggiunsero ci!re allarmanti. Piloti che perdevano di vista l%ori&&onte buio e precipitavano con il velivolo5 camionisti che guidando durante gli oscuramenti sbagliavano le curve e cadevano nei !ossati5 marinai che non vedevano le boe5 soldati che mancavano le pattuglie nemiche che avrebbero dovuto individuare. 4enne !ormato un comitato oculistico per le !or&e armate5 col compito di indagare sul problema. el loro primo esperimento alla Pensacola aval )ir 1tation5 gli oculisti esaminarono uomini che erano stati in licen&a sulle assolate spiagge della Blorida. essuno dei soggetti super; i pi3 semplici test di visione notturna. /n secondo esperimento !u eseguito a >hode 6sland5 dove alcuni marinai5 che avevano assolto i loro compiti di vedetta sen&a alcuna di!!icolt'5 all%improvviso avevano perso la capacit' visiva notturna5 bench !ossero stati sele&ionati proprio per la vista superiore alla media. 6 ricercatori scoprirono che Euesti soggetti erano stati impiegati a spalare la neve che aveva

ricoperto la &ona due giorni prima: la perdita della visione notturna era dovuta all%eccessiva esposi&ione alla luce ri!lessa dalla neve. =uando guidate l%auto di notte5 incontrate gli stessi inconvenienti che menomavano la visione notturna di Euei militari. La luce dei !ari dei veicoli che incrociate5 diretta sui vostri occhi5 scompone rapidamente la porpora retinica. 1econdo alcune ricerche5 un guidatore medio alla velocit' di ,# JmWh5 viaggia per oltre una trentina di metri nella pi3 totale cecit'5 dopo avere incrociato altre automobili con i !ari accesi. Per la persona con basse riserve di vitamina )5 la distan&a percorsa alla cieca . due o tre volte maggiore. Poich la visione notturna dipende esclusivamente dai meccanismi relativi alla vitamina )5 anche una leggera caren&a la pu; menomare. 1e siete eccessivamente sensibili alla luce dei !ari d%auto e vi occorre un certo tempo per recuperare la visione normale dopo aver incrociato dei veicoli di notte5 e !aticate a distinguere gli oggetti dal loro s!ondo5 allora avete bisogno di vitamina ).

Perico#i ancora +i; *ra"i do"&ti a caren!a di "itamina A /na caren&a pi3 grave pu; generare altri problemi5 come occhi stanchi e doloranti dopo la lettura o un lavoro di precisione. /na caren&a acuta causa irrita&ione e bruciore agli occhi5 palpebre in!iammate5 mal di testa e dolori ai bulbi oculari. ?ssa pu; avere per conseguen&a anche la Lero!talmia5 una delle cause principali di cecit' nei bambini malnutriti. 6n Eueste condi&ioni la congiuntiva 8la guaina interna della palpebra9 si asciuga e si indurisce. Cessa la secre&ione lacrimale5 gli occhi divengono estremamente sensibili alla luce5 le palpebre si gon!iano e si riempiono di pus e si !ormano ulcere agli angoli dell%occhio. 1e l%aridit' peggiora5 la cornea pu; divenire molle5 grigia5 opaca e annebbiata. =uesto stato . noto con il nome di cheratomalacia. ) Euesto stadio pu; sopravvenire una cecit' irreversibile. 1econdo un opuscolo dell%@rgani&&a&ione <ondiale della 1anit' edito nel 1,6(5 si calcola che il 2(Q dei sopravvissuti alla cheratomalacia diviene totalmente cieco5 mentre il 6#Q so!!re di una visione ridotta in uno o in entrambi gli occhi. 6l rapporto concludeva: "non solo un gran numero di bambini presentava mani!esta&ioni cliniche di caren&a di vitamina )5 ma il livello di vitamina ) nel siero indicava una caren&a subclinica in un numero di bambini ancora maggiore". )nche se la maggioran&a di noi non corre pericolo di accusare malattie gravi come la Lero!talmia e la cheratomalacia5 possiamo tuttavia presentare una caren&a di vitamina ). La nostra necessit' di vitamina ) dipende in parte dal nostro tipo di lavoro o da altre attivit'. Per esempio5 gli impiegati di un u!!icio che leggono sotto una luce intensa5 hanno maggior bisogno di vitamina ) di Euelli che lavorano in ambienti di luminosit' moderata. 2%altra parte5 minatori o !otogra!i5 che lavorano nella semioscurit'5 dove si richiede una buona visione notturna5 dovrebbero aumentare anch%essi le loro dosi di vitamina ) nella dieta. ? chi progetta una vacan&a sulla spiaggia o sulla neve5 si ricordi di portare con s della vitamina ). La luce ri!lessa dalla sabbia o dalla neve pu; danneggiare la visione notturna. Capitolo 1, L0 UTILITA: DELLA VITAMINA A PER LA PELLE8 I DENTI E LE OSSA 6 libri di medicina o dietologia che trattano delle vitamine5 men&ionano normalmente gli importanti e!!etti che ha sulla pelle la vitamina ). Composta di tessuti epiteliali5 la pelle reagisce presto a una leggera caren&a di vitamina ). Le cellule della super!icie 8strato corneo9 e di alcuni strati in!eriori si

raggrin&ano e muoiono. =uesto tessuto morto ottura i pori e le ghiandole sebacee5 impedendo al sebo di raggiungere la super!icie della pelle. 6 pori otturati 8punti neri e comedoni9 rendono brutta e pi3 ruvida la pelle5 che diviene secca e rugosa5 in particolare sui gomiti5 le ginocchia5 le natiche e la parte posteriore del braccio. =ualche volta si avverte prurito per tutto il corpo. )umenta anche la vulnerabilit' a in!e&ioni della pelle Euali impetigine5 vescicole e pustole. Permann PinJus e >ose Punter dimostrarono l%e!!icacia della vitamina ) per mantenere l%integrit' della pelle5 misurando e comparando l%accumula&ione delle cellule dure5 secche e morte con e sen&a i supplementi di vitamina ). 6l metodo di Euesti ricercatori5 descritto sul Journal of Cnvestigative Dermatolog", comportava ripetuti prelievi di cellule morte dalla pelle del dorso di dieci adulti sani5 mediante strappo con nastri adesivi di cellophane. Permann PinJus e >ose Punter raschiavano poi le cellule dai nastri e contavano il numero di Euelle secche e indurite. 6 volontari ricevettero Euindi una dose di 1(#.### microgrammi di vitamina ) per la durata di un mese. )lla !ine di Euesto periodo5 il numero delle cellule indurite staccate da una singola area era diminuito in tutti i soggetti. 6 ricercatori conclusero che la vitamina ) ritardava il processo d%indurimento delle cellule. HLa vitamina ) ha un e!!etto anticheratini&&anteI5 essi a!!ermarono5 He... ci; si deve al !atto che le cellule rimangono giovani pi3 a lungoI. Denti8 *en*i"e e ma$ce##e La vitamina )5 cosC importante per la salute delle membrane mucose e della pelle5 . altrettanto importante per le cellule ameloblaste che contribuiscono alla !orma&ione dello smalto dei denti. 6n e!!etti5 dove c%. una caren&a di vitamina ) si !ormano Eualche volta concre&ioni calci!icate 8tumori9 nella polpa dei denti. 2ove c%. caren&a di vitamina )5 la crescita delle ossa . ritardata. "=uesti e!!etti sulla crescita delle ossa nella caren&a di vitamina ) sono di poten&iale interesse nel campo dell%odontoiatria e ortodon&ia in!antile"5 scrive il dottor Sames P. 1haM della Parvard 1chool o! 2ental <edicine5 in #odern $utrition in Aealth and Disease 8Lea X Bebiger5 Philadelphia5 PennsRlvania5 (;<&=. "Poich la caren&a di vitamina ) in!luen&a cosC pro!ondamente lo sviluppo osseo5 Eualche caso di ipotro!ia che pu; dar luogo a problemi ortodontici pu; aver avuto origine in prolungati periodi di caren&a subclinica di vitamina ) durante il periodo evolutivo"5 osserva il dottor 1haM. aturalmente5 denti sani richiedono gengive sane. =uando le gengive sono a!!ette da in!iamma&ione5 chiamata gengivite5 esse tendono a ritirarsi dai denti5 !avorendo la !orma&ione di sacche in cui possono !ermarsi residui di cibo5 provocando Euindi uno stato in!iammatorio pi3 grave e un allentamento della dentatura. li dottor Aarl >inne scrive su Oahnar4tl. *undschau, una rivista dentistica tedesca (<;8 (9-(@, @ gennaio (;<7=, che la vitamina ) . necessaria alla salute delle gengive5 in Euanto aumenta la resisten&a delle mucose alle in!e&ioni. 6n Euattro casi di grave gengivite egli us; la vitamina ) unita alla vitamina ? 8la vitamina ? accelera la circola&ione del sangue e %stabili&&a% la vitamina )9. -re dei pa&ienti erano donne in menopausa e so!!rivano di gengivite grave e di considerevoli perdite di tessuto epiteliale. 6l dosaggio usato era alto: per sei giorni5 inie&ioni intramuscolari giornaliere di 977.777 /C di vitamina ) e 3# mg di vitamina ?. Per le successive tre settimane5 il programma era il seguente: tre volte al giorno 97.777 /6 di vitamina ) e due volte al giorno una sola capsula da 677 mg di vitamina ?. 1 pa&ienti guarirono completamente. on ci !urono ricaduteD un caso rimase sotto osserva&ione per pi3 di due anni5 gli altri tre dai cinEue ai sette mesi. La "itamina A , im+ortante +er #a cre$cita de##e o$$a

La vitamina ) ha un ruolo importante nel riassorbimento osseo. 7ench duro e non !lessibile5 l%osso . un tessuto vivente come la pelle e5 come succede per Euesta5 le cellule vecchie muoiono e cadono per essere rimpia&&ate dalle nuove. 6l dottor )sger <. Brandsen descrive sulla rivista Jral %urger" 8aprile (;<6= Euella che de!inisce "la pro!onda in!luen&a della vitamina ) sulle ossa". =uando si veri!ica una caren&a di vitamina )5 egli osserva5 accadono due cose: in primo luogo c%. una leggera ridu&ione dell%attivit' osteoblastica5 il processo per cui certe cellule5 gli osteoblasti5 creano nuovo materiale osseoD in secondo luogo5 l%attivit' osteoclastica 8gli osteoclasti sono responsabili del dissolvimento del vecchio tessuto osseo9 si riduce o cessa dei tutto. 1e la pelle di una certa parte del braccio cessasse di desEuamarsi5 come il resto della pelle del corpo5 e tuttavia le cellule sottostanti continuassero a ricostruire nuova pelle5 certamente il risultato sarebbe un notevole accumulo di pelle vecchia e secca. ?sattamente lo stesso accade nelle ossa carenti di vitamina ). *li osteoclasti non dissolvono il vecchio tessuto osseo e tuttavia il processo di produ&ione di nuovo tessuto continua. 6l risultato pu; essere grave. 6l dottor Brandsen parla di "mutamenti degenerativi nel cervello e nei nervi peri!erici e cranici di cani carenti di vitamina )". La continua crescita dell%osso cranico aveva !inito per comprimere il cervello. 1imili !orma&ioni abnormi del cranio !urono osservate5 in animali da laboratori carenti di vitamina )5 da 7. <. Aagan e >. 1. *oodhart. )vendo compiuto esperimenti su larga scala sulle conseguen&e di una caren&a di vitamina ) nella crescita delle ossa5 ri!eriscono di aver osservato nei ratti mal!orma&ioni delle cartilagini e un%eccessiva compatte&&a di certe &one ossee5 oltre a una notevole di!!icolt' di guarire da !ratture ossee 8v. il capitolo "-he 4itamins"5 in #odern $utrition in Aealth and Disease, a cura degli stessi autori5 3a ed.5 Lea and Bebiger Publ.5 Philadelphia5 PennsRlvania5 1,6$9. Capitolo 2# IL CODICE GENETICO E LA VITAMINA A La ricerca biochimica si concentra oggi notevolmente sullo studio del codice genetico. 4ia via che essa avan&a5 gli scien&iati raccolgono in!orma&ioni speci!iche circa le sostan&e e i meccanismi implicati nell%incredibile capacit' che dimostrano gli esseri viventi di mantenere !orme5 !un&ioni e salute. 1e si !rattura un osso5 le cellule attorno al punto di rottura cominciano a riprodursi5 ricongiungono l%osso e lo rin!or&ano5 sempre nel punto di rottura5 con un anello di rin!or&o5 chiamato callo osseo. Che cosa ordina loro di riprodursi5 ricongiungere l%osso e !ermarsi al punto giusto0 Come sa la cellula di dover produrre inter!erone Euando . invasa da un virus0 Che cosa ordina alle cellule del naso di riprodursi secondo Euel modello particolare che dar' al naso di un individuo la stessa !orma di Euello di sua madre0 1i tratta di a!!ascinanti e vitali Euestioni5 che non ebbero risposta !intantoch non !urono isolati5 esaminati e anali&&ati gli acidi nucleici. 1i scoprC allora che una !orma di acido nucleico5 cio. l%acido ribonucleico 8> )95 trasmette tutte le istru&ioni che ordinano alla singola cellula come comportarsi per mantenere vita5 salute e !un&ioni. Come ogni altra materia vivente5 tuttavia5 anche l%> ) deve rinnovarsi e riprodursi per poter svolgere il suo ruolo importantissimo. )ltrimenti5 col tempo5 i suoi schemi divengono pi3 con!usi e di conseguen&a l%organismo presenta un numero sempre maggiore di irregolarit' 8minore resisten&a alle malattie5 cancro5 altre malattie di tipo degenerativo ecc.9. : ovvio che la propriet' del sangue di sinteti&&are nuovo > ) . di assoluta importan&a per poter rimanere sani5 o anche semplicemente sopravvivere. 1arebbe pertanto impossibile sopravvalutare l%importan&a del lavoro svolto alla 1cuola di <edicina e alla Bonda&ione per la >icerca <edica

dell%/niversit' dell%@Jlahoma5 che ha permesso di stabilire una stretta connessione tra il !abbisogno di vitamina ) nella dieta e la costante capacit' di sinteti&&are l%acido ribonucleico. ?seguiti da tre biochimici5 7. Connor Sohnson5 <ichelle AennedR e oaJi Chiba5 Euesti studi vennero ri!eriti nel novembre 1,6+ al simposio tenuto dal <assachusetts 6nstitute o! -echnologR. Per !ormare nuovo acido ribonucleico contenente il necessario codice di istru&ioni5 l%organismo deve evidentemente ottenere in primo luogo una matrice %in bianco% di acido nucleico5 che contenga solo poche o nessuna istru&ione. /na delle migliori !onti di tale acido sembra essere il lievito che ce ne d' una !orma chiamata uridina. 6 biochimici dell%/niversit' dell%@Jlahoma si accinsero a studiare la rapidit' e l%e!!icien&a dell%incorpora&ione dell%uridina nell%> ) del !egato di animali da esperimento. Perch il !egato0 Perch . il pi3 versatile di tutti gli organi5 Euello che assolve alla pi3 grande variet' di !un&ioni e che contiene le maggiori concentra&ioni di acidi nucleari rispetto agli altri organi. Lavorando con topi di laboratorio5 Sohnson5 AennedR e Chiba presero ad anali&&are una serie di casi in cui l%uridina era somministrata in presen&a di una caren&a di vitamina )5 di un normale Euantitativo di vitamina ) e di un Euantitativo ecce&ionalmente alto della stessa vitamina. "6 dati indicano un marcato aumento dell%incorpora&ione dell%uridina nel > ) totale del !egato !ino a 3# ore dalla somministra&ione di 1# mg di vitamina )." 1i osserv; che5 bench il !egato carente di vitamina ) continuasse a incorporare acido nucleico nella sua riserva di > )5 "il tasso di incorpora&ione era molto minore... che negli animali normali". Le ci!re indicano che il normale Euantitativo di vitamina ) raddoppia Euasi il tasso di incorpora&ione. )vendo ottenuto Euesti risultati5 i ricercatori procedettero a sperimentare la somministra&ione di vitamina ) in dosi pi3 alte del normale e osservarono che ci; produceva un ulteriore aumento nel tasso di assorbimento5 cio. stimolava la sintesi di nuovo > ) nel !egato dei topi. 1 risultati !urono poi controllati in molti modi5 attraverso altri studi su topi in stato di malnutri&ione5 con!rontati con altri nutriti normalmente5 e anche controllando se il cortisone5 un ormone surrenale la cui produ&ione dipende dalla vitamina )5 avesse una Eualche in!luen&a sulla sintesi dell%acido ribonucleico. 1i trov; che era solamente la vitamina ) ad alterare la capacit' del !egato di !abbricare nuovo > ). )nche piccoli Euantitativi di vitamina ) !acilitavano Euesto processo5 ma si osserv; generalmente che pi3 vitamina ) c%. nel !egato5 pi3 rapidamente e in maggior Euantitativo esso produce > ). L%esperimento non !u limitato al !egato. Lo stesso e!!etto !u riscontrato all%interno del nucleo delle singole cellule. ? in un tessuto noto per la sua particolare sensibilit' alla caren&a di vitamina ) 8in Euesto caso la mucosa delle pareti intestinali95 "c%era5 nell%incorpora&ione dell%uridina5 una di!!eren&a di almeno tre volte !ra gli animali non carenti e Euelli carenti di vitamina )". 6 ricercatori conclusero che la vitamina ) "aumenta rapidamente l%incorpora&ione dell%uridina nel > ) delle mucose intestinali e del !egato". )!!ermarono inoltre che "Euando si con!rontano animali normali o carenti di vitamina ) in rapporto all%incorpora&ione dell%uridina nell%> )5 usando metodi di conteggio rapido si trova una di!!eren&a di tre volte. 1i nota anche una maggiore velocit' di sintesi5 in Euanto la massima incorpora&ione veniva raggiunta dopo 3# minuti per gli animali normali mentre nei carenti si raggiungeva dopo un%ora. Possiamo Euindi trarne un%ulteriore conclusione: se la vostra condi&ione generale . tale che avete ragione di sospettare di non sinteti&&are su!!iciente > ) !resco e di non produrlo abbastan&a rapidamente5 dovrete controllare la vostra situa&ione rispetto alla vitamina ). Come si pu; riconoscere tale condi&ione0 1e l%eserci&io !isico non rassoda pi3 i vostri muscoli e non aumenta pi3 la loro resisten&a come una volta5 se la pelle del vostro viso invece di rigenerarsi pienamente diventa secca e grin&osa5 se vi sentite invecchiati5 se la resisten&a alle malattie non . pi3 Euella di una volta5 tutti Euesti segni e altri ancora che normalmente associamo all"invecchiamento%5 sono segni che la produ&ione di acido nucleico sta diventando insu!!iciente.

Capitolo 21 IL RUOLO DELLA VITAMINA A NEI DISTURBI RIPRODUTTIVI SESSUALI

La vitamina ) ha un ruolo importante nel processo riproduttivo e nella !orma&ione completa dell%identit' sessuale. Probabilmente nessun apparato riproduttivo dell%organismo !un&ionerebbe se alla sintesi degli ormoni sessuali non partecipasse la vitamina ). ?sperimenti su animali ed esseri umani negli ultimi venti anni hanno !ornito a ricercatori di ogni na&ionalit' una massa importante di dati5 indicanti un legame diretto tra vitamina )5 sviluppo sessuale e riprodu&ione. ei primi anni '97 il dottor ). arpo&&i studi; l%e!!etto di varie vitamine su uomini so!!erenti in varia misura di insu!!icien&a spermatica5 caren&a che pu; portare spesso alla sterilit'. 6n un articolo apparso su una pubblica&ione medica italiana5 la *ivista di Jstetricia e 5inecologia 8maggio (;9&=, il dottor arpo&&i ri!erisce che la vitamina )5 Euando . somministrata con la vitamina ?5 riporta la spermatogenesi a livelli normali. el (;<< il dottor 7irthe Palludan di Copenhagen mostr; come una caren&a indotta di vitamina ) nei verri poteva arrestare o ridurre la produ&ione di sperma. 2escrivendo l%esperimento su $ature (< agosto (;<<=, il dottor Palludan nota che Hla somministra&ione di vitamina ) a un verro che ne era carente5 produsse una completa normali&&a&ione della spermatogenesi nel giro di tre mesiI. 11 dottor -homas <oore del 2unn utritional LaboratorR di Cambridge5 in 6nghilterra5 a!!erma che ratti5 topi e cavie carenti di vitamina ) avevano testicoli di dimensioni ridotte5 raggrin&iti e !laccidi 8v. il capitolo "?!!ects o! 4itamin ) 2e!iciencR in )nimals" in .he 2itamins, a cura di K. P. 1ebrell e >obert 1. Parris5 2 a ed.5 )cademic Press5 eM NorJ e Londra5 (;<>=. Come negli studi del dottor Palludan sui verri5 gli animaliFcavia dei dottor <oore reagirono positivamente al trattamento con vitamina ). 6l dottor <oore5 inoltre5 a!!ermava che lo stato degli organi genitali delle !emmine dipende anch%esso dal buon ri!ornimento di vitamina )5 osservando come la caren&a di Euesta porti nella !emmina al ri!iuto della copula5 al mancato concepimento o all%aborto. ei ratti da esperimento5 anche Euando la !emmina carente di vitamina ) concepisce5 incontra grandi di!!icolt'5 come gesta&ione prolungata5 parto di!!icile o morte del !eto. 6noltre5 nel !eto possono riscontrarsi anoftalmia 8assen&a degli occhi95 palatoschisi e altri di!etti congeniti degli occhi o del cuore. 1tudi precedenti indicavano che la correla&ione tra vitamina ) e disordini della riprodu&ione era dovuta all%indebolimento del rivestimento epiteliale degli organi sessuali5 per una caren&a chiamata cheratini&&a&ione delle cellule. La cheratini&&a&ione delle cellule epiteliali consiste nella !orma&ione di cellule dure5 aride e scagliose al posto delle normali cellule sane che secernono muco. La costitu&ione della !ibra diviene pi3 una barriera che un !iltro per la cellula. 6l risultato . che la cellula muore. >icerche condotte dalla dottoressa 6sobel Sennings (2itamins and the Fndocrine #etaBolism, Charles C. -homas5 1pring!ield5 6llinois5 1,7#95 !anno per; avan&are Euesto settore degli studi sulla vitamina )5 suggerendo che la degenera&ione degli organi sessuali sia dovuta a un inadeguato ri!ornimento ormonale risultante da una caren&a di vitamina ). L%organismo converte il colesterolo in ormoni sessuali 8estrogeni !emminili e androgeni maschili9 e la vitamina ) . necessaria per attivare due dei molti meccanismi coinvolti in tale tras!orma&ione. >icerche su ratti maschi e !emmine hanno indicato una rela&ione diretta tra le riserve di vitamina ) e la produ&ione di ormoni sessuali. -ali ricerche eviden&iarono anche che5 col graduale aumento della

caren&a di vitamina )5 la produ&ione di ormoni sessuali diminuiva. 6nie&ioni di vitamina ) ricostituivano rapidamente gli ormoni necessari. 6 ratti maschi mostravano le stesse caratteristiche degli animali delle precedenti ricerche di Palludan e <oore. La dottoressa Sennings ri!erC che Hun%avan&ata caren&a nel topo maschio eEuivale virtualmente alla castra&ione ed . associata a cambiamenti degenerativi dell%epitelio germinale dei testicoli e alla produ&ione di spermato&oi anormaliI. 1tudi precedenti avevano condotto alla conclusione che la caren&a di vitamina ) causava direttamente il deterioramento dell%epitelio. -uttavia5 anche se carenti di vitamina )5 ma trattati con un%inie&ione di testosterone 8il pi3 potente ormone maschile95 non mostrarono nessuna degenera&ione dei testicoli e nessuna diminu&ione della produ&ione di sperma. =uesti risultati indicarono come la causa del deterioramento !osse l%assen&a di ormoni dovuta all%avitaminosi. La dottoressa Sennings sottoline; inoltre la necessit'5 per i diabetici5 di prendere la vitamina ) come vitamina pre!ormata5 cio. come supplemento naturale di olio di !egato di pesce. Per ragioni sconosciute5 i diabetici non sono in grado di tras!ormare il carotene5 che si trova in abbondan&a nelle carote e nelle verdure5 in vitamina )5 completamente !ormata Euale si trova appunto nel !egato di pesce. Im+oten!a e "itamina A La tenden&a dei diabetici alla caren&a di vitamina ) pu; spiegare uno dei pericoli di tale malattia: l%impoten&a. 1econdo un articolo del dottor )lan >ubin 8<.2.5 mar&o 1,6+9 l%inciden&a dell%impoten&a nei diabetici di sesso maschile . cinEue volte maggiore che in pa&ienti non diabetici. Come osserva la dottoressa Sennings5 la vitamina ) . essen&iale per la sintesi degli ormoni sessuali5 cosicch l%impoten&a nei diabetici . probabilmente collegata all%incapacit' di tras!ormare il carotene in vitamina ) e alla conseguente diminu&ione della produ&ione di ormoni maschili. Caren!a di "itamina A e di/etti con*eniti aturalmente5 la vitamina ) non rappresenta tutto nella vicenda della riprodu&ione e del sessoD abbiamo visto come una caren&a di tale vitamina5 specialmente durante la gravidan&a5 possa drasticamente in!luen&are il processo della sintesi ormonale. Ci; inoltre pu; in!luire sul grado di !emminilit' o mascolinit' che il bambino porter' nei suoi cromosomi. 6n un capitolo su "*li ormoni e le vitamine nella crescita prenatale" del suo libro5 la Sennings !a notare che "l%intera5 vasta serie dei di!etti nella mor!ogenesi umana 8di!!eren&ia&ione delle cellule e dei tessuti durante lo sviluppo9 pu; essere riprodotta nella maggioran&a dei casi in animali da esperimento con una manipola&ione dietetica". 6n altre parole5 a parte Euei di!etti genetici che possono essere causati da radia&ioni5 virus5 terapie ormonali5 prodotti chimici dannosi5 !armaci5 errori genetici o ereditari5 la priva&ione di sostan&e nutritive essen&iali per il !eto pu; egualmente causare gravi conseguen&e tranne i casi di di!etti di carattere genetico5 il tipo di anormalit' 8palatoschisi5 assen&a di arti5 anormalit' cardiache5 ecc.9 dipende in primo luogo "dal periodo speci!ico della gravidan&a in cui ha agito lo stimolo nocivo"5 osserva la dottoressa Sennings5 piuttosto che dalla Eualit' dell%agente teratogeno. ?5 come hanno dimostrato gli esperimenti su animali5 le caren&e nutritive devono essere considerate uno di Euesti %stimoli nocivi%. Le ricerche sugli e!!etti della caren&a di vitamina ) durante la gravidan&a sono per la maggior parte

con!inate a esperimenti su animali5 poich gli e!!etti degli antagonisti della vitamina ) sugli esseri umani durante la gravidan&a sono di!!icili a de!inirsi. /na delle ragioni . che il periodo pi3 critico per le mal!orma&ioni congenite . il primo trimestre di gravidan&a5 durante il Euale relativamente poche donne si presentano nelle cliniche ostetriche. 6noltre5 il gran numero di gravidan&e che dovrebbero esser seguite al !ine di ottenere dati statistici signi!icativi . un serio problema. Per raccogliere5 ad esempio5 dati su cento casi di palatoschisi5 gli esperti stimano che si dovrebbero tenere sotto osserva&ione centomila gravidan&e. -uttavia5 Euando si sono !atti studi concernenti gli antagonisti della vitamina ) durante la gravidan&a5 i risultati sono stati simili a Euelli osservati negli animali. Capitolo 22 IL RUOLO ANTICANCEROGENO DELLA VITAMINA A =uando si provoca in animali da laboratorio una caren&a di vitamina )5 le sostan&e chimiche cancerogene hanno su di essi maggiore e!!etto che su animali ben nutriti 8si !ormano pi3 tumori e Euesti compaiono molto prima9. =uando alcuni sicuri agenti cancerogeni sono aggiunti a colture di tessuti prostatici di topi5 la loro usuale nocivit' per le cellule pu; essere prevenuta aggiungendo contemporaneamente vitamina ). La vitamina pu; anche rendere reversibile l%e!!etto dannoso5 Euando . aggiunta alla coltura dopo che il !attore cancerogeno ha ini&iato la sua a&ione devastatrice. 6n un certo numero di cancri del tessuto epiteliale 8la pelle e le mucose che rivestono la bocca e le cavit'95 sia i carcinomi umani che Euelli dei topi possono regredire con un trattamento a base di vitamina ). 6n un articolo su %cience (66 dicembre 1,7$95 il dottor -homas P. <augh cita Eueste osserva&ioni di laboratorio come esempi di Euanto . stato scoperto circa il ruolo anticancerogeno della vitamina ). 1econdo il dottor <augh5 una ricerca presentata a un seminario pratico patrocinato dal ational Cancer 6nstitute e dalla Po!!mannFLa >oche5 6nc.5 !a pensare che le cellule possono essere protette5 dopo l%esposi&ione a un agente cancerogeno5 dall%a&ione della vitamina ). Potrebbe esser possibile che tale vitamina %medi un ritorno alla normalit'% dopo che il danno si . veri!icato5 prevenendo cosC la piena %tras!orma&ione% ulteriore delle cellule verso la !orma maligna. Borse che la scien&a ha !inalmente scoperto il me&&o per la guarigione e la preven&ione del cancro5 identi!icandolo in Euella semplice e ben conosciuta sostan&a nutritiva che . la vitamina )0 2ovremmo tutti imbottirci di megadosi di vitamina ) come "assicura&ione contro il cancro"0 Certamente no. 6n primo luogo5 perch la vitamina ) in megadosi pu; essere tossica. Come probabilmente sapete5 grandi Euantitativi in eccesso di Euesta vitamina liposolubile non si possono espellere sen&a danno 8come invece nel caso della vitamina C9 e possono accumularsi nell%organismo con conseguen&e anche dannose. 1econdariamente5 non esiste una singola sostan&a nutritiva che rappresenti la sola risposta al problema della preven&ione del cancro. /na cellula sana 8che possa cio. resistere all%attacco di agenti cancerogeni9 richiede non una5 ma tutte Euante le sostan&e nutritive essen&iali5 come ha ripetutamente sottolineato il dottor >oger Killiams dell%/niversit' del -eLas nel suo libro $utrition Against Disease 8 eM NorJ5 Pitman5 1,719. 11 dottor Killiams documenta l%utile !un&ione di numerosi elementi nutritivi 8inclusa la vitamina )9 nel prevenire o ritardare la crescita dei tumori negli animali. Le prove addotte dal dottor <augh indicano che la vitamina ) ha un importante ruolo nel proteggere l%organismo dal cancro. ? mentre megadosi di Euesta sostan&a non sono indicate5 dosi su!!icienti di vitamina ) nella dieta giornaliera rappresentano con tutta probabilit' un%importante misura anticancro.

Perc.< #a n&tri!ione , &n /atto "ita#e =uando si sviluppa un cancro5 le cellule maligne cominciano a moltiplicarsi s!renatamente. /na cellula si divide in due5 poi in Euattro5 in otto5 e cosC via5 !inch si sviluppano grossi tumori e le cellule maligne raggiungono molte parti dell%organismo. Le cellule sane5 invece5 si dividono e si moltiplicano soltanto nel caso che ne occorrano di pi35 come nella crescita del !eto5 nella cicatri&&a&ione di una !erita5 nella sostitu&ione delle cellule della pelle e del sangue. =ualunEue sia il meccanismo che di norma sopprime la tenden&a delle cellule a proli!erare5 possiamo esser sicuri di un !atto: Euesti meccanismi dipendono dall%alimenta&ione. Lo possiamo a!!ermare con assoluta certe&&a5 poich tutto nell%organismo 8strutture cellulari5 en&imi5 ormoni5 anticorpi5 ecc.9 .5 in ultima analisi5 costruito con ci; che . stato precedentemente cibo e bevanda. Perci;5 dove cercare per scoprire perch le cellule diventano maligne0 La risposta sembra evidente: se una o pi3 sostan&e nutritive5 tra Euelle necessarie per la soppressione del meccanismo5 mancano o sono insu!!icienti5 . ovvio che il meccanismo non !un&ioner' per!ettamente. 6 %!reni%5 per cosC dire5 si rompono. ? una sostan&a nutritiva carente o insu!!iciente sar' la prima a doversi sospettare come !attore che permette la proli!era&ione delle cellule. La caren&a5 insomma5 pu; avere un ruolo causale nel cancro. D&rante #a #aten!a #a "itamina A a*i$ce 1econdo il dottor <augh5 la vitamina ) interviene nella lotta dell%organismo contro il cancro in una !ase che precedentemente non si . considerata con la dovuta atten&ione. 6l primo obiettivo della terapia del cancro5 egli ha osservato5 . stato Euello di distruggere le cellule maligne dopo che si sono !ormate. /no s!or&o un po% minore . stato diretto a ridurre l%inciden&a dell%esposi&ione agli agenti cancerogeni5 ma Euasi nulla si . !atto "per scoprire cosa si pu; !are nel periodo tra l%esposi&ione della cellula all%agente cancerogeno e la tras!orma&ione della cellula stessa in maligna". =uesto periodo di laten&a5 conosciuto come preneoplasia5 . lungoD spesso pi3 di vent%anni5 nel caso di cellule umane. 6ni&ialmente5 come ha spiegato il dottor <augh5 il !attore cancerogeno produce un cambiamento relativamente permanente in una o pi3 cellule5 come il cambiamento in un gene 8i geni sono unit' ereditarie contenute nell%acido nucleico delle cellule5 ognuno contenente un"istru&ione% per l%attivit' della cellula stessa9. <olti anni dopo l%esposi&ione al !attore cancerogeno ha luogo la %tras!orma&ione%: "le cellule5 piuttosto bruscamente5 mostrano le propriet' caratteristiche dei tumori e cominciano a proli!erare". Che cosa sia successo all%interno della cellula nel !rattempo sconcerta ancora gli esperti: H=uasi nulla si sa sulle muta&ioni cellulari nella preneoplasiaI5 dice <augh. : tuttavia chiaro a suo avviso che5 Hin molti casi 8!orse nella maggioran&a95 le cellule preneoplastiche si restaurano e %spontaneamente% tornano alla saluteI. 6n altre parole5 di!ese insite nell%organismo 8che5 come abbiamo visto5 devono dipendere dalla nutri&ione9 sono in grado di rendere reversibili i mutamenti delle cellule causati dagli agenti cancerogeni e prevenirne pertanto la tras!orma&ione !inale in cellule cancerose. )ltre cellule alterate5 si pensa5 possono essere distrutte dal sistema di!ensivo del corpo. 4i sono sempre maggiori prove che la vitamina ) . un elemento chiave in Euest%a&ione protettiva. La pi3 %decisiva scoperta% e la pi3 convincente per gli scien&iati . la constata&ione che "molti cancerogeni sono molto pi3 potenti in animali da tempo carenti di vitamina )". : pertanto possibile5 secondo il dottor <augh ed altri ricercatori partecipanti al seminario del ational Cancer 6nstitute5 che la vitamina ) Eualche volta agisca ancor prima del danno ini&iale alla cellula. el caso di alcune sostan&e pericolose5 si pensa che la vitamina ) inibisca la loro conversione chimica nell%organismo in sostan&e cancerogene attive.

L0a!ione anticancero*ena =ualche volta5 come abbiamo gi' osservato5 la vitamina pu; inibire la crescita cancerosa5 anche dopo che la cellula si . tramutata in maligna. La vitamina ) "pu; provocare regressioni nei carcinomi delle cellule sEuamose e basali 8tumori epiteliali9 dei topi e degli esseri umani"5 scrive il dottor <augh. 6l vero modo in cui la vitamina ) %!un&iona% nel combattere il cancro . ancora poco chiaro. Le ricerche ci !anno pensare che parte della sua a&ione anticancerogena consista nell%indebolimento dell%adesione dei cancerogeno al materiale genetico della cellula5 l%acido nucleico 2 )5 che contiene i geni. Poich si crede che nella perdita del controllo della cellula sulla proli!era&ione sia implicato un disturbo genetico5 tale indebolimento aiuterebbe la cellula nello %spontaneo ritorno alla salute%5 come si esprime il dottor <augh. ?gli cita vari esperimenti da cui risulta che "vari agenti cancerogeni si uniscono molto pi3 strettamente al 2 )" in colture derivate da animali carenti di vitamina ). 4i . poi la possibilit' che i composti della vitamina ) "stimolino in Eualche Ynodo il sistema immunitario a una maggiore e!!icien&a nel contrastare la !orma&ione maligna". Come gli scien&iati hanno compreso in anni assai recenti5 certe cellule bianche 8leucociti9 del sistema immunitario5 elaborate al passaggio attraverso il timo5 riconoscono le cellule cancerogene come %corpi estranei% e tentano di rigettarle. <olti !armaci hanno e!!etto anticancerogeno in Euanto stimolano Euesta rea&ione immunitariaD secondo il dottor <augh la vitamina ) ha mostrato di centuplicare Euest%a&ione antitumorale di tali !armaci. ) Euesto punto va anche ricordato che la vitamina ) pu; esaltare Euesta rea&ione immunitaria contro i tumori proteggendo l%integrit' del timo stesso. egli animali sperimentali5 Euesta piccola ghiandola 8situata nel torace9 si riduce via via che si sviluppano i tumori5 in seguito all%inie&ione di virus tumorali 8<artin Tisblatt e coll.5 American Journal of 3linical $utrition, agosto (;>:, p. ZZ649. =uando agli animali si somministrano successivamente !orti dosi di vitamina )5 ri!eriscono i ricercatori5 entrambi Euesti !enomeni regrediscono: i tumori si riducono e il timo ritorna di dimensioni normali. "La vitamina )" essi deducono5 "sembra non agire direttamente come sostan&a antitumorale5 ma piuttosto in!luire nel processo di rigetto del tumore". 6n altre parole5 una !orte rea&ione immunitaria di rigetto del tumore dipende da un timo sano5 che a sua volta dipende da un adeguato ri!ornimento di vitamina ). =ualunEue siano le scoperte !uture circa il modo in cui la vitamina ) agisce contro il cancro5 sembra indubbio che essa contribuisca notevolmente alle nostre di!ese naturali contro le cellule maligne.

LE VITAMINE B Capitolo 23 TIAMINA8 O VITAMINA BA LOimportan&a !ondamentale della tiamina per la salute deriva dal ruolo che essa svolge nel processo di ossida&ione5 che ha luogo ininterrottamente in ogni singola cellula dell%organismo. L%en&ima responsabile di Euesto processo richiede un collaboratore 8in Euesto caso la tiamina9 per !un&ionare bene. 6l !un&ionamento del tessuto nervoso dipende specialmente dall%ossida&ione dei carboidrati5 cosicch il tessuto nervoso . il primo a rivelare gli e!!etti della caren&a di vitamina 71. 6 La tiamina .

necessaria anche per la crescita. *li animali di laboratorio privati di tiamina si sviluppano pi3 lentamente e non raggiungono le dimensioni di Euelli nutriti con una dieta abbondante di Euesta vitamina. La tiamina stimola l%appetito e migliora il !un&ionamento del sistema digerenteD toni!ica i muscoli dello stomaco e dell%intestino e spesso . stata usata con successo per guarire casi di costipa&ione ostinata. 6l buon !un&ionamento della transchetolasi dei globuli rossi5 un en&ima attivo nel metabolismo del sangue5 necessita assolutamente di tiamina. 6n e!!etti5 i medici provano la caren&a di tiamina controllando l%attivit' della transchetolasi dei globuli rossi. 1e Euesta attivit' . lenta5 il medico comprende che il pa&iente ha bisogno di pi3 tiamina per tutte le !un&ioni normali del suo organismo. II /attore de# -eri--eri =ueste in!orma&ioni elaborate e dettagliate circa il ruolo biochimico della vita mina 71 sono relativamente recenti. -uttavia5 che la tiamina !osse un elemento essen&iale della dieta . gi' noto da tre Euarti di secolo. aturalmente non la si chiamava tiamina e non si aveva idea di che cosa consistesseD si sapeva solo che doveva esistere. Bu nel 1+,#5 nelle 6ndie @landesi5 che il dottor Christian ?iUJman scoprC che si poteva provocare nei polli la polinevrite 8beriFberi negli esseri umani95 limitando la loro dieta al riso brillato5 invertire il processo e guarirli somministrando loro riso integrale. )ltri scien&iati scoprirono presto che il beriFberi nell%uomo5 come analoghe malattie negli animali5 poteva essere guarito e addirittura prevenuto sostituendo con il riso gre&&o Euello ra!!inato. =uesti primi ricercatori parlarono di una "sostan&a protettiva" contenuta nella buccia del riso e nel 1,11 un chimico polacco us; il termine "vitamina" per indicare Euesta sostan&a5 coniando cosC il termiF ne ora tanto popolare. 1oltanto nel 1,265 tuttavia5 la tiamina !u isolata chimicamente nello stesso laboratorio dove il dottor ?iUJman aveva !atto la sua prima scoperta. @ggi . noto che il beriFberi5 che pu; causare paralisi5 seri disturbi cardiaci5 circolatori ed epatici5 e per!ino la morte5 . provocato da una grave mancan&a di tiamina. =uesta caren&a pu; esser provocata da una dieta costante a base di riso brillato5 che abbia cio. perso tutta la tiamina nel processo di ra!!ina&ione. Bortunatamente5 eccetto che in caso di estremo danno organico5 la semplice terapia a base di tiamina provoca guarigioni clamorose5 anche a uno stadio avan&ato di beriFberi. 1ul 3anadian #edical Association Journal, per esempio5 Keiss e KilJins hanno annunciato una notevole rea&ione positiva5 un%ora e me&&o dopo un%inie&ione di 3# mg di vitamina 715 in un pa&iente che giaceva in coma pro!onF do per beriFberi e collasso cardiaco. La terapia continuata di vitamina 71 gli aveva salvato la vita. La caren!a di /iamma o**i )nche se il beriFberi . ormai diventato raro5 tuttavia non . sconosciuto. 1econdo Euanto riportato in Food and #an 8Sohn KileR and 1ons5 6nc.5 eM NorJ5 (;<@=, a cura della dottoressa <iriam ?. LoMemberg5 gi' a capo del 2epartment o! Boods and utrition della PennsRlvania 1tate /niversitRD "il beriFberi non . limitato soltanto a Euelle popola&ioni del mondo che mangiano riso. : stato riscontrato nel Labrador e nella penisola di -erranova e5 in casi isolati5 negli 1tati /niti presso istitu&ioni dove pane bianco e &ucchero ra!!inato erano componenti base della dieta". *li autori di Food and #an proseguono chiedendosi: Hche cosa accade a chi riceve tiamina5 ma non in dosi su!!icienti0 Ci; pu; accadere in Eualsiasi paeseD Euesta situa&ione . de!inita come caren&a subclinica5 intendendo con ci; che la scarsit' nella dieta non . tale da causare una malattia de!inita5 ma

che il Euantitativo non . tuttavia su!!iciente per una buona salute... ?sperimenti di dietetica5 in cui si registravano la Euantit' e il tipo di alimenti consumati da individui singoli o da !amiglie5 valutando il contenuto nutritivo di tali diete5 hanno rivelato che molti gruppi non ricevono su!!icienti Euantitativi di tiamina 8o di altre sostan&e nutritive95 bench non si riscontrino sintomi appariscenti di malattiaI. Perc.< occorre +i; tiamina Per molte ragioni5 noi potremmo non ricevere adeguate Euantit' di tiamina. : vero che non siamo nella deplorevole situa&ione delle popola&ioni risoFdipendenti colpite da beriFberi5 ma la dieta media americana non d' alcuna garan&ia contro una caren&a di tiamina. "6 cereali in grani sono una buona !onte 8di tiamina9 "5 scrive la dottoressa LoMenberg in Food and #an, "ma la tiamina risiede nel germe e nella corteccia esterna5 cosicch i cereali ra!!inati5 come il riso brillato e la !arina5 hanno perso la loro tiamina". 6 peggiori crimini commessi contro il riso in nome della civilt' sono gli stessi perpetrati contro il !rumento Euando viene macinato. 6l riso scuro originario5 cosC come ci proviene dalla pianta5 contiene proteine5 amidi5 grassi5 minerali e vitamine5 soprattutto nella crusca e nel germe. =uando il riso viene brillato per pulirlo e ra!!inarlo5 Eueste importanti sostan&e nutritive vengono alterate in senso negativo. 6l riso scuro contiene circa 6,;: mg di tiamina per ogni 1## g5 mentre 1## g di riso bianco contengono solo 7,<7 mg di tiamina. 6l !rumento subisce una perdita analoga. )nche Euando la !arina bianca viene %arricchita%5 il suo contenuto di tiamina . minore di circa il 67M rispetto al grano integrale. @ltre ai cereali interi5 altre ricche !onti naturali di tiamina sono il lievito di birra5 il !egato5 la carne di maiale e le verdure !resche. <a spesso Euesti cibi non sono tra i principali generi di consumo. Le verdure !resche5 per esempio5 sono diventate una rarit' in molte case. 6noltre5 oggi si mangia molta pi3 carne di man&o che nel passato5 a scapito della carne di maiale. 1i mangiano anche meno !rattaglie come cuore e !egato. Ci; produce una !ortissima di!!eren&a nell%assun&ione di tiamina5 poich la maggior parte dei tagli del maiale contiene dieci volte pi3 tiamina della carne di man&oD il cuore di man&o contiene otto volte pi3 tiamina del muscolo5 mentre il !egato ne contiene da Euattro a cinEue volte di pi3. La !arina di avena . un%ottima !onte di tiamina 8in e!!etti5 due uova !orniscono5 solo circa un ter&o della tiamina contenuta in una ciotola di !arina d%avena9. Patate e !agioli erano consumati un tempo in maggior Euantit' rispetto a oggi ed entrambi sono ottime !onti di tiamina. on . perci; a!!atto misterioso perch molte persone oggi non ricevono su!!iciente tiamina. Ci; . la logica conseguen&a di un mutamento di abitudini alimentari. Food and #an d' anche altre ragioni che spiegano perch l%assun&ione di tiamina pu; essere scarsa: "la tiamina ha la propriet' chimica di essere solubile in acEua e di venire distrutta da alte temperature e da alcuni agenti chimici5 tra cui la soda usata nella lavora&ione industriale dei cibi. ?ssendo idrosolubile5 la tiamina pu; andare perduta Euando5 per la cottura delle verdure o del riso5 si usa molta acEua5 che poi si getta via. L%idrosolubilit' della tiamina spiega perch si dovrebbero mangiare tutti i giorni alimenti contenenti tiaminaD Euesta vitamina non . immaga&&inata nell%organismo e la Euantit' in eccesso viene espulsa". La nece$$it7 di tiamina +&> "ariare La necessit' di tiamina pu; variare secondo le circostan&e. Poich la tiamina . usata nel processo di ossida&ione dei carboidrati5 il consumo eccessivo di &uccheri e di amidi provoca una maggior necessit' di tiamina. 2i conseguen&a5 nutrirsi con riso brillato o con pane bianco non arricchito o patate bollite

con troppa acEua5 che poi viene scartata5 instaura un circolo vi&ioso. on solo la tiamina . espulsa o distrutta nella prepara&ione5 ma poich Euesti alimenti sono tutti amidacei5 l%organismo abbisogna di pi3 tiamina di Euanta gliene occorrerebbe se non avesse ingerito tali alimenti. el suo libro $e+er #ethods of $utritional !iochemistr" 8)cademic Press5 eM NorJ5 (;<>=, il dottor <Rron 7rin dice che dosi supplementari di tiamina sono necessarie Euando si usano antibiotici per un lungo periodo5 in casi di grave diarrea e "in ogni altra situa&ione che in!luisca negativamente sull%assorbimento eWo sull%utili&&a&ione della sostan&a nutritiva". )nche la gravidan&a5 l%allattamento5 gli stati !ebbrili5 le opera&ioni chirurgiche e altre situa&ioni di a!!aticamento richiedono maggiori dosi di tiamina5 cosC come un%aumentata attivit' !isica. 6l Comitato per l%alimenta&ione del ational >esearch Council raccomanda (,9 mg di tiamina al giorno per un soggetto adulto sedentario di sesso maschile e 6,: mg per uno molto attivo. Le persone an&iane sembrano necessitare di un maggior Euantitativo di tiamina. 6l bollettino della eM NorJ )cademR o! 1cience (.he %ciences, vol. (, n. ;= d' noti&ia di una signi!icativa ricerca della dottoressa Pelen C. @lden: "in un esperimento con un gruppo di donne di et' variabile dai 96 ai >9 anni e un altro gruppo tra i (; e i 6( anni5 tutti i soggetti consumarono la stessa Euantit' di tiamina5 ma le donne pi3 an&iane la espulsero in Euantit' minore che non le pi3 giovani 8cio. ne avevano utili&&ata di pi39. 6noltre5 Euando entrambi i gruppi !urono privati in certa misura di tiamina5 nelle donne pi3 an&iane i sintomi di caren&a comparvero pi3 rapidamente". 6 soggetti pi3 gravemente minacciati dalla caren&a di tiamina sono probabilmente gli alcoli&&ati. /n esperimento controllato5 e!!ettuato su venti alcoli&&ati gravi (American lournal of 3linical $utrition, novemBre 1,6+9 rivel; "un indebolimento molto signi!icativo della capacit' di assorbimento della tiamina" negli alcoli&&ati in con!ronto con i soggetti di controllo alcoli&&ati. li dottor P. ). -omasulo e i suoi colleghi spiegarono che gravi malattie del !egato provocano una ridotta tras!orma&ione della tiamina in !os!atotiamina utili&&abile. ?ssi sottolineano inoltre che5 nei pa&ienti alcoli&&ati5 la cui assun&ione di tiamina . appena su!!iciente5 il cattivo assorbimento della tiamina . tale da causarne la caren&a. : chiaro che i !orti bevitori di alcool dovrebbero prendere pi3 tiarnina del minimo indispensabile. A$$ic&rate"i #a "o$tra ra!ione di tiamina 4i sono due modi per assicurarsi di ricevere tutta la tiamina necessaria: uno consiste nel consumare giornalmente un%abbondante Euantit' di cibi contenenti tiamina. Ci; signi!ica includere nella dieta giornaliera alimenti come !arina di avena o riso integrale5 !rattaglie di bovini o maiale5 patate5 !agioli5 piselli e asparagi. <a molte persone non mangiano o non vogliono mangiare Euesti alimenti ogni giorno. Ci; . vero in modo particolare per chi si preoccupa della linea. <olta gente oggi5 attenta alla salute5 !a consistere la propria dieta esclusivamente in alimenti Euali la carne magra di man&o5 i !ormaggi magri5 l%insalata5 i succhi di !rutta e altri cibi poveri di calorie e tutti scarsi anche di tiamina. Per Eueste persone5 la tiamina . disponibile in supplementi concentrati di lievito di birra5 !egato essiccato e germi di grano5 o in vari supplementi vitaminici. =ueste !onti alimentari !orniscono tutta la tiamina necessaria 8e le altre vitamine 79 sen&a bisogno di mangiar !agioli o !arinate d%avena tutti i giorni. : pi3 utile prendere la tiamina nei supplementi che contengono l%intero complesso 75 poich si . visto che le vitamine 7 agiscono meglio Euando agiscono insieme. : per Euesta ragione che gli alimenti %arricchiti%5 nei Euali tutte le vitamine 7 sono state eliminate per aggiungervene solo Eualche surrogato sintetico5 non danno garan&ie per una nutri&ione completa. on esiste il rischio di prendere troppa tiamina5 poich le Euantit' eccedenti di Euesta sostan&a idrosolubile vengono semplicemente espulse. <egadosi di tiamina sono state usate con successo nella terapia della miastenia grave5 nella prima !ase della sclerosi multipla e inoltre5 congiuntamente alle

altre vitamine del gruppo 75 nella cura di numerosi disordini mentali e nervosi e per!ino dell%alcolismo5 serripresen&a e!!etti collaterali. 2osi cosC abbondanti sono da prendersi tuttavia soltanto sotto il controllo del medico. Capitolo 2$ SODDISFARE LE NECESSIT2 DEI NERVI 6n un articolo apparso sul Journal of Applied $utrition 8primavera 1,7(95 si a!!erma che una caren&a di tiamina provoca una dis!un&ione del sistema nervoso centrale5 una degenera&ione dei nervi peri!erici 8nervi della pelle e vicini alla super!icie del corpo9 e mutamenti strutturali nei nervi intramuscolari. La tiamina . di primaria importan&a per le rea&ioni en&imatiche5 che !orniscono energia ai nervi e al cervello e anche per la !orma&ione dell%acetilcolina5 un composto operante nella trasmissione degli impulsi nervosi. li beriFberi5 la malattia causata da grave caren&a di tiamina5 . !ondamentalmente una malattia del sistema nervoso. La de!ini&ione medica del beriFberi polineurite, che signi!ica %molti diversi disturbi dei nervi%. ?sistono due !orme di Euesta malattia. ella prima5 i tessuti muscolari si deteriorano e la paralisi5 cominciando dalle gambe5 si espande al resto del corpo. ella seconda !orma5 compaiono edemi alle gambe e alle braccia che si estendono poi al tronco5 mentre il cuore5 sovra!!aticato nel tentativo di pompare il sangue nel corpo rigon!io5 s%ingrossa e !inisce per cedere. La sindrome di KernicJe . un%altra malattia attribuita a grave caren&a di tiamina. 6 sintomi consistono in stato con!usionale e completa perdita dell%orientamento. 1e la caren&a persiste5 il pa&iente pu; perdere il coordinamento dei movimenti volontari e i muscoli dell%occhio possono rimanere parali&&ati. 1ia il beriFberi che la sindrome di KernicJe possono guarire con !orti dosi di tiamina5 se non si sono veri!icati danni permanenti al sistema neuromuscolare. I danni cere-ra#i +o$$ono "eri/icar$i +rima de##a com+ar$a di $intomi *ra"i /na caren&a di tiamina pu; cominciate a provocare danni molto prima che compaiano sintomi evidenti l' dove la caren&a stessa . pi3 dannosa5 vale a dire nel cervello. 6n certe cellule dei peduncolo cerebrale di ratti nutriti con una dieta carente di vitamina 715 ben presto si riscontrarono danni: una rela&ione su Euesto inEuietante !enomeno . apparso su $utrition *evie+s 8!ebbraio 1,6,9. /n aspetto signi!icativo di Eueste scoperte5 come spiegano i curatori5 . la comparsa di lesioni in una !ase relativamente precoce dello stato di caren&a. Precedentemente5 usando microscopi meno potenti5 i ricercatori avevano osservato altera&ioni patologiche nelle cellule nervose del cervello 8e altrove95 ma solo Euando la malattia era in uno stadio avan&ato. -uttavia5 nella serie di esperimenti ri!eriti da $utrition *evie+s 8esperimenti condotti in pi3 laboratori per un periodo di alcuni anni9 i microscopi elettronici avevano rivelato che Eualche danno5 anche se lieve5 interviene prima5 pi3 esattamente Euando nei ratti di laboratorio si osservano i primi segni di posture anormali e scarso eEuilibrio. =ueste prime lesioni non avvengono nelle cellule nervose stesse5 ma piuttosto nelle cellule della nevroglia 8tessuto di sostegno del sistema nervoso9. )lmeno nel caso dei ratti5 le lesioni cerebrali si sono gi' !ormate Euando gli animali mostrano segni di caren&a che vadano oltre la mancan&a di appetito e la perdita di peso. La $utrition *evie+s sinteti&&a: "precoci lesioni per caren&a acuta di tiamina... coincidono con l%instaurarsi di sintomi neurologici". : stato spesso osservato 8molto prima della comparsa del beriFberi5 che segnala una massiccia caren&a di 719 che un%insu!!icien&a di tiamina pu; produrre vaghi e relativamente leggeri sintomi mentali5 che

ben pochi medici associano con problemi dietetici. 1i consideri che "studi recenti hanno mostrato che una caren&a di tiamina5 insu!!iciente a causare il beriFberi5 pu; produrre turbe psichiche. onostante l%arricchimento odierno del pane e della !arina5 molta gente si trova probabilmente al limite minimo del contenuto di tiamina" 8da un articolo di <. >. Kilder5 Journal of American #edical Association, (<6(>, (;9<, riassunto in Fnvironmental Pollution and #ental Aealth, a cura di Killiams e coil.5 6n!ormal >esources Press5 2ivision PernerFCompanR5 Kashington 2. 3., (;>:=. ?siste insomma la possibilit' che irreparabili danni al cervello siano provocati da una caren&a di vitamina 71 prima che i sintomi ne divengano evidenti ed . sen&%altro prudente assicurarsi un%adeguata assun&ione di tiamina attraverso supplementi dietetici. Primi $intomi di caren!a di tiamina 6 primi sintomi di caren&a di tiamina sono ingannevolmente banali. )rthur ? Kagner e Aarl BolJers5 nel loro libro 4itamins and 3oen4"mes 8[ohn KileR5 6nterscience Publ.5 eM NorJ95 descrivono i primi sintomi della malattia come %stanche&&a5 perdita di peso e anoressia: -ipicamente5 il soggetto la cui dieta . povera di vitamina 71 manca di energia ed . costantemente stanco5 non dorme e non mangia a su!!icien&a. 6 conoscenti notano la sua irritabilit'. 1e lo stato di caren&a peggiora5 si sviluppano segni ancora pi3 pronunciati5 come5 ad esempio5 memoria di!ettosa e scarsa concentra&ione. 6l soggetto diviene emotivamente instabile5 con rea&ioni eccessive alle normali situa&ioni di stress. 1o!!rir' probabilmente di stitiche&&a5 con vaghi dolori all%addome e al torace. Come nel caso dei ratti5 i disordini neurologici gi' presenti si mani!estano chiaramente se la caren&a si aggrava. 6l pa&iente avvertir' bruciori e !ormicolii alle dita e alla pianta dei piedi5 mentre i polpacci diverranno !laccidi. Come mi*#iorare #0atti"it7 menta#e Bortunatamente5 non tutta la ricerca sulla tiamina verte sulla caren&a. /no dei settori pi3 stimolanti riguarda la possibilit' che un supplemento di tiamina possa stimolare l%attivit' mentale. el loro libro Diet and Disease 8>odale 7ooJs5 ?mmaus5 PennsRlvania5 (;<@=, ?. CherasJin5 K. <. >ingsdor! e S. K. ClarJ descrivono un esperimento in Euesto campo5 condotto dalla dottoressa >uth B. Parrell del 2ipartimento di Psicologia pedagogica presso la Columbia /niversitR. La dottoressa Parrell sele&ion; due gruppi di raga&&i di un or!anotro!io5 di et' variante dai ; ai (; anni. 6 gruppi erano molto simili per Euanto riguardava et'5 sesso5 peso5 livello educativo e capacit' mentali. )l primo gruppo !u data una compressa contenente 6 mg di tiamina al giorno5 mentre l%altro riceveva un placebo. =uesto procedimento continu; per un anno. L%esperimento era %a doppio cieco%: i raga&&i non conoscevano la natura delle compresse che ricevevano5 n la conoscevano i ricercatori5 assicurando in tal modo la massima obiettivit'. 1olo dopo la completa raccolta dei risultati5 la dottoressa Parrell e i colleghi compararono i dati del gruppo sperimentale con Euelli del gruppo di controllo5 gi' sottoposti a un test all%ini&io dell%esperimento. Burono usati vari tipi di test5 ognuno elaborato per misurare un dato aspetto di rea&ione mentale. 6n tutti i tipi di test5 il gruppo sperimentale mostr; un sorprendente miglioramento in paragone al gruppo di controllo. "La percentuale di miglioramento"5 commentano gli autori5 "andava approssimativamente dal 69M al :6M. : chiaro dunEue che le capacit' mentali nei raga&&i a dieta presumibilmente normali possono essere notevolmente accresciute con l%uso di supplementi dietetici". La vivacit' mentale signi!ica stabilit' emotiva5 serenit' e gusto per la vita. =uesti impareggiabili valori5 come abbiamo visto5 vengono minacciati Euando scarseggia l%apporto di tiamina nella dieta5 mentre

Euando abbonda vengono tutelati e ra!!or&ati.

Capitolo 2( LA TIAMINA (A UN RUOLO IMPORTANTE NELLA FUN1IONE CARDIACA 6 ricercatori sanno da tempo come la tiamina sia essen&iale per un cuore sano. 6n .he Avitaminoses 8Killiams and KilJins CompanR5 7altimore5 <arRland5 1,$$95 Kalter P. ?ddR e *ilbert 2alldor! a!!ermano: "la caren&a di tiamina indebolisce la !un&ione cardiaca5 aumenta la tenden&a ai ristagni !luidi eLtravascolari e porta a un arresto cardiaco terminale". *li autori riportano come il !amoso medico ricercatore 1ir >obert <cCarrison produca altera&ioni cardiache nei piccioni5 nutrendoli con una dieta povera di tiamina. ?ddR e 2alldor! descrivono un altro esperimento5 nel Euale si provocava nei piccioni una congestione cardiaca5 che successivamente veniva curata con tiamina. <olti esperimenti su animali di laboratorio hanno provato la rela&ione tra caren&a di tiamina e malattie di cuore. 66 dottor ?arl ?. )ldinger5 della 1cuola di <edicina di -ulane5 ha descritto gli stress osservati nei ratti tenuti per Euattro settimane a una dieta priva di tiamina (3irculation *esearch, mar&o 1,639: i tessuti cardiaci mostravano una marcata perdita 86,Q9 di tensione ed elasticit' nel periodo della caren&a provocata5 mentre gli animali sviluppavano un battito cardiaco irregolare. 6l dottor )ldinger trov; che se ai ratti veniva somministrata tiamina nelle !asi ini&iali di caren&a5 il ritmo cardiaco tornava rapidamente alla normalit'5 ma se la caren&a durava cinEue settimane o pi35 il cuore subiva danni irreparabili e i topi morivano. 6l dottor )ldinger crede che la tiamina sia necessaria agli en&imi che !orniscono energie al cuore e conclude che il diminuito battito cardiaco e l%abbassamento della tensione nel muscolo cardiaco possono essere attribuiti a un%insu!!iciente produ&ione energetica per il cuore. /n pi3 recente esperimento sui ratti ha con!ermato il ruolo di coen&ima della tiamina nella produ&ione energetica per il cuore. 6l dottor Sames 7. 1utherland e i suoi colleghi del 2ipartimento di Barmacologia nella 1cuola di <edicina dell%/niversit' di @ttaMa hanno usato ratti nutriti a coppie per determinare l%e!!etto della mancan&a di tiamina sul P2P e sul 2FA*2P5 due en&imi che ri!orniscono il muscolo carF diaco di energia metabolica. 6 ratti tenuti a una dieta priva di tiamina sviluppavano battiti cardiaci pi3 deboli5 ingrossamento del cuore e morivano poi di in!arto cardiaco. 1econdo un rapporto sull%esperimento pubblicato nel Journal of $utritional %cience and 2itaminolog" 8vol. 2#5 1,7$95 "La comparsa e la gravit' sia della brachicardia 8anormale rallentamento dei battiti cardiaci9 che della megalocardia 8cuore ingrossato9 proseguono parallelamente alla diminuita attivit' della piruvatodeidrogenasi e 2FchetoglutaratoFdeidrogenasi 8P2P e 2FA*2P9 nel cuore. : evidente Euindi che la tiamina . un coen&ima essen&iale per il metabolismo energetico del cuore. Caren!a di tiamina ne##e "itamine cardiac.e on tutte le ricerche sul ruolo della tiamina nei decessi per turbe cardiache si sono limitate agli animali di laboratorio. /n gruppo di medici5 in un rapporto pubblicato su $utrition *evie+s 8ottobre 1,((95 ha misurato il contenuto di tiamina nel muscolo cardiaco5 nel !egato e nei tessuti renali in 12 pa&ienti deceduti in seguito ad arresto cardiaco5 con sintomi di varie gravi malattie organiche del cuore. =uesti tessuti5 con!rontati con altri simili provenienti da 1# pa&ienti sani di cuore e morti per altre cause5 rivelavano un sistematico abbassamento nel contenuto medio di tiamina rispetto al gruppo di

controllo. La tiamina totale nei %non cardiaci% era 1537 mcg per grammo di tessuto5 contro #56# mcg dei soggetti cardiaci. La rivista commentava cosC il rapporto: "per la natura stessa dello studio . stato presuF mibilmente impossibile agli autori ottenere dati anamnestici circa il regime dietetico dei pa&ienti cardiaci e del gruppo di controllo nel periodo precedente alla morte5 in modo da poter procedere a un con!ronto. 1embra valido il presupposto che i pa&ienti deceduti per gravi malattie cardiache non si siano nutriti adeguatamente per un periodo considerevole prima della morte. on si . potuto accertare se le caren&e riscontrate !ossero su!!icienti a pregiudicare il metabolismo del muscolo cardiaco5 anche se5 come indicano gli autori5 Euesti sintomi di insu!!iciente apporto di tiamina certamente lo suggeriscono". Meno tiamina8 +i; di$t&r-i cardiaci ?. CherasJin5 pro!essore e presidente del 2ipartimento di 1tomatologia del Centro <edico dell%/niversit' dell%)labama5 insieme con i suoi collaboratori ha !atto un passo avanti nella ricerca sulla rela&ione tra l%assun&ione di tiamina e i disturbi cardiaci negli esseri umani viventi (Journal of the American 5eriatrics %ociet", novembre 1,679. 61 dottor CherasJin ha raccolto un gruppo di dentisti con le rispettive mogli5 7$ in tutto5 sottoponendoli alle domande standardi&&ate del Cornell <edical 6ndeL Kealth =uestionnaire5 sui sintomi cardiovascolari: Hsente dolori al cuore o al petto0ID H)vverte spesso colpi al cuore0ID H6 disturbi cardiaci sono presenti nella sua !amiglia0HD H>imane sen&a !iato molto prima di altri0I5 ecc. 2ei 7$ soggetti5 il $$Q lamentava almeno un sintomo cardiovascolare5 mentre il 1253Q ha risposto %sC% a due o tre domande5 che possono indicare problemi cardiovascolari. )l !ine di comparare i disturbi cardiovascolari con il consumo di tiamina5 i soggetti !urono suddivisi in due sottogruppi eguali: 37 consumavano dai #513 ai #5,1 mg di tiamina al giorno5 i restanti 375 dai #5,2 ai 25,( mg di tiamina al giorno. Con!rontando i due gruppi5 risult; che i soggetti con il minor consumo di tiamina denunciavano almeno il doppio di sintomi cardiovascolari rispetto ai soggetti con un consumo maggiore. Car-oidrati8 tiamina e di$t&r-i cardiaci La rela&ione tra un alto consumo di carboidrati e un alto tasso di malattie cardiache . sempre pi3 evidente. 6 carboidrati responsabili dell%aumento di malattie cardiache sono Euelli che contengono calorie %vuote% dello &ucchero ra!!inato e dei cereali ra!!inati. La tiamina5 sensibilmente carente nei pa&ienti con disturbi cardiaci5 . una vittima certa del contenuto eccessivo di &ucchero nell%organismo. : possibile che una dieta povera di tiamina e ricca di carboidrati ra!!inati porti a disturbi di tipo cardiaco. Conscio di Euesta possibilit'5 il dottor CherasJin !ece un%indagine supplementare sul consumo di tiamina e di carboidrati in rela&ione con i disturbi cardiaci (.he Cnternational Journal for 2itamin *esearch, vol. :> n. &, (;<>=. /sando gli stessi >& soggetti5 li divise ancora in due sottogruppi uguali5 secondo il consumo di tiamina. 6 soggetti !urono Euindi distinti in gruppi5 secondo il consumo di carboidrati elaborati e non. =uando tutti Euesti gruppi !urono messi a con!ronto5 risult; che i soggetti con il pi3 alto numero di disturbi cardiaci avevano anche il maggior consumo di carboidrati elaborati e il minor consumo di tiamina. 6l dottor CherasJin commentava: Hva sottolineato che le interrela&ioni Eui osservate non proF vano5 di per se stesse5 una rela&ione causaFe!!etto. -uttavia5 . degno di nota il !atto che Euesti dati sono coerenti con altri rapporti che indicano una rela&ione tra il consumo dei carboidrati e le malattie

cardiacheI.

Capitolo 26 IL RUOLO DELLA RIBOFLAVINA BVITAMINA BCD NELLA SALUTE UMANA

2al 1+7,5 molto prima che le propriet' delle vitamine !ossero scoperte5 la ribo!lavina era riconosciuta come pigmento del latte5 indicata talvolta come %en&ima giallo antico%. el 1,33 la ribo!lavina !u identi!icata e isolata in !orma pura dal dottor Paul *RorgR e altri. 2opo poco5 la sua importan&a e signi!icato come !attore essen&iale della crescita !u dimostrata dai ricercatori. La ribo!lavina . un costituente !ondamentale dei tessuto vivente e svolge un ruolo importante nel metabolismo proteico. 1e Euesta vitamina non . disponibile5 non si possono !ormare nuovi tessuti n riparare i tessuti danneggiati. L%importan&a della ribo!lavina nell%alimenta&ione deriva dalla sua rea&ione con le proteine per !ormare gli en&imi !lavoproteici5 che entrano in una vasta gamma di rea&ioni metaboliche. /na volta nell%organismo si tras!orma in due coen&imi5 l%B< 8!lavina mononucleotide9 e 6%B)2 8!lavina

adenindinucleotide9. 1ia l%B< che l%B)2 sono per lo pi3 attivi nel !egato5 la !onte della maggior parte di en&imi del corpo. el !egato5 Euesti coen&imi sono vitali alla !orma&ione degli en&imi ossidanti5 che controllano vari processi dell%organismo. CosC come la tiamina5 la ribo!lavina entra nel processo di utili&&a&ione degli alimenti. La tiamina . usata dall%organismo nell%ossida&ione dei carboidrati5 mentre la ribo!lavina presiede al metabolismo dei lipidi5 come gli acidi grassi. 6 lipidi5 allo stesso modo delle proteine e dei carboidrati5 sono tra i principali componenti strutturali della cellula vivente e !anno parte nel metabolismo energetico. La ribo!lavina . necessaria per il metabolismo del tripto!ano5 un amminoacido naturale5 componente essen&iale per una crescita ottimale nell%in!an&ia e per un giusto eEuilibrio a&otato degli adulti. L%organismo tras!orma il tripto!ano in niacina Euando . necessario e la ribo!lavina . indispensabile a!!inch Euesta tras!orma&ione avvenga. La ribo!lavina . inoltre un componente del pigmento retinico dell%occhio5 dove partecipa al processo di adattamento alla luce. 6l !atto che la ribo!lavina %!a bene agli occhi% . noto da tempo ed . dimostrato dal !atto che una caren&a di ribo!lavina pu; produrre arrossamento degli occhi5 congiuntiviti e anche cateratte. Di$t&r-i da caren!a di "itamina BC La caren&a di ribo!lavina produce una tipica patologia delle labbra5 della lingua5 degli occhi e della pelle. Le labbra sono anormalmente rosse o troppo pallide. 1ono inoltre !reEuenti ulcera&ioni e dolorose !essura&ioni agli angoli della bocca. Lesioni di tipo sEuamoso si possono sviluppare nelle regioni del naso5 delle guance5 del mento e Eualche volta ai lobi delle orecchie. Possono anche venire attaccati lo scroto o la vulva. -ra l%altro5 la ribo!lavina . necessaria a Eualche tessuto per l%utili&&a&ione dell%ossigeno. 6n sua assen&a5 piccoli vasi sanguigni si !ormano nello s!or&o che l%organismo compie per portare sangue ossigenato a pi3 stretto contatto con la corneaD il risultato . rappresentato dagli occhi arrossati. ) parte Euesti disturbi5 la caren&a di ribo!lavina causa un grave indebolimento del !egato5 la sede dove si esplica l%attivit' coen&imatica della ribo!lavina. 1econdo un articolo del dottor >ichard 1. >ivlin comparso sul $e+ Fngland Journal of #edicine (6> agosto (;>7=, prove e!!ettuate su animali di laboratorio hanno dimostrato come il !egato aumenti di peso5 in contenuto di grassi e di glicogeno nello stato di caren&a di vitamina 72. Possono inoltre aver luogo altera&ioni strutturali delle cellule del !egato. )ncora pi3 grave . che l%attivit' degli en&imi !lavoproteici5 che controllano processi vitali dell%organismo5 . diminuita da un%insu!!icien&a di vitamina 72. L%anemia . normalmente associata con la mancan&a di !erro o di acido !olico5 ma anche la caren&a di ribo!lavina produce una grave anemia. /na rela&ione su !lood 8aprile (;<9= concludeva che la mancan&a di coen&imi della ribo!lavina impedisce la produ&ione di globuli rossi. 1econdo l%articolo del dottor >ivlin5 l%anemia da caren&a di ribo!lavina pu; essere in parte causata da ridotto metabolismo dell%acido !olico5 in Euanto la mancan&a di vitamina 72 riduce il Euantitativo di Euesto acido disponibile al !egato. La caren!a di "itamina BC +&> re$tare occ&#ta <entre evidenti sintomi di caren&a di ribo!lavina si notano !acilmente5 un danno al !egato pu; rimanere nascosto per Eualche tempo. on meno di!!icile . determinare con esatte&&a la caren&a di ribo!lavina come causa di anemia. 1empre secondo >ivlin5 "anche se gli e!!etti della caren&a di ribo!lavina sono largamente di!!usi nell%organismo5 soltanto pochi di essi possono essere scoperti clinicamente con !acilit'".

/na caren&a di ribo!lavina pu; inoltre causare disturbi alla personalit' sen&a nessun segno clinico apparente di caren&a. 6n uno studio condotto nel laboratorio di ricerche mediche e dietetiche dell%esercito degli 1tati /niti a 2enver5 in Colorado5 sei volontari !urono sottoposti a una dieta carente di ribo!lavina per 9< giorni. =uesti uomini !urono sottoposti a cinEue scale di personalit' tratte dal <innesota <ultiphasic PersonalitR 6nventorR 8<<P69 e a una prova con l%ergogra!o 8!or&a di stretta della mano9 prima e dopo il periodo di caren&a indotta di ribo!lavina. 1econdo un rapporto sull%esperimento5 pubblicato sullAmerican Journal of 3linical $utrition 8!ebbraio (;>:=, "cambiamenti signi!icativi !urono trovati in cinEue scale del <<P6 8ipocondria5 depressione5 isteria5 devia&ione di tipo psicopatico e ipomania9 cosC come sulla !or&a muscolare della mano. =uesti e!!etti sono stati notati dal trentanovesimo al cinEuantaduesimo giorno della limita&ione di ribo!lavina5 in assen&a di Eualsiasi sintomatologia clinica". 6l rapporto concludeva che i cambiamenti di personalit' erano portati dallo stress dovuto alla mancan&a di vitamina 72 e che anche la !or&a muscolare della mano era diminuita per la ridu&ione dell%apporto !lavoproteico ai muscoli. CosC ora sappiamo che se una persona non riceve su!!iciente ribo!lavina5 si stanca !acilmente5 ha scarso appetito5 . nervosa e !orse so!!re di disturbi digestivi. 1e la caren&a . grave5 pu; mani!estarsi attraverso la patologia delle labbra5 della lingua5 degli occhi e della pelle. -uttavia la caren&a pu; portare un certo numero di gravi disturbi del metabolismo e della personalit' sen&a alcun segno clinico mani!esto di caren&a vitaminica. )nche se lo stato di insu!!icien&a non . grave5 la persona pu; sentirsi a!!aticata5 nervosa5 triste5 sen&a rendersi conto che la causa risiede nella mancan&a di vitamina 72. Capitolo 27 ? SUFFICIENTE LA RIBOFLAVINA NELLA NOSTRA DIETA4 ?O possibile che un numero notevole di persone possa oggi so!!rire di un certo grado di caren&a di ribo!lavina0 La dose giornaliera raccomandata per la 72 . di (,> mg5 ma siamo sicuri che ognuno prenda almeno Euesta Euantit'0 Pi3 di un ter&o delle spese alimentari della !amiglia media spesso sono destinate a &ucchero5 sciroppi5 gelatine5 caramelle5 pane e pasticceria. Per Euanto riguarda i prodotti da !orno5 Euesti sono sempre con!e&ionati con !arina bianca alla Euale sono state tolte le sostan&e vitaminiche e minerali nel processo di ra!!inamento. =uasi tutte le !arine ra!!inate sono oggi %arricchite% con ribo!lavinaD il processo di arricchimento restituisce per; solo una !ra&ione delle vitamine naturali e comunEue con composti sintetici. )d esempio5 lo &ucchero bianco dei dolciumi . costituito nel ;;,9M da carboidrati e contiene 1 mg di !erro e #52 mg di rame per ogni 1## gD non vi sono n calcio5 n !os!oro5 n vitamine. on !a Euindi meraviglia che Eualche !orma di malnutri&ione sussista a tutti i livelli. pu; risultare strano che di tutte le varie caren&e Euella della ribo!lavina sia tra le pi3 comuni. <entre la ribo!lavina si trova in diversi alimenti 8lievito5 !egato5 grano integrale5 uova5 !ormaggio5 ortaggi a !oglie verdi5 piselli5 !agiolini e5 per le carni5 muscolo e interiora95 proprio Euesti alimenti sono tra i pi3 trascurati dalla massaia media. )l contrario delle altre vitamine 75 non c%. un maggior !abbisogno di ribo!lavina Euando aumenta il consumo dei carboidrati. La necessit' di ribo!lavina cresce invece con l%aumentare del consumo di proteine5 in Euanto la ribo!lavina . essen&iale per il metabolismo delle proteine nella !orma&ione di nuovi tessuti e nella produ&ione di en&imi !lavoproteici. La ri-o/#a"ina $i di$tr&**e /aci#mente

La ribo!lavina . la vitamina che pi3 !acilmente pu; andare distrutta per la sua sensibilit' alla luce. Considerevoli Euantitativi di vitamina 725 contenuta nei cibi5 vanno perduti Euando sono esposti ai raggi ultravioletti5 specialmente in presen&a di alcali. Ci; . particolarmente importante nel caso del latte5 in Euanto viene irradiato per !ornirgli la vitamina 2 ed . spesso con!e&ionato in vetro o in contenitori di plastica chiara. /n rapporto pubblicato sul Journal of the American Dietetic Association 8giugno (;>9= con!erma che il contenuto di ribo!lavina del latte diminuisce Euando Euesto viene esposto alla luce e conclude: "l%industria del latte e i rivenditori dovrebbero rinnovare gli s!or&i per proteggere il latte e ridurre il deterioramento nutritivo che si veri!ica Euando . esposto alla luce". La ribo!lavina . pure distrutta dalla cottura ed . vulnerabile all%alcool e agli antibiotici all%interno dell%organismo. )nche i contraccettivi orali possono distruggere un certo Euantitativo di ribo!lavina. . 1anpitaJ e L. ChaRutimonJul ri!eriscono su Iancet (& maggio (;>&= che le donne che prendono contraccettivi orali hanno un abbassamento signi!icativo del livello di ribo!lavina rispetto alle donne che non ne !anno uso. 1anpitaJ e ChaRutimonJul concludono che "una somministra&ione pro!ilattica di ribo!lavina potrebbe essere indicata per le donne che prendono contraccettivi orali5 in special modo per le popola&ioni con uno scarso apporto vitaminico nell%alimenta&ione". Do"e tro"are #a ri-o/#a"ina4 on c%. pericolo di prendere un eccesso di ribo!lavinaD il corpo la espelle semplicemente Euando non la usa. Per assicurarsene un apporto adeguato5 le migliori !onti sono i cibi naturali che contengono la ribo!lavina insieme alle altre vitamine 7. 6l grano integrale5 le uova5 gli ortaggi a !oglie verdi5 i piselli5 i !agiolini5 interiora5 !rattaglie e muscolo sono le migliori !onti di ribo!lavina. 6l pesce5 al contrario5 . povero di ribo!lavina in con!ronto alla carne di man&o e al pollo. 6l !egato di man&o . dieci volte pi3 ricco di ribo!lavina in con!ronto al muscolo. elle piante5 la ribo!lavina . contenuta principalmente nella parte verde delle !oglie. 6 !rutti5 in particolare gli agrumi5 contengono insigni!icanti Euantitativi di ribo!lavina.

Capitolo 2+ LA CAREN1A DI RIBOFLAVINA ? UNA CAUSA COMUNE DI DIFETTI CONGENITI Ci !u un tempo5 per citare lo scien&iato inglese 2. P. Koollam di Cambridge5 che il bambino non ancora nato era visto come "Eualcosa di alieno e inumano5 un parassita sicuro e immune dagli stress del mondo esterno5 che !inalmente nasceva al mondo5 intatto e coniato di !resco" (Journal of the 3ollege of 5eneral Practitioners, novembre (;<&=. 1econdo il dottor Koollam5 la tragedia del talidomide ha mutato la nostra visione: "noi oggi sentiamo e sappiamo che5 dal momento dell%impianto e se non proprio da Euello della !econda&ione5 l%embrione si trova in un ambiente che possiede poten&ialmente per lui tutta la pericolosit' di Euello nel Euale entrer' dopo la nascita". )bbiamo appreso che molti !attori ambientali possono determinare nel neonato di!etti congeniti5 una volta creduti esclusivamente conseguen&a dell%ereditariet'. 2i Euesti !attori ambientali5 che hanno in!luen&a sul nascituro5 un%adeguata alimenta&ione della madre . un aspetto elementare e tuttavia vitale. 6l consumo di ribo!lavina dovrebbe essere curato in modo particolare nel predisporre la dieta della gestante5 in Euanto esperimenti di laboratorio hanno mostrato come una caren&a di ribo!lavina nei mammi!eri causi mal!orma&ioni nella progenie. =uesta scoperta . riportata nelle pubblica&ioni

scienti!iche da oltre 3( anni. 1crivendo su %cience nel (;&7 (;6, 3+395 l. KarJanR e >. C. elson descrivevano le mal!orma&ioni dei !eti di topine nutrite con una dieta povera di ribo!lavina. 2al tempo di Euel lavoro pionieristico5 molte altre ricerche sono state condotte per meglio comprendere il modo con cui la ribo!lavina contribuisce al normale sviluppo dell%embrione e del !eto. 6l dottor 7ruce <acJler e i suoi colleghi della 1cuola di medicina dell%6iniversitR o! Kashington5 1eattle5 hanno tenuto in osserva&ione !emmine di ratto gravide5 che avevano diviso in Euattro gruppi con altrettanto diversi gradi di caren&a di ribo!lavina (Pediatrics, giugno (;<;=. 6n tutti i gruppi5 una propor&ione molto grande di !eti5 pi3 del ,(Q5 svilupp; grosse mal!orma&ioni. La maggior parte dei di!etti5 ri!eriva il dottor <acJler5 erano costituiti da anomalie scheletriche5 con un anormale sviluppo delle ossa. Particolarmente comuni erano gli sviluppi incompleti delle ossa delle estremit'5 anteriori e posteriori5 e un%ipotro!ia della mascella in!eriore. 6l dottor <acJler men&iona anche la !essura&ione del palato 8palatoschisi95 come un esempio tra %un gran numero di altre anormalit'%5 che si erano prodotte nei !eti in condi&ioni di caren&a di ribo!lavina. E//etti de##a caren!a di "itamina BC in *ra"idan!a <algrado che studi come Euello del dottor <acJler5 riportato su Pediatrics, abbiano gettato luce sull%argomento5 il meccanismo preciso con il Euale la caren&a di ribo!lavina in!luisce sul !eto dei mammi!eri non . completamente chiaro. 6n un%analisi biochimica di !eti de!ormati5 il dottor <acJler ha scoperto un gruppo speci!ico di en&imi incaricati dell%utili&&a&ione dell%ossigeno per la produ&ione di energia5 la cui sintesi dipende dalla ribo!lavina5 che presentava un%attivit' molto ridotta in con!ronto ai !eti normali5 le cui madri avevano ricevuto un adeguato Euantitativo di ribo!lavina. 1i pu; capire come si possano !acilmente sviluppare delle anomalie5 Euando la produ&ione energetica sia ridotta in un momento in cui le cellule5 impegnate in una rapida moltiplica&ione e diversi!ica&ione5 ne hanno grande necessit'. La mancan&a di vitamina 72 pu; inoltre aumentare la teratogenicit' 8poten&iali danni al !eto9 di certi !armaci. Come ri!erisce su *esearch and .echnolog" 826 aprile 1,6(95 il dottor Lorene >. >ogers ha dimostrato che Euando i !armaci teratogeni vengono somministrati a !emmine di ratto gravide carenti di ribo!lavina5 l%inciden&a di di!etti congeniti dei !eti . molto maggiore di Euella causata dai soli !armaci o dalla sola caren&a vitaminica. Per Euanto riguarda gli esseri umani5 il dottor >ogers scrive che "... i nostri risultati indicano che tutti i medici che somministrino !armaci di Eualsiasi tipo in gravidan&a dovrebbero !are ogni s!or&o per assicurarsi che l%alimenta&ione della pa&iente sia Euanto pi3 possibile vicina all'optimum?. Caren!a di ri-o/#a"ina in *ra"idan!a 6l rapporto del dottor <acJler su Pediatrics ha mostrato come una caren&a di ribo!lavina possa danneggiare il !eto5 sen&a che appaia alcun sintomo di caren&a nella madre. @ltre che esaminare i tessuti del !eto de!ormato5 il dottor <acJler ha studiato i tessuti del cuore e della placenta della madre5 trovando che l%attivit' degli en&imi non era in!luen&ata signi!icativamente. H6 tessuti del !etoI5 commentava il dottor <acJler5 Hsembrano particolarmente suscettibili agli e!!etti di caren&a di ribo!lavinaI. /n livello di caren&a tollerabile dalla madre pu; non essere sopportato dall%embrione nel momento cruciale della crescita. =ueste prove di laboratorio su animali sperimentali si possono tras!erire agli esseri umani0 =uanto . reale il pericolo per la gestante di ricevere un apporto cosC basso di vitamina 72 da produrre mal!orma&ioni nel bambino0

1!ortunatamente non sono stati !atti studi sui bambini mal!ormati in rap porto al consumo di ribo!lavina da parte della madre in gravidan&a. : noto5 tuttavia5 che la caren&a di ribo!lavina . tra le pi3 comuni insu!!icien&e vitaminiche e che la malnutri&ione5 riguardo a Euesto elemento nutritivo5 . moltodi!!usa.

Capitolo 2, IL FABBISOGNO DI NIACINA La niacina5 per il !atto di poter essere prodotta dal nostro organismo in piccole Euantit'5 . unica tra le vitamine 7. 6l tripto!ano5 un amminoacido5 attraverso un certo numero di rea&ioni biochimiche si pu; tras!ormare in niacina. <entre l%organismo tras!orma il tripto!ano in niacina per una parte del suo !abbisogno 8i bambini ricevono gran parte della niacina dal notevole Euantitativo di tripto!ano contenuto nel latte95 Euesto non . un sistema molto pratico per soddis!are bisogni considerevoli di niacina. @ccorrono 6# mg di tripto!ano per !ornire 1 mg di niacina e la conversione dipende da grossi apporti di altre vitamine e di proteine. 7ench il termine %niacina% sia usato comunemente5 esistono in realt' due !orme della vitamina: la

niacina 8acido nicotinico9 e la niacinammide 8ammide dell%acido nicotinico9. 1ia la niacina che la niacinammide svolgono le stesse !un&ioni vitaminiche nell%organismo5 ed entrambe sono ugualmente e!!icaci nel prevenire caren&e alimentari. La niacinammide . normalmente usata nell%arricchimento dei cibi. La sola di!!eren&a tra le due !orme sta negli e!!etti !armacologici tra acido nicotinico e ammide dell%acido nicotinico. L%acido nicotinico . un vasodilatatore ed . Eualche volta usato per l%accrescimento della circola&ione peri!erica nella vecchiaia. Borti dosi di acido nicotinico sono prescritte anche per ridurre il livello di colesterolo nel sangue e nel trattamento degli schi&o!renici e degli alcoli&&ati 8vedere indice9. L%ammide dell%acido niacinico . impiegata nel trattamento di un certo numero di malattie che interessano il tratto gastrointestinale5 come la sprue. 1i usa inoltre nel trattamento delle glossiti e stomatiti5 dovute a cause varie. >ecentemente per indicare la niacina si . a!!ermato il termine " 73"5 usato soprattutto in rela&ione agli e!!etti !armacologici di megadosi di Euesta vitamina. La niacina .a mo#te +ro+riet7 1econdo 2aphne ). >oe5 esperta della nutri&ione e dermatologa alla Cornell /niversitR5 "la pellagra rimane uno dei maggiori problemi tra i 7ant3 nel 1ud )!rica5 . ancora di!!usa in ?gitto e nell%altopiano di 2eccan in 6ndia. 6n Euesti paesi la malattia colpisce i poveri delle &one rurali5 che vivono di granoturco e miglio e non possono permettersi cibi pi3 ricchi5 che prevengono la pellagra5 come le uova e la carne" ($atural Aistor", ottobre 1,7$9. -uttavia5 anche negli 1tati /niti caren&e marginali di niacina possono !reEuentemente portare a sintomi simili a Euelli della pellagra. /no studio esteso a tutta la na&ione !u condotto dall%/.1. 2epartment o! Pealth5 ?ducation5 and Kel!are nel 1,71F72 su un gruppo costituito in modo da rappresentare la popola&ione totale degli 1tati /niti. Pubblicato col titolo .he First Aealth and $utrition F0amination %urve" 8P) ?195 lo studio ha rivelato come molti americani mostrino segni clinici di caren&a di niacina. 6 pi3 an&iani sembrano so!!rirne di pi3 8il 1352Q della popola&ione attorno ai 6# anni di et' e oltre presenta !essura&ioni della lingua95 ma gli altri gruppi di et' non ne sono esenti. Le donne tra i 1+ e i $$ anni presentavano una pi3 alta inciden&a di sintomi che non gli uomini della stessa et'D il ,52Q delle donne sopra il livello di povert' aveva seghettature e gon!iore della lingua5 in con!ronto all%+56Q degli uomini sopra il livello di povert'. : importante notare che solo il 65+Q delle donne e il 652Q degli uomini sotto il livello di povert' mostravano gli stessi sintomi di caren&a. 2a ci; risulta chiaro come un pi3 alto reddito non assicuri5 da solo5 una migliore nutri&ione. 1e tanti )mericani mostrano segni di caren&a di niacina5 con tutta probabilit' ce ne sono molti di pi3 che so!!rono di un%insu!!icien&a subclinica. =ueste caren&e5 non cosC gravi da mostrare segni de!initi5 possono essere responsabili di debole&&a5 irritabilit'5 a!!aticamento mentale5 dolori addominali5 mancan&a di sonno e anche di lingua arrossata coperta di patina. /n altro comune segno di caren&a di niacina . un%eru&ione cutanea che assomiglia al lichen dei tropici5 che normalmente compare sul collo5 sugli avambracci5 come pure su altre parti scoperte del corpo. La pelle diviene secca e un poco scagliosa5 !ormando comunemente piccole rughe e &one ruvide. Un a++orto $&//iciente di niacina Lo studio riportato 8P) ?19 mostra che troppo pochi americani hanno su!!iciente niacina nella dieta e mostra pure che un%alimenta&ione povera negli 1tati /niti non . legata a un basso redditoD in!atti Euesto tipo di caren&a . anche maggiore nelle !amiglie con pi3 alto reddito. *ran parte del problema . dovuto alla !orte dipenden&a da cibi che sono notevolmente ra!!inati e hanno

un alto contenuto di carboidrati. La niacina5 come la maggior parte delle vitamine 75 . usata per il metabolismo dei carboidrati5 cosicch grossi Euantitativi di &uccheri e amidi contenuti nei cibi elaborati privano l%organismo della niacina necessaria alle altre !un&ioni. La ra!!ina&ione diminuisce seriamente il contenuto vitaminico del cibo e anche se Euesto alimento pu; essere successivamente arricchito5 le Euantit' e le combina&ioni vitaminiche originali non sono ristabilite. 6l complesso delle vitamine 75 per poter !un&ionare correttamente5 deve essere presente al completo. La niacina opera con la 715 725 765 l%acido pantoteico5 l%acido !olico e la 712 per alleviare le caren&e e nel metabolismo dei carboidrati. Le vitamine 715 72 e 76 sono necessarie per tras!ormare il tripto!ano in niacina. L%organismo ha inoltre necessit' di ampi Euantitativi di niacina per utili&&are adeguatamente la tiamina e la ribo!lavina. 6 ricercatori hanno trovato che la niacina Eualche volta . presente in %!orma legata%5 signi!icando con ci; che la niacina di Euel particolare cibo non . rilasciata all%organismo. 1econdo un rapporto pubblicato su $utrition *evie+s 8ottobre (;>9=, "ulteriori prove indicano ora la presen&a in molti alimenti5 in particolare nei cereali5 di composti che5 pur contenendo la niacina5 non la rendono disponibile alla nutri&ione... 1tudi successivi hanno mostrato come la niacina in Euesta !orma %legata% sia ine!!icace per curare topi5 polli5 anatre e maiali carenti di niacina". ? appunto la non disponibilit' della niacina in !orma %legata%5 contenuta nel granoturco5 che causa la pellagra in Euelle popola&ioni che si sostentavano con il granoturco stesso. La niacina va perduta inoltre con la cottura e gli antibiotici orali inter!eriscono sul suo metabolismo nell%ambito del sistema dell%organismo. <olte malattie abbassano l%assorbimento della niacina nell%intestino e5 come per tutte le vitamine 75 l%alcool ha un%a&ione particolarmente distruttiva nei riguardi della niacina. La dose raccomandata giornaliera di niacina . di 2# mg5 ma per essere protetti dai !attori che diminuiscono la disponibilit' di niacina5 due o Euattro volte Euesto Euantitativo non sarebbe eccessivo. La niacina non . tossica in larghe dosi5 tuttavia megadosi possono produrre e!!etti collaterali sgradevoli come bruciori5 pruriti5 arrossamenti e sEuilibri gastrointestinali. =uesti e!!etti5 per;5 secondo il dottor >oman l. AutsJR (AandBoo- of 2itamins and Aormones, 4an ostrand >einhold Co.5 eM NorJ5 (;>:= ini&iano con dosaggi di un grammo e pi3. Capitolo 3# IL FATTORE ANTI PELLAGRA 6 primo riconoscimento delle possibilit' della niacina !u nella cura della temibile pellagra5 la malattia che simultaneamente attacca la pelle5 il sistema gastrointestinale e il sistema nervoso. 6 suoi e!!etti5 comunemente indicati come le tre 2 8dermatite5 diarrea e demen&a95 sono poten&ialmente !atali. La pellagra esisteva in ?uropa dai primi del 1ettecento5 ma la sua causa era avvolta nel mistero e nell%ignoran&a. 2ato che era comune tra le popola&ioni rurali che si nutrivano abbondantemente di granoturco5 le autorit' la de!inirono %il veleno del granoturco%. =ualcuno pensava si trattasse di un%in!e&ione5 altri che !osse procurata dal granoturco ammu!!ito o dalla luce solare. 2al (;79 al (;(9 si veri!ic; nel 1ud degli 1tati /niti un%espansione esplosiva della malattia e nel (;(& !u assegnato al dottor Soseph *oldberger5 un batteriologo dell%/.1. Public Pealth 1ervice5 il compito di indagare per trovare5 una volta per tutte5 la vera causa della malattia. Come ha scritto Perbert 7aileR nel suo libro .he 2itamin Pioneer 8>odale 7ooJs 6nc.5 ?mmaus5 PennsRlvania5 (;<@=' ?ci troviamo di !ronte ad un uomo che riuniva in s tutte le Eualit' di pioniere nel suo campo: immagina&ione5 !orti capacit' di osserva&ione e una grande sensibilit' verso i so!!erenti. Bu proprio l%uomo che ci voleva a Euel tempo5 poich nel (;(9 pi3 di 1#.### persone morirono di pellagra

negli 1tati /niti e oltre 677.777 ne erano a!!ette". <entre la medicina ortodossa attribuiva la malattia alle condi&ioni igieniche5 il dottor *oldberger era invece convinto che la causa !osse da imputare alla dieta povera delle popola&ioni meridionali5 limitata Euasi esclusivamente a granoturco5 !arina bianca5 sciroppo di avena e grasso di maiale. =ueste popola&ioni non coltivavano n !rutta n verdura e neppure potevano permettersi la carne. La loro dipenden&a di base dai prodotti del granoturco eliminava le !onti di niacina e altri elementi nutritivi essen&iali. Controllando negli ospedali della Carolina del 1ud5 della *eorgia e del <ississippi5 il dottor *oldberger trov; che i membri del corpo ospedaliero5 che mangiavano latte5 uova e carne5 erano invariabilmente immuni dalla malattia5 mentre i pa&ienti5 nutriti prevalentemente con cereali5 erano psicotici pellagrosi. 6l dottor *oldberger sapeva di essere vicino alla solu&ione del dilemma che aveva con!uso l%umanit' per genera&ioni. -uttavia5 un rapporto largamente pubblici&&ato5 di!!uso da una commissione privata nel (;(<, minacciava di cancellare Euesto meticoloso lavoro. 6l rapporto -hompsonF<cBadden concludeva u!!icialmente che la pellagra era una malattia in!ettiva causata dalla puntura della mosca delle stalleG 6l dottor *oldberger non aveva scelta. Per provare che la pellagra non era una malattia in!ettiva trasmessa dai microbi5 coraggiosamente si iniett; escrementi5 muchi e scaglie di pelle caduta dalle vittime della pellagra. 7aileR ci racconta cosa accadde. "*oldberger si sottopose a svariati test e tra la sorpresa generale 8ma non sua9 non accadde assolutamente nulla n si mani!est; alcun segno di pellagra. Binalmente5 dopo pi3 di un secolo5 la vecchia teoria in!ettiva della pellagra !u per sempre cancellata". <a il dottore altruista non si !erm; Eui. /sando carcerati volontari5 provoc; in loro sintomi di pellagra nutrendoli con una dieta insu!!iciente e curandoli poi con un supplemento di :7 g di lievito al giorno5 oltre a latte e carne magra. 6l dottor *oldberger sapeva di aver trovato l%elemento che preveniva la pellagra e che Euesto era un !attore sconosciuto del complesso vitaminico 75 ma non riuscC mai a isolare la sostan&a. 1olo nel (;:> il dottor Conrad ?lvehUem5 dell%/niversit' del Kisconsin5 identi!ic; il !attore curativo: l%acido nicotinico o niacina. ?gli e i suoi assistenti iniettarono :7 mg della sostan&a in un cane con la %lingua nera%5 l%eEuivalente canino della pellagra. " on dovemmo attendere molto: nel giro di pochi minuti il cane cominci; a mostrare sintomi di miglioramento. ? cosC5 improvvisamente5 non ci !urono pi3 dubbi. La sostan&a mancante nel granoturco era stata trovata". Come ci ri!erisce 7aileR5 Euando il dottor -om 1pies5 un noto medico del 1ud5 cur; le vittime umane della pellagra con la vitamina5 i risultati bene!ici si mostravano entro 6&-&@ ore. )ltri medici per; notarono che in Eualche caso la niacina da sola non era su!!iciente5 essendo necessarie anche altre vitamine del gruppo 7 come la tiamina e la ribo!lavina. Chiaramente5 per assicurare la salute5 tutto il complesso vitaminico 7 doveva operare congiuntamente. La cura della pellagra era ora una realt'. Capitolo 31 LA PELLAGRA SUBCLINICA SI PUE SCAMBIARE PER UNA MALATTIA MENTALE La pellagra5 malattia da caren&a di niacina5 che . una comune conseguen&a della povert'5 della carestia e della !ame5 esiste ancora oggi nel ord )merica. on nella sua !orma pi3 ovvia5 con le dolorose chia&&e sulla pelle5 la lingua in!iammata5 i deliri e i gravi disturbi intestinali che possono portare alla morte5 ma piuttosto in una !orma subclinica5 i cui sintomi sono scambiati per malattia mentale. 1econdo il rapporto di un noto psichiatra canadese5 pubblicato sulla rivista %chi4ophrenia (CC

Euadrimestre 1,7195 sia il bambino %problema% iperattivo che non va bene a scuola5 che lo schi&o!renico ospedali&&ato sono vittime di caren&a di vitamina 7i 8niacina9. 6n e!!etti5 so!!rono di una !orma di pelF lagraD la loro malattia di!!erisce solo nel grado. el suo rapporto il dottor )bram Po!!er5 di 1asJatoon 81asJatcheMan95 pioniere nei primi anni %(# della !ortunatissima terapia a base di megadosi di vitamine per gli schi&o!renici5 dice: Hs!ortunatamente gli psichiatri non sono pi3 abituati a riconoscere le mani!esta&ioni cliniche della pellagra. =uando si consulta la letteratura medica passata sulla pellagra5 risulta chiaramente che il miglior modello della schi&o!renia . costituito dalla pellagra stessa. =uesto modello . cosC valido che per molti anni i medici degli ospedali psichiatrici non potevano distinguerleI. L%unico test diagnostico certo era Euello terapeutico5 usando la vitamina 73 cristallina5 una volta che Euesta !u resa disponibile. 1e il pa&iente psicotico si rimetteva nel giro di pochi giorni con un grammo o meno al giorno di vitamina 735 era catalogato come pellagroso5 altrimenti era diagnosticato come schi&o!renico. H=uello che non . ben notoI5 continua il dottor Po!!er5 H. che molto prima di divenire psicotici i pellagrosi so!!rivano di tensione5 depressione5 problemi della personalit'5 a!!aticamento...I. 6n altre parole5 la pellagra subclinica pu; essere !acilmente scambiata per malattia mentale. <olti anni !a . stato riportato su .he 1ashington Post (6 aprile 1,719 che la pellagra si era di!!usa tra i ritardati e i malati mentali degli ospedali statali del <arRland. 2opo aver personalmente ispe&ionato lo 1pring!ield 1tate Pospital di 1RJesville5 il dottor eil 1olomon5 allora 1egretario per la 1alute e l%6giene <entale5 disse di aver trovato che Hun incredibile numero di pa&ienti aveva la lingua gon!ia e arrossata e lesioni nelle parti esposte del corpoI5 una condi&ione ignorata dal personale dell%ospedale. =uando il dottor 1olomori !ece eseguire un%inchiesta5 si trov; che le diete degli istituti erano carenti di niacina5 proteine5 !erro e calcio. Paradossalmente5 uno dei pi3 comuni e!!etti della pellagra5 le turbe mentali5 . proprio Euello che gli ospedali dovrebbero curare. ? chiaro che le persone che pi3 !acilmente mostrano sintomi di pellagra subclinica sono semplicemente Euelli che non hanno un%alimenta&ione adeguata. : una condi&ione che si sviluppa con una certa !acilit'5 anche per un%abbondan&a di amidi nel cibo5 se Euesto . povero dal punto di vista della nutri&ione. -uttavia5 una dieta povera non sempre . la ragione di un%insu!!iciente ra&ione di niacina. )utorit' come il dottor Linus Pauling e altri ritengono che le vittime della pellagra subclinica o di malattie mentali possano so!!rire di uno sEuilibrio biochimico5 per cui sono necessarie dosi anormalmente elevate di certe vitamine per mantenere la mente in buone condi&ioni. otando che nel nostro organismo esiste una barriera sanguigna5 che impedisce alle molecole o ad agenti contaminanti l%ingresso nel cervello5 il dottor Pauling sostiene che "Euesta barriera pu; Eualche volta impedire l%ingresso nel cervello anche alle molecole utili. Po pensato che il valore della terapia megavitaminica per alcuni pa&ienti sia dovuto al !atto che essi possiedono una barriera ematica troppo e!!icace nei riguardi del cervello5 in modo tale che5 anche se nei tessuti peri!erici la concentra&ione delle vitamine pu; essere sostan&ialmente ottimale5 possa tuttavia sussistere un%avitaminosi locale nel cervello stesso" (%chi4ophrenia, cit.9. Sintomi di +e##a*ra $&-c#inica <entre la pellagra . rara5 tranne che nelle condi&ioni di grande povert' e ignoran&a5 i sintomi di pellagra subclinica non lo sono5 e possono essere !acilmente scambiati con sintomi similari di altre malattie. <entre la chiave diagnostica . data dalle turbe percettive5 altri sintomi della pellagra subclinica5 come a!!aticamento5 depressione5 perdita di appetito5 mal di testa5 stordimento5 debole&&a e vari dolori sono comuni alla maggior parte delle malattie. =uali sono le probabilit' che il medico di !amiglia sia in grado di diagnosticare la pellagra subclinica in un pa&iente che si rivolge a lui0 <olto dipende dal !atto che sappia porre le domande giuste. 6l dottor *len *reen5 (%chi4ophrenia, CC e 666

Euadrimestre5 1,7#9 raccomanda che i medici chiedano a tali pa&ienti noti&ie sui mutamenti non di carattere tisico bensC di tipo percettivo5 che riguardano i cinEue sensi. 1econdo il dottor *reen5 le principali domande da porre sono le seguenti. 1. =uando si guarda allo specchio5 sembra che la sua !accia cambi0 2. =uando cerca di leggere5 le sembra che le parole ballino0 3. =uando cammina5 ha la sensa&ione che il terreno si muova0 $. =uando cammina5 le sembra di avere i piedi per terra o no0 (. 1e guarda delle !igure5 le sembra che si muovano0 6. Le sembra che Eualcuno la chiami Euando . solo0 1e i pa&ienti dicono di aver provato Eualcuna o tutte Eueste sensa&ioni anche solo Eualche volta5 il dottor *reen li sottopone al test Po!!er @smond 2iagnostic 8P@29. 6l test P@2 . composto da 1$( domande5 alle Euali si risponde vero o !also. @riginariamente sviluppato da )bram Po!!er e PumphreR @smond per la diagnosi della schi&o!renia5 mette in luce di!!icolt' percettive della vista5 dell%udito5 del gusto5 dell%ol!atto e dei movimenti. 6l punteggio totale varia da # a 2$6. =uando . usato come metodo diagnostico psichiatrico5 un punteggio di $# o pi3 pu; indicare che il pa&iente so!!re di schi&o!renia. 6l dottor *reen5 tuttavia5 ha adattato il test alla sua pratica medica e ha scoperto come un punteggio di $# o pi3 sia anche un indi&io di pellagra subclinica.

I# te$t (OD mi$&ra i +ro*re$$i de##a tera+ia a -a$e di BF 6l dottor *reen5 nella sua rela&ione5 ri!erisce la storia di un caso per dimostrare la sua esperien&a con la pellagra subclinica. 66 31 mar&o 1,6, una madre aveva portato la sua bimba di nove anni dal dottor *reen5 suo medico di !amiglia. La bambina5 che precedentemente era tra i primi della sua classe5 ora arrivava appena alla su!!icien&a. Passava gran parte del tempo a letto e litigava costantemente con i !ratelli e le sorelle. /n tempo allegra e attiva5 era ora completamente in!elice. -uttavia5 la ragione per la Euale la madre l%aveva portata dal dottore era che la bambina lamentava dolori addominali costanti5 nausea5 dolori alle gambe e conati di vomito. 6l dottor *reen esamin; la bambina e non trov; spiega&ioni !isiche per Euesti sintomi. Bortunatamente per; non si !erm; all%esame !isico5 ma pose anche altre domande per determinare eventuali disturbi percettiviD !u Euesto che lo port; a una diagnosi e a una terapia e!!icace. 6l dottor *reen apprese che la pa&iente so!!riva di disturbi visivi. *uardandosi allo specchio5 vedeva un%immagine con!usa che si ingrandiva Euanto pi3 intensamente la !issava. ) scuola5 le lettere sulla lavagna sembravano muoversi in tutte le dire&ioni5 rendendo impossibile la lettura. )nche il terreno sembrava muoversi sotto i piedi Euando camminava e sentiva voci anche Euando nessuno era presente. =uando prendeva la cimosa per cancellare la lavagna5 la sentiva increspata. 6l senso del tatto e l%ol!atto erano anche disturbati. -utte Eueste cose l%avevano portata a uno stato di depressione e la bimba era spaventata sen&a conoscerne il motivo. 1ottoposta al test P@2 il 1 V aprile5 totali&&; 1#7 punti5 vale a dire tre volte il punteggio limite. 6l dottor *reen cominci; a curarla con un grammo di niacina tre volte al giorno. *i' dopo Euindici giorni la bimba si sentiva meglio5 anche se le perce&ioni innaturali erano ancora presenti. 6l dottor *reen riport; che il 3# aprile 1,6, "le allucina&ioni erano scomparse completamente5 la pa&iente poteva leggere sen&a disturbi5 guardare la televisione5 il terreno aveva smesso di muoversi5

non sentiva pi3 voci5 e cosC via. 6l suo umore era allegro5 le paure scomparse. ?bbe soltanto due attacchi di dolori addominali non gravi in tutto il mese. 1embrava diventata un%altra bambina". =uando il 2 luglio il dottor *reen la sottopose un%altra volta al test P@25 il punteggio risult; appena 37. Controllando con il test P@2 due sue sorelle5 le trov; so!!erenti per la stessa causa5 avendo totali&&ato ciascuna rispettivamente 77 e ,(. -rattate per tre mesi con la stessa dose di vitamina 7a della sorella5 !urono sottoposte di nuovo al test: stavolta i punteggi erano rispettivamente 1# e (. 6 pa&ienti che totali&&ano pi3 di $# al test P@2 devono essere portati dallo psichiatra per essere curati come schi&o!renici5 ma non necessariamente secondo il dottor *reen. ?gli osserv; che i suoi pa&ienti reagivano al trattamento con la vitamina 73 in modo su!!iciente a !are scomparire le allucina&ioni e ad alleviare i sintomi che normalmente giusti!icherebbero una cura di tipo psichiatrico. 6l signi!icato di Euesta scoperta . cosC sinteti&&ato dal dottor *reen stesso: Hnei vent%anni passati diagnosticavo Euesto tipo di pa&ienti come nevrotici5 nevrastenici oppure a!!etti da mal di gola5 in!luen&e5 lombaggini5 ecc.5 in mancan&a di meglio. Certamente in Euei vent%anni non mancavano pa&ienti con altera&ioni percettiveI. ? prosegue: H6n un periodo di sette mesi5 dal novembre 1,6+5 ho diagnosticato pi3 di 1## casi di pellagra subclinicaD nel 6(Q dei casi si trattava di pa&ienti sotto i sedici anni di et'. >isposero tutti positivamente al trattamento con vitamina 73 8niacina o la sua ammide9 nel giro di pochi giorni o settimane. 6l criterio principale per la diagnosi . costituito dalla presen&a o meno di altera&ioni percettiveI.

Capitolo 32 LA VITAMINA B98 INSOSPETTATA BENEFATTRICE <olte sostan&e nutritive5 per il bene o per il male5 hanno un%etichetta popolare agli occhi del pubblico. Possono avere parecchie !un&ioni vitali nel nostro organismo5 ma abitualmente sono identi!icate per una singola caratteristica5 che pu; essere o non essere la loro pi3 importante. La vitamina )5 per esempio5 . la vitamina delle %visione notturna%5 poich se manca si rischia di brancolare e inciampare nella semioscurit'. 7asta nominare la vitamina C e la maggioran&a delle persone penser' immediatamente alla sua provata e!!icacia contro i ra!!reddori. La vitamina 2 . la vitamina %del sole%5 la tiamina . Euella dello %stato d%animo%5 e cosC via. <a se si nomina la vitamina 765 o piridossina5 la maggior parte delle persone probabilmente non ne sa nienteG )nche Sohn <. ?llis5 un medico del -eLas che ha usato la piridossina con successo nella sua pratica medica per pi3 di dodici anni5 riconosce che la vitamina 76 . come "un iceberg nelle nebbiose e inesplorate acEue antartiche... da lungo tempo emergente dalle oscurit' scienti!iche ". el suo libro 4itamin 76: the 2octor >eport 8Parper and >oM5 eM NorJ5 1,7395 il dottor ?llis dice che l%immagine della piridossina ". ancora indistinta nell%ambito medico ed ancor pi3 nella mente del pubblico... ". 1coperta nel 1,3$ da Paul *RorgR5 pro!essore di pediatria all%/niversit' di PennsRlvania5 la piridossina non . stata inserita dal ational >esearch Council nelle tabelle dietetiche !ino al 1,6+. 6l signi!icato nutritivo della vitamina 76 non . stato ancora pienamente esplorato. 6n una le&ione tenuta all%/niversit' del <issouri nel !ebbraio 1,715 il dottor *RorgR ha a!!ermato: "attualmente siamo di !ronte a un%esplosione dell%interesse per il ruolo metabolico della vitamina 76 nell%uomo... 1i stanno accuF mulando un gran numero di scoperte di vario tipo5 ma ancora manca una chiara visione d%insieme di tutte le correla&ioni e delle loro !un&ioni". La "itamina B9 rende atti"i mo#ti en!imi La vitamina 76 probabilmente . coinvolta in un numero di processi organici maggiore di Eualsiasi altro singolo elemento nutritivo. =uando la vitamina 76 entra nell%organismo5 . tras!ormata5 con l%aiuto della 725 nel coen&ima !os!ato di piridossale. =uesto coen&ima . essen&iale come attivatore di un gran numero di en&imi5 che a loro volta presiedono a una vasta gamma di sistemi utili alla conserva&ione della salute nel nostro organismo. Come scrive il !amoso biochimico sovietico ). ?. 7raunstein in -he ?n&imes 8a cura di P. 2. 7oRer e Coll.5 )cademic Press5 eM NorJ5 1,6#95 "il !os!ato di piridossale occupa una posi&ione ecce&ionale tra i coen&imi per Euanto riguarda l%ineguagliata diversit' della sua !un&ione catalitica...". Come !os!ato di piridossale5 la 76 interviene in modo complesso nel metabolismo dei grassi5 dei carboidrati5 del potassio5 del !erro e nella !orma&ione di ormoni come l%adrenalina e l%insulina. 6l suo ruolo pi3 importante5 tuttavia5 . nel metabolismo delle proteine. *li amminoacidi5 elementi costitutivi delle proteine5 possono essere assorbiti solamente se il !os!ato di pirodossale . presente in misura adeguata. e risulta Euindi che tutte le strutture proteiche del nostro corpo5 dalle ghiandole ai vasi sanguigni5 dipendono da una su!!iciente presen&a della vitamina 76. La piridossina . inoltre necessaria alla sintesi di 2 ) e > )5 gli acidi nucleici che contengono le istru&ioni per una giusta crescita5 conserva&ione e riprodu&ione di tutte le cellule dell%organismo. 6n un articolo comparso su -odaR%s Pealth 8mar&o 1,7$95 il dottor Philip L. Khite5 direttore dell%)merican <edical )ssociation 2epartment o! Bood and utrition5 ha indicato che la vitamina 76

". necessaria alla produ&ione degli anticorpi come parte della risposta immunitaria dell%organismo e per la sintesi di uno dei componenti dell%emoglobina". /na caren&a di vitamina 76 pu; ridurre l%immunit' agli attacchi dei bacilli di!terici e di altri organismi. ?rMin 2iCRan5 nel suo libro 2itamins in ,our Iife, 81imon and 1chuster5 eM NorJ5 (;>&= si chiede se l%in!luen&a della piridossina sul sistema immunitario possa essere il risultato dell%importan&a di Euesta vitamina nella produ&ione di 2 ) e > ). La piridossina svolge Euesti compiti vitali con cosC poco clamore5 che la maggioran&a delle persone nemmeno si accorge di possedere Euesto insospettato bene!attore che opera per la loro buona salute. <a la 76 ha anche altre importanti e pi3 speci!iche capacit'5 e per alcuni individui la sua a&ione pu; essere veramente notevole. Anemia da caren!a di +irido$$ina L%anemia 8ridu&ione del numero dei globuli rossi9 normalmente si crede causata dalla caren&a di !erro. -uttavia anche l%insu!!icien&a di alcuni altri elementi nutritivi pu; causare anemia. ei casi in cui i supplementi di !erro non risolvono l%anemia5 risultano carenti di solito la vitamina ?5 l%acido !olico o 76 e in Eualche caso i medici hanno trovato la caren&a di 76 come sola responsabile dello stato anemico. /na di Eueste situa&ioni5 riguardante il caso di un uomo so!!erente di anemia ricorrente da parecchi anni5 . stata descritta dall%ematologo )llen i. ?rslev nel $e+ Fngland Journal of #edicine ((< giugno (;<7=. 6nie&ioni di piridossina portavano giovamento al pa&iente5 ma non in modo duraturo. 6l dottor ?rslev attribuC il ritorno dei sintomi anemici a una "caren&a intermittente di piridossina"5 supponendo che "una prolungata de!icien&a di piridossina possa portare a cambiamenti irreversibili nella sintesi dell%emoglobina". 6n!atti5 altri ricercatori hanno notato che5 una volta comparso5 Euesto tipo di anemia raramente . eliminatoD i pa&ienti con anemia da %caren&a di piridossina% continuano ad abbisognare della vitamina in Euantit' molto pi3 grandi di Euanto la dieta e per!ino le inie&ioni possano !ornire. /no studio di ?ileen Parriss5 alla Postgraduate <edical 1chool di Londra5 aiuta a spiegarne l%interrela&ione tra il !erro e la piridossina. >isulta che mentre il !erro . necessario alla sintesi emoglobinica5 in assen&a di Euantit' su!!icienti di piridossina il minerale non . utili&&ato in modo appropriato e !orma invece depositi granulari nelle cellule. La serie di esperimenti della Parriss5 esposti in un convegno e pubblicati su Aematolog" 8mar&o (;<6= ha rivelato che topi nutriti con una dieta carente di vitamina 76 e arricchita di !erro sviluppavano rapidamente anemia e Euindi morivano. -opi allevati invece con una dieta carente di piridossina e di !erro "sono sopravvissuti un po% a lungo prima che la concentra&ione di emoglobina mostrasse un marcato abbassamento". 6 globuli rossi dei topi carenti di piridossina venivano descritti di grande&&a e !orma irregolari5 spesso "nettamente ipocromici"5 o pallidi. elle cellule si notava anche un contenuto di !erro eccessivamente elevato. 2%altronde5 Euando i topi ricevevano piridossina in aggiunta al !erro nella dieta5 non compariva l%anemia n il sovraccarico di !erro. 6 ricercatori concludevano: "il pi3 importante elemento di interesse che emerge da Euesti esperimenti . che l%anemia ipocromica5 associata con la siderosi 8in!iltra&ione di !erro9 dei tessuti5 si sviluppa nei ratti carenti di piridossina5 malgrado un apporto normale o basso di !erro. La presen&a di un eccesso di !erro non . essen&iale allo sviluppo dell%anemia e in Euesti animali la malattia pu; essere attribuita alla sola caren&a di piridossina".

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La vitamina 76 pu; rappresentare un importante elemento nutritivo anche per le adolescenti preoccupate degli accessi premestruali di acne giovanile. 1econdo un rapporto pubblicato in JBstetrical and 5"necological $e+s ((7 maggio (;>&=, !. Leonard 1nider5 un medico di ?rie 8PennsRlvania95 ha trattato con supplementi giornalieri di piridossina 1#6 giovani pa&ienti a!!ette da acne premestruale: la vitamina veniva somministrata dalla settimana precedente la mestrua&ione alla !ine di Euesta5 per una media di tre periodi mestruali. 1ettantasei delle raga&&e hanno riportato una ridu&ione dell%acne dal 97 al >9M. )ltri medici hanno conseguito buoni risultati usando un unguento di piridossina nel trattamento di un altro tormentoso problema della pelle: la seborrea. =uesta condi&ione in!iammatoria cronica risulta da un%eccessiva secre&ione di sebo grasso e untuoso da parte delle ghiandole sebacee dell%organismo. /na spiacevole desEuama&ione5 accompagnata da rossori e croste5 pu; comparire sul viso5 sulle orecchie e sul cuoio capelluto. Pi3 di vent%anni !a5 >ichard K. 4ilter5 uno dei pionieri nelle ricerche sulla vitamina 76 e tre suoi colleghi dell%/niversit' e dell%@spedale di Cincinnati prepararono un unguento combinando la vitamina 76 con una crema di base dissolvente 81# mg di vitamina per un grammo di crema9. =uesto unguento veniva applicato direttamente sulle lesioni seborroiche di un certo numero di pa&ienti. 6 ricercatori riportarono i successi ottenuti sul Journal of IaBorator" and 3linical #edicine (vol. &7, (;96=' "tutti i dodici pa&ienti trattati con l%applica&ione dell%unguento di piridossina registrarono una completa scomparsa della seborrea nelle aree trattate5 in un tempo variante dai 9 ai 6( giorni5 anche se due pa&ienti richiesero concentra&ioni di 97 mg di piridossina per grammo di crema base al !ine di eliminare le ultime tracce di dermatite. La sensa&ione di prurito scomparve per prima5 successivamente le desEuama&ioni e Euindi l%eritema 8rossore9". La "itamina B- ne##0imm&nit7 a# cancro e ne##0atero$c#ero$i La piridossina pu; intervenire anche nel mantenimento dell%immunit' dell%organismo per il cancro. 2ieci babbuini da due a sei anni !urono tenuti a una dieta eEuilibrata5 alla Euale5 in modo intermittente5 era sottratto un solo elemento nutritivo5 la vitamina 76: una met' degli animali svilupparono noduli premaligni e altri sintomi di cancro al !egato. =uesti minacciosi cambiamenti si veri!icarono in animali che non avevano ricevuto alcuna sostan&a cancerogena ed erano stati semplicemente privati della vitamina 76. CinEue altri babbuini5 totalmente privati di piridossina5 non svilupparono tumori al !egato in Euanto non vissero abbastan&a a lungo: morirono in!atti per i danni al !egato in capo a seiFotto mesi. =uesti risultati sono stati pubblicati sul Journal of the $ational 3ancer Cnstitute 8novembre (;>&= da PenrR BoR e altri ricercatori dei Kellcome -rust >esearch Laboratoires di airobi 8AenRa9. /n%altra scoperta sugli animali di laboratorio5 che ha !ortemente impressionato i clinici5 . il !atto che scimmie private di 76 sviluppano una grave sclerosi di!!usa praticamente a tutto il corpo. 66 dottor >oger Killiam ($utrition Against Disease, eM NorJ5 Pitman5 (;>(=, esaminando la rela&ione tra la vitamina 765 l%aterosclerosi e le ostru&ioni di colesterolo nelle arterie5 ri!erisce che scien&iati russi hanno trovato un livello molto basso di vitamina 76 in !orma di coen&ima nel plasma di 31 su &@ pa&ienti aterosclerotici con alto tasso di colesterolo. <entre gli scien&iati russi non hanno !ornito alcuna spiega&ione di Euesto !enomeno5 il dottor Killiams !a notare come la vitamina 76 sia vitale per la produ&ione di lecitina5 che . usata per la sua a&ione dissolvente sul colesterolo. >iassumendo un certo numero di altri studi5 il dottor Killiams 8un eminente ricercatore che !u il primo a identi!icare e isolare l%acido pantotenico5 un%altra vitamina 79 dichiara: HConsiderando tutti i !atti che abbiamo esposto5 la pi3 sicura garan&ia contro i possibili e!!etti dannosi delle varie combina&ioni di proteine5 grassi e colesterolo5 in Eualsiasi propor&ione5 . l%assun&ione giornaliera di un Euantitativo

su!!iciente di piridossinaI. La "itamina B9 +&> e$$ere &ti#e ne##a +re"en!ione de##a carie dentaria ?sistono alcuni dati che indicano come la piridossina abbia un ruolo nella preven&ione della carie dentaria. CC $e+ ,or- %tate Dental Journal 8agostoFsettembre (;9<= riporta un esperimento5 condotto da LRon P. 1trean5 che ha misurato l%e!!etto della piridossina sulla carie dei criceti. 6 risultati mostravano un ecce&ionale divario 8da uno a sei9 tra due gruppi di criceti5 di!!eren&iati solo per l%ammontare di piridossina contenuta nella dieta. 6l primo gruppo5 che riceveva vitamina 76 in Euantit' appena su!!iciente per mantenersi in vita5 registrava una perdita media della dentatura del 6<,(M. Cl secondo gruppo5 che godeva di un apporto di vitamina 76 venti volte maggiore rispetto al primo gruppo5 presentava mediamente una perdita del &,6M. <olti altri studi5 negli anni seguenti5 hanno dimostrato che una dose supplementare di vitamina 76 contribuisce e!!ettivamente alla preven&ione della carie dentaria. LeMis 2. *reenberg ha dimostrato (2itamins and Aormones, vol. 66, (;<&= che scimmie giovani private di adeguati Euantitativi di vitamina 76 so!!rono di carie dentarie devastanti5 mentre scimmie che ne ricevono Euantitativi adeguati ne sono esenti. 1tudi sui cani hanno mostrato e!!etti similari. ? per Euanto riguarda la carie dentaria degli esseri umani un test . stato condotto dal dottor 1trean ($e+ ,or- %tate Dental Journal, mar&o (;<@=, usando supplementi di vitamina 76 in compresse. La ricerca . stata compiuta su 6@ bambini tra i 1# e i (9 anni di et'. 2opo un anno di trattamento i bambini !urono con!rontati con il gruppo di controllo5 al Euale era stato somministrato solo un placebo: mostrarono una ridu&ione del $#Q nella !orma&ione di carie. 6n un articolo sugli "?!!etti della vitamina 76 sulla carie dentaria nell%uomo"5 apparso su 2itamins and Aormones (vol. 66, (;<&=, >obert K. Pillman esamina parecchi studi che indicano come le compresse di piridossina riducano la carie dentaria del 97M nei bambini in et' scolare. 6l dottor Pillman5 inoltre5 cita due studi che illustrano come i bambini cubani5 i Euali masticano la canna da &ucchero5 so!!rano meno di carie e abbiano una pi3 alta concentra&ione di vitamina 76 nel sangue che non un gruppo di bambini osservato a eM NorJ CitR. La canna da &ucchero ha una concentra&ione relativamente elevata di 765 mentre dallo &ucchero ra!!inato la vitamina 76 8e praticamente tutti gli altri elementi nutritivi9 . stata asportata con il processo di ra!!ina&ione. La "itamina B9 "a +erd&ta ne##a #a"ora!ione 1i . potuto vedere inoltre che la vitamina 76 ha un ruolo importante nella preven&ione e nel trattamento del reumatismo5 dell%asma e dei calcoli renali 8vedi indice9 ed . assai bene!ica in Eualche caso di schi&o!renia 8vedi indice9. /na caren&a di Euesta vitamina pu; !ar sorgere tic5 spasmi o tremiti5 causare tensione5 irritabilit'5 insonnia5 nervosismo5 incapacit' di concentra&ione e una grave alitosi. /na caren&a grave pu; inoltre causare dermatiti di tipo seborroico o ec&emi5 che compaiono prima nel cuoio capelluto e sulle sopracciglia5 poi attorno alla regione del naso5 dietro le orecchie e intorno ai genitali. essun%altra vitamina scoperta dalla scien&a sembra intervenire in un cosC gran numero di !un&ioni come la piridossina. 6 moderni metodi di ra!!ina&ione5 elabora&ione5 cottura e conserva&ione sottraggono le riserve di vitamina 76 dal cibo che mangiamo5 secondo l%opinione di un%autorit' riconosciuta in Euesto campo5 il dottor PenrR 1chroeder. >iassumendo le analisi di laboratorio sul contenuto di vitamina 76 di centinaia di prodotti alimentari industriali5 il dottor 1chroeder ri!erisce sull American Journal of 3linical $utrition 8maggio (;>(=' "grandi perdite 8dal 9>M al >>M= sono dovute all%inscatolamento delle

verdure. Le verdure surgelate subiscono perdite che vanno dal :>M al 9<M di vitamina 76". /na perdita media del (9,&M . stata constatata nei succhi di !rutta congelati e del :>,<M in Euelli in barattolo. Le carni in scatola perdono !ino al &6,<M del contenuto di piridossina5 mentre i salumi5 la mortadella e altre carni trattate registrano perdite medie del <@M. Circa l'@7M della vitamina 76 . asportata nelle !arine ra!!inate. 6l riso precotto subisce perdite che vanno !ino al ;:M del contenuto di vitamina 76. /no studio5 condotto dall%/.1. )rmR <edical >esearch and utrition LaboratorR a 2enver 8Colorado95 ha indicato che si pu; provocare nell%organismo una caren&a di vitamina 76 aumentando il consumo di proteine. 6 ricercatori militari5 in un rapporto pubblicato sugli Annals of the $e+ ,or- Academ" of %cience (vol. (<<, (;<;= hanno dimostrato come una dieta ad alto tenore proteico accentui la richiesta di vitamina 76 da parte dell%organismo e possa portare a una caren&a di Euesto elemento nutritivo se la sua assun&ione non viene aumentata propor&ionalmente. Le persone che seguono una dieta ad alto contenuto proteico dovrebbero stare attente ad aumentare l%apporto di vitamina 765 magari con supplementi come il !egato essiccato. Mo#ti non +rendono a--a$tan!a "itamina B9 : !acile osservare come una scelta sbagliata degli alimenti possa !acilmente privare una persona dei giusti Euantitativi di Euesta vitamina. 6l Bood and utrition 7oard della ational )cademR o! 1ciences ha stabilito in 2 mg al giorno la ra&ione giomaliera raccomandata per adulti5 uomini e donne sani. La dose per le donne in gravidan&a o in allattamento . leggermente pi3 alta5 25( mg. =uando l. ). 2risJel e due colleghi della Blorida 1tate /niversitR%s Bood and utrition 2epartement anali&&arono la dieta di 1(2 studenti5 trovarono che tre su Euattro non consumavano tale Euantitativo di vitamina 7c5. -ale caren&a era indipendente dall%et'5 dal censo e dalla somma di denaro destinata al vitto da parte degli studenti. 6l problema . complicato dal !atto che molte persone abbisognano pi3 di altre di Euesto elemento nutritivo per potersi mantenere in buona salute. 6l dottor *RorgR ha a!!ermato sull'American Journal of 3linical $utrition 8ottobre 1,719 che molti individui necessitano e!!ettivamente di (7 volte tanto il Euantitativo della dieta raccomandata "come precau&ione per prevenire gravi patologie". Capitolo 33 MILIONI DI PERSONE RIC(IEDONO PI@ VITAMINA B9 =uesto non lo posso tollerareG : la cosa pi3 stupida del mondoG". -ale !u la rea&ione del dottor Paul *RorgR5 uno degli scopritori di molte vitamine del gruppo 75 all%annuncio nel 1,7$ del progetto della Bood and 2rug )dministration per la regola&ione dei supplementi vitaminici. 6 regolamenti proponevano di limitare i supplementi di vitamina 2 ai valori previsti dalle tabelle dietetiche u!!iciali5 e rispettivamente a due volte per la vitamina ) e ad una volta e me&&o per le altre vitamine. 6l dottor *RorgR !u particolarmente scandali&&ato delle restri&ioni proposte per la vitamina 76. La B2) basava le sue raccomanda&ioni sui valori delle vitamine essen&ialmente sulle prime ricerche5 concepite per scoprire il minimo di vitamine necessario per prevenire mani!este malattie da caren&a. on teneva conto in!atti delle recenti so!isticate scoperte a livello cellulare e molecolare5 scoperte che hanno mostrato la !un&ione delle vitamine nelle rea&ioni en&imatiche5 sottolineando i sottili disturbi metaboF lici che stati di caren&a marginale possono provocare prima della comparsa di segni o sintomi di conclamate malattie da caren&a. 6l dottor *RorgR !u sorpreso dai limiti proposti per i valori della

vitamina 76 in Euanto i !atti hanno dimostrato che la %dose giornaliera raccomandata% per la 76 82 mg per l%uso generale e 25( mg per le donne in gravidan&a e in allattamento9 non solo deve essere raddoppiata o triplicata5 ma aumentata dieci volte e pi3 in un gran numero di persone per mantenere un normale metabolismo. Chi sono Euesti individui in stato di bisogno5 il cui numero ammonta a milioni0 La risposta venne da una con!eren&a interna&ionale tenuta a <adison 8Kisconsin9 sotto il patrocinio dall%/niversitR o! Kisconsin <edical Center e dalla casa !armaceutica Po!!manFLa >oche. 6l titolo 8in!ormativo5 anche se non molto conciso9 della raccolta degli atti del convegno suona cosC: "la biochimica e la patologia del metabolismo del tripto!ano e la sua regola&ione da parte degli amminoacidi5 della vitamina 76 e degli ormoni steroidi". 6l tripto!ano . uno degli amminoacidi essen&iali presenti negli alimenti proteici. La vitamina 76 . necessaria per un suo adeguato metabolismo nell%organismo. La caren&a di vitamina 76 e l%anormale metabolismo del tripto!ano creano sottoprodotti o metaboliti che possono essere dannosi. Come . riportato nella letteratura scienti!ica e come . stato !ortemente sottolineato alla con!eren&a di <adison5 gli ormoni steroidi 8compresi i corticosteroidi surrenali come il cortisone e l%ormone !emminile estrogeno9 hanno l%e!!etto di aumentare il !abbisogno di vitamina 76 e pertanto di ingenerarne la caren&a5 se Euesta vitamina non . !ornita in dosi abbondanti. >aRmond >. 7roMn5 Ph. 2. dell%/niversitR o! Kisconsin <edical Center che presiedette il convegno5 ne ha riassunto i risultati in un articolo sull'American Journal of 3linical $utrition 8!ebbraio 1,719. ?gli ha cosC elencato le persone che sono soggette ad una caren&a di vitamina 765 anche supponendo una dieta %adeguata%: 1. le donne che usano contraccettivi orali 8che contengono estrogeni9D 2. le donne in gravidan&a 8che producono estrogeni a livelli elevati: per un tipo di estrogeno il livello pu; aumentare !ino a 1### volte verso la !ine del periodo9D 3. le donne al massimo della produ&ione di estrogeno nelle ultime due settimane del ciclo mestrualeD $. individui5 uomini e donne5 giovani o vecchi5 trattati con cortisone o altri steroidi simili. Meta-o#iti +erico#o$i ne##a caren!a di "itamina B9 ella sua sintesi del convegno5 il dottor 7roMn descrive Euanto pu; essere pericoloso5 per una persona che abbia particolare necessit' di alti livelli di vitamina 765 non prenderne Euantitativi adeguati. <etaboliti anormali di tripto!ano sono stati trovati nelle urine di persone carenti di vitamina 76D essendo l%acido Lanturenico la meglio conosciuta di Eueste sostan&e5 . Euella che viene usata nei test per stabilire lo stato della vitamina 76 nell%organismo. =uesti metaboliti5 dice il dottor 7roMn5 Hritardano la !os!orila&ione ossidativaI5 il che signi!ica che inter!eriscono nel metabolismo dei carboidrati. 6noltre Hcostituiscono complessi inattivi con l%insulina5 il che !a pensare a un%a&ione diabetogenaI: possono in altre parole provocare il diabete. >isultano poi Hcancerogeni all%analisi di laboratorio della vescica dei topiI5 cio. Euando Euesti metaboliti vengono impiantati nella vescica dei topi5 provocano il cancro. ) tutt%oggi5 non sono stati registrati casi comprovati di cancro nell%uomo causati da caren&a di 76. Per Euanto riguarda il diabete5 altri !attori causali sono stati esaminati e messi in risalto. -uttavia5 alla riunione congiunta dell%)merican 6nstitute o! utrition e dell%)merican 1ocietR !or Clinical utrition5 tenuta alla Cornell /niversitR nell%agosto 1,735 il dottor 2avid >ose ri!erC su alcuni test che hanno mostrato una ridotta tolleran&a del glucosio in chi !a uso di contraccettivi orali e ha una dieta carente di 765 in con!ronto a donne con analoga caren&a vitaminica che non usano contraccettivi orali. 6n un caso la tolleran&a al glucosio era risultata cosC bassa da con!igurare un Euadro %chimico% di diabete5 una condi&ione che si era %ribaltata con la somministra&ione di piridossina%. HL%escre&ione di elevati livelli di metaboliti poten&ialmente pericolosi di tripto!ano pu; essere sia

annullata che prevenuta in Euasi tutti i casi dalla somministra&ione di vitamina 76I5 a!!erma il dottor 7roMn. Per Euanto riguarda la Euantit'5 Hspeci!icatamente nel caso di donne che usano la pillola5 il metabolismo del tripto!ano . normali&&ato con dosi di 2# mg al giorno di piridossina idrocloride5 in contrasto con la ra&ione giornaliera di 2 mg al giorno per le donne adulte normali5 prevista dalla tabella della Bood and 2rug )dministrationI. aturalmente5 non tutti i soggetti sottoposti a terapia con steroidi o con alti livelli di estrogeni 8autoprodotti o contenuti nei contraccettivi orali9 hanno i caratteristici disturbi metabolici indicanti una caren&a di 765 cosC come non tutti i !umatori automaticamente contraggono il cancro dei polmoni. )nche Euando sussiste un disturbo di tipo metabolico5 i metaboliti anormali di solito si ritrovano nelle urine solo dopo che al soggetto . stata somministrata per via orale una dose piuttosto !orte di tripto!ano: solo cosC risulta nelle prove di laboratorio che l%organismo produce metabolici anormali di tripto!ano5 di regola non !abbricati dai soggetti normali con la stessa dose di tripto!ano. I #i"e##i di "itamina B9 decre$cono con #0et7 Pu; darsi che tutti invecchiando abbisognino di pi3 vitamina 76 per proteggersi dagli e!!etti dannosi dell%et'. 2opo i (# anni5 i livelli di piridossina declinano rapidamente in Euasi tutti5 secondo >onald 1earcR5 eL direttore delle ricerche diagnostiche per la Po!!manFLa >oche5 6nc. el suo libro Diagnostic !iochemistr" 8<c*raMFPill5 eM NorJ5 1,6,95 egli !a notare che i livelli di !os!ato di piridossina 8coen&ima 1369 nel plasma sanguigno sono in media di 1153 millimicrogrammi per millilitro per le et' che vanno dai 2# ai 2, anni. 2ai 3# ai (, il livello scende a 751 e intorno ai 6# anni il livello medio . appena 35$. essuno !ino a oggi . stato in grado di de!inire chiaramente5 a livello biochimico5 il processo chiamato invecchiamento5 ma certamente vi interviene una diminu&ione degli amminoacidi e della moltitudine di en&imi che contengono gli amminoacidi. La vitamina 76 . vitale per Eueste !un&ioni B&one /onti di "itamina B9 Come si pu; aumentare l%apporto di vitamina 760 Cominciamo col mangiare cibi ricchi di piridossina come !egato5 carne magra 8la carne di pollo . la migliore95 pesce5 pane integrale5 noci5 nocciole5 arachidi e semi di girasole. 6l grano saraceno scuro5 la !arina di soia e la !arina di semi di girasole sono anche ricchi di 76. Chi !a il pane in casa pu; aggiungere una di Eueste !arine alla pasta. 6l germe di grano . in particolar modo ricco di vitamina 76 e5 a parit' di peso5 ne contiene pi3 del !egato. Le banane rappresentano un%altra buona !onte: Halle analisi chimiche risulta che la banana . circa cinEue volte pi3 ricca di vitamina 76 di ogni altra !ruttaI5 dice il dottor ?llis. ? le banane sono doppiamente valide in Euanto vengono mangiate crude. =uando si pensa agli e!!etti della cottura e delle varie elabora&ioni sulla piridossina5 . !acile comprendere l%importan&a di consumare Euanta pi3 !rutta e verdure !resche . possibile. ComunEue5 anche se si consumano molti alimenti ricchi di piridossina a ogni pasto5 . abbastan&a improbabile riuscire ad accumulare un Euantitativo superiore alla dose giornaliera consigliata5 o anche solo pari a Euesta. Per ottenere almeno la met' di Euanto suggerisce il dottor *RorgR5 si deve prevedere un%integra&ione di vitamina 76. Chi usa un%integra&ione di complesso 75 deve controllare attentamente la composi&ione: il dosaggio proposto dovrebbe !ornire almeno 2 mg di vitamina 76 al giorno.

Capitolo 3$ UNA VITAMINA C(E INTERESSA LE DONNE La piridossina non . mai stata chiamata %la vitamina delle donne%5 ma ci sono periodi nella vita di ognuna nei Euali Euesta parte del complesso vitaminico 7 pu; essere determinante per la salute !isica e psichica. Ci; non vuol dire che la vitamina 76 non abbia un grande signi!icato anche per gli uomini. @ltre ad avere un ruolo importante in varie !un&ioni metaboliche5 la vitamina 76 pu; contribuire alla preven&ione di malattie come reumatismi5 diabete5 arteriosclerosi e in!arto5 tutte malattie che possono colpire l%uomo non meno che la donna. Ci; nonostante5 la 76 ha una particolare importan&a per la donna. 2agli anni della pubert' !ino alla menopausa5 la produ&ione di ormoni ha un%enorme rilevan&a nella vita della donna e tra gli ormoni e la piridossina vi . una speciale rela&ione. 1i sa che5 in un certo periodo della sua esisten&a5 la donna abbisogna di pi3 vitamina 76 per metaboli&&are il maggior Euantitativo di estrogeni in circola&ione nell%organismo. *li ormoni !emminili5 Euando sono incanalati bene5 possono avere un%in!luen&a positiva sulla vita della donna5 ma Euando non sono adeguatamente metaboli&&ati5 possono a!!liggerla con una moltitudine di sintomi insidiosi5 come la depressione 8un problema !reEuente per chi usa la pillola95 edemi5 artriti della menopausa5 aumento di peso prima delle mestrua&ioni e una Euantit' di problemi associati alla gravidan&a. 6l dottor Sohn ?llis5 un internista di <t. Pleasant 8-eLas95 ha svolto un lavoro pionieristico in Euesto campo. <olto prima che i !atti !ossero stabiliti in studi controllati nei centri di ricerca universitari5 scoprC l%utilit' della vitamina 76 in gravidan&a5 nel periodo premestruale e durante l%uso di contraccettivi orali. el suo libro 2itamin 765 .he Doctor's *eport 8Parper and >oM5 eM NorJ5 1,7395 il dottor ?llis ri!erisce come alte dosi di vitamina 76 eliminino molti sintomi caratteristici nelle donne con alto livello di estrogeni 8tipico di Eueste tre condi&ioni9. La *ra"idan!a a&menta i# /a--i$o*no di "itamina B9 "-utte le donne in gravidan&a"5 scrive il dottor ?llis5 "hanno un maggior !abbisogno di vitamina 76. : un !attore nella preven&ione e trattamento delle tossicosi gravidiche e delle convulsioni dell%eclampsia". )ltri segni e sintomi5 che appaiono durante la gravidan&a e che dipendono dalla caren&a di vitamina 76 sono gon!iore delle mani e dei piedi5 crampi alle gambe5 torpore nelle mani5 nelle braccia e dolorose neuropatie 8disturbi !un&ionali9 nelle dita e nelle mani. L%edema . cosC comune che almeno un ter&o di tutte le donne in gravidan&a negli 1tati /niti e in 6nghilterra ne so!!re5 ed . particolarmente preoccupante poich pu; preannunciare la tossicosi5 una !orma di avvelenamento del sangue che pu; anche minacciare la vita del !eto5 della madre o di entrambi. La tossicosi a sua volta pu; s!ociare nell%eclampsia o nelle convulsioni5 entrambe situa&ioni piuttosto serie. ?siste una teoria nei circoli ostetrici5 secondo cui la riten&ione di acEua . causata da un eccessivo contenuto di sale nell%alimenta&ione. Pertanto molti ostetrici riducono il sale nella dieta e prescrivono diuretici alle donne in gravidan&a5 che mostrino segni di edema. =uesta procedura . stata con!utata. 6l bisogno di sale durante la gravidan&a . stato riconosciuto nel Convegno sul cibo5 la nutri&ione e la salute patrocinato dalla Casa 7ianca nel 1,6,5 che rese pubbliche Eueste conclusioni: "la riten&ione di sodio . in e!!etti un normale adeguamento !isiologico durante la gravidan&a ed . direttamente correlata

al normale aumento del volume del sangue e alla crescita dei tessuti. 1e il sodio nella dieta . limitato5 si provoca una maggior stimola&ione del meccanismo che normalmente ne regola la riten&ione. e risulta Euindi un aumento della secre&ione di aldosterone5 che accresce a sua volta la Euantit' di sodio riassorbita nel processo di !iltraggio dei reni. La limita&ione del sodio nella dieta5 osservata sugli animali di laboratorio5 produce un estremo ingrossamento e per!ino l%esaurimento delle cellule che secernono aldosterone nella corteccia surrenale. L%esame della struttura microscopica di Eueste cellule mostra uno stato patologico molto accentrato Euando gli animali sono sottoposti al doppio stress della diminu&ione di sodio e della gravidan&a". La dichiara&ione condanna inoltre %l%uso incontrollato di diuretici% in gravidan&a5 essendo Euesti %antagonisti% dell%eEuilibrio !isiologico e rappresentando uno stress per il meccanismo regolatore della conserva&ione dei sali. -rattando 22( donne in gravidan&a5 il dottor ?llis non cerc; a!!atto di diminuire l%assun&ione di sali n somministr; diuretici. -rov; invece che la vitamina 76 controllava cosC e!!icacemente e sicuramente gli edemi da rendere inutili Eueste misure. /na dose di 1# mg al giorno sembrava su!!iciente per la maggior parte delle pa&ienti5 ma non bastava per risolvere un certo numero di sintomi5 in particolare i gon!iori delle mani e dei piedi. )lcune pa&ienti so!!rivano di dolori alle giunture delle dita5 !inch il dottor ?llis non somministr; loro da (# a $(# mg di piridossina al giorno. I cram+i non $ono $em+re ca&$ati da caren!a di ca#cio 6 crampi alle gambe5 cosC !reEuenti nelle gestanti 8e anche occasionalmente nelle donne in menopausa e nel periodo mestruale9 sono spesso interpretati come e!!etto della caren&a di calcio. 6l dottor ?llis trov; i crampi del tipo pi3 grave in donne che prendevano grandi Euantitativi di calcio. 6 crampi alle gambe scomparvero solo Euando cominciarono a prendere vitamina 76. =uando5 in Eualche caso5 la piridossina non era su!!iciente ad eliminare i crampi ai piedi e alle gambe5 l%aggiunta di potassio5 come supplemento orale5 di norma eliminava completamente gli spasmi muscolari. 6l dottor ?llis inoltre riport; grossi successi integrando la terapia con supplementi di magnesio durante il periodo prenatale. /na pa&iente in gravidan&a che seguiva il trattamento con integrativi di vitamine e minerali 81# mg di piridossina9 dopo un mese aveva le gambe ancora pi3 gon!ie e so!!riva ora di gravi spasmi muscolari alle gambe durante la notte. 6l dottor ?llis prescrisse allora (# mg di piridossina al giorno in aggiunta alle normali compresse. La ter&a notte i crampi alle gambe erano passati e nel giro di 1$ giorni la pa&iente aveva perso ( chili di peso. 66 dottor ?llis vede la vitamina 76 come un possibile me&&o di preven&ione del diabete: le sue pa&ienti diabetiche in gravidan&a stavano meglio con dosi massicce di vitamina 76 sen&a insulina 8la pa&iente predisposta all%eclampsia . ipersensibile all%insulina5 che in alcuni casi pu; provocare le convulsioni9. 6l !abbisogno di vitamina 7c aumenta con il progredire della gravidan&a. )nche una dose di (# mg al giorno risultava insu!!iciente in , casi su 16. 2i Euesti nove5 cinEue !urono trattati con 1## mg di piridossina al giorno5 gli altri Euattro con inie&ioni di 1(# mg al giorno. 2ue delle Euattro donne che chiedevano dosi di 1(# mg per inie&ione partorirono gemelli5 una spiega&ione logica del pi3 elevato !abbisogno di vitamina5 come sottolinea il dottor ?llis. 7asandosi sulla sua esperien&a5 egli conclude che una donna in gravidan&a pu; abbisognare da (# a $(# mg di piridossina al giorno5 e !ino a 1### mg per brevi periodi in pochi casi. 1e . minacciata da eclampsia5 necessita di un maggior Euantitativo di 76. 6noltre ha bisogno di un supplemento di magnesio5 che . co!attore della vitamina 76. =ueste caren&e sono accentuate se beve !orti Euantitativi di latteD l%alto contenuto di calcio nel latte aumenta lo sEuilibrio5 in Euanto il latte . una !onte povera sia di magnesio che di vitamina 76 8la caren&a di magnesio . accompagnata da nausea e vomito9. la vitamina 76 stessa . stata usata5 come misura antinausea per molti anni nelle donne in gravidan&a.

Killiam P. 1ebrell ne ha discusso l%e!!icacia in 2itamins and Aormones (vol. 225 1,6$9: "la vitamina 76 . da lungo tempo usata clinicamente su una base empirica nel trattamento della nausea e del vomito durante il primo trimestre della gravidan&a... sembra che la gesta&ione alteri il metabolismo della vitamina 76 o ne aumenti la domanda5 cosC che il suo !abbisogno durante la gravidan&a . pi3 alto del normale5 creando una necessit' che in Eualche caso non . soddis!atta dall%apporto della dieta". La de+re$$ione da +i##o#a , a$$ociata a caren!a di "itamina B9 La vitamina 76 pu; portare notevoli bene!ici alle donne che so!!rono di depressione come risultato dell%uso di contraccettivi orali5 secondo un rapporto pubblicato su Iancet (6@ aprile 1,739. 11 dottor P. K. )dams e i suoi colleghi della 1t. <arR%s Pospital <edical 1chool di Londra ri!eriscono che gli sbal&i di umore siano !reEuenti in coloro che prendono la pillola5 cosC come la caren&a di vitamina 135 ?saminando 22 donne a!!ette da Eueste condi&ioni5 i ricercatori trovarono che 11 erano gravemente carenti di vitamina 76. Le donne erano pessimiste5 insoddis!atte5 irritabili e lamentavano stanche&&a e perdita di impulsi sessuali. L%alterata escre&ione dei metaboliti di tripto!ano5 osservata nelle donne che usano la pillola5 . simile a Euella trovata nella caren&a di vitamina 76. =uando grandi Euantitativi di acido Lanturenico5 uno dei prodotti della scissione del tripto!ano5 compaiono nelle urine5 Euesto . considerato un segno indiretto di caren&a di vitamina 76. Circa l%+#Q delle donne che usano la pillola ha un anormale metabolismo del tripto!ano5 indi&io di relativa caren&a di 76D alcune presentano una caren&a assoluta. /no degli e!!etti . lo sconvolgimento dei metaboliti nel !luido cerebrospinale5 condi&ione che porta alla depressione. 66 dottor )dams trov; che compresse di 2# mg di idrocloridrato di piridossina5 due volte al giorno5 alleviano i sintomi di depressione 8soltanto per; in Euelle pa&ienti che erano gravemente carenti di vitamina 76 all%ini&io dello studio9. /na ricerca pi3 ampia5 su 3, donne consumatrici di contraccettivi orali5 ha dato risultati similari5 pubblicati dal dottor )dams e dai suoi colleghi su Iancet 831 agosto 1,7$9. I *on/iori e *#i indo#en!imenti me$tr&a#i $i +o$$ono +re"enire : di!!icile trovare una donna che non abbia avuto Eualche disturbo nella settimana o nei dieci giorni precedenti l%ini&io del ciclo mestruale: magari non entra pi3 nei vestiti5 oppure le si gon!iano la !accia o le mani5 Eualche volta le mani le !anno cosC male che pensa di avere l%artrite. 6 ginecologi per anni hanno prescritto diuretici ed ormoni nel tentativo di controllare Euesto edema premestruale e la cosiddetta artrite ad esso associata. 1iccome la vitamina 76 sembra regolare l%eEuilibrio idrico nell%organismo5 il dottor ?llis si chiese se potesse anche alleviare Euesti disturbi premestruali. ?gli ri!erisce di aver usato per alcuni anni la vitamina 76 per trattare molte pa&ienti a!!ette da edema delle mani nel periodo mestruale5 edema associato a rilassamento addominale5 spasmi involontari dei muscoli delle gambe e dei piedi e gon!iore delle palpebre e del viso. 6n un gruppo di undici pa&ienti sotto trattamento per Euesti disturbi5 Euattro avevano preso diuretici per controllare l%edema5 con scarso successo. Con (#F1## mg di piridossina al giorno5 tutte le mani!esta&ioni e i sintomi scomparvero dopo il primo ciclo mestruale. ?ppure5 il dottor ?llis non aveva nemmeno nominato il sale 8che trattiene l%acEua nei tessuti9 n aveva usato diuretici. La vitamina 76 era il solo elemento usato.

Perc.< a#c&ne donne non $o++ortano #a meno+a&$a 1e c%. una caren&a vitaminica di lunga data5 l%organismo non . adeguatamente preparato allo stress della menopausa ed . esposto a Eualcuno dei ben noti malanni che l%accompagnano. /no di Euesti . un tipo di reumatismo5 la cosiddetta %artrite della menopausa%5 che comporta il particolare disturbo dei noduli di Peberden5 piccoli dolorosi noduli che si !ormano al lato delle giunture delle dita. 6l dottor ?llis trov; che Euesti noduli erano sensibili alla terapia piridossinica se di recente costitu&ione. 2ue pa&ienti vicine alla menopausa erano a!!litte da parecchi mesi da Euesti noduli rossastri e dolorosi alle giunture delle dita: il dolore si era alleviato e il rossore era scomparso nel giro di cinEue settimane dall%ini&io della terapia di piridossina. L"artrite della menopausa% non coincide sempre con la menopausa. /na delle pa&ienti del dottor ?llis so!!riva di torpore e !ormicolii alle dita e alle mani e non riusciva a stringere indice e pollice con !or&a su!!iciente a trattenere la penna. 2urante la notte so!!riva di crampi alle gambe e doveva lasciare il letto e massaggiarsi per combattere il dolore. Presentava Hi nodi di Peberden pi3 rossi che avessi mai vistoI5 ri!eriva il dottor ?llis. Con 97 mg di piridossina al giorno5 il miglioramento ebbe del miracoloso: non so!!riva pi3 di dolori e dopo un anno di cura con vitamina 76 i noduli scomparvero. )nche le mestruaF &ioni non !urono pi3 accompagnate da dolori o edemi per sette anni5 !ino a che la menopausa ebbe ini&io. @gnuno ha un suo !abbisogno di Euesta vitamina5 ma le donne nel pieno dell%et' sembrano necessitarne pi3 di ogni altro.

Capitolo 3( LA VITAMINA BAC' IL FATTORE MIRACOLOSO NEL FEGATO on molto tempo !a5 una diagnosi di anemia perniciosa ?ra praticamente una senten&a di morte. 6 medici guardavano sen&a speran&a il morbo impossessarsi della sua vittima. 6 primi sintomi dell%anemia sono rappresentati da in!iamma&ione5 bruciore e arrossamento della lingua5 con sensa&ione di bruciore o di !ormicolio alle mani e ai piedi. 6 pa&ienti tendono a essere pallidi con le labbra biancastre e sviluppano varie di!!icolt' intestinali: diarree5 costipa&ioni5 meteorismi5 nausea5 vomito5 dolori e perdita di appetito. >on&ii alle orecchie5 macchioline davanti agli occhi5 a!!aticamento cronico5 sonnolen&a e irritabilit' tormentano la vittima5 mentre gli organi vitali deperiscono per la mancan&a di ossigeno5 in Euanto non si !ormano su!!icienti globuli rossi. 6l !egato e la mil&a spesso si ingrossano e i danni di tipo neurologico aumentano con l%avan&are della malattia. =uando l%anemia si aggrava il cuore pu; cedere. el (;66, per;5 il dottor *eorge PoRt Khipple5 patologo all%/niversit' di >ochester5 scoprC che cani so!!erenti di una !orma simile all%anemia perniciosa potevano essere curati con grandi Euantitativi di !egato di bue crudo. =uesta scoperta port; due medici di Parvard5 *eorge >. <inot e Killiam P. <urphR5 a sperimentare i bene!ici del !egato su pa&ienti umani e nel (;6< ri!erivano che grandi Euantitativi di !egato crudo e!!ettivamente guarivano le vittime dell%anemia perniciosa. 6 tre scien&iati5 che !urono insigniti del premio obel nel 1,3$ per la loro opera5 intrapresero una ricerca5 la Euale sarebbe poi durata vent%anni5 per scoprite la sostan&a terapeuticamente attiva che si trovava nel !egato crudo. Col passare degli anni la terapia a base di !egato si . per!e&ionata: all%ini&io i pa&ienti dovevano ingerire nauseanti Euantitativi di !egato crudo5 due etti e me&&o o pi3 al giorno. Pi3 tardi venivano trattati con inie&ioni di estratto di !egatoD s!ortunatamente per; Eueste inie&ioni erano costose5 scomode e molti pa&ienti non le potevano tollerate a lungo. La gente moriva ancora di anemia perniciosa. Binalmente5 nel dicembre del 1,$75 ventun anni dopo il lavoro ini&iale di <urphR e <inot5 un gruppo di scien&iati del <ercJ 6nstitute di >ahMaR5 eM SerseR5 estrasse un piccolo Euantitativo di cristalli rossi dal !egato. Per la prova abbisognavano di una vittima di anemia perniciosa che non avesse subito altri trattamenti. Ci vollero due mesi per trovare tale pa&iente. el !ebbraio 1,$+ una donna di 6+ anni5 gravemente ammalata5 !u portata all%@spedale di 7rooJlRn. Le !u !atta una piccola5 singola inie&ione della sostan&a rossa cristallina. CinEue giorni pi3 tardi ini&i; a produrre nuovi globuli rossi sani in grandissima Euantit'. CinEue settimane dopo si era completamente ristabilita. L%agente contro l%anemia perniciosa era stato isolato. Bu chiamato vitamina 712. La caren!a di "itamina BAC danne**ia i# $an*&e e i ner"i Con la scoperta della vitamina 712 si pervenne a conoscere sia la causa che la cura dell%anemia perniciosa. L%anemia si instaura perch una caren&a di vitamina 712 causa un danno sia al processo di !orma&ione del sangue5 sia al sistema nervoso. 6l midollo osseo produce globuli rossi anormalmente voluminosi5 chiamati megalociti o macrociti5 la cui vita . per; dime&&ata rispetto ai globuli normali. 6l midollo osseo diventa rosso e gelatinoso5 e diminuisce il numero dei globuli rossi e dei globuli bianchi. 6l conteggio dei globuli rossi pu; scendere sotto un milione5 in con!ronto al livello normale che

. di (.###.###. 66 numero dei globuli bianchi scende a 3F(.###5 rispetto al valore normale di (F1#.###. 1 globuli mostrano un arresto della matura&ione e un dis!acimento insolitamente rapidoD probabilmente molti non riescono nemmeno a raggiungere il circolo sanguignoD Euesti due !atti portano all%anemia. 6 danni al sistema nervoso possono andare dalle sensa&ioni di !ormicolio alle dita a un danno irreversibile e pro!ondo dei nerviD dal $# al ,(Q delle vittime dell%anemia perniciosa so!!rono di danni neurologici di grado diverso. =uando i sintomi di danni neurologici nelle anemie perniciose appaiono per primi5 sia il trattamento che la diagnosi risultano pi3 di!!icili. /na grave priva&ione di vitamina 7125 anche sen&a essere accompagnata dall%anemia perniciosa5 pu; causare una progressiva degeneF ra&ione della mielina5 la membrana protettiva che circonda i nervi del midollo spinale e del cervello.)nche se l%anemia perniciosa provoca una situa&ione grave5 la sua cura . oggi relativamente semplice. L%obiettivo della cura . ricostituire le riserve di vitamina 712 esaurite e mantenerle poi a livelli normali. L%attuale dosaggio varia a seconda dei diversi pa&ientiD un regime tipo pu; consistere per esempio in tre o Euattro dosi di 1( mcg di 712 per inie&ioni intramuscolari5 somministrate ogni due o tre ore5 seguite da 3# mcg alla settimana per due mesiD in caso di complica&ioni5 Eualche volta si usano dosi doppie. /na terapia orale non . raccomandata all%ini&io del trattamento5 ma dosi da 2(# a $(# mcg per bocca spesso bastano a mantenere il miglioramento. II /attore intrin$eco La caren&a di vitamina 712 si pu; sviluppare per varie ragioni5 ma l%anemia perniciosa di norma . il risultato dell%incapacit' di assorbire la vitamina. Per la sua particolare complessa struttura5 la vitamina 712 non pu; essere assimilata !acilmente come la maggior parte degli elementi nutritivi. Bra i tanti succhi5 lo stomaco secerne una sostan&a chiamata %!attore intrinseco%5 che si lega con la vitamina 7125 in modo che Euesta possa essere assorbita dalle pareti intestinali. ?siste5 tuttavia5 un certo numero di persone che ne mancano o ne producono un Euantitativo insu!!iciente e non possono Euindi assorbire la vitamina. La causa che impedisce di produrre il !attore intrinseco non . interamente chiara. 6n Eualche caso opera&ioni chirurgiche allo stomaco determinano la caren&a di vitamina 7125 rimuovendo Euella parte dello stomaco stesso che produce il !attore intrinseco. 1econdo Sames P. Sandl 8in 3ecil-IoeB .e0tBooof #edicine, a cura di Paul 7. 7ee!son e Kalsh <c2ermott5 K. 7. 1aunders Co.5 Philadelphia5 1,7195 una prolungata caren&a di !erro pu; causare nello stomaco l%atro!ia dei tessuti che producono il !attore intrinseco. 6l reale Euantitativo di !attore intrinseco prodotto varia da persona a persona ed . probabile che l%intervento chirurgico allo stomaco5 la caren&a di !erro e altri !attori5 come la gravidan&a o l%invecchiamento5 possano causare un abbassamento della produ&ione del !attore intrinseco in persone che hanno una tenden&a congenita a produrne bassi Euantitativi. 6l dottor Sandl crede che gran parte delle persone mancanti di Euesto !attore so!!ra di imper!e&ioni del sistema immunitario. 6l sistema immunitario normalmente protegge l%organismo dagli agenti in!ettivi con la produ&ione di anticorpi che combattono i corpi estranei. -alvolta tuttavia il sistema immunitario in Eualche modo si %eccita%5 producendo anticorpi che agiscono contro gli stessi tessuti dell%organismoD Euesto e!!etto prende il nome di malattia autoimmunitaria. 1econdo il dottor Sandl5 il ,#Q dei pa&ienti a!!etti da anemia perniciosa possedevano anticorpi che agivano contro Euelle cellule dello stomaco che producono il !attore intrinseco e circa la met' dei pa&ienti possedevano anticorpi speci!ici contro il !attore intrinseco. 1e una persona carente di vitamina 712 manca del !attore intrinseco5 le integra&ioni per via orale hanno un%e!!icacia scarsa o addirittura nulla. Per Euesta ragione le inie&ioni di vitamina 712 sono divenute il me&&o normale per restaurare i livelli normali di Euesta vitamina. Le inie&ioni inseriscono la vitamina direttamente nella circola&ione sanguigna5 superando cosC la !ase dell%assorbimento. 1ono state usate

anche compresse di vitamina 7125 combinate con il !attore intrinseco prelevato dallo stomaco di animali. Le inie&ioni per; agiscono in maniera pi3 rapida ed economica.

Capitolo 36 LA VITAMINA BAC PER IL SANGUE8 I NERVI8 LA CRESCITA E333 6l ruolo vitale della vitamina 712 nel mantenimento della normale !orma&ione dei globuli rossi e dell%integrit' del sistema nervoso . chiara. La vitamina . inoltre essen&iale per la crescita nell%uomo e in molte specie animali. : stata classi!icata dalla Bood and 2rug )dministration e dal ational >esearch Council come un elemento nutritivo indispensabile. <a un rapporto pubblicato su $utrition .oda" 8gennaioF!ebbraio 1,739 riassume l%opinione medica riguardo all%importan&a della vitamina 712: "scoperte recenti con!ermano che la !un&ione principale svolta dalla vitamina 712 pu; non essere l%e!!etto sull%emopoiesi5 bensC la sua a&ione come sostan&a primaria coinvolta in tutti i tipi di !un&ioni biologiche5 in modi che per la maggior parte rimangono ancora sconosciuti". <algrado la sua importan&a5 il !abbisogno accertato per l%uomo di vitamina 712 rimane il pi3 piccolo !ra tutte le sostan&e nutritive attive conosciute5 siano vitamine5 minerali od ormoni. La dose giornaliera raccomandata . !issata in appena 6 mcg 8S\ 6W1.### di milligrammo9. )nche se in Euantitativo cosC minimo5 . provato che Euesta vitamina ha un ruolo primario nella sintesi dell%acido nucleico. egli animali nutriti con una dieta carente di vitamina 7125 il totale di > ) e 2 ) in organi di importan&a cruciale come il !egato5 il midollo spinale e i gangli cervicali era ridotto e il midollo osseo dei pa&ienti anemici mostrava una situa&ione simile. )ltri studi hanno mostrato come la vitamina 712 sia indirettamente implicata nel processo di composi&ione dell%acido !olico5 nel metabolismo dei carboidrati e in particolare nella conversione dei carboidrati in grassi5 oltre a contribuire all%utili&&a&ione di grassi5 carboidrati e proteine. 6noltre interviene nelle !un&ioni neurali e nel mantenimento delle cellule nervose. La vitamina 712 sembra inoltre essere un !attore integrativo nel mantenimento della !econdit'5 come indica una lettera inviata al direttore di Iancet 86 gennaio 1,6+9 da Sohn P. 7lair5 Parlan ?. 1tearns e *eorge <. 1impson5 medici del >ocJland 1tate Pospital >esearch Center di @rangeburg 8 eM NorJ9: alcuni casi di sterilit' da loro esaminati "migliorarono notevolmente in seguito a un trattamento a base di inie&ioni settimanali di 3# mg di vitamina 712". Ci; li port; a concludere provvisoriamente che "la vitamina 712 pu; risultare bene!ica nel trattamento della sterilit'5 come in altri casi"5 cio. in casi diversi dall%anemia. La caren!a +&> e$$ere $otti#e ma de"a$tante <olte persone pensano che per il !atto di non presentare un%anemia perniciosa diagnosticabile5 la vitamina 712 nella loro dieta sia su!!iciente. 6n e!!etti5 se non si sviluppa l%anemia perniciosa5 molte persone non pensano a!!atto alla vitamina 712. on . una di Euelle vitamine di cui si parla tutti i giorni. 6 risultati della caren&a di vitamina 712 possono non palesarsi per periodi di tempo abbastan&a lunghi5 secondo uno studio condotto dal dottor @ded )bramsJR5 membro del 2ipartimento di eurologia dell%Padassah /niversitR Pospital e della PebreM /niversitR Padassah <edical 1chool di

*erusalemme. 6l dottor )bramsJR sostiene che i risultati possono essere devastanti e irreversibili. %ul Journal of the America 5eriatrics %ociet" 8!ebbraio 1,7295 il dottor )bramsJR ha descritto il caso di tre pa&ienti carenti di vitamina 712. 2allo studio di Euesti casi concludeva che "mani!esta&ioni mentali o psichiatriche come apatia5 !luttua&ioni dell%umore5 disturbi alla memoria5 paranoia o psicosi conclamate possono spesso precedere i mutamenti del sangue 8anemia9 di un certo numero di anni". 6noltre5 possono sopravvivere altera&ioni del sistema nervoso5 con disturbi Euali debole&&a e dolore agli arti5 attenua&ione dei ri!lessi e delle perce&ioni sensoriali5 cambiamenti della temperatura in alcune parti del corpo5 di!!icolt' nella deambula&ione5 balbu&ie e tremito degli arti. =uello che . peggio5 una caren&a di vitamina 712 . Eualcosa che anche al medico pu; s!uggire molto !acilmente5 o perch non gli viene in mente di cercarla o perch pur cercandola non la trova. 1uccede spesso che l%esame del sangue dia un livello di vitamina 712 relativamente normale e nessun segno di anemia: da Eui l%errore diagnostico. =uesta mancan&a di parallelismo tra le condi&ioni del sangue e i sintomi del pa&iente5 secondo il dottor )bramsJR5 rappresenta "la causa principale della mancata diagnosi precoce". ?gli avverte tuttavia che "/n precoce riconoscimento della caren&a di vitamina 712 . importante5 in Euanto rende possibile una cura immediata. )ltrimenti5 il risultato !inale di lesioni cerebrali o spinali potr' essere la demen&a e la paraplegia5 che possono diventare completamente irreversibili se il trattamento . ritardato a causa di un errore di diagnosi". 6n parole semplici5 se una caren&a di vitamina 712 non . individuata nei primi stadi5 pu; s!ociare in danni mentali permanenti e nella paralisi. 6l metodo pi3 sicuro per scoprire una caren&a nascosta di vitamina 712 . l%uso del test di 1chilling5 che misura l%assorbimento reale della vitamina. =uesto test consiste nel somministrare al pa&iente per via orale un Euantitativo stabilito di vitamina 712 radioattiva5 seguito da una dose per via endovenosa di vitamina 712 normale5 in modo da !acilitare il !lusso della prima. 1i misura Euindi la radioattivit' nelle urine nelle 2$ ore. La prova viene poi ripetuta5 aggiungendo il !attore intrinseco5 un composto mucoproteico di amminoacidi e di en&imi necessario per l%assimila&ione della vitamina 712. 1e il livello di vitamina 712 . basso e diventa normale con le somministra&ioni del !attore intrinseco5 il medico individua la caren&a di vitamina 712 e la possibile insorgen&a dell%anemia. Ci; che rende importante Euesta vitamina . il suo e!!etto sulla mielina5 la guaina protettiva che ricopre il midollo spinale e altri elementi del sistema nervoso. )nche se la necessit' di vitamina 712 . generalmente minima5 se dalla dieta manca Euesta piccola Euantit' o . assorbita in modo improprio5 il risultato pu; essere disastroso. La mielina comincia a disintegrarsi5 aprendo la strada a danni del sistema nervoso e possibili psicosi. La "itamina BAC , &n /attore di cre$cita 7asta vedere come cresce l%erba dopo un acEua&&one5 molto pi3 che dopo l%irriga&ione arti!iciale5 per capire che nell%acEua piovana c%. Eualcosa di diverso. 7ruce ParJer5 un botanico della Kashington /niversitR di 1t. Louis5 ha dichiarato in un%intervista al $e+ ,or- .imes 81( agosto 1,6+9 che la vitamina 712 potrebbe essere responsabile della !orte crescita che si registra dopo la pioggia. 1econdo il dottor ParJer5 la 712 . sinteti&&ata dai microbi nell%aria e Euindi depositata al suolo dalla pioggia. 6l meccanismo con il Euale la vitamina 712 stimola la crescita . ancora sconosciuto. 6l !atto che Euesta vitamina stimoli la crescita negli esseri umani non . nuovo. 6l risultato di uno studio e!!ettuato in una mensa scolastica5 pubblicato sul Journal of 3linical $utrition 8settembre ottobre 1,(39 con!erma che la vitamina 712 esercita "un e!!etto promotore della crescita" Euando viene somministrata a bambini con una crescita scarsa. L%aumento della crescita . accompagnato da altri segni di buona salute: gli insegnanti notavano in alcuni alunni miglioramenti sia nel comportamento

che nell%impegno scolastico5 in altri minori segni di a!!aticamento5 una maggiore atten&ione e interesse5 oltre a un progresso generale 8anche i genitori con!ermavano Euesti cambiamenti9. /n gruppo di studiosi dell%@hio5 diretti da orman C. Ket&el5 condusse un esperimento al Children%s Bresh )ir Camp and Pospital di Cleveland. )d undici bambini tra i cinEue ed i dodici anni !u somministrata vitamina 712 per via orale per un periodo di due mesi. La rea&ione "ecce&ionale" di cinEue di Euesti bambini . stata descritta sulla rivista 1cience 816 dicembre 1,$,9. @gni mattina la vitamina 712 veniva somministrata a bambini che erano in cura all%istituto per vari gradi di malnutri&ione e crescita ritardata. 6n aggiunta alle dosi di vitamina5 tutti i bambini continuarono i programmi di riposo5 eserci&i e le diete che stavano seguendo per migliorare la crescita e le condi&ioni !isiche. 2opo il trattamento con vitamina 712 i bambini mostrarono un cambiamento nel tasso di crescita e un maggior vigore !isico5 erano pi3 svegli5 si comportavano meglio e avevano pi3 appetito. Mi*#iore cre$cita8 ma**iore re$i$ten!a a##e in/e!ioni 1tudi pi3 recenti hanno con!ermato i legami esistenti tra la vitamina 712 e il miglioramento della crescita. /no studio5 condotto da due ricercatori del 2epartment o! utrition and Bood 1cience al <assachusetts 6nstitute o! -ecnologR5 ha dimostrato che la vitamina non solo in!luen&a la crescita5 ma accresce la resisten&a alle in!e&ioni ed . di grande importan&a sia prima della nascita che pi3 tardi nella vita. 6n un articolo su $ature (6: mar&o 1,7395 Paul <. eMberne e 4ernon >. Noung sottolineano l%importan&a della vitamina 712 in Euantitativi considerevolmente maggiori delle dosi minime richieste per prevenire i disturbi da caren&a. 6 dottori eMberne e Noung accoppiarono dei topi5 poi somministrarono a una parte delle !emmine una dose standard di 712 8(# mcg per Jg di cibo9 superiore al !abbisogno stimato per Euesti animali durante la gravidan&a5 l%allattamento e lo sviluppo. Le !emmine di un altro gruppo ricevevano un EuanF titativo di vitamina 712 considerevolmente in eccesso: (#.### mcg per Jg di dieta5 vale a dire un Euantitativo 1.### volte superiore rispetto al primo gruppo. ?ntrambi i gruppi ricevevano il medesimo cibo durante la gravidan&a. 2opo il parto5 tutte le madri vennero sottoposte alla stessa dieta e cosC5 dopo lo sve&&amento5 anche ai !igli !u somministrato lo stesso Euantitativo standard di 712. 6n Euesto modo i ricercatori !urono in grado di misurare gli e!!etti sulla progenie di un pi3 alto apporto di vitamina 712 alla madre durante la gravidan&a5 cosC come si mani!estano nei primi mesi di vita. 6 risultati mostrarono come la vitamina 712 giovasse ai piccoli in molti altri modi oltre alla crescita. 6 topi nati da madri che avevano ricevuto un Euantitativo di vitamina 712 superiore pesavano pi3 degli altri e Euesto maggior peso si mantenne durante il primo anno di vitaD inoltre avevano5 in percentuale rispetto al peso corporeo5 pi3 proteine e meno grassi degli altri. La progenie delle madri trattate con alte dosi di vitamina mostrava una maggior attivit' en&imatica del !egato5 che !aceva supporre una migliore prote&ione contro le in!e&ioni. 6n!atti ulteriori studi rivelarono che i topi5 le cui madri avevano ricevuto pi3 vitamina 7125 avevano un tasso di mortalit' in!eriore e una maggiore resisten&a alle in!e&ioni durante il primo mese di vita5 rispetto a Euelli le cui madri avevano ricevuto soltanto il %normale% Euantitativo di 712. La migliore resisten&a alle in!e&ioni !u provata sperimentalmente da eMberne e Noung. =uando i topolini ebbero tre mesi5 !u iniettata loro salmonella t"phimurium 8un parassita mortale9. 2iciotto ore dopo 1% in!e&ione5 in entrambi i gruppi !urono trovate colture positive con pari !reEuen&a nei campioni di sangue. 6 batteri5 per;5 !urono pi3 e!!icacemente eliminati dalla circola&ione 8nel giro di $+ ore9 nel gruppo dei nati da madri che avevano usu!ruito di un%alta concentra&ione di vitamina 712 nella dieta. 2opo dieci giorni5 la mortalit' era sensibilmente in!eriore nella progenie del gruppo con alte dosi di 7125 dimostrando una maggior resisten&a all%in!e&ione sperimentale: nel gruppo di controllo5 21 ratti

morirono dopo dieci giorni5 contro , del gruppo sperimentale. =uesto esperimento5 secondo eMberne e Noung5 indica "un e!!etto clinico bene!ico a lungo termine nella progenie del gruppo con alta assun&ione di vitamina 712 nel periodo di sviluppo intrauterino" che ha reagito molto pi3 !avorevolmente allo stimolo stressante di un%in!e&ione sistemica. La *ra"idan!a c.iede mo#to a##a "itamina BAC La vitamina 712 . anomala5 in Euanto . una vitamina idrosolubile che pu; essere immaga&&inata nell%organismo. @gni !utura madre !arebbe bene a provvedere il proprio !egato di buone riserve di Euesto !attore essen&iale5 in Euanto la gravidan&a provoca una richiesta straordinaria. 4entisei donne nell%ultimo trimestre di gravidan&a !urono studiate da Louis KertalicJ e dai suoi colleghi dell%@hio 1tate /niversitR College o! <edicine. ?rano tutte in buona salute e si nutrivano normalmente. La maggioran&a riceveva supplementi di !erro e vitamine contenenti #51 mg di acido !olico e 2 mcg di vitamina 712. -uttavia5 secondo un rapporto su Euesto studio pubblicato sul Journal of the American #edical Association 827 settembre 1,7295 i valori di vitamina 712 continuarono a decrescere durante la gravidan&a5 malgrado la somministra&ione orale di vitamina. 1e una donna ha usato pillole anticonce&ionali5 sono due i !attori che colpiscono le riserve di vitamina 712. L%Euipe di ricercatori del dottor KertalicJ trov; che giovani donne sane5 che usavano contraccettivi orali5 avevano . una rapida caduta nei valori di vitamina 712 nel siero. Bu in!atti rilevato un valore medio di 712 nel siero di 66(, cio il &7M rispetto alla media del gruppo di controllo (:>6=. Lo stress della gravidan&a5 in un momento di caren&a causato dalla pillola5 pu; mettere sia la madre sia il neonato in pericolo per Euanto riguarda le riserve di vitamina 7125 a meno che la madre non ne prenda molto pi3 di Euanta ne !orniscano molte interpreta&ioni vitaminiche per la gesta&ione. I "e*etariani $"i#&++ano /aci#mente &na caren!a La vitamina 712 diversa dalle altre vitamine del gruppo 7 per un altro aspetto. *ran parte delle vitamine 7 si trovano largamente nel lievito5 nel germe di grano5 nelle scorie della brillatura del riso e nel !egato. La vitamina 7125 tuttavia5 anche !abbricata da batteri nel mare e nei laghi pro!ondi e nel tratto intestinale dei mammi!eri. 6l corpo umano pu; produrre vitamina 712 nel colon5 ma di Euesta solo poca viene assorbita. L%unica !onte dietetica rappresentata da cibo di origine animale5 come il latte5 le uova5 il !ormaggio e il !egato. 6l !egato5 comunEue5 di gran lunga la !onte pi3 ricca. 6 vegetariani sono particolarmente suscettibili alla caren&a di vitamina 7125 in Euanto l%elimina&ione della carne esclude la !onte principale di Euesta vitamina dalla loro dieta. 6 vegetariani che si nutrono di uova e latte in grandi Euantitativi non sono cosC vulnerabili come Euelli che evitano tutti i prodotti e sottoprodotti di origine animale. Per essere sicuri dal punto di vista nutri&ionale5 sarebbe saggio per tutti i vegetariani5 in modo particolare per i vegetariani puri5 prendere un supplemento giornaliero del complesso vitaminico 75 specialmente ricco di vitamina 712. La vitamina 7125 che si trova nei supplementi5 di origine batterica5 non sintetica o di origine animale. La caren&a di vitamina 712 pu; inoltre essere causata da malattie del !egato5 in Euanto appunto Euesta vitamina vi immaga&&inata. Per Euesta ragione l%alcool5 con i suoi deleteri e!!etti sul !egato5 pu; contribuire alla mancan&a della vitamina. La "itamina C di$tr&**e #a BAC

el (;>& 4ictor Perbert ed ?li&abeth Sacob pubblicarono un articolo sul Journal of the American #edical Association ((& ottobre (;>&=, con il Euale denunciavano che "alte dosi di vitamina C5 usate come rimedio casalingo contro il comune ra!!reddore5 distruggono sostan&iali Euantitativi di vitamina 712 Euando ingerita con il cibo". =uesta a!!erma&ione5 naturalmente5 !u causa di preoccupa&ione per molte migliaia di persone che prendevano considerevoli dosi di vitamina C per i suoi bene!ici e!!etti. 6n verit'5 Perbert e la Sacob non dimostrarono che la vitamina C distrugge la 712 nelle persone che prendono alte dosi di vitamina C. 6 loro esperimenti !urono condotti totalmente in vitro. : !acile dimostrare in vitro che alte concentra&ioni di vitamina C alterano il 2 ) e l%> )5 i vitali portatori dei !attori ereditari5 ma nel sangue dell%organismo vivente Euesto semplicemente non accade. /n recente esame su pa&ienti trattati con alte dosi di vitamina C ha dimostrato che il !enomeno osservato in provetta non ne cessariamente avviene anche nel corpo umano. 6n una lettera al Journal of the American #edical Association (6( aprile (;>9=, <ehr )!ro&5 ed i suoi colleghi del 4eteran )dministration Pospital di 1t. Louis spiegarono che pa&ienti con lesioni del midollo spinale ricevevano durante la cura normalmente dosi di acido ascorbico di Euattro grammi e pi3 al giorno per intensi!icare l%acidit' urinaria. Preoccupati dall%a!!erma&ione che la vitamina C distrugge la vitamina 7125 il dottor )!ro& e i suoi colleghi decisero di esaminare Euesti pa&ienti. <isurarono Euindi i livelli di vitamina 712 nel siero5 con la tecnica dei radioisotopi5 di dieci pa&ienti maschi di et' variante dai (> ai <; anni. 1econdo la lettera inviata alla rivista5 ognuno di Euesti pa&ienti aveva ricevuto acido ascorbico nella dose sopraindicata per un periodo di oltre 11 mesi. -utti erano a dieta libera e prendevano la vitamina C in Euattro dosi al giorno. 6 livelli di vitamina 712 erano tutti superiori ai limiti in!eriori della norma 83## mgWml9 e tre erano sopra il limite superiore della norma 81.### mgWml9.

Capitolo 37 L0ACIDO FOLICO8 L0ALTRA VITAMINA ANTIANEMICA LOacido !olico5 ha preso Euesto nome in Euanto venne scoperto per la prima volta negli ortaggi a !oglie verdi. Per primo !u isolato nelle !oglie degli spinaci nel (;&(, come un elemento necessario per la crescita di alcuni microrganismi. Circa nello stesso periodo5 ricercatori medici ri!erirono casi di anemia in animali e in esseri umani simili all%anemia perniciosa ma che non rispondevano all%usuale trattamento. L%anemia era chiaramente di tipo alimentare macrocitico 8globuli giganti95 ma gli estratti di !egato non avevano e!!etto sul suo decorso. /lteriori ricerche hanno risolto il mistero. 1i scoprC che il !egato conteneva due distinte sostan&e antianemiche: la vitamina 7125 con e!!etti sull%anemia perniciosa5 e una seconda sostan&a5 l%acido !olico5 che era stato rimosso nel processo di ra!!ina&ione degli estratti di !egato per il trattamento dell%anemia perniciosa. C acido !olico5 e!!icace soltanto in alcuni tipi di anemia macrocitica5 !u pi3 tardi isolato sia nel !egato che nel lievito e riconosciuto come il medesimo elemento isolato negli spinaci poco tempo prima.

?ntrambe Eueste vitamine sono elementi vitali nel processo di !orma&ione del sangueD l%anemia da caren&a di acido !olico . simile a Euella da caren&a di vitamina 712. 6 globuli rossi divengono estremamente grandi5 di !orma anomala ed hanno vita molto breve. 6 sintomi non sono di carattere immediato ed ovvio5 ma assalgono subdolamente la vittima e si !anno evidenti solo in modo molto graduale . 6 malati si indeboliscono e si a!!aticano !acilmente5 sono irritabili e possono anche so!!rire di insonnia e mancan&a di memoria. @ggi5 l%anemia causata dalla caren&a di acido !olico . molto pi3 comune che non Euella da caren&a di vitamina 712 ed . piuttosto allarmante notare come la caren&a di acido !olico sia di!!usa. 1econdo una rela&ione del 2ipartimento di ?matologia dell%@spedale di Londra5 pubblicata sul !ritish #edical Journal ((; ottobre (;>9= i medici !urono sorpresi di trovare l%anemia megaloblastica in due postF operati sotto cura intensiva. ?videntemente non si rendevano conto !ino a che punto gravi situa&ioni traumatiche o postFoperatorie potessero dar !ondo alle riserve di acido !olico. ella rela&ione si a!!erma: "la nostra esperien&a suggerisce che non . opportuno !are a!!idamento sulle riserve di acido !olico di pa&ienti gravemente traumati&&ati5 anche per brevi periodi". aturalmente Euesti pa&ienti non sono i soli che rischiano una caren&a di acido !olico. 6l maggior !abbisogno da parte dei tessuti5 che si crea nei soggetti Euando sono sottoposti a intense cure mediche5 pu; apparire pi3 traumatico e serio in Euanto la persona . in pericolo di vita !in dall%ini&io. -uttavia5 in Euesto caso5 sono almeno presenti dei medici che possono notare l%insorgere della caren&a. <a le persone che sviluppano un%insu!!icien&a di acido !olico in conseguen&a del lento ma sicuro stress della vita Euotidiana possono non avere la !ortuna di veder individuato il loro problema. L0acido /o#ico .a mo#te im+ortanti /&n!ioni Come la vitamina 7125 l%acido !olico . essen&iale per un adeguato sviluppo delle cellule ed . direttamente correlato alla sintesi del 2 ) e di altri acidi nucleici. L%anemia megaloblastica . comunemente considerata il sintomo pi3 di!!uso di caren&aD Euesto perch pur essendo simile ad altre anemie nei suoi sintomi pi3 evidenti5 . relativamente !acile da individuare come caren&a dei lipotropi presenti nella dieta 8vitamina 7a5 acido !olico5 colina e metionina9. 6n un articolo su .echnolog" *evie+ 8dicembre (;>&=, il dottor eMberne spiega la rela&ione tra la caren&a nel primo stadio di vita e la resisten&a alle in!e&ioni. =uesti vari sintomi sottolineano i molti aspetti della salute nei Euali interviene l%acido !olico. 6n e!!etti5 dovunEue si abbia una rapida moltiplica&ione delle cellule5 sia per la costru&ione sia per la manuten&ione dell%organismo5 l%acido !olico . vitale. 1e una donna in gravidan&a non riceve su!!icientemente acido !olico5 ne pu; risultare un danno irreversibile al !eto. 6l dottor Paul <. eMberne5 pro!essore di scien&e dell%alimenta&ione al <6-5 de!inisce un possibile e!!etto delle caren&e di lipotropi nella dieta 8acido !olico5 vitamina 7a5 colina e metionina9 come una bomba alimentare a scoppio ritardato". ell%articolo su .echnolog" *evie+, il dottor eMberne spiega come una caren&a di Eueste sostan&e nei primi anni pu; gravemente ridurre le capacit' di di!esa dell%organismo5 Euando pi3 ne avr' bisogno5 cio. pi3 tardi nella vita. 66 sistema immunitario5 regolato dal timo5 richiede acido !olico e altri lipotropi per svilupparsi adeguatamente. 6n prove di laboratorio . risultato che animali nati da madri nutrite con diete contenenti Euantitativi minimi di acido !olico e metionina erano notevolmente meno capaci di combattere i comuni batteri in!ettanti contenuti nei cibi. -enere in gravidan&a una dieta povera di acido !olico pu; portare un bambino pi3 vulnerabile alla malattia5 ma una caren&a grave di acido !olico pu; causare nel !iglio anche un%insu!!icien&a mentale. 2a una ricerca in 1ud )!rica5 riportata su $utrition *eports Cnternational 8novembre (;>&=, . risultato

che il 9>M dei bambini nati da madri che durante la gravidan&a avevano so!!erto caren&e di acido !olico5 presentavano uno sviluppo anormale o ritardato. T&tte #e /&t&re madri nece$$itano d0inte*ra!ioni 1econdo ?rMin 2iCRan (2itamine in ,our Iife and the #icronutrients, 1imon and 1chuster5 eM NorJ5 (;>&=, ?si stima che la met' di tutte le donne in gravidan&a nel mondo siano carenti di acido !olico"D "il !eto sottrae alla madre gran parte dell%acido !olico5 cosicch Euesta necessita di un%integra&ione giornaliera". L%anemia megaloblastica . una delle pi3 note complica&ioni nella gravidan&a e5 sempre secondo 2iCRan5 "i di!etti congeniti sono tra gli e!!etti gravi di una caren&a di acido !olico nelle donne gravide". La caren&a di acido !olico . stata inoltre associata a molte complica&ioni della gravidan&a5 come la tossicosi5 il distacco della placenta5 le nascite premature e le emorragie post-partum. La tossicosi . una complica&ione in!ettiva5 caratteri&&ata da pressione alta5 edema5 presen&a di albumina nelle urine e5 se non controllata5 mal di testa5 disturbi visivi5 vertigini e convulsioni. =uesta condi&ione pu; risultare pericolosa sia per la madre che per il nascituro. 6l distacco della placenta . la separa&ione prematura della placenta dalle pareti uterine prima della nascita. 1iccome . attraverso la placenta che il !eto riceve ossigeno e nutrimento5 ci; costituisce per lui una grave minaccia e pu; risultare !atale se il distacco . completo. : un pericolo anche per la madre5 in Euanto il distacco pu; essere accompagnato da emorragia. L0acido /o#ico e #e ma#attie menta#i La gravidan&a non . la sola condi&ione nella Euale . necessario l%acido !olico. 2a uno studio e!!ettuato al <assachusetts *eneral Pospital5 pubblicato sul $e+ Fngland Journal of #edicine ((< ottobre (;>9=, risulta che molti pa&ienti mentalmente disturbati o ritardati migliorano con l%acido !olico. 6n una raga&&a leggermente ritardata5 so!!erente di sintomi schi&o!renici 8deliri5 isolamento5 catatonia95 i disturbi psicotici scomparvero Euando !u trattata con acido !olico per via orale e con vitamina 76. 1ospeso il trattamento5 i sintomi ricomparvero nel giro di cinEue5 sette mesi5 ma Euando !u ripreso il trattamento vitaminico5 i sintomi scomparvero ancora. )nche da altri studi risulta che i pa&ienti schi&o!renici rispondono all%acido !olico. )l orthMicJ ParJ Pospital 8<iddleseL5 6nghilterra95 pa&ienti psichiatrici trattati con acido !olico venivano dimessi con un anticipo del 6:M:<M rispetto a Euelli ai Euali non era stato somministrato l%acido !olico (Iancet, ; agosto (;>9=. ) tutt%oggi non . stato portato avanti nessuno studio per con!ermare Euesti dati. 6l giudi&io sul miglioramento clinico necessario per garantire le dimissioni da un ospedale psichiatrico . comunEue generalmente considerato un criterio relativamente attendibile. La +redi$+o$i!ione a##e ma#attie 1tudi controllati sono stati condotti invece sull%interrela&ione tra la caren&a di acido !olico e un%aumentata predisposi&ione alle in!e&ioni. 2a uno studio condotto in )!rica5 riportato in Iancet ((& dicembre (;>&=, risulta che i pa&ienti con in!e&ioni batteriologiche non erano in grado di assorbire l%acido !olico in modo cosC e!!iciente come le persone sane. /no studio condotto in )merica e comparso in American Journal of 3linical $utrition 8mar&o (;>9= ha mostrato come la capacit' delle cellule di di!endersi dalle in!e&ioni diminuisce durante una grave

caren&a di acido !olico. =uesti due studi5 presi nel loro insieme5 suggeriscono l%esisten&a di un circolo vi&ioso5 per cui la persona carente di acido !olico diventa particolarmente vulnerabile ai parassiti virali o micologici e a certe in!e&ioni batteriologiche5 che poi a loro volta possono inter!erire con l%assorbimento della vitamina. La caren&a di acido !olico pu; inoltre combinarsi con altri disturbi. /na delle cause principali dell%insu!!icien&a di acido !olico . lo scarso assorbimento della vitamina nell%intestino tenue. Charles Palsted5 dell%/niversitR o! Cali!ornia 1chool o! <edicine5 ha ri!erito su $utrition *evie+s 8!ebbraio (;>9= che la caren&a di acido !olico pu; danneggiare il rivestimento mucoso e indebolire la !un&ione di assorbimento dell%intestino tenue. Conseguentemente5 una persona che non riceve su!!iciente acido !olico rischia anche di non usare nemmeno Euel poco che riceve. La caren!a , di//&$a -utte Eueste in!orma&ioni non sono accademiche5 poich la caren&a di acido !olico non . poi cosC rara come si credeva un tempo. -ra il (;>& e il (;>< il numero dei pa&ienti con disturbi risultanti da di!etti congeniti nell%assorbimento e utili&&a&ione della vitamina . Euasi raddoppiato secondo >ichard K. ?rbe5 della *enetic /nit del <assachusetts *eneral Pospital ($e+ Fngland Journal of #edicine, ; ottobre (;>9=. /no studio sulla popola&ione scolastica di colore nel <ississippi5 riportato dal Journal of the American Dietetic Association 8novembre (;>&=, ha rivelato che la ra&ione media Euotidiana di acido !olico era circa un Euinto della dose raccomandata: pi3 del ;;M dei bambini consumava meno della met' del Euantitativo giornaliero raccomandato. )ccanto alle donne in gravidan&a5 milioni di altre donne che prendono contraccettivi orali corrono il rischio particolare di sviluppare una caren&a di acido !olico5 come risulta dalle pubblica&ioni scienti!iche sin dagli ini&i degli anni '>7. 6n un articolo sul Journal of the American #edical Association ((> dicembre (;>:=, un gruppo di ricercatori denuncia "l%aumentata inciden&a dell%anemia megaloblastica e di altre anormalit' del metabolismo dell%acido !olico in consumatrici di contraccettivi orali". )nche gli an&iani sembrano correre un rischio maggiore di caren&a di acido !olico. 2urante un%indagine di routine in un ospedale inglese5 si scoprC che oltre un ter&o di un campione casuale di >6 pa&ienti sopra i >7 anni aveva un basso tasso di acido !olico nel sangue. 2ue dei pa&ienti avevano una cosC grave caren&a che ne deriv; un%anemia megaloblastica. L%articolo5 comparso sul !ritish #edical Journal (6: luglio (;<<=, notava inoltre che il <>M dei pa&ienti non autosu!!icienti a causa di disordini mentali erano carenti di acido !olico. 6 medici erano inclini a credere che tale scarsit' !osse dovuta in gran parte a semplice malnutri&ione. Come per altri elementi nutritivi5 la caren&a di acido !olico pu; essere il risultato di una somma di insu!!icien&e5 an&ich del solo !atto di non ricevere la ra&ione raccomandata giornaliera5 che . !issata in & mg. 2ato che la vitamina C . necessaria alla ridu&ione dell%acido !olico nella !orma attiva che pu; essere usata dall%organismo5 una caren&a di Euesta vitamina pu; aggravare i dannosi e!!etti di un apporto limitato di acido !olico. on soltanto i tessuti del corpo possono abbisognare di pi3 acido !olico a causa della crescita5 di traumi o in!e&ioni5 ma alcuni !attori presenti nella dieta possono entrare in competi&ione e avere la meglio. -ra Euesti !attori5 l%alcool ha un ruolo primario. <entre sarebbe !acile il consumo di alcool5 meno !acile . regolare l%apporto di acido !olico. )nche se ce n%. molto nel !egato5 nella crusca5 negli asparagi5 nella parte verde del cavolo5 nell%insalata5 negli spinaci e nelle rape5 la vitamina . !acilmente distrutta dalla cottura e dalla semplice esposi&ione all%aria e alla luce. L%acEua in cui si . cotta la verdura dovrebbe essere conservata per &uppe e stu!ati5 in Euanto molta della vitamina si dissolve nell%acEua di cottura.

Re$tri!ioni *o"ernati"e La Bood and 2rug )dministration ha posto un limite al Euantitativo di acido !olico che pu; essere immesso nei supplementi vitaminici. 6l limite corrisponde alla dose raccomandata giornaliera di &77 mcg5 tuttavia molti supplementi non possiedono tale Euantit' e Eualche volta non ne hanno a!!atto. Ci; potrebbe derivare dalla preoccupa&ione che gli epilettici prendano troppo acido !olico5 in Euanto grossi Euantitativi rischiano di ridurre l%e!!icacia dei !armaci anticonvulsivi5 ma la ragione vera di Euesta limita&ione . che l%acido !olico nasconde alcuni e!!etti dell%anemia da caren&a di vitamina 712. L%acido !olico un tempo era usato per curare Euesto tipo di anemia5 !inch si scoprC che5 mentre eliminava i sintomi5 non impediva i danni di tipo neurologico. 6l criterio seguito5 Euindi5 . Euello di proteggere coloro che non ricevono un adeguato Euantitativo di 7125 limitando un altro !attore nutritivo ugualmente importante. aturalmente5 come nella maggior parte delle situa&ioni5 il problema . pi3 complesso di Euanto appare da Euesto tipo di ragionamento. 6n e!!etti5 secondo uno studio apparso su Iancet (6& maggio (;>9=, una caren&a di vitamina 712 pu; ridurre l%utili&&a&ione da parte delle cellule dell%acido !olicoD attualmente la caren&a di acido !olico . molto pi3 comune della caren&a di vitamina 712.

Capitolo 3+ ACIDO PANTOTENICO8 LA VITAMINA ASSENTE 6l bromuro di metile . il per!etto insetticida per !umiga&ioni. /ccide ogni insetto vivente5 domestico o selvatico5 comune o esotico. 1pru&&ato in un maga&&ino ermeticamente chiuso 8Euesto . il modo in cui viene sempre impiegato9 uccider' per!ino i topi. <oriranno anche scoiattoli5 lucertole5 pipistrelli5

uccelli che si troveranno nel territorio dove sono le derrate al momento della !umiga&ione. ? moriranno anche gli esseri umani. 6n e!!etti5 non vi . essere vivente che possa uscire5 se non morto5 da un silo o un maga&&ino di prodotti alimentari5 o dalla stiva di una nave5 una volta che vi siano state !atte delle !umiga&ioni con bromuro di metile. <a una volta che si sia permesso all%aria pura di entrare nel locale disin!estato5 il bromuro di metile evapora rapidamente5 sen&a lasciare praticamente alcuna traccia della sua letale presen&a. 1i possono anche !are ripetute applica&ioni sen&a superare la tolleran&a residua di (# parti per milione. 6noltre5 per Euanto usato in dosi massicce5 non lascia dietro di s nessun sapore o aroma rivelatore5 che possa venire scoperto dalla persona che mangia il cereale5 il latte in polvere5 la carne o Eualsiasi altro prodotto !umigato col bromuro di metile. 6n breve5 esso sembra l%insetticida e il topicida ideale per alimenti in maga&&ino5 ed . perci; utili&&ato molto estesamente da commercianti di alimentari all%ingrosso di tutto il mondo. 1!ortunatamente per coloro che consumano cibi !umigati col bromuro di metile5 i sanitari giapponesi sono attualmente convinti che Euesta sostan&a abbia causato in *iappone a pi3 di 1#.### persone una malattia conosciuta come neuropatia mieloFottica5 la Euale provoca5 tra molti altri sintomi5 disturbi del tratto gastrointestinale e della vista5 una minor resisten&a contro in!e&ioni e stress5 e degenera&ione del midollo spinale. : abbastan&a strano che i ricercatori giapponesi siano convinti che Euesta tremenda malattia sia causata dal consumo di cibi che non contengono la bench minima traccia 8!orse neppure una singola molecola9 di bromuro di metile o di Eualsiasi altra sostan&a chimica che abbia Eualche rela&ione con esso. Ma#attie co##e*ate con caren!a "itaminica 6n realt'5 i medici giapponesi non avevano alcuna ragione5 all%ini&io5 di sospettare che il bromuro di metile o Eualsiasi altro insetticida !osse implicato nella genesi della neuropatia mieloFottica subacuta5 come ri!erirono al 6Z Congresso 6nterna&ionale sulla utri&ione a Citt' del <essico. 6l dottor NoshiJa&u Nomura e i suoi colleghi dell%6stituto di eurologia presso l%ospedale Aanto >osai di AaMaF saJi notarono5 tuttavia5 che vi era una sorprendente analogia tra i sintomi osservati nei loro pa&ienti e Euelli prodotti sia in animali sia in esseri umani carenti di acido pantotenico5 una vitamina del complesso 7. 2isturbi gastrointestinali5 strane sensa&ioni di prurito e di bruciore5 e diminuita resisten&a a ogni sorta di stress5 in!e&ioni comprese5 Euali si osservano in pa&ienti neuropatici5 sono tutti sintomi classici delle caren&e di acido pantotenico. )nali&&ando campioni di sangue di pa&ienti neuropatici5 il gruppo giapponese scoperse che tendevano5 e!!ettivamente5 a rivelare bassi indici di acido pantotenico. 6l passo seguente !u Euello di sperimentare se !orti dosi di acido pantotenico avrebbero aiutato Euesti pa&ienti. 6 loro sospetti vennero drammaticamente con!ermati: di 77 pa&ienti neuropatici trattati con inie&ioni di acido pantotenico5 (2 registrarono ci; che i giapponesi de!inirono un miglioramento %eccellente% o %estremamente marcato%. 6n 16 altri casi5 i risultati vennero de!initi "buoni". 6 medici tuttavia erano ancora in di!!icolt' Euando si tratt; di spiegare perch Euesti pa&ienti presentassero una caren&a di acido pantotenico5 essendo Euesta una vitamina che generalmente si assume sen&a di!!icolt'. <entre erano occupati a risolvere Euesto problema5 ad alcuni neurologi giapponesi capit; di curare un pa&iente colpito da una grave in!e&ione da bromuro di metile. 6l lavoro di Euesto pa&iente consisteva nel !umigare sostan&e alimentari con bromuro di metile e5 !orse perch non aveva adattato bene la sua maschera protettiva5 era stato investito dai vapori. 6 medici riuscirono a !argli superare

soddis!acentemente la crisi5 ma dopo la remissione dei sintomi acuti5 essi notarono che ne erano subentrati altri5 molto simili a Euelli della caren&a di acido pantotenico. ?ra possibile che vi !osse Eualche oscuro legame tra bromuro di metile e caren&a di acido pantotenico0 2esiderosi di investigare accuratamente ogni indi&io che si presentasse loro5 i ricercatori decisero di vedere che cosa sarebbe accaduto a dei ratti la cui intera ra&ione di cibo !osse stata !umigata allo stesso modo con cui venivano !umigate nei maga&&ini le sostan&e alimentari destinate agli esseri umani. 6n contrasto col gruppo di controllo5 i ratti che mangiarono il cibo !umigato non crescevano normalmente di peso e mostravano sintomi Euali stanche&&a5 diarrea5 eccita&ione5 decolora&ione del pelame5 della pelle e degli occhi. 7ench la maggior parte dei sintomi recedessero col passare del tempo5 l%autopsia mise in eviden&a che molti degli animali avevano so!!erto di gravi danni al sistema nervoso. 6 medici erano ancora perplessi5 perch l%analisi del cibo !umigato somministrato a Euesti animali non rivelava il minimo residuo di bromuro di metile. -uttavia5 Euando i ricercatori anali&&arono il cibo prima e dopo la !umiga&ione5 con una tecnica nota come spettro!otometria a raggi in!rarossi5 !ecero una sensa&ionale scoperta: la !umiga&ione mutava l%acido pantotenico in un altro composto sconosciuto. =uesto era il legame che stavano cercando. 6l bromuro di metile era e!!ettivamente scomparso dal cibo !umigato5 ma aveva sottratto tutto l%acido pantotenico5 una sostan&a nutritiva vitale per la salute. el caso dell%operaio investito dai !umi di bromuro di metile5 la distru&ione della vitamina aveva avuto luogo evidentemente all%interno del suo organismo. *li altri pa&ienti5 a Euanto pareva5 avevano so!!erto perch la vitamina era stata distrutta nel cibo che avevano consumato. Le vittime probabilmente avevano consumato !orti Euantitativi di riso brillato e !umigato. 6l concetto che il disturbo nervoso conosciuto come neuropatia mieloFottica subacuta possa venir causato dal consumo di cibo !umigato con bromuro di metile . una teoria... buona5 ma pur sempre una teoria. 2%altro canto5 . un !atto che il !umigare sostan&e alimentari con bromuro di metile distrugga il contenuto vitale in acido pantotenico. : un !atto anche che Euesta vitamina 7 . indispensabile per la salute. 6 sintomi di caren&a di acido pantotenico5 che vanno dall%atonia intestinale alla diminuita resisten&a alle malattie in!ettive5 possono esser presenti in misura relativamente lieve Euando la caren&a . relativamente lieve. 6n altre parole5 l%assen&a di vistosi disturbi nervosi non . una prova che il pa&iente non so!!ra in Eualche misura di una caren&a di acido pantotenico. Danni ne##a $/era de##a ri+rod&!ione *li esperimenti giapponesi non sono l%unica prova della distru&ione nutritiva operata dal bromuro di metile. el 1,6#5 un gruppo di ricercatori presso il Centro agricolo sperimentale di College 1tation5 -eLas5 pubblic; un bollettino intitolato Fffects of Fumigation for Cnsect 3ontrol on %eed 5ermination. La !umiga&ione con il bromuro di metile5 come rivelarono i loro esperimenti5 inter!eriva con la germina&ione di ogni specie di seme esaminato. 2ue !umiga&ioni5 che nella pratica rappresentano un caso molto !reEuente5 "causavano sempre un grave danno". =uando la temperatura e l%umidit' erano relativamente basse5 si osservavano scarsi danni immediati. -uttavia5 dopo che le sementi erano rimaste in maga&&ino per 12 mesi 8cosa5 anche Euesta5 non in!reEuente9 "si rendevano evidenti !orti ridu&ioni nella germina&ione". =uest%ultimo !atto . signi!icativo perch eviden&ia che anche Euando il bromuro di metile sia scomparso dagli alimenti per evapora&ione5 il danno nutritivo da esso ini&iato diviene progressivamente maggiore. /n%altra importante rivela&ione dovuta a Euesti test . che le sementi che germogliano dopo una !umiga&ione con bromuro di metile mostrano segni di anormalit'. Come a!!ermano i ricercatori: "le sementi danneggiate da alcuni !umiganti producono germogli con certe strutture incapaci di crescere.

La radice e il tubulo primari spesso divengono necrotici 8morti9 nel !rumentone e nel seme di sorgo5 il che . dovuto in gran parte alla !orma&ione di mu!!e su Eueste strutture indebolite. L%incapacit' di svilupparsi di certe parti dei germogli provocava spesso una crescita eccessiva di altre parti del medesimo germoglio... 6 semi di Eualsiasi tipo !umigati producevano germogli meno vigorosi dei semi non !umigati5 per!ino Euando le percentuali di germina&ione segnalavano poche di!!eren&e5 o addirittura nessuna di!!eren&a". =uando vennero !atti Euesti esperimenti nel -eLas5 non era ancora noto perch il bromuro di metile causasse tali distru&ioni dell%integrit' dei semi. -utti i ricercatori sapevano che le sementi non contenevano residui5 esattamente come gli alimenti !umigati in *iappone non contenevano tracce di bromuro di metile. ?ssi erano al corrente5 sen&a dubbio5 che l%acido pantotenico . Euasi universalmente presente in tutti gli organismi viventi ed . considerato come stimolatore della crescitaD ma non avevano ragioni su!!icienti per collegare la mancata o di!ettosa germina&ione delle sementi !umigate con Euesta sostan&a alimentare. -uttavia5 alla luce della scoperta giapponese5 si pu; ritenere per certo che la ragione del deterioramento delle sementi !umigate e della loro incapacit' di germogliare e crescere normalmente era stata la distru&ione totale o par&iale dell%acido pantotenico. 6l danno generativo causato dalla caren&a di acido pantotenico non si limita ai semi. 1econdo F0ecutive Aealth 8gennaio (;><=, studi condotti su animali hanno dimostrato che l%acido pantotenico . d%importan&a vitale per la riprodu&ione normale. ) seconda della gravit' della caren&a vitaminica5 i !eti di !emmine di ratto gravide venivano o riassorbiti oppure nascevano de!ormi. =uanto maggiore era il Euantitativo di acido pantotenico messo a disposi&ione delle madri5 tanto minore era il danno a carico dei !eti. >oger S. Killiams ha scritto su $utrition Against Disease 8Pitman Publishing Corp.5 eM NorJ5 (;>(= che: "vi sono dei buoni motivi per ritenere che un numero considerevole di insuccessi nella riprodu&ione umana 8natiFmorti5 parti prematuri5 handicap !isici o mentali dei neonati9 sono dovuti alla mancan&a5 durante la gesta&ione5 di Euella stessa vitamina5 l%acido pantotenico5 che... secondo le osserva&ioni dei ricercatori5 si . rivelato di !ondamentale importan&a per i ratti". Capitolo 3, LA VITAMINA ANTISTRESS 7ench l%acido pantotenico sia stato scoperto nel (;:: da >oger S. Killiams5 poca atten&ione si . posta a ci; che !a e a ci; che pu; provocare la sua mancan&a. 6n $utrition Against Disease 8op. cit.9 il dottor Killiams scrisse che l%acido pantotenico "non ha ricevuto Euasi nessuna atten&ione. ) molti medici . stato insegnato il suo nome5 ma essi non sono mai stati avvertiti che una Euantit' di esso presente nella dieta pu; essere d%importan&a vitale. ? mentre si pu; asserire con sicure&&a che nessuno5 in nessuna parte del mondo5 non ha mai mangiato un pasto o uno spuntino sen&a assumere anche un po% di acido pantotenico5 . un%illusione supporre che tutti ne ricevano abbastan&a". 6l nome di acido pantotenico deriva da pantos, parola greca che signi!ica "ovunEue"5 perch si trova in tutte le cellule viventi. 2al momento che . presente in certa misura in tutti gli alimenti5 se n%. tratta la comoda dedu&ione che la caren&a di Euesta vitamina . molto rara. <a nell%ambiente chimico di oggi5 con tutti i suoi cibi manipolati industrialmente5 pu; esser di!!icile5 con alcune diete5 ottenere anche solo la >2) di 1# mg. <olte persone possono avere un !abbisogno individuale di acido pantotenico 8e anche di altre vitamine9 che superano la >2)5 il che rende necessaria la somministra&ione di supplementi vitaminici. 6l dottor Killiams a!!erma che ciascuno di noi trarrebbe bene!icio da dosi

maggiori di acido pantotenico. el libro sopra citato5 egli scrive ancora: "... . probabilmente una caratteristica inerente al sistema umano la necessit' di dosi relativamente !orti di Euesta vitamina... 6l tessuto muscolare umano5 cio. il tessuto pi3 abbondante del nostro organismo5 contiene circa il doppio di acido pantotenico del tessuto muscolare di altri animaliD esso deve venire !ornito dalla nutri&ione. 6l latte umano5 che la natura prepara per i piccoli dell%uomo5 . relativamente ricco di Euesta vitamina". Che cosa accade Euando l%organismo umano . privato di acido pantotenico0 Per scoprirlo5 un gruppo di medici della 6oMa 1tate /niversitR somministr; ad alcuni soggetti volontari delle prigioni statali dello 6oMa una dieta adeguata con l%esclusione di acido pantotenico. 6 risultati vennero resi noti in Proceedings of the %ociet" of !iolog" (vol. @<, (;9&=. 1 volontari5 uomini in giovane et'5 dopo soltanto due settimane di priva&ione5 accusavano !atica e desiderio di dormire durante il giorno. Perdita di appetito e stitiche&&a li a!!liggevano alla ter&a settimana. 2iventarono litigiosi5 insoddis!atti e totalmente %gi3 di corda% verso la Euarta settimana. L%analisi delle orine rivel; una diminu&ione degli ormoni surrenali5 che continu; progressivamente via via che l%esperimento procedeva. ei soggetti comparvero anche ipotensione5 spossate&&a5 disturbi gastrici5 costipa&ione e continue in!e&ioni respiratorie. *li en&imi digestivi e gli acidi gastrici si ridussero notevolmente. 4erso la Euarta settimana dell%esperimento5 Euesti uomini erano in pessime condi&ioni5 e per giunta so!!rivano di bruciori ai piedi. =uesti risultati sono straordinari per diverse ragioni. Prima di tutto5 . molto raro produrre sintomi tanto gravi con l%elimina&ione di una singola sostan&a nutritiva per cosC poche settimane. 6 raga&&i sani privati di vitamina C5 per esempio5 possono anche non rivelare alcun sintomo appariscente per alcuni mesi. =uesto . abbastan&a curioso5 perch il corpo umano . assolutamente incapace di sinteti&&are la vitamina C5 mentre i batteri intestinali sono capaci di ri!ornirci di un certo Euantitativo di acido pantotenico che essi stessi sinteti&&ano da altre !onti alimentari. ?videntemente5 il bisogno di acido pantotenico da sorgenti alimentari5 secondo uno schema regolare5 . molto pi3 critico di Euanto la maggior parte della gente s%immagini. 1en&a di esso5 accuseremmo in breve tempo un intero repertorio di malanni che pochi normalmente assocerebbero a insu!!icien&a di una singola !ra&ione del complesso 7. Le "itamine $ono nece$$arie +er /ar /ronte a*#i $tre$$ LOacido pantotenico . implicato in diverse !un&ioni vitali dell%organismo5 e viene spesso indicato come la vitamina antistress perch ne abbisognano le ghiandole surrenali e il sistema organico immunitario. ei topi5 una caren&a di acido pantotenico produce un e!!etto deleterio sulle ghiandole surrenali. =ueste ghiandole letteralmente muoiono5 spesso tra abbondanti emorragie. Cessa la produ&ione di molti steroidi vitali5 compreso il cortisone5 normalmente prodotti dalle surrenali. Poich Euesti steroidi regolano letteralmente do&&ine di !un&ioni metaboliche5 il topo carente di acido pantotenico so!!re di una miriade di gravi sintomi5 ulcere incluse. Le ghiandole surrenali5 com%. noto5 proteggono l%uomo da ogni sorta di stress5 sia !isici che mentali5 e dosi orali di pantotenato di calcio aiutano l%essere umano ad a!!rontate lunghi periodi di stress con meno so!!eren&e e spreco di energie. =uesto . stato dimostrato5 in una impressionante serie di esperimenti5 da ?laine P. >alli5 con la coopera&ione di alcuni volontari dotati di notevole coraggio. Come . stato ri!erito in $utrition %"mposium 8 ational 4itamin Boundation5 1er. 9, >@, (;96=, la dottoressa >alli sottopose a stress i volontari 8maschi Fadulti9 immergendoli in acEua gelata per lunghi periodi di tempo. 4ari test vennero eseguiti immediatamente dopo Euesto suppli&io per registrame gli e!!etti sulla chimica dell%organismo. 2opo sei settimane di somministra&ione orale di pantotenato di calcio5 i volontari vennero sottoposti nuovamente al trattamento dell%acEua gelata. =uesta volta5 la dottoressa >alli not; che i vari esami del

sangue denunciavano molti meno segni di stress che non Euelli della prima serie. /na delle varia&ioni era che5 dopo aver preso l%acido pantotenico5 i volontari non erano privati di acido ascorbico5 come tendevano ad apparire la prima volta. La dottoressa >alli ne dedusse che l%acido pantotenico evidentemente aumenta la capacit' di resisten&a allo stress dei nostri tessuti. /n%altra !orma di stress da cui l%acido pantotenico aiuta a proteggersi sono le rea&ioni allergiche 8v. cap. (7:=. L%acido pantotenico . un elemento essen&iale del coen&ima )5 che ha un ruolo molto importante nell%utili&&a&ione delle sostan&e nutritive e nella produ&ione di energia. CosC5 la vitamina . importante per l%integrit' di tutte le cellule del corpo5 ed . concentrata negli organi. L%acido pantotenico . anche una delle vitamine 7 che sono state identi!icate come assolutamente essen&iali alla produ&ione di anticorpi per debellare le in!e&ioni. 1tudi sperimentali compiuti su topi da )braham ?. )Lelrod5 dell%/niversit' di Pittsburgh5 mostrano chiaramente perch i volontari della Prigione 1tatale dello 6oMa privati di acido pantotenico so!!rivano di in!e&ioni respiratorie continue. 6l dottor )Lelrod comunic; a un seminario su $utri4ione e Futuro dell'/omo organi&&ato dal 4itamin 6n!omation 7ureau nel dicembre del (;>(, che le vitamine 7 necessarie per la crea&ione di anticorpi contro le in!e&ioni Hsono la piridossina5 l%acido !olico e l%acido pantotenicoI. 1e una Eualsiasi di Eueste tre vitamine manca5 gli animali cavia non possono produrre anticorpi circolanti. =ualsiasi regime si possa prescrivere per resistere alle in!e&ioni5 il Euale includa la vitamina )5 la vitamina C5 antibiotici o Eualsiasi altro agente5 non pu; ovviamente dare molto a!!idamento se il vostro sistema . carente di una di Eueste tre vitamine del complesso 7. Caren!a re#ati"a a##0artrite *li ormoni prodotti dalle ghiandole surrenali5 cortisone incluso5 regolano la tenden&a alle in!iamma&ioni5 che pu; essere causata da altri ormoni ancora. /n gruppo di ricercatori inglesi5 a cui si deve una rela&ione su Iancet (6< ottobre (;<:=, indagarono sulla rela&ione tra acido pantotenico e artrite5 e osservarono che gli artritici reumatoidi avevano bassi livelli di acido pantotenico nel sangue. =uanto pi3 basso era il livello5 tanto pi3 grave erano i sintomi della loro artrite. 6nie&ioni Euotidiane di acido pantotenico e dosi di pappa reale 8una secre&ione delle api che . ritenuta ricca di pantotenato9 condusse a un accrescimento graduale dei livelli di acido pantotenico del sangue5 a un miglioramento delle condi&ioni generali5 delle mobilit' delle giunture e a una caduta del tasso di sedimenta&ione. =uando il trattamento venne ridotto5 anche i livelli di acido pantotenico del sangue diminuirono e si ebbe una ricaduta clinica. 1econdo F0ecutive Aealth 8gennaio (;><=, due scien&iati inglesi5 ?. C. 7artonFKright5 biochimico5 e K. ). ?lliot5 medico interno della >heumatic Clinic o! 1t. )l!eg s PoF spital di Londra5 hanno curato pa&ienti artritici per molti anni5 e si sono convinti di una netta rela&ione tra i bassi livelli di acido pantotenico del sangue e i sintomi dell%artrite. 6l dottor 7artonFKright a!!erma che un apporto insu!!iciente di acido pantotenico . un !attore dell%artrite5 e incolpa l%uso crescente di cibi industriali 8che hanno perduto la maggior parte del loro contenuto vitaminico9 dell%aumento dell%artrite reumatoide e ossea. /na delle !orme di stress pi3 pro!onde e meno capite a cui pu; essere esposto il corpo umano5 . il danno delle radia&ioni. : possibile che Eueste stesse propriet' dell%acido pantotenico che servono sia agli uomini che agli animali per resistere alle in!e&ioni5 alle allergie e a gravi stress possano anche proteggere contro i letali e!!etti delle radia&ioni0 La risposta 8che suona a!!ermativa9 ci viene dal dottor 6. 1&oradR5 in un suo studio sull%acido pantotenico riportato da Acta Paediatrica (<, 15 1,639. =uesto medico ungherese ha osservato che topi ai Euali era stato somministrato acido pantotenico per una settimana e poi erano stati sottoposti a radia&ioni una settimana pi3 tardi5 registravano un indice di sopravviven&a di 2## volte maggiore di Euelli che erano stati sottoposti alla stessa dose di radia&ioni5 ma non avevano ricevuto supplementi di

acido pantotenico. 66 dottor 1&oradR commenta Hgra&ie alla sua posi&ione metabolica chiave5 l%acido pantotenico sembra in tal modo provocare lenti processi biochimici che assicurano una maggior prote&ione contro i danni delle radia&ioni. La capacit' dell%acido pantotenico di proteggere l%epitelio5 di !avorire la rigenera&ione dei tessuti5 la sintesi delle proteine5 la produ&ione di anticorpi e la sintesi corticoide... e anche le sue propriet' antiallergiche5 possono essere tutte implicate in Euei processi biochimiciI. 6l dottor 1&oradR5 citando uno studio pubblicato in *ermania nel 1,615 men&ionava anche un altro uso terapeutico dell%acido pantotenico. "Com%. stato comprovato da risultati sperimentali e osserva&ioni cliniche5 l%acido pantotenico mitiga gli e!!etti laterali e la tossicit' di numerosi antibiotici prodotti da streptomiceti5 Euali la streptomicina5 la deidrostreptomicina5 le neomicina5 la Janamicina e la viomicina". La "itamina $timo#a #a moti#it7 inte$tina#e8 rid&ce i# *a$ L%acido pantotenico . necessario anche per il normale !un&ionamento del tratto gastrointestinale. 2urante un esperimento5 alcuni cani vennero nutriti con una dieta priva di acido pantotenico: gli animali mani!estarono di!!icolt' di distensione addominale5 il che generalmente si deve a un%inibi&ione della motilit' 8capacit' di movimento9 dell%intestino. -ale stato . conosciuto in medicina come ileite (2itamin Cnformation !ureau, 6nc.5 eM NorJ9. *li esperimenti hanno dimostrato che Euando veniva somministrato acido pantotenico dopo un intervento chirurgico5 il periodo di disagio risultava assai pi3 breve. L%ileite generalmente sopravviene dopo un intervento chirurgico sull%intestino. ella sua !orma pi3 lieve5 e !orse pi3 comune5 essa causa una distensione postoperatoria con conseguenti !orma&ioni dolorose di gas e dolori addominali che possono seguire la pi3 semplice delle opera&ioni5 magari neppure riguardante l%addome5 come osserva un editoriale su !ritish #edical Journal ((& settembre 1,639. ella sua !orma grave5 !ortunatamente rara5 l%intestino diviene completamente parali&&ato e cessa ogni !un&ione5 tanto da mettere a grave repentaglio la vita del pa&iente. La scoperta che l%acido pantotenico diminuiva il pericolo di ileite nei cani5 incoraggi; i chirurghi a valutare la possibilit' di un analogo trattamento postoperatorio nell%uomo. umerosi ricercatori osservarono 1## pa&ienti so!!erenti di ileite paralitica e rilevarono che l%acido pantotenico produceva buoni risultati con un precoce passaggio di !latulen&a intestinale. 6l loro rapporto5 pubblicato sull'American Journal of %urger" (;>, >9, (;9;=, rivel; che vi erano anche minore nausea postoperatoria e distensione intestinale. =uando venne condotto uno studio su due gruppi separati di pa&ienti ospedali&&ati5 i ricercatori rilevarono una signi!icativa di!!eren&a tra il gruppo sperimentale e il gruppo di controllo. 1econdo la loro rela&ione5 comparsa in %urger", 5"necolog" and JBstetrics (((6, 96<, (;<(=, coloro che avevano ricevuto acido pantotenico riuscivano a espellere i gas ristagnanti in una media di 1# ore5 mentre coloro che non ne avevano ricevuto avevano so!!erto di dolori dovuti ai gas per >> ore. 6noltre5 la durata della degen&a clinica era stata di 1$ giorni per i pa&ienti a cui non era stato somministrato acido pantotenico5 e di 6 giorni per Euelli a cui era stato somministrato. on erano stati osservati e!!etti negativi. Perch l%acido pantotenico ha una tale in!luen&a sulla motilit' intestinale0 1en&a acido pantotenico5 non pu; essere prodotta una sostan&a importantissima5 chiamata acetilcolina. L%acetilcolina . una sostan&a chimica che trasmette messaggi alle termina&ioni nervose. 1en&a di essa5 i nervi non possono controllare l%attivit' intestinale5 motoria e secretoria. 6n!atti5 in animali da esperimento si . osservato che dopo un periodo di stress la riserva di acetilcolina nell%organismo risulta diminuita (!ritish #edical Journal, 1$ settembre (;<:=. -uttavia5 se viene somministrato acido pantotenico5 il livello di acetilcolina pu; elevarsi anche del 97M. Ci; . Euanto !u determinato dai ricercatori che pubblicarono la

rela&ione sul Journal of Applied $utrition (((, (>>, (;9@=. : probabile che molte persone che non sono state sottoposte a interventi chirurgici5 ma so!!rono abitualmente di !latulen&a5 possano ricevere un giovamento aumentando l%apporto di acido pantotenico. Carlton BredericJs ri!erisce nel suo P$e+sletter of $utrition (( ) ottobre (;>6= che P697 mg al giorno non solo5 come . stato ri!erito5 alleviano le so!!eren&e post operatorie dovute ai gas5 ma anche prevengono la !orma&ione dei gas stessi. La mia recente osserva&ione suggerisce che coloro che sono disturbati da gas intestinali e distensione5 di cui non se ne trova la causa !isica5 reagiscono talvolta !avorevolmente all%acido pantotenico5 tanto che sono convinto che Euesti soggetti hanno un%elevata necessit' di Euesta vitamina5 di!!icile a soddis!arsi anche mediante un%oculata scelta di alimentiI. Parte dei com+#e$$o B 6l ruolo dell%acido pantotenico come sostan&a nutritiva individuale pu; venire di!!icilmente sopravvalutataD ma assolve in massimo grado alla sua !un&ione se combinato con altre vitamine del medesimo complesso 7. -utte Eueste vitamine si trovano naturalmente e abbondantemente nel lievito di birra e nel !egato essiccato. Le migliori !onti alimentari di acido pantotenico sono le !rattaglie5 Euali cuore5 !egato5 rognone e cervello. La !arina di soia5 i semi di girasole5 i semi di sesamo sono tutte !onti di prim%ordine di acido pantotenico. La maggior parte delle verdure e Euasi tutti i !rutti contengono pochissimo acido pantotenico. Capitolo $# DIGRIGNATE I DENTI4 POTRESTE AVER BISOGNO DI ACIDO PANTOTENICO E DI CALCIO 4i sono milioni di persone che si svegliano la mattina con le mascelle indolen&ite dopo aver digrignato i denti nel sonno per un%intera notte. 4i sono numerosi casi di mogli che hanno minacciato 8e Eualche volta ottenuto9 il divor&io come rea&ione a troppe notti insonni e rumorose. 6n certe persone5 l%abitudine . tanto incontrollabile da continuare a intermitten&e anche durante il giorno. 6l brucsismo 8digrignamento dei denti9 . pi3 che un%abitudine spiacevole: . una causa primaria di perdita dei denti e recessione delle gengive5 entrambe dovute all%allentamento del dente nel suo alveolo5 conseguen&a del digrignamento. Chi so!!re di Euesto disturbo ha provato di tutto5 dalle cure dentistiche alla psicoterapia5 e per dispera&ione ha anche tentato d%imbottirsi la bocca con un panno bagnato. -uttavia5 vi sono prove evidenti che il bruLismo . collegato con la nutri&ione5 e che coloro che ne so!!rono non hanno tanto bisogno di psichiatri o di dentisti5 ma piuttosto di maggiori dosi di calcio e acido pantotenico. )nche se molti genitori tendono a considerare il bruLismo come una !ase passeggera 8Eualcosa che %passer' col crescere%95 Euesto di!etto non andrebbe sottovalutato e trascurato. /n odontoiatra5 Peter 1chaerer di 7erna5 ha ri!erito sul Journal of American Dental Association 8gennaio 1,719 che le persone che digrignano i denti durante il sonno o durante momenti di tensione possono causare danni ai propri denti5 alle gengive5 alle articola&ioni mascellari ed ai muscoli. )nche se Euesta abitudine . generalmente associata ai bambini5 pure gli adulti contribuiscono a Euesta caco!onia notturna ed hanno i loro problemi particolari di gengive e di malassorbimento. 2i!atti5 la percentuale degli adulti che digrignano i denti5 che . del (,Q5 . uguale a Euella dei bambini che

presentano lo stesso di!etto. =ueste statistiche sono state rivelate da *eorge >. >eding5 assistente di psichiatria presso l%/niversit' di Chicago5 e da Sohn ?. >obinson Sr. pro!essore associato presso la Kalter -. Toller 2ental <emorial Clinic della stessa universit'. =uesti due sanitari condussero ricerche sul bruLismo attraverso visite odontoiatriche5 colloEui con pa&ienti e tecniche sperimentate nei laboratori del sonno5 e ri!erirono le loro scoperte in una rela&ione sull'/niversit" of 3hicago $e+s *elease ((: !ebbraio 1,6+9. <entre psichiatri5 psicologi e dentisti che hanno osservato il !enomeno del digrignamento notturno dei denti spesso ne avevano concluso che dovesse venire collegato con malattie mentali o turbe emotive5 secondo il dottor >eding non vi sono prove dimostrabili di Euesta correla&ione. -est psicologici di gruppi di "digrignatori" e "nonFdigrignatori" reclutati tra gli studenti dell%/niversit' di Chicago5 non hanno dato alcuna indica&ione che i primi !ossero pi3 disturbati emotivamente dei secondi. Uti#it7 de##a "itamina anti$tre$$ 1econdo una comunica&ione su Dental %urve" 8dicembre 1,7#9 di ?manuel CherasJin e K. <arshall >ingsdor!5 il bruLismo . un problema di nutri&ione5 che pu; venire in gran parte risolto con l%aumento delle dosi di calcio e acido pantotenico5 la vitamina antistress. )llo scopo di esplorare la rela&ione tra dieta e digrignamento notturno dei denti5 due ricercatori delinearono un programma multiplo di test5 servendosi di un gruppo di dentisti e delle loro mogli. Ciascuno accett; di compilare un "indice della salute orale"5 sotto !orma di Euestionario5 di cui una delle domande era: "1tringete o digrignate i denti5 o siete consapevoli di come chiudono i vostri denti5 da sveglio o nel sonno0" Ciascuno !u invitato anche a completare un Euestionario destinato a rivelare il contenuto nutritivo della sua dieta. =uindi il gruppo assistette a le&ioni di dietetica. /n anno pi3 tardi5 ciascun partecipante riempC nuovamente il primo e il secondo Euestionario. <ediante Euesta tecnica !u possibile mettere in rela&ione le abitudini dietetiche con Euella di digrignare i denti. 2elle ,$ persone osservate5 (+ 8primo gruppo9 non presentavano sintomi di bruLismo alla prima visita. )lla seconda visita5 ri!erirono un%assun&ione pi3 alta di proteine5 calcio5 vitamine )5 715 725 niacina5 C5 765 acido pantotenico5 iodio e vitamina ?. eppure alla seconda visita5 un anno pi3 tardi5 venne riscontrato alcun caso di bruLismo. 4i !urono cinEue persone del secondo gruppo che non avevano migliorato minimamente la propria dieta e avevano preso l%abitudine di digrignare i denti durante il periodo dell%esperimento. 1edici persone del ter&o gruppo erano "digrignatori" gi' all%ini&io del periodo di osserva&ione. =uesti 16 volontari avevano aumentato l%assun&ione di calcio5 vitamina ) e C5 acido pantotenico5 iodio e vitamina ?. 1en&a altri mutamenti nella loro situa&ione 8e sen&a alcuno s!or&o deliberato9 alla !ine di un anno erano riusciti a dormire tranEuillamente sen&a pi3 disturbare il sonno dei propri !amiliari col rumore di un%impastatrice di cemento notturna. Batto ancora pi3 importante5 i loro denti non si erano allentati negli alveoli e non erano caduti. Le 1( persone del Euarto gruppo5 che erano "digrignatori" prima dell%esperimento e rimasero "digrignatori" anche dopo5 avevano aumentato l%assun&ione delle vitamine ) e C5 di iodio e di vitamina ?. =uali erano dunEue le sostan&e nutritive utili&&ate dal ter&o gruppo e non dal Euarto0 6l calcio e l%acido pantotenico. <a perch Eueste due sostan&e dovrebbero essere implicate in un !enomeno che disturba i sonni di milioni di persone durante ogni notte dell%anno0 I m&$co#i .anno -i$o*no di ca#cio

: ben noto che il calcio . di vitale importan&a per dare !or&a alle ossa. <a i nervi5 i muscoli e vari organi del corpo abbisognano anch%essi di una ra&ione regolare di calcio per la loro salute. 6l calcio . utili&&ato dai nervi5 ed e!!ettivamente 1ir 7ernard Aat& 8Premio obel 1,7#9 ha scoperto che esso . l%elemento chiave per trasportare impulsi lungo i nervi da una parte all%altra del corpo. 6l calcio . urgentemente richiesto dai muscoliD la sua mancan&a causer' crampi e convulsioni. Che cos%. una convulsione0 /na violenta e involontaria serie di contra&ioni dei muscoli volontari. ? che cos%.5 il bruLismo0 /n movimento involontario dei muscoli della bocca che porta i denti ad unirsi in un movimento di macina&ione. ? per Euel che riguarda l%acido pantotenico0 =uando venne indotta in soggetti volontari una caren&a di Euesta vitamina del gruppo 75 tra i sintomi si annoveravano mal di testa5 stanche&&a5 disturbi gastrointestinali5 torpore alle estremit' e anche crampi muscolari e ridotta coordina4ione motoria. "CosC5 notarono CherasJin e >ingsdor!5 sembrerebbe degno di nota il !atto che nei soggetti che cessarono di presentare il bruLismo5 aveva avuto luogo un aumento di apporto di acido pantotenico". L%acido pantotenico . conosciuto come la vitamina antistress5 essen&iale al buon !un&ionamento delle ghiandole surrenali. =uando l%apporto di acido pantotenico . scarso5 le surrenali non !un&ionano a dovere e non possono produrre cortisone e altri ormoni importanti. La mancan&a di Euesti ormoni tender' vulnerabili a situa&ioni stressanti. -ali situa&ioni consumano le riserve corporee di acido pantotenico che . parte della complessa molecola del coen&ima )5 la sostan&a essen&iale per la produ&ione di acetilcolina. L%acetilcolina . il trasmittente chimico nelle termina&ioni nervose autonome che regolano l%attivit' motoria. <entre dal punto di vista psichiatrico i "digrignatori" sono considerati normali5 Peter 1chaerer notava nella sua rela&ione che "le cause primarie del bruLismo sembrano essere mutamenti dell%attivit' nervosa centrale5 come nel sonno5 in stati di tensione nervosa o situa&ioni di con!litto. 1tudi psicologici hanno messo in luce che molte persone so!!erenti di bruLismo presentano sovente turbe emotive Euali pause o aggressivit' eccessive5 irritabilit' e stato di tensione ". 6 "digrignatori" dunEue non sono candidati al lettino dello psichiatra: la Euestione . che i loro stress si vedono. /na buona cura di acido pantotenico pu; essere proprio ci; di cui abbisognano per a!!rontarli.

Capitolo $1 BIOTINA' UN COEN1IMA NECESSARIO

La biotina5 una delle vitamine meno conosciute del complesso 75 !u scoperta casualmente in una maniera piuttosto imprevedibile. /n ricercatore presso l%6stituto Lister di <edicina Preventiva a Londra stava usando chiara d%uovo cruda come !onte di proteina nella dieta di alcuni ratti. 2opo Eualche settimana5 nei ratti comparvero dermatiti ed emorragie cutanee. *li animali perdevano il pelo5 le loro membra si parali&&avano5 diminuivano considerevolmente di peso e alla !ine morivano. 1olamente la chiara d%uovo cruda o essiccata a !reddo produceva tali sintomi. La cottura rendeva innocue le chiare d%uovo. 6n seguito a ulteriori ricerche5 si scoperse che l%e!!etto delle chiare d%uovo crude poteva venir mitigato o prevenuto da molte e diverse sostan&e alimentari. =uest a&ione protettiva si veri!icava5 dunEue5 gra&ie a Eualche sostan&a comune a tutti Euesti cibi. -ale !attore sconosciuto venne classi!icato come "Battore protettivo Z". 66 !armacologo Paul *RorgR scopri sperimentalmente che il !egato . una buona !onte del !attore protettivo. el (;&7, egli lo identi!ic; e lo chiam; vitamina P. -uttavia5 dopo non molto tempo5 gli

scien&iati con!ermarono che si trattava in realt' di un membro del complesso 75 e oggigiorno la biotina 5 riconosciuta come ampiamente distribuita in tutto il corpo. 6n e!!etti5 . un componente essen&iale di Euasi tutte le cellule viventi5 sia vegetali che animali. -uttavia5 la sua poten&a . tanto grande che nessuna cellula ne contiene pi3 di una lievissima traccia. 1i misura normalmente in microgrammi5 e la >2) . stata !issata in 3## mcg. @ggi la biotina . riconosciuta come un coen&ima necessario per una serie di importanti !un&ioni corporee. : implicata nel metabolismo dei carboidrati5 delle proteine e dei grassi5 specialmente gli acidi grassi insaturi. )ttiva in ogni parte del corpo5 la vitamina . necessaria per una crescita normale5 e le sue !un&ioni !isiologiche comprendono la buona conserva&ione della pelle5 dei capelli5 delle ghiandole sebacee5 dei nervi5 del midollo spinale e delle ghiandole sessuali. Sintomi di caren!a La biotina si trova in una Euantit' di sostan&e alimentari e pu;5 in certa misura5 venir !abbricata negli intestini sia animali che umani. 2i conseguen&a5 una totale caren&a . raraD tuttavia possono veri!icarsi delle caren&e che presentano un reale problema sanitario. Parecchi anni !a5 una donna che so!!riva di una incomprensibile serie di sintomi5 venne ricoverata in un ospedale di 7irmingham5 )labama. 6l suo appetito era scarsoD aveva labbra e cavit' orale in!iammateD presentava una dermatite grave. 6noltre5 so!!riva di nausea e vomito5 depressione mentale5 pallore5 dolori muscolari5 e dolori peri!erici dell%atea cardiaca. )ccusava una sensa&ione di solletico alle mani e ai piedi. 2opo un%imponente serie di esami clinici5 secondo un rapporto apparso su American Journal of 3linical $utrition 8!ebbraio (;<@=, la donna venne dichiarata anemica5 so!!erente di dis!un&ioni cardiache5 di un tasso di colesterolo ecce&ionalmente alto e di strani sintomi epatici. 2urante l%anamnesi della pa&iente5 i medici dell%ospedale appresero che so!!riva di un disturbo del !egato5 che il suo medico di !amiglia le aveva consigliato di curare con una dieta altamente proteica. =uesto medico5 perci;5 le aveva prescritto una dieta che comprendeva sei uova crude e due Euarti di latte al giorno5 oltre ai normali pasti. La pa&iente aveva seguito Euesto regime per (@ mesi. ?lla non sapeva F n lo sapeva5 evidentemente5 il suo medico F che il programma dietetico che stava seguendo l%aveva ridotta in Euelle condi&ioni impoverendo il suo sistema di biotina. 6 sintomi erano stati provocati di !atto dal consumo di un cosC alto numero di uova per un cosC lungo periodo di tempo. Le chiare d%uovo crude contengono una speciale proteina5 chiamata avidina5 che si combina con la biotina nel tratto intestinale. =uesta combina&ione complessa non pu; venire scomposta e digerita: ne consegue che la biotina viene passata lungo il tratto intestinale e secreta. 1e Euesto stato . lasciato continuare per Euattro o pi3 settimane5 compare una malattia conosciuta come "danno da chiara d%uovo"5 che si pu; guarire soltanto nutrendo il pa&iente con una dieta ricca di biotina che includa abbondantemente tuorlo d%uovo5 !egato e lievito di birra. 1i pu; provocare una caren&a di biotina nei cani5 nei polli e in altri volatili semplicemente escludendo la biotina dalla dieta sperimentale. ei ratti5 topi e scimmie5 si pu; indurre una caren&a somministrando agli animali antibiotici o sul!amidici che abbassino il numero dei microrganismi intestinali5 impedendo cosC alla biotina di venir prodotta negli intestini dai batteri. *li animali resi carenti di Euesta sostan&a nutritiva a scopi sperimentali5 all%ini&io mostrano segni di malattie cutanee e perdita di pelo5 e in seguito so!!rono di gon!iori alle giunture. Binalmente5 sopraggiunge una paralisi dei Euarti posteriori e turbe multiple dei genitali. 2ue malattie cutanee in!antili5 la dermatite seborroica e l%eritrodermia es!oliativa5 sono evidentemente connesse con una caren&a di biotina e reagiscono positivamente a una terapia a base di biotina5 secondo Euanto scrive Sohn <arJs in .he 2itamins in Aealth and Disease 8Little5 7roMn and Co.5 7oston5

(;<;=. )aron isenson5 del 2epartment o! Pediatrics dell%/CL) Center !or the Pealth 1ciences5 su Pediatrics 8dicembre (;<;= ri!erisce che numerosi casi di dermatite seborroica dei lattanti !urono guariti somministrando biotina per inie&ione e prescrivendo ra&ioni di !egato alle madri nutrici. 6l dottor isenson osserv; che la biotina negli alimenti . legata alle proteine. Per essere e!!icace5 la biotina deve venire scomposta da idrolisi degli acidi e degli en&imi gastrici per assumere la !orma %libera%. 2urante i primi tre mesi di vita5 il meccanismo dell%idrolisi e della digestione degli en&imi gastrici in alcuni lattanti pu; essere di!ettosa5 e pu; non esservi disponibilit' di biotina %libera% in Euantit' adeguate. /na madre nutrice5 osserva l%autore5 ha la possibilit' di tras!ormare la biotina agglomerata in biotina %libera% e di secernere Euest%ultima nel proprio latte. Per guarire la malattia della pelle5 il dottor isenson raccomanda di nutrire il bambino con una dieta ricca di biotina 8tuorlo d%uovo5 lievito di birra5 !egato95 ma soggiunge: Htuttavia5 il miglioramento del lattante . molto pi3 evidente Euando la madre che allatta consuma per 1# giorni !orti Euantit' di !egatoI. Do"e $i tro"a #a -iotina 7ench la biotina si trovi in molti cibi diversi5 vi sono molti !attori che possono in!luen&are la sua disponibilit'. Come per Euasi tutte le vitamine 75 la cottura produce delle perdite. La presen&a di aviF dina in certi alimenti diminuir' il Euantitativo di biotina assorbito. <a la pi3 grave minaccia alla disponibilit' di biotina proviene dall%uso di medicamenti antibiotici e sul!amidici5 che distruggono i batteri intestinali che producono la vitamina. Col passare degli anni5 . aumentato l%uso degli antibiotici per il bestiame da carne5 aumentando la possibilit' che le carni e i derivati di Eueste contengano meno biotina di una volta. La biotina5 insieme al testo del complesso 75 si trova soprattutto nel lievito di birra5 nel !egato5 nelle uova e in molte Eualit' di semi5 !rutta secca e pesce. Bino a poco tempo !a5 la biotina non veniva sinteti&&ata5 ed era perci; assente da molti prodotti vitaminici commerciali. 6 produttori consideravano la biotina troppo costosa come aggiunta ai loro !armaci5 e molti di essi continuano a non aggiungerla anche oggi. Controllate accuratamente l%etichetta del supplemento vitaminico che comperate5 per assicurarvi che contenga biotina5 se vi a!!idate a Euel prodotto per procurarvi Euesta sostan&a.

Capitolo $2 INOSITOLO' UNA VITAMINA A GSUPERFLUAG C(E ? VITALE PER LA NOSTRA SALUTE LOetichetta su una con!e&ione di compresse del complesso 7 elenca alcuni nomi strani5 molti dei Euali seguiti da un asterisco. 6n !ondo all%etichetta c%. un altro asterisco al Euale seguono le parole: "il !abbisogno nella nutri&ione umana non . stato ancora valutato". Borse non ce n%. bisogno0 Perch allora prendete Eueste sostan&e0 Perch5 comunEue5 mettete Euesta roba nelle compresse0 Perch men&ionarle nella scritta0 Perch0 Perch gli scien&iati possono non avere ancora capito la !un&ione e la necessit' di Eueste vitamine5 ma il nostro corpo non . cosC ignorante. ei meccanismi vitali pro!ondi di ogni organo chiave del corpo umano esistono vitamine o altri !attori alimentari la cui ragion d%essere 8e di essere in Euel posto particolare9 possono molto di!!icilmente venire indovinate anche dai pi3 dotti scien&iati. Ci; signi!icherebbe allora che le vitamine sono entit' trascurabili5 o&iosit' !isiologiche0 @ piuttosto siamo noi che non abbiamo ancora capito perch ci sono5 e allora si tratta di una ri!lessione sullo stato della scien&a piuttosto che dell%importan&a delle vitamine0 6n alcuni casi5 si . e!!ettuata una considerevole ricerca sulla !un&ione di Euesti !attori alimentari cosC poco conosciuti5 e i risultati sono estremamente suggestivi. L%inositolo5 un membro del complesso 75 ne . un buon esempio. L%inositolo . una di Euelle %vitamine con l%asterisco% la cui presen&a in un supplemento alimentare Euale il lievito di birra dev%essere accompagnata dalla nota&ione che il suo !abbisogno per la nutri&ione umana non . stato ancora accertato. /na caratteristica dell%inositolo . che esso si trova in concentra&ioni straordinariamente elevate nel cervello umano. *randi Euantitativi si trovano anche nello stomaco5 nei reni5 nella bile e nel !egato5 come pure nel cuore. ? bench l%inositolo si trovi naturalmente in un gran numero di alimenti5 il corpo umano possiede evidentemente la propriet' di sinteti&&arlo attraverso l%a&ione di batteri intestinali5 e !orse per!ino nei tessuti. )ppare evidente da tutto ci; che l%inositolo ha una !un&ione importante F una !un&ione estremamente importante F sulla salute. )mmesso Euesto5 se i batteri intestinali possono produrre inositolo5 perch abbiamo bisogno di riceverne di pi3 dal cibo che mangiamo0 Pu; servire a uno scopo reale0

Re*o#a!ione de# co#e$tero#o 2ue dei primi ricercatori5 capaci di rispondere a tale Euesito con un%entusiastica a!!erma&ione5 !urono *ross e Aesten5 che nel 1,$# ri!erirono sulla strabiliante e!!icacia dell%inositolo nella guarigione di ammalati di psoriasi i cui indici di colesterolo erano al di sopra del normale. ?ssi annunciarono sul eM NorJ 1tate Sournal o! <edicine che non meno di (( su 6$ pa&ienti avevano ottenuto una signi!icativa ridu&ione del tasso di colesterolo del sangue dopo aver preso un preparato a base di inositolo ricavato da semi di soia. el 1,$,5 Belch e 2otti ri!erirono lo stesso tipo di risultati Euando Euesto !attore vitaminico 7 venne somministrato a un altro gruppo di pa&ienti: 3# diabetici che so!!rivano del ben noto rial&o del tasso di colesterolo. =uesti ricercatori a!!ermarono su Proceedings o! the 1ocietR !or eLperimental 7iological <edicine che i loro test dimostravano che l%inositolo era di reale valore nell%abbassamento del colesterolo nel siero di sangue5 almeno nei diabetici. el medesimo anno5 LeinMand e <oore ri!erirono sull%)merican Peart Sournal di aver avuto anch%essi dei risultati incoraggianti usando l%inositolo per regolare lipidi anormali5 o grassi come il colesterolo. ?ssi avevano somministrato tre grammi al giorno a pa&ienti che presentavano sintomi di aterosclerosi e dichiararono che5 dopo un rial&o ini&iale5 si era veri!icata una caduta sostan&iale nel colesterolo del sangue dopo la continua&ione del trattamento. L%aumento ini&iale era stato causato probabilmente dal !luire di depositi di colesterolo dalle arterie nella corrente sanguignaD e la caduta successiva era una conseguen&a dell%escre&ione o della scomposi&ione del colesterolo liberato. La capacit' dell%inositolo di demolire anormali depositi di grassi . stata anch%essa dimostrata dal suo uso in connessione col trattamento di in!iltra&ioni di grassi o cirrosi del !egato. /no studio pubblicato su Proceedings o! the 1ocietR !or ?Lperimental 7iological <edicine 8vol. ($5 1,$39 ha dimostrato che la somministra&ione di inositolo riduceva i grassi nel !egato a livelli prossimi alla normalit' entro le 2$ ore in pa&ienti nel cui !egato aveva avuto luogo una pesante in!iltra&ione di grassi come conseguen&a di un accumulo nel tratto gastrointestinale. ?videntemente5 la regola&ione del colesterolo non . l%unica !un&ione dell%inositolo. essuno sa come o perch ci; avvenga5 ma Euesto !attore come . stato dimostrato5 ha un moderato e!!etto inibitorio sul cancro. /na ricerca riportata su 1cience 8vol. ,75 1,$39 ri!erisce che inie&ioni endovenose di inositolo hanno rallentato la crescita di tumori trapiantati. )ltre ricerche riportate sul Sournal o! /rologR 8vol. (,5 1,$+9 ri!eriscono che Euando l%inositolo venne somministrato a sei pa&ienti ammalati di cancro della vescica5 i loro tumori si ridussero di volume5 e scomparvero le tracce di sangue nelle urine. /no studio apparso su Federation Proceedings (vol. <, (;>&= ri!erisce che l%inositolo . stato usato con successo anche nella cura di lesioni nervose in certe !orme di distro!ia muscolare5 ma soltanto Euando usato in congiun&ione con la vitamina ?. 2a sola5 nessuna delle due vitamine ha alcun e!!etto. 1imilmente5 l%inositolo5 come hanno ri!erito alcuni ricercatori5 ha maggior potere di demolire i grassi Euando sia somministrato insieme a un altro !attore 75 la colina5 alla Euale . imparentato (ne !iochemistr" of Cnositol, <ellon 6nstitute5 Pittsburgh5 PennsRlvania5 (;9(=. : stato dimostrato che anche un altro !attore correlato5 la biotina5 ha una complessa rela&ione con l%inositolo5 sia per il suo e!!etto sul grasso patologico nel !egato5 sia per il benessere della !lora batterica. 1e tutto Euesto pu; suonare alEuanto complicato5 . perch veramente . !antasticamente complicato. ? la scien&a non . riuscita altro che a scal!ire la super!icie della Euestione. Le complessit' metaboliche dell%inositolo sono tali che gli sperimentatori si sono !reEuentemente scontrati sulle loro scoperte. )lcuni risultati raggiunti da uno scien&iato spesso non sono stati raggiunti da un altro. Ci; dimostrerebbe che nella Euestione sono implicati molti pi3 !attori di Euanto gli scien&iati ne possano controllare nei loro laboratori. 6ndicativo della posi&ione nella Euale ci troviamo attualmente5 . il !atto che sebbene l%esisten&a

dell%inositolo sia stata scoperta in ?uropa nel (;97, la sua vera natura di vitamina non . stata riconosciuta !ino al (;9<. ? vi sono ancora molte Euestioni aperte. La propriet' dell%inositolo di mobili&&are e ridurre il colesterolo ha Eualche rapporto con la Euasi identica a&ione della vitamina C 8vedi indice9. Le due vitamine sono !orse sinergiche5 come l%inositolo e la vitamina ? per la cura delle lesioni nervose0 ? in che modo si ottenne di ridurre le dimensioni dei tumori e !ar cessare la comparsa di sangue nelle urine dei sei ammalati di cancro0 on esiste ancora nessuna risposta a tali Euestioni5 ma due cose sono abbastan&a sicure: l%inositolo ha importanti !un&ioni protettive per la salute umana5 e molte persone non ne ricevono a su!!icien&a. 1e cosC !osse5 perch godrebbero di una salute migliore dopo averne ricevuto dosi supplementari0 on . il caso di prendere inositolo come vitamina isolata. 1i conosce ancora troppo poco di come agisca 8specialmente per ci; che riguarda i suoi e!!etti su altre vitamine ed en&imi9 per usarne Euantit' sostan&iose con e!!ettiva sicure&&a. 2%altro canto5 prendere su!!icienti Euantitativi di inositolo5 sia in supplementi ra&ionalmente composti sia in alimenti interi5 dove si trova in !orma ben eEuilibrata con il resto del complesso 75 . cosa opportuna dal punto di vista dietetico. C&ore contro -i$tecca La Euestione della presen&a dell%inositolo nei cibi . piuttosto interessante. Le !onti migliori sono il cervello di man&o5 il cuore di man&o e il germe di !rumento5 ma pochi americani mangiano abbastan&a di Euesti cibi. -uttavia l%uomo primitivo5 Euando uccideva un animale5 ne mangiava il cuore5 il !egato5 il cervello e altri organi5 e lasciava al proprio cane i tessuti muscolari5 ovvero le bistecche. ? Euando mangiava dei semi5 ne mangiava anche il germe5 perch i suoi semi non erano stati ra!!inati. @ggi5 tutto . cambiato. on solo l%uomo mangia pane bianco privato del germe e della crusca5 ma cerca Euasi esclusivamente la bistecca5 che . la !onte animale pi3 povera di tutte in !atto di inositolo5 e d' al proprio cane i visceri ricchissimi di sostan&e alimentari. on si pu; mettere in dubbio5 insomma5 che la maggior parte di noi riceva dosi signi!icativamente minori di vitamina 7 di Euanto non ne ricevessero i nostri progenitori durante i millenni in cui si . evoluta la nostra !isiologia e il nostro metabolismo. : possibile5 naturalmente5 che noi potremmo compensarci di Euesto se i nostri batteri intestinali ne ricavassero di pi35 ma non abbiamo motivo per crederlo. 1e non altro5 dobbiamo tener presente che gli antibiotici uccidono a miliardi i bene!ici batteri intestinali5 e una miriade di altre sostan&e chimiche5 da Euelle plastiche agli ormoni sintetici5 si insinuano nel nostro sistema metabolico5 diminuendo l%assorbimento della pre&iosa vitamina.

Capitolo $3 LA COLINA8 UN TRAMITE VITALE NEL SISTEMA NERVOSO

La colina . raramente riconosciuta dal pubblico come vitamina5 ed . perci; esclusa da supplementi vitaminici molto di!!usi. 7ench la colina venga talvolta aggiunta ai mangimi per animali5 per assicurare una buona nutri&ione5 non . stato ancora stabilito il <2> o la >2) per gli esseri umani. -uttavia5 Euesto componente del complesso 7 non solo ha una !un&ione nella salute generale dell%organismo5 ma . necessario al sistema nervoso e collegato a tutte le !un&ioni organiche: sen&a di essa5 per!ino il cuore cesserebbe di battere. La colina . un ingrediente essen&iale del !luido nervoso acetilcolina5 indispensabile a valicare lo spa&io tra le cellule nervose5 cosC che gli impulsi possano venire trasmessi. =uesto !enomeno . particolarmente evidente nel punto dove una cellula nervosa si unisce alla cellula muscolare da essa controllata. Perch il muscolo possa eseguire l%ordine emanato dal cervello5 deve prima ricevere il messaggio. -uttavia5 un piccolo intersti&io o %sinapsi% separa la cellula nervosa dal muscolo. L%acetilcolina !a da ponte nell%intersti&io e inoltra il messaggio. L%acetilcolina . immaga&&inata nelle %vescicole sinaptiche% di ogni cellula nervosa dove attende passivamente di inoltrare il messaggio che ricever'. L%acetilcolina inattiva5 Euando . improvvisamente scossa da un impulso nervoso che percorre Euella cellula5 si dirige immediatamente nell%intersti&io sinaptico per passare al prossimo nervo o cellula muscolare. 6n tal caso5 l%acetilcolina raggiungendo la cellula adiacente viene in contatto con punti collettori dove un%altra sostan&a chimica5 la colinesterasi5 scompone l%acetilcolina nei suoi componenti5 permettendo alle cellule di tornare in riposo dopo che il messaggio . stato trasmesso. La propriet' dell%acetilcolina di trasmettere un impulso . essen&iale per un sano !un&ionamento dei nervi5 e la colina . un componente essen&iale dell%acetilcolina. 1e vi . una Euantit' insu!!iciente della sostan&a5 i muscoli non possono venire opportunamente stimolati e ne risentono un danno. 1e ci; accade5 l%intero corpo diverr' debole e inerte. /na caren&a grave provocher' paralisi5 arresto cardiaco e morte. Anc.e i# /e*ato .a -i$o*no di co#ina

Per mantenersi sano5 anche il !egato ha bisogno di colina. )ltrimenti depositi di grasso si accumuleranno dentro Euest%organo vitale5 bloccando le sue centinaia di !un&ioni e provocando in tutto l%organismo uno stato di cattiva salute. =uesto !atto !u reso noto a un simposio tenuto ad )tlantic CitR5 a cura dell%)merican 6nstitute o! utrition5 i cui risultati vennero pubblicati in Federation Proceedings 8gennaioF!ebbraio (;>(=. "? noto attraverso testimonian&e istologiche e biochimiche che la sottra&ione di colina dalla dieta in un singolo pasto causa accumulo di lipidi nel !egato"5 ha scritto 1ailen <ooJerUea5 del reparto di ricerca medica presso l%6stituto Charles P. 7est dell%/niversit' di -oronto. ?gli a!!erma che gli esperimenti condotti da lui e dai suoi colleghi5 come pure Euelli ri!eriti sul Journal of Iipid *esearcB (>, (7, (;<<= dimostrano che "l%aumento di lipidi epatici entro uno o due giorni di priva&ione di colina5 non complicata da manipola&ioni super!lue5 . sempre stato un !atto incon!utabile". >ichard P. Bollis5 Sr. ne ha spiegato il perch nel suo libro Deficienc" Diseases 81pring!ield5 6llinois5 Charles C. -homas5 (;9@=. ?gli osserva che i grassi devono lasciare il !egato sotto !orma di !os!olipidi. =uando vi . de!iF cien&a di colina nella dieta5 Euesta tras!orma&ione dei !os!olipidi . ridotta. La colina5 egli aggiunge5 d' inoltre al !egato la possibilit' di bruciare gli acidi grassi. "<ediante Euesti due meccanismi5 scrive il dottor Bollis5 le cellule epatiche sono di norma capaci di liberarsi degli acidi grassi portati loro dalla corrente sanguigna5 si tratti di lipidi ingeriti o della decomposi&ione dei grassi in Eualsiasi punto5 ma particolarmente nei depositi dei tessuti sottocutanei e altre &one". <a se la colina non . disponibile5 nelle cellule dei !egato si depositano delle goccioline di grasso5 dove possono !ormare delle strutture simili a cisti. =uest%in!iltra&ione di grassi inibisce la capacit' del !egato di detossini&&are le sostan&e che entrano nella corrente sanguigna5 di metaboli&&are le proteine e i carboidrati5 o di regolare l%eEuilibrio elettrolitico dei tessuti corporei. Col tempo5 l%intero organismo pu; !inire per ammalarsi a causa dei veleni che il !egato non . stato capace di eliminare. -ale situa&ione . meno probabile se la dieta contiene un massimo di colina e un minimo di grassi. /no studio tendente a dimostrare gli e!!etti combinati della caren&a di colina e dell%eccesso di grassi sul !egato venne condotto da . K. Aing5 assistente patologo presso il Laboratorio di >icerca <edica e 2ietologica dell%esercito statunitense a 2enver5 Colorado. I'American Journal of 3linical $utrition 8gennaio (;<9= pubblic; un resoconto di Euesto signi!icativo esperimento. 6l dottor Aing osserv; che nei ratti nutriti con una dieta carente di colina si veri!icavano %gravi% conseguen&e: dal 3# al $#Q delle cellule che componevano i lobuli del !egato s%in!iltravano di grasso. La met' dei ratti di Euesto gruppo ricevette anche inie&ioni di grassi che !ecero sC che il >9-@7M di Eueste cellule si riempissero di goccioline di grasso. =uando nella dieta venne aggiunta della colina5 i danni non !urono altrettanto gravi. 6l !egato dei ratti ai Euali era stata somministrata una dieta ricca di colina per tutta la durata dell%esperimento apparve normale sotto ogni punto di vista. )nche negli esseri umani . stato riscontrato che dosi supplementari di colina diminuiscono la steatosi del !egato5 provocata da eccesso di grassi. I'American #edical Association Journal (6& !ebbraio (;9(= ri!erC che due gruppi di lattanti che so!!rivano di Euesto disturbo erano stati sottoposti a una dieta altamente proteica e povera di grassi. /no dei due gruppi aveva anche ricevuto supplementi di colina5 e present;5 secondo Euesta !onte d%in!orma&ione5 "minore in!iltra&ione di grassi dopo un determinato periodo di tempo." La caren!a +&> +ro"ocare &n ria#!o de##a +re$$ione $an*&i*na e &n a--a$$amento de##a re$i$ten!a /na caren&a di colina pu; anche causare un rial&o della pressione sanguigna5 che pu; venire ridotto aggiungendo colina alla dieta5 come ri!erisce una rela&ione sul Journal of 2itaminolog" (vol. :, (7<, (;9>=. =uando a (9@ pa&ienti so!!erenti di ipertensione !u somministrata della colina5 Euelli che

accusavano mal di testa5 stordimento5 palpita&ioni e costipa&ione ebbero un totale o par&iale miglioramento nel giro di dieci giorni. La pressione sanguigna in tutti i pa&ienti cal; nella ter&a settimana e in un ter&o dei pa&ienti era scesa a valori normali. 1e Euesti pa&ienti avessero assunto abbastan&a colina nel corso della loro vita5 avrebbero potuto benissimo evitare l%ipertensione e i suoi disagi concomitanti. I'American Journal of PuBlic Aealth 8mar&o (;<<= ha pubblicato uno studio di K. 1tanleR Partro!t5 pro!essore di !isiologia all%/niversit' di -oronto5 che lo aveva presentato per la prima volta al ;:' convegno annuale dell%)merican Public Pealth )ssociation tenuto a Chicago nell%ottobre del (;<9. C( dottor Partro!t ri!erC che la de!icien&a di colina avviava i giovani ratti sulla via dell%ipertensione. Cosa ancor pi3 importante5 tale de!icien&a provoca probabilmente i medesimi e!!etti sui lattanti umani. La colina . anche uno dei tre !attori del complesso 7 che un gruppo di ricercatori presso il <assachusetts 6nstitute o! -echnologR identi!ic; come enormemente importante per costruire una resisten&a alle malattie vita natural durante. 6n un rapporto su %cience $e+s ((> agosto (;>&=, Paul eMberne e i suoi collaboratori de!inirono la colina5 l%acido !olico e la vitamina 76 insieme alla metionina 8che . un amminoacido95 sostan&e nutritive chiave per lo sviluppo del sistema immunitario. *li studi di eMberne stanno a dimostrare che basta anche una minima caren&a di Euesta sostan&a nutritiva nelle !emmine gravide di animali per alterare F nel senso di una diminu&ione F il sistema immunitario della loro prole. 7ench appaiono per!ettamente normali alla nascita5 i piccoli divengono pi3 tardi maggiormente suscettibili alle in!e&ioni di Euelli delle madri su!!icientemente nutrite. ? vi . anche ragione di credere che siano pi3 suscettibili di ammalarsi di cancro. Ci; che risulta vero per Euesti animali da laboratorio5 probabilmente . molto vero anche per gli esseri umani. ")nche una lievissima de!icien&a del sistema immunitario pu; esporre un bambino alla malattia nella vita !utura" ha a!!ermato il dottor eMberne. "Le molte malattie inspiegate dei bambini5 e la grande di!!eren&a tra bambino e bambino nella suscettibilit' alle malattie stesse5 possono molto probabilmente venire spiegate con ci; che le loro madri hanno mangiato durante la gravidan&a". 2a un punto di vista biochimico5 tutte e Euattro le sostan&e sono classi!icate come lipotrope5 e sono implicate in un !ondamentale processo metabolico conosciuto come trasporto dei gruppi metilici. Borse5 pi3 appropriatamente5 le Euattro sostan&e sono anche necessarie alla sintesi degli acidi nucleici nella !orma&ione di nuove cellule. Ci; signi!ica che anche una lieve de!icien&a di Eueste sostan&e nutritive potrebbe F teoricamente F inter!erire nell%estremamente rapida crescita del !eto. 6n pratica5 il dottor eMberne e il suo gruppo di ricerca riscontrarono Euesta crescita ritardata nel timo e in altri organi del sistema lin!atico degli animali da esperimento. 6l sistema lin!atico5 e specialmente il timo5 sono d%importan&a primaria nella risposta immunitaria dell%organismo contro le in!e&ioni. 7ench gli animali nati da madri marginalmente carenti di Eueste sostan&e nutritive apparissero normali5 una successiva autopsia rivel; che le loro ghiandole timiche erano soltanto i tre Euinti5 come dimensioni5 delle ghiandole di animali nati da madri conven&ionalmente nutrite. =uesta ridu&ione di grosse&&a del timo era collegata a una diversit' ancor pi3 notevole della resisten&a immunitaria. =uando gli animali di controllo 8ben nutriti9 vennero in!ettati di bacilli della salmonella5 ne morirono 3 su 2#. -ra gli animali le cui madri erano state solo leggermente carenti5 ne morirono 1$ su 2#: Euasi cinEue volte di pi3G La co#ina , a--ondante ne##a #ecitina La colina . un costituente !ondamentale della lecitina5 un !os!olipide emulsi!icato 8combina&ione di acidi grassi e !os!oro9. La sua !onte pi3 comune nella dieta standard . il tuorlo d%uovo5 bench abbondanti Euantitativi di lecitina siano contenuti anche nei semi di soia. : molto importante notare che il latte umano contiene anch%esso lecitina5 mentre il latte di mucca ne .

privo. ?videntemente5 l%in!ante non nutrito al seno materno e allevato con latte vaccino5 ha una molto maggiore probabilit' di rivelare una caren&a di colina5 che gli viene !ornita a breve termine alla nascita. )lla luce degli studi gi' citati 8Euello del dottor Partro!t5 che collega una precoce caren&a di colina con l%ipertensione sanguigna5 e Euello del dottor eMberne5 che dimostra l%importan&a della colina nel precoce sviluppo del sistema immunitario95 l%allattamento al seno apparirebbe una misura molto importante per assicurare il bambino contro una moltitudine di possibili malattie. L%allattamento al seno . semplicemente l%ini&io di un%intera vita di buona nutri&ione. Per Euanto riguarda la colina5 le uova e i semi di soia dovrebbero avere una parte importante nella dieta di ciascuno. 6l !egato e il lievito di birra ne sono anch%essi due buone !onti. @gni grammo di !egato essiccato contiene circa 1# mg di colina5 mentre il lievito di birra ne contiene da 25$ a 356 mg per grammo. on . ancora stato stabilito u!!icialmente il !abbisogno medio di colina5 ma la media calcolata in una buona dieta varia dai (## ai ,## mg al giorno. La colina dovrebbe venir considerata come !acente parte del complesso 75 per la sua intera&ione con le altre vitamine 7. ?ssa . strettamente imparentata all%inositolo5 un altro costituente della lecitina5 ed . stata segnalata la sua rela&ione con l%acido !olico e la 712. Ci; che non dovrebbe esservi in una dieta . altrettanto importante Euanto Euello che dovrebbe esservi. 1econdo la dietologa )delle 2avis5 troppe calorie5 particolarmente Euelle dell%alcool e degli &uccheri ra!!inati5 aumentano notevolmente il bisogno di colina. L%alcool inibisce il normale !lusso sanguigno e impedisce ai grassi di venire assorbiti normalmente5 mentre deposita calorie supplementari nell%organismo e consuma riserve vitali di altre sostan&e nutritive5 colina inclusa.

Capitolo $$ PABA8 LA VITAMINA DENTRO UN0ALTRA VITAMINA LOacido paramminoben&oico 8P)7)9 . uno dei costituenti meno noti del complesso 75 ed . anche un caso unico tra le vitamine5 in Euanto . una vitamina dentro un%altra vitamina. )ll%interno dell%organismo5 il P)7) !orma uno dei costituenti !ondamentali dell%acido !olico e inoltre stimola i

batteri intestinali a produrne5 ed . implicato nell%utili&&a&ione dell%acido pantotenico. 6l !abbisogno di P)7) non . ancora stato stabilito5 e alcune autorit' scienti!iche mettono in Euestione la sua appartenen&a alle vere vitamine. -uttavia5 il P)7) . una parte importante del complesso 7. on soltanto . necessario all%acido !olico e all%acido pantotenico5 ma !un&iona anche come coen&ima nel metabolismo delle proteine e nella produ&ione di cellule del sangue. 6l P)7) si trova con altre vitamine 7: in !onti alimentari Euali il !egato5 il lievito di birra5 il germe di !rumento5 la melassa e le uova. =uesta vitamina pu; anche venir sinteti&&ata dai batteri intestinali. Ci; che conosciamo riguardo al P)7) lo conosciamo massimamente perch esso .5 in termini chimici5 un antagonista dei sul!amidici. ell%organismo5 le sostan&e sono collegate tra di loro in catene di molecole. Le sostan&e che costituiscono i sul!amidici sono Euasi le stesse che costituiscono il P)7). =uando i sul!amidici vengono assunti nell%organismo5 si combinano con altre sostan&e proteiche nel tratto digestivo. Poich chimicamente sono tanto simili al P)7)5 si combineranno naturalmente con le stesse sostan&e con cui si combinerebbe il P)7). 1e vi pervengono per primi i sul!amidici5 e se sono in Euantitativo maggiore di Euanto non sia il P)7)5 respingeranno la vitamina per %sovra!!ollamento%. 2%altro canto5 se il P)7) . presente in maggiori Euantit' e riesce a combinarsi per primo5 i sul!amidici diventeranno ine!!icienti. CosC5 . probabile che l%assun&ione di sul!amidici possa provocare una caren&a non soltanto di P)7)5 ma anche di acido !olico e acido pantotenico. Curiosamente5 i possibili e!!etti collaterali dei sul!amidici: disordini digestivi5 nervosismo e depressione5 sono anche sintomi della caren&a di Eueste vitamine 7. 66 !abbisogno medio di P)7) nella nutri&ione umana non . stato ancora calcolatoD ma Euesta vitamina . stata riconosciuta di grande valore terapeutico come prote&ione dai raggi solari e probabile immuni&&ante contro il cancro della pelle 8vedi indice9. 66 P)7) . stato utili&&ato con successo anche in un%altra malattia cutanea5 la vitiligine 8vedi indice9.

LA VITAMINA C E I RIBOFLAVONOIDI

Capitolo $(

L0ANTITOSSINA UNIVERSALE

6n tutta la classe medica esiste un di!!uso !uso scetticismo sull%esisten&a di un disintossicante universale5 che addirittura sia una vitamina. 6 medici tengono a sostenere5 e ben a ragione5 che una sostan&a chimica 8e l%acido ascorbico5 come Eualsiasi altra sostan&a5 ha una sua speci!ica struttura chimica9 reagisce con altre particolari sostan&e chimiche. essuna sostan&a chimica reagisce con Eualsiasi cosa. Come pu; dunEue la vitamina C servire a disintossicare Eualsiasi specie di sostan&e tossiche. @vviamente5 pu; !arlo solo indirettamente rin!or&ando le centinaia di di!ese immunitarie che il corpo possiede naturalmente. ? perch proprio la vitamina C dovrebbe avere Euesto straordinario e!!etto5 . stato !inalmente spiegato per la prima volta in modo convincente. 6rMin 1tone5 a cui Linus Pauling ha dedicato il suo libro 2itamin 3 and the 3ommon 3old (1. A. Breeman5 1an Brancisco5 1,7#95 non crede a!!atto che la vitamina C sia proprio una vitamina. ? non crede che la malattia da caren&a di vitamina C5 lo scorbuto5 debba venir classi!icata o considerata come una malattia di origine alimentare. 2i!atti5 egli argomenta5 il concetto prevalente di acido ascorbico come "vitamina C" 8che guarisce lo scorbuto Euando . somministrata in traccia9 . l%unica e maggior ragione per cui la ricerca medica non . riuscita a sperimentare il valore dell%acido ascorbico somministrato in dosi massicce 8dosi che sono logicamente impiegate con un concetto del tutto di!!erente da Euello relativo all%acido ascorbico9. 1tone5 che . un biochimico e autore di .he Aealing Factor 8*rosset X 2unlap5 eM NorJ5 1,7295 spiega che il !abbisogno umano di acido ascorbico . un incidente biologico. ? la caren&a umana cronica di acido ascorbico 8caren&a che diviene estrema in caso di scorbuto9 . la conseguen&a di una malattia genetica5 che egli chiama ipoascorbemia. oi ereditiamo l%ipoascorbemia da Eualche remoto progenitore primate che so!!erse della %catastro!e biochimica% di una muta&ione 8danneggiamento di un gene9 che distrusse un en&ima epatico necessario alla sintesi dell%acido ascorbico. =uasi tutti i mammi!eri possiedono Euesto en&ima 81FgulonicolattoneFossidasi9 e !abbricano il proprio acido ascorbico5 come !aceva il progenitore dell%uomo prima che avesse luogo la muta&ione. 7ench la specie umana divenisse totalmente dipendente dal cibo per le sue necessit' di acido ascorbico5 dice 1tone5 . tuttavia errato5 biologicamente parlando5 de!inire l%acido ascorbico come una sostan&a nutritiva o una vitaminaD esso . piuttosto %un prodotto endogeno mancante%5 cio. una sostan&a %normalmente% sinteti&&ata nell%organismo. =uando giudichiamo Euanto acido ascorbico . richiesto per la salute ottimale di un soggetto umano5 dovremmo regolarci sulla Euantit' sinteti&&ata da mammi!eri %normali%. 1tone nota che i mammi!eri producono acido ascorbico in Euantit' per saturarne il sangue e i tessuti5 e 8cosa ancora pi3 importante9 aumentando la produ&ione in condi&ioni di stress5 Euando l%organismo attinge pi3 abbondantemente alle sue riserve di acido ascorbico. 1tone suggerisce di %correggere% la malattia genetica umana5 l%ipoascorbemia5 con la somministra&ione di acido ascorbico in dosi rapportabili a Euelle prodotte da altri mammi!eri: in altre parole5 nella Euantit' che gli esseri umani sinteti&&erebbero per s se il di!etto genetico non si !osse mai veri!icato. =uesti Euantitativi sono misurati in grammi5 non nei milligrammi della >2). 1econdo 1tone sono ancora scarse le prove che suggeriscono che l%acido ascorbico5 somministrato nelle dosi richieste dalla situa&ione genetica5 pu; mitigare le malattie in!ettive5 le dis!un&ioni cardiovascolari5 le malattie del collageno5 il cancro e il processo di senescen&a. <a egli !a appello alla classe medica perch controlli la sua teoria con ampi studi clinici allo scopo di ottenere prove conclusive.

Un ricercatore $o#itario 4erso la met' degli anni 3#5 1tone mise in opera per il suo laboratorio l%acido ascorbico come antiossidante per la preserva&ione dei cibi5 e ottenne un brevetto per il procedimento ora largamente impiegato. <a ci; che lo a!!ascinava era l%uso medico dell%acido ascorbico pi3 che l%uso industriale. 1i mise dunEue a !are ricerche nelle biblioteche di eM NorJ5 a setacciare e anali&&are le ricerche riportate dalla letteratura medica5 per giungere !inalmente alla conclusione che il concetto di vitamina C5 coi suoi presupposti di Euantit' di %traccia%5 era completamente sbagliato. 1ulla scorta delle sue convin&ioni5 1tone 8e i suoi !amiliari9 incominciarono ad assumere dosi Euotidiane di acido ascorbico in !orti Euantitativi5 raggiungendo dai 3 ai ( g al giorno5 invece dei 6# mg della >2). L%entit' della dose venne calcolata da 1tone dalla Euantit' di acido ascorbico sinteti&&ato dai ratti 8eEuivalente a $5, g al giorno per l%uomo5 che salivano a 1( g in condi&ioni di stress9. el 1,6#5 Euando 1tone !u vittima di un incidente d%auto Euasi mortale5 aument; di nuovo la dose agli ancor pi3 alti livelli %di stress% di 3# !ino a $# g al giorno5 e riuscC a lasciare l%ospedale in capo a tre mesi5 invece che dopo l%intero anno predetto dal suo medico curante. ) parte Euesto incidente5 commenta 1tone5 egli ha goduto di una salute di !erro sotto Euesto regime di acido ascorbico e non ha pi3 so!!erto di alcuna malattia5 incluso il comune ra!!reddore. =uanto a una possibile %tossicit'% dell%acido ascorbico in !orti dosi5 1tone !a notare il record F a lungo documentato F di Euesta sostan&a come "la meno tossica tra Euelle di analoga attivit' !isiologica". ? vi . di pi3: mentre i ricercatori umani F egli prosegue F non hanno provato sperimentalmente l%innocuit' di !orti Euantitativi di acido ascorbico assunto durante lunghi periodi di tempo5 la natura lo ha !atto. "4i . una buona ragione evolu&ionistica5 egli scrive5 per ritenere che l%acido ascorbico sia completamente privo di tossicit'. *li organismi viventi sono stati esposti a livelli piuttosto alti di acido ascorbico durante interi millenni5 se ci; pu; venir dedotto dalla sua vasta presen&a in tutte le !orme della vita odierna5 dalla pi3 semplice alla pi3 complessa. 1e l%acido ascorbico avesse avuto una tossicit' pregiudi&ievole per la sopravviven&a5 sarebbe stato eliminato molto tempo !a nel processo dell%evolu&ione". Un incidente *enetico 1oltanto pochissime specie in tutto il regno animale e in Euello vegetale hanno perduto la loro capacit' di sinteti&&are l%acido ascorbico. -ra gli animali5 soltanto l%uomo e altri primati superiori5 la cavia5 un pipistrello indiano !rugivoro e un uccello 8il bulbul9 dipendono notoriamente dal cibo per il loro !abbisogno di acido ascorbico e possono contrarre lo scorbuto e morirne. ) Euesto proposito5 si . Euasi universalmente d%accordo che responsabile di Euesta !isiologia deviante .5 in ciascuno di Euesti casi5 una muta&ione del passato. 1tone non . stato certamente il primo ad accennarvi. 6l concetto nuovo da lui o!!erto consiste nel vedere l%uomo come un individuo che continua ad essere debilitato5 handicappato da Euesto incidente genetico capitato ai suoi progenitori. oi dobbiamo presumere che5 originariamente5 la muta&ione non presentasse alcun problema per la specie gra&ie alle grandi riserve di acido ascorbico nella vegeta&ione in tutte le stagioni dell%anno. 8/n gorilla che vive in un habitat analogo consuma5 secondo i calcoli5 circa $5( g di acido ascorbico nel suo enorme consumo giornaliero di vegetali9. el caso del progenitore dell%uomo5 dobbiamo addirittura presumere che gli individui che avevano subito la muta&ione godessero di un e!!ettivo vantaggio sui loro simili il cui en&ima epatico5 la gulonicoFlattone ossidasi5 era rimasto intattoD altrimenti sarebbe stato Euest%ultimo gruppo a sopravvivere !ino al 4entesimo secolo. -rattando di Euesto argomento nel suo libro5 Linus Pauling cita la scoperta dei genetisti che vi sarebbe una %economia% biologica con valore

di sopravviven&a nel !atto di perdere una !un&ione !isiologica5 purch la specie riesca ad adattarsi al cambiamento sen&a svantaggio. <a che cosa accade Euando cambia una situa&ione vantaggiosa0 " on appena l%uomo o i suoi antenati primitivi lasciarono il loro ambiente tropicale o subtropicale e si diressero verso i climi temperati5 dove la vegeta&ione non era pi3 disponibile tutto l%anno5 si trovarono in di!!icolt'"5 scrive 1tone. ? le abitudini dietetiche che essi acEuisirono non !urono che un compromesso con Euesta di!!icolt'. "Con la scoperta del !uoco e lo sviluppo dell%arte culinaria5 la carne cruda !resca e il pesce appena pescato della primitiva dieta umana5 che erano !onti su!!icientemente ricche di acido ascorbico esogeno5 persero gran parte della loro sostan&a vitale a causa della sua sensibilit' all%ossida&ione provocata dal calore... L%agricoltura primitiva5 interessandosi soprattutto dei cereali !acilmente immaga&&inabili5 produsse alimenti essen&ialmente privati di acido ascorbico". 1tone teori&&a: ". una muta testimonian&a della robuste&&a e adattabilit' dell%organismo umano il !atto che l%uomo sia stato capace di sopravvivere con livelli tanto bassi di acido ascorbico5 in con!ronto alle Euantit' prodotte dagli altri mammi!eri. 2unEue sopravvisseD ma dovette pagare un alto pedaggio di malattie5 so!!eren&e e morte". Lo scorbuto ha causato un maggior numero di morti5 osserva 1tone5 e ha causato pi3 in!elicit' umana e ha mutato il corso della storia pi3 di Eualsiasi altra causa isolata. Per secoli lo scorbuto . stato associato con bisogni alimentariD ma da me&&o secolo a Euesta parte5 con lo sviluppo delle scien&e della nutri&ione e della teoria delle vitamine5 la spiega&ione accettata dello scorbuto . che si tratta di una malattia di origine alimentare dovuta alla mancan&a della sostan&a nutritiva in traccia5 la vitamina C5 negli alimenti. <a la vera causa dello scorbuto 8come pure di !orme meno appariscenti di priva&ione di acido ascorbico9 . l%en&ima mancante5 secondo 1tone. L%ipoascorbemia Euadra per!ettamente nella classi!ica&ione delle malattie genetiche: "una malattia causata da un di!etto ereditario insito nel gene che regola la sintesi del particolare en&ima5 la cui assen&a o mancan&a di attivit' causa la sindrome metabolica patologica speci!ica". Come osserva 1tone5 nella sua tesi c%. pi3 di una conce&ione a!!ascinante o una mera Euestione di semantica: "la conce&ione genetica !ornisce una nuova ragione per l%uso terapeutico di alti valori di acido ascorbico sia da solo sia in combina&ione con altri medicamenti5 e apre prospettive di test clinici in molti settori che sono rimasti inesplorati per molte decine di anni dalla scoperta dell%acido ascorbico"81,329. Capitolo $6 QUESTO MEDICO DEFINISCE LE MEGADOSI UNA NORMA /n uomo molto spaventato irruppe nello studio di Bred >. Alenner5 medico di >eidsville5 nella Carolina del ord5 accusando !orti dolori al petto e di!!icolt' di respira&ione. L%uomo pensava di stare per morire. 2opo aver appreso che costui era stato punto o morso da un insetto circa dieci minuti prima5 il dottor Alenner gli somministr; un%inie&ione di gluconato di calcio5 pensando che il pa&iente !osse stato attaccato da un pericoloso ragno5 la vedova nera. =uando vide che l%uomo aveva una rea&ione negativa all%inie&ione5 il dottor Alenner riempC immediatamente una siringa da (# cc di 12 g di vitamina C e gli pratic; un%altra inie&ione. )ncor prima che l%inocula&ione !osse completata5 l%uomo incominci; a sentirsi sollevato dai suoi sintomi: !u rimandato a casa e torn; l%indomani con un oggetto che sembrava un topo. ?ra lungo meno di Euattro centimetri e aveva un lungo pelame nero5 con una specie di cresta scura che gli percorreva tutto il

dorso. )veva parecchie paia di &ampe e una coda simile a Euella di un topo. 6l giorno dopo5 il dottor Alenner era riuscito a !ar identi!icare %la cosa%: era un bruco di Puss. =uesto raro animale aveva lasciato && segni in rilievo sul dorso della sua vittima. 1econdo le parole del dottor Alenner5 H1e non !osse stato per la vitamina C5 Euest%uomo sarebbe morto per shocJ e as!issiaI. )gli occhi della passata genera&ione5 Euesto medico iconoclasta del 1ud aveva ingaggiato per cosC dire una %singolar ten&one% contro le autorit' mediche di Kashington con le sue %radicali% opinioni sulla vitamina C. 1econdo la sua convin&ione5 !orti dosi di vitamina C sono un%assoluta necessit' per l%organismo nella sua incessante lotta F 6& ore su 6& - contro le devasta&ioni di mali di ogni sorta5 dalla polmonite alle ustioni5 dal diabete agli e!!etti di eccessive dosi di barbiturici. ? Euando il dottor Alenner usa la parola %massicce% intende proprio dire cosC. : risaputo che a una donna ammalata di polmonite prescrisse (&7 g di vitamina C5 e la !ece guarite nel giro di >6 oreG 1econdo una rela&ione sul Journal of Applied $utrition 8inverno (;>(=, il dottor Alenner present; una rassegna della letteratura medica esistente sulla vitamina C5 e cit; un netto numero di casi da lui stesso trattati. 6noltre5 Euesto medico critic; il !abbisogno minimo Euotidiano u!!iciale5 chiamandolo "un !iglio illegittimo" di due padri5 l%)ccademia a&ionale delle 1cien&e e il Consiglio a&ionale delle >icerche5 che rappresentava "un tragico errore di valuta&ione. 4i sono molti !attori che !anno aumentate la richiesta di acido ascorbico da parte dell%organismo 8ad esempio5 uno stress95 e salvo che Euesti non vengano presi in considera&ione5 almeno dai medici5 non pu; esservi alcun progresso reale". 7asandosi su Euanto la scien&a ha appreso5 secondo il dottor Alennet5 non . pi3 possibile 8se mai lo . stato9 stabilire un%unit' numerica in termini di !abbisogno minimo giornaliero5 per il semplice !atto che i singoli soggetti sono di!!erenti tra loro. ? anche gli stessi soggetti sperimentano diverse situa&ioni in momenti diversi. =uanto alla vitamina C5 ci; che oggi pu; essere adeguato pu; risultare insigni!icante rispetto alle necessit' di domani. La "itamina c.e com-atte i# mono$$ido di car-onio 6l dottor Alenner ha osservato che la vitamina C . di notevole importan&a per combattere il monossido di carbonio5 inEuinante dell%ambiente5 che proviene dai gas di scarico delle automobili. ?gli a!!erma che l%esperien&a clinica suggerisce che se s%immette di colpo nella corrente sanguigna una Euantit' su!!iciente di acido ascorbico5 cio. dai (6 ai (# g5 Euesta concentra&ione mediante "ossida&ione lampo" viene abbastan&a elevata da trarre monossido di carbonio dall%emoglobina per !ormare biossido di carbonio. =uesta rea&ione . simile a Euella che viene provocata in un pa&iente a cui sia somministrato ossigeno da una bombola. on molti di noi5 naturalmente5 sono tanto sconsiderati da accendere un motore in un garage chiuso e avvelenarsi pericolosamente con monossido di carbonio. <a ovunEue vi sia del tra!!ico intenso5 l%accumulo di Euesto gas tossico . abbastan&a alto5 secondo l%opinione di alcuni esperti5 da !arci so!!rire tutti di una lieve intossica&ione da monossido di carbonio. 6n altri termini5 tutti Euelli !ra noi che non hanno abbastan&a vitamina C nel loro organismo da controbilanciare Euesto gas inodoro5 insaporo5 invisibile ma mortale. )nche le donne in stato di gravidan&a possono bene!iciare di !orti dosi di vitamina C. Per esempio5 il dottor Alenner ha osservato oltre 3## casi ostetrici consecutivi in cui si era !atto uso orale di supplementi di vitamina C. La Euantit' minima giornaliera di acido ascorbico da lui usata !u di $g5 con un massimo di 1(. ?gli calcol; che il !abbisogno !osse all%incirca di $ g durante il primo trimestre di gravidan&a5 di 6 durante il secondo e di 1# durante il ter&o. *ra&ie all%acido ascorbico supplementare assunto oralmente5 i livelli dell%emoglobina !urono molto pi3 !acili a mantenersi. 6 casi di crampi alle gambe !urono meno del 3,Q5 e sempre associati al !atto che la pa&iente era rimasta sprovvista di compresse di vitamina C.

6noltre5 miglior; la capacit' di resisten&a della pelle all%espansione dell%utero. 6l parto !u pi3 breve e meno doloroso. essun caso di emorragia postFparto. essuna pa&iente ebbe bisogno di cauteri&&a&ione5 prova evidente dell%e!!etto diuretico della vitamina C. on si riscontrarono neppure mani!esta&ioni tossiche durante le 3## gravidan&e. Vitamina C +er a#tri tra&mi 6l dottor Alenner osserv; anche che la vitamina C . assolutamente% indispensabile nel trattamento di ustioni sia interne che esterne. ?gli usa una solu&ione di acido ascorbico al 3Q cosparsa su tutta l%area dell%ustione a me&&o nebuli&&atore. L%applica&ione viene !atta ogni due ore per un periodo di cinEue giorni. L%uso esterno della vitamina C . combinato con dosi massicce di acido ascorbico per inie&ione e per bocca. Per esempio5 il dottor Alenner darebbe alla vittima di un%ustione5 del peso di corporatura robusta5 almeno (# g al giorno della solu&ione a base di vitamina C ogni otto ore per la prima serie di giorni5 continuando poi il trattamento ad intervalli di dodici ore come indicato. 6l dottor Alenner . anche pi3 convinto sulla prescri&ione di dosi massicce di vitamina C in pa&ienti a!!etti da diabete mellito. ?gli riscontr; che il 6#Q di tutti i diabetici potevano essere tenuti sotto controllo con la dieta e 1# g al giorno di acido ascorbico. L%altro $#Q avr' ancora bisogno di insulina 8ma in dosi considerevolmente minori di Euanto ci si aspetterebbe9 e di un minore numero di cure generali. ?gli osserva che Hogni diabetico che non assuma vitamina C supplementare pu; essere considerato come so!!erente di scorbuto subclinico. Per Euesta ragione5 se presentano delle !erite5 Eueste hanno di!!icolt' a rimarginarsi. 6l diabetico user' la vitamina C supplementare per una migliore utili&&a&ione dell%insulina. La vitamina C sosterr' l%organismo nel metabolismo dei carboidrati e lo porr' in condi&ioni di !ar rimarginare le sue !erite come negli individui normaliI. 6l dottor Alenner a!!erma anche che la vitamina C . necessaria ai pa&ienti che devono sottoporsi ad opera&ioni chirurgiche. ?gli riscontr; in campioni di sangue prelevati sei ore dopo l%intervento5 cadute di circa un Euarto della Euantit' ini&iale. 2odici ore dopo5 i livelli si erano abbassati della met'. Campioni prelevati 2$ ore pi3 tardi5 sen&a aggiunta di acido ascorbico nei !luidi5 rivelavano livelli di tre Euarti pi3 bassi che nei campioni originari. /n ricercatore a nome 1chunacher (Jhio %tate #edical Journal, &6, (6&@, (;&<= citato da dottor Alenner per aver ri!erito che l%uso preFoperatorio di soli (## mg di vitamina C somministrata per via orale5 "era riuscita in notevole misura a prevenire lo shocJ e la debole&&a" in conseguen&a di estra&ioni di denti. )ltri ricercatori5 secondo il dottor Alenner5 hanno dimostrato in seguito a studi sia clinici che di laboratorio5 che la rimargina&ione primaria ottimale delle !erite dipende in larga misura dal contenuto di vitamina C nei tessuti. el corso di lavori sperimentali5 porcellini d%6ndia nutriti con una dieta priva di acido ascorbico rivelarono un%accelera&ione del <7M nella !orma&ione del colesterolo delle ghiandole surrenali. 6l dottor Alenner accert; che il tasso del colesterolo era regolabile Euando le dosi Euotidiane di acido ascorbico erano elevate. Con 1# g o pi3 di vitamina C al giorno5 si possono mangiare5 secondo il dottor Alenner5 uova a volont'. : stato a!!ermato che il metabolismo dell%acido ascorbico pu; essere un indice del metabolismo totale e una guida diagnostica. La raccomanda&ione del dottor Alenner , perci;5 che gli adulti Hche assumono almeno 1# g al giorno di acido ascorbico5 e i bambini sotto i 1# anni che ne ricevono almeno 6 g per ciascun anno di et'5 sperimenteranno che il cervello sar' pi3 chiaro5 la mente pi3 attiva5 il corpo meno stanco e la memoria pi3 tenaceI. Procedimento di emer*en!a

66 dottor Alenner sinteti&&; le sue teorie nei riguardi della vitamina C al convegno dell%6nternational )cademR o! Preventive <edicine5 nell%ottobre (;>6' Hho visto morire dei bambini in meno di due ore dopo il ricovero in ospedale per non avere ricevuto nessun trattamento5 semplicemente perch i medici di guardia non erano rimasti impressionati dal loro stato. Pochi grammi di acido ascorbico somministrato per inie&ione5 in attesa dell%esito delle analisi di laboratorio o della visita medica5 avrebbero salvato loro la vita. Lo so che Euesto un dato reale5 perch mi sono trovato in situa&ioni di Euesto genere5 e somministrando abitualmente dosi massicce di acido ascorbico5 ho visto la morte andare in vacan&aI. 6l dottor Alenner convinto che dovrebbe essere una regola medica la somministra&ione di !orti dosi di vitamina C in tutti i casi patologici5 mentre il medico pondera una diagnosi. La ragione di Euesto trattamento avallato da centinaia di casi sotto la sua supervisione5 secondo Euanto egli stesso ha a!!ermato. HLe vittime di incendi domestici5 specialmente bambini5 soccombono pi3 !reEuentemente all%a&ione del monossido tossico5 che viene sottovalutato nel corso del trattamento delle ustioni. /na dose di (## mg per ogni chilogrammo di peso corporeo di vitamina C somministrata per endovena5 neutrali&&er' immediatamente l%intossica&ione da monossido e sopravverr' un !attore di primaria importan&a nell%arresto della !orma&ione di ustioni di ter&o gradoI. 6l premio obel Linus Pauling5 allo stesso convegno comment;: Hdevo con!essare che trovo incredibile che ancora oggi5 Euarant%anni dopo il riconoscimento dell%acido ascorbico come vitamina C5 non conosciamo ancora veramente5 e attendibilmente5 Euale sia l%assun&ione ottimale di acido ascorbico. ?sistono5 in proposito5 grandi divergen&e di opinioniI. La Commissione per gli )limenti e la utri&ione del Consiglio di >icerca dell%)ccademia a&ionale delle 1cien&e ha raccomandato 6# mg al giorno per l%adulto di sesso maschile5 secondo Euanto ha comunicato il dottor Pauling. HPersonalmente5 ne ho presi 6.### mg al giorno continuativamente5 e posso benissimo aumentare la dose perch ho !ede nel dottor Alenner5 che ne prende 2#.### mg al giorno. 6o ritengo che egli possa aver ragione: di ci; esistono ottime proveI. La Euestione di Euanta vitamina C dovremmo prendere resta un enigma. 1oltanto due animali sono stati studiati per determinare esattamente Euanta ne producano nei loro organismi: il ratto e la mosca domestica. 6l ratto produce vitamina C in ragione di 2 g al giorno5 !ino a 1( g al giorno sotto stress5 calcolati in rapporto ad una persona che pesi 7# Jg. /na mosca che pesasse 7# Jg5 produrrebbe 1# g di vitamina C al giorno5 secondo i calcoli del dottor Pauling. H=ueste considera&ioni teoriche ci portano alla conclusione che gli animali non produrrebbero pi3 vitamina C di Euanta ne occorra per mantenersi in buona salute5 e che di !atto ne produrrebbero meno di Euella che corrisponderebbe a una salute ottimale. 2i conseguen&a5 continua il dottor Pauling5 Euesto indice piuttosto alto5 1## volte la >2)5 pu; considerarsi come il limite minimoI. Capitolo $7 COME IL SANGUE UTILI11A LA VITAMINA C 6n Euesto momento5 mentre state leggendo do Euesto libro5 siete circondati da milioni di minuscoli5 invisibili microrganismi5 molti dei Euali possono causare delle malattie. ?ssi non possono venire eliminati5 neppure dalle manovre ospedaliere di sterili&&a&ione. 6 tentativi di un%elimina&ione generale sono stati disastrosi5 sconvolgendo l%eEuilibrio naturale attraverso il Euale le varie specie di batteri si controllano vicendevolmente. 2al momento che non possiamo cancellare l%esisten&a dei batteri5 la nostra salute e5 in molti casi5 la nostra stessa sopravviven&a dipendono dalla capacit' di coesistere con Euesti onnipresenti poten&ialmente pericolosi germi5 sen&a lasciarli invadere il nostro organismo.

? tuttavia l%organismo5 per molte ragioni5 non pu; dipendere completamente dall%eEuilibrio naturale per la prote&ione contro gli organismi ostili. /na certa specie pu;5 ad esempio5 esaurirsi per un certo periodo di tempo5 causando una grave malattia in!ettiva. )lcuni tipi di batteri d%altro canto sono dei !uorilegge sui Euali il nostro corpo deve prepararsi a %sparare a vista%. 6n tali situa&ioni5 sono i globuli bianchi del sangue a rappresentare la nostra principale di!esa. 6l sangue arriva dappertutto. 1e un Eualsiasi organismo o corpo estraneo . riconosciuto come ostile5 i globuli bianchi lo attaccano5 letteralmente digerendolo per toglierlo di me&&o. 1en&a di Euesta prote&ione5 noi non esisteremmo. Particolari studi hanno dimostrato che per un alto grado di attivit' ed e!!icacia5 i globuli bianchi del sangue richiedono un%abbondante riserva di vitamina C. Stimo#atrice diretta de##0atti"it7 dei #e&cociti LaMrence >. 2eChatelet5 Charles ?. <cCall e >obert Cooper5 medici del reparto di biochimica e medicina della 7oMmanF*raR 1chool o! <edicine di KinstonF1alem5 . C.5 ri!erirono al 62% convegno dell%)merican 1ocietR o! 7iological Chemists a 1an Brancisco5 nel giugno 1,7#5 che risultati sperimentali ini&iali indicavano che l%acido ascorbico avrebbe una !un&ione diretta nell%uccisione dei batteri da parte dei globuli bianchi del sangue. on solo: l%acido ascorbico F essi a!!ermarono F aggiunto a leucociti isolati stimolava anche un%attivit' di!ensiva maggiore di Euella osservata in cellule normali e sane e provocava una rea&ione simile in cellule ammalate5 precedentemente riconosciute come incapaci di uccidere i batteri. =uesta rela&ione praticamente !ece seguito Euasi subito dopo la pubblica&ione del libro del dottor Linus Pauling5 2itamin 3 and the 3ommon 3old 8K. P. Breeman and CompanR5 1an Brancisco5 1,7#95 in cui il !amosissimo chimico5 due volte Premio obel5 caldeggiava l%assun&ione di !orti dosi Euotidiane di vitamina C per prevenire i ra!!reddori e migliorare la salute in genere5 aumentando la resisten&a dell%organismo ai germi patogeni e riducendo la suscettibilit' alle in!e&ioni. 2a pi3 di 3# anni5 i ricercatori medici sanno che i globuli bianchi del sangue che reagiscono all%invasione batterica nella corrente sanguigna accumulano acido ascorbico5 la !orma pura di vitamina C. ? non . un segreto5 per chiunEue sappia leggere un giornale5 che la vitamina C . stata dichiarata la migliore prote&ione contro ra!!reddori e altre in!e&ioni. <a nessuno . stato capace di dimostrare che l%acido ascorbico nei leucociti del sangue . direttamente implicato nel combattimento contro le in!e&ioni batteriche... almeno !ino a Euesto momento. on tutti i batteri sono nocivi. Per esempio5 certi tipi di batteri devono sempre essere presenti nel nostro intestino se vogliamo che il nostro cibo venga completamente digerito e assimilato. )l di !uori del nostro corpo i batteri vengono usati nei processi di !ermenta&ione5 migliorano la Eualit' della terra coltivabile !issando nel suolo nitrogeno atmos!erico5 e decompongono la materia morta in alimento solubile per le piante. -uttavia5 se si mangia del cibo che sia stato deteriorato e contaminato da batteri5 ne risulta spesso un avvelenamento letale. )ltri tipi di batteri5 se prendono possesso dell%organismo5 possono provocare una serie di malattie5 Euali la polmonite5 la tonsillite5 la tubercolosi5 la di!terite5 ecc. : dunEue Euesto tipo di batteri che devono venire distrutti non appena entrano nell%organismo: altrimenti5 viene provocata un%in!e&ione. =uando i batteri entrano nella corrente sanguigna5 certi leucociti chiamati !agociti li attaccano5 li inghiottono e li uccidono: tale !enomeno . noto col nome di !agocitosi. -uttavia5 i batteri possono anche avere la meglio Euando la rete di!ensiva dell%organismo non . in grado di !ar !ronte alla situa&ione. 1e avete so!!erto di un%in!iamma&ione alla gola5 avete acEuisito un%esperien&a di prima mano di che cosa accade Euando il corpo . incapace di debellare un%in!e&ione batterica. 66 dottor 2eChatelet e i suoi collaboratori hanno studiato il processo di !agocitosi osservando le rea&ioni dei !agociti prima e dopo l%aggiunta di acido ascorbico ai campioni di cellule sanguigne. ?ssi sapevano che durante la !agocitosi

hanno luogo tre tipi di attivit' metabolica: l%ossigeno viene consumato5 si produce perossido di idrogeno e si accelera una serie di rea&ioni biochimiche5 conosciute collettivamente come deriva&ione di esosoFmono!os!ato 8P<195 tramite il Euale l%organismo utili&&a il glucosio. <a perch abbiano luogo Eueste attivit'5 o in Eual modo siano da mettersi in rela&ione con l%aspetto battericida della !agocitosi5 rimaneva un mistero. CosC i tre ricercatori isolarono !agociti umani e animali5 introducendo delle particelle estranee a Euesti campioni per saggiare il livello di rea&ione agli invasori. ?ssi notarono che le cellule bianche umane aumentavano di sei volte la loro attivit' P<1 mentre inglobavano gli invasori. Le cellule di coniglio5 Euando s%introducevano particelle estranee5 raddoppiavano la loro attivit' P<1. Presero Euindi campioni rapportabili di cellule umane e di coniglio5 ma Euesta volta aggiunsero acido ascorbico ai !agociti in riposo. ) Euesto punto5 l%attivit' P<1 risult;5 alla misura&ione5 maggiore per!ino della rea&ione abitualmente notata Euando le cellule sono mobilitate per la di!esa del corpo. 6n altri termini5 l%acido ascorbico aumentava l%attivit' biochimica che . direttamente associata con l%uccisione dei batteri. /lteriori ricerche dimostrarono che Euando una !orma ossidata di acido ascorbico5 chiamata acido deidroascorbico5 veniva aggiunta a Eueste cellule in riposo5 la stimola&ione P<15 che indica una rea&ione aggressiva agli invasori5 aumentava ancora rispetto a Euando si aggiungeva soltanto acido ascorbico. 6l gruppo di ricerca suggerC dunEue che Euando l%acido ascorbico viene aggiunto ai !agociti5 si tramuta in primo luogo in acido deidroascorbico5 il che spiega l%aumentato consumo di ossigeno associato con la !agocitosi5 mentre si !orma perossido di idrogeno e aumenta l%attivit' P<1. : Euindi logico supporre che5 dal momento che i leucociti del sangue usano acido ascorbico in circostan&e normali5 e dal momento che l%acido ascorbico . stato postulato come responsabile del meccanismo distruttore della !agocitosi5 Euando il corpo . preso d%assalto da un%ondata di batteri in!ettivi 8come per esempio Euelli che provocano la di!terite9 il bisogno di acido ascorbico aumenta e pu; venire soddis!atto soltanto se il corpo riceve abbastan&a vitamina C da poter ingaggiare la sua battaglia. Le ce##&#e amma#ate +o$$ono tornare a##a norma#it7 La scoperta pi3 grati!icante !atta dai ricercatori del 7oMmanF*reR avvenne Euando studiarono i leucociti prelevati da pa&ienti che so!!rivano di una rara malattia in!antile5 conosciuta come granulomatosi cronica: uno stato patologico in cui i globuli bianchi del sangue non sono capaci di uccidere i batteri. 6 !agociti reagiscono5 di!atti5 all%in!e&ione inglobando i batteri5 ma non accade niente altro. 6 batteri5 bench circondati5 si lasciano trasportare dalla corrente sanguigna in ogni parte del corpo e possono provocare un%in!e&ione in Eualsiasi punto del corpo5 mentre i leucociti5 impotenti5 non riescono ad agire in alcun modo per rimediare alla situa&ione. : signi!icativo che i ricercatori abbiano a!!ermato che Euesti globuli bianchi ammalati5 Euando venivano aggiunte loro delle particelle5 non presentavano alcun aumento di perossido di idrogeno o attivit' P<15 ambedue associati con l%uccisione dei batteri in condi&ioni normali. -uttavia5 Euando un po% di acido ascorbico venne aggiunto a campioni di globuli bianchi ammalati isolati5 ebbe ini&io un%attivit' P<1 aumentata del $#Q rispetto a Euando venivano aggiunte particelle estranee. H=uesta osserva&ione !a pensare a un poten&iale terapeutico di Euesta vitamina...I ri!erirono i tre colleghi5 i Euali attualmente studiano se il potere distruttivo dei leucociti nella granulomatosi cronica pu; venire aumentato mediante la vitamina C. =uesto recentissimo studio . utile a spiegare innumerevoli casi precedenti5 coronati da successo5 di somministra&ione di vitamina C come antibiotico. Per esempio5 Bred >. Alenner ri!erC alla -riF1tate <edical )ssociation o! the Carolinas and 4irginia5 nel !ebbraio (;9(, che5 Euando le in!e&ioni peggioravano5 il !abbisogno corporeo di vitamina C aumentava e i tessuti venivano saccheggiati. -utta la vitamina C che si trova negli alimenti5 egli a!!erm;5 viene rapidamente esaurita per combattere

l%in!e&ione. 6l dottor Alenner5 nel suo libro .he Qe" to 5ood Aealth' 2itamin 3, scritto in collabora&ione con ? P. 7art& 8*raphic )rts >esearch Boundation5 Chicago5 (;<;= racconta alcune sue esperien&e nel trattamento di pa&ienti F che presentavano in!e&ioni sia virali che batteriche F con dosi da 1 a 67 g al giorno di acido ascorbico. <olto tempo prima5 in un articolo intitolato "-he /se o! 4itamin C as an )ntibiotic" 8apparso sul Journal of Applied $utrition, <, (;9:=, aveva ri!erito di aver curato con successo dei casi di morbillo5 polmonite virale5 ence!alite e poliomielite con dosi massicce di vitamina C.. /n%altra precedente comunica&ione indicava l%acido ascorbico come un potente germicida5 pi3 e!!icace di medicamenti battericidi Euali il perossido di idrogeno. 6n Annals of the Pasteur Cnstitute ((76, n. :, 6>@-6;(, (;<6= Euattro ricercatori dell%6stituto avevano ri!erito esperimenti con la Fscherichia coli, uno dei pi3 comuni batteri che causano l%avvelenamento dei cibi5 che spesso compare in alimenti precotti congelati e riposti in congelatori dopo essere stati scongelati. Paragonando l%e!!etto sull'F. coli del perossido di idrogeno5 del sol!ato !erroso e dell%acido ascorbico5 i ricercatori dell%6stituto Pasteur trovarono che l%acido ascorbico non soltanto distruggeva tanti batteri Euanti gli altri due noti germicidi5 ma agiva5 in Euest%a&ione germicida5 considerevolmente pi3 in !retta di essi. ella maggior parte dei casi5 gli e!!etti bene!ici delle sostan&e nutritive si notano molto prima che vengano rivelate le spiega&ioni biochimiche di tali e!!etti. <a ci; non signi!ica che noi dobbiamo aspettare che un chimico o un biologo venga a dirci la precisa ragione per cui consumare un determinato cibo o aggiungere alla nostra dieta un particolare supplemento vitaminico in compresse ci !a bene. *li scien&iati i Euali ci dissero dieci anni !a che il nostro !abbisogno Euotidiano di vitamina C era di 97 o <7 mg al giorno5 e che non vi erano prove di ulteriori bene!ici da Euantitativi supplementari5 oggi ammettono che alcune migliaia di mg al giorno potrebbero esserci di giovamento. *li studi scienti!ici sugli e!!etti biochimici delle sostan&e nutritive nel nostro organismo sono certamente pre&iosi. 1e ulteriori esperimenti avallano le scoperte ini&iali dei ricercatori del 7oMmanF *raR5 !orse il loro lavoro produrr' una nuova serie di ricerche su altre regioni ancora perch la vitamina C . tanto importante per mantenerci in buona salute. Capitolo $+ PREVIENE VERAMENTE I RAFFREDDORI4 2ovete prendete della vitamina C per prevenire i ra!!reddori il prossimo inverno0 1i5 certamente. 2ovete prenderne in Euantit' straordinarie5 molto superiori alla >2) raccomandata0 1C5 certamente5 se volete che la vitamina vi o!!ra e!!ettiva prote&ione contro i ra!!reddori. ? sar' veramente utile a impedirvi di prendere ra!!reddori per tutta la durata dell%inverno0 Bosse sC. ? !orse no. o5 non . una contraddi&ione5 pi3 di Euanto sia una contraddi&ione dire che i cani e i gatti hanno una resisten&a ai ra!!reddori molto maggiore della nostra5 eppure Eualche volta si ra!!reddano anche i cani e i gatti. : stato !reEuentemente segnalato da autorit' come Linus Pauling e 6rMin 1tone che cani e gatti5 come praticamente tutti i mammi!eri tranne l%uomo5 sinteti&&ano la propria vitamina C in Euantitativi che5 rapportati al peso corporeo5 si tradurrebbero in Eualcosa come 11 o 12 g al giorno 8da 11.### a 12.### mg9 nell%uomo medio. ? rimangono pochi dubbi che Euesta capacit' di sinteti&&are la vitamina C5 aumentandone il Euantitativo in caso di necessit'5 consenta agli animali un%ecce&ionale prote&ione contro le in!e&ioni virali del tratto respiratorio5 altrimenti note come ra!!reddore. 2a tali semplici !atti osservabili possiamo vedete !acilmente che la vitamina C non garantisce una completa prote&ione contro i ra!!reddori5 ma che coloro che sono ben !orti!icati da Euesta vitamina

hanno meno probabilit' di passate l%inverno a preoccuparsi del proprio naso otturato o gocciolante5 di sinusiti5 tosse5 mal di gola e malesseri generali. La ragione . Euasi altrettanto evidente dei !atti5 se consultiamo un testo medico classico5 .he 3ecilIoeB .e0tBoo- of #edicine (1. !. 1aunders CompanR5 Philadelphia5 1,719. 6l capitolo sul ra!!reddore comune5 di *eorge *ee SacJson5 a!!erma che molti virus e "alcuni agenti non virali possono causare il ra!!reddore comune. essuna singola specie di virus spiega pi3 che una piccola percentuale delle malattie". 6l dottor SacJson calcola che vi siano assai pi3 di 1## virus che possono causare in!e&ioni delle vie respiratorie nell%uomo5 come pure alcuni agenti non virali. =uesta5 naturalmente5 . la ragione per cui esiste la controversia. 1e supponiamo che la vitamina C5 in !ortissime dosi5 sia e!!icace contro ,#5 o magari anche 1## virus che provocano il ra!!reddore5 rimarrebbero tuttavia alcuni virus contro i Euali essa non ha alcuna e!!icacia. ? se . e!!icace contro tutti i virus che provocano il ra!!reddore5 rimangono ancora gli agenti non virali. Possiamo essere certi che la vitamina C non preverr' tutti i ra!F !reddori di Eualsiasi origine5 come possiamo essere certi che vi saranno sempre dei medici che5 dopo averla provata su un pa&iente e trovata ine!!icace5 concluderanno che la vitamina C non serve a niente contro i ra!!reddori. Ricono$cimento de# /attore +ro/i#attico de##a "itamina C ne# ra//reddore 6 ricercatori e alcuni medici sono da molto tempo consapevoli della !un&ione che la vitamina C ha nella preven&ione del ra!!reddore comune. /na lettera sul prestigioso !ritish #edical Journal (6( aprile 1,(195 !irmata da Sohn <. Bletcher e 6sobel C. Bletcher5 esprimeva sorpresa che sulle riviste mediche non apparissero maggiori in!orma&ioni sulla poten&a della vitamina C nel proteggere contro i germi del ra!!reddore. 6 due medici scrivevano che nella loro prassi trovavano la vitamina C eccellente a tale scopo5 e giudicavano che l%indi!!eren&a della classe medica per l%impiego di Euesta vitamina nelle preven&ioni dei ra!!reddori potesse essere dovuta alla di!!icolt'5 tra gli esperti5 di giungere ad un accordo sul reale !abbisogno Euotidiano di vitamina C. -occ; al !amoso Premio obel Linus Pauling trovare una solu&ione accettabile al problema del dosaggio. el suo libro5 2itamin 3 and the 3ommon 3old 8K. P. Breeman5 1an Brancisco5 1,7#9 le a!!erma&ioni del dottor Pauling5 sostenute da in!orma&ioni ragionevoli5 leggibilissime e a!!ascinanti sulla necessit' di Euesta sostan&a nutritiva5 sono molto semplici: come pratica regolare5 si prendano da 1 a 3 g di acido ascorbico al giorno 8lo stesso dottor Pauling ne prende 2 g al giorno secondo #odern #edicine del 1( !ebbraio 1,769 o approssimativamente da 17 a (# volte la tradi&ionale >2)D al primo sintomo di ra!!reddore5 aumentare l%assun&ione di vitamina a (## !ino a 1.### mg ogni ora5 per molte ore5 !ino a un Euantitativo totale di 1# mg al giorno. 6l ra!!reddore comune pu; venire debellato nel giro di Eualche anno5 asserisce il dottor Pauling5 se la pratica da lui raccomandata diventer' generale. 2a tutte le parti degli 1tati /niti5 centinaia di migliaia di persone accolsero il suggerimento. Le vendite di vitamina C salirono alle stelle. Barmacie e supermercati si trovarono con gli sca!!ali vuoti. 6 grossisti esaurirono le riserve. @vviamente5 per il pubblico americano5 la prescri&ione del dottor Pauling !u una noti&ia bomba. ?videntemente nessuna delle persone che ora ra&&iava gli sca!!ali della vitamina C aveva mai pensato prima di proteggersi contro gli starnuti5 le di!!icolt' di respiro5 la tosse e le serie conseguen&e di un ra!!reddore con un metodo tanto semplice e innocuo: e sen&a medicamenti5 n gocce nasali n vapori&&atori5 ma soltanto con una sostan&a nutritiva essen&iale che si trova nell%organismo umano. La c.ia"e' do$i ma$$icce

Le dosi massicce raccomandate dal dottor Pauling sono la chiave della sua %causa% in !avore della vitamina C. La sua tesi . che gran parte della ricerca !ino ad oggi e!!ettuata sulla vitamina C . stata inconcludente F o piuttosto non sensa&ionalmente concludente F perch i supplementi di vitamina C somministrati a soggetti sperimentali erano stati troppo scarsi5 generalmente sui 2## mg. Come !a notare Pauling5 per prevenire lo scorbuto 8la malattia da caren&a di vitamina C9 sono necessari solo (F 1( mg di acido ascorbicoD perci;5 i medici orientati su Euesto piccolo Euantitativo considerano 2## mg una "!orte dose" e presumono che esperimenti basati su un supplemento di Euesta portata siano una prova su!!iciente. <a esiste una grande di!!eren&a5 aggiunge l%autore5 tra il Euantitativo necessario per prevenire la morte da scorbuto e la Euantit' ottimale per godere di ottima salute. ?gli cita prove evidenti per dimostrare che la dose ottimale 8variabile5 data la variet' dei bisogni individuali9 si trova nell%ordine di 2(# !ino a 1#.### mg 81# g9 al giorno. II /a--i$o*no indi"id&a#e , "aria-i#e 6l dottor Pauling suggerisce che ciascun individuo sperimenti il proprio !abbisogno particolare: se con 1 o 2 g al giorno l%individuo va ancora soggetto a ra!!reddori5 esiste per lui l%indica&ione ad aumentare la dose preventiva. 6l dottor Pauling cita prove scienti!iche di Huna varia&ione di pi3 di 2# volte nel !abbisogno di acido ascorbicoI5 rivolgendo particolare atten&ione agli studi di >oger Killiams5 dell%/niversit' del -eLas5 uno specialista nel campo della individualit' biochimica5 e il primo !ra gli scien&iati che abbia identi!icato e sinteti&&ato l%acido pantotenico5 una delle importanti vitamine 7. 6l dottor Killiams5 ad un convegno della ational )cademR o! 1ciences tenuto il 27 aprile 1,675 ha speci!icato che il !abbisogno di vitamina C varia troppo da individuo a individuo per a!!idarsi a raccomanda&ioni di carattere generale. H?vitando ci; che si ri!erisce all%individualit' nelle necessit' umane5 !orse in un tentativo di mantenere pura la loro scien&a5 gli scien&iati che si occupano di medicina trascurano e omettono di sviluppare una serie di armi importanti contro la malattiaI. =uesto specialista di vitamine dell%/niversit' del -eLas critic; anche l%atteggiamento della B2) per aver ventilato l%opinione che i supplementi nutritivi sono sen&a alcun valore per la persona media. 1econdo il dottor Killiams5 Euesto ente Hcede a un tab3 antiscienti!icoI. 6l deciso parere espresso dallo scien&iato teLano era basato su esperimenti relativi al !abbisogno di vitamina C eseguiti su cavie da laboratorio. 6 test eviden&iarono5 sorprendentemente5 un livello venti volte superiore nel !abbisogno di vitamina C in cavie individuali. =uesta di!!eren&a era evidente anche in piccoli gruppi di animali. aturalmente5 ne dedusse il dottor Killiams5 dal momento che gli esseri umani sono la meno uni!orme di tutte le specie5 Hsu basi scienti!iche non emotive apparirebbe evidente che la varia&ione interindividuale del !abbisogno umano di vitamina C possa essere probabilmente altrettanto grandeI. ?saminando dunEue i !atti5 risulta chiaro che non vi . una risposta universale al Euesito relativo al Euantitativo di vitamina C che occorre prendere. Per la maggior parte delle persone5 1.### mg al giorno dovrebbero bastare a prevenire i ra!!reddori. 1e non !un&ionano5 ini&iate sen&a indugio ad aumentare la dose. on occorre che ne prendiate pi3 di 1## !ino a 2## mg alla volta5 ma prendete la vitamina !reEuentemente: ogni ora5 o per!ino ogni me&&%ora. 2ovrete scoprire personalmente la giusta !reEuen&a e la giusta dose per eliminare i ra!!reddori. el suo libro5 il dottor Pauling ci dice che Euando i nostri progenitori vivevano di una dieta di piante verdi5 !u possibile per loro perdere 8attraverso la muta&ione9 la capacit' di sinteti&&are la propria vitamina C 8una capacit' posseduta da Euasi tutti gli animali5 eccetto il porcellino d%6ndia e i primati95 gra&ie all%abbondan&a di vitamina C nei loro alimenti. 6l dottor Pauling controll; la Euantit' di vitamina C 8per 2.(## calorie di energia5 cio. nel cibo giornaliero di un adulto9 in 11# alimenti naturali vegetali crudi e anche in 1$ vegetali pi3 ricchi di Euesta vitamina. ei due casi5 egli riscontr; rispettivamente un contenuto di 253 e ,5$ g di vitamina C. ?gli !ornisce Euesti calcoli come parte delle prove da lui

addotte che il !abbisogno umano naturale di vitamina C . un gran numero di volte maggiore del Euantitativo giornaliero raccomandato dalla Commissione per gli )limenti e la utri&ione. La "itamina C come i# +i; $ic&ro rimedio contro i# ra//reddore *li avvertimenti del dottor Pauling contro i pericoli dei %rimedi% !armaceutici per il ra!!reddore comune 8in Euanto opposti alla vitamina C5 non tossica9 possono allarmare molte persone. -uttavia5 coloro che cercano un%alternativa a molti dei rimedi u!!iciali e ai medicamenti di prescri&ione medica5 saranno i primi a salutare con entusiasmo l%ispirata proposta del dottor Pauling di etichettare i rimedi contro i ra!!reddori. 6nvece dell%abituale avvertimento (tenere fuori dalla portata dei BamBini=, il Premio obel suggerisce di scrivere sulle etichette dei medicamenti contro il ra!!reddore: tenere fuori dalla portata di chiunque. /sate in sostitu4ione acido ascorBicoR 6 medici prescrivono aspirina ed antibiotici per le malattie da ra!!reddamento bench esistano le prove che n l%una n gli altri siano di grande giovamento. )n&i5 peggio ancora5 l%aspirina e gli antibiotici possono essere nocivi. ? l%aspirina5 il rimedio !avorito in ogni occasione contro ra!!reddori e sintomi !ebbrili5 non . Euella salutare5 e!!icace meraviglia che la pubblicit' televisiva raccomanda. La "erit7 $&##0a$+irina ?dith 2. 1tanleR5 della 1e&ione <alattie 6n!ettive presso la )braham Lincoln 1chool o! <edicine dell%/niversit' dell%6llinois5 Chicago5 ha pubblicato un articolo sul Journal of the American #edical Association (6& mar&o 1,7(9 che dimostra alcuni interessanti dati di !atto sull%aspirina. /n gruppo di volontari in!ettati con virus di ra!!reddore e curati con aspirina5 sperimentarono soltanto una moderata ridu&ione nella gravit' dei sintomi. Per essere statisticamente rilevanti5 le ridu&ioni avrebbero dovuto essere molto maggiori da apparire chiaramente attribuibili al trattamento piuttosto che al caso o all%errore. essuna di Eueste ridu&ioni !u statisticamente rilevante. Bu invece signi!icativo il !atto che i volontari trattati con aspirina emisero dal 17 al 36Q in pi3 di virus dei gruppi trattati con placebo. Ci; signi!ica che la Euantit' dei virus contenuti nella secre&ione nasale dei volontari trattati con aspirina !u considerevolmente pi3 alta. Le persone che prendono aspirina per alleviare i loro disturbi da ra!!reddamento5 aggravano dunEue la minaccia di di!!ondere la loro malattia contagiando mariti5 mogli5 !igli o colleghi di lavoro. : stato anche dimostrato che l%aspirina inibisce la capacit' dei leucociti di tras!erirsi nei tessuti in!iammati: sopprimendo dunEue la rea&ione naturale dell%organismo all%in!e&ione5 l%aspirina pu; %alleviare% sintomi che sono in realt' il risultato della battaglia dei leucociti contro i virus invasori. <a la riprodu&ione dei virus stessi non viene limitata. Come ultima conseguen&a5 la persona che cura il proprio ra!!reddore con l%aspirina ha maggiori probabilit' di %attaccare% il suo ra!!reddore ad altri. ? per giunta5 i virus non decimati dal sistema di rea&ione organica all%in!e&ione possono di!!ondersi all%interno del corpo e prolungare o complicare la malattia. G#i anti-iotici $ono +e**io c.e in&ti#i 6l Euadro delle cure antibiotiche per le malattie da ra!!reddamento non . meno preoccupante. =uesti medicamenti non sono pi3 e!!icaci dell%aspirina5 ma in compenso sono molto pi3 pericolosi. -uttavia5 in un%indagine citata da Lester B. 1oRJa nel suo articolo "-he <isuse o! )ntobiotics !or -reatment o! /pper >espiratorR -ract 6n!ections in Children"5 apparso nel !ascicolo dell%aprile 1,7(di

Pediatrics, il ,(Q dei medici interrogati somministrava ai pa&ienti uno o pi3 medicinali dietro prescri&ione per il ra!!reddore comune5 di cui pi3 della met' erano antibiotici. Lo studio del dottor 1oRJa cita una me&&a do&&ina di studi controllati5 i Euali dimostrano tutti che gli antibiotici non abbreviano la durata delle in!e&ioni delle prime vie respiratorie5 non prevengono complica&ioni o in!e&ioni secondarie5 e non riducono il numero degli organismi patogeni nel naso e nella gola. *li antibiotici sono e!!icaci nel produrre e!!etti collaterali. 4omito5 diarrea ed eru&ioni della pelle sono conseguen&e comuni. )lle rea&ioni negative ai medicinali5 tra i Euali gli antibiotici hanno spesso un ruolo preminente5 sono da attribuirsi dal 3 al (Q di tutti i ricoveri ospedalieri. <a ancora pi3 sinistra . la possibilit' che l%uso degli antibiotici provochi l%assue!a&ione a Euesto tipo di medicamento5 e ne impedisca cosC l%uso5 nel !uturo5 in caso di malattia che minacci la vita del pa&iente. St&di canade$i $o$ten*ono #a re+&ta!ione de##a "itamina C -erence K. )nderson5 insigne epidemiologo dell%/niversit' di -oronto5 ri!erC sul 3anadian #edical Association Journal (9 aprile 1,7(95 i risultati del ter&o dei suoi test sull%e!!icacia della vitamina C contro le malattie da ra!!reddamento. -ali risultati dimostrarono che la vitamina C diminuiva signi!icativamente la gravit' delle malattie stesse e riduceva del 2(Q il numero dei giorni in cui il pa&iente era obbligato a non uscire all%aperto per motivi di salute. 6l dottor )nderson si accinse per la prima volta nel 1,71 a con!utare la tesi del dottor Linus Pauling che la vitamina C poteva ridurre in maniera notevolissima le so!!eren&e del ra!!reddore comune. ?gli somministr; vitamina C a met' di un gruppo di 1.### soggetti e un placebo inerte all%altra met'5 nel corso di un esperimento a doppio cieco. 6l dosaggio !u di 1 g 81.### mg9 al giorno5 aumentato a $ g durante i primi tre giorni di Eualsiasi tipo di malattia. 6 risultati sorpresero il dottor )nderson. 2elle +1+ persone che sostennero l%esperimento sino alla !ine5 Euelle che avevano preso la vitamina C presentarono un 3#Q in meno di giorni di %assen&a per malattia%. ? il $#Q in pi3 del gruppo %della vitamina C% !u completamente esente da Eualsiasi disturbo. Per il suo studio pi3 recente5 il dottor )nderson us; dosi pi3 ridotte di vitamina C: una compressa da (## mg alla settimana5 aumentando !ino a tre compresse nel primo giorno della malattia5 e due compresse dal secondo al Euinto giorno. <et' delle persone ricevettero la vitamina C5 mentre l%altra met' ricevette regolari compresse. 6l dottor )nderson ebbe cura di assicurarsi che la struttura a doppioFcieco del suo esperimento non venisse in!iciata da volontari che potessero indovinare se prendevano la vitamina C o il placebo. ?gli us; compresse che avevano il medesimo gusto5 e !ormul; deliberate istru&ioni per !uorviare i volontari sospetti. ?videntemente5 Eueste misure risultarono e!!icaci. Pi3 della met' dei due gruppi5 cio. il 6+Q5 a!!ermarono di non sapere che cosa stessero prendendo. ? tra Euelli che a!!ermarono di saperlo5 met' era nel giusto e met' si era sbagliata. Rid&ce t&tte #e ma#attie8 non $o#o i# ra//reddore ella sua valuta&ione dei risultati5 il dottor )nderson non tent; di di!!eren&iare i %ra!!reddori% da un vasto campionario di malattie respiratorie. ?gli registr; i dati e i sintomi come assen&e dal lavoro5 giornate di con!inamento in casa5 mal di gola5 sensa&ione di !ebbre5 dolori5 irrita&ioni od oppressione del torace5 sensa&ioni di !reddo5 dolori delle braccia e delle gambe e depressione. /na volta classi!icati i risultati5 si pot notare che la vitamina C riduceva in modo signi!icativo la gravit' dei tipici sintomi delle malattie da ra!!reddamento5 e specialmente disturbi alla cassa toracica5 la

sensa&ione di !ebbre e di !reddo5 i dolori agli artiD vi era stata anche una diminu&ione delle giornate di con!inamento in casa. 6l dottor )nderson ri!erC: Hora sussistono pochi dubbi che la vitamina C presa in dosi supplementari possa ridurre il !ardello delle %malattie da ra!!reddamento%... 6noltre5 il suo e!!etto non sembra limitato ai %ra!!reddori%5 perch gli e!!etti osservati !urono di uguale importan&a F e per!ino pi3 importanti F su malattie che non riguardavano il naso...I. Perch dunEue i medici non hanno scartato l%uso !utile e dannoso dell%aspirina e degli antibiotici0 La resisten&a all%ado&ione della vitamina C come trattamento per le malattie da ra!!reddamento potrebbe venire spiegata per molte ragioni. Prima di tutto5 la vitamina C non . propagandata da industrie !armaceutiche perch non pu; venire brevettata: perci;5 la competi&ione tra produttori di vitamina C ha bassi margini di pro!itto in rapporto alle medicine brevettate. 6 medicinali ad alto pro!itto5 come gli antibiotici5 sono oggetto di !orti pressioni pubblicitarie sui medici5 sotto !orma di opuscoli elaborati e campioni gratuiti. ? poich i medici ottengono la maggior parte delle loro in!orma&ioni sui !armaci dalle ditte !armaceutiche5 si trovano svantaggiati Euando si tratti di sapere che cosa . realmente disponibile e per Euale scopo. 6n secondo luogo5 sembra esistere un reale pregiudi&io contro la vitamina C5 !orse perch molti dei suoi di!ensori si trovano !uori i dell'estaBlishment medicoF!armaceutico. <olti dei primi studi intrapresi per con!utare l%e!!icacia della vitamina C omisero di ri!erire o valutare adeguatamente i suoi risultati positivi. Per una Eualche ragione5 gli scrittori di argomenti medici si danno da !are per sminuire l%importan&a della vitamina C. %ul Journal of American #edical Association del 1# mar&o 1,7(5 -homas >. AarloMsJi ri!erisce i risultati di un esperimento presso il ational 6nstitute o! Pealth di 7ethesda5 <arRland. essun tentativo venne !atto per misurare i reali e!!etti della vitamina C sull%intero Euadro di noiosi sintomi associati con le malattie da ra!!reddamento. ) di!!eren&a dello studio di )nderson5 solo un e!!etto %tutto o niente% . stato considerato degno di atten&ione. 1crive il dottor AarloMsJi: "si . ritenuto che non vi !osse bisogno di tentare di scoprire una ridu&ione in!eriore al :7M perch5 nell%eventuale applica&ione dei risultati di Euesti studi all%intera popola&ione5 una ridu&ione di meno del :7M non avrebbe ripagato la !atica relativa all%assun&ione di due capsule tre volte al giorno". 6l dottor AarloMsJi !arebbe bene a lasciare ai singoli individui la decisione se la ridu&ione del :7M in !atto di malattia %ripaghi% o meno %la !atica Una mi*#iore n&tri!ione /are--e ri$+armiare mi#iardi 1e Euel 69M di ridu&ione nel con!inamento in casa che risulta dagli studi del dottor )nderson venisse applicato su scala na&ionale5 il risparmio sarebbe enorme. essuno5 negli 1tati /niti5 ha statistiche aggiornate su Euante giornate lavorative si perdono per malattie da ra!!reddamento e sui costi relativi. <a il passivo annuo del Canada per le ore lavorative perdute a causa di malattie respiratorie oltrepassa i 6>7.777.777 di dollari5 secondo un articolo di $utrition *evie+s 8ottobre (;>:=. *li 1tati /niti5 che hanno una popola&ione 1# volte pi3 numerosa di Euella del Canada5 evidentemente hanno perdite ancora maggiori5 che possono calcolarsi in propor&ione sui 6 miliardi di dollari. ? Euesta ci!ra non include i milioni di dollari perduti a causa della diminuita e!!icien&a di Euei lavoratori che si recano al lavoro bench indisposti. include il costo delle parcelle mediche5 il costo di tanti inutili e pericolosi medicamenti5 la perdita di tempo e denaro per rea&ioni negative ai medicinaliD e neppure l%inestimabile perdita della %gioia di vivere% contro intere giornate di deprimente reclusione. onostante tutto ci;5 sembrerebbe che ridurre le noie e le limita&ioni dovute alle malattie da

ra!!reddamento sia soltanto una piccola parte dei bene!ici che possiamo trarre dalla vitamina C. >icerche ed esperien&e cliniche hanno dato alla vitamina C una sua !un&ione nella preven&ione di una miriade di comuni malattie. -ali bene!ici vanno da Euelli ben provati5 come la prote&ione contro la tossicit' di certi medicamenti a Euelli5 ancora sotto esperimento5 come la prote&ione contro il cancro. Capitolo $, LA COPPIA PERFETTA PER LA PROTE1IONE CONTRO IL RAFFREDDORE Per s!ruttare totalmente le Eualit' protettive della vitamina C5 andrebbe aggiunto alla dieta Euotidiana del germe di grano5 secondo il dottor )lbert 1&ent*RorgRi5 il Premio obel che isol; per primo la vitamina C. el suo libro5 .he Iiving %tate 8)cademic Press5 eM NorJ (;>6=, il dottor 1&entF*RorgRi ri!erisce come5 a un anno dalla sua grande scoperta5 constat; che ci; che permette all%acido ascorbico di !un&ionare sia nella respira&ione umana come nelle piante5 sembrava mancare nella vitamina pura. )lcuni anni pi3 tardi5 un amico disse a 1&ent*RorgRi che attribuiva a una mistura di lievito di birra e germi di grano5 consumati ogni mattina a cola&ione5 il !atto di non aver so!!erto di ra!!reddori da diversi anni. ?ssendo egli stesso un ra!!reddato cronico5 il dottor 1&entF*RorgRi adott; la stessa abitudine e constat; che anch%egli non so!!riva pi3 di ra!!reddori. 1&entF*RorgRi e!!ettu; allora un%intensa ricerca biochimica e riscontr; che la sola !un&ione del lievito di birra nella miscela era Euella di scindere i glucosidi del germe di grano. Poich l%organismo . capace di compiere Euest%a&ione da solo5 egli decise di eliminare il lievito di birra dalla cola&ione5 e constat; che il germe di grano . da solo altrettanto e!!icace. 6n una nota a pi. di pagina5 il dottor 1&entF*RorgRi a!!erma che la sua cola&ione giornaliera consiste di una banana a!!ettata5 sulla Euale sparge circa (# g di germe di grano5 aggiungendovi poi dei latte. 7eve anche del t. al Euale aggiunge circa i g 81.### mg9 di acido ascorbico 8vitamina C9 invece del limone. 6l pomeriggio prende un%altra ta&&a di t.5 anch%essa con aggiunta di 1 g di acido ascorbico. Me!!o etto o +i; a# *iorno 6n successive ricerche5 il dottor 1&entF*RorgRi riuscC a stabilire una complessa serie di rea&ioni tra l%acido ascorbico e i chinoni prodotti dalla scissione dei glucosidi nel germe di grano. =ueste rea&ioni venivano provocate dal manganese contenuto nel germe di grano. Certe sostan&e che sono presenti nella maggior parte delle piante alimentari in misura molto limitata sono pi3 abbondanti nel germe di grano. : dunEue opinione del dottor 1&entF*RorgRi che Euasi tutti gli alimenti vegetali che consumiamo poten&ieranno in Eualche misura la nostra assun&ione di vitamina C e la vitamina C avr' il suo e!!etto bene!ico. <a per poten&iare pienamente i !orti Euantitativi di vitamina C raccomandati da lui e da altri 3 scien&iati di chiara !ama5 egli pensa che siano necessari (# o pi3 grammi di germe di grano al giorno. HLa mia scoperta dell%utilit' del germe di grano contro i ra!!reddori non discorda dalle a!!erma&ioni del dottor PaulingI5 dice 1&entF*RorgRi. H1e un soggetto . carente rispetto a due !attori5 la somministra&ione di uno di essi pu; giovargli in una certa misura5 ma il completo bene!icio gli deriver' soltanto dall%assun&ione di entrambi in combina&ioneI. =uando lo scien&iato parla di Hcompleto bene!icioI5 parla naturalmente di Eualcosa che va molto oltre la semplice preven&ione dei ra!!reddori5 per Euanto importante possa essere Euest%attivit'5 considerata singolarmente. 6l dottor 1&entF*RorgRi . convinto che la durata della costante buona salute e l%attivit' della sua esisten&a5 siano da attribuire a tale combina&ione e ci; . sicuramente pi3 che rimanere esente

da ra!!reddori. La vitamina C5 come . spiegato biochimicamente in .he Iiving %tate, !un&iona come antiossidante in rela&ione con una grande variet' di materiali che noi chiamiamo "tossici" perch5 se si permette loro di ossidarsi all%interno del nostro organismo5 ini&iano una catena di rea&ioni che demoliscono i normali5 ordinati processi vitali. ?sistono centinaia F !orse migliaia F di tali materiali tossici. 4i sono i metalli velenosi5 come il cadmio e il piombo. 4i sono tossine prodotte da batteri nocivi. 4i sono i veleni degli insetti e dei serpenti. 4i sono numerosi virus5 come i cento e pi3 del comune ra!!reddore. -utti i suddetti pericoli tossici ci aggrediscono essen&ialmente allo stesso modoD essi demoliscono le normali attivit' del corpo Euando si ossidano. La vitamina C previene l%ossida&ione. L%a&ione del germe di grano . Euella di !ornire la vitamina C con elementi chimici altrimenti mancanti5 che permettono alla vitamina di rigenerarsi5 di modo che non si esaurisca la prima volta che !un&iona come antiossidante5 ma sia capace di svolgere pi3 volte il medesimo ruolo protettivo. Capitolo (# QUALI SONO LE PERSONE C(E (ANNO NECESSIT2 PARTICOLARI DI MAGGIORI DOSI DI VITAMINA C4 La maggior parte di coloro che prendono la vitamina C abbisognano di Eualcosa di pi3 della semplice prote&ione contro i ra!!reddori. ?ssi cercano una salute ottimale sotto ogni aspetto. 1e Euesto . anche il vostro desiderio5 probabilmente abbisognerete di Euantitativi ancora maggiori di vitamina C5 se appartenete a una categoria particolare tra le molte che si possono elencare. : comprovato che i !umatori5 i !orti bevitori5 i diabetici e coloro che usano regolarmente aspirina abbisognano di vitamina C supplementare. Consideriamo Eueste categorie una per una. 1e !umate un pacchetto di sigarette al giorno5 potete aspettarvi di avere nel sangue il 1(Q in meno di vitamina C rispetto a un non !umatore. 1e !umate pi3 di un pacchetto al giorno5 la caren&a si aggira sul &7M. =ueste ci!re si applicano sia agli uomini che alle donne5 e sono state ri!erite da @mer Pelletier5 direttore del Canada%s 7ureau o! utrional 1ciences del Canadian Bood 2irectoriate. 6 risultati ottenuti dal dottor Pelletier si basano su un%inchiesta condotta su scala na&ionale in Canada5 e riguardante pi3 di 2.### soggetti. 1econdo un articolo pubblicato su #edical .riBune ((: novembre (;>&=, i !umatori non ricevono5 nella loro dieta5 meno vitamina C dei non !umatori5 ma a Euanto pare il loro organismo non . capace di assorbirne altrettanta. ChiunEue beva !orti Euantit' di vino5 birra o MhisJR avr' anch%egli bisogno di vitamina C supplementare. 1econdo Euanto scrivono Euattro medici sco&&esi su Iancet 821 settembre (;>&=, il !egato dipende dalla vitamina C per produrre un en&ima F la deidrogenasi alcolica F che serve a eliminare l%alcool dalla corrente sanguigna. =uanto minore . il Euantitativo di vitamina C5 tanto pi3 a lungo il corpo rimane inEuinato. /n gruppo di ricercatori presso il PennsRlvania 4eterans )dministration Pospital di Coatesville5 PennsRlvania5 ha a!!ermato che la vitamina C in congiun&ione con la tiamina e la cisteina 8un amminoacido9 pu; o!!rire "un me&&o di prote&ione" contro l%insulto cronico causato all%organismo dall%alcool e dal !umo. 6l dottor Perbert 1prince5 che ha diretto la ricerca5 dice che la vitamina C ha dato a ratti di laboratorio la possibilit' di disintossicare dosi altrimenti letali di acetaldeide5 un prodotto della scomposi&ione dell%alcool5 che si trova anche nel !umo da tabacco (#edical .riBune, 1( maggio (;>&=. I dia-etici e mo#ti artritici +otre--ero $tare me*#io con +i; "itamina C

1e siete diabetici5 il vostro !abbisogno di vitamina C . probabilmente in eccesso rispetto ad altri individui5 secondo l%opinione del dottor *eorge 4. <ann5 della 4anderbilt /niversitR. ?gli5 in Perspectives in !iolog" and #edicine 8inverno (;>&=, ha teori&&ato che i diabetici mancano della possibilit' di trasportare tutta la vitamina C che ingeriscono attraverso le membrane cellulari !ino alle &one dove essa . necessaria. Ci; ha come conseguen&a i gravi disturbi vascolari !reEuentemente associati con un diabete inguaribile. 1e Euesta teoria . corretta5 dosi supplementari di vitamina C potrebbero riuscire utili a impedire molte delle complica&ioni che il diabete porta con s col passare degli anni. *li artritici e altri soggetti5 che devono consumare regolarmente aspirina a causa dei loro dolori5 privano anch%essi il loro organismo di vitamina C. 2opo avere scoperto che l%aspirina5 nelle dosi comunemente usate 8eEuivalenti a circa due compresse95 blocca immediatamente l%assorbimento di vitamina C da parte delle cellule sanguigne umane5 il dottor P. 1. Loh e altri due ricercatori della 1e&ione di Barmacologia dell%/niversit' di 2ublino in 6rlanda avvertirono che "ai pa&ienti sottoposti a terapie con aspirina dovrebbero venire somministrate dosi supplementari di acido ascorbico" (Journal of Pharmacolog", novembreFdicembre 1,739. )ltri ricercatori in campo medico hanno appurato che il prednisolone5 uno steroide usato dagli artritici come medicinale5 pu; causare danni allo scheletro dei bambini5 a meno che non vengano somministrate !orti dosi di vitamina C 82. LiaJaJos et al.5 )rchives of Diseases in Childhood5 1,7$5 $,9. =uanto pi3 siete esposti ad agenti chimici e medicamenti5 tanto pi3 abbisognate di vitamina C per minimi&&are gli e!!etti dannosi sulla vostra salute. =uanta vitamina C in pi30 Lasciate che il buon senso sia la vostra guida5 perch per il momento non potete averne altra. /n calcolo ragionevole di un accresciuto !abbisogno potrebbe essere da 1## a (## mg di vitamina C supplementare per ogni &onaF problema5 a seconda della gravit' del disturbo. >icordate che F sia che guardiate alla vitamina C come me&&o per prevenire il comune ra!!reddore5 sia che la utili&&iate per proteggervi dalle tossine ambientali F non esiste un unico dosaggio che vada bene per voi e per chiunEue altro. 4oi siete un individuo con specialissime e particolari necessit': dosate Euindi in con!ormit' il vostro Euantitativo di vitamina C. Capitolo (1 LA TENDEN1A DEGLI ADOLESCENTI ALLA CAREN1A DI VITAMINA C /n gruppo di ricerca5 !ormato da !ar/ macisti e medici del -rinitR College di 2ublino5 ri!erC5 nel 1,725 di aver avuto una doppia sorpresa in seguito ad una ricerca sulla nutri&ione relativa agli adolescenti. ?ssi appurarono che la vitamina C pu; rendere pi3 sani i raga&&i a Euesto livello di et' e procurare loro un pi3 alto grado di resisten&a alle malattie. /na delle scoperte sorprendenti era che occorreva pi3 di otto volte la cosiddetta >2) di vitamina C per dare ai raga&&i di sesso maschile in !ase di crescita livelli ottimali di acido ascorbico. P. 1. Loh e C. K. <. Kilson ri!erirono su Cnternational Journal of 2itamin and $utrition *esearch (&, 1,719 i risultati di un esperimento della durata di 1$ settimane eseguito su 1,1 raga&&i irlandesi di sesso maschile e !emminile delle scuole di 2ublino5 dagli 11 ai 1, anni. 6 medici divisero i raga&&i in alcuni gruppi5 somministrando supplementi di vitamina C e placebo. La loro scoperta pi3 importante !u che Euando si somministrava ai raga&&i di sesso maschile un supplemento giornaliero di 2## mg di vitamina C5 la concentra&ione di acido ascorbico nel loro sangue aumentava in maniera signi!icativa. <a Euando il supplemento !u elevato a (## mg al giorno5 vi !u un

aumento ancora maggiore di vitamina C. Perch ci; . importante0 *li indici di acido ascorbico nei leucociti . un segno di importan&a vitale: esso rappresenta di!atti un%indica&ione attendibile di Euanta vitamina C sia realmente presente nell%organismo e pronta per entrare in !un&ione. 2a tale misura&ione pu; determinarsi Euanto l%organismo sar' capace di mobili&&are vitamina C per contrattaccare in!e&ioni e malattie e riparare !erite e ustioni. /n%alta concentra&ione di acido ascorbico nei leucociti signi!ica una migliore salute generale5 mentre una bassa concentra&ione di acido ascorbico nei leucociti . spesso il primo segno clinico dello scorbuto. Le do$i /orti ri$&#tano mo#to e//icaci La sorpresa consiste nel !atto che la dose massiccia di (## mg di vitamina C produsse riserve misurabilmente pi3 alte di vitamina C nelle cellule. 1i dice talvolta che Euando !orti Euantitativi di vitamina C vengono assunti da persone che non so!!rono di scorbuto5 l%eccesso viene semplicemente espulso dall%organismo entro cinEue ore. <a esiste tuttavia una concreta e salda prova che Eueste dosi massicce producono di !atto pi3 utili concentra&ioni di vitamina C di Euanto non !acciano Euantit' pi3 scarse. =uesto stesso !enomeno venne osservato nell%aumento dell%emoglobina. : noto da Eualche tempo che Euando si assume vitamina C5 i livelli di emoglobina tendono a salire5 anche se con la vitamina non si prende !erro. Ci; avviene perch l%acido ascorbico mobili&&a il !erro da altri tessuti e li pone all%opera nei vitali globuli rossi5 che portano ossigeno a tutte le parti del corpo. <a da Euesto esperimento risult; che Euando venivano somministrati (## mg di vitamina C5 l%aumento di emoglobina era pi3 alto che somministrandone 2## mg5 il che era una prova di pi3 che5 lungi dall%essere %sprecati%5 !orti supplementi di vitamina C compiono un lavoro utilissimo. La seconda grossa sorpresa in Euesto esperimento irlandese consiste nel !atto che tale aumento di emoglobina5 Euando si somministrarono !orti dosi di vitamina C5 !u riscontrato soltanto nei maschi. elle raga&&e si veri!ic; addirittura una lieve ridu&ione della !orma&ione di globuli rossi Euando venne somministrato il supplemento di 2## mg al giorno. Loh e Kilson a!!ermarono che5 a Euanto pare5 Euesto . il risultato di scarse riserve di !erro nelle raga&&e. ) causa delle mestrua&ioni5 le raga&&e perdono regolarmente !erro e i ricercatori a!!ermarono che5 Euando vi siano insu!!icienti riserve di Euesto minerale5 supplementi di vitamina C inter!eriscono nella normale !orma&ione dei globuli rossi. <olti dietologi insistono sull%opportunit' di !ar assumere ogni giorno alle donne e alle adolescenti supplementi di !erro. <a il !erro preso sen&a vitamina C non verr' utili&&ato molto bene. 6n e!!etti5 se i livelli di vitamina C sono molto bassi5 il !erro potr' non essere utili&&ato a!!atto. 2%altro canto5 non ha alcun senso per la donna prendere della vitamina C sen&a assumere anche dosi di !erro supplementari. =uesto . un classico esempio di connubio tra due o pi3 sostan&e nutritive. Loh e Kilson sottolinearono tuttavia il !atto che i raga&&i di sesso maschile non sono a!!atto esenti dal problema della caren&a di !erro o emoglobina. 7ench i raga&&i dell%esperimento mostrassero un aumento in tal senso5 non raggiunsero tuttavia i "livelli ottimali che si trovano nei maschi adulti". Perci; sarebbe stato opportuno che Euesti giovanissimi avessero preso5 con la vitamina C5 anche un supplemento di !erro. Ca#co#o a++ro$$imati"o de# /a--i$o*no di "itamina C /n altro studio5 diretto principalmente a determinare un maggiore !abbisogno di vitamina C negli adolescenti5 !u presentato dal 8dottor <anFLi 1. NeM dell%/niversit' del -eLas in )ustin5 in occasione

del congresso tenuto nell%ottobre (;>6 della ational )cademR o! 1ciences di Kashington5 2. C. L%implica&ione dell%esperimento del dottor NeM . che i raga&&i in et' evolutiva potrebbero necessitare di un Euantitativo &7 volte superiore di vitamina C di Euello raccomandato attualmente dalla medicina u!!iciale. 6l dottor NeM a!!erm; che Hnonostante siano trascorsi && anni da Euando la vitamina C . stata isolata5 le dosi richieste per la salute umana sono ancora ben lontane dall%essere state determinate. L%ipotesi del dottor Pauling5 che il !abbisogno umano di Euesta vitamina . stato probabilmente sottovalutato nell%ordine di 1 a 1# o anche pi35 . stato spesso ignorato o re!utato retoricamente piuttosto che in base a solide sperimenta&ioniI. el descrivere i propri esperimenti5 il dottor NeM ri!erC di avere somministrato a porcellini d%6ndia giovani e sani una dieta integrata con acido ascorbico a Euattro diversi livelli5 da 7,9 mg !ino a 97 mg per ogni 1## g di peso corporeo. H*li indici di accrescimento5 sia prima che dopo stress chirurgici5 tempi di ripresa dopo un%anestesia5 !orma&ione di croste5 rimargina&ione di !erite... tutto concorre alla conclusione che le giovani cavie necessitano normalmente di 9 mg per ogni 1## g di peso corporeoI5 a!!erm; il dottor NeM. H=ueste dosi sono ben lungi da Euelle necessarie per prevenire lo scorbuto... e... sotto stress il !abbisogno . ancor pi3 alto. 1ulla base del peso corporeo5 ci; eEuivale al !abbisogno5 da parte di un raga&&o del peso di <9 libbre (6;,9 Jg95 di (.977 mg di acido ascorbico al giorno5 piuttosto che della dose raccomandata dalla B ) di &7 mgI dichiar; lo scien&iato. Capitolo (2 L0ET2 AVAN1ATA RIC(IEDE PI@ VITAMINA C 61 livello medio di vitamina C nel sangue decresce con l%avan&are dell%et'. La Euestione non . se invecchiando si consumi meno vitamina C5 ma piuttosto il !atto che Euesti scarsi livelli sembrano rimettere l%incapacit' di utili&&are la vitamina C come in et' pi3 giovanili. 6l dottor <ichael L. 7urr e i suoi colleghi del <edical >esearch Council di Cardi!!5 nel *alles5 ri!eriscono sull'American Journal of 3linical $utrition 8!ebbraio (;>&= che persone attempate5 che includevano pi3 vitamina C nella loro dieta5 avevano ancora in circola&ione nel loro organismo una Euantit' in!eriore di Euesta sostan&a nutritiva rispetto a individui pi3 giovani controllati durante l%esperimento e sottoposti ad una dieta analoga. 6l signi!icato di Euesti accertamenti . ancora aperto alle congetture. Potrebbe darsi5 per esempio5 che le persone an&iane abbiano bisogno di meno vitamina CD ma potrebbe anche darsi che ne richiedano di pi35 sia perch ne consumano di pi35 sia perch usano meno e!!icacemente Euella che assumono. 4i sono molti buoni motivi per ritenere che gli an&iani dovrebbero assumere dosi eLtra di vitamina C5 e che il rial&are i livelli abbassati di Euesta sostan&a nutritiva possa contribuire assai notevolmente a mantenere il vigore giovanile nell%et' avan&ata. St&di $&##a ter!a et7 e #a caren!a di "itamina C 6l dottor P. LeCompte5 un !amoso medico belga5 teori&&a che5 essendo l%invecchiamento un processo di lenta ossida&ione dei tessuti corporei5 la vitamina C . l'antiossidante necessario a ritardare o invertire tale processo. el suo articolo "4itamin C and the Prevention o! )ging"5 pubblicato su Acta 5erontologica et 5eriatrica !elgica ((;>(, vol. 6Z5 n. $95 il dottor LeCompte ri!erisce il caso del proprio suocero. )ll%et' di <> anni5 prima di

ini&iare la %cura geriatrica% del genero5 era un %vecchio decrepito%. 2opo la %cura%5 consistente di alcuni grammi di vitamina C ogni giorno per un anno5 il suocero del dottor LeCompte ini&i; una nuova carriera come giornalista. )ll%et' di +2 anni5 sempre lavorando come tale5 accett; delle tradu&ioni per arrotondare i guadagni e si mise a studiare il russo5 al solo scopo di non rimanere inattivo. 6l dottor LeCompte non . l%unico ricercatore ad associare la caren&a di vitamina C con molti dei disturbi e delle malattie che accompagnano l%et' avan&ata. *eor ge 2. <ann5 scrivendo su Perspectives in !iolog" and #edicine 8inverno (;>&=, ri!erisce che alcuni dei disturbi che accompagnano il diabete accompagnano anche l%et' avan&ata. 6 diabetici hanno bisogno d%insulina per dare al proprio organismo la possibilit' di metaboli&&are i carboidrati e gli &uccheri. <a l%intolleran&a per i carboidrati colpisce anche il &7M delle persone che hanno superato i 97 anni5 nota il dottor <ann. <entre i diabetici hanno la tenden&a ad ammalarsi di cataratta5 il dottor <ann ri!erisce che mutamenti nel cristallino dell%occhio si veri!icano nel <9M di tutte le persone dai 97 ai <7 anni5 e nel ;9M delle persone che hanno superato i <9R C diabetici sono anche particolarmente soggetti a problemi circolatori5 altro malanno che a!!ligge gli an&iani non diabetici. La connessione tra Euesti dati di !atto e il bisogno di vitamina C . che "gli esseri umani5 e !orse anche altre specie che abbisognano di vitamina C5 utili&&ano l%insulina per il trasporto della vitamina nelle cellule di alcuni tessuti. /n indebolimento della !un&ione dell%insulina5 sia per la sua assen&a 8come nei tipi giovanili di diabete9 sia per la sua inibi&ione 8come nei tipi di diabete ini&iati in et' adulta9 cagioner' un trasporto di!ettoso della vitamina C"5 ha spiegato il dottor <ann. ?gli ha anche segnalato che esistono alcuni tessuti %sensibili all%insulina% che tendono a sviluppare ci; che egli chiama "una specie di %scorbuto locale% con di!ettosa !orma&ione di collageno". el sistema circolatorio5 ci; pu; causare anomalie nei vasi sanguigni. " ell%occhio5 un%altra conseguen&a sono le opacit' del cristallino 8cataratta9"5 ha a!!ermato il dottor <ann. L%illustre medico5 che . associato con la se&ione di biochimica dell%/niversit' 4anderbilt di ashville5 -ennessee5 ed . ricercatore di carriera dei ational 6nstitutes o! Kealth5 ha osato a!!ermare che "una combina&ione di !orti dosi di vitamina )) 8acido ascorbico9 e insulina in Euantitativi adeguati5 impedisce il !ormarsi di Eueste lesioni". 6n test di laboratorio separati citati dal dottor <ann5 i ricercatori iniettarono in alcune cavie sostan&e che producevano il diabete. *li animali che producevano la propria vitamina C o che venivano nutriti con vitamina C in dosi supplementari non presentarono alcuna delle disastrose complica&ioni associate col diabete. 6 porcellini d%6ndia5 che non possono !abbricare il proprio acido ascorbico5 si ammalano di cateratta soltanto Euando venga loro somministrata una dieta carente di vitamina C. Le cateratte umane F suggerisce il dottor <ann F possono essere una tardiva conseguen&a di un%assun&ione marginale di ))5 e il diabetico . particolarmente esposto alla cateratta perch mancante anche dell%insulina che ne !acilita il trasporto..." La "itamina C com-atte #e de"a$ta!ioni de##0in"ecc.iamento "/n Euantitativo di vitamina C5 ottimo dal punto di vista nutritivo5 sarebbe importante in ogni tentativo !atto per rallentare il processo d%invecchiamento"5 a!!erma il dottor ). L. -appel5 biochimico dell%/niversit' di Cali!ornia di 2avis5 in un articolo provocatorio intitolato ?1ill Antio0idant $utrients %lo+ Aging ProcessesK? e pubblicato su 5eriatrics nell%ottobre 1,6+. 6l dottor -appel si . occupato in certa misura delle distru&ioni alimentari causate da radicali liberi. =uesti radicali liberi risultano dalla iperossida&ione di acidi grassi essen&iali e dalla loro capacit' di interessare in modi innumerevoli le cellule5 dalla distru&ione della loro struttura membranosa alla sottile altera&ione dell%organi&&a&ione cellulare. 1otto molti aspetti5 l%invecchiamento . il risultato cumulativo di un danno provocato da radicali liberi e la vitamina ? . considerata il grande pro!ilattico

che impedisce ai radicali di !ormarsi col prevenire la iperossida&ione dei lipidi. Come ha osservato il dottor -appel5 tuttavia5 anche se si ha un buon apporto di vitamina ?5 vi sono delle circostan&e in cui il consumo dei grassi eccede il Euantitativo disponibile di vitamina5 e si !ormeranno Euindi i radicali liberi. : a Euesto punto che la vitamina C entra in scena e dimostra di essere un%altra sostan&a nutritiva importante5 che combatte per mantenerci giovani. ?ssa esercita Euest%a&ione in due modi5 secondo il dottor -appel. =uesta particolare vitamina . una %eliminatrice% di radicali liberi5 che scompone ed elimina tutte Eueste sostan&e distruttrici che si sono !ormate a causa di una caren&a di vitamina ?. 6noltre5 "mediante il sinergismo antiossidante5 essa la vitamina C pu; poten&iare l%e!!icacia della vitamina ?..." . 2ue !un&ioni cosC importanti possono sembrare su!!icienti5 ma5 come . stato spesso eviden&iato5 la vitamina C . la pi3 versatile delle vitamine5 con !un&ioni ed e!!etti di cosC lunga portata da poter addirittura sostituire Eualsiasi altra vitamina per un limitato periodo di tempo e mantenere l%organismo sano e !un&ionante. Per Euanto riguarda l%invecchiamento5 c%. un singolo aspetto importante che non . in rela&ione con il danno prodotto dai radicali e non pu; venire neutrali&&ato dagli antiossidanti. 1i tratta dell%invecchiamento del collageno, descritto nel Journal of the American 5eriatric %ociet" 8dicembre 1,6+9 in un articolo di 2onald *. Carpenter e Sames ). LoRnd5 dal titolo ")n 6ntegrated -heorR o! )ging". *li autori ri!eriscono che "le !ibre del collageno... si ritirano con l%avan&are dell%et' e %respingono% i tessuti circostantiD in tal modo Euesti divengono sempre pi3 anossici 8mancanti di ossigeno9 e rugosi". =uesti due ricercatori sono tra i molti che sostengono che il deterioramento del collageno . parte integrante del processo di invecchiamento. ? anche Eui . di nuovo la vitamina C che svolge un ruolo vitale nel !renare Euesto processo. 1e avete passato la Euarantina e notate che le !erite da taglio si rimarginano lentamente5 il vostro medico vi dir' probabilmente che non potete aspettarvi una rimargina&ione rapida come Euando avevate Euindici anni. 1e avete dei dolori lombari5 potete venire messo in tra&ione per alleviarli5 e potranno anche consigliarvi di cercare di adattarvi a Euesto normale sintomo d%invecchiamento. L%artrite reumatoide e il reumatismo muscolare5 l%ispessimento della pelle con la !orma&ione di inesplicabili macchie5 la colite ulcerosa5 la gotta5 l%aterosclerosi e per!ino le malattie cardiache e il cancro sono stati tutti interpretati come normali risultati del processo d%invecchiamento. 4i . tuttavia una sempre maggiore ragione di credere che la vitamina C possa impedire completamente tutti Euesti mali5 o almeno avere un ruolo signi!icativo nella loro preven&ione. 1e dunEue si tratta di sintomi d%invecchiamento5 perch non ricorrere alla vitamina C per mantenervi giovani0 La /&n!ione de# co##a*eno La resisten&a alle malattie che la vitamina C contribuisce a produrre5 si ha mediante una !ibra stabili&&ante chiamata collageno. La vitamina C . Euindi indispensabile per la !orma&ione del collageno. /n%edi&ione5 che risale al 1,(65 del #erc- %ervire !ulletin, 2itamin 3 8<ercJ X Co.5 6nc.5 Kest Point5 PennsRlvania9 a!!erma gi' che la !orma&ione del collageno . una delle "pi3 importanti !un&ioni dell%acido ascorbico". 6l collageno5 una sostan&a protettiva costituente circa il $#Q delle proteine dell%organismo5 pu; venir ra!!igurato come un cemento le cui propriet' "collanti" mantengono le nostre cellule in una sana e naturale !orma&ione di tessuto saldamente murato. Bin tanto che i nostri tessuti possiedono la !or&a data loro dal collageno5 sono molto pi3 atti a resistere alla penetra&ione di Eualsiasi invasione in!ettiva. <a se il collageno non viene prodotto adeguatamente 8per de!icien&a di acido ascorbico95 le nostre cellule possono cessare di essere salde e compatte. 6nvece di agire come la principale proteina di supporto della pelle5 dei tendini5 delle ossa5 delle cartilagini e dei

tessuti connettivi5 il collageno assume un aspetto acEuoso e si versa inutilmente nella corrente sanguigna. aturalmente5 se il collageno non esegue il suo compito connettivo5 ne risulta un caos cellulare. ? a Euesto stadio F Euando5 cio.5 i tessuti incominciano a deteriorarsi F la nostra salute si trova in un reale pericolo. 1e ai tessuti manca la !or&a che avevano precedentemente5 come possono tenere a distan&a la malattia che continuamente minaccia d%invadere il corpo0 Purtroppo5 la risposta che dobbiamo accettare . tanto preoccupante Euanto ovvia: i tessuti !ragili e instabili sono certamente capaci di poca o nessuna resisten&a. =uando il collageno . liEue!atto o decomposto e non assolve perci; alla sua !un&ione5 le cellule vengono !acilmente permeate e la malattia pu; imperversare. Le seguenti malattie 8comunemente de!inite "malattie del collageno" o "da autoaggressione" o "dei tessuti connettivi"9 sono tutte in rapporto con il !un&ionamento abnorme del collageno: invecchiamentoD cicatri&&a&ione di!ettosa delle !eriteD in!iamma&ione dei tessuti muscolari 8dolori acuti o continui9D gottaD !ebbri reumaticheD dolori lombariD artrite reumatoideD reumatismo muscolareD gengiviteD scleroderma 8&one ispessite5 dure5 rigide e pigmentate della pelle9D colite ulcerosaD vascolite 8in!iamma&ione di un vaso sanguigno9D in!iamma&ione delle membrane esterne delle arterie di grosso e medio calibro5 con !enomeni in!iammatori nelle &one circostanti. La nostra capacit' di resisten&a a Eueste malattie dipende in gran parte dalla capacit' del collageno 8tessuto connettivo9 di rigenerarsi abbastan&a rapidamente. ? il modo migliore 8e unico9 di prevenire il suo indebolimento . un aumento di vitamina C nella dieta. egli Archives of Pediatrics 8ottobre (;9&=, il dottor Killiam 1. <cCormicJ scrive che "il grado di malignit' di una malattia . determinato inversamente dal grado di resisten&a dei tessuti connettivi. ? Euesto5 a sua volta5 dipende dal giusto apporto di vitamina C". 8<eno resistente . il tessuto connettivo5 pi3 grave rischia di essere la malattiaD e la caren&a di acido ascorbico . la causa !ondamentale di tale mancan&a di resisten&a.9 : la mancan&a prolungata di Euesta vitamina che rende sempre pi3 di!!icile al collageno un%adeguata resisten&a alla malattia. La caren&a di solito non diviene mani!esta !ino alla media et'D ecco perch . stato possibile con!onderla con %il normale invecchiamento%. 7ench sia stato comprovato che la vitamina C . !ondamentale per la normale !orma&ione del collageno5 gli scien&iati non sanno esattamente come un%assun&ione insu!!iciente di acido ascorbico si possa mettere in rela&ione a un di!ettoso metabolismo del collageno. %ul $e+ ,or- %tate Journal of #edicine ((9 maggio (;<9=, *erald <. >ivers scrive che i disordini nei tessuti connettivi dovrebbero "in ultima analisi5 potersi ri!erire alla !un&ione biochimica e !isiologica dell%acido ascorbico a livello molecolare". 6l dottor >ivers continua dicendo che5 bench non si sia ancora appreso il suo preciso meccanismo5 "la sintesi del collageno . signi!icativamente depressa in situa&ione di caren&a di acido ascorbico". Capitolo (3 ATEROSCLEROSI' UNA MALATTIA DA CAREN1A DI VITAMINA C /na delle pi3 comuni e mortali malattie della ter&a et' . l%aterosclerosi5 F ovvero il restringimento e l%indurimento delle pareti delle arterie F Euando colesterolo solidi!icato e altre sostan&e si depositano5 !ormando delle placche5 sulle pareti arteriose. La senilit' precoce . spesso riconducibile a lesioni aterosclerotiche delle arterie che conducono al cervello5 perch i vasi sanguigni5 una volta ristretti5 limitano il !lusso sanguigno e Euindi il ri!ornimento di ossigeno e di sostan&e nutritive alle cellule cerebrali. aturalmente5 letali attacchi cardiaci sono assai spesso il

risultato dell%annidamento di coaguli sanguigni nelle arterie ristrette5 che !anno cessare completamente l%a!!lusso del sangue all%organo vitale. *li in!arti sono notoriamente il risultato di emorragie causate dall%aumento di pressione. 1econdo il dottor <. L. >iccitelli5 della Nale 1chool o! <edicine5 !ino dal 1,$, si sono avute prove evidenti che l%aterosclerosi poteva essere collegata a una caren&a di vitamina C. 6n un articolo intitolato "4itamin C -herapR in *eriatric Practice" apparso sul Journal of American 5eriatric %ociet" 8gennaio 1,7295 il dottor S. 7. 2uguid5 scrivendo su Iancet (6, ,2(5 1,$,95 aveva dimostrato che porcellini d%6ndia privati di vitamina C presentavano lesioni simili a Euelle degli aterosclerotici nella specie umana. 1uccessivi ricercatori5 secondo il dottor >iccitelli5 scoprirono che le lesioni aterosclerotiche in animali privati di vitamina C potevano guarire completamente in seguito a una prolungata terapia correttiva a base di vitamina CD e5 egli aggiunge5 studi condotti su animali 2# anni or sono da ). L. <RasniJov dimostrarono che l%acido ascorbico possiede "un par&iale e!!etto anticolesterolemico e antiaterogenico". 6n altre parole5 la vitamina C riduce gli indici di colesterolo nel sangue e ostacola la !orma&ione di colesterolo sulle pareti interne delle arterie. -uttavia5 come nota il dottor >iccitelli5 "molto poco si . ri!erito nella letteratura medica riguardo agli e!!etti della vitamina C nella e&iologia dell%aterosclerosi". 4i sono ricercatori che guardano all%aterosclerosi come a una malattia da caren&a 8Euali scorbuto5 beriF beri5 rachitismo e pellagra9 dovuta alla malnutri&ione e curabile con manovre alimentari. /no di Euesti . la dottoressa Constante Leslie5 la Euale not; che poteva variare il livello di colesterolo nel proprio sangue semplicemente variando le dosi di vitamina C incluse nella sua dieta5 e lo ridusse da 23# a 1$# semplicemente aumentando l%apporto di vitamina C. 6l processo !u invertito Euando l%assun&ione di vitamina C venne ridotto. La dottoressa Leslie 8Constance 1pittle5 del Pinder!ield Pospital di KaJe!ield5 NorJshire5 in 6nghilterra9 . giunta alla conclusione che l%aterosclerosi5 o indurimento delle arterie5 H. una caren&a a lungo termine 8o eEuilibrio negativo9 di vitamina C5 la Euale permette al colesterolo di accumularsi nel sistema arterioso5 e provoca mutamenti in altre !ra&ioni dei grassiI. =uesta .5 per sua ammissione5 un%ipotesi5 bench in armonia con altre scoperte F ri!erite dalla letteratura medica F sulla vitamina C e l%aterosclerosi. el corso di altre scoperte la dottoressa Leslie ha dimostrato che in soggetti giovani e con arterie sane i livelli della sostan&a grassa 8colesterolo9 nel sangue diminuisce considerevolmente mediante il supplemento giornaliero di 1 g di vitamina C5 mentre lo stesso supplemento causa un aumento di colesterolo nel sangue in pa&ienti diagnosticati come aterosclerotici. 1econdo la sua opinione5 l%eccesso di colesterolo nel sangue di Euesti pa&ienti proviene da depositi precedentemente induriti di colesterolo che la vitamina ha mobili&&ato o %raschiato via% dalle pareti arteriose. CosC5 se concordiamo con la dottoressa Leslie5 gli altri indici signi!icano un Euadro patologico migliore F e non peggiore5 come si potrebbe credere F dal momento che la vitamina C sta !un&ionando per rimuovere il colesterolo dalle arterie. La scoperta della dottoressa Leslie sugli e!!etti della vitamina C sul colesterolo nel sangue !u accidentale. ?lla ri!erisce che Eualche anno !a !u incuriosita dalle a!!erma&ioni di una ditta !armaceutica che vantava le propriet' trombolitiche di un suo prodotto derivato dal pompelmo. 1perimentando Eueste pillole5 la dottoressa Leslie non riuscC a raccogliere prove a sostegno di Euesta pretesa5 e la liEuid; come in!ondata. Pi3 tardi5 per;5 Euando !urono sviluppate nuove e pi3 ra!!inate tecniche di controllo5 la dottoressa Leslie intraprese di nuovo la sperimenta&ione del !armaco. H1e c%era Eualcosa nel pompelmo5 ri!lettei5 perch non provare a mangiare il pompelmo stesso0 ? poi5 perch proprio il pompelmo0 on si poteva provare anche con altri !rutti0I La dottoressa Leslie procedette allora a sperimentare su se stessa una dieta di soli !rutti5 ai Euali dovette aggiungere anche verdura da insalata5 per il loro contenuto salino. =uindi ogni giorno si prelev; un campione di sangue5 lo anali&&; per cercarvi eventuali propriet' trombolitiche 8non riscontr; alcun cambiamento95 e dat; i campioni. Continu; Euesto regime per alcuni mesi5 Euando accadde

l%inaspettato. ?ra un sabato pomeriggio5 Euando venne ricoverato d%urgen&a all%ospedale un pa&iente con un%emorragia. on nuova al problema di dover trovare immediatamente un donatore durante un !ineF settimana5 la dottoressa Leslie F come aveva gi' !atto altre volte F salC sul lettino per !arsi prelevare del sangue. <a Euesta volta !u presa da un collasso par&iale dopo il prelievo: la dieta limitata5 specialmente per Euel che riguardava le proteine5 l%aveva mal preparata alle conseguen&e del suo gesto generoso. @ra5 a sua volta pa&iente5 il sangue della dottoressa Leslie venne anali&&ato5 come voleva la routine ospedaliera5 per Eualcosa di diverso che non le propriet' anticoaugulo. Ci; che la sorprese nella propria cartella medica !u la lettura del tasso di colesterolo5 che appariva estremamente basso. =uando !u di nuovo in piedi5 la dottoressa and; a ricercare i campioni congelati del proprio sangue5 ne controll; il colesterolo: sen&a dubbio5 durante un mese di dieta5 il suo tasso di colesterolo era sceso da 23# 8mg per 1## ml di sangue9 a 16#. ? poich continu; a nutrirsi abbondantemente di !rutta e verdura il suo colesterolo scese ulteriormente a 1$#5 nonostante il !atto che ora la sua dieta !osse variata5 e includesse un%abbondante Euantit' di cibi ricchi di colesterolo5 Euale le uova e il !ormaggio. HCi; mi convinse5 F spieg; la dottoressa Leslie F5 che c%era in opera un principio attivo. on era l%assen&a di altri alimenti5 ma bensC la presen&a di !rutta e verdure che operava Euest%e!!etto. Per lo pi3 avevo consumato crude la !rutta e le verdure5 cosC mi domandai che cosa sarebbe accaduto se le avessi cotte. Lo scopersi: dopo tre settimane di cibi cotti il colesterolo ricominci; ad aumentare. @vviamente ci; diresse la mia atten&ione verso la vitamina C a causa del !atto ben noto che essa viene distrutta durante la cotturaI. Emer*e &no $c.ema di +rote!ione ) Euesto punto5 la dottoressa Leslie smise di essere la propria cavia solitaria e pot contare sulla partecipa&ione di altre persone dell%ospedale. ? di nuovo5 una sorpresa. 1olamente i giovani soggetti volontari videro ridursi considerevolmente il proprio tasso di colesterolo nel sangue assumendo vitamina C5 mentre il supplemento ebbe l%e!!etto contrario sui pa&ienti aterosclerotici. /n ter&o gruppo5 volontari an&iani presumibilmente sani5 non presentarono un Euadro coerente: assumendo Euotidianamente compresse di vitamina C5 in alcuni il tasso di colesterolo si abbass;5 in altri invece aument;. 1econdo la dottoressa Leslie5 i volontari an&iani %normali%5 che presentavano un elevato tasso di colesterolo prendendo la vitamina C5 so!!rivano di !atto di aterosclerosi latente: le pareti delle loro arterie5 sotto l%in!lusso della vitamina C5 stavano dunEue espellendo insospettati depositi di colesterolo aterosclerotico. Per costoro e per i pa&ienti notoriamente ammalati di Euesta !orma morbosa5 l%importante5 in !atto di colesterolo5 non . Euanto ve ne sia nel sangue5 a!!erma la dottoressa Leslie5 ma %dove vada: ?lla cit; uno studio condotto dai ricercatori Taitsev5 <RasniJov e 1heiJman (Qardiolog"ia, $5 3#5 1,6$95 in cui era stato somministrato colesterolo radioattivo ad animali di laboratorio. egli animali che ricevevano vitamina C5 il colesterolo andava al !egato 8il Euale converte il colesterolo in acidi biliari9 e alle ghiandole surrenali 8che usano il colesterolo nella sintesi degli ormoni steroidi9D ma negli animali privi di vitamina C nella dieta5 il colesterolo si depositava nell%aorta5 una delle principali arterie. )llo scopo di deviare il colesterolo dalle arterie verso parti del corpo pi3 idonee5 la dottoressa Leslie raccomanda 1 g 81.### mg9 al giorno per i soggetti con sospetta e con!ermata aterosclerosi. Per adulti5 che potrebbero essere %rimasti indietro% in !atto di assun&ione di vitamina C5 ella consiglia circa 2(# mg di supplemento giornaliero. 8)!!idarsi ad una dieta completamente vegetale5 come aveva dimostrato a sue spese la stessa sperimentatrice5 non . cosa saggia.9

La dottoressa Leslie suggerisce che le sue scoperte potrebbero anche venire utili&&ate come test diagnostico per la salute delle arterie. 6n un%intervista su Fmergenc" #edicine 8giugno 1,7(9 consiglia i medici di controllare il colesterolo nel sangue del pa&iente 8!are una media di alcuni risultati95 prescrivergli vitamina C per un certo periodo5 e misurare Euindi nuovamente il colesterolo. "1e il colesterolo diminuisce e mantiene il livello raggiunto5 le arterie del vostro pa&iente stanno bene. 1e aumenta e mantiene il livello raggiunto5 sono in cattive condi&ioni". ?ccettuati i casi avan&ati5 la presen&a o l%assen&a di un danneggiamento aterosclerotico delle arterie . estremamente di!!icile a determinarsi 8a meno che5 naturalmente5 il test della dottoressa Leslie non si dimostri valido e venga Euindi accettato9. elle ricerche sull%aterosclerosi5 perci;5 non . !acile con!rontare i pa&ienti aterosclerotici con soggetti normali della stessa et'5 dal momento che anche i %normali% possono so!!rire della stessa malattia5 bench non diagnosticata. L0atten!ione $i , ri"o#ta a##e "ene H6o desideravo che la mia ricerca sulla vitamina C si svolgesse su basi incontrovertibiliI5 a!!erma la dottoressa Leslie. H?cco perch decisi di lasciare per il momento il problema delle arterie e inoltrarmi nel problema5 per certi aspetti analogo5 dei coaguli5 o trombi5 nelle veneI. 1ia nelle arterie che nelle vene5 se le pareti dei vasi sono lese o indebolite in Eualche punto5 viene !avorita5 a Euanto si crede5 la !orma&ione di trombi. : probabile che la vitamina C ra!!or&i Eueste strutture a causa della sua ben nota !un&ione nella sintesi del collageno o %cemento% intercellulare. L%in!luen&a di Euesta vitamina sui lipidi del sangue5 o grassi5 pu; anche estendersi al comportamento del sangue sia venoso che arterioso Euanto alla !orma&ione di coaguli. <a dei due sistemi vascolari Euello venoso o!!re il modello sperimentale pi3 nettamente de!inito. el caso di una trombosi del sistema venoso pro!ondo5 il pa&iente in pericolo . prontamente identi!icato5 ed . possibile disporre di un metodo agevole e strumenti sensibili per studiare la !orma&ione dei coaguli. La ricerca !u appoggiata da una ditta !armaceutica e vi cooperarono alcuni medici del Pinder!ields *eneral Pospital. La dottoressa Leslie organi&&; il suo esperimento a doppio cieco5 somministrando o 1 g di vitamina C o un placebo a pa&ienti di et' !ra i :9 e gli @9 anni5 tutti in serio pericolo di !orma&ione di trombi. 2i Euesti5 circa la met' erano casi chirurgici 8prostata5 anca e cancro9 e il resto so!!riva di vari e gravi disturbi relativi al sistema cardiovascolare5 inclusi 17 pa&ienti che avevano so!!erto di attacco cardiaco. elle prove a doppio cieco5 secondo Euanto ri!erisce Iancet ((( dicembre 1,7195 i ricercatori eseguirono dei controlli sulle gambe dei pa&ienti per veri!icare l%ipotesi di una trombosi nel sistema venoso pro!ondo5 cercando !orma&ioni eventuali di trombi5 anche di minutissime propor&ioni5 non accompagnate da alcun segno clinico discernibile 8come gon!iore o molle&&a del polpaccio9. >isultato: Hl%inciden&a della trombosi nel sistema venoso pro!ondo !u del 6#Q nel gruppoFplacebo5 contro il ::M nel gruppoFvitamina CI5 secondo Euanto ri!erC la dottoressa Leslie. <a ancora pi3 sorprendente di Euesta di!!eren&a di due a uno !u5 come ammise la ricercatrice5 l%evidentissima di!!eren&a nel grado di gravit' della malattia. Le gambe dei pa&ienti vennero accuratamente esaminate nell%eventualit' di scoprirvi un aumento di radioattivit'5 indicante un%agglomera&ione di !ibrinogeno con contrassegno radioattivo somministrato loro. 86l !ibrinogeno . una proteina del sangue collegata al processo di !orma&ione dei coaguli9. /n rial&o di radioattivit' del (9M . considerato "positivo"5 ovvero indicativo della !orma&ione di un trombo. 2i 1# pa&ienti sottoposti al test di vitamina C5 che !ornirono risultati positivi5 sei presentavano rial&i del 69M o meno5 cio. appena al di sopra del livello normale. essuno aveva un rial&o eccedente

l'@7M, mentre nel gruppo del placebo alcuni ebbero rial&i di oltre il 1#Q e un buon numero salC oltre il 67M. 6n corrisponden&a con Euesti indici5 soltanto un pa&iente del gruppo vitamina C presentava veri e propri sintomi di trombo5 mentre tali sintomi erano evidenti in (6 casi di pa&ienti del gruppo placebo. 7ench non considerati signi!icativi dal punto di vista statistico5 si ebbero tre emboli polmonari in pa&ienti che avevano ricevuto il placebo e nessuno in pa&ienti che avevano ricevuto la vitamina C. GO.8 ne$$&na trom-o$i %&i da noiG )nche Euando stava organi&&ando Euesto esperimento clinico5 la dottoressa Leslie scoprC un !atto molto incoraggiante a sostegno della sua tesi. el reparto ustionati dell%ospedale regionale le venne detto: Hoh5 nessuna trombosi Eui da noiGI. Poich i pa&ienti gravemente ustionati devono talvolta restare immobili&&ati per molte settimane5 ci si aspetta generalmente che l%inciden&a delle trombosi sia piuttosto alta F ma non Pinder!ieldsG Come mai0 La dottoressa Leslie scoprC che sin dalla sua !onda&ione5 verso la met' degli anni %6#5 in Euesto reparto si erano abitualmente trattati i pa&ienti con 1 g al giorno di vitamina C per accelerare la cicatri&&a&ione dei tessuti. ?videntemente la prote&ione contro la trombosi del sistema venoso pro!ondo era un bene!icio incidentale. =uando incominci; a circolare per l%ospedale Eualche ragguaglio sugli esperimenti della dottoressa Leslie5 anche nel reparto chirurgia s%ini&i; a somministrare abitualmente vitamina C Euale preven&ione di complica&ioni nei pa&ienti. ei sei mesi che seguirono la conclusione dell%esperimento5 la dottoressa Leslie scrisse a Iancet (6@ luglio 1,739 che i chirurghi di sei reparti del Pinder!ields Pospital5 i Euali avevano somministrato (## mg di vitamina C ai loro pa&ienti5 avevano avuto soltanto tre casi di trombosi del sistema venoso pro!ondo e tre casi di embolia polmonare 8due dei Euali molto lievi9. )nche Euesta ci!ra minima5 ella aggiungeva5 poteva venire eliminata se la dose giornaliera !osse stata aumentata ad 1 g. @ggi5 purtroppo5 soltanto i reparti ustionati del Pinder!ields continuano a praticare la prote&ione dei pa&ienti con la vitamina C. La dottoressa Leslie non sa bene perch. >icerche pubblicate in 6nghilterra da altri5 ella asserisce5 hanno sottolineato l%ine!!icacia della vitamina C nell%eliminare gli episodi di trombosi5 bench le dosi impiegate !ossero state molto al di sotto del supplemento di i g che si era dimostrato e!!icace durante il suo esperimento. =uesta situa&ione appare simile a Euella di Eualche anno !a nella controversia sulla vitamina C come pro!ilassi del comune ra!!reddore. 4enne "provato" a pi3 riprese che la terapia a base di vitamina C non aveva alcun e!!etto nel prevenire o ridurre la gravit' dei ra!!reddori... !ino a Euando Linus Pauling5 con i suoi scritti5 indusse i ricercatori a ripetere i loro esperimenti usando dosi massicce5 non simboliche5 di Euesta sostan&a nutritiva. La dottoressa Leslie si augura che Eualcun altro voglia ripetere il suo studio clinico sulla trombosi del sistema venoso pro!ondo e veri!icare cosC i suoi risultati. ? si augura anche di trovare !ondi per continuare il suo lavoro sperimentale5 in concomitan&a con l%eserci&io regolare della sua pro!essione presso il laboratorio clinico del suo ospedale. 1i rammarica che i chirurghi di Pinder!ields abbiano gradualmente abbandonato l%uso della vitamina C per ragioni che non riesce a comprendere. Probabilmente5 congettura la Leslie5 . una cosa troppo semplice perch la si possa accettare prontamente: possibile che una vitamina possa !are tanta di!!eren&a0... <a5 bench momentaneamente !rustrata5 la dottoressa Leslie non dubita che il !uturo dar' ragione alla sua tesi principale: che cio. un%assun&ione inadeguata di vitamina C 8un "eEuilibrio negativo"5 come da lei viene chiamato9 sia in gran parte responsabile di gravi malattie dei vasi sanguigni. ?lla . convinta che la prote&ione contro Euesti gravi disordini che minacciano la nostra salute consista in supplementi opportunamente dosati di vitamina C5 parallelamente ad una dieta che abbondi di alimenti ricchi di Euesta vitamina.

Un0a#tra teoria $&##0im+ortan!a de##a "itamina C ne##0atero$c#ero$i )nthonR 4erlangieri5 un giovane biochimico presso la >utgers /niversitR di eM 7runsMicJ5 eM SerseR5 . un altro dei ricercatori che stanno investigando sulla possibilit' che una caren&a di vitamina C sia una delle principali cause predisponenti all%aterosclerosi. 2opo pi3 di sei anni di ricerche su animali da laboratorio5 il dottor 4erlangieri . convinto che esista una simile correla&ione. 6l dottor 4erlangieri . per!ettamente al corrente delle ricerche gi' compiute sia su animali che su esseri umani5 le Euali indicano che l%acido ascorbico5 o vitamina C5 ha un ruolo protettivo sull%intero sistema circolatorio. <a l%importan&a del suo lavoro consiste5 secondo il dottor 4erlangieri5 nel !atto di avere scoperto Euello che egli ritiene il meccanismo mediante il Euale Euesta vitamina di!ende il corpo dalla minaccia dell%aterosclerosi. ? Euesto nuovo riconoscimento5 a suo parere5 pone le precedenti indica&ioni sull%e!!icacia della vitamina C su una base pi3 solida e pi3 scienti!ica. 1econdo un portavoce u!!iciale della >utgers /niversitR5 Hla novit' delle scoperte del dottor 4erlangieri consiste nel !atto che egli ha identi!icato la perdita di certi composti chimici che rappresentano il materiale da costru&ione dell%endotelio arteriosoD Euesta perdita si veri!ica Euando in animali da laboratorio si provochi l%aterosclerosi... =uando5 tuttavia5 la vitamina C . somministrata in aggiunta alla dieta scleroti&&ante5 Euesti stessi composti non scompaiono5 bensC aumentano addirittura al di sopra dei livelli normali. ? contemporaneamente a Euesto mutamento5 anche la portata della malattia viene notevolmente ridotta se con!rontata col danneggiamento delle arterie in conigli che non ricevono vitamina C...I. Q&a# , #a ca&$a de##0in$ta&rar$i de##a ma#attia4 /no degli aspetti pi3 appassionanti del lavoro del dottor 4erlangieri . che esso indica un possibile5 nuovo modo di comprendere come realmente abbia ini&io l%aterosclerosi. <olti credono che la causa scatenante sia un eccesso di colesterolo o altri grassi nella corrente sanguigna. <a mentre il colesterolo indubbiamente !a la sua parte5 numerosissime prove mediche5 secondo il dottor 4erlangieri5 !anno pensare che il colesterolo aderir' ai vasi sanguigni solamente se Euesti non si trovano per!ettamente in ordine5 cio. se sono irruviditi o irregolari o comunEue in condi&ioni anormali. 6n primo luogo5 non sappiamo che cosa accada all%epitelio intemo del vaso sanguigno5 per permettere al colesterolo di aderirvi e !ormarvi delle placche. Le scoperte del dottor 4erlangieri suggeriscono due spiega&ioni possibili: Ha Euanto pare5 la vitamina C . necessaria perch il corpo produca Euesti particolari composti nell%epitelio interno delle arterieD se Euesti composti incominciano a scomparire5 l%epitelio diventer' pi3 permeabile: . Eualcosa come un setaccio5 tenuto insieme da Euesti materiali. 1en&a di essi5 il colesterolo e altre sostan&e grasse possono insinuarsi nell%epitelio e incominciare a !ormare delle placcheI. =uesto . Euanto ipoti&&a il dottor 4erlangieri. H Laltra possibilit' . che Euesti composti nelle arterie servano a metaboli&&are5 o scomporre5 il colesterolo od altri grassi nella corrente sanguigna. 1e Euesti composti sono assenti5 . probabile che i grassi si accumulino nelle pareti del vaso sanguigno perch il normale meccanismo che dovrebbe rimuoverli non !un&ionaI. 1embra5 tuttavia5 che la vitamina C non sia l%unico !attore implicato nella prote&ione delle arterie: il che non dovrebbe sorprendere nessuno che sappia valutare la totale interrela&ione del metabolismo umano. el caso degli esperimenti del dottor 4erlangieri5 sembra che la vitamina C lavori di pari passo con composti contenenti &ol!o in modo tale da tras!erire i sol!ati ad altri composti all%interno delle cellule delle arterie.

6l particolare composto che . stato posto sotto osserva&ione dal dottor 4erlangieri F e che si . dimostrato inaspettatamente grati!icante nella sua ricerca F va sotto il nome di condroitinF$Fsol!ato. 6l biochimico spiega di averlo individuato perch5 nonostante vi !ossero dei mutamenti in tutto il gruppo di composti che egli stava studiando5 in Euesto aveva notato l%aumento pi3 !orte Euando aveva aggiunto vitamina C nella dieta dei conigli da esperimento: per l%esatte&&a5 si era veri!icata un%impennata del 1(#Q. Sor+rendente dimin&!ione dei ca$i di dece$$o +er ma#attie cardiac.e 1oltanto dopo avere e!!ettuato le proprie osserva&ioni5 il dottor 4erlangieri apprese che il condroitinF$F sol!ato era stato usata F con stupe!acente successo F come trattamento sperimentale dell%aterosclerosi coronarica da un gruppo di ricercatori medici guidato dal dottor Lester <orrison di Culver CitR Cali!ornia. 7ench il numero dei pa&ienti che avevano ricevuto il trattamento a base di condroitinF$F sol!ato 8conosciuto anche come C1)9 !osse stato poco numeroso5 il dottor <orrison aveva pubblicato dati statistici dai Euali risultava che la percentuale dei casi di morte tra pa&ienti cardiopatici5 ai Euali era stato somministrato il C1)5 era stato di un +#Q in meno che nel gruppo di controllo con la stessa storia clinica5 secondo Euanto ri!erisce il dottor 4erlangieri. H: sorprendente come le nostre ricerche concordinoD F a!!erm; il dottor 4erlangieriF essi hanno usato Euesto composto terapeutico come compensa&ione per ci; che era stato perduto5 mentre le mie scoperte indicano che la vitamina C stimola la produ&ione dello stesso composto all%intemo dell%organismoI. GFor$e non , +oi tanto $trano c.e a--iamo -i$o*no di +i; "itamina CG 6l ruolo dello stesso colesterolo5 che . considerato da molto tempo come un !attore primario di rischio nell%aterosclerosi5 pu; essere chiarito da Eueste nuove scoperte sulla vitamina C. *li studi di uno scien&iato cecoslovacco5 il dottor ?mil *inter5 hanno indicato una rela&ione inversa tra gli indici di colesterolo e di vitamina C: Euando l%uno aumenta5 l%altra diminuisce. 1econdo il dottor 4erlangieri5 HEuesta pu; essere la situa&ione in cui il colesterolo agisce da scatenante: esso pu; !ar abbassare il livello della vitamina C nel sangue e poich diminuisce il condroitinF$Fsol!ato nelle arterie5 ecco che abbiamo pronta la base per l%instaurarsi della malattiaI. H)ltri !attori di rischio seguono il medesimo schemaD F aggiunge il biochimico della >utgers /niversitR F il !umo e lo stress psicologico5 entrambi associati con l%aterosclerosi5 riducono anch%essi il livello della vitamina CD gli ormoni !emminili aumentano invece tale livello per cui le donne5 !in tanto che non raggiungono la menopausa5 sono meno predisposte degli uomini a Euesta malattiaI. H6l livello della vitamina C nell%organismo . molto variabile5 e pu; essere modi!icato da molti !attoriI5 dice ancora il dottor 4erlangieri. H1i pu; avere una satura&ione della vitamina nei tessuti all%ora di cola&ione5 e riscontrare un calo del (#Q all%ora di cena.... La >2) di vitamina C5 dopo tutto5 !u stabilita in base al Euantitativo necessario per prevenire lo scorbutoD ma pu; darsi che si possa prevenire lo scorbuto con una dose relativamente scarsa5 mentre ne occorre una pi3 !orte per prevenire l%aterosclerosiI. 6l dottor 4erlangieri ri!erisce anche che un suo collega5 indipendentemente da lui5 ha raggiunto i medesimi risultati riguardo alla vitamina C. ? Eueste scoperte indicano che Euesta vitamina ha un duplice e!!etto: ridurre le anomalie dei vasi sanguigni visibili al microscopio e5 al tempo stesso5 ridurre il colesterolo e la !orma&ione di placche. Bin Eui5 lo sottolineiamo5 la prote&ione che la vitamina C o!!re alle nostre arterie . F strettamente parlando F teorica. 6l dottor 4erlangieri cosC si esprime: Hposso a!!ermare con assoluta certe&&a che ci; accade ai conigli. on posso ancora dire con assoluta certe&&a

che ci; accada agli esseri umani5 bench ne sia convinto al ,,QI. Capitolo ($ LA VITAMINA C PROTEGGE CONTRO L0ALTO TASSO DI COLESTEROLO NEL SANGUE del dottor Fmil 5inter Cl dottor Fmil 5inter, dell'Cstituto per la $utri4ione di !ratislava, in 3ecoslovacchia, interna4ionalmente riconosciuto come uno dei principali ricercatori nel campo del metaBolismo della vitamina 3 e della sua importan4a per la salute. C suoi articoli scientifici sono apparsi sulle riviste mediche dell'Furopa continentale, della 5ran !retagna e degli %tati /niti.

el nostro 6stituto di ricerca sulla nutri&ione umana5 pluriennali ricerche condotte su animali e soggetti umani sono recentemente culminate in alcune scoperte5 che riteniamo possano contribuire alla preven&ione sia degli attacchi cardiaci che dei disturbi cerebrovascolari. Perch5 in primo luogo5 abbiamo intrapreso Euesta ricerca0 La ragione !ondamentale . che uno dei pi3 recenti sviluppi della nostra civilt' in rapido mutamento . un pro!ondo cambiamento nella principale causa di morte5 sia in ?uropa che negli 1tati /niti. )nche se non possiamo vantarci di avere completamente risolto il problema della lotta alle malattie in!ettive5 . nondimeno vero che oggi Eueste in!e&ioni minacciano l%umanit' in misura meno drammatica che nel passato. 2%altro canto5 . chiaro che il nemico numero uno dell%umanit' . attualmente l%aterosclerosi 8ovvero la !orma&ione e l%indurimento di depositi di grassi nelle arterie95 la Euale produce anormalit' nel !un&ionamento degli organi vitali5 in particolare del cuore e del cervello5 ed . implicata nella morte di Euasi met' della popola&ione. 6 medici di tutto il mondo stanno attualmente cercando un me&&o pi3 idoneo di lotta contro Euesto Jiller di massa. La grande maggioran&a degli studiosi coinvolti nelle ricerche sull%aterosclerosi condivide l%opinione che del sempre crescente numero di attacchi cardiaci sia responsabile pi3 di un !attore. )ccanto alla predisposi&ione individuale5 EualunEue sia5 di cadere vittima di Euesta malattia5 una delle maggiori cause concorrenti . un%insu!!iciente attivit' !isica. )ltri !attori che probabilmente dobbiamo considerare sono l%eccesso di !umo e la contamina&ione dell%ambiente da parte d%inEuinanti industriali e gas di scarico dei motori di automobili. 6ndubbiamente anche la situa&ione di stress ha la sua parte di responsabilit' in materia. ? per Euanto riguarda il ruolo della nutri&ione5 . ben noto che la consuma&ione incontrollata di calorie5 particolarmente Euelle prodotte da grassi animali e saccarosio5 pu; avere anch%essa un e!!etto nocivo. II #a"oro di &n decennio Pi3 di dieci anni !a un gruppo di lavoro della 1e&ione di 7iochimica presso l%6stituto di >icerca sulla utri&ione umana di 7ratislava5 in Cecoslovacchia5 diede il via ad un lavoro di ricerca allo scopo di scoprire in Eual misura la vitamina C possa in!luen&are il tasso di colesterolo nel sangue e le malattie vascolari in Euanto tali. =uesto non . il primo gruppo che cerca di risolvere tale problema: scien&iati russi5 americani e indiani hanno svolto un lavoro da pionieri5 e pubblicarono rela&ioni in cui si proclamava che la vitamina C ha

la propriet' di diminuire il tasso di colesterolo nel sangue5 proteggendo cosC l%organismo umano contro l%aterosclerosi. Purtroppo5 poco dopo la pubblica&ione dei risultati delle loro ricerche5 vennero pubblicati scritti che seminarono !orti dubbi sugli e!!etti protettivi della vitamina C nella diminu&ione dell%alto tasso di colesterolo nel sangue. oi tentammo di scoprire che cosa poteva avere causato Eueste divergen&e di vedute5 e giungemmo !inalmente alla conclusione che si dovessero adottare metodi pi3 per!e&ionati per stabilire con esatte&&a la !un&ione della vitamina C nel metabolismo del colesterolo e nell%aterosderosi. 1in dall%ini&io5 cercammo di condurre tutto il nostro lavoro di sperimenta&ione in condi&ioni che si avvicinassero il pi3 possibile a Euelle che si riscontrano di !atto nella nutri&ione umana. Con!rontata con Euella di altre vitamine5 l%importan&a della vitamina C . del tutto particolare5 perch soltanto l%uomo5 le scimmie e i porcellini d%6ndia e poche altre specie animali hanno bisogno di ricevere la vitamina C attraverso la consuma&ione degli alimenti. -utti gli altri animali producono da soli la vitamina C 8nel !egato5 dagli &uccheri9 e Euesti animali5 come anche le piante5 non sono perci; mai carenti di Euesta vitamina. *li animali di Euesta categoria hanno ovviamente la possibilit' di regolare in maniera molto economica le loro riserve di vitamina C5 e ci; viene con!ermato dall%esperien&a: se di!atti li si nutre con !orti Euantitativi di vitamina C5 ci; non ha alcun e!!etto sul livello della vitamina stessa nei loro tessuti. 2%altro canto5 l%organismo umano e Euello dei porcellini d%6ndia reagiscono assai direttamente alla somministra&ione di supplementi di vitamina CD la concentra&ione di Euesta vitamina nel sangue5 nel !egato e in altri organi vitali decresce con la somministra&ione di dosi decrescenti della vitamina stessa. 6n considera&ione di Euesto !atto5 . inutile applicare agli esseri umani Eualsiasi risultato ottenuto sperimentalmente con animali comunemente usati nei laboratori5 Euali topi5 ratti o conigli5 poich Euesti animali sono abbondantemente !orniti di vitamina C5 a prescindere dal !atto che essa sia presente come tale nei loro alimenti. La mancan&a di vitamina C nella dieta degli esseri umani pu; produrre invece5 dopo circa 1## giorni5 i sintomi di una malattia molto pericolosa e5 nelle sue estreme conseguen&e5 letale: lo scorbuto. E$+erimenti acc&ratamente $tr&tt&rati 2ecidemmo perci; di utili&&are i porcellini d%6ndia per i nostri esperimenti5 dal momento che Euesti animali5 come noi5 dipendono in larga misura dal !atto di ricevere o meno vitamina C attraverso la loro alimenta&ione. 4orremmo mettere in eviden&a5 tuttavia5 che non usammo un modello simulante una caren&a totale di vitamina C. 1e un porcellino d%6ndia . completamente privato di Euesta sostan&a5 muore con i tipici sintomi di scorbuto entro Euattro o cinEue settimane. /na caren&a cosC totale di vitamina C si osserva oggi molto raramente. <entre gli esploratori di epoche passate morivano in gran numero durante i loro lunghi viaggi per mare a causa di una totale priva&ione di !rutta e verdura !resche5 oggi la caren&a di vitamina C si riscontra pi3 !reEuentemente in Euella che chiamiamo !orma latente5 o caren&a marginale. )d onta del !atto che lo scorbuto si veri!ica solo raramente5 . molto probabile che oggi un buon numero di persone so!!ra di Euesta caren&a latente di vitamina C: ci; . stato con!ermato nel passato da molti scien&iati nella >epubblica Bederale di *ermania5 in *ran 7retagna5 in )ustralia. -uttavia5 per Euanto riguarda i mutamenti biochimici che hanno luogo nell%organismo umano come conseguen&a di Euesta caren&a latente5 non . stato scoperto molto !ino ad anni molto recenti. -enendo presenti Eueste considera&ioni5 mettemmo a punto un modello di caren&a latente di vitamina C da applicarsi a porcellini d%6ndia: ci; ci ha permesso di osservare i mutamenti biochimici che si veri!icano in un lungo periodo di tempo5 talvolta in esperimenti della durata di un anno. 2urante tali esperimenti5 non osservammo alcun segno esterno che indicasse una caren&a di vitamina C. 6 porcellini

d%6ndia crescevano normalmente5 e avevano anche un appetito e un comportamento normali. G#i anima#i a++ari"ano $ani ma i# #oro co#e$tero#o era a#to onostante la loro apparente salute5 si osserv; che dopo alcuni mesi di Euesta dieta marginalmente carente5 vi era un notevole rial&o del tasso di colesterolo nel !egato e nel sangue. =uesta scoperta del tutto inattesa !ece nascere ogni sorta d%interrogativi in noi5 come dei resto li avrebbe suscitati in chiunEue si occupasse di ricercare il modo di combattere la piaga moderna dell%aterosclerosi. =uindi ci accingemmo a scoprire perch una relativa caren&a di vitamina C produca un rial&o del tasso di colesterolo. 6l metabolismo del colesterolo . un processo molto complicato negli esseri umani. oi assumiamo parte del nostro colesterolo sotto !orma di cibo 8colesterolo esogeno95 ma l%organismo produce una Euantit' ancora maggiore di colesterolo nel !egato e nel tratto gastrointestinale 8colesterolo endogeno9. 6l colesterolo viene sinteti&&ato da !rammenti bicarbonacei prodotti dall%ossida&ione di &uccheri5 grassi e per!ino proteine. Poich il colesterolo . un lipide di sostan&a grassa Euasi insolubile in acEua5 esso circola nel nostro corpo coniugato con proteine5 le cosiddette lipoproteine. 6l colesterolo presente nel sangue penetra tutti i tessuti dell%organismo5 e la sua velocit' di spostamento nei vari tessuti . largamente variabile. Per esempio5 esso entra nel cervello solo molto lentamente5 ma pu; muoversi dentro e !uori del !egato Euasi istantaneamente. ) causa della sua natura dinamica5 i problemi che riguardano l%assorbimento5 la sintesi e la distru&ione del colesterolo nell%organismo vivente si possono risolvere soltanto con l%uso di radioisotopi5 che implicano la "marcatura" del colesterolo in varie parti della molecola mediante un atomo radioattivo5 il cui avan&amento attraverso il corpo pu; essere seguito con speciali me&&i di misura&ione. ei primi anni dei nostri esperimenti5 volti a trovare la causa del rial&o di colesterolo nei porcellini d%6ndia che ricevevano dosi meno che ottimali di vitamina C5 i risultati che conseguimmo !urono abbastan&a scoraggianti. /tili&&ando vari composti radioattivi5 appurammo soltanto che il rial&o del tasso di colesterolo nel sangue degli animali con de!icit non era causato da altera&ioni nell%assorbimento di colesterolo da parte degli alimenti e non era neppure dovuto ad un aumento di colesterolo che veniva sinteti&&ato internamente. on potemmo neppure osservare alcuna altera&ione nella distribu&ione del colesterolo tra il sangue e gli altri tessuti. 1embrava che non ci rimanesse altro che una spiega&ione e decidemmo allora di studiare intensivamente il processo della elimina&ione del colesterolo dall%organismo. 61 colesterolo . eliminato dal corpo dell%uomo e degli animali in due maniere: nella prima5 il colesterolo . eliminato in uno stato immutato dalla vescica e attraverso le pareti intestinali nell%intestino5 dal Euale viene espulso con le !eci5 spesso mutato chimicamente dall%attivit' batterica intestinale. La seconda maniera di elimina&ione del colesterolo . pi3 complicata5 ma5 per gran parte degli animali5 pi3 importante. <ediante l%a&ione en&imatica5 oggi non ancora ben compresa5 il colesterolo si converte nel !egato in acidi biliari5 che a loro volta vengono eliminati dalla vescica nel tratto intestinale e Euindi espulsi dall%organismo. Bacemmo centro in Euest%ultimo processo "marcando" il colesterolo sulla catena molecolare laterale con un atomo di carbonio radioattivo. 2urante la conversione del colesterolo in acidi biliari5 una parte della catena laterale si scinde e il carbonio radioattivo appare allora nel biossido di carbonio espulso dall%organismo. *ra&ie a Euesto metodo5 !ummo in grado di ottenere le prove che nei porcellini d%6ndia so!!erenti di caren&a latente di vitamina C5 la velocit' della conversione del colesterolo in acidi biliari . piuttosto scarsa5 causando un accumulo di colesterolo nel !egato e nel sangue degli animali.

La caren!a di "itamina C o$taco#a #0e#imina!ione dei co#e$tero#o 6l !egato di un normale porcellino d%6ndia5 scoprimmo5 tras!orma giornalmente circa il $#Q in pi3 di colesterolo in acidi biliari di Euanto non possa !are il !egato di un porcellino d%6ndia carente di vitamina C. @sservammo anche che !orti dosi di vitamina C somministrate a porcellini d%6ndia che ne erano carenti acceleravano notevolmente la degrada&ione del colesterolo. 6noltre5 venne osservata anche una rela&ione molto stretta tra il Euantitativo di vitamina C nel !egato e la capacit' di Euest%ultimo ad ossidare il colesteroloD un Euantitativo crescente di vitamina C produce una maggiore capacit' da parte del !egato di degradare il colesterolo mediante ossida&ione. La Euestione .: che importan&a hanno Eueste osserva&ioni riguardo all%aterosclerosi0 el diagramma5 si osserva il processo della tras!orma&ione del colesterolo in acidi biliari del !egato e l%e!!etto della velocit' ridotta di Euesto processo Euando vi sia caren&a di vitamina C. /n processo ritardato di ossida&ione del colesterolo !inisce per produrre una maggiore accumula&ione nel !egato e nel sangue. 6l sangue che !luisce attraverso le coronarie e nutre il muscolo cardiaco contiene5 nel caso di caren&a di vitamina C5 un numero accresciuto di molecole di colesterolo. 2i conseguen&a5 una maggiore Euantit' di colesterolo si accumuler' sulle pareti dei vasi sanguigni vitali. =uesta spiega&ione . con!ermata dal !atto che segni di altera&ioni aterosclerotiche vennero osservati nei vasi sanguigni di porcellini d%6ndia che avevano so!!erto per un lungo periodo di caren&a di vitamina C. ? per Euanto riguarda gli esseri umani0 6l pro!essor AnoL5 dell%/niversit' di 7irmingham in *ran 7retagna5 ha intrapreso recentemente un%analisi di correla&ione per comparare statisticamente gli indici di mortalit' per malattie cardiache e cerebrovascolari in diverse regioni dell%6nghilterra e del *alles con l%assun&ione5 mediante la dieta5 di numerose sostan&e nutritive. *li apporti di vitamina C dimostrarono una correla&ione !ortemente negativa con Eueste malattie: nelle regioni ad alto consumo di vitamina C5 si riscontrava una bassa mortalit' per malattie cardioFischemiche e cerebrovascolari5 mentre nelle regioni dove il consumo di vitamina C era scarso5 l%inciden&a di Eueste malattie era pi3 alta. )bbiamo osservato recentemente nei nostri laboratori che il sangue di animali con latente caren&a di vitamina C non solo contiene una maggiore Euantit' di colesterolo5 ma anche di trigliceridi5 il cui eccesso5 com%. risaputo5 . implicato nell%aterosclerosi.

Cl ruolo della vitamina 3 nella genesi dell'aterosclerosi risalta chiaramente in questa illustra4ione schematica del dottor 5in4er. $ell'organismo normale la maggior parte del colesterolo del fegato si trasforma in acidi Biliari (cerchi Bianchi=. Cl colesterolo sotto questa forma viene eliminato attraverso la vescica Biliare e il tratto intestinale. Cn caso di caren4a latente di vitamina 3 la trasforma4ione del colesterolo in acidi Biliari viene diminuita, come indica la freccia tratteggiata, e il colesterolo si accumula nel fegato. #aggiori quantitativi di colesterolo vengono trasportati dal sangue nel cuore e si formano depositi di colesterolo nelle arterie coronarie.

Come &ti#i!!are #e n&o"e cono$cen!e $&# +iano +ratico Come possiamo utili&&are nel miglior modo la scoperta di Euesta nuova !un&ione biochimica della vitamina C in termini di alimenta&ione umana0 1econdo la mia opinione5 la risposta pi3 semplice a Euesto interrogativo si trova nel campo della preven&ione. : necessario per noi consumare cibi in un modo che ci consenta di riparate all"errore% genetico della natura5 che ci priva della capacit' di produrre vitamina C nei nostri tessuti. 6l nostro cibo deve perci; esser variato5 con ra&ioni Euotidiane su!!icienti di verdure e !rutta crude. 1e ci; non . sempre possibile5 . da raccomandarsi l%uso di vitamina C supplementare. 1econdo le nostre esperien&e5 un dosaggio giornaliero di 2## mg di acido ascorbico5 somministrato a uomini e donne dai $# ai 6# anni durante i mesi invernali5 contribuisce a diminuire in maniera statisticamente signi!icativa il livello del colesterolo nel sangue. : possibile che alti dosaggi di vitamina C abbiano Eualche e!!etto curativo in soggetti so!!erenti di aterosclerosi. : indubbio5 tuttavia5 che il metodo di gran lunga pi3 semplice ed e!!icace sia la

preven&ione dell%aterosclerosi mediante una nutri&ione bene eEuilibrata e un sano regime di vita.

Capitolo (( PI@ VITAMINA C8 MINOR PERICOLO DI CALCOLI BILIARI *li studi di Constance Leslie e ?mil *inter condussero ad una sola conclusione: in compagnia della vitamina C5 nessun timore del colesterolo. =uesto pu; addirittura esservi amico5 tras!ormandosi in bile5 che . un%importante sostan&a digestiva. La scarsit' di bile porta a problemi con la vescica biliare5 il che signi!ica che la caren&a di vitamina C pu; provocare dis!un&ioni della vescica biliare o incapacit' di digerire i grassi5 colesterolo incluso: un giro vi&ioso di problemi che molte persone5 abitualmente tenute a un basso livello di colesterolo5 stanno incominciando a conoscere per esperien&a personale. =uando la dieta . ricca di vitamina C5 si possono consumare i grassi di cui necessita l%organismo. ? Euesti possono essere metaboli&&ati cosC da non causare n l%aterosclerosi n i calcoli biliari 8che sono troppo !reEuentemente il risultato di una diminu&ione di acidi biliari nella vescica biliare9. =uando i pa&ienti vengono operati di calcoli5 Euesti sono !ormati dal 6# al 1##Q in colesterolo5 secondo Euanto ri!eriva il dottor 2onald 1mall5 dell%/niversit' di 7oston5 alla 1ocietR o! /niversitR 1urgeons di eM @rleans nel (;>: (#edical 1orld $e+s, :7 mar&o (;>:=. La normale bile della vescica biliare trasporta il colesterolo completamente disciolto insieme con sali biliari e lecitina: i calcoli biliari5 perci;5 devono ri!lettere l%insolubilit' del colesterolo in una bile anormale. Che cos%. che rende la bile un solvente inadeguato5 in primo luogo del colesterolo0 6l dottor 1mall avan&; l%ipotesi che si trattasse di un di!etto metabolico innato dell%organo secernente la bile: il !egato. 6l colesterolo si accumula nella bile5 !ino a Euando5 ad un punto critico5 l%ecceden&a viene precipitata sotto !orma di microcristalli che crescono e si agglomerano !ormando i calcoli biliari. 6nvece di ricorrere alla chirurgia per la rimo&ione dei calcoli5 il dottor 1mall raccomand; un procedimento meno radicale5 Euale cambiare il metabolismo per incrementare il potere solvente della bile. 6 medicamenti utili&&ati in medicina per raggiungere Euesto scopo5 comment; il dottor 1mall5 "possono guarire i calcoli biliari5 ma provocano l%aterosclerosi". 6l dottor *inter in Cecoslovacchia ha !orse dato risposta al problema di come incrementare il potere solvente della bile sen&a alcun e!!etto collaterale5 tra cui l%aterosclerosi. 6l dottor *inter dice5 sulla base dei suoi esperimenti5 che la Euantit' di vitamina C nel !egato . il !attore che determina in Euale misura il colesterolo si tras!orma in acidi biliari. )umentare la propria vitamina C5 secondo Euanto a!!erma il dottor *inter5 signi!ica aumento di acidi biliariD aumento di acidi biliari signi!ica che il colesterolo rimane in solu&ione e non precipita sotto !orma di calcoli biliari 8o placche arteriose9. <a Euanta vitamina C . %su!!iciente%0 /n individuo che assuma la >2) pu; non mostrare alcun sintomo esterno di caren&a di vitamina C5 tuttavia pu; so!!rire di una caren&a nascosta che pu; ridurre notevolmente in senso Euantitativo la tras!orma&ione del colesterolo in acidi biliari. 6l dottor *inter osserva che gli animali marginalmente carenti di vitamina C consumavano normalmente i loro alimenti e avevano un aspetto esteriore normaleD oppure5 le concentra&ioni di vitamina C nel loro !egato e nella loro mil&a erano signi!icativamente in!eriori che nel gruppo di controllo. )nche la concentra&ione totale del colesterolo nel sangue e nel !egato era in essi notevolmente pi3 alta. /na delle possibili risposte potrebbe essere un !orte aumento dell%assun&ione di vitamina C. 6 nostri lontani progenitori5 che non si preoccupavano a!!atto del colesterolo5 consumavano una dieta di !rutti e vegetali crudi che !ornivano tra i 6,: e i ; g di vitamina C al giorno a un uomo adulto di <@ Ag5 secondo i calcoli del dottor Linus Pauling5 pro!essore di chimica presso l%/niversit' 1tan!ord. Coloro che si sono attenuti alla >2) di <7 mg giornalieri di vitamina C5 possono rimanere sconcertati

dal suggerimento di prendere la vitamina C a grammi. <a il dottor 7oris 1oJolo!! ha ottenuto "miglioramenti da moderati a impressionanti" in (# su <7 pa&ienti aterosclerotici trattati con vitamina C in ragione di 1 !ino a : g al giorno5 secondo una rela&ione pubblicata sul Journal of the American 5eriatric %ociet" ((;<<, (&, (6:;=. Capitolo (6 LA C(IAVE PER UN MIGLIOR FUN1IONAMENTO DEL CERVELLO 61 dottor Linus Pauling5 due volte vincitore del Premio obel e !orse lo scien&iato pi3 acclamato d%)merica5 pose la seguente domanda al 1econdo Congresso 6nterna&ionale di Psichiatria 1ociale5 tenutosi a Londra nel 1,6,: HEuale sarebbe la conseguen&a per il mondo se i capi degli 1tati e la popola&ione nel suo complesso pensassero solo del 1#Q pi3 chiaramente0I 6l dottor Pauling domandava5 in realt': HEuale sarebbe l%e!!etto generale sulla societ' se ciascuno consumasse la Euantit' ottimale di vitamina C0I5 poich egli . convinto che il 1#Q dell%incremento della salute sia mentale che !isica sia il risultato di tale nutri&ione. <entre molti di noi conoscono bene i bene!ici !isiologici che pu; con!erire la vitamina C5 non sono ancora molto numerosi coloro che si rendono conto dei suoi bene!ici sul piano mentale. La psichiatria ha compiuto passi da gigante negli ultimi anni col trattamento dei pa&ienti secondo la terapia megavitaminica. )lla base di Euesta terapia vi sono Euantit' massicce di niacina 8vitamina 7395 generalmente somministrata contemporaneamente ad altre vitamine del complesso 7. <a anche !ortissime dosi di vitamina C !anno parte del trattamento5 e abbiamo su!!icienti prove che gli schi&o!renici ne hanno un bisogno particolare. /na pura e semplice caren&a di vitamina C . su!!iciente a provocare in una persona5 non a!!etta peraltro da alcun disturbo psichico speci!ico5 con!usione e disatten&ione. *li individui dalle abitudini dietetiche sbagliate5 o Euelli che consumano scarse dosi di cibo essendo cronicamente ammalati5 sono i pi3 suscettibili ad una caren&a estrema di vitamina C5 che produrr' sintomi di scorbuto5 sia !isici che mentali. >esta comunEue da vedere se una persona attiva e di buon appetito sarebbe capace di giocare meglio agli scacchi o di dirigere meglio gli a!!ari di una a&ione se prendesse un supplemento di vitamina C: tuttavia5 la domanda del dottor Pauling sottolinea il dato di !atto incontestabile che un Euantitativo insu!!iciente di vitamina C pu; causare F in chiunEue F una menoma&ione intellettuale. Le "itamine di c&i a--i$o*na i# cer"e##o Perch la vitamina C dovrebbe essere importante per la chiare&&a del pensiero0 6n un certo senso la risposta . semplicissima. Come il dottor Pauling ha spiegato in un suo articolo apparso su 1cience 81, aprile 1,6+9 " ... . noto che il buon !un&ionamento dell%intelletto richiede la presen&a delle molecole di molte sostan&e di!!erenti nel cervello. Per esempio5 la malattia mentale5 generalmente associata con la malattia !isica5 risulta da una scarsa concentra&ione nel cervello di una Eualsiasi delle seguenti vitamine: tiamina 87195 acido nicotinico o nicotinamide 87395 piridossina 87695 cianocobalamina 871295 biotina5 acido ascorbico 8C95 e acido !olico. ?sistono prove concrete che le !un&ioni mentali e il comportamento sono anch%essi in!luen&ati da varia&ioni nella concentra&ione cerebrale di una Eualsiasi di numerose altre sostan&e che sono normalmente presenti...". /na impressionante dimostra&ione del rapporto tra vitamine e !un&ione mentale5 speci!icamente negli an&iani5 !u presentata dal dottor <. L. <itra5 del reparto geriatrico di un ospedale britannico. 6n un

articolo intitolato "Con!usional states in relation to vitamin de!iciencies in the elderlR" 8Sournal o! the )merican *eriatrics 1ocietR5 giugno 1,7195 <itra descrisse sette casi di stati con!usionali causati in gran parte5 o unicamente5 da una caren&a di vitamina C. /na pa&iente di 7# anni5 al momento del ricovero in ospedale5 era !ebbricitante5 letargica e con!usa. /n trattamento antibiotico guarC una grave in!e&ione5 ma la pa&iente accusava sempre letargia5 depressione5 dolen&ia alle gambe e contusioni in tutto il corpo5 Euesti ultimi chiari segni di caren&a di vitamina CD le analisi con!ermarono la caren&a5 che venne corretta con i g di acido ascorbico al giorno per tre settimane. 6n capo a Euesto periodo anche i suoi sintomi !isici e mentali scomparvero5 e la pa&iente si sentiva cosC bene che venne dimessa dall%ospedale e non richiese ulteriori cure mediche. <itra cita altri casi simili5 i Euali dimostrano il collegamento tra stati mentali 8che possono venire erroneamente diagnosticati come "senilit'"9 e la caren&a di acido ascorbico. Le ce##&#e cere-ra#i ric.iedono /orti do$i di "itamina C 6l cervello5 di!atti5 presenta una maggiore concentra&ione di vitamina C della maggior parte degli altri tessuti del corpo5 secondo Euanto viene a!!ermato nel libro .he 2itamins 8a cura di K. P. 1ebrell5 Ur. e >obert Parris5 )cademic Press5 eM NorJ5 (;<>=. 6n porcellini d%6ndia so!!erenti di scorbuto5 la malattia da caren&a di vitamina C5 si osservano tras!orma&ioni biochimiche nei tessuti cerebrali5 secondo il !amoso ricercatore cecoslovacco ?mil *inter (!iologia, (>, >>(, (;<6=. )lla luce di Euesti due !atti5 non . sorprendente che la caren&a di vitamina C negli esseri umani possa produrre sintomi mentali5 che includono disatten&ione5 con!usione e depressione. La vitamina C rappresenta un suolo molto particolare nello stato mentale dello schi&o!renico. 1econdo il dottor )llan Cott5 psichiatra5 la vitamina C coopera alla tras!orma&ione di una sostan&a dell%organismo5 chiamata adrenocromo5 in un%altra chiamata leucoadrenocromo5 una sostan&a non tossica. 6n un individuo che so!!ra di schi&o!renia5 a!!erma il dottor Cott5 l%adrenocromo si converte invece in una sostan&a tossica chiamata adrenolutina. 6l dottor Cott scrive che " ... venne aggiunta vitamina C nel trattamento 8megavitaminico9 Euando si osserv; che l%acido ascorbico ritardava l%ossida&ione dell%adrenalina e in tal modo riduceva la produ&ione di adrenocromo...". L%adrenocromo si combina con la vitamina C e la consuma pi3 rapidamente5 lasciando negli schi&o!renici una caren&a di tale sostan&a. 6l test di 4anderJamp indica un !abbisogno dai 1# ai 3# g o anche pi3 nei pa&ienti schi&o!renici5 prima che nelle urine si trovi acido ascorbico libero. 6l preciso signi!icato del !atto che la vitamina C si trovi nelle urine degli schi&o!renici soltanto dopo un%assun&ione in propor&ioni enormi5 non . ancora stato speci!icato. )lcuni medici5 tra cui lo stesso dottor Cott5 pensano che ci; implichi la distru&ione di vitamina C da parte di sottoprodotti ormonali del Euasi costante stato di stress in cui vive lo schi&o!renico. Lo stress5 com%. noto5 consuma rapidamente la vitamina C. 6l dottor >oger l. Killiams5 nel suo libro $utrition Against Disease 8Pitman Publishing Corp.5 eM NorJ5 (;>(=, scrive: "non possiamo ancora dirci assolutamente certi che tutti i malati di mente so!!rono di caren&a di acido ascorbico e migliorano con dosi massime5 ma i dati ci indiri&&ano verso la conclusione che l%acido ascorbico . un anello della catena e che !ornire alle cellule cerebrali !orti riserve di tale sostan&a . un modo per !avorire il normale !un&ionamento del cervello". Per Euanto riguarda inoltre la grande maggioran&a della popola&ione F i non schi&o!renici F . possibile che Eualche individuo abbia un !abbisogno ecce&ionalmente alto di vitamina C0 6l dottor Killiams5 uno dei principali ricercatori americani nel campo dietetico5 pensa che e!!ettivamente molte persone abbiano un !abbisogno ecce&ionale di vitamina C. el corso delle sue ricerche5 il dottor Killiams scoprC che i porcellini d%6ndia5 come gli esseri umani5 richiedono vitamina C nella dieta5 perch non possono produrla direttamente5 e inoltre di!!eriscono tra di loro Euanto a !abbisogno di Euesta sostan&a. 6l suo studio "6ndividualitR in vitamin C needs"5 da lui scritto in collabora&ione con *. 2eason e

pubblicato su Proceedings of the $ational Academ" of %ciences (9>, <, (;<>=, eviden&ia il !atto che alcuni porcellini d%6ndia abbisognano di dosi di vitamina 3 :6 volte maggiori di altri per mantenersi in buona salute. @sserva&ioni di altri scien&iati hanno con!ermato Euesta scoperta5 e alcuni ricercatori a!!ermano che la di!!eren&a nel !abbisogno di vitamina C tra porcellini d%6ndia pu; essere individualF mente tanto elevata da corrispondere a un !attore di 697. 4i sono perci; buone probabilit' che molte persone5 le Euali non consumano giornalmente pi3 della >2) di vitamina C5 non ottengano i bene!ici sperati per il loro benessere !isico e mentale. 6rMin 1tone5 autore di .he Aealing Factor 8*rosset and 2unlap5 eM NorJ5 (;>6=, e il dottor Linus Pauling raccomandano entrambi un consumo giornaliero di almeno Eualche grammo. : !orse Euesto il !abbisogno di molte persone. /n obiettivo meno rivolu&ionario potrebbe essere (N6 g (977 mg9 !ino a 1 g 81.### mg9 al giorno. 2urante periodi di stress o malattia Eueste dosi dovrebbero naturalmente venire aumentate.

Capitolo (7 PROTE1IONE CONTRO GLI AVVELENAMENTI DA SOSTAN1E TOSSIC(E DELL0AMBIENTE 6 bambini che vivono in &one urbane densamente samente popolate5 anche se non ingeriscono direttamente scaglie di vernice a base di piombo5 hanno presentato5 all%analisi5 livelli pericolosamente alti di Euesto metallo tossico nei loro organismi. La sorgente principale di Euesto veleno sono gli autoveicoli. 1econdo l%amministra&ione na&ionale per il controllo della contamina&ione atmos!erica negli 1tati /niti5 le auto emettono non meno di 669 milioni di chilogrammi di piombo all%anno nell%atmos!era. )ltre !onti di piombo sono alcune Eualit' di stoviglie di terra smaltata5 alcuni tubetti di denti!ricio5 e diversi materiali usati per la chiusura ermetica di con!e&ioni contenenti latte evaporato. 7uona parte del cibo commerciale oggi sul mercato contiene anch%esso eccessive Euantit' di piombo. : stato calcolato da !onti autorevoli che circa 677.777 bambini nordamericani sono vittime di un avvelenamento cronico da piombo5 diagnosticato o no5 mentre $##.### altri sono molto vicini a mostrarne i sintomi. 6n e!!etti5 l%)mericano medio ha in s pi3 di un Euarto della Euantit' di piombo necessaria a corrispondere alla de!ini&ione medica di "avvelenamento da piombo in soggetti adulti". *li organismi di coloro che vivono in &one urbane sono anche pi3 vicini a Euesti livelli critici. =uanto pi3 aumenta il livello del piombo5 tanto pi3 . menomata la capacit' del nostro organismo di sbara&&arsi di Euesto veleno. 4ia via che il piombo si accumula5 i risultati progressivi sono irritabilit'5 stanche&&a5 insonnia5 costipa&ione intestinale5 con!usione5 disturbi renali5 convulsioni5 paralisi5 e5 in ultimo5 la morte. <olti bambini intossicati dal piombo so!!rono di iperattivit' e ritardo mentale irreversibile5 oltre che sintomi puramente !isici. 6n molti esperimenti e studi5 volti a determinare il grado di tossicit' dell%ingestione di piombo5 . stato notato che spesso la vitamina C appare un antidoto agli e!!etti devastanti dell%avvelenamento. /no studio pubblicato su una rivista iugoslava5 Acta Pharm. Jugosl. 8dicembre 1,6295 presentava la vitamina C come utile antidoto in caso di avvelenamento da piombo. egli 1tati /niti5 il dottor ?. 2. Pobart e i suoi collaboratori del >ush <edical College di Chicago hanno appurato che il danneggiamento muscolare da intossica&ione da piombo . molto pi3 grave Euando il livello della vitamina C . basso. Porcellini d%6ndia carenti di vitamina C5 utili&&ati negli esperimenti5 rivelarono un danneggiamento di!!uso delle !ibre muscolari e depositi di calcio intorno alle cellule danneggiate. 6 ricercatori a!!ermarono che la vitamina C . essen&iale per produrre tessuto

connettivo che circondi e protegga le !ibre muscolari. 6 risultati di esperimenti ri!eriti dal giapponese .oho-u Journal of F0perimental #edicine (&<, 2,(F3225 1,$$95 mostrarono che la vitamina C somministrata ad animali di laboratorio5 la cui alimenta&ione conteneva piombo in alte percentuali5 prolungava addirittura la loro vita. Anc.e #0a""e#enamento da merc&rio , ini-ito da##a "itamina C 6l mercurio . un altro metallo pesante che minaccia almeno poten&ialmente la salute di tutti noi. 6n *iappone5 catastro!iche menoma&ioni !isiche e casi di morte !urono il risultato della consuma&ione di prodotti del mare contaminati dal mercurio. )nche in Euesto caso5 la vitamina C pu; essere letteralmente un toccasana. Ci; . stato dimostrato in una sorprendente serie di esperimenti condotti nel 1,6$ da <omcilo <aJranUac e Ceda Petrovic e ri!eriti su 3omptes *endus AeBdomadaires des %Gances de lAcadGmie des %ciences 8Parigi9. =uesti studiosi stabilirono in primo luogo la dose di cloruro di mercurio che risulta !atale per i porcellini d%6ndia. =uindi diedero a ciascuno di Euesti di un secondo gruppo 2## mg di vitamina C al giorno per sei giorni 8l%eEuivalente umano di Euasi 1$ g al giorno9. )l sesto giorno5 a tutti gli animali !orti!icati con la vitamina !urono somministrate dosi letali di mercurio... e nessuno di essi morCG Con una dose di mantenimento di #52 g di vitamina C al giorno dopo l%avvelenamento5 i porcellini d%6ndia continuarono a vivere in buona salute. 4aria&ioni di Euesto esperimento dimostrarono che5 mentre la vitamina C5 utile come antidoto in caso di avvelenamento da mercurio5 . molto pi3 e!!icace Euando l%organismo ne . gi' saturato al momento in cui avviene l%avvelenamento stesso. 6n altre parole5 la vitamina C dovrebbe essere presa ogni giorno come misura preventiva. Prote**e anc.e contro a#tre $o$tan!e to$$ic.e am-ienta#i =uesta sostan&a nutritiva d%importan&a vitale o!!re prote&ione anche contro un pericolo crescente5 gli avvelenamenti da cadmio. 7ench Euesto elemento sia relativamente scarso 8solo lo #5####2Q della crosta terrestre organica95 recenti scoperte indicano che5 a causa dell%inEuinamento industriale5 si trovano concentra&ioni sempre maggiori di cadmio nei nostri cibi5 nell%acEua e nell%aria. : noto che eccessive percentuali di cadmio sono di detrimento per la salute umana5 "causando ipertensione sanguigna in basse concentra&ioni e atro!ia testicolare e !ragilit' ossea in alte concentra&ioni" 8?cologist5 novembre 1,7(9. : Euasi impossibile s!uggire al cadmio5 almeno per chi vive in un Paese come gli 1tati /niti. 1e mangiate pane bianco5 Euesto depositer' notevoli Euantit' di cadmio nel vostro stomaco che !inir' poi per entrare nella corrente sanguigna. 1e bevete ca!!. o t.5 il vostro organismo accumuler' ancora pi3 cadmio. 1e vivete su una via di tra!!ico automobilistico5 le esala&ioni dei motori e l%usura degli pneumatici vi introducono cadmio nei polmoni mentre respirate. 1e !umate5 e per!ino se vi trattenete in un ambiente chiuso dove si !uma5 i vostri polmoni accumulano ancora pi3 cadmio contenuto nel !umo. 1e mangiate cibo che . stato !ertili&&ato con !os!ati5 Euel cibo contiene cadmio proveniente dal !ertili&&ante. Come dunEue potrete evitare Euesto particolare minerale e il danno che pu; arrecarvi0 : possibile talvolta evitare Euesto danno. 6l cadmio . considerato una causa importante dell%ipertensione e dell%in!arto dal dottor PenrR 1chroeder5 eL direttore del !amoso 2artmouth -race ?lements LaboratorR5 il Euale ha condotto personalmente esaurienti esperien&e sui ratti per scoprire il rapporto tra cadmio e pressione sanguigna. H=uando vennero somministrate ai ratti minime Euantit' di cadmio nell%acEua potabile dall%epoca dello

sve&&amento5 l%ipertensione 8alta pressione sanguigna9 incominci; ad apparire all%et' di un anno5 e la sua inciden&a aument; con l%et'. /na volta ipertesi5 gli animali rimasero tali !ino alla morteI. : possibile applicare Euesta scoperta agli esseri umani0 : Euesta la ragione per cui5 in e!!etti5 ini&i; l%esperimento5 essendosi notato all%autopsia di individui colpiti da in!arto circolatorio5 eseguita dalla dottoressa 6sabel P. -ipton dell%/niversit' del -ennessee5 che le vittime di "colpi" e di malattie da ipertensione cardiaca avevano alte percentuali di cadmio nel loro organismo. Lo studio del dottor 1chroeder servC a stabilire che non si trattava solo di una mera coinciden&a e che il cadmio causava addirittura la malattia. H6l cuore di Euesti pa&ienti era dilatato5 F ri!erisce il dottor 1chroederFD si notava !reEuentemente una sclerosi renale arteriolare5 e in alcuni la pressione sanguigna sistolica era di oltre 26#...I ?gli rilev; anche tipiche placche aterosclerotiche nelle arterie coronarie dei topi esposti al cadmio e concluse che se i topi non !ossero stati sacri!icati per le analisi5 sarebbero rimasti vittime di un%aterosclerosi all%ultimo stadio. Danni $& "a$ta $ca#a +er &n +o0 di cadmio L%ipertensione e le malattie cardiache non rappresentano tuttavia la somma dei danni prodotti dal cadmio. )lcuni ricercatori incominciano a considerare Euesta sostan&a minerale inEuinante come la ragione principale del cancro del polmone provocato dal !umo. /no dei pi3 vasti e!!etti nocivi del cadmio . Euello di rimuovere lo &inco5 privando in tal modo il corpo di Euel pre&ioso elemento5 cosC intimamente connesso con la salute sessuale5 la guarigione delle !erite e5 come pensano alcuni5 la !un&ione mentale.6l cadmio priva il corpo anche di !erro5 provocando cosC l%anemia. Bu proprio nel corso di un%indagine su Euesta particolare tossicit'5 che due dietologi della B2) veri!icarono che la vitamina C . un eccellente disintossicante di Euesto metallo velenoso. %u %cience (& settembre 1,7#95 <. >. 1piveRFBoL e 7ert ?. BrR Sr. ri!erirono un loro studio sulla capacit' della vitamina C di proteggere la Euaglia giapponese contro il cadmio. ?ssi usarono Euesto particolare volatile perch . uno degli animali pi3 sensibili della terra all%inEuinamento ambientale5 per cui Eualsiasi cosa protegga la Euaglia contro una sostan&a inEuinante protegger' sicuramente5 e ancor meglio5 gli esseri umani. 6l loro esperimento5 molto ben controllato5 dimostr; esattamente il merito della vitamina C contro il cadmio. el giro di Euattro settimane5 giovani Euaglie nutrite con una dieta eEuilibrata5 alla Euale era stato aggiunto del cadmio5 si dimostrarono pi3 tardive delle loro coetanee e guadagnarono meno peso. 7 dei (1 uccelli esposti al cadmio morirono5 mentre nel gruppo di controllo non vi !urono casi di morte. <a Euando a un ter&o gruppo vennero somministrati nella dieta cadmio pi3 vitamina C5 !u appurato che aveva ricevuto un valido me&&o di prote&ione contro la tossicit' del minerale. La vitamina C aveva aumentato la capacit' dell%organismo di utili&&are !erro e &inco5 e non solo le Euaglie rimasero vive5 ma mostrarono un accrescimento e una salute decisamente migliori. ? cosC5 mentre i capi amministrativi della B2) invitarono la popola&ione a ridurre i Euantitativi di vitamina C5 la 1e&ione per l%alimenta&ione del medesimo ente stava accertando che noi abbiamo un disperato bisogno di Euesta vitamina per disintossicare una delle pi3 maligne e onnipresenti sostan&e inEuinanti. Nitriti meno danno$i con "itamina C /no degli argomenti pi3 controversi nei circoli scienti!ici attuali concerne l%uso legale dei nitrati e dei nitriti come preservanti e aromati&&anti in cibi come salsicce 8tipo hot dog=, carne in scatola5 bacon, carni insaccate in genere e pesce a!!umicato. 6n condi&ioni di laboratorio5 . stato dimostrato che una volta ingeriti5 i nitriti possono combinarsi nello stomaco con sostan&e conosciute come ammine

secondarie5 per creare nuovi composti detti nitrosammine5 le Euali sono sostan&e chimiche !ortemente cancerogene. La battaglia in!uria tra medici e scien&iati che insistono perch nitrati e nitriti vengano proibiti Euali additivi5 e5 dall%altra parte della barricata5 i !abbricanti di alimentari e la B2)5 che a!!ermano che la probabilit' di provocate il cancro . meno importante dell%utilit' di disporre di cibi pronti. <a Eual . l%atteggiamento pi3 sensato da prendere mentre la battaglia continua0 /na risposta pu; essere: aumentate le vostre dosi di vitamina C ogni volta che mangiate cibi che potrebbero contenere nitrati o nitriti. L%ecce&ionale prote&ione o!!erta dalla vitamina C . stata dimostrata all%?ppleR 6nstitute !or >esearch in Cancer5 una branca dell%/niversitR o! ebrasJa <edical Center. /n%elaborata serie di test dimostr; che Euando la vitamina C . presente in dosi su!!icienti5 la tras!orma&ione dei nitriti in nitrosammine5 poten&ialmente mortali5 viene Euasi completamente bloccata 8dal ;> al ;;M=. 61 dottor 1idneR 1. <irvish e i suoi colleghi !urono cosC colpiti da Euesti risultati da raccomandare la vitamina C come misura precau&ionale di routine ogni volta che s%ingerisca un notevole Euantitativo di alimenti o medicinali trattati con nitriti. Capitolo (+ RIDURRE AL MINIMO LA TOSSICIT2 DEI FARMACI /na buona ragione per prendere vitamina C Euando si va all%ospedale5 dal medico o dovunEue . il potere della vitamina C di disintossicare molti !armaci comuni. 6 corticosteroidi sono prescritti per una vasta gamma di malattie di!!use5 come acne5 !ebbre reumatica5 ec&ema5 allergie5 asma bronchiale5 disturbi intestinali in!iammatori5 miastenia. ) molti artritici si somministrano Euesti !armaci. =ueste %medicine miracolose %sono anche accompagnate da una lista impressionante di e!!etti tossici collaterali: maggiore vulnerabilit' alle in!e&ioni5 edema5 ipertensione5 iperglicemia5 acne5 disturbi mentali5 congestioni cardiache5 !ragilit' della pelle e minore cicatri&&a&ione delle !erite5 irregolarit' mestruali5 glaucoma5 per nominarne solo alcuni. <a se si prende vitamina C insieme al !armaco5 le probabilit' di evitare Eueste complica&ioni migliorano notevolmente. /no studio condotto da Sane PenJel Chretien5 del *eorgetoMn /niversitR Pospital5 pubblicato sul Journal of the *eticuloendothelial %ociet" ((&, (;>:=, prevede l%uso di vitamina C per correggere i di!etti causati dai corticosteroidi nel sistema di di!ese immunitarie dei pa&ienti. La somministra&ione per via orale di 2 g di vitamina C nell%arco di 12 ore riduce completamente il blocco dei sistemi di di!esa contro le in!e&ioni. Conclude la Chretien: "la corre&ione dei di!etti metabolici intracellulari indotti dagli steroidi suggerisce l%uso di acido ascorbico nei pa&ienti trattati con Eueste sostan&e per lunghi periodi". /n%altra ricerca5 curata da 4incent *. Tannoni e Paul P. 1ato della eM NorJ /niversitR 1chool o! <edicine (#edical 1orld $e+s, (; luglio (;>&=, dimostra che la vitamina C pu; prevenire la tossicit' dei !armaci accelerandone il metabolismo5 in modo che non si accumulino eccessivamente nel sangue. La vitamina C riduce gli e!!etti collaterali della lFdopa usata nel trattamento dei morbo di ParJinson5 secondo Euanto scrive il dottor Killiam 1acJs5 del Centro ricerche del >ocJland 1tate Pospital di @rangeburg 8 eM NorJ9 in una lettera a Iancet ((7 mar&o (;>9=' l%a&ione . cosC notevole che un uomo di 62 anni5 costretto a sospendere il trattamento a causa di un%intollerabile nausea e saliva&ione5 aveva potuto riprendere la terapia con lFdopa a dosi ridotte. "6n capo a Euattro settimane dall%ini&io della somministra&ione di acido ascorbico5 la capacit' di muovere la testa era aumentataD anche la saliva&ione era diminuita5 ed erano migliorate considerevolmente la !avella e la scrittura a mano. >icominci; a suonare l%organo5 cosa che non aveva pi3 potuto !are da alcuni anni"5 ri!erisce il dottor 1acJs. Per controllare ulteriormente i risultati5 il dottor

1acJs altern; l%acido ascorbico con un placebo in un nuovo esperimento a doppio cieco. *li e!!etti collaterali ritornarono col placebo5 e scomparvero nuovamente con la vitamina C. Capitolo (, LA RISPOSTA ALLE EMORRAGIE INTERNE PER USO DI ASPIRINA /no degli e!!etti collaterali meno pubblici&&ati dell%aspirina . la sua tenden&a a causare emorragie interne Euando sia usata indiscriminatamente. Per molti di noi . di!!icile accettare il concetto che un medicamento che pu; alleviare il mal di testa cosC e!!icacemente possa altrettanto !acilmente danneggiare le pareti intestinali Euando . preso in eccesso o per lunghi periodi. *li e!!etti deleteri dell%aspirina vennero dimostrati dai ricercatori 2. S. PartR e P. P. . Kood5 i Euali ri!erirono sulla rivista medica britannica 5ut (6, (;<>= che i pa&ienti ospedali&&ati che so!!rono di emorragie intestinali sono circa il doppio dei pa&ienti ricoverati per altri motivi. <olti medici osservano numerosi problemi causati dall%aspirina e si rendono conto di Euanto sia di!!icile5 per chi vi sia abituato da tempo5 rinunciare a Euesto medicamento. 2i Eui la necessit' di trovare il modo di controbilanciare i disturbi interni che minacciano i consumatori di aspirina. -ale5 almeno5 . la conclusione di un gruppo di medici sco&&esi5 sotto la dire&ione del dottor >. 6. >ussell5 dell%/niversitR o! *lasgoM 2epartment o! <edicine. 6n due studi molto appro!onditi5 pubblicati simultaneamente su Iancet ((& settembre (;<@=, il dottor >ussell e i suoi collaboratori descrivono la ricerca che li ha condotti alla conclusione che la vitamina C svolge un ruolo ben de!inito nel compensare la tenden&a dell%aspirina a causare emorragie del tratto gastrointestinale. ": noto da tempo che ripetute ingestioni di aspirina possono causare una perdita di sangue cronica nel tratto gastrointestinale"5 ri!eriscono >ussell e i suoi collaboratori. I# de/icit di "itamina C co##e*ato a##e emorra*ie 6l dottor >ussell presenta la descri&ione di un caso che !a pensare alla caren&a di acido ascorbico come una delle cause delle emorragie interne. 6l caso riguarda una donna di &: anni che aveva preso regolarmente aspirina per un mese e ne aveva preso due compresse da :77 mg poche ore prima del suo ricovero presso un ospedale di *lasgoM5 nel (;<9. La pa&iente presentava ecchimosi multiple su entrambe le gambe e5 ad un esame interno5 aveva rivelato punture multiple delle membrane della mucosa gastrica. /n ulteriore esame diagnostico rivel; che la pa&iente so!!riva di una !orma lieve di scorbuto5 probabile !attore nel Euadro della sua emorragia gastrica. 1timolati da Euesto caso5 il dottor >ussell e il suo gruppo misero a punto altre ricerche per accertare il livello di vitamina C di tutti i pa&ienti ricoverati per emorragia gastrointestinale acuta e poi rapportare le condi&ioni di Euesti pa&ienti con il loro consumo di aspirina e alcool. ?&7 dei <7 pa&ienti che so!!rivano di emorragia intestinale (<>M= avevano preso aspirina5 alcool5 o entrambi5 nella settimana precedente il ricovero in ospedale. <a . stato appurato anche che5 nonostante Euesti !attori scatenanti5 una propor&ione signi!icativamente pi3 alta di coloro che avevano so!!erto di emorragie erano carenti di acido ascorbico5 in con!ronto a coloro che pur consumando alcool e aspirina non avevano presentato emorragie". ) Euesto punto5 un nuovo interrogativo si poneva ai ricercatori. ?rano l%aspirina5 l%alcool o l%emorragia a causare Euesta caren&a di vitamina C5 o era la vitamina C che causava o permetteva Euesto complesso di sintomi0 "Per esaminare gli e!!etti dell%aspirina sull%acido ascorbico dei leucociti5 chiedemmo a Euattro volontari

in buona salute di prendere 3## mg di aspirina due volte al giorno per una settimana. 6 livelli dell%acido ascorbico vennero misurati due volte nel corso della settimana precedente l%ingestione5 due volte durante il periodo di ingestione e due volte durante la settimana seguente. 6 livelli non risultarono signi!icativamente di!!erenti"5 ri!erisce il dottor >ussell. Bu perci; stabilito che il rapporto tra scarsit' di vitamina C ed emorragie gastriche era piuttosto la causa che l%e!!etto. Una #ie"e caren!a /a"ori$ce #0emorra*ia -utto ci; !ece sorgere5 com%era naturale5 un altro interrogativo. 1e una caren&a di vitamina C permetteva a sostan&e tossiche5 particolarmente all%aspirina5 di irritare la mucosa gastrica al punto da causare un%emorragia5 Euanto deve essere grave la caren&a per permettere un e!!etto cosC disastroso0 "7ench le percentuali di acido ascorbico dei leucociti !ossero basse nei pa&ienti con emorragia gastrointestinale5 soltanto 6 di essi presentavano evidenti sintomi clinici di scorbutoD molti5 perci;5 so!!rivano di una !orma subclinica di Euesta malattia"5 a!!erma il dottor >ussell. on sarebbe perci; necessaria una caren&a molto !orteD potreste non arrivare al punto da so!!rire di emorragie dei capillari della pelle e della bocca 8il primo sintomo dello scorbuto9 perch la vostra dieta . troppo povera di vitamina C: pu; anche non veri!icarsi alcun sintomo visibile. <a se vi . una caren&a anche lieve5 aumentano enormemente le probabilit' di provocare un%emorragia gastrica consumando aspirina o una bevanda alcolica. 6noltre5 i medici sco&&esi osservarono che "i pa&ienti con scarso acido ascorbico nei tessuti5 in cui le emorragie da erosione gastrica potevano essere state scatenate da aspirina o alcool5 possono... continuare o ricominciare a perdere sangue per insu!!iciente rimargina&ione delle !erite". 6l risultato !inale . spesso un%ulcera per!orata5 che certamente richiede un grosso intervento chirurgico. 6l gruppo sco&&ese continu; a cercare una risposta alla domanda: perch si riscontra un basso livello di vitamina C nei pa&ienti che so!!rono di emorragie5 dal momento che Euesta caren&a non . causata dall%aspirina o dall%alcool0 L%anamnesi dietetica rivel; che la ragione era semplicissima: i pa&ienti non ricavavano abbastan&a vitamina C dalla loro dieta. 6n!ine5 il dottor >ussell e il dottor ). *oldberg !ecero esperimenti su porcellini d%6ndia per determinare se potevano mutare gli e!!etti dell%aspirina variando le percentuali di vitamina C. HPunti sanguinanti si osservarono molto pi3 spesso negli animali nutriti con dieta scorbutogena che in Euelli tenuti a dieta normale. =uando poi somministrammo l%aspirina5 le di!!eren&e si !ecero ancor pi3 impressionantiI5 ri!eriscono i due ricercatori. CosC5 controllando ogni possibile metodo5 Euesti medici sco&&esi produssero uno studio in cui si dimostrava che dipende solo dalla Euantit' di vitamina C nella dieta se un consumatore abituale di aspirina o alcool sar' esposto al rischio di una malattia estremamente grave.

Capitolo 6# UNA BARRIERA CONTRO IL CANCRO DELLA VESCICA el 1,725 il governo !ederale americano lanci; un programma del costo di molti milioni di dollari inteso a prevenire5 diagnosticare e curare il cancro della vescica. 6l governo reagiva ovviamente alla crescente inciden&a della malattia5 che . gi' responsabile di 1#.### decessi annui nei soli 1tati /niti. 6l cancro della vescica colpisce pi3 !reEuentemente nell%et' tra i (# e i 7# anni e i tre Euarti dei pa&ienti

sono di sesso maschile. Ci; che rende Euesta malattia cosC pericolosa . l%insuccesso di ogni tentativo di cura. 1econdo statistiche compilate dall%)merican Cancer 6nstitute5 il $2Q delle persone colpite da cancro della vescica muore nel giro di cinEue anni. *i' nel 1,6+5 il dottor S. /. 1chlegel di -ulane a!!ermava che la vitamina C pu; prevenire la !orma&ione di tumori nella vescica. La chiave della preven&ione5 notava il dottor 1chlegel5 consiste nel !ornire tali Euantitativi di Euesta vitamina idrosolubile5 che la sua ecceden&a si riversi nell%urina e venga convogliata alla vescica. 6l dottor 1chlegel osserv; che nella maggior parte dei suoi pa&ienti (## mg di vitamina C tre volte al giorno impedivano al tumore di ri!ormarsi (#edical 1orld $e+s, 6( giugno 1,6+9. La vitamina C nella vescica5 de!inita dal dottor 1chlegel "una !ogna d%ingredienti attivi"5 impedisce a Euanto sembra la !orma&ione di composti cancerogeni. 6l dottor 1chlegel5 con tre colleghi del 2ipartimento di chirurgia dell%/niversit' di -ulane5 appur; che Euando la vitamina C veniva aggiunta all%acEua da bere dei topi di laboratorio5 gli animali resistevano al cancro della vescica per!ino Euando veniva inoculato loro acido 3Fidrossiantranilico 83FP@)95 un provato cancerogeno della vescica. e dedussero che l%e!!etto antiossidante della vitamina C impedisce all%P@) di ossidarsi !ormando sottoprodotti tossici. 6n seguito ai loro studi sperimentali5 i ricercatori raccomandarono una dose giornaliera di 1.(## mg di vitamina C "come possibile misura preventiva contro la !orma&ione e ri!orma&ione di tumori della vescica in soggetti di sesso maschile". )ggiunsero che "la somministra&ione di (## mg di ascorbato 8vitamina C9 tre volte al giorno non dovrebbe avere conseguen&e nocive" (Journal of /rolog", vol. 1#35 !ebbraio 1,7#9. A#tre ca&$e $o$+ette di cancro de##a "e$cica Le bevande alcoliche5 gli analcolici e il ca!!. sono stati tutti incriminati come cause di cancro alla vescica in animali da laboratorio. Chi beve alcool . pi3 esposto al cancro della vescica5 secondo la dottoressa <eera Sain dell%/niversit' di -oronto. 6n un%intervista sulle sue scoperte5 a!!erm; che insieme al collega >obert K. <organ aveva studiato 6:: malati di cancro della vescica e un numero eEuivalente di soggetti sani di controllo5 prima di scoprire il !attore di rischio. )ncora pi3 sorprendente5 sempre secondo la Sain5 !u la scoperta di un analogo !attore di rischio di cancro della vescica nei consumatori di bevande a base di cola: Hnon conosciamo con certe&&a la causa che lo scatena. Potrebbe essere una mu!!a 8anatossina9 che ha contaminato le noci di cola5 un ingrediente primario nelle bevande5 o !orse si tratta del contenuto di ca!!eina di Eueste bevandeI. 6 dati della dottoressa Sain sono stati pubblicati sul Journal of the 3anadian #edical Association ((< novembre (;>&=. La lain ha anche osservato che coloro che consumano !orti Euantitativi di alcool o cola aumentano il rischio di cancro della vescica se !umano. Ci; con!erma precedenti a!!erma&ioni5 da parte del ational Cancer 6nstitute e di altri5 secondo le Euali esiste una stretta associa&ione tra il cancro della vescica e il !umo5 un%abitudine che dilapida rapidamente le riserve di vitamina C. /n altro pe&&o del pu44le del cancro della vescica !u aggiunto dal dottor Philip Cole5 della Parvard 1chool o! Public Pealth di 7oston. 2opo aver intervistato &<@ ammalati di cancro della vescica nel <assachusetts occidentale5 Cole annunci; che "una scoperta non prevista . l%associa&ione di Euesta malattia con il consumo di ca!!.... chi beve meno di una ta&&a di ca!!. al giorno5 di ambo i sessi5 presenta meno rischi di cancro della vescica di Eualsiasi altra categoria". 6l dottor Cole conclude (Iancet, 6< giugno (;>(= che circa un Euarto dei casi di cancro della vescica negli uomini e la met' nelle donne possono essere causati dal consumo di ca!!.. La sua ipotesi . che la caseina 8un ben noto mutageno9 o sostan&e dolci!icanti arti!iciali come la saccarina possono esserne responsabili.

on appare dunEue una semplice coinciden&a il !atto che5 pur essendo sempre il ca!!. la bevanda pi3 popolare5 . aumentato anche il consumo di varie bevande associate al cancro della vescica. 1econdo un articolo del $e+ ,or- .imes (6@ luglio (;>:=, l%)mericano medio5 da >> litri di analcolici nel (;<6 era passato a (&7 litri nel (;>6. CC !atturato delle bevande a base di cola rappresentava il <:M di tutto il !atturato delle bibite gassate. 2urante lo stesso decennio le vendite di birra sono aumentate di Euasi il (#Q e Euelle di vino sono Euasi raddoppiate. : noto5 per esempio5 che l%indice di mortalit' per cancro della vescica . pi3 alto in Euegli stati dove il consumo di birra pro capite . pi3 elevato (Journal of the $ational 3ancer Cnstitute, settembre (;>&=. A#tre +ro"e de##a /&n!ione +rotetti"a de##a "itamina C ne# cancro de##a "e$cica /na persona pronta a rendersi garante del valore della vitamina C come prote&ione contro il cancro della vescica . il dottor LRle ). 7aJer5 docente di veterinaria alla Comell /niversitR. "<io padre si ammal; di cancro della vescica circa due anni e me&&o !a F ri!erisce il dottor 7aJer F e l%urologo che lo oper; mi disse che5 avendo operato centinaia di pa&ienti5 non ne aveva mai visto uno che non !osse un !umatore. 6n altre parole5 il cancro alla vescica colpiva solo i !umatori e mio padre !umava due o tre pacchetti al giorno. Circa nello stesso periodo5 lessi una rela&ione dell%/niversit' di -ulane5 nella Euale si a!!ermava che dosi megavitaminiche di vitamina C potevano prevenire il ri!ormarsi del cancro della vescica5 perci; non !eci altro che mettere mio padre a circa 6.777 mg al giorno di vitamina C. : andato avanti bene per due anni e me&&o5 sen&a ricadute. on posso a!!ermare che sia stato Euesto a giovargli. <a5 ancora una volta: a che cosa vanno incontro i !umatori e Eual . il loro !abbisogno di vitamine0 2irei che chiunEue abbia l%abitudine di !umare dovrebbe prendere vitamina 3? ($e+ D"namics of preventive #edicine, 6ntercontinental <edical 7ooJ Corp.5 eM NorJ5 (;>&=. /no degli e!!etti protettivi della vitamina C contro gli e!!etti nocivi del !umo . stato reso noto di recente da Euattro ricercatori dello 1tobhill *eneral Pospital di *lasgoM5 in 1co&ia. . Arasner e alcuni suoi collaboratori misurarono il tempo occorrente alla scomparsa del tasso di alcool nel sangue di volontari sani prima e dopo l%assun&ione di 1 g di vitamina C al giorno per due settimane. Constataro no che Euanto pi3 vitamina C era presente nell%organismo5 tanto pi3 velocemente l%alcool veniva eliminato e distrutto dalla deidrogenasi alcolica5 un en&ima epatico (Iancet, 6( settembre (;>&=. GII +&--#ico do"re--e e$$erne in/ormatoG Le vitamine C5 7i e la cisteina 8un amminoacido contenente &ol!o9 proteggono i ratti contro gli e!!etti tossici dell%acetaldeide5 prodotta in primo luogo Euando il corpo metaboli&&a l%alcool5 secondo una rela&ione del dottor Perbert 1prince del Se!!erson <edical College di Biladel!ia 8<edical Korld eMs5 6> maggio (;>&=. L%acetaldeide si trova anche nel !umo di tabacco. "6o non voglio sottoscrivere u!!icialmente... che sia su!!iciente prendere della vitamina C per poter continuare a !umare e bere a volont' sen&a risentime alcun danno. =uesto non lo !ar; mai F avverte il dottor 1prince F ma5 in generale5 penso che il pubblico dovrebbe esserne in!ormato5 anche se le ricerche sono state condotte su ratti. 1i . molto propensi a ritenere che ci; possa essere di giovamento nella terapia umana". @vviamente5 gli scien&iati non possiedono ancora tutte le risposte relative al modo in cui le tossine che ingeriamo possano provocare il cancro della vescica e altri mali. <a !intanto che alcool5 analcolici5 ca!!. e !umo di sigarette rimarranno un !atto Euotidiano nella vita di milioni di persone5 il consiglio di molti medici5 tra cui 1prince e 1chlegel5 di aumentare considerevolmente il nostro consumo di vitamina C appare molto ragionevole.

Capitolo 61 PREVEN1IONE DEL CONGELAMENTO 1econdo alcuni interessanti studi intrapresi in Canada5 dove il termometro scende a temperature polari5 si pu; regolare il proprio meccanismo termostatico interno per produrre pi3 calore corporeo5 se c%. vitamina C in abbondan&a. "Le temperature basse accrescono il !abbisogno di vitamina C e gli e!!etti bene!ici dell%acido ascorbico sono stati osservati in persone esposte a temperature estremamente basse"5 come ri!erisce la dottoressa <arieFLouise 2esbaretsF1chonbaum5 docente di !armacologia all%/niF versit' di -oronto (.oronto %tar, > !ebbraio (;>:=, in seguito ai suoi studi sulla !un&ione della vitamina C nel mantenimento di un%adeguata temperatura corporea nei climi !reddi. "1i . accertato che persone esposte a temperature glaciali presentavano disturbi alla circola&ione dei piedi se la loro nutri&ione era limitata"5 dice la dottoressa 1chonbaum. "-ali problemi potevano essere alleviati o mitigati se a Eueste persone veniva somministrato un supplemento di acido ascorbico". <olte persone riescono ad acclimatarsi col cambiare delle stagioniD ma altre5 bench cerchino di isolarsi dal !reddo con abiti ben caldi5 non !anno che tremare per tutto l%inverno e non vedono l%ora che torni la primavera. Per Eueste persone5 l%inverno . una tortura. 1econdo l%esperien&a canadese5 coloro che non sopportano il !reddo potrebbero godersi meglio la belle&&a di Euesta stagione se soltanto prendessero un po% pi3 di vitamina CD a Euanto pare5 Euesta vitamina pu; essere per il nostro corpo ci; che l%antigelo . per la nostra auto. La "itamina C mi*#iora #a circo#a!ione Come !un&ioni . ancora un mistero5 ma la dottoressa 1chonbaum pensa che Euando l%acido ascorbico . troppo scarso5 un certo en&ima che stimola la circola&ione sanguigna5 attraverso un intricato schema di attivit'5 pu; non essere in grado di assolvere alla propria !un&ione. 6n mancan&a di vitamina C5 l%en&ima non pu; !un&ionare a dovere e secondo la dottoressa 1chonbaum ci; pu; spiegare alcuni disturbi circolatori di cui so!!rono gli abitanti dei climi !reddi. 1econdo studi precedenti del dottor LouisFPaul 2ugal dell%/niversit' di @ttaMa (Annals $e+ ,orAcadem" of %ciences, 6( aprile 1,6195 . probabile che gli e!!etti bene!ici della vitamina C siano dovuti5 almeno in parte5 alla sua a&ione sui precursori di particolari ormoni che aumentano il calore del corpo. ")bbiamo osservato di recente in laboratorio Fri!erisce il dottor 2ugal F che sia l%esposi&ione al !reddo5 sia la vitamina C accelerano il metabolismo della tirosina e della !enilalanina5 precursori degli ormoni tiroidei e del midollo surrenale". <ediante una serie di esperimenti5 il dottor 2ugal riuscC a dimostrare convincentemente che la vitamina C5 in !orti dosi5 contribuisce a mantenere alta la temperatura corporea in ambienti !reddi. 1ia nei porcellini d%6ndia che nei ratti5 la percentuale di sopravviven&a risultava sempre aumentata gra&ie alla vitamina C. 6noltre5 per Euanto riguarda i porcellini d%6ndia5 il dottor 2ugal osserv; che il !abbisogno di vitamina C cresceva con l%abbassarsi della temperatura. 6l porcellino d%6ndia5 come l%uomo5 non sinteti&&a la vitamina C all%intemo del proprio organismo5 come accade invece nella maggior parte degli altri animali. ?ssa pu; dunEue diventare importante come la pelliccia per proteggere il loro corpo contro i rigori invernali. Re$i$ten!a a# *e#o

1ia nell%uomo che nelle scimmie la vitamina C5 a Euanto pare5 pu; contribuire a prevenire il congelamento5 oltre a mantenere alta la temperatura corporea. /n gruppo di scimmie a cui era stato somministrato acido ascorbico in dosi Euotidiane abbastan&a elevate per sei mesi5 !urono in grado di sopportare5 ri!erisce il dottor 2ugal5 un clima gelido con molte meno conseguen&e di un altro gruppo di scimmie la cui dose Euotidiana era di 69 mg. el corso di Euesto esperimento5 un gruppo di controllo di 11 scimmie venne tenuto costantemente a temperatura ambiente e nutrito con normale cibo per cani pi3 un supplemento orale di 69 mg di acido ascorbico ogni giorno per sei mesi. ) un altro gruppo di 6 scimmie venne somministrata una dieta identica e la stessa Euantit' di acido ascorbico5 ma gli animali !urono tenuti per sei mesi in un ambiente moderatamente !reddo 81# %C9. 6n!ine5 ( scimmie5 esposte alla stessa temperatura moderatamente !redda per sei mesi e nutrite come gli altri due gruppi5 ricevettero 32( mg di acido ascorbico al giorno. ) Euesto punto5 tutte le scimmie vennero esposte ad un !reddo intenso 8F2# %C9 per un periodo di due ore. =uali i risultati0 el primo gruppo5 la caduta della temperatura rettale !u di 3 VC 8Euesto gruppo non era stato esposto al !reddo in preceden&a9. )gli animali del secondo gruppo5 che era stato esposto precedentemente a 1# %C5 era cresciuta una pelliccia pi3 !olta di Euella delle scimmie del primo gruppo5 ma la caduta della temperatura rettale !u la stessa. 6l ter&o gruppo5 esposto precedentemente alla stessa temperatura !redda5 ma con somministra&ione Euotidiana di 32( mg di acido ascorbico5 ebbe una caduta di temperatura rettale di soli 251 %CD una di!!eren&a di , decimi. =uesto5 a!!erma il gruppo di ricerca5 . statisticamente molto signi!icativo. La vitamina C servC anche a proteggere le scimmie dal congelamento0 1C. 6l 3$Q delle scimmie tenute a 2( mg al giorno di acido ascorbico ebbero la coda congelataD ma solo il 356Q di Euelle che ne avevano ricevuto 32( mg al giorno so!!rirono dello stesso disturbo. 6n altre parole5 i casi di congelamento risultarono dieci volte pi3 numerosi negli animali meno !orniti di vitamina C. L%e!!etto termico della vitamina C .5 secondo un%altra Euipe di ricerca5 altrettanto positivo negli uomini che nelle scimmie. 6l gruppo5 guidato dal dottor S. <. Leblanc5 ha potuto dimostrare che !orti dosi 8$2( mg al giorno9 di vitamina C erano bene!iche nei climi !reddi (3anadian Journal of !iochemical Ph"siolog", 325 $#75 1,($9. 6l dottor Leblanc ri!erisce che la temperatura cutanea si mantenne meglio5 i disturbi ai piedi diminuirono notevolmente in con!ronto al gruppo a bassa percentuale di vitamina C 82( mg al giorno95 e vi !u anche un minore malessere. =uanta vitamina C si dovrebbe somministrare ai bambini per di!enderli dai geloni Euando vanno a scuola0 =uaranta volte la dose raccomandata dal Bood and utrition 7oard . ci; di cui abbisogna il bambino5 anche se non esposto al !reddo5 secondo Euanto a!!erma il dottor <anFLi 1. NeM dell%/niversitR o! -eLas di )ustin (Associated Press Dispatch, 17 ottobre 1,729. 6l dottor NeM ri!erC al congresso della ational )cademR o! 1cience che nutrendo giovani porcellini d%6ndia in buona salute con una dieta cui era stato aggiunto acido ascorbico a Euattro diversi livelli5 vi !urono nette di!!eren&e nell%indice di accrescimento5 nel periodo di ripresa postoperatorio e nella cicatri&&a&ione delle !erite. 6 giovani porcellini d%6ndia5 a!!erma il dottor NeM5 necessitano normalmente di circa ( mg al giorno per 1## g di peso corporeo. HCi; va molto oltre il !abbisogno per la preven&ione dello scorbuto... e... sotto stress il !abbisogno . addirittura pi3 elevatoI. Continua il dottor NeM: Hsulla base del peso corporeo5 ci; eEuivale al !abbisogno di 1.(## mg al giorno di acido ascorbico in un bambino di 3# Jg5 piuttosto che alla >2) di $# mgI. 1i ricordi che lo stress crea un maggior !abbisogno di vitamina C e che il !reddo . uno stress a carico dell%organismo. Burono necessari 32( mg al giorno di vitamina C per prevenire il congelamento della coda nelle scimmie dell%esperimento. 6 lettori !acciano Euindi i loro calcoli5 basandosi sul loro peso corporeo e le condi&ioni di stress in cui vivono. /na cosa . certa: la vitamina C in !orti dosi potr' aiutarvi a non tremare eccessivamente il prossimo inverno.

Capitolo 62 BIOFLAVONOIDI' LA VITAMINA 6INUTILE0 DI CUI ABBIAMO BISOGNO Fu nei lontani anni %3# che lo scien&iato ungherese )lbert 1&entF*RorgRi5 che si dedicava in Euel periodo ad isolare la vitamina C5 o acido ascorbico5 s%imbatt per caso nei bio!lavonoidi. Che cosa sono i bio!lavonoidi0 1ono sostan&e vivacemente colorate che appaiono nei !rutti insieme alla vitamina C. 1ono stati chiamati anche vitamina C25 vitamina P5 !lavoni5 !lavonoli5 !lavononi e cosC via. La vitamina P5 la cui struttura organica come vitamina . oggetto di discussione da parte di alcuni medici5 . una sostan&a contenuta nei cibi insieme alla vitamina C. Perci;5 Euando prendete vitamina C prodotta in laboratorio5 non ricevete5 naturalmente5 nessuna vitamina P. <a Euando invece mangiate cibi ricchi di vitamina C5 come per esempio agrumi o cavolini di 7ruLelles5 la vitamina P si accompagna alla prima. 6 ricercatori hanno scoperto che in molte situa&ioni in cui la vitamina C da sola non ha e!!etto5 la combina&ione delle due sostan&e opera meraviglie. 7iologicamente attive5 si trovano in abbondan&a in natura5 ma soprattutto nella polpa bianca degli agrumi. 6l dottor 1&entF*RorgRi osserv; durante i suoi primi esperimenti che i bio!lavonoidi 8da lui chiamati vitamina P9 hanno un%importante !un&ione nel ra!!or&are i vasi sanguigni pi3 sottili5 cio. i capillari. Per avere cristalli&&ato e isolato la vitamina C5 al dottor 1&entF*RorgRi !u assegnato5 nel 1,375 il

Premio obel per la medicina. egli anni seguenti5 sia la vitamina C che la vitamina P !igurarono in migliaia di studi condotti sull%uomo e sugli animali in tutto il mondo. 6 medici prescrissero i bio!lavonoidi 8di solito accompagnati con vitamina C9 per decine di disturbi che si pensava !ossero in rela&ione con una dis!un&ione dei capillari 8aborto abituale5 minaccia di aborto5 emorragie postFparto5 epistassi5 disturbi cutanei5 retinopatia diabetica5 gengiviti5 mestrua&ioni troppo abbondanti5 emorroidi5 ecc.9. 1ui giornali apparvero molti articoli che testimoniavano di successi clinici. Ci; nonostante5 gli scien&iati americani avan&arono dubbi sul !atto che i bio!lavonoidi si potessero classi!icare come vitamine. ?rano realmente necessari alla salute umana0 1i trattava5 cio.5 di una sostan&a normalmente implicata nel metabolismo umano0 @ppure possedevano semplicemente alcune propriet' !armacologiche utili0 6l nome stesso di bio!lavonoidi entr; nell%uso comune per la riluttan&a ad usare il termine "vitamina P". <a Euesta svaluta&ione di un%importante sostan&a nutritiva non !u che il principio: verso la !ine degli anni 1essanta5 la Bood and 2rug )dministration aveva deciso che non solo i bio!lavonoidi non erano una vitamina5 ma che non avevano addirittura alcun valore nutritivo. I ca+i##ari *li edemi5 accumuli di liEuido nei tessuti5 e le emorragie interne 8appre&&abili sotto !orma di macchie e chia&&e rosse5 se immediatamente sotto l%epidermide9 possono essere conseguen&e della !ragilit' dei capillari. La rottura dei capillari . caratteristica della malattia da caren&a di vitamina C5 lo scorbutoD ma la vitamina P che si trova in natura in stretta rela&ione con la vitamina C5 ha anch%essa un ruolo essen&iale. <a Eual . esattamente la !un&ione dei capillari0 on . eccessivo dire che l%intero sistema cardiovascolare 8cuore5 arterie e vene9 esiste solo allo scopo di servire i capillari: in!atti Euesti sottilissimi vasi sanguigni5 ampi solo Euel tanto che basta a lasciar passare cellule sanguigne %in !ila indiana%5 sono la scopo !inale del sistemi circolatorio. : Eui 8e soltanto Eui9 che le cellule ricevono dalla corrente sanguigna l%ossigeno5 le sostan&e nutritive5 gli ormoni5 gli anticorpi insomma tutto ci; che viene recapitato dalla corrente sanguigna. ?d . Eui inoltre che si raccolgono i ri!iuti. -utto il resto dei vasi circolatori 8le arterie che trasportano il sangue !resco ossigenato da cuore a tutte le parti del corpo e le vene che trasportano il sangue usato al cuore per riossigenarlo nei polmoni9 sono impermeabili. : soltanto a livello dei capillari 8la rete di vasi che congiunge le pi3 piccole arterie o arteriole5 alle pi3 piccole vene o venule9 che il liEuido proveniente dalla corrente sanguigna !iltra !uori da Euesto sistema5 altrimenti ermetico5 mescolandosi col liEuido che circonda costantemente tutte le cellule del corpo e poi viene riassorbito. Perch Euesto processo abbia luogo5 le pareti dei capillari devono essere permeabili. <a non troppo permeabili. 6 globuli e le proteine del sangue restano normalmente dentro i capillari: . la presen&a delle proteine nei capillari a !ornire la pressione osmotica che permette il ritorno del liEuido alla corrente sanguigna al termine del capillare che s%immette nella venula. Le proteine5 come si esprime il dottor >oger Sames nel suo libro /nderstanding #edicine 8Penguin 7ooJs5 7altimora5 1,7#95 "danno al sangue una pressione osmotica che agisce in modo da attirare i liEuidi nei capillari dall%esterno come una sorta di magnete". =uando i capillari sono troppi !ragili e si rompono5 oppure sono troppo permeabili5 il sangue stesso passa all%esterno nel !luido intercellulare. Le ecchimosi sono un segno concreto di rottura dei capillari vicino alla super!icie della pelle e un%epidermide che presenta !acilmente ecchimosi . un segnale che i capillari non sono solidi come dovrebbero. L%edema si !orma Euando la pressione osmotica non . su!!iciente a risucchiare il liEuido intercellulare accumulato5 per riversarlo nella corrente sanguigna5 e anche Euesta condi&ione pu; essere causata da capillari troppo permeabili: Euesti5 cio.5 permettono la

!uga delle proteine del sangue necessarie per mantenere internamente un%adeguata pressione osmotica. 6l liEuido si accumula intorno a una &ona in!etta o !erita perch5 durante l%a&ione di!ensiva5 i capillari adiacenti divengono estremamente permeabiliD le cellule che !ormano la parete del capillare si scostano lasciando degli spa&i tra l%una e l%altra e permettono cosC ai globuli bianchi di lasciare il sangue circolante e riversarsi nella &ona colpita per combattere l%invasione dei microrganismi. )nche le proteine del sangue si riversano nel liEuido intercellulare attraverso Euesti spa&i allargati e la pressione osmotica che normalmente richiama indietro il liEuido si perde temporaneamente. A--ondan!a di +ro"e nei ra++orti $cienti/ici 2opo Euesta breve descri&ione della !un&ione capillare5 risulta chiaro che Eualsiasi sostan&a nutritiva implicata in Euest%a&ione ha una !un&ione vitale sul piano della salute umana. =uando apprendiamo che la vitamina P contribuisce a diminuire la !ragilit' dei capillari e a prevenire una permeabilit' anormale5 possiamo riconoscere che Euesta . una caratteristica d%importan&a primaria per il benessere di ciascuna cellula dell%organismo. Le cellule5 in!atti5 dipendono totalmente dalla capacit' dei capillari di apportare loro tutto il necessario e di portare via tutti i ri!iuti che le avvelenerebbero. La letteratura che descrive i meriti dei bio!lavonoidi nel trattamento dei disturbi originati da dis!un&ioni dei capillari . abbondante e convincente. Per!ino il conservatore #edical Ietters 8, !ebbraio 1,6+95 che aveva approvato l%a&ione della B2) nel bandire come ine!!icaci i trattamenti a base di bio!lavonoidi5 ha dovuto convenire che i numerosi studi in base ai Euali risultava l%e!!icacia delle terapie a base di bio!lavonoidi erano stati !atti da ricercatori competenti5 i cui "studi sono pi3 o meno della stessa Eualit' di molti altri ora men&ionati". =uesta pubblica&ione continua citando articoli apparsi in una me&&a do&&ina di Euotati periodici dal 1,(( al 1,635 inclusa Euesta a!!erma&ione tratta dagli Annals of the $e+ ,or- Academ" of %ciences' "tutto sommato5 non resta Euasi alcun dubbio che i bio!lavonoidi siano non solo utili agenti terapeutici in condi&ioni di !ragilit' capillare5 ma abbiamo anche le pi3 diverse a&ioni sull%organismo animale". La !rutta e la verdura !resche in genere !orniscono sia la vitamina C che i bio!lavonoidi 8vitamina P9 e gli agrumi ne sono particolarmente ricchi. =uando mangiamo un%arancia o un pompelmo5 o tagliamo a spicchi un limone per condire o aromati&&are un alimento o una bevanda5 non dobbiamo gettarne la polpa e specialmente il piccolo torsolo bianco che attraversa il centro di Euesti !rutti: getteremmo via un tesoro di bio!lavonoidiG *li agrumi possiedono una mescolan&a di !lavonoidi5 e un buon prodotto commerciale di bio!lavonoidi tratti dal limone 8l%agrume da cui si estrae generalmente la vitamina P9 contiene l%intero complesso di bio!lavonoidi e non una ristretta scelta di Eueste sostan&e. @ggi i bio!lavonoidi non si vendono separatamente5 bensC in combina&ione con la vitamina C. I -io/#a"onoidi e i +ro-#emi me$tr&a#i 6 bio!lavonoidi sono di particolare importan&a per le donne che so!!rono di Eualcuno dei numerosi disturbi generalmente riassunti nella de!ini&ione "problemi !emminili"D ma anche gli uomini5 oltre alle donne5 sono probabili candidati ai sorprendenti bene!ici dei bio!lavonoidi. /na serie di rapporti proviene da 1trasburgo5 in Brancia5 dove il dottor -. <uller e i suoi colleghi presso gli Pospices Civils hanno annunciato i risultati di un esperimento in cui il !lavone 8un altro nome per indicare i bio!lavonoidi9 . stato usato in composto su un largo numero di donne ricoverate presso Euell%ospedale per disturbi ginecologici (Famil" Practice $e+s, (9 mar&o 1,7$9. 6l gruppo di medici !rancesi a!!erma che la scoperta pi3 interessante . stata che "i composti a base di

!lavone sono sostituti e!!icacissimi della terapia ormonica nei casi di emorragia uterina !un&ionale". 6n 1+ donne su 2#5 sotto cura per mestrua&ioni dolorose o irregolari 8non causate da mal!orma&ioni anatomiche95 i risultati vennero classi!icati da "buoni" a "eccellenti". 6l miglioramento era stato progressivo5 raggiungendo il massimo al ter&o ciclo mestruale. ?rano stati notati pochi e!!etti collaterali. 6noltre5 secondo gli sperimentatori5 Euesti stessi composti a base di !lavone o bio!lavonoidi sono utili anche per impedire l%emorragia che spesso segue l%inser&ione di un contraccettivo meccanico. 1u $# donne che avevano preso dei bio!lavonoidi dopo l%inser&ione di una spirale5 soltanto una non present; un !lusso mestruale normale al ter&o ciclo. Che cosa permette ai bio!lavonoidi di esercitare Euest%a&ione protettiva contro la dismenorrea0 6l rapporto pubblicato di Euesta ricerca a!!erma che i composti a base di !lavone "hanno dimostrato di poter migliorare il tono venoso e aumentare la resisten&a parietale dei capillari". 6n altre parole5 Euando si aggiungono alla dieta abbondanti dosi di bio!lavonoidi5 si osserva una netta diminu&ione dei problemi di pressione e di perdite nel vasto sistema di pompaggio interno che distribuisce e restituisce il sangue al cuore. 1e i bio!lavonoidi sono tanto bene!ici per le vene e i capillari5 possiamo aspettarci che esistano anche altri modi di utili&&arli5 nella pratica medica5 oltre che nei casi di perdite sanguigne uterine irregolari. 6n!atti5 il dottor <uller e i suoi colleghi hanno lavorato proprio in Euesto senso. Mi*#ioramento ne##e "ene "arico$e ed emorroidi =uando i bio!lavonoidi vennero somministrati a 6# donne che lamentavano vene varicose5 il dolore5 il disagio e il gon!iore alle gambe risultarono notevolmente alleviati. Le emorroidi5 altro comune disturbo della gravidan&a5 poterono anch%esse guarire5 secondo Euanto ri!eriscono i medici5 con la somministra&ione di bio!lavonoidi. Le donne che ottennero il massimo bene!icio !urono Euelle i cui problemi erano relativamente lievi. )ltre donne invece5 pluripare e con disturbi pi3 seri alle gambe5 ottennero un bene!icio minore. -uttavia5 anche in Euesto secondo gruppo5 i due ter&i abbondanti delle donne ottennero un sollievo per Euanto riguardava pulsa&ioni o gon!iori dolorosi. Le gestanti che so!!rivano soprattutto di disturbi alle gambe5 alcune con vene varicose5 non presentarono miglioramenti tali da potersi misurare !isicamente nell%aspetto delle loro vene. Ci; nonostante5 la maggior parte di Eueste donne "ri!erirono di aver sperimentato una pronta spari&ione del dolore e delle sensa&ioni di gon!iore" dopo aver preso dei bio!lavonoidi. 6l !atto che i bio!lavonoidi possano essere di grande aiuto in caso di emorroidi e vene varicose 8non necessariamente concomitanti con la gravidan&a9 era stato dimostrato precedentemente dal dottor 7ernard ). 2. Kissmer del <edical Policlinic dell%/niversit' di *inevra (3urrent .herapeutic *esearch, agosto 1,639. 11 dottor Kissmer ri!erC di aver guarito molti pa&ienti che so!!rivano di diversi tipi di emorroidi con un composto a base di bio!lavonoidi. ella maggioran&a dei casi5 egli a!!erm;5 il dolore e le emorragie erano cessati da due a cinEue giorni dopo l%ini&io della cura. ?gli a!!erm; inoltre che le vene varicose miglioravano spesso in maniera sorprendente durante il trattamento con il composto a base di bio!lavonoidi. A-orti e"itati con i -io/#a"onoidi La !ragilit' e la mancan&a di tono delle vene e dei capillari possono essere causa per la donna di dolore e preoccupa&ione5 ma per il !eto possono dimostrarsi !atali: egli dipende in!atti dall%integrit' dei piccoli

vasi sanguigni di sua madre per poter continuare a crescere. el 1,((5 ad )tlanta5 in *eorgia5 un medico scoprC che le donne che presentavano una storia clinica di aborti abituali eviden&iavano spesso grandi chia&&e sulla pelle in seguito alle minime contusioni. Ci; indusse il dottor >obert 7. *reenblatt5 del <edical College o! *eorgia5 ad anali&&are le cause della loro !ragilit' capillare. ) un congresso sui bio!lavonoidi e i capillari5 patrocinato dalla eM NorJ )cademR o! 1cience5 tenuto l%11 !ebbraio 1,6(5 il dottor *reenblatt ri!erC che Hsi erano ottenuti risultati positivi nelle prove di !ragilit' capillare per oltre l%+#Q dei casi5 un%inciden&a molto superiore a Euella riscontrata in un gruppo di controlloI. Continuando a lavorare in base all%allora nuova teoria che i bio!lavonoidi potevano ridurre la !ragilit' dei capillari5 il dottor *reenblatt li somministr; insieme alla vitamina C 8le due sostan&e si trovano Euasi sempre insieme in natura9 a un gruppo di 21 gestanti. 11 pa&ienti su 13 che avevano avuto due aborti spontanei partorirono bambini vivi dopo il trattamento dietetico. Le statistiche disponibili5 disse il dottor *reenblatt5 indicavano che il numero di bambini vivi che si poteva prevedere in Euesto gruppo sarebbe stato appena +. 6n un gruppo di 7 pa&ienti che avevano avuto dai tre agli otto aborti successivi5 $ donne partorirono bambini vivi5 mentre5 secondo le statistiche5 un solo bambino avrebbe avuto probabilit' di vivere. Ci si aspetterebbe che Euesto esperimento avesse segnato una data nella storia della medicina5 ma non !u cosC perch non era stato %controllato%. 8Ci; avrebbe signi!icato somministrare bio!lavonoidi a un solo gruppo di donne5 mentre a un altro gruppo sarebbe stato somministrato Eualcos%altro5 o niente5 per dimostrare la di!!eren&a di rea&ione.9 6noltre5 il dottor *reenblatt5 ansioso di prendere ogni possibile precau&ione5 aveva somministrato a tutte le donne vitamine5 sali minerali e ormoni e prescritto il riposo a letto nel Euadro generale delle cure preventive. Perci; . impossibile dire esattamente Euanto dell%inatteso successo !osse dovuto ai bio!lavonoidi. <a il dottor *reenblatt suggerC che5 come minimo5 appare veramente consigliabile somministrare bio!lavonoidi a tutte le donne che presentino una storia di aborti abituali e nelle Euali si noti inoltre una !ragilit' capillare. ?gli aggiunse che5 EualunEue sia il signi!icato statistico5 l%uso dei bio!lavonoidi nella pratica medica produceva un considerevole miglioramento della percentuale di nati vivi da madri con aborti abituali. 1econdo un articolo pubblicato su %cience $e+ Ietter ((> gennaio (;9;=, il dottor -homas ? 2oMd5 medico sportivo dei Philadelphia ?agles5 ri!erC una personale esperien&a di somministra&ione di bio!lavonoidi a pro!essionisti di !ootball americano. el corso di un congresso sullo stress e la circola&ione sanguigna tenutosi a 2etroit5 ri!erC che di solito il $#Q circa dei giocatori presentano grandi ecchimosi dopo una partita5 mentre solo un 9M ne . esente. 2opo una cura di tre capsule di bio!lavonoidi al giorno5 soltanto il :M dei giocatori presentava vaste ecchimosi dopo la partita. 2a un punto di vista !isiologico ci; . spiegabilissimo5 dal momento che le ecchimosi non sono altro che una massa di capillari rotti o danneggiati. Un /attore nat&ra#e antitrom-otico L%opera del dottor >. C. >obbins5 dell%/niversit' della Blorida5 ha esteso grandemente le !rontiere delle nostre conoscen&e in !atto di bio!lavonoidi e ha indicato la via per scoprire altri bene!ici aspetti ancora ignoti e !orse pi3 importanti. 6l punto essen&iale delle scoperte del dottor >obbins . che i bio!lavonoidi5 particolarmente alcuni contenuti negli agrumi5 sono agenti naturali e!!icacissimi contro la trombosi. Ci; . risultato da esperimenti in provetta5 sugli animali e sul sangue umano. =ueste nuove scoperte non ci !aranno tuttavia considerare i bio!lavonoidi come il primo !attore naturale contro la trombosi: un altro agente simile . l%eparina5 !abbricata e secreta dal !egato5 che viene spesso inoculata a Euei pa&ienti che corrono !orti rischi di trombosi 8un coagulo sanguigno patologico che pu;

!ormarsi nelle vene della gamba5 distaccarsene e salire a bloccare Eualche grande vaso sanguigno9. La trombosi pu; causare danni gravissimi ai polmoni e al cuore5 causando troppo spesso una rapida morte del tessuto cardiaco5 privato del suo ri!ornimento di sangue !resco ossigenato. 6n un suo articolo sulla rivista medica Atherosclerosis ((@, (;>:, >:-@6=, il dottor >obbins descrive un esperimento mediante il Euale aveva saggiato la poten&a antitrombogenica dell%eparina in con!ronto con la nobiletina5 uno dei bio!lavonoidi pi3 attivi !isiologicamente. aturalmente5 egli non aveva deciso di condurre Euesto complicato test unicamente sulla scorta di una semplice impressione: durante tutti i sei o sette anni precedenti5 egli spiega5 ricerche poco note ma a!!ascinanti avevano dimostrato che i !lavonoidi "possiedono e!!etti antiadesivi sulle cellule del sangue". Con ci; egli intende dire che Eueste sostan&e tendono ad impedire alle cellule sanguigne5 e in misura minore alle piastrine del sangue5 di agglomerarsi in coaguli che possono inter!erire pericolosamente con il normale !lusso della circola&ione sanguigna. ?gli spiega ulteriormente che "i !lavonoidi cosC come l%esperidina e la rutina" prolungano la durata della vita in ratti sottoposti a diete calcolate per produrre la trombosi. 1u Euesta base5 egli si era accinto ad osservare gli e!!etti della nobiletina 8composto bio!lavonoide9 su ratti di laboratorio ai Euali era stato inoculato adenosindi!os!ato 8)2P95 una sostan&a chimica nota per la propriet' di provocare coaguli del sangue5 trombosi di!!usa dei polmoni e morte negli animali. Contemporaneamente5 a un altro gruppo di animali che aveva ricevuto l%)2P venne somministrata anche eparina5 cosC che l%e!!etto protettivo di Euest%ultima potesse venir messo a con!ronto con Euello della sostan&a bio!lavonoide5 la nobiletina. Le analisi dimostrarono che la nobiletina era e!!ettivamente molto pi3 e!!icace dell%eparina nel prevenire la morte per trombosi. 6n un primo gruppo di 11 animali trattati con l%)2P5 sopravvissero tutti Euelli che avevano ricevuto anche il complesso bio!lavonoide5 mentre nel gruppo trattato con eparina5 ne morirono Euattro. el secondo gruppo5 a cui era stato somministrato una dose maggiore di )2P5 sopravvissero ancora tutti Euelli che avevano ricevuto il complesso bio!lavonoide e ancora ne morirono Euattro nel gruppo trattato con eparina. =uando si aument; drasticamente la dose di )2P5 6 degli 61 animali del gruppo dei bio!lavonoidi morirono5 ma ne vissero soltanto 3 su 11 nel gruppo dell%eparina. el corso di un%altra serie di esperimenti5 il dottor >obbins misur; il tempo di coagula&ione del sangue degli animali per appurare Euali e!!etti avesse la nobiletina. ?gli not; che non aveva Euasi alcun e!!etto5 il che . considerato un !attore di sicure&&a5 perch Eualsiasi sostan&a elevi notevolmente i tempi di coagula&ione del sangue rappresenta una minaccia di eccessive perdite. -uttavia5 egli mette in guardia sul !atto che i bio!lavonoidi "vanno considerati con molta cautela come unico trattamento contro la trombosi". La trombosi provocata dall%)2P5 egli avverte5 non . necessariamente della stessa specie di Euella che molto spesso insorge nelle arterie umane. 2i solito5 la trombosi implica un eccesso di Euella sostan&a nota sotto il nome di !ibrina5 che sembra agire come una rete nella corrente sanguigna5 catturando varie particelle e !acendole agglomerare in un coagulo. ?5 mentre l%eparina combatte e!!icacemente la !ibrina5 Euesto non . il caso dei bio!lavonoidi. Non $ono #a $o#a ri$+o$ta8 ma $ono &ti#i 6l dottor >obbins pensa nondimeno che5 gra&ie alle provate Eualit' antiadesive dei bio!lavonoidi5 la loro presen&a nella corrente sanguigna potesse servire a rallentare considerevolmente la crescita di un coagulo patologico e nota che l%eparina e la nobiletina sono compatibili nell%uso. ?gli dice poi che "i composti antiadesivi non sono indicati soltanto nel caso di minaccia di trombosi e di embolie dei grandi vasi sanguigni5 ma possono anche riuscire utili in malattie e traumi nei Euali un%aggrega&ione di cellule sanguigne inter!erisce con la microcircola&ione". ?gli aggiunge che un altro vantaggio dei bio!lavonoidi . il !atto che sono innocui e non inter!eriscono con la capacit' di coagula&ione del

sangue5 Euando . opportuna per la rimargina&ione di una !erita. 6l dottor >obbins ha anche pubblicato un altro studio sui bio!lavonoidi 86nternational Journal of 2itamin and $utrition *esearch, &:, (;>:, &;&-97:=, nel Euale descrive dettagliatamente la capacit' di vari composti bio!lavonoidi di ridurre la coagula&ione anormale del sangue. ?gli conclude: "vi sono prove a !avore di un ruolo dietetico dei !lavonoidi: si osserva in!atti una generali&&ata scarsit' di aggrega&ione delle cellule sanguigne in soggetti sani5 dovuta ai !lavonoidi che sono normali componenti di certi cibi". 6noltre: "l%importan&a dell%aggrega&ione delle cellule sanguigne consiste nel !atto che essa inter!erisce nella microcircola&ione5 causando una Euantit' di e!!etti negativi5 e !avorisce la trombosi e le embolie dei grandi vasi". Pi3 avanti5 nello stesso articolo5 discutendo l%e!!etto protettivo della nobiletina contro la trombosi indotta sperimentalmente5 il dottor >obbins suggerisce che "Euesta 8l%inibi&ione della trombosi9 pu; essere un%osserva&ione rilevante5 tenuto conto della !orte inciden&a delle malattie cardiovascolari nei Paesi occidentali5 che terminano con episodi di trombosi". 6l lavoro svolto dal dottor >obbins indica che i bio!lavonoidi oltre ad alleviare il disagio delle vene varicose5 riducono o addirittura eliminano il rischio di una trombosi che potrebbe insorgere in Eueste vene in!iammate. 2imostra anche che i bio!lavonoidi5 pur restituendo5 a Euanto pare5 la normale resisten&a alle pareti dei capillari5 non lo !anno a rischio di un "ispessimento" del sangue. 6n e!!etti5 dal momento che agiscono prevenendo anormali coaguli del sangue5 . giusto dire che i bio!lavonoidi agiscono come normali&&atori del !lusso sanguigno nei capillari e nelle vene. ? ci;5 naturalmente5 . in contrasto con l%e!!etto dei medicinali5 i Euali hanno soltanto un e!!etto unidimensionale e rappresentano Euindi sempre un rischio. I -io/#a"onoidi de*#i a*r&mi $ono i +i; +otenti : degno di nota il !atto che il dottor >obbins5 dopo aver sperimentato un buon numero di composti bio!lavonoidi5 abbia osservato che la maggiore attivit' biologica . svolta apparentemente da certi componenti della scor&a e delle parti polpose degli agrumi. -ra i pi3 attivi egli cita la tangeretina5 la nobiletina e la sinensetina. )rance e limoni sono !onti eccellenti di Euesti bio!lavonoidiD mangiate perci; Euanta pi3 polpa bianca potete. 6l succo di mandarino . particolarmente ricco di tangeretina e nobiletina: perci;5 bench il mandarino non possieda polpa bianca mangiabile5 ha un succo ricchissimo di bio!lavonoidi. 6l succo d%arancia che comperate surgelato o in barattolo . una !onte relativamente povera di bio!lavonoidi5 per la semplice ragione che i bio!lavonoidi danno al succo un gusto un po% stantio5 cosC che la por&ione di polpa stri&&ata . accuratamente ridotta dai manipolatori. Bortunatamente5 i bio!lavonoidi degli agrumi sono disponibili in !orma concentrata e molto pi3 %!orti% di come potremmo averli mangiando interi !rutti. La !acile disponibilit' di Eueste sostan&e si deve al !atto che Euando si stri&&ano le arance per trarne il succo5 si scarta un%enorme Euantit' di polpa5 che pu; venire lavorata molto economicamente per estrarne i bio!lavonoidi. La maggioran&a dei ricercatori che hanno studiato i bio!lavonoidi sono d%accordo nell%a!!ermare che i massimi e!!etti si hanno in combina&ione con la vitamina C. Ci; . logico5 perch in natura5 bio!lavonoidi e vitamina C si trovano Euasi invariabilmente abbinati: le arance rappresentano un esempio classico. Come ha indicato il dottor Linus Pauling5 . certo che i nostri progenitori mangiavano una Euantit' molto maggiore5 rispetto a noi5 di !rutti e bacche5 ricchi sia di vitamina C che di bio!lavonoidi.

LA VITAMINA D Capitolo 63 LA VITAMINA D' LA VITAMINA DEL SOLE La vitamina 2 non . soltanto una sostan&a nutritiva singola: . una !amiglia di steroli in rapporto chimico5 alcuni dei Euali devono esser prodotti sinteticamente5 mentre altri si trovano sotto !orma di provitamine sia nelle piante che negli animali. La vitamina 2 . conosciuta soprattutto per il suo ruolo nel mantenimento della salute e nello sviluppo delle ossa5 ma . anche d%importan&a vitale per le !un&ioni metaboliche che riguardano direttamente il cuore5 il sistema nervoso e gli occhi. 1e la necessit' della vitamina 2 . cosa ovvia5 non . sempre !acile5 tuttavia5 ottenere abbondanti e sicure Euantit'. ?ssa viene comunemente de!inita la "vitamina del sole"5 perch la vitamina 2 naturale 8nota anche come 239 si !orma Euando i raggi ultravioletti del sole che colpiscono l%epidermide tras!ormano una !orma di colesterolo precursore della vitamina 2 nella pelle in colecalci!erolo 82395 la stessa sostan&a che riceviamo come vitamina 2 naturale dagli oli di !egato di pesce. 6 laboratori chimici sono riusciti a sinteti&&are la 235 cosC come numerosi altri membri del gruppo vitaminico 25 incluse le vitamine 225 2$5 23 e 28. La migliore sorgente supplementare di vitamina 2 . il prodotto naturale che si estrae dall%olio di !egato di pesce. 6 pesci riescono a !abbricare Euesta sostan&a sen&a il bene!icio dei raggi ultravioletti e ad immaga&&inarla nel !egato in relativa abbondan&a. 6l !atto importante . che5 a di!!eren&a delle !orme sinteti&&ate arti!icialmente di vitamina 25 la vitamina 23 del !egato di pesce . l%identica sostan&a che viene !abbricata nel nostro organismo. *ra&ie a Euesta compatibilit'5 . improbabile che si abbiano gli e!!etti tossici che possono risultate da !orti dosi di vitamina di sintesi. /na pioggia di casi di ipervitaminosi da vitamina 2 negli 1tati /niti e in *ran 7retagna durante gli anni '&7 . stata messa in diretto rapporto con l%introdu&ione e la di!!usione della vitamina 2 sintetica:

"negli anni dal (;&6 al (;96 - ri!erisce la dottoressa 2aphne ). >oe sul $e+ ,or- Journal of #edicine ((7 aprile 1,669 F Euando il calci!erolo 8229 era stato introdotto da poco per il trattamento del lupus vulgaris 8una malattia della pelle9 e per malattie benigne Euali i geloni e la psoriasi5 non !urono in!reEuenti i sintomi di overdose di vitamina 2". La vitamina 25 come la vitamina )5 . liposolubile e a di!!eren&a delle vitamine idrosolubili5 la cui ecceden&a pu; venire !acilmente eliminata dall%organismo5 si accumula nel !egato. Poich la vitamina 2 svolge una !un&ione regolatrice !ondamentale nel metabolismo del calcio5 un eccesso di Euesta importante sostan&a nutritiva pu; causare seri inconvenienti. La vitamina 2 . necessaria per l%assorbimento del calcio attraverso le pareti intestinali5 !acendone aumentare il livello nel siero ematico5 ed . par&ialmente responsabile del calcio che si deposita nelle ossa. -eoricamente5 un eccessivo accumulo di vitamina 2 potrebbe provocare un eccesso di calci!ica&ione delle ossa5 un indurimento delle arterie e5 probabilmente5 un ritardo mentale nei bambini. <a la vitamina 2 . responsabile dell%ipercalcemia in!antile0 La B2) ne sembra convinta: "l%ingestione Euotidiana di dosi tra 1.### e 6.777 /C da parte dei bambini5 ha provocato ipervitaminosi 25 di solito mani!estantesi come sindrome di ipercalcemia in!antile" (Federal *egister, 1$ dicembre (;>6, p. 6<<(;=. La preoccupa&ione della B2) riguardo all%ipercalcemia ebbe le sue radici vent%anni !a nel >egno /nito. Le autorit' sanitarie5 preoccupate del crescente numero di bambini vittime del rachitismo e ingannate dalla !acilit' della cura5 cominciarono ad arricchire latte in polvere5 cereali per bambini e altri alimenti con vitamina 2 sintetica. 1i calcola che il bambino inglese medio abbia consumato5 in seguito a tale ini&iativa5 circa 6.777 /6 di vitamina 2 al giorno. <a Euando cominci; a decrescere il numero dei casi di rachitismo5 cominci; anche ad apparire con insolita !reEuen&a l%ipercalcemia. CosC5 nel (;9>, venne ridotto il contenuto di vitamina 2 in vari alimenti e supplementi dietetici per lattanti. 7en presto il numero dei casi di ipercalcemia cominci; a decrescere. : stato dunEue dimostrato che la vitamina 2 causava l%ipercalcemia dei lattanti. <a la B2) trascura un !atto importantissimo: il dottor @gden Sohnson5 della B2)5 in un%intervista del (< !ebbraio (;>:, ha a!!ermato che in ciascuna delle rela&ioni utili&&ate dalla B2) per documentare gli e!!etti nocivi della vitamina 25 si trattava soltanto della vitamina 225 cio. della !orma sintetica. ? anche l%esperien&a britannica era basata unicamente sulla vitamina 2 sintetica. <a c%. una notevole di!!eren&a tra vitamine naturali e vitamine sintetiche. La dottoressa 6sobel Sennings5 dell%/niversit' di Cambridge5 in 6nghilterra5 ha scritto un libro5 2itamins in Fndocrine #etaBolism 8Charles C. -homas5 1pring!ield5 6llinois5 (;>7=, nel Euale si esaminano ampiamente le sottili ma !ondamentali di!!eren&e tra le due sostan&e. La dottoressa Sennings a!!erma: "in molti casi sono disponibili vitamine sintetiche identiche alla sostan&a che si trova in natura o solo strettamente a!!ini ad essa. Le strette a!!init'5 bench utili sotto molti aspetti5 pongono molti problemi in Euanto possono avere solo una !ra&ione5 grande o piccola che sia5 dell%attivit' biologica del prodotto naturale. ?sse possono sostituirsi in molte !un&ioni del loro corrispettivo naturale5 ma non in tutte5 cosC che di capitale importan4a usare un'estrema cautela nel loro uso?. ? la di!!eren&a tra la vitamina 22 8sintetica9 e la vitamina 2 naturale0 1econdo la dottoressa Sennings5 "la 22 . strutturalmente diversa dalla 235 avendo una catena laterale insatura. : preparata mediante irradia&ione di ergosterolo5 uno sterolo vegetale presente nella segale cornuta e nei lieviti. La 22 varia Euanto alle sue Eualit' antirachitiche in varie specie animali ed . in certa misura pi3 tossica della vitamina animale che si trova in natura". Da do"e rica"iamo #a "itamina D4

La vitamina 2 non esiste in grandi Euantit' in natura5 n si trova in molti alimenti. =uelli che la contengono sicuramente sono gli oli di alcuni pesci5 pi3 particolarmente il merlu&&o e la passera di mare. 6l tuorlo d%uovo ne contiene un po% e il latte viene %arricchito% di vitamina 2 mediante irradia&ione con raggi ultravioletti. ) causa della scarsit' della vitamina 2 naturale negli alimenti5 l%uomo ha bisogno di trarla dalla sua !onte principale: il sole. 1e non pu; !arlo5 il suo organismo ne risentir'. Poich il sole . la sorgente di vita della terra5 . anche la sorgente di vitamina 2 di cui abbisogniamo. =uando i raggi ultravioletti della luce solare colpiscono l%epidermide5 provocano la rea&ione che dalla provitamina 7Fdeidrocolestetolo 8un tipo di colesterolo9 porta alla sintesi di vitamina 2 sotto la pelle5 soddis!acendo !acilmente il !abbisogno di vitamina 2. La pelle ha una notevole capacit' di produrre vitamina 2. 6n una rela&ione pubblicata sul <edical Sournal o! )ustralia 82$ agosto 1,6+95 si calcola che un centimetro Euadrato di pelle umana pu; sinteti&&are 1+ /6 di vitamina 2 in tre ore. La Euantit' di vitamina sinteti&&ata dipende dalla Euantit' di luce solare che penetra lo strato corneo esterno della pelle. La vitamina 2 . prodotta sotto la pelle o ingerita con i cibi. 2opo che il corpo l%ha ricevuta5 la maggior parte della vitamina 2 viene trasportata nel !egato e ivi immaga&&inata. ")ltri depositi si trovano nella pelle5 nel cervello5 nella mil&a e nelle ossa. L%organismo pu; immaga&&inare notevoli riserve di vitamina 25 esattamente come di altre vitamine liposolubili. ) Eueste riserve si deve probabilmente l%in!reEuen&a di caren&e vitaminiche 2 negli adultiD la caren&a pi3 comune si riscontra nel lattante in !ase di rapido accrescimento5 il Euale non ha molte possibilit' di accumulare riserve corporee su!!icienti"5 si legge in -he Pein& PandbooJ o! utrition 8<ac*raMFPill 7ooJ CompanR5 eM NorJ5 1,6(9. =uesta5 naturalmente5 . l%opinione ortodossa5 che non . sen&a !ondamento bench trascuri la portata numerica dei casi di rachitismo5 di osteomalacia e di osteoporosi. Per!ino tra coloro che evidentemente non so!!rono di una cosC marcata de!icien&a di vitamina 25 la mancan&a della vitamina stessa richiede normalmente il suo tributo annuo di so!!eren&a con l%avvicinarsi dell%inverno. L0in%&inamento rende #0in"erno ancora +i; d&ro /na delle ragioni importanti per cui i cieli invernali non possono elargirci la vitamina solare nei Euantitativi di cui abbisogniamo . la sempre maggiore Euantit' di sostan&e inEuinanti che l%uomo moderno ha aggiunto all%atmos!era. Le particelle di !uliggine e di altri materiali sono molto e!!icaci nel !iltrare i vitali raggi ultravioletti del sole: concretamente5 la prima di!!usa epidemia di rachitismo si veri!ic; in ?uropa nel Z466 secolo5 Euando l%aria venne inEuinata da una cappa di !umo5 per l%uso crescente di carbone dolce. -recento anni pi3 tardi5 la gente che vive in aree urbane industriali&&ate soccombe ancora a Euella che il pro!essor K. BarnsMorth Loomis della 7randeis /niversitR ha de!inito la "pi3 antica malattia da inEuinamento atmos!erico". 6l numero di an&iani morti in seguito a !ratture ossee per cadute durante un periodo di :9 anni risult; essere in stretto rapporto con la Euantit' di !umo di carbone presente nell%atmos!era5 come rivela un articolo del dottor -. P. ?ddR della London 1chool o! PRgiene and -ropical <edicine ($ature, (: settembre (;>&=. La causa sospetta di tali incidenti . la !ragilit' ossea causata da mancan&a di luce solare. "=uando l%inEuinamento atmos!erico raggiunse il suo massimo livello nel (;:>-:;, dice il dottor ?ddR5 !u calcolato che a Leicester 8a 9:' di latitudine nord9 almeno un :7M in pi3 di luce solare ultravioletta avrebbe raggiunto il centro della citt' in inverno se tutto il !umo presente nell%atmos!era !osse stato eliminatoD in Eualche momento5 Euesta perdita ammont; al 97M e pi3". ?gli conclude: "il !ortissimo aumento della percentuale di !ratture !emorali negli an&iani in 6nghilterra pu; attribuirsi a un%assoluta o relativa caren&a di vitamina 2". 4i sono tutti i motivi per aspettarci che la Eualit' dell%atmos!era sulle nostre citt' e per!ino gran parte

delle &one rurali andr' peggiorando in misura notevole5 impedendo il passaggio di una Euantit' ancora maggiore di raggi ultravioletti. 1econdo un articolo comparso in %cience $e+s ((> giugno (;>6=, eEuipaggi e passeggeri di aerei notano una cappa sempre crescente di aria sporca e torbida che si stende da un ori&&onte all%altro su gran parte degli 1tati /niti. *li u!!ici meteorologici hanno reso noto che le circostan&e di scarsa visibilit' 8sei miglia o anche meno9 si veri!icano il 9&M pi3 spesso di Euanto non si veri!icassero soltanto tre anni prima (Fnvironment, aprile (;>6=. <a anche se l%inEuinamento atmos!erico si potesse eliminare domani stesso5 rendendo improvvisamente cristallini i nostri cieli5 l%inverno opererebbe ancora distru&ioni nelle nostre ossa. 2a novembre a mar&o il sole si al&a cosC tardi e tramonta cosC presto che Euelli di noi che lavorano in u!!ici o !abbriche spesso vanno da un !ine settimana all%altro sen&a aver trascorso neppure una !ra&ione di tempo alla viva luce del sole. ? Euelle poche ore che cerchiamo di passare all%aperto sono praticamente inutili per immaga&&inare vitamina 25 imbacuccati come siamo in cappotti5 sciarpe e guanti. La #&ce $o#are' "ita#e8 ma ina//erra-i#e Per gli individui costretti a stare al chiuso o con!inati a letto5 la situa&ione . ancora pi3 grave5 come dimostra uno studio condotto dal dottor >obert <. eer della Parvard 1chool o! <edicine. 6l dottor eer tenne sotto osserva&ione :: membri di case di riposo militari5 dai 96 ai ;: anni5 per un periodo di Euattro settimane durante due inverni consecutivi. -utti erano in stato di salute abbastan&a buono all%ini&io dell%esperimento5 ma vennero pregati di rimanere al chiuso e di non avvicinarsi alle !inestre. /n primo gruppo !u esposto alla luce ultravioletta di tubi !luorescenti che riproducevano l%intero spettro della luce solare naturale. 6l secondo gruppo venne esposto a un%illumina&ione !luorescente normale. Lassorbimento intestinale di calcio 8ra!!or&atore delle ossa9 aument; nel primo gruppo dal :@M al &(M nel primo anno e dal &(M al &>M nel secondo. L%assorbimento del calcio decrebbe invece nel gruppo privato della luce ultravioletta dal :;M al :7M il primo anno e dal &:M al :6M l%anno successivo. 6l dottor eer concluse che il !abbisogno di vitamina 2 negli adulti dovrebbe venire riesaminato alla luce delle prove che molte persone altrimenti sane so!!rono5 a Euanto risulta5 di de!icit vitaminico durante l%inverno (#edical 1orld $e+s, @ gennaio 1,719. Pi3 a nord si vive5 pi3 . di!!icile ottenere vitamina 2 dal sole. )l di sopra dei $#% di latitudine nord5 il sole non si al&a mai oltre i 2#% al di sopra dell%ori&&onte5 lasciando molte strade cittadine nell%ombra dall%alba al tramonto. La luce solare non vi penetra mai. <olte grandi citt' del ordamerica5 per esempio5 si trovano a nord di Euesta linea5 come Biladel!ia 8che vi sta a cavallo95 eM NorJ5 Cleveland5 Chicago5 Pittsburgh e 1eattle. 1arebbe gi' molto poter andare una settimana ai Caraibi in !ebbraio5 Euando il !reddo invernale e i vaghi doloretti o le tra!itture delle ossa prive di vitamina 2 sono al massimo. L' si assorbirebbe abbastan&a sole da ricaricare le batterie di vitamina 25 !orse Euanto basterebbe a !arcela per il resto dell%inverno. <a se le isole non si trovano sul vostro itinerario5 potete sempre star certi di riuscire ad ottenere tutta la vitamina 2 di cui abbisognano le vostre ossa per i lunghi mesi invernali5 ricorrendo ai supplementi di vitamina 2 derivati dall%olio di !egato di pesce. Capitolo 6$ ALCUNE CONSEGUEN1E DI UNA GRAVE CAREN1A DI VITAMINA D 7ench si conosca da pi3 di cinEuant%anni Eual . il !abbisogno di vitamina 25 vi . ancora molta gente

che so!!re per la sua caren&a. : !acile comprendere come la stagione !redda contribuisca ad aggravare il problema. 2%inverno5 Euando . possibile uscire all%aperto5 ci si copre accuratamente e5 riparando il corpo dal !reddo pungente5 lo si ripara anche dai raggi del sole5 che lo ri!ornirebbe di vitamina 2. 6n realt'5 la mancan&a di luce solare non dovrebbe preoccuparci attualmente5 dal momento che chiunEue pu; F o dovrebbe F inghiottire letteralmente la sua ra&ione di luce solare sotto !orma di supplementi a base di vitamina 2 e in tal modo proteggersi da una Euantit' di inconvenienti provocati dalla caren&a di Euesta importantissima sostan&a. La vitamina 2 protegge gli individui da una Euantit' di malattie Euali il rachitismo dei lattanti e dei bambini5 l%osteomalacia degli adulti e l%osteoporosi dei vecchi. II rac.iti$mo 6l rachitismo colpisce essen&ialmente i bambini e5 ostacolando il metabolismo di accrescimento delle ossa5 provoca mal!orma&ioni. La !orma&ione delle ossa durante la prima e la seconda in!an&ia . molto importante perch lo scheletro . ancora in crescita. @vviamente5 Euesta prima !ase di crescita determina lo schema della struttura !isica del bambino e del !uturo adulto. -ra le mani!esta&ioni di rachitismo possiamo annoverare ossa !ragili e denti deboli !acilmente soggetti a carie. Bra i segni esterni di rachitismo ricordiamo l%incurvamento del dorso e le gambe storte. egli adulti5 la caren&a di vitamina 2 pu; provocare osteomalacia o rachitismo degli adulti5 uno stato caratteri&&ato dal rammollimento delle ossa accompagnato da dolori5 !ragilit'5 debole&&a muscolare5 anoressia 8perdita dell%appetito9 e perdita di peso. )nche gli an&iani so!!rono di caren&a di vitamina 2. el loro caso5 la malattia viene chiamata osteoporosi ed . caratteri&&ata da un impoverimento minerale delle ossa5 che lascia la loro struttura normalmente solida punteggiata di cavit' simili a Euelle di una spugna. 2i conseguen&a5 le ossa s%indeboliscono e tendono a spe&&arsi. *li an&iani5 a causa di Euesto problema5 vivono nella paura di banali cadute che potrebbero F e ci; non di rado avviene F immobili&&arli per mesi5 a meno che il loro organismo non riceva adeguate dosi di vitamina 2. Le caren!e "itaminic.e D $ono $otto"a#&tate Le malattie da caren&a di vitamina 2 sono di rado riconosciute come tali dai medici e di rado vengono men&ionate. 6 medici sono condi&ionati dal concetto che oggi5 nei Paesi occidentali5 non vi siano pi3 caren&e di vitamina 2 e cercano perci; altre cause. <a il rachitismo esiste e ne testimonia per esempio un articolo sull'American Journal of 3linical $utrition 8novembre (;><= di <arR -heodora KeicJ5 del utrition 2epartment o! <ercR Pospital di 7u!!alo5 eM NorJ. 1tudiando documenta&ioni u!!iciali dal (;(7 al (;<(, ella ha appurato che (:.@7> casi di morte !urono dovuti a rachitismo5 e che @&: casi di rachitismo !urono accertati tra il (;9< e il (;<7. <ettendo in dubbio che siano stati segnalati tutti i casi di rachitismo5 l%autrice conclude che Euesta malattia ". ancora notevolmente di!!usa e soltanto costanti e continui s!or&i ne otterranno la completa elimina&ione". Cl Journal of the American #edical Association (:( agosto (;<&= a!!ermava che "... casi di malattie da caren&a alimentare comune vengono trascurati perch si presume che non si veri!ichino pi3 e perch i segni diagnostici sono stati dimenticati. 2ue esempi sono rilevanti: lo scorbuto 8caren&a di vitamina C9 e il rachitismo 8malattia causata da mancan&a di calcio e vitamina 29 ". 4 articolo continua notando che Eueste malattie si veri!icano "con inEuietante e crescente !reEuen&a per!ino in circostan&e apparentemente buone5 e non collegate con altre malattie".

7isogna purtroppo dare la colpa a Euei dietologi tanto sicuri che il rachitismo sarebbe stato sradicato con l%aggiunta di vitamina 22 nel latte imbottigliato 8ergocalci!erolo95 in ragione di &77 /C circa al litro5 da non curarsi neppure di veri!icare l%esatte&&a delle loro previsioni. II +e$ce com+en$a #a mancan!a di #&ce $o#are li dottor K. BarnsMorth Loomis5 pro!essore di biochimica alla 7randeis /niversitR chiama il rachitismo "la pi3 antica malattia da inEuinamento". =uale rapporto ha il rachitismo con l%inEuinamento atmos!erico0 6n un suo scritto su %cientific American 8dicembre (;>7= il dottor Loomis a!!erma che i ricercatori hanno impiegato anni per accorgersi che le vittime del rachitismo non !abbricavano vitamina 2 nel loro organismo semplicemente perch l%inEuinamento bloccava i salutari e!!etti del sole5 impedendo ai raggi ultravioletti di raggiungere la pelle. 6 ricercatori5 continua il dottor Loomis5 !urono !uorviati per un certo periodo di tempo dal !atto che il rachitismo non imperversava nei Paesi del ord europeo5 dove la luce solare . scarsa5 ma dove le popola&ioni mangiano molto pesce. 1oltanto pi3 tardi5 in!atti5 scoprirono che i pesci possono !abbricare calci!erolo5 una specie di vitamina 25 sen&a l%aiuto dei raggi ultravioletti del sole e che le popola&ioni che mangiano pesce ricevono Euesta vitamina da Euesto alimento. 1tudi successivi dimostrarono che certi oli di !egato di pesce sono ricchi dell%ingrediente antirachitico e che l%olio di !egato di merlu&&o5 per esempio5 se consumato durante tutti i mesi invernali5 o!!re un%e!!icace prote&ione contro il rachitismo. I# r&o#o de##a "itamina D ne##0e"o#&!ione 6l dottor Loomis5 in un suo scritto su %cience (& agosto (;<>=, a!!erma che le orme della vitamina 2 nella storia della specie risalgono a un milione o pi3 di anni !a. ?gli avan&a la teoria che la specie umana si . sviluppata in tre gruppi ra&&iali principali che si distinguono per il colore della pelle 8genericamente chiamati bianchi5 gialli e neri9 perch la vitamina 2 . necessaria in una certa misura all%organismo umano5 ma non in eccesso. 6l controllo operato dal colore della pelle sulla sintesi della vitamina 25 egli dice5 spiega la distribu&ione delle ra&&e umane nella preistoria e nel periodo protostorico. Per Euanto ne possano dire gli antropologi5 l%uomo ebbe origine in )!rica vicino all%eEuatore e Euasi certamente aveva la pelle scura. <olti antropologi ribattono che la pelle scura si . evoluta come prote&ione contro i !orti raggi del sole e il cancro della pelle. 6l dottor Loomis5 invece5 a!!erma che la pelle scura . comparsa per prima e che la pelle chiara si . evoluta come prote&ione contro la caren&a di vitamina 2. La pelle scura lascia passare appena dal :;M al :<M di raggi ultravioletti5 mentre la pelle bianca ne lascia passare dal 9:M al >6M. =uando l%uomo primitivo migr; verso il nord dalle regioni eEuatoriali5 oltre il &7' parallelo5 la latitudine5 pressapoco5 di <adrid e di apoli5 entr; in una &ona dove la pelle scura impediva il passaggio di raggi ultravioletti5 !avorendo l%insorgere del rachitismo. )nche oggi5 in realt'5 i bambini di colore sono pi3 suscettibili al rachitismo dei bambini di ra&&a bianca5 specialmente dei Paesi nordici. =uando i raggi ultravioletti colpiscono la pelle5 le cellule pigmentarie producono melanina e ne risulta un%abbron&atura. Le ra&&e nere 8 egri5 7oscimaniF@ttentotti e )ustraloidi95 che possiedono riserve pi3 abbondanti di melanina5 sono in e!!etti permanentemente abbron&ate. 6 membri della ra&&a bianca hanno la pelle trasparente d%inverno5 Euando devono trarre il massimo bene!icio dagli scarsi raggi ultravioletti disponibili per sinteti&&are la vitamina 25 ma assumono un%abbron&atura d%estate5 Euando potrebbero so!!rire di eccesso della stessa vitamina. <a5 pur conoscendo che cos%. la vitamina 2 e come agisce5 si hanno sempre maggiori prove del !atto

che l%assun&ione . insu!!iciente5 specialmente d%inverno. Vitamina D e o$teoma#acia Per coloro che avvertono realmente il !reddo e l%oscurit' dell%inverno nelle ossa doloranti l%attesa della primavera pu; sembrare doppiamente lunga. >icerche mediche hanno dimostrato5 tuttavia5 che sen&a prote&ione della vitamina "solare" i dolori e le probabili !ratture delle ossa indebolite possono insorgere anche nell%estate inoltrata. 6l nostro corpo ha bisogno di vitamina 2 per poter assimilare il calcio presente nei cibi e trasportarlo nei punti dello scheletro dove si deposita per !ormare nuovo tessuto osseo. Contrariamente a Euanto molti credono5 lo scheletro umano adulto non . una struttura statica: la sua impalcatura . costantemente demolita e %rimodellata%5 via via che il calcio e altri minerali !luiscono dalle ossa alla corrente sanguigna e di Eui nuovamente alle ossa. =uando non vi sia una Euantit' su!!iciente di vitamina 25 le ossa di recente !orma&ione diventano molli5 !lessibili e per!ino de!ormi. 1e la priva&ione di calcio continua abbastan&a a lungo5 insorge l%osteomalacia. =uesta malattia delle ossa5 che . l%eEuivalente adulto del rachitismo in!antile5 provoca dolori5 !ragilit' e debole&&a muscolare. 1e si lasciano deminerali&&are gravemente le ossa5 Eueste possono !ratturarsi molto !acilmente. "L%osteomalacia si pu; sospettare in Eualsiasi pa&iente che accusi dolori vaghi e generali&&ati e che abbia una dieta irregolare"5 a!!ermano le conclusioni di uno studio di C. ?. 2ent e >. 1mith (#edical Digest, settembre (;>7=. ( due medici erano giunti a tale conclusione dopo aver esaminato numerosi ammalati di osteomalacia presso 1%/niversitR College Pospital di Londra. /na delle %diete irregolari% cui si ri!erivano5 carente di grassi5 non . in!reEuente nella nostra societ' cosC attenta a non superare certi livelli di calorie. <a si tratta di una precau&ione che pu; condurre all%osteomalacia5 perch la vitamina 2 si assorbe Euasi esclusivamente con i grassi e gli oli. II /reddo , nemico de##e o$$a 2urante un periodo di cinEue anni5 U. ?. )aron e due suoi colleghi di Leeds5 in 6nghilterra5 esaminarono piccoli campioni di osso iliaco prelevati mediante biopsia da (:& pa&ienti che so!!rivano di !ratture sospette del !emore. %u Iancet del (: luglio (;>&, i tre ricercatori ri!erirono di aver accertato sintomi di osteomalacia nel :>M dei casi. 1oprattutto interessante5 tuttavia5 !u la scoperta che i sintomi della malattia erano notevolmente pi3 numerosi nei pa&ienti le cui !ratture avevano avuto luogo tra !ebbraio e giugno. "Come ci si aspetterebbe se la cosa !osse attribuibile a varia&ioni di riserve di vitamina 2 in dipenden&a dalla luce solare F osservano i ricercatori F la percentuale dei casi di osteomolacia . pi3 alta in primavera e pi3 bassa in autunno". 6l ritardo di dueFsei mesi tra i giorni di minima insola&ione 8la ter&a settimana di dicembre9 e la pi3 alta inciden&a dell%osteomalacia si spiega !acilmente ricordando che la vitamina 2 . liposolubile e Euindi si accumula !acilmente nell%organismo. -utta l%estate5 Euando il sole risplende con !or&a5 noi accumuliamo Euesta vitamina per gli oscuri e !reddi giorni a venire ed . pi3 probabile che le riserve scarseggino durante l%ultimissimo periodo invernale o per!ino all%ini&io della primavera. La vitamina 2 contenuta nel sangue pu; calare !ortemente5 tuttavia5 anche prima che !inisca l%inverno. egli individui normali5 si accert; che il livello di 2(Fidrossicolicalci!erolo5 la !orma circolante di vitamina 25 raggiungeva il minimo in dicembre5 due mesi abbondanti prima che i dolori dell%osteomalacia raggiungano il massimo. 6 soggetti erano tutti ospedali&&atiD la loro esposi&ione alla luce solare pu; essere analoga per; a Euella di molti altri: in!atti5 potevano recarsi all%aperto soltanto

durante 6 !ine settimana e le vacan&e estive 8il livello di vitamina 2 nel siero raggiungeva il massimo in settembre9. =ueste scoperte !urono ri!erite su Iancet (:7 mar&o (;>&= dalla dottoressa <arilRn <cLaughlin e da altri cinEue ricercatori presso il Kestminster Pospital e il >oRal Bree Pospital di Londra. Perc.< #e +er$one in et7 mat&ra $ono +i; "&#nera-i#i a*#i acciacc.i in"erna#i ) meno che non si tragga un supplemento di vitamina 2 dalla dieta5 ogni inverno metter' a dura prova le nostre ossa. 4ia via che si invecchia5 Euesta prova diventa sempre pi3 dura. 2opo i :7-:9 anni5 la Euantit' di tessuto osseo si riduce letteralmente "di circa il 1#Q ogni dieci anni nella donna e del 9M nell%uomo"5 come a!!erma l%esperta di metabolismo minerale dottoressa Louise )violi in un%intervista al #edical 1orld $e+s del (; ottobre (;>:. =uesta . probabilmente la ragione per cui la perdita stagionale di tessuto osseo pu; non causare dolori in una donna di 69 anni5 ma so!!eren&e reali in una donna di 99. La struttura ossea si indebolisce con l%avan&are dell%et' ed . sempre pi3 probabile che insorgano osteomalacia e osteoporosi. 1econdo la dottoressa )violi5 "i sintomi comuni di osteomalacia negli adulti sono debole&&a e dolori generali&&ati delle ossaD nell%osteoporosi5 invece5 dolori alla schiena all%atto di al&arsi o chinarsi5 o in punti dove le vertebre spinali possono aver ceduto. 6 comuni raggi Z possono rivelare soltanto il :7M, o Eualcosa di pi35 della perdita osseaD ma a Euel punto5 per cosC dire5 i buoi sono gi' scappati dalla stalla". Re&mati$mi o++&re o$$a a//amate4 )lcuni5 a Euesto punto5 sbagliano incolpando i reumatismi dei loro dolori alle ossa e alle giunture. <a il malanno di cui si sente parlare !reEuentemente5 cio. i dolori lombari5 sono in realt' un sintomo di osteoporosi. Killiam 7radR5 noto medico e giornalista speciali&&ato5 era sulla strada giusta Euando5 il 2# maggio (;<9, consigliava ai suoi lettori di ini&iare la loro giornata come !aceva lui stesso5 prendendo cio. sei capsule di calcio con aggiunta di vitamina 2 per aiutare ad assorbirlo. ) Euesto5 egli a!!ermava5 "attribuisco il !atto di non so!!rire di reumatismi e neppure Euei doloretti vaghi dappertutto5 n mal di testa5 n mal di schiena5 insomma nessun%altra mani!esta&ione di caren&a di calcio". <a tutto il calcio ossi!icante del mondo non vi servirebbe a niente se non disponete di vitamina 2 su!!iciente ad aiutare l%organismo ad assorbirlo e ad usarlo. umerosi studi hanno ripetutamente dimostrato che5 in mancan&a di luce solare o di supplementi5 l%assun&ione di Euesta vitamina mediante la dieta . spesso al di sotto delle &77 /C giomaliere raccomandate. /n esperimento condotto in 6nghilterra (Iancet, 6@ aprile (;>:= riguard; (7: pa&ienti geriatrici ospedali&&ati: la loro situa&ione esigeva che ottenessero tutto il !abbisogno di vitamina 2 da sorgenti dietetiche piuttosto che dalla luce solare e i risultati erano impressionanti. La dose media di vitamina 2 risult; essere di appena 6$ /6. /na pa&iente di >6 anni5 che era stata costretta a casa durante 1$ anni d%in!ermit'5 risult; averne ingerito soltanto $# /6 al giorno. : super!luo dire che so!!riva di osteomalacia grave. /na caren&a su cosC larga scala non . sorprendente5 se consideriamo che la vitamina 2 si trova in natura soltanto in un numero ristretto di alimenti. <a . possibile trascurare sotto Euesto aspetto la dieta e trarre la vitamina 2 esclusivamente dalla luce solare0 2ipende da dove e come si vive. "6n molte popola&ioni esposte a luce solare su!!iciente la vitamina 2 della dieta . probabilmente irrilevante"5 a!!erma il dottor S. Chalmers5 medico presso l%ospedale ortopedico Princess <argaret >ose di ?dinburgh5 in una sua lettera a Iancet del 7 giugno (;<;. ") Pong Aong5 per esempio5 la dieta cinese media contiene meno di 7# /6 al giorno di vitamina

2 e tuttavia l%osteomalacia . rarissima5 gra&ie alla generosa esposi&ione al sole che si gode in Euesta parte del mondo". ?gli tuttavia avverte che Euesta malattia . in via di aumento nei climi temperati: "da Euando5 negli ultimi anni5 siamo divenuti consapevoli di Euesta situa&ione5 si sono riconosciuti Euasi 1(# casi di osteomalacia soltanto in Euesta &ona e io sono Euasi certo che essi non rappresentino altro che la punta di un iceberg". -estimonian&e pi3 recenti con!ermano la predi&ione del dottor Chalmers. 2opo aver riscontrato prove evidenti di osteomalacia in pa&ienti curati per !ratture ossee 8pi3 precisamente5 nel &>M degli uomini e nel :&M delle donne95 il dottor l. ?. )aron e i suoi colleghi di Leeds espressero le loro conclusioni su Iancet ((< !ebbraio (;>&=' ?ci sembra ragionevole a!!ermare che per ciascun caso di provata osteomalacia5 che rappresenta una grave caren&a di vitamina 25 debbano esservene altri in cui tale caren&a risulta minore. 2ato il ruolo dominante svolto dalla vitamina 2 nell%assorbimento del calcio5 . probabile che un cattivo assorbimento di calcio negli an&iani sia una mani!esta&ione di un grado di caren&a di vitamina 2 che si avvicina all%osteomalacia. Ci; pu;5 come minimo5 contribuire alla perdita ossea senile". 6l migliore modo per evitare Euesto tipo di problemi . somministrare vitamina 2 supplementare5 derivata naturalmente dall%olio di !egato di pesce. on si pu; contare5 in!atti5 sulla massima parte delle diete per assicurarsi il !abbisogno di vitamina 2 e anche il sole5 la sorgente migliore e pi3 naturale5 ci viene a mancare durante l%inverno. Vitamina D e o$teo+oro$i L%osteoporosi . Euella temuta malattia degli an&iani5 particolarmente donne5 nella Euale le ossa5 divenute !ragili e porose5 possono spe&&arsi al pi3 lieve urto o alla minima compressione 8addirittura un breve accesso di tosse9. <olte donne an&iane si sono trovate ospedali&&ate per !rattura del !emore5 immobili&&ate per settimane o magari per mesi5 come conseguen&a di una caduta di poco conto5 che negli anni giovanili sarebbe passata del tutto inosservata. <olti !attori possono contribuire a Euesta tenden&a delle ossa a deminerali&&arsi in tarda et'5 cio. a so!!rire di un%anormale perdita di calcio e altri minerali che le rende pericolosamente !ragili. )lmeno una me&&a do&&ina di ormoni sono5 in un modo o nell%altro5 implicati nel movimento dei minerali nella struttura scheletrica e i mutamenti ormonali dell%invecchiamento aumentano indubbiamente la nostra suscettibilit' all%osteoporosi. 2i maggiore signi!icato tuttavia sono altre circostan&e5 alle Euali possiamo prontamente porre riparo: l%inattivit' !isica e la nutri&ione sbagliata 8in particolare le caren&e di vitamina 2 e calcio9. ?ntrambi Euesti riconosciuti !attori causali sono anche troppo spesso associati alla tarda et'. <entre i ricercatori continuano ad investigare sull%osteoporosi5 apprendiamo che5 oltre a riconosciuti !attori di base5 anche altre cause contribuiscono al Euadro generale e potrebbero signi!icare la di!!eren&a tra ossa sane e ossa in pericolo di !ratturarsi. 6n una sua lettera pubblicata dal Journal of the American #edical Association (:( luglio 1,7295 il dottor ParrR K. 2aniell ri!erisce la sua scoperta che il !umo di sigarette5 oltre certi limiti5 appare come un !attore importante nell%insorgere dell%osteoporosi. La scoperta del dottor 2aniell sul !umo !ornisce un%altra ottima ragione per smettere di !umare e5 al tempo stesso5 un%altra misura preventiva di prote&ione contro Euesta malattia geriatrica epidemica. Com%. possibile che il !umo delle sigarette colpisca le ossa0 6l dottor 2aniell a!!erma che i minerali delle ossa 8soprattutto il calcio e il !os!oro5 responsabili della dure&&a dei tessuti ossei9 sono "notevolmente pi3 solubili5 com%. noto5 nelle solu&ioni acide" e sappiamo che il !umo aumenta l%acidit'. CosC possiamo aspettarci che i minerali delle ossa si dissolvano e vengano assorbiti nella corrente sanguigna molto pi3 velocemente Euando il !umo produce un ambiente acido.

)lcune esperien&e hanno dimostrato5 ri!erisce il dottor 2aniell5 che tre sigarette consecutive provocano una pronta ipercalcemia transitoria5 ovvero un alto contenuto di calcio nel sangue. =uesta scoperta5 egli dice5 !a pensare che il !umo sia associato a una rapida perdita di calcio delle strutture ossee. Perdite di $o$tan!e minera#i Per molti sar' una sgradevole sorpresa apprendere che . per!ino possibile alle ossa perdere sostan&e mineraliD ma il !atto . che le ossa non sono stabili5 bensC !isiologicamente dinamiche. ?sse di norma perdono continuamente minerali5 ma altrettanto normalmente ne riassumono di nuovi. 1oltanto Euando la perdita di minerali . pi3 alta del loro apporto5 la salute e l%integrit' delle ossa pu; dirsi in pericolo. Lo scheletro pu; essere 8ed .9 costantemente e sottilmente rimodellato per adattarsi a eventuali cambiamenti della distribu&ione del peso negli individui e a mutate condi&ioni di stress. Le ossa servono anche da %maga&&ino% del calcio per ri!ornirne la corrente sanguigna Euando si abbassano troppo i livelli di calcio nel siero5 poich . assolutamente necessaria una Euantit' adeguata di calcio nel sangue5 istantaneamente disponibile per le cellule nervose5 allo scopo di assicurare il !un&ionamento del sistema nervoso. )lcuni ormoni5 pi3 la vitamina 25 contribuiscono sia ad immaga&&inare Euesto minerale nei depositi ossei5 sia a rilasciarlo Euando . necessario per mantenere costanti i valori di calcio nel siero. /na volta compreso Euesto movimento del calcio delle ossa5 ci appare evidente l%importan&a dell%assun&ione di un%adeguata Euantit' di calcio nella dieta. 6 meccanismi messi in a&ione dagli ormoni sacri!icherebbero in breve tempo le nostre ossa sull%altare del livello del calcio nel siero5 minuto per minuto: . in!atti molto pi3 vitale per la nostra esisten&a e la nostra salute che le cellule nervose continuino ad essere irrorate dal calcio in circola&ione5 che non proteggere la dure&&a della struttura scheletrica. Le ossa !ragili5 in altri termini5 sono meno pericolose di un sistema nervoso indebolito. on . possibile muovere un muscolo5 seguire un pensiero5 o per!ino trarre un respiro5 se le corrispondenti cellule nervose non !un&ionano a dovere. 6l segreto5 dunEue5 consiste nell%assicurarsi che la corrente sanguigna sia cosC ben ri!ornita di calcio proveniente dalla dieta5 da eliminare il bisogno di dilapidare le ossa per compensare abitudini dietetiche errate. <a l%assun&ione del calcio non . tutto: c%. anche bisogno di vitamina 25 perch il calcio richiede la collabora&ione di Euesta sostan&a per essere assorbito dal tratto intestinale e immesso nella corrente sanguigna. 1en&a la vitamina 25 il calcio ingerito . inutile e viene eliminato dall%organismo sen&a aver potuto contribuire al mantenimento delle cellule nervose o ossee. essuna autorit' medica mette in discussione l%importan&a del calcio e della vitamina 2 nel prevenire una perdita anormale di mineraliD . abbastan&a strano5 tuttavia5 che non esista nessuna ricerca recente sull%e!!icacia di Euesta accoppiata alimentare per prevenire e curare l%osteoporosi. 1i sono adoperate nuove tecniche avan&ate per l%esame delle ossa e l%appre&&amento delle !luttua&ioni ormonali5 allo scopo di collaudare l%e!!icacia di una grande variet' di medicinali5 tra cui i preparati a base di ormoni sintetici e il !luoruro5 un minerale poten&ialmente tossico. <a5 come riconoscono la dottoressa Senni!er SoMseR e i suoi collaboratori presso la <aRo Clinic5 in un articolo su Postgraduate #edicine 8ottobre 1,7295 non si hanno rapporti di un lavoro analogo in tema di !acili e ovvie manovre dietetiche5 mediante le Euali chiunEue pu; curarsi da solo con calcio pi3 vitamina 2. /no studio del genere su pa&ienti osteoporotici . tuttavia in corso5 !inalmente5 presso la <aRo Clinic. <a la dottoressa SoMseR a!!erma che i risultati saranno noti soltanto tra Eualche anno5 aggiungendo Euesto utile avvertimento: EualunEue possa essere il risultato dell%esperimento5 non vi . dubbio che il momento per ini&iare Euesta somministra&ione di supplementi . molto prima dell%et' in cui di solito la gente comincia a preoccuparsi dell%osteoporosi. =uesta malattia si riscontra in maniera caratteristica nelle donne dopo la menopausa ed .

presumibilmente in correla&ione con la scarsa produ&ione di estrogeni 8l%ormone !emminile che diminuisce Euando cessano l%ovula&ione e le mestrua&ioni9. egli uomini la !ragilit' e la porosit' delle ossa si veri!icano tipicamente in et' assai pi3 avan&ata e il !enomeno . di minore gravit'. <a bench la malattia venga associata alla media e tarda et'5 il processo comincia probabilmente molti anni prima. I ricercatori con$i*#iano $&++#ementi dietetici in et7 *io"ani#e HConsiglio alle donne di ini&iare cure supplementari di calcio e vitamina 2 all%et' di 3# anni5 o addirittura di 2(I5 raccomanda la dottoressa SoMseR. Con la dieta americana media5 si ha evidentemente una perdita graduale e a lunga scaden&a di minerali ossei5 che supera in Euantit' l%assun&ione di minerali per la !orma&ione delle ossa. ell%et' avan&ata5 Euando i mutamenti ormonali accrescono la suscettibilit' all%osteoporosi5 lo scheletro ha gi' perduto buona parte delle sue sostan&e. <a allora5 a causa delle perdite precedenti5 l%indice di !orma&ione ossea non solo deve pareggiare Euello della deminerali&&a&ione 8in condi&ioni di vita normali95 ma deve superarlo5 se si vuole restaurare il vigore delle ossa. : molto pi3 di!!icile5 avverte la dottoressa SoMseR5 provocare una nuova !orma&ione compensatoria delle ossa che rallentarne semplicemente la deminerali&a&ione. /na dieta abbastan&a ricca di calcio e vitamina 2 sar' di per s utilissima a Euesto secondo !ineD ma scoperte preliminari5 secondo la ricercatrice5 indicano che una perdita precedente di tessuto osseo non verr' riparata automaticamente da Euesta corre&ione dietetica. 6 !atti dimostrano che una caren&a marginale protratta di calcio e vitamina 2 !a la parte del %cattivo% nel dramma dell%osteoporosi. Capitolo 6( UN RITMO CARDIACO REGOLARE RIC(IEDE VITAMINA D E CALCIO 61 !atto che la vitamina 2 svolga un ruolo indispensabile sia nel deposito che nella sottra&ione del calcio d' a Euesta sostan&a una parte pi3 importante di Euella riconosciutale in preceden&a5 perch5 oltre ad essere necessaria alle ossa5 ai denti e ai nervi5 il calcio . assolutamente indispensabile ad ogni battito del cuore. 1e5 per Eualche motivo5 le riserve di calcio si abbassano pericolosamente5 il cuore presenter' !luttua&ione atriale e !ibrilla&ione5 un vero 1@1. La vitamina 2 deve intervenire prima che Euesto calcio possa essere tratto dalle ossa per venire in aiuto al cuore. 6l calcio . uno dei !attori principali per la regola&ione del cuore. 6l dottor Kini!rid aRler5 del 7aJer <edical >esearch 6nstitute5 descrive Euesto processo sullo Aeart Journal 8mar&o 1,679. ?sso implica un processo elettrochimico che ha luogo nel cuore ad ogni battito e in ogni cellula. 1ulla super!icie esterna di ciascuna cellula del tessuto cardiaco si trova un sottile !ilamento chiamato actina5 che si protende con una sorta di attra&ione magnetica verso il centro della cellula5 abbreviandone cosC la lunghe&&a. 6l risultato dell%accorciamento di molte cellule contemporaneamente provoca una contra&ione muscolare ed . il calcio contenuto nel muscolo5 trasportato dalla corrente sanguigna per nutrire l%actina5 che produce sia lo stimolo sia il me&&o per cui l%actina !a il suo lavoro. La caren&a di calcio dovr' Euindi inevitabilmente causare un battito cardiaco indebolito o irregolare o un%aritmia. -anto vitale . il calcio per il cuore5 che5 Euando Euesto ne . carente5 la corrente sanguigna trae calcio dalle ossa per portarlo al cuore. <a se manca la vitamina 25 il sangue non . in grado di compiere Euesta manovra salvatrice. La Euantit' di calcio nel nostro sangue . piccola5 ma estremamente importante. / organismo si s!or&a

contemporaneamente di tenere ri!ornito il muscolo cardiaco e allo stesso tempo di mantenere le ossa !orti e ben minerali&&ate. <a5 per sostenere tutti Euesti delicati adattamenti e riadattamenti5 dovete avere una Euantit' su!!iciente di vitamina 2 a vostra disposi&ione. Capitolo 66 LA VITAMINA D COMBATTE GLI EFFETTI DANNOSI DEI MEDICAMENTI L%osso . una sostan&a vivente che di pende da da un costante ri!ornimento di sostan&e nutritive per la !abbrica&ione della matrice osteoide e la sua successiva minerali&&a&ione"5 a!!erma il dottor >onald ). 7arret5 sul Journal of Periodontolog"Periodontics 8mar&o (;<@=. "6n condi&ioni !isiologiche F spiega il dottor 7arrett F le ossa dell%adulto vengono costantemente ed egualmente !ormate e distrutte. Perci;5 due gruppi principali di meccanismi sono all%opera". ?ntrambi Euesti meccanismi abbisognano di vitamina 2. ) causa di alcune dichiara&ioni da parte della classe medica e della B2)5 le Euali dichiarano che gli adulti non abbisognano di vitamina 25 moltissime persone hanno timore d%includere Euesta vitamina nella loro dieta Euotidiana e ci; potrebbe essere uno dei motivi dell%inciden&a sempre crescente di malattie Euali l%osteoporosi5 i reumatismi e l%osteomalacia 8che pu; considerarsi il rachitismo degli adulti9. =uesto atteggiamento potr' mutare tra breve5 poich5 come ha a!!ermato il dottor 1amuel 4aisrub sul Journal of the American #edical Association (6 maggio (;>:=, "i recenti sviluppi delle ricerche sulla vitamina 2 sono realmente portentosi e attraggono attualmente l%atten&ione dei medici interessati al metabolismo del calcio e al trattamento dei suoi disordini". )lcuni ricercatori della Kashington /niversitR 1chool o! <edicine e del SeMish Pospital 8entrambi a 1t. Louis5 <issouri9 hanno rilevato che la vitamina 2 pu; servire a risolvere un problema che ha tormentato a lungo medici e pa&ienti5 attestando la perdita ossea che produce !ratture inabilitanti e collassi vertebrali in pa&ienti sottoposti a cure steroidi. 6 medici !anno ovviamente ogni possibile s!or&o per attenuare Eueste condi&ioni dolorose5 come per esempio5 l%artrite reumatoide5 sen&a !ar ricorso alla terapia a base di corticosteroidi5 perch5 per ottenere un sollievo temporaneo5 il pre&&o da pagare in e!!etti collaterali . troppo elevato. 6l dottor -oni 1pies a!!ermava molto tempo !a che i dolori meno gravi dell%artrite potrebbero essere curati con una terapia vitaminica5 e che egli usava il trattamento ormonico solo per i %grandi dolori%. <entre gli steroidi hanno l%a&ione di ridurre il gon!iore e alleviare il dolore5 troppo spesso il pa&iente5 sbara&&andosi dei suoi dolori alle giunture si ritrova con le ossa !ratturate. <a5 secondo i risultati delle ricerche condotte a 1t. Louis5 le !ratture ossee non devono essere necessariamente il pedaggio da pagare per i pa&ienti curati con steroidi o almeno non lo saranno se a Euesti pa&ienti si somministrano anche elevate dosi di vitamina 2. 6n e!!etti5 il processo di riassorbimento osseo provocato dagli steroidi pu;5 secondo la dottoressa 7evra Pahn5 della Kashington /niversitR5 venire invertito con la somministra&ione di vitamina 2 che5 com%. noto5 !acilita l%assorbimento intestinale del calcio. Poich la terapia a base di steroidi blocca l%assorbimento intestinale del calcio5 induce anche una sorta di iperparatiroidismo 8iperattivit' delle ghiandole paratiroidi95 secondo Euanto ha comunicato la dottoressa Pahn alla )rthritis Boundation di Los )ngeles (#edical 1orld $e+s, (: luglio (;>:=. 6 pa&ienti sottoposti a terapia a base di steroidi so!!rono !reEuentemente di !ratture da compressione della spina dorsale. -alvolta basta un vigoroso starnuto per rompere alcune vertebre. 1i pensa che Euesta conseguen&a dolorosa e inabilitante avvenga perch la terapia a base di steroidi causa la perdita di tessuto trabecolare 8che sostiene !ilamenti di tessuto connettivo9 pi3 che di osso corticale 8le lunghe

ossa esterne9. =uesto stesso !enomeno5 come ha veri!icato la dottoressa Pahn5 . caratteristico dell%iperparatiroidismo primario5 una malattia che si tiene sotto controllo con la vitamina 2. Poich la vitamina 2 corregge la perdita di osso trabecolare causata dall%iperattivit' della ghiandola paratiroide5 potr' servire anche a riparare alla perdita di Euesto osso so!!erta dal pa&iente trattato con steroidi. La dottoressa Pahn organi&&; un esperimento per rispondere a Euesto interrogativo. <ediante un procedimento relativamente nuovo5 chiamato osteodensitometria5 riuscC a misurare sia la massa di osso corticale che Euella di osso trabecolare in diversi gruppi di pa&ienti. )lcuni di essi erano osteoporotici5 altri so!!rivano di artrite reumatoide e non ricevevano steroidi5 altri ricevevano steroidi5 altri ancora so!!rivano di iperparatiroidismo primario. : interessante notare che sia gli ammalati di osteoporosi che Euelli con artrite reumatoide5 che non ricevevano steroidi5 presentavano una diminu&ione del 2#Q sia nell%osso corticale che nell%osso trabecolare. 6nvece gli artritici che ricevevano steroidi e i so!!erenti di iperparatiroidismo primario rivelavano molte maggiori perdite di osso trabecolare che di osso corticale. 6n!atti5 la maggior parte dei pa&ienti aveva perduto il $#F(#Q di osso trabecolare. Den$it7 o$$ea e "itamina D La dottoressa Pahn e la sua Euipe ini&iarono Euindi un trattamento con (#.### /6 di vitamina 2 per bocca ogni lunedC5 mercoledC e venerdC per 13 settimane. =uindi si ripeterono le misura&ioni della osteodensitometria. Proprio come aveva previsto la Pahn5 vi erano stati alcuni straordinari miglioramenti: , dei 1# pa&ienti osservati presentavano un aumento della densit' ossea trabecolare. *li e!!etti della vitamina 2 vennero ulteriormente con!ermati Euando si ripeterono le misura&ioni su cinEue pa&ienti artritici che ricevevano steroidi e non vitamina 2. *li indici rivelavano un peggioramento in tutti e cinEue: in ciascuno dei casi vi era stata un%ulteriore perdita di osso trabecolare.

LA VITAMINA E Capitolo 67

LA GRANDE CONTROVERSIA SULLA VITAMINA E di *ichard Pass+ater *ichard Pass+ater, di %ilver %prings nel #ar"land, ricercatore Biochimico e consulente di gerontologia. Cl suo lavoro tecnico ampiamente riportato sulla stampa scientifica. S anche autore di 1upernutrition: <egavitamin >evolution (Dial Press, $e+ ,or-, (;>9=. La vitamina ?5 una vitamina molto misteriosa5 ha disorientato e imbara&&ato per anni gli uomini di scien&a ed . diventata un argomento comune per gli studiosi e per il pubblico in egual misura. La vitamina ? . un enigma per gli scien&iati che non riescono a mettersi d%accordo sul suo !un&ionamento. L%interesse scienti!ico . costantemente alto5 come dimostrano i Euasi 977 rapporti pubblicati nel (;>:. -uttavia5 nonostante i (9.777 e pi3 rapporti precedenti5 gli interrogativi !ondamentali non hanno ancora trovato una risposta soddis!acente per tutti. L%)merican <edical )ssociation e la Bood and 2rug )dministration5 oltre a numerosi ricercatori universitari5 ridicoli&&ano i vantati bene!ici della vitamina ?5 e i giornalisti si ri!eriscono non di rado alla controversia come alla "guerra della vitamina ?". 6l pubblico . con!uso5 perch ciascuno dei gruppi appare convincente. <a chi ha ragione0 el (;9;, la B2) riconobbe per la prima volta che la vitamina ? era indispensabile5 ma soltanto nel (;<@ il Consiglio a&ionale delle >icerche calcol; il dosaggio giornaliero raccomandato. el (;>(, #edical Ietter proclamava: "la vitamina ? non . di alcun valore per nessuno stato patologico umano". /n comunicato del ational >esearch Council ammette tuttavia che i neonati prematuri 8specialmente Euelli con anemia emolitica9 e i soggetti con di!ettoso assorbimento di grassi abbisognano di dosi supplementari di vitamina ?. =uest%ultima dis!un&ione pu; dipendere da steatorrea5 !ibrosi cistica5 cirrosi epatica5 gastrectomia5 itteri&ia ostruttiva5 insu!!icien&a pancreatica e sprue. el (;>:, nel corso di un convegno u!!iciale presieduto dal dottor <aL PorMitt5 alla lista dei malanni che traevano bene!icio dalla vitamina ? si aggiunse la claudica&ione intermittente 8dolore al polpaccio durante la deambula&ione5 causato da insu!!icien&a circolatoria9. *li atti del convegno suggeriscono di aggiungere vitamina ? ai preparati per i lattanti e auspicano ulteriori ricerche sull%uso di Euesta vitamina come prote&ione contro l%inEuinamento atmos!erico. 1embra dunEue che ogni anno si accetti Eualcosa di pi3 per Euanto riguarda i bene!ici della vitamina ?. G#i $cien!iati re$i$tono a##e idee $comode ?sistono in ogni campo scienti!ico delle controversie5 ma ve ne sono in modo particolare nel campo della nutri&ione. La biochimica umana5 specialmente per Euanto concerne ogni singolo individuo5 . un argomento molto complesso. : di!!icile mettere d%accordo due dietologi su molti punti 8a meno che non siano usciti dalla medesima scuola9. Pu; veri!icarsi un onesto dissenso sull%e!!icacia di una Eualsiasi terapia5 vecchia o nuova. L%emotivit' umana5 tuttavia5 diviene un !attore di Euesto dissenso anche !ra scien&iati e medici. 1e un medico riceve un%estesa pubblicit'5 i suoi metodi e le sue motiva&ioni divengono sospetti: ci; . vero specialmente se i suoi metodi di!!eriscono notevolmente dalla pratica corrente. 6 comitati per l%elargi&ione di !ondi esitano a !avorire scien&iati cosC polemici. *li scien&iati5 come Eualsiasi altra persona5 hanno alcuni pregiudi&i e Eualche volta devono anche barcamenarsi politicamente. Consideriamo il seguente estratto da .he 3hristian %cience #onitor ((@ dicembre (;>:=, di >. C. CoMen: "agli scien&iati . a!!idato un disinteressato e spassionato studio dell%universoD ma non !idiamocene troppo. ?ssi possono resistere a un%idea scomoda esattamente Euanto

Eualsiasi istitu&ione. ) proposito di ci;5 )ranson <eRer5 della Parvard /niversitR5 ha osservato: %accade Euasi invariabilmente Euando dei !atti nuovi gettano il dubbio su una teoria generalmente accettata: i concetti prevalenti hanno una presa cosC potente sul pensiero di tutti i ricercatori5 che Euesti trovano di!!icile5 se non impossibile5 liberarsi di Euell%idea"%. )nche scien&iati di aperte vedute5 dunEue5 sono stati con!usi dal comportamento complicato della vitamina ?. Parte di Euesto strano comportamento si pu; attribuire alle sue interrela&ioni con altre sostan&e nutritive. =uando si consideri che la vitamina ? necessita di collaboratori nutritivi Euali il selenio 8un elemento presente in tracce minime95 la vitamina )5 certi amminoacidi contenenti &ol!o e la vitamina C5 non possiamo non meravigliarci di alcuni dei rapporti negativi che vorrebbero screditare la vitamina ?. Perc.< certi $t&di 6$cienti/ici0 non +ro"ano niente Consideriamo per esempio gli studi pi3 citati dagli scettici: il pi3 noto venne condotto dal dottor 1. >in&ler e dai suoi collaboratori nella ricerca cardiovascolare presso il Cornell <edical College. 6n Euell%occasione venne condotto un regolare studio a doppio cieco5 somministrando a 1, pa&ienti 3## /6 di vitamina ? giornalmente per circa Euattro mesi. 6l secondo gruppo di 1, pa&ienti riceveva un placebo. on si not; alcuna di!!eren&a %signi!icativa% tra i due gruppi. =uesto ci ricorda i primi comunicati sulla vitamina C e il ra!!reddore. 6 ricercatori usavano piccole Euantit' di vitamina C 8di regola5 1##F2(# mg9 e osservavano soltanto miglioramenti di poco conto. ? cosC per molti anni gli %esperti% dichiararono a pi3 riprese che l%idea che la vitamina C rappresentasse una prote&ione contro il ra!!reddore era stata con!utata. -uttavia5 molto di recente vi sono stati alcuni esperimenti importanti5 condotti da eminenti ricercatori che invece di usare piccole dosi della vitamina ne hanno usato 1.### mg al giorno. ? si . riscontrato sen&a ecce&ioni che i soggetti che avevano ricevuto 1 g di vitamina C al giorno avevano un numero signi!icativamente minore di ra!!reddori e altri disturbi delle vie respiratorie superiori5 oppure %marcavano visita% per un numero signi!icativamente minore di giorniD in alcuni casi5 avevano goduto di entrambi i bene!ici. 6mprovvisamente non abbiamo sentito pi3 parlare molto di Euegli %esperti% che avevano insistito per anni che Euella storia della vitamina C era soltanto una !arsa. Per tornare all%esperimento >in&ler5 dobbiamo dunEue chiederci: che cosa sarebbe accaduto se la dose di vitamina ? !osse stata Euella di 1.6## /6 che ?van e Kil!rid 1hute raccomandano per guarire da attacchi cardiaci0 =uali sarebbero stati i risultati anche solo al livello di +## /6 da essi raccomandato 8in generale9 per la preven&ione di disturbi cardiaci in persone apparentemente sane0 Che cosa sarebbe accaduto se i soggetti !ossero stati osservati per sei mesi0 Che cosa sarebbe accaduto se la vitamina ? !osse stata somministrata a pi3 di 1, pa&ienti0 L%errore sperimentale pu; essere stato ancora pi3 serio e complicato del dosaggio relativamente scarso e del ristretto numero di pa&ienti. 1e Euesto test5 condotto alla !ine degli anni %$#5 !osse stato condotto oggi5 i ricercatori potrebbero aver capito l%importan&a dell%interrela&ione !ondamentale tra vitamina ? e selenio. La vitamina ? pu; agire da sola in molte !un&ioni5 ma per altre !un&ioni richiede dei collaboratori: le malattie cardiache5 per esempio5 ci appaiono oggi in rapporto con la vitamina ? e il selenio. 6 !atti comprovanti Euest%asser&ione sono pi3 che preliminari5 bench lontani dall%essere conclusivi. 6 biochimici che cercano di preparare diete carenti di vitamina ? in animali da laboratorio5 possono contemporaneamente provocare caren&e di selenio5 come oggi ci . noto. =uando aggiungono vitamina ?5 la caren&a di selenio impedisce ogni miglioramento. 6 ricercatori in campo medico possono aver tentato di arrestare il progredire di certe malattie con la vitamina ? e non hanno avuto alcun successo semplicemente perch il soggetto presentava anche una caren&a di selenio. 1e i (; soggetti

dell%esperimento >in&ler si erano ammalati di cuore a causa di una dieta carente5 . possibile che mancassero anche di selenioD ma anche somministrando loro :77 /C di sola vitamina ? non avrebbero rimediato alla caren&a di selenio e per Euesto non poterono veri!icarsi miglioramenti. L0e//icacia de##a "itamina E , co##e*ata a##a +re$en!a di $e#enio Perch considero Euesto !atto tanto importante0 6n primo luogo5 noi sappiamo che la vitamina ? e il selenio agiscono sinergicamente nella produ&ione di anticorpi. Lo abbiamo appreso da un esperimento in cui animali da laboratorio ricevettero un vaccino: ad alcuni di essi !u somministrato selenio5 ad altri vitamina ?5 ad altri ancora entrambe le sostan&e. 6l gruppo della vitamina ? registr; la stessa produ&ione di anticorpi del gruppo di controllo che aveva avuto soltanto il vaccino. egli animali trattati con selenio5 vi !u il 12Q circa di aumento nella produ&ione di anticorpi. <a il gruppo che aveva ricevuto vitamina ? e selenio insieme registr; una produ&ione di anticorpi pi3 che doppia rispetto agli altri gruppi. =uesta potente sinergia . stata con!ermata da alcuni esperimenti condotti da ricercatori diversi. Per ci; che riguarda la salute del cuore5 la mia convin&ione che il selenio sia importante . notevolmente in!luen&ata da esperimenti clinici con una combina&ione di vitamina ? e selenio messa a punto nel <essico. 1econdo il 1all %treet Journal ((: mar&o (;>:=, simili sperimenta&ioni cliniche sono in corso negli 1tati /niti. 6 test messicani rilevarono una diminu&ione dell'angina pectoris gra&ie alla combina&ione di vitamina ? e selenio. Lo credereste che Euesta stessa !ormula per l'angina pectoris . usata con successo5 da pi3 di dieci anni5 nella pratica veterinaria0 6n e!!etti5 alcuni scien&iati nordamericani hanno adottato la stessa !ormula. : sconsigliabile per; che chiunEue intraprenda personalmente Euesto trattamento !ino a Euando non ne sar' stata con!ermata l%innocuit' e l%e!!icien&a5 particolarmente perch il selenio in !orti dosi pu; riuscire estremamente tossico. ?sso . tuttavia assolutamente innocuo e salutare negli alimenti: si raccomanda perci; di consumare una dieta eEuilibrata e variata5 ricca sia di vitamina ? che di selenio. =uest%ultima sostan&a si trova in molti alimenti5 specialmente nel lievito di birra5 nelle uova e nel tonno. 1e i primi rapporti scienti!ici non attribuivano alcun valore alla vitamina ?5 perch tanti scien&iati hanno continuato a studiarla0 Per Euanto riguarda me personalmente5 per due ragioni: la curiosit' scienti!ica riguardo al !un&ionamento della vitamina ? e l%abbondan&a di indi&i sulla reale importan&a e utilit' della vitamina ? in medicina. 4ediamo alcuni di Euesti indi&i. 6n primo luogo5 esiste un nesso epidemiologico tra l%aumento delle malattie cardiache e la scomparsa della vitamina ? dalla nostra dieta. 6l consumo odierno tipico di vitamina ? . soltanto una !ra&ione di Euello che era cinEuant%anni !a. La degermina&ione5 lo sbiancamento5 i processi industriali e i periodi d%immaga&&inamento pi3 lunghi ne hanno impoverito i cibi. el !rattempo . aumentato il consumo di grassi insaturiD scoperte molto recenti dimostrano che chi segue diete ricche di grassi insaturi abbisogna di pi3 vitamina ? per proteggere i grassi insaturi da pericolose rea&ioni di perossida&ione. ?sistono poi i dati delle esperien&e del dottor . 2i Lu&io5 il Euale ha dimostrato che le diole!ine che si !ormano Euando la vitamina ? . presente in Euantit' troppo scarsa per impedire la perossida&ione dei grassi5 si riscontrarono in 7+ persone su +1: ci; indica che nel ,6Q delle persone esaminate esisteva uno stato di insu!!iciente antiossida&ione. La concentra&ione di Eueste diole!ine . stata messa in rapporto con le malattie cardiache. /n altro motivo per credere che la vitamina ? abbia un pro!ondo e!!etto sul cuore risulta da uno scritto del dottor K. <. -oone sul $e+ Fngland Journal of #edicine 82+#: 1+5 ,7,5 1,739. 6l dottor -oone ha riscontrato che $## /6 di vitamina ? somministrate Euattro volte al giorno riducevano il bisogno di nitroglicerina in un signi!icativo numero di pa&ienti. 1ono rimasto colpito5 inoltre5 dalle scoperte !atte nel 1,71 dalla dottoressa <. Bedelseva e collaboratori

della !acolt' di medicina dell%/niversit' di <anitoba. ?ssi hanno provato che una caren&a di vitamina ? produce marcate altera&ioni nel metabolismo cardiaco. =uest%anormalit' . dovuta ad altera&ioni sia nella condu&ione che nell%utili&&a&ione dell%energia. E$+erien!e +er$ona#i de*ne di con$idera!ione )ccanto alla letteratura scienti!ica5 abbiamo anche le prove concrete dell%esperien&a personale. /n collega5 il dottor U. >inse5 ha ricevuto pi3 di mille lettere attestanti un netto miglioramento delle condi&ioni patologiche cardiache dopo il passaggio a una dieta bilanciata che includeva le vitamine C ed ?5 lecitina e altri supplementi. La mia esperien&a personale . simile. 2opo aver letto i miei articoli pro!essionali5 molti studiosi mi hanno scritto comunicando che la loro salute era migliorata dopo aver preso il dosaggio delle vitamine C ed ?. Personalmente5 ricordo di aver visto guarire dopo due settimane di terapia a base di vitamina ? un%incisione che stentava a rimarginarsi dopo l%opera&ione al tendine d%)chille5 nel giocatore di footBall 1onnR Surgensen. 6noltre ho osservato come un collega ottantenne5 il dottor ). A. 7reMer5 sia guarito rapidamente prendendo vitamina C ed ? dopo il secondo attacco cardiaco5 guarigione documentata da un ottimo elettrocardiogramma e un%eccellente analisi del sangue. Po visto guarire ustioni5 sparire verruche e altri %miracoli% dovuti a Euesta curiosa vitamina. Per usare le parole di %cience $e+s, sembra che la vitamina ? !accia "strane cose" anch%io mi associo a Euest%a!!erma&ione. <a non basta. /lteriori prove mettono in eviden&a che la vitamina ? regola il livello dell%ubiEuinone 8chiamato anche coen&ima9. L%ubiEuinone . interessante perch si veri!icano caren&e in alcune malattie umane Euali la distro!ia muscolare5 il cancro5 le cardiopatie e la periodontite. ? necessario per il buon !un&ionamento del cuore ed . stato usato con successo su due bambini5 a!!etti da distro!ia muscolare al primo stadio5 dal dottor Aarl BolJers dell%/niversit' del -eLas. 1i . appurato che la vitamina ? riduce la concentra&ione delle prostaglandine in!iammatorie. Le prostaglandine sono il tramite degli ormoni con le membrane cellulari. Ci; contribuisce a spiegare perch la vitamina ? . spesso citata a proposito di tante malattie. Perc.< #a "itamina E non , &n rimedio contro #a $teri#it7 >ecenti scoperte riguardanti la sterilit' dimostrano che una caren&a di vitamina ? pu; provocare la sterilit'5 ma anche che la sterilit' non si pu; guarire con Euesta vitamina. 6 medici spesso deducono che se la caren&a di una sostan&a pu; causare una malattia5 la somministra&ione della medesima sostan&a pu; operare la guarigione. Perci;5 secondo il loro ragionamento5 se ad un pa&iente vengono somministrate !orti dosi di vitamina ? e la sterilit' non guarisce5 la causa primaria non risiede nella sua caren&a. <a nuove scoperte ad opera di >aRchaudhuri e 2esai dimostrano che Euando vi sia una scarsit' di vitamina ? si ha un danno irreversibile dei tessuti degli organi riproduttivi a causa della perossidasi lipidica 8il processo per cui i grassi irrancidiscono9. 2opo che i grassi dei tessuti si sono ossidati5 l%aggiunta di vitamina ? non potr' riparare al danno. =uesto esempio potrebbe applicarsi alle malattie cardiache5 al cancro e altre numerose malattie. 1e il danno . provocato da una sia pur lieve caren&a di vitamina ?5 non lo si pu; correggere somministrando vitamina ? in dosi supplementari. 1e il ricercatore mira solo a un cambiamento relativo a danni irreversibili5 trascurer' di considerare se avvengono altri importanti cambiamenti. uove prove sono state trovate a sostegno del !atto che la vitamina ? . una sostan&a regolatrice della !orma&ione del sangue. 6l suo e!!etto sulla trombina 8un agente che !avorisce la !orma&ione di coaguli9

e il ruolo di Euesta nelle malattie cardiache vengono attualmente rivalutati. 6noltre5 nuove prove ci dimostrano che molte delle vecchie misura&ioni della Euantit' di vitamina ? nel sangue possono anche non rispecchiare esattamente ci; che sta accadendo nei tessuti del corpo. <entre le 83Flipoproteine del sangue trasportano la vitamina ?5 la percentuale di Euesta nel sangue dipende principalmente dai grassi in essa contenuti e pu; non rimettere esattamente l%immediato contenuto di vitamina ? dei tessuti5 come si . sempre supposto. Le ole!ine nel sangue possono indicare la caren&a di vitamina ? meglio delle percentuali di Euesta stessa vitamina nel sangue. 1i . per!ino appurato che la vitamina ? riduce il danno a carico del 2 ) e dei cromosomi da parte di carcinogeni e radia&ioni. Perci; pu; essere considerata un%arma contro ogni agente nocivo che altrimenti potrebbe condurre al cancro. La vitamina ? ha ridotto l%inciden&a del cancro in animali da laboratorio nutriti con sostan&e cancerogene. )lcuni ricercatori5 me compreso5 hanno constatato che5 somministrando in animali di laboratorio dosi di vitamina ? superiori a "!abbisogno nutritivo"5 si veri!ica un aumento della durata media della vita. 6l dottor <aL PorMitt5 che contribuC a dimostrare l%importan&a essen&iale della vitamina ? per gli esseri umani5 si . pronunciato contro la iperFsupplementa&ione5 a!!ermando che Euesta Hpu; non essere un male5 ma giova probabilmente pi3 alla mente che corpoI. ?gli dice anche che ci sono persone Hche non !anno altro che arricchire le !ogne del paeseI. 6n una lettera indiri&&ata a chi scrive5 il dottor PorMitt diceva: ". possibile che uno si senta meglio con dosi pi3 alte di vitamina ?5 ma mi piacerebbe avere dei !atti o Eualsiasi elemento convincente per poterlo provare". 6n risposta al dottor PorMitt5 voglio richiamare l%atten&ione di chi legge su Euanto ho pubblicato5 a!!ermando che 4%eccesso% di vitamina ? nel colon serve molto probabilmente di prote&ione contro il cancro di Euesta parte dell%intestino. Po redatto una lista di osserva&ioni a sostegno di Euesta tesi in un articolo su American IaBorator" 8giugno 1,739. =ueste sono le prove preliminari5 ma pi3 che arricchire le cloache5 la vitamina ? pu; !orse inter!erire con pericolose rea&ioni dei radicali liberi dovute a cancerogeni dell%intestino. 6 cancerogeni si !ormano nell%intestino da ri!iuti in decomposi&ione5 che si muovono lentamente. 6n Euanto ai bene!ici per la mente vi sono prove 8da uno studio a doppio cieco9 che la vitamina aumenta l%atten&ione e la capacit' di apprendere. 6 critici generalmente non sono al corrente di Eueste nuove scoperte5 avendo negato decine d%anni !a l%utilit' della vitamina ?. Bin tanto che non si saranno !amiliari&&ati con l%attuale ricerca5 non dovrebbero aver diritto di entrare in discussione sull%argomento. <entre gli scien&iati continuano le loro ricerche e i loro dibatti5 sta arrivando sen&%altro il tempo in cui anche i pro!ani potranno prendere prudenti decisioniD ci; d' !astidio agli scien&iati5 i Euali ritengono che i non esperti non possiedano le basi per Euali!icate decisioni su una Euestione altamente tecnica. -uttavia5 Euesti scien&iati si orientano verso leggi generali e non hanno pratica di esperien&e particolari Euanta ne hanno invece i medici pratici. ?ssi non prendono in considera&ione il !atto che dei pro!ani possano !are esperimenti di vitamine e di diete per trovare ci; che . meglio per la propria salute. 1e voi sapete che ragionevoli dosi di vitamine vi procurano una salute migliore per lunghi periodi di tempo5 perch potete sentire e vedere la di!!eren&a5 allora non preoccupatevi dei dibattiti. 2%altro canto5 cercate di non diventare !anatici consumando dosi eccessivamente !orti di vitamina !intantoch non sia stabilita la loro innocuit' a lungo termine. La vitamina C .5 a Euanto pare5 innocua in dosi giornaliere di cinEue o pi3 grammi in molte persone5 ma Eueste dosi potrebbero causare anche a voi degli inconvenienti. /n sistema sicuro potrebbe essere Euello di prenderne dosi gradualmente maggiori5 collaborando col vostro medico di !amiglia5 !ino ad ottenere uno stato di salute ottimale. <uovetevi cautamente5 moderatamente5 e lasciate che il vostro organismo sia la vostra guida. Capitolo 6+

LA VERA STORIA DELLA VITAMINA E di 1ilfrid F. %hute 1ilfrid F. %hute, pioniere degli studi sulla vitamina F, si laureato in scien4e mediche e Biologiche nel (;6; e in medicina nel (;:: all'/niversitD di .oronto. Dopo cinque anni di speciali44a4ione postuniversitaria presso le cliniche dell'/niversitD di 3hicago e dell'/niversitD di .oronto, fece pratica nel $orth Da-ota e nello Co+a prima di tornare in 3anada, dove fu co fondatore e direttore dello %hute Cnstitute for 3linical and IaBorator" #edicine. S autore e co-autore di molte puBBlica4ioni mediche sull'ipertiroidismo, la nefrite e le malattie cardiovascolari. Cl dottor %hute anche autore e co-autore di quattro volumi sull'applica4ione medica della vitamina F. %i ritirato dalla pratica medica attiva. 6l !atto che la vitamina ? possa salvare molte vite dall%in!arto miocardico e dal collasso cardiaco deve oggi essere accettato da tutti i medici5 dal momento che lo hanno accettato anche i pi3 recalcitranti !ra i critici. Lo stesso dicasi riguardo all%utilit' della vitamina ? nel trattamento della claudica&ione intermittente5 o dolori alle gambe durante la deambula&ione. el 1,365 mio !ratello ?van cur; con vitamina ? un pa&iente con angina pectoris, guarendolo completamente. ?gli mi chiese di tentare la stessa cura su ammalati di cuore ospedali&&ati nel mio reparto. 6 miei pa&ienti non reagirono al trattamento5 per cui lo abbandonammo e addirittura lo dimenticammo !ino a Euando BloRd 1Jelton5 uno studente di medicina5 trascorse l%estate del 1,$( !acendo ricerche sotto la dire&ione di ?van. >ipensando a Euell%episodio del lontano 1,36F375 ci appare !in troppo evidente perch il nostro primo successo non !osse stato seguito da altri. 6l primo pa&iente era unico nella sua capacit' di prendere abbondanti dosi di olio di germi di grano 8spremuto a !reddo attraverso tela da imballaggio e con un !orte sapore di sacco9 sen&a sentire ripugnan&a o vomitare: sembrava an&i che gli piacesse. )ncora5 pi3 particolarmente5 !u uno dei pochissimi pa&ienti la cui angina scomparve con una dose minima di vitamina ?. )i miei pa&ienti era stata somministrata una dose troppo scarsa e io abbandonai l%esperimento dopo due o tre settimane5 un periodo troppo breve5 come ora sappiamo5 perch si possa avere una rea&ione in caso d%insu!!icien&a coronarica. Per i dieci anni seguenti 8dal 1,36 al 1,$(9 la vitamina ? sotto !orma di olio di germe di grano 8prodotto preparato specialmente per noi95 tenuto re!rigerato e usato poco dopo la prepara&ione5 dette prove continue della sua e!!icacia5 come oggi sappiamo. -uttavia5 non constatammo Euesto e!!etto bench ci venisse presentato con regolarit'. )lcune delle nostre pa&ienti del reparto di ostetricia presentavano segni ineEuivocabili di cardiopatia reumaticaD poich a tutte le nostre pa&ienti veniva somministrata vitamina ? a scopo pro!ilattico5 per evitare interru&ioni della gravidan&a e altre complica&ioni F specialmente il parto prematuro e l%aborto dovuto a distacco della placenta F esse venivano di !atto curate della loro cardiopatia reumatica. Pi3 di una volta ci meravigliammo di come il loro cuore sopportava lo s!or&o del parto. /no dei casi . rappresentato da mia moglie. 7ench campionessa di nuoto e rappresentante del nostro Paese in due successive @limpiadi5 so!!riva nondimeno di una cardiopatia reumatica. ?ntrambe le sue gravidan&e poterono proseguire solo con la massima di!!icolt'5 gra&ie a dosi ecce&ionali di vitamina ?. Bortunatamente5 a Euell%epoca era gi' disponibile un prodotto potente5 ben tollerato. 6l suo cuore non dest; preoccupa&ioni anche Eualche tempo dopo l%interru&ione della cura. La !un&ione della vitamina ? come sostenitrice del cuore continua tuttavia a non venire riconosciuta.

Un /e#ice incidente Bu solamente nel 1,$( che curammo Euello che pensavamo !osse il nostro primo pa&iente cardiopatico con vitamina ?. )nche Euesta volta si tratt;5 in un certo senso5 di un !elice incidente. 6l progetto di ricerca di BloRd 1Jelton riguardava la porpora emorragica5 una malattia in cui il sangue vascolare !iltra in vari tessuti del corpo. /sando cani come animali da esperimento5 il dottor 1Jelton riuscC a provocare la porpora emorragica mediante estrogeni e a guarirla completamente 8oppure a prevenirla95 somministrando ai cani vitamina ? in dosi massicce. Ci; condusse a due importanti scoperte. La prima5 che il dosaggio possibile per soggetti umani era molto maggiore di Euanto in preceden&a si !osse pensato. >apportando le dosi utili ai cani con Euelle utili all%uomo5 secondo il calcolo normale5 il risultato giungeva a 2##F3## /6 al giorno. La seconda scoperta !u la con!erma dell%antagonismo tra la vitamina ? e l%estrogeno5 gi' da tempo osservato e dedotto dal ben noto antagonismo !ra la tiroide e l%estrogeno. La tiroide e la vitamina ? riducono l%estrogeno nell%organismo5 e viceversa. )ncora una volta5 il caso oper; in nostro !avore. 6l primo caso umano di porpora emorragica che trattavamo con aFtoco!erolo versava in uno stato di grave insu!!icien&a cardiaca. 6l suo medico aveva proposto una splenectomia 8asporta&ione chirurgica della mil&a95 ma il pa&iente era cosC debole che l%intervento appariva troppo rischioso. Con la vitamina ?5 il collasso cardiaco venne scongiurato de!initivamente e scomparve anche la porpora. )llora ci ricordammo dei nostri pa&ienti del 1,36 e specialmente di Euello la cui angina era completamente scomparsa. La madre de##0a&tore ello stesso periodo avemmo altri due pa&ienti in grave pericolo di vitaD una dei due era nostra madre5 che aveva so!!erto per anni di ipertensione5 con numerosi episodi di !ibrilla&ione auricolare parossistica che la rendevano seriamente in!erma. egli ultimi tempi la !ibrilla&ione auricolare era diventata permanente5 con crescente edema peri!erico e di!!icolt' respiratoria. ?ra peggiorata rapidamente5 nonostante il riposo e la somministra&ione di digitale5 e aveva raggiunto lo stadio di estremo gon!iore delle gambe e respiro corto. ?ra una donna di carattere !orte5 che viveva da solaD ma ora aveva una sedia al centro di ogni stan&a della casa e accanto ad ogni porta e si muoveva da sedia a sedia5 continuando a badare a se stessa e alla sua casa. =uesto avveniva nel 1,$6: mio !ratello e io discutemmo dell%opportunit' di metterla a vitamina ?5 mentre egli assisteva mia moglie che partoriva il nostro secondo bambino. Con la terapia a base di vitamina ?5 nostra madre cominci; a migliorare lentamente5 !inch un giorno ebbe ini&io una violenta diuresi con perdita di circa nove litri di liEuido in $+ ore5 con conse guente scomparsa sia delle di!!icolt' respiratorie che del gon!iore alle gambe. 2opo tre settimane di vitamina ?5 &appava il suo giardino e vi piantava i !iori primaverili. 1i mantenne in buona salute per altri nove anni5 prima di soccombere ad una malattia non connessa con lo stato del cuore. L%altro pa&iente aveva so!!erto di un attacco cardiaco ed era stato curato dal cardiologo dell%/niversit'. 1opravvisse all%attacco5 ma cominci; a so!!rire di insu!!icien&a cardiaca e le sue condi&ioni si !ecero estremamente gravi5 con un considerevole edema peri!erico. )veva il respiro cosC corto che non poteva pi3 dormire a letto e l%unico riposo che gli era consentito consisteva nel sedere su una sedia5 appoggiata a tre guanciali legati su un tavolo. on poteva pi3 cal&are scarpe e portava cal&ini molto pesanti e le panto!ole di suo !iglio5 che aveva un piede molto grande. 6l giorno in cui ?van !u chiamato per visitarlo5 il cardiologo era stato da lui per somministrargli un%inie&ione di diuretico a base di mercurio. Poich non vi era stato alcun e!!etto appre&&abile5 la moglie del pa&iente aveva chiamato nuovamente il cardiologo: costui le aveva detto di non avere pi3

alcun rimedio da o!!rire al malato e che era molto triste che la sua mente !osse cosC lucida5 perch il poveretto si rendeva per!ettamente conto della sua dolorosa situa&ione. =uest%uomo era un membro della nostra chiesa5 e sua moglie allora chiam; ?van5 che suggerC la vitamina ?. -re settimane dopo Euesto pa&iente non aveva pi3 alcun sintomo5 era tornato al lavoro e suonava nella piccola orchestra sin!onica della comunit'. Potrete !orse immaginare la nostra sorpresa e poi la nostra gioia alla pronta e completa rea&ione di Euesto pa&iente alla vitamina ?. -utte e tre Eueste persone erano in punto di morte5 inguaribilmente ammalate5 e tutte e tre recuperarono una salute buona5 anche se non eccellente. =uesti !urono autentici miracoli5 nel vero senso della parola. Che !are0 @vviamente5 la prima cosa da !arsi !u partecipare Euesti risultati al resto del mondo: lo !acemmo immediatamente5 con una breve rela&ione che annun&iava Euesta scoperta alle due pubblica&ioni pi3 Euali!icate in Euesto campo' %cience ((7, :, ><6, (;&<= e $ature ((9>, >>6, (;&<=. Procediamo con ca&te#a aturalmente5 il secondo passo !u di allargare il pi3 possibile la nostra serie. Poich ?van era ostetrico e ginecologo5 i soli pa&ienti immediatamente disponibili erano i miei e in parte Euelli del dottor 4ogelsang. )nche Eui devo chiedere al lettore di rendersi conto della situa&ione in Euel periodo. =uando Eualcuno !a una scoperta di Euesta portata5 si trova solo e smarrito5 sen&a nessuno a cui rivolgersi per consiglio5 e con la responsabilit' di curare esseri umani ammalati con un metodo completamente nuovo5 le cui modalit' di a&ione sono relativamente sconosciute e oscure. =uesti !urono i primi pa&ienti umani trattati con terapia megavitaminica. @vviamente5 in dosi intorno a 1## volte la Euantit' precedentemente utili&&ataD Euesta sostan&a non agiva pi3 come vitamina5 ma come agente terapeutico biochimico per intervenire in una situa&ione patologica grave e incurabile5 con risultati mai ottenuti con ogni altro me&&o disponibile. Bortunatamente per i nostri pa&ienti5 eravamo gi' da tempo sotto l%in!luen&a di Soseph 7. 2e Lee5 il !ondatore del <aLMell 1treet 2ispensarR e poi del LRingF6n Pospital di Chicago. lo ero stato interno nel primo ed ?van aveva !atto pratica per tre anni in entrambi5 diventando poi primario. /no dei ben noti precetti di 2e Lee5 scritto a lettere di acciaio inossidabile sulla parete della sua astanteria5 era ?primum, non nuocere?. $oi abbiamo !atto nostro Euesto motto. Procedemmo perci; con la massima cautela nel curare i pa&ienti cardiopatici con la vitamina ?. ?ra essen&iale non privarli di nessuna delle medicine che avevano preso !ino a Euel momento: in ciascuno dei casi ci limitammo ad aggiungere vitamina ?5 non operando alcun cambiamento5 tranne Euest%unico !attore. 6n tal modo !ummo in grado di appurare l%esatta e!!icacia di Euesta vitamina. 1olo dopo aver curato 2( pa&ienti e aver constatato come la maggior parte di loro reagisse al trattamento in misura pi3 che considerevole5 preparammo un rapporto da dare alla stampa. =uesto studio doveva essere completo5 ineccepibileD un rapporto accurato delle diagnosi5 dei trattamenti e dei risultati ottenuti. Per essere certi che le nostre diagnosi erano state corrette e il nostro rapporto sulla rea&ione dei pa&ienti aderente ai !atti5 radunammo tutti Euesti pa&ienti e li !acemmo esaminare e interrogare da due internistiD le loro storie cliniche !urono minu&iosamente vagliate e la nostra documenta&ione !u accuratamente riveduta. Ci !urono un paio di episodi divertenti. /no dei miei pa&ienti che 8!atto sconosciuto a Euesti due medici9 era stato un lottatore di pro!essione e che a Euell%epoca era l%allenatore del campione del mondo5 non gradC a!!atto l%indagine alla Euale era sottoposto. 2ovetti calmarlo e spiegargli che avevamo chiesto noi a Euesti internisti di esaminare e criticare il nostro lavoro il pi3 severamente possibile. e risult; un dossier che resta valido da oltre 3# anni per la sua obiettivit' e la sua accurate&&a !ino al minimo dettaglio. =uesto dossier !u letto dal dottor 4ogelsang al convegno annuale della 1t. -homas and ?ast ?lgin )cademR o! <edicine5 adempiendo a tutte le esigen&e etiche di un

corretto procedimento medico e scienti!ico5 e venne Euindi inviato alla stampa. A#tri dati $&##a "itamina E Poco per volta5 cominciammo a comprendete pi3 pienamente come !un&ionasse la vitamina ?. Leggevamo tutta la letteratura disponibile sull%argomento e cominciammo cosC a individuare i suoi modi di a&ione5 le sostan&e che inter!erivano con i suoi bene!ici e!!etti e Euelle che ne aumentavano il valore. )pplicammo le conoscen&e acEuisite in anni di uso dell%olio di germe di grano da parte nostra e di nostro padre. )vevamo appreso che il !erro inorganico5 se viene in contatto con la vitamina ?5 ne riduce o neutrali&&a completamente l%e!!icacia. ei primi tempi delle ricerche su animali5 il metodo usato per ottenere diete prive di vitamina ? consisteva nello scegliere cibi che ne !ossero il pi3 possibile esenti ed eliminarla con una solu&ione di !erro bivalente. Le diete cosC ottenute5 credute a Euel tempo prive di vitamina ?5 erano in realt' soltanto povere di Euesta vitamina. =uando si us; la distilla&ione molecolare5 !u possibile eliminarne una Euantit' ancora maggiore a scopi sperimentali. oi abbiamo sempre insistito sul !atto che se occorre somministrare !erro ad un pa&iente5 lo si deve !are a distan&a di almeno +F12 ore dalla vitamina ?. 1apevamo anche che gli estrogeni e la vitamina ? erano antagonisti. 6n e!!etti5 tutti noi ci eravamo avvalsi per anni di Euesta conoscen&a nel trattamento di alcuni disturbi di carattere ostetrico e ginecologico. 1apevamo che i grassi insaturi accrescevano il !abbisogno normale di vitamina ? e riducevano perci; la Euantit' di Euesta vitamina disponibile nell%organismo di pa&ienti in cura. *radatamente5 !ummo in grado di elencare gli e!!etti della vitamina ? in dosaggio megavitaminico. Pi3 tardi5 diventando sempre pi3 audaci5 aumentammo lentamente e cautamente le dosi di assun&ione giornaliera. -utto Euesto dovemmo !arlo da soli5 sen&a nessun aiuto5 tranne alcune rela&ioni di esperimenti su animali e di studi biochimici. 2ovemmo anche !are i conti con una Euantit' d%in!orma&ioni erronee5 pubblicate o comunicate verbalmente. Le due pi3 dannose erano che la vitamina ? agiva probabilmente come la vitamina C nel trattamento dello scorbuto e la vitamina 2 nel trattamento del rachitismo. 6l trattamento in entrambe Eueste malattie richiede !orti dosi Euotidiane della vitamina in Euestione per arrestarne il decorsoD ma dopo il dosaggio poteva venire drasticamente ridotto al "livello di mantenimento". 1coprimmo !aticosamente che Euesto non era il caso della vitamina ?5 il cui dosaggio per ottenere un miglioramento corrispondeva esattamente al livello di mantenimento. Una +aro#a di a""ertimento La seconda in!orma&ione erronea5 perpetuata in molti rapporti scienti!ici oltre che nella stampa divulgativa5 . che la vitamina ? "non pu; !arvi del male". La verit' . che vi sono due situa&ioni speciali in cui la terapia a base di vitamina ? va usata con cautela. Le malattie cardiache reumatiche croniche reagiscono ecce&ionalmente bene alle cure a base di vitamina ?5 ma . necessario usare un dosaggio assai minore. Per esempio5 mentre un pa&iente che presenta una malattia delle coronarie dovrebbe prenderne da +## a 1.6## /6 al giorno5 con malati cronici di reumatismo cardiaco partiamo da ,# /6 al giorno per un mese5 portate poi a 12# /6 e in!ine a 1(# /6. Possono occorrere anche tre mesiFtre mesi e me&&o perch si stabilisca una rea&ione degna di nota e moltissimi pa&ienti non devono mai superare un regime di 1(# /6 al giorno. 1imilmente5 Euando il pa&iente presenta un grave rial&o della pressione sanguigna5 noi curiamo prima

la pressione5 se non lo ha gi' !atto il suo medico5 e poi ini&iamo la terapia a base di vitamina ?. 2i solito . possibile raggiungere miglioramenti molto signi!icativi in tali casi5 ma la presen&a di una elevata pressione sanguigna richiede assolutamente un%accurata supervisione. /n%adeguata conoscen&a del metodo di trattamento in Eueste due situa&ioni produrr' rea&ioni eccellenti virtualmente in tutti Euesti pa&ienti. /no degli attributi speci!ici della terapia a base di vitamina ? . la lente&&a con cui agisce in molte situa&ioni5 nelle Euali alla !ine si rivela di grande aiuto. ella ne!rite acuta5 nella trombo!lebite acuta5 nelle !ebbri reumatiche acute5 pu; dare F e spesso e!!ettivamente d' F una guarigione completa nel giro di pochi giorni. -uttavia5 nelle malattie coronariche5 impiega dai ( ai 1# giorni per cominciare ad agire e da $ a 6 settimane prima che i suoi e!!etti siano de!initivi ed evidenti. 6nvece5 nei casi di claudica&ione intermittente la terapia pu; richiedere Eualche settimana o addirittura Eualche mese per dimostrare il suo grande valore5 come . stato accennato5 speci!icamente da molti autori5 in particolare da 7oRd e Paeger. Un $&cce$$o incora**iante <i sia permesso di sottolineare ancora una volta che i nostri primi tre casi !urono veri e propri miracoli. Cominciammo molto presto ad investigare sul potere della vitamina ? in molti altri campi5 specialmente nella ne!rite acuta5 nella trombo!lebite acuta5 nelle grandi ulcere varicose5 nella cancrena diabetica5 nella claudica&ione intermittente e nelle ustioni5 per citare soltanto alcuni casi. )nche in Euesti campi5 l%uso di megadosi di vitamina ? produsse autentici miracoli5 salvando gambe dall%amputa&ione5 guarendo enormi ulcere ribelli ai trattamenti5 rimarginando !erite sen&a le cicatrici che normalmente rendono obbligatorio il trattamento cutaneo. 7en presto i nostri rapporti originali venivano con!ermati su riviste mediche europee5 americane e canadesi. Per esempio5 il nostro primo caso di trombo!lebite acuta venne trattato nel maggio del (;&< e il secondo nel !ebbraio del (;&>. el (;&;, l%eminente chirurgo )lton @chsner ri!erC di casi positivi di trattamento e preven&ione della trombo!lebite al Congresso 6nterna&ionale di Chirurgia e sul Journal of American #edical Association (&6, 9::, (;97=. ?sistono attualmente pi3 di <7 lavori nella letteratura medica5 i Euali con!ermano il valore della vitamina ? in Euesta malattia. Le nostre prime ulcere delle gambe e della caviglia vennero curate nell%autunno del (;&<8 l'uso di vitamina ? in Euesta situa&ione . stato da allora con!ermato su <( pubblica&ioni mediche. 6l nostro primo caso di cancrena incipiente delle estremit' venne trattato nel giugno del (;&<8 il trattamento . stato da allora con!ermato in ; pubblica&ioni mediche. ) partire dal (;&<, ho curato direttamente o come supervisore molte migliaia di ammalati di cuore5 venuti da Euasi tutte le parti del mondo e da tutti gli stati americani5 comprese le PaMaii e l%)lasJa5 da tutte le province del Canada5 dall%6rlanda e dall%6nghilterra5 dalla 1vi&&era5 dall%isola di Capri5 dall%)ustralia5 dalla uova Telanda e dalle 7ermude. )lcuni dei casi pi3 spettacolari mi tornano immediatamente alla memoria5 bench non si tratti necessariamente dei pi3 importanti. /no dei primi !u Euello di un veterano del >eggimento >eale 1co&&ese5 il Euale era sopravvissuto a un attacco cardiaco5 ma so!!riva di una gravissima angina5 che si risvegliava !acilmente a Euasi ogni sollecita&ione. 2opo sei settimane di vitamina ?5 pot partecipare ad una lunga marcia di addestramento con i suoi commilitoni. Pi3 spettacolare !u il caso del !erroviere dell%@ntario del ord5 il Euale era anch%egli grandemente limitato nella sua attivit' da una grave angina5 !acilmente provocata alla minima sollecita&ione5 in seguito ad un attacco cardiaco. 2opo otto settimane di vitamina ? il !erroviere and; a caccia5 spar; a un cervo nel !olto del bosco tre miglia dal campo base e lo trascin; a destina&ione da solo.

@ppure l%agricoltore inabilitato a Eualsiasi lavoro5 per lo stesso motivo dei due casi precedenti. 1uo nipote cercava di mandare avanti sia la propria !attoria che Euella dello &io. <a dopo Euattro o cin Eue settimane di vitamina ?5 lo &io si sentC meglio5 al punto da potere almeno attaccare i cavalli per il nipote. /no dei due cavalli era giovane e a Euanto pare s innervosiva in sua presen&aD un giorno5 proprio mentre l%uomo stava attaccando il timone al carro5 il cavallo bal&; via improvvisamente. L%agricoltore a!!err; redini e resse la pariglia in !uga riuscendo a !ermarla proprio Euando stava per in!ilare il cancello. 1oltanto dopo si rese conto di ci; che aveva !atto. on dimenticher; mai il primo caso di !ebbri reumatiche acute che !ui chiamato a curare. =uesto pa&iente si era ammalato di una !aringite acuta Euando aveva 11 anni5 seguita da !ebbri reumatiche. -rasportato all%ospedale pediatrico di -oronto 8un istituto assai !amoso9 vi era stato trattenuto per sette mesi. Poi era stato tras!erito al convalescen&iario per 1( mesi prima di poter tornare a casa5 in una !attoria. 6n un primo tempo5 gli !u permesso di portare da mangiare alle galline e pi3 tardi di partecipare ai lavori meno pesanti. -re giorni prima che lo visitassi5 aveva avuto una recidiva delle sue !ebbri reumatiche. -re giunture ne erano interessateD una era rosso !uoco e gon!ia ma cedevole5 un%altra era nel momento peggiore5 la ter&a agli ini&i. 7ench avesse subito una tonsillectomia in ospedale5 le !osse sopratonsillari erano rosse e gon!ie. on avevo mai provato la vitamina ? in simili casi5 ma conoscendo il normale decorso della malattia trovai di!!icile rassicurare la madre Euando mi domand; se ci; signi!icasse altri 22 mesi di ospedale. Potete immaginare il mio sbalordimento Euando Euesto raga&&o entr; nel mio studio tre giorni dopo5 completamente sano. <i venne un colpo. )lla visita5 riscontrai che il cuore era in cattive condi&ioni5 ma ogni attivit' reumatica risultava assente5 sia clinicamente che alle analisi di laboratorio. =uesto raga&&o non ha pi3 avuto recidiveD . diventato uomo5 . particolarmente alto e di bell%aspetto5 si . sposato5 . diventato padre e ha vissuto una vita normale e vigorosa. Pa !atto ogni genere di lavoro ruraleD un%estate . andato nel Kest per il raccolto annuo del grano e in!ine si . stabilito de!initivamente a lavorare in un mulino. : necessario men&ionare due aspetti interessanti di Euesto caso. )lcuni mesi dopo averlo visitato per la prima volta5 nel novembre del 1,$65 !u esaminato5 insieme ad alcuni altri miei eL pa&ienti5 da un gruppo di cardiologi incaricati dal Collegio dei medici e chirurghi5 di cui !aceva parte anche il pro!essore di medicina della nostra /niversit'. ?ssi notarono le grandi dimensioni del suo cuore e l%eviden&a di un grosso danno valvolare. >accont; loro di avere appena passato Euattro giorni nel campo a sradicare barbabietole. Un ca$o e$em+#are 6n!ine5 desidero ri!erire una storia che illustra non solo i risultati che si possono ottenere curando le vittime di malattie reumatiche cardiache croniche 8ultimo risultato di un danno a carico del cuore da !ebbri reumatiche contratte nell%in!an&ia95 ma anche l%a!!idabilit' del trattamento a base di vitamina ?. 1i tratta di una malattia ingannevole5 subdola e imprevedibile: spesso5 dopo essere guarito dall%attacco acuto5 il pa&iente resta apparentemente in buono stato di salute per anniD pu; per!ino essere un campione sportivo e tuttavia5 improvvisamente5 cominciare a so!!rire5 molto gradualmente5 dei sintomi di una malattia cardiaca. e abbiamo avuti molti esempi durante la nostra pratica medica5 tra cui un !amoso campione di pattinaggio artistico5 un uomo che era apparso in molti !ilm come partner di una delle pi3 !amose pattinatrici di tutti i tempi. )bbiamo anche avuto un giocatore pro!essionista di !ootball e un nuotatore olimpionico. -alvolta l%episodio acuto originario . tanto mite da passare inosservato e la diagnosi viene !atta soltanto in seguito ad una visita occasionale5 oppure per l%appari&ione tardiva di sintomi. Come introdu&ione alla storia del mio amico5 dovrei raccontare al lettore che uno dei miei molti hobbR . stato Euello di allevare cani di ra&&a da esposi&ione e5 pi3 di recente5 !ar parte delle giurie delle

esposi&ioni canine. 1ono l%unico canadese ad aver ricoperto varie cariche nel 2oberman Pinscher Club o! )merica5 compresa Euella di vicepresidente e5 per due anni5 di presidente. -ra gli amici pi3 interessanti nel club ce n%. uno che aveva un incarico molto speciale ai nostri congressi annuali. *eneralmente c%incontravamo in un motel5 sovra!!ollato dal nostro club5 e dovevamo contentarci della tavola calda: il suo incarico era Euello di trovare i migliori ristoranti nella citt' dove si teneva il congresso e il nostro piccolo gruppo di buongustai non . mai stato deluso dai locali scovati da lui. -re anni or sono5 mentre mi trovavo in Blorida5 ricevetti una chiamata tele!onica: era lui e voleva vedermi immediatamente. 1apevo che aveva avuto una !ebbre reumatica5 ma non mi ero preoccupato per lui in tutti Euegli anni. -uttavia5 erano ini&iati i normali sintomi di di!!icolt' respiratorie in seguito a eserci&io !isico5 la tosse e il bisogno di dormire appoggiato a un paio di guanciali. )lla clinica cardiologica dell%/niversit' avevano !atto su di lui una serie di visite e di controlli accurati5 compreso il cateterismo del cuore. )l termine di Euesti controlli5 gli era stato rivelato che sua valvola mitrale 8la valvola tra le due cavit' sul lato sinistro del cuore9 era gravemente ammalata e ristretta e che la sua sola speran&a era nella chirurgia. Perci; lo avevano messo in lista per il primo letto disponibile. el !rattempo5 gli avevano dato il permesso di rimanere a casa. Le cose stavano a Euesto punto Euando mi tele!on;: io gli chiesi se era ancora in grado di lavorare ed egli mi rispose di sC. *li dissi allora che5 stando cosC le cose5 non aveva bisogno di interventi chirurgici5 che la vitamina ? lo avrebbe rimesso nelle condi&ioni di salute di dieci anni prima. >ispose: Hh per Euesto che ho tele!onatoI. 2issi che non c%era bisogno di una mia visitaD che mi aveva detto tutto ci; che mi occorreva sapere e che se avesse !atto ci; che gli dicevo si sarebbe sentito bene in tre mesi e me&&o. 2oveva essere prudente5 riducendo la sua attivit' soltanto di poco e continuando a lavorare sen&a stra!are5 e cominciare con ,# /6 di vitamina ? al giorno per il primo mese5 12# il secondo e 1(# il ter&o. *li promisi che sarebbe stato bene come dieci anni prima dopo sei settimane di vitamina ? in dosi di 1(# /6 giornaliere. <i chiese se potevo visitarlo di nuovo nel caso che le cose non andassero secondo il previsto e naturalmente lo rassicurai che l%avrei !atto. 6n capo a tre mesi e me&&o stava bene. Lo rividi due anni dopo5 nel mese di !ebbraio. ?ra stato !uori a ballare la sera prima5 lavorava tutti i giorni al ter&o piano di un edi!icio e di solito !aceva le scale di corsa5 due gradini alla volta5 per divertimento. =uesta non . la !ine della storia. =uando lo vidi a eM NorJ5 mi raccont; di aver so!!erto di un arresto cardiaco durante la !amosa cateteri&&a&ione del cuore. )d onta di ci;5 Euando !u richiamato alla clinica per un secondo controllo 8non avevano saputo pi3 niente di lui da Euando aveva declinato l%opera&ione95 gli venne proposta una seconda cateteri&&a&ione del cuore. onostante la prima brutta esperien&a5 acconsentC5 dicendo che era curioso di sapere se vi !osse o meno un reale e dimostrabile miglioramento corrispondente al miglioramento clinico. )ncora una volta ebbe un arresto cardiaco5 ancora una volta il battito venne riattivato e ancora una volta sopravvisse. 2opo il controllo5 gli venne comunicato che aveva un disturbo alla valvola mitralica e che F si noti F %un giorno o l%altro% avrebbe dovuto Hprobabilmente sottoporsi a un%opera&ione chirurgicaI. ?gli chiese come mai la prima volta l%opera&ione chirurgica sembrasse immediatamente necessaria e ora venisse soltanto ipoti&&ata per il !uturo. Per tutta risposta il medico si strinse nelle spalle. Vitamina E e attacc.i cardiaci Ci siamo meravigliati dell%ini&iale rigetto del nostro libro5 del !atto che la classe medica abbia !inito per accettarlo a poco a poco e delle accoglien&e entusiastiche del pubblico. : stato calcolato tre o Euattro anni !a F ed . un calcolo che merita !iducia F che 3#F3( milioni di )mericani prendessero vitamina ? in megadosi. 6l risultato inevitabile di ci; . stato un subitaneo arresto dell%aumento5 an&i una diminu&ione5 della percentuale dei decessi per attacco cardiaco. : stato annunciato che nel 1,7$ si ebbero5 tra gli

americani di me&&a et'5 Euasi 1#.### decessi in meno per attacco cardiaco 8chiamato correttamente in!arto del miocardio9. 2a diversi anni a Euesta parte si . avuta una lieve diminu&ione dei casi di morte per malattie cardiache reumatiche5 dovute all%uso degli antibiotici per stroncare le in!e&ioni streptococciche che ne 1ono la causa. )nalogamente5 si . avuta una diminu&ione del ((Q nei casi di morte per ipertensione cardiaca5 dovuta alla scoperta circa 2( anni !a5 di e!!icaci e relativamente innocue sostan&e medicali antiF ipertensive. -uttavia nulla5 assolutamente nulla5 ha potuto !ermare il costante aumento dei decessi per malattie coronariche5 !ino al momento dell%uso in dosi massicce della vitamina ?. L%accetta&ione della terapia a base di vitamina ? da parte dei medici e5 in piccola percentuale5 dei cardiologi5 ha raggiunto un livello considerevole negli ultimissimi anni. Le con!erme al nostro lavoro clinico si sono moltiplicate rapidamente sulla stampa speciali&&ata del mondo. -uttavia5 era riservato a due esperimenti controllati5 relativamente recenti5 il compito di !are un%impressione degna di Euesto nome sul mondo medico: Euello di 7oRd e dei suoi collaboratori nel 1,63 e Euello di Paeger5 con la sua esperien&a a doppio cieco controllata5 di cui d' noti&ia 2ascular Diseases nel 1,6+. 7oRd ha stabilito che l%arteriosclerosi grave5 il cui processo . continuato per anni5 reagiva5 con la perdita di calcio depositato sulle pareti vascolari5 alla terapia a base di vitamina ?. Paeger ha dimostrato che i tessuti locali che avevano so!!erto di un diminuito apporto sanguigno5 dovuto al restringimento delle arterie alimentanti Euella parte5 presentavano un aumento marcato e appre&&abile del ri!ornimento di sangue dopo la terapia a base di vitamina ?. L%avevamo ri!erito gi' nel 1,$65 come anche il dottor Aeith 1tuart di Londra e il dottor *eorge 2oMd di Korcester5 <assachusetts. @ltre a Eueste testimonian&e e a Euella del dottor 7oRd Eualcosa come 32 altre pubblica&ioni ri!eriscono sul valore della vitamina ? nel trattamento della claudica&ione intermittente 8crampi alle gambe durante la deambula&ione9. 6l dottor Paeger con!erm; anche ci; che noi avevamo pubblicato molte volte5 cio. che non esisteva nessun altro trattamento e!!icace. ella sua serie5 i pa&ienti trattati con anticoagulanti o vasodilatatori non dimostravano un maggiore miglioramento di Euelli cui veniva somministrata una capsula polivitaminica5 che non contenesse per; la vitamina ?. La "itamina "er$ati#e /no dei primi biochimici che lavorarono con gli allora nuovi concentrati di vitamina ?5 ottenuti per distilla&ione molecolare da oli vegetali5 la chiam; "la pi3 versatile delle vitamine". 66 pro!essor Comel5 a sua volta5 la de!inC la "vitamina angio!ilica". 6n e!!etti5 proprio la sua versatilit' . uno dei maggiori svantaggi sul piano dell"accettabilit'% medica. 6 medici5 nella loro prassi5 hanno accettato alcuni antibiotici come "antibiotici a largo spettro di a&ione"5 intendendo con ci; che usati terapeuticamente servono a combattere in!e&ioni in molte e varie &one del corpo5 causate da un Eualsiasi organismo in!ettivo. )nalogamente5 il cortisone sembra tenere a bada un intero "spettro" di stati patologici umani. -uttavia5 per lo pi3 i medici si aspettano che un solo agente terapeutico agisca speci!icamente per un solo5 speci!ico stato anormale5 come per esempio l%insulina per il diabete mellito5 o l%antitossina della di!terite per la sola di!terite. La vitamina ?5 invece5 . speci!icamente utile in molti casi apparentemente disparati e sen&a rela&ione tra loro e i medici hanno di!!icolt' ad accettare proprio Euesto. 6n realt' i conti tornano5 Euando ci si rende conto che tutti Euesti stati patologici hanno una cosa in comune: cellule che non !un&ionano normalmente5 ma che potrebbero !arlo se in Eualche maniera venisse elevato il loro ri!ornimento di sangue. La vitamina ? in megadosi assolve a Euesta !un&ione in pi3 di una maniera.

6nnan&itutto5 si . veri!icato che essa diminuisce il bisogno di ossigeno in organismi animali completi5 in cuori isolati e in !asci di muscoli cardiaci: perci; Euando i muscoli cardiaci non possono ricevere il loro %pieno% di sangue perch le arterie coronariche che glielo !orniscono si sono ristrette5 la capacit' della vitamina ? di diminuire il bisogno di ossigeno del muscolo permette a Euel muscolo di !un&ionare normalmente o Euasi. )nalogamente5 nel diabetico le cui arterie delle gambe si sono cosC ristrette che i tessuti dell%alluce non ricevono abbastan&a sangue per sopravvivere5 l%alluce muore. =uando le arterie della gamba hanno raggiunto Euesto grado di restringimento5 . molto di!!icile poter salvare la gamba stessa. *eneralmente5 . necessario amputarla al di sopra del ginocchio5 poich bisogna arrivare abbastan&a in alto per assicurare un adeguato ri!ornimento di sangue ai lembi5 in modo che il moncone possa guarire. 4irtualmente5 in tutti Euesti pa&ienti5 l%uso da +## a 1.6## /6 o pi3 permetter' di salvare la gamba. ella maggior parte dei casi5 verr' perduto soltanto il tessuto gi' morto Euando si instaura il trattamento. 6l bisogno di ossigeno nelle cellule immediatamente prossime a Euelle morte diminuisce e Eueste cellule possono ora sopravvivere. el decorso di un processo normale5 le cellule morte si separano e cadono e il sorprendente risultato . il risanamento completo dei tessuti adiacenti. A&menta #0e//etti"o ri/ornimento di $an*&e La diminu&ione del !abbisogno di ossigeno delle cellule e dei tessuti in generale . una delle principali a&ioni della vitamina ? tanto che si pu; enunciare Euesto principio generale: in Eualsiasi stato patologico in cui vi sia una diminu&ione del ri!ornimento sanguigno o dell%ossigeno5 la terapia a base di vitamina ? sar' utile e in numerosissimi casi lo sar' in misura su!!iciente da produrre un miglioramento notevole. >icordiamo che Anut Paeger ha dimostrato che l%uso continuato di Euesta terapia produce un aumento assai concreto del ri!ornimento sanguigno. )bbiamo visto la portata sanguigna tornare in molte gambe al punto che la pulsa&ione delle arterie peri!eriche5 che non si poteva scoprire all%ini&io del trattamento5 era tornata normale o Euasi. @chsner e la sua Euipe hanno pubblicato i loro risultati nel trattamento di coaguli di recente !orma&ione nelle vene peri!eriche. La vitamina ? dissolve Euesti coaguli e5 particolare importantissimo5 sen&a il pericolo che il coagulo si stacchi e si diriga verso i polmoni provocando embolia polmonare. =uesta . seguita da decesso nel (#Q circa dei casi. 2obbiamo ricordare ancora che Euesti casi sono in rapido aumento 8pari a ( volte di pi3 in un periodo di 1# anni9. : dunEue di grande importan&a l%uso pro!ilattico della vitamina ?5 introdotto con successo da @chsner5 mediante il Euale si prevengono i coaguli nelle vene peri!eriche. Possiamo Euindi ampliare i nostri principi generali5 a!!ermando che in Eualsiasi caso che presenti la minaccia o la realt' di un coagulo intravascolare5 o in cui si riscontri una diminu&ione della portata sanguigna o un accresciuto !abbisogno di ossigeno5 la vitamina ? sar' utile5 in molti casi in misura su!!iciente a risolvere completamente F o Euasi F il problema. A#tri &$i de##a "itamina E @ltre a Eueste due a&ioni principali della vitamina ?5 ve ne sono molte ancora5 pi3 utili in certe condi&ioni patologiche che in altre. /na di esse . la propriet' della vitamina ? di ripristinare la normale permeabilit' capillare: . Euesta l%a&ione principale che consente un rapido e completo ritorno alla normalit' in casi di !ebbre reumatica acuta e ne!rite acuta. =uando sia stata ripristinata la permeabilit' capillare normale5 l%a&ione di risparmio di ossigeno della vitamina ? permette alle di!ese organiche di agire e!!icacemente.

=uesta vitamina consente alle ustioni e ai tessuti denudati traumaticamente di guarire con cicatrici che non sono tenere e non si contraggono. -utte le cicatrici si contraggono e sono tenere5 tranne Eueste. La vitamina ? accelera l%apertura della circola&ione collaterale intorno a vene o arterie occluse o pericolosamente ristrette. 1e si comprendono tutte Eueste varie5 particolari e utili a&ioni della vitamina ?5 non ci meraviglieremo se i medici 1amuel )Rres e >ichard <ihan di Los )ngeles ri!eriscono della sua utilit' in molte malattie cutanee e recalcitranti. 6l dottor )Rres a!!erma che essa . praticamente uno speci!ico nei crampi notturni5 come pure in svariati altri problemi muscolari5 tra cui i crampi rettali notturni5 i crampi da eserci&io !isico5 alcuni casi di claudica&ione intermittente e un caso spettacolare di polimiosite 8in!iamma&ione di vari muscoli95 dopo il !allimento totale di tre medicinali immunosoppressivi (Journal of the American #edical Association, (7 gennaio 1,729. )Rres e <ihan incominciarono ad interessarsi della terapia vitaminica ? gra&ie alla presenta&ione5 !atta da <ilton 1tout davanti alla 1ociet' 2ermatologica di Los )ngeles nel 1,(#5 del caso di una donna a!!etta da pseudo0anthoma elasticum 8rara malattia della pelle95 i cui disturbi cutanei e visivi scomparvero Euasi totalmente in seguito alla somministra&ione di vitamina ? per un periodo di un anno (Archives of Dermatolog", 6#5 31#5 1,(19. "=uesto sbalorditivo successo terapeutico in una malattia !ino ad oggi incurabile" risvegli; l%atten&ione dei due medici sulla sua sostan&a poten&iale. 6 risultati dei loro trattamenti di un certo numero di anormalit' della pelle sono poi stati pubblicati su diverse riviste mediche. Paeger ri!erisce che il suo interesse ini&iale per la terapia vitaminica ? "!u risvegliato da un eminente membro della Bacolt' di <edicina dell%/niversit' di <almo". ?gli a!!erma anche che "la sua deambula&ione . molto migliorata" dopo aver preso vitamina ?. essun medico potr' usare un energico prodotto di vitamina ? secondo i dosaggi da noi pubblicati5 in un caso pertinente5 sen&a ripetere i nostri successi e sen&a diventare un praticante entusiasta di Euesto trattamento5 !antasticamente utile. 6n!ine5 vorrei !ar notare che oggi esistono Euasi (97 pubblica&ioni che con!ermano completamente le nostre prime osserva&ioni del (;:< sul !atto che la vitamina ? rappresenta uno speci!ico nel trattamento delle malattie cardiache. Capitolo 6, QUANTA VITAMINA E SI TRAE REALMENTE DAGLI ALIMENTI4 1econdo FDA 3onsumer 8luglioFagosto (;>:=, "la Euantit' di vitamina ? necessaria alla maggior parte delle persone appare !ornita in misura soddis!acente da una dieta media ben eEuilibrata5 anche se un piccolo Euantitativo della sostan&a va perduto nella lavora&ione in dustriale. <olti alimenti comuni contengono vitamina ?: essa . presente in grandi Euantitativi nelle verdure in !oglie5 negli alimenti a base di cereali integrali e negli oli vegetali". L%analisi di Euesta a!!erma&ione ci convince che la B2) dovrebbe dedicare alle ricerche almeno altrettanto tempo di Euanto ne dedica alla svaluta&ione dei supplementi vitaminici e degli "alimenti dietetici". Q&anta "itamina E $i trae rea#mente da##e "erd&re4 6n primo luogo5 consideriamo la vitamina ? nelle verdure. 6n uno degli studi pi3 completi che

anali&&ano il contenuto di aFtoco!erolo nei cibi al momento della consuma&ione5 il dottor >. P. 7unnell5 e i suoi collaboratori5 scrivendo sull%)merican Journal of 3linical $utrition 8luglio (;<9=, concludono che "... la !rutta e gli ortaggi non contribuiscono alla dieta con Euantit' signi!icative di aF toco!erolo " 86%8LFtoco!erolo . Euella !ra&ione di vitamina ? che si rivela pi3 attiva biologicamente9. ?ssi a!!ermano5 inoltre5 "il contenuto di toco!erolo negli ortaggi in scatola . scarso in con!ronto con la !rutta e gli ortaggi !reschi: per esempio5 i piselli !reschi5 congelati e in scatola contengono rispettivamente 7,99 mg (7,@6 /C=, 7,69 mg (7,:> /C=, 7,76 mg (7,7: /69 per cento di toco!erolo". 6l che signi!ica una perdita del ;<M di toco!erolo dovuta ai processi industriali. =ualche tempo !a5 due ricercatori britannici5 4. P. 7ooth e <. P. 7rad!ord5 anali&&arono il contenuto di aFtoco!erolo nella !rutta e negli ostaggi di maga&&ino e rispettivamente allo stato naturale presso l%/niversit' di Cambridge in *ran 7retagna (!ritish Journal $utrition, vol 175 1,639. 1 dati risultanti dalla ricerca F che sono tradotti Eui da mg per Jg in unit' interna&ionali 8/69 per libbra F sono estremamente rivelatori. 1i ricordi che Euesti valori sono per una libbra di prodotto !resco e crudo. ?cco alcune voci della loro lista5 ini&iando dagli ortaggi pi3 ricchi di vitamina ?. 1i tenga presente anche che la >2) stabilita negli 1tati /niti per la vitamina ? . di 3# /6 per gli adulti. 1i noti che le !onti migliori di vitamina ? non !anno probabilmente parte di molte diete. La !oglia esterna del cavolo contiene una Euantit' considerevole di vitamina ?5 ma la por&ione interna cio. la parte che viene usualmente mangiata5 contiene meno di 1 /6 di vitamina per libbra. 6 ricercatori 7ooth e 7rad!ord sottolinearono Euesto punto Euando dissero: "in molte piante vi . molto meno toco!erolo nella %parte mangiabile% che negli %scarti%. -ra le !onti vegetali povere di vitamina ? si trovano ortaggi di largo consumo come carote5 gambi di sedano5 cetrioli5 !unghi5 cipolle5 piselli5 patate5 radici e rape. Come !onti di Eualche valore restano soltanto spinaci5 asparagi e broccoli... se non si ha l%abitudine di pran&are a !oglie di crescioneG )nche riguardo a Euesti ortaggi5 per;5 sorgono delle di!!icolt'. 7ooth e 7rad!ord osservano che se gli ortaggi !reschi crudi vengono immersi in acEua a !orte ebolli&ione5 si minimi&&ano le perdite di vitamina ?D ma se si comprano spinaci congelati e poi si mettono a cuocere in acEua che viene portata a ebolli&ione solo dopo Eualche minuto5 la perdita di vitamina ? pu; essere elevata. =uanto ai broccoli5 la vitamina ? si trova soltanto nelle !oglie: il !iore5 cio. la parte mangiata dalla maggior parte dei consumatoti5 non contiene neppure una traccia di vitamina ?G Lo stesso dicasi per il cavol!iore. Per venire ai cereali integrali5 siamo dell%opinione della B2)5 che cio. essi siano una !onte relativamente buona di vitamina ?. Purtroppo non hanno un ruolo molto signi!icativo nella dieta della maggior parte dei consumatori. 1ono soltanto i !anatici della nutri&ione naturale che sembrano utili&&are e amare i prodotti a base di grani integrali. <olti mangiano pane bianco %arricchito%5 non sapendo che Euasi ogni traccia di vitamina ? che la natura ha messo nel !rumento si . perduta nel processo di ra!!ina&ione e di imbiancamento.

Incon"enienti de*#i o#i "e*eta#i La Euestione del contenuto di vitamina ? negli oli vegetali . piuttosto critica. 2a un lato5 Euesti oli sono la !onte principale di vitamina ?D ma al tempo stesso molti di essi5 in realt'5 aumentano il bisogno di vitamina ? oltre la misura in cui la !ornisconoG ?cco perch. *li oli vegetali !orniscono acidi grassi poliinsaturi 8P/B)9 molti dei Euali ci sono indispensabili per la crescita normale e il benessere generale. ?ssi possono procurare dei guai5 tuttavia5 a causa della loro suscettibilit' alle muta&ioni prodotte dalle radia&ioni che costantemente ci bombardano5 provenienti da sorgenti naturali o arti!iciali. ). L. -appel5 pro!essore di dietologia e anche di scien&a e tecnologia alimentare presso l%/niversit' di Cali!ornia a 2avis5 spiega che Euando Euesti raggi colpiscono una molecola5 liberano un atomo d%idrogeno e ini&iano la perossida&ione dei lipidi polinsaturi. 6n Euesto processo di perossida&ione si !ormano dei radicali liberi. 1econdo un articolo del dottor -appel su $utrition .oda" 8dicembre 1,6795 "il radicale libero vola all%interno della cellula con una !or&a enorme e sen&a schema nel suo movimento5 !intanto che urta un%altra molecola e causa ogni genere di danni". /n costante danno dovuto ai radicali liberi . una delle teorie con cui si spiega il processo di invecchiamento. 4i . anche la possibilit' che Euesto stesso e!!etto possa essere implicato nella genesi di molte specie di cancro5 bench ci; non sia mai stato provato. ) Euesto punto viene chiamata in causa la vitamina ? spiega il dottor -appel5 "Euesta vitamina o!!re una prote&ione biochimica primaria contro l%eccessiva ossida&ione dei lipidi cellulari". Bacendo Euesto5 la vitamina ? serve a prevenire la !orma&ione di pericolosi radicali liberiD per Euesta ragione5 il !abbisogno di vitamina ? si basa sul Euantitativo dei P/B) ingeriti. <a Euanta vitamina ? ci occorre per proteggerci contro la !orma&ione di Euesti pericolosi radicali liberi0 el 1,635 Philip L. Parris e orris 2. ?mbree suggerirono un sistema pratico per determinare la Euantit' di vitamina ? che sarebbe raccomandabile assumere insieme con gli oli polinsaturi. ?ssi proposero una propor&ione espressa come ?:P/B) F il rapporto del numero di mg d-a-toco!erolo5 o vitamina ? naturale5 e il numero di grammi di acidi saturi. 6l rapporto dietetico che stimavano desiderabile e protettivo . di #56 (American Journal of 3linical $utrition, dicembre 1,639. @ggi si concorda generalmente che Euesto rapporto . il minimo necessario per un%a&ione protettiva. <a Eual . il vero rapporto che esiste negli oli vegetali da noi consumati0

La ma**ior +arte de*#i o#i crea i# -i$o*no di +i; "itamina E 2avid C. Perting ed ?mmaFSane ?. 2rurR del Pealth utrition >esearch 2ivision o! the -ennesseeF ?astman >esearch Laboratories di eM NorJ ri!erirono i risultati della loro ricerca sul contenuto di vitamina ? di vari oli vegetali sul Journal of $utrition (vol. @(, 1,639. La loro analisi degli oli ra!!inati non idrogenati ha !ornito Euesti rapporti medi ?: P/B): olio di seme di cotone #56( olio di cartamo #5$( olio di granturco #536 olio di soia #52+. 2a Eueste ci!re5 appare che soltanto l%olio di semi di cotone . da scegliersi ragionevolmente5 dal momento che . l%unico olio in cui gli acidi grassi polinsaturi sono compensati da su!!iciente vitamina ?. Per Euanto concerne gli altri oli5 i ricercatori a!!ermano: "non si pu; trascurare la possibilit' che un aumento appre&&abile nel consumo di tali oli5 sia come grassi supplementari sia come grassi sostitutivi5 potrebbe avere per conseguen&a una graduale deple&ione e in!ine una caren&a di vitamina ?". =ueste sono parole di avvertimento per coloro che hanno assunto grandi Euantit' di oli polinsaturi nella speran&a di ridurre il livello del colesterolo nel sangue. Come si . visto nelle precedenti analisi5 il rapporto ?:P/B) dei semi di soia . molto basso. Poich l%olio di soia viene usato in molti cibi reclami&&ati come ricchi di grassi polinsaturi 8come la margarina e la maionese pronta95 la sua corrispondente mancan&a di vitamina ? pu; renderlo sconsigliabile per coloro che non assumono vitamina ? supplementare. 6l dottor 7unnell e i suoi collaboratori vengono al punto avvertendo che "... esiste una tenden&a generale verso un maggiore consumo di oli vegetali e un minor consumo di grassi animali. Particolarmente marcato . il grande aumento nel consumo dell%olio di soia...". : perci; possibile che ne consegua lo sEuilibrio nel rapporto vitamina ?Facidi grassi polinsaturi 8?:P/B)9 in molti cibi basati su olio di soia che non sia stato idrogenato 8solidi!icato9. L%autorevole testo .he !iochemistr" of 3linical #edicine 8Near 7ooJ <edical Publisher5 6nc.5 Chicago5 6llinois5 1,7#9 dichiara: "data l%attuale voga delle diete ricche di acidi grassi insaturi5 dovrebbe essere aumentato il !abbisogno di toco!erolo. : vero che i grassi insaturi naturali sono ricchi di toco!erolo5 ma la maggior parte di esso . distrutta nel processo di industriali&&a&ione che andrebbe aggiunto probabilmente al prodotto !inito". 1embra che gli oli vegetali5 nonostante che la B2) a!!ermi che essi sono una ricca !onte dietetica di vitamina ?5 siano pi3 che altro atti a produrre una caren&a di Euesta vitamina. ? Euesto non . un tipo di caren&a che il vostro medico pu; scoprire Euando vi prende la pressione5 o che possa venire notata dai ricercatori che usano i soliti metodi per scoprire segni di caren&a alimentare. 1i pensa che i prodotti nocivi della perossida&ione dei lipidi producano danni molto sottili e a lungo termine5 di solito associati con 1"invecchiamento%. Pero$$idi #i+idici in co##e*amento co# cancro de# $eno 6l !luido che si trova nel seno delle donne che presentano un alto rischio di cancro locali&&ato in Euell%organo contiene alte percentuali di perossidi lipidici5 proprio gli stessi grassi deteriorati che troviamo in assen&a della vitamina ?. =uesta scoperta si deve al dottor icholas L. PetraJis5 pro!essore di medicina preventiva e salute interna&ionale dell%/niversit' di Cali!ornia a 1an Brancisco. /tili&&ando una speciale pompa per esaminare il seno di 2 donne5 il dottor PetraJis ha scoperto che: a9 i !luidi si trovano con maggiore probabilit' nel seno di donne di popola&ioni note come predisposte al cancro5 b9 Euesti !luidi stagnanti possono contenere sottoprodotti di !umo di sigarette5 sostan&e chimiche e grassi perossidati che possono provocare il cancro nelle cellule che tappe&&ano i dotti del seno.

6l dottor PetraJis ha ri!erito a un seminario dell%)merican Cancer 1ocietR per scrittori di argomenti scienti!ici che la Euantit' di perossidi lipidici nei !luidi del seno era sette volte pi3 alta nelle donne caucasiche che in Euelle di ascenden&a cinese5 che sono relativamente esenti dal cancro del seno ($e+ ,or- .imes, mar&o 1,7(9. A++#ica!ione dei ra++orto E'PUFA a##a "ita rea#e =uesta . la situa&ione per Euanto riguarda gli oli vegetali. <a il resto della dieta0 : possibile ricevere abbastan&a vitamina ? da altre !onti per proteggerci contro la perossida&ione dei polinsaturi0 La risposta a tale domanda ci viene data dai dottori Sohn C. 7ieri e >itva P. ?varts5 che anali&&arono il cibo della mensa 8impiegati presso il Clinical Center o! the ational 6nstitute Pealth di 7ethesda5 <arRland. L%insieme dei tre pasti giornalieri rivel; che il contenuto medio di toco!e!olo Euotidiano era di ; mg ((:,& /l= con una oscilla&ione da &,& mg 8656 /69 a (6,( ((:,& /C=. C dati sono stati pubblicati sul Journal of the American Dietetic Association, !ebbraio (;>:. =uando si con!rontino Eueste ci!re con la >2) di vitamina :7 /C, appare evidente che vi . una de!icien&a di vitamina ?. )ncora pi3 precisamente tale studio ha anche rivelato che il rapporto medio Euotidiano ?:P/B) era di 7,&:, con oscilla&ioni tra #516 e 7,>(. ? Euesta media risulta essere di pi3 del 6@M al di sotto del limite di sicure&&a di #56 per la prote&ione contro il danneggiamento dovuto alla perossida&ione. )lcuni individui si trovano addirittura al di sotto del limite di sicure&&a in ragione del >:M. Consideriamo ora di nuovo la dichiara&ione della B2) sulla vitamina ?: "il !abbisogno di vitamina ? appare soddis!atto dalla dieta tipo5 ben eEuilibrata5 bench una parte della vitamina ? venga perduta durante il processo industriale". Ci sembra evidente che Euest%a!!erma&ione lascia un po% a desiderare in termini di accurate&&a scienti!ica. <a la B2) opera sovente in Euesto modo5 e sentiamo spesso i suoi apologisti !are le medesime dichiara&ioni sen&a senso sulle meraviglie della dieta "tipo". <olte persone prendono supplementi di vitamina ?5 e Euesto sembra una cosa saggia5 in gran parte perch ne assumiamo tanto poca dai cibi industriali&&ati di oggiD ma Euesta . soltanto una parte della motiva&ioni. La maggior parte di noi sa che esiste una voluminosa documenta&ione clinica sui bene!ici della vitamina ? in svariate malattie e disturbi umani. 6l !atto che la B2) non riconosca Euesto dato evidente . spiacevole ma non sorprendente5 se consideriamo la valuta&ione che Euest%organismo d' del Euantitativo di vitamina ? nei cibi e dell%importan&a di essa nella vita normale. Ra++orto tra "itamina E Bin m*D e +o#in$at&ri Bin *D

Capitolo 7# NECESSIT2 SPECIALI DI UNA DIETA PER ABBASSARE IL LIVELLO DEL COLESTEROLO =uando il vostro elettrocardiogramma rivela la minima irregolarit'5 o il vostro colesterolo . de!inito dal vostro medico "troppo alto"5 il medico stesso se ne preoccupa e vi avverte perentoriamente di eliminare Euei grassi saturi. H/sare la margarinaI . il consiglio medico standard. H iente burro. iente uova5 o tutt%al pi3 due la settimana. /sate grassi insaturiI. 11 vostro medico . sen&a subbio preoccupatissimo per la vostra salute5 ma il suo consiglio potrebbe tuttavia essere pericoloso. =uando un medico prescrive un largo uso di grassi polinsaturi sen&a prescrivere anche un largo uso di un antiossidante 8vitamina ?9 non !a altro che spingere il suo pa&iente su un treno rapido verso un pericoloso sEuilibrio del metabolismo cellulare. 1econdo il dottor -. K. )nderson dell%/niversit' di -oronto (Iancet, (( agosto 1,7395 "la distro!ia muscolare alimentare . una malattia che insorge in numerose specie animali Euando gli acidi grassi insaturi sono prodotti inadeguatamente da sostan&e antiossidanti. 6n tali circostan&e5 si !ormano perossidi lipidici altamente reattivi5 che insidiano sia i muscoli dello scheletro che il miocardio: l%animale . perci; esposto a morire improvvisamente per %attacco cardiaco%5 specialmente se si trova sotto stress". Probabilmente troverete Euesta noti&ia imbara&&ante5 scomoda e contraddittoria. 6 grassi insaturi non sono !orse5 tutto sommato utili per il !atto di ridurre i livelli di colesterolo0 : veroD ma il dottor )nderson avverte che5 a meno che Euesti grassi insaturi non siano protetti da antiossidanti5 vi renderanno ancora pi3 vulnerabili nei con!ronti dell%ischemia 8una caren&a sanguigna dovuta a costri&ione9. "Pu; essersi sviluppata nell%uomo 8specialmente di sesso maschile9 una !orma subclinica di Euesta malattia durante le ultime decadiD e con l%aumentare la vulnerabilit' del miocardio riguardo all%ischemia aterosclerotica F a!!erma il dottor )nderson F gli insaturi non protetti possono benissimo avere aumentato l%inciden&a dell%in!arto del miocardio". on parlava soltanto per supposi&ioni: il medico canadese basava le sue idee su uno studio dei mutamenti di rapporto numerico relativi al sesso veri!icatisi negli indici di mortalit' per cause vascolari negli ultimi cinEuant%anni.

"=uesti mutamenti sono compatibili con l%appari&ione di una dis!un&ione del miocardio dovuto a sviluppi nella prepara&ione industriale dei cibi che hanno disturbato il rapporto normale tra acidi grassi insaturi e antiossidanti biologicamente e!!icaci nella dieta umana" asserisce il dottor )nderson. O$$idanti nat&ra#i +erd&ti ne##a mani+o#a!ione ind&$tria#e )llo stato gre&&o5 la maggior parte dei grassi e degli oli con alto contenuto di acidi grassi insaturi5 contengono anche su!!icienti antiossidanti naturali 8principalmente vitamina ?9 da impedire loro di combinarsi con l%ossigeno della corrente sanguigna !ormando perossidi tossici. <a5 come ha segnalato il dottor )nderson5 Euesto %ombrello% antiossidante pu; essere distrutto anch%esso per ossida&ione durante un prolungato immaga&&inamento o una manipola&ione industriale. "6n tal modo5 un procedimento apparentemente innocuo come il riscaldamento all%aria di olio di granturco ha come risultato una perdita di antiossidanti tanto seria che5 se Euest%olio viene somministrato a dei suini5 Euesti vengono colpiti da un%acuta e letale degenera&ione miocardica". Ci; indicherebbe con certe&&a che !riggere i cibi in olio o margarina . un procedimento dannoso5 come . pericoloso il sistema comune di estrarli ad alte temperature. 6ronicamente5 proprio gli oli che i medici raccomandano caldamente sono poten&ialmente i pi3 micidiali. 1econdo il dottor )nderson5 la misura della rottura del metabolismo cellulare . "in diretta rela&ione con la !acilit' con cui gli acidi grassi insaturi !ormano dei perossidi5 e ci; aumenta nettamente con il loro grado di insatura&ione. L%acido linoleico5 con due doppi legami5 ha approssimativamente una tossicit' sette volte maggiore dell%acido oleico5 che possiede un solo doppio legame". 6n tal modo5 pi3 polinsaturo . l%acido grasso5 pi3 dirompente . per il metabolismo cellulare se ossidato5 e pi3 bisogno ha di prote&ione antiossidante. Comepu; con!rontarsi con Euesti dati il consiglio del vostro medico0 4i ha consigliato di evitare il burro0 6l burro contiene soltanto una traccia di acido linoleico e & g di acido oleico per ogni cucchiaio da tavola5 secondo lo Aome and 5arden !ulletin n. >6 compilato dall%/.1. 2epartment o! )griculture. 4i ha consigliato di sostituire il burro con la margarina0 /n cucchiaio da tavola di margarina vi d' 3 g di acido linoleico e < g di acido oleico per cucchiaio da tavola. La margarina 6( volte pi3 soggetta a !ormare perossidi5 mentre il burro5 essendo un cibo naturale5 contiene anch%esso vitamina ?5 un antiossidante naturale che impedisce la !orma&ione di perossidi. La margarina5 un cibo molto arte!atto5 perde la sua vitamina ? durante i procedimenti industriali. 2iamo ora un%occhiata all%olio di granoturco5 cosC !reEuentemente raccomandato come alimento ottimale per le vittime di attacchi cardiaci. /n cucchiaio da tavola di Euesto alimento d' > g di acido linoleico e & g di acido oleico. *li oli commerciali di granturco sono stati sottoposti a procedimenti industriali in modo che tutta la vitamina ? che contenevano originariamente completamente distrutta5 cosC che Euest%olio5 invece di proteggere il cuore5 in realt' lo espone al pericolo di perossidi incontrollati. : molto triste che sia il medico che il pa&iente si sentano cosC pienamente soddis!atti di essere sulla via giusta Euanto alla salute del cuore5 con una dieta ricca di polinsaturi5 dal momento che il tasso del colesterolo tende e!!ettivamente a stabili&&arsi o abbassarsi con tale regime. <a5 nel Journal of Atherosclerosis *esearch (>, <&>, (;<>= i medici 2. AritchevsJR e 1. ). -epper hanno rivelato "che durante una serie di esperimenti su conigli soltanto una lieve aggiunta dello 7,69M di acidi grassi liberi5 o linoleici5 o stearici5 incrementava la !orma&ione di lesioni ateromatose nelle pareti delle arterie5 e che mentre il tasso di colesterolo del siero non veniva necessariamente aumentato per l%aggiunta di acidi grassi liberi5 veniva accelerato in compenso il deposito di lipidi nell%aorta. 6l dottor AritchevsJR e i suoi colleghi scoprirono anche che5 Euando si aggiungeva un olio a una ra&ione standard di colesterolo nella dieta dei conigli5 le lesioni ateroscletotiche erano pi3 pronunciate che Euando si somministrava il solo

colesterolo. ?ssi osservarono che Euesti impressionanti risultati si veri!icavano soltanto Euando gli oli venivano riscaldati a 677 ) C per un periodo di (9 minuti. *li oli sottoposti a calore aumentavano la gravit' delle lesioni aterosclerotiche. 6l dottor >oger Killiams nel suo libro $utrition Against Disease 8Pitman Publishing Corp.5 eM NorJ5 (;>:= trae da Euesti dati la stessa dedu&ione del dottor )nderson in Canada: "ci; indica nettamente che5 ancora una volta5 il concetto errato di aumentare la ra&ione giornaliera di oli vegetali5 in linea con l%in!atua&ione odierna per i grassi insaturi in grandi Euantit'5 pu; esporre il consumatore al rischio ancora pi3 grave dell%aterosclerosi e delle malattie coronariche a danno del cuore". 6l dottor Killiams ammonisce che "la consuma&ione indiscriminata di oli vegetali insaturi dev%essere rigorosamente condannata". 6l vostro medico vi ha avvertiti di non cucinare con gli oli insaturi0 =uanto pi3 a lungo Euesti grassi vengono riscaldati5 tanto pi3 pericolosi diventano5 e il pericolo non . limitato agli attacchi cardiaci in persone di sesso maschile. 1econdo .he 3holesterol controvers" 81herbourne Press5 Los )ngeles5 Cali!ornia5 (;>:=, il dottor PenrR PeRring dell%/niversit' di /tah sostiene che Eualsiasi cosa generi "radicali liberi"5 come !anno i polinsaturi5 causa anche un danno ai cromosomi che pu; anche condurre al cancro. Per c&cinare , me*#io i# -&rro =uando si tratti di cucinare5 . molto meglio usare un grasso saturo come il burro. )nimali nutriti con polinsaturi riscaldati si con!rontarono con animali nutriti con burro riscaldatoD Euelli a cui era stato somministrato olio di granturco presentavano indici di accrescimento in!eriori5 so!!rivano di diarrea e presentavano un pelame ruvido. -utti indistintamente si ammalarono di tumori. 1oltanto un animale sopravvisse al periodo sperimentale di $# mesi. <a nessuno degli animali nutriti con burro riscaldato si ammal; di tumore e tutti sopravvissero (3ritical *evie+s in Food .echnolog", settembre (;>6, e $utrition .oda", gennaio (;>6=. )nche se prendete l%olio direttamente dalla bottiglia per condire l%insalata5 sen&a sottoporlo a calore5 a meno che non usiate un olio non ra!!inato o veramente spremuto a !reddo5 non siete ancora al riparo dai perossidi. *li oli vegetali polinsaturi comunemente reperibili5 a meno che non siano dichiaratamente non ra!!inati5 sono stati sottoposti ad estra&ione mediante sostan&e chimiche e !orte calore5 a decolora&ione5 a ra!!ina&ione per neutrali&&are gli acidi grassi liberi e in!ine 8"per colmo del disastro"5 se vogliamo esprimerci come il dottor Killiams9 ad un processo di deodora&ione in cui gli oli vengono tenuti a oltre 697 ) 3 per un periodo che arriva talvolta a (6 ore. <entre decresce il rapporto tra antiossidanti e acidi grassi polinsaturi5 si arriva ad un punto in cui non vi sono abbastan&a antiossidanti nella dieta umana per impedire la !orma&ione di perossidi lipidici nell%organismo. =uesto punto !u raggiunto5 secondo il dottor )nderson5 nella dieta britannica e nordamericana attorno al (;67 causando una maggiore vulnerabilit' del miocardio 8strato muscolare delle pareti del cuore95 con conseguente rial&o dell%inciden&a dell%in!arto. : interessante notare che il pi3 importante cambiamento nella dieta britannica e nordamericana attorno a Euesto periodo !u l%ado&ione di!!usa di Euello che il dottor )nderson chiama la "manipola&ione ossidativa della !arina per la pani!ica&ione". Bu di!atti in Euel periodo che il germe di grano venne separato dalla !arina destinata alla pani!ica&ione commerciale. 6l germe di grano contiene una percentuale insolitamente alta di toco!erolo relativa al suo contenuto di acidi grassi polinsaturi5 cosC che i prodotti a base di !rumento integrale !orniscono normalmente un surplus di antiossidanti alla dieta. 4erso la !ine del Z6Z secolo5 Euesto surplus . stato considerevolmente ridotto dal passaggio generale dalla !arina integrale al pane bianco ultrara!!inato. =uesto era gi' abbastan&a dannoso5 ma l%industria introdusse anche degli agenti ossidanti che !inirono per eliminare ogni traccia di antiossidanti dietetici

che un tempo si trovavano nel pane. Meno +erico#o +er #e donne Per Eualche motivo rimasto ancora sconosciuto5 gli e!!etti dannosi sulla muscolatura cardiaca dovuti alla diminu&ione del rapporto tra antiossidanti e acidi grassi polinsaturi5 colpisce gli individui di sesso maschile pi3 gravemente che Euelli di sesso !emminile5 ed . responsabile del rial&o numerico di incidenti cardiaci in rapporto al sesso. =uesto elemento . un indi&io importante sui !attori dietetici causanti in!arto del miocardo. Per esempio5 il pane . da lungo tempo un importante costituente della dieta italiana. Bino al 1,$7 vi . stata una bassa inciden&a di incidenti cardiaci in rapporto al sesso in Euesto Paese: in altri termini5 il numero degli uomini morti per attacco cardiaco era scarso Euanto Euello delle donne. 6l pane italiano era rimasto relativamente non ra!!inato !ino a dopo il 1,$(. el 1,675 dopo venti anni di !arina ra!!inata5 il rapporto dei casi di mortalit' maschile per incidenti cardiaci era di 2 a 1 rispetto alla mortalit' !emminile. La trombosi coronarica F la causa pi3 importante di decesso per attacco cardiaco F stronca la vita di pi3 di un milione di persone ogni anno nei soli 1tati /niti. -uttavia5 anche se ci; pu; sorprendere5 la trombosi coronarica era sconosciuta5 come malattia5 !ino al 1,##. 6 medici hanno individuato i grassi saturi e il colesterolo come i principali %cattivi% di Euesta triste saga. L%avvertimento di non usare uova5 panne e burro e altri cibi con alto contenuto di colesterolo . una misura Euasi automaticamente adottata da medici generici e da alcuni dietologi. 6n e!!etti5 il consumo di grassi di provenien&a animale . diminuito nella dieta americana degli ultimi 1( anni5 in ragione di un ter&o rispetto al passato5 e tuttavia la ci!ra degli incidenti coronarici . salita considerevolmente di anno in anno. 2urante lo stesso periodo5 il consumo di grassi di provenien&a animale rimaneva immutato nel Canada. -uttavia5 bench il canadese medio mangiasse un Euantitativo di grassi saturi tre volte superiore a Euello della sua controparte americana5 l%inciden&a della trombosi coronarica in Canada5 dopo un periodo di stasi5 incominci; a decrescere durante il medesimo periodo. 2eve esservi una spiega&ione pi3 ra&ionale della teoria dell%aterosclerosi dovuta a grassi animali per spiegare perch una malattia5 che non era abbastan&a comune da venire riconosciuta in campo medico !ino al (;(7, !accia ora strage di vite umane pi3 di Eualsiasi calamit' ricordata dalla storia. *li acidi grassi polinsaturi hanno e!!ettivamente un ruolo ambivalente: da un lato sono utili a ridurre l%aterosclerosi5 e dall%altro5 a meno che non vengano protetti dalla perossida&ione5 possono inter!erire nel metabolismo del miocardio e rendere il cuore pi3 vulnerabile all%ischemia che risulta dall%aterosclerosi. Che !are0 H1embrerebbe prudente suggerire F dice il dottor )nderson F che Euando si !anno dei tentativi per ridurre il livello del colesterolo del siero mediante la prescri&ione di diete ricche di grassi insaturi5 bisognerebbe assumere una Euantit' di antiossidanti biologicamente e!!icaciI. /n altro nome per gli antiossidanti biologicamente e!!icaci .5 naturalmente5 Euello di vitamina ?. 6l medico vi ha consigliato di includerla nel vostro programma igienico0 Capitolo 71 UN0ARMA DINAMICA CONTRO LE RUG(E E L0INVECC(IAMENTO

?O possibile che l%invecchiamento prematuro della pelle non abbia nulla a che !are5 Eualche volta5 con cause ambientali Euali un clima aspro e troppo lunghe esposi&ioni al sole5 ma dipenda piuttosto da un invecchiamento accelerato dell%intero organismo0 essuno pu; saperlo con certe&&a5 ma c%. stato un medico che ha suggerito che l%avvi&&imento precoce della pelle pu; essere messo in rapporto con rea&ioni chimiche interne dovute a schemi dietetici errati. ? bench Euesta sua a!!erma&ione sia basata pi3 su una rassegna in!ormale che su un rigoroso studio sperimentale5 concorda molto bene con la recente ricerca scienti!ica la Euale mette in luce che: 1. la vitamina ? . intimamente connessa con l%aspetto giovanile5 2. . necessaria una Euantit' molto maggiore di Euesta vitamina di Euanto si !osse sospettato in preceden&a5 per !renare un deterioramento che sarebbe altrimenti inevitabile. A""i!!imento +recoce e *ra$$i +o#in$at&ri 6n un suo scritto su #edical 3ounterpoint 8!ebbraio (;>:= dottor ?dMard >. PincJneR descrive un prolungato esperimento scienti!ico nel Euale sono stati esaminati pi3 di mille pa&ienti5 parte di un chirurgo plastico5 per scoprire eventuali segni di invecchiamento prematuro. 4enne esaminata anche la dieta. L%esaminatore5 il dottor Cadvan @. *ri!!iths Sr.5 pro!essore di chirurgia all%/niversitR o! Cali!ornia di 6rvine5 classi!ic; ciascun pa&iente in base dell%entit' delle rughe5 delle &ampe di gallina5 dei segni di espressione e di altri sintomi di degenera&ione cutanea5 come mutamenti nella colora&ione e nell%elasticit'. 2ei (.7;: pa&ienti studiati il 76Q erano donne. L%et' dei pa&ienti andava dai 17 agli +1 anniD tutti vennero classi!icati per vedere se apparivano pi3 vecchi della loro et'. =uando si ottenne una tabella dei risultati5 il dottor *ri!!iths not; un%impressionante correla&ione. -ra coloro che a!!ermavano di aver incluso regolarmente e !reEuentemente nella dieta grassi e oli polinsaturi5 il >@M esibiva marcati segni clinici di invecchiamento precoce. )lcuni di essi apparivano addirittura di 2# anni pi3 vecchi dell%et' anagra!ica5 scrive il dottor PincJneR in .he 3holesterol 3ontrovers" 81herbourne Press5 Los )ngeles5 (;>:=. <a tra i soggetti che non !acevano alcuno s!or&o speciale per consumare polinsaturi5 soltanto il (@M rivelava segni esterni di invecchiamento precoce. Come si pu; spiegare Euesto legame0 "*li acidi grassi polinsaturi in s sono composti molto instabiliD F spiega il dottor PincJneR F un lipide polinsaturo 8grasso9... Euando sia esposto alla minima traccia di un agente catalitico5 automaticamente ini&ia il processo di autoFossida&ione". e consegue che "la molecola dell%acido grasso polinsaturo si demolisce !ornendo radicali liberi..." 6 radicali liberi sono particelle altamente reattive che5 se lasciate incontrollate5 in!ieriranno distruttivamente all%interno dell%organismo. 1econdo PincJneR5 i radicali liberi in presen&a di molecole di ossigeno utili&&abili !ormeranno perossidi tossici che possono danneggiare le cellule. "=uando avvenga la distru&ione di una cellula organica per opera di un radicale libero" F egli dice F "il risultato !inale . un granulo di pigmento di lipo!ucsina. ?d . noto che con l%avan&are dell%et' il numero dei pigmenti di lipo!ucsina 8corpi ceroidi9 aumenta5 rappresentando ciascuno la morte di una cellula organica. @5 in altri termini5 il corpo invecchia in ragione di una cellula per ogni cellula che viene distrutta da un radicale libero proveniente da un grasso polinsaturo". 6n certe condi&ioni5 possiamo aspettarci che Euanti pi3 grassi polinsaturi consumiamo5 tanti pi3 granuli di pigmento di lipo!ucsina si !ormino nel nostro corpo5 e presumibilmente5 che appaiono tanti pi3 segni d%invecchiamento. aturalmente5 una volta avvenuto un danno di Euesta specie5 . molto improbabile potervi rimediare. 1econdo 2enham Parman5 dell%/niversitR o! ebrasJa College o! <edicine5 Hle rea&ioni dei radicali liberi sono Euasi invariabilmente irreversibili...I )umentando la Euantit' o il grado dei grassi insaturi somministrati ad animali di laboratorio5 la durata media della vita decresce !ino al 1#Q5 secondo Euanto ha a!!ermato il dottor Parman al Z64 )nnual 1Rmposium o! the 6nternational College o! )pplied utrition tenuto a Los )ngeles nell%aprile (;>&.

>idurre la consuma&ione degli insaturi non . tuttavia la solu&ione giusta: non soltanto ci; in pratica sarebbe di!!icile5 ma anche sconsigliabile. L%organismo ha necessit' di acidi grassi insaturi per la salute della pelle e per un buon metabolismo. )lcuni cibi come i semi di girasole5 l%olio di cartamo e il germe di grano contengono generose Euantit' di oli insaturi. ? molti medici generici e ricercatori sono convinti che consumare pi3 oli insaturi e meno grassi saturi 8che si trovano nei prodotti di origine animale9 pu; ridurre il rischio di gravi disturbi cardiaci. La "itamina E mantiene 6one$ti0 i *ra$$i +o#in$at&ri =ui arriviamo al nesso !ra rughe5 invecchiamento e vitamina ?: !ortunatamente5 abbiamo le prove che gli insaturi non entreranno in rea&ioni distruttive dei radicali liberi se sono presenti adeguati Euantitativi di vitamina ?. La vitamina ? . l%antiossidante della natura: ci; signi!ica che essa agisce bloccando l%ossida&ione che pu; tras!ormare i lipidi in pericolosi perossidi. 6n un certo senso5 la vitamina ? immobili&&a i nocivi radicali liberi e li mette !uori combattimento. 6noltre5 pu; minimi&&are il danno !atto dalle rea&ioni a catena dei radicali liberi perch agisce come elemento di rottura della catena5 ha detto 6rMin Bridovich5 biochimico presso il 2uJe /niversitR <edical Center (American %cientist, gennaioF!ebbraio (;>9=. Come ha a!!ermato il dottor Parman al simposio di Los )ngeles5 le rea&ioni dei radicali liberi non possono essere !atte cessare interamente5 ma la vitamina ? e altri antiossidanti possono ridurre signi!icativamente la misura in cui si veri!icano. La maggior parte degli alimenti che contengono oli polinsaturi contengono anche una certa dose di vitamina ?. <a Euesta sostan&a nutritiva viene largamente esaurita nel proteggere il cibo contro la perossida&ione. )lla !ine5 Euando tutta la vitamina ? . stata %sacri!icata%5 avviene la degrada&ione chimica: gli oli vegetali5 per esempio5 irrancidiscono. CosC5 l%invecchiamento precoce osservato dal dottor *ri!!iths si potrebbe de!inire meglio come il risultato della caren&a vitaminica ?5 piuttosto che della tossicit' dei grassi polinsaturi. Pi3 polinsaturi consumiamo5 pi3 abbisogniamo di vitamina ? supplementare e non soltanto per proteggere la nostra pelle da un invecchiamento prematuro. *li antiossidanti come la vitamina ? possono impedire ai radicali liberi di !are ogni sorta di danno. HProve sempre pi3 numerose riguardano rea&ioni di radicali liberi nella patogenesi del cancro5 nell%amiloidosi 8!orma&ione anomala amidosimile nei tessuti dell%organismo95 senilit'5 aterosclerosi e ipertensione: tutti disordini associati con l%invecchiamentoI5 dice il dottor Parman. H)nche disordini polmonari relativi al !umo possono essere dovuti5 almeno in parte5 a rea&ioni di radicali liberiI. 2ue ricercatori presso il LaMrence 7erJeleR LaboratorR in Cali!ornia ri!erirono che la vitamina ? pu; pi3 che raddoppiare la vita di cellule umane coltivate in provetta in ambiente arti!iciale. ormalmente Eueste cellule si riproducono o raddoppiano circa 97 volte prima di morire. <a Euando il dottor Lester PacJer e il suo collega Sames >. 1mith aggiunsero vitamina ? alla cultura in ragione di circa 1# volte il livello normale nei tessuti umani5 le cellule si riprodussero !ino alla centoventesima genera&ione (#edical 1orld $e+s, 69 ottobre (;>&=. : signi!icativo notare che i ricercatori di 7erJeleR non tentarono neppure l%aggiunta di vitamina ? prima che le cellule !ossero gi' a circa due ter&i della loro normale durata della vita. ) Euanto pare5 non . mai troppo tardi per incominciare ad approntare propriet' naturali della vitamina ? come antiossidante. II +arere de# medico $&##a "itamina E come $&++#emento

Pu; la vitamina ? rallentare il ritmo dell%orologio biologico per gli esseri umani5 come per le cellule in provetta0 6l dottor PacJer non ha tratto conclusioni precipitose dopo i suoi esperimenti5 ma ha tuttavia a!!ermato: "anche se la vitamina ? non pu; impedire l%invecchiamento5 pu; comunEue prevenire una morte precoce5 una senilit' prematura o un attacco cardiaco dovuti a !attori ambientali. 6l dottor Parman . pi3 esplicitamente ottimista: HEuesto approccio o!!re la prospettiva di un aumento della probabile durata media della vita !ino ad oltre gli @9 anni5 e un signi!icativo aumento del numero delle persone che vivranno oltre i 1## anni5 insieme alla relativa maggiore durata del periodo di vita sana e attivaI. =uanta vitamina ? si dovr' decidere di prendere0 2ipender' in gran misura dall%et' che abbiamo. 6l dottor L. P. Chen del 2epartment o! utrition and Bood 1cience della AentuJR /niversitR ha scoperto che5 almeno in animali da laboratorio5 il !abbisogno di vitamina ? cresce notevolmente con l%et'. @ttanta topi vennero suddivisi in due gruppi5 ciascuno dei Euali ricevette la stessa dieta commerciale modi!icata che includeva olio di granturco ra!!inato contenente una certa dose di vitamina ?. /no dei due gruppi ricevette anche un supplemento di vitamina ?5 in ragione di 1## /6 pro chilo di cibo. Poi5 a intervalli regolari per i 2# mesi seguenti5 si sacri!icarono alcuni topi di entrambi i gruppi per anali&&arne il tessuto epatico e riscontrare segni di danni dovuti a perossida&ione. 4enne scelto il !egato perch Euest%organo . particolarmente vulnerabile ai danni provocati dai radicali liberi. Ma**iore /a--i$o*no di "itamina E in et7 a"an!ata "11 supplemento di vitamina ? aveva abbassato considerevolmente la perossida&ione dei lipidi del !egato in topi di tutte le et'"5 osserva il dottor Chen in un articolo su $utrition *eports Cnternational 8dicembre (;>&=. <a5 !atto ancora pi3 importante5 continua: "Euesti dati indicano che la Euantit' di vitamina ? adatta a proteggere il !egato dalla perossida&ione in topi giovani e adulti non . adatta a proteggere il !egato di topi molto vecchi". La Euantit' di vitamina ? nell%olio di granturco ra!!inato non era neppure approssimativamente su!!iciente. 1e altri dietologi si rendono conto che il !abbisogno di vitamina ? aumenta con l%et'5 certamente non lo danno a vedere. "6n molti studi F nota il dottor Chen F l%et' dell%animale non . neppure presa in considera&ione Euando si discute sul !abbisogno minimo di vitamina ?. ? a Euesto proposito la >2) di vitamina ? per adulti suggerita dagli organismi u!!iciali . la stessa per tutti i generi di et'". Le >2) sono state sempre stabilite abitualmente in base a osserva&ioni su individui giovani e sani5 non su persone an&iane con problemi di salute. : perci; assai probabile5 secondo l%opinione del dottor Chen5 che gli an&iani abbisognino di dosi molto elevate di vitamina ?. Le dosi di vitamina ? di cui parlano i ricercatori Parman5 Chen e altri5 utili alla produ&ione contro l%invecchiamento indotto dai radicali liberi5 rappresentano delle modeste Euantit' supplementari. 6l dottor Parman suggerisce di aumentare l%assun&ione di vitamina ? a circa &97 !ino a >97 /C la settimana5 o circa 1## /6 al giorno. <olti ne prendono di pi35 date le evidenti prove che la vitamina ? ha anche altre !un&ioni5 oltre alla preven&ione del danno dovuto alla perossida&ione.

Capitolo 72 L0A1IONE DELLA VITAMINA E PER PROLUNGARE LA GIOVINE11A DELLE CELLULE

di Jeffre" %. !land Cl dottor !land professore associato del Dipartimento di 3himica presso l'/niversitD di Puget %ound a .acoma, 1ashington. Le prove che la vitamina ? pu; produrre miglioramenti impressionanti in vari problemi di salute continuano ad aumentare5 bench siano in corso !uriosi dibattiti sull%attendibilit' di tali prove. <a nel bel me&&o della controversia sulle applica&ioni cliniche o mediche della vitamina ?5 la ricerca biochimica si . concentrata sul come agisca. el nostro laboratorio presso l%/niversit' di Puget 1ound5 abbiamo compiuto una ricerca intesa alla comprensione dell%e!!ettivo meccanismo della vitamina ? a livello molecolare5 e ora siamo convinti che5 gra&ie ai nostri studi5 le indica&ioni mediche sull%enunciata e!!icacia della vitamina ? poggino su una base scienti!ica pi3 salda5 e che le nostre conoscen&e sul suo !un&ionamento siano signi!icativamente aumentate. 6n poche parole5 i nostri risultati indicano che maggiori dosi di vitamina ? nella dieta possono essere utili a impedire che le cellule del nostro organismo invecchino pi3 in !retta del necessario. Ci; implica che mentre la vitamina ? potrebbe non prolungare necessariamente la vita5 pu; almeno servire a prolungare l%utile vita delle cellule di cui . !ormato il nostro corpo. 6l nostro studio ini&i; di !atto Euando constatammo che gli eritrociti umani 8pi3 comunemente noti come globuli rossi9 potevano venire %invecchiati% precocemente esponendoli alla luce e all%ossigeno5 producendo cosC strani tipi di %cellule germogliate% che appaiono avvolte su se stesse in con!ronto alle cellule normali5 lisce e sane. Ci; che volevamo era determinare come e perch si veri!icava Euesto invecchiamento. Pensammo che le cellule germogliate !ossero il risultato dell%esposi&ione a ci; che i chimici chiamano condi&ioni ossidanti5 le Euali indebolivano le membrane cellulari !acendo apparire delle protuberan&e nelle cellule: un po% come !a un pneumatico di bicicletta consumato se viene sottoposto a pressione. )ppurammo anche che il numero delle cellule "germogliate" aumentava rapidamente a seconda dell%esposi&ione alla luce e all%ossigeno 8v. !ig. 19. <altrattare in Euesto modo i globuli rossi potrebbe sembrare completamente innaturale5 ma in realt' si tratta soltanto di ampli!icare o a!!rettare un processo che avviene normalmente nel corpo in determinate condi&ioni. /no degli ossidanti pi3 potenti che interessa i tessuti di molti individui . l%o&ono5 un ingrediente primario dello smog !otochimico e potente ossidante. 6 dottori *oldstein e 7alchum della 1cuola di medicina della /niversitR o! 1outhern Cali!ornia a Los )ngeles hanno gi' dimostrato che l%esposi&ione di globuli rossi all%o&ono li rende estremamente !ragili in seguito alla distru&ione della membrana cellulare. <a anche l%ossigeno5 mentre circola nell%organismo5 pu; produrre ossida&ione5 e in presen&a d%intensa luce solare il processo pu; veri!icarsi ancor pi3 rapidamente.

Bom-e mo#eco#ari di$inne$cate =uando le cellule so!!rono un danno da ossida&ione5 . come se venissero colpite da una minuscola bomba a mano. : di!!icile dire esattamente Euale sia la natura del dannoD esso varia probabilmente di molto5 a seconda di Euale parte della cellula viene danneggiata. <a . !uor di Euestione che il danno avvenga e che col passare degli anni e dei lustri . possibile che Eueste lesioni submicroscopiche accumulate a!!rettino l%insorgere di molte malattie degenerative. 6 nostri studi !urono diretti particolarmente a comprendere il rapporto tra vitamina ? e danno da ossida&ione della membrana cellulare. =ueste membrane sono una delle &one pi3 interessanti e sorprendenti dell%attuale ricerca biochimica5 e per un buon motivo. 1econdo un%idea molto di!!usa5 la membrana sarebbe semplicemente una specie di borsa che circonda un %brodo% cellulare dove si svolgono tutte le attivit' della cellula. 6n realt'5 recenti scoperte hanno indicato che le membrane cellulari sono di estrema importan&a per la salute e la longevit' delle cellule. 6n primo luogo5 non vi . una sola membrana che circonda la cellula5 ma un certo numero di esse5 che

dividono le une dalle altre in compartimenti5 varie unit' !un&ionanti. ella sua totalit'5 la cellula . una specie di minuscola !abbrica biochimica5 che in ogni unit' di tempo . implicata in migliaia di rea&ioni chimiche diverse5 ciascuna delle Euali d%importan&a estrema per la salute e la vita stessa. ? le membrane cellulari sono in larga misura responsabili della riuscita di Eueste !un&ioni5 e Euesto perch sono le membrane a trasportare attivamente tutte le vitamine5 i minerali5 i metalli in traccia5 le sostan&e nutritive5 gli ormoni e altre sostan&e chimiche messaggere da cui la cellula dipende per la sua esisten&a. =ueste sostan&e vitali non si limitano a %trasudare% attraverso le membrane per raggiungere i punti all%interno della cellula dove sono necessarie. oi riteniamo che vi sia una sorta di meccanismo %tiraFeF molla%5 in cui la membrana sele&iona attivamente ci; che assorbir' e ci; che espeller'. 1embra inoltre che vi siano sulla membrana cellulare particolari %sportelli% di accetta&ione5 programmati per riconoscere le varie sostan&e: una sorta di piccoli portieri molecolari. 6n altre parole5 sen&a la coopera&ione attiva della membrana cellulare5 la cellula non ricever' ci; di cui abbisogna per continuare a condurre una vita utile. 2i !atto5 ora appare chiaro che molti processi patologici che vanno dal cancro al diabete sono associati con una struttura alterata o anormale della membrana cellulare. el caso del diabete5 pare che per Eualche motivo le membrane cellulari non assumano il glucosio o &ucchero del sangue. el caso del cancro5 sembra che Eualcosa accada alla membrana cellulare per cui si impedisce a Eueste cellule anormali di venire attaccate e distrutte dai !agociti del sistema immunitario. Perci;5 il mantenere in e!!icien&a le !un&ioni di Eueste membrane pu; essere considerato uno dei pi3 importanti aspetti della salute a livello biochimico. La "itamina E +rote**e #e mem-rane ce##&#ari La vitamina ? entra nel Euadro attraverso il bellissimo lavoro dei dottor ). L. -appel del 2epartment o! Bood 1cience dell%/niversitR o! Cali!ornia a 2avis. Le sue scoperte indicano che gli antiossidanti5 inclusa la vitamina ?5 riducono il tasso di "perossida&ione" o danno dovuto ad ossida&ione5 causato da sostan&e chimiche Euali l%o&ono dello smog. La vitamina ? ha una grande a!!init' per le membrane cellulari5 perch Eueste contengono grandi Euantit' di acidi grassi insaturi e altri grassi5 e la vitamina ? . idrosolubile. 6l nostro lavoro mette in eviden&a il !atto che la membrana cellulare . una specie di %sandMich% a doppio strato di molecole simili a Euelle dei grassi in me&&o alle Euali si trova il colesterolo5 e con proteine scelte impigliate in Euesto sistema. La vitamina ? . situata proprio al centro di Euesto doppio strato grasso e5 ci risulta5 protegge i grassi dal pericolo di reagire con l%ossigeno in modo tale da danneggiare la cellula. Per tornare alle nostre strane cellule "germogliate" del sangue5 ci chiedemmo se potevamo ritardare il ritmo della loro !orma&ione mettendo i donatori di sangue a un regime di vitamina ?. ) tale scopo5 perci;5 !acemmo prendere agli stessi 2$ volontari che avevano donato sangue per il primo esperimento 6## /6 di aFtoco!erolo al giorno per 1# giorni. =uindi anali&&ammo il loro sangue allo scopo di scoprire la tenden&a di Euesto ad %invecchiare% per esposi&ione alla luce e all%ossigeno. >imanemmo stupiti nel constatare che l%esposi&ione delle cellule alla luce e all%ossigeno per 16 ore 8condi&ioni che5 in assen&a del regime a base di vitamina ? avrebbero prodotto cellule totalmente "germogliate"9 ne produceva invece un numero molto ridotto. =uest%osserva&ione dell%estensione della vitalit' delle cellule umane sotto stress gra&ie alla vitamina ? . simile a Euella compiuta dai dottori Lester ParJer e Sames >. 1mith5 del 2epartment o! PhRsiologR dell%/niversit' di Cali!ornia a 7erJeleR. 6 due ricercatori scoprirono che culture di cellule umane cresciute in un me&&o contenente dosi supplementari di vitamina ? potevano dividersi e vivere molto pi3 a lungo delle cellule cresciute in me&&i di cultura ordinari. ) Euesto punto dello studio volevamo assicurarci che l%agente attivo !osse la stessa vitamina ? e non

una rea&ione secondaria risultante dall%ingestione di Euesta vitamina. Prelevammo perci; del sangue da donatori che non avevano ricevuto supplementi di vitamina ? e lo esponemmo in provetta a concentra&ioni conosciute di Euesta vitamina. Bummo grati!icati dalla constata&ione che5 una volta esposte alla luce e all%ossigeno5 Eueste cellule resistevano alla distribu&ione della membrana nella stessa misura delle cellule dei donatori nella cui dieta era stata aumentata la vitamina ?. Ci; dimostrava che gli e!!etti da noi osservati erano5 con ogni probabilit'5 dovuti alla stessa vitamina ? e non si trattava di una rea&ione secondaria. )ppurammo anche che sembrava esservi un livello ottimale di vitamina ? nelle cellule rosse del sangue5 tale da o!!rire la massima prote&ione contro la distru&ione della membrana. Le Euantit' al di sotto di Euesto livello o per!ino al di sopra di esso sembravano ridurre l%e!!icacia protettiva. on abbiamo completato Euesto lavoro5 ma per il momento pensiamo che il livello ottimale si trovi !ra $## e 6## /6 al giorno. 1itua&ioni che condurrebbero ad una rapida utili&&a&ione della vitamina ?5 Euale l%esposi&ione ad ossidanti !otochimici 8smog95 radia&ioni ioni&&anti 8raggi Z o sole95 !umo5 o altri !attori che provocherebbero un aumento di ossida&ione cellulare5 dovrebbero essere a!!rontate con somministra&ioni alEuanto superiori di vitamina ?. 6 nostri studi avallano il meccanismo della !un&ione della vitamina ? proposto originariamente dal dottor L. LucR del 2epartment o! 7iochemistrRF5 >oRal Bree Pospital o! <edicine di Londra5 circa un decennio !a. ?gli ipoti&&; che la vitamina ? !osse incorporata prevalentemente nella membrana cellulare e nelle membrane interne ricche di acidi grassi. La vitamina ? serve Eui come un potente %scolo% che cattura gli ossidanti5 che5 in assen&a della vitamina ?5 altererebbero chimicamente i componenti acidi grassi insaturi della membrana. Ci;5 a sua volta5 distorcerebbe e indebolirebbe la membrana e perci; l%intera cellula. Le nostre scoperte concordavano anche con Euelle del dottor Karshauer e dei suoi collaboratori presso la 1ection o! 6n!ections and 6mmunologic 2iseases5 1chool o! <edicine dell%/niversit' di Cali!ornia a 2avis5 che stabilC che la caren&a di vitamina ? aumenta la suscettibilit' ai danni a carico dei polmoni provocati dall%o&ono5 riducendo il meccanismo di di!esa polmonare contro l%in!e&ione e rendendo l%organismo pi3 suscettibile all%invasione batterica. L%indebolimento delle membrane cellulari potrebbe spiegare !acilmente la pi3 agevole penetra&ione di batteri e virus in polmoni carenti di vitamina ?. La membrana .5 dopo tutto5 la prima barriera di!ensiva della cellula e la sua integrit' . essen&iale per tenere a distan&a una poten&iale minaccia al meccanismo biochimico della cellula. /na membrana indebolita signi!ica una pi3 debole resisten&a alla malattia.

La vitamina ? . essen&iale per proteggere Euesta barriera di!ensiva. 1peci!icamente5 noi abbiamo osservato che la presen&a di dosi aggiunte di vitamina ? nella membrana dei globuli rossi riduce considerevolmente la misura in cui il colesterolo5 importante componente della struttura della membrana cellulare dei globuli rossi5 . perossidata da ossidanti: il prodotto che ne risulta . conosciuto come idroperossido di colesterolo. 1e si !orma5 Euesto composto indebolisce notevolmente la membrana. =uesta . una prova di pi3 per corroborare e sostenere il nostro nuovo concetto del meccanismo d%a&ione della vitamina ?. @ltre al nostro lavoro di laboratorio5 ci troviamo anche nella !ase preliminare di un test su un piccolo gruppo di podisti su lunghe distan&e. 6 nostri primi risultati5 che devono per; venire con!ermati da osserva&ioni pi3 prolungate su un gruppo pi3 numeroso5 dimostrano che5 con 6## /6 al giorno di vitamina ?5 il danno della perossida&ione alle cellule sanguigne . diminuito addirittura del (#Q. Precedentemente5 nel nostro laboratorio5 avevamo osservato che Euando la vitamina ? s%introduce nel plasma sanguigno scompare Euasi tutta rapidamente nei globuli rossi5 indicando cosC che Euantit' supplementari di Euesta vitamina vengono davvero assunte selettivamente dalle cellule. ? le nostre osserva&ioni sui podisti F bench strettamente preliminari F !anno pensare che le cellule !acciano buon uso di Euesta vitamina ? di aggiunta.

1embrerebbe dunEue ragionevole concludere che per la vitamina ? si possa determinare un ruolo biochimico essen&iale. <entre in!ieriscono ancora dubbi e controversie sulla sua utilit' clinica o medica5 incomincia a svanire l%insicure&&a associata con l%ignoran&a di come essa agisca a livello cellulare e subcellulare. ? mentre non vi sono ancora prove che una persona5 assumendo vitamina ?5 possa vivere pi3 a lungo5 il lavoro delineato in Euesto resoconto ci !a supporre che chi presenti nel proprio organismo il livello ottimale di Euesta vitamina dovrebbe riuscire ad evitare il rapido e non necessario invecchiamento cellulare causato da una continuata perossida&ione. L%importan&a di Euesta a&ione bene!ica potrebbe eEuivalere a una considerevole prote&ione contro gli stress del nostro mondo moderno inEuinato5 che possono causare un prematuro indebolimento e di conseguen&a diverse malattie. Capitolo 73 PI@ ENERGIA8 PI@ RESISTEN1A ) di!!eren&a di Euanto accade negli 1tati /niti5 la vitamina ? . stata accettata da tempo dalla classe medica in >ussiaD di l' ci provengono alcuni dei pi3 imponenti lavori di ricerca sulla sua e!!icacia. 1econdo una rela&ione apparsa su #edical .riBune ( 12 aprile 1,7295 alcuni ricercatori presso l%6stituto per la utri&ione dell%)ccademia 1ovietica per le 1cien&e <ediche e l%6stituto Centrale di Cultura Bisica hanno appurato che la vitamina ? in supplemento procura un ecce&ionale aumento nel rendimento di atleti Euali sciatori5 corridori e ciclisti. 6 ricercatori russi hanno compiuto un esperimento di tre settimane su 3$ ciclisti e 37 sciatori tra i 1( e i 2( anni5 per determinare Euanta vitamina ? potrebbe venire usata con pro!itto in !ase di training e in occasione di competi&ioniD di Euanto migliorerebbero le presta&ioni0 *li atleti vennero divisi in gruppi5 ciascuno dei Euali si sottopose al medesimo regime rigoroso dei periodi di allenamento e tutti consumarono la stessa dieta ad alto contenuto calorico per provvedere l%energia necessaria ad un notevole s!or&o attivo. L%unica variante !u la Euantit' di vitamina ? somministrata ai vari gruppi. )l gruppo di controllo non venne somministrato nessun supplemento vitaminico ?. 7ench tutti consumassero una dieta altamente calorica 8!ino a $.2## calorie al giorno95 il risultato !u che il gruppo ottenne soltanto da 1( a 2# mg di vitamina ?. 6n Euesto gruppo di controllo i livelli di vitamina ? nel sangue decrebbero durante il periodo di allenamento !ino a un punto al di sotto del limite minimo determinato per individui non sottoposti a lavoro !isico pesante. =ui vi sono due punti di interesse vitale per tutti gli atleti e per chiunEue si accinga a un programma di eserci&i o attivit' !isica a cui non sia abituato 8come per esempio spalare la neve d%inverno5 !alciare un prato d%estate5 e anche solo correre dietro5 per un certo tempo5 a un bambino piccolo9. 66 primo punto .: un%attivit' !isica !aticosa consuma vitamina ? pi3 rapidamente di un%attivit' normale e abituale. 6l secondo .: a prescindere dalla Euantit' di cibo abituale che consumate5 non potete ricevere abbastan&a vitamina ? per portare a compimento il vostro programma. La di!!eren&a con gli altri gruppi che usarono la ? supplementare !u lampante: il livello di Euesta vitamina nel sangue si mantenne inalterato o addirittura aument;5 il che signi!ica che Euei soggetti uscirono dalle loro sedute di allenamento sen&a alcun de!icit di ossigeno. Potevano anche sentirsi !isicamente stanchi5 ma non esausti.

Q&antit7 ottima#i 6 ricercatori russi determinarono che l%aggiunta Euotidiana ottimale di vitamina ? era dai 1## ai 1(# mg per un periodo di allenamento di un%ora e me&&o5 due ore. Per un periodo di allenamento dalle tre alle Euattro ore5 il supplemento giornaliero ottimale venne stabilito da 2(# a 3## mg. =uando venivano assunte Eueste dosi5 i livelli di vitamina ? nel siero del sangue si potevano mantenere inalterati sen&a eccessiva deple&ione. 8Bu ritenuto per certo che Euantitativi ridotti di vitamina ? avrebbero indicato inabilit' a compiere presta&ioni5 anche dopo un assoluto riposo.9 =uali sono i !attori che !anno della vitamina ? la migliore alleata di un atleta0 4e ne sono molti5 ma uno dei pi3 importanti . l%e!!etto antiossidante5 per cui mantiene disponibile per i tessuti una maggiore Euantit' di ossigeno per la produ&ione di energia. L%ossigeno .5 naturalmente5 la vita che tutti noi respiriamo. 6n un atleta5 o in chiunEue si trovi impegnato in sport competitivi 8nuoto5 ginnastica o eEuita&ione95 Euando viene a mancare il ri!ornimento di ossigeno . !inita. 6n altre parole5 si pu; misurare la portata della propria attivit' o della vostra resisten&a poten&iale in termini di ossigeno disponibile. La vitamina ?5 gra&ie al suo e!!etto antiossidante5 pu; permettere di utili&&ate pi3 ossigeno. Perci;5 pi3 !iato e pi3 resisten&a. /no studio documentato su "il consumo di aFtoco!etolo e ossigeno in uomini sani durante il lavoro" venne condotto in Cecoslovacchia e pubblicato sugli Acta /niversitatis Palac-ianae Jlomucensis (vol. $25 1,669. =uesto studio del dottor SirJa5 direttore dell%6stituto di <edicina 1portiva della Bacolt' di <edicina dell%/niversit' PalacJR di @lomouc5 in Cecoslovacchia5 venne intrapreso per accertare se la vitamina ? avesse Eualche e!!etto positivo su presta&ioni sportive massimali. "La vitamina ?5 e specialmente il suo componente pi3 attivo5 il toco!erolo5 F dice il dottor SirJa F ha un ampio raggio di attivit' e partecipa a un gran numero di processi biologici. La sua partecipa&ione nei processi en&imatici della glicogenesi e glicolisi in!luen&a l%attivit' e il metabolismo dei muscoli e pertanto gli esperimenti che riguardano Euesto problema sono alla ribalta dell%interesse in molti laboratori". Per avere una risposta alla domanda: "La vitamina ? in!luisce sulla Eualit' delle presta&ioni in campo atletico0" il dottor SirJa riassume le conoscen&e attuali sulla complessit' e la portata dell%attivit' della vitamina ? in diversi processi biologici prima del suo esperimento. )lcuni di Euesti studi hanno !atto luce su aree ancora sconosciute relative a ci; che la vitamina ? pu; e non pu; !are. Per esempio5 si . spesso proclamato da parte di chi usa la vitamina ?5 e altrettanto spesso scon!essato dai medici del nostro Paese5 che esiste un e!!etto diretto5 speci!ico sugli organi riproduttivi !emminili5 e che la vitamina ? pu; servire ad evitare l%aborto. "La vitamina ? non ha un e!!etto diretto speci!ico sugli organi sessuali !emminili umani F a!!erma il dottor SirJa F. -uttavia ha un grande e!!etto riduttivo necessario al metabolismo cellulare. La caren&a di Euesta vitamina causa una perturba&ione del metabolismo5 ed . Euesto metabolismo disorgani&&ato il responsabile della sterilit' e dell%aborto abituale". I ca"a##i ne tra**ono -ene/icio L%e!!etto della vitamina ? sulla capacit' di resisten&a . nota da molto tempo a nuotatori e atleti5 e anche agli allevatori di cavalli da corsa. Perbert 7aileR5 nel suo libro ,our Qe" to a Aealth" Aeart 8Chilton 7ooJs5 Philadelphia5 (;<9= racconta degli esperimenti con la vitamina ? intrapresi a Kind!ields Barm5 -oronto5 e alla ational 1tudR Barm di @shaMa5 Canada. La rela&ione sui risultati di un esperimento durato due anni si deve a B. *. 2arlington5 direttore dell%allevamento e dell%esperimento5 e al veterinario S. 7. Chassels5 entrambi supervisori dell%esperimento. 1i pu; andare alle corse soltanto per divertimento5 ma le corse di cavalli sono una cosa seria. =uesta impresa di allevamento di cavalli ini&i; il suo esperimento sul supplemento di vitamina ? nel bel

me&&o della stagione (;99, come possibile metodo per incrementare le proprie entrate. L%esperimento dimostr; che l%indenni&&o va al cavallo che ha ricevuto vitamina ? in abbondan&a. 6 guadagni sono determinati dal numero delle vincite. La percentuale di vittorie per ogni cavallo sali con un%impennata pari al <<M nel primo anno di supplemento di vitamina ?5 ma i cavalli in realt' toccarono il vertice della loro e!!icien&a nell%anno seguente5 Euando il dosaggio venne raddoppiato o triplicato. el (;9< si aument; nelle stalle il numero degli animali che prendevano vitamina ?: gli introiti dell%a&ienda !urono pi3 che raddoppiati5 e salirono da ++.### dollari a pi3 di (;<.777 dollari. 6l numero dei vincitori salC da +# a ;98 il numero dei secondi 8pia&&ati9 da 69 a $# e il numero dei cavalli in ter&a posi&ione 8shoM9 salC da 17 a 3#. on soltanto aumentarono considerevolmente gli introiti dell%a&ienda5 ma vi !urono molti altri buoni e!!etti collaterali. 6 cavalli da corsa sono notoriamente nervosi e alcuni di essi ri!iutano di nutrirsi come dovrebbero. 1ottoposti alla terapia vitaminica ?5 Euasi tutti Euesti cavalli capricciosi poco per volta si calmarono e incominciarono a nutrirsi normalmente. <r. 7aileR osserva che Euesto e!!etto calmante !u scoperto per la prima volta in esseri umani da ricercatori tedeschi5 che chiamarono la vitamina ? "il tranEuillante della natura". L%esperimento sui cavalli da corsa con la vitamina ? ci suggerisce come Euesta vitamina pu; essere utili&&ata al massimo non solo da chi . impegnato in sport competitivi5 ma anche da coloro che vogliono il meglio in tutto5 per Euanto concerne una salute ottimale. : stato constatato che la vitamina ? estendeva il periodo di vigorosa giovine&&a dell%animaleD ed . stato constatato inoltre che i risultati sono molto migliori Euando la vitamina viene assunta per tutta l%annata5 e non soltanto nella stagione degli allenamenti. Chi trae il maggiore bene!icio dalla vitamina ?0 -utti5 ma5 secondo lo studio condotto dal dottor SirJa5 coloro che ne hanno pi3 bisogno ne traggono il massimo vantaggio. L%e!!etto dellaFtoco!erolo !u maggiore in coloro che non erano abituati al lavoro muscolare5 o in coloro che non erano allenati. Ci; si spiega col !atto che chi non . allenato deve applicare uno s!or&o maggiore5 e consuma perci; pi3 ossigeno. Come a!!erma il dottor SirJa5 Hil maggiore e!!etto dellaFtoco!etolo su soggetti non allenati !u probabilmente il risultato di un insu!!iciente adattamento alle s!or&o !isico in Euesti uomini. 6 soggetti allenati5 secondo la teoria dello stress5 erano in !ase di resisten&a e Euesta resisten&a nei bene allenati . sostenuta da altri meccanismiI. 6 potenti e!!etti produttori di resisten&a della vitamina ? sono ben noti a molti atleti e ai loro allenatori e vennero utili&&ati per la prima volta in massa dagli )ustraliani5 che sorpresero tutti5 e particolarmente i loro antagonisti )mericani5 Euando vinsero tutte le medaglie alle gare di nuoto della Z46 @limpiade. *li )ustraliani avevano assunto la vitamina ? sotto !orma di ra&ioni Euotidiane di olio di germe di grano e di germe di grano in !iocchi. Le annota&ioni dietetiche ci dicono che5 sei mesi prima delle competi&ioni5 la sEuadra australiana !u sottoposta a un programma controllato di training fisico, nel Euale si dava una grandissima importan&a alla nutri&ione scienti!ica. 6n aggiunta ai pasti regolari5 che includevano di tutto tranne le !ritture5 la dieta era stata abbondantemente !orti!icata con vitamine e minerali e si era dato un posto prevalente all%olio di germe di grano e al germe di grano in !iocchi. S+ettaco#ari ri$&#tati con #0o#io di *erme di *rano 11 dottor -homas A. Cureton5 capo del !amoso PhRsical Bitness LaboratorR dell%/niversit' dell%6llinois5 . convinto che l%olio di germe di grano non soltanto possa mutare "i minchioni in campioni"5 ma possa ripristinare il vigore della giovine&&a in uomini sedentari di me&&%et'. ?gli ottenne personalmente risultati straordinari con un gruppo di !un&ionari di me&&a et'5 cadenti5 s!ibrati5 letteralmente a pe&&i5 mettendoli a un regime di un cucchiaio di olio di germe di grano al giorno5 in connessione con un

programma di eserci&io !isico. -ale regime aument; la loro capacit' !isica e la loro resisten&a in ragione del (15(Q. La ruota a pioli rappresent; uno dei molti test che servirono a misurare le loro presta&ioni. @tto pro!essori di me&&a et'5 che combinavano l%olio di germe di grano con un allenamento !isico5 !urono capaci di !ar girare la ruota a pioli per una durata di tempo doppia alla !ine di 12 settimane di esercita&ioni5 prima di dichiararsi esausti. on avevano avuto l%opportunit' di esercitarsi su Euesto attre&&o tra un test e l%altro: erano stati messi alla prova una prima volta5 poi erano stati sottoposti per 12 settimane a un altro tipo di esercita&ione insieme con la cura di olio di germe di grano5 e Euindi erano stati nuovamente esaminati. el !rattempo non si erano mai avvicinati alla ruota a pioli. Contemporaneamente5 un gruppo di uomini abbastan&a omogeneo5 per et' e tempi di corsa dopo il test ini&iale5 guadagnarono soltanto il 1,5$Q dopo aver ricevuto lo stesso allenamento !isico5 ma sen&a l%olio di germe di grano. 6l dottor Cureton pot ottenere prove egualmente convincenti in test condotti su atleti gi' in !ase di massimo allenamento5 come lottatori e nuotatori. H: ben con!ermato F dice il dottor Cureton F che gli uomini non possono mantenersi inde!initamente al grado massimo di e!!icien&a !isica5 e che la maggior parte di essi raggiunge un plateau dopo circa 12 settimane di duro allenamento5 per poi cominciare a declinareI. -uttavia5 Euando venne somministrato agli atleti olio di germe di grano dopo l%ini&io di Euesto declino5 le misura&ioni scienti!iche delle loro presta&ioni salirono di nuovo a Euote massime con un%impennata. Contemporaneamente5 un gruppo di controllo che non aveva ricevuto l%olio di germe di grano continuava a declinare. Lo stesso dottor Cureton rimase sbalordito. H<ai prima5 in nessun esperimento F a!!erm; F avevo visto un soggetto allenarsi duramente per (6 settimane5 raggiungere il plateau, e poi proseguire verso una punta pi3 altaI. 6l dottor Cureton sottolinea l%importan&a di combinare l%olio di germe di grano con l%allenamento !isico: le due cose vanno insieme5 come l%amore e il matrimonio. La sua spiega&ione . che l%eserci&io !isico !a dilatare i piccolissimi vasi sanguigni 8capillari9 dei muscoli e dei tessuti cardiaci5 aumenta il !lusso sanguigno delle arterie e permette alla sostan&a nutritiva di raggiungere il muscolo e il tessuto dov%. richiesta. 2ato che la vitamina ? . stata eliminata dalla maggior parte dei nostri alimenti5 un modo valido per assicurarne un apporto regolare . prendere Euotidianamente supplementi di vitamina ? e olio di germe di grano. *li esperimenti indicano che nell%olio di germe di grano c%. un !attore ancora sconosciuto che sembra aumentare l%energia e la resisten&a. Capitolo 7$ UN PRE1IOSO AGENTE ANTIANEMICO 6 globuli rossi della corrente sanguigna hanno un%importante lavoro da svolgere5 trasportando l%emoglobina carica di ossigeno a ogni cellula dell%organismo. 1ono strutturati in modo speciale per !are un solo lavoro5 e !arlo bene. 1en&a di loro i nostri tessuti %morirebbero di !ame. <a i globuli rossi non continuano a lavorare per sempre: dopo circa (67 giorni si rompono e la loro emoglobina va perduta. Bortunatamente per la %!abbrica% del nostro corpo5 non tutti gli operai lasciano il lavoro al medesimo tempo. =uesto avvicendamento5 bench in apparen&a su vastissima scala5 . per!ettamente normale. 6n .he Iiving *iver 8)belardF1chuman Publishers5 eM NorJ5 1,(,95 il biochiF mico 6saac )simov ci rassicura: "se il nostro adulto medio ha in tutto 69.777.777.777.777 8venticinEue mila miliardi9 di globuli rossi e (N69 (o lo #5+Q9 si rompe Euotidianamente5 allora 677.777.777.777

8duecento miliardi9 vengono distrutti ogni giorno5 ovvero 6.:77.777 al secondo. aturalmente5 ci; non dovrebbe disturbarci a!!atto: il corpo pu; sostituire F e di !atto sostituisce F la Euantit' che si distrugge con la stessa rapidit' con cui si distrugge". <a un tale stato di !elice eEuilibrio non regge sempre. -alvolta i globuli rossi lasciano il campo prematuramente. =uando si disintegrano nella corrente sanguigna prima del tempo5 il midollo osseo non pu; rimpia&&arli abbastan&a e ne consegue un%anemia emolitica. 6 supplementi di !erro5 raccomandati per certe !orme di anemia5 in Euesto caso non saranno di alcun aiutoD il !erro . d%importan&a vitale per la !orma&ione di cellule ricche di emoglobina5 ma in Euesto caso il problema . la longevit'5 non la Euantit' delle cellule. Pu; esservi a disposi&ione una gran Euantit' di !erro per !abbricare emoglobina5 ma se Euell%emoglobina e il globulo rosso che la contiene incontrano una !ine prematura l%organismo non ne avr' gran bene!icio. La "itamina E +re$er"a i *#o-&#i ro$$i /no studio pubblicato sull'American Journal of 3linical $utrition 8aprile 1,719 segnala che soltanto la vitamina ? pu; mantenere sani i globuli rossi. La connessione tra la vitamina ? e la salute dei globuli rossi !u dimostrata da PatricJ S. Leonard e <ontR 1. LosoMsJR del 2epartment o! <edicine5 1t. Sames% Pospital di Leeds5 6nghilterra. ?ssi sele&ionarono otto pa&ienti che presentavano una caren&a di vitamina ?5 indicata dal suo basso livello nel plasma e dalla suscettibilit' anormale dei globuli rossi all%emolisi 8dis!acimento9 da perossido di idrogeno in provetta 8Euesto test dell%emolisi . un procedimento diagnosticoFtipo per individuare una caren&a di vitamina ? nell%uomo9. Per appurare Euanto a lungo duravano5 i globuli rossi vennero %contrassegnati% con minuscoli Euantitativi di cromo radioattivo e iniettati nuovamente nella corrente sanguigna. Poi5 misurando il ritmo di scomparsa della radioattivit'5 i ricercatori stabilirono con Euale rapidit' venivano distrutte le cellule contrassegnate. 2opo un%attesa di tre giorni5 per tener conto di una rapida perdita ini&iale di radioattivit' dalle cellule5 vennero prelevati campioni di sangue ad intervalli regolari5 misurando la radioattivit' e riportando i risultati su un gra!ico. ormalmente5 il cromo iniettato avrebbe dovuto perdere5 secondo le aspettative5 met' della sua radioattivit' ogni 2( giorni5 ma in Euesto caso la perdeva in media in 1,52 giorni. Ci; poteva signi!icare una cosa sola: i globuli rossi venivano demoliti troppo in !retta. Consapevoli del !atto che "nella caren&a vitaminica ?5 i globuli rossi sono5 com%. noto5 anormalmente !ragili nella loro rea&ione al perossido di idrogeno"5 i medici decisero di provare la terapia a base di vitamina ?. 2opo un intervallo variabile dai ( ai 1( giorni5 cominciarono a somministrare ai soggetti una dose giornaliera di aFtoco!erolo 8vitamina ?9 in ragione di 2## mg per bocca e 1## per inie&ione. on dovettero attendere a lungo i risultati. 6n un periodo da 1 a $ giorni5 il livello della vitamina ? nel plasma salC rapidamente a Euote normali o superiori alla norma in tutti e otto i soggetti5 rimanendo "signi!icativamente pi3 alto" che prima del trattamento in tutti meno uno. <a ancora pi3 sorprendente !u il brusco cambiamento nelle curve della caduta di radioattivit'. 2opo l%ini&io della terapia vitaminica ? e in coinciden&a con i livelli normali di vitamina ? nel plasma5 il ritmo di perdita di radioattivit' in cinEue su otto soggetti present; un calo notevole 8i globuli rossi contrassegnati col cadmio radioattivo non scomparivano pi3 tanto rapidamente9. 6n!atti5 il cromo radioattivo perdeva met' della radioattivit' mediamente in 2$5, giorni5 cio. entro i limiti della pi3 assoluta normalit'. La vitamina ? proteggeva in Eualche maniera i globuli rossi5 permettendo loro di sopravvivere pi3 a lungo. Come si sono espressi i dottori Leonard e LosoMsJR5 tali risultati si potevano interpretare soltanto come "indicanti un e!!etto diretto del toco!erolo circolante... sul mantenimento dell%integrit' dei globuli rossi"5 il che produceva "un miglioramento di !atto nella sopravviven&a della cellula sanguigna".

I# meccani$mo non , ancora -en cono$ci&to Come agisce la vitamina ? per !avorire la salute e la longevit' dei globuli rossi0 <olti scien&iati sono dell%avviso che5 essendo Euesta vitamina un antiossidante naturale5 essa protegge le cellule prevenendo la !orma&ione del perossido di idrogeno. 6n assen&a di vitamina ?5 essi spiegano5 ad alcuni degli acidi grassi essen&iali della nostra dieta F soprattutto l%acido linoleico F si permette di combinarsi con l%ossigeno !ormando perossido di idrogeno5 noto distruttore dei globuli rossi. 2i !atto5 il tasso di !orma&ione del perossido di a&oto nel sangue . stato usato come indice della caren&a vitaminica ?. )ltri ricercatori hanno ipoti&&ato che sen&a una Euantit' su!!iciente di vitamina ? possa esservi una maggiore !ragilit' della membrana esterna dei globuli rossi5 che provoca rotture pi3 !reEuenti e il versamento della pre&iosa emoglobina. @ !orse certi en&imi intracellulari necessari all%integrit' della membrana sono pi3 prontamente ossidati in assen&a di vitamina ?. ComunEue sia5 l%e!!etto protettivo della vitamina ? sui globuli rossi . ovvio5 anche se sull%esatto meccanismo gli scien&iati devono ancora mettersi d%accordo. Particolarmente nel caso di neonati prematuri5 con una caren&a vitaminica ? e concomitante anemia5 i medici hanno impiegato con successo la terapia a base di vitamina ?5 anche dopo il !allimento di aggiunta di !erro. 1ul $e+ Fngland Journal of #edicine (6@ novembre (;<@=, Euattro ricercatori cali!orniani5 l. >itchie5 <. Bish5 4. <c<asters e <. *rossman5 ri!erirono di aver somministrato da >9 a 1## L66 di vitamina ? a cinEue neonati prematuri su sette. 7ench i bambini venissero alimentati con un preparato commerciale con aggiunta di (9-:7 mg di !erro al giorno5 la loro anemia non accenn; a migliorare !inch5 non si addi&ion; alla dieta la vitamina ?. 2opo Eualche giorno5 aument; il livello del toco!erolo del plasma5 il periodo di sopravviven&a dei globuli rossi si allung; e l%anemia venne scongiurata. 1ia in provetta che5 in seguito5 negli stessi neonati5 la vitamina ? aveva arrestato la distribu&ione accelerata dei globuli rossi. 6 medici conclusero che "il !attore decisivo in entrambe le circostan&e . che deve esistere5 nel !luido che bagna gli eritrociti 8globuli rossi95 un livello di toco!erolo adeguato a proteggere i globuli rossi dal danno ossidativo e dalla conseguente emolisi". S+e$$o #a caren!a non , identi/icata <a Euando . comune Euest%anemia da caren&a vitaminica ?0 ) Euel che sembra5 . molto pi3 di!!usa di Euanto generalmente non si sospetti. 1econdo l%avvertimento dei Euattro ricercatori sopra citati "la !reEuen&a con cui la sindrome viene osservata dipender' da Euanto ci si rende conto della sua esisten&a e dalla cura con cui si cerca di scoprirla. )lcune mani!esta&ioni come anemia5 occhi gon!i e indurimento delle gambe con epidermide lucida5 non insolite in neonati prematuri e spesso de!inite %!isiologiche% o %caratteristiche dei prematuri%5 possono dimostrarsi in molti casi segni di caren&a vitaminica ?". 1coperte simili erano state comunicate tre anni prima da due pediatri dell%/niversitR o! PennsRlvania Pospital di Biladel!ia. 6 dottori LeMis ). 7arness e BranJ ). @sJi ri!erirono al congresso dell%)merican Pediatric 1ocietR nel maggio (;<9 che HLa caren&a di vitamina ? sembra essere un comune disturbo della nutri&ione che si mani!esta come anemia emolitica nell%in!ante prematuro di scarso peso corporeo alla nascitaI. 1 due medici curarono con successo otto neonati presso il suddetto ospedale in un tempo medio di 1# giorni5 con vitamina ? per bocca. HLa vitamina ?5 a di!!eren&a di altre sostan&e nutritive5 non attraversa

prontamente la barriera placentare per nutrire il !etoI5 a!!erm; il dottor @sJi. Per Euesto motivo5 vi sono neonati che vengono alla luce con scarse riserve di Euesta vitamina: i livelli del toco!erolo nel siero dei neonati sono appena un Euinto dei livelli nel sangue materno. 6n tale situa&ione5 alla gestante dovrebbe essere opportunamente consigliato di aumentare la assun&ione di Euesta sostan&a per assicurarsi che il bambino ne riceva a su!!icien&a. 6 neonati prematuri non sono i soli5 tuttavia5 ad avere delle probabilit' di so!!rire di anemia emolitica. egli anni %6#5 astronauti in missione orbitale nello spa&io per i programmi "*emini" tornarono sulla terra con la stessa malattia. 1i riscontr; che l%atmos!era ossigenata a bordo del loro veicolo spa&iale provocava un consumo pi3 rapido della vitamina ?5 esponendo i globuli rossi al danneggiamento da perossido di idrogeno. el 1,6, !urono aggiunti supplementi di vitamina ? alla dieta degli astronauti e l%inconveniente scomparve. 4oi e la vostra !amiglia non sarete probabilmente mai esposti allo stesso genere di rischi e di situa&ioni ecce&ionali degli astronauti5 ma crescono tuttavia le prove che la Euantit' di vitamina ? nella vostra dieta pu; proteggervi dall%anemia emolitica. ? poich Euesta sostan&a nutritiva si pu; ricavare prontamente dall%olio di germe di grano5 dai semi di girasole e da supplementi naturali5 perch rischiare una caren&a0 6 vostri globuli rossi stanno %morendo% ogni minuto. : una cosa naturale e non potete !arci niente. 6n condi&ioni normali il midollo osseo continuer' a produrre abbastan&a cellule sostitutive da mantenere !ornite le linee di riserva. <a la vitamina ? pu; servire ad assicurare che Euesti %lavoratori% vitali non siano distrutti prima di aver avuto la possibilit' di portare a termine il lavoro intrapreso. Capitolo 7( LA VITAMINA E RIDUCE ANC(E IL PERICOLO DI COAGULI DEL SANGUE La capacit' del sangue di coagularsi . uno dei pi3 essen&iali meccanismi protettivi del corpo umano. *li emo!ilici5 che so!!rono di un di!etto nel meccanismo di coagula&ione del sangue5 vivono in costante apprensione che Eualche incidente possa scal!ire la loro pelle. <a . ancora maggiore il numero delle persone per le Euali il problema . esattamente il contrario: la loro salute e per!ino la loro vita . in pericolo perch il sangue tende a coagularsi troppo rapidamente. Le persone che presentano una cosC !orte tenden&a talvolta sviluppano coaguli spontanei all%interno delle arterie e delle vene5 anche Euando non vi siano tagli o !erite che agiscono come causa scatenante. Ci; pu; avere come conseguen&a un attacco cardiaco5 un ictus o un%embolia polmonare 8Euando un coagulo si distacca e viene trasportato nei polmoni9. L%aggiunta di oli insaturi supplementari alla dieta pu; elevare notevolmente la velocit' di aggrega&ione delle piastrine5 ovvero il tempo in cui le piastrine del sangue si raggruppano e si aggregano in un coagulo5 attraendo lunghi !ili di !ibrina del sangue !ino a !ormare una piccola ragnatela5 che talvolta si stende attraverso il vaso sangugno. =uando L. S. <achlin e Euattro altri ricercatori dell%Po!!manFLa >oche %s 2epartment o! 7iochemical utrition di utleR5 eM SerseR5 somministrarono vitamina ? supplementare a un gruppo di ratti di laboratorio5 l%aggrega&ione delle piastrine del sangue !u notevolmente ridotta (Proceedings of the %ociet" for F0perimental !iolog" and #edicine, 1$,5 1,7(9. )ccadde anche Eualcos%altro. 6l numero delle piastrine5 che tendeva ad essere pi3 alto in animali carenti di vitamina ?5 scendeva a valori pi3 normali Euando si somministrava Euesta vitamina. *li autori ne dedussero che Eualsiasi aumento del numero totale delle piastrine circolanti nel sangue potrebbe tendere a !ar aumentare la viscosit' del sangue. H1arebbe di considerevole interesse determinare se gli e!!etti della vitamina ?

sull%agglomera&ione delle piastrine e sul loro numero siano implicati nell%e&iologia della patologia vascolare osservata in casi di caren&a di vitamina ?... o nel determinarsi della trombosi in esseri umaniI5 essi concludevano. /n e!!etto simile semBra davvero veri!icarsi in soggetti umani che assumono supplementi di vitamina ?. P. <. Barrell e S. K. Killison5 due ricercatori presso il ational 6nstitute o! Pospital di 7ethesda5 <arRland5 ri!erivano che il numero delle piastrine era lievemente ridotto in un ter&o di un gruppo di adulti che consumavano giornalmente dalle 1## alle +## /6 di vitamina ?. 6 dati da loro ottenuti vennero comunicati nell%aprile 1,7(5 nell%incontro annuale della Bederation o! )merican 1ocieties !or ?Lperimental 7iologR tenuto ad )tlantic CitR5 eM SerseR. 6n uno studio svedese5 l%aggiunta a lungo termine di vitamina ? 8approssimativamente $## /6 al giorno9 prolung; il tempo di !orma&ione di coaguli del sangue in nove soggetti di sesso maschile che stavano ristabilendosi da attacchi cardiaci. =uesto poten&iale e!!etto salvatore !u osservato dopo 6 settimane e divenne rilevante dopo 1+ settimane5 secondo il dottor A. AorsanF7engtsen e due suoi colleghi del 7lood Coagulation LaboratorR o! *oteborg%s 1ahlgren%s Pospital (.hromBosis et Diathesis Aaemorragica, 1,7$5 315 (#(9. 6n preceden&a5 gli stessi ricercatori avevano constatato che i pa&ienti so!!erenti di aterosclerosi presentano un tempo pi3 breve di coagula&ione del sangue rispetto al resto della popola&ione. Capitolo 76 ORA SI PUE RESPIRARE PI@ LIBERAMENTE Circa un Euarto di secolo dopo che i test medici hanno rivelato che i %puri!icatori% e i %deodoranti% dell%aria che generano o&ono sono non soltanto inutili5 ma poten&ialmente molto pericolosi5 la B2) ha !inalmente pensato bene di passare all%a&ione. %)&ione% non . !orse propriamente il termine5 perch tutto ci; che ha !atto la B2) . stato limitare la Euantit' di o&ono che pu; essere liberata nell%aria e il valore scelto 8#5#( parti di o&ono ogni milione9 . proprio al limite del punto in cui5 notoriamente5 l%o&ono comincia a distruggere una certa Euantit' di cellule del tratto respiratorio. Per i milioni di persone che abitano le grandi citt'5 tuttavia5 Euesto limite posto alla genera&ione di o&ono non signi!ica gran che: dato l%inEuinamento industriale e automobilistico5 chiunEue5 in tali citt'5 sta gi' respirando molto pi3 o&ono che 7,79 parti per milione. ) Los )ngeles5 che . la capitale dell%o&ono in /1)5 la concentra&ione tipica . di 7,& parti per milione 8ppm9. 1pesso5 . addirittura pi3 alta di Euesta ci!ra5 e sono stati registrati valori di 7,; ppm. L%evidente morale di Euesti !atti sconvolgenti . che a Los )ngeles5 come in altre grandi citt'5 sarebbe opportuno !are Eualcosa e in !retta per ridurre la percentuale di o&ono nell%aria. /na morale un po% meno evidente . che la popola&ione di Eueste citt' dovrebbe assicurarsi di assumere una Euantit' su!!iciente di vitamina ?. ?sperimenti di laboratorio dimostrano che la vitamina ? . assolutamente indispensabile se si vuol mantenere al livello minimo il danno provocato dall%o&ono. 6n e!!etti5 . probabilmente la migliore cosa da !arsi5 dopo Euella di passeggiare per le vie cittadine con una maschera antigas sulla !accia. La verit' . che usare una maschera antigas per proteggersi contro l%o&ono vivendo in citt' non . balordo Euanto pu; sembrare. ell%annunciare il suo nuovo regolamento per i generatori di o&ono (Federal *egister, (> aprile (;>&=, la B2) citava un testo standard di ri!erimento a sostan&e chimiche che assegna all%o&ono una tossicit' "paragonabile a Euella del !osgene e del cloro". 6l !osgene venne introdotto come gas bellico dai -edeschi nel (;(9, e gli viene generalmente attribuito l%+#Q delle morti nella prima guerra mondiale.

6l documento della B2) a!!ermava che "oltre agli e!!etti !isiologici negativi sul sistema nervoso centrale5 il cuore e la vista5 l%e!!etto !isiologico predominante dell%o&ono . l%irrita&ione primaria delle mucose. L%inala&ione di o&ono pu; causare un%irrita&ione polmonare su!!iciente a causare edema polmonare. Linstaurarsi di edema polmonare 8accumulo di liEuidi nei polmoni9 . di solito ritardato per Eualche ora dopo l%esposi&ioneD perci; la rea&ione sintomatica non . un avvertimento attendibile di esposi&ione a una concentra&ione tossica di o&ono. Poich l%a!!aticamento ol!attivo sopravviene rapidamente5 l%odore di o&ono non . un indice sicuro di concentra&ione di Euesto gas nell%atmos!era". La "itamina E com-atte #a noci"it7 de##0o!ono /n gruppo di ricerche !ormato da 2. Karshauer5 ?. *oldstein P. 2. Poeprich e K. Lippert5 della 1chool o! <edicine o! the /niversitR o! Cali!ornia di 2avis5 ha a!!ermato che le in!e&ioni respiratorie sono una complica&ione importante dell%esposi&ione all%o&ono: anche in deboli concentra&ioni (Journal of IaBorator" and 3linical #edicine, !ebbraio (;>&=. on . l%o&ono in s a causare in!e&ioniD piuttosto5 esso sembra ridurre notevolmente l%attivit' dei !agociti nei polmoni5 che combattono e addirittura uccidono i germi che tutti noi respiriamo e introduciamo nei polmoni. 6 ricercatori di cui sopra concludono che la menoma&ione a carico dei !agociti . una conseguen&a della !orma&ione di radicali liberi e perossidi lipidici. =ueste ultime due sostan&e chimiche altamente instabili sono prodotte dal potere ecce&ionalmente ossidante dell%o&ono. ?sse a loro volta attaccano le cellule con cui vengono in contatto5 combinandosi in legami chimici innaturali con alcuni costituenti delle cellule5 come gli acidi grassi e gli en&imi. -ali mutamenti5 a breve termine5 sono associati con cellule menomate e colpite a morteD a lungo termine5 secondo alcuni ricercatori5 Euesti mutamenti sono associati col cancro. Come entra la vitamina ? in Euesto Euadro0 La risposta . semplice. L%o&ono provoca tutti Euesti danni in virt3 del !atto che . un agente ossidante estremamente potente. La vitamina ?5 dicono i ricercatori5 . "un importantissimo antiossidante biologico". Perci; la vitamina ? tende a bloccare l%ossida&ione causata dall%o&ono e . perci; una di!esa naturale contro Euesto gas tossico. Per determinare se la vitamina ? serve a proteggere contro la tossicit' dell%o&ono non solo in teoria5 ma anche in pratica5 il dottor Karshauer e i suoi colleghi eseguirono una serie di esperimenti usando dei topi. Batto essen&iale5 a un gruppo di topi venne somministrata una dieta carente di vitamina ?5 mentre un altro ricevette una dieta con aggiunta di generose Euantit' della stessa vitamina. *li animali vennero Euindi esposti a concentra&ioni di o&ono che andavano da poco pi3 del livello medio riscontrato a Los )ngeles a poco pi3 del massimo Euantitativo mai misurato nello stesso luogo. =uesta esposi&ione avvenne per periodi di durata variabileD nel !rattempo5 un gruppo di controllo !u esposto ad aria pura. 2opo essere stati esposti ad aria inEuinata da o&ono per una settimana5 si scoprC che gli animali carenti di vitamina ? avevano nei polmoni una concentra&ione batterica doppia rispetto a Euelli che avevano ricevuto la vitamina ?. Ci; !u una chiara prova della misura in cui la vitamina ? protegge le di!ese naturali dell%organismo dalla sopra!!a&ione dovuta all%o&ono. /n%altra di!!eren&a importante !u che5 durante Euesta esposi&ione all%o&ono5 gli animali carenti di vitamina ? persero pi3 del doppio in peso rispetto agli animali che avevano ricevuto il supplemento. Ci; dimostra che la vitamina ? non solo protegge localmente i polmoni contro l%o&ono5 ma serve a proteggere l%intero organismo. 6 medici osservarono anche che gli animali esposti all%o&ono sen&a la prote&ione della vitamina ? so!!rivano di emolisi 8distru&ione dei globuli rossi9 in misura dell%+#Q o pi35 mentre gli animali nutriti con un preparato di laboratorio che conteneva circa sei volte il Euantitativo minimo di vitamina ? notoriamente necessario ai topi5 so!!rirono di emolisi in misura del 3+Q soltanto. *li animali che avevano ricevuto un supplemento contenente undici volte il Euantitativo minimo richiesto di vitamina

?5 presentarono la percentuale pi3 bassa di emolisi: soltanto il 3#Q. essun gruppo di topi !u nutrito soltanto col minimo Euantitativo necessario di vitamina ?D ma appare molto signi!icativo che l%aggiunta in misura undici volte superiore al Euantitativo minimo richiesto dai topi avesse un e!!etto protettivo superiore del sestuplo del Euantitativo minimo. Possiamo soltanto immaginare che se a un altro gruppo di topi !osse stato somministrato soltanto il !abbisogno minimo5 Euesti avrebbero so!!erto di una distru&ione considerevolmente maggiore dei loro globuli rossi. -roviamo Eui una chiara indica&ione che in Euesto mondo inEuinato il Euantitativo minimo richiesto di sostan&e nutritive protettive pu; essere assai minore del livello ottimale. I $intomi "ariano8 ma t&tti $o//rono @ltre a Euelle normalmente ritenute !onti d%inEuinamento5 potr' sconcertarvi apprendere che Eualsiasi apparecchiatura in casa vostra o sul luogo di lavoro che produca scintille5 scariche statiche5 o radia&ioni ultraviolette o ioni&&anti5 produce anche o&ono. <olti %depuratori d%aria% generano anch%essi o&ono su!!iciente da essere rischioso in certe condi&ioni e5 per Euanto possiate esserne inconsapevoli5 tali apparecchiature possono essere in !un&ione in ospedali5 u!!ici5 ascensori. %ul Journal of Fnvironmental Aealth 8maggioFgiugno (;<;= !urono pubblicate delle avverten&e contro Eueste !onti insospettate d%inEuinamento da o&ono5 per ini&iativa di . 7al!our 1lonin e . Aaren ?stridge5 del CardiopulmonarR 2iagnostic LaboratorR di 2enver5 Colorado. 6 due medici rivelarono anche che alcuni produttori di acEua distillata aggiungevano addirittura Euesto gas velenoso al loro prodotto sen&a in!ormare il consumatore e sen&a preoccuparsi che venisse usato in un preparato per lattanti o in un laboratorio chimico. Poich i preparati per lattanti sono generalmente !atti con acEua distillata e poich l%o&ono genera disturbi polmonari5 sarebbe necessario investigare sul rapporto tra Euest%acEua distillata e la mortalit' nei primissimi mesi di vita. ) meno che il bambino non venga allattato al seno5 riceve pochissima vitamina ? e perci; non possiede di!ese importanti contro i gravi danni di Euesto gas altamente ossidante. D&e /ronti ne##a #otta contro #0o!ono -utti noi abbiamo due modi per combattete l%inEuinamento da o&ono: il primo . imporre regole ancora pi3 severe su ogni !umaiolo e tubo di scappamento del paese. <a5 rispetto alla dannosit' dell%o&ono5 si sono !atti ben pochi progressi in Euesto senso. Come !aceva notare un articolo del $eo %cientist (6> aprile (;>6=, "i risultati degli esperimenti sull%o&ono indicano che una passeggiata in una strada a!!ollata a me&&ogiorno pu; lasciare i polmoni di un individuo in condi&ioni meno che normali di !un&ionamento5 anche se non si nota alcun sintomo apparente". =uesti !atti5 ri!erisce la rivista5 "rendono degna di considera&ione una restri&ione della produ&ione di o&onoD tuttavia non se ne . contemplata alcuna5 neppure nell%ambi&ioso programma americano contro l%inEuinamento da automobili". 1embra dunEue che l%o&ono resister' ancora per un bel pe&&o. 6l secondo sistema5 che . di di!esa personale5 . Euello di assicurarsi di ricevere vitamina ? a su!!icien&a per combinarsi chimicamente con l%o&ono Euando Euesto giunge ai nostri polmoni e renderlo ino!!ensivo. Le nuove prove sperimentali di cui abbiamo parlato 8come anche il senso comune9 ci !anno comprendere che per ottenere il massimo grado di prote&ione . necessario pi3 del minimo !abbisogno di vitamina ?. =uesta vitamina . tenuta non soltanto ad assolvere ai suoi doveri normali5 ma a rendere anche un altro servi&io5 come disintossicante di una sostan&a inEuinante estremamente potente. : anche un !atto che la vitamina ? si consuma Euando si combina con l%o&ono invadente e perci; pi3 l%aria che respirate . inEuinata dall%o&ono5 pi3 avete bisogno di vitamina ?.

Capitolo 77 LE DONNE STANNO MEGLIO CON LA VITAMINA E ) Euesto punto Euasi tutti coloro che si preoccupano della propria salute sanno che la vitamina ? pu; essere utile come prote&ione contro un precoce attacco cardiaco. ? poich l%attacco cardiaco a!!ligge ad oltran&a l%uomo americano5 mentre5 per ragioni ancora ignote5 minaccia pi3 di rado le donne5 . sempre maggiore il numero degli uomini che prendono vitamina ? ogni giorno nella speran&a di colmare il dislivello tra i sessi rispetto alla durata media della vita. <a abbiamo adesso le prove che anche le donne possono riuscire a scongiurare alcune delle malattie pi3 temute di cui esse sole sono le vittime5 dando alla vitamina ? la medesima importan&a che le viene data dai loro mariti. =uesta speran&a . stata espressa al raduno annuale della *erontological 1ocietR di 1an Suan5 Portorico5 il 2# dicembre 1,725 dal dottor 2enham Parman. 6l dottor Parman5 dell%/niversitR o! ebrasJa College o! <edicine di @maha5 ha concentrato la sua atten&ione di ricercatore sul rapporto tra grassi insaturi alimentari e cancro. ?gli ricord; al suo uditorio di medici speciali&&ati nei problemi dell%invecchiamento che i raggi Z usati per combattere il cancro possono anche causarlo. Presumibilmente5 ha a!!ermato5 entrambi Euesti e!!etti sono Hin Eualche modo mediati da rea&ioni di radicali liberi... che insorgono dalla dissocia&ione dell%acEua dalle radia&ioniI. 6 radicali liberi sono atomi particolari la cui struttura elettronica . tale da !arli combinare e reagire molto !acilmente con altre strutture5 producendo composti abnormi. =uando Eueste !or&e distruttive sono scatenate entro i con!ini di un tumore5 Euella crescita5 pu; venire distrutta. )llo stesso modo5 possono demolire un tessuto sano al punto che s%instaura il cancro. 1e Euesta ipotesi . corretta5 conclude il dottor Parman5 dovrebbe valere la pena di tentare di prevenire la !orma&ione di radicali liberi nel corpo da cause diverse dai raggi Z. ? !ra le cause principali di Euesti atomi pericolosi vi sono i grassi e gli oli insaturi5 che vengono molto !acilmente ossidati all%interno dell%organismo5 producendo i dannosi perossidi e i molto sospetti radicali liberi. II cancro , a$$ociato a# con$&mo di o#i 2%accordo con Euesta teoria5 dice il dottor Parman5 vi . una correla&ione5 riscontrata in non meno di 23 a&ioni5 tra il consumo di grassi e oli e il numero dei decessi per leucemia e cancro del seno5 delle ovaie5 del retto5 in persone oltre i (( anni. 2ue di Eueste !orme di cancro5 naturalmente5 a!!liggono solo le donne. 6n uno studio su topi !emmina5 disse il dottor Parman5 !u osservato che aumentando nel cibo la Euantit' di grassi insaturi o il grado d%insatura&ione5 si provocava un signi!icativo aumento dei casi di tumore della mammella. La Euestione . come provocare un corto circuito nella rete chimica tra grassi insaturi 8che la gente consuma di pi3 oggigiorno9 e l%insorgen&a dei cancro. 1e l%ossida&ione dei grassi5 che produce radicali liberi5 . veramente la causa principale del cancro5 dovrebbe allora essere possibile ridurne i casi attestando l%ossida&ione. Ci; si pu; ottenere abbastan&a !acilmente introducendo nell%organismo Euantit' supplementari di sostan&e antiossidanti. 2ue potentissimi antiossidanti sono le sostan&e chimiche chiamate 7P) e 7P-. : probabile che abbiate visto Eueste due abbrevia&ioni in !ondo alle liste d%ingredienti di prodotti come i cereali so!!iati5 dove le loro propriet' antiossidanti sono adoperate per ritardare l%irrancidimento5 che . soltanto un altro

termine per indicare l%ossida&ione. <a entrambe Eueste sostan&e chimiche sono innaturali5 sintetiche5 e come Euasi tutti gli additivi alimentari sospettate di essere biologicamente tossiche. C%. un altro antiossidante5 tuttavia5 che . interamente naturale e interamente innocuo: la vitamina ?. on . potente come 7P) e 7P-5 ma la natura di sostan&a nutritiva innocua ed essen&iale la rende di gran lunga pre!eribile alle sostan&e chimiche. ? !u la vitamina ? che il dottor Parman scelse di usare nei suoi esperimenti. Per saggiare la sua ipotesi che un antiossidante pu; ridurre la !orma&ione del cancro5 il dottor Parman lavor; con ratti strettamente imparentati. )d alcuni di essi venne somministrata una dieta contenente un (Q di olio di cartamo come sola !onte di grassi5 mentre altri ricevettero una dieta in cui l%olio di cartamo era il 2#Q del volume totale. 6n aggiunta5 ciascuno di Euesti gruppi venne diviso in animali che ricevevano supplementi di acetato di aFtoco!erolo 8vitamina ?9 ed altri che non ricevevano alcun supplemento. L%esperimento dur; alcuni anni5 cosC che gli animali poterono vivere !ino a un%et' molto tarda. /n esame periodico degli animali rivel; che sia il sesso che la presen&a di vitamina ? si traducevano in una grande di!!eren&a in termini di insorgen&a del cancro. 6 ratti di sesso maschile5 come gruppo5 presentarono pochissimi tumori di grosse propor&ioni e la di!!eren&a numerica tra gli animali che avevano ricevuto supplementi o non ne avevano ricevuti era molto piccola. -uttavia5 apparve veramente signi!icativo che il primo tumore venisse notato dopo nove mesi nel gruppo che non aveva ricevuto supplementi di vitamina ?5 mentre gli individui che ne avevano ricevuto non mostrarono sintomi di tumori !in oltre i 2( mesi. Mo#ti +i; ca$i di cancro ne##e /emmine )nalogamente5 i ratti !emmina che non avevano ricevuto supplementi svilupparono tumori prima delle !emmine che ne avevano ricevuti. <a tutte so!!rivano di un%inciden&a molto maggiore di !orma&ioni tumorali e la di!!eren&a tra Euelle che avevano o non avevano ricevuto la vitamina ? si dimostr; molto importante. -ra Euelle la cui dieta conteneva olio di cartamo in ragione del (Q5 gli animali che non avevano ricevuto aggiunta vitaminica presentarono 2# tumori5 contro 1$ in Euelli che l%avevano ricevuto. -ra coloro la cui dieta conteneva il 2#Q di olio di cartamo il gruppo sen&a aggiunte present; 21 tumori5 contro 13 di Euelli che avevano ricevuto vitamina ? supplementare. 6nteressante0 aturalmente. <a . applicabile agli esseri umani0 =uesto resta da vedersi. ) di!!eren&a della maggior parte degli altri ricercatori e medici che !anno tali scoperte5 il dottor Parman non volle lasciare semplicemente la Euestione sul tappeto !ino a Euando Eualcun altro potesse presentarsi con prove positive5 magari tra una cinEuantina di anni. ?cco come si espresse davanti al suo uditorio: Hse Euesti dati siano applicabili o meno agli esseri umani rimane da dimostrare. /n recente studio sugli e!!etti dei grassi insaturi sulle malattie cardiovascolari indicherebbe che lo .. -uttavia5 sembrerebbe desiderabile adesso tentare di abbassare il livello delle rea&ioni pi3 o meno casuali dei radicali liberi nell%uomo. 1i possono usare dei metodi5 Euali l%aggiunta di una moderata Euantit' F per esempio da 3## a (## /l alla settimana F di vitamina ? nella dieta5 che possiamo essere assolutamente certi non avr' alcun e!!etto negativo se usata per tutta la vitaI. 6l dottor Parman aggiunse che5 anche se Euesta prescri&ione pu; !inire per dimostrarsi di scarso valore5 . almeno un passo di!ensivo che possiamo intraprendere e o!!re la speran&a di Hvedere un notevole abbassamento nell%inciden&a del cancro e di altre malattie ed e!!etti non speci!ici in cui le rea&ioni dei radicali liberi abbiano un certo ruoloI.

L0in%&inamento a**ra"a i# +ro-#ema Lo studio sperimentale concernente gli e!!etti dei grassi polinsaturi nell%uomo5 al Euale si ri!eriva il dottor Parman5 !u condotto presso un ospedale della 4eterans )dministration a Los )ngeles e rivel; che uomini ospedali&&ati che seguivano una dieta ricca di grassi insaturi e scarsa di colesterolo avevano un numero minore di attacchi cardiaci di coloro che seguivano una dieta tipo5 ma la percentuale globale dei casi di morte era Euasi eguale5 soprattutto perch coloro che consumavano i grassi insaturi presentavano un%inciden&a molto elevata di casi di cancro. Pu; essere molto signi!icativo il !atto che Euesto esperimento sia stato condotto a Los )ngeles5 la capitale dello smog degli 1tati /niti. L%o&ono e gli ossidi di a&oto5 due dei principali componenti dello smog5 sono stati ripetutamente indicati come acceleratori5 su vasta scala5 del processo di ossida&ione dei grassi insaturi5 anche Euando Eueste sostan&e inEuinanti siano presenti solo in Euantit' di traccia. 6noltre5 la velocit' dell%ossida&ione . direttamente dipendente dal Euantitativo di vitamina ? presente nei tessuti: Euanta pi3 ce n%.5 tanto minore . l%ossida&ione5 secondo i ricercatori <en&el5 >oehm e Lee nel loro articolo "4itamin ?: the 7iological and ?nviromental )ntioLidant" (Journal of Agricolture and Food 3hemistr", maggioFgiugno 1,729. <a le riserve di vitamina ? sono spa&&ate via Euando vengono in contatto con sostan&e inEuinanti e Euesta vitamina va continuamente rimpia&&ata. <en&el e i suoi colleghi !anno notare che5 una volta avvenuta Euesta dilapida&ione5 l%ossida&ione prosegue anche Euando gli animali da esperimento respirano aria pura5 !iltrata5 sottolineando la necessit' di un ri!ornimento regolare della vitamina. )vrete letto5 probabilmente5 che non si conosce ancora realmente Euale sia l%e!!etto della dilapida&ione del toco!erolo negli esseri umani. *li autori che si sono accinti a %ridimensionare% Euesta vitamina5 amano mettere in chiaro Euesto punto. ?cco che cosa hanno da dire in proposito <en&el e i suoi colleghi: Hla complessit' e5 purtroppo5 la natura catastro!ica della caren&a di toco!erolo possono anche precludere la sperimenta&ione sull%uomo per Eualche tempo5 ma i dati da noi raccolti ci inducono a raccomandare di provvedere di adeguati Euantitativi di toco!erolo gli abitanti delle &one dove l%aria . inEuinataI. 2a ci; che Euesti scien&iati hanno appreso per me&&o degli animali5 e dall%eviden&a epidemiologica negli esseri umani5 essi sospettano che sia di gran lunga troppo pericoloso !are esperimenti di caren&a vitaminica ? indotta sperimentalmenteD come il dottor Parman5 sono convinti che un etto di vitamina ? valga pi3 di un chilo di medicinali. Per coloro che si chiedono chi siano Euesti scien&iati5 ecco i loro titoli di appartenen&a al momento della stesura di Euesto scritto: 2aniel 7. <en&el5 2uJe /niversitR <edical Center di 2urham5 Carolina del ordD Se!!reR . >oehm5 dei laboratori 7attelleF orthMest di >ichland5 KashingtonD 1i 2uJ Lee5 dell%/.1. ?nvironmental Protection )gencR%s ational ?nvironmental >esearch Center di Cincinnati5 @hio. I di$t&r-i de##a meno+a&$a $i +o$$ono a##e"iare La vitamina ? ha anche dimostrato la sua e!!icacia per le donne so!!erenti di disturbi meno catastro!ici5 bench in tali casi le prove non siano teoretiche5 ma basate su una considerevole esperien&a clinica. )lcuni studi dimostrano che la vitamina ? . spesso e!!icace nell%alleviare i sintomi pi3 !astidiosi della menopausa. /n rapporto sull%argomento . dovuto al medico PenrR ). *o&en5 che ha descritto il suo trattamento di << pa&ienti che presentavano disturbi da menopausa. 1ul $e+ ,or- %tate Journal of #edicine ((9 maggio (;96=, il dottor *o&en ri!erisce che la vitamina ? ha eliminato gravi sintomi in 9; pa&ienti su <<. 1. P. Perlo!!5 sull'American Journal of JBstetrics and 5"necolog" (vol. 9@, pp. <@& ;&, (;&;=, ri!eriva sul trattamento di 677 donne con vitamina ? in dosi di >9-(97 /C al giorno. =uesta terapia elimin; completamente gli sgradevoli sintomi nel 6<,(M delle pa&ienti e in un altro 6<M vi !u

un miglioramento. 6l dottor *o&en pensa che dosi pi3 alte avrebbero potuto giovare ad alcune delle pa&ienti che non avevano reagito alle (97 /C8 non aveva notato5 inoltre5 alcun e!!etto collaterale negativo. 6l dottor . >. AavinoJR descrive su Annuals of 1estern #edicine and %urger" (vol. &, pp. 6>-:6, (;97= il trattamento di ;6 pa&ienti con vitamina ? in dosi variabili da 67 a 69 /C al giorno. :& pa&ienti avevano un !lusso mestruale molto abbondanteD in (< di esse diminuC5 in :> donne scomparvero le vampe di calore 8"caldane"9. Con l%uso di vitamina ? in dosi pi3 alte (97-(77 /C al giorno9 si ottennero5 secondo Euanto ri!erisce il dottor AavinoJR5 risultati ancora migliori in un altro gruppo di >; pa&ienti. 6n pi3 della met' diminuirono i sintomi di !atica5 nervosismo5 sonno agitato e insonnia. 6n Euasi tutte le pa&ienti !urono alleviate le sensa&ioni di vertigine e stordimento5 palpita&ioni cardiache e di!!icolt' respiratorie. 6n alcuni casi5 i risultati divennero evidenti soltanto dopo due o tre mesi5 ma in altri si notarono dopo due settimane appena. Fre%&ente mi*#ioramento de##e "ene "arico$e Le vene varicose non sono una prerogativa delle donne5 ma a Euanto pare a!!liggono pi3 donne che uomini. Le varici non sono un problema puramente estetico: le pareti delle vene possono divenire in!iammate in uno stato patologico conosciuto come !lebite. /na massa rossoscura di !ibrina e globuli rossi pu; ostruire la vena in casi pi3 gravi5 noti come trombo!lebiti. 6l pericolo in Euesto caso consiste nel !atto che il coagulo possa distaccarsi dalla parete della vena e venire trasportato !ino al cuore o ai polmoni5 dove pu; ostruire un vaso sanguigno di primaria importan&a e !ar precipitare un attacco cardiaco. Le varici di vecchia data sono spesso accompagnate da un antiestetico e tormentoso ec&ema e da ulcera&ioni che possono ingrandirsi al punto da compromettere l%intera struttura delle gambe5 !ino a raggiungere le ossa. 6l dottor ?van 1hute ha ri!erito al 66 Congresso <ondiale di @stetricia e *inecologia tenutosi a <ontreal nel 1,(+ che la vitamina ? agisce positivamente in Euesta patologia. >imandiamo il lettore5 per Euesta tema5 pi3 avanti5 alle pp. 3$3 sgg. e al cap. ,( di Euesto libro. Capitolo 7+ LA PILLOLA ? UN0ANTAGONISTA DELLA VITAMINA E Per moltissimi nostri contemporanei5 "la pillola" . sinonimo di contracce&ione. )ccolta entusiasticamente da alcuni come un avvenimento scienti!ico sensa&ionale e condannata da altri come una contamina&ione della morale o come una probabile causa di cancro5 la pillola . divenuta il contraccettivo pi3 universalmente utili&&ato. Bin dal 1,62 gli scien&iati avevano indicato la pillola come un probabile !attore di embolia polmonare. @ggi Euesta correla&ione . generalmente riconosciuta dal mondo sanitario. La pillola contiene Euantit' relativamente abbondanti di estrogeni o progesteroni per impedire l%ovula&ione5 e5 se Euesta avviene5 per arrestare l%annidamento dell%ovulo !econdato nelle parete intrauterina. Come avviene che l%estrogeno somministrato in una pillola possa causare coaguli di sangue nella pa&iente0 1u Euesto punto esistono poche conoscen&e e molta specula&ione. 6 medici scrivono dottamente di "pseudogravidan&a" e del !atto che l%embolia si veri!ichi anche nella vera gravidan&a. <a in Euesto secondo caso . un corpo che dentro il grembo matemo esercita una pressione contro la vena porta interrompendo l%a!!lusso sanguigno e permettendo la !orma&ione di coaguli. =uesta situa&ione

non si veri!ica nella !alsa gravidan&a da pillole contraccettive. /na ragione molto pi3 plausibile della coagula&ione sanguigna interna F anche se pare completamente trascurata dai ricercatori F . che l%estrogeno . un antagonista della vitamina ?D cio. l%estrogeno neutrali&&a la vitamina ? e riduce la Euantit' di sangue circolante. L%eminente specialista cardiologo canadese Kil!rid ?. 1hute ha scritto5 nella sua gi' citata opera5 che esistono "almeno Euattro estrogeni antagonisti5 e cio.: progesterone5 estratto tiroideo5 aFtoco!erolo 8vitamina ?9 e testosterone..." /no dei Euattro . dunEue la vitamina ?5 che riduce la !orma&ione della trombina5 un agente coagulante5 prevenendo cosC la trombosi. La vitamina ? inoltre regola o contrasta la !orma&ione di !ibrina5 la proteina del sangue che di norma s%indurisce Euando il sangue lascia i suoi canali abituali 8un esempio visibile di !ibrina in a&ione . la coagula&ione in una !erita super!iciale9. La vitamina ? dissolve la !ibrina5 impedendole di agglomerarsi in !orma di coagulo interno5 mentre l%estrogeno5 nulli!icando la vitamina ?5 permette alla !ibrina di agglomerarsi5 dando luogo alla tromboembolia. ")ttualmente F a!!erma il dottor 1hute F nella letteratura medica troviamo molto sull%accresciuto pericolo di trombo!lebiti nelle donne che usano pillole contraccettive5 e Euesti casi sono stati abbastan&a bene individuati5 almeno in 6nghilterra... =ueste donne e i loro medici dovrebbero sapere che5 proprio come Eualsiasi. pa&iente a cui il medico abbia prescritto una dieta ricca di grassi insaturi abbisogna di pi3 vitamina ?5 cosC anch%esse ne abbisognano se prendono la pillola. Con la semplice aggiunta di vitamina ? nella propria dieta5 la donna riduce virtualmente a &ero il pericolo di complica&ioni trombo!lebitiche". A#tre /&n!ioni de##a "itamina E L%estrogeno5 distruggendo la vitamina ?5 lascia il pa&iente indi!eso contro una serie di inconvenienti5 oltre l%embolia. Bungendo primariamente come antiossidante5 la vitamina ? serve a mantenere puro l%ossigeno del nostro sangue5 cosC che ogni cellula e !ibra possa !un&ionare normalmente5 aiutando il corpo a resistere alle malattie e a mantenere la salute al livello massimo. =uando manchi un ri!ornimento adeguato di vitamina ?5 le scorie cellulari e i lipidi del sangue si combinano con l%ossigeno !ormando composti tossici come il perossido di idrogeno. 6l risultato . un e!!etto ne!asto su tutte le parti dell%organismo. *li e!!etti collaterali attribuibili alla pillola 8molti dei Euali notevolmente somiglianti ai sintomi creati da insu!!icien&a vitaminica ?9 sono tantissimi. on passa Euasi settimana che non si presenti Eualche nuovo studio sulle male!atte della pillola: uno studio condotto in 6nghilterra ha collegato l%itteri&ia con la pillola5 l%/niversitR o! <innesota ha ri!erito un rial&o del glucosio del sangue e dell%insulina del plasma dopo 1, giorni di somministra&ione della pillola. La Kestern >eserve /niversitR 1chool o! <edicine ha riscontrato un nesso in un numero limitato di casi tra la pillola e i colpi apopletticiD uno studio proveniente dal etherlands 6nstitute o! utrition ha rilevato che la pillola pu; causare un rial&o del tasso di colesterolo del siero e un altro studio su pa&ienti di 1, ospedali britannici rivela che il $(Q delle donne che avevano so!!erto di tromboembolia venosa avevano preso la pillola nel mese precedente il mani!estarsi della loro malattia. 6 contraccettivi orali sono medicinali potenti e il loro rischio . serio. ? tuttavia milioni di donne si !idano della pillola nonostante tutti i rischi cui vanno incontro. =ueste donne dovrebbero riconoscere almeno che certe diete attuali con i loro cibi industrialmente manipolati non soddis!ano al normale !abbisogno di vitamina ?. =uando l%estrogeno dilapida Eueste magre riserve5 le donne che usano contraccettivi orali abbisognano di vitamina ? in sovrappi3 e dovrebbero assumerne un supplemento naturale. La vitamina ? non eliminer' tutti i rischi degli e!!etti collaterali della pillola5 ma5 secondo il dottor 1hute5 ridurr' "virtualmente a &ero il periodo di complica&ioni trombo!lebitiche".

LA VITAMINA K Capitolo 7, LA VITAMINA AIUTA A NON MORIRE DISSANGUATI

61 pi3 versatile meccanismo autosu!!iciente del mondo . il corpo umano. =uesto specialista del %!ateloF daFsoli% eccelle nel riparare e rappe&&are le sue magagne sen&a chiudere per restauri. 66 suo laboratorio . di solito la corrente sanguigna5 poich la maggior parte dei suoi attre&&i si trovano in essa. /n ottimo esempio dell%autoregola&ione del corpo . la coagula&ione del sangue per rimarginare una !erita o una rottura. <entre noi riusciamo a curare un taglio dall%esterno applicandovi sopra un antisettico e un cerotto5 il corpo attivamente tesse una gar&a di ricopertura interna per arrestare l%emorragia. -uttavia vi . un ingrediente sen&a del Euale il lavoro non pu; procedere: una piccola por&ione della vitamina maggiormente associata alla coagula4ione del sangue, la vitamina A. <a generalmente non vi . nessun problema: una persona riceve di norma abbastan&a vitamina A da una dieta variata ed eEuilibrata5 oltre alle riserve di essa prodotte dall%organismo. /na persona normale non ha bisogno di supplementi di vitamina A. -uttavia vi sono delle circostan&e in cui occorre aggiungere vitamina A: alcune malattie5 alcuni medicamenti e specialmente una loro combina&ione pu; ridurre il Euantitativo di vitamina A all%interno dell%organismo e anche impedirne la capacit' di assorbirla e utili&&arla. L%importan&a della vitamina A5 conosciuta come vitamina antiemorragica5 . espressa nel suo stesso nome5 derivato dalla capacit' di ausiliatrice nella coagula&ione del sangue. Lo scien&iato danese PenriJ 2am scoprC Euesta vitamina nel 1,3(5 e la denomin; cosC dall%ini&iale della parola danese Qoagulation.

L%incapacit' di coagulare il sangue . un !atto molto serio5 perch pu; avere come conseguen&a delle emorragie. 1e il tasso di vitamina A . troppo scarso5 il tempo di coagula&ione pu; essere tanto lento da rendere possibile la morte per dissanguamento per una !erita insigni!icante. 1e !ossimo del tutto privi di Euesta vitamina5 ciascuno di noi sarebbe destinato a morire per dissanguamento. I #attanti .anno -i$o*no de##a Le persone an&iane non sono le sole vulnerabili per di!etto di vitamina A. La perdita di sangue diviene un problema altrettanto grave in condi&ioni come le mestrua&ioni troppo prolungate5 una delle principali cause di anemia nelle donne. Per!ino i neonati rischiano pericolose emorragie5 dal momento che la loro !lora intestinale impiega alcuni giorni dopo la nascita per sinteti&&are la vitamina AD a causa di Euesto5 piccole Euantit' di Euesta vitamina vengono abitualmente somministrate ai neonati. <a la necessit' di assicurare un%assun&ione su!!iciente di vitamina A non !inisce Eui. 2ue medici5 in seguito a ricerche !atte sulle emorragie di lattanti oltre il decimo giorno di vita5 hanno raccomandato una dose alimentare minima di 1# mg di vitamina A per ogni Jg di peso corporeo. 6 medici Perbert 6. *oldman e Peter )madio ri!erirono (Pediatrics, novembre 1,6,9 che una combina&ione di scarso apporto vitaminico e una diminu&ione delle riserve di vitamina A nell%intestino di lattanti pu; !avorire delle emorragie5 e raccomandarono perci; di rimediare alla situa&ione mediante un%elevata assun&ione dietetica. Per!ino le emorragie di minore entit' nei lattanti possono avere gravi conseguen&e negative se interessano un organoFchiave come il cervello. 1 due ricercatori osservarono che di 1( lattanti con pi3 di 1# giorni di vita e so!!erenti di emorragie5 ciascuno aveva un%alimenta&ione in cui la vitamina A era scarsa o assente. 2odici dei bambini avevano ricevuto degli antibatterici e nove so!!rivano di diarrea: entrambi Euesti !attori potevano !ar abbassare la produ&ione intestinale normale di Euesta vitamina nei lattanti di Euell%et'. 2ue dei bambini so!!erenti di emorragia5 per;5 non so!!rivano di diarrea e non avevano ricevuto antibatterici. 6 loro sintomi apparivano causati dalla semplice insu!!icien&a di vitamina A. Fonti di "itamina L%organismo normalmente riceve la vitamina A in due modi: da alcuni alimenti 8specialmente spinaci e cavolo verde9 e per opera dei batteri intestinali che !abbricano o sinteti&&ano altra vitamina A. =ueste due specie di vitamina A sono naturali e liposolubiliD sono i materiali dalla cui presen&a il corpo dipende per la coagula&ione del sangue. La vitamina A deve allora venire assorbita attraverso gli intestini insieme con i grassi alimentari in presen&a dei sali biliari che di Eui passano al !egato5 dove la vitamina5 misteriosamente5 compie la !un&ione che . tanto essen&iale per il corpo5 e che5 sen&a la sua presen&a5 non pu; venire assolta: la produ&ione di !attori coagulanti nel plasma sanguigno. =uattro dei cinEue !attori coagulanti del sangue sono proteine5 la cui produ&ione nel !egato richiede piccolissimi Euantitativi di vitamina A. el plasma sanguigno Eueste proteine sono necessarie perch il !attore protrombina venga tras!ormato nell%en&ima trombina. La trombina a sua volta reagisce alle !erite convertendo il !ibrinogeno del sangue in !ibrina5 una rete proteica che cattura dei corpuscoli sul punto di una !erita o rottura perch avvenga la coagula&ione. 6n circostan&e normali il corpo spedisce sen&a alcun disguido la vitamina A5 !acendola pervenire al !egato5 dove compie il suo lavoro. <a esistono poten&iali trabocchetti lungo il percorso della vitamina5 che possono impedirle di giungere a destina&ione. 1en&a una Euantit' su!!iciente di vitamina A l%organismo diviene carente di protrombina5 e Euindi tutto il corpo umano . minacciato dalla

predisposi&ione alle emorragie per lo pi3 osservabili sotto !orma di "lividi" eccessivamente !reEuenti. Perch la vitamina A5 liposolubile5 possa venire assorbita dall%intestino5 occorrono i sali biliari. 6n caso di di!ettoso assorbimento di grassi5 di calcoli biliari e di malattie del !egato Euali l%itteri&ia da stasi5 il !lusso della bile pu; essere impedito e l%assorbimento della vitamina ridotto. >estri&ioni dietetiche5 diarrea5 colite e antibiotici sono ulteriori ostacoli sulla via del normale apporto di vitamina A. )nche se un su!!iciente Euantitativo di essa viene ricevuto e assorbito nell%organismo5 la vitamina A deve poter contare su un !egato e!!iciente per la sua utili&&a&ione5 altrimenti non si avr' !orma&ione di protrombina. 6n Euest%organo5 una malattia come la cirrosi5 come pure vari antagonisti5 tra cui i !armaci anticoagulanti5 possono rendere inutile la vitamina. 1pesso5 Euando il di!etto consiste nello scarso assorbimento5 la vitamina A sintetica5 idrosolubile5 pu; attraversare le pareti intestinali5 dal momento che non dipende dai sali biliari di cui abbisogna la vitamina naturale5 liposolubile5 nell%intestino. -uttavia5 mentre le !orme di vitamina A che si trovano in natura sono non tossiche5 anche se somministrate in dosi enormi5 la !orma sintetica5 che possiede soltanto il nucleo di base della vitamina A5 pu; avere e!!etti nocivi sul corpo se presa in !orti dosi.

Q&anta ne occorre ell%intento di stabilire un "!abbisogno minimo giornaliero" di vitamina A5 P. *. BricJ5 *. >iedler e P. 7rogli (Journal of Applied Ph"siolog", 6:, :@>, (;<>= studiarono Euattro pa&ienti con de!icien&a di vitamina A5 saggiando la loro capacit' di coagulare il sangue come prova dell%e!!icacia della vitamina A. Come . riportato in $utrition *evie+s 8giugno (;<@=, "il !abbisogno minimo giornaliero venne considerato Euella dose di vitamina A che provocava un aumento notevole di !attori coagulanti sensibili alla vitamina A". =uesto e!!etto venne ottenuto con una dose di 7,7: mg di vitamina A per Jg di peso corporeo5 "che dovrebbe essere il Euantitativo di vitamina necessario alla coagula&ione normale" 8la Ai . una delle due !orme di vitamina A che si trovano in natura. ?ntrambe sono solubili in liEuidi organici5 ma in natura la Ai si trova sotto !orma di olio giallo e la A& sotto !orma di cristalli gialli9. =uali sono le possibilit' e le conseguen&e di una superdose di vitamina A0 <olte persone ne hanno prese dosi molto elevate5 !ino a Eualche centinaio di mg5 sen&a e!!etti tossici5 secondo 1ebrell e Parris in .he 2itamins 8)cademic Press5 eM NorJ5 (;9&=. =ueste dosi elevate erano state prese in condi&ioni anormali5 tuttavia5 e allo scopo di controbilanciare un probabile danno dovuto ad anticoagulanti. 6n condi&ioni normali5 il !abbisogno . molto in!eriore5 e in !orma sintetica non dovrebbe mai venire usata. 6 supplementi di vitamina A preparati sinteticamente5 possono causare eccessiva coagula&ione. on esiste tuttavia alcun caso registrato di persone danneggiate da vitamina A naturale contenuta negli alimenti. @vviamente5 la terapia a base di vitamina A non . cosa da dilettanti5 e anche persone scienti!icamente preparate hanno di!!icolt' a calcolare il !abbisogno di Euesta vitamina. Per un certo tempo molti scien&iati sono stati convinti che una caren&a era impossibile5 dal momento che i batteri intestinali sinteti&&ano la vitamina A5 e che non c%era bisogno di preoccuparsi del contenuto della dieta in vitamina A. -uttavia5 . stato riscontrato che alcuni soggetti so!!rono di Euesta caren&a5 e spesso con risultati molto gravi. /na delle ragioni . il largo uso di antibiotici che5 uccidendo i batteri intestinali5 riF ducono considerevolmente il Euantitativo di vitamina A nell%organismo. /n%altra ragione . da ricercarsi negli anticoagulanti5 che5 prescritti spesso a pa&ienti cardiopatici5 diminuiscono pericolosamente le propriet' coagulanti del sangue. La vitamina A . stata usata con successo per compensare i rischi degli anticoagulanti. 6l Journal of the American #edical Association ((& mar&o (;<&= pubblic; uno studio in cui pa&ienti cardiopatici5 trattati con medicinali anticoagulanti per impedire la !orma&ione di coaguli5

mangiarono !orti Euantitativi di spinaci e altri ortaggi verdi per due settimane. La loro "protrombina libera era tornata a livelli normali" e la lunghe&&a del tempo necessario alla coagula&ione del sangue era diminuita. 6 pericoli degli anticoagulanti erano stati eliminati. @ggi la vitamina A . largamente usata per controbilanciare gli e!!etti dei medicinali anticoagulanti5 che tendono a provocare emorragie. 6l dottor )rmand =uicJ della <arEuette /niversitR nota tuttavia che: Hmentre . ben noto che la vitamina A somministrata per via parenterale 8per inie&ione9 neutrali&&a in maniera sorprendente l%a&ione dei medicinali a base di cumarina5 . stata data scarsa considera&ione all%e!!etto del contenuto in vitamina A degli alimentiI. Ci; . soprattutto vero nei casi di donne gravide. ormalmente la donna duF rante la gravidan&a dovrebbe ottenere su!!iciente vitamina A dai cibi per proteggersi contro un%eccessiva perdita di sangue al momento del parto ed evitare al bambino perdite di sangue dopo la nascita. Purtroppo molte donne non mangiano abbastan&a cibi ricchi di vitamina A5 oppure consumano troppe aspirine o sedativi che riducono la sintesi della vitamina A. Come salvaguardia5 la vitamina A5 sostan&a idrosolubile5 veniva iniettata alle madri sotto parto per proteggere il neonato5 il cui tasso di protrombina . generalmente basso durante i primi giorni di vita. : stato riscontrato5 tuttavia5 che inie&ioni di vitamina A sintetica possono danneggiare il !egato del lattante5 e Euesta probabilit' ha reso giustamente cauti molti medici su Euesta particolare terapia. /na solu&ione molto migliore per la madre . certamente Euella di venire !orti!icata da vitamina A naturale di provenien&a alimentare5 che . una straordinaria di!esa contro le emorragie e5 secondo Euanto risulta dall%esperien&a5 non ha mai !atto male a nessuno. 6 medici A. Pa&ell e 7. P. 7aloch raccomandavano (5erontologia 3linica, 7asel5 1Mit&erland5 (6, (7, (;>7= che "gli antibiotici non dovrebbero venire usati per lunghi periodi negli an&iani sen&a averli sottoposti precedentemente a un tromboFtest. La terapia anticoagulante5 in particolare5 . estremamente rischiosa ed estremamente instabile Euando siano presenti !attori che indicano una insu!!icien&a di vitamina A. @ccorrerebbe prendere in accurata considera&ione tutti Euesti !attori prima di usare medicamenti anticoagulanti su pa&ienti ultrasessantenni5 e tanto meglio si agir' Euanto prima Euesti saranno abbandonati nei pa&ienti an&iani". 1e state prendendo dei !armaci antiF coagulanti e sospettate in voi una caren&a di vitamina A5 . il caso di assumere Euesta vitamina mediante dei supplementi0 La risposta . semplicemente e en!aticamente "no". Consultatevi con il vostro medico: abolir' probabilmente subito il !armaco anticoagulante e vi somministrer' supplementi vitaminici A nell%opportuno dosaggio. -uttavia nulla impedir' che voi continuiate a ricevere tutta la vitamina A possibile dalla vostra dieta. =ui non esistono rischi da iperdosaggio e il tasso di protrombina si rial&er' naturalmente. /no studio di Sohn /dall5 medico presso il <aricopa CountR *eneral Pospital di PhoeniL5 )ri&ona5 . stato pubblicato sul Journal of the American #edical Association ((( ottobre (;<9=. ?gli aveva osservato che Euando volontari sani si erano sottoposti a un%alimenta&ione consistente soltanto di riso brillato e ca!!. nero5 &ucchero granulato e una compressa polivitaminica 8esclusa la vitamina A9 per tre settimane5 il tempo di coagula&ione del sangue era salito da (&,@ a (<,@ secondi. =uando si aggiunsero !egato di maiale e spinaci !reschi5 uno degli uomini present; "tre cadute nette del tempo di protrombina5 Euasi a valori normali". 6l dottor /dall concludeva che "i cibi5 piuttosto che la sintesi batterica5 !orniscono la maggior parte della vitamina A negli esseri umani". Per ottenere i migliori risultati5 i cibi consumati dovrebbero essere !reschi. La cottura non distrugger' !acilmente la vitamina A5 ma i cibi congelati tendono ad essere impoveriti. Concentrate perF ci; la vostra atten&ione sulle carni e gli organi !reschi. Poich il vostro organismo in condi&ioni normali si procura le proprie riserve supplementari5 non vi dovrebbe essere mai troppo di!!icile ottenere una dose su!!iciente di Euesta vitamina5 che un giorno potrebbe salvarvi la vita.

Capitolo +#

CAUSE NASCOSTE DI CAREN1A VITAMINICA Poich gran parte delle nostre riserve di vitamina A . !abbricata da batteri nel nostro intestino5 . estremamente importante mantenere in buone condi&ioni le nostre colonie di !lora intestinale benigna. Purtroppo5 nell%intento di mantenerci sani5 i medici talvolta usano tanto liberalmente gli antibiotici da rendere Euest%a&ione di!!icile se non addirittura impossibile. *li antibiotici non distinguono tra batteri buoni e batteri cattivi e li sterminano tutti. %ul 3anadian #edical Journal (: novembre (;>:=, alcuni ricercatori del 1t. Soseph%s Pospital e della <c<aster /niversitR di Pamilton5 @ntario5 ri!erirono su casi di molti pa&ienti che presentavano caren&e da vitamina A. 1otto la guida del dottor C. B. Pineo5 pro!essore assistente del 2epartment o! <edicine al 1t. Soseph%s Pospital5 il gruppo di ricerca studi; 6> pa&ienti che erano stati ospedali&&ati per un periodo di 6& mesi e si trovavano in ospedale per svariati motivi che richiedevano comunEue un intervento chirurgico. La loro ricerca con!erm; alcune scoperte precedenti5 le Euali dimostravano che un%alimenta&ione ridotta e un trattamento a base di antibiotici avevano contribuito alla caren&a vitaminica A in tutti i pa&ienti. Ci; a sua volta aveva creato problemi di emorragie durante l%atto operatorio. L%emorragia postoperatoria era stata arrestata rapidamente Euando il di!etto di coagula&ione era stato corretto con dosi di vitamina A. HLa caren&a di vitamina A5 che aveva spesso come risultato una emorragia grave5 pu; veri!icarsi inaspettatamente nel primo periodo postFoperatorio e nei pa&ienti con insu!!icien&a renaleI5 a!!erma Euesto studio. H: probabile che l%instaurarsi pi3 rapido della caren&a di vitamina A nei nostri pa&ienti nella !ase postoperatoria !osse dovuta alla combina&ione di un trattamento antibiotico multiplo e di un%alimenta&ione orale ridottaI. 6 ricercatori notarono anche che alcuni dei pa&ienti potevano essere stati marginalmente carenti di vitamina A prima dell%ammissione all%ospedale5 ma non ritennero che Euesta !osse la causa della complica&ione dal momento che non vi era stata alcuna perdita anormale di sangue durante l%atto operatorio. 6noltre non si era avuta alcuna anormale perdita di sangue prima del ricovero dei pa&ienti. Ci; indicherebbe5 dicono i ricercatori5 che la caren&a vitaminica A si era veri!icata durante l%ospedali&&a&ione. =uesto studio con!erma un gran numero di altre ricerche che eviden&iano i pericoli inerenti al trattamento antibiotico protratto per un lungo periodo di tempo. /no dei medici5 il dottor Sohn Pam5 del Prince PenrR Pospital di 1RdneR5 )ustralia5 a!!ermava su #edical 1orld $e+s ((< giugno (;>6= che a tutti i pa&ienti sotto cure intensive a lungo termine dovrebbero venire somministrate regolarmente dosi di vitamina A. La "itamina do"re--e e$$ere com&nemente adottata ne##a +ratica o$+eda#iera

6l dottor Pam . convinto che la ipoprotrombinemia 8mancan&a di protrombina9 . probabilmente pi3 comune di Euanto sia riconosciuto generalmente. =uesta potrebbe essere la causa di gravi emorragie. ?gli pensa che si dovrebbe somministrare vitamina A a tutti i pa&ienti sottoposti a !luidi endovenosi per pi3 di sette giorni5 come pure a Euelli sottoposti a terapia antibiotica a lungo termine. 2escrivendo gli e!!etti della terapia vitaminica A su cinEue pa&ienti5 egli a!!erma che con la somministra&ione della vitamina le perdite di sangue !urono arrestate in Euattro su cinEue pa&ienti che presentavano un%ipoprotrombinemia sviluppatasi durante cure estese. 6noltre5 egli dice5 i tempi di protrombina 8periodo di tempo necessario alla coagula&ione del sangue9 tornarono alla normalit' in tre pa&ienti e

alla Euasi normalit' negli altri due. 1e c%. un gruppo di pa&ienti che abbisogna pi3 degli altri di vitamina A5 Euesto . il gruppo dei neonati. 6l dottor Perbert 6. *oldman5 coordinatore della CommunitR eonatologR presso il Long 6sland SeMishF Pillside <edical Center5 scrive su #edical 1orld $e+s 8dicembre (;>6T di essersi reso conto per la prima volta di una caren&a di%vitamina A nei bambini5 nel (;<:.

G#i a#imenti $ono #a mi*#iore /onte "itaminica

La vitamina A ha due !onti: o la !lora intestinale o l%apporto dietetico5 spiega il dottor *oldman. 2isturbi intestinali5 provocati da diarrea o antibiotici5 possono produrre Euesta insu!!icien&a se le sorgenti alimentari non bastano a compensare la sorgente manchevole rappresentata dalla !lora. <a i medici possono anche non considerare un problema l%insu!!icien&a di vitamina A5 n l%aggiunta dietetica come una terapia5 perch5 a!!erma il dottor *oldman5 la sorgente dietetica di vitamina A . stata pi3 o meno ignorata nella letteratura medica. "1ono convinto che la letteratura medica datata da pi3 di :9 anni sia stata la causa primaria del problema: vi si sottolineava l%importan&a della !lora intestinale come sorgente di vitamina A e si sottovalutavano le sorgenti alimentari"5 a!!erma. ?gli cita il caso di un neonato di una settimana so!!erente di diarrea e disidratato. )l bambino veniva somministrato del !luido per endovena e una dieta consistente in un surrogato del latte. 2ue settimane pi3 tardi5 tuttavia5 il bambino !u preso da convulsioni e mostr; la tenden&a a perdite di sangue. =uesti segni5 abbinati a un tempo lungo di protrombina5 lo indussero a sospettare che alla radice del problema vi !osse una caren&a di vitamina A. 6l bambino guarC rapidamente dopo una terapia a base di Euesta vitamina. 6l dottor *oldman incominci; a raccogliere tutti i segni di caren&a di vitamina A nel corso degli anni. )lcune decine di anni or sono la vitamina A era stata riconosciuta come un !attore della coagula&ione sanguigna. -utti i lattanti erano predisposti a perdite di sangue. 6 surrogati del latte che venivano dati ai lattanti in Euell%epoca erano molto poveri di vitamina A. =uando i lattanti !urono messi a latte di mucca invece che a surrogati del latte5 i sintomi di caren&a vitaminica A scomparvero. Bino agli ini&i degli anni 6#5 i sanitari hanno accettato la teoria del dottor *oldman sulla caren&a di vitamina A in bambini soggetti a emorragie. )lcuni ricercatori del College o! <edicine dell%/niversit' di Cincinnati osservarono5 per esempio5 che i tempi di protrombina di lattanti a cui non veniva somministrata la vitamina A erano estremamente bassi in con!ronto a Euelli di lattanti a cui essa veniva somministrata. 6 ricercatoti concludevano: Hdata l%inciden&a comune di ipoprotrombinemia e il pericolo di poten&iali emorragie5 sareBBe opportuno somministrare a tutti i neonati una piccola dose profilattica di vitamina Q suBito dopo la nascitaL. H1i tratta di un problema di portata mondialeI5 disse il dottor *oldman ad un seminario tenutosi a eM NorJ CitR. H<a non . stato riconosciuto in Euanto tale. 6o sto cercando di stimolare una presa di coscien&a di Euesta idea. 7isogna scoprire e !issare un !abbisogno minimo Euotidiano di vitamina AI. )nche molti pa&ienti an&iani so!!rono di caren&a di vitamina A. 6n uno scritto apparso su 5eriatrics 8luglio 1,7#9 due ricercatori britannici5 A. Pa&ell e A. L. 7aloch del 1t. <arR%s Pospital di Colchester5 6nghilterra5 a!!ermarono di punto in bianco che una caren&a di vitamina A sembra essere presente "nella maggioran&a dei pa&ienti an&iani gravemente ammalati5 nonostante la produ&ione di Euesta vitamina nell%intestino per opera dei batteri". 6 due autori !anno osservare che in pa&ienti an&iani5 con disturbi epatici5 la vitamina A non . assorbita o

utili&&ata e che esistono indica&ioni con!ormi di insu!!icien&a di vitamina A. ?ssi !anno notare che molti !armaci usati in geriatria causano ipoprotrombinemia e che ci; non migliora con una terapia a base di vitamina A5 se contemporaneamente non vengono sospesi Euesti !armaci. 6noltre5 essi a!!ermano5 nei pa&ienti an&iani non si dovrebbero usare a lungo antibiotici sen&a controlli che assicurino che il tempo di coagula&ione non . diminuito. 6noltre5 la terapia anticoagulante in particolare . estremamente rischiosa ed estremamente instabile Euando siano presenti !attori che !acciano pensare a una caren&a di vitamina A. "1arebbe opportuno rivolgere un%attenta considera&ione a tutti Euesti !attori prima di prescrivere dei !armaci anticoagulanti a pa&ienti oltre i 6# anni5 ed . meglio abbandonarli5 negli an&iani5 il pi3 presto possibile". 6 ricercatori eseguirono dei test sulla coagula&ione su 11# pa&ienti scelti a caso5 in et' dai (6 ai 1## anni. -utti Euesti pa&ienti so!!rivano di svariati disturbi che andavano dalla trombosi cerebrale alla broncopolmonite5 all%in!arto del miocardio. 1u +1 pa&ienti con tempi di coagula&ione bassi5 sottoposti a terapia vitaminica A5 soltanto 1, non reagirono soddis!acentemente o non reagirono del tutto. 6n costoro !urono riscontrati danni a carico del !egato o si accert; che erano stati curati con antibiotici. ) Euesto punto potreste domandarvi: Hcome posso5 personalmente5 ricevere la vitamina A0I. La vitamina A non si riceve in !orma di supplemento alimentareD sarebbe troppo pericolosa5 anche in piccole dosi di 1 mg. La ragione . abbastan&a semplice: prendere un supplemento che provochi una coagula&ione pi3 rapida della media5 non soltanto sarebbe pericoloso5 ma addirittura temerario. 6 coaguli di sangue interni sono pericolosi Euanto le emorragie5 e supplementi di vitamina A andrebbero somministrati soltanto su prescri&ione medica. 1e la vitamina si ottiene dagli alimenti normali5 tuttavia5 non vi .5 virtualmente5 alcun pericolo di riceverne troppa. )ccertatevi soltanto che nella vostra dieta siano inclusi spesso cibi ricchi di vitamina A. La vitamina A non . certamente l%unico bene!icio che possiamo trarre da una dieta !resca5 naturale5 ma ne . un bene!icio sostan&iale. @ggigiorno5 Euando tracce di antibiotici appaiono in ogni sorta di cibo5 potreste avere pi3 bisogno di Euanto crediate di vitamina A.

Parte .er4a - La tera+ia "itaminica ne##e ma#attie

Capitolo +1 L0A1IONE ANTIANEMICA DELLA VITAMINA C Per molte giovani donne il pre&&o della belle&&a . una scarsa salute. ell%ostinato intento di ottenere una linea migliore5 stanno a dieta5 riducendo l%apporto alimentare. -roppo spesso i risultati sono svogliate&&a5 emicrania5 irritabilit' e altri sintomi spiacevoli. La ragione . che Eueste donne trascurano di premunirsi contro la perdita ulteriore di sostan&e nutritive durante le mestrua&ioni. La combina&ione della perdita di sangue mestruale col diminuito apporto di cibi essen&iali spesso produce una caren&a delle sostan&e nutritive necessarie per la buona salute. ? di tutte Eueste caren&e5 la pi3 comune tra le donne in et' !econda . la mancan&a di !erro5 che pu; dar luogo a una vera e propria anemia. 6l corpo normalmente recupera il !erro per le nuove cellule rosse del sangue dalle proprie riserve di vecchie cellule rosse demolite. <a Euando Eueste vecchie cellule rosse vanno perdute con la mestrua&ione5 aumenta il !abbisogno corporeo di !erro. )llora l%organismo deve ricevere e assorbire !erro da !onti esterne. 61 ational >esearch Council stima che due ter&i delle donne mestruate e la maggior parte delle donne gravide abbiano riserve limitatissime di !erro o ne siano addirittura prive. essuna autorit' ne conosce il numero esatto5 ma centinaia di milioni di persone nel mondo so!!rono di caren&a di !erro. L%anemia5 moderata o grave5 . comune nei bambini in tenera et'5 come anche negli an&iani5 ed . stato comunicato che attualmente si trova in !ase ascendente nell%adolescen&a. L%anemia si riscontra spesso negli uomini5 ma le donne sono le pi3 vulnerabili5 a causa delle mestrua&ioni e della gravidan&a. La caren&a di !erro . la causa principale dell%anemia e a sua volta l%anemia . tra i pi3 comuni segnali di pericolo dell%organismo. L%anemia . Eualcosa di pi3 che una !accia pallida od occhi stanchi: pu; causare palpita&ioni5 vertigini5 macchie davanti agli occhi e5 in alcuni casi5 comportamento psicotico. )nche cause lievi possono produrre debole&&a5 irritabilit'5 dolori gastrici e altri sintomi. 6l trattamento medico standard nei casi d%insu!!icien&a di !erro . a base di sali di !erro5 chiamati ematinici. =uesti sali migliorano la Eualit' del sangue5 aumentando il tasso di emoglobina5 che rende i globuli rossi capaci di distribuire ossigeno a tutte le parti del corpo. Purtroppo5 in molti casi non appena il pa&iente cessa le inie&ioni l%anemia si ripresenta5 anche se il medico ha prescritto supplementi dietetici Euotidiani di pillole di !erro. 6n tal caso5 non . tanto la mancan&a di un adeguato ri!ornimento di !erro nella dieta5 Euanto la mancan&a di un altro elemento biochimico necessario perch il corpo possa assorbire il !erro che consuma. =uesto elemento supplementare . la vitamina C. La "itamina C , nece$$aria +er #0a$$or-imento dei /erro ?mil <aro 1chleicher5 direttore del reparto di ematologia del 1t. 7arnabas Pospital di <inneapolis5 ha di recente scoperto nel corso di studi sperimentali che la vitamina C . necessaria all%assorbimento del !erro da parte dell%organismo. 6n un suo articolo su #innesota #edicine 8!ebbraio 1,7#95 il dottor 1chleicher avverte: 8"<entre i clinici sono consapevoli che i sali di !erro5 Euali il sol!ato !erroso e il gluconato !erroso5 sono ematinici e!!icaci5 !orse non valutano appieno la ragione per combinare i sali

!errosi con l%acido ascorbico". 6l dottor 1chleicher pubblic; le sue osserva&ioni dopo aver curato 3# pa&ienti di sesso !emminile5 dai 1$ ai $2 anni5 che so!!rivano di caren&a di !erro nel plasma sanguigno dovuta ad eccessive perdite mestruali di sangue. ) ciascuna delle pa&ienti era stata somministrata due volte al giorno una compressa contenente 2## mg di !umarato !erroso 8altro sale di !erro9 e 6## mg di acido ascorbico. La caren&a di !erro "!u alleviata nel giro di 6# giorni"5 a!!erma il rapporto. : stato riscontrato che l%uso della vitamina C aiutava l%organismo ad assorbire il !erro contenuto nella compressa molto pi3 e!!icacemente che sen&a la vitamina. @ltre a ci;5 21 pa&ienti5 esaminate dopo un anno dalla sospensione della terapia5 presentavano tutte un normale !lusso mestruale e gli esami del sangue rivelavano che le loro riserve di !erro erano rimaste normali. 1empre secondo l%articolo del #innesota #edicine, altri due ricercatori5 6srael e 1immons5 che avevano condotto degli esperimenti con una combina&ione di sol!ato !erroso e acido ascorbico in compresse5 raccomandavano di usare 7## mg di vitamina C insieme al sale di !erro. 6l dottor 1chleicher aggiungeva che la caren&a cronica di !erro nel sangue . spesso complicata da e!!etti collaterali di scorbuto5 uno stato patologico dovuto a un prolungato depauperamento di vitamina C. =uesto !atto5 egli a!!erma5 giusti!ica l%apparentemente !orte dose di Euesta vitamina. 2%altro canto5 l%anemia in !orma grave . anche uno dei sintomi dello scorbuto. : perci; chiaro che la vitamina C e il !erro sono veramente complementari l%una dell%altro e che una mancan&a dell%una pu; provocare un%insu!!icien&a dell%altro. 6n un altro studio (American Journal of 3linical $utrition=, il dottor Paul >. <cCurdR della *eorgetoMn /niversitR 1chool o! <edicine e il dottor >aRmond -. 2ern della LoRola /niversitR 1tritch 1chool o! <edicine5 hanno messo in eviden&a che la vitamina C esalta gli e!!etti dell%assorbimento del !erro. <cCurdR e 2ern osservarono che con dosi di sol!ato !erroso dai 1( ai 12# mg5 l%acido ascorbico in ragione di 2##F(## mg raddoppiava o Euasi l%assorbimento del !erro. ?ssi constatarono che con EualunEue dosaggio del !erro (## mg di acido ascorbico avevano un e!!etto migliore di 2## mg.

La RDA , tro++o $car$a +er e$$ere e//icace 4olontari di sesso maschile vennero sottoposti a test con varie combina&ioni di !erro e acido ascorbico. /no dei dati di !atto gi' constatati in precedenti studi dai ricercatori scandinavi P. 7rise e L. Pallberg !u che ci; che viene considerato un apporto normale di vitamina C 8dai 1# ai (# mg9 non aveva alcun e!!etto sull%assorbimento del !erro. )llo scopo di in!luen&are tale assorbimento5 la dose di vitamina C doveva essere sostan&ialmente maggiore. @ccorrevano almeno 2## mg di vitamina C per ini&iare l%assorbimento del !erro5 mentre il miglior assorbimento possibile si otteneva con dosi di (## mg. Con tale dose5 si osserv; che ne veniva assorbito 15++ volte tanto 8cio. Euasi il doppio9. *li autori richiamarono l%atten&ione sulle implica&ioni terapeutiche di Eueste scoperte5 cio. che pu; essere possibile somministrare meno !erro e tuttavia assicurare un maggiore assorbimento con l%aggiunta di vitamina C. )nche se la nostra dieta abituale . ricca di !erro5 il !abbisogno minimo di Euesto importante minerale non ci viene garantito. 1econdo il dottor Clement ). Binch5 pro!essore di medicina e capo della 2ivisione di ?matologia dell%/niversit' di Kashington5 misura&ioni condotte sull%uomo indicano che l%assorbimento di !erro di origine alimentare si calcola tra il 9M e il (9M di Euello disponibile nel cibo.

1tudi su varie sostan&e nutritive dimostrano che del !erro presente nelle verdure ne pu; essere assorbito il 1#Q3#Q5 e dalle proteine animali il 1#Q:;M ($utrition .oda", estate (;<;=. Con un apporto giornaliero di vitamina C5 tuttavia5 possiamo aumentare considerevolmente il Euantitativo di !erro assorbito dal cibo. La di!!eren&a5 per molti5 potrebbe essere decisiva. Capitolo +2 (ANNO BISOGNO DI VITAMINA C 1i calcola che gli )mericani spendano annualmente un miliardo di dollari per le cure mediche e il trattamento dell%artrite5 che a!!ligge 97 milioni di persone e !a 697.777 vittime ogni anno. L%onere di Eueste spese . sostenuto da Euei (> milioni di persone la cui artrite . abbastan&a grave da giusti!icare l%atten&ione dei medici5 ma la pi3 grande so!!eren&a creata da Euesta malattia . risentita dai 9 milioni di vittime dell%artrite reumatoide5 che distrugge e de!orma le giunture del corpo e particolarmente Euelle delle dita5 delle mani e dei piedi. La persona so!!erente di artrite reumatoide darebbe Eualsiasi cosa per trovare un sia pur temporaneo sollievo al suo tormento. <a5 nonostante i miliardi spesi in ricerche e sperimenta&ioni per alleviare il dolore dell%artrite 8per es.5 sali d%oro5 !enilbuta&one5 !armaci antimalarici5 indometacina5 cortisone e i congeneri !armaci steroidi95 l%arma di gran lunga pi3 e!!icace contro la tortura dell%artrite . l%aspirina comune. 1e l%aspirina non pu; guarire Euesto stato patologico5 pu; tuttavia rendere sopportabile la vita a milioni di artritici. =ualunEue medico vi dir' che Euando si prende l%aspirina contro l%artrite non la si prende tuttavia allo stesso modo in cui si usa contro il mal di testa. 6n Euest%ultimo caso5 scomparso il mal di testa se ne smette l%assun&ioneD non cosC si pu; procedere per curare i dolori artritici5 poich bisogner' prendere l%aspirina a intervalli regolari nel corso della giornata e continuare anche Euando il dolore si . calmato. <a c%. un altro aspetto della terapia a base di aspirina di cui il vostro medico pu; anche non aver mai sentito parlare. 1i tratta di Euesto: se dovete prendere regolarmente l%aspirina per alleviare il dolore dell%artrite5 dovreste anche prendere della vitamina C supplementare per alleviare alcuni degli e!!etti collaterali di una cura di aspirina a !orti dosi. <arvRn ). 1ahud e >ichard S. Cohen5 del 2epartment o! <edicine dell%/niversit' di Cali!ornia e del Paul <. )ggeler <emorial >esearch LaboratorR5 ri!erirono su Iancet (@ maggio (;>(= che nei pa&ienti che avevano preso (6 o pi3 compresse di aspirina al giorno per alleviare il dolore dell%artrite5 per un lungo periodo di tempo5 si era riscontrato un tasso signi!icativamente in!eriore di acido ascorbico nelle piastrine del sangue e nel plasma5 in con!ronto ai pa&ienti che accompagnavano l%alto dosaggio di aspirina con vitamina C. 1econdo Euesto rapporto5 Happare evidente che un alto dosaggio di aspirina negli ammalati di artrite reumatoide . associato con un depauperamento di acido ascorbico nei tessuti. La somministra&ione di aggiunta di acido ascorbico ad ammalati di artrite reumatoide che ricevono come terapia primaria un alto dosaggio di aspirina sembra giusti!icataI. 6 ricercatori scelsero 3$ ammalati di artrite reumatoide e $+ soggetti sani che dovevano servire da controllo. 6 pa&ienti vennero suddivisi in cinEue gruppi secondo il tipo di regime terapeutico che avevano seguito per il trattamento dell%artrite nei tre mesi precedenti. 1ette di essi avevano preso !orti dosi di aspirina5 cio. 12 o pi3 compresse al giornoD altri sette avevano preso alte dosi di aspirina pi3 !armaci corticosteroidiD dieci avevano preso meno di 12 aspirine al giornoD otto avevano preso !orti dosi di aspirina con supplementi di vitamina CD gli altri due pa&ienti erano stati curati con indometacina.

T&tti i /armaci a"e"ano con$&mato "itamina C =uando si prelevarono campioni di sangue dai 3$ ammalati e dai $+ soggetti di controllo misurando la concentra&ione di acido ascorbico sia nel plasma sanguigno che nelle piastrine5 i risultati misero in eviden&a che il tasso di acido ascorbico sia del plasma che delle piastrine era al di sotto del normale nei pa&ienti che avevano preso !orti dosi di aspirina con o sen&a corticosteroidi e ancora pi3 basso nei pa&ienti curati con indometacina5 mentre il tasso di acido ascorbico sia delle piastrine che del plasma rientrava nei valori normali misurati nei soggetti di controllo per Euei pa&ienti che accompagnavano !orti dosi di aspirina con supplementi di vitamina C. 6noltre5 per Euanto grave potesse essere l%artrite nei singoli pa&ienti5 Hci; che soprattutto determinava la ridotta concentra&ione di acido ascorbico nelle piastrine sembra essere stato il dosaggio Euotidiano dell%aspirinaI. 1ahud e Cohen aggiungono che Happare logico che i pa&ienti che ricevono !orti dosi di aspirina per il trattamento dell%artrite reumatoide debbano prendere supplementi di vitamina CI. La propriet' da poco scoperta dell%aspirina di abbassare il tasso di acido ascorbico nel plasma sanguigno e nelle piastrine sottolinea i gi' noti e!!etti negativi dell%aspirina sul !un&ionamento delle piastrine del sangue. 11 dottor -heodore 1paet5 dell%)lbert ?instein College o! <edicine e del <onte!iore Pospital di eM NorJ5 ri!erC sulle scoperte che eviden&iano i pericoli dell%aspirina5 parlando alla (3a riunione annuale della Bederation o! )merican 1ocietR !or ?Lperimental 7iologR e spieg; pi3 tardi ai giornalisti il signi!icato dell%e!!etto dell%aspirina sulle piastrine del sangue: Hinnan&itutto5 F egli disse F il corpo contiene tre specie di cellule sanguigne: cellule rosse che trasportano l%ossigeno5 cellule bianche che combattono le sostan&e estranee che in!ettano l%organismo5 e !rammenti di cellule chiamati piastrineI. L0a**#omerar$i de##e +ia$trine arre$ta #e emorra*ie La !un&ione principale delle piastrine . Euella di impedire di morire dissanguati. =uando si veri!ica una lesione che rompe la parete di un vaso sanguigno5 il collageno5 tessuto che costituisce il "!ondamento" dei vasi sanguigni5 rimane esposto. <entre il sangue sgorga attraverso la parete lesa5 le piastrine vengono in contatto con il collageno. =uesto in!luisce sulle piastrine5 cosC che esse liberano una sostan&a minerale chiamata adenosindi!os!ato5 che rende le piastrine molto viscose. =ueste si attaccano al collageno che circonda la !erita5 poi nuove piastrine aderiscono alle precedenti5 !ino a Euando un aggregato di piastrine sigilla la !erita. 6l secondo meccanismo5 mediante il Euale cessa l%emorragia5 . naturalmente la !orma&ione di coaguli. =uesto accade dov%. situata la !erita5 Euando una proteina liEuida chiamata !ibrinogeno si tras!orma in !ilamenti solidi di tessuto connettivo chiamato !ibrina. Centinaia e centinaia di !ili di !ibrina si intrecciano insieme !ormando un coagulo e pi3 tardi una crosta se la !erita . alla super!icie esterna del corpo. =uando il processo di coagula&ione non !un&iona in modo adeguato5 come nell%emo!ilia e in altre malattie del sangue5 soltanto l%agglomera&ione delle piastrine pu; !ar cessare l%emorragia. ella maggior parte degli individui sia l%agglomera&ione che la !orma&ione di coaguli !un&ionano da riserva5 cosC e!!icacemente5 che anche nel caso di !erite gravi il dissanguamento mortale . piuttosto in!reEuente. -uttavia5 una cosa semplice come l%aspirina pu; in!luen&are in maniera allarmante il !un&ionamento5 di solito regolare5 dell%intero processo5 perch Euesto !armaco sembra possedere la propriet' insolita di legarsi con le piastrine viscose5 rendendole5 da Euel momento5 incapaci di aderire le une alle altre. 6l !atto stupe!acente . che soltanto una o due compresse di aspirina possono avere Euesto e!!etto su tutte le piastrine del corpo.

Come se non bastasse5 le piastrine rimangono cosC menomate per circa sette giorni 8che sembra sia la durata della vita di una piastrina singola9. 1econdo il dottor 1paet5 una sola dose normale di aspirina sembra distruggere permanentemente la capacit' delle piastrine del sangue di agglomerarsi in caso di necessit'. 6l corpo5 naturalmente5 !abbrica costantemente nuove piastrine sane5 ma secondo 1paet5 Hla persona che prende due compresse di aspirina due volte al giorno sta probabilmente mantenendo un sistema di piastrine permanentemente inerteI. <entre l%aspirina pu; ridurre sensibilmente la rea&ione del vostro corpo a un trauma esterno5 pu; addirittura essere la causa di un%emorragia interna. 6l dottor Sames >oth5 pro!essore di gastroenterologia presso l%/niversitR o! PennsRlvania *raduate 1chool o! <edicine5 dimostr; nel 1,63 che l%aspirina produce emorragie interne di scarsa entit' nel 6#F7#Q delle persone5 a prescindere dalla !orma in cui viene assunta. La perdita di sangue . di solito un cucchiaino circa e di tanto in tanto un pa&iente perde internamente !ino a +( g circa di sangue. -uttavia5 in certi casi la conseguen&a pu; anche essere un%emorragia grave5 secondo Euanto a!!erma il dottor >oth. <entre la vitamina C servir' ad alleggerire il corpo dallo s!or&o impostogli dall%aspirina5 se prendete Euesto !armaco come cura dell%artrite5 i medici hanno di recente riconosciuto che se una persona assume opportune dosi di vitamina C e di altre sostan&e nutritive5 pu; addirittura non ammalarsi neppure di artrite. So#o #a -&ona n&tri!ione +re"iene #0artrite el 1,675 il dottor >obert 7ingham5 ortopedico cali!orniano speciali&&ato nel reumatismo e nell%artrite5 comunic; al seminario annuale dell%)merican utrition 1ocietR che a Eualsiasi specialista delle malattie ossee appare evidente che la nutri&ione ha un ruolo di primo piano. ?gli a!!erm; di concordare pienamente con un odontoiatra5 Keston ). Price5 il Euale aveva detto: Hla nutri&ione applicata alla vita Euotidiana . il solo modo5 per un essere umano5 di prevenire l%artrite ed . il primo e miglior passo che un ammalato possa intraprendere per curare la propria artriteI. ?gli a!!erm; che era impossibile con!utare le scoperte del dottor Price5 che sono state poi con!ermate da altre ricerche condotte indipendentemente. 6l dottor Price aveva notato che dovunEue si trovi un gruppo di persone isolate5 primitive o meno5 la cui dieta sia abbondante in !atto di cibi naturali5 non manipolati industrialmente e su!!icientemente variata da !ornire tutte le sostan&e nutritive necessarie5 non si riscontra un singolo caso di artrite. =uesta5 in s5 non . una prova conclusiva5 dal momento che la vita di Eueste popola&ioni isolate e generalmente primitive . sotto molti punti di vista5 e non soltanto Euello della dieta5 di!!erente da Euella di popola&ioni pi3 civili&&ate 8e artritiche9. <a il dottor 7ingham pensa che gran parte dei medici resterebbe stupe!atta nell%apprendere Euanti artritici possono trarre giovamento da misure di carattere dietetico. ?gli a!!erma: Hsono numerose le malattie delle ossa e delle giunture dovute a caren&e di un singolo !attore alimentare. ?sse comprendono lo scorbuto5 un%insu!!icien&a di vitamina C5 l%osteoporosi dovuta a mancan&a di calcio e proteine5 le neuropatie5 da caren&a di vitamina del complesso 75 e le malattie degenerative delle giunture dovute a una combina&ione di caren&e dieteticheI. ?gli ha messo in eviden&a che Eueste stesse caren&e nutritive aprono la porta a molte malattie in!ettive5 abbassando le resisten&e naturali dell%organismo ai batteri5 ai virus e ai parassiti. Ci; sottolinea ulteriormente la rela&ione !ra nutri&ione e artrite5 egli dice5 perch Hl%artrite secondaria . spesso causata da malattie che inter!eriscono con l%assorbimento5 la digestione5 il metabolismo di certi !attori nutritivi vitaliI. -ali malattie includono alcuni disturbi del sistema digestivo5 allergie alimentari5 malattie ghiandolari e altera&ione biochimiche associate con la menopausa e i processi d%invecchiamento.

Ne*#i artritici $car$e**ia #a "itamina C <entre i ricercatori di 1an Brancisco consigliano di prendere supplementi di vitamina C semplicemente per controbilanciare gli e!!etti collaterali negativi della terapia a base di aspirina5 precedenti comunica&ioni avevano dimostrato che la vitamina C5 in molti ammalati di artrite5 era mancante o insu!!iciente nella dieta. (( Journal of the American Dietetic Association 8maggio 1,($9 descriveva un controllo !atto su 131 bambini so!!erenti di !ebbri reumatiche5 con!rontati con 131 bambini sani accuratamente abbinati. 6 bambini con !ebbri reumatiche mangiavano meno cibi ricchi di vitamina C di Euelli sani. <olti dei bambini ammalati non ricevevano neppure una ra&ione al giorno di cibo contenente un sia pur moderato Euantitativo di vitamina C. Le persone an&iane5 particolarmente Euelle ricoverate in istituti5 mangiano poca !rutta e presentano in corrisponden&a un tasso scarso di vitamina C nel sangue. =uando a pa&ienti artritici cronici vennero somministrate Euotidianamente dosi elevate di vitamina C5 ri!erirono che i dolori diminuivano5 e che avevano pi3 appetito e un maggior senso di benessere (5eriatrics, vol. ;, (;9&=. 6n Euesto caso5 dosi elevate signi!icavano Euattro grammi (&.777 mg9 al giorno. =uando l%artrite colpisce5 il suo sintomo pi3 comune . una combina&ione di rigidit'5 di impedimento delle giunture e di dolori tormentosi. 2i conseguen&a5 gli ammalati accolgono con entusiasmo Eualsiasi cosa possa diminuire i loro sintomi. Per la maggior parte degli artritici5 il trattamento pi3 comune . l%aspirina5 che come sappiamo diminuisce anche il livello dell%acido ascorbico nell%organismo. <a ?. )brams e S. 1andson scrissero sugli Annals of *heumatic Disease (6:, (;<&= che il !luido sinoviale 8il !luido che lubri!ica le giunture9 diviene meno denso 8!acilitando i movimenti9 Euando il tasso di acido ascorbico nel siero . alto. I'American Journal of 3linical $utrition commentava: "resta da vedere se Euesta scoperta !inir' per indicare che la Euantit' di vitamina C nella dieta del pa&iente artritico dovr' essere aumentata". 1embra che una persona che deve svegliarsi ogni giorno per a!!rontare il dolore persistente e la rigidit' dell%artrite dovrebbe ricevere vitamina C in sovrappi35 anche solo per la speran&a di ridarle una maggiore libert' di movimento e un sollievo ai suoi dolori. 4ale la pena di notare che l%acido ascorbico . drenato dall%organismo da un trattamento prolungato con )C-P o cortisone5 secondo gli Archives of Cnternal #edicine 8dicembre (;9(=. ?ntrambe Eueste sostan&e5 naturalmente5 sono usate in dosi massicce nella cura dell%artrite5 bench l%aspirina sia di gran lunga la cura pi3 comune. @ra sappiamo che anche l%aspirina5 in !orti dosi5 esaurisce le riserve della vitamina C. Perci;5 come risulta dall%accumularsi delle prove concrete5 se il corpo non ha a sua disposi&ione abbastan&a vitamina C 8e si ricordi che la vitamina C . una sostan&a solubile in acEua5 che il corpo non pu; immaga&&inare95 una vittima dell%artrite ha poche speran&e di guarigione. ? l%esperimento di 1an Brancisco dimostra che dosi di (6 o pi3 compresse di aspirina al giorno5 che rappresentano per molti milioni di )mericani il dosaggio Euotidiano per la terapia dell%artrite5 sono il !attore primario della ridu&ione del tasso di vitamina C nelle piastrine e nel plasma del sangue degli artritici. ella maggioran&a dei casi5 le persone che prendono aspirina per l%artrite riducono i loro dolori5 ma !anno peggiorare la malattia. on dimentichiamo che i dolori causati dall%artrite sono troppo !orti perch possiamo trascurarli. 1e il vostro medico vi ha prescritto una terapia a base di aspirina per l%artrite5 per attenuare il dolore e l%in!iamma&ione delle giunture5 . meglio con!ormarsi alle sue prescri&ioni. >icordiamo soltanto la raccomanda&ione pubblicata sulla prestigiosa rivista medica britannica Iancet' "appare ragionevole che i pa&ienti che ricevono !orti dosi di aspirina per il trattamento dell%artrite reumatoide debbano prendere supplementi di vitamina C".

Capitolo +3 LA VITAMINA B9 ALLEVIA I REUMATISMI di John #. Fllis Cl disagio e i dolori deformanti dei reumatismi tormentano da secoli l'umanitD, ma i medici non conoscono ancora esattamente che cosa siano i reumatismi o quali ne siano le cause. .uttavia, dopo anni di ricerca clinica su vasta scala, il dottor John #. Fllis ritiene di avere trovato una cura efficace, e forse anche preventiva, per i reumatismi' la vitamina 7s. Cl dottor Fllis una riconosciuta autoritD in fatto di 76 e cura i pa4ienti con questa vitamina fin dal 1,61. Hui, tratta dal suo liBro 4itamin 76: -he 2octo] s >eport (Aarper U *o+, $e+ ,or-, (;>:, pp. 3,F(695 riportiamo una rela4ione dei successi del dottor Fllis nel trattamento dei reumatismi con la 76. reumatismi5 "una Eualsiasi delle varie 6 a!!e&ioni delle giunture e dei muscoli"5 risalgono almeno agli antichi *reci5 che diedero loro il nome5 e !orse a tempi ancora pi3 antichi. =ualcuno ha dedotto che ne !osse a!!litto l%uomo di eanderthal del periodo paleolitico. Per trovare la prima men&ione della parestesia5 ovvero il termine medico per indicare intorpidimento e !ormicolio5 cui abbiamo gi' accennato5 si deve riandare almeno a *aleno5 medico greco vissuto nel 66 secolo5 cio. pi3 di 1+## anni !a. Poco pi3 che ventenne5 *aleno aveva curato i gladiatori5 imparando l%anatomia sui !eriti gravi. Pi3 tardi divenne medico di corte dell%imperatore <arco )urelio. /no dei suoi pa&ienti5 che era caduto da cavallo5 presentava un intorpidimento del Euarto e Euinto dito di una mano. *aleno5 !acendo l%ipotesi che i nervi venissero da un sistema nervoso centrale5 ne dedusse che in Euesto pa&iente l%intorpidimento era stato causato da una lesione delle vertebre cervicali 87? 2?> *. ). e -P@< P. ).5 A Aistor" of #edicine in Pictures, vol. 25 ParJe5 2avis X Co.5 eM NorJ5 1,(+9. Per Euanto si risalga indietro nella storia5 . indubbio che i reumatismi abbiano causato dolori e so!!eren&a a milioni di persone in molti Paesi del mondo. <a che cosa sono esattamente i reumatismi0 Che cosa li provoca0 Con che cosa alleviarli0 Come prevenirli0 1i tratta di Euestioni di grande vastit'5 al punto che . dedicata esclusivamente a loro un%intera branca della medicina5 la reumatologia. Per adesso la Euestione resta aperta. =uesto capitolo tuttavia cercher' di dare una risposta almeno par&iale. /na de!ini&ione precisa dei reumatismi . estremamente di!!icile a raggiungersi: Euesto . un problema che si pone sia al reumatologo che al medico generico. Ci si pensa in senso lato come a un Eualsiasi stato patologico di natura cronica ricorrente che interessa i tessuti connettivi di muscoli5 tendini5 capsula articolare5 giunture5 nervi5 spalle5 braccia5 mani5 anche5 gambe5 collo e dorso. 6n tempi pi3 recenti un altro termine5 Euello di artrite5 . stato vagamente associato con i reumatismi e certi stati reumatoidi. 7ench %artrite% sia un termine comunemente usato oggi tanto da medici che da pa&ienti5 esito ad usarlo sen&a descrivere molto accuratamente che cosa intendo dire con esso. L%artrite ha ispirato probabilmente pi3 controversie di Eualsiasi altro argomento in medicina. 6 libri che pretendono di possedere il segreto della guarigione dell%artrite sono numerosi5 e5 disperate come sono le persone che ne sono a!!litte5 a Euesti libri . assicurato Euasi invariabilmente uno smercio sostan&ioso. el corso degli anni5 l%artrite ha attirato nella sua orbita pi3 salutisti !anatici della dieta5 istituti termali5 massaggiatori5 stabilimenti balneari5 sorgenti di acEue minerali5 !errugginose e calde5 ciarlatani e medicastri che5 !orse5 Eualsiasi altra malattia. 1i sono brevettati pi3 !armaci per l%artrite che per Euasi ogni altra cosa in medicina. ? tuttavia io non conosco nessun !armaco in grado di curare

appre&&abilmente l%artrite ipertro!ica o degenerativa5 all%in!uori di Eualche analgesico per il dolore e dell%ormone adenocorticotropo. )lcuni medici hanno somministrato ormoni !emminili e dichiarato Eualche successo5 ma sembra che sia stato temporaneo. Le malattie artritiche e reumatiche possono derivare da numerose cause5 come per esempio un%in!e&ione batterica5 che pu; mascherarsi come reumatismo. Poich Eueste diverse malattie provengono da cause diverse5 anche se i sintomi sono molto simili5 separarle e distinguerle . stato un compito !aticoso e laF borioso per scien&iati di diversi Paesi. Le in!e&ioni batteriche possono causare alle giunture dolen&ia5 gon!iori e in!iamma&ioni5 e tutto ci; viene diagnosticato come artrite in!iammatoria. La !ebbre reuF matica5 una malattia che pu; colpire a tradimento il cuore5 pu; anch%essa mascherarsi da reumatismo. -uttavia i segni clinici e i sintomi del reumatismo di cui tratter; in Euesto capitolo sono Euelli del reumatismo idiopatico F o spontaneo e primario F che . da secoli una dolorosa esperien&a per l'Aomo sapiens. ?sso non deriva da un bacillo o da un trauma o da un%in!e&ione secondaria. : primariamente una malattia di origine alimentare, Euella a cui i miei pa&ienti si ri!erivano come %reumatismi%. : stato per me&&o dei pa&ienti ammalati di reumatismo che io ho conEuistato la mia prima e pi3 pro!onda intui&ione dell%e!!icacia della terapia vitaminica 76. / estensione del trattamento dei reumatismi . sorprendentemente limitata. Prima del 1,615 come avevano gi' !atto molti altri medici io curavo Euesta malattia con aspirina. 1oltanto occasionalmente prescrivevo caute dosi di cortisone5 ridotte al minimo 8se era il pa&iente ad implorare un rimedio contro il dolore9. 7ench i sali di oro siano stati usati con Eualche successo nel trattamento dell%artrite reumatoide5 la terapia a base di aspirina . il metodo conven&ionale comunemente usato oggi. I re&mati$mi rea*i$cono +o$iti"amente a##a tera+ia "itaminica B9 Ci; che ho imparato sulla terapia vitaminica 75 e i reumatismi l%ho appreso muovendomi gradatamente da un pa&iente all%altro da un sintomo all%altro5 da un segno clinico all%altro5 lentamente e laboriosamente !ino a Euando la rela&ione non diventasse evidente. Per Euattro anni lessi poca letteratura medica sui reumatismi5 perch volevo avere la mente sgombra sull%argomentoD cercavo di vedere l%intero Euadro clinico. 2opo che mi !ui !ormato il mio giudi&io clinico5 allora potei leggere la letteratura sull%argomento con molta maggiore comprensione di ci; che i ricercatori avevano scoperto in laboratorio. Bu per me un%esperien&a caratteri&&ata da una nota di serenit'5 cercare una cosa e trovarne !elicemente un%altra5 altrettanto valida o anche di pi3. 6l primo pa&iente che attir; la mia atten&ione su Eueste malattie in correla&ione !u un operaio di un campo petroli!ero con !ormicolii alle dita. -utto il mio lavoro con la vitamina 76 . nato da Euel caso. 7en presto curai numerosi casi di reumatismi. <entre interrogavo i pa&ienti su diete che sembravano contenere un%eccessiva Euantit' di grassi5 appresi che la sensa&ione d%intorpidimento e di !ormicolio delle dita 8parestesia9 erano sintomi comuni. =uesta parestesia delle mani si notava di pi3 Euando le mani erano in riposo o mentre il pa&iente guidava l%auto o stava sdraiato a letto. =uando muoveva le dita e si stro!inava le mani5 l%intorpidimento e il !ormicolio cessavano5 ma soltanto per ricominciare pi3 tardi. @ccasionalmente il pa&iente si svegliava con un braccio temporaneamente parali&&atoD doveva stro!inarselo o scuoterlo con l%altro5 per Hrimettere in moto la circola&ioneI. 2i Euesto si lagnavano adulti di ogni et'. )lcuni di Euelli che sembravano stare peggio mi raccontavano di sentire dolore nelle giunture delle dita Euando le dita erano !lesse o %battevano% contro degli oggetti. La sensibilit' era cosC esasperata che per!ino %sbattere% le dita sulla coperta del letto provocava dolore. 4ia via che i sintomi peggioravano5 sia negli uomini che

nelle donne5 la !or&a della stretta della mano incominciava a declinare. 1embrava esservi un indebolimento della !or&a motrice della mano5 in Eualche modo5 cosC graduale nel suo instaurarsi che i pa&ienti stessi non ne erano consapevoli !ino a Euando improvvisamente5 un bel giorno5 non riuscivano pi3 a stri&&are l%acEua da un canovaccio o mungere il latte. 6l loro impedimento si !aceva notare sempre di pi3 in simili occasioni5 con una corrispondente ridu&ione della velocit' di movimento delle dita5 specialmente nella !lessione e nella portata della !lessione. 6nvariabilmente trovavo che l%intorpidimento5 il !ormicolio e la perdita di sensibilit' si accordavano con la distribu&ione anatomica dei nervi digitali provenienti dai nervi del tronco nel braccio. )ssai !reEuentemente5 in casi ini&iali5 le sensa&ioni anormali erano limitate al mignolo e al lato adiacente dell%anulare. =uesta5 per esempio5 . l%esatta termina&ione della distribu&ione dei nervi ulnari della mano. 6n altri casi il !ormicolio e l%intorpidimento seguivano l%esatta distribu&ione del nervo mediano. 6l segno pi3 caratteristico di Euesta !orma di reumatismo era l%insuccesso del pa&iente Euando cercava di eseguire per!ettamente Euello che pi3 tardi chiamai il test =?K (Huic- Farl" 1arning=. Prima della cura si notava chiaramente un !un&ionamento anormale del tendine5 causato dal rigon!iamento delle membrane sinoviali delle mani. =ueste sottili membrane tappe&&ano la capsula5 le cavit' delle giunture e le guaine dei tendini. Le due giunture delle dita della mano non potevano !lettersi completamente a causa di altri tre !attori evidenti: nervi5 muscoli e !or&a motrice dei tendini indebolitiD rigon!iamento dei tessuti molli5 come pure delle capsule delle giunture delle ditaD e dolori alle giunture delle dita. =uesta sindrome5 conosciuta come "reumatismo"5 era uno stato patologico che avrei poi visto sempre di nuovo con l%andare degli anni5 e reagiva positivamente alla vitamina 76. 6l caso di L. *.5 un poli&iotto di sessantadue anni5 . assai istruttivo. 61 2# gennaio 1,675 egli si lagnava: Hdottore5 mi . venuta l%artrite alle mani5 ai piedi5 alla schiena e alla spina dorsaleI. )veva mani e piedi gon!iD si sentiva le gambe cosC deboli che riusciva a malapena a salire i gradini del tribunale della contea5 nel suo lavoro giornaliero di viceFsceri!!o. egli ultimi due anni era stato a!!litto da gon!iori e dolori ad entrambi i ginocchi e ancora pi3 a lungo aveva so!!erto di dolori alle dita. =uando guidava l%auto5 notava spesso un intorpidimento e un !ormicolio alle dita e alle mani. 1o!!riva di dolori da ventiEuattro anni5 cio. !in dal (;&6, mi spieg;. Le mani e i piedi gli si erano gon!iati al punto che era stato esentato dal servi&io militare con una diagnosi di artrite. 2i tanto in tanto5 nel corso degli anni5 aveva avuto dei miglioramentiD poi di nuovo delle ricadute. @ra aveva le gambe cosC rigide e doloranti che non riusciva pi3 ad accavallarle da seduto e due o tre notti la settimana so!!riva di spasmi muscolari alle gambe. /n attacco in!antile di polmonite era tutto ci; che accusava in !atto di gravi malattie nel passato. -ranne che per le estremit' di cui si lagnava5 i risultati della mia visita !urono negativi. <a i segni del la malattia erano abbastan&a vasti da essere notati da chiunEue: aveva le mani e le dita cosC gon!ie che riusciva a malapena a togliersi l%anello. ?ntrambi i ginocchi erano gon!iD vi era evidentemente una piccolissima Euantit' di liEuido in entrambe le giunture dei ginocchi. ?ntrambi i piedi erano segnati da un lieve e di!!uso edema. elle giunture inter!alangee delle dita aveva perduto la !lessibilit' in misura del (#Q circa. *li ordinai 1## mg di piridossina al giorno e gli dissi di tornare dopo due settimane. Cl : !ebbraio il gon!iore alle ginocchia era cessato e5 Euando si mise seduto5 riuscC ad accavallare le gambe sen&a alcuno s!or&o. on sentiva dolori alle dita delle mani e la !lessibilit' delle dita stesse alle giunture inter!alangee era migliorata notevolmente. L%intorpidimento e il !ormicolio erano cessati nelle dita e nelle maniD il gon!iore alle mani e ai piedi era scomparsoD ora poteva togliersi pi3 !acilmente l%anello. H)vevo pensato di dover andare in pensione5 F esclam; tutto contento F ma ora riesco a salire i gradini del tribunale sen&a inconvenienti". -re anni pi3 tardi5 il 6: mar&o (;>7, lo esaminai nuovamente dopo che aveva preso piridossina 81## mg al giorno9 per tutto il periodo intermedio. on aveva parestesia alle mani5 nessun gon!iore sia alle mani che ai piedi5 nessun gon!iore alle ginocchia. )veva5 sC5 un po% di molle&&a alle giunture delle dita5

ma non della portata di tre anni prima. La sua !lessibilit' alle giunture inter!alangee era molto migliore di Euanto !osse prima del trattamento nel (;<>. 6l suo5 a Euanto pare5 !u un caso di Euel reumatismo idiopatico5 associato a cause alimentari, che ha procurato atroci so!!eren&e a milioni di esseri umani attraverso i secoli. )ll%et' del mio pa&iente 1## mg di piridossina scongiurarono i suoi sintomi e i segni clinici: !orse in et' pi3 giovanile5 ne sarebbero stati su!!icienti la met'D se avesse ricevuto da bambino una provvista giornaliera su!!iciente di piridossina... chi pu; dire che avrebbe pi3 tardi so!!erto della sua artrite0 I re&mati$mi tratta-i#i con #a B9 +re$entano &n %&adro -en de/inito ei miei pa&ienti appariva esservi un Euadro particolare. Con l%aumentare della de!orma&ione delle articola&ioni delle dita5 insieme con una sensa&ione anormale all%apice dei polpastrelli5 !iniva per apparire una pronunciata menoma&ione della !un&ione della spalla e5 in Eualche misura5 dei gomiti. 6 pa&ienti si lagnavano comunemente di sentire dolore sia alla pressione che al movimento delle spalle. -uttavia era di!!icile5 se non impossibile5 determinare se il dolore attorno alla spalla proveniva in un dato caso dalla membrana sinoviale o dalla giuntura o da un nervo o dalla capsula adiacente all%articola&ione. 6n alcuni casi il dolore era locali&&ato nelle braccia5 tra i gomiti e le spalle. 1imultaneamente e insidiosamente tendeva a mani!estarsi una rigidit'5 mentre le dita si de!ormavano maggiormente. 6l dito indice veniva colpito pi3 dei suoi vicini. ei casi avan&ati5 anche Euando vi !osse presente poco o nessun edema5 non si riusciva a !ar toccare la punta del pollice con la punta dell%indice. ) causa di ci;5 le casalinghe divenivano inabili al cucito5 perch pollice e indice non potevano avvicinarsi abbastan&a da poter usare ago e !ilo. Per le donne che !acevano la sarta di pro!essione o cucivano personalmente Eualche indumento dei !amiliari5 Euesto presentava gravi conseguen&e economiche5 a parte il dolore !isico. elle donne5 particolarmente5 nell%et' della menopausa5 le articola&ioni delle dita si !acevano molto dolenti. )i lati delle giunture delle dita apparivano piccoli cuscinetti o nodi descritti da Killiani Peberden a Londra nel 1+#2 e da allora chiamati "nodi di Peberden". )nche se Euesti colpivano pure le dita di uomini an&iani5 sembravano tuttavia pre!erire le donne durante o dopo l%et' della menopausa. 6l grado di dolore e di gon!iore sembravano andare di pari passo5 bench alcune giunture !ossero individualmente pi3 interessate di altre. La coordina&ione tra movimento delle dita e della mano era direttamente in!luen&ata dal grado d%impedimento della !lessibilit'. 4i erano meccanici a cui s!uggiva di mano il cacciavite5 carpentieri che lasciavano cadere il martello e casalinghe che rompevano i piatti lasciandoseli scivolare di mano. 4i era chiaramente in Eueste situa&ioni un coinvolgimento del sistema nervoso. 6 pa&ienti parlavano di debole&&a alle maniD si notavano un lieve tremito e una ridotta velocit' Euando tentavano di !lettere le dita5 e Euindi le dita venivano soltanto par&ialmente !lesse. Le sensa&ioni nelle dita erano cosC disturbate in molti dei pa&ienti5 che Euesti al tatto non riuscivano pi3 a distinguere una materia dall%altra. Le donne di casa non riuscivano a sentire o guidare il movimento del ditale. 4i erano artigiani che spesso dovevano rinunciare all%impiego a causa dell%inabilit' delle dita: la loro produ&ione non rispondeva pi3 ai reEuisiti necessari. Crampi e spasmi muscolari erano all%ordine del giorno e non si limitavano alle mani. 2i!atti i miei pa&ienti so!!rivano dei pi3 crudeli e violenti spasmi muscolari nella parte posteriore delle gambe e nell%arco plantare... Per lo pi3 Euesti crampi si veri!icavano la notte5 preceduti da ci; che veniva descritto come una sensa&ione di %irreEuite&&a% delle gambe. 6 pa&ienti bal&avano dal letto in preda a un dolore lancinante per massaggiarsi o stro!inarsi i muscoli contratti e aggrovigliati delle gambe o dei piedi. Le persone an&iane passavano molte notti seduti accanto alle loro stu!ette o si !acevano scorrere acEua calda sulle gambe e sui piedi nel tentativo di !ar cessare i maligni crampi alle gambe.

2i tanto in tanto si vedeva un pa&iente F di solito una donna di me&&a et' F le cui dita erano miserevolmente rigide. La pelle delle dita era lustra e di un bianco lucente5 pi3 che il resto della mano e sen&a rughe e piuttosto sottile. 1pesso lei F o lui F con una smor!ia mi indicava Euella particolare articola&ione digitale che era colpevole e si lagnava del !atto che si bloccava al punto che doveva sbloccarla con l%altra mano. )lcuni parlavano di %dito a grilletto%. 6l pa&iente di solito aveva paura che l%eserci&io provocasse un involontario crampo o spasmo nella mano o nell%avambraccio. 6l gon!iore5 o edema5 accompagnava generalmente i dolori acuti o sordi. 1pesso era di!!uso5 e appena individuabile5 tranne che per un occhio esercitato. Le madri di !amiglia si lagnavano spesso che la vera nu&iale era diventata troppo stretta o che aveva dovuto venir tolta a !or&a dall%anulare. ei casi pi3 gravi le vene e i tendini sul dorso della mano erano indistinti5 e le mani apparivano %pa!!ute% o %grasse. 2onne pi3 giovani avvertivano un gon!iore abbondante dei tessuti molli della mano durante la settimana precedente le mestrua&ioni e alcune mi ri!erivano di sensa&ioni spiacevoli alle mani circa un giorno avanti le mestrua&ioni. ell%ambiente medico ci; viene chiamato "edema premestruale". 6nsieme con esso si avevano gon!iori di varia entit' alle palpebre e alle guance. Le donne che avevano gi' dolori alle dita e alle giunture generalmente ne risentivano maggiormente circa un giorno prima delle mestrua&ioni. ) causa di una probabile rela&ione tra ci; e i tessuti connettivi elastici del corpo5 dovremmo descrivere anche un altro segno clinico. )lcuni pa&ienti so!!erenti di una malattia reumatica di vecchia data alle mani non presentavano5 in Euel punto5 alcuna grin&osit' della pelle. Ci; si veri!icava per!ino in alcuni dei pi3 an&iani. elle guance5 invece5 vi era Euesta stessa lucente&&a levigata che caratteri&&ava la pelle delle dita rigide5 dure e Euasi anchilosate. La rela&ione Eui tra edema e tessuto connettivo sia del viso che delle dita . per noi di particolare interesse. *li istologi hanno dimostrato parecchio tempo !a che le guance5 non l%intera !accia5 sono composte di cellule che contengono una percentuale relativamente alta di tessuti connettivi elastici. 1embra probabile che lo stesso meccanismo che tendeva le mani rigide e lustre operasse anche nei tessuti della !accia5 e !orse anche in altre patti5 come vedremo nei capitoli seguenti. -rattando Euesti vari stati patologici5 che si possono considerare in blocco sotto la diagnosi di "reumatismi"5 dopo Eualche mese di esperien&a clinica ini&iai a prescrivere dosi orali di piridossina. 2i solito se ne somministravano (# mg al giorno5 e tutti i sintomi da me elencati rispondevano positivamente a Euesta terapia. 6 dolori erano alleviati o eliminati5 il !un&ionamento era ripristinato. 2opo un certo periodo di tempo5 potei stabilire una tabella cronologica del miglioramento o della recessione dei sintomi. )lcuni pa&ienti recuperavano la salute nel giro di una o due settimaneD altri in sei settimaneD altri ancora5 generalmente gli an&iani5 avevano un miglioramento graduale5 per sei !ino ad otto mesi. La presa della mano5 per esempio5 era di solito ripristinata in maniera appariscente. /na pa&iente5 molto ben vestita5 con costosi anelli alle dita5 non riusciva a toccare il palmo della mano con la punta delle dita Euando venne da me la prima volta. 2opo otto giorni di terapia vitaminica 765 riusciva a !are Euesto eserci&io con !acilit'. <ungitori invalidi5 che non riuscivano pi3 a !ar uscire il latte dalle mammelle di una mucca5 dopo aver preso (# mg di 76 al giorno5 mungevano almeno5 alla !ine di due settimane5 una me&&a do&&ina di mucche al giorno. =uesti casi comprendevano indubbiamente anche un miglioramento della !isiologia neuroFmotoria5 collegata con la ridu&ione del gon!iore al polso. ?saminiamo ora in dettaglio il caso di L. C. 1.5 di (6 anni. So##ie"o da# tort&rante do#ore a##e dita L. C. 1. era stato un !ortunato allevatore di bestiame da latte per venticinEue anni e di suini negli ultimi nove5 Euando lo visitai per la prima volta il 1( mar&o 1,66. 1egni e sintomi clinici erano numerosi.

?ssi comprendevano5 nel linguaggio medico che usai sulla sua scheda5 torpore e !ormicolio bilaterali nelle dita e nelle maniD edema delle dita e delle maniD Hdito anulare a grillettoID incapacit' di !lettere le dita per toccare con la punta dei polpastrelli il solco metacarpo!alangeo di entrambe le palme 8test =.?.K9D giunture inter!alangee dolentiD debole&&a della stretta della mano destraD gomiti dolentiD par&iale rigon!iamento attorno ad entrambe le ginocchiaD occasionale paralisi notturna dell%intero braccio sinistro5 cosC che al risveglio la mano ancora e!!iciente veniva usata per massaggiare e scuotere Euella colpita dal disturbo per ripristinare il !un&ionamentoD e molle&&a nei pressi degli apici dell%acromion 8l%estremit' esterna della spalla9 di entrambe le spalle. ?ra stato assalito5 a Euanto pareva5 da un !lagello moltplice di stati patologici dolorosi e anormali5 sia che li si chiamasse artrite o5 semplicemente5 Hi soliti reumatismiI. 7ench ciascuno di Euesti segni o sintomi !osse su!!iciente da solo a giusti!icare la sua richiesta di aiuto5 le giunture delle dita gli dolevano molto anche Euando gliele stringevo o massaggiavo soltanto passivamente. La cura ini&i; con dosi orali giornaliere di (# mg di piridossina5 sen&a particolare riguardo alla dieta. on gli prescrissi alcun altro medicamento. 6l $ aprile5 tre settimane pi3 tardi5 L. C. 1. ri!erC di sentire un miglioramento generale in ogni parte del corpo. La pelle delle mani e delle dita era diventata pi3 grin&osa5 indicando una ridu&ione dell%edema. 6l pa&iente super; il test =.?.K !lettendo tutte le dita per toccare il solco metacarpo!alangeo di entrambi i palmi delle mani. La stretta della sua mano destra era ritornata normale ed erano cessati l%intorpidimento e il !ormicolio nelle mani e nelle dita. La paralisi notturna del braccio sinistro aveva avuto un grande miglioramento. 6l problema del %dito a grilletto% all%anulare destro era scomparso. 6l dolore alle spalle era diminuito5 ma non completamente guaritoD Euello alle ginocchia5 come pure il rigon!iamento periarticolare alle ginocchia5 erano diminuiti. el complesso aveva goduto di un miglioramento Euasi pari a Euello che ogni medico pu; sperare in un cosC breve periodo di tempo... 1ei settimane dopo l%ini&io della terapia ini&iale a base di piridossina5 il dolore e i gon!iori erano cessati intorno alle giunture5 tranne che al ginocchio destro. =ui il gon!iore era diminuito5 ma il dolore persisteva5 bench molto meno intenso che avanti il trattamento. el corso di un controllo in!ormale sei anni pi3 tardi5 il 2$ aprile 1,725 vidi L. C. 1. a un convegno di allevatori di bestiame. 2urante Euei sei anni5 egli aveva preso (# mg al giorno di piridossina. )ncora attivo nel campo della produ&ione del bestiame5 aveva riacEuistato un migliore uso delle spalle5 delle braccia e delle mani5 non aveva edemi alle mani e riusciva a !lettere per!ettamente le dita. 6l caso di L. C. 1. non . isolatoD ho visto dei pa&ienti5 in ripetute occasioni5 che non riuscivano ad aprire la porta del mio studio a causa del dolore acutissimo alle dita. ?ntro tre settimane5 un dosaggio Euotidiano di 76 di solito li rendeva capaci di aprire da soli la porta. Per lo pi35 Euesti pa&ienti erano di me&&a et'. 4i . Eualcosa nelle persone in Euesto periodo della vita5 che . di!!erente5 !orse uno sEuilibrio ormonico o una caren&a5 sia negli uomini che nelle donne5 e Euesto %Eualcosa% reagisce !avorevolmente alla piridossina. 1embra probabile che il dolore alle dita sia causato da una vera e propria degenera&ione5 o scioglimento5 per cosC dire5 del rivestimento esterno dei piccoli nervi che vanno ai nervi: le guaine mieliniche. ? stato provato che cani sottoposti a caren&a vitaminica 76 presentano addirittura uno "sguainamento" o una degenera&ione delle guaine mieliniche dei nervi sciatici nella parte posteriore delle gambe. Ci; indica5 come anche i segni clinici e i sintomi gi' ri!eriti5 che i pa&ienti con le dita doloranti hanno una malattia nervosa5 oltre che ossea. 66 !ormicolio . il primo segnale di bisogno di vitamina 76D il dolore si mani!esta pi3 tardi5 seguito da edema e rigidit' delle giunture. Contemporaneamente vi sono sia rigon!iamento che de!ormit' delle giunture5 e Euesto viene di solito diagnosticato come osteoartrite... <entre la prospettiva per la maggioran&a dei so!!erenti di reumatismi curati con 76... . ottimistica5 mi a!!retto a sottolineare che due disturbi delle giunture non hanno reagito !avorevolmente alla 765 secondo la mia esperien&a: l%artrite traumatica5 causata da un trauma5 e l%artrite reumatoide. ) scopo di

distin&ione5 io pre!erisco porre l%artrite traumatica da una parte5 e Euindi dividere i rimanenti casi in reumatismi e artrite reumatoide. =uest%ultima ha una diversa e&iologia che non . in rapporto con la 76. ella mia esperien&a5 un%artrite reumatoide netta e de!inita non rispondeva alla vitamina 76. : tuttavia piuttosto interessante che sembra essersi stabilita Eualche rela&ione tra ammalati di artrite reumatoide e caren&a vitaminica 76 da parte di altri ricercatori. *li ammalati espellevano e!!ettivamente maggiori Euantit' di acido Lanturenico e chinurenina5 due dei metaboliti anomali dell%amminoacido tripto!ano5 il che indicherebbe un accresciuto bisogno di piridossina per trattare correttamente il tripto!ano. =uesto . uno degli aspetti sconcertanti e problematici di Euesta particolare !orma di artrite. 6l dottor P. 1piera5 capo dell%)rthritis Clinic at <t. 1inai Pospital di eM NorJ5 a!!erm;: H. impossibile valutare il signi!icato dell%escre&ione anormale dei metabolici del tripto!ano in ammalati di artrite reumatoide: non sembra aver rapporto con la distru&ione dei tessuti5 la caren&a di piridossina5 l%in!iamma&ione5 il rinnovo delle gammaglobuline5 o !armaci utili&&ati nel trattamento dell%artrite reumatoideI 81P6?>) P.5 ?Lcretion o! trRptophan metabolites in >heumatoid arthritis5 Arthritis and *heumatism, aprile 1,665 31+F32$9. H<a F aggiunge il dottor 1piera F poich nulla si conosce dell%e&iologia o patogenesi dell%artrite reumatoide5 sarebbe opportuno esplorare Eualsiasi di!!eren&a Euali le aumentate secre&ioni di acido LanturenicoI. 6sobel <. 7ett5 della >heumatic 2iseases /nit o! the orthern *eneral Pospital di ?dinburgh5 ha notato che la piridossina ripristina il metabolismo normale in pa&ienti che avevano espulso elevati metaboliti. Ci; nonostante5 come nell%esperien&a di altri5 l%escre&ione di Euesti metaboliti non si mettevano bene in correla&ione con l%attivit' clinica della malattia. 6n una serie di esperien&e cliniche5 la 7ett registr; risultati che tendevano a sostenere ricercatori precedenti5 i Euali avevano suggerito che uno scarso tasso di piridossina urinaria non signi!icava necessariamente una scarsa disponibilit' di Euesta nell%organismo5 e che poteva essere consumata con insolita rapidit' in Euesti pa&ienti da Eualche altro processo metabolico o immunologico. La 7ett ritenne che ogni caren&a di piridossina in ammalati di artrite reumatoide era probabilmente una caren&a relativamente lieve. -uttavia vi erano anche altri lati oscuri in tutta la Euestione. "6 pa&ienti il cui metabolismo del tripto!ano diventava normale con l%assun&ione di piridossina5 non miglioravano necessariamente dal punto di vista clinico"5 scriveva la 7ett. "2%altro canto5 in coloro che miglioravano5 l%escre&ione della chinurenina tendeva a diminuire sensibilmente"839. La chinurenina . un altro metabolita del tripto!ano5 la cui elevata escre&ione indica un bisogno di piridossina. 6n una precedente esperien&a5 la 7ett aveva ri!erito che una prolungata somministra&ione di piridossina ad ammalati di artrite reumatoide aveva prodotto una caduta della chinurenina nei test da carico di tripto!ano. =uando si era abolita la piridossina5 la chinurenina veniva nuovamente espulsa in maggiori Euantit'. =uesti risultati si notarono in una maggioran&a di pa&ienti 8$9. Precedentemente5 nel 1,615 i ricercatori ). 7. <cAusicJ e S. <. Psu avevano dato comunica&ione di una sindrome simile a Euella spallaFmano dell%artrite reumatoide in pa&ienti tubercolotici che venivano curati con isonia&ide e P)1 8o acido paraFamminosalicilico9. =uando il !armaco era stato sospeso5 oppure era accompagnato dalla piridossina5 i pa&ienti miglioravano 8(9. 839 7?-- 1. <.5 /rinarR trRptophan metabolites in rheumatoid arthritis and some other diseases5 Annals of the *heumatic Diseases, 69, (;<<, 99<9<6. 8$9 7?-- 6. <.5 ?!!ect o! pRridoLine on trRptophan metabolism in rheumatism arthritis5 Annals of the *heumatic Diseases, 6(, (;<6, :@@. 8(9 <CA/16CA ). 7. e P1/ S. <.5 Clinical and metabolic studies o! the shoulderFhand sRndrome in tubercolosis patients5 Arthritis and *heumatism, &, (;<(, &6<.

)ndrebbe notato che la piridossina era stata utili&&ata in preceden&a per tubercolotici come me&&o per combattere alcuni e!!etti collaterali dell%isonia&ide. 6 genitori di bambini ammalati di artrite reumatoide mi hanno chiesto se la 7s poteva dar loro Eualche bene!icio. 6o ho spiegato molto accuratamente che uso raccomandare ai bambini ammalati di artrite reumatoide 2( mg di 76 mattina e sera5 con la prospettiva che i segni clinici e i sintomi non mutino5 a meno che non vi siano anche altri segni e sinF tomi che non sono necessariamente associati con l%artrite reumatoide. 6n altre parole5 la 76 non pu; !are alcun male5 ma per lo stesso motivo pu; anche non !are alcun bene5 a meno che il pa&iente non presenti anche Eualche altro disturbo che io ho de!inito in preceden&a come "reumatismi". Po avuto dei pa&ienti che presentavano due diverse malattie: l%artrite reumatoide che restava immutata5 e i reumatismi5 che cambiavano Euando venne somministrata la 76. onostante il !atto che la 7c non ha ottenuto alcun successo clinico nei riguardi dell%artrite reumatoide5 bisogna ricordare che i dati di laboratorio basati sul test da carico di tripto!ano e successiva escre&ione di chinurenina e acido Lanturenico indicano che la 76 . necessaria alla maggior parte di Euei pa&ienti che so!!rono di artrite reumatoide. Poich i segni oggettivi riscontrati nelle mani di Euesti pa&ienti che avevo curato con successo per i loro reumatismi erano cosC evidenti sia ai pa&ienti stessi che ai medici5 vorrei delineare brevemente i risultati ottenuti con la piridossina. 6 dieci segni principali comprendono: 1. ridu&ione dell%edema5 2. diminu&ione del dolore5 3. migliorata estensione della !lessione5 $. aumentata velocit' della !lessione5 (. scomparsa del dolore alle giunture delle dita5 6. aumentata !or&a della stretta di mano5 7. sensibilit' migliorata5 +. coordina&ione migliorata5 ,. ridu&ione della rigidit'5 1#. !lessione sostenuta. =uesti mutamenti avvenuti nelle mani si potevano generalmente associare a un miglioramento generale dell%organismo. La ridu&ione dell%edema5 per esempio5 si veri!icava invariabilmente in tutto il resto del corpo come nelle mani. =uasi sen&a ecce&ione le vere matrimoniali5 !ino a Euel momento troppo strette diventavano pi3 largheD molte donne incominciavano a temere di perderle per il !oro di scarico dell%acEuaio. <ediamente5 si aveva una perdita di peso di 252 a 351 Jg in seguito al trattamento con piridossina. La ridu&ione dell%edema era evidente anche in altri modi. Prima del trattamento le guance del pa&iente erano spesso lucide5 Euasi brillanti5 e prive di rughe5 proprio come le dita erano compatte e lustre. 2opo la piridossina la pelle di entrambe le mani e delle guance cedeva gradatamente5 !ormando col tempo delle piccolissime rughe e perdendo la caratteristica colora&ione brillante. )nche se notata in pochi casi5 la traspira&ione !redda dei palmi delle mani indicava una grave anomalia in Eualche pa&iente: il sudore parossistico palmare compariva per Eualche minuto e poi svaniva. Ci; era molto probabilmente causato dalla pressione della membrana sinoviale sul nervo mediano. 6 pa&ienti avevano dita !redde5 umide5 a temperatura ambiente normale. 2opo terapia piridossinica5 le dita diventavano calde e asciutte e tali rimanevano. 6l dolore . un%esperien&a di!!icile a valutarsi e di!!icile a rintracciarsi. : ovviamente l%ammalato il miglior giudice di dove e come gli dolga una parte del suo corpo. : semplice per lui determinare se sente dolore5 ma non . sempre altrettanto semplice speci!icare con precisione la locali&&a&ione o come pu; essersi presentato. ?gli . certo tuttavia di Euando il dolore appare e di Euando scompare. 6l dolore alle giunture inter!alangee5 comune tra i miei pa&ienti5 veniva alleviato in Eualche misura entro le tre settimane dall%ini&io del trattamentoD la maggioran&a era considerevolmente migliorata in capo a sei settimane. Pa&ienti an&iani che presentavano gi' de!ormit' delle dita5 miglioravano gradualmente per

mesi e addirittura per anni. elle mani dove5 in primo luogo5 non vi erano de!ormit'5 il dolore alle dita veniva alleviato pi3 completamente5 sia negli uomini che nelle donne. 6 nodi di Peberden5 i dolorosi rigon!iamenti o ispessimenti5 diventavano meno dolenti e in taluni casi di minori dimensioni. 6l dolore alle spalle era un sintomo importante in pa&ienti che presentavano gravi mutamenti patologici nelle mani. ?ra tuttavia di!!icile locali&&are esattamente il punto di parten&a del dolore5 perch i nervi5 la bursa e la capsula delle articola&ioni della spalla sono in cosC stretta vicinan&a. -uttavia Euesto dolore 8da non con!ondersi con la borsite comune5 che non rispondeva al trattamento9 rispondeva alla piridossina. )nche il dolore al gomito aveva una locali&&a&ione vaga5 indistinta5 che rendeva di!!icile determinare se il dolore !osse nella membrana sinoviale o nei nervi o in entrambi. 6o coltivavo il sospetto che provenisse dalla membrana sinoviale. La piridossina allevi; il dolore al gomito in circa sei settimane. 6l dolore all%anca sembrava locali&&ato nell%articola&ione5 e in Eualche misura reagC !avorevolmente alla piridossina. 66 dolore al ginocchio5 ancor pi3 di!!icile a valutarsi5 mostr; Eualche rea&ione !avorevole alla piridossina e un piccolo numero di pa&ienti present; una ridu&ione del gon!iore nella &ona del ginocchio entro le due settimane: appena cessava il gon!iore5 anche il dolore diminuiva. La parestesia era il sintomo pi3 !reEuentemente citato che venne trattato con la 765 e !u anche Euello curato con maggiore successo. =uando si somministrarono giornalmente (# mg di piridossina5 la parestesia cess; nel giro di due settimane. La paralisi notturna di un braccio cess; completamente nel giro di due settimane5 e i crampi muscolari notturni5 un inconveniente molto comune lamentato da pa&ienti che presentavano altera&ioni patologiche alle mani5 di solito cessavano nel giro di una settimana. La stretta della mano !u ripristinata entro le due settimane5 spesso5 molto vistosamente5 in minor tempo. Per Eualche ragione inspiegata vi !u un ripristino della capacit' motoria5 probabilmente in conseguen&a del miglioramento neuromotorio dal punto di vista !isiologico. /n deciso miglioramento della sensibilit' nei polpastrelli di solito si veri!icava entro due settimane. 4ia via che diminuiva la parestesia5 migliorava la sensibilit'. 2ei pa&ienti che in preceden&a non erano in grado di sentire al tatto le super!ici5 ne erano capaci dopo il trattamento: una sarta5 a Euel punto5 poteva distinguere ad occhi chiusi5 unicamente al tatto5 Euale tipo di tessuto avesse !ra le dita. 6l miglioramento della sensa&ione5 la velocit' e l%estensione della !lessione sembravano !acilitare di conseguen&a la coordina&ione dei movimenti delle dita. <eccanici e carpentieri non lasciavano pi3 cadere cacciaviti e martelliD le casalinghe tenevano saldamente ta&&ine e piattiD le donne pi3 an&iane ripresero a cucire con ditale5 ago e !ilo5 la rigidit' delle dita diminuC nel giro di sei mesi e le dita divenivano pi3 !lessibili. )nche Euesto !atto sembrava accompagnare un altro miglioramento generali&&ato. Per esempio5 vi !urono donne an&iane che riuscivano ad entrare e uscire dal letto o dalla vasca da bagno pi3 agevolmente di prima avendo pi3 !or&a nelle gambe. La chiave del successo della cura !u il dito indice della mano. =uesto era il dito pi3 rigido e il pi3 di!!icile da migliorare. ?ra l%ultimo dito che si poteva !ar !lettere completamente. La ragione di ci; sta nel !atto che l%anatomia dell%indice . notevolmente diversa da Euella dei suoi tre vicini. Le protuberan&e muscolari dei tendini del !lessore pro!ondo delle dita che si inseriscono nel mignolo5 anulare e medio della mano sono tutti raggruppati in una guaina muscolare comune5 e la !or&a motrice . !ornita dal nervo ulnario. <a il !lessore pro!ondo del dito indice . separato: la !or&a motrice gli viene trasmessa dal nervo mediano5 che gli !ornisce anche la sensibilit'. /na compressione spontanea del nervo mediano nel tunnel del carpo . probabilmente la ragione per cui l%indice . pi3 rigido delle altre dita. =uesta di!!eren&a anatomica spiegherebbe anche perch occorre pi3 tempo all%indice per dimostrare un miglioramento. 6 !ilmati da me eseguiti di alcuni pa&ienti prima del trattamento e sei settimane dopo rivelavano chiaramente che il miglioramento nella !lessione dell%indice era pi3 lento e richiedeva un periodo di terapia pi3 lungo che per gli altri. *li indici richiedevano normalmente sei settimane di terapia prima di migliorare.

L%eserci&io sembrava !ar peggiorare i segni clinici e i sintomi. Per esempio5 dopo dodici o Euattordici giorni di trattamento a base di piridossina5 il dolore e il gon!iore delle dita del pa&iente soleva cessare sostan&ialmente. -uttavia5 se le dita venivano ripetutamente !lesse dopo una notte di riposo5 una o due delle dita interessate divenivano gon!ie e dolenti. 2opo un uso su!!icientemente protratto di piridossina5 l%eserci&io non causava pi3 Euesti inconvenienti. : una solu&ione semplice ad un problema medico che ha tormentato i pa&ienti per anniD tuttavia si . dimostrato e!!icace sen&a dannosi e!!etti collaterali. *li antichi *reci F e sen&a dubbio anche l%uomo di eanderthal F l%avrebbero de!inita miracolosa. Capitolo +$ UN RIMEDIO PER IL MAL DI SC(IENA Per i milioni di persone che so!!rono di lombaggini5 la !elicit' . semplicemente avere una schiena che non !a pi3 male. =uesti dolori tormentosi sembrano una conseguen&a della me&&a et'. 1olo un caso su venti . destinato prima o poi a un intervento operatorio5 ma una rassicura&ione del genere . di scarso con!orto a chi si trova piegato in due dal dolore. Ci sono invece dei provvedimenti dietetici che chiunEue pu; prendere per prevenire la lombaggine5 o che possono comunEue servire a chi ha un attacco per a!!rontarlo con buon senso5 evitando che Euel primo episodio sia l%ini&io di una vita di tormenti. La "itamina C .a &n r&o#o im+ortante La vitamina C . uno degli elementi nutritivi che possono prevenire o alleviare la lombaggine5 secondo il dottor Sames *reenMood del 7aRlor /niversitR College o! <edicine di Pouston 8-eLas95 che prescrive un accresciuto apporto di vitamina C a tutti i pa&ienti con disturbi della schiena: Habbiamo visto che !orti dosi di vitamina C sono utili ai pa&ienti con dolori della schiena5 del collo e delle gambe5 dovuti a lesioni dei dischi cartilaginei spinali. )lcuni hanno potuto evitare l%intervento chirurgico5 altri le ricadute5 gra&ie a un !orte aumento dell%apporto di vitamina CI. 6l rapporto !ra vitamina C e !orma&ione di ossa5 vasi sanguigni5 cartilageni e collageno5 in!atti5 . accertato da tempo. K. S. <cCormicJ5 che !u un grosso esperto dell%argomento5 a!!ermava che una delle pi3 precise !un&ioni !isiologiche della vitamina C . contribuire alla !orma&ione di collageno5 per mantenere la stabilit' ed l%elasticit' dei tessuti connettivi in generale: come egli scriveva su Archives of Pediatrica 8gennaio 1,($95 ci; interessa i tessuti ossei5 cartilaginei5 muscolari e vascolare. : stato Euesto rapporto della vitamina C con la !orma&ione del collageno a suggerire per la prima volta al dottor *reenMood di provare la vitamina C per il mal di schiena di cui so!!riva ormai da dieci anni5 con dolori sempre pi3 violenti a ogni nuovo attacco. 2opo Euattro mesi da Euando aveva cominciato a prendere 1## mg di vitamina C tre volte al giorno5 si accorse di star bene5 non pi3 impedito nell%eserci&io !isico. /sando sempre se stesso come soggetto di controllo5 il dottor *reenMood sospese il trattamento e si ritrov; immediatamente sui carboni ardenti: Euando ricominci; a prendere la vitamina5 la schiena miglior; di nuovo. )llora cominci; ad applicare i risultati della sua esperien&a alla cura di oltre 977 pa&ienti con dolori alla schiena5 ottenendo miglioramenti anche Euando il dolore era causato da ernia del disco. 6l dottor *reenMood prescrive una dose di 697 mg tre volte al giorno5 da aumentare !ino a (.777-(.977 mg al giorno in caso di peggioramenti o in previsione di s!or&i !isici. )lcuni pa&ienti5 secondo la sua

esperien&a5 hanno bisogno di una dose giornaliera di mantenimento di (.977-6.777 mg. Lo $/or!o /i$ico e #a "itamina C /na con!erma del valore della vitamina C nella preven&ione della rigidit' muscolare viene da 6. P. 1eRd5 un medico londinese che in una lettera al !rithis #edical Journal (:7 luglio (;<<= scrive: "La rigidit' muscolare che insorge dopo uno s!or&o o un%attivit' inconsueta si pu; prevenire o trattare con dosi massicce di acido ascorbico". 6l dottor 1eRd ha trovato che 977 mg di vitamina C prima dello s!or&o e $## mg dopo5 con grandi Euantit' di liEuido5 sono di solito su!!icienti a prevenire l%insorgere della rigidit' muscolare la mattina seguente: Hse dovesse insorgere egualmente5 . in genere molto lieve e si elimina !acilmente con altri $## mg di vitamina C e un supplemento di liEuidi5 o5 se necessario5 con dosi di 677 mg ogni oraI. 1piega il dottor 1eRd: Hla vitamina C protegge il rivestimento endoteliale dei capillari e pu; Euindi impedire lesioni o rotture dei capillari nei muscoli durante lo s!or&o !isico. Contribuisce anche alla detossi!ica&ione dei metaboliti e !avorisce l%escre&ione gra&ie al suo e!!etto diureticoI. 1econdo ?llen 7. Lager!Mer!! e Aaren ). Perlroth5 autrici di #ensendiec- ,our Posture and ,our Pains 82oubledaR5 eM NorJ5 (;>:=, se il medico accerta che il mal di schiena . di origine muscolare5 . importante che il pa&iente eviti la postura rigida cosC comune in chi so!!re di lombaggini. *eneralmente la rea&ione a una sensa&ione di malessere . Euella di irrigidire il corpo5 osservano le due autrici5 ma la rigidit' del corpo non !a altro che !omentare i dolori muscolari: Hdi regola5 Euando si avverte un malessere nei muscoli5 bisogna muoversi. 6n genere ci; basta a portare immediatamente il sollievo desideratoI. 1ulle prime5 pu; essere un tormento s!ondare la barriera del dolore5 ma il movimento della &ona interessata o delle aree circostanti alla !ine scioglie la dolen&ia muscolare: secondo le due autrici5 EualunEue movimento anche solo intermittente . sempre meglio dell%immobilit'. C%. di!!eren&a !ra alleviare i sintomi e a!!rontare il problema alla radice. /na buona alimenta&ione5 abbondan&a di vitamina C e un corretto allineamento del corpo 8in piedi o a sedere5 camminando o da !ermi9 possono !are molto pi3 di Euanto si pensi per eliminare le cause prime di Euel dolore di cui si vorrebbe tanto sbara&&arsi. La "itamina C +&> $er"ire nei do#ori da $tre$$ <olti pa&ienti che so!!rono di dolori alla schiena o al collo cercano di ignorarli. 1uccede cosC che si spingano al di l' dei loro limiti di resisten&a !ino a subire un a!!aticamento generale. L a!!aticamento a sua volta5 invece di indurre il sonno5 produce energia nervosa e tensione5 che spingono il pa&iente a nuovi s!or&i5 da cui un maggiore a!!aticamento5 in un circolo vi&ioso che ha come risultato un peggioramento dei dolori5 scrivono Killiam A. 6shmael e PoMard 7. 1horbe5 due medici di @Jlahoma CitR5 nell%opuscolo 3are of the !ach 8Lippincott5 eM NorJ5 (;<&=. HLe situa&ioni di vita che provocano dolore5 risentimento5 rabbia5 sensi di colpa o altre rea&ioni emotive possono suscitare o aggravare Euesti stati di tensione nervosa e muscolareI5 secondo i due medici di @Jlahoma. /na tensione emotiva . una situa&ione di stress. 1e . vero che la vitamina C aiuta l%organismo a !ar !ronte agli stress5 ci; !acendo viene consumata e Euindi le situa&ioni di stress possono causare un esaurimento di Euesta sostan&a !ondamentale5 esponendo l%individuo a molti malanni !isici5 non escluse le tormentose !itte alla schiena. La vitamina C . uno degli elementi nutritivi che entrano in gioco nella sindrome del mal di schiena: "una caren&a di calcio5 proteine5 vitamine e altri !attori nutritivi essen&iali pu; produrre a!!aticamento5

rendendo la schiena vulnerabile alla tensione"5 scrivono 6shmael e 1horbe. >icerche condotte molti anni !a dal dottor PenrR ). *o&an indicando che l%alimenta&ione pu; determinare un mutamento nell%eEuilibrio ormonaleD l%organismo5 compresa la struttura ossea della schiena5 . in grado di badare a se stesso5 purch goda di un%alimenta&ione adeguata5 secondo un articolo pubblicato sul $e+ ,or- %tate Journal of #edicine ((9 maggio (;96=

Capitolo +( FRAGILIT2 OSSEA Per mantenere in buona salute le ossa5 abbiamo bisogno dei raggi ultravioletti5 che sono una componente della luce solare. 6l problema . che !ra il sole e noi ci sono troppi %!iltri%5 che impediscono a Euella parte della radia&ione luminosa di giungere !ino a noi 8ci; . soprattutto vero d%inverno9. =uando la luce solare non troppo !iltrata raggiunge la super!icie della nostra pelle5 la parte ultravioletta attiva nell%epidermide una sostan&a lipidica detta 7Fdeidrocolesterolo. oi non vediamo la luce ultravioletta5 ma il 7Fdeidrocolesterolo vi reagisce !ormando colecalci!erolo5 che . la vitamina 2 naturale5 o 23. 1en&a vitamina 25 l%organismo non pu; utili&&are adeguatamente il calcio. La conseguen&a di ci; . un danno delle ossa5 che si deteriorano5 perdono calcio5 si indeboliscono e sono pi3 vulnerabili alle !ratture. 2ue malattie delle ossa che derivano da un%insu!!iciente utili&&a&ione del calcio sono l%osteomalacia e l%osteoporosi. L%osteomalacia5 la !orma adulta del rachitismo5 . e!!etto diretto della caren&a di vitamina 2D le ossa5 particolarmente Euelle della spina dorsale5 del bacino e degli arti in!eriori5 si deminerali&&ano5 perdendo rigidit'5 e il peso del corpo !a incurvare le ossa lunghe5 comprime le vertebre e appiattisce le ossa dei bacino. )nche nell%osteoporosi c%. una perdita di minerali nelle ossa. )n&ich ammorbidirsi5 per;5 Eueste diventano porose e !ragili. 6n!ine5 insorge dolore alla schiena5 mentre la statura diminuisce per l%indebolimento e le !ratture delle vertebre. ?ntrambe Eueste malattie possono determinare una grave !ragilit' ossea5 tale che ogni caduta rischia di essere rovinosa. Le cadute sono al primo posto !ra le cause di morte accidentale non legate a incidenti stradali e la prima in assoluto nella popola&ione !emminile an&iana di ra&&a bianca5 secondo Euanto scrive sull'American Journal of PuBlic Aealth 8mar&o (;<@= il dottor )lbert P. 6sJrant5 direttore del reparto epidemiologia e sorveglian&a del programma di preven&ione in!ortuni del Public Pealth 1ervice. Le !ratture sono le lesioni pi3 comuni in Euesti episodi e sono responsabili di oltre il >9M delle morti da cadute accidentali. ?t' e sesso sono !attori di chiara importan&a. 6n una ricerca circoscritta5 citata dal dottor 6sJrant5 l'@9M degli in!ortuni a persone an&iane5 abbastan&a gravi da richiedere il ricovero ospedaliero5 erano la conseguen&a di cadute. 6n Euesto campione5 le donne superavano gli uomini con un rapporto di :'(. La maggior parte degli uomini avevano avuto l%incidente !uori casa5 le donne per lo pi3 entro le pareti domestiche. Batto piuttosto interessante5 Euasi i 6N: delle !ratture del bacino non avevano Hnessuna causa apparenteI. Mo"imenti norma#i +o$$ono ca&$are /ratt&re /lteriori indagini hanno rivelato che un gran numero di !ratture del bacino sono legate ad a&ioni normalissime5 come camminare o al&arsi dalla sedia. 1ono state esaminate anche le !ratture del !emore5

trovando che erano Hassociate a traumi lievi5 all%et' e al sesso !emminileI. 6 dati raccolti nel $ational Aealth %urve", su tutti i tipi di !ratture5 come ri!erisce il dottor 6sJrant5 Hmostrano che nel sesso maschile la !reEuen&a massima . nella !ascia d%et' dai (9 ai 6& anni5 diminuendo con l%avan&are dell%et'5 mentre nelle donne l%inciden&a cresce con gli anni5 raggiungendo i valori massimi nella !ascia d%et' dai <9 anni in su. 6noltre5 a Euesto livello d%et' le !ratture risultano pi3 !reEuenti nella popola&ione !emminile che in Euella maschile. 1e si considerano solo le !ratture del !emore5 abbiamo per le donne oltre i <9 un%inciden&a che . Euasi otto volte Euella degli uomini della stessa et' 8,:15295 ed . comunEue superiore a EualunEue gruppo di et' e sessoI. 6l dottor 6sJrant e i suoi collaboratori ritengono che la !ragilit' ossea legata all%osteoporosi aumenti la probabilit' di !ratture a seguito di Htraumi lieviI. 6 primi dati raccolti in una ricerca presso il Bord Pospital di 2etroit5 mirante a veri!icare Euesta ipotesi5 hanno dimostrato Hche esiste una correla&ione positiva !ra l%inciden&a delle !ratture e il grado di osteoporosi nelle donne dopo i &9 anni. C%. anche un%associa&ione positiva !ra l%inciden&a delle !ratture e l%aumentare dell%et'. L%inciden&a delle !ratture 8corretta per l%et'9 nelle donne con grave osteoporosi era Euasi tripla rispetto alle donne non %osteoporotiche% I. L%osteomalacia5 l%altra malattia che minaccia la solidit' delle ossa5 . risultata Hnon insolitaI nelle persone an&iane di entrambi i sessi5 in uno studio condotto da 7. ?. C. ordin nel (;>( (!ritish #edical Journal, (, 9>(=. L%osteomalacia inoltre era presente in 97 pa&ienti su un campione di (:& con !ratture sospette del !emore5 esaminati in una ricerca di Sean )aron5 della <ineral <etabolism /nit presso il *eneral 6n!irmarR di Leeds5 riportata su Iancet ((: luglio (;>&=. aturalmente5 chiunEue non riceva un apporto su!!iciente di vitamina 2 . esposto al rischio dell%osteomalacia o dell%osteoporosi5 ma gli an&iani5 le persone con!inate in casa e i cronici lungodegenti sono particolarmente vulnerabili. L%introdu&ione di nuove tecniche pi3 precise per il rilevamento del livello di vitamina 2 nel sangue ha permesso al dottor 2. Corless5 insieme coi suoi collaboratori del 2epartment o! *eriatric <edicine del 1t. 7artholomeM%s Pospital di Londra5 di ra!!rontare esattamente lo stato della vitamina 2 in tutta una gamma di situa&ioni diverse: Euattro gruppi di an&iani5 classi!icati in base alla Euantit' di esposi&ione alla luce solare e alle integra&ioni di vitamina 25 che poi sono stati con!rontati con un gruppo di controllo !ormato da soggetti pi3 giovani. 6l risultato principale citato su Iancet 82+ giugno (;>9= era il livello molto basso di vitamina 2 nei lungodegenti5 in con!ronto al gruppo di controllo: in Euei soggetti5 mai esposti da lungo tempo alla luce solare5 il valore pi3 !reEuente 8mediana9 era appena (N(> di Euello rilevato nel gruppo pi3 giovane. 6n un secondo gruppo di pa&ienti5 esposti occasionalmente alla luce solare5 la mediana di tasso di vitamina 2 corrispondeva a (N9 di Euella del gruppo di controllo. 6l ter&o gruppo era !ormato di pa&ienti trattati con (.777-(.977 /C di vitamina 2 sintetica al giorno: il livello di vitamina 2 nel sangue era (N> rispetto al ri!erimento costituito dal gruppo di controllo5 ma portando il dosaggio Euotidiano a 97.777 /C 8nel Euarto gruppo di pa&ienti9 il livello della vitamina nel sangue superava i limiti superiori della gamma di variabilit' osservata nei soggetti pi3 giovani. ) Euanto sembra5 un po% di luce solare !a meglio di piccole dosi di vitamina 2 sintetica. 6l dottor Corless5 mediante ulteriori accertamenti5 ha rilevato che il livello di calcio nel sangue era lo stesso per tutti i pa&ienti trattati o no. <a in assen&a di vitamina 2 8o della luce solare che la produce95 il calcio non si deposita dove dovrebbe5 cio. nelle ossa.

I# $o#e8 #a #am+ada $o#are8 o #a DF

/no studio condotto da >ichard l. Kurtman e >obert eer5 citato da Kurtman nel suo articolo su "-he ?!!ects o! Light on the Puman 7odR" (%cientific American, luglio (;>9=, ha misurato l%e!!etto della luce solare sull%assorbimento di calcio: "la ricerca5 eseguita su un gruppo di uomini an&iani5 apparentemente normali5 presso la Chelsea 1oldiers Pome vicino 7oston5 indicava che la mancan&a di un%adeguata esposi&ione ai raggi ultravioletti durante i lunghi mesi invernali peggiora in misura signi!icativa l%utili&&a&ione del calcio da parte dell%organismo5 anche se . presente a su!!icien&a nell%alimenta&ione". 2urante le prime sette settimane invernali della ricerca5 due gruppi di soggetti non uscirono di casa durante il giorno. )lla !ine di Euesto periodo5 il calcio !ornito dall%alimenta&ione risultava assorbito appena in misura del &7M in entrambi i gruppi. elle Euattro settimane successive5 un gruppo rimase al chiuso5 mentre l%altro veniva esposto per otto ore al giorno a una speciale lampada !luorescente che simula lo spettro solare nella !ascia delle radia&ioni visibili e prossime all%ultravioletto: mentre nel primo gruppo 8gruppo di controllo9 l%assorbimento del calcio diminuiva di un altro 69M, nel gruppo sperimentale esposto ai raggi della lampada al Euar&o la !ra&ione di calcio assorbito dall%organismo era salita del (9M. 1econdo gli autori della ricerca5 "la Euantit' supplementare di raggi ultravioletti ricevuta dai soggetti sperimentali era eEuivalente pi3 o meno a Euella che avrebbero potuto ricevere d%estate con una passeggiata di un Euarto d%ora verso me&&ogiorno". Purtroppo5 non . possibile !are d%inverno una passeggiata sotto il sole estivo. 2ato il diverso angolo con cui i raggi solari raggiungono la terra5 nei mesi invernali ci arriva solo una minima parte della radia&ione ultravioletta: nella !ascia settentrionale degli 1tati /niti5 a dicembre la Euantit' di ultravioletto . appena (N(9 di Euella del giugno. 6l nostro organismo . in grado di immaga&&inare vitamina 25 ma dopo circa un mese di %buio% invernale5 in assen&a d%integra&ioni vitaminiche il livello si abbassa pericolosamente. Sean )aron5 l%autrice della ricerca sul metabolismo dei minerali condotta all%ospedale generale di Leeds5 ha trovato l%osteomalacia di gran lunga pi3 !reEuente nei campioni di autopsie eseguite nei mesi invernali in con!ronto all%estate. aturalmente5 d%inverno ci sono altri elementi che minacciano la salute delle ossa ancora pi3 della ridotta insola&ione: se anche !osse possibile passare pi3 di met' della giornata all%aperto per stimola re a su!!icien&a la produ&ione di vitamina 25 il ghiaccio e la neve delle strade aumenterebbero i rischi di pericolose cadute. 6l modo pi3 sicuro di garantire un adeguato apporto vitaminico . rappresentato dalla vitamina 23 naturale5 ricavata di solito dall%olio del !egato dei pesci. Come ri!erisce Kurtman nel suo articolo su %cientific American, un%Euipe di ricercatori della Kashington /niversitR 1chool o! <edicine ha trovato che il >7M-;7M dell%attivit' della vitamina 2 nel sangue . attribuibile alla vitamina 23 e ai suoi derivati. L%arricchimento dei cibi con vitamina 2 arti!iciale non . altrettanto e!!icace5 dal punto di vista dietetico5 Euanto la vitamina 2 naturale !ormata dalla luce solare. =uando per; l%inverno ci rende Euasi impossibile ricavare l%intero apporto di vitamina 2 necessario alle ossa da una passeggiata al sole5 possiamo colmare la di!!eren&a prendendo la vitamina 23 dall%olio di !egato di merlu&&o.

Capitolo +6

LA VITAMINA B9 PUE ALLEVIARE L0ASMA BRONC(IALE

/n%Euipe di cinEue medici del assau CountR <edical Center5 guidata dal dottor Platon S. Collipp5 direttore del 2ipartimento di pediatria del Centro5 ha presentato in un articolo sugli Annals of Allerg" 8agosto (;>9= la prova convincente che la vitamina 765 o piridossina5 pu; o!!rire un sollievo innocuo ed e!!icace a molti asmatici. 6l dottor Collipp e i suoi collabotatori hanno !atto caso per la prima volta ai livelli ematici di vitamina 76 nei bambini asmatici in seguito ai risultati di un accertamento diagnostico di routine5 la prova di carico di tripto!ano5 una tecnica clinica usata per determinare se l%organismo gode di un apporto su!!iciente di vitamina 76 e l%utili&&a adeguatamente. )l pa&iente si somministra per via orale una dose di tripto!ano5 un amminoacido essen&iale che per essere metaboli&&ato correttamente ha bisogno della vitamina 76. 1e Euesta5 per una ragione EualunEue5 . insu!!iciente5 si !ormano in Euantit' abnorme prodotti metabolici di scarto. La presen&a nell%urina di alti livelli di acido Lanturenico e chinurenico 8due di Euesti metabolici9 dopo la somministra&ione di tripto!ano costituisce di solito un segnale d%allarme della caren&a di vitamina 76. La prova da carico di tripto!ano5 eseguita su 32 bambini con asma bronchiale5 aveva e!!ettivamente rivelato alti livelli di acido Lanturenico e chinurenico nelle urine. 6l dottor Collipp e i suoi collaboratori decisero allora di sottoporre cinEue di Euesti bambini a !orti dosi di vitamina 765 per vedere che cosa sarebbe successo. Per tre mesi il dosaggio era (# mg al giorno5 aumentati a 1## mg per i sei mesi successivi. el !rattempo5 veniva ripetuta periodicamente la prova di carico di tripto!ano. )l termine dei nove mesi5 la presen&a di acido Lanturenico e chinurenico nelle urine era scesa Euasi a livelli normali5 indicando che i bambini ricevevano un apporto su!!iciente di vitamina 76. <a anche Eualcosa di molto pi3 vistoso era successo mentre i bambini prendevano la vitamina: i sintomi di asma 8gravi in tutti cinEue5 tanto da richiedere !reEuenti ricoveri ospedalieri9 erano diminuiti e si osservava un chiaro miglioramento clinico. 6n e!!etti Euanta pi3 vitamina 7c5 prendevano5 tanto meglio si sentivano i bambini.

I ri$&#tati $i "edono do+o &n me$e

6ncoraggiati da Eueste osserva&ioni5 il dottor Collipp e la sua Euipe misero a punto uno studio clinico pi3 elaborato. Bu scelto un campione di 16 asmatici in et' evolutiva5 dai 2 ai 16 anni5 tutti con !orme di asma dal medio al grave. 6l gruppo !u poi diviso due sottogruppi: uno veniva trattato con due pasticche di 1## mg di vitamina 76 al giorno5 l%altro con due pasticche di placebo. i medici n i pa&ienti sapevano chi prendeva davvero la piridossina: un autentico studio a doppio cieco. 2urante un periodo di cinEue mesi5 i genitori tennero un diario regolare delle condi&ioni dei !igli5 registrando su appositi moduli tutti i sintomi5 come a!!anno5 di!!icolt' di respira&ione5 tosse5 oppressione del petto5 numero di attacchi d%asma. @gni mese i bambini venivano esaminati dai medici5 che in Euell%occasione raccoglievano i moduli compilati5 per anali&&arli. 6 risultati !urono sorprendenti. 2urante il primo mese di esperimento entrambi i gruppi andavano pi3 o meno allo stesso modo5 ma gi' a partite dal secondo mese il gruppo trattato con dosi Euotidiane di 2## mg di vitamina 76 presentava meno attacchi d%asma in con!ronto al gruppo di controllo e meno sintomi collaterali 8a!!anno5 tosse5 oppressione5 di!!icolt' di respiro9. 6n conseguen&a5 c%era meno bisogno di medicine 8broncodilatatori e cortisone per via orale9. =ueste di!!eren&e si mantennero !ino alla !ine dell%esperimento5 raggiungendo il livello massimo di signi!icativit' nel corso del secondo e Euinto mese. H6 dati raccolti su Euesti pa&ienti sembrano indicare che la piridossina pu; essere un !armaco utile5 capace di ridurre la gravit' della malattia in molti

bambini asmatici5 anche se non in tuttiI conclusero il dottor Collipp e i suoi collaboratori.

La "itamina B9 , +i; innoc&a di mo#ti /armaci antia$ma

6l successo della terapia vitaminica . accentuato dal !atto che altre terapie antiasmatiche pi3 di!!use possono comportare Eualche rischio. Per esempio5 il prednisone5 uno steroide comunemente prescritto nei casi di asma bronchiale5 pu; produrre rea&ioni avverse anche gravi5 come convulsioni5 glaucoma5 ulcera peptica5 turbe psichiche. *li steroidi possono addirittura bloccare la crescita. /n altro !armaco di!!uso5 l%isoproterenolo5 da somministrare per aerosol in occasione di attacchi acuti5 pu; in certi individui addirittura accentuare l%ostru&ione delle vie aereeD in certi casi5 l%abuso di Eueste terapie per inala&ione ha causato irregolarit' del ritmo cardiaco 8si . registrato anche Eualche decesso9. La piridossina5 invece5 non ha e!!etto collaterale5 secondo i ricercatori di assau5 neppure al dosaggio di 2## mg 8oltre 1## volte superiore al Euantitativo giornaliero stabilito dalla ational )cademR o! 1ciences9. 6l dottor Collipp e i suoi collaboratori sottolineano che i bambini asmatici che hanno tratto giovamento dalla terapia vitaminica sembravano so!!rire non di una caren&a di vitamina 765 ma di una vera e propria dipenden&a: in altre parole5 una Eualche caratteristica peculiare della loro costitu&ione biochimica esige un apporto anormalmente alto di piridossina per il mantenimento di condi&ioni soddis!acenti di salute. 6 ricercatori di assau non hanno saputo spiegare !ino in !ondo il meccanismo per cui la vitamina 76 migliora certe !orme di asma bronchiale5 ma !orse 8. Euesta la loro ipotesi9 la chiave va cercata nell%a&ione della piridossina sulla produ&ione di serotonina ed epine!rina5 due sostan&e chimiche presenti nell%organismo5 le cui !un&ioni non sono per!ettamente chiare5 ma che con tutta probabilit' hanno una certa parte nell%asma. 2%altra parte5 la vitamina 76 potrebbe anche giovare agli asmatici semplicemente esercitando un%a&ione calmante sul sistema nervoso. 6n ogni caso5 non si pu; negare il !atto reale che l%apporto supplementare di vitamina 76 allevia almeno certe !orme di asma: Hgli e!!etti bene!ici se dovevano venire erano generalmente evidenti gi' nel secondo mese di trattamentoI5 concludevano i ricercatori.

Capitolo +7 LA VITAMINA C E IL CANCRO Pu; davvero la vitamina C servire a Eualcosa nella lotta contro il cancro5 Euando la malattia . gi' conclamata0 >ispondere a Euesta domanda non . !acile5 neppure oggi che disponiamo di una rela&ione particolareggiata di due medici sco&&esi 8uno dei Euali chirurgo95 che hanno trattato con dosi massicce di vitamina C un gruppo di (# pa&ienti in stadi avan&ati della malattia. L%impressione generale che ?Man Cameron e )llan Campbell hanno ricavato da Euesta sperimenta&ione . per; la seguente: Hi nostri risultati corroborano l%a!!erma&ione generale che !orti dosi di acido ascorbico poten&iano la resisten&a naturale al cancro. 6noltre5 abbiamo trovato che Euesta !orma di terapia ha un preciso valore palliativo5 producendo un miglioramento sintomatico nelle !asi terminali di cancro %intrattabile% nell%uomoI (3hemico-!iological Cnteractions, ;, (;>&, 6@9-:(9=. La domanda che ci dobbiamo porre . perch mai si sia provato proprio la vitamina C nel trattamento

del cancro: i ricercatori sono partiti in una specie di battuta di pesca5 muniti di !inan&iamenti governativi sulla base dell%idea peregrina5 buttata lC a casaccio5 che la vitamina C potrebbe servire a curare il cancro0 on esattamente. 6n un altro articolo pubblicato sullo stesso numero di 3hemico-!iological Cnteractions, il dottor Cameron e Linus Pauling5 direttore del Linus Pauling 6nstitute o! 1cience and <edicine di <enlo ParJ5 in Cali!ornia5 passano in rassegna alcuni degli spunti pi3 eloEuenti a !avore di un possibile ruolo dell%acido ascorbico5 o vitamina C5 nel poten&iare variamente la resisten&a dell%organismo al cancro. Principalmente5 si crede che la vitamina C ra!!or&i i meccanismi naturali di di!esa che contribuiscono a di!enderci non solo dal cancro5 ma da tutte le malattie. Cameron e Pauling sottolineano l%importan&a di Euesta resisten&a naturale contro il cancro5 citando uno studio pubblicato nel (;>: sulla rivista 3ancer, da cui risultava che la presen&a di cellule maligne nella circola&ione sanguigna di circa met' dei pa&ienti sottoposti a interventi chirurgici per cancro del colon o del retto non ha nessun signi!icato ai !ini della prognosi di sopravviven&a in capo a cinEue anni. La cosa . importante5 perch Eualcuno pensa che per curare il cancro si debba distruggere !ino all%ultima cellula cancerosa presente nell%organismo. @vviamente non . cosC5 come rilevano Cameron e Pauling: in caso contrario5 ognuno di Euei pa&ienti che avevano in circolo cellule maligne avrebbe dovuto essere morto di cancro entro cinEue anni5 mentre in Eualche modo l%organismo dev%essere riuscito in certi casi a !ar !ronte alle cellule cancerogene5 impedendo che dessero vita a nuove !orma&ioni cancerose. I criteri c.e $tanno dietro a# tentati"o con #a "itamina C Che cosa c%entra la vitamina C con Euesto discorso di ra!!or&are i meccanismi naturali di di!esa0 )n&itutto5 sostengono gli autori5 la capacit' dell%organismo di incapsulare il cancro che va proli!erando entro una Hbarriera relativamente impermeabile di denso tessuto !ibrosoI pu; dipendere proprio dall%apporto alimentare di acido ascorbico5 poich Euesto elemento nutritivo . indispensabile alla !orma&ione di tessuto !ibroso. La vitamina C . necessaria anche per assicurare ai lin!ociti una vitalit' su!!iciente ad attaccare i corpi estranei che invadono il sistema e il cancro pu; essere uno degli invasori che i lin!ociti attaccano. /n altro campo in cui la vitamina C pu; avere la sua importan&a . il !un&ionamento delle ghiandole surrenali e dell%ipo!isi5 che normalmente presentano un%altissima concentra&ione di acido ascorbico. 1otto stress5 per;5 le scorte di vitamina C si esauriscono rapidamente: certo il cancro sottopone il sistema dell%organismo a uno stress spinto ai limiti estremi di tolleran&a. >i!ornire Eueste ghiandole di tutta la vitamina C di cui hanno bisogno per produrre i loro ormoni pu; consentire all%organismo di !ar !ronte meglio a un tale stress5 secondo l%ipotesi proposta da Cameron e Pauling. Passando dalla teoria alle ricerche sperimentali5 i due autori !anno notare che negli animali di laboratorio5 esposti all%a&ione del metilcolantrene5 una potente sostan&a cancerogena5 si ha un%improvvisa impennata nella sintesi naturale dell%acido ascorbico. 6n Euei ratti che per e!!etto del trattamento sperimentale sviluppano tumori la produ&ione di vitamina C cresce ancora di pi3: in propor&ione al peso corporeo5 producono una Euantit' di acido ascorbico che5 in un uomo di >7 Jg5 eEuivarrebbe a 16 g al giorno. L%uomo evidentemente ha perduto Euesta capacit' di sinteti&&are vitamina C e deve ricavarla dall%alimenta&ione. <a non . detto che in risposta all%aggressione del cancro l%apporto alimentare di vitamina C cresca nell%uomo come aumenta la sintesi naturale di acido ascorbico nella maggior parte degli animali. 6n!atti5 due medici inglesi scrivono su #edical 1orld $e+s del 2$ !ebbraio (;>9 che pa&ienti con tumori maligni possono avere un apporto bassissimo di vitamina C5 !ino al punto di ammalarsi di scorbuto: insistono Euindi sulla necessit' che a tutti i malati di cancro siano somministrate integra&ioni vitaminiche.

*li studiosi ritengono che un certo numero di tumori maligni siano causati da virus5 nel Eual caso la vitamina C potrebbe avere un ruolo importante5 essendo dimostrato da vari studi un suo e!!etto genericamente antivirale. : stato pure descritto un suo e!!etto antibatterico5 che potrebbe avere anch%esso la sua importan&a5 secondo Cameron e Pauling5 dato che i tumori spesso si ulcerano5 rendendo il pa&iente vulnerabile a un%invasione batterica secondaria5 che lo indebolisce ulteriormente. 6n!ine5 ci sono alcuni studi5 soprattutto tedeschi5 degli anni %$# e '97, da cui sembra che i malati di cancro trattati con vitamina C abbiano Hun certo miglioramento clinicoI. -uttavia5 dal momento che tutti Euesti pa&ienti sono stati trattati anche con altri !armaci e con radia&ioni5 . di!!icile attribuire molta importan&a a Eueste pubblica&ioni5 salvo notare che gli autori sembrano colpiti dal valore poten&iale della vitamina C in Euesta casistica. Cin%&anta +a!ienti8 t&tti Ga# di #7G de##a tera+ia =uesto ci porta al gruppo di 97 pa&ienti trattati da Cameron e Campbell. 6l dottor Cameron . chirurgo consulente dei 2unbartonshire Pospitals in 1co&ia e membro non residente del Linus Pauling 6nstitute o! 1cience and <edicine. 6l dottor Campbell . medico consulente dei LanarJshire Pospitals5 sempre in 1co&ia. )nche se il campione su cui si basa la loro rela&ione contava solo 97 pa&ienti5 i due medici in realt' hanno trattato con vitamina C molti pi3 casi5 che per; sono stati esclusi dallo studio per varie ragio ni. Per esempio5 a seguito di un articolo in cui il dottor S. /. 1chlegel5 del 2ipartimento di chirurgia della -ulane /niversitR5 indicava l%utilit' della vitamina C nella preven&ione del cancro della vescica negli animali 8e !orse nell%uomo95 tutti i pa&ienti a!!etti da cancro della vescica erano trattati con acido ascorbico: per;5 dato che venivano curati anche con metodi tradi&ionali5 sono stati esclusi dalla ricerca. 6n alcuni casi5 pa&ienti classi!icati ini&ialmente come "incurabili" erano migliorati talmente a seguito della somministra&ione di vitamina C5 che si pose l%imperativo etico di garantire loro anche le altre !orme tradi&ionali di trattamento. 6n conseguen&a5 si dovette eliminare dal campione anche Euesti. >imanevano solo Euei pa&ienti che5 a giudi&io di Cameron e Campbell e di almeno un altro clinico indipendente5 non avevano nessuna probabilit' di trarre giovamento da EualunEue altra !orma di terapia. ella maggior parte dei casi5 erano considerati allo stadio terminaleD nella migliore delle ipotesi5 so!!rivano di cancro a uno stadio avan&ato ed erano al di l' delle speran&e di EualunEue terapia conosciuta. ) Euasi tutti venivano somministrati 1# g di acido ascorbico al giorno5 in Euattro volteD a Eualcuno di pi3. 2a principio5 la vitamina C era somministrata per inie&ione5 ma alla !ine i medici decisero che non avrebbe perso e!!icacia per via orale. La "itamina C non , Ginnoc&aG +er i ma#ati di cancro /na delle prime sorprese in Euesto studio non !u a!!atto piacevole. La lunga esperien&a con la vitamina C ha portato alla convin&ione generale che Euesta sostan&a5 anche in !orti dosi5 abbia una straordinaria innocuit'. ei malati di cancro . risultato che ci; non sempre . vero: alcuni5 in particolare Euelli colpiti nel tratto superiore del tubo digerente5 si sono rivelati incapaci di tollerare alte dosi di vitamina C5 che provocava bruciori eso!agei5 nausea e vomito acido. Per contro5 nonostante i timori espressi da Eualche autore circa il rischio di calcoli renali a seguito della somministra&ione di acido ascorbico in dosi superiori ai $ g giornalieri5 neppure uno dei (# pa&ienti ha presentato complica&ioni in Euesto senso. La sorpresa maggiore5 per;5 !u che in Euattro soggetti le !orti dosi di vitamina C produssero in pochi giorni un peggioramento catastro!ico: in tutti e Euattro i casi sembra che la vitamina C avesse prodotto

emorragia e necrosi del tessuto canceroso. 7ench l%emorragia determinata da Euesto processo risultasse !atale5 data l%estensione dei tumori5 Cameron e Campbell sottolineano che Euesta riposta dell%organismo H. in realt' la mani!esta&ione di una rea&ione di di!esa molto !orte5 che certamente si potrebbe considerare molto positiva in pa&ienti a!!etti da lesioni tumorali meno avan&ate ed esteseI. =uesta rea&ione catastro!ica !u il risultato del trattamento in $ pa&ienti su (#. 6n altri 17 non avvenne nulla che si potesse attribuire alla vitamina C. Per la precisione5 le cose non stanno proprio cosC: la maggior parte dei soggetti trattati si sentiva meglio e so!!riva meno dolori5 ma Euello che ci interessa Eui . l%andamento della malattia in s e non i sintomi soggettivi5 ragion per cui Euesti 17 casi sono stati archiviati sotto la rubrica "nessuna risposta". 6n altri 1# pa&ienti si ebbe Euella che i due autori chiamano una "risposta minima": alcuni mostrarono una lieve ripresa prima del peggioramento previsto5 in altri il miglioramento !u pi3 vistoso5 ma seguito da un peggioramento di sorprendente rapidit'. 6n 11 casi lo sviluppo del tumore o dei tumori mostrava un chiaro rallentamento. -ipico di Euesto gruppo . il caso n. 2,5 un uomo di 67 anni so!!erente di un cancro inoperabile alla cisti!ellea e al !egato5 con una prognosi di poche settimane di vita. /na settimana dopo l%ini&io del regime di vitamina C5 l%appetito era ritornato5 era aumentato il peso e l%ittero da ostru&ione si era attenuato: il pa&iente morC a casa sua 2#, giorni dopo aver cominciato il trattamento vitaminico. G#i otto ca$i +i; intere$$anti 6n tre pa&ienti5 le megadosi di vitamina C portarono a un arresto della malattia. /na donna di (6 anni era stata operata per adenocarcinoma del colon5 ma il cancro si era gi' esteso al !egato. Batto curio so 8e !orse signi!icativo95 Euando cominci; a prendere la vitamina C accus; malessere proprio nella &ona del !egato5 ma dopo circa due mesi Euesto e!!etto collaterale aveva !inito per scomparire: Hoggi5 a distan&a di circa 1+ mesi" F ri!eriscono i due medici F"continua a stare clinicamente bene5 sen&a alcun segno che indichi un progresso della malattiaI. )ltri due pa&ienti ebbero una risposta simile: non si poteva certo dire che !ossero "guariti"5 ma semplicemente smisero di peggiorare. 6n cinEue casi si ebbe una vera e propria regressione 8perdita di volume9 del tumore5 ma Euesto non sempre implicava un miglioramento clinico. /n uomo di (( anni5 con un cancro che dal rene si era di!!uso alla spalla destra e all%anca sinistra5 dopo l%intervento chirurgico !u messo alla dieta di acido ascorbico. ) Euel tempo non aveva gravi dolori5 ma era comunEue inabile al lavoro. 6l 1# aprile 1,72 cominci; a prendere 1# g di vitamina C al giorno. 1eguC un regolare miglioramento sintomatico5 con sollievo dal dolore5 tanto che il pa&iente pot riprendere il lavoro. Batto ancora pi3 incoraggiante5 dalle radiogra!ie sembrava che le ossa stessero ricacciando la malattia5 cominciando a ricalci!icarsi dov%erano state attaccate dalla metastasi. /n anno dopo5 tuttavia5 le condi&ioni del pa&iente ebbero una svolta in peggio. ) Euesto punto la dose di vitamina C !u raddoppiata5 portandola a 2# g al giorno5 e ancora una volta si ebbe un miglioramento per Eualche mese. Poi la malattia riesplose e il pa&iente morC il 2( gennaio 1,7$5 6(6 giorni dopo l%ini&io del trattamento. )ltri due pa&ienti sono morti5 ma non di cancro: in entrambi i casi l%autopsia dimostr; che c%era stata una signi!icativa regressione delle metastasi. /n altro pa&iente present; una rea&ione estremamente vistosa al trattamento: in poche settimane il !egato e la mil&a ingrossati erano tornati di dimensioni normali5 mentre radiogra!ie e biopsie mani!estavano altri segni di una regressione molto signi!icativa. 6n!ine5 si decise di ridurre la dose di acido ascorbico5 !ino a eliminarla. Purtroppo5 in capo a Eualche settimana il cancro ricominci; ad avan&ate e si dovette riprendere il trattamento5 che al momento della rela&ione sembrava stesse producendo un secondo miglioramento. 6n!ine5 c%. il caso di un uomo di 6, anni5 operato del 1,6, di cancro al colon. el 1,72 era stato

nuovamente ricoverato in ospedale5 in preda a un rapido peggioramento5 con sintomi abbondanti di una metastasi al !egato. 1ei mesi dopo l%ini&io della terapia con acido ascorbico5 tutte le prove di !un&ionalit' epatica erano tornate normali: Ha distan&a di oltre due anni e me&&o5 continua con Euesto regime5 mantenendosi attivo e in buona salute sotto tutti gli aspetti5 sen&a nessun indi&io clinico o biochimico di neoplasieI. C.e co$a $i*ni/ica Be c.e co$a $i de"e /areD 6l grosso interrogativo a Euesto punto . se la sopravviven&a di Euesto gruppo di pa&ienti . signi!icativamente pi3 lunga di Euello che sarebbe stata in assen&a di vitamina C. L%unico modo per puntuali&&are un e!!etto del genere sarebbe stato Euello di non trattate un altro gruppo di (# pa&ienti in condi&ioni analoghe5 ma non . stato !atto. ? Euand%anche l%avessero !atto5 i medici si sarebbero visti costretti a violare i reEuisiti del gruppo di controllo: via via che la loro esperien&a clinica aumentava5 si convincevano che Hsarebbe stato eticamente scorretto negare l%acido ascorbico in situa&ioni altrimenti disperate5 al solo scopo di ottenere osserva&ioni di dubbia signi!icativit' per un con!ronto statisticoI. -uttavia5 dichiarano5 H. nostra opinione che EualunEue clinico che abbia esperien&a di Euello che . in pratica il cancro allo stadio terminale... sarebbe incline ad ammettere che molti di Euesti pa&ienti sono sopravvissuti molto pi3 a lungo di Euanto si potesse ragionevolmente prevedereI. ) parte il problema dei tempi di sopravviven&a5 Cameron e Campbell ri!eriscono che in un buon numero di pa&ienti il trattamento con acido ascorbico Hha prodotto in pochi giorni un notevole sollievo dal dolore e minore dipenden&a dagli oppiaceiI. 1i notavano poi altri bene!ici5 !ra cui il !atto che tutti i pa&ienti con tumori del sistema urinario presentavano una diminu&ione del sangue nelle urine5 oltre che del malessere e dei dolori. 6n almeno sei casi5 a!!ermano i due medici5 Hc%. l%indiscutibile prova clinica e biochimica di una regressione dell%ittero maligno per periodi di tempo signi!icativiI. *li autori di Euesta rela&ione lo considerano uno "studio pilota"5 mirante ad accertare se ci siano buone ragioni per condurre una ricerca pi3 estesa e controllata sulla vitamina C nei malati di cancro. La risposta a Euesta domanda . a loro avviso decisamente positiva. 1e anche l%acido ascorbico non servisse ad altro che alleviare il dolore5 sarebbe pre&ioso5 ma ci sono buoni indi&i che possa !are di pi3. Cameron e Campbell a!!ermano di Hprevedere che il trattamento possa avere un%utilit' anche maggiore in stadi meno avan&ati e in !orme pi3 benigne della malattiaI. 6n prospettiva5 scrivono: "siamo convinti che col tempo l%integra&ione di vitamina C !inir' per essere accettata come misura terapeutica di routine in Euasi tutte5 se non tutte5 le !orme di trattamento del cancro. Concludiamo che esiste oggi la chiara indica&ione dell%opportunit' di studi clinici su larga scala in Euesta dire&ione". La +re"en!ione , ancora #a ma**iore $+eran!a 6 dati raccolti in vari laboratori di ricerca !anno pensare che un apporto supplementare di vitamina C potrebbe di!endere l%organismo da numerose !orme di cancro prodotte da tossine ambientali. <a l%a&ione protettiva della vitamina C non . universale5 riguardando solo un numero limitato di agenti cancerogeni. ?d . solo uno dei possibili me&&i di prote&ione. )nche altri elementi nutritivi sono importanti: vitamina )5 tiamina e magnesio sono !ra Euelli citati dai ricercatori come poten&ialmente rilevanti. 1en&a dubbio5 ancor pi3 importante . evitare per Euanto possibile le sostan&e chimiche pericolose: ci; signi!ica non !umare5 non bere eccessivamente5 non usare cosmetici e aerosol5 magari !iltrare l%aria se si vive presso un complesso industriale. <a per Euanto riguarda la vitamina C5 la distin&ione !ra preven&ione e cura del cancro pu; rivelarsi arti!iciosa. 6rMin 1tone5 in .he Aealing Factor 8*rosset X 2unlap5 eM NorJ5 1,7295 ha avan&ato

l%ipotesi che gli esseri umani abbiano perduto la capacit' di produrre in proprio la vitamina C a seguito di un incidente evolutivo5 !inendo cosC per dipendere dal consumo di grandi Euantit' di cibi naturali !reschi5 ricchi di Euesta sostan&a. 1e mettiamo Euesta teoria accanto al !atto che nei ratti la presen&a di tumori provoca un aumento della produ&ione di vitamina C5 si pu; supporre che un apporto supplementare di Euesto elemento nutritivo in occasione di malattie gravi eEuivalga a restaurare una prote&ione naturale che abbiamo perduto in Eualche momento della nostra lunga storia evolutiva. Cameron e Pauling citano un rapporto medico pubblicato nel 1,725 da cui risulta che le autopsie di routine rivelano spesso piccoli tumori che evidentemente l%organismo ha tenuto completamente sotto controllo per anni. =ueste !orme cancerose possono avere rispetto ai casi clinici conclamati un rapporto di $#:15 secondo Euesti due autori. Ci; rende ancor pi3 plausibile l%idea che il nostro organismo abbia davvero un potentissimo meccanismo di prote&ione naturale contro il cancro e che5 Euando la malattia si mani!esta in tutta la sua minacciosit'5 il %di!etto% sia non nella presen&a del cancro5 ma nell%incapacit' di Euesti meccanismi di tenerlo in scacco. 6l dottor Linus Pauling5 in occasione del discorso inaugurale per l%apertura dei 7en <aR Laboratories !or Cancer >esearch5 presso l%/niversit' di Chicago nel 1,715 ha !ormulato la previsione che un adeguato apporto di acido ascorbico potrebbe ridurre i casi di malattia e morte per tumori di un buon 1#Q. ? proprio Eui poggia la nostra maggiore speran&a: nella preven&ione primaria. 1e le ulteriori sperimenta&ioni cliniche auspicate da Cameron e Campbell dovessero produrre risultati positivi negli stadi precoci della malattia5 aprirebbero la via per tras!ormare la previsione di Pauling in realt' 8e !orse addirittura superarla9. Capitolo ++ TRATTAMENTO NON C(IRURGICO DEI POLIPI PRECANCEROSI 2i solito si pensa alla vitamina C come a un aiuto in molti disturbi comuni e di lieve entit' 8l%esempio pi3 ovvio . il ra!!reddore95 ma ricerche recenti sembrano indicare in maniera convincente che una cosa semplice come la vitamina C potrebbe avere una parte importante nella preven&ione di malattie generalmente considerate incurabili. La prima di Eueste5 la cosiddetta poliposi !amiliare5 . una malattia ereditaria in cui sulle pareti interne del colon si sviluppa un gran numero di polipi5 o escrescen&e. @gnuno di Euesti polipi ha molte probabilit' di degenerare in tumore maligno. La procedura tradi&ionale nel trattamento della poliposi !amiliare . drastica5 ma apparentemente necessaria: rimo&ione chirurgica dell%intero colon. 6n alcuni casi5 il retto viene lasciato integro e collegato chirurgicamente all%intestino tenue5 per consentire un%evacua&ione pi3 normale. Purtroppo5 nella maggior parte di Euesti pa&ienti i pericolosi polipi ricompaiono nella se&ione residua del retto. 6n Euesti casi si richiedeva l%asporta&ione chirurgica dei polipi rettali. <a un%Euipe di cinEue medici della 4ince Lombardi Colon Clinic5 una nota clinica speciali&&ata di <ilMauJee 8Kisconsin95 . riuscita a eliminare o ridurre il numero dei polipi in alcuni pa&ienti 8per la precisione5 ( su + trattati95 somministrando 3### mg di vitamina C al giorno. =uesta breccia aperta nel trattamento di una malattia relativamente rara5 ad opera del dottor Serome S. 2e Cosse e dei suoi Euattro colleghi del <edical College o! Kisconsin%s 2eparments o! 1urgerR and PathologR5 potrebbe in ultima istan&a portare nuove speran&e a tutti coloro che vivono nel terrore del cancro del colon5 al secondo posto !ra i tumori come causa di decessi negli 1tati /niti. 6 pa&ienti del dottor 2e Cosse erano tutti casi per i Euali c%era l%indica&ione dell%intervento chirurgico5 l'anastomosi ileorettale, che implica l%asporta&ione di parte del colon e il collegamento !ra l%ileo

8l%ultimo tratto dell%intestino tenue9 e il retto. <a i primi cinEue soggetti scelti dal dottor 2e Cosse avevano subito l%intervento da 6 a 21 anni prima dello studio5 cosa che escludeva la possibilit' di attribuire un EualunEue miglioramento attuale a regressione spontanea della malattia. )ltre due persone5 inserite nel campione Euando gi' la sperimenta&ione era in corso5 erano state operate meno di un anno prima5 mentre l%ottavo soggetto era una donna che ancora non era stata operata. Ri$&#tati mo#to +romettenti 6l trattamento consisteva in 1 g di vitamina C tre volte al giorno5 sotto !orma di capsula a lento assorbimento. 2urante i 13 mesi della ricerca5 i pa&ienti venivano esaminati a intervalli5 procedendo al conteggio dei polipi. 6 risultati sono pubblicati in %urger" 8novembre 1,7(9: dei cinEue soggetti ini&iali5 uno ebbe un aumento dei polipi in sei mesi di trattamento 8da 1( a 2+95 ma negli altri Euattro il conteggio indicava una sostan&iale ridu&ione 8da $( a 175 da + a 2 e rispettivamente da 2, e da 1# a &ero9. 2ei tre aggiunti in seguito alla ricerca5 due registrarono un aumento dei polipi in capo a EuattroF sei mesi di trattamento5 mentre la donna ancora non operata ebbe un calo da 6 a 3 polipi nell%arco di Euattro mesi. La sperimenta&ione del dottor 2e Cosse era il primo tentativo serio di trattare i polipi precancerosi sen&a ricorrere alla chirurgia. 6l controllo a distan&a ha con!ermato i risultati ini&iali: Hscomparsa totale dei polipi in due pa&ienti e notevole ridu&ione in altri tre F ri!erisce l%autore F oltre i limiti di tempo della regressione spontanea e in eccesso rispetto a possibili errori di conteggio: noi attribuiamo Euesto e!!etto all%acido ascorbicoI. Le promettenti implica&ioni di Euesto studio sono legate alle ragioni stesse che hanno indotto ini&ialmente il dottor 2e Cosse a usare la vitamina C. La sua ipotesi . che il cancro del colon sia causato da sostan&e chimiche presenti in Euel tratto intestinale5 che ossidandosi diventano carcinogene. 2a ricerche statistiche citate dallo stesso 2e Cosse5 risulta che nell%intestino delle persone che vivono in &one con alta inciden&a del cancro del colon vi . una presen&a maggiore di Euel tipo di batteri che avviano il processo di ossida&ione5 in con!ronto agli abitanti delle &one meno colpite. 6l ragionamento seguito dal ricercatore . Euesto: se i polipi possono essere causati da una sostan&a chimica che viene a contatto con le pareti del colon5 !orse si potrebbe aggiungere ai contenuti intestinali un%altra sostan&a chimica capace di neutrali&&are gli agenti carcinogeniD Euesta sostan&a dovrebbe avere la propriet' d%impedire o invertire il processo di ossida&ione. 6l dottor 2e Cosse scelse per la sua sperimenta&ione la vitamina C per le sue propriet' antiossidanti e antitumorali. La sostan&a veniva somministrata in capsule a lento assorbimento per !ar sC che potesse attivare intatta Euanto pi3 possibile al termine del sistema digerente5 sen&a essere assorbita dalla circola&ione sanguigna. La scelta di pa&ienti con poliposi !amiliare era dovuta al tasso relativamente alto di regressioni spontanee !ra gli operati di anastomosi ileorettale8 Euesto !aceva pensare che un Eualche elemento presente nei contenuti intestinali5 venendo a contatto con la por&ione residua di retto5 !osse responsabile del miglioramento. 6noltre5 con Euesti pa&ienti . pi3 !acile osservare l%intera area esposta alla !orF ma&ione di polipi. /n giorno !orse il trattamento con vitamina C sar' la prima linea di di!esa contro la poliposi intestinale. L0enterite re*iona#e' &n n&o"o indi!io /n altro studio dimostra che la vitamina C sembra intervenire nella preven&ione di gravi lesioni intestinali di un tipo diverso5 precisamente Euelle prodotte dall%enterite regionale. ) di!!eren&a della

poliposi5 Euesta non . considerata una !orma precancerosa5 bench i sintomi 8crampi5 diarrea5 !ebbre5 perdita d%appetito e di peso5 anemia9 imitino Euelli del cancro intestinale. 6n Euesta malattia5 le membrane dell%ultimo tratto dell%intestino tenue5 l%ileo5 si in!iammano. 4ia via che la malattia avan&a5 Euesto tessuto importantissimo si gon!ia di liEuido5 si per!ora5 sviluppa ascessi e diventa !ibrosoD in una notevole percentuale di casi5 si !ormano !istole5 cio. canali abnormi da un organo all%altro. Bino ad anni recenti5 i medici non erano arrivati nemmeno vicini a un Eualche indi&io reale circa le cause dell%enterite regionale5 ma oggi a Euanto sembra ci stanno riuscendo. Charles 2. *erson ed ?va <. BabrR5 della 2ivisione di gastroenterologia della <ount 1inai 1chool o! <edicine5 a eM NorJ5 hanno misurato il livello di vitamina C nel sangue e nel tessuto intestinale di pa&ienti a!!etti da Euesta !orma di enterite. : risultato che era signi!icativamente pi3 basso rispetto a un gruppo di controllo !ormato da pa&ienti non colpiti da Euesta malattia in!iammatoria. )ncor pi3 importante . il !atto che nei casi aggravati dalla presen&a di !istole il livello di vitamina C nei tessuti risultava non solo pi3 basso in con!ronto al gruppo di controllo5 ma anche signi!icativamente pi3 basso che nei pa&ienti a!!etti da enterite in !orma pi3 lieve5 sen&a !istole. 6n altre parole5 Euanto minore era il livello di vitamina C5 tanto pi3 grave era la malattia. 6l dottor *erson . convinto che le !istole con ogni probabilit' dipendano proprio dal basso livello di vitamina C nel sangue e nei tessuti. 6n assen&a di adeguate Euantit' di acido ascorbico5 il collageno 8una vera e propria %colla% che mantiene l%integrit' di ogni singola cella nell%organismo9 non pu; essere prodotto con rapidit' su!!iciente a riparare le ulcera&ioni nelle pareti intestinali. @ltre met' dei pa&ienti con !istole intestinali presentavano un livello ematico di vitamina C addirittura in!eriore a Euello in cui di solito compaiono i primi sintomi di scorbuto. essuno di Euesti soggetti5 tuttavia5 mostrava Euella sindrome che la scien&a medica riconosce come scorbuto. %u 5astroenterolog" 8settembre 1,7$95 il dottor *erson !aceva notare5 !ra l%altro5 che ai pa&ienti a!!etti da enterite si prescrive comunemente di evitare !rutta e verdure crude5 che sono tra le !onti alimentari pi3 ricche di vitamina C. Certi medici ortodossi vorrebbero che il pubblico evitasse del tutto il consumo di dosi supplementari di vitamina C. =uesti oppositori delle integra&ioni vitaminiche sostengono che la vitamina C inter!erisce con l%assorbimento di vitamina 712. <a la contesta&ione pi3 comune . che un apporto di vitamina C superiore alle dosi indicate nelle tabelle governative altro non sarebbe che uno spreco5 dato che l%eccesso viene eliminato dall%organismo. Lo studio del dottor 2e Cosse risponde ad entrambe le accuse. el corso della sperimenta&ione clinica5 Euesto autore ha controllato il livello di vitamina 712 nel sangue dei suoi pa&ienti5 per accertarsi se le dosi massicce di vitamina C somministrate nel trattamento producessero una caren&a di vitamina 712. : risultato di no: il livello ematico di vitamina 712 restava normale5 sen&a che nessuno dei pa&ienti ricevesse integra&ioni di 712. =uanto all%idea che !orti dosi di acido ascorbico siano nient%altro che uno spreco5 i risultati ottenuti dal dottor 2e Cosse dimostrano che la vitamina C5 in EualunEue parte dell%organismo5 . in grado di contribuire e!!icacemente alla preven&ione delle malattie. Capitolo +, LE VITAMINE CONTRO IL CANCRO DELLA PELLE =uello della %tintarella% sta diventando sempre pi3 il passatempo pre!erito da milioni di persone5 e non solo d%estate: sono sempre di pi35 in!atti5 coloro che cercano l%abbron&atura anche !uori stagione5 da esibire poi al ritorno nelle gelide citt'5 ancora immerse nell%inverno.

=uesti milioni di %cacciatori di sole% non se ne rendono conto5 ma in realt' non !anno che esporsi sen&a di!ese alla pi3 comune !orma di cancro5 il cancro della pelle. Per lo pi3 il cancro della pelle colpisce le cellule basali o sEuamose. 6l cancro delle cellule basali comincia come una piccola piaga rosa5 sporgente5 che lentamente si allarga e in!ine presenta un bordo traslucido5 grigio o perlaceo5 mentre il centro della lesione si abbassa ulcerandosi e5 talvolta5 guarisce. 6l carcinoma delle cellule basali in certi casi somiglia a una chia&&a di psoriasi o dermatite seborroica: lenta ad invadere i tessuti circostanti5 Euesta !orma di cancro della pelle . meno mortale. 6l carcinoma delle cellule sEuamose ini&ia sotto !orma di piaga rossa sporgente5 che in!ine si scava all%interno5 in !orma circolare5 e talvolta si ulcera. =uesta !orma di cancro . pi3 maligna5 perch ha una maggiore tenden&a a di!!ondersi ad organi vitali. 6nsieme5 Eueste due !orme coprono circa il ,7Q di tutti i casi di cancro della pelle e circa il 3#Q dei decessi. /n ter&o tipo di cancro della pelle5 il melanoma maligno5 . il meno comune ma di gran lunga il pi3 mortale5 responsabile da solo del 7#Q di tutti i decessi per cancro della pelle. 6 melanomi cominciano come nei o %voglie%. La massima parte di Euesti punti intensamente pigmentati5 la cui presen&a in genere . data per scontata5 non . cancerosa5 ma uno su un milione si sviluppa in melanoma maligno. 6 dermatologi sono certi che l%eccessiva esposi&ione alla luce solare sia il !attore primario nelle !orme di cancro delle cellule basali e sEuamose5 ma solo di recente hanno cominciato a sospettare un intervento dell%insola&ione anche nel melanoma. =uesto sospetto si va a!!ermando via via che i ricercatori osservano la distribu&ione crescente dei melanomi su parti del corpo5 come le gambe nelle donne e la parte superiore della schiena in uomini e donne5 che con le tras!orma&ioni intervenute nell%abbigliamento durante l%ultimo me&&o secolo si sono andate esponendo sempre di pi3 al sole. 2i pari passo con la di!!usione di abiti succinti5 l%inciden&a del melanoma maligno . cresciuta a un tasso maggiore rispetto a EualunEue altra !orma di cancro nell%uomo5 eccettuato il cancro ai polmoni. 6 melanomi sono praticamente inesistenti nelle parti del corpo mai esposte alla luce solare. <entre l%inciden&a delle varie !orme di cancro della pelle . alta5 il tasso di mortalit' . relativamente basso5 pari all%1Q dei decessi annui per cancro. =uesto !atto . attribuito dai medici alla relativa !acilit' della diagnosi 8il cancro di solito si mani!esta in maniera evidente !ino dai primissimi stadi9 e alla semplicit' dell%asporta&ione chirurgica. -uttavia5 la sua natura relativamente benigna non deve indurci a ignorare i suoi rischi reali. ? tuttavia la gente continuer'5 naturalmente5 a praticare a suo modo un culto solare e5 se si eccettuano Euei 3##.### o gi3 di lC che andranno a ingrossare le statistiche sul cancro5 la maggior parte se la caver' sen&a danno. <a . proprio cosC0 La +e##e -r&ciata da# $o#e e #e r&*.e 1econdo importanti dermatologi5 come Sohn <. AnoL5 che . preside di dermatologia al 7aRlor College o! <edicine di Pouston5 ci sono molte altre ragioni per evitare un%eccessiva esposi&ione alla luce solare. : vero che l%abbron&atura pu; !avorire il prestigio sociale5 ma pu; !avorire anche l%invecchiamento: anni e anni di bagni di sole costano cari alla pelle5 lasciandola con Euell%aspetto duro5 bruciato dalle intemperie5 che di solito vediamo nei contadini. L%invecchiamento esterno . attribuibile in minima parte a modi!ica&ioni genetiche5 secondo il dottor AnoL5 mentre una costante esposi&ione al sole pu; moltiplicare le rughe e indurire la pelle: Hle altera&ioni maggiori nella pelle danneggiata attinicamente 8ad opera della luce solare9 prendono la !orma di un aspetto arido5 come di cuoio5 con !laccidit'5 rughe e mutamenti nella pigmenta&ioneI. =uesto processo prende il nome di elastosi solare 8elastosi senile5 secondo altri9. La pelle perde la sua elasticit' perch il sole ha danneggiato le !ibre di collageno nei suoi strati super!iciali. =ueste lesioni

spesso prendono la !orma di escrescen&e callose5 simili a cicatrici: si parla allora di cheratosi attinica o senile. /na pelle arida e indurita pu; gi' essere un guaio su!!iciente5 ma le lesioni cheratosiche sono spesso prodromi del cancro delle cellule sEuamose. )nche Euando non degenerano in cancro5 secondo )lbert A. Aligman5 pro!essore di dermatologia all%/niversit' della PennsRlvania5 Hpossono essere pi3 dolorose e s!iguranti dello stesso cancroI (#edical 1orld $e+s, (6 gennaio 1,769. Per illustrare Euanto pu; essere notevole l%a&ione del sole5 i dermatologi sottolineano che . di!!icile determinare l%et' di una persona di colore attraverso l%esame della trama e consisten&a dell%epidermide: ci; . dovuto al !atto che la pelle scura5 protetta com%. dall%alto contenuto di pigmento5 non subisce gli e!!etti d%invecchiamento della luce solare 8n5 per Euesto5 la sua a&ione cancerogena9. La risposta naturale della pelle bianca alla luce del sole5 l%abbron&atura5 . una rea&ione adattiva che va nella dire&ione giusta. <a le ra&&e di colore5 originarie di climi caldi e assolati5 hanno avuto innumerevoli genera&ioni per adattarsi5 cosicch sono protette !ino dalla nascita. Le ra&&e bianche si sono evolute in parti del mondo dove il sole . pericoloso al massimo per pochi mesi all%anno e hanno un meccanismo di di!esa relativamente misero5 a Euanto pare inadeguato: esposta al sole5 l%epidermide s%ispessisce5 mentre si accelera la produ&ione di melanina5 un pigmento bruno. L%abbron&atura cosC ricercata5 durevole e !ino a un certo punto protettiva5 per;5 si sviluppa solo Eualche giorno dopo. La maggior parte della gente non ha la pa&ien&a di aspettare. Chi di sole ne ha preso troppo e troppo presto5 di solito se ne accorge dopo poche ore5 Euando arrivano l%arrossamento5 le vesciche5 il dolore e la !ebbre da scottatura. Le scottature solari possono essere accompagnate da una !alsa abbron&atura5 prodotta dall%ossida&ione della melanina gi' presente nella pelle5 ma l%abbron&atura svanisce in Eualche ora5 lasciandosi alle spalle solo patimenti. Bra gli individui di ra&&a bianca la capacit' di abbron&arsi rapidamente 8e Euindi resistere alle scottature solari9 varia notevolmente. =uelli che si scottano !acilmente5 si coprono di vesciche e non riescono ad abbron&arsi bene5 secondo il dottor Aligman rischiano pi3 degli altri il cancro della pelle e altri e!!etti nocivi dell%insola&ione. 6 soggetti lentigginosi5 coi capelli rossi o biondi5 sono in prima !ila: HEueste persone dovrebbero stare sempre in casa5 oppure dovrebbero usare il migliore !iltro solare che riescono a trovare e usarlo tutti i giorniI. L0acido +ara-ammino-en!oico' #a mi*#iore +rote!ione 2al momento che pochi hanno voglia 8o possibilit'9 di restare chiusi in casa Euando splende il sole5 hanno bisogno del %migliore !iltro solare%5 specialmente !ra le 1# e le (&, Euando la radia&ione ultravioletta raggiunge il massimo d%intensit': "il migliore !iltro solare" di cui disponiamo5 con!ermato da prove di laboratorio e sperimenta&ioni all%aria aperta5 . l%acido paraFamminoben&oico "5 scrive il dottor Aligman. =uesta sostan&a dai dermatologi . de!inita "!iltro solare" e non "schermo solare"5 perch invece di agire semplicemente come una barriera !isica contro la luce del sole5 ha la propriet' di assorbire Euelle parti dello spettro ultravioletto che sono responsabili delle scottature 8e del cancro della pelle9. /n%Euipe di Parvard ri!erisce sul $e+ Fngland Journal of #edicine (6< giugno (;<;= che l%acido paraF amminoben&oico in una solu&ione di alcool etilico . il pi3 e!!icace di tutti i !iltri solari disponibili. =uesti ricercatori hanno sperimentato un gran numero di lo&ioni abbron&anti e creme solari nel deserto dell%)ri&ona e sulle )lpi svi&&ere5 trovando che le solu&ioni di acido paraFamminoben&oico "dopo un%unica applica&ione sono in grado di proteggere soggetti dalla pelle chiara nel corso di lunghe esposi&ioni 8oltre & ore9 alla luce solare naturale5 con un%e!!icacia maggiore dei 6& prodotti commerciali esaminati. 6noltre5 un%applica&ione singola o!!re un%eccellente prote&ione anche Euando i soggetti si dedicano ad eserci&i !isici accompagnati da sudora&ione pro!usa5 e tende a rimanere sulla pelle dopo il bagno5 esercitando una prote&ione par&iale5 ma tuttavia molto soddis!acente".

/ Euipe di Parvard ha scoperto in!atti che la solu&ione5 una volta applicata5 aderisce alla pelle con una particolare attra&ione5 entrando addirittura in una rea&ione chimica con lo strato corneo dell%epidermide. : per Euesto che continua a dare prote&ione anche dopo una nuotata o dopo ore di traspira&ione. 6nvece5 Euasi tutti gli altri preparati sono risultati %ine!!icaci%5 soprattutto Euando le persone che li usavano !acevano il bagno5 oppure compivano s!or&i !isici5 con sudora&ione abbondante. Come se non bastasse5 la solu&ione di acido paraFamminoben&oico risulta invisibile5 incolore e inodore. 6noltre5 mentre impedisce le scottature5 permette l%abbron&atura. L%unico inconveniente . che5 se non si applica con atten&ione5 pu; macchiare il costume da bagno. Le pi3 recenti con!erme sperimentali delle propriet' protettive della sostan&a vengono da laboratori di Kashington e di <iami. ello studio condotto all%/niversit' di <iami5 si sono esposti a luce ultravioletta 8nelle lunghe&&e d%onda incriminate9 due gruppi di topi sen&a pelo5 trattati con una sostan&a chimica che risulta cancerogena se la pelle . esposta alla luce. /no dei due gruppi veniva inoltre trattato con una solu&ione di acido paraFamminoben&oico. )l termine della ricerca5 era evidente che la solu&ione aveva garantito una prote&ione Euasi totale contro il cancro della pelle indotto dalle radia&ioni ultraviolette. L%articolo pubblicato sul Journal of Cnvestigative Dermatolog" 8dicembre (;>9= ri!eriva che i topi del gruppo di controllo presentavano in media ciascuno < tumori delle cellule sEuamose5 mentre nel gruppo di controllo un solo animale aveva sviluppato un unico tumore. ) due mesi dalla !ine dell%esperimento5 i topi trattati con la solu&ione protettiva non avevano sviluppato nessun nuovo tumore5 mentre nel gruppo non trattato il cancro si era di!!uso !ino a coprire in media oltre il 97M della pelle degli animali. 6noltre5 un controllo a distan&a eseguito sugli animali sopravvissuti rivelava che in Euelli non trattati la pelle era gialla5 ispessita e rugosa5 mentre i topi del gruppo sperimentale avevano una pelle sostan&ialmente normale. 6l secondo studio . stato condotto da un dentista interessato a controllare i danni prodotti dalla luce solare sul tessuto sensibile delle labbra. 6l cancro delle labbra colpisce oltre $.### )mericani ogni anno: pi3 del ;7M sono uomini5 che non godono della prote&ione assicurata dal rossetto. -homas B. PaRne ha esaminato l%e!!icacia di varie creme solari in commercio sulle labbra e gli avambracci di 6: volontari5 pubblicando i risultati sul Journal of the American Dental Association 8!ebbraio (;><=. Cl dottor PaRne conclude che "gli agenti contenenti acido paraFamminoben&oico o i suoi esteri o!!rono una pi3 e!!icace prote&ione sia alle labbra che agli avambracci5 in con!ronto a tutti gli altri preparati". e consiglia applica&ioni ripetute a intervalli di un%ora bench alcuni preparati di Euesto tipo continuassero a !ornire una prote&ione completa ancora dopo tre ore dall%applica&ione ini&iale. D&e "itamine contri-&i$cono a +re"enire #a +erico#o$a o$$ida!ione 2ue antiossidanti5 le vitamine C ed ?5 danno risultati promettenti nel senso di una preven&ione del cancro della pelle indotto dalla luce solare5 secondo uno studio recente di Pomer 1. 7lacJ e Kan7ang Lo5 due ricercatori speciali&&ati in dermatologia5 legati al 7aRlor College o! <edicine di Pouston ($ature, 6(-6@ dicembre (;>:=. =uesti due autori hanno studiato il meccanismo mediante cui il sole scatena il cancro della pelle5 scoprendo un !enomeno molto interessante. =uando la pelle dell%uomo e degli animali . stata esposta alla luce ultravioletta5 il colesterolo che vi . contenuto si ossida5 !ormando dei sottoprodotti ($ature, : dicembre (;>(=. /no dei sottoprodotti del processo di ossida&ione . una sostan&a detta ossido di colesterolo5 un noto agente cancerogeno. Poich . risaputo che le vitamine C ed ? riducono l%ossida&ione dei grassi5 i due ricercatori si sono chiesti se l%integra&ione della dieta con supplementi di Eueste sostan&e antiossidanti non avrebbe potuto bloccare la !orma&ione dell%ossido di colesterolo nella pelle.

6l primo passo . stato Euello di determinare se gli antiossidanti somministrati per via orale avrebbero avuto Eualche e!!etto sulla concentra&ione di antiossidanti nella pelle. Per scoprirlo5 un gruppo di ratti !u tenuto alla dieta normale5 un altro alla stessa dieta integrata con vitamina C ed ? e con altri antiossidanti chimici. La pelle veniva prelevata da animali uccisi a intervalli di due settimane e irradiata per 3#%5 in modo da simulare l%e!!etto di varie ore di luce ultraviolette. 6 dottori 7lacJ e Lo hanno scoperto che dopo due settimane la pelle degli animali nutriti con i supplementi vitaminici presentava una concentra&ione di antiossidanti superiore del 6$Q a Euella del gruppo di controllo. La di!!eren&a !ra i due gruppi si riduceva in seguito5 ma nel corso delle 2$ settimane seguenti si manteneva intorno al 1+Q a !avore del gruppo sperimentale. 6l risultato pi3 importante5 tuttavia5 era che parallelamente alla maggiore concentra&ione di antiossidanti nella pelle5 diminuiva la !orma&ione di ossido di 8Lcolesterolo. 6n!atti5 durante le prime due settimane dell%esperimento5 Euando si registrava l%aumento massimo di sostan&e antiossidanti nella pelle degli animali trattati con supplementi vitaminici5 la prote&ione contro la !orma&ione dell%agente cancerogeno risultava completa. La prote&ione si manteneva poi intorno al (#Q per gli animali tenuti a dieta arricchita per un periodo da $ a 2$ settimane5 dopodich l%esperimento ebbe termine. =uesto studio dimostra che Euando l%organismo riceve supplementi orali di antiossidanti Euesti si depositano nella pelle e agiscono e!!ettivamente come deterrenti contro la !orma&ione di una sostan&a cancerogena indotta dalla luce ultravioletta. 6l !abbisogno di vitamina C ed ? tende a crescere col tempo e con le esposi&ioni ripetute alla luce solare. La prote&ione non sar' completa5 ma ci sono tutte le ragioni per credere che possano dare un aiuto signi!icativo. Capitolo ,# IL TRATTAMENTO CON ACIDO FOLICO COMBATTE I DISTURBI CIRCOLATORI 6nvecchiando5 molti risentono le conseguen&e di un%alimenta&ione indi!!erente sotto !orma di disturbi circolatori. Le arterie cominciano a ispessirsi e perdono l%elasticit' giovanile5 rallentando il !lusso del sangue attraverso il corpo. Bortunatamente5 la natura ci ha provvisti di numerosi canali collaterali in cui il sangue pu; de!luire5 ma spesso . necessario che Euesti canali si aprano o si dilatino per poter !ar !ronte al nuovo !lusso circolatorio. /sando con successo l%acido !olico nel trattamento dell%arteriosclerosi e delle ulcere agli arti in!eriori5 due !ra i pi3 comuni problemi circolatori che a!!liggono gli an&iani5 il dottor -ibor L. AopUas ha dimostrato come Euesta innocua vitamina sia un me&&o e!!icace per migliorare la situa&ione circolatoria5 Euando . somministrata a scopi terapeutici. 6l primo studio del dottor AopUas5 pubblicato sul Journal of the American 5eriatric %ociet" nel novembre del (;<<, riguardava il trattamento dell%arteriosclerosi5 o indurimento delle arterie. 2ato che l%acido !olico sembrava un e!!icace vasodilatatore nelle arterie pi3 piccole5 il dottor AopUas era incuriosito dalla possibilit' di usarlo nel trattamento dell%arteriosclerosi cronica di!!usa5 in cui le piccole arterie sono chiamate a svolgere un ruolo d%importan&a vitale. 6ntraprese cosC la sperimenta&ione con un campione di 17 pa&ienti5 che divise in tre gruppi in base a et'5 durata della malattia e gravit' del danno alle arterie. el primo gruppo5 l%acido !olico veniva somministrato per via endovenosa5 in modo da determinare il suo e!!etto immediato sulle piccole arterie. Circa $#% dopo l%inie&ione i pa&ienti5 gi' so!!erenti di abbassamento della vista in conseguen&a dell%insu!!iciente irrora&ione degli occhi5 mostravano un netto miglioramento: alla tavola optometrica5 riuscivano a leggere due righe sotto il punto in cui erano arrivati prima dell%inie&ione.

6l secondo gruppo era !ormato da sette pa&ienti che presentavano una malattia vascolare peri!erica di!!usa da almeno 1# anni. La maggior parte di loro rispose bene al trattamento con acido !olico. 2opo l%inie&ione5 tutti provavano i segni di una migliore circola&ione: una piacevole sensa&ione di calore al viso e alla testa nell%arco di (%5 alle mani entro 1#%. 6 sei pa&ienti del ter&o gruppo erano a!!etti da diabete mellito5 con retinopatia diabetica 8grave perdita della vista9 e arteriosclerosi obliterante 8ostru&ione Euasi completa delle arterie9. Per Euattro settimane presero una pasticca da ( mg di acido !olico al giorno: Euattro pa&ienti osservarono un miglioramento della vista e un aumento della temperatura negli arti colpitiD in due di Euesti si ebbe la guarigione delle ulcera&ioni precancrenose alle dita dei piedi5 una vistosa mani!esta&ione di miglioramento circolatorio. 2urante la sperimenta&ione5 il dottor AopUas non ha mai osservato aumento della pressione o del polso5 n si sono avuti e!!etti collaterali durante o dopo la ricerca. Le &#cera!ioni de##e *am-e trattate con $&cce$$o 4ia via che la circola&ione negli arti in!eriori si riduce5 il tessuto comincia a deteriorarsi e basta un piccolo trauma5 come un urto o una pressione continuata a produrre una piaga aperta che non si rimargina. <olti specialisti di geriatria sono convinti che Eueste ulcera&ioni croniche delle gambe siano tra le !orme pi3 invalidanti che a!!liggono le gambe degli an&iani. Proseguendo il suo lavoro sul trattamento con acido !olico dei problemi circolatori5 il dottor AopUas ha descritto i successi ottenuti nella cura di Eueste ulcere sul Journal of the American 5eriatrics %ociet" 8ma&&o (;<@=. 6n Euesto articolo il dottor AopUas spiegava che5 dato che tutti gli elementi nutritivi5 l%ossigeno5 le sostan&e immunitarie e le cellule di!ensive sono portate in circolo dal sangue5 i pa&ienti che hanno dei vasi ostruiti si trovano a mancare localmente proprio di Euegli elementi curativi di cui le ulcere avrebbero pi3 bisogno. 1e si !osse potuto allargare il diametro dei vasi sanguigni5 la guarigione delle ulcere si sarebbe accelerata: per Euesto l%autore decise di provate l%acido !olico. 6 pa&ienti scelti per la sperimenta&ione clinica 83 uomini e 7 donne9 avevano un%et' media di <( anni. =uattro presentavano un%arteriosclerosi di grado dal medio al grave5 con ulcere alle gambeD uno di Euesti aveva gi' subito l%amputa&ione di una gamba sopra il ginocchio5 a causa dello stato avan&ato dell%ostru&ione5 con cancrena5 ma anche in seguito5 nonostante il trattamento continuo con i consueti medicamenti vasodilatatori5 la parte residua della gamba rispondeva molto lentamente. 6n un altro era stato eseguito un intervento di chirurgia vascolare5 con innesto venoso5 date le gravi altera&ioni circolatorie nelle gambe5 ma appena due mesi dopo l%opera&ione si era !ormata una grossa ulcera su una gamba. *li altri due pa&ienti arteriosclerotici presentavano piccole ulcere su tutte le dita dei piediD le gambe erano !redde5 con rallentamento della circola&ione e un colore poco rassicurante. *li altri sei pa&ienti avevano tutti di!!icolt' circolatorie agli arti in!eriori5 con ulcere croniche di varia grande&&a. Ecce##enti ri$&#tati 6l dottor AopUas si limit; a prescrivere compresse da ( mg di acido !olico tre volte al giorno5 per un periodo di tre mesi. =uattro dei pi3 gravi5 oltre a Euesto dosaggio5 ricevevano due volte la settimana un%inie&ione di 2# mg di acido !olico. -utti i pa&ienti ad ecce&ione di due non avevano nessun trattamento locale: le ulcere erano semplicemente !asciate con gar&a sterile 8le due ecce&ioni presentavano edema e in!e&ione5 per cui vennero prescritti antibiotici e diuretici9. CinEue pa&ienti del gruppo continuarono a prendere la dose di mantenimento di digitale5 gi' prescritta. ) parte Euesto5 durante il periodo di tre mesi non !urono usati altri !armaci. ei pa&ienti con le ulcere pi3 piccole 81F3 cm di diametro9 si ebbe in seiFotto settimane una

rimargina&ione completa. Per le piaghe pi3 grandi la guarigione prese 12 settimane. 2opo soli due mesi di trattamento con acido !olico5 si osserv; una soddis!acente rimargina&ione dell%ulcera anche nel moncone dell%amputato5 che presentava un netto miglioramento 8temperatura e colore della pelle9 anche nella gamba integra. Per Euanto riguarda il pa&iente sottoposto a chirurgia vascolare5 l%ulcera comparsa in prossimit' dell%innesto era completamente guarita in sei settimane5 entrambi gli arti registrarono un notevole aumento della temperatura e il cammino miglior; sensibilmente. 1olo in uno dei dieci casi non si ebbe la guarigione completa dell%ulcera nel termine delle 12 settimane5 anche se la piaga si era ridotta Euasi della met': il dottor AopUas riteneva che l%insuccesso par&iale !osse imputabile ad atro!ia cronica nelle dita dei piedi e a scadenti condi&ioni igieniche. Come a*i$ce #0acido /o#ico Le radiogra!ie che accompagnavano l%articolo mostravano come opera l%acido !olico: sembra che crei percorsi ausiliari per la circola&ione del sangue5 Euando le arterie maggiori sono ostruite. L%autore spiegava che "nei pa&ienti an&iani5 con di!!icolt' vascolari generali&&ate5 la scarsa irrora&ione sanguigna non !ornisce una pressione idrodinamica su!!iciente a dilatare le piccole arterie e sviluppare i rami collaterali". : Eui che interviene l%e!!icace a&ione vasodilatatoria dell%acido !olico sui vasi sanguigni pi3 piccoli. Bra le terapie tradi&ionali delle ulcere croniche degli arti in!eriori e delle vene varicose ci sono interventi chirurgici5 aspirina5 antibiotici5 cortisone e analgesici5 di cui si conoscono gli e!!etti collaterali poten&ialmente pericolosi. essun e!!etto collaterale indesiderato si . avuto nel trattamento con acido !olico. on meno importante di una circola&ione scorrevole del sangue . il !atto che Euesto trasporti elementi utili: "la situa&ione alimentare . importante per l%e!!icacia del processo di rimargina&ione"5 scrive il dottor AopUas. "Per esempio5 la caren&a di proteine nella cattiva nutri&ione5 il deperimento cronico o l%avitaminosi C hanno un e!!etto pro!ondo sulla guarigione delle !erite. La !orma&ione di collageno diminuisce5 l%integrit' delle pareti dei capillari si altera e il processo di rimargina&ione . ostacolato dalla rottura dei capillari e da emorragie". =uindi5 una buona alimenta&ione conta molto ai !ini della guarigione. Capitolo ,1

LA VITAMINA E PER LE VENE VARICOSE 6 medici 8maschi9 sembrano lieti di proclamare che le donne godono di una vita media sensibilmente pi3 lunga degli uomini. =uello che in genere dimenticano di aggiungere . che le donne di et' matura hanno maggiori probabilit' di sviluppare situa&ioni croniche tali da rendere tutt%altro che godibili Euegli anni di vita in pi3 che le aspettano. La maggior parte di Eueste patologie croniche riguardano la parte in!eriore del corpo5 in particolare le gambe5 e sono per lo pi3 conseguen&a diretta della cattiva circola&ione del sangue. La cosa sembra dipendere dal !atto che durante il parto l%ecce&ionale pressione esercitata dalla testa del bambino sulla regione pelvica distorce le vene incaricate di drenare il sangue degli arti in!eriori. e deriva che il sangue tende a ristagnare nelle gambe5 mettendo !uori uso le valvole venose5 che dovrebbero combattere la !or&a di gravit'5 impedendo al sangue di ristagnare o addirittura ri!luire in basso invece di essere ripompato verso il cuore. /na volta rese ine!!icaci Eueste

valvole5 . pi3 di!!icile al sangue risalire le gambe: in conseguen&a5 le vene si dilatano per la maggiore pressione5 rendendo ancora pi3 di!!icile uno scorrevole de!lusso. 2opo il parto5 la donna in genere rimane a letto vari giorni e anche in seguito continua per un certo tempo a riposare ed evitare s!or&i !isici molto pi3 del normale. Ci; aggrava molto il problema5 perch anche in condi&ioni normali le vene hanno bisogno delle contra&ioni muscolari per sospingere il sangue su per le gambe. =uanto pi3 lungo . il periodo di immobili&&a&ione5 tanto maggiore . la tenden&a delle vene degli arti in!eriori a dilatarsi e perdere e!!icien&a. 1pesso5 inoltre5 prima e dopo il parto c%. una !ase di costipa&ione ostinata5 per e!!etto della pressione sulla parte in!eriore dell%intestinoD via via che i materiali di scarto si accumulano nel colon5 cresce ancor pi3 la pressione sulla vena porta5 rallentando ulteriormente il de!lusso del sangue venoso dalle estremit' in!eriori. 6l risultato di tutto ci; 8o almeno il risultato pi3 vistoso9 . la !orma&ione di vene varicose. <a gli antiestetici cordoni a&&urrini che segnano il polpaccio e la caviglia non sono altro che un sintomo super!iciale di un malessere pi3 pro!ondo. =uesto perch le vene che corrono lungo la super!icie della pelle normalmente trasportano solo una piccola parte del sangue venoso: sono le vene racchiuse all%interno dei muscoli della gamba Euelle incaricate di !ar de!luire dalle estremit' l%+#QF,#Q del sangue e sono proprio Eueste vene pro!onde le prime a risentire della pressione esercitata sulle grandi vene pelviche in cui sboccano. =uello che si rende visibile nelle varici esterne altro non . che il tentativo di aggirare almeno in parte le varici delle vene pro!onde. Purtroppo5 anche le vene super!iciali5 costrette a sopportare Euesto carico supplementare5 molto spesso sono messe a loro volta !uori uso. 6n pi3 c%. da dire che le vene varicose in molti casi sono solo l%ini&io della lunga prova. Le pareti delle vene si possono in!iammare 8!lebite95 oppure pu; succedere che la vena sia otturata completamente da un ammasso rosso scuro e compatto di !ibrina e cellule sanguigne 8trombo!lebite9: il pericolo in Euesto caso . che il grumo si distacchi e5 una volta libero5 venga trasportato !ino ai polmoni o al cuore5 dove pu; ostruire un vaso sanguigno vitale5 scatenando una crisi cardiaca. =ueste complica&ioni delle vene varicose si osservano pi3 spesso negli an&iani e in molti casi5 secondo il dottor Philip P. >aJov5 del dipartimento di chirurgia dell%/niversit' statale di eM NorJ5 a 1Rracuse5 la diagnosi . di!!icile perch le varici non sono visibili o appre&&abili al tatto (5eriatrics, agosto 1,7#9. Le varici croniche sono accompagnate spesso da ec&emi !astidiosi e antiestetici e da ulcera&ioni5 che possono allargarsi spaventosamente5 !ino a interessare l%intera struttura della gamba5 !ino all%osso. /n%altra situa&ione patologica che pu; essere prodotta dalla pressione del parto sono le emorroidi. Come le vene varicose5 anche le emorroidi sono aggravate ulteriormente dalla pressione di un colon sovraccarico e dagli s!or&i necessari per svuotarlo. Come a*i$ce #a "itamina E C%. Eualcos%altro da !are per le vene varicose5 a parte andare dal chirurgo perch le asporti5 tagli o congeli. =uesto Eualcosa . prendere vitamina ?. 1econdo numerosi rapporti medici . molto spesso e!!icace per alleviare o curare Eueste conseguen&e di un di!etto circolatorio. on che la vitamina ? sia l%unica o la migliore misura preventiva5 n che sia sempre il trattamento d%ele&ione: !are attivit' !isica abbondante5 ridurre al minimo la permanen&a in posi&ione seduta5 seguire una dieta ricca di scorie che previene la costipa&ione sono probabilmente pi3 importanti come !attori preventivi primari. -uttavia5 la vitamina ? pu; essere un aiuto signi!icativo5 sia nella preven&ione che nella cura. 6 pionieri della terapia con vitamina ? sono ?van e Kil!rid 1hute5 della !amosissima 1hute Boundation di London5 nell%@ntario 8Canada9. 6 !ratelli 1hute sono noti soprattutto per la loro opera nel trattamento delle malattie cardiovascolari5 ma l%a&ione bene!ica della vitamina ? sulle vene5 ai !ini pratici5 . identica a Euella che esercita sulle arterie. Come abbiamo visto5 un grumo di sangue che si distacca da una vena della gamba . altrettanto pericoloso di uno che parta da un%arteria e pu; !acilmente provocare un attacco di cuore. =uindi l%uso della vitamina ? nelle !lebiti . strettamente collegato al suo uso nella

preven&ione dei disturbi cardiaci. Precisamente5 il dottor ?van 1hute il 6 giugno 1,(+ comunic; al 66 Congresso mondiale di ostetricia e ginecologia5 a <ontreal5 che in un gruppo di 166 pa&ienti5 tutti a!!etti da !lebite cronica5 trattati con vitamina ?5 32 avevano !atto registrare un miglioramento eccellente5 o completo5 7, buono5 2# discreto5 3( lieve. ella maggior parte dei casi la !lebite risaliva a un periodo compreso !ra uno e cinEue anni addietro5 in alcuni a oltre sei anni. /n uomo di $7 anni aveva so!!erto di !lebite5 con il gon!iore e i dolori consueti5 per sei anni. *li !urono prescritti 3## mg di vitamina ? al giorno5 aumentati poi a $## mg. 6l disturbo alla gamba era scomparso Euattro giorni dopo l%aumento del dosaggio. )ll%ultimo controllo5 era in grado di !are a piedi Euasi un chilometro al giorno e la gamba non presentava gon!ioriD i piedi si gon!iavano lievemente e dolevano un po% in rare occasioni. 6l dottor 1hute proseguC la sua rela&ione5 spiegando ai colleghi le ragioni per cui la vitamina ? pu; avere un e!!etto cosC positivo in tutti Euesti casi: essa Hproduce una circola&ione collaterale intorno alle vene pro!onde ostruite5 chiamando in causa la rete venosa inutili&&ata che . in attesa di situa&ioni d%emergen&a. oi disponiamo in!atti di Eueste riserve venose5 esattamente come abbiamo riserve cerebrali5 polmonari ed epatiche. L% aFtoco!erolo 8la componente pi3 attiva della vitamina ?9 le mobilita. <a !a di pi3: ha la propriet' unica di permettere ai tessuti di utili&&are meglio l%ossigeno per cui i tessuti devitali&&ati e congestionati della gamba nella !lebite cronica5 Euando ricevono un supplemento di aFtoco!erolo come se ricevessero pi3 ossigenoI. L%aFtoco!erolo5 scrive in un altro articolo il dottor 1hute5 ha anche una chiara e!!icacia !ibrinolitica: Euesta capacit' di sciogliere la !ibrina elimina i coaguli interni di sangue5 sen&a inter!erire se non lievemente con la coagula&ione del sangue in caso di !erite. )ltri risultati ottenuti con l%uso della vitamina ? nei casi di cattiva circola&ione negli arti in!eriori sono riportati dal dottor Kil!rid 1hute nel suo libro 2itamin F for Ailing and Aealth" Aearts 8PRramid Pouse5 eM NorJ5 1,6,95 in cui scrive: "abbiamo trattato pa&ienti a!!etti da vene varicose5 operati e non operati con risultati grati!icanti. -uttavia5 le ragioni del trattamento non erano restringere le varici5 ma ridurre i sintomi. Le vene dilatate causano una stasi venosa cronica5 con edema5 dolen&ia e !itte dolorose e5 se la !orma . abbastan&a grave e prolungata5 ulcera&ioni indolenti5 ipertro!ia del tessuto connettivo e5 talvolta5 emorragie o ecchimosi5 con ematomi sottocutanei".

So##ie"o do+o 5H anni ?cco uno dei casi presentati dal dottor 1hute. /na donna di 6( anni era a!!etta da vene varicose ad entrambi gli arti !ino dalla prima gravidan&a. 2a Euattro anni c%era un sensibile scolorimento delle caviglie e della parte in!eriore delle gambe5 aggravato dallo sviluppo di ec&ema varicoso e da un episodio d%in!e&ione 8scatenatosi perch la donna si era grattata9. La pa&iente5 che viveva in una !attoria delle pianure occidentali del Canada5 aveva 16 !igliD Euando il dottor 1hute la visit;5 le gambe le davano un tormento continuo5 con !orti crampi notturni. Col trattamento di aFtoco!erolo5 scrive il dottor 1hute5 "Eueste vene varicose vecchie di Euasi (# anni5 aggravate da numerose gravidan&e5 non solo smisero di causare sintomi di stasi venosa5 ma diminuirono notevolmente di grande&&a. @ggi la pa&iente porta normali cal&e di nRlon e ha un bel paio di gambe5 proprio come le sue otto !iglie". 6 !ratelli 1hute sono i pionieri e i capo!ila nella ricerca e terapia basata sull%uso della vitamina ? nei disturbi circolatori5 ma non sono i soli a ri!erire successi ottenuti nel trattamento della cattiva circola&ione negli arti in!eriori con aFtoco!erolo: per esempio5 la rivista Ari4ona #edicine ((<8(77, (;<;= ha pubblicato un articolo del dottor >. ? 7ocJ5 da cui risulta che le trombo!lebiti postoperatorie e da parto rispondono bene alla somministra&ione di 1.1## /6 di aFtoco!erolo al giorno. 2i solito5 secondo l%esperien&a dell%autore5 il pa&iente nota miglioramenti soggettivi nell%arco di (6-6& ore5 mentre i risultati clinici si mani!estano in 6&-&@ ore.

)nche le ulcere varicose si curano con 6%aFtoco!erolo5 secondo il dottor 7ocJ. La sostan&a pu; essere usata prima degli interventi chirurgici per prevenire la !orma&ione di coaguli pericolosi: appare pi3 innocua in con!ronto a dicumarolo ed eparina5 di cui . altrettanto e!!icace5 e non . mai accompagnata da complican&e emorragiche. 6l dottor 7ocJ non ha osservato e!!etti collaterali derivanti dall%uso di aF toco!erolo. 6l dottor Kil!rid 1hute descrive molti casi di ulcere varicose trattate e!!icacemente con vitamina ?. /no di Euesti5 descritto nel suo libro5 riguarda una donna che presentava alla gamba destra un%ulcera che copriva Euasi interamente il ter&o in!eriore dell%arto5 mentre l%ulcera della gamba sinistra era altrettanto larga5 ma ancora pi3 estesa5 interessando addirittura la parte superiore del piede. 2opo un trattamento con vitamina ? per via orale e con applica&ioni locali5 le ulcere si rimarginarono5 per la prima volta in (: anni. 6l dottor P. -. *. Killiams e i suoi collaboratori dell%/niversitR o! )lberta Pospital di ?dmonton5 in Canada5 hanno condotto una sperimenta&ione clinica su un gruppo di 9; pa&ienti. 2i Euesti5 :7 so!!rivano di circola&ione di!ettosa agli arti in!eriori e avvertivano violenti dolori appena muovevano pochi passi. *li altri 6; avevano anch%essi dolori nel camminare5 ma non per e!!etto di cattiva circola&ione nei piccoli vasi sanguigni delle gambe. -utti i pa&ienti con problemi di circola&ione distale vennero trattati con vitamina ?5 mentre nel gruppo sen&a disturbi circolatori la sostan&a era somministrata solo a met' dei soggetti. 6l dosaggio era di (.<77 mg di aFtoco!erolo al giorno5 divisi in varie dosi5 per un periodo prolungato. 2ei :7 pa&ienti con di!etti circolatori5 trattati con vitamina ?5 (; risultarono capaci di coprire a piedi maggiori distan&e5 con un aumento medio intorno al 697M, mentre sui 6; che non avevano problemi di circola&ione due soli presentarono un miglioramento del cammino5 secondo l%articolo pubblicato su %urger", 5"necolog" and JBstetrics ((::, <<6-<<, (;>(=. 7ench nella sperimenta&ione non si siano usati placebi5 la vistosa di!!eren&a negli e!!etti terapeutici sui due gruppi di pa&ienti dimostra che il bene!icio ottenuto con la vitamina ? non . e!!etto di suggestione5 ma deriva speci!icamente dalla sua propriet' di aprire nuovi canali alla circola&ione sanguigna nei vasi della parte in!eriore delle gambe. essuna delle !orme patologiche di cui abbiamo parlato !inora . appannaggio esclusivo delle donne5 anche se Eueste vi sono pi3 esposte degli uomini. ?sistono per; alcune condi&ioni cliniche esclusivamente !emminili in cui5 secondo la letteratura medica5 la vitamina ? ottiene buoni risultati5 precisamente l%aborto5 il parto anticipato e la menopausa. 6n un articolo comparso su /rological and 3utaneous *evie+s 8aprile (;&:=, il dottor ?van 1hute descriveva l%uso della vitamina ? su 122 donne con minaccia di aborto e su +7 che presentavano sintomi di parto prematuro 8in entrambi i casi5 i sintomi erano !orti dolori e perdita di sangue5 spesso ma non sempre indi&i di grave pericolo per il !eto9. 6l dottor 1hute ri!eriva che il 6#Q delle minacce d%aborto e l%+6Q dei parti prematuri erano stati trattati con successo mediante vitamina ?5 aggiungendo che "spesso sono necessarie dosi massicce e la terapia va mantenuta !ino al termine della gravidan&a". ) Euesto punto dobbiamo !ormulare due avverten&e. )n&itutto la vitamina ?5 esercitando spesso un e!!etto notevole sulla circola&ione sanguigna5 pu; produrre sintomi preoccupanti nei pa&ienti ipertesi. =uesti devono cominciare il trattamento con dosi relativamente piccole 8non oltre le ,# /695 per arrivare gradualmente a dosi pi3 !orti. 4a sottolineato inoltre che molte delle situa&ioni cliniche di cui abbiamo parlato5 per Euanto comuni5 sono poten&ialmente molto pericolose. @stru&ioni dei vasi sanguigni e ulcere varicose esigono sempre un accurato controllo medico e anche l%opportunit' di prendere vitamina ? in combina&ione con altre terapie dev%essere discussa col curante. La cosa migliore5 comunEue5 . evitare an&itutto che i vasi sanguigni si ostruiscano5 con tutte le complica&ioni che ci; comporta5 e dai risultati che abbiamo passato in rassegna sembra che la vitamina ? possa avere una parte importante in Euesto senso. 6nsieme con una buona dieta totale5 con ampie Euantit' di scorie e cellulosa5 e coadiuvata da Euanta pi3 attivit' !isica sia compatibile con le condi&ioni

di vita di ciascuno5 la vitamina ? dovrebbe essere almeno uno dei migliori amici della donna. Capitolo ,2 LA VITAMINA E PER I DOLORI DELLE GAMBE E DEI PIEDI Bortunato colui che entra nei suoi ultimi anni camminando su piedi non doloranti5 a giudicare dai dati raccolti dal dottor >obert 7. >aJoM5 direttore del servi&io di podiatria del ConeR 6sland Pospital e dal dottor 1andor ). Briedman5 direttore del Chronic 2isease /nit. La !reEuen&a dei disturbi a carico dei piedi negli an&iani . emersa chiaramente Euando >aJoM e Briedman hanno esaminato 2#1 pa&ienti ricoverati appunto nel reparto malattie croniche di Euell%ospedale in un periodo di tre anni (5eriatrics, maggio 1,6,9. 1i noti che il ricovero non era dovuto alla patologia dei piedi: si trattava di an&iani che richiedevano assisten&a in!ermieristica continuata. Per;5 non appena si toglievano le scarpe5 appariva che , su 1, di Euesti pa&ienti presentavano uno o pi3 dei seguenti disturbi: unghie ispessite5 distro!iche o incarnite5 ipercheratosi5 con eccessive callosit'5 aridit' della pelle. -utte Eueste !orme sono poten&ialmente pericolose5 specie Euando sono associate a un%altra condi&ione patologica5 presente in 161 dei 2#1 pa&ienti esaminati: assen&a di pulsa&ioni alle estremit' in!eriori5 Euella che in termini si chiama insu!!icien&a arteriosa5 indi&io di cattiva circola&ione. 6 piedi in Euesto stato sono vulnerabili a una gran Euantit' di problemi: non hanno nessuna di!esa e basta EualunEue lesione della pelle a provocare in!e&ione o cancrena5 perch non . possibile soddis!are l%accresciuto !abbisogno di irrora&ione sanguigna. /na cattiva circola&ione . un problema da cui stare in guardia a EualunEue et': se si so!!re di crampi ai piedi o alle gambe durante la notte5 o anche semplicemente si tende ad avere i piedi !reddi5 che si indolen&iscono camminando5 sono tutti segnali premonitori. on . solo Euestione di un !astidio e !are il martire5 sopportando stoicamente Euesti disagi5 non . nobilt' d%animo: . una sciocche&&a5 perch Euesti !astidi sono sintomi di cattiva circola&ione e la cattiva circola&ione pu; scatenare molti altri disturbi5 alcuni dei Euali molto gravi. Bra i disturbi che accompagnano una cattiva circola&ione5 come risulta dallo studio di >aJoM e Briedman5 sono le unghie ispessite5 cultura molto !avorevole alle in!e&ioni5 le lesioni ipercheratosiche 8calli dolorosi95 le &one ulcerate e necrotiche5 che aprono la strada alla cancrena e all%amputa&ione. La "itamina E , #a mi*#iore ri$+o$ta L%e!!icacia della vitamina ? nei disturbi relativi alla circola&ione peri!erica . stata ripetutamente dimostrata allo 1hute 6nstitute canadese. el suo libro 2itamin F for Ailing and Aealth" Aearts 8PRramid Pouse5 eM NorJ5 1,6,95 il dottor Kil!rid 1hute descrive il caso di una donna di 61 anni ricoverata all%istituto per una cancrena al tallone del piede destro5 ini&iata come una piccola ulcera&ione una decina di mesi prima. La donna da ormai 33 anni so!!riva di diabete chiaramente diagnosticato. 6l dottor 1hute considera Euesto caso di particolare interesse5 perch in vari testi e riviste di medicina si legge che una cancrena diabetica a carico del tallone non permette trattamenti conservativi5 ma richiede l%amputa&ione sopra il ginocchio: "ricordo che avvertimmo la !iglia che ritenevamo la !orma ormai troppo avan&ata5 ma avremmo cercato di !are Eualcosa". 6n capo a Euattro mesi e me&&o di trattamento con una dose giornaliera di 1.2## unit' di atoco!erolo5 non solo il !abbisogno di insulina era sceso da 3( a 1# unit' al giorno5 ma la cancrena del tallone presentava chiari segni di miglioramento.

)bbiamo Eui5 come sottolinea il dottor 1hute5 un esempio delle pre&iose5 uniche5 possibilit' o!!erte dal trattamento con atoco!erolo per rimarginare le !erite. 6l tessuto epiteliale si ricostituC sen&a contratture5 cosicch la !erita rimarginata non presentava super!ici contratte o molli e la pa&iente era in grado di camminare sen&a dolore: bastava un cuscinetto di gomma nella scarpa e le gambe erano ancora tutt%e due integre. C#a&dica!ione intermittente )nche se il pa&iente spesso non se ne rende conto5 le condi&ioni che in!luiscono sulla salute dei piedi non necessariamente hanno origine proprio lC. =ualunEue disturbo che tenda a ostruire il !lusso del sangue alle estremit' pu; causare assen&a di pulsa&ioni nelle arterie dei piedi. /na delle mani!esta&ioni cliniche pi3 comuni5 originate da un%insu!!iciente irrora&ione dei vasi sanguigni peri!erici5 prende il nome di claudica&ione intermittente: il cammino diventa di!!icoltoso a causa di dolori. La claudica&ione intermittente . un disturbo che pu; sopravvenire in maniera insidiosa. 2apprima magari si avverte un lieve dolore mentre si cammina: nemmeno un vero e proprio dolore5 magari un lieve !astidio che si nota appena5 talvolta al piede o alla coscia5 ma la sede pi3 comune . il polpaccio. Poi pian piano il pa&iente comincia a trovare delle scuse per evitare di camminare. -alora si prova un acuto dolore di compressione5 come un crampo ad una o entrambe le gambe5 accompagnato spesso da grave a!!aticamento. )lcuni si trovano a non poter !are pi3 di (# passi: a Euel punto il sintomo si presenta d%improvviso e non possono proseguire. 7asta !ermarsi e riposare perch il sintomo scompaia. ei !orti !umatori la claudica&ione intermittente . spesso il sintomo ini&iale che preannuncia il morbo di 7urger5 o tromboangite obliterante. el morbo di 7urger i dolori delle gambe ben presto non si limitano pi3 ai momenti di attivit'5 ma si presentano anche a riposo: il pa&iente . svegliato la notte da !orti crampi anche ad entrambi i polpacci e ai piedi5 crampi che passano solo se si al&a e !a Eualche passo5 o almeno lascia pen&olare i piedi dal bordo del letto. <olti di Euesti disturbi si possono battere in breccia con la vitamina ?5 secondo il dottor 1hute: "1%aF toco!erolo F scrive in 2itamin F for Ailing and Aealth" Aearts aumenta e accelera l%apertura della circola&ione collaterale e Euesto ha grande importan&a nel trattamento della claudica&ione intermittente e della trombo!lebite cronica5 an&i di EualunEue disturbo legato alla circola&ione peri!erica5 sia venosa o arteriosa". 6 medici dell%ospedale dell%/niversit' di )lberta hanno trovato che5 in un gruppo di 1# pa&ienti con claudica&ione intermittente causata da blocco della circola&ione arteriosa a livello della coscia5 la vitamina ? ha prodotto in + casi un netto miglioramento5 contro nessun miglioramento nei 1# pa&ienti del gruppo di controllo (3anadian #edical Association Journal, + settembre 1,629. =uesta !orma ini&ia spesso con una !lebite 8in!iamma&ione di una vena e !orma&ione di un trombo5 o coagulo sanguigno9. 2ove c%. !lebite c%. spesso ulcera&ione e talvolta cancrena delle dita o dell%intero piede. H2urante gli ultimi vent%anni5 abbiamo visto molti casi del genere e pi3 d%una volta abbiamo !atto Eualcosa che la maggior parte delle pubblica&ioni scienti!iche dichiarano impossibileI5 a!!erma il dottor 1hute. H)bbiamo riportato in vita i tessuti morenti in prossimit' di ampie cancrene dei talloni5 in pa&ienti con gravi malattie aterosclerotiche ischemiche a carico delle arterie peri!eriche. Ci; ha permesso il graduale distacco dei tessuti morti e la ricostru&ione5 sen&a contra&ione5 dei tessuti sottostantiI. HLa maggior parte dei pa&ienti ottiene risultati soddis!acenti5 F prosegue il dottor 1hute F alcuni no. -uttavia5 anche nei casi estremi i risultati possono essere eccellenti e sono pochissimi !ra i nostri pa&ienti Euelli per cui si . arrivati all%amputa&ioneI.

La Euestione del dosaggio della vitamina ?5 secondo il dottor elson *eorge di London 8@ntario95 . un aspetto su cui i !ratelli 1hute hanno insistito a lungo5 ma che viene spesso trascurato. 6l dottor *eorge5 che so!!re di diabete e ha subito l%amputa&ione della gamba destra in cancrena5 prima di arrivare all%intervento aveva preso per diverse settimane 7( mg di aFtoco!erolo al giorno. =uando5 vari mesi dopo5 anche la gamba sinistra cominci; a presentare ulcere purulente alle dita del piede e al tallone5 chiam; il dottor Kil!rid 1hute5 che prescrisse una dose giornaliera di $## /6 di aF toco!erolo: Hin circa una settimana il dolore era passato e riuscivo a dormire sen&a sedativi5 come non !acevo da molti mesiI dichiar; il dottor *eorge. 6l processo di guarigione era graduale5 ma e!!ettivo e in pochi mesi il piede era completamente risarcito. H on c%. stata ricomparsa dei dolori. Considerando le altera&ioni patologiche intervenute nell%arto amputato5 F a!!erma il dottor *eorge F il miglioramento sembra molto notevoleI. I +iedi .anno -i$o*no di e$erci!io 7uona circola&ione .5 a Euanto pare5 la parola chiave se si vuol restare a lungo attivi: l%eserci&io !isico . una delle misure pi3 semplici ed e!!icaci per migliorare la circola&ione negli arti in!eriori5 ma !orse anche la meno praticata nella nostra societ' motori&&ata. Certo5 se le gambe !anno male5 se i piedi sono !reddi e sen&a pulsa&ioni e pieni di calli5 camminare diventa una tortura e tutte le buone inten&ioni di H!are una bella passeggiataI cadono rapidamente. La vitamina ? pu; servire a rimetterci5 letteralmente5 in circola&ione. Pa un e!!etto pro!ondo ai !ini di mantenere il tono e la salute del sistema cardiovascolare. on tutti5 naturalmente5 hanno disturbi dei piedi di origine diabetica5 n tutti so!!rono di claudica&ione intermittente o del morbo di 7urger. =uello che . certo . che se uno . abbastan&a vecchio da trastullare i nipotini sulle ginocchia Euasi certamente i piedi gli danno Eualche noia e5 se uno . abbastan&a giovane e in buona salute da non avere Euesti problemi5 la cosa migliore che pu; !are . cercare di mantenersi i piedi in buone condi&ioni. ell%uno e nell%altro caso5 la vitamina ? e una ragionevole attivit' !isica per migliorare la circola&ione 8pi35 naturalmente5 delle scarpe comode che lascino muovere le dita e respirare il piede9 non !aranno altro che bene. Capitolo ,3 STORIA DI UN C(IRURGO' LA VITAMINA E NEL TRATTAMENTO DELLA CLAUDICA1IONE INTERMITTENTE di Qnut Aaeger Cl dottor Qnut Aaeger primario chirurgo del reparto di chirurgia vascolare dell'Jspedale generale di #almV dal (;>:. 61 mio interesse per la vitamina ? nelle 6 malattie delle arterie peri!eriche . stato suscitato da un illustre membro della !acolt' di medicina dell%/niversit' di <alm^5 che so!!riva di diabete e presentava un%accentuata claudica&ione dovuta ad occlusione arteriosa di entrambi gli arti in!eriori. Come ginecologo5 aveva una lunga !amiliarit' con la vitamina ?5 il cui uso per; aveva lasciato cadere nella pratica clinica. -uttavia5 mi disse che dopo avere egli stesso preso per alcuni anni vitamina ? come unica terapia5 la sua andatura era molto migliorata.

La letteratura medica all%epoca non era particolarmente incoraggiante. 2ietro alle pressanti richieste del mio an&iano amico5 cominciammo comunEue una sperimenta&ione clinica aperta su scala limitatissima presso il reparto di malattie vascolari5 come studio pilota. =uando cinEue su sei an&iani signori !ortemente claudicanti ri!erirono un netto miglioramento soggettivo5 decidemmo di portare avanti la sperimenta&ione. )vevamo bisogno di un%attendibile serie di controllo e anche di un periodo di osserva&ione su!!icientemente prolungato. 2ato che i sintomi di occlusione arteriosa alle gambe spesso vanno e vengono e inoltre dipendono chiaramente dalle stagioni5 . imperativo che il periodo di osserva&ione sia almeno di due anni5 pre!eribilmente pi3 lungo. el nostro primo studio clinico5 con!rontammo l%e!!etto dell%aFtoco!erolo con Euello di vasodilatatori5 anticoagulanti e complessi vitaminici sen&a vitamina ?. 6 vasodilatatori sono medicine che tendono ad allargare i vasi sanguigni5 permettendo un maggiore !lusso di sangueD gli anticoagulanti combattono la tenden&a a !ormare coaguli anormali e si somministrano spesso ai pa&ienti che so!!rono di ostru&ioni circolatorie5 e rischiano trombosi. )bbiamo inoltre suddiviso i pa&ienti di ciascun gruppo in due sottogruppi5 ad uno solo dei Euali era prescritto un regolare eserci&io !isico. )bbiamo trovato che nel gruppo trattato con vitamina ? le distan&e coperte a piedi prima di doversi !ermare per il dolore aumentavano molto pi3 che negli altri: in tutto5 il 3+Q dei soggetti curati con aF toco!erolo arrivarono a raddoppiare i percorsi5 contro solo il 35(Q degli altriD un altro 3657Q dei pa&ienti trattati con vitamina ? !ece registrare aumenti compresi !ra il (#Q e il 1##Q5 contro il 165(Q degli altri. 4a aggiunto che i miglioramenti maggiori si sono avuti in Euei pa&ienti che oltre a prendere vitamina ? si erano tenuti in eserci&io passeggiando regolarmente. on risultavano invece di!!eren&e signi!icative !ra i pa&ienti trattati con anticoagulanti5 vasodilatatori o complessi vitaminici sen&a vitamina ?D in Euesto gruppo anche il !atto di mantenersi in eserci&io non comportava di!!eren&e signi!icative. I +a!ienti $i $entirono mo#to me*#io )bbiamo chiesto Euindi ai pa&ienti di dare un giudi&io soggettivo sui loro miglioramenti: a che distan&a arrivavano a piedi5 Euanto li in!astidivano le gambe5 oppure i piedi !reddi e insensibili5 sintomo di insu!!iciente circola&ione peri!erica. )ncora una volta5 il gruppo trattato con vitamina ? ha dato risultati molto migliori 8specie il sottogruppo cui era stato prescritto un regolare eserci&io !isico9D tra gli altri gruppi5 indipendentemente dall%eserci&io !isico5 c%era pochissima di!!eren&a !ra i pa&ienti sottoposti ai vari trattamenti. 2urante gli anni in cui abbiamo condotto Euesta sperimenta&ione clinica5 abbiamo dovuto eseguire 12 amputa&ioni5 a causa di dolori o cancrene incurabili5 naturalmente solo come estrema risorsa5 dopo il !allimento di cure mediche e interventi chirurgici pi3 conservativi. el gruppo trattato con vitamina ?5 abbiamo avuto una sola amputa&ione su ,( pa&ienti sopravvissuti5 mentre dei 1#$ che non prendevano vitamina ? ben 11 hanno dovuto essere amputati 8la di!!eren&a . molto signi!icativa9. el corso dello studio5 abbiamo imparato anche che l%e!!etto clinico della terapia con vitamina ? non si mani!esta prima di due o tre mesi. Ci . sembrato che Euesto !osse il tempo necessario a ri!ornire i muscoli del toco!erolo di cui erano privi5 ipotesi con!ermata da vari altri medici svedesi. )ttualmente5 avvertiamo il pa&iente che non deve aspettarsi alcun sollievo nei primi tre mesi di trattamento. La "itamina E nei m&$co#i

6n una successiva indagine5 in collabora&ione con il biochimico <ans Larsson5 abbiamo scoperto che il contenuto di atoco!erolo nei muscoli scheletrici . pi3 basso nei soggetti con disturbi delle arterie peri!eriche 8il con!ronto era !ra due gruppi di uomini an&iani5 uno so!!erente di Euesti disturbi5 l%altro no9. )bbiamo osservato inoltre che l%aumento di aFtoco!erolo nei muscoli a seguito del trattamento vitaminico era propor&ionale al miglioramento clinico: un altro chiaro segno che la vitamina ? !un&ionava davvero. 6n!atti5 il massimo aumento percentuale nelle distan&e coperte a piedi si aveva in Euei pa&ienti che immaga&&inavano nel tessuto muscolare le maggiori Euantit' di aFtoco!erolo e viceversa. 6n un certo senso5 Euesta si pu; considerare come una curva correlata !armacoFrisposta clinica5 se consideriamo come dose del !armaco la Euantit' che realmente raggiunge l%organoFbersaglio. ) Euesto punto avevamo prove su!!icienti dell%utilit' della vitamina ? nella claudica&ione intermittente5 oltre a Eualche supporto teorico in Euesto senso. 6noltre5 i nostri risultati con!ermavano Euelli dei ricercatori inglesi e canadesi. -uttavia5 sentivamo che mancava un importante anello: volevamo sapere se l%aumento signi!icativo delle distan&e coperte dai nostri pa&ienti trattati con vitamina ? corrispondeva anche ad un aumento della circola&ione arteriosa nei muscoli del polpaccio. ) Euel tempo il metodo pi3 attendibile per misurare il !lusso sanguigno era la pletismogra!ia mediante occlusione venosa. Con Euesta tecnica5 abbiamo seguito per un periodo dai due ai cinEue anni un gruppo di $7 pa&ienti a!!etti da claudica&ione intermittente 8et' media: 67 anni9. La patologia era piuttosto grave e in tutti i pa&ienti le radiogra!ie avevano messo in eviden&a l%occlusione totale di una grossa arteria: il !lusso arterioso era in!eriore ai 1$ mlW1## g di tessuto al minuto5 mentre la gamma normale . 22F3# mg. D-a- toco/ero#o ad a#ta +oten!a ) 33 pa&ienti veniva somministrato acetato di dFaFtoco!erolo5 mentre 1$ servivano come gruppo di controllo. 6l dosaggio Euotidiano era di tre compresse di vitamina ?5 contenenti ciascuna 1## mg di vitamina ? naturale puri!icata5 biologicamente molto pi3 attiva dellaFtoco!erolo sintetico: eEuivaleva a $##F(## mg delle vecchie prepara&ioni a base di acetato di dFaFtoco!erolo sintetico. Come previsto in base all%esperien&a precedente5 il miglioramento clinico 8distan&e coperte a piedi9 prodotto dall%aFtoco!erolo risultava molto maggiore che nel gruppo di controllo: le nostre prove prevedevano una distan&a massima di 1.### m5 ma molti pa&ienti riuscivano a camminare per distan&e molto pi3 lunghe5 sen&a doversi !ermare per il dolore. =uando abbiamo misurato il !lusso sanguigno arterioso5 la di!!eren&a !ra il gruppo sperimentale e il gruppo di controllo . risultata altamente signi!icativa. 6l valore ini&iale era 756 nel gruppo sperimentale e 757 nel gruppo di controllo. 2opo 2#F2( mesi di trattamento con vitamina ?5 il valore medio era salito a 1#525 mentre nei pa&ienti non trattati con vitamina ? si registrava una diminu&ione !ino a (57: il miglioramento medio nel gruppo sperimentale era del 3$Q contro un peggioramento medio di Euasi il 26Q nel gruppo di controllo. Complessivamente5 2, dei 33 pa&ienti trattati con vitamina ? !ecero registrate un aumento nel !lusso sanguigno5 contro appena 3 sui 1$ del gruppo di controllo. II mi*#ioramento , *rad&a#e /n altro dato che abbiamo potuto raccogliere . che il miglioramento circolatorio non avviene contemporaneamente a Euello della !un&ionalit' motoria. L%e!!etto sul !lusso arterioso compariva in!atti con un ritardo di 12F1+ mesi dall%ini&io del trattamento. Ci; pu; signi!icare che la vitamina ? migliora le capacit' !un&ionali e che la maggiore attivit' muscolare a sua volta produce uno sviluppo !avorevole

nelle arterie5 che permette un pi3 abbondante !lusso sanguigno. La verit' . che non sappiamo esattamente come !un&ioni la vitamina ?. La sua a&ione . probabilmente associata al suo ben noto intervento nel ciclo metabolico. La vitamina ? . un co!attore nella sintesi dell%acido ascorbico5 . necessaria al normale svolgimento dei processi di ossida&ione nel sistema en&imatico del !egato e 8probabilmente . Euesto l%aspetto pi3 importante nella claudica&ione intermittente9 interviene nella biogenesi del coen&ima =. 6l dottor S. <arJs 81,629 ha osservato che il massimo giovamento dal toco!erolo lo ricavano i pa&ienti che presentano una claudica&ione evidente ma non grave5 Hcio. Euei pa&ienti in cui c%. un preciso dislivello tra il !abbisogno di sangue 8cio. di ossigeno9 dei muscoli e il ri!ornimento che ricevono5 dislivello per; che non . troppo ampio da colmareI. *li en&imi dipendenti dall%aFtoco!erolo hanno parte molto attiva nella sintesi di energia dei muscoli scheletrici e !ra Euesti il coen&ima = . una componente particolarmente essen&iale. egli individui normali5 robusti e in buona salute5 non si nota apparentemente nessun risparmio nel consumo di ossigeno Euando si somministra un supplemento di vitamina ?: ?. Katt e i suoi colleghi non hanno potuto mettere in luce una di!!eren&a nel consumo massimo di ossigeno !ra due gruppi di giocatori di hocJeR su ghiaccio5 uno dei Euali sottoposto a integra&ione di vitamina ? 8si presume che Euesti soggetti siano in condi&ioni !isiche ottimali9. L%osserva&ione mia e di Larsson5 secondo cui i pa&ienti aterosclerotici hanno caren&a di vitamina ? nei tessuti muscolari5 potrebbe !ornire una spiega&ione dell%e!!etto bene!ico che la vitamina ? esercita in Eueste !orme. on si dimentichi poi che la caren&a di vitamina ? negli animali pu; causare un particolare tipo di degenera&ione muscolare: l%insorgen&a di distro!ia muscolare nel bestiame carente di toco!erolo . registrata in vari Paesi e @bel 81,(39 ha descritto una degenera&ione cerea dei muscoli scheletrici dei suini5 dimostrando la capacit' della vitamina ? di prevenirla. )gli appassionati di ippica interesser' sapere che in un esperimento si . ottenuto di aumentare la percentuale di vittorie di un gruppo di cavalli5 arricchendo il !oraggio con ampie dosi di vitamina ?5 sostan&a che ha permesso di curare i disturbi muscolari di cui so!!rivano cinEue animali. 4ester e Killiams 81,639 ri!eriscono di un caso di degenera&ione muscolare associata a caren&a di vitamina ? nell%uomo: dopo un ciclo di trattamento con 1## mg di aFtoco!erolo tre volte al giorno5 si . avuta una straordinaria ripresa della !or&a muscolare. Pu; darsi che le propriet' della vitamina ? siano meglio s!ruttate se i muscoli scheletrici sono pi3 o meno inattivi5 o degenerati5 come pu; avvenire negli stati di insu!!iciente irrora&ione arteriosa. /n%altra possibile a&ione . negli e!!etti antitrombotici della vitamina ?. )damstone descrive i !enomeni di ostru&ione dei vasi sanguigni che si veri!icano in polli sottoposti a caren&a di vitamina ?. Tierler dal canto suo ha dimostrato che l%atoco!erolo ha un%attivit' antitrombotica nei tessuti sia viventi che in cultura. AaMahara5 un ricercatore di agoRa 8*iappone95 ri!erisce di 2+ casi di trombosi venosa trattati con ottimi risultati con vitamina ?. /na parola de!initiva sull%a&ione della vitamina ? non . ancora stata detta5 ma non . improbabile che gli e!!etti clinici si debbano attribuire a meccanismi multipli. Capitolo ,$ LA VITAMINA E CALMA LE GAMBE INSONNI Bino dal Z466 secolo5 Euando la sindrome !u descritta per la prima volta da -homas Killis5 la pro!essione medica . stata messa in imbara&&o dal !enomeno delle "gambe insonni": non un proprio crampo5 si tratta piuttosto di uno spasmo dei muscoli delle gambe che coglie durante il sonno e viene descritto come una sensa&ione di stiramento e torsione5 "tremenda e tormentosa". 2i solito per liberarsene bisogna !are Eualche passo5 o muovere la gamba colpita5 ma spesso basta tornare a letto e

anche solo mettersi !ermi perch lo spasmo ritorni. -rascurabile in s dal punto di vista medico5 il !enomeno causa tante nottate d%insonnia e malessere da poter s!ociare in a!!li&ioni molto pi3 gravi. ? in e!!etti i medici lo prendono sul serio5 deprecando periodicamente l%assen&a di EualunEue terapia e!!icace: il !ritish #edical Journal 826 dicembre (;>7= ha dedicato due articoli e un editoriale al problema non risolto5 mentre #edical .riBune 8agosto (;>(= l%ha de!inito un enigma medico. 2ue medici cali!orniani5 1amuel )Rres e >ichard <ihan5 ri!eriscono sul Journal Applied $utrition 8autunno (;>:= che il trattamento con vitamina ? ha messo !ine ai tormenti di centinaia di vittime di Euesta !astidiosissima sindrome. 6l problema degli spasmi muscolari non si pu; dire certo che rientri nel campo della dermatologia5 che . la speciali&&a&ione di entrambi Euesti autori. 6l loro interesse . stato risvegliato da un%osserva&ione incidentale5 nel corso di una sperimenta&ione clinica sulla possibile utilit' della vitamina ? in certe a!!e&ioni della pelle di causa non determinata. Bin dall%ini&io della sperimenta&ione5 diversi pa&ienti avevano accennato al !atto che da Euando prendevano vitamina ? erano scomparsi i crampi notturni delle gambe che li tormentavano da anni. 6l dottor )Rres e sua moglie erano anch%essi vittime da diverso tempo di Euesto disturbo5 per cui non esitarono a sperimentare Euesta terapia che port; sollievo anche a loro. ) Euesto punto i due dermatologi ini&iarono un%indagine sistematica. ell%anamnesi di ogni nuovo pa&iente5 indipendentemente dalla sintomatologia di loro competen&a5 inserivano domande su vari tipi di spasmi muscolari. 2opo Eualche anno5 pubblicarono un resoconto preliminare su 6< pa&ienti: tutti avevano tratto giovamento dalla vitamina ? e la maggior parte era arrivata a debellare completamente !enomeni come i crampi e gli spasmi notturni delle gambe5 crampi da eserci&io !isico5 la claudica&ione intermittente e i crampi notturni del retto. L%articolo comparve su 3alifornia #edicine (((, @>-;(, (;<;=. 2alla pubblica&ione di Euesto primo rapporto5 i due medici cali!orniani hanno trattato con successo oltre un centinaio di casi di spasmi muscolari. Le loro osserva&ioni sull%a&ione antispastica della vitamina ? sono state con!ermate da un ortopedico5 il dottor >. B Cathcart5 che ha ri!erito sul Journal of the American #edical Association (6(;, 6(<-6(>, (;>6= di aver curato con Euesto trattamento circa 1## casi di crampi notturni delle gambe e altri tipi di spasmi muscolari nella sua pratica clinica privata. )Rres e <ihan ammettono che il meccanismo per cui la vitamina ? controlla la sindrome delle "gambe insonni" e altri tipi di spasmi muscolari . per loro un mistero5 n hanno cercato in alcun modo di a!!rontare il problema5 essendo impegnati nella pratica della dermatologia. -uttavia5 a loro avviso la pronta risposta di vari tipi di spasmi muscolari al trattamento con dosi adeguate di vitamina ? !a sospettare che Eueste !orme siano dovute a caren&e nell%apporto5 nell%assorbimento o nell%utili&&a&ione di tale sostan&a. 6 due autori non hanno impostato nessuna ricerca clinica controllata a doppio cieco5 ma l%immediata risposta ini&iale al trattamento5 le ricadute non appena Euesto viene interrotto e la nuova remissione alla ripresa del trattamento costituiscono un implicito controllo sperimentale. G#i attacc.i ritornano non a++ena interrotto i# trattamento /no dei soggetti trattati dai due medici cali!orniani5 un%in!ermiera5 so!!riva di spasmi delle gambe Euasi ogni notte da una decina d%anni e aveva provato tutte le normali cure mediche sen&a pro!itto. on aveva veri e propri crampi5 ma la spiacevole sensa&ione dover continuare a muovere le gambe5 che di tanto in tanto avevano uno scatto. Le venne prescritta vitamina ?5 sotto !orma acetato di dFaFtoco!erolo5 in dosi di 1## /6 tre volte al giorno prima dei pasti. 6n capo a due settimane5 not; che le gambe non le davano pi3 !astidio a riposo. 6l dosaggio . stato portato in seguito a $## /6 una volta al giorno5 dosaggio che la pa&iente ha mantenuto per tre anni ottenendo la scomparsa completa dei sintomi5 eccettuato un periodo di un mese5 circa un anno !a5 in cui ha smesso di prendere la vitamina ?: il disturbo ricomparve

gradualmente5 ma . cessato di nuovo alla ripresa del trattamento. /n%altra pa&iente so!!riva di "gambe insonni" da un anno e me&&o: talvolta a letto le sue gambe continuavano a muoversi ininterrottamente per tre o Euattro ore5 ma so!!riva anche di crampi notturni che la colpivano un paio di volte la settimana5 immobili&&andola per Eualche momento in una morsa dolorosissima 8certe notti aveva sia gli spasmi prolungati che i crampi violenti9. 2a Euando cominci; a prendere 1## /6 di vitamina ? tre volte al giorno5 la situa&ione cambi; totalmente: ora poteva !inalmente godere intere nottate di sonno ristoratore. ) distan&a di 1( mesi ri!erC di aver ridotto la dose a 1## /6 due volte al giorno5 sen&a altri episodi di spasmi o crampi notturni5 salvo una volta che aveva interrotto la terapia vitaminica per un mese 8entrambi i sintomi erano poi immediatamente scomparsi alla ripresa della terapia9. /n uomo che so!!riva di Euesto disturbo da 13 anni era costretto certe notti ad al&arsi dal letto e immergersi in una vasca d%acEua calda per trovare un certo sollievo. )veva provato calcio5 tranEuillanti5 sedativi e miorilassanti per via orale ed endovenosa5 ma non era servito a nulla5 !inch non cominci; la cura con vitamina ? 81## /6 tre volte al giorno5 prima dei pasti5 portate poi a una sola capsula di $## /65 una volta al giorno9: i sintomi diminuirono gradualmente nell%arco di tre mesi e !inalmente pot godere un sonno ininterrotto per la prima volta da una decina d%anni. 6n seguito ri!erC di aver avuto un episodio isolato di irreEuiete&&a notturna delle gambe dopo una dura partita a tennis giocata nel tardo pomeriggio: gli !u consigliato allora di raddoppiare la dose. 2i contro allo stato generalmente malconcio delle vittime di Euesto disturbo5 i pa&ienti trattati da )Rres e <ihan presentavano miglioramenti vistosi con la vitamina ?5 in dosi che andavano dalle 3## !ino alle 1.6## /6 al giorno: in 7 casi si era avuta la remissione immediata e Euasi completa dei sintomi5 in altri 2 un miglioramento dell%ordine del 7(Q e del (#Q. <entre di solito i crampi notturni delle gambe e Euesta !orma particolare di spasmo che d' luogo al !enomeno delle "gambe insonni" vengono trattate come entit' cliniche separate5 spesso si trova che colpiscono le stesse persone. 2ato poi che entrambi i sintomi rispondono al trattamento con vitamina ?5 i due dermatologi hanno avan&ato l%ipotesi che siano strettamente collegati5 !acendo capo a una causa comune. <algrado la relativa !reEuen&a di Euesti disturbi5 i due autori notano che la maggior parte dei testi correnti di medicina generale e ortopedia si limitano a !uggevoli cenni. <a come !a la vitamina ? ad alleviare i crampi delle gambe0 )Rres e <ihan suggeriscono che una possibile a&ione potrebbe essere Euella di !avorire l%immaga&&inamento di glicogeno nei muscoli. 6l glicogeno . la !orma in cui si conserva il glucosio5 prodotta nel !egato. 6l livello dello &ucchero nel sangue cala a met' della notte. 6l dottor 1tephen *Rland5 un medico di -ampa 8Blorida9 che ha dedicato tutta la vita allo studio dell%ipoglicemia5 ha trovato che un buon $#Q dei suoi pa&ienti ipoglicemici so!!rivano di spasmi e contratture muscolari. 6l dottor P. S. >oberts5 dal canto suo5 ri!erisce in un articolo sul Journal of the American 5eriatrics %ociet" 8luglio 1,6(9 che i pa&ienti a!!etti da crampi e spasmi notturni delle gambe presentano livelli estremamente bassi di &ucchero nel sangue. 6l !atto che la vitamina ? migliori l%immaga&&inamento di glicogeno nei tessuti muscolari spiegherebbe come possa portare sollievo ai muscoli a!!amatiD certo ne deriverebbe l%opportunit' di prevedere !ra i molti usi di Euesta vitamina5 anche il trattamento di Euei milioni di persone che so!!rono delle mani!esta&ioni cliniche di ipoglicemia. La vitamina ? . una sostan&a liposolubile composta di molte !ra&ioni. Come rivelano )Rres e <ihan5 molti ricercatori hanno dimostrato che la !ra&ione al!a dal punto di vista !isiologico . pi3 attiva di tutte le altre. Per prolungare l%e!!icacia dei supplementi di vitamina ?5 i due medici suggeriscono di prenderla a stomaco vuoto circa me&&%ora prima dei pasti e di evitare i !armaci contenenti !erro5 estrogeni5 oli minerali o lassativi5 che tendono a limitare l%e!!icacia. 1i dovrebbero evitare anche i complessi vitaminici contenenti !erro e i cereali arricchiti di !erro5 dato che il !erro ha l%e!!etto di mettere !uori gioco la vitamina ?: in caso di necessit'5 . comunEue opportuno distan&iare il pi3 possibile 812 ore9 i

due medicamenti. 6noltre5 !anno presente che le diete troppo ricche di grassi insaturi aumentano il !abbisogno di vitamina ?5 la di!!usione delle diete di Euesto tipo5 spesso incoraggiate dai medici5 potrebbe essere uno dei !attori che portano all%insorgere di spasmi e crampi muscolari. )nche l%abuso di lassativi5 secondo i due dermatologi5 inter!erisce con l%assorbimento di vitamina ?: l%olio minerale5 uno dei lassativi pi3 nocivi5 diminuisce l%assorbimento intestinale di molti minerali e vitamine5 compresa la vitamina ?5 presenti nel cibo. L%uso di vitamina ?5 in EualunEue dosaggio5 non comporta e!!etti collaterali gravi5 a Euanto ri!eriscono )Rres e <ihan. -uttavia5 data la tenden&a della vitamina ? a !avorire l%immaga&&inamento di glicogeno nei muscoli5 suggeriscono per i diabetici 8che prendono insulina5 una sostan&a che assolve alla stessa !un&ione9 di ini&iare con dosi minori5 da aumentare eventualmente in seguito5 via via che il dosaggio dell%insulina viene gradualmente ritoccato. )nche gli ipertesi dovrebbero partire con dosi ridotte5 pur se in seguito il trattamento pu; giovare anche all%ipertensione 8a Euel punto si potr' aumentare la vitamina ?9: )Rres e <ihan con i pa&ienti diabetici5 ipertesi e cardiopatici cominciano il trattamento su una base di 1## /6 al giorno5 da aumentare lentamente. egli altri casi5 la prescri&ione . invece di una o due capsule da $## /6 al giorno. 1arebbe davvero una buona noti&ia per tutti coloro che sono tormentati la notte dagli spasmi muscolari delle gambe poter godere di nuovo un sonno ininterrotto semplicemente aumentando la dose giornaliera di vitamina ? 8magari anche con altri bene!ici collaterali per la loro salute9. Capitolo ,( LA FLEBITE La !lebite si pu; produrre in EualunEue parte del corpo5 ma di solito si mani!esta dapprima nelle gambe. =uando si sta a lungo seduti con le ginocchia piegate5 il sangue tende a ristagnare5 uno stato che pu; portare alla !orma&ione di coaguli. =uando in una vena della gamba si !orma un coagulo sanguigno5 c%. una rea&ione in!iammatoria. 1e poi il grumo di sangue si libera dalla vena e comincia a viaggiare attraverso il sistema circolatorio5 non c%. modo di sapere dove andr' a !inireD se arriva al cuore o ai polmoni5 la situa&ione pu; diventare critica5 specie se il coagulo . abbastan&a grande e ostruisce un vaso importante. Per la maggior parte delle persone5 comunEue5 !lebite o trombo!lebite signi!ica un gon!iore molle e dolorante sulla gamba. -alvolta l%in!iamma&ione recede da sola5 mentre intorno al punto dell%ostru&ione si sviluppa la circola&ione collaterale. 6n altri casi5 . necessario un trattamento medico o chirurgico. : comunEue sempre imperativo un controllo medico. La vita sedentaria non . l%unica causa della !lebite. 6n gravidan&a5 la crescita dell%utero limita il !lusso sanguigno agli arti in!eriori e pu; causare l%insorgen&a della malattia. )nche le donne che prendono regolarmente contraccettivi orali sono esposte a un rischio un po% maggiore di disturbi tromboembolici. L%embolia polmonare pu; essere una grave complica&ione postoperatoria5 Euando la prolungata permanen&a a letto rallenta la circola&ione sanguigna nelle estremit' in!eriori: . per Euesto che i medici consigliano di tenere le gambe sollevate a letto5 posi&ione che impedisce il ristagno del sangue nelle gambe. )lton @chsner5 pro!essore di chirurgia alla -ulane /niversitR 1chool o! <edicine5 in un articolo su F0ecutive Aealth 8vol. Z65 n. 35 1,7$9 de!inisce la !lebite "la malattia da poltrona": secondo la sua esperien&a5 si tratta di una malattia che minaccia particolarmente i dirigenti impegnatissimi5 che passano buona parte del loro tempo a sedere 8in auto5 in treno5 in aereo5 ai tavoli da riunione5 alla

scrivania9. 6l dottor @chsner . convinto che una valida precau&ione per mantenere in buona salute il sistema circolatorio . integrare la dieta con un abbondante supplemento di vitamina ?. >i!erisce in!atti nell%articolo appena citato di aver scoperto da oltre un Euarto di secolo che la vitamina ? in presen&a di calcio agisce come !attore antitrombosico: "rispetto agli altri anticoagulanti ha il vantaggio di non produrre tenden&a alle emorragie e di poter essere usata sen&a rischio in sede di preven&ione5 con Euei pa&ienti che sono candidati alla !lebotrombosi"5 scrive il dottor @chsner. elle situa&ioni patologiche legate alla !orma&ione di coaguli sanguigni5 . pratica comune somministrare !armaci che impediscono al sangue di coagularsi: . un intervento di pronto soccorso che talvolta pu; salvare una vita5 ma presenta delle complica&ioni. *li agenti anticoagulanti distruggono Euelle sostan&e presenti nel sangue che lo !anno coagulare: se il sangue diventa troppo liEuido e perde la capacit' di coagularsi5 c%. il pericolo di emorragie. /n coagulo sanguigno5 naturalmente5 . una cosa grave5 specialmente se circola in un vaso che conduce al cervello o al cuore5 ma non meno pericolosa . un%emorragia in uno di Euesti due organi. 6nter!erire con la capacit' di coagulare del sangue comporta il rischio di grosse complica&ioni. : Euesta una delle ragioni per cui il dottor @chsner pre!erisce trattare i suoi pa&ienti con vitamina ?5 un elemento naturale che . un costituente normale dell%organismo5 non una medicina: la vitamina ? tende a normali&&are la situa&ione del sangue5 regolando sia Euelle sostan&e che producono i coaguli5 sia Euelle che causano emorragie. A#tri medici c.e &$ano #a "itamina E La vitamina ? ha altri poteri che la rendono ancor pi3 pre&iosa per la salute. 6l dottor ?van 1hute gi' molti anni !a sottolineava5 in una rela&ione al Congresso mondiale di ostetricia e ginecologia5 che la vitamina ? Hha una straordinaria capacit' di accrescere la circola&ione collateraleI. 1i tratta di un dispositivo molto importante. =uando una parte del sistema circolatorio . colpita5 l%organismo cerca di restaurarla. Poniamo che un vaso sanguigno sia ostruito da un coagulo: naturalmente Euella parte del corpo che . servita dal vaso in Euestione . esposta a so!!rire di un%irrora&ione insu!!iciente e Euindi bisogna che un altro vaso sanguigno entri rapidamente in a&ione5 in modo che il sangue possa aggirare l%ostru&ione. La vitamina ?5 come mette in rilievo il dottor 1hute5 ha la capacit' di mettere in condi&ioni di !un&ionare Euesto vaso sanguigno sostitutivo5 cosC da sbloccare la circola&ione 8si veda pp. 3$( sgg.9. /no degli e!!etti pi3 interessanti e positivi della vitamina ?5 secondo il dottor Kil!rid 1hute5 . che i pa&ienti sottoposti a Euesto trattamento non so!!rono il distacco di emboli5 Euegli emboli che cosC spesso viaggiano !ino al cuore e ai polmoni5 rischiando di so!!ocare !un&ioni vitali. 1olo una volta il dottor 1hute ha dovuto registrare un embolo polmonare in un suo pa&iente. 1i era ai primi giorni della terapia con vitamina ?5 Euando ancora i medici seguivano la pratica di tenere i pa&ienti a letto per sei settimane dopo un episodio di trombosi delle coronarie. -rovando5 in occasione di un controllo periodico5 su un pa&iente in tale situa&ione una trombo!lebite della gamba sinistra5 il dottor 1hute aument; il dosaggio di aFtoco!erolo: il giorno immediatamente successivo5 il pa&iente aveva un embolo polmonare5 che per; in capo a due giorni si era risolto. 6nvece di ricorrere al pericoloso trattamento con anticoagulanti5 oppure5 come si usa Euando lo stato patologico . avan&ato5 a radicali interventi chirurgici5 i medici possono prescrivere vitamina ?: ci; permette di evitare il ricovero ospedaliero e5 soprattutto5 di salvare molte vite. 6l dottor @chsner5 che ha usato il trattamento con vitamina ? nella sua !amosa clinica di eM @rleans5 ri!erisce di aver trovato Euesta !orma di trattamento preventivo "molto soddis!acente" nei soggetti predisposti a trombosi venose o tendenti comunEue a !ormare coaguli sanguigni.

=ual . il dosaggio di vitamina ? necessario a prevenire Eueste malattie0 6l dottor Kil!rid 1hute suggerisce 2## /6 al giorno per soggetti adulti in buone condi&ioni di salute. =uando per; compare una trombo!lebite5 secondo la sua esperien&a clinica EualunEue dosaggio in!eriore alle 6## /6 Euotidiane . insu!!iciente: con dosaggi in!eriori ha osservato la !orma&ione di emboli5 mentre con 6## /6 di aF toco!erolo al giorno i risultati sono costantemente positivi. ?cco alcune direttive !ondamentali semplici ed e!!icaci: imparare a considerare la vita sedentaria una minaccia poten&iale5 prendere l%abitudine di una passeggiata Euotidiana per mantenere attiva la circola&ione nelle gambe e tenere una dieta ricca di vitamina ?. Capitolo ,6 VITAMINE C(E SERVONO A PURIFICARE IL SANGUE 6 ricercatori di un laboratorio tedesco hanno scoperto che due complessi vitaminici 8uno dei Euali non . neppure riconosciuto come vitamina negli 1tati /niti9 possono combattere una !orma patologica che blocca la circola&ione del liEuido nei vasi del sistema lin!atico 8o "circola&ione secondaria"9. ) prima vista Euesta ricerca sembra avere un interesse molto remoto ai !ini del nostro !abbisogno alimentare Euotidiano. La sperimenta&ione riguarda il lin!oedema indotto chirurgicamente nei ratti: mediante un intervento chirurgico si bloccano certi vasi lin!atici5 dando luogo cosC alla !orma&ione di edemi 8accumulo patologico di liEuidi nei tessuti95 data l%incapacit' dei vasi lin!atici di assolvere alla normale !un&ione di drenare il liEuido tissulare riportandolo nelle vene. el laboratorio di ricerche lin!ologiche di 1al&gitterF>ingelheim5 ?thel BoldiF7oresoJ e <. Boldi hanno trovato che le vitamine del complesso 7 8in particolare la piridossina5 o 76 e l%acido pantotenico9 e i controversi bio!lavonoidi5 o vitamina P5 hanno l%e!!etto di ridurre gli edemi e anche le turbe nervose comparse nei ratti in condi&ioni di stasi lin!atica e sottoposti a un%alimenta&ione carente. Pur molto cauti nel passaggio dai risultati di laboratorio a conclusioni circa l%alimenta&ione umana5 i ricercatori tuttavia avan&ano l%ipotesi che in certe &one tropicali dove il lin!oedema . di!!uso in !orme gravi 8ele!antiasi5 con tume!a&ioni massicce dei tessuti5 principalmente a carico delle gambe e dello scroto95 una caren&a alimentare "pu; avere un e!!etto aggravante" (American Journal of 3linical $utrition, luglio 1,739. )nche in certi tipi di insu!!icien&a mentale5 nei Euali vi sono indi&i di di!ettoso drenaggio lin!atico5 secondo i coniugi Boldi i loro risultati sperimentali "sembrano indicare !ortemente" che un%alimenta&ione sEuilibrata debba peggiorare la situa&ione (American Journal of 3linical $utrition, luglio 1,739. 6 due ricercatori non pretendono che il drenaggio lin!atico di!ettoso sia causato da caren&a alimentare 8nei ratti dell%esperimento la stasi lin!atica era provocata dall%intervento chirurgico e non dalla caren&a di vitamina 7 e bio!lavonoidi95 ma la dimostra&ione dell%importan&a che Eueste sostan&e hanno per la salute del sistema lin!atico non !a che darci un motivo in pi3 per mangiare alimenti integrali e integra&ioni vitaminiche per aumentare l%apposito di Euesti due elementi nutritivi. C.e co$0, #a /&n!ione #in/atica La maggior parte delle persone5 se mai pensano al sistema lin!atico5 considerano la !un&ione che Euesto ha nel combattere le in!e&ioni. =uando ai bambini si gon!iano le ghiandole sotto gli orecchi5 veniamo a sapere che si tratta di noduli lin!atici che rispondono all%invasione di un virus del ra!!reddore. @ppure ci capita di avvertite un gon!iore doloroso all%inguine in concomitan&a con una lontana in!e&ione del piede

e anche in Euesto caso veniamo a sapere che Euesto . un nodo lin!atico impegnato a combattere gli agenti in!ettivi. <a oltre a contribuire alla di!esa dell%organismo contro l%in!e&ione5 il sistema lin!atico . un accessorio vitale del sistema circolatorio primario o sanguigno. 2a sole5 in!atti5 vene e arterie del sistema vascolare non sono in grado di assolvere !ino in !ondo al compito di inviare plasma sanguigno a tutte le cellule dell%organismo5 recuperare il liEuido e restituirlo al cuore e ai polmoni 8dove i globuli rossi raccolgono ossigeno prima del giro seguente9: i vasi lin!atici5 che sono rami!icati nei tessuti in Euasi ogni parte del corpo5 costituiscono un %ausilio% indispensabile. Cerchiamo di !arci un%idea del modo in cui il sistema lin!atico assolve Eueste due !un&ioni diverse: combattere l%in!e&ione e assicurare un%adeguata circola&ione del plasma sanguigno. 7isogna immaginare le arterie e le vene come un sistema chiuso5 pressuri&&ato5 per la circola&ione del liEuido da e per il cuore. 6l sangue arterioso 8proveniente dal cuore9 viene spinto dalle contra&ioni cardiache attraverso le rami!ica&ioni sempre pi3 sottili delle arterie5 che in!ine s!ociano in una rete di sottili capillari. =uesti ultimi5 a loro volta5 conducono a rami venosi che5 diventando via via pi3 grandi e alimentati da molti a!!luenti5 riportano il sangue al punto di parten&a5 sempre sotto pressione per e!!etto del battito cardiaco5 anche se molto ridotta verso la !ine del viaggio di ritorno. : a livello dei capillari che entra in gioco il sistema lin!atico. *ra&ie alle sottili pareti permeabili dei capillari 8a di!!eren&a degli altri vasi sanguigni5 che in condi&ioni normali sono impermeabili95 la pressione dei sangue spinge a !or&a il liEuido5 o plasma5 nel tessuto circostante5 insieme con una Euantit' variabile di sostan&e nutritive trasportate dal plasma stesso5 comprese le grosse molecole di grassi e proteine. =uesto liEuido %s!uggito% al sistema circolatorio si mescola con il liEuido tissulare che bagna costantemente le cellule: . a Euesto punto della circola&ione e solo a Euesto punto che le cellule ricevono dal sangue tutto il loro !abbisogno di ossigeno5 elementi nutritivi5 ormoni5 en&imi5 anticorpi e ogni altro !attore biologico veicolato dal sangue. 2opo la dispersione nel tessuto5 parte del plasma ria!!luisce nei capillari all%estremit' venosa 8cio. Euella che conduce a una piccola vena9. =uesto !lusso di ritomo . attivato dalla pressione osmotica5 dovuta alla maggiore Euantit' di proteine nel liEuido capillare in con!ronto al liEuido tissulare circostante. <a le condi&ioni meccaniche sono tali da ostacolare il rientro5 perch la pressione sanguigna5 sebbene ridotta5 si esercita sempre contro le pareti interne dei capillari e Euindi contro il ri!lusso del plasma. Le grosse molecole che si sono versate !uori dei capillari5 oltre al materiale di scarto delle cellule circostanti e al liEuido in eccesso5 devono essere drenate mediante un altro meccanismo e Euesto meccanismo . assicurato proprio dal sistema lin!atico. 6 vasi lin!atici5 che raccolgono ini&ialmente il liEuido intercellulare e i suoi contenuti5 sono chiusi a un%estremit'5 mentre dall%altro lato il tubo sottilissimo conduce a un vaso lin!atico pi3 ampio. )ncora pi3 permeabili dei capillari e non soggetti a una contropressione5 Euesti vasi lin!atici dalle pareti sottilissime sembrano consentire il libero ingresso del liEuido intercellulare5 insieme con le particelle del plasma e le grandi molecole. <a che cosa ne impedisce l%uscita non meno libera0 Che cosa esattamente indiri&&a il liEuido 8che ora prende il nome di lin!a9 nel suo percorso di ritorno dai tessuti0 Perch non ristagna inde!initamente sul posto5 entrando e uscendo in continua&ione attraverso le pareti porose dei vasi lin!atici0 7ench nessuno !inora abbia dato una risposta de!initiva a Eueste domande5 secondo un articolo di PRmen 1. <aRerson su %cientific American 8luglio 1,6395 sembra che in e!!etti il liEuido entri ed esca5 ma ogni volta che il vaso lin!atico si contrae i suoi contenuti vengono spinti in tutte le dire&ioni: una di Eueste . Euella giusta5 col drenaggio del liEuido verso i capillari. )lmeno parte del contenuto5 secondo la spiega&ione del dottor <aRerson5 verrebbe in tal modo risospinta nei vasi lin!atici maggiori5 le cui pareti pi3 spesse ne impediscono la !uoriuscita. 2ato che i grandi vasi lin!atici 8come le vene9 presentano valvole che impediscono il ri!lusso5 le contra&ioni di Euesti vasi possono spingere la lin!a solo in una dire&ione5 che . poi Euella voluta. on diversamente dalle vene5 i vasi lin!atici con!luiscono

in vasi sempre pi3 grandi: i collettori pi3 grandi in!ine sboccano nelle vene immediatamente prima che Eueste riportino il loro contenuto al cuore. "1i potrebbe obiettare F scrive il dottor <aRerson F che Euesto sembri un modo abbastan&a ine!!iciente o addirittura casuale di svolgere il compito. Lo . di!atti e Euesta casualit' !isiologica . una caratteristica peculiare del sistema lin!atico nel suo insieme. on c%. un cuore a pompare la lin!a... 6l !lusso della lin!a dipende Euasi interamente da !or&e esterne al sistema lin!atico: contra&ioni ritmiche degli intestini5 mutamenti di pressione nel torace nel corso della respira&ione5 in particolare la compressione meccanica dei vasi lin!atici alla contra&ione dei muscoli entro i Euali scorrono". M&o"ere i m&$co#i +er m&o"ere #a #in/a Come si vede5 un reEuisito indispensabile alla buona salute del sistema lin!atico5 indipendentemente da ogni esigen&a alimentare5 . almeno un minimo di attivit' !isica Euotidiana. <olto pi3 della stessa circola&ione venosa 8che in parte dipende dall%attivit' muscolare per risospingere il sangue nel percorso in salita di ritorno al cuore95 Euesto secondo sistema circolatorio %presuppone%5 potremmo dire5 la propria esisten&a in un animale attivo. 6n un capitolo sul sistema lin!atico5 nel 6 vol. di #edical Ph"siolog" (3. 2. <osbR Co.5 1t. Louis5 1,6+95 Killiam >. <ilnor descrive le ampie varia&ioni della rapidit' di circola&ione lin!atica5 a seconda del livello di attivit' muscolare: introducendo particelle di carbonio nella coscia di un ratto5 Eueste impiegano appena 2#% a raggiungere il torace attraverso i vasi lin!atici5 se l%animale . tenuto in costante movimento5 mentre in condi&ioni di riposo non si hanno segni di avvenuto trasporto per via lin!atica neppure a 2$ ore di distan&a. Binora abbiamo parlato del sistema lin!atico solo per Euanto riguarda il suo contributo alla circola&ione continua di plasma sanguigno. =uesta5 in e!!etti5 sembra la sua !un&ione primaria. Con l%evolu&ione dei vertebrati superiori pi3 complessi5 a!!erma il dottor <aRerson5 era essen&iale che entrasse in a&ione un Eualche meccanismo per compensare l%incapacit' dei capillari di recuperare il liEuido perduto. 1i ritiene che i vasi lin!atici speciali&&ati a Euesto scopo siano una modi!ica&ione evolutiva delle vene. La natura ha un suo modo di utili&&are i meccanismi di cui dispone per gli scopi pi3 vari. )llorch si . sviluppato il sistema lin!atico5 i suoi vasi sono diventati il me&&o per assorbire certi grassi 8Euelli a catena lunga9 dall%intestino e convogliarli nel circolo sanguigno attraverso il dotto toracico5 la sede in cui il maggiore vaso lin!atico si versa nelle vene. )nche il colesterolo entra in circolo per Euesta via5 cosC come le vitamine liposolubili ) e A. 1i ritiene inoltre che un certo numero di sostan&e prodotte all%interno dell%organismo siano raccolte in primo luogo dai vasi lin!atici5 an&ich dai capillari: Halmeno alcuni ormoni F a!!erma il dottor <aRerson F e probabilmente certi en&imi5 come l%istaminasi 8che scompone l%istamina9 sono portati nel circolo sanguigno ad opera dei vasi lin!aticiI. Come i nod&#i #in/atici com-attono #0in/e!ione <a la pi3 a!!ascinante delle %!un&ioni supplementari% del sistema lin!atico . Euella di di!esa dell%organismo. el loro percorso di ritorno alle grandi vene5 i vasi lin!atici attraversano una serie di ghiandole5 i noduli lin!atici. @gnuno di Euesti altro non . che una sta&ione di trattamento della lin!a. "6 noduli lin!atici servono an&itutto come bacini di !iltraggio che rimuovono certi materiali dalla lin!a prima che entri nella circola&ione sanguigna"5 scrive il dottor <aRerson. "Contengono globuli bianchi capaci di ingerire e distruggere particelle estranee5 batteri e cellule morte". 6n pi35 i globuli bianchi che producono gli anticorpi 8i lin!ociti95 immaga&&inati nei noduli lin!atici5 cominciano a proli!erare e aumentare la produ&ione degli opportuni anticorpi5 se la lin!a in arrivo porta con s batteri5 virus o EualunEue sostan&a biologica estranea che scateni la risposta immunitaria. 6

lin!ociti sono prodotti nel midollo osseo e si moltiplicano per divisione cellulare nel timo5 nella mil&a e nei noduli lin!atici: tutte e tre Eueste sedi5 composte di tessuto lin!atico5 !anno parte del sistema lin!atico. : Euando i noduli lin!atici sono sovraccarichi di lavoro nella lotta contro l%in!e&ione che il bambino ra!!reddato ha le %ghiandole gon!ie%5 oppure si gon!ia l%inguine perch la lin!a proveniente da un piede colpito da in!e&ione porta con s batteri che devono essere intrappolati e distrutti. Proprio perch i noduli lin!atici catturano sostan&e nocive5 il chirurgo Euando asporta un tumore maligno deve spesso eliminare anche i noduli cui a!!luiscono i vasi lin!atici provenienti dalla sede del tumore 8per esempio5 il tessuto lin!atico sotto l%ascella nei casi di cancro della mammella9: il nodulo lin!atico cattura le cellule cancerose5 ma diventa poi vulnerabile alla metastasi. Come +&> n&ocere o *io"are #0a#imenta!ione La ricerca comincia ora a mettere in luce i tanti modi in cui l%alimenta&ione pu; in!luire5 nel bene o nel male5 sulle condi&ioni del sistema lin!atico. 1appiamo5 per esempio5 che la grave denutri&ione5 come in Euella malattia da caren&a proteica e calorica che prende il nome di JMashiorJor5 riduce gravemente la risposta immunitaria e la stessa capacit' !agocitaria dei globuli bianchi. )nalogamente5 sembra dimostrato che tale attivit' !agocitaria dipenda da un adeguato apporto di vitamina C. 6noltre5 i dati raccolti da un%Euipe di ricercatori presso l%)lbert ?instein College o! <edicine di eM NorJ 8pubblicati sui Federation Proceedings, mar&o 1,739 indicano che l%organismo sotto stress ha bisogno di un supplemento di vitamina ) per impedire la ridu&ione del timo5 l%organo simpatico in cui si produce gran parte dei lin!otici5 attraverso la moltiplica&ione cellulare. @ra5 i ricercatori tedeschi citati all%ini&io ci hanno dimostrato che non solo la !un&ione di!ensiva del sistema lin!atico5 ma anche la sua !un&ione primaria nell%ambito della circola&ione5 pu; essere indebolita o corroborata mediante la sottra&ione o l%aggiunta di speci!ici elementi nutritivi. Ci sono molte buone ragioni per integrare la nostra alimenta&ione con sostan&e ricche di vitamina 7 come il germe di grano5 il lievito di birra o il !egato essiccato. 6 coriiugi Boldi hanno dimo strato come Eueste sostan&e5 oltre tutti gli altri vantaggi5 possano servire a impedire il ristagno di liEuidi nei tessuti. La vitamina P5 cio. i bio!lavonoidi5 di cui Euesti ricercatori hanno riscontrato l%e!!icacia nella sperimenta&ione su animali5 . soprattutto abbondante nel grano saraceno5 negli agrumi 8specialmente nella polpa bianca centrale95 nel pepe verde 8anche Eui specialmente nella parte di polpa bianca9 e anche in EualunEue prodotto ricco di vitamina C ricavato da !onti naturali5 come bacche di rose selvatiche5 dato che in natura le vitamine C e P sono strettamente associate. 6 bio!lavonoidi sono disponibili anche a parte come supplementi dietetici 8bench la Bood and 2rug )dministration5 negandone ogni attivit' vitaminica5 vieti di pubblici&&arne il valore nutritivo9. on c%. nessun sistema nell%organismo che non richieda una corretta alimenta&ione. 6l sistema lin!atico5 con la sua complessa struttura di vasi e ghiandole e con i suoi depositi di muni&ioni per la di!esa dalle aggressioni esterne5 certamente non !a ecce&ione a Euesta semplice regola.

Capitolo ,7 LA TERAPI DI NIACINA ABBASSA IL COLESTEROLO NEL SANGUE 1e . vero che i medici sono ancora indecisi circa il ruolo esatto del colesterolo in rapporto agli attacchi

di cuore5 sono comunEue in maggioran&a convinti che un eccesso di colesterolo nella circola&ione sanguigna sia dannoso alla salute. 1ono inoltre concordi sul !atto che un%alimenta&ione attentamente controllata . il modo migliore per regolare il livello di colesterolo. <angiare come si deve e !are un ragionevole eserci&io !isico . molto meglio di EualunEue nuovo !armaco o dieta d%urto che si sia inventato !inora per tenere il colesterolo sotto controllo. 6n molti pa&ienti con alti tassi di colesterolo si . riusciti a riportare i valori nella norma semplicemente arricchendo una dieta normale con varie sostan&e nutritive. 1e l%alimenta&ione Euotidiana viene impostata in modo da prevedere normalmente un apporto adeguato di tali sostan&e5 . molto minore il rischio di un accumulo di colesterolo nel sangue: gli elementi nutritivi aiutano l%organismo a !un&ionare come si deve e un organismo che !un&iona bene . in grado di !are buon uso del colesterolo di cui ha bisogno e di eliminare naturalmente il soprappi3. Me*ado$i di niacina ne# trattamento de##a co#e$tero#emia =uando per; il livello del colesterolo nel sangue s!ugge al controllo5 le ricerche hanno dimostrato che si pu; riportarlo a valori normali usando megadosi di niacina5 o acido nicotinico. *i' nel (;9< un articolo comparso su %cope 1ee-l" ((9 agosto (;9<= ri!eriva il lavoro condotto alla <aRo Clinic su un gruppo di pa&ienti5 ottenendo in ; casi !avorevoli risultati mediante la somministra&ione Euotidiana di !orti dosi di niacina per un periodo di (6 settimane. <a anche nell%arco pi3 limitato di sole Euattro settimane si avevano e!!etti incoraggianti: con una dose giornaliera di 3 g di niacina5 il tasso di colesterolo nel sangue si era abbassato in tre casi su cinEue 8per Euei pa&ienti che non avevano risposto a Euesto dosaggio5 lo si era portato in seguito a &-< g al giorno9. <a . stata una ricerca condotta per un periodo di due anni da un%Euipe canadese5 pubblicata il (9 dicembre (;9> sul 3anadian #edical Association Journal, a stabilire una volta per tutte il rapporto !ra niacina e colesterolemia5 rapporto ulteriormente corroborato da un articolo dell%anno successivo5 pubblicato sulla stessa rivista 81( mar&o (;9@=. %ul !ritish #edical Journal (67 settembre (;9@=, *udol! )ltschul e )bram Po!!er scrivevano: "sembra saldamente accertato che l%acido nicotinico5 in dosi relativamente !orti5 abbassi il livello del colesterolo nel siero5 in soggetti umani sia sani che malati". 6n uno studio portato avanti per 11 anni presso il 2artmouthFPitchcocJ <edical Center di Panover 8 eM Pampshire95 sono documentati i risultati ottenuti su (<7 pa&ienti trattati con acido nicotinico per colesterolemia. La terapia cominciava con un dosaggio di 1## mg dopo ogni pasto5 portato gradualmente5 nell%arco di 11 giorni5 !ino a 1 g dopo ogni pasto5 cio. 3 g al giorno. 1econdo un rapporto pubblicato su #odern #edicine (6< giugno (;>6=, "la diminu&ione media del colesterolo nel plasma era del 6<M nei pa&ienti trattati per almeno un anno e Euesta risposta ini&iale si manteneva per tutto il tempo in cui . proseguita la somministra&ione del !armaco". =uando si somministrano megadosi per ridurre il livello di colesterolo nel sangue 8di solito 3 g al giorno95 secondo i ricercatori la niacina non !un&iona pi3 come una vitamina5 ma come un vero e proprio !armaco: a Eueste dosi5 Euindi5 deve essere presa sotto stretto controllo medico. 1i sono osservate rea&ioni5 lievi ma ben precise5 in alcuni pa&ienti sottoposti a dosi massicce di niacina. 6n generale5 sono !reEuenti i rossori e i !enomeni vasodilatatori5 mentre in Eualche caso si hanno risentimenti gastrointestinali e pruriti. -uttavia5 secondo i ricercatori del 2artmouthFPitchcocJ <edical Center5 "nei 1#6 pa&ienti che abbiamo seguito sotto trattamento per oltre un anno5 non si sono veri!icati e!!etti collaterali irreversibili". La niacina +&> ai&tare #e "ittime di attacc.i cardiaci

>icercatori del >oRal 6n!irmarR di ?dimburgo hanno scoperto che la somministra&ione di una !orma di niacina5 de!inita da loro un analogo dell%acido nicotinico5 . in grado di ridurre l%aritmia ventricolare 8!luttua&ioni nella rapidit' e intensit' del battito cardiaco9 in pa&ienti appena usciti da un attacco cardiaco. 6n un articolo su Iancet (6> !ebbraio (;>9=, il dottor <ichael S. >oMe e i suoi collaboratori spiegano come il livello degli acidi grassi nel sangue aumenti di oltre il doppio nelle prime due ore dopo un attacco cardiaco: Euesto aumento degli acidi grassi pu; provocare una grave aritmia ventricolare5 minacciando maggiori danni al cuore del pa&iente. 6l dottor >oMe e la sua Euipe hanno trovato che la somministra&ione dell%analogo di acido nicotinico entro cinEue ore dall%attacco cardiaco porta a ridurre vistosamente il livello di acidi grassi nel sangue5 diminuendo in misura signi!icativa l%inciden&a dell%aritmia cardiaca in Euesti pa&ienti. 6 ricercatori ri!eriscono inoltre di non aver osservato e!!etti collaterali di rilievo a seguito di tale trattamentoD gli stessi rossori della pelle erano piuttosto rari. 6 possibili bene!ici che possono derivare ai pa&ienti colpiti da attacchi cardiaci dal trattamento con acido nicotinico sono grandi. ?saminando sulla #edical .riBune ((6 giugno (;>&= i risultati di precedenti sperimenta&ioni cliniche con Euesta sostan&a5 il dottor >oMe esprimeva la speran&a che l%analogo dell%acido nicotinico si sarebbe presto di!!uso nella cura degli esiti di attacchi cardiaci. Capitolo ,+ UNA MEDICINA NATURALE PER IL CUORE <olti sono al corrente della !un&ione che svolge la vitamina C nella di!esa contro le in!e&ioni5 ma pochi sanno Euanto sia pre&iosa per sopravvivere a un attacco di cuore. /n%Euipe sco&&ese di ricercatori medici ha dimostrato che dopo un in!arto al miocardio il cuore ha un bisogno cosC estremo di vitamina C per restaurarsi5 da consumare tutte le scorte disponibili della sostan&a5 lasciando a secco il resto dell%organismo. 6l dottor >. Pume e i suoi collaboratori del 1outhern *eneral Pospital di *lasgoM scrivono sul !ritish Aeart Journal 81,725 3$5 23+F2$39 che il gruppo di pa&ienti su cui hanno eseguito gli accertamenti era costituito da 26 uomini e ( donne5 ricoverati in ospedale a seguito di un attacco cardiaco. 6l primo dato raccolto dall%Euipe era una caduta precipitosa del tasso di acido ascorbico leucocitario5 entro 6F12 ore dall%attacco cardiaco5 !ino ai livelli tipici dello scorbuto5 la malattia da caren&a di vitamina C 8il livello di acido ascorbicoo nei globuli bianchi5 o leucociti5 . considerato l%indice migliore della scorta globale di vitamina C nell%organismo: circolando nel sangue5 la vitamina C trasportata dai leucociti . a pronta disposi&ione dei tessuti che la richiedono9. Proseguendo le misura&ioni5 i cinEue medici sco&&esi trovarono che il livello di acido ascorbico in circola&ione risaliva molto lentamente dopo il primo giorno5 continuando poi a crescere gradualmente per varie settimane5 "!ino a raggiungere valori normali a distan&a di un mese dall%in!arto". <a dov%era andata tutta la vitamina C durante la !ase acuta dell%attacco cardiaco0 6l primo sospetto che veniva alla mente era che !osse a!!luita al cuore. : risaputo !ino dai primissimi anni della ricerca sulla vitamina C che una delle sue !un&ioni pi3 ovvie . di partecipare alla !orma&ione del tessuto connettivo in tutto l%organismo. =uesto tessuto in realt' non . altro che un assortimento di varie sostan&e distribuite in ogni parte del corpo5 che letteralmente tengono insieme i tessuti molli. 1e lo scheletro . un po% come la travatura d%una casa5 il tessuto connettivo . la calcina !ra i mattoni 8le cellule95 solo che ci sono miliardi di volte pi3 cellule nel corpo d%un uomo che mattoni nell%edi!icio pi3 grande. 1en&a vitamina C non ci potrebbe essere nessun restauro dei tessuti5 perch la proli!era&ione di nuove cellule si risolverebbe in un ammasso con!uso di tessuto molle5 incapace di mantenere una !orma Eualsiasi o di

svolgere EualunEue !un&ione. ell%in!arto5 il blocco di un%arteria coronarica determina priva&ione d%ossigeno e per conseguen&a la morte o il danneggiamento di parti del muscolo cardiaco: la ricostru&ione dei tessuti . appunto ci; di cui ha bisogno il cuore a seguito di una lesione del genere. La "itamina C ai&ta i# c&ore a c&rar$i da $o#o Per determinare se il muscolo cardiaco avesse e!!ettivamente raccolta la provvista di acido ascorbico portata in circolo dai leucociti5 il dottor Pume e i suoi collaboratori intrapresero un secondo studio. 1tavolta misero a con!ronto campioni di tessuto cardiaco raccolti da pa&ienti morti per in!arto coronarico e per altre cause. L%ipotesi si rivel; esatta. 6l tessuto cardiaco prelevato dalle vittime d%in!arto conteneva una concentra&ione molto pi3 alta di acido ascorbico: il tasso della vitamina nei cuori infartuati era pi alto del 69M rispetto al livello, presumiBilmente normale, trovato nel tessuto cardiaco non danneggiato. 6 ricercatori concludevano: "lo scarso acido ascorbico nei leucociti durante le due settimane successive all%in!arto . probabilmente un ri!lesso del processo di restauro del tessuto e si deve all%a!!lusso dei leucociti carichi di acido ascorbico dalla circola&ione al muscolo cardiaco". =uesto periodo di restauro ad opera dell%acido ascorbico5 che dura circa due settimane5 . di particolare importan&a5 perch5 come rilevano i medici di *lasgoM5 "in seguito lascia il posto alla ricostru&ione del tessuto attraverso la !orma&ione di cicatrici !ibrose". 6l dottor Pume e i suoi collaboratori hanno veduto in Euesti risultati implica&ioni di ampia portata e molto interessanti e complessi collegamenti con altre ricerche recenti sulla vitamina C e il cuore. Panno citato5 ad esempio5 un esperimento del 1,66 condotto da 1. *udbUarnason e altri su un gruppo di cani in cui era stato provocato in!arto del miocardio: in con!ronto agli animali non trattati5 Euelli cui si era somministrato un supplemento di acido ascorbico presentavano un aumento del 122Q nella sintesi delle proteine5 proprio al centro della &ona in!artuata del miocardio. Le proteine5 naturalmente5 sono l%elemento !ondamentale richiesto per il restauro dei tessuti5 pi3 precisamente Euella proteina !ibrosa che prende il nome di collageno5 la cui sintesi dipende appunto dall%a&ione della vitamina C. 66 dottor >ichard 7ing della KaRne 1tate /niversitR di 2etroit ha osservato dal canto suo la grande e!!icacia dell%acido ascorbico nel processo di guarigione di animali sperimentali dopo in!arto al miocardio. 2ato che l%arresto cardiaco determina non solo incapacit' vascolare e ridu&ione del !lusso sanguigno nei capillari5 ma anche tutta una serie di altera&ioni nelle !un&ioni en&imatiche5 il dottor 7ing ha condotto ricerche sugli en&imi5 da cui risulta che il processo di restauro del tessuto cardiaco danneggiato si pu; accelerare con tre diversi trattamenti: acido ascorbico5 steroidi anabolici e la cosiddetta terapia di polari&&a&ione 1odiFPallares. 6l dottor 2emetrio 1odiFPallares dell%6stituto na&ionale di cardiologia di Citt' del <essico ha introdotto il termine "terapia di polari&&a&ione" per indicare una terapia elettrolitica !ondata sulla combina&ione di una dieta speciale e di una solu&ione di glucosio5 insulina e cloruro di potassio5 che contribuisce alla ripolari&&a&ione delle !ibre miocardiche5 il primo passo nella ripresa della !un&ionalit' cardiaca 8la ripolari&&a&ione . la disposi&ione ordinata dei nuclei e del tessuto5 indispensabile alle normali attivit' vitali5 come la rigenera&ione cellulare e la contra&ioneFdilata&ione ritmica9. 6n un convegno del gennaio 1,67 presso la eM NorJ )cademR o! 1ciences5 il dottor 1odiFPallares ha dichiarato che "i composti di digitale e i diuretici nel trattamento dell%in!arto5 i vasodilatatori nell%angina e nell%insu!!icien&a coronarica5 i diuretici e gli ipotensivi nell%ipertensione hanno tutti lasciato il posto d%onore a Euesta nuova terapia".

Le "itamine e"itano i +erico#i de##e medicine >iallacciandosi al lavoro del dottor 1odiFPallares5 il dottor 7ing di 2etroit ha ottenuto gli stessi e!!etti della "terapia di polari&&a&ione" usando acido ascorbico5 che svolge un ruolo vitale nel metabolismo cellulare. 1econdo il dottor 7ing5 l%insulina contenuta nella solu&ione polari&&ante originale agisce come un ormone della crescita5 stimolando la !orma&ione di nuovo tessuto. <a l%insulina pu; !avorire pericolose complica&ioni5 specialmente Euando vi sia diabete o problemi di !un&ionalit' renale. 6l potassio . un ingrediente pre&ioso in Euesta terapia5 perch contribuisce a restaurare l%eEuilibrio alcalino necessario a una regolarit' ottimale del battito cardiaco 8gli attacchi cardiaci sono accompagnati in genere da una grave acidosi9. -uttavia5 anche la somministra&ione di potassio dev%essere attentamente regolata: un dosaggio eccessivo pu; causare a!!aticamento5 con!usione5 parestesie e irregolarit' del ritmo cardiaco. Luso di steroidi anabolici5 bench utile in Euanto !ornisce l%ormone surrenale che stimola l%a&ione cardiaca e !avorisce la crescita di nuove cellule5 . complicato da tutta una serie di e!!etti collaterali pericolosi. L%uso continuato di cortisone5 per esempio5 tende a esaurire le riserve di calcio5 un altro elemento vitale per la salute del cuore. ei pa&ienti trattati con cortisone si ha una crescita abnorme del pelo e gon!iore del viso. 6noltre gli steroidi possono causare ulcere5 ipertensione e diabete. 2elle tre terapie che risultano e!!icaci ai !ini della rigenera&ione del muscolo cardiaco5 l%unica che non presenti e!!etti collaterali deleteri . la vitamina C. Ci; non !a meraviglia. =uello che una vitamina serve a prevenire5 spesso serve anche a curarlo e l%e!!etto della vitamina C ai !ini della salute cardiovascolare . risaputo. La vitamina C attiva l%en&ima che scinde il colesterolo e i trigliceridi in acidi grassi liberi5 !acendo in tal modo opera di puli&ia nei vasi sanguigni5 cosC da !avorire la circola&ione. =uando i tessuti sono adeguatamente ri!orniti di acido ascorbico5 . minore il rischio che i lipidi si accumulino in Euel tipo di placche grasse che aderiscono alle pareti delle arterie5 ostruendole e impedendo che ricevano esse stesse una su!!iciente irrora&ione sanguigna5 situa&ione Euesta che precorre l%in!arto del miocardio o blocco cardiaco. La "itamina contro i danni da $tre$$ Lo stress . un%altra condi&ione che porta alla !orma&ione di coaguli sanguigni. Lo stress stimola le ghiandole surrenali a produrre maggiori Euantit' di una sostan&a che consuma le riserve di vitamina C. 1i ritiene che la !orma&ione di emboli dopo gli interventi chirurgici sia dovuta proprio allo stress che l%organismo subisce durante l%opera&ione e alcuni chirurghi hanno cominciato a prescrivere dosi massicce di acido ascorbico prima5 dopo e per!ino durante l%intervento. Una miraco#o$a medicina nat&ra#e -utto Euesto ci presenta la vitamina C come una medicina naturale per il cuore malato. L%acido ascorbico a!!luisce tempestivamente alla sede precisa del danno5 spesso raggiungendo la concentra&ione massima in meno di me&&a giornata5 mettendosi immediatamente all%opera per attivare il processo naturale di restauro5 a&ione Euesta che nessuna medicina pu; vantare: ha a disposi&ione Eualche settimana per completare il lavoro5 dopodich EualunEue ricostru&ione dei tessuti non avverr' pi3 in !orma di nuovi tessuti vitali5 capaci di restaurare la normale !un&ionalit' cardiaca5 ma semplicemente come tessuto cicatri&iale. =ueste scoperte implicano a loro volta una duplice giusti!ica&ione per la somministra&ione di supplementi di vitamina C come trattamento di routine nei cardiopatici. )n&itutto5 . ragionevole

garantire che la massima Euantit' possibile di acido ascorbico sia disponibile per a!!luire al cuore5 veicolata dai leucociti in circola&ione. 6n secondo luogo5 l%integra&ione vitaminica permette di riportare a valori normali Euesta sostan&a nelle altre parti dell%organismo5 dopo che ne sono state gravemente deprivate dalla migra&ione della vitamina C al muscolo cardiaco. /na degen&a in ospedale in condi&ioni di debole&&a generale rende l%organismo cosC vulnerabile alle in!e&ioni che sarebbe assurdo non cercare di ra!!or&are le di!ese naturali con ampie dosi di vitamina C. La vitamina C . chiaramente un sussidio d%emergen&a per il cuore danneggiato. aturalmente l%interesse principale . prevenire lo stesso insorgere dii situa&ioni d%emergen&a. <a pu; la vitamina C davvero essere utile a Euesto scopo0 1econdo l%Euipe di *lasgoM sembra di sC. =uei ricercatori sono convinti che la Euestione meriti un esame molto appro!ondito. 4ediamo perch. L%aterosclerosi5 a Euanto sappiamo5 si sviluppa nelle arterie il corrisponden&a dei punti sottoposti a s!or&i meccanici5 scrive il dottor Pume. Citando una ricerca di Killis e Bishman5 pubblicata nel 1,((5 ri!erisce che l%esame di Eueste &one delle arterie sottoposte ai maggiori s!or&i5 condotto in sede di autopsia5 ha permesso di scoprire "caren&e locali&&ate di acido ascorbico"5 mentre i segmenti adiacenti delle arterie5 non soggetti a s!or&i particolari5 presentavano un contenuto maggiore di vitamina C. 6noltre5 "da alcuni dati sembra che sia possibile restaurare un normale livello di acido ascorbico nelle arterie mediante terapia vitaminica". aturalmente sarebbe sciocco supporre che un adeguato apporto di vitamina C sia l%unico elemento nutritivo necessario alla salute delle arterie: molte altre sostan&e nutritive 8altre vitamine5 acidi grassi5 proteine e minerali9 sono indispensabili per il buon !un&ionamento di tutte le cellule dell%organismo5 mentre . indubbio che il !umo5 la mancan&a di eserci&io !isico e !attori ereditari svolgono peraltro un ruolo negativo. 1embra proprio5 tuttavia5 che per molte persone l%insu!!icien&a di vitamina C possa essere la causa determinante che contribuisce all%ini&iale degenera&ione delle arterie. 6n Euesto senso5 l%aterosclerosi con le sue conseguen&e spesso !atali per il cuore e il cervello si potrebbe descrivete come una malattia da caren&a: caren&a marginale di acido ascorbico. ) parte "la sperimenta&ione su animali e su pa&ienti umani5 a sostegno di Euesta conce&ione abbiamo i dati della ricerca epidemiologica. /no studio inglese ha dimostrato che i decessi per in!arto e apoplessia erano direttamente correlati a uno scarso apporto di vitamina C nell%alimenta&ione: ricercatori dell%/niversit' di 7irmingham hanno rilevato che l%inciden&a era particolarmente alta in Euelle regioni dell%6nghilterra e del *alles dove la dieta . pi3 povera di cibi ricchi di vitamina C5 come !rutta e verdura !resca5 mentre nelle &one in cui l%apposto alimentare di vitamina C . maggiore si aveva un%inciden&a pi3 bassa di Euesti decessi attribuibili ad aterosclerosi. 2al lavoro del dottor Pume sappiamo che Euando il cuore . colpito da in!arto5 la vitamina C a!!luisce sul luogo dell%incidente5 gra&ie ai complicatissimi meccanismi di restauro e rigenera&ione dell%organismo: la vitamina C ha Euindi un%importan&a vitale nel recupero delle capacit' !un&ionali del cuore danneggiato. Capitolo ,, LA VITAMINA E' LA MIGLIOR CURA PER L0ANGINA <ilioni di persone sono a!!litte dal problema di un a!!lusso troppo scarso di ossigeno al cuore5 l%angina pectoris. 1olo chi . passato attraverso l%angoscia mortale di un attacco5 accompagnato dal violento dolore5 come d%una morsa5 dalla mancan&a del respiro e dall%improvvisa5 soverchiante paura della morte5 sa veramente che cosa sia l'angina pectoris. 2a Euasi un secolo5 i medici hanno continuato a prescrivere regolarmente a Euesti pa&ienti compresse

di nitroglicerina5 per dilatare i vasi sanguigni 8le coronarie sono in!atti par&ialmente ostruite nell%angina pectoris=' Euesta sostan&a !a sC che le arterie si distendano abbastan&a da permettere l%a!!lusso di un maggior Euantitativo di sangue al cuore5 a!!amato d%ossigeno. La compressa di nitroglicerina d' un sollievo immediato al malato di angina: la pastiglia . appena scivolata sotto la lingua che Euasi subito il nitrato organico produce una vera e propria detona&ione dei vasi sanguigni5 le arterie si allargano sempre di pi3 e l%ossigeno pu; a!!luire liberamente al cuore. Purtroppo5 uno dei principali di!etti noti della nitroglicerina . che si esaurisce rapidamente5 lasciando il pa&iente al punto di parten&a5 con la prospettiva di un nuovo attacco e una nuova pastiglia. <a possono esserci anche altri inconvenienti5 pi3 gravi. /n giorno5 verso l%ini&io della primavera del (;>(, una donna che lavorava in una !abbrica di muni&ioni and; dal suo medico5 lamentando dolori al petto che l%a!!liggevano durante il !ine settimana. )ll%esame !isico non risultava niente5 ma il medico le chiese di ricoverarsi in ospedale un lunedC mattina5 per altri accertamenti. 1i venne a scoprire cosC che il ;9M dei suoi vasi sanguigni erano ostruiti: somministrando nitroglicerina5 le arterie si riaprivano immediatamente. /na successiva indagine condotta dal cardiologo >aRmond L. Lange5 di <ilMauJee5 mise in luce che in un periodo di 1+ mesi5 + donne sulle (<7 che lavoravano allo stabilimento5 maneggiando una miscela al :>M di nitroglicerina5 avevano mani!estato sintomi cardiaci. 6l rapporto5 pubblicato su #edical 1orld $e+s il (< luglio (;>(, notava che tutte e otto 8et' media &9 anni5 almeno un anno di lavoro nella !abbrica di muni&ioni9 erano colpite da attacchi di angina il lunedC mattina: Euasi tutte 8come anche alcune altre che so!!rivano di dolori al petto9 ri!erivano che i dolori scomparivano Euando tornavano al lavoro o Euando restavano in vacan&a almeno due settimane. 6l dottor Lange ipoti&&ava che in Eueste operaie i vasi sanguigni si !ossero dilatati5 !inendo per acclimatarsi attraverso un aumento del tono muscolare: il maggiore tono muscolare aveva l%e!!etto di restringere le arterie5 riportandole a un diametro normale. =uando per; le donne erano lontane dalla nitroglicerina5 la dilata&ione cessava5 ma non cessava l%a&ione antagonista del tono muscolare5 che continuava a restringere i vasi sanguigni Euel tanto che bastava a privare il cuore di un apporto su!!iciente di ossigeno. 6n Euesta situa&ione5 l%esposi&ione continuata alla nitroglicerina aveva in realt' causato l'angina pectoris e per eliminarla era necessario ricorrere ancora ad altra nitroglicerina. 2elle + donne che presentavano sintomi cardiaci5 : ebbero in!arti del miocardio5 2 presentavano insu!!icien&a coronarica e i era morta nel (;<;' Euesta inciden&a di malattie cardiache nel gruppo delle operaie di <ilMauJee (9M= risultava :7 volte superiore al tasso normale nella popola&ione !emminile della stessa et'. <algrado Euesto collegamento accertato !ra esposi&ione prolungata dell%organismo alla nitroglicerina e insorgen&a di malattie cardiache5 i malati di angina continuano a prendere !ino a 3# compresse al giorno per alleviare il dolore5 anche se il !armaco garantisce solo un sollievo momentaneo5 sen&a nessun vantaggio reale a lungo termine. 6 medici continuano a prescriverle perch evidentemente non sanno che cosa dare di meglio. La vitamina ? . una risposta innocua all'angina pectoris, secondo il dottor Kil!rid ?. 1hute5 cardiologo della 1hute Boundation !or <edical >esearch5 in Canada5 che ha trattato con Euesta sostan&a oltre 3#.### pa&ienti per pi3 di 3# anni5 ottenendo buoni risultati. ) suo avviso5 1%aFtoco!erolo 8vitamina ?9 ha un%e!!icacia unica nel prevenire la trombosi delle coronarie5 dissolvere le trombosi venose recenti e ridurre5 o eliminare del tutto5 i sintomi che di solito accompagnano Euesti incidenti5 sintomi che vanno dalla limitata tolleran&a degli s!or&i !isici dovuta a dispnea 8di!!icolt' respiratorie9 all'angina pectoris. ?sperimenti su animali hanno dimostrato che la somministra&ione di aFtoco!erolo nell%organismo normale riduce il !abbisogno di ossigeno dei muscoli5 sia cardiaci che scheletrici. : chiaro che un minore !abbisogno di ossigeno dovrebbe attenuare la gravit' di attacchi provocati appunto dalla mancan&a di ossigeno.

6l dottor 1hute descrive il trattamento nel suo libro gi' citato: "a meno che vi siano controindica&ioni5 come l%ipertensione5 un pa&iente a!!etto da angina ini&ia con +## /6 di aFtoco!erolo al giorno e viene seguito Euindi ad intervalli di sei settimane per !are il punto della situa&ione. 1e nell%arco di sei settimane non si vede nessun risultato5 il dosaggio . aumentato di 2##F$## /6 per le sei settimane successive. =uando si raggiunge la dose che produce un alleviamento dei sintomi5 la si mantiene a tempo indeterminato". )vverte per; che5 come per tutti i suoi pa&ienti coronarici5 anche ai malati di angina . prescritto di condurre una vita il pi3 possibile normale5 con due sole limita&ioni: non sollevare grossi pesi e non !are corse veloci. Lo stesso dottor 1hute5 da sempre sostenitore della vitamina ?5 avan&a alcune riserve: "come ogni altra medicina5 non . e!!icace per chiunEue. L%ampia varia&ione nell%e!!etto di ridu&ione del !abbisogno di ossigeno che la vitamina ? esercita nei diversi soggetti signi!ica che alcuni !inch continuano a prendere il dosaggio ottimale ottengono una remissione totale dei sintomi5 altri Euasi completa5 ma alcuni5 pur avendo un netto miglioramento5 continuano ogni tanto ad avere bisogno della nitroglicerina". aturalmente il malato di angina non pu; buttar via le compresse di nitroglicerina appena comincia a prendere vitamina ? 8se mai potr' !arlo9: l%e!!etto dell%atoco!erolo . graduale e a lungo termine. 6noltre5 come rileva lo stesso 1hute5 molti pa&ienti devono ogni tanto ricorrere ancora alla pastiglia di nitroglicerina. -uttavia5 il regime di 3# compresse al giorno di solito !inisce. Capitolo 1## LE VITAMINE PROTEGGONO DALLE MALATTIE INFANTILI *li antibiotici scendono in campo contro i batteri5 non contro i virus. =uello di cui non sembrano a volte rendersi conto i pediatri . che5 Euando prescrivono antibiotici per le normali a!!e&ioni del primo tratto respiratorio nell%in!an&ia5 non !anno che usare muni&ioni pesanti contro un nemico che non c%.. 1econdo un%indagine intensiva condotta in Canada5 Eueste in!e&ioni Euando compaiono in bambini sotto i tre anni hanno raramente carattere batterico. 6n!atti5 secondo 2. ). 1teMart e P. <oghadam dell%Pospital !or 1icJ Children di -oronto5 un bambino pu; presentare una coltura positiva e tuttavia non essere in!ettato da Euel tipo di batteri che risponde agli antibiotici. 6 due autori sono convinti che "c%. molta con!usione circa l%opportunit' di usare antibiotici per trattare le in!e&ioni del primo tratto respiratorio nei bambini5 specie nel primo e secondo anno di vita" (3anadian #edical Association Journal, ; dicembre (;>6=. 1teMart e <oghadam hanno eseguito una ricerca su &.>&< bambini sotto i tre anni. <et' dei soggetti presentava segni clinici di in!e&ione5 l%altra met' no5 ma "non c%era nessuna di!!eren&a pratica nella !reEuen&a delle colture positive prelevate da bambini in!ettati e non5 il che indica l%inopportunit' di un trattamento con antibiotici". Prima di prescrivere un antibiotico5 il medico dovrebbe tenere nel debito conto Euesti importanti dati scienti!ici5 che secondo i due ricercatori canadesi indicano che la maggior parte di Eueste !orme in!ettive non hanno origine batterica. Per un periodo di un anno5 i due medici di -oronto hanno prelevato tamponi da oltre 9.777 bambini sotto i tre anni visitati 8per EualunEue motivo9 presso gli ambulatori dell%@spedale pediatrico. 6 tamponi venivano esaminati entro un%ora5 presso il laboratorio batteriologico identi!icando i batteri presenti. 6 singoli pediatri degli ambulatori registravano regolarmente i loro reperti. 1i . potuto cosC rilevare5 per esempio5 che su 6.(;: bambini che non presentavano alcun segno clinico d%in!e&ione5 >> (il :,9M=

aveva una coltura positiva per lo streptococco betaFemolitico del gruppo )5 mentre su @@9 bambini che invece so!!rivano di un%in!e&ione a carico del primo tratto respiratorio5 solo (& davano una coltura positiva per Euesto ceppo di streptococco. Lo streptococco betaFemolitico . la causa principale della !aringite 8mal di gola9 nei bambini pi3 grandi5 lo . raramente sotto i due anni d%et'5 come rilevano <ortimer e 7oLerbaum (Pediatrics, :<, ;:7, (;<9=. 7asando il ragionamento sulla possibilit' che la causa sia Euesto microrganismo5 i medici di solito prescrivono penicillina e altri antibiotici nella cura delle !aringiti. Come scrivono 1teMart e <oghadam in un articolo sul 3anadian #edical Association Journal ((7 luglio (;>(=, "oggi . raro che un bambino sotto i tre anni s!ugga a Eueste medicine appena ha un %mal di gola%5 EualunEue ne sia la causa". La !aringite nei bambini piccoli di solito . un%in!e&ione virale e non batterica5 eppure la tenden&a a usare antibiotici per Eueste !orme in!ettive sembra in aumento. Perch0 Borse5 secondo i due medici canadesi5 a causa "dei dubbi del curante5 dell%ansia dei genitori o della pubblicit' !armaceutica"5 ma anche perch "il medico . cosC preso dalla !retta che spesso prescrive un antibiotico sen&a andare a cercare la vera causa della !ebbre5 tosse o ra!!reddore. : una pratica comune5 ma ingiusti!icabile e pericolosa. Pu; ritardare la diagnosi di una malattia pi3 grave5 come una meningite o un%in!e&ione urinaria5 con gravi conseguen&e per il bambino"5 a!!ermano 1teMart e <oghadam. "/n%anamnesi corretta5 un esame completo e le opportune analisi di laboratorio per !acilitare la diagnosi sono un diritto di EualunEue bambino malato. ella maggior parte dei casi il ritardo di 6& ore necessario per ottenere i risultati della cultura batteriologica . del tutto giusti!icato: la !aringite non . Euasi mai un%emergen&a e rimandare la somministra&ione di antibiotici di (6-6& ore5 che bastano a identi!icare i batteri5 il pi3 delle volte servir' a dimostrare che gli antibiotici non sono a!!atto necessari". -alvolta5 Euando il bambino . molto malato5 si giusti!ica la prescri&ione di un antibiotico prima che siano noti i risultati della coltura5 ma non c%. niente che giusti!ichi l%abitudine di prescrivere antibiotici per tele!ono appena c%. tosse5 !ebbre o ra!!reddore. <a succede di peggio: a volte i medici danno antibiotici a un bambino che non . nemmeno malato5 solo perch . stato a contatto con un altro che lo era. =uesta pratica . Euasi sempre da condannare5 a!!ermano *eorge 2. >ooJ ed ?dMard Kasserman in un articolo sul $e+ ,or- %tate Journal of #edicine ((9 gennaio (;<;=' nel caso del morbillo e !orse anche di altre in!e&ioni virali5 l%insorgere di un%in!e&ione batterica secondaria . due volte pi3 !reEuente se vengono somministrati antibiotici come misura pro!ilattica5 secondo Euanto ri!eriva L. Keinstein sul $e+ Fngland Journal of #edicine (69:, <>;, (;99=. aturalmente . del tutto comprensibile che i genitori di un bambino piccolo che sta male5 ha la !ebbre5 . malato5 vadano dal pediatra nella speran&a che prescriva una medicina miracolosa che lo guarisca subito. Purtroppo5 le medicine miracolose hanno i loro limiti e i loro pericolosi e!!etti collaterali. Che cosa pu; !are un genitore0 : assiomatico che il modo migliore per evitare l%uso di antibiotici . evitarne la necessit'. La primissima cosa da !are se il bambino . soggetto a ra!!reddori e in!e&ioni ripetute . migliorare la sua alimenta&ione. : accertato che Euando l%alimenta&ione . corretta i ra!!reddori sono pi3 rari5 meno gravi e meno persistenti. /n bambino piccolo che goda di un%alimenta&ione adeguata . munito di una resisten&a naturale ai batteri e ai virus che minacciano il suo organismo: i tessuti lin!atici producono anticorpi o gammaglobuline5 con una per!etta corrisponden&a !ra ogni singolo anticorpo e il virus o batterio attaccante. /na volta che gli anticorpi sono stati sinteti&&ati5 le cellule del tessuto lin!atico ne memori&&ano i modelli e sono in grado di riprodurli ogni volta che si renda necessario5 purch l%alimenta&ione !ornisca le sostan&e nutritive indispensabili a costruirli. 6n assen&a di Euesti ingredienti !ondamentali5 gli anticorpi non possono essere riprodotti neppure dopo che le ghiandole lin!atiche ne hanno memori&&ato i modelli. =ualunEue disturbo nella produ&ione di anticorpi . uno dei primi segni di una caren&a alimentare.

Le in!e&ioni ripetute sono un segnale della caduta nella produ&ione di anticorpi: se il bambino prende continuamente ra!!reddori e mal di gola5 . il caso di dare seriamente un%occhiata alla sua alimenta&ione. Le proteine sono su!!icienti0 1ono su!!icienti gli apporti di vitamina )5 C5 715 725 765 7125 biotina5 niacinammide5 acido pantotenico e acido !olico0 =ueste vitamine sono assolutamente indispensabili alla produ&ione di anticorpi. Cibi come il lievito dietetico5 il !egato5 il germe di grano5 il tuorlo d%uovo5 la carne e il latte sono particolarmente e!!icaci per aumentare la produ&ione di anticorpi. 1i pu; aggiungere lievito nel biberon per garantire al bambino un apporto su!!iciente non solo di proteine5 ma anche di vitamine 75 !erro e altri minerali: si comincia con piccole dosi5 aumentando poi gradualmente. 2ato che il lievito . estremamente ricco di !os!oro5 . opportuno cercare un lievito eEuilibrato5 arricchito di calcio e magnesio. =uasi tutti abbiamo imparato a ricorrere alla vitamina C per stroncare il ra!!reddore al primo starnuto. <a Euante madri si giovano dello straordinario potere antibiotico della vitamina C5 dandola regolarmente ai loro bambini nei primi anni di vita0 Con l%allattamento arti!iciale il tasso di vitamina C nel sangue scende: livelli bassissimi in capo a tre o Euattro giorni5 se non si provvede a !ornirla a su!!icien&a. 1e manca la vitamina C5 il bambino . esposto ad allergie e in!e&ioni. ? la vitamina C non . tossica. La vitamina C in !orma liEuida . molto comoda con i bambini piccoli: si pu; aggiungere nel biberon o somministrare direttamente a cucchiaini5 appena il bambino . pi3 grande. 2i solito i bambini la trovano gradevole. La "itamina A , &na +rote!ione /n%altra vitamina troppo spesso trascurata nella preven&ione delle malattie in!ettive nella prima in!an&ia . la vitamina ). =uesta sostan&a5 che . stata de!inita anche vitamina antiFin!e&ioni5 agisce in molti modi. /no . Euello di proteggere le membrane mucose5 che sono la prima linea di di!esa dell%organismo. =uando la vitamina ) . presente in abbondan&a5 tutte le membrane mucose sono lavate dal muco5 mosso in continua&ione da ciglia sottilissime che oscillano avanti e indietro Eualcosa come 2(# volte al minuto. =uesto movimento costante porta i corpi estranei nei bronchi5 dove possono essere espulsi con un colpo di tosse5 oppure sospingendoli su per la gola. =uando l%apporto di vitamina ) . adeguato5 le pareti dei polmoni e le altre cellule mucose sono ben protette5 impedendo a virus e batteri di penetrarvi. 1e invece le scorte di vitamina ) sono insu!!icienti5 le cellule della membrana mucosa si prosciugano: non riescono pi3 a secemere muco e le ciglia5 prosciugate5 si a!!losciano. )nimali sperimentali sottoposti a caren&a di vitamina ) contraggono in!e&ioni gravissime5 ma basta reintrodurre la vitamina perch le loro condi&ioni migliorino. Lo stesso succede coi bambini piccoli: se si somministra olio di !egato di merlu&&o5 !onte molto ricca di vitamina )5 entro cinEueFsette giorni l%en&ima liso&ima aumenta nettamente ed . pronto ad assumere le due !un&ioni di distruttore di virus e batteri. on si dimentichi che la vitamina ) va immediatamente in !umo5 non appena ci sono in!e&ioni5 !ebbri5 stress o malattie di EualunEue tipo. )nche le medicine distruggono la vitamina )5 aumentandone il !abbisogno5 cosC come la distruggono i nitrati provenienti dai !ertili&&anti chimici5 che contaminano la maggior parte dei nostri cibi5 compresi Euelli che vanno negli omogenei&&ati. La tossicit' della vitamina ) . un dato che ogni madre dovrebbe tenere presente5 pur sen&a lasciarsene impressionare. La cosa . stata gon!iata spropor&ionatamente: nella maggior parte dei casi documentati di tossicit'5 si trattava di prepara&ioni idrosolubili5 che vengono assorbite molto pi3 rapidamente dell%olio di !egato di pesce. 6n!atti5 la tolleran&a a Euantitativi eccessivi !orniti dall%olio di !egato di pesce . cosC alta che il pericolo di tossicit' . estremamente improbabile. ComunEue5 non c%. mai

motivo di prendere pi3 vitamina di Euanta se ne possa ragionevolmente consumare. Per un bambino piccolo5 2.(## /6 al giorno . un dosaggio molto abbondante5 da aumentare semmai un poco Euando davvero vi sia un%in!e&ione. )nche i bio!lavonoidi sono importanti nella preven&ione delle malattie in!antili. =ueste sostan&e5 che si trovano nella buccia e nella buccia bianca interna degli agrumi5 proteggono la vitamina C dalla distru&ione all%interno dell%organismo. 1embra che ne intensi!ichino l%a&ione antistaminica e che vadano a proteggere vasi sanguigni pi3 piccoli di Euelli su cui agisce la vitamina C: lo scrive Carbon BredericJ5 nel suo libro Fating *ight for ,ou 8*rosset X 2unlap5 eM NorJ5 1,729. : opportuno Euindi dare ai bambini il succo d%arancio !resco e non !iltrato5 in modo che possano ricevere anche i bio!lavonoidi che sono nella polpa 8se non passa dal !oro della tettarella5 si pu; provare a passarlo da un miscelatore5 in modo da sciogliere i grumi9. <iscele arricchite di bio!lavonoidi o !lavonoidi si trovano inoltre in commercio in !orma liEuida5 presso i rivenditori di alimenti dietetici. Capitolo 1#1 VITAMINA E8 L0ALTRA META DEL CONTROLLO DEL DIABETE =ualcosa come $### anni !a5 un medico egi&iano elenc; un gruppo di sintomi che troviamo raccolti nel Papiro FBers, considerato oggi il pi3 antico testo di medicina esistente. Bra i sintomi descritti c%erano perdita di peso5 un%eccessiva produ&ione di urina 8di odore dolciastro95 una sete terribile e perdite di coscien&a. ella loro !orma de!initiva5 le note del medico egi&iano !urono pubblicate sotto il titolo 3ardia, che signi!ica letteralmente "bocca dello stomaco" 8all%alte&&a del pancreas9. 7en lungi dal descrivere un%oscura malattia5 che ai nostri occhi sarebbe poco pi3 di una curiosit' antiEuaria5 il Papiro FBers parlava di una malattia !in troppo comune al giorno d%oggi: il diabete mellito. La scien&a medica ha avuto $### anni per venire a capo di una cura del diabete5 ma scarsa !ortuna: Euando una persona si ammala di diabete5 i medici sono in grado di tenerlo sotto controllo5 gra&ie all%insulina5 isolata nel 1,21 da BredericJ 7. 7anting e Charles P. 7est5 ma tenere la malattia sotto controllo non signi!ica guarirla. 2e!inito a volte "malattia misteriosa"5 il diabete in realt' insorge Euando l%organismo non riesce a !are uso normale dello &ucchero che entra nel circolo sanguigno sotto !orma di glucosio. =uando si parla di diabete si deve !are una distin&ione !ra i diversi tipi di &uccheri. =uello che provoca tutti i guai . il saccarosio5 il normale &ucchero da tavola5 composto di glucosio e !ruttosio. La parte di glucosio entra in circolo cosC rapidamente e !acilmente che il sangue ne risulta sovraccarico5 situa&ione Euesta che il diabetico non . in grado di controllare. 6l !ruttosio5 lo &ucchero che si trova nella !rutta e nella verdura in Eualche modo non crea Euesto problema5 cosC come non lo creano il lattosio 8&ucchero del latte9 o il maltosio5 lo &ucchero del malto e di altri grani germinati. -utti Euesti &uccheri prima di poter essere utili&&ati dall%organismo devono essere convertiti in glucosio ad opera del !egato5 che pu; regolare la Euantit' di glucosio da lasciar entrare in circolo5 mentre il glucosio contenuto nel comune &ucchero di canna o di barbabietola a!!luisce nel sangue sen&a nessun controllo. ormalmente5 il metabolismo del glucosio . regolato dall%insulina5 un ormone secreto dal pancreas. ) seconda delle varie !orme di diabete5 la Euantit' di insulina prodotta naturalmente si abbassa5 oppure la sua a&ione . bloccata da inter!eren&e che la rendono meno e!!icace nel !acilitare l%ingresso del glucosio nelle cellule dell%organismo: il risultato5 in entrambi i casi5 . che aumenta la concentra&ione del glucosio nel sangue. Parte dell%ecceden&a5 attraverso i reni 8sottoposti a un superlavoro95 de!luisce nell%urina5 ma ne rimane sempre abbastan&a in circolo da costituire una minaccia per il cervello: il

glucosio . in e!!etti il principale elemento nutritivo del cervello5 ma se . troppo pu; mandarlo in coma. /n livello troppo alto di &ucchero nel sangue e nell%urina . segno di diabete mellito. 6n linea generale si pu; dire che esistono due !orme della malattia: diabete giovanile e diabete a insorgen&a tardiva. 6l primo5 molto grave5 si mani!esta per lo pi3 nell%in!an&ia o nell%adolescen&a e avan&a rapidamente. : vero che la maggior parte di Euesti pa&ienti possono essere mantenuti per decine d%anni sulla base di un trattamento medico ormai standardi&&ato 8insulina e dieta controllata95 ma le aspettative di sopravviven&a sono spesso abbreviate. )lmeno tre casi di diabete su Euattro sono per; a insorgen&a tardiva5 diagnosticati in genere un po% dopo i Euarant%anni. =uasi sempre Euesto tipo di diabete . meno grave di Euello giovanile e ha un decorso meno rapido. Pu; tuttavia portare a gravi complica&ioni5 specialmente Euando insorge in soggetti obesi. @ggi . raro che i diabetici muoiano di coma diabetico5 data la !acilit' con cui si pu; ricorrere all%insulina5 che si ricava in grande abbondan&a dal pancreas di animali. Per un diabetico l%inie&ione d%insulina . un%opera&ione di routine come pettinarsi o lavarsi i denti. Le ma#attie "a$co#ari minacciano i dia-etici 1e . vero che oggi un diabetico pu; andare avanti Euasi inde!initamente con la terapia insulinica di mantenimento5 ci sono altri pericoli che ne minacciano la sopravviven&a. =uesti pericoli riguardano il cuore. 6n un articolo sul $e+ ,or- .imes del 3 ottobre (;>(, il dottor ?dMin L. 7ierman5 uno dei maggiori ricercatori in Euesto campo5 indicava l%arteriosclerosi come principale causa di morte nei diabetici. /n altro studioso che si . occupato di Euesto problema5 il dottor >achmiel Levine5 del CitR o! Pope <edical Center di 2uarte5 in Cali!ornia5 scrive in un articolo sul Journal of the American 5eriatrics %ociet" 8novembre (;>(=' ?il >7M dei decessi di pa&ienti diabetici sono il risultato diretto di una malattia vascolare. =uesta percentuale . circa due volte e me&&o Euella dei decessi per cause vascolari nella popola&ione non diabetica di tutte le et'". 6l dottor Levine sottolinea che i problemi vascolari interessano tutti i livelli del sistema circolatorio5 dai capillari all%aorta. "Con l%introdu&ione dell%insulina si . avuto un aumento enorme della vita media nei pa&ienti diabetici5 che ha messo perci; in eviden&a l%ampie&&a e gravit' delle lesioni vascolari"5 scrive il dottor Levine5 che aggiunge: "per Euanto riguarda il diabete5 l%insulina ha spostato il !uoco dalla glicosuria e dal coma diabetico al cuore5 gli arti5 i reni e gli occhi". <a Euanto sono gravi Euesti problemi cardiaci nel diabete0 on si sa esattamente perch i diabetici abbiano pi3 problemi cardiaci degli altri soggetti5 ma il dottor Sohn NudJin5 illustre dietologo inglese5 avan&a una teoria plausibile. ) suo avviso "potrebbe esserci una via che passa attraverso il pancreas: il carico di glucosio porterebbe a un eccesso di insulina in circolo e Euesta5 a sua volta5 in!luirebbe sul metabolismo dei lipidi5 una situa&ione paragonabile a una specie di prediabete. =uello che . certo . che i ricercatori sanno !ino dagli anni %2# che i diabetici so!!rono di malattie cardiache vascolari molto pi3 spesso dei non diabetici e che Euesti disturbi insorgono pi3 precocemente. Per converso5 i pa&ienti a!!etti da malattie cardiache aterosclerotiche presentano spesso una di!ettosa tolleran&a al glucosio". 1embra evidente che le attuali misure terapeutiche a !avore dei diabetici non siano in realt' che me&&e misure. 2a un lato si riconosce e si soddis!a la loro necessit' di insulina per tenere sotto controllo il tasso di &ucchero nel sangue5 ma dall%altro Euesti soggetti corrono maggiori rischi di malattie cardiache e certamente so!!rono danni a carico del sistema circolatorio5 ma per Euesto aspetto la medicina non

interviene. 6 diabetici si trovano di !ronte alla minaccia dell%arteriosclerosi5 e soprattutto dell%aterosclerosi 8caratteri&&ata da ispessimento e irregolarit' dello strato interno delle arterie5 con depositi di sostan&e grasse al loro interno95 che pu; condurre spesso all%in!arto del miocardio. el tentativo di garantire ai diabetici migliori probabilit' di venire a capo di Euesti problemi cardiocircolatori5 una volta risolto 8o almeno tenuto sotto controllo9 il problema della glicemia5 alcuni autori stanno cominciando a riconoscere in particolare la !un&ione della vitamina ? 8aFtoco!erolo9. =uesta ricerca di un presidio terapeutico rivolto a trattare le complica&ioni cardiache non sminuisce in alcun modo il valore dell%insulina come cura di mantenimento nel diabete. )n&i5 l%inten&ione . Euella di trovare il modo di ra!!or&are la prote&ione o!!erta dall%insulina5 alleviando gli e!!etti dei problemi cardiaci che a!!liggono Euesti pa&ienti. II trattamento , incom+#eto $en!a "itamina E 6n una con!eren&a indiri&&ata a un gruppo di membri della 4ermont atural Bood and Barming )ssociation5 il 1# maggio 1,71 il dottor ?van 1hute5 della 1hute Boundation !or <edical >esearch canadese5 sottolineava che il diabete in pratica . come due malattie: Huna malattia . l%alto tasso di &ucchero nel sangue5 trattato con la dieta e l%insulina e roba di Euel genere. =uesto non !a altro che aprire la via alla seconda met' della malattia5 la pi3 brutta5 la degenera&ione dei vasi sanguigni5 che . Euella che uccide. : Euesta che mette !uori uso gli occhi e i reni e il cuore e produce la cancrena. : Eui che entra in gioco l%aFtoco!erolo. /n diabetico che non prende aFtoco!erolo . come se non !acesse nessuna curaG I. 2opo vari anni di esperien&a nel trattamento di cardiopatici5 il dottor Kil!rid ?. 1hute5 !ratello maggiore di ?van5 che lavora anch%egli come cardiologo presso la 1hute Boundation5 scrive nell%opera pi3 volte citata: "oggi possiamo tranEuillamente a!!ermare che ad ogni diabetico si deve assicurare un controllo adeguato della malattia mediante la dieta e l%insulina o altri !armaci antidiabetici5 in modo che non debba incorrere nel coma o in rea&ioni da iperglicemia. on meno importante . che riceva aF toco!erolo per ridurre al minimo le complica&ioni vascolari. -utti e tre Euesti !attori sono indispensabili a un trattamento e!!icace". Pur ammettendo sen&a con!usioni che i risultati ai !ini della ripresa della vista nei diabetici che sono gi' diventati ciechi non sono molto buoni5 il dottor 1hute descrive alcuni successi spettacolari ottenuti anche in Euesta dire&ione. >i!erisce il caso di un pa&iente di :9 anni5 visitato per la prima volta nel settembre del (;9@' "era diabetico da vent%anni. La vista si andava deteriorando e il pa&iente aveva so!!erto di emorragie in entrambi gli occhi negli ultimi sei anni. L%occhio sinistro era Euasi cieco. C%erano poi altri chiari segni di arteriosclerosi e5 per esempio5 il tasso di albumina nelle urine era molto alto. Con un dosaggio di <77 unit' di aFtoco!erolo al giorno5 la vista cominci; a migliorare in capo a sei settimane e dopo sei mesi era Euasi normale. )nche l%albuminuria era molto diminuita e il pa&iente si sentiva davvero bene. el giugno del (;<6 present; un%emorragia all%occhio e allora il dosaggio di eFtoco!erolo !u immediatamente raddoppiato: la vista era tornata normale dopo due settimane. 6l pa&iente ammise di "essersi un po% trascurato5 prendendo solo &77 unit' di aFtoco!erolo al giorno. Cl (@ aprile (;<: ebbe un in!arto miocardico anteriore5 malgrado il trattamento con 1.### unit' di aF toco!erolo al giorno. 6n ospedale5 passava molte ore leggendo 8!ra i suoi libri ce n%era uno stampato malamente su carta gialla scadente9. Col riposo e un dosaggio aumentato di vitamina ?5 si riprese sen&a incidenti. )ttualmente5 prende &@ unit' di insulina al giorno". 6l dottor 1hute ri!erisce che il trattamento per "gli e!!etti delle altera&ioni vascolari nel cervello e nella retina . molto meno soddis!acente di Euello delle anomalie relativamente semplici a carico del cuore5

dei reni e delle estremit'. La cosa . prevedibile5 data l%estrema speciali&&a&ione delle cellule nervose e la loro sensibilit' all%anossia". 6l trattamento vitaminico prescritto dal dottor 1hute ai pa&ienti diabetici . comunEue sempre in aggiunta al normale trattamento con insulina. Capitolo 1#2 LA VITAMINA BAC PREVIENE L0AMBLIOPIA DA TABAGISMO LOambliopia da tabagismo . rimasta per un certo tempo un enigma medico. =uesto disturbo5 per Euanto raro e spesso misconosciuto5 riduce l%acuit' visiva e la discrimina&ione dei colori e pu; s!ociare nella cecit'. 6 medici sapevano da tempo che il !umo pu; causare una cecit' par&iale o in Eualche caso addirittura completa5 ma non erano riusciti a scoprire perch. Come spesso avviene in medicina5 si trov; prima una cura e poi5 lavorando a ritroso5 si . arrivati a spiegarne le cause. 1econdo un editoriale del 3anadian #edical Association Journal del 6@ !ebbraio (;>7, l%ambliopia da tabagismo . dovuta alle Euantit' considerevoli di cianuro contenute nel tabacco. =uesto veleno determina la degenera&ione della mielina5 la guaina lipoproteica che riveste i nervi. 1otto l%a&ione del cianuro5 il primo nervo che va !uori uso . il nervo ottico. 1e la demielini&&a&ione . troppo avan&ata5 la conseguen&a . la cecit' completa5 ma "se il trattamento ini&ia prima che si veri!ichi la degenera&ione delle !ibre nervose e dei gangli5 sembra possibile una completa remissione". 6l trattamento non . altro che la vitamina 712. 6n!atti5 i redattori del 3anadian #edical Association Journal ritenevano che la ragione della minore !reEuen&a attuale dell%ambliopia da tabagismo in con!ronto al passato sia da ricercare nella maggiore ricche&&a dell%alimenta&ione per Euanto riguarda Euesta vitamina. =uindi5 oltre a curare l%a!!e&ione5 la vitamina 712 sembra capace anche di prevenirla. 6l cianuro5 mescolato all%idrogeno5 !orma Euel gas letale che si usa nelle esecu&ioni capitali. on combinato con l%idrogeno5 lo si trova anche nel nostro organismo. Le !onti sono il cibo5 il tabacco e l%alcool5 le ultime due suscettibili di !ornirne in eccesso. " el nostro organismo F si legge sul 3anadian #edical Association Journal - c%. una piccola riserva biochimica di cianuro metabolicamente attivo"5 che d' luogo alla presen&a costante di tracce di cianuro nel sangue. Ci; . essen&iale per l%a&ione inibitoria che Euesta sostan&a esercita sugli en&imi respiratori". Am-#io+ia da ta-a*i$mo e caren!a di "itamina BAC ormalmente5 l%eccesso di cianuro . escreto nell%urina dopo essere stato detossi!icato dal !egato5 che lo tras!orma in tiocianite di sodio. -uttavia5 ". dimostrato che nell%ambliopia da tabagismo c%. una rela&ione diretta !ra consumo di tabacco da un lato e assorbimento di vitamina 712 e suo livello nel sangue dall%altro. L%ambliopia si veri!ica con scarso consumo di tabacco5 se l%assorbimento di vitamina 712 . scadente5 o il livello della vitamina 712 nel siero . basso. Per contro5 Euando il tasso di vitamina 712 . alto5 . necessario un !orte consumo di tabacco per produrre l%ambliopia. L%ipotesi Euindi . che il tabacco !ornisce una potente !onte esogena del radicale di cianuro5 che per accumulo e poten&iamento d' luogo all%intossica&ione cronica da cianuro che si mani!esta come ambliopia da tabagismo". 6l collegamento !ra caren&a di vitamina 712 e l%ambliopia da tabagismo non sembra davvero casuale5 essendo nota da tempo l%a&ione di Euesta vitamina sul sistema nervoso e su vari disturbi degli occhi. 6l dottor 7arbro 7UorJenheim scriveva su Iancet (6< mar&o (;<<= che . importante riconoscere tempestivamente una perdita progressiva di acuit' visiva5 con atro!ia del nervo ottico5 perch un

trattamento adeguato negli stadi ini&iali pu; salvare la vista: "la neuropatia ottica . ritenuta un sintomo di caren&a di vitamina 712 e molti autori citano i buoni risultati ottenuti con il trattamento mediante dosi massicce di vitamina 712...". L%ambliopia da tabagismo . reversibile solo se individuata e trattata nel primissimo stadio5 cosa piuttosto improbabile. L%unica maniera !ondata di a!!rontare la malattia . un%a&ione preventiva5 prendendo le misure necessarie contro il rischio di caren&a di vitamina 712 o meglio ancora smettere di !umare. Capitolo 1#3 UN APPROCCIO DIETETICO ALLA FEBBRE DA FIENO @gni anno5 migliaia di persone a!!litte dalla !ebbre da !ieno ricorrono ai pi3 svariati rimedi contro l%allergia. <olti di Euesti5 dagli antistaminici alle lunghe serie di inocula&ioni5 possono o!!rire un certo sollievo5 ma l%entit' del miglioramento varia enormemente da una persona all%altra5 cosC come variano5 purtroppo5 gli e!!etti collaterali. <ilioni di persone conoscono !in troppo bene la grande sonnolen&a che danno gli antistaminici: lavorare rischia di diventare Euasi impossibile e guidare l%auto dopo aver preso un potente antistaminico . un rischio mortale. L%uso costante di antistaminici pu; provocare un%eccessiva disidrata&ione delle mucose nasali5 con l%e!!etto di attivare una secre&ione "di rimbal&o": tirando le somme5 il risultato pu; essere un aggravamento dei sintomi5 invece che una remissione. 6 !iltri applicati ai condi&ionatori e Euelli ancor pi3 e!!icaci progettati appositamente per eliminare Euasi ogni particella dall%aria che entra nelle abita&ioni hanno il vantaggio di non produrre e!!etti collaterali 8salvo sulla bolletta dell%elettricit'9. <a anche Euesti dispositivi hanno i loro limiti operativi: chi so!!re di !ebbre da !ieno non pu; restare a casa tutto il giorno e certo non . economico tenere acceso il condi&ionatore giorno e notte all%ini&io d%autunno Euando ormai la stagione si . ra!!rescata. emmeno l%approccio dietetico alle allergie respiratorie . per!etto. 7ench vi siano ormai diverse ricerche mediche a dimostrare l%utilit' poten&iale di certe sostan&e nutritive5 nella pratica i vantaggi concreti che i pa&ienti possono ricavare per Euesta via sono estremamente variabili. L%unico vantaggio sicuro di una linea terapeutica imperniata sull%alimenta&ione . che non si rischia di strama&&are in poltrona per gli e!!etti collaterali5 o di trovarsi con un naso cosC prosciugato da avere una rea&ione paradossale5 che costringe a prendere antistaminici in continua&ione. /n medico cali!orniano . convinto che l%alimenta&ione5 in particolare le vitamine del complesso 75 costituisce la chiave per risolvere molti problemi allergici: Hdirei che circa il ,(Q dei pa&ienti che vengono nel mio ambulatorio per un%allergia hanno una caren&a alimentareI5 dichiara il dottor *ranville ? Anight nel corso di un%intervista rilasciata nel suo studio di 1anta <onica. H6l pi3 delle volte5 Eueste persone sono carenti di vitamina 712. 1econdo il dottor Anight5 i pa&ienti a!!etti da disturbi allergici presentano spesso segni mani!esti di caren&a del complesso 75 come lingua rossa e screpolata e screpolature della pelle agli angoli della bocca. 6l dottor Anight . convinto che anche la !or!ora e la seborrea siano segni al caren&a vitaminica. Tera+ia dietetica 6l suo trattamento si !onda su una buona dietaFbase5 che prevede 6#F+# g di proteine al giorno5 arricchita di supplementi del complesso 75 sotto !orma di !egato essiccato e lievito di birra. ei casi di

grave caren&a vitaminica5 il dottor Anight ricorre a inie&ioni5 ma Euesta necessit' si pone solo in casi estremi. H<etto i miei pa&ienti a una buona dieta molto ricca di verdura !resca5 latte !resco e !ormaggioI5 spiega il dottor Anight. H6noltre devono evitare lo &ucchero e il pane bianco5 oltre a tutto lo scatolameI. 6l medico di 1anta <onica precisa che il suo trattamento costituisce un approccio graduale5 che a volte richiede varie settimane per cominciare a incidere realmente5 ma i risultati ottenuti negli ultimi 3# anni li de!inisce Hestremamente !avorevoliI5 con un tasso altissimo di remissioni nei casi di allergia. HLe allergie coprono l%intera gamma delle malattie e credo che molte dipendano dall%esposi&ione al gran numero di sostan&e chimiche che sono state introdotte nel nostro ambiente F a!!erma F e una volta ridotta l%esposi&ione a Eueste sostan&e Euasi sempre c%. subito un miglioramentoI. L%elimina&ione dei cibi precotti o conservati e dei cosmetici chimici sono due passi !ondamentali verso una radicale puli&ia del nostro ambiente personale. La dietologa )delle 2avis5 nel suo libro Iet's 5et %hell 8Parcourt5 7race X Korld5 6nc.5 eM NorJ5 1,6(9 sottolinea come l%interesse per un trattamento dietetico delle allergie !osse molto pi3 privo prima dell%ampia di!!usione di antistaminici e cortisonici. Come il dottor Anight5 anche la 2avis nella sua esperien&a clinica ha osservato che le vitamine5 in particolare la C e il complesso 75 spesso hanno una !un&ione molto importante nello sventare gli e!!etti delle rea&ioni allergiche. L0a!ione de##0acido +antotenico Le allergie5 secondo Euesta autrice5 sono "malattie da stress" e i loro sintomi altro non sono che il segno dell%incapacit' dell%organismo di !ar !ronte allo stress costituito dal polline 8o da certe sostan&e chimiche9. ) suo avviso l%acido pantotenico 8vitamina 79 . particolarmente importante per la resisten&a allo stress: Hmolte volte ormai si sono prodotte sperimentalmente allergie in animali5 iniettando numerose sostan&e estranee5 e invariabilmente la rea&ione allergica . particolarmente grave5 o mortale5 Euando c%. caren&a di acido pantotenicoD nessun%altra caren&a alimentare ha un e!!etto paragonabile a EuestaI. La sperimenta&ione condotta dal dottor 6. 1&oradR5 del 2ipartimento di pediatria della !acolt' di <edicina dell%/niversit' di 1&eged5 in /ngheria5 ha dimostrato il ruolo decisivo dell%acido pantotenico nell%attenuare le rea&ioni allergiche. 6n un articolo pubblicato su Acta Paediatrica (C2, C, 1,6395 il dottor 1&oradR ri!erisce che la somministra&ione di acido pantotenico5 per inie&ione o per via orale5 ha ridotto le rea&ioni cutanee agli allergeni del 2#QF(#Q5 in Euattro gruppi diversi di bambiniD anche la produ&ione d%istamina5 che scatena la rea&ione allergica5 risultava parallelamente ridotta. Perch mai l%acido pantotenico5 o la sua mancan&a5 ha un e!!etto cosC vistoso sulle allergie0 /na possibile spiega&ione che si presenta immediatamente . che la corteccia surrenale non . in grado di produrre cortisone in sua assen&a: se manca Euesta sostan&a naturale antin!iammatoria5 le rea&ioni allergiche possono risultare addirittura mortali. /n medico che ha sperimentato personalmente l%acido pantotenico per un disturbo allergico . la dottoressa 1andra <. 1teMart5 aiuto presso i servi&i ambulatoriali dell%ospedale pediatrico di Columbus 8@hio9. La sua esperien&a . ri!erita dal pediatra Killiam *rant CrooJ nel suo libro 3an ,our 3hild *eadK Cs Ae A"peractiveK 8Pedicenter Press5 SacJson5 -ennessee5 1,7(9. )!!litta da un disturbo allergico che aveva dato "risposta negativa ai consueti decongestionanti antistaminici5 decisi di provare a prendere acido pantotenico"5 ri!erC la dottoressa 1teMart al collega. " e presi una compressa da 1## mg la notte e mi accorsi che il naso otturato si liberava in meno d%un Euarto d%ora. Potevo respirare e5 invece di svegliarmi alle Euattro o alle cinEue con la tosse e il naso pieno di secre&ioni5 non avevo niente di tutto Euesto. ) Euanto pare5 l%acido pantotenico ha su di me un preciso e!!etto inibitorio delle secre&ioni mucose".

For$e #a "itamina C , #a c.ia"e +er +a$$are $en!a danni #a $ta*ione de##e /e--ri da /ieno )nche la vitamina C sembra avere una parte molto importante nel campo delle allergie e nel Euadro clinico della !ebbre da !ieno. 6n una lettera al $e+ Fngland Journal of #edicine del (& mar&o (;>&, il dottor )rend 7ouhuRs5 direttore della se&ione polmonare della Nale 1chool o! <edicine5 avan&ava l%ipotesi che i ben noti e!!etti bene!ici della vitamina C nelle malattie respiratorie si possano collegare alle sue naturali propriet' antistaminiche, citando a sostegno di Euesta interpreta&ione un accurato lavoro di Sohn L. Coulehan ed altri5 che era comparso precedentemente sulle pagine di Euella stessa prestigiosa rivista. Lo studio del dottor Coulehan dimostrava come la somministra&ione Euotidiana di uno o due grammi di vitamina C nei bambini in et' scolare non ottiene l%e!!etto di ridurre la !reEuen&a dei ra!!reddori5 ma diminuisce di Euasi un ter&o il numero dei giorni di malattia: i bambini trattati col supplemento vitaminico tossivano meno e dovevano so!!iarsi il naso meno spesso degli altri. 2a Euesta e altre ricerche molti hanno tratto la conclusione che la vitamina C contribuisce a proteggere l%organismo dai virus5 ma il dottor 7ouhuRs sospetta che non sia tutto. La sua teoria . semplice: Hse l%istamina interviene a !avorire l%in!iamma&ione delle mucose nelle malattie respiratorie acute5 l%a&ione antistaminica della vitamina C potrebbe spiegare5 in parte5 la ridu&ione dei sintomi e della durata e!!ettiva delle malattieI. <a da dove ha ricavato il dottor 7ouhuRs l%idea che la vitamina C abbia un" %a&ione antistaminica"0 1emplicemente5 l%ha dimostrato con gli esperimenti che ha condotto personalmente5 e di cui ha pubblicato i risultati5 insieme con i suoi collaboratori ?ugeniUa TusJin ed )lan S. LeMis5 sul Journal of Allerg" and 3linical Cmmunolog" 8aprile (;>:=. Re$+ira!ione +i; /aci#e con #a "itamina C ella prima serie di esperimenti5 si !aceva inalare a (> soggetti sani un composto contenente istamina. L%istamina . una sostan&a che d' luogo a rea&ioni vistose nelle pareti dei capillari5 rendendole pi3 permeabili e permettendo un pi3 abbondante passaggio di materiali di scarto dal sangue alle cellule. : Euesta a&ione5 in larga misura5 a determinare Euel !astidioso gon!iore nel naso e intorno agli occhi che si osserva nella !ebbre da !ieno5 cosC come del senso di so!!ocamento che accompagna l%asma bronchiale. 7ench la produ&ione di istamina nell%organismo in risposta a un allergene si consideri una rea&ione protettiva5 nel caso degli individui ipersensibili la rea&ione . cosC esagerata che respirare diventa una vera e propria tortura. 2alle statistiche sappiamo Euanto numerose siano le persone che conoscono !in troppo bene Euesta sensa&ione spaventosa. 2opo la somministra&ione di istamina i medici hanno misurato la capacit' respiratoria dei (> soggetti subito dopo l%inala&ione5 a distan&a di tre ore e a distan&a di sei. 6n seguito5 hanno condotto gli stessi rilevamenti5 agli stessi intervalli5 dopo aver somministrato ai soggetti (## mg di vitamina C5 un placebo o niente addirittura. Panno notato cosC un miglioramento signi!icativo% della respira&ione a seguito della somministra&ione di vitamina C. Concludevano che una "singola dose di (## mg di acido ascorbico per via orale inibisce l%e!!etto di costri&ione delle vie aeree in soggetti umani". 6noltre5 Euesta a&ione bene!ica durava !ino a sei ore dopo l%inala&ione di istamina. 6l dottor 7ouhuRs e i suoi collaboratori mettono in rilievo che !orti dosi di acido ascorbico sono escrete in massima parte dall%organismo nell%arco di $F( ore. Per mantenere pi3 a lungo l%eletto antistaminico5 ipoti&&ano l%opportunit' di somministrare la vitamina in dosi minori 8indicano provvisoriamente 2(#

mg9 a intervalli di tre ore nell%arco della giornata. @sservano tuttavia che le dosi di istamina somministrate ai soggetti dell%esperimento erano relativamente basse: "non abbiamo esaminato l%a&ione dell%acido ascorbico contro !orme pi3 gravi di costri&ione delle vie aeree per e!!etto dell%istamina. =uindi5 allo stato attuale le possibili implica&ioni terapeutiche del nostro lavoro valgono solo per !orme lievi di asma bronchiale". La "itamina C me*#io de##e medicine /no studio di B. 4alic ed ?. TusJin5 dell%/niversit' di Tagabria5 dimostra che supplementi di vitamina C possono essere pre&iosi per le persone costrette a lavorate in ambienti inEuinati dalla polvere5 secondo Euanto risulta dal rapporto pubblicato sul !ritish Journal of Cndustrial #edicine (:7, (;>:=. 1 soggetti erano 2# operaie di un%industria tessile. Per e!!etto dell%esposi&ione cronica a grandi Euantit' di !ibre tessili5 (: di Eueste donne erano a!!ette da bissinosi5 un%altera&ione dei polmoni e della !un&ione respiratoria causata dal pulviscolo presente nell%aria respirata per anni. Le altre > erano esenti dalla malattia. 1copo della ricerca era determinare Euale di Eueste tre sostan&e avrebbe giovato di pi3 ai soggetti: vitamina C5 un antistaminico o un broncodilatatore. 1i sapeva che la capacit' respiratoria delle operaie subiva una diminu&ione signi!icativa nel corso della settimana5 data la permanen&a continuativa nell%ambiente inEuinato: per valutare l%e!!etto comparativo dei vari trattamenti sul disturbo respiratorio5 i rilevamenti sono stati eseguiti il lunedC5 per Euattro settimane consecutive. La prima settimana5 la capacit' respiratoria veniva misurata in assen&a di EualunEue trattamento. 66 lunedC successivo5 si somministrava per inala&ione orciprenalina5 un broncodilatatore5 prima che ini&iasse il turno. 6l ter&o lunedC5 le operaie prendevano un antistaminico per via orale prima di cominciare a lavorare. 6n!ine5 il Euarto lunedC prima di entrare al lavoro veniva somministrata una compressa di placebo e poi5 a partire dal giorno seguente e !ino al lunedC successivo compreso5 prima dell%ini&io del turno le donne prendevano una dose di (## mg di acido ascorbico. -utti i soggetti trattati sia con le medicine che con la vitamina C mostravano un miglioramento nella respira&ione all%esame medico. 6noltre5 le operaie a!!ette da bissinosi presentavano un miglioramento pi3 accentuato in con!ronto a Euelle non colpite. )nali&&ando pi3 da vicino la risposta ai singoli trattamenti5 gli autori hanno visto chiaramente che il pi3 e!!icace dei tre agenti era la vitamina C. 2opo aver preso l%antistaminico o il broncodilatatore5 + delle 13 donne a!!ette da bissinosi dissero di sentirsi meglio5 con minore di!!icolt' di respiro e una pi3 lieve oppressione al petto. 2opo il trattamento con vitamina C5 per;5 !urono 12 a dichiarare di sentirsi molto meglio: la vitamina C aveva un%e!!icacia superiore del (#Q. 2elle 7 operaie non colpite5 nessuna present; miglioramenti soggettivi dopo il placebo5 3 dichiararono invece di star meglio dopo aver preso l%antistaminico e $ dopo l%acido ascorbico o il broncodilatatore. 1embra Euindi che chi ne ha pi3 bisogno ricavi pi3 giovamento dalla vitamina C5 mentre per chi non sta cosC male gli e!!etti della vitamina C sono eEuivalenti a Euelli dei medicamenti speci!ici. *li autori osservano che il meccanismo attraverso cui l%acido ascorbico ottiene il suo e!!etto preventivo non . del tutto chiaro. >icerche precedenti sui lavoratori dell%industria tessile hanno dimostrato che la ridotta capacit' polmonare dipende dall%a&ione costrittiva che esercita sui bronchi l%istamina o Eualche altra sostan&a attiva. -uttavia5 . possibile secondo 4alic e TusJin che entrino in gioco anche altri !attori come il gon!iore delle membrane mucose o altre altera&ioni che restringono le vie respiratorie. 2alla letteratura sembra che l%acido ascorbico riduca inoltre la permeabilit' dei piccoli vasi sanguigni. : possibile che5 diminuendo la permeabilit' capillare 8a&ione antagonista a Euella dell%istamina95 prevenga l%edema5 cio. l%accumulo di liEuidi5 con la conseguente costri&ione delle vie bronchiali. 6 ricercatori iugoslavi suggeriscono l%opportunit' di ulteriori ricerche per chiarire i meccanismi esatti

dell%a&ione dell%acido ascorbico. ComunEue5 l%unico interrogativo . come !un&iona: che !un&ioni . accertato con sicure&&a. La "itamina contro i $intomi di a##er*ia La vitamina ? pu; essere un rimedio pi3 e!!icace contro la !ebbre da !ieno5 almeno per alcuni soggetti. /n ricercatore giapponese5 il dottor <itsuo Aamimura5 del 2ipartimento di dermatologia della scuola medica di 1apporo5 scrive sul Journal of 2itaminolog" 81+5 2#$F2#,5 1,729 che la vitamina ? ha e!!icaci propriet' antistaminiche che potrebbero alleviare le so!!eren&e della !ebbre da !ieno5 evitando il torpore5 l%aumento della pressione sanguigna e gli altri e!!etti collaterali che spesso rendono sconsigliabili gli altri !armaci antistaminici. 6l dottor Aamimura ha deciso di esaminare nelle sue sperimenta&ioni l%e!!icacia antistaminica della vitamina ? per due ragioni: una . che vari altri studiosi giapponesi ri!eriscono grossi risultati ottenuti con la vitamina ?5 l%altra5 come sottolinea l%autore5 . che H. risaputo come la vitamina ? sia spesso e!!icace nel trattamento di varie malattie in!iammatorie della pelleI. ei suoi esperimenti il dottor Aamimura ha usato sia animali che soggetti umani. 6n tutte le prove eseguite5 la vitamina ? aveva l%e!!etto di sopprimere i sintomi di allergia e Euel tipo di accumulo di liEuido nei tessuti che caratteri&&a le rea&ioni allergiche. 6 primi sono stati gli studi su animali. 6l dottor Aamimura ha iniettato a un gruppo di ratti una solu&ione di destrano5 per produrre il tipico gon!iore allergico e Euel turgore intorno agli occhi e nelle vie nasali che caratteri&&a la !ebbre da !ieno. )d alcuni animali veniva immediatamente praticata un%inie&ione di 2# /6 di aFtoco!erolo5 o vitamina ?5 ad altri di sole 1# /65 ad altri ancora un%inie&ione di olio di sesamo5 per avere un gruppo di controllo. 2$ ore dopo5 gli animali che non avevano ricevuto vitamina ? presentavano un %grave% edema5 Euelli trattati con la dose minore di vitamina avevano una tume!a&ione molto pi3 ridotta5 mentre in Euelli sottoposti all%inie&ione di 2# unit' di vitamina ? non si osservava assolutamente nessun gon!iore. 6n seguito il dermatologo giapponese condusse una seconda serie di esperimenti sui conigliD sul dorso rasato dell%animale veniva spennellata una sostan&a chimica irritante5 ma in certe &one della pelle oltre a Euesta veniva applicato un unguento a base di vitamina ?5 oppure un semplice unguento di olio di sesamo. 7ench in Euesto caso la vitamina ? !osse applicata in maniera topica an&ich per inie&ione5 i risultati erano del tutto simili. ?ra evidente che nelle &one trattate con l%unguento a base di aFtoco!erolo Hl%in!iamma&ione era soppressa e la durata delle lesioni risultava abbreviataI. La super!icie totale dell%in!iamma&ione era appena un ter&o di Euella osservata dove non era stata applicata la vitamina ed erano molto minori l%emorragia e l%in!iltra&ione delle !erite. ? negli esseri umani0 6l ricercatore giapponese ha iniettato in un gruppo di soggetti istamina5 Euella sostan&a che5 Euando viene liberata dall%organismo in risposta a un allergene5 . direttamente responsabile del gon!iore che si nota nelle rea&ioni allergiche. L%istamina . un agente che produce la dilata&ione dei capillari. 6noltre5 alcuni dei soggetti so!!rivano da tempo di eru&ioni cutanee croniche5 altri no. 2opo la somministra&ione di 3## /6 di vitamina ? al giorno per via orale5 in capo a cinEue o sette giorni le rea&ioni allergiche risultavano ridotte del 37Q nei soggetti non a!!etti da eru&ioni croniche5 mentre in Euelli con !orte tenden&a a Euesto disturbo la &ona interessata dalla rea&ione era diminuita !ino al 33Q. 6n un altro esperimento5 il dottor Aamimura ha applicato sulle spalle dei soggetti 81## in tutto9 delle prepara&ioni contenenti una sostan&a irritante. 6n certe &one la pomata conteneva solo l%agente irritante5 in altre &one oltre a Euesto conteneva anche vitamina ?5 oppure acido glicirretinico5 una sostan&a cui

secondo il dottor Aamimura Hsi attribuisce un%a&ione antistaminicaI. Con la pomata irritante da sola5 si ebbero arrossamenti o prurito in 37 soggetti5 con l%acido glicirretinico5 in 235 con la vitamina ? solo in 1, casi. 6l dottor Aamimura5 che ha studiato per anni la vitamina ?5 ammette di non sapere esattamente come agisca Euesta vitamina per ridurre le rea&ioni in!iammatorie. =uello che . certo . che agisce. L%ipotesi del dermatologo giapponese . che lo !accia in due modi: an&itutto5 riducendo la permeabilit' dei capillari5 il che impedirebbe l%accumulo di liEuidi !uori dei vasi sanguigni5 in secondo luogo sopprimendo direttamente la produ&ione di istamina. 7ench in genere non si attribuisca alla vitamina ? un%a&ione antistaminica5 il dottor Aamimura . convinto che l%abbia. Ba notare5 per esempio5 che ci; si accorderebbe col !atto che la vitamina ? . pi3 e!!icace se somministrata prima del !atto irritativo che non in seguito. >iassumendo5 un approccio dietetico ai !enomeni allergici chiamerebbe in causa l%intera gamma delle vitamine 75 con speciale atten&ione per l%acido pantotenico5 le vitamine ? e C e in!ine i bio!lavonoidi. <olte persone ri!eriscono di aver ottenuto un certo sollievo dall%allergia consumando cibi naturali come miele gre&&o e consolida. Begato5 germe di grano e !rutta !resca in abbondan&a dovrebbero entrare nella dieta di ciascuno5 specialmente di chi so!!re di allergie.

Capitolo 1#$ LA VITAMINA B9 IN COPPIA COL MAGNESIO PREVIENE I CALCOLI RENALI >icerche a lungo termine rivelano come la vitamina 76 e il magnesio possano eliminare le so!!eren&e legate ai calcoli renali. Per ragioni non del tutto chiare5 molte persone tendono a !ormare calcoli dai sali minerali presenti nell%urina. Prodotti soprattutto nei reni5 i calcoli urinari devono spesso essere rimossi chirurgicamente5 oppure 8se sono abbastan&a piccoli9 possono essere eliminati attraverso il tratto urinario5 provocando dolori acutissimi. 1econdo due studi clinici condotti all%/niversit' di Parvard5 i sassolini di ossalato di calcio5 che sono il tipo pi3 comune5 si !ormano nella grande maggioran&a dei casi per una duplice caren&a di vitamina 76 e di magnesio. ?dMin L. Prien e 1tanleR . *ersho!! due ricercatori di Parvard5 hanno pubblicato per la prima volta sull'American Journal of 3linical $utrition 8maggio 1,679 i buoni risultati ottenuti con l%uso di supplementi di magnesio e di vitamina 76 nella cura delle calcolosi renali: su 36 pa&ienti che prima della cura registravano la !orma&ione di almeno due calcoli renali in un anno5 secondo Euanto ri!eriscono i due autori5 ben 3# non avevano avuto alcun nuovo episodio di calcolosi 8o episodi molto pi3 rari9 durante il periodo di almeno cinEue anni in cui erano stati protetti con supplementi Euotidiani di ossido di magnesio e di piridossina. 6l dato pi3 con!ortante si ricava per; da una seconda ricerca condotta dagli stessi autori5 cui hanno partecipato molti pi3 soggetti e pi3 medici5 che con!erma al di l' di ogni dubbio l%a&ione bene!ica della vitamina 76 e del magnesio nella preven&ione delle calcolosi renali. 6n un articolo pubblicato sul Journal of /rolog" nell%ottobre del 1,7$5 Prien e *ersho!! ri!eriscono la ricerca5 portata avanti nel corso di cinEue anni con la collabora&ione di 6$ urologi5 su un campione sele&ionato di pa&ienti con una lunga storia di calcolosi cronica5 26( all%ini&io del lavoro5 di cui ,+ perduti per strada per varie ragioni. 1ui 167 pa&ienti che hanno proseguito il trattamento protettivo !ino al termine del programma di sperimenta&ione clinica5 solo 17 sono da considerare un !allimento5 continuando a !ormare calcoli

come in passato. )ltri 1+ presentavano ancora sintomi dolorosi 8bench pi3 lievi di prima9: probabilmente5 secondo i ricercatori5 Euesti soggetti continuavano a !ar passare nell%urina piccoli !rammenti5 Euasi una "ghiaia" di pietre renali. 6 rimanenti 132 erano liberi da calcoli e sintomi. : un grosso risultato: miglioramenti consistenti nell%+,Q dei casi e nel 7,Q prote&ione totale contro la !orma&ione di calcoli5 semplicemente prendendo dosi supplementari di due innocue sostan&e nutritive. " umerosi pa&ienti5 essendosi liberati dei calcoli5 F ri!eriscono i due ricercatori F interruppero il trattamento e ricominciarono in capo a poche settimane ad avere di nuovo i calcoli5 per liberarsene di nuovo una volta ripresa la terapia". C.e co$a c0, nei ca#co#i4 Prima di potersi !are un%idea chiara di come agiscono Euesti elementi nutritivi per proteggere l%organismo dalla !orma&ione di calcoli renali5 . necessario sapere Eualcosa di pi3 su come si !ormano i calcoli e di che cosa sono !atti. 6l contenuto dei calcoli varia secondo le &one geogra!iche e per!ino secondo il livello di %civili&&a&ione% raggiunto da un certo Paese. el ordamerica5 per;5 a Euanto hanno accertato i due ricercatori di Parvard5 la sostan&a principale che costituisce i calcoli renali . l%ossalato di calcio. "Circa un ter&o dei calcoli renali sono composti di Euesta sostan&a e un altro ter&o ne contiene !orti Euantit'5 generalmente accompagnate da !os!ato di calcio"5 scrivono in!atti. )cido ossalico e calcio5 entrambi costituenti normali dell%urina5 si combinano a !ormare Euesti cristalli relativamente insolubili. L%acido ossalico . associato comunemente a vari alimenti: cioccolata5 cacao5 t5 rabarbaro5 spinaci5 bietole5 pre&&emolo e barbabietole si segnalano tutti per l%alta concentra&ione di ossalato. Chi consuma grandi Euantit' di Euesti alimenti sen&a aumentare parallelamente l%apporto di calcio rischia concretamente di sviluppare una caren&a di calcio5 perch Euesto minerale si lega cosC !acilmente con l%acido ossalico e5 una volta entrato in Euesta combina&ione5 . praticamente perduto per l%organismo: non pu; essere in!atti assorbito e attraversa sen&a utilit' tutto il tratto intestinale. L%acido ossalico di provenien&a alimentare5 tuttavia5 !orma una minima parte dell%acido ossalico presente nell%urina. Louis Pagler e >obert P. Perman5 due ricercatori che lavorano per l%esercito5 hanno pubblicato una serie di tre articoli sul metabolismo dell%ossalato nell'American Journal of 3linical $utrition 8luglio5 e settembre 1,7395 in cui spiegano che solo un 2Q dell%ossalato di origine alimentare viene assorbito e in!ine escreto nell%urina. La massima parte dell%ossalato urinario . di origine endogena5 cio. viene sinteti&&ato dall%organismo stesso: l%acido ascorbico e una sostan&a detta gliossilato sono i principali 8bench non unici9 precursori che !orniscono il materiale gre&&o per la produ&ione di ossalato. 6 reni5 dove si !orma l%urina5 prelevano l%acido ossalico dal circolo sanguigno. =uando il sangue arriva ai reni5 entrano in a&ione meccanismi complessi per la sele&ione dei vari elementi che vi sono trasportati: i materiali di cui l%organismo ha bisogno vengono messi in circolo5 gli scarti e gli elementi super!lui o indesiderati 8comprese le sostan&e nutritive e l%acEua in eccesso9 vengono raccolte e lasciate de!luire attraverso gli ureteri alla vescica5 da cui vengono escreti con l%urina 8attraverso l%uretra9. 2ato che sia l%acido ossalico che le ecceden&e di calcio vengono avviati al bacino urinario dai reni 8due organi sottoposti a un durissimo lavoro5 se si pensa che !iltrano circa 2.### litri di sangue al giorno95 . !acile capire che ci sono tutte le condi&ioni perch Euesti due componenti dell%urina si combinino in ossalato di calcio come in realt' !anno5 non solo nei pa&ienti a!!etti da calcolosi cronica5 ma anche nei soggetti normali. "L%urina . normalmente ipersatura di ossalato di calcio"5 scrivono Pagler e Perman. =uando una solu&ione . "ipersatura"5 basta la minima spinta a scatenare la precipita&ione improvvisa del solido. )lla luce di Euesta situa&ione tutt%altro che agevole5 la domanda imbara&&ante non . perch alcune

persone !ormino calcoli renali5 ma semmai perch i calcoli non si !ormino in tutti noi. : proprio Euesto l%interrogativo che si sono posti i due ricercatori: perch la maggior parte delle persone non !orma calcoli nei reni e in che modo Euesta maggioran&a di!!erisce dalla minoran&a che so!!re di calcolosi0 : evidente che la natura deve normalmente garantire un Eualche meccanismo protettivo5 in modo che5 malgrado la satura&ione di ossalato di calcio nell%urina5 la maggior parte delle persone non ha nessun disturbo da calcolosi renali. 1e Euesta prote&ione naturale . o!!erta in larga misura dal magnesio e dalla vitamina 76 contenuti nell%alimenta&ione5 si pu; supporre che i soggetti con tenden&a a !ormare calcoli di!!eriscono dai normali per un maggiore !abbisogno di Euesti due elementi nutritivi. on che ne richiedano Euantit' ecce&ionali. )!!atto: nel trattamento delle calcolosi renali croniche5 l%.Euipe di Parvard ha utili&&ato con successo 3## mg di ossido di magnesio al giorno5 un dosaggio addirittura in!eriore alle tabelle governative5 che ne raccomandano $## mgD Euanto alla vitamina 765 i pa&ienti erano trattati con una dose giornaliera di 1# mg5 cinEue volte superiore alla >2). ComunEue5 molte ricerche recenti su Euesta vitamina del complesso 7 inducono a ritenere che 1# mg sia un valore molto pi3 vicino al nostro !abbisogno !isiologico che non i 2 mg indicati dal ational >esearch Council e dalla Bood and 2rug )dministration. 1e i prodotti s!ornati dall%industria alimentare !ornissero davvero tutte le sostan&e nutritive necessarie5 con ogni probabilit' Euesti soggetti non avrebbero nemmeno mai cominciato a !ormare calcoli renali. Ma*ne$io e "itamina B9 in a!ione Come agiscono Euesti due elementi nutritivi nella pro!ilassi delle calcolosi0 6l magnesio5 secondo Euanto hanno dimostrato Prien e *ersho!!5 con!erisce all%urina un maggiore potere solvente per Euanto riguarda gli ossalati. Con Euesta accresciuta capacit' solvente5 il liEuido pu; mantenere i cristalli in solu&ioni5 con minore rischio di precipita&ione o aggrega&ione delle particelle. La vitamina 76 dal canto suo5 non ha nessun e!!etto sulla solubilit' dell%ossalato nell%urina5 ma sembra che contribuisca a regolare la produ&ione di acido ossalico nell%organismo5 limitandone cosC il Euantitativo che a!!luisce ai reni. <entre gli studi con soggetti umani restano un po% contraddittori su Euesto punto5 i due ricercatori a!!ermano che ". dimostrato una volta per tutte negli animali che la caren&a di vitamina 76 . accompagnata da un netto aumento dell%escre&ione di ossalato endogeno". Sohn ?llis5 nel suo libro 2itamin !<' .he Doctor's *eport 8Parper X >oM5 eM NorJ5 1,7395 cita Euesta a!!erma&ione di *ersho!! a proposito del !abbisogno umano di vitamina 76: "parrebbe che per molti individui5 se non per tutti5 l%apporto alimentare di vitamina 76 necessario a garantire una minima escre&ione di ossalati5 sia maggiore della Euantit' indispensabile ad assicurare la prote&ione contro la maggior parte delle altre mani!esta&ioni note di caren&a di vitamina 76". 6n altre parole5 non solo i soggetti con tenden&a alla calcolosi5 ma probabilmente anche gli altri avrebbero bisogno di un dosaggio di vitamina 76 cinEue volte superiore a Euello previsto dalle tabelle ministeriali per tenere sotto controllo la sintesi di acido ossalico nell%organismo. =ueste due sostan&e5 a Euanto pare5 collaborano mirabilmente: prima la vitamina 7c d' un grosso taglio alla Euantit' di acido ossalico nell%urina5 poi Euel tanto di acido ossalico che vi arriva lo stesso . reso pi3 solubile dall%a&ione del magnesio. 1e !osse tutto Eui5 se cio. la caren&a di magnesio e di vitamina 76 !osse l%unica causa dei calcoli renali5 non c%. dubbio che tutti i pa&ienti studiati da Prien e *ersho!! avrebbero dovuto guarire. <a i calcoli renali sono un disturbo complesso5 in cui entrano in gioco non solo il magnesio e la vitamina 765 ma anche i rapporti !ra numerosi altri elementi nutritivi 8per esempio5 calcio5 !os!oro e &ol!o9. 6noltre5 intervengono anche altri !attori: l%eredit'5 la situa&ione geogra!ica5 disturbi metabolici5 ecc. =uindi la semplice misura preventiva imperniata su Eueste due sostan&e non servir' a tutti5 ma comunEue l%alta percentuale di pa&ienti che dovrebbero bene!iciarne rimane una buona noti&ia.

6 ricercatori di Parvard hanno usato come supplemento di magnesio l%ossido di magnesio5 an&ich la dolomite: dato che la dolomite oltre al magnesio contiene anche calcio e di solito ai soggetti a!!etti da calcoli si consiglia di ridurre l%apporto di Euesta sostan&a5 sembra opportuno seguire Euesta indica&ione: "l%ossido di magnesio attualmente si trova in commercio in capsule da 1$# mg e due al giorno dovrebbero essere la giusta dose"5 scrivono Prien e *ersho!!. ) parte Euest%unica controindica&ione relativa al calcio5 la prescri&ione dietetica per i pa&ienti a!!etti da calcolosi renale cronica sembra consigliabile per chiunEue. Capitolo 1#( LA NIACINA ALLEVIA L0EMICRANIA E LA SINDROME DI M)NIERE /no studio appro!ondito pubblicato negli Archives of Jtolar"ngolog" (vol. >9, (;<6, p. 667= descrive una terapia vitaminica e!!icace sia per l%emicrania che per la sindrome di <ni.re. L%autore5 un illustre otologo5 . il dottor <iles )tJinson5 allora docente presso l%/niversit' di eM NorJ e attualmente in pensione. 6l dottor )tJinson ritiene che la sindrome di <ni.re e l%emicrania siano due aspetti della stessa malattia5 riconducibili entrambe !ondamentalmente allo stesso disturbo metabolico: "la sindrome di <ni.re . un%emicrania dell%orecchio5 l%emicrania una <ni.re del lobo occipitale"5 scriveva nel suo articolo. 6l collegamento !ra emicrania e sindrome di <nire non . un%osserva&ione nuova 8vi accennava lo stesso <ni.re95 ma secondo )tJinson non ha ricevuto l%atten&ione che gli era dovuta. 6 pa&ienti che so!!rono di emicrania spesso si sentono storditi e alcuni sviluppano una sindrome di <ni.re conclamata5 con vertigini5 ron&ii agli orecchi e perdita d%udito. 6n Eualche caso la ce!alea passa nel momento in cui sopravviene l%attacco di <ni.re5 ma alcuni s!ortunati continuano a so!!rire di emicrania anche dopo aver sviluppato la nuova sindrome5 che si alterna regolarmente alle ce!alee. <olti di Euesti pa&ienti !anno una vita da carcerati. 1crive il dottor )tJinson: "il medico che dice al pa&iente che deve imparare a convivere con gli attacchi di <ni.re e gli prescrive !enobarbital o un EualunEue tranEuillante5 semplicemente non sa di che cosa sta parlando. serve a molto il consiglio di Euei medici che dicono ai loro pa&ienti so!!erenti di emicrania che devono cercare di %non prendersela%. =uesti soggetti sono tesi5 rigidi5 per!e&ionisti e si impegneranno allo spasimo per %non prendersela%5 cosC come si inpegnano allo spasimo in tutte le attivit' Euotidiane. L0ori*ine , /i$ica8 non +$ico$omatica ")d ogni buon conto5 n l%emicrania n la sindrome di <ni.re hanno origine psicosomatica"5 scrive il dottor )tJinson. "L%una e l%altra sono l%e!!etto di uno spasmo dei vasi sanguigni5 seguito da una vasodilata&ione che provoca un maggior a!!lusso di sangue. ella sindrome di <ni.re . lo spasmo primario a produrre il sintomo principale5 l%improvvisa vertigine acuta che arriva a ciel sereno mettendo a terra il pa&iente5 mentre la vasodilata&ione secondaria5 che si traduce nell%accumulo di liEuido nell%orecchio interno5 . responsabile degli e!!etti secondari5 spesso relativamente lievi: ce!alea5 malessere generale5 la transitoria perdita d%udito che segue ai primi attacchi". ell%emicrania5 lo spasmo dei vasi sanguigni produce disturbi della visione5 ma il sintomo principale5 l%intenso dolore pulsante della testa5 . dovuto alla vasodilata&ione. CosC nella sindrome di <ni.re la mani!esta&ione predominante . la vertigine5 nell%emicrania la ce!alea. 1econdo il dottor )tJinson5 il modo migliore per trattare l%una e l%altra . prevenire la causa ini&iale5 cio. lo spasmo dei vasi sanguigni.

? come si !a a prevenire un vasospasmo0 2a tempo si sa che la niacina . e!!icace nel controllo degli attacchi di <ni.re del tipo vasocostri&ione e si suppone che l%e!!etto sia dovuto alla sua a&ione vasodilatatrice. 6l dottor )tJinson per; sospettava che parte degli e!!etti bene!ici prodotti dalla niacina !osse da attribuire alle sue propriet' speci!icamente vitaminiche: aveva osservato5 in!atti5 gravi caren&e croniche delle vitamine del complesso 7 nei pa&ienti a!!etti sia da sindrome di <nire che da emicrania." ) Euesto punto si pone l%interrogativo5 sollevato regolarmente da tutti coloro che non sanno o non vogliono accettare il concetto di caren&a cronica di vitamina: perch mai una caren&a alimentare5 specialmente in un Paese prospero e ipernutrito come gli 1tati /niti0 " on ho nessuna conoscen&a certa sul perch si producano caren&e del genere5 F scrive il dottor )tJinson F ma ho invece un certo numero di indi&i. Per esempio5 . di dominio pubblico che l%alimenta&ione di moltissime persone . tutt%altro che ideale: i ricchi mangiano troppi grassi5 i poveri troppo poche proteine e chi non . n troppo ricco n troppo povero mangia troppi carboidrati. C%. chi mangia troppo per consolarsi5 chi mangia troppo poco per mantenere la linea. 6 dati dietetici che riporto sulle tabelle cliniche della maggior parte dei miei pa&ienti costituiscono una lettura scon!ortante". 6n pi35 c%. il !atto che i metodi moderni di lavora&ione dei cibi contribuiscono alle caren&e5 privando gli alimenti di molti principi nutritivi. "<a il consumo . solo un aspetto dell%alimenta&ione"5 insiste il dottor )tJinson. "Che dire dell%assorbimento0 4i possono inter!erire i disturbi gastrointestinali5 per esempio5 e molti !armaci. Bra Euesti5 gli antibiotici sono attualmente i principali imputati per la loro estrema di!!usione. 6l primo attacco della sindrome di <ni.re spesso segue Eualche malattia in cui gli antibiotici sono stati somministrati sen&a risparmio. 1empre5 Euando si prescrivono antibiotici si dovrebbero prescrivere contemporaneamente vitamine. <a lo si !a davvero0". )lcuni medici cominciano ora a rendersi conto della necessit' di ricostruire le colonie batteriche 8distrutte dagli antibiotici95 che aiutano l%organismo ad assorbire le vitamine del complesso 7. 6l dottor ?ric )sJF/pmarJ5 illustre chirurgo svedese5 Euando ha prescritto a una sua pa&iente una prepara&ione contenente lactoBacillus acidophilus, si . accorto con stupore che non solo miglioravano le sue condi&ioni intestinali5 come previsto5 ma anche era Euasi completamente scomparsa l%emicrania di cui la pa&iente so!!riva da tempo. 2al rapporto pubblicato su Iancet il 2# agosto 1,66 risulta che il dottor )sJ/pmarJ ha sperimentato lo stesso trattamento su 1# casi di emicrania re!rattari al normale regime terapeutico5 ottenendo sostan&iali miglioramenti con + pa&ienti5 che incidentalmente presentavano in Eualche misura disturbi gastrointestinali. )lcuni soggetti so!!erenti di emicrania possono trovare sollievo reintegrando la !lora intestinale mediante l%aggiunta di Rogurt o latte acido nella dieta Euotidiana5 un semplice espediente che vale comunEue la pena di tentare. )ltri invece noD ciascuno di noi ha una precisa individualit' metabolica. Chi so!!re di malattie del !egato non utili&&a o immaga&&ina a su!!icien&a le vitamine5 per esempio. L%inciden&a dei disturbi della cisti!ellea nei casi di sindrome di <ni.re . doppia rispetto alla popola&ione generale5 osserva il dottor )tJinson. Per contrastare e!!icacemente la caren&a vitaminica in Euesti pa&ienti si . trovato che . indispensabile per lunghi periodi un alto dosaggio di vitamine5 cosC alto da apparire ad alcuni eccessivo5 e proseguire per anni 8o magari per tutta la vita5 entro certi limiti9 una terapia di mantenimento5 se si vogliono evitare le ricadute. -utto Euesto !a pensare che non si tratti solo di un apporto insu!!iciente5 ma piuttosto di un di!etto nell%utili&&a&ione delle vitamine del complesso 75 da attribuirsi probabilmente ad anomalie dei metabolismo. 6l dottor )tJinson non ha trascurato la possibilit' di altre cause di Euesta dis!un&ione neurovascolare5 indicando allergia5 s!or&i oculari5 alcool5 tabacco e stress !isico o mentale come !attori che possono scatenare il disturbo in casi particolari. 1e . vero che !attori di Euesto genere possono dare il via a un attacco in certi individui5 non costituiscono per; a!!atto una spiega&ione di Euella che . la causa di !ondo dell%instabilit'

neurovascolare5 che . il vero e proprio nocciolo della Euestione. La cartina di tornasole . Euesta: la teoria !un&iona nella pratica0 La somministra&ione di vitamine compensa la caren&a ritenuta responsabile della dis!un&ione e riesce Euindi ad eliminare gli attacchi0 Tera+ia "itaminica +er a#tre ca&$e La risposta5 secondo il dottor )tJinson5 . un %sC% alto e sonoro. /na sua pa&iente aveva so!!erto di gravi emicranie !ino da bambina e a $( anni era Euasi con!inata a letto5 a!!litta da ce!alee continue e sintomi accessori. l%ergotina 8una sostan&a derivata dalla segale cornuta5 comunemente usata nella cura dell%emicrania9 n EualunEue altra medicina risultava e!!icace. Ci vollero due anni perch la terapia vitaminica cominciasse a produrre un Eualche miglioramento avvertibile5 ma anche cosC la pa&iente era tutt%altro che guarita: HCi; avveniva 1( anni !aI5 ricorda il dottor )tJinson. H@ggi la pa&iente . una donna sana ed energica5 anche se ogni tanto ha ancora Eualche lieve emicrania5 cosC lieve da non costringerla a letto. Presumibilmente si . prodotto un Eualche danno irreversibile5 ma la pa&iente si considera guaritaI. /n%altra pa&iente del dottor )tJinson era una donna di 3( anni che lavorava in un laboratorio d%analisiD col suo stipendio manteneva la madre e temeva di dover lasciare il posto5 tanto erano gravi gli attacchi di emicrania: Hancora una volta5 l%ergotina non serviva pi3 F ri!erisce il medico F e aveva cominciato a produrre e!!etti collaterali: una storia vecchia. =uando !inalmente riuscC a persuadere un medico a prescriverle le inie&ioni di vitamine 8abitava troppo lontana per venire da me95 nell%ospedale dove lavorava ci !u un pro!ondo scetticismo. 6n sei mesi le sue ce!alee erano sotto controllo e non !u per niente !acile persuaderla a interrompere le inie&ioni. 6n dodici mesi5 era diventata una persona nuovaI. La terapia del dottor )tJinson prevede la somministra&ione di vitamine per inie&ione e per via orale5 allo scopo di ottenere un e!!etto il pi3 rapido possibile. Le inie&ioni5 secondo Euesto autore5 devono essere endovenose5 perch la solu&ione usata nel dosaggio richiesto sarebbe dolorosa per via intramuscolare o sottocutanea. Le inie&ioni per la prima settimana o due si !anno tutti i giorni e poi tre volte la settimana5 !inch non si . ottenuta una consistente ridu&ione dei sintomi5 di solito !ino a un totale di 6#F7# inie&ioni. 1econdo l%esperien&a del dottor )tJinson5 6# inie&ioni sono il minimo indispensabile per tenere sotto controllo gli attacchi della sindrome di <nire5 mentre nell%emicrania possono essere necessarie !ino a 1## inie&ioni. Le inie&ioni sono accompagnate da terapia vitaminica per via orale5 anche Euesta nel dosaggio massimo compatibile con la risposta clinica da un lato e la tolleran&a dall%altro. 6l trattamento per via orale viene proseguito per vari anni. Per un periodo di almeno 2# mesi5 la cura del dottor )tJinson prevede inie&ioni endovenose con Euesto dosaggio:

6l dottor )tJinson usava sia nicotinammide che acido nicotinico. La nicotinammide non ha alcuna a&ione vasodilatatrice e pu; Euindi essere usata in !orti dosi sen&a produrre spiacevoli rossori. <a nel trattamento dell%emicrania e delle !orme vasospastiche della sindrome di <ni.re5 l%acido nicotinico . un !attore essen&iale per ottenere il successo terapeutico. L%acido nicotinico ha un%a&ione vasodilatatrice e5 come sottolinea )tJinson5 Euesta pu; essere la ragione della sua e!!icacia in un Euadro caratteri&&ato da spasmi dei vasi sanguigni. L0a#imenta!ione , im+ortante Che dire dell%alimenta&ione0 "1arebbe assurdo trattare una malattia secondo un taglio dietetico e non tener conto delle abitudini alimentari"5 scrive il dottor )tJinson. "/n%indagine su tali abitudini pu; riservarci anche delle sorprese5 poich persone che possono permettersi benissimo una buona alimenta&ione probabilmente conoscono le norme di una dieta eEuilibrata5 ma sono i primi a violarle. Le in!ra&ioni pi3 comuni sono !orse una prima cola&ione insu!!iciente e un eccesso5 spesso grossolano5 di carboidrati. La dieta dovrebbe essere ad alto contenuto proteico5 povera di grassi e con valori medi di carboidrati5 n si deve perdere di vista la possibilit' che cibi allergenici5 come la cioccolata e il !ormaggio5 siano !attori e&iologici nell%emicrania. 6l !umo nella sindrome di <ni.re e l%alcool nell%emicrania5 dovrebbero essere limitati o meglio proibiti5 essendo cause !reEuenti e non lievi dei disturbi". Le vittime dell%emicrania possono so!!rire anche di ipoglicemia. 6l rapporto !ra emicrania e scarsit' degli &uccheri nel sangue . stato messo in luce da un articolo del Journal of the American #edical Association ((< giugno 1,(195 in cui il dottor Sames ). Parrill esaminava la storia clinica di 72 pa&ienti a!!etti da ce!alee e vertigini5 i cui sintomi erano stati alleviati da una dieta iperproteica: in tutti i soggetti i sintomi si ripresentavano o si aggravavano durante le cinEue ore di una prova di tolleran&a al destrosio. L%ipoglicemia in genere . il risultato di un%alimenta&ione sovraccarica di &ucchero e amidi ra!!inati e

povera di proteine e vitamine. on solo una dieta del genere5 povera di vitamine del complesso 75 ma i carboidrati ra!!inati impongono un duro pedaggio a Euel poco di vitamine 7 di cui l%organismo potrebbe disporre5 provocando una caren&a. 1e . vero che l%ipoglicemia pu; di per s scatenare la ce!alea5 . probabilmente la caren&a del complesso 75 in particolare della niacina5 a determinare Euella labilit' vascolare che rende vulnerabili a Euesto tormento periodico. 1embra ragionevole supporre che un elevato apporto di vitamine del complesso 75 come consigliato dal dottor )tJinson5 combinato con una dieta eEuilibrata5 debba prevenire Euel tipo di disturbo metabolico che pu; s!ociare in!ine nella dis!un&ione neurovascolare che scatena gli attacchi di emicrania e della sindrome di <ni.re. Capitolo 1#6 TERAPIA MEGAVITAMINICA DELLA SC(I1OFRENIA' I PRIMI PASSI 6 pa&ienti trattati per turbe mentali o emotive dal dottor )bram Po!!er5 uno psichiatra di 1asJatoon5 in Canada5 non ricevono solo terapie tradi&ionali come elettroshocJ5 tranEuillanti o psicoanalisi. 6l dottor Po!!er . in!atti un pioniere nell%uso di dosi massicce di vitamina 73 8acido nicotinico e niacinammide9 per la cura delle malattie mentali5 uso su cui si impernia la sua pratica clinica. =uesto autore . convinto che la schi&o!renia5 pur mani!estandosi sotto !orma di turbe psichiatriche5 sia in realt' una malattia causata da anomalie biochimiche dell%organismo. 6n Euesta prospettiva la schi&o!renia . vista come una malattia non mentale5 ma !isica. 1ono varie le ragioni che inducono il dottor Po!!er a pensarlo. )n&itutto5 i sintomi vanno e vengono a seconda delle medicine o vitamine che si somministrano: anche se i !armaci vengono mescolati nel cibo o nelle bevande del pa&iente5 in modo da somministrarglieli a sua insaputa5 i risultati si veri!icano lo stesso5 cosa che ovviamente non avverrebbe se la malattia !osse %tutta nella testa del pa&iente. C%. poi il !atto che gli allucinogeni come l%L12 producono e!!etti molto simili ai sintomi di schi&o!renia: se ne deduce l%ipotesi che un%altra sostan&a chimica 8stavolta prodotta dall%organismo9 sia causa della vera schi&o!renia. 6n!ine5 la schi&o!renia sembra essere ereditaria. elle coppie di gemelli identici5 se uno dei due diventa schi&o!renico c%. un @9M di probabilit' che pure il cogemello diventi schi&o!renico5 anche se sono stati separati alla nascita e allevati in !amiglie diverse. =uesto dato esclude la possibilit' che la malattia derivi dall%incapacit' di !ar !ronte a !attori ambientali5 riconducendola invece a un Eualche !attore biologico ereditario. 6l dottor Po!!er e il suo assistente PumphreR @smond5 del 2ipartimento della sanit' del 1asJatcheMan5 hanno trattato dal punto di vista metabolico centinaia di schi&o!renici con molto successo. el libro Ao+ to Iive 1ith %chi4ophrenia 8/niversitR 7ooJs5 1ecausus5 . S.5 6' ed.5 (;>&=, i due autori descrivono dettagliatamente la loro terapia megavitaminica5 detta terapia ortomolecolare. Per la maggior parte dei pa&ienti5 il dottor Po!!er prescrive 3 g di vitamina 73 e 3 g di vitamina C al giorno5 da aumentare se necessario. 1pesso a Eueste due sostan&e si accompagnano 697-(.777 mg di piridossina 8vitamina 769 e 1##F3.### mg di tiamina per la depressione. 6n alcuni casi possono essere prescritti anche vitamina 712 e acido !olico. ) seconda delle necessit'5 sono usati inoltre tranEuillanti5 antidepressivi e altri trattamenti conven&ionali. A caccia di indi!i -ioc.imici

La storia del lavoro scienti!ico che ha portato i due ricercatori a mettere a punto la terapia vitaminica costituisce un roman&o a!!ascinante. Prima di tras!erirsi in Canada nel (;9(, il dottor @smond aveva condotto a Londra sperimenta&ioni con la mescalina. =uesto allucinogeno5 derivato da un cactus messicano5 ha una struttura simile all%adrenalina. >iascoltando la registra&ione degli e!!etti prodotti dalla mescalina su un volontario5 un collaboratore di @smond5 che so!!riva di una grave !orma asmatica5 not; che Euando prendeva !orti dosi di adrenalina per i suoi attacchi5 provava talvolta e!!etti simili5 cio. una sensa&ione di irrealt' e distorsioni visive. >icordando che )ldous PuLleR in un suo libro osservava5 dopo aver preso mescalina5 che lo schi&o!renico . come una persona che si trovi in permanen&a sotto l%e!!etto della mescalina5 @smond e Po!!er trovarono il primo di una lunga serie di indi&i: se !orti dosi di adrenalina possono produrre e!!etti schi&o!renici in soggetti normali5 !orse una Eualche sostan&a chimica dell%organismo5 simile all%adrenalina5 pu; essere la causa della schi&o!renia. 7en presto si aggiunse un nuovo indi&io: un medico canadese li in!orm; che durante la guerra si sostituiva talvolta durante l%anestesia la normale adrenalina con un%adrenalina rosacea5 identi!icata pi3 tardi come adrenocromo5 e che i pa&ienti cosC trattati5 Euando riprendevano coscien&a avevano spesso allucina&ioni e altri disturbi. 1i pensa che l%organismo possa in certi casi produrre spontaneamente adrenocromo dall%adrenalina. 1aputo che l%adrenocromo pu; provocare disturbi mentali5 Po!!er e @smond ipoti&&arono che la schi&o!renia !osse causata da Euantit' eccessive di adrenocromo5 prodotte da un Eualche di!etto metabolico: lo schi&o!renico5 secondo Euesta interpreta&ione5 non avrebbe nel suo organismo le sostan&e chimiche necessarie a impedire la !orma&ione di adrenocromo5 o sbara&&arsene abbastan&a rapidamente da prevenire l%intossica&ione e la comparsa di sintomi bi&&arri. Per vedere se davvero Euantit' abnormi di adrenocromo possono determinare !enomeni di tipo schi&o!renico in una persona normale5 il dottor @smond si tras!orm; in cavia. 2ieci minuti dopo un%inie&ione di adrenocromo5 not; che il so!!itto del laboratorio cambiava di coloreD !uori5 i corridoi gli apparivano Hostili e sinistriI e non riusciva pi3 a collegare tempi e distan&e. 2opo una seconda inie&ione5 ri!eriva: Hmi sentivo indi!!erente verso i miei simili e dovevo !armi !or&a per non dire cose spiacevoliI. Partendo dalla teoria che il principale imputato nella schi&o!renia !osse l%incapacit' di metaboli&&are l%adrenocromo5 i due ricercatori cominciarono a studiare un metodo di trattamento. )rrivarono cosC all%acido nicotinico5 che a Euell%epoca era gi' stato usato in dosi allora considerate molto !orti nel delirium tremens e anche nelle depressioni. *li interrogativi erano Euesti: l%acido nicotinico neutrali&&a l%adrenocromo0 >iduce la produ&ione di adrenalina0 : in grado di alleviare i sintomi della schi&o!renia0 4aleva la pena di provare. 6 risultati ormai sono agli atti. Capitolo 1#7 LE VITAMINE B' UNA PSICOTERAPIA /na tristissima storia di errori medici . Euella comparsa su vari Euotidiani il 1# dicembre 1,725 a !irma di orman Cousins5 redattore di 1orld. ?ra la storia vera di una raga&&a5 indicata da Cousins col nome di Soan5 una storia ini&iata nel 1,665 poco dopo che la raga&&a si era diplomata in un prestigioso college !emminile. 6 genitori si erano accorti che cominciava a !are cose strane5 come ripetere semplici movimenti all%in!inito5 o continuare a cancellare macchie invisibili dagli specchiD ben presto comparvero allucina&ioni di vario tipo. /no psichiatra !ece subito la diagnosi di schi&o!renia5 con!ermata poi da vari altri specialisti.

Soan !u ricoverata in una clinica dove !u sottoposta a serie di elettroshocJ e a dosi massicce di tranEuillanti. 6l risultato di Euesto trattamento5 pi3 o meno standardi&&ato5 !u che la raga&&a divenne catatonica: praticamente immobile e silen&iosa5 in uno stato di isolamento totale dagli altri. La !amiglia si rivolse ad altri specialisti e tent; il ricovero in una nuova clinica5 ma le condi&ioni di Soan non !acevano altro che peggiorare5 !ino a un distacco completo dalla realt'. 6n un periodo di cinEue anni5 la raga&&a era entrata e uscita da sette diverse cliniche psichiatricheD le spese sostenute dalla !amiglia nel !rattempo erano arrivate a Euasi 23#.### dollari. Binalmente5 i genitori trovarono l%indiri&&o di uno psichiatra che aveva sperimentato con successo il trattamento della schi&o!renia come disturbo metabolico. 1crive Cousins: "analisi sistematiche rivelarono che i sintomi psichiatrici di Soan erano la conseguen&a di una pellagra cronica5 una malattia da denutri&ione" 8speci!icamente di niacina9. 1i venne a sapere che appena prima di diplomarsi Soan aveva cominciato una !eroce dieta dimagrante5 combinata con le an!etamine che si era !atta prescrivere da un medico. 1i era tagliata i viveri in maniera cosC radicale da perdere circa ( Jg la settimana5 col risultato che il suo organismo si trov; a secco di elementi nutritivi essen&iali5 !ra cui la niacina5 necessaria al normale !un&ionamento del cervello. 1crive Cousins: "la pellagra di Soan e i suoi sintomi schi&oidi sono ora scomparsi5 gra&ie a una dieta attentamente sorvegliata5 arricchita da !orti dosi di acido ascorbico5 niacina e altre vitamine del complesso 7". <a la sua psiche porta le cicatrici di Euei cinEue anni terribili passati !ra una clinica e l%altra. Cousins osserva che la !amiglia di Soan "non pu; !are a meno di domandarsi Euanti altri raga&&i come Soan possono essere stati erroneamente ricoverati nelle cliniche psichiatriche di tutto il Paese. on sopportano l%idea che l%angoscia spaventosa che hanno dovuto sopportare debba toccare anche ad altri". )lle contesta&ioni della !amiglia5 i medici che avevano trattato Soan si limitarono a spiegare che la tenden&a delle an!etamine a produrre sintomi schi&o!renici non era generalmente nota alla pro!essione medica nel (;<<. L0ai&to era a +ortata di mano ma /& i*norato =uello che gli psichiatri non dissero ai genitori di Soan . che l%anello di congiun&ione !ra gravi sintomi psichiatrici e caren&a di niacina era stato scoperto dieci anni prima che nascesse la raga&&a. >isale in!atti alla !ine degli anni %3# la scoperta che la niacina . la cura speci!ica della pellagra. /no dei sintomi principali della pellagra sono le turbe mentali5 a partire da irritabilit' e insonnia5 !ino a una "psicosi con!usionale tossica5 con sintomi di delirio acuto e catatonia"5 secondo Euanto scrive <. A. PorMitt in #odern $utrition in Aealth and Disease, a cura di Kohl e *oodhart 8Lea X Bebiger5 Philadelphia5 (;<&=. )ncor pi3 a proposito5 l%anno prima che Soan si ammalasse era uscito in %earch of %anit" 8/niversitR 7ooJs5 eM PRde ParJ5 eM NorJ5 (;<<= un avvincente resoconto di prima mano5 in cui il giornalista *regorR 1te!an ripercorre i Euattro anni d%in!erno in cui ha lottato con la schi&o!renia5 trattato da una decina di psicoanalisti !ra i primi d%)merica. Come Soan5 anche lui aveva avuto elettroshocJ e cure massicce di tranEuillanti5 ma non era servito a nulla5 !inch non ebbe noti&ia dei successi di uno psichiatra canadese che curava la schi&o!renia con grosse dosi di niacina. Cominci; allora per suo conto a prendere Euesta vitamina in grandi Euantit' e in breve i sintomi scomparvero. Per la prima volta da anni5 a Euanto racconta5 non era pi3 "una lotta arrivare in !ondo alla giornata sen&a che il cervello scoppiasse". ? se Euesto non !osse bastato a mettere sul chi vive il mondo psichiatrico5 proprio l%anno stesso in cui Soan si ammal; )bram Po!!er e 6F6umphreR @smond pubblicavano il loro libro5 Ao+ to Iive 1ith %chi4ophrenia 8/niversitR 7ooJs5 1ecausus5 eM SerseR5 (;<<=, in cui riportavano un%abbondante

casistica di trattamenti e!!icaci con niacina5 con!ermati da sperimenta&ioni cliniche su larga scala5 controllate col metodo del doppio cieco. @ggi sono molti a conoscere la terapia megavitaminica introdotta !ino dal (;96 da Po!!er e @smond. Linus Pauling5 l%illustre biochimico vincitore di due premi obel5 la chiama "psichiatria ortomolecolare"5 intendendo con Euesto termine che il medico agisce cercando di aggiustare l%alimenta&ione del pa&iente in modo che le molecole giuste si installino al posto giusto5 cosC da permettere un normale svolgimento delle complesse rea&ioni chimiche all%interno del cervello. Centinaia di psichiatri hanno ormai adottato Euesta linea d%interventoD in grande maggioran&a ri!eriscono che l%abbinamento della terapia megavitaminica alle terapie pi3 tradi&ionali raddoppia la percentuale dei successi nella loro casistica. I te$t ri$+ecc.iano i# mi*#ioramento /no studio a!!ascinante che non molti conoscono . Euello descritto da *eorge Katson e K. 2. Currier in un articolo sul Journal of Ps"cholog" (&;, (;<7=. La sperimenta&ione prevedeva l%uso di un placebo5 oltre alle vitamine. La valuta&ione dei miglioramenti non era lasciata solo all%osserva&ione clinica5 ma veri!icata con le misura&ioni ottenute mediante un test psicologico standardi&&ato5 noto come <innesota <ultiphasic PersonalitR 6nventorR 8<<P69. 6l dosaggio delle vitamine era molto pi3 basso di Euello usato normalmente con i pa&ienti psichiatrici: mentre il dottor Po!!er di solito prescrive almeno : g di niacina al giorno 8aumentati talvolta di 9 o 1# volte95 Katson e Currier nella loro sperimenta&ione hanno usato poco meno di i g al giorno di niacina5 integrata per; da :( altre vitamine e minerali in grandi Euantit'. La loro !ormula abbracciava l'intero complesso !' oltre alla niacina5 tiamina5 ribo!lavina5 piridossina5 7125 acido !olico5 pantotenato5 inositolo e colina. )i pa&ienti (:7 soggetti non ospedali&&ati5 con turbe emotive9 vennero somministrate dapprima pillole di placebo. 6n > casi si ebbe un miglioramento5 < peggiorarono e (> non !ecero registrare nessuna varia&ione. 6n media5 il totale dei punteggi al <<P6 si era abbassato 8Euanto pi3 alto . il punteggio5 tanto pi3 grave il disturbo9 di appena &,& punti5 una di!!eren&a non signi!icativa 8il punteggio complessivo medio era intorno ai 667 punti9. 1ostituendo il placebo con le vitamine5 all%insaputa dei soggetti5 al termine di un periodo eEuivalente di trattamento 66 soggetti risultavano migliorati5 6 peggiorati e < non presentavano varia&ioni. L%abbassamento medio del punteggio totale al <<P6 era stavolta di (>,(: punti5 un miglioramento statisticamente signi!icativo. Proseguendo la terapia vitaminica per un periodo pi3 lungo5 i risultati erano anche pi3 notevoli: miglioramento in 6& casi5 nessuna varia&ione in 9 e un solo caso di peggioramento. La ridu&ione del punteggio totale nel <<P6 era in media di 6<,>> punti5 altamente signi!icativa dal punto di vita statistico. Una di+enden!a da "itamine Katson e Currier concludono il loro rapporto con Euesta osserva&ione: "Euesti studi indicano che certi stati diagnosticati5 sotto il pro!ilo psicologico5 come malattie mentali !un&ionali5 non accompagnati da segni di caren&a alimentare5 implicano apparentemente caren4e alimentari insospettate e possono essere curati con un'adeguata terapia alimentare?. =uesto . un punto cruciale. 6n termini molto generali5 possiamo distinguere due tipi diversi di caren&a vitaminica. 6l tipo pi3 comune . semplicemente il mancato consumo 8o talvolta assorbimento9 di un Euantitativo %normale% della vitamina in Euestione: tale Euantitativo pu; variare da individuo a individuo5 ma la varian&a per solito . contenuta nell%ordine di 1:25 al massimo 1:35 per cui pu; capitare

che Eualcuno abbia bisogno di una Euantit' due o tre volte superiore a Euella su!!iciente a un altro per mantenersi in buona salute. 6l secondo tipo di caren&a implica una netta anomalia biochimica5 tale che per normali&&arsi possa richiedere da 1## a 1.### volte il Euantitativo %normale% di una o pi3 vitamine: . una vera e propria dipenden4a, non una semplice caren&a. Ci; non vuol dire che l%individuo e!!ettivamente utili&&i Euesta enorme Euantit' di vitamine nel modo normale. 6n certi casi5 l%ecceden&a . necessaria perch un meccanismo biologico di!ettoso di utili&&a&ione possa raggranellare il minimo indispensabile: un po% come lanciare migliaia di palle di baseball a un battitore poco abile5 in modo che riesca a colpirne almeno una. 6n altri casi5 le dosi massicce di vitamine sono richieste per bloccare una rea&ione biochimica che va producendo prodotti tossici. 1i ritiene5 per esempio5 che grossi Euantitativi di niacina inibiscono l%eccessiva produ&ione di adenocromo5 un ormone surrenale che pu; provocare sintomi psichiatrici. /sate in Euesto modo5 le megadosi di vitamine sono un po% come gli ettolitri d%acEua che si versano per spegnere un incendio. L0intera *amma de# com+#e$$o B +er #a ma$$ima e//icien!a La niacina . la chiave di volta della terapia megavitaminica5 ma anche le vitamine a!!ini del complesso 7 sono essen&iali alla riuscita5 come spiega il neuropsichiatra in!antile )llan Cott in un articolo pubblicato su %chi4ophrenia 835 25 1,719. 6l dottor Cott ri!erisce di aver trattato con il metodo ortomolecolare (## bambini a!!etti da psicosi in!antili5 iperattivit' e cerebropatie5 per un periodo di cinEue anni5 trovando Euesta terapia molto pi3 promettente di EualunEue altra tentata !inora. Ba notare inoltre che i suoi risultati vengono attualmente "replicati da molti medici e cliniche5 presso 1%6nstitute !or Child 7ehavior >esearch e il eM NorJ 6nstitute !or Child 2evelopment". =uanto alle vitamine usate nella terapia5 scrive: "nei casi in cui si sono ottenuti risultati positivi5 il trattamento comprendeva dosi massicce di niacinammide o niacina5 acido ascorbico5 piridossina e pantotenato di calcio". )ggiunge inoltre di aver usato spesso anche ribo!lavina5 tiamina5 vitamina ? e acido !olico 8cinEue di Eueste sostan&e5 oltre alla niacina5 rientrano nel complesso 79. 6l dottor Cott sottolinea come la piridossina5 o vitamina 765 intervenga in cinEue !orme diverse di dipenden&a congenita da vitamine: "molti genitori e medici curanti descrivono modi!ica&ioni signi!icative della sintomatologia psichiatrica a seguito di trattamenti con dosi massicce di sola piridossina"5 scrive. umerosi ricercatori citano i successi ottenuti usando la piridossina come anticonvulsivante con epilettici sia adulti che in et' evolutiva. 2avid Coursin5 in un articolo comparso su un !ascicolo del (;9& del Journal of the American #edical Association, ri!erisce di aver trattato 1## pa&ienti con varie malattie a carico del sistema nervoso centrale mediante dosi di 1## mg di piridossina per via intramuscolare5 ottenendo ottimi risultati5 specialmente nei casi di turbe cerebrali. La tiamina5 o vitamina 715 . conosciuta da tempo come elemento nutritivo essen&iale alla salute del sistema nervoso. *i' nel (;:; . stato dimostrato che i pa&ienti deprivati di tiamina sviluppano sintomi di con!usione5 irritabilit'5 depressione e paura di una catastro!e imminente. el (;&: il dottor -om 1pies5 ri!eriva sulla rivista Association for *esearch on $ervous Disorders (vol. 66, p. (66= l%esperimento condotto su ((9 pa&ienti sottoposti a una dieta povera di tiamina: diventavano timidi e depressi5 ma bastava somministrare un supplemento di tiamina perch tornassero rapidamente 8da :7 a 67 ore dopo9 allegri e collaboranti. 6l dottor <ichael Se!!erson5 un neurologo inglese5 scrive su Practitioner 8gennaio (;<&= che la caren&a vitaminica del complesso 7 . responsabile di molti disturbi della me&&a et'5 rilevando come Eueste vitamine siano tutte particolarmente importanti per il buon !un&ionamento del sistema nervoso.

La "itamina BAC , +re!io$a +er a#c&ni +a!ienti 6l dottor Cott non !a men&ione della vitamina 712 !ra Euelle usate nella sua pratica clinica5 probabilmente perch si occupa di bambini5 che non ne hanno un grande bisogno. *li an&iani5 invece5 hanno spesso un estremo bisogno di supplementi di vitamina 712. Cl #edical Journal of Australia dell%11 novembre (;>6 riportava una comunica&ione del dottor 2ouglas 4ann sul caso di una donna di @& anni che languiva da tempo in un reparto geriatrico5 in condi&ioni di "grosso deterioramento psicotico con demen&a". 6l dottor 4ann le somministr; inie&ioni intramuscolari di vitamina 7125 con acido !olico5 vitamina a!!ine del complesso 7: "la risposta !u un ritorno insospettabilmente rapido alla normalit' intellettuale e comportamentale ma con amnesia Euasi completa del periodo di psicosi e demen&a"5 concludeva 4ann. Lo Aerald .riBune del (> !ebbraio (;9; citava l%opinione autorevole del dottor 4ictor Perbett5 del <ount 1inai Pospital di eM NorJ5 che imputava molti ricoveri in ospedale psichiatrico ai danni cerebrali derivanti dalla caren&a di vitamina 712. 6n un editoriale del !ritish #edical Journal (6< mar&o (;<<= si legge: ": vero che la caren&a di vitamina 712 Pu; causare turbe psichiatriche5 la cui gravit' varia dai lievi disturbi dell%umore5 lente&&a mentale e di!etti di memoria ai gravi sintomi psicotici... -alvolta5 Eueste turbe mentali possono essere le prime mani!esta&ioni di una caren&a di vitamina 712..." /n esempio drammatico di come la vitamina 712 possa talvolta risolvere da sola un disturbo psichiatrico . Euello descritto dal dottor P. L. eMbold su Jrthomolecular Ps"chiatr" (C trim.5 (;>6=. Cl pa&iente era un laureando di :: anni5 che aveva avuto una crisi psicotica due anni prima che il dottor eMbold lo visitasse. ) Euel tempo aveva completamente perduto il contatto con la realt'5 avvertiva una specie di scoppiettio in testa e percepiva lo spa&io in una prospettiva enormemente allungata5 il che lo !aceva sentire un nanerottolo. Bu ricoverato in ospedale e trattato con tranEuillanti5 che lo liberarono dei sintomi peggiori5 ma si sentiva ancora molto sonnolento5 isolato e insicuro e non riusciva assolutamente a lavorare alla sua tesi. Cominci; un trattamento psicoanalitico5 ma non gli !u di molto aiuto. Le analisi cliniche misero in luce un livello molto scarso di vitamina 712 nel sangue. 2opo due inie&ioni di vitamina 7125 il pa&iente "disse che si sentiva molto meglio: la sua memoria era molto migliorata e si accorgeva di avere un buon pro!itto dallo studio. @ra partecipava alle attivit' didattiche e5 per la prima volta da due anni5 lavorava seriamente alla sua tesi". 2urante i cinEue mesi successivi5 il pa&iente mantenne un ottimo miglioramento5 con due sole ecce&ioni: si cerc; di sostituire le due inie&ioni settimanali con una ogni 1# giorni5 ma ben presto tornarono a!!aticamento e depressione. ) Euanto pare5 il pa&iente non so!!riva di una semplice caren&a vitaminica5 ma piuttosto di una specie di dipenden&a da vitamina 712. La "itamina C , im+ortante ne##a tera+ia La vitamina C svolge un ruolo molto particolare nelle condi&ioni mentali dello schi&o!renico. 1econdo il dottor )llan Cott5 la vitamina C interviene nella conversione dell%adrenocromo5 una sostan&a prodotta dall%organismo5 in leucoadrenocromo5 non tossico. egli schi&o!renici5 l%adrenocromo si tras!ormerebbe invece in una sostan&a tossica che prende il nome di adrenolutina. 1crive il dottor Cott che "la vitamina C . stata introdotta nel trattamento megavitaminico Euando ci si . accorti che l%acido ascorbico ritarda l%ossida&ione dell%adrenalina5 riducendo cosC la produ&ione di adrenocromo... L%adrenocromo si combina con la vitamina C consumandola molto rapidamente5 con il risultato di produrre negli schi&o!renici una

caren&a di vitamina C. 6l test di 4an der Aamps dimostra che in Euesti pa&ienti per trovate tracce di acido ascorbico nell%urina si deve somministrare una dose di 1#F3# g almeno". 6l dottor >oger S. Killiams5 nel suo libro $utrition Against Disease 8Pitman Publishing Corp.5 eM NorJ5 1,7195 scrive: "non abbiamo ancora la certe&&a assoluta che tutte le persone a!!ette da malattie mentali abbiano una caren&a di acido ascorbico e migliorino con la somministra&ione di dosi massicce5 ma i dati !in Eui disponibili ci orientano !ortemente verso la conclusione che l%acido ascorbico . un anello della catena e che garantirne un abbondante ri!ornimento alle cellule cerebrali . uno dei modi per contribuire a un sano !un&ionamento del cervello". A--iamo /atto mo#ta $trada Le nostre attuali conoscen&e dei disturbi psichiatrici e di come si possono curare con strumenti dietetici si possono paragonare a Euello che si capiva delle malattie psichiche e delle vitamine vari secoli !a5 Euando per la prima volta si scoprC che lo scorbuto si poteva curare bevendo succo di limone o di cedro. Le turbe psichiatriche sono molto pi3 complicate del semplice scorbuto5 ma almeno sappiamo che la niacina e tutti i !attori a!!ini del complesso 7 8insieme a megadosi di vitamina C9 in Eualche modo portano a un miglioramento. Come in realt' Eueste vitamine agiscano per ora non . del tutto chiaro. -uttavia5 Euesto non ci deve impedire di valutare appieno l%e!!icacia. on si dimentichi che sono passate centinaia d%anni dal momento in cui si scoprC che gli agrumi sono il trattamento speci!ico dello scorbuto a Euando !inalmente ci si . resi conto che l%acido ascorbico . una componente essen&iale del collageno. 1appiamo di aver !atto davvero molta strada5 Euando 2avid >. PaMJins5 direttore medico del orth assau <ental Pealth Center a <anhassett 8 eM NorJ9 pu; ri!erire in Jrthomolecular Ps"chiatr"' .reatment of %chi4ophrenia, un volume da lui curato in collabora&ione con Linus Pauling 8Breeman X Co.5 1an Brancisco5 1,7395 che dopo l%ado&ione dei metodi ortomolecolari il numero di visite annuali per pa&iente . calato da 1(# ad appena 1(. 6l dottor PaMJins a!!erma inoltre che l%aggiunta del trattamento megavitaminico alle altre tecniche usate nella sua clinica gli ha permesso di raddoppiare il tasso di guarigioni5 dime&&are i ricoveri ed eliminare radicalmente i suicidi in un gruppo di pa&ienti che presenta un%inciden&a generalmente 22 volte superiore in con!ronto alla popola&ione generale. La tera+ia de"0e$$ere *&idata da &n medico La terapia megavitaminica non . cosa che si possa !are da soli5 ma dev%essere condotta sotto il controllo di uno psichiatra Euali!icato. ella maggior parte dei casi5 gli psichiatri usano la terapia megavitaminica parallelamente ad altre modalit' d%intervento5 come tranEuillanti e psicoterapia. 6noltre5 le vitamine e i dosaggi devono essere stabiliti di volta in volta su misura per il singolo caso. on sono citati gravi e!!etti collaterali della terapia megavitaminica5 ma !orti dosi di niacina possono provocare talvolta una sindrome di rossori violenti e improvvisi5 che generalmente si supera sostituendo temporaneamente la niacina con niacinammide. 6n ogni caso5 la terapia dev%essere eseguita sotto stretto controllo medico. 4ale la pena di ricordare5 per;5 che una buona alimenta&ione5 particolarmente per Euanto riguarda le vitamine del complesso 75 . essen&iale all%eEuilibrio mentale di ciascuno di noi. /na caren&a anche solo marginale pu; produrre una spaventosa variet' di sintomi psichiatrici5 che spesso5 a Euanto ci assicurano gli esperti5 precedono la comparsa di EualunEue sintomo !isico. 6n certi casi5 come dimostra il lavoro di Katson e Currier5 anche dosi relativamente modeste di supplemento vitaminico possono avere una precisa e!!icacia terapeutica5 purch si mobilitino nell%intervento l%intera

gamma del complesso 7 e altri !attori nutritivi. Capitolo 1#+ GLI SC(I1OFRENICI' COME RISPONDONO ALLE MEGAVITAMINE4

SacJ 7urton 8si sono intervistati vari pa&ienti del orth assau <ental Pealth Center: i nomi usati in Eueste pagine sono ovviamente !itti&i9 aveva lavorato duramente per tutta la vita. 1uo padre era morto Euando era ancora un raga&&o e per anni aveva dovuto mantenere anche la madre vedova. el 1,6$5 a 32 anni5 sposato con due !igli ormai cresciuti5 era un bravo parrucchiere e viveva comodamente con la sua !amiglia in una &ona suburbana di eM NorJ: !inalmente poteva reali&&are il suo sogno5 lasciare il lavoro e aprire un salone di belle&&a in proprio. <a due mesi dopo essersi messo in a!!ari5 UacJ entr; in crisi. 2%improvviso5 Euest%uomo che per tutta la vita se l%era cavata con le sue sole !or&e si ri!iutava di !un&ionare. Proprio lui5 che gli amici avevano soprannominato "1miling SacJ" per il costante buonumore5 non !aceva che piangere5 restava a letto tutto il giorno e aveva visibilmente paura della gente. H1entivo voci che venivano dal nulla. 1tavo lC a sedere e guardavo le !igure sul muro e coi miei occhi le vedevo tras!ormarsi in mostriI5 raccontava UacJ. 6l suo comportamento divent; bi&&arro e i suoi scher&i pesanti: Hci credereste5 raccontava5 se vi dicessi che una volta ho tinto la !accia di mia !iglia con il lucido da scarpe5 tanto per divertirmi0I. )i !unerali di sua madre5 continu; a ghignare per tutto il tempo delle eseEuie. 1i nascondeva dietro gli alberi per evitare di incontrare i vicini. =uando guidava la macchina5 si !ermava all%incrocio prima del sema!oro5 se era rosso5 perch non riusciva a valutare le distan&e. 7en presto si trov; nelle mani di uno psichiatra5 che lo diagnostic; come schi&o!renico. AittR5 la moglie5 vendette il nego&io e ricominci; a lavorare. HPer sei anni non !aceva che entrare e uscire da ospedali e clinicheI5 raccontava AittR. HPa avuto elettroshocJ5 psicoterapia5 medicine... tutta la roba possibile e immaginabile. )ndavo da un medico all%altro e tutti mi dicevano che non sarebbe mai guarito. =uando era a casa !ra un ricovero e l%altro era cosC imbottito di tranEuillanti che andava in giro come uno &ombiI. el 1,7#5 attraverso un amico5 i 7urton vennero a sapere del dottor 2avid PaMJins e dei suoi successi nel trattamento della schi&o!renia5 con il metodo megavitaminico. 2isperati5 si rivolsero a lui5 presso il orth assau <ental Pealth Center di <anhassett5 a Long 6sland. 6l medico consigli; il ricovero. H=uasi Euasi stavamo per non !arne niente. )vevamo perso la speran&aI5 racconta la moglie. HPoi ne parlai con il nostro prete che mi incit; ad avere !ede. ? cosC mi !eci prestare il denaro per pagare la clinica e UacJ entr; al 7runsMicJ Pospital di )mitRville per un ricovero di un meseI. G#i e//etti di &n me$e di trattamento <entre era ricoverato5 UacJ !u sottoposto a una batteria di esami clinici5 sia !isici che psichiatrici5 !ra cui prove di !un&ionalit' percettiva5 di tolleran&a al glucosio5 di allergia cerebrale a sostan&e chimiche alimentari e ambientali. La terapia megavitaminica ebbe subito ini&io5 con dosi massicce di vitamina 735 765 C ed ?5 contemporaneamente a una dieta iperproteica5 a basso tenore di carboidrati5 sen&a alcool e ca!!eina. 6n capo a Euattro settimane5 UacJ era tornato a casa5 !elice di rivedere la !amiglia e desideroso di tornare al

lavoro5 per la prima volta da sei anni. 6ni&ialmente le visite di controllo presso la clinica del dottor PaMJins erano mensili5 ma ben presto si sono diradate e oggi SacJ va a controllo dal medico solo due volte l%anno. on ha mai avuto ricadute5 ma sa benissimo che dovr' continuare per tutta la vita a prendere i preparati vitaminici e a osservare la dieta prescritta. /na volta o due si . ribellato a Euesto regime e si . lasciato andare per Eualche giorno5 ma Euando si . accorto che stava scivolando di nuovo nella depressione . tornato rapidamente all%ordine. SacJ . uno delle migliaia di schi&o!renici che sono stati trattati !elicemente con le megavitamine al orth assau <ental Pealth Center5 dove i pa&ienti a!!luiscono da tutti gli 1tati /niti e !in dall%)ustralia. <a che cos%. Euesta terapia megavitaminica e perch la psichiatria tradi&ionale . scettica0 La $c.i!o/renia' G&na t&r-a -ioc.imica *eneticaG 6l dottor 2avid PaMJins5 direttore della clinica5 ci parla della psichiatria ortomolecolare5 nota comunemente col nome di terapia megavitaminica. HLa psichiatria ortomolecolare considera la schi&o!renia una turba biochimica genetica. 6l !un&ionamento del cervello dipende dalla sua composi&ione e struttura5 dal suo ambiente molecolareI5 spiega. H on consideriamo i di!etti biochimici come causa primaria della malattia mentale e poniamo l%accento sulla biochimica e l%alimenta&ione. >apporti !amiliari disturbati e con!litti personali possono contribuire alla patologia5 ma Euello psicodinamico non . il taglio principale del nostro trattamento: prima curiamo la psicosi5 poi aiutiamo il pa&iente ad adattarsi alla vitaI. 1econdo la psichiatria ortomolecolare5 la malattia mentale pu; essere dovuta a un%insu!!iciente concentra&ione nei tessuti cerebrali di una EualunEue delle seguenti vitamine: tiamina5 niacina5 piridossina5 vitamina 7125 biotina5 acido ascorbico5 acido !olico. <a il di!etto biochimico di !ondo 8o i di!etti9 da cui nasce la malattia mentale resta ancora da determinare: Hi ricercatori ci stanno lavorandoI5 a!!erma il dottor PaMJins. HBorse avremo la risposta entro dieci o vent%anni. La psichiatria ortomolecolare . pragmatica5 empirica. 6l punto . che !un&ionaI. Perch la psichiatria istitu&ionali&&ata oppone resisten&a all%imposta&ione biochimica0 : possibile che specialisti che hanno dedicato una vita alle teorie e ai metodi psicodinamici siano ostili al cambiamento. La medicina . sempre stata molto lenta nell%accettare nuovi metodi. La critica rivolta alla psichiatria ortomolecolare . che le sue a!!erma&ioni non sono con!ermate da ricerche sperimentalmente controllate5 ma purtroppo il regime terapeutico imposto dal trattamento megavitaminico non si presta agli studi col metodo del doppio cieco5 procedura che !ra l%altro sarebbe molto costosa. La controversia probabilmente non si estinguer' !inch ricerche controllate non avranno permesso di paragonare l%e!!icacia della psichiatria ortomolecolare e dei trattamenti psicodinamici. 7ench siano i suoi oppositori a godere dei !inan&iamenti5 PaMJins non sembra preoccupato. II /atto , c.e /&n!ionaI H on abbiamo scoperto perch !un&iona5 ma abbiamo la prova clinica che !un&iona. La psichiatria ortomolecolare . una branca promettente della medicina e il pubblico si sta schierando a suo !avoreI5 dice il dottor PaMJins. =ual . il tasso di guarigione0 H: di!!icile da valutare allo stato attualeI5 risponde il dottor PaMJins. H=uando ho cominciato per la prima volta ad applicare praticamente la psichiatria ortomolecolare nel 1,665 il tasso di guarigione dei miei pa&ienti era il doppio della psichiatria tradi&ionale. @ggi che mi

arrivano casi di!!icili5 cronici5 da tutto il Paese5 una stima del tasso di guarigioni sarebbe imprecisa. ComunEue5 abbiamo ricevuto un modesto contributo da una !onda&ione per uno studio circa l%e!!icacia terapeutica e ben presto !aremo una ricerca dettagliata su un campione di (# casiI. La psichiatria ortomolecolare si . sviluppata negli anni %6#5 mentre andava crescendo la delusione per i metodi psicodinamici5 i loro costi in tempo e in denaro e la loro e!!icacia. Contemporaneamente5 aumentava l%interesse per il rapporto !ra alimenta&ione e malattia mentale. 1i elaborava il concetto di individualit' biochimica5 mettendo in rilievo l%enorme di!!eren&a del !abbisogno alimentare e dei processi biochimici in coppie di gemelli identici. 1i sono !atte ricerche sul rapporto !ra povert'5 denutri&ione e sviluppo mentale. el !rattempo5 si cominciava a considerare l%importan&a di diagnosticare e trattare l%ipoglicemia negli schi&o!renici5 mentre prendeva l%avvio il lavoro di ricerca sul problema dell%allergia cerebrale a sostan&e chimiche alimentari e ambientali5 come causa di sintomi psichiatrici . L%interesse del dottor PaMJins per il trattamento megavitaminico !u suggerito dall%)nonima )lcolisti. Bino al 1,665 il centro di <anhassett usava metodi tradi&ionali nel trattamento della schi&o!renia. 7ill Kilson5 !ondatore dell%)nonima )lcolisti5 cominci; a usare le vitamine nel recupero degli alcolisti5 in particolare di Euelli a!!etti da schi&o!renia. 6l dottor PaMJins ebbe noti&ia dei risultati !avorevoli cosC ottenuti5 speriment; la terapia vitaminica sui suoi schi&o!renici alcolisti ed ebbe e!!etti sorprendenti. 6n seguito5 applic; il trattamento a tutti i suoi pa&ienti schi&o!renici5 dedicandosi alla pratica della psichiatria ortomolecolare. el !ormulare la diagnosi di schi&o!renia5 gli psichiatri ortomolecolari !anno particolare atten&ione ai segni di altera&ioni percettive. L%uso dello Po!!er@smond 2iagnostic -est risolve i problemi diagnostici molto pi3 e!!icacemente di un colloEuio psicodinamico. ? una prova che misura anomalie della perce&ione visiva5 uditiva5 ol!attiva5 gustativa e tattile e rivela la presen&a di disturbi del pensieroD il pa&iente l%esegue da solo in meno di 2#%. Bra gli esami di laboratorio ci sono le prove di !un&ionalit' tiroidea5 di tolleran&a al glucosio5 la ricerca delle tracce di metalli5 un completo pro!ilo chimico ed epatico. el sangue5 nell%urina o nei tessuti degli schi&o!renici si registrano anomalie chimiche: la cosa non . a!!atto diversa dall%eccesso di &uccheri nei diabetici. L0a#imenta!ione e a#tre tecnic.e tera+e&tic.e 1i prescrivono vitamine in combina&ione e in dosi massicce. /n dosaggio Euotidiano tipico pu; essere Euesto: $ g di vitamina 73 8acido nicotico o nicotinammide95 +## mg di vitamina 76 8piridossina95 $ g di vitamina C e 1.### unit' di vitamina ?. Per Euei pa&ienti che presentano un basso livello di istamina5 si possono aggiungere 2 mg di acido !olico. Lo &inco si prescrive Euando il rame . in eccesso. el trattamento delle sindromi maniacoFdepressive si usa il litio. ) seconda delle indica&ioni5 la terapia pu; prevedere vari grammi di acido paraFamminoben&oico. 6n ogni caso5 il dosaggio preciso richiesto per il singolo pa&iente . !issato di volta in volta dal medico. L%uso delle megavitamine ha e!!etti tossici0 *li e!!etti collaterali sono rari5 secondo il dottor PaMJins5 salvo nell%uso della niacina 8una !orma della vitamina 7D95 che dev%essere attentamente seguito e controllato dal medico: la niacina produce un improvviso arrossamento della pelle5 che si dilegua in circa un%ora e di solito non si ripresenta pi3 dopo la Euinta o sesta dose. La psichiatria ortomolecolare . eclettica e comprende molte tecniche terapeutiche tradi&ionali. L%elettroshocJ5 per esempio5 ha molteplici e!!etti sul piano biochimico e5 corroborato dalle megadosi di vitamine5 pu; dar luogo a miglioramenti impressionanti. @rmoni5 antidepressivi e tranEuillanti sono usati Euando se ne rileva la necessit'. Le !enotia&ine 8tranEuillanti9 sono spesso prescritte5 ma i dosaggi vengono rapidamente ridotti a livelli di mantenimento. eppure la psicoterapia . ignorata. -urbamenti emotivi in!luiscono sul chimismo cerebrale5 che pu;

Euindi aggravare il problema biochimico di !ondo. Binch il pa&iente . psicotico5 la psicoterapia ha un semplice valore di sostegno5 ma Euando le distorsioni percettive sono scomparse5 lo psichiatra cerca5 mediante l%intervento psicoterapico5 di aiutare il pa&iente a risolvere i suoi problemi personali. Una ma#attia c.e d&ra da &na "ita' o**i a#meno $otto contro##o SerrR Kitt8%9 . un bel raga&&o di 27 anni: la sua psicosi . stata arrestata5 ma . ancora in corso un trattamento psicoterapico col dottor PaMJins5 con sedute settimanali. SerrR ha una storia turbolenta di malattia mentale5 mani!estatasi !in dalla prima in!an&ia con terrori notturni5 iperattivit' e ipersensibilit' ai rumori. 1empre intelligente5 !ino alla sesta era stato sempre !ra i primi della classe sen&a nessuna !aticaD poi cominci; a perdere colpi5 non riusciva pi3 a concentrarsi e venne inserito in una classe speciale. >acconta: Hcominciai ad avere allucina&ioni: c%erano i *iapponesi che mi attaccavano continuamente... La mia !amiglia ha speso una !ortuna per cercare di curarmi. Per anni ho seguitato ad andare dagli psichiatri tre volte la settimana5 mentre passavo da una scuola privata all%altra... )vevo 17 anni Euando cominciai a invischiarmi con la droga e per settimane di !ila era come se non ci !ossiI. essuno psichiatra ha mai detto ai genitori che il raga&&o !osse uno schi&o!renico5 ma i genitori hanno sempre pensato che la malattia !osse di natura biochimica e non psicogena5 dato che gli altri due !igli non avevano problemi. Circa cinEue anni !a5 la madre di SerrR sentC parlare dal suo rabbino della psichiatria ortomolecolare e dopo un episodio acuto SerrR !u ricoverato al 7runsMicJ Pospital sotto le cure del dottor PaMJins. Cominci; allora la terapia megavitaminica5 con una dieta iperproteica e povera di carboidrati. >ientrato a casa due mesi dopo5 il giovane mostrava un netto miglioramento: si trov; un lavoro _ si tenne lontano dalla droga. La sua malattia per; era di lunga data e i problemi psicologici pro!ondamente radicati: oggi si pu; dire che i sintomi schi&o!renici di cui so!!riva sono decisamente sotto controllo5 ma gli rimane ancora di!!icile concentrarsi e al momento . privo di un%occupa&ione !issa. 6l !atto . che un pa&iente cronico . pi3 di!!icile da trattare5 come ammette il dottor PaMJins: Euando una persona . rimasta per anni rinchiusa in se stessa5 alla malattia si sovrappongono modelli patologici di abitudini comportamentali e vere e proprie invalidit' !un&ionali. 1e invece la malattia . presa !in dall%ini&io5 la risposta . migliore. Da "i$ioni di terrore a ro$ee +ro$+etti"e LillR8%9 . un esempio di schi&o!renia in cui la malattia . precipitata d%improvviso5 il trattamento ortomolecolare . stato tempestivo e il miglioramento impressionante. @ggi . una bella donna bruna di 31 anni5 nubile5 dagli occhi brillanti e vivaci. HCirca sei anni !a F racconta F ebbi una crisi sentimentale. La cosa mand; in crisi anche me e caddi in una pro!onda depressione... Poi cominciai ad avere allucina&ioni. Le cose sembrava che mi scoppiassero davanti e cambiavano colore: un uomo bianco si tras!ormava in un nero. 4oci sinistre mi parlavano continuamente. 6o cercavo di non !arci atten&ione5 ma arrivai al punto che non riuscivo pi3 a concentrarmi e alla !ine persi il mio posto di segretaria. : cosC... vivevo nel panico. )ndai da uno psichiatra per un paio di mesi5 ma psicoterapia e tranEuillanti non servivano a nulla. ?ro cosC disperata che me ne andai da casa. =uando tornaiD mia madre mi parl; della terapia megavitaminica e mi chiese in tutti i modi di provarla. )veva letto un articolo sul giornaleI. LillR ebbe un appuntamento alla clinica. 6l dottor PaMJins non le !ece domande psicologiche sulla sua

in!an&ia o la !amiglia. 2opo una serie di esami5 le prescrisse !orti dosi di vitamina 735 765 C e 7i5 insieme a una dieta iperproteica a basso tenore di carboidrati: in due settimane le allucina&ioni erano scomparse. LillR torn; al lavoro e oggi occupa Hil posto migliore che abbia mai avutoI. )ppare !iduciosa e ben integrata5 non ha mai avuto ricadute e torna a controllo dal dottor PaMJins solo due volte l%anno. LillR si rende conto che dovr' portarsi dietro Euesto suo problema per tutta la vita5 esattamente come un obeso o un diabetico. on ha mai tralasciato le sue vitamine5 ma Euando !a uno strappo alla dieta avverte nausea e ce!alea. La terapia megavitaminica . stata usata con successo anche nel trattamento della schi&o!renia in!antile5 un%anomalia evolutiva che inter!erisce gravemente nel !un&ionamento del bambino in tutti gli aspetti della sua vita. 6n passato5 la psicoterapia era il trattamento pi3 comune5 con risultati assai discutibili. L%uso di !armaci dal canto suo alterava le turbe comportamentali sedando il bambino5 ma la loro a&ione era solo palliativa. Con la terapia megavitaminica5 nei bambini i miglioramenti sono ancora pi3 vistosi che negli adulti. =uando il trattamento comincia !ra i tre e i nove anni d%et'5 le probabilit' di guarigione sono assai buone. La $toria di Dannie 2annie8%95 un raga&&ino sveglio di dodici anni5 che da grande vuol !are il dentista5 . uno schi&o!renico che ha avuto una ripresa notevole con le megadosi di vitamine. 7ench avesse avuto sempre problemi di insonnia5 !osse timido e incoordinato e a volte parlasse da solo5 i genitori riconducevano il suo comportamento sempre pi3 strano alla di!!icolt' di adattarsi al nuovo ambiente in seguito a un cambio di abita&ione. on avevano mai pensato che avesse niente di strano: solo i normali problemi della crescita. =uando per; ebbe otto anni5 l%insegnante di seconda not; la discrepan&a !ra la sua intelligen&a evidente e il basso =6 ottenuto ai test mentali: era subnormale nel pensiero astratto. H1u consiglio dello psicologo scolastico5 ci rivolgemmo a un neuropsichiatra in!antile5 che consigli; una psicoterapia5 a!!ermando che probabilmente sarebbe stato necessario un lungo trattamentoI5 racconta la madre di 2annie5 un%in!ermiera diplomata. H2ecidemmo di lasciar perdere. Poi leggemmo sul giornale un articolo che parlava della orth assau Clinic e ci portammo 2annie. Lo misero immediatamente al regime con le vitamine e notammo un miglioramento in capo a un meseI. H2annie ora . disinvolto e tranEuilloI5 continua la madre. HPa sviluppato un notevole senso dell%umorismo e sembra ben accettato dai compagni di scuola. 4a in bicicletta come gli altri raga&&i del vicinato e il pi3 bello . che la sua pagella . piena di buoni voti. @ra come ora5 prende vitamina C5 76 e nicotinammideI. )lla domanda sulla !reEuen&a delle visite di controllo5 la madre di 2annie risponde: HCirca nove volte in un annoI. La tera+ia me*a"itaminica' +re$ente e /&t&ro =ual . il ruolo della terapia megavitaminica nella medicina preventiva0 6 !amiliari dei pa&ienti5 se presentano tenden&e schi&oidi5 vengono sottoposti spesso a un regime pro!ilattico. 11 orth assau <ental Pealth Center !unge da modello per lo sviluppo di servi&i analoghi in ogni parte del Paese5 ad opera dell%)merican 1chi&ophrenic )ssociation. : un%istitu&ione autori&&ata5 sen&a !inalit' di pro!itto5 !inan&iariamente autosu!!iciente. 6 costi per i pa&ienti sono relativamente contenuti: dato che il metodo . Euello ortomolecolare5 an&ich l%imposta&ione psicoanalitica privilegiata nella maggior parte delle altre cliniche psichiatriche5 le spese per il personale sono minori. el ,(Q dei casi5 i pa&ienti vengono esaminati da uno psichiatra !in dalla prima visita5 a di!!eren&a di Euanto avviene

nelle cliniche tradi&ionali5 dove il trattamento pu; cominciare anche varie settimane dopo il ricovero. Capitolo 1#, CORREGGERE LA BIOC(IMICA CON LE VITAMINE La guarigione di uno schi&o!renico attraverso la terapia megavitaminica non . un "miracolo"5 secondo Carl C. P!ei!!er5 direttore del 7rain 7io Center di Princeton5 nel eM SerseR. =uesto autore ritiene che il miglioramento dei pa&ienti si debba attribuire semplicemente al !atto che . stata identi!icata un%anomalia del chimismo cerebrale5 correggendola con dosi massicce delle opportune sostan&e nutritive5 che permettono al cervello di !un&ionare normalmente. Laureato in medicina e in !armacologia5 il dottor P!ei!!er ha alle spalle una lunga e brillante carriera come ricercatore medico5 con Eualcosa come 2$( pubblica&ioni al suo attivo. Prima della !onda&ione del 7rain 7io Center nel 1,735 era viceFdirettore del servi&io ricerche presso il eM SerseR europsRchiatric 6nstitute di Princeton. : lC che ha cominciato le ricerche e i programmi di trattamento nel cui sviluppo . ancor oggi impegnato. 6l Centro non limita i suoi interventi ai cosiddetti %malati di mente%. 6l dottor P!ei!!er ha trovato che una vasta gamma di disturbi5 dall%artrite alle ce!alee5 si pu; alleviare correggendo certi sEuilibri a livello biochimico. -uttavia5 . noto soprattutto per il suo lavoro su Euel gruppo di turbe "mentali" che vanno comunemente sotto il nome di schi&o!renia. el loro libro .he %chi4ophrenias' ,ours and #ine 8PRramid Pouse5 eM NorJ5 1,7#95 il dottor P!ei!!er e i suoi collaboratori mettono in rilievo come molti disturbi psichici che prima erano vagamente raccolti sotto l%etichetta "schi&o!renia" siano ormai da lungo tempo a!!rancati da Euesta categoria "omnibus". @ggi nessuno si sognerebbe di contestate che le turbe cerebrali schi&o!renoFsimili da caren&a di niacina 8pellagra95 da si!ilide cerebrale5 da insu!!icien&a tiroidea5 da caren&a di vitamina 712 e di acido !olico5 o di altri !attori di cui . nota l%in!luen&a sulle !un&ioni cerebrali5 abbiano una base biochimica. essuno vorrebbe sostenere che malattie del genere siano puramente psichiche o debbano essere curate con colloEui terapeutici: eppure5 al volgere del secolo5 tutti Euesti disturbi dall%e&iologia pi3 varia5 ma dalle mani!esta&ioni cliniche simili5 erano classi!icati come un%entit' unica. 6n !uturo5 a!!ermano gli autori5 "altre entit' speci!iche verranno separate da Euel gran miscuglio che abbiamo batte&&ato col nome di schi&o!renie". C.imi$mo e $a#&te menta#e 6l dottor P!ei!!er con!ida che il lavoro suo e dei suoi collaboratori stia gi' ora portando un !orte impulso all%ulteriore ridu&ione di Euel calderone che . la categoria delle schi&o!renie "di causa non determinata". La maggior parte degli schi&o!renici che a!!luiscono al 7rain 7io Center !anno registrare una di Eueste anomalie biochimiche: livello dell%istamina nel siero troppo alto 819 o troppo basso 8295 o un%irregolarit' metabolica che si risolve nell%accumulo di criptopirrolo nell%urina. 6 pionieri della terapia megavitaminica5 secondo P!ei!!er5 hanno avuto molto successo con la schi&o!renia perch la niacina5 chiave di volta del loro trattamento5 ha l%e!!etto di rial&are il livello dell%istamina nel sangue e molti schi&o!renici rientrano appunto nel gruppo caratteri&&ato da un livello troppo basso di istamina. =uando poi Euesti medici hanno cominciato a introdurre anche altre vitamine nel trattamento5 la vitamina C abbinata alla niacina ne ha poten&iato l%a&ione in Euesto senso. =uanto

alla vitamina 765 i suoi e!!etti si contrappongono all%abnorme concentra&ione di criptopirrolo: cosC5 Euando il regime megavitaminico si . arricchito di Euesta sostan&a5 anche un altro gruppo di schi&o!renici se n%. potuto giovare. -uttavia5 come gli oppositori della psichiatria ortomolecolare sono stati molto pronti a rilevare5 solo una certa !ra&ione di soggetti rispondeva !avorevolmente a Euesta imposta&ione terapeutica non mirata. 6l !atto che salta subito agli occhi5 per esempio5 . che gli schi&o!renici con un livello alto di istamina nel siero avrebbero richiesto un regime vitaminicoFdietetico diverso o addirittura opposto a Euello usato per i pa&ienti con livello di istamina troppo basso. Pi3 in generale5 il tasso di miglioramenti non si sarebbe mai potuto valutare attendibilmente !inch non si !osse riusciti a ritagliare l%intervento su misura delle esigen&e biochimiche di ogni singolo pa&iente. Presso il 7rain 7io Center5 la diagnosi si basa sugli esami del sangue e dell%urina e la terapia viene prescritta in con!ormit'. 1econdo Euanto a!!ermano i responsabili del Centro5 il ;7M degli schi&o!renici cosC diagnosticati ottiene un miglioramento signi!icativo. 2i Euesti5 un :7M$#Q presenta un eccesso di criptopirrolo 8il "!attore malva"9 nell%urina. 1crive il dottor P!ei!!er che Euesta anomalia non . rilevabile con le normali analisi dell%urina5 ma con una semplicissima prova di laboratorio si pu; vedere che l%urina assume una colora&ione malva se il criptopirrolo . presente: secondo P!ei!!er Euesto "!attore malva" potrebbe risultare il principale !attore mancante delle schi&o!renie. 6l criptopirrolo si combina con la vitamina 76 e con lo &inco5 prelevandoli dal sangue5 spiega il dottor P!ei!!er5 cosicch i pa&ienti a!!etti da Euesta malattia presentano una grave caren&a di Eueste due !ondamentali sostan&e nutritive5 con la conseguen&a di un chimismo cerebrale di!ettoso. Panno bisogno Euindi di "vitamina 76 e &inco in quantitD sufficiente a compensarne la perdita nelle urine". 1omministrando supplementi adeguati di Eueste sostan&e5 secondo il dottor P!ei!!er "la remissione dei sintomi . spesso vistosa". Capitolo 11# LE VITAMINE' UNA SPERAN1A PER I BAMBINI AUTISTICI LOautismo . una turba della personalit' in!antile che impedisce normali rea&ioni all%ambiente. 6 bambini autistici !ino dalla prima in!an&ia non imparano a parlare5 altri semplicemente smettono di parlare: non rispondono alle persone e sembra che non le vedano e sentano nemmeno. 1ono totalmente chiusi in se stessi. La malattia si . dimostrata cosC re!rattaria ai trattamenti da indurre alla dispera&ione la classe medica. Bino al maggio del (;>: c%erano poche speran&e di un trattamento e!!icace dell%autismo. Poi5 a un convegno promosso dalla Canadian 1chi&ophrenia Boundation a -oronto5 !u dimostrato che i bambini autistici rispondono bene alla terapia ortomolecolare: il dottor 7ernard >imland5 psicologo ricercatore a 1an 2iego5 !ece la storia di una sperimenta&ione col trattamento megavitaminico in un gruppo di Euesti bambini e dei buoni risultati ottenuti. La storia5 molto avvincente5 prendeva le mosse da un articolo comparso nel (;<9 sul $e+ ,or- .imes, in cui si descrivevano i successi di )bram Po!!er e PumphreR @smond nella cura degli schi&o!renici adulti con dosi massicce di vitamine. <olti genitori di bambini autistici avevano letto l%articolo e presi dalla dispera&ione avevano deciso di tentare da soli con le vitamine 8nella maggior parte dei casi avevano gi' provato inutilmente la psicoterapia9. I# trattamento ca$a#in*o a "o#te /&n!iona"a

HCominciai a ricevere lettere di genitori che descrivevano i risultati di Euesti loro esperimentiI5 ri!erC il dottor >imland. HL%articolo del .imes non era abbastan&a esplicito da indicare ai genitori che tipo di vitamine usare e in che dosi5 per cui c%era la massima variabilit'. ) leggere Euesti resoconti era evidente che alcuni bambini avevano avuto un miglioramento notevole con le vitamine: i genitori ri!erivano che Euando i bambini prendevano le vitamine c%erano buoni risultati e che i sintomi ri!iorivano appena smettevanoI. Ci; risvegli; l%interesse del dottor >imland5 che decise di !are un%inchiesta !ra tutti i genitori del suo indiri&&ario all%6nstitute !or Child 7ehavior >esearch. >isposero in 6# e risult; che gli e!!etti pi3 notevoli si ottenevano con Euattro vitamine5 precisamente niacinammide 87395 acido pantotenico5 vitamina 76 e vitamina C. Come sottolineano regolarmente i sostenitori della terapia megavitaminica5 le vitamine C e 7 sono idrosolubili5 per cui non c%. nessun rischio di overdose' l%organismo semplicemente elimina la Euantit' in eccesso che non utili&&a. 1ulla base di Euesti resoconti5 il dottor >imland e la sua Euipe misero a punto una speciale !ormula vitaminica e ingaggiarono Euindi un gruppo di 3## bambini per una ricerca su scala na&ionale. Bra i reEuisiti per la partecipa&ione alla ricerca c%era che ogni bambino !osse seguito da un medico. La cosa cre; Eualche di!!icolt'5 perch la maggior parte dei curanti non aveva nessuna voglia di essere implicata in alcun modo con il programma di terapia vitaminica. >i!eriva il dottor >imland: Hi genitori di due autistici ci hanno detto che il loro medico era in!lessibile nel ri!iuto di lasciarli partecipare alla nostra ricerca. ?ra cosC determinato a non lasciarsi coinvolgere che scrisse al dottor Linus Pauling5 il Euale si era o!!erto di rispondere personalmente ai Euesiti dei medici circa la validit' e innocuit' della nostra sperimenta&ione. >icevuta la risposta del dottor Pauling5 il curante autori&&; con riluttan&a la partecipa&ione dei suoi pa&ienti. 6l risultato !u che i due bambini migliorarono tanto che il medico ci scrisse per chiedere se avrebbero potuto entrare nella sperimenta&ione clinica anche i loro tre !ratelli5 per vedere se sarebbero migliorate le loro di!!icolt' di apprendimento. Bu di estremo interesse vedere un medico cosC scettico cambiare parere in maniera tanto radicaleI. La sperimenta&ione era impostata secondo Euesto programma: i bambini ricevevano le vitamine per tre mesi5 poi il trattamento si interrompeva per un mese5 in modo da osservare se vi !ossero deterioramenti5 e ripreso per breve tempo5 per vedere se il loro comportamento migliorava di nuovo. 1econdo il peso corporeo5 i dosaggi erano 1F3 g al giorno di vitamina C5 altrettanto di niacinammide5 1(#F$(# mg di vitamina 765 2## mg di acido pantotenico5 pi3 una compressa di complesso 7 ad alta poten&a. 1ia i genitori che il medico curante dovevano compilare periodicamente un modulo con le loro osserva&ioni sui miglioramenti nel comportamento del bambino5 per Euanto riguardava il linguaggio5 la partecipa&ione5 le abitudini di sonno e alimentari5 le crisi di bi&&e e altri tipi di risposta. Prima di ini&iare la sperimenta&ione5 i genitori rispondevano a un Euestionario dettagliato circa la nascita e in generale l%anamnesi medica del bambino5 dati che venivano poi tras!eriti su schede per l%elaboratore elettronico. =ueste schede !urono Euindi inviate dal dottor >imland ai centri elettronici di varie universit'5 con la richiesta di sottoporle a un nuovo tipo di analisi dei dati5 la cosiddetta analisi computeri&&ata dei raggruppamenti. 1i tendeva con ci; ad accertare se !ra Euesti autistici esistessero sottogruppi particolari5 riconducibili a speciali raggruppamenti di variabili intorno a !attori comuni: in alcuni poteva esserci una dipenden&a costitu&ionale da vitamine5 nel Eual caso l%ipotesi era che il trattamento !osse e!!icace5 in altri poteva trattarsi della distru&ione di tessuti cerebrali a seguito di un%in!e&ione virale e l%ipotesi allora non prevedeva alcun miglioramento con le megadosi di vitamine. Va#&ta!ione indi+endente dei ri$&#tati /na volta messa insieme tutta Euesta documenta&ione5 il dottor >imland e i suoi collaboratori l%hanno

consegnata a tre esaminatori indipendenti5 che dovevano valutare gli eventuali miglioramenti dei bambini secondo una scala da # a ,,. 1e i tre giudi&i non erano con!ormi5 il caso veniva scartato. /n punteggio di ,, signi!icava che5 secondo i tre specialisti che avevano anali&&ato i dati5 il bambino aveva avuto un grosso miglioramento5 +# punti corrispondevano a un miglioramento reale ma non cosC netto5 mentre se non c%era nessun miglioramento apparente venivano attribuiti dai $# punti in gi35 !ino allo &ero5 che stava a indicare non solo assen&a di miglioramenti5 ma anche un certo deterioramento. /na volta completata l%analisi computeri&&ata dei raggruppamenti e assegnati i punteggi col metodo descritto5 i risultati mostravano che oltre il (#Q dei bambini aveva avuto un miglioramento signi!icativo col trattamento vitaminico5 mentre solo un 3Q era peggiorato. L%aspetto pi3 importante sotto il pro!ilo scienti!ico . che i soggetti di!!eren&iati in base all%analisi dei raggruppamenti presentavano una risposta diversa alle vitamine. H6n tutti i casi F notava il dottor >imland F "si trattava principalmente delle valuta&ioni dei genitori5 che osservavano Euotidianamente i bambiniI. 6l miglioramento si mani!estava nelle bi&&e meno !reEuenti5 nella maggiore partecipa&ione e socievole&&a5 in un linguaggio pi3 adeguato e abitudini di sonno pi3 regolari. /na madre scrisse: Hsiamo al 31% giorno della ricerca con le vitamine e voglio parlare dei cambiamenti che sono avvenuti in Euesti ultimi tre giorni. 1ono troppo emo&ionata per aspettare il momento del prossimo rapporto. 2a due giorni 1usan non !a che chiacchierare5 attaccare discorso5 !are domande e osserva&ioni su tutto Euello che sente dire intornoI. 1u consiglio del dottor >imland5 alcuni dei genitori che non avevano visto cambiamenti signi!icativi durante la ricerca raddoppiarono il dosaggio di vitamina 76. 1crisse una di Eueste madri: Hora sC che !a di!!eren&a. La bambina ha molta voglia di !ar le cose... al minimo suggerimento . pronta a !are Euasi tutto. Pa voglia di giocare a pallacanestro davanti a casa. ?ra oltre un anno che non scriveva il suo nome o numeri5 ma ora lo !a... Per!ino mio marito che . scettico dice che . migliorata in Euesti ultimi Euattro giorniI. /n altro genitore ri!eriva: H?lsie ha cominciato a prendere la dose doppia di 76 e ha mostrato un grande miglioramento... . pi3 pronta e pi3 attenta al mondo esterno... abbiamo acceso le candele per lo PanuJJah5 la !esta della dedica del tempio5 e ci ha sorpresi tutti cantando un canto dello PanuJJah dal principio alla !ineI. 4iceversa5 Euando si interruppero le vitamine5 un genitore ci scrisse dopo dieci giorni di sospensione del trattamento: HKilliam sembra che si sia rinchiuso in se stesso5 non dimostra pi3 Euel vivo interesse per il mondo circostante che aveva caratteri&&ato il mese precedente. =uella disponibilit' tutta nuova a collaborare e obbedire agli ordini che capiva . sparita rapidamente. 6l vecchio repertorio di manierismi e di movimenti e posi&ioni bi&&arre delle mani5 che era andato perdendo5 si . ristabilito peggio di primaI. =uel 3Q di bambini del nostro campione sperimentale che avevano !atto registrare un peggioramento erano diventati irritabili e intrattabili: estremamente sensibili ai suoni5 si coprivano gli orecchi a tutti i rumori !orti o acuti. 6n Eualche caso era ricomparsa l%enuresi. 6 problemi erano cosC gravi che alcuni genitori5 non potendo sopportare pi3 a lungo il comportamento dei bambini5 avevano sospeso il trattamento vitaminico. 6l dottor >imland si rivolse a un certo numero di medici5 nella speran&a che potessero trovare una risposta al problema5 ma la solu&ione gliela dette la dietologa )delle 2avis: esaminata la composi&ione dei supplementi vitaminici che venivano somministrati ai bambini5 suggerC di aggiungere il magnesio. 1econdo la 2avis5 in!atti5 una caren&a di magnesio pu; provocare enuresi5 ipersensibilit' ai suoni e irritabilit'. HCentr; con grande esatte&&a Euello che stava accadendo in una !ra&ione del nostro gruppo sperimentaleI5 osserv; il dottor >imland. HLa cosa dipende dal !atto che Euando si somministra vitamina 76 in dosi massicce5 interagisce col magnesio in modo tale da sottrarre Euesta sostan&a al sistema dell%organismo. 1e Euindi un bambino si trova per caso nella situa&ione di assimilare e

immaga&&inare nell%organismo una Euantit' di magnesio che . ai limiti del !abbisogno5 la vitamina 76 ne sottrae un Euantitativo essen&iale e il risultato . una caren&a di magnesio. )vvisammo immediatamente i genitori dei bambini che avevano sviluppato Euesti e!!etti collaterali di aggiungere magnesio alla !ormula vitaminica: ci ri!erirono che gli e!!etti collaterali erano scomparsi5 in Eualche caso da un giorno all%altroI. La "itamina B9 , im+ortante 1ulla base dei casi esaminati5 il dottor >imland concludeva: H: mia impressione che !ra Eueste vitamine somministrate ai bambini la 76 debba risultare la pi3 importante. )lcuni bambini rispondono molto positivamente alla niacina o alla niacinammide5 ma i risultati pi3 impressionanti che abbiamo osservato5 particolarmente nei casi classici di autismo5 si sono avuti in risposta alla vitamina 76". aturalmente5 ci sono anche degli insuccessi. on tutti i problemi di comportamento discendono da una dipenden&a vitaminica. Ci sono per esempio delle malattie che in!luiscono sul !un&ionamento cerebrale: una possibilit' che varrebbe la pena di indagare a Euesto proposito . rappresentata dalle !orme allergiche. -uttavia5 molti bambini autistici o altrimenti disturbati hanno risposto bene alla terapia vitaminica e ci; . particolarmente notevole per una malattia che per anni e anni si . dimostrata assolutamente re!rattaria alle decine di trattamenti che si sono tentati. Capitolo 111 IL TRATTAMENTO VITAMINICO RIDUCE LE DIFFICOLT2 DI APPRENDIMENTO /no psichiatra eminente ha trovato che somministrando dosi massicce5 terapeutiche5 di certe vitamine ai bambini con di!!icolt' di apprendimento ha ottenuto risultati migliori di Euelli vantati dalle an!etamine5 tutt%altro che innocue. 6n!atti5 il dottor )llan Cott5 consulente psichiatra del eM NorJ 6nstitute o! Child 2evelopment5 ha scoperto un modo per alleviare o guarire il problema sanitario che . responsabile delle di!!icolt' di apprendimento5 invece di limitarsi a mascherare il problema lasciandolo sen&a cure5 come !a la somministra&ione di an!etamine. L iperattivit'5 un grosso problema a!!ettivo dell%in!an&ia5 viene spesso trattata con le an!etamine o con >italin. 1econdo il dottor Cott5 che oltre alla consulen&a per l%6stituto svolge anche la pro!essione privata5 Euesto e!!etto sedativo . troppo passeggero e pu; comportare pericolosi e!!etti collaterali. <a il punto !ondamentale . che a suo avviso il problema reale del bambino non . l%iperattivit': Euesto non . altro che un sintomo5 ma il disturbo di base . un%altera&ione biochimica che risponde al trattamento con dosi massicce di vitamine 725 735 765 C ed ?5 oltre che a una modi!ica&ione delle abitudini alimentari. 6 sostenitori dell%uso di !armaci per la cura dei problemi comportamentali dell%in!an&ia sostengono che il problema cessa con l%ini&io dell%adolescen&a5 ma dicendo Euesto parlano solo dell%iperattivit'. 6l dottor Cott ha osservato che l%adolescen&a non !a altro che introdurre una sintomatologia lievemente diversa: il problema reale non necessariamente si risolve col tempo5 ma rimane semplicemente latente. 6n e!!etti5 ri!erisce il dottor Cott5 Hil primo gruppo di raga&&i con di!!icolt' di apprendimento che ho avuto modo di esaminare erano proprio adolescenti che !reEuentavano con scarso pro!itto la scuola media o le ultime classi elementari. 1i trattava di raga&&i per!ettamente normali5 che !reEuentavano scuole normali: semplicemente5 non imparavano e non riuscivano a concentrarsi. Le madri ri!erivano5 per esempio5 che provavano a leggere Eualcosa5 ma dopo i primi sbagli si bloccavano. >accogliendo un%anamnesi completa di Euesti raga&&i5 trovavo che il sintomo principale di cui avevano so!!erto in

passato era l%iperattivit'5 anche se Euesta in adolescen&a era in massima parte scomparsaI. 6l dottor Cott decise di tentare con !orti dosi di vitamine per ridurre l%iperattivit' in!antile5 dati i risultati positivi ottenuti con la terapia ortomolecolare nelle malattie mentali degli adulti. H)vevo gi' trattato per vari anni i disturbi psichiatrici con dosi massicce di vitamine. )vevo osservato risultati cosC buoni nella terapia degli adulti che volli estendere il trattamento ai disturbi mentali dell%et' evolutiva. 6 miglioramenti sono stati pi3 netti che negli adulti e la terapia ha prodotto risultati ancora pi3 vistosiI. G#i e//etti $&##e di//ico#t7 di a++rendimento H/na delle cose che ho scoperto nel trattamento di Euesti bambini . che via via che la loro malattia cominciava a regredire5 ed era almeno in parte sotto controllo5 veniva meno l%iperattivit'5 che . uno dei sintomi principali di tutti i bambini che presentano turbe emotive di EualunEue tipo. 1comparsa l%iperattivit'5 i bambini erano in grado di cominciare a seguire i programmi scolastici. )llora5 cominciai a usare il trattamento con bambini che presentavano semplicemente di!!icolt' di apprendimento. Po visitato e curato bambini d%ogni tipo e ho pubblicato parte dei risultati ottenuti nel trattamento delle !orme psicotiche e di altre turbe gravi dell%in!an&iaI. : stato per; il successo ottenuto nel trattamento di uno studente delle scuole superiori a convincere il dottor Cott dell%opportunit' di applicare il suo metodo al pi3 presto possibile nei bambini con di!!icolt' di apprendimento. Prima di ci;5 ai genitori che gli portavano bambini iperattivi poteva rispondere solo che non era preparato a curare bambini che non presentavano cerebropatie e tuttavia avevano di!!icolt' scolastiche: la letteratura speciali&&ata non gli o!!riva niente che potesse servire a risolvere problemi del genere. 2ietro le insisten&e dei genitori5 che chiedevano comunEue un aiuto per i loro !igli5 si decise a tentare la terapia vitaminica sui bambini iperattivi e i miglioramenti !urono un%emo&ionante sorpresa sia per lui che per i genitori. 1uccesse poi che una madre portasse a visita dal dottor Cott il !iglio diciannovenne5 studente delle scuole superiori. =uesto caso rappresent; una svolta nel trattamento vitaminico dell%iperattivit'. H)ncora una volta5 dovetti dirle che non sapevo se la cosa sarebbe servita5 perch non avevo mai curato un soggetto di Euell%et' con problemi di apprendimento. La madre e il raga&&o stesso mi raccontarono che Euesti solo a pre&&o di s!or&i immani era riuscito a !inire la scuola media. @ra era iscritto al primo anno in un college. Per venire da me avevano appro!ittato delle vacan&e natali&ie5 in occasione delle Euali era tornato a casa. <i disse che i suoi compagni !inivano le le&ioni in un paio d%ore5 mentre a lui spesso ci volevano otto ore per arrivare in !ondo allo stesso lavoro. 2a Euanto gli era di!!icile leggere5 concentrarsi e comprendere Euello che aveva letto5 era costretto a rileggere uno stesso paragra!o tante volte di seguito prima di poterne assorbire il senso. Lo misi a dosi massicce di vitamine5 le stesse dosi richieste per un adulto della sua statura e peso corporeo5 e dopo circa due mesi ricevetti una lettera da sua madre. La trasmisi all%)merican 1chi&ophrenia )ssociation5 perch rappresentava una testimonian&a a !avore della terapia ortomolecolare Euale non avevo mai visto prima. 1i pu; ben capire il mio interesse: un raga&&o di 1, anni e la madre che mi scriveva che per la prima volta5 a sua memoria5 lo vedeva sedere al suo tavolo e leggere un libro con piacere. Bino a Euel momento leggere era stato Euasi una tortura per lui. e parlai all%Euipe dell%6stituto. Cominciarono allora a lavorare sulle vitamine. =uando ebbero raccolto un numero su!!iciente di casi per costituire un campione adeguato5 !urono sbalorditi5 com%ero stato io5 dei risultati che ottenevano. 6stituirono allora un reparto per il trattamento delle di!!icolt' di apprendimento5 in cui i loro metodi terapeutici consueti venivano integrati con la somministra&ione di

vitamine. Per un bambino con un peso corporeo di 2( Jg5 il dosaggio era i g di vitamina 735 2## mg di vitamina 765 1 g di vitamina C e $##+## /6 di vitamina ?. 6 risultati erano una netta accelera&ione dello sviluppo. el !rattempo5 continuavo nella mia pratica pro!essionale privata a curare i bambini che venivano da me con problemi di apprendimento e ottenevo regolarmente gli stessi risultati. 1e i genitori perseveravano nella cura5 sen&a sospendere la somministra&ione5 i bambini cominciavano a migliorare. =uelli che avevano risultati minimi erano sempre genitori che avevano rinunciato troppo presto. Le vitamine non sono come una medicinaI. 6n altre parole5 le vitamine hanno bisogno di pi3 tempo per !are e!!etto5 perch la loro a&ione tende a costituire passo per passo un sano !ondamento a livello cellulare5 non semplicemente a eliminare dei sintomi5 come !anno le medicine. Le vitamine5 con Euesta loro a&ione pi3 lenta5 agiscono e!!icacemente in!atti dove c%. un !abbisogno di una data sostan&a nutritiva che magari . maggiore di Euello che pu; soddis!are la normale alimenta&ione: pu; darsi che Euella sostan&a manchi nel cibo5 oppure che l%organismo non sia in grado di assorbirla adeguatamente. L%e!!etto delle vitamine . pi3 permanente5 perch Eueste sostan&e stimolano delle modi!ica&ioni biochimiche di !ondo nel bambino5 modi!ica&ioni che possono comportare la ridu&ione dell%iperattivit'5 cosicch ora il bambino . in grado di stare tranEuillo a sedere5 studiare con interesse e applicarsi in maniera costruttiva. Borse che le medicine non riducono l%iperattivit' pi3 rapidamente5 mettendo il bambino in condi&ione di studiare0 6n e!!etti rallentano l%iperattivit'5 ma non !anno altro che eliminare i sintomi5 sen&a toccare la causa del problema. 6noltre5 Euesto tipo di !armaci comporta svariati e!!etti collaterali pericolosi e5 se non vengono somministrate correttamente5 possono condurre a una vera e propria tossicodipenden&a. T&tto %&e##o c.e ci "&o#e +&> anc.e e$$ere $o#o &na mi*#iore a#imenta!ione <entre alcuni bambini iperattivi hanno bisogno di dosi massicce di certe vitamine per compensare un disturbo metabolico che rende ine!!icace l%assorbimento digestivo5 molti altri so!!rono di problemi che non hanno altra causa che il cibo che mangiano ogni giorno5 problemi che scoppiano non appena si modi!icano le abitudini alimentari. 6l dottor Cott ha visto molti casi in cui i bambini hanno dato un%ottima risposta alla semplice elimina&ione dei dolci dalla dieta. 1econdo la sua esperien&a5 nei bambini iperattivi c%. un%alta inciden&a di ipoglicemia. 2ato che il cervello per !un&ionare adeguatamente ha bisogno di glucosio e dato che mangiare &ucchero in realt' ha l%e!!etto di abbassare il livello dello &ucchero nel sangue5 mangiare molti dolciumi !inisce per ridurre l%e!!icien&a !un&ionale del cervello5 non escluse Euindi le capacit' di apprendimento. H)nche il bambino pi3 normale non . in grado di studiare e imparare se la circola&ione sanguigna non porta su!!iciente glucosio al cervelloI5 avverte il dottor Cott. 6noltre5 mangiare &uccheri e amidi pu; indurre una caren&a di vitamine del complesso 75 privando cosC il cervello di sostan&e nutritive essen&iali al suo buon !un&ionamento. Capitolo 112 LA VITAMINA A E L0ACNE LOacne comincia Euando si ostruiscono i !ollicoli che portano dalle ghiandole sebacee della pelle alla super!icie di Euesta. La normale sporci&ia pu; otturarli5 ma molto pi3 spesso del disturbo sono responsabili le stesse cellule cutanee.

Lo strato superiore della pelle . duro e corneo. =ueste cellule super!iciali vengono continuamente asportate dagli abiti5 dai lavaggi5 ecc.5 ma durante l%adolescen&a succede talvolta che si appiccichino !ra loro: invece di staccarsi5 rimangono allora alloggiati nei !ollicoli provenienti dalle ghiandole sebacee. Ciascuno di Euesti piccoli !rammenti duri che ostruiscono i !ollicoli prende il nome di comedone. 6l Euadro caratteri&&ato dall%ostru&ione dei !ollicoli sebacei si chiama cheratosi. =uando una persona ha una grande Euantit' di comedoni5 si dice che so!!re di ipercheratosi dei !ollicoli sebacei. Le ghiandole sebacee normalmente secernono il sebo5 con !un&ioni lubri!icanti. )nche Euando il !ollicolo . ostruito5 la secre&ione continua. Ci; causa gon!iore e irrita&ione5 con la !orma&ione di una papula5 o !oruncolo 8se il !oruncolo contiene pus5 prende il nome di pustola9. ) volte si pu; !ormare anche una cisti. )ll%ini&io degli anni '&7, il dottor Son 2. 1traum!Uord5 di )storia 8@regon95 ha descritto i risultati di una sua ricerca in cui aveva trattato 1## pa&ienti a!!etti da acne con vitamina ) per via orale. 6n un articolo pubblicato su $orth+est #edicine nell%agosto del (;&:, ri!eriva che a ogni pa&iente venivano somministrate 1##.### /6 di vitamina ) contenuta nell%olio di !egato di passera di mare5 la sera prima di coricarsi. La prima rea&ione era un netto peggioramento delle condi&ioni. -uttavia5 :< dei 1## pa&ienti "si sono liberati completamente dell%acne durante il trattamento e altri &: Euasi completamente5 con solo il residuo di papule o pustole saltuarie". ella maggior parte dei casi5 la risposta si aveva in meno di nove mesi: "di solito un preciso miglioramento si nota in circa tre mesi5 anche se a volte possono passare sei mesi e pi3 prima di ottenere un giovamento sensibile"5 osservava il dottor 1traum!Uord. >i!eriva inoltre che nei casi pi3 gravi il miglioramento . altrettanto rapido che in Euelli lievi. 6n un altro articolo5 pubblicato sul Journal of Cnvestigative Dermatolog" 8aprile (;97=, il dottor Leonard ?. 1avitt5 di Los )ngeles5 ri!eriva la sua sperimenta&ione su :9 studenti delle scuole superiori a!!etti da acne5 prescrivendo capsule di 1##.### /6 di vitamina ) al giorno: in 2# casi c%era stato un miglioramento5 in 12 nessuna varia&ione e in : casi un peggioramento. =uattro anni dopo5 il dottor A. 2. Lahati osservava risultati simili in un gruppo di >9 pa&ienti trattati con dosi giornaliere di 1##.### /6 di vitamina ): "tutti in preceden&a si erano rivelati re!rattari ad altre !orme di trattamento5 alcuni da vari anni"5 ri!eriva l%autore in un articolo sul Journal of the Cndian #edical Association 8mar&o (;9&=. Le lesioni scomparvero in due mesi e me&&o in :7 casi5 e in cinEue mesi e me&&o in 1# casi: "tutti si potevano considerare guariti al termine dei sei mesi"5 scriveva il dottor Lahari. 7ench i risultati !ossero estremamente incoraggianti5 altri studi hanno dimostrato che il trattamento con vitamina ) presentava due grossi inconvenienti: l%eventuale guarigione poteva venire anche dopo un anno e pi3 e i dosaggi richiesti erano alti. 2alle ricerche risultava che in particolari circostan&e una !orte dose Euotidiana di vitamina ) pu; essere tossica. Ci voleva un modo pi3 e!!icace di utili&&are le potenti propriet' antiacne della vitamina. egli ultimi anni un trattamento del genere . stato messo a punto. ?sperimenti condotti da )lbert <. Aligman e Sames ?. Bulton dimostrano che una solu&ione contenente acido di vitamina ) presenta un%e!!icacia doppia in con!ronto ai precedenti trattamenti dell%acne a base di vitamina ). =uesti due ricercatori dell%/niversit' della PennsRlvania hanno scoperto che l%acido di vitamina ) nella maggior parte dei casi comincia a ripulire la pelle dalle tre alle cinEue settimane dopo l%ini&io della cura e che in capo a tre mesi l%epidermide . tornata Euasi normale. =uesto metodo . stato presentato per la prima volta nel giugno del (;<@, al CZ46L congresso annuale dell%)merican <edical )ssociation5 a 1an Brancisco. )lcuni dei pi3 eminenti dermatologi presenti reagirono entusiasticamente alla rela&ione del dottor Bulton5 .ropical 2itamin A Acid in Acne. 6n occasione del loro convegno annuale5 tenutosi a Chicago nel 1,715 i dermatologi !urono cosC colpiti dai risultati che assegnarono ai ricercatori della PennsRlvania una medaglia d%argento per la ricerca sulle malattie della pelle. 6nvece di somministrare la vitamina per via orale5 Aligman e Bulton l%applicavano direttamente sulla &ona colpita. ) Euesto !ine era necessaria una !orma della vitamina ) che stimolasse nella cute una

rea&ione tale da accentuare la sua a&ione terapeutica. 2al punto di vista chimico5 la vitamina ) si pu; presentare in !orma di alcool5 aldeide5 acido5 acetato o estere palmitato5 ciascuna con propriet' leggermente diverse. 6 due studiosi osservarono che l%acido era la !orma di vitamina ) pi3 e!!icace nell%irritare la pelle e Euindi penetrarvi: per Euesto decisero di utili&&are nella loro sperimenta&ione l%acido di vitamina ). )lla sperimenta&ione partecip; un campione di 22, adolescenti in trattamento presso la clinica dell%acne5 all%ospedale universitario della PennsRlvania. 6l campione !u diviso in Euattro gruppi: 37 soggetti ricevettero la terapia tradi&ionale5 a base di resorcinolo di &ol!o5 $, venivano trattati con perossido di ben&oile5 una cura pre!erita da molti medici5 $# costituivano il gruppo di controllo e agli altri 1#3 veniva applicata la solu&ione a base di acido di vitamina ). 6n alcuni casi5 i ricercatori applicavano Euesta solu&ione allo #51Q su met' del viso del pa&iente5 una delle altre due sostan&e sull%altra met'. @gni settimana si procedeva al conteggio delle lesioni cutanee sul viso dei pa&ienti. -re o Euattro mesi dopo veniva valutato il grado di miglioramento. el gruppo di controllo Euesto era dell%+53Q5 che presumibilmente corrisponde al normale tasso di remissione spontanea in assen&a di terapia. ei soggetti trattati con resorcinolo di &ol!o5 il miglioramento complessivo era in media del 1(5,Q e in Euelli curati con perossido di ben&oile del 315,Q. <a erano i pa&ienti trattati con l%acido di vitamina ) Euelli che erano migliorati di pi3: oltre il 7(Q del gruppo presentava una ridu&ione di almeno il (#Q nel numero delle lesioni cutanee osservabili. Pi3 precisamente5 il 3+5+Q dei soggetti aveva una ridu&ione dell%acne pari o superiore al 7(Q5 mentre in un altro 375+Q dei casi il miglioramento era dal (#Q al 7$Q. Come altri rimedi per l%acne5 anche la vitamina ) agisce in!iammando la pelle. ?ntro pochi giorni dall%applica&ione5 il caso diventa arido e un po% arrossato5 mentre lo strato superiore dell%epidermide 8Euello che aderendo compatto !orma i comedoni9 comincia a sEuamarsi. elle prime !asi5 il trattamento aggrava la situa&ione: nelle prime sei settimane5 comedoni aperti spuntano sulla pelle in gran Euantit' 8si possono semplicemente spa&&ar via con le dita95 mentre piccoli !oruncoli si sviluppano in comedoni maturi e aperti e compaiono improvvisamente nuove pustole e papule. -uttavia5 l%intensi!ica&ione del disturbo in realt' opera per il meglio5 come spiega il dottor Bulton: Hsotto l%a&ione dell%acido di vitamina )5 comedoni inerti da settimane o mesi improvvisamente %scoppiavano%. 2i regola5 Eueste lesioni in!iammatorie erano piuttosto piccole5 indicando che l%acido stimolava le esplosioni in!iammatorie a uno stadio pi3 precoce di Euanto non avverrebbe normalmenteI. 1econdo Bulton5 nessun%altra medicina oggi sul mercato ha Euesto e!!etto. @ltre a rimuovere le cellule morte che ostruiscono i !ollicoli e ad abbreviare il ciclo vitale di comedoni5 pustole e papule gi' esistenti5 l%acido di vitamina ) previene la !orma&ione di nuovi comedoni. Bulton ipoti&&a che la vitamina ) acceleri l%indurimento delle cellule super!iciali della pelle5 in modo che non aderiscano !ra loro5 ma an&i spingano via Euelle vecchie che hanno !ormato i comedoni. ) di!!eren&a delle altre prepara&ioni5 Euesta non perde e!!icacia con l%uso ripetuto: con le altre terapie alla !ine si ottiene un indurimento della pelle5 che impedisce l%importante e!!etto irritativo. /n altro punto a !avore della vitamina )5 secondo il dottor Bulton . che Hanche a seguito di un uso eccessivo5 la pelle recupera le sue condi&ioni normali entro pochi giorni dalla !ine delle applica&ioniI. 6 pa&ienti pro!ondamente motivati a liberarsi dell%acne non dovrebbero essere dissuasi dall%aumentare la !reEuen&a delle applica&ioni5 perch i miglioramenti pi3 rapidi si ottengono proprio Euando la !accia presenta un%irrita&ione pi3 !orteI. 6 ricercatori sottolineano il !atto che la terapia a base di acido di vitamina ) non dev%essere considerata una panacea per l%acne. 1e . vero che certi pa&ienti migliorano con l%applica&ione topica di Euesta sostan&a5 ce ne sono altri che non hanno miglioramenti. Circa un 7Q dei soggetti sottoposti al trattamento non hanno ottenuto e!!etti positivi e Eualcuno . addirittura peggiorato. =uesto per; non

scredita i notevoli risultati ottenuti in un%alta percentuale degli adolescenti esaminati. L%utilit' della vitamina ) per via orale nella preven&ione dell%acne non va ignorata. 6l pioniere delle terapie dell%acne a base di vitamina )5 il dottor Son 2. 1traum!Uord5 a!!erma che supplementi di vitamina ) per via orale possono impedire le ricadute5 una volta eliminato il disturbo e interrotte le applica&ioni locali. 2osi Euotidiane di vitamina ) e una dieta ricca di Euesta sostan&a5 combinate con !reEuenti lavaggi del viso sen&a sapone5 possono risparmiare ai raga&&i che entrano nell%adolescen&a i disagi dell%acne giovanile. Capitolo 113 LA VITAMINA E PER SPECIALI PROBLEMI DELLA PELLE 61 valore della vitamina ) e di Euelle del complesso 7 per mantenere la pelle sana e libera da bru!oli . universalmente riconosciuto dalle autorit' mediche5 ma la vitamina ?5 una sostan&a spesso trascurata da molti dermatologi5 . in grado di rendere alla pelle pi3 servi&i di Euanto generalmente non si creda. 6l dottor 6rMin 6. LuboMe5 pro!essore di clinica dermatologica al eM NorJ <edical College e autore di oltre 1## pubblica&ioni scienti!iche sulla cosmesi e la dermatologia5 ha usato e!!icacemente applica&ioni topiche di vitamina ? per certi problemi dermatologici: "in uno studio da me condotto5 l%applica&ione locale di solu&ioni molto concentrate di vitamina ? si . dimostrato e!!icace contro la ruvidit' e le rughe della pelle"5 ri!erisce nel suo libro .he #odern 5uide to %-in 3are and !eaut" (F. P. 2utton X Co.5 eM NorJ5 1,739. )ltri medici descrivono le miracolose remissioni ottenute con la vitamina ? in rare e orribili dermatosi5 considerate precedentemente incurabili. /na di Eueste condi&ioni patologiche prende il nome di epidermolisi bollosaD vi rientrano varie sindromi caratteri&&ate dalla !orma&ione di vesciche piene di liEuido. Le lesioni possono comparire in seguito a piccoli traumatismi oppure spontaneamente e sono talvolta di estrema gravit'. egli Archives of Dermatolog" 8gennaio 1,7$95 Serold 2. <ichaelson e i suoi collaboratori del 2ipartimento di dermatologia e biochimica del 7aRlor College o! <edicine5 a Pouston5 hanno descritto i risultati ottenuti nel trattamento di tre pa&ienti a!!etti da Euesta malattia5 per cui non esiste !inora una terapia riconosciuta. /no dei tre pa&ienti era una bambina di 11 anni5 che aveva mani!estato l%epidermolisi all%et' di + anni e ormai era coperta di bolle su mani5 dita5 gomiti5 ginocchi e piedi. <olte vesciche erano in!ettate5 erano gi' presenti cicatrici e varie dita dei piedi erano ormai prive di unghie. Per due anni la bambina era stata trattata con steroidi5 i !armaci antin!iammatori usati per tutta una serie di malattie della pelle5 ma non aveva ricavato nessun bene!icio evidente. 1i decise allora di somministrarle <77 /C di vitamina ? al giorno: dopo 1( giorni5 le vesciche smisero di svilupparsi5 dopo (# giorni il dosaggio venne dime&&ato e al momento del rapporto la bambina non presentava vesciche da un anno 8in preceden&a5 il periodo pi3 lungo in cui non aveva avuto bolle era stato di sei giorni9. /n%altra pa&iente era una bambina di appena un anno5 coperta di vesciche sanguinanti. -rattata con 1## /6 di vitamina ? al giorno5 non ebbe nuove vesciche per un periodo di cinEue mesi5 dopodich ricominci; a svilupparne Eualcuna: raddoppiato il dosaggio di vitamina ?5 la malattia si !erm; nuovamente. /n%altra dermatosi s!igurante . la dermatosi pustolosa sottocorneale. Come per l%epidermolisi bollosa5 non c%. nessun trattamento soddis!acente neppure per Euesta !orma5 caratteri&&ata da chia&&e di vescichette piene di liEuido che possono essere di!!use per tutto il corpo. 2a un lavoro recente sembra per; che la vitamina ? possa rappresentare la risposta a Euesto problema. 1amuel )Rres e >ichard <ihan5 membri del 2ipartimento di dermatologia5 rispettivamente5

dell%/niversit' della Cali!ornia a Los )ngeles e della 1cuola medica dell%/niversit' della Cali!ornia meridionale5 hanno pubblicato i risultati del loro lavoro sugli Archives of Dermatolog" nel giugno del (;>&. La pa&iente era una donna di <: anni5 in trattamento da cinEue anni sen&a alcun successo: per tutto Euel tempo era stata curata con molti !armaci5 non solo per la dermatosi5 ma anche per diabete5 ipertensione e altri problemi. 6ni&i; il trattamento con vitamina ? con un dosaggio di 1## /6 al giorno5 portate gradualmente a &77 /C. 2opo Euattro settimane5 la pelle era libera dalle pustole e presentava solo un lieve arrossamento. Contemporaneamente5 pot smettere di prendere un diuretico contro l%edema e per mantenere l%urina sen&a &uccheri bastavano "1(F2# unit' d%insulina5 mentre in preceden&a ne richiedeva una media di (# al giorno". 2ata la capacit' della vitamina ? di ridurre il !abbisogno di insulina5 ai pa&ienti diabetici sotto insulina la vitamina va somministrata ini&ialmente in piccole dosi5 da aumentare gradualmente mentre si riducono Euelle di insulina5 per evitare il rischio di un coma insulinico5 avvertono )Rres e <ihan. el corso dei due anni successivi5 in cui . stata periodicamente controllata5 la pa&iente non ha pi3 so!!erto della dermatite che l%aveva tormentata prima per cinEue anni. Un a#tro $timo#ante ra++orto da Lo$ An*e#e$

*li stessi due medici di Los )ngeles ri!eriscono di un caso altrettanto notevole sul numero degli Archives of Dermatolog" dell%agosto (;>:. 1tavolta si trattava di una !orma abbastan&a rara e curiosa5 nota come "sindrome delle unghie gialle"5 in cui le unghie si ingrossano5 diventano gialle e smettono di crescereD contemporaneamente5 per ragioni assolutamente ignote5 il pa&iente di solito presenta edema e di!!icolt' respiratorie. 6l dottor )Rres e il dottor <ihan si sono trovati di !ronte una donna di 6( anni che presentava Euesti sintomi5 oltre a vari altri problemi5 in particolare torpore e !ormicolio alla punta delle dita e !reEuenti crampi alle gambe. Cominciarono il trattamento con vitamina ?5 in !orma di di aF toco!erolo acetato5 in dosi di $## /6 due volte al giorno prima dei pasti. -re mesi dopo5 le unghie erano ancora scolorite e ispessite5 ma i crampi delle gambe erano molto migliorati. 6n capo a un altro mese5 per;5 le unghie ricominciarono a crescere ed entro sei mesi apparivano per!ettamente normali. Circa due anni dopo la prima visita5 la pa&iente ridusse la dose da +## a $## /6 al giorno e le unghie rimasero normali: non presentava pi3 gon!iore delle palpebre5 torpore delle dita o crampi alle gambe. <a soprattutto5 mentre alla prima visita era stata messa in lista d%attesa per l%intervento chirurgico su una sinusite cronica5 i medici scrivono che una recente radiogra!ia non metteva in eviden&a "alcuna indica&ione per l%intervento". Le a!!e&ioni di cui abbiamo parlato in Eueste ultime pagine non sono comuni5 ma valeva la pena accennarvi per due ragioni: an&itutto5 i pa&ienti che ne so!!rono5 per Euanto pochi5 . bene sappiano che ci sono nuove speran&e per i loro problemiD in secondo luogo5 Euesti casi illustrano l%e!!etto radicale che possono avere sulle condi&ioni della pelle certi elementi nutritivi come la vitamina ?.

Capitolo 11$ LA PSORIASI RISPONDE ALLE APPLICA1IONI DI VITAMINA A LOacido di vitamina ) si . dimostrato un e!!icace trattamento della psoriasi e di altre malattie della

pelle. La psoriasi . una malattia caratteri&&ata dalla comparsa di brutte chia&&e sEuamose e pruriginose sulla pelle5 che ha per lunghi anni eluso gli s!or&i degli specialisti: Hla psoriasi . un antidoto alla presun&ione del dermatologoI5 notava una volta il dottor P. 7echet5 dermatologo eminente e storico della medicina. Le persone che so!!rono di Euesto disturbo !astidioso generalmente tentano EualunEue terapiaD pomate al catrame o al mercurio5 !enolo5 radia&ioni5 steroidi. 7ench alcuni medici continuino a usare le pomate al catrame o al mercurio5 le terapie prescritte pi3 spesso sono oggi gli steroidi5 )C-P5 cortisone e loro derivati. =ueste sostan&e possono causare e!!etti collaterali peggiori della malattia ini&iale. 6l cortisone determina perdite di calcio e !os!oro nell%urina5 che possono portare alla deminerali&&a&ione delle ossa. 1i sa anche che il trattamento con steroidi pu; causare ulcere5 ridurre la !un&ionalit' surrenale5 con perdita delle capacit' di recupero in condi&ioni di stress5 e mettere in crisi i meccanismi di di!esa dell%organismo. Borse . vicino il giorno in cui i pa&ienti che so!!rono di psoriasi potranno !are a meno delle medicine pi3 pericolose. 6n una sperimenta&ione controllata col metodo del doppio cieco5 due ricercatori della 1cuola medica dell%/niversit' di <iami hanno trovato che la vitamina )5 in !orma di acido5 allevia il prurito e l%aspetto antiestetico delle lesioni. Phillip Brost e *erald 2. Keinstein5 entrambi membri del 2ipartimento di dermatologia di Euell%/niversit'5 ri!eriscono che in 6& dei 6< casi trattati gli e!!etti positivi del trattamento si notavano dopo appena una settimana (Journal of the American #edical Association, (7 mar&o (;<;=. Prima di intraprendere la sperimenta&ione clinica con l%acido di vitamina )5 Brost e Keinstein hanno prima messo a con!ronto gli e!!etti di varie !orme disponibili in commercio di vitamina ) per uso esterno5 su tre pa&ienti con !orme estese di psoriasi e altri tre con ittiosi lamellare 8pelle arida5 ruvida e scagliosa9. Pi3 precisamente5 hanno applicato col nastro adesivo dei tamponi di gar&a su Euattro diverse &one colpite del braccio dei pa&ienti5 imbevendo poi ogni tampone con una solu&ione di vitamina ) in !orma di acido5 di aldeide5 di alcool acetato. >imossi i tamponi dopo &@ ore5 la pelle in tutte le &one trattate presentava un leggero ammorbidimento. 6 due ricercatori segnarono i punti delle Euattro applica&ioni5 controllandoli poi Euotidianamente. 2opo una settimana5 la &ona trattata con vitamina ) in !orma acida mostrava una netta ridu&ione della scagliosit' nei pa&ienti a!!etti da ittiosi e un minore eritema 8arrossamento causato da congestione dei capillari9 in Euelli con psoriasi5 mentre dove avevano applicato le altre !orme di vitamina ) non si notava nessun cambiamento. 1timolati e incuriositi dai risultati di Euesta prova5 i due medici avviarono una ricerca pi3 estesa per valutare l%e!!icacia dell%acido di vitamina ). 1celsero dei pa&ienti con dermatosi !ra le pi3 resistenti a tutti i tipi di trattamento: 1# casi di ipercheratosi epidermolitica 8la pelle diventa dura e poco compatta95 6& con Eualche !orma di ittiosi e 6< con estesa psoriasi. 1u met' del corpo veniva applicata una prepara&ione di controllo che non conteneva acido di vitamina )5 mentre nelle &one colpite dell%altra met' si applicava una solu&ione apparentemente identica alla prima5 ma contenente lo 7,(M, 7,6M o 7,:M di acido di vitamina ). Le solu&ioni erano codi!icate a doppio cieco5 in modo che n i pa&ienti n i medici sapessero Euale parte del corpo aveva ricevuto la solu&ione attiva. ?ntrambi i preparati venivano applicati due volte al giorno. Come nella prova preliminare con i tamponi5 l%acido di vitamina ) produceva un miglioramento nettissimo in Euasi tutti i pa&ienti5 specie in Euelli a!!etti da disturbi generalmente re!rattari alle cure. ei casi lievi di ittiosi si notava un certo alleviamento dei sintomi su entrambi i lati del corpo5 ma in nessun caso il miglioramento era maggiore sulla met' trattata con la solu&ione di controllo. 6n 6& su 69 soggetti con psoriasi5 la met' del corpo trattata con l%acido di vitamina ) mostrava una ridu&ione della scagliosit' e dell%arrossamento in capo a una settimana 8il miglioramento massimo diventava visibile dopo tre settimane di applica&ioni9. 6n ; casi c%era una guarigione completa sulla met' del corpo trattato con la solu&ione sperimentale5 ma nessun progresso sulla met' di controllo. )ltri 11 registrarono un

miglioramento di medio grado5 & un miglioramento lieve. Brost e Keinstein osservano che l%acido di vitamina ) per essere e!!icace doveva essere concentrato almeno allo 7,6M. =uando von 7eer5 un ricercatore tedesco5 ha usato su un campione di 67 pa&ienti una solu&ione di acido di vitamina ) allo #51Q5 non ha ottenuto nessun miglioramento degno di nota. 6 due medici di <iami ritengono che la risposta pi3 positiva ottenuta nella loro sperimenta&ione !osse dovuta alla maggiore concentra&ione. 7ench in alcuni soggetti si mani!estasse una certa irrita&ione della pelle5 Euesta si risolveva rapidamente non appena il trattamento veniva sospeso per un giorno o due5 sen&a ricomparire in genere alla ripresa del trattamento5 con una sola applica&ione al giorno an&ich due. 6 miglioramenti per; non erano permanenti: dai 1# ai 1$ giorni dopo l%interru&ione della terapia5 sia il lato del corpo trattato con la solu&ione attiva a base di acido di vitamina )5 che la met' di controllo presentavano lo stesso aspetto. Capitolo 11( UNA VITAMINA PER LA VITILIGINE La vitiligine . un disturbo non doloroso che di solito colpisce soggetti nella !ascia d%et' dai 2 ai 3# anni5 caratteri&&ato dalla comparsa improvvisa di chia&&e chiare sulla pelle5 che si allargano lentamente5 segnate da un bordo scuro. =ueste chia&&e si !ormano perch la pelle5 per Eualche ragione ancora ignota5 non . in grado di produrre melanina. 1i crea cosC sulla super!icie della pelle un !astidioso disegno pe&&ato. La vitiligine colpisce persone con ogni tipo di pelle5 ma . pi3 pronunciata nei soggetti pi3 pigmentati. ei testi di medicina si parla poco di Euesta malattia5 salvo darne dettagliate descri&ioni. L%impressione . che la scien&a medica non veda che ci sia molto da !are per Euesti casi5 a parte raccomandare l%uso di cosmetici 8in genere alle persone con la pelle chiara9 e mettere in guardia contro i bagni di sole5 dato che l%abbron&atura non !a che accentuare il contrasto !ra le &one interessate dalla vitiligine e Euelle in cui la !orma&ione del pigmento avviene normalmente. 4ari anni !a il dottor 7enUamin 1ieve5 pro!essore alla -u!ts <edical 1chool5 ha compilato una storia completa dei trattamenti in uso !ino dagli anni %3# e %$# e delle teorie da cui avevano preso le mosse. Bra le cure descritte dal 1ieve ce n%era una introdotta dal dottor /. K. Brancis. =uesto autore pensava che la malattia !osse dovuta all%assen&a di acido cloridrico libero nello stomaco: so!!riva egli stesso di vitiligine e aveva scoperto di mancare di Euesto acido. Cominci; a prendere ai pasti 1( cc di acido cloridrico e dopo due anni osserv; che le macchie bianche erano completamente scomparse. /s; la stessa terapia su altri tre pa&ienti5 ottenendo risultati simili. 6l dottor 1ieve avan&ava l%ipotesi che l%e!!etto dell%acido cloridrico sia di !acilitare l%elabora&ione e l%assorbimento delle necessarie sostan&e nutritive. )ll%importan&a dell%alimenta&ione per preservate una normale pigmenta&ione della pelle accennava gi' un articolo pubblicato sugli Archives of Dermatolog" and %"philolog" 8mar&o 1,3795 in cui si descriveva la sperimenta&ione condotta con la vitamina C per restaurare la pigmenta&ione della pelle. L%anno seguente una rivista medica tedesca pubblicava un altro articolo in cui egualmente si raccomandava l%uso della vitamina C nel trattamento della vitiligine. )nche l%acido paraFamminoben&oico5 una vitamina del complesso 75 . nominato ripetutamente a proposito della cura della vitiligine. 6l dottor <ichael S. Costello5 sempre in Archives of Dermatolog" and %"philolog" 8!ebbraio 1,$395 ri!erisce del successo ottenuto nel trattamento di una !orma di vitiligine delle palpebre in un bambino di 2 anni5 con 1## mg di acido paraFamminoben&oico al giorno. 6l dottor 1ieve5 colpito dalle possibilit' terapeutiche di Euesta sostan&a5 ha condotto un esperimento per

osservarne gli e!!etti su un campione di $+ casi di vitiligine. 6l gruppo era !ormato di 2( !emmine e 23 maschi dai 1# ai 7# anni. La vitiligine perdurava da un minimo di 2 a un massimo di 2+ anni. ella maggior parte dei casi c%era una storia di alimenta&ione inadeguata e di sEuilibrio ghiandolareD a!!aticamento5 irritabilit' e instabilit' emotiva erano sintomi comuni5 come la costipa&ione5 eccesso di peso5 artrite e vari tipi di ce!alea. )ll%esame !isico si notavano in molti soggetti i segni classici di ipotiroidismoD accanto a Euesti erano !reEuenti la !ragilit' delle unghie5 ispessimento e ruvidit' della pelle e vari gradi di ipertensione. 2opo un successo solo par&iale ottenuto con la somministra&ione di !iale di complesso 75 il dottor 1ieve le sostituC con due inie&ioni Euotidiane5 al mattino e alla sera5 di acido paraFamminoben&oico abbinato a monoetanolammina 8che serve a mantenere pi3 a lungo la vitamina in circolo nel sangue9 e con due compresse di acido paraFamminoben&oico da prendere a me&&ogiorno e la sera prima di coricarsi. >apidamente si osserv; una nuova pigmenta&ione nelle &one depigmentate5 che in capo a EuattroFotto settimane da bianco latte erano diventate rosee. 2opo seiFsedici settimane dall%ini&io della terapia5 si notavano generalmente nelle chia&&e delle piccole isole di pigmento scuro5 che ben presto emettevano prolungamenti5 riunendosi le une con le altre. 6n!ine le isole scomparvero e la repigmenta&ione !u completa. 6 risultati della terapia in tutti i $+ pa&ienti dopo seiFsette mesi erano "impressionanti". 6l dottor 1ieve sottolinea ripetutamente l%importan&a dell%alimenta&ione nella vitiligine. ) suo avviso anche uno sEuilibrio ormonale pu; causare la malattia5 cui possono contribuire anche !erite5 in!e&ioni5 pressioni locali&&ate e raggi solari. 6l problema della vitiligine . pi3 complesso di una semplice caren&a di acido paraFamminoben&oico. ) Euanto risulta dalla ricerca di 1ieve5 si devono correggere le caren&e alimentari5 retti!icare gli sEuilibri ormonali ed eliminare le in!e&ioni locali5 prima che una speci!ica vitamina possa avere un Eualche e!!etto. >ileva inoltre che oltre alle compresse sono necessarie le inie&ioni5 perch la vitamina assunta per via orale non rimane in circolo abbastan&a a lungo da poter agire e!!icacemente. Capitolo 116 VERRUC(E' UN VIRUS DA CUI CI SI PUE DIFENDERE La risposta all%enigma della causa delle verruche5 secondo il dottor 2aniel PRman5 del >oosevelt Pospital di eM NorJ5 va cercata in una loro origine virale. Le verruche in!atti scompaiono Euando si stimola il meccanismo immunitario dell%organismo e il pa&iente produce Euegli anticorpi che impediscono la propaga&ione virale o addirittura distruggono direttamente i virus stessi. *li elementi nutritivi presenti nella normale alimenta&ione possono avere un%in!luen&a pro!onda sulla causa delle verruche5 specialmente di Euelle 8come le verruche plantari9 che non sono causate da batteri contagiosi. 6n un articolo su #odern #edicine ((7 agosto 1(7(95 il dottor PRman scrive che certi amminoacidi contenenti &ol!o5 come Euelli che si trovano nelle compresse di !egato essiccato5 possono intervenire in un%intera&ione ancora non molto chiara con l%ipotalamo5 che stimola gli anticorpi responsabili del processo immunitario. @sserva in!atti che le verruche sono state trattate con successo in un certo numero di pa&ienti ospedali&&ati sottoposti a un regime Euotidiano di tre compresse di !egato essiccato. 6l !egato essiccato . una buona !onte non solo di Euesti amminoacidi essen&iali per il sistema immunitario5 ma anche dell%intero complesso 7. Le comuni verruche sono per lo pi3 !astidiose5 antiestetiche e chiaramente dolorose Euando compaiono in parti del corpo sottoposte a s!regamento continuo dagli abiti o altri contatti. 2i solito vengono eliminate mediante estirpa&ione chirurgica o applica&ione di sostan&e causticheD tuttavia5 in alcuni casi

la vitamina ) si . dimostrata una terapia e!!icace e non dolorosa. Le "err&c.e trattate con "itamina A La teoria del dottor PRman5 secondo cui le verruche scomparirebbero Euando si stimola il meccanismo immunitario dell%organismo5 mette in eviden&a !ra l%altro il ruolo !ondamentale che la vitamina ) svolge nelle di!ese immunitarie. 6l dottor 7. P. Auhn5 in un articolo sul %outhern #edical Journal, descrive i risultati ottenuti su ,# pa&ienti con vari tipi di verruche5 trattati con palmitato di vitamina ) idrosolubile in dosi Euotidiane di 2(.### unit' in media5 per periodi da una settimana a sei mesi: in 7, casi si sono avuti miglioramenti dal (#Q al 1##Q e non c%. stato nessun insuccesso totale. 1econdo il dottor Auhn5 la vitamina ) eserciterebbe un%a&ione antivirale, che ha una speci!ica utilit' terapeutica nella soppressione dell%ipercheratosi. )lcuni autori ritengono che le verruche si !ormino laddove esiste una caren&a della vitamina ) nella pelle e che introducendo la vitamina si ottenga l%le!!etto di riportare la pelle in condi&ioni di normalit'. 6l dottor <arvin 1andler5 podologo di )llentoMn 8PennsRlvania9 ri!erisce di avere utili&&ato un%inie&ione di vitamina ) in pa&ienti con verruche plantari5 con ottimi risultati. )nche un altro podologo di )llentoMn5 il dottor Philip Le1haR5 prescrive sistematicamente vitamina )5 abbinata ad altre cure5 nel trattamento delle verruche dei piedi. 6n un articolo comparso sul numero del giugno 1,(, di 3linical #edicine, due ricercatori ri!eriscono i risultati ottenuti da 11, medici nel trattamento di un totale di 22+ casi di verruche plantari con una solu&ione acEuosa di palmitato di vitamina ): in 2#+ casi si era avuto un miglioramento notevole5 o la guarigione completa e in un solo di Euesti casi le verruche erano ricomparse. 6n base a una sperimenta&ione controllata su 2( pa&ienti presso il SeMish Pospital di 7rooJlRn5 il dottor Soel 1. Breeman e i suoi collaboratori concludono che l%inciden&a di miglioramenti e guarigioni permanenti nella terapia delle verruche con palmitato di vitamina ) . cosC alta che non si giusti!ica il ricorso ad estirpa&ioni e applica&ioni ripetute di cheratolitici 8di solito acidi salicilici9 o di astringenti5 a meno che il trattamento vitaminico non si sia rivelato ine!!icace.

Capitolo 117 TRATTAMENTO DELL0(ERPES 61 dottor Bred Alenner5 un medico della Carolina del ord5 ha ottenuto risultati ecce&ionali con trattamenti a base di vitamina C. : uno dei pochi medici negli 1tati /niti che usi regolarmente l%acido ascorbico nelle dosi davvero massicce che secondo Linus Pauling e il biochimico 6rMin 1tone sono necessarie per un%e!!icace terapia. 6l dottor Pauling cita a Euesto proposito il libro di Bred Alenner5 .he Qe" to 5ood Aealth' 2itamin 3 8*raphic )rts >esearch Boundation5 1an Sacinto5 Cali!.5 (;<;=, in cui sono descritti i buoni risultati ottenuti nella cura di varie in!e&ioni virali e batteriche utili&&ando acido ascorbico in dosi di (-67 g al giorno. 6n un articolo pubblicato su %outhern #edicine and %urger" 8luglio (;&;=, il dottor Alenner parlava speci!icamente della sua esperien&a con la vitamina C contro il virus dell'herpes 4oster' si trattava di otto pa&ienti5 trattati con un%inie&ione di 6-: g di acido ascorbico ogni (6 ore5 pi3 1 g per bocca ogni due ore.

"1ette di loro hanno visto la cessa&ione dei dolori entro due ore dalla prima inie&ione F ri!eriva l%autore F e le cose sono rimaste cosC sen&a bisogno di altri analgesici. 6n altri sette casi si . avuto il prosciugamento delle vesciche entro le 6& ore e la scomparsa delle lesioni entro >6 ore". L%ottavo pa&iente era una diabetica: la cura richiese pi3 tempo e (& inie&ioni 8invece delle < somministrate in media agli altri95 ma in capo a due settimane anche Euesta pa&iente era guarita. /no dei pa&ienti5 scriveva il dottor Alenner5 un uomo di <9 anni5 arriv; al mio studio piegato in due dai dolori addominaliD nelle :< ore precedenti aveva preso oppiacei per calmare il dolore. 2ava l%impressione di so!!rire di un !atto acuto di competen&a chirurgica. Presentava una striscia !ittissima di vesciche5 larga un palmo5 che arrivava dalle radici nervose dorsali all%ombelico. *li venne somministrata un%endovenosa di :.777 mg di vitamina C5 con l%istru&ione di ripresentarsi entro &-9 ore. Bu di!!icile convincerlo che il dolore addominale dipendeva dall%herpes. >itorn; & ore dopo completamente libero dal dolore. *li !urono somministrati altri 6.777 mg di vitamina C e5 seguendo il programma di trattamento esposto sopra5 guarC completamente in tre giorni. aturalmente5 Euesta . l%esperien&a di un singolo medico e non dimostra incon!utabilmente che la vitamina C abbia sempre un%e!!icacia cosC immediata. L%erpete si presenta con una gravit' molto variabile e molti pa&ienti in e!!etti guariscono rapidamente sen&a nessuna cura. -uttavia5 Euella del dottor Alenner . una testimonian&a molto persuasiva di come Euesta vitamina possa troncare l%in!e&ione e Euindi non solo alleviare il disagio immediato5 ma anche prevenire la cicatri&&a&ione e la !ibrosi del nervo5 che . responsabile degli strascichi nevralgici dell%erpete. L%utilit' della vitamina C contro il virus dell'herpes 4oster si spiega con le sue propriet' disintossicanti generali: . un agente capace di ra!!or&are le innumerevoli di!ese che l%organismo possiede naturalmente contro i veleni e gli agenti in!ettivi. )nche la vitamina 712 si . dimostrata e!!icace: in Euesto caso si pu; supporre che la sua utilit' terapeutica sia dovuta alla riconosciuta importan&a della vitamina 712 per la salute dei tessuti nervosi 8il danno neurologico . una delle mani!esta&ioni di caren&a di Euesta vitamina9. umerosi medici5 a partire da un articolo del dottor A. 7. Solles comparso nel 1,(( sul !ritish #edical Journal, descrivono la pronta risposta di pa&ienti a!!etti da erpete a inie&ioni di vitamina 712. 6n uno dei lavori pi3 recenti5 pubblicato su .he Cndian Practitioner 8luglio 1,6795 ). A. *upta e P. 1. <ital scrivono di aver osservato "un%ottima risposta alla terapia con vitamina 7125 in termini di sollievo del dolore e rapida scomparsa delle vesciche"5 in un gruppo di 21 pa&ienti con herpes 4oster. 6l miglioramento5 a Euanto ri!eriscono5 cominciava a mani!estarsi il secondo o ter&o giorno dall%ini&io della cura con inie&ioni Euotidiane di (## mcg di vitamina 712. L%aspetto pi3 importante . che i controlli e!!ettuati a distan&a di tempo non rivelavano in alcun caso strascichi di nevralgia postetpetica. *li autori concludono che anche sotto Euesto pro!ilo5 cosC come per la risposta ini&iale alla terapia5 la loro esperien&a con!erma Euella di ricercatori precedenti. Capitolo 11+ LA VITAMINA C ALLEVIA LA SUDAMINA 6 genitori di solito si rassegnano all%idea che la sudamina5 Euando si presenta5 debba seguire il suo corso: anche se il bambino piange e ri!iuta di mangiare 8ma la cosa pu; riguardare anche suo padre5 che so!!re di un prurito tormentoso che non pu; grattare in pubblico95 nessuno sa che cosa !are con Euesto disturbo5 a parte lasciarlo perdere e aspettare che passi da solo. -uttavia5 un dermatologo del 7ritish <ilitarR Pospital di 1ingapore a!!erma di aver trovato e sperimentato un rimedio innocuo ed e!!icace per Euesto tipo di eru&ioni: !orti dosi di vitamina C per via orale. 6l ricercatore . il dottor -. C. Pindson

e il suo lavoro . comparso su Iancet 822 giugno 1,6+9. La sudamina5 o miliaria5 . un comune disturbo dell%estate. ei climi temperati i bambini piccoli ne so!!rono pi3 spesso degli adulti5 ma la malattia non . rara neppure negli uomini5 presentandosi spesso all%interno delle cosce5 all%alte&&a dell%inguine. L%eru&ione si sviluppa molto rapidamente in conseguen&a di una sudora&ione eccessiva e pu; interessare EualunEue parte del corpo in cui vi sia sudore. 1e per esempio il bambino rimane un po% a lungo con un lato del viso premuto contro il guanciale o contro il corpo della nutrice5 ci si pu; aspettare la comparsa della sudaminaD lo stesso se il pannolino stretto e caldo produce una sudora&ione abbondante. La super!icie della pelle si copre di bollicine leggermente in!iammate5 cui si accompagna una sensa&ione di !ormicolio e prurito. 6n capo a Eualche giorno i bru!oli diventano vescichette piene di una sostan&a lattiginosaD scompaiono poi rapidamente5 lasciando delle crosticine che si sEuamano da sole. 2i solito5 ma non sempre: talvolta5 specialmente nei bambini5 il prurito diventa insopportabile5 i piccoli si grattano la &ona irritata5 provocando un%in!e&ione5 e il problema si aggrava. Prima del lavoro del dottor Pindson non si conosceva nessun trattamento e!!icace5 ma Euesto autore ha dimostrato in maniera convincente che la vitamina C . in grado di curare validamente la sudamina: "su 1( bambini trattati con acido ascorbico per due settimane5 1$ sono migliorati"5 si legge nel suo articolo. 6l dottor Pindson si . imbattuto in Euesto e!!icace trattamento della sudamina per un colpo di !ortuna. /n giorno venne al suo studio un u!!iciale dell%aeronautica australiana che so!!riva di una !orma grave di Euesta eru&ione 8in termini tecnici5 miliaria ruBra papulosa=. >i!erC di averla da un anno e che tutte le cure tentate erano state inutili. Continuando il colloEuio col medico5 si ricord; che l%eru&ione era scomparsa improvvisamente per breve tempo Euando aveva preso vitamina C contro un ra!!reddore. "Come unico trattamento5 gli prescrissi 1 g al giorno di vitamina C e Euando lo riesaminai5 dieci giorni dopo5 l%inguine era normale"5 scrive il dottor Pindson. 6l dermatologo si rese conto di avere a che !are con Eualcosa di importante. 1celse !ra i suoi pa&ienti cinEue bambini che so!!rivano di grave sudamina ricorrente e li tratt; con dosi Euotidiane di acido ascorbico: il risultato !u che non ebbero altri attacchi di sudamina !inch continuarono a prendere la vitamina. <a prove del genere non bastano a convincere la pro!essione medica: potrebbe trattarsi di semplici coinciden&e5 oppure altri !attori potrebbero entrare in gioco. Per ottenere credito presso i colleghi5 la teoria di Pindson aveva bisogno di una veri!ica con criteri pi3 rigorosi. 1crive in!atti l%autore: "in seguito5 eseguii una sperimenta&ione clinica a doppio cieco sul trattamento della sudamina con acido ascorbico5 su un campione di 3# casi". 6l criterio seguito per la scelta di Euesto campione era che tutti i pa&ienti avessero so!!erto continuamente di sudamina per un periodo di otto settimane prima della visita ini&iale. 6 bambini vennero suddivisi in due gruppi eEuivalenti: met' avrebbe ricevuto vitamina C5 met' un placebo5 cio. una compressa apparentemente simile5 ma priva di EualunEue e!!etto. Per garantirsi contro eventuali in!luen&e inconsce da parte dello sperimentatore5 i pa&ienti dei due gruppi erano scelti a sua insaputa. Prima di dare ini&io all%esperimento5 il dottor Pindson doveva decidere il dosaggio di vitamina C da utili&&are. Prese come ri!erimento il Euantitativo usato con l%u!!iciale australiano: 1 g al giorno per un peso corporeo di 7# Jg. Per i bambini troppo piccoli per prendere le compresse5 i genitori le sbriciolavano e le mescolavano nel cibo. 2opo due settimane5 il dottor Pindson procedette alla tabula&ione dei risultati: nel gruppo di controllo trattato col placebo5 2 soggetti non presentavano pi3 segni di eru&ione5 nel gruppo trattato con vitamina C i sintomi erano scomparsi in 1# soggetti. =uanto ai casi di miglioramenti netti ma non completi5 se ne registravano 2 nel gruppo di controllo5 $ nel gruppo sperimentale. 6n!ine5 dei 1( soggetti trattati con placebo5 , non presentavano alcun cambiamento e 2 erano peggiorati5 mentre su 1(

che avevano preso la vitamina uno solo non mostrava varia&ioni e nessuno era peggiorato. 6l dottor Pindson somministr; Euindi la vitamina anche ai 1( bambini del gruppo di controllo: dopo due settimane5 6 non presentavano segni di sudamina e ( erano notevolmente migliorati. L%autore non sa esattamente perch la vitamina abbia Euesto e!!etto. 2alle ricerche precedenti sembra che la sudamina si mani!esti Euando le ghiandole sudori!ere di una certa &ona smettono di !un&ionare. 2i solito ci; avviene per a!!aticamento: le ghiandole sottoposte a superlavoro per troppo tempo si prendono una %vacan&a. Pur ammettendo che non . chiaro il meccanismo esatto per cui la vitamina C previene la sudamina5 il dottor Pindson !a notare che Euesta sostan&a agisce come portatrice di ioni di idrogeno per certi sistemi en&imatici connessi alle ghiandole sudori!ere. =uando Eueste sono sovraccariche di lavoro5 !orse si esauriscono le scorte di vitamina C e l%en&ima non . pi3 in grado di !un&ionare adeguatamente. /n%altra possibile spiega&ione proposta dal dottor Pindson . che "la vitamina in !orti dosi potrebbe vicariare o integrare l%a&ione di Eualche essen&iale sistema en&imatico esaurito5 come il sistema della succinodeidrogenasi5 che 2obson 81,(+9 ha dimostrato essere il primo a scomparire in caso di sudora&ione eccessiva". Come !un&ioni esattamente non si sa e il dottor Pindson rileva che nessuno ha mai determinato il livello di vitamina C nelle secre&ioni sudori!ere di soggetti trattati con !orti dosi di acido ascorbico. =uello che per; il ricercatore ha dimostrato in maniera piuttosto de!initiva . che5 per dirlo con le sue parole5 "l%acido ascorbico5 somministrato in alte dosi5 . e!!icace nel trattamento e nella preven&ione della sudamina". Capitolo 11, LA VITAMINA E PER LA PORPORA )lcuni medici ritengono che a causa dell%uso crescente di estrogeni5 sia per il controllo delle nascite che per alleviare i disturbi della menopausa5 le donne sono sempre pi3 esposte alla porpora5 una malattia emorragica caratteri&&ata dalla comparsa di macchie purpuree5 !orma&ione spontanea di ematomi o piccole emorragie5 petecchie 8piccoli rigon!iamenti9 della pelle e delle membrane mucose5 talvolta da un%accentuata diminu&ione delle piastrine in circolo nel sangue. : accertato che l%estrogeno . un antagonista della vitamina ?: pu; determinare una caren&a di Euesta importante sostan&a nutritiva5 e !ra gli altri ben documentati bene!ici che assicura all%organismo pu; contribuire a mantenere l%integrit' dei capillari5 impedendo la !orma&ione di Eueste macchie emorragiche. La porpora5 secondo una ricerca pubblicata sul Journal of 2itaminolog" 81+5 12(13#5 1,7295 potrebbe essere proprio una mani!esta&ione di caren&a di vitamina ?. 6 soggetti colpiti da Euesta malattia5 tuttavia5 vengono ancora oggi sottoposti a terapia con steroidi5 nonostante i suoi disastrosi e!!etti collaterali. -alvolta5 per venire a capo della malattia5 si arriva a praticare una splenectomia 8asporta&ione della mil&a9. @rmai per; siamo in grado di trattare la porpora sen&a ricorrere a cure che comportano pericolosi e!!etti collaterali. Una ricerca *ia++one$e La vitamina ? . stata sperimentata !elicemente in *iappone per il trattamento della porpora in soggetti umani. 6l dottor -aJaaJi BuUii5 dell%@spedale /tsunomRa5 ha usato la vitamina ? su 7 pa&ienti di et'

compresa !ra i 16 e i ($ anni. -utti apparivano in buone condi&ioni alimentari e non presentavano sintomi di scorbuto 8la !ragilit' capillare5 talvolta un !attore precipitante nella porpora5 pu; dipendere da una caren&a di vitamina C9. 1omministrando vitamina ? in dosaggi di $##F6## mg al giorno per via orale5 il dottor BuUii osserv; un rapido miglioramento5 con la scomparsa di tutte le macchie entro dueF Euattro settimane. L%estrogeno non . l%unico antagonista della vitamina ?. /no dei pa&ienti trattati dal dottor BuUii era un raga&&o di 16 anni5 che aveva so!!erto per cinEue giorni di mal di gola5 tosse5 ce!alea e !ebbre alta5 a causa di un%in!e&ione del tratto respiratorio superiore5 e aveva sviluppato poco dopo un%estesa porpora con abbondanti petecchie sulle braccia e sulle gambe. )ll%esame !isico non emergeva niente di signi!icativo5 eccettuato un lieve gon!iore delle tonsille. La terapia con vitamina ? !u ini&iata due giorni dopo la comparsa delle petecchie: $## mg al giorno per una settimana. )lla !ine della settimana5 la maggior parte delle petecchie erano scomparse. Proseguendo la terapia con lo stesso dosaggio per un%altra settimana5 le petecchic erano scomparse del tutto. /n altro pa&iente5 un raga&&o di 1+ anni5 non aveva avuto !ebbre o altri sintomi di malattia in!ettiva prima della comparsa di abbondanti puntolini rossoFporpora. 66 medico di !amiglia l%aveva curato allora con tutta una serie di medicine5 compreso un derivato del cortisone. <algrado Euesto trattamento5 le petecchie non erano scomparse completamente e il giovane si rivolse all%ospedale del dottor BuUii5 dove venne sottoposto immediatamente alla terapia con vitamina ?: dopo una settimana di trattamento con $## mg di vitamina ? al giorno5 le petecchie erano molto diminuite e alla !ine della seconda settimana erano scomparse completamente. /n altro pa&iente era una donna di 22 anni5 che aveva so!!erto di laringite con !ebbre per tre giorni5 dopodich era comparso un edema intorno alle palpebre5 eru&ioni rosse sulla pelle5 accompagnate da edema del volto e orticaria e petecchie estese su tutto il corpo. 2all%esame !isico e dalle analisi del sangue5 l%edema5 le eru&ioni5 l%orticaria e le petecchie apparivano dovute a un%accresciuta permeabilit' delle pareti dei vasi sanguigni. )ppena arrivata all%ospedale cominci; il trattamento con $## mg al giorno di vitamina ?: dopo cinEue giorni5 l%edema intorno alle palpebre e le eru&ioni rossastre sul viso scomparvero completamente5 mentre anche le petecchie si diradavano moltissimo. ) Euanto scrive il dottor BuUii5 "sembrava un%altra persona". 6n capo a 1# giorni5 anche l%orticaria e le petecchie erano completamente scomparse. 2ei 7 pa&ienti trattati5 ( so!!rivano di porpora da causa indeterminata5 mentre negli altri 2 casi la malattia era dovuta a rea&ioni allergiche a medicine. 6n un caso ci vollero 21 giorni perch le petecchie scomparissero totalmente5 in Euattro casi bastarono 1$ giorni5 in due casi solo (. 6l dosaggio era di $## mg al giorno5 eccettuato un caso5 dovuto a rea&ione allergica a !enobarbitolo5 in cui si era deciso di aumentarlo a 6## mg al giorno. 1e . vero che il meccanismo dell%a&ione terapeutica della vitamina ? nella porpora vascolare non . del tutto chiaro5 secondo il dottor BuUii il !atto che la vitamina ? si dimostri e!!icace anche contro gli edemi locali5 l%orticaria e le eru&ioni della pelle5 oltre ad agire sulle petecchie5 !a pensare che Euesta sostan&a abbia unFa&ione inibitoria sull%accresciuta permeabilit' delle pareti dei capillari5 prodotta da vari !attori come agenti in!ettivi e medicamenti". Lo stesso autore mette in eviden&a come il dottor <. Aamimura (2itamins, 2+5 12,5 1,619 avesse osservato in una serie di esperimenti su soggetti umani che5 una volta stimolata la permeabilit' capillare con varie sostan&e chimiche 8istamina5 acetilcolina5 aFchimotripsina95 si poteva ridurla nuovamente usando aFtoco!erolo acetato (:77 mg per 9-> giorni9. La ricerca del dottor BuUii presenta un notevole interesse non solo nel trattamento della porpora5 ma anche ai !ini del problema generale di come . usata la vitamina ? nell%organismo e dei molti modi in cui rischia di essere esaurita. L%estrogeno . solo uno dei tanti nemici della vitamina ?: altri sono lo stress da cure mediche5 da !ebbre5 da inEuinamento5 da malattie in!ettive5 o anche 8secondo un articolo del 6& maggio (;>6 di #edical .riBune, che cita l%autorevole 6stituto di scien&e dell%alimenta&ione dell%)ccademia sovietica delle scien&e mediche e l%6stituto centrale di cultura !isica dell%/>119 gli

s!or&i !isici prolungati. *li studiosi sovietici hanno in!atti condotto una serie di ricerche su un campione di sportivi 8ciclisti e sciatori9. 6 soggetti sono stati suddivisi in gruppi e sottoposti a vari dosaggi di vitamina ?. ? emerso che il livello della vitamina ? nel sangue e nell%urina durante gli allenamenti scende al di sotto del tasso medio di soggetti che non esercitano un%attivit' !isica pesante. )gli atleti sono stati Euindi somministrati supplementi di vitamina ? propor&ionati al livello di attivit'. Le modi!ica&ioni osservate sono state Euindi rapportate ai vari dosaggi. 6 ricercatori hanno trovato che un supplemento di 1##F1(# mg di aFtoco!erolo . probabilmente la dose ottimale "per un%ora e me&&oFdue ore di allenamento5 da raddoppiare Euasi per treFEuattro ore di allenamento". 6 medici ripetono continuamente che basta seguire una dieta eEuilibrata per assicurarsi il !abbisogno giornaliero di vitamina ?5 calcolato in (7-:7 /C, ma evidentemente non tengono conto dei numerosi trabocchetti che presenta il calcolo del contenuto di vitamina ? dei cibi. 1ono tali e tante le varia&ioni nel contenuto di vitamina ? dello stesso cibo nelle diverse condi&ioni5 che non possiamo basarci sulle tabelle della composi&ione degli alimenti per avere una misura precisa. Come sottolineano C. L. 1mith e i suoi collaboratori sul !ritish Journal of $utrition (6<, @;, (;>(=, i valori analitici ottenuti da campioni diversi dello stesso alimento acEuistato in occasioni diverse presentano una grande variabilit': le !luttua&ioni pi3 notevoli riguardano la margarina5 in cui la concentra&ione del campione pi3 ricco era Euasi 69 volte Euella del campione pi3 povero. )nali&&ando la dieta di &7 pa&ienti di un reparto per le malattie del metabolismo e di 1# membri del personale ospedaliero5 il dottor 1mith e i suoi collaboratori hanno trovato che l%apporto alimentare di vitamina ? era in media di circa 9 mg al giorno. <a dove va a !inire tutta la vitamina ? presente nelle sostan&e alimentari0 L%impoverimento della nostra alimenta&ione viene dai metodi moderni di lavora&ione del cibo. La vitamina ? si deteriora negli alimenti conservati5 anche se congelati. 1econdo un rapporto pubblicato sul 3onsumer !ulletin 8gennaio (;>:=, !ino al ;7M della vitamina ? pu; andare perduta nella lavora&ione dei cereali per la produ&ione di !iocchi d%avena e simili 8!ioccatura5 so!!iatura5 ecc.9. /na grossa percentuale di vitamina ? va perduta egualmente nella prepara&ione delle !arine per la prima in!an&ia. 6n e!!etti5 si calcola che se si !osse potuto consumare il cibo che mangiamo oggi 97 anni !a5 ci avrebbe !ornito 97 volte pi3 vitamina ? di Euanta ce ne troviamo oggi. 1e si tiene conto delle molte vie per cui la vitamina ? va perduta e della scarsit' di Euesto !attore utile al risparmio di ossigeno nella dieta media5 non c%. da meravigliarsi se lo stato di salute della popola&ione . oggi in crisi. @sserva >ichard ?. PassMater su C X F $e+s (; ottobre (;>6=' "dato che la caren&a di vitamina ? negli animali conduce alla degrada&ione dei tessuti e a grosse altera&ioni biochimiche5 !aremo meglio a sbagliare per eccesso che per di!etto". 1e proviamo a calcolare i numerosi antagonisti della vitamina ? presenti nel nostro ambiente vitale e adattiamo in conseguen&a l%apporto di vitamina ?5 . probabile che se ne ricavi un grosso utile ai !ini dello stato di salute. Capitolo 12# LA VITAMINA A ACCELERA LA CICATRI11A1IONE DELLE FERITE )pplicata direttamente alle !erite aperte5 la vitamina ) ne accelera il processo di cicatri&&a&ione in Euei casi in cui . stato rallentato dall%uso di ormoni steroidi5 in particolare cortisone. Le ricerche indicanti l%e!!icacia della vitamina ) nel risarcire le !erite5 esposte dal dottor -homas A. Punt e dai suoi collaboratoti dell%/niversit' della Cali!ornia 8centro medico di 1an Brancisco9 a un convegno dell%)merican 1urgical )ssociation5 possono contribuire a risolvere un di!!uso problema chirurgico5 secondo un rapporto pubblicato sulla #edical .riBune il ; luglio (;<;.

2a Euando il cortisone e l%ormone adrenocorticotropo dell%ipo!isi 8)C-P9 hanno trovato sempre pi3 ampia applica&ione nel trattamento delle malattie in!iammatorie e allergiche acute5 si . osservato che Euesti ormoni predispongono i pa&ienti all%in!e&ioneD ostacolano inoltre la rimargina&ione delle !erite5 accrescendo cosC il rischio d%in!e&ioni e prolungando il periodo di convalescen&a postFoperatoria. La scoperta del dottor Punt che la vitamina ) combatte e!!icacemente e in modo innocuo Euesto problema5 sen&a costringere a sospendere il trattamento !armacologico o ridurne il dosaggio5 dovrebbe migliorare le prospettive di ripresa postFoperatoria per Euei milioni di soggetti che possono aver !atto uso di ormoni steroidi nei due anni precedenti un intervento operatorio o un incidente. Le !erite trattate dal dottor Punt e dai suoi collaboratori andavano da ampie ulcera&ioni degli arti a gravi lesioni in!ette del torace. 6n vari casi5 !erite che avevano per settimane resistito ostinatamente al processo di rimargina&ione si sono chiuse in Eualche giorno dopo l%applica&ione di vitamina ). 6l dottor Punt ri!erisce che anche per via orale Euesta vitamina stimola il processo di rimargina&ione nei pa&ienti trattati con cortisone5 ma con e!!icacia minore rispetto all%applica&ione diretta. L%Euipe di 1an Brancisco ha usato la vitamina ) nel trattamento di dieci casi di !erite aperte5 in pa&ienti che venivano curati con steroidi per combattere malattie autoimmunitarie o il rigetto di trapianti5 le !erite si sono risarcite in capo a tre settimane5 bench alcune resistessero da tre mesi. el corso di esperimenti per scoprire dove esattamente agisca la sostan&a5 si sono praticate in un gruppo di ratti !erite di $5# cm5 dividendo poi gli animali in due gruppi: uno dei due . stato sottoposto a inie&ioni Euotidiane di cortisone e5 durante la seconda settimana5 met' dei ratti di entrambi i gruppi sono stati trattati localmente con una pomata a base di vitamina ). Come ri!erisce un arti colo sul #edical .riBune (6< giugno (;<;=, gli animali sen&a cortisone sono guariti con la stessa rapidit' ((< giorni9 sia che !ossero trattati con vitamina )5 sia in assen&a di Euesta. el gruppo sottoposto a inie&ioni di steroidi5 le !erite trattate con vitamina ) si sono risarcite entro 69 giorni5 mentre Euelle non trattate non erano ancora risarcite a distan&a di un mese. 6l cortisone5 secondo la spiega&ione del dottor Punt5 sopprime la risposta in!iammatoria ini&iale della !erita e ne inibisce la contra&ione delle labbra e la crescita del tessuto connettivo. L%aggiunta di vitamina ) stimola la resisten&a alla tensione dei tessuti e la !orma&ione del tessuto di granula&ione5 ma non agisce ai !ini della contra&ione: il suo e!!etto . Euello di !avorire la crescita dell%epitelio5 il rivestimento delle super!ici interne ed esterne5 compreso Euello dei vasi sanguigni e di altre piccole cavit'. 6l dottor Punt ritiene che l%e!!etto cicatri&&ante derivi unicamente dall%intera&ione !ra cortisone e vitamina ) in Eualche punto ancora ignoto entro la !erita stessa. : Euesta una nuova !un&ione della vitamina )5 di cui gi' si conosceva la necessit' per molte !un&ioni dell%organismo. La vitamina ) aiuta l%organismo a resistete alle in!e&ioni5 mantenendo in buona salute i tessuti membranosi che impediscono agli agenti in!ettivi di raggiungere le cellule. =uello per; che non . altrettanto noto . che la maggior parte delle medicine5 come il cortisone5 esauriscono rapidamente le scorte di vitamina ) dell%organismo5 mentre nello stesso tempo ne accrescono il bisogno5 come rilevano 6. ClarJ e i suoi collaboratori in un articolo su Fndocrinolog" (9<, 6:6, (;99=. 6l pa&iente sotto cortisone5 Euindi5 si trova di !ronte a un doppio rischio5 specialmente in caso di lesioni o interventi operatori: non solo il cortisone presente nel suo organismo ostacola il processo di cicatri&&a&ione5 ma a causa del cortisone si trova anche privo di Euelle riserve di vitamine ) che stimolerebbero di!ese naturali dell%organismo a combattere le in!e&ioni. Capitolo 121 ALLEVIARE GLI EFFETTI DELLE USTIONI GRAVI

Poche lesioni sono terribili da sopportare come una grave ustione su gran parte del corpo: i dolori5 la paura di restare s!igurati5 la minaccia di una massiccia in!e&ione rendono particolarmente spaventosa la prospettiva. <a tutti Euesti aspetti possono essere alleviati mediante la terapia con vitamina C. 1pesso Euesta sostan&a si . dimostrata di gran lunga pi3 utile delle pi3 potenti medicine. =uesta almeno . la conclusione ricavata dal chirurgo 2avid P. Alasson5 che in collabora&ione con l%Euipe chirurgica del *reenpoint Pospital di 7rooJlRn ha trattato decine di ustionati con vitamina 3 ($e+ ,or- %tate Journal of #edicine, (9 ottobre (;9(=. /n pa&iente arriv; all%ospedale in preda a terribili dolori per una brutta ustione su oltre il :7M della parte superiore del corpo5 a seguito di un incidente aereo. *li !u somministrata mor!ina5 ma il dolore rimase grave per un%ora intera5 !inch non !u vapori&&ata sulle ustioni una solu&ione di acido ascorbico all%1Q : "il sollievo dal dolore !u Euasi immediato"5 ri!erisce il dottor Alasson. 6l dolore inoltre non ritorn;5 sen&a bisogno di altra mor!ina5 e il pa&iente ebbe un%ottima ripresa sen&a incidenti in poco pi3 di un mese. 6n un altro caso5 !urono ricoverati due pa&ienti che si erano gravemente ustionati in un%esplosione di ben&ina. Le ustioni che presentavano sulla testa e sul collo !urono trattate con la solu&ione di acido ascorbico 81Q9 e con applica&ioni Euotidiane di una pomata al 6M di acido ascorbico. Le ustioni sulle mani e i polsi5 invece5 ebbero il trattamento conven&ionale con gar&a sterile e pomate alla vaselina e alla duracina. -re settimane dopo5 le lesioni trattate con vitamina C erano guarite5 mentre Euelle sottoposte alla terapia pi3 %conservatrice% continuarono a essudare liEuido per altri 3# giorni. @ltre alle applica&ioni dirette5 il dottor Alasson somministrava ai suoi pa&ienti 677-977 mg di vitamina C per via orale o per inie&ione Euattro volte al giorno. >iassumendo la sua esperien&a clinica con la vitamina C5 il chirurgo a!!erma che Euesta sostan&a: 1. allevia il dolore nelle ustioni pi3 lievi e lo riduce abbastan&a in Euelle gravi da contenere al minimo il ricorso alla pericolosa mor!inaD 6. produce una rapida cicatri&&a&ione della lesione5 sen&a le implica&ioni che talvolta si osservano con l%uso di sul!amidici e altre medicineD 3. riduce o elimina la necessit' di antibiotici5 salvo nei casi pi3 graviD $. combatte l%accumulo di metaboliti tossici delle proteine nelle ustioni graviD 9. riduce l%accumulo di liEuido sotto la pelle nella &ona dell%ustione5 permettendo di anticipare gli innesti5 !atto che diminuisce i rischi d%in!e&ione e abbrevia la convalescen&aD 6. in certi casi pu; salvare la vita del pa&iente. Capitolo 122 LE PIAG(E DA DECUBITO SI CICATRI11ANO IN MET2 TEMPO CON LA VITAMINA C ChiunEue abbia avuto esperien&a di piaghe da decubito sa !in troppo bene Euanto siano re!rattarie alla cicatri&&a&ione. /n altro !atto spiacevole e ben noto . che le spese per cure mediche lievitano Euando sorge Euesta complica&ione: secondo un articolo del dottor Sames K. 7arnes dell%@spedale di *lenn 2ale nel <arRland5 sul Journal of the American #edical Association (@ gennaio 1,7395 la guarigione delle piaghe da decubito viene a costare dai 9.777 ai 1#.### dollari. =uello che . peggio5 le piaghe da decubito rappresentano una grave minaccia per la stessa vita del pa&iente. Con la perdita di sangue5 proteine ematiche e altre vitali sostan&e nutritive attraverso la piaga aperta5 si instaurano anemia5 debilit' e una situa&ione generale di minore resisten&a. 6l dottor 7arnes cita uno

studio della 4eterans )dministration5 da cui risulta che le ulcera&ioni da decubito persistenti sono la causa diretta o preponderante di decesso nel 1#Q dei paraplegici. 6 pa&ienti che contraggono ulcere da decubito sono Euelli che presentano invalidit' che li costringono a letto. Le due cause principali delle piaghe sono una pressione costante5 specie sulle sporgen&e ossee 8come le anche9 e un cattivo stato di nutri&ione5 che indebolisce la pelle e i meccanismi naturali di ricostru&ione dei tessuti. C%. tutto un armamentario di medicine5 misure !isioterapiche e pratiche in!ermieristiche miranti ad assicurare un minimo di benessere al pa&iente e a !acilitare la rimargina&ione delle ulcere. <a il problema centrale non . la mancan&a di un trattamento adeguato5 Euanto le cattive condi&ioni generali del pa&iente in cui si !ormano le piaghe da decubito. 1e . vero che l%ulcera si !orma ini&ialmente a causa di una pressione costante5 particolarmente nelle &one in cui le sporgen&e ossee non sono protette da pannicolo adiposo5 la velocit' con cui si sviluppa e la sua gravit' dipendono da altri !attoti5 pi3 precisamente dall%alimenta&ione. >icercatori del <anchester >oRal 6n!irmarR5 presso l%@spedale universitario di <anchester 8&ona sud95 sottolineano in un articolo su Iancet 87 settembre 1,7$9 l%importan&a dell%alimenta&ione ai !ini della guarigione di Euesto tipo di ulcere. 6l dottor -. 4. -aRlor e la sua Euipe5 in una sperimenta&ione a doppio cieco sul trattamento delle piaghe da decubito con !orti dosi di vitamina C5 hanno dimostrato che la somministra&ione di vitamina C riduce della met' i tempi di rimargina&ione. La ricerca era condotta su un campione di pa&ienti di chirurgia con piaghe da decubito5 tutti con!inati a letto per vari tipi di patologia 8!rattura del !emore5 ictus5 paraplegia9. -utti i pa&ienti usavano normali letti e materassi in dota&ione all%ospedale e ricevevano la stessa dieta ospedaliera e un%identica terapia locale nelle &one ulcerate. ) tutti veniva somministrata due volte al giorno una compressa identica nell%aspetto: placebo per 1# soggetti 8gruppo )95 (## mg di acido ascorbico per gli altri 1# 8gruppo 79. 6l livello di acido ascorbico nei due gruppi prima dell%ini&io della sperimenta&ione era praticamente identico5 ma dopo un mese di trattamento nel gruppo 7 risultava tre volte pi3 alto che nel gruppo ). ) Euesto aumentato livello di vitamina C si accompagnava un netto miglioramento nelle piaghe da decubito5 che presentavano una super!icie ridotta dell%+$Q5 in con!ronto al $2Q del gruppo di controllo. 1u 1# pa&ienti del gruppo sperimentale5 6 avevano le ulcere completamente rimarginate in appena un mese 8il tempo necessario per la cicatri&&a&ione di ulcere gravi5 secondo il dottor 7arnes5 . in genere di tre o Euattro mesi9. Perc.< #e #e$ioni ric.iedono &n $&++#emento di "itamina C 1apendo Eual . l%a&ione chimica della vitamina C5 non !a meraviglia che debba avere Euesto e!!etto terapeutico. =uello che sorprende5 semmai5 . che non sia parte del trattamento di routine per tutti i pa&ienti costretti all%immobilit'5 sia in ospedale che a domicilio. : risaputo da molti anni che l%acido ascorbico . un !attore importante per la normale sintesi e manuten&ione del collageno. 1en&a collageno5 la sostan&a che costituisce il cemento intercellulare5 nessuna lesione pu; cicatri&&arsi adeguatamente5 dato che l%organismo non . in grado di produrre tessuti nuovi e resistenti. 6l dottor K. S. <cCormicJ di -oronto5 un pioniere nell%uso terapeutico della vitamina C5 descriveva gi' molti anni addietro l%e&iologia delle piaghe da decubito come una caren&a di vitamina C5 responsabile della !ragilit' capillare e ostacolo allo sviluppo del tessuto di granula&ione che . essen&iale per la !orma&ione dei tessuti cicatri&iali (#edical *ecord, 1, novembre 1,$19. 6l dottor <cCormicJ notava un interessante parallelismo !ra le piaghe da decubito e le cancrene da congelamento. Le une e le altre sono prodotte da ischemia 8insu!!iciente irrora&ione sanguigna di una parte dei corpo9 e anossia 8caren&a di ossigeno95 con conseguente necrosi del tessuto. ei casi di congelamento5 la causa scatenante . il !reddo intenso5 mentre nelle ulcere da decubito . naturalmente la

pressione continua su una parte del corpo. 6l capitano 1cott5 che condusse una s!ortunata spedi&ione al polo nel 1,115 Euando ancora non si sapeva molto sugli e!!etti delle vitamine5 scriveva sul suo diario che i suoi uomini avevano perduto le normali capacit' di rimarginare vesciche e ulcere da congelamento: oggi sappiamo che una buona scorta di vitamina C avrebbe potuto !orse cambiare radicalmente l%esito di Euella tragica spedi&ione. Capitolo 123 LA VITAMINA C COME STRUMENTO ORTODONTICO di 2ernon A. $ord Cl dottor $ord, specialista in ortodon4ia, risiede attualmente nel $uovo 5alles del %ud, in Australia, dove impegnato in ricerche sulle popola4ioni primitive del Pacifico meridionale, nella speran4a di determinare l'origine di molti proBlemi dentari moderni. S autore di due liBri di ortodon4ia. 2urante i miei studi universitari5 sentivo ripetere spesso che molte malocclusioni dentarie e de!ormit' !acciali dipendevano dall%eredit'. 6 miei docenti sottolineavano come la maggior parte delle popola&ioni civili&&ate siano una mescolan&a di molti !ondi ra&&iali diversi. =uesti numerosi incroci avrebbero portato all%emergere di irregolarit' dentarie e !acciali: era !acile Euindi scaricare sui progenitori la colpa dei nostri denti irregolari5 o concludere che Hse il bambino deve portate l%apparecchio per i denti . perch si . scelto i genitori sbagliatiI. <a ci sono sempre stati alcuni che non hanno accettato Euesta teoria e hanno avan&ato ipotesi su !attori causali pi3 logici e comprensibili. Per pi3 di vent%anni anch%io sono andato in cerca della vera causa delle malocclusioni dentarie. =ualche anno !a5 durante un giro di con!eren&e nelle /niversit' degli 1tati della costa atlantica5 ho incontrato il dottor Paul ?lcan5 che mi ha parlato dei suo lavoro con la vitamina C nel trattamento delle mal!orma&ioni dentarie. ) Euanto% a!!ermava5 la regolare somministra&ione di !orti dosi di acido ascorbico produceva un miglioramento incommensurabile nella respira&ione nasale5 !avorendo cosC il mantenimento di buone condi&ioni di salute nei suoi pa&ienti. ella grande maggioran&a dei casi5 inoltre5 Euesta terapia vitaminica gli avrebbe permesso di ottenete risultati pi3 rapidi sul piano ortodontico. *i' da anni mi sembrava chiaro che molti problemi di ortodon&ia !ossero collegati alla respira&ione con la bocca. 6l mio unico tentativo di solu&ione in Euesto senso si limitava all%asporta&ione delle tonsille e delle adenoidi nei casi estremi: non mi era mai capitato di usare la vitamina C per sgombrare in permanen&a le vie nasali. 6ntrodurre la terapia con vitamina C nella mia pratica clinica non presentava nessuna di!!icolt'5 dato che molti dei pa&ienti che venivano da me con problemi di mal!orma&ioni dentarie avevano l%abitudine di respirare con la bocca. 6l problema semmai era ottenere che la prendessero regolarmente5 da Euattro !ino a sette volte al giorno: di solito si riducevano a prendere una sola pillola al giorno5 a meno che non si ricordasse loro continuamente che dovevano prenderla spesso. La buona riuscita della terapia dipende dal !atto che le somministra&ioni coprano tutte le ore di veglia5 perch la vitamina C non pu; essere immaga&&inata nel nostro organismo. Con ostinata determina&ione5 misi in pratica Euesto trattamento5 ottenendo buoni risultati. 4%. un particolare gruppetto di casi che si . impresso nella mia memoria pi3 di tutti gli altri: tre !ratellini che erano tutti e tre allergici alle sostan&e pi3 svariate. 1o!!rivano tutti di grave blocco nasale5 devia&ione

del setto e molti altri problemi dentali e !acciali. aturalmente5 respiravano solo con la bocca. on solo: avevano tutti e tre una grave !orma di dermatite5 con pelle arida e sEuamosa5 tagli dolorosi e sanguinanti nelle braccia5 labbra spaccate e piagate5 !essure negli angoli della bocca. =uesti ultimi sintomi5 in particolare5 costringevano a rimandare continuamente l%applica&ione di una protesi dentaria5 che sarebbe stata troppo dolorosa da portare. @vviamente5 la corre&ione della malocclusione dentaria non !aceva progressi. =uando il dottor ?lcan mi parl; dei suoi successi con l%acido ascorbico5 chiesi alla madre se era d%accordo a tentare Euesto nuovo metodo. 2ato che non c%era niente da perdere con Euesto tentativo5 colse a volo l%opportunit' e accett; che i bambini prendessero 2## mg di vitamina C almeno Euattro volte al giorno e seguissero una dieta precisa. *ra&ie all%ottima collabora&ione della madre5 in capo a un mese alcuni di Euei sintomi persistenti erano scomparsi e in tre mesi se n%erano andati Euasi completamente. ) Euesto punto anche il trattamento ortodontico cominciava a dare i suoi e!!etti. *i' solo la scomparsa dei tagli e delle !essure sulla pelle e le mucose era %un ristoro per gli occhi%. Col passare degli anni5 cresceva il mio desiderio di rimettere ordine nei vari pe&&i del mosaico che costituisce il problema delle mal!orma&ioni dentarie. 2ecisi cosC di lasciare la mia pratica clinica negli 1tati /niti e mi tras!erii nel Paci!ico meridionale5 dove avrei potuto studiare molte popola&ioni primitive che vivono a contatto con la natura e praticamente non so!!rono di problemi di ortodon&ia. Im+arare da*#i a-ori*eni *li aborigeni australiani erano un esempio per!etto. La loro storia risale a migliaia di anni !a e attraverso Euesto lungo tempo ci sono stati mutamenti minimi nelle loro abitudini culturali. 1ono a tutti gli e!!etti una popola&ione dell%et' della pietra. *odono di un%ottima salute5 bench vivano nelle pi3 di!!icili circostan&e che la natura possa o!!rire: un autentico esempio di %sopravviven&a del pi3 adatto%. Panno imparato ad adattarsi a condi&ioni estreme. =uello che per; . pi3 interessante dal mio punto di vista . il !atto indiscutibile che la loro alimenta&ione5 molto varia5 contiene grandi Euantit' di vitamina C. *li aborigeni mangiano Euasi tutto crudo. Panno un%ottima dentatura e conoscono pochissime delle nostre malattie moderne. >espirano col naso e non so!!rono mai di ra!!reddore5 malgrado vivano nudi5 spesso con temperature che la notte scendono sotto &ero. Purtroppo5 oggi non ce ne sono pi3 molti di Euesti primitivi5 perch l%uomo bianco li ha spogliati del loro territorio di caccia e di raccolta5 costringendoli ad adottare modi e abitudini alimentari %civili&&ate. on . di!!icile immaginare che cosa . successo di loro: hanno %ereditato% le nostre malattie moderne5 un rapidissimo decadimento dentario5 gli stessi problemi di mal!orma&ioni dentarie e !acciali che a!!liggono l%uomo bianco. -utto Euesto . successo in una o due genera&ioni da Euando gli aborigeni hanno accettato il cibo impoverito della civilt'5 riducendosi in uno stato compassionevole. Capitolo 12$ VITAMINE' UN0ASSICURA1IONE CONTRO L0ULCERA on c%. nessuno !osse che non abbia !ra le sue conoscen&e almeno un pro!essionista impegnatissimo o una casalinga troppo inda!!arata5 colpiti dal dolore lancinante di un%ulcera in!erocita. <olti poi hanno una conoscen&a molto pi3 intima di Euello che . il potere invalidante di un%ulcera: in termini di so!!eren&e personali5 ore lavorative perdute e spese mediche5 l%ulcera . un !lagello costosissimo.

: possibile prevenire l%ulcera0 ell%uomo5 nessuno pu; rispondere de!initivamente di sC o di no5 perch la sperimenta&ione clinica richiederebbe almeno vent%anni e un migliaio di soggetti. Bortunatamente5 i ricercatori che si interessano dei problemi della preven&ione hanno un%altra via aperta: possono sperimentare su topi e ratti da laboratorio5 che presentano un metabolismo curiosamente a!!ine al nostro5 salvo l%accelera&ione di tutti i processi5 data la grande brevit' del loro ciclo vitale in con!ronto all%uomo. 1e i risultati sulle cavie si possono considerare rilevanti per l%uomo 8e lo sono5 altrimenti nessun ricercatore si prenderebbe la briga di tormentarli95 allora dalla Cali!ornia ci arrivano buone noti&ie. )lcuni ricercatori hanno scoperto che sottoponendo i ratti a una situa&ione stressante5 Euelli che ricevono un supplemento di vitamina ? in !orti dosi sviluppano ulcere molto meno numerose e gravi in con!ronto agli animali che sono tenuti semplicemente a una %buona% dieta sen&a integra&ioni vitaminiche. Un JKL di &#cere in +i; $en!a i $&++#ementi di "itamina E 6n un articolo pubblicato sull'American Journal of 3linical $utrition 8settembre 1,7295 Son ). Aangas5 <ichael 1chmidt e *eorge B. 1olomon ri!eriscono di aver diviso i ratti in due gruppi di 12: al primo gruppo venivano somministrati due volte al giorno (# mg di vitamina ? in solu&ione5 al secondo una solu&ione molto simile5 ma sen&a vitamina. ?rano state preparate delle gabbie speciali con al centro un divisorio di plastica trasparente5 che impediva all%animale di raggiungere il cibo e l%acEua5 permettendogli per; di vederlo continuamente sen&a poterlo toccare 8solo una volta al giorno gli era consentito avvicinarsi al cibo9. CosC come la tensione continua di un%attivit' !renetica produce l%ulcera nell%uomo d%a!!ari5 cosC la vista continua del cibo e dell%acEua irraggiungibili produceva ulcere nei ratti dell%esperimento. 2opo 12 giorni di Euesto trattamento5 gli animali venivano sottoposti ad autopsia. -re patologi5 incaricati di valutare indipendentemente la gravit' delle ulcere5 indicando un punteggio numerico su una scala a Euattro punti5 hanno concluso che i ratti del gruppo di controllo 8sen&a supplementi di vitamina ?9 presentavano una situa&ione di estrema gravit'5 con un punteggio medio di 35$25 mentre agli animali trattati con vitamina ? veniva assegnato un punteggio medio di 15,2. 6n altre parole5 i ratti che non avevano ricevuto l%integra&ione vitaminica avevano sviluppato un 7+Q di ulcere in pi3. "?ra chiaramente dimostrato F scrivono gli autori F che la vitamina ? in !orti dosi5 somministrata !in dall%ini&io e per tutto il periodo dello stress ha ritardato la !orma&ione di ulcere". ? aggiungono: ": possibile che5 avendo signi!icative propriet' pro!ilattiche in rapporto alla !orma&ione di ulcere5 la vitamina ? possa anche !acilitare il trattamento delle ulcere una volta !ormate. C%. l%indica&ione per appro!ondire la ricerca in Euesta dire&ione". C%. anche un%altra prospettiva dietetica interessante ai !ini della preven&ione e terapia dell%ulcera5 ma prima di considerarla . opportuno so!!ermarci un momento sull%ulcera come malattia e su alcune delle %cure% che vengono comunemente prescritte. Mo#te teorie8 ne$$&na c&ra Bondamentalmente esistono tre tipi di ulcera: peptica5 gastrica e duodenale. La prima . un%erosione del rivestimento interno dello stomaco o di Euella parte del duodeno che . pi3 vicina allo stomacoD l%ulcera gastrica . la corrosione e degenera&ione degli organi gastriciD l%ulcera duodenale in!ine . una degenera&ione del duodeno5 Euel tratto di 2#F2( cm di tubo digerente che segue allo stomaco. 6 sintomi di ulcera sono molto vari: dalle ce!alee a sensa&ioni di so!!ocamento5 a dolori e pruriti

lombari. =uando il dolore si !a sentire nello stomaco5 spesso viene attribuito a Eualche episodico eccesso alimentare. 6n!ine5 il dolore diventa cosC intenso che non si pu; riconoscerlo per Euello che .. 7ench da lunghissimo tempo note alla scien&a medica5 le ulcere rimangono un enigma. essuno si sente di a!!ermare con sicure&&a come cominciano. 1ono stati chiamati in causa problemi emotivi5 anche se l%ulcera colpisce persone con personalit' di ogni tipo possibile e immaginabile: grassi e magri5 alti e bassi5 miti e aggressivi5 tutti possono avere l%ulcera. =uando poi si viene al discorso delle cure5 le varia&ioni sono non meno ampie. 2apprima si credeva che il bisturi potesse %guarire% l%ulcera5 poi sono venuti i trattamenti !armacologici. La terapia pi3 tradi&ionale . la dieta in bianco5 che per; ultimamente . caduta in disgra&ia: lo stesso latte5 da lungo tempo di rigore per gli ulcerosi5 . risultato e!!icace pi3 o meno come cercare di spegnere un incendio con il contagocce. 6n un articolo comparso sull%)merican Journal of 3linical $utrition 8!ebbraio 1,6,95 il dottor 2ouglas K. Piper scrive che la ricerca ha dimostrato che il pa&iente dovrebbe bere Euasi un litro di latte ogni Euarto d%ora per neutrali&&are i succhi gastrici che aggravano l%ulcera. Bortunatamente5 le vitamine possono !are Eualcosa di pi3 per l%integrit' delle pareti dello stomaco. La "itamina A , &n a#tro $+eci/ico /attore anti&#cera 6 tre autori della ricerca sulla vitamina ? di cui si . parlato prima hanno avan&ato l%ipotesi che l%e!!icacia protettiva di Euella sostan&a sia dovuta alle sue propriet' antiossidanti5 cio. alla sua capacit' di impedire che le sostan&e presenti nell%organismo si combinino chimicamente con l%ossigeno5 degradandosi. <a oltre alla prote&ione generale che assicura ai tessuti del sistema gastrointestinale5 la vitamina ? ha un%altra propriet' antiulcera molto speci!ica5 in collegamento con la vitamina ). 6n e!!etti5 se i tre studiosi cali!orniani avessero introdotto nell%esperimento un ter&o gruppo di animali trattati con supplementi combinati di vitamina ? ed )5 avrebbero !orse osservato un%a&ione pro!ilattica ancora pi3 e!!icace. Le prove di ci; sono gi' patrimonio acEuisito della letteratura scienti!ica. L%e!!etto sinergesico della vitamina ? con la vitamina A era stato osservato gi' nel (;&<, Euando l. L. Sensen pubblic; su %cience ((7:, 9@<= il rapporto di una sperimenta&ione su ratti sottoposti a caren&a di vitamina A, da cui risultava che la !orma&ione di ulcere gastriche era evitata con la somministra&ione di aFtoco!etolo5 o vitamina ?. el (;&> comparve sui Proceedings of the %ociet" for F0perimental !iolog" and #edicine 8mar&o (;&>=, una specie di continua&ione di Euesto esperimento5 ad opera di -. L. Parris e dei suoi collaboratori. 1tavolta5 si cercava di scoprire che cosa avveniva somministrando vitamina A in !orti dosi e variando l%apporto di vitamina ?. &7 giovani ratti maschi vennero an&itutto sottoposti a una dieta carente di vitamine A ed ?5 causa riconosciuta dell%ulcera. 2opo due settimane5 a tutti gli animali si cominci; a somministrare una dose Euotidiana di :77 unit' di vitamina A, ma solo per met' del gruppo Euesta era integrata anche da una dose di vitamina ?. Al termine di sette settimane di trattamento5 si procedette all%autopsia5 per esaminare le lesioni gastriche. Cl 97M dei ratti trattati solo con vitamina A presentava una o pi3 ulcere nel tratto ini&iale dello stomaco5 mentre nel gruppo cui era stata somministrata anche vitamina ? non c%era nemmeno un caso di ulcera. Co##a-ora!ione +ro/i#attica Per Euanto notevole sia Euesto risultato5 non . certo una sorpresa per chiunEue abbia un po% di !amiliarit' con i meccanismi !ondamentali di a&ione !isiologica delle vitamine A ed ?. La vitamina A . decisiva per lo stato di salute delle mucose che tappe&&ano le cavit' del corpo: gola5 naso5 !osse nasali5

orecchio medio5 polmoni5 cisti!ellea5 vescica urinaria. =uando c%. un apporto adeguato di vitamina A, Eueste membrane secernono continuamente muco5 un liEuido che ricopre le cellule proteggendole da batteri5 acidi e altre aggressioni ambientali. La vitamina ?5 preservando le scorte di vitamina A, garantisce una su!!iciente irrora&ione di muco protettivo alle cellule epiteliali. 6n realt' il rapporto !ra Eueste due vitamine . un po% pi3 complicato di cosC. Al termine di ulteriori sperimenta&ioni sulle due sostan&e in Euestione5 Parris e i suoi collaboratori sono giunti alla conclusione che la caren&a di vitamina A di per sG non produce ulcera. peraltro la vitamina A, sia pure in dosi massicce5 pu; prevenire la !orma&ione di ulcere in animali sotto stress: da Euesta constata&ione5 gli autori hanno tratto la conclusione che "l%a&ione del toco!erolo non si spiega semplicemente col risparmio di vitamina ) nel tratto gastrointestinale". 6n altre parole5 la vitamina ? in se stessa assicura un tipo importante di prote&ione5 come risulta dalla pi3 recente ricerca cali!orniana. )ltri studi su soggetti umani5 tuttavia5 indicano che anche la vitamina )5 da sola5 . in grado di combattere il processo di ulcera&ione. 6l dottor eil Putcher5 del <edical College o! 4irginia5 ri!erisce in un articolo per #edical 1orld $e+s (6; ottobre (;>(= che la vitamina ) si . rivelata e!!icace per la cicatri&&a&ione delle ulcere prodotte in pa&ienti sottoposti a trattamento con steroidi. 1i pensa che gli steroidi 8)C-P e corticosteroidi9 contribuiscano all%insorgen&a di ulcere abbassando l%e!!icien&a dei meccanismi di di!esa a livello gastrico. Ci; signi!ica che le cellule epiteliali della super!icie non si rinnovano con la dovuta rapidit'. =uindi5 secondo il dottor Putcher5 la produ&ione di muco rallenta. =uesto autore e i suoi collaboratori ritengono che la vitamina ) ritardi la !orma&ione di ulcere stimolando direttamente le cellule epiteliali a riprodursi normalmente5 col risultato ultimo di aumentare la produ&ione di muco. La "itamina A , d0o--#i*o ne##e #e$ioni *ra"i Per lo pi3 si pensa all%ulcera come a una lesione che si sviluppa lentamente attraverso gli anni. <a l%ulcera pu; essere anche l%e!!etto di un traumatismo improvviso e violento. 6n Euesti casi5 la vitamina ) pu; veramente salvare la vita. 6l dottor <errill 1. Chernov e due suoi collaboratori ri!eriscono sull'American Journal of %urger" (voi. 66, (;>(= di aver misurato il livello ematico della vitamina ) in pa&ienti ricoverati per ustioni gravi o altri grossi traumi5 osservando in 2, casi su un totale di 3( un vistoso abbassamento dei valori. 6l dottor Chernov sapeva dalla sua esperien&a clinica che Euesti pa&ienti sviluppano spesso gravi ulcere e Euesta scoperta circa il tasso di vitamina ) in circolo indusse lui e la sua Euipe a condurre un esperimento. 1u un gruppo di 36 traumati&&ati gravi5 1$ !urono trattati con una speciale prepara&ione idrosolubile di vitamina ) in dosi di 1#.###F$##.### unit' al giorno. L%ulcera comparve in due soli casi5 mentre negli altri 22 pa&ienti5 trattati con tutte le normali risorse della medicina moderna5 ben 1( svilupparono ulcere da stress acuto 8in 1$ casi con gravi emorragie del tratto gastrointestinale superiore9. <ettendo insieme tutti Euesti risultati5 la conclusione . ovvia: la vitamina ) e la vitamina ?5 sia prese ciascuna singolarmente5 ma soprattutto insieme5 o!!rono una prote&ione contro l%ulcera nettamente superiore a EualunEue altro metodo noto alla scien&a medica. L%e!!icacia protettiva di Euesto %tandem% non si limita all%ulcera. *li esperimenti condotti nei !amosi laboratori del 7attelleF orthMest >esearch 6nstitute indicano che Eueste due vitamine proteggono anche i polmoni dai danni dell%inEuinamento atmos!erico. Le cellule che tappe&&ano i polmoni sono naturalmente diverse da Euelle che costituiscono il rivestimento dello stomaco5 ma in entrambi i casi si tratta di cellule epiteliali che richiedono la produ&ione di muco per essere protette dai loro nemici5 siano Euesti l%acido sol!orico spesso presente nello smog5 oppure gli acidi digestivi in eccesso nello stomaco.

Ci; non signi!ica che le vitamine ? ed ) si debbano considerare un surrogato accettabile di una radicale puli&ia ambientale5 ma . rassicurante sapere che !intantoch Euesta non sar' reali&&ata abbiamo a disposi&ione un utile presidio. La +rote!ione , /aci#e con &n +o0 di -&on $en$o =ual . il dosaggio di Eueste vitamine necessario a garantire una prote&ione ottimale contro l%ulcera0 =uesta . una domanda cui non siamo in grado di dare per ora una risposta de!initiva. 6l dosaggio raccomandato dalle autorit' sanitarie americane . di (.### /6 di vitamina ) per un adulto5 da aumentare un po% durante l%adolescen&a e in gravidan&a5 e di +.### unit' durante l%allattamento 8per i bambini5 naturalmente5 le dosi sono in!eriori9. : dubbio per; che Euesto dosaggio di vitamina ) sia su!!iciente a !ar !ronte allo stress degli agenti ulcerogeni 8acidi e sostan&e irritanti9. 2al punto di vista della pro!ilassi5 una Euantit' compresa !ra due e Euattro volte il dosaggio indicato dalla Bood and 2rug )dministration dovrebbe essere adeguata5 ma in periodi di stress le dosi possono essere temporaneamente aumentate in misura massiccia. La vitamina )5 Euando non viene distrutta dallo stress5 si accumula in e!!etti nel !egato e c%. Eualche caso di rea&ione tossica temporanea a seguito di un apporto eccessivo per periodi prolungati. 6 dosaggi indicati Eui5 comunEue5 sono molto pruden&iali e assolutamente innocui per Eualche adulto. La vitamina ? in dosi di 1## /6 al giorno risulta capace di raddoppiare addirittura gli e!!etti salutari della vitamina ). 6l dottor ?van 1hute5 il noto cardiologo canadese5 consiglia per soggetti adulti un dosaggio minimo di 2## /6 al giorno5 salvo nei casi di ipertensione. La vitamina ? in!atti stimola la circola&ione e il sangue scorrendo pi3 rapidamente pu; determinare un aumento corrispondente della pressione arteriosa. Chi ha la pressione alta deve Euindi cominciare con piccole dosi di vitamina ?5 da aumentare molto gradualmente5 via via che le arterie riacEuistano elasticit'.

Capitolo 12( VITAMINE C(E RIDUCONO I DANNI DEL FUMO E DELL0ALCOOL <algrado le campagne contro i pericoli delle sigarette e dell%alcool5 milioni di persone ancora oggi scher&ano col cancro e le malattie di cuore5 coi danni del !egato e del cervello e con il rischio molto reale di una morte prematura5 continuando a bere e !umare. @ra per; la ricerca indica che certe sostan&e nutritive possono almeno ridurre gli e!!etti negativi di Eueste cattive abitudini. "6l braccio che adoperate per bere attaccatevelo al collo la sera della vigilia e lasciatecelo !ino al giorno dopo"5 consigli; una volta Linus Pauling in risposta a un%inchiesta giornalistica su come prevenire o curare i postumi di sbornia del capodanno (1ashington Post, ( ) gennaio (;>9=. 7en sapendo Euanto poco si possa contare sulla !or&a di volont' in Eueste situa&ioni5 per;5 lo studioso aggiunse anche una proposta pi3 pratica5 precisamente la vitamina C: "prendetene circa 6 g come trattamento preventivo prima di una bevuta"5 prescriveva5 consigliando inoltre di prendere altra vitamina C il giorno dopo nel caso che5 nonostante Euesta precau&ione5 i postumi di sbornia si mani!estassero. La vitamina C . un potente disintossicante ed . Euindi necessaria in !orti dosi a chiunEue dia troppa con!iden&a ai veleni dell%alcool o del tabacco. )nche altri elementi nutritivi sono stati studiati in Euesto senso e indicati come un possibile presidio per !umatori e bevitori. Bra Euesti ci sono le vitamine del complesso 75 in particolare la vitamina 71 o tiamina5 certi alimenti contenenti &ol!o5 lo &inco5 il !ruttosio e altre sostan&e.

Una +rote!ione ecce!iona#e Per Euanto utili possano essere Eueste sostan&e prese singolarmente5 una ricerca su animali condotta presso l%@spedale della 4eterans )dministration di Coatesville 8PennsRlvania9 ha dimostrato che un ter&etto di elementi nutritivi5 vitamina C5 tiamina e cisteina 8un amminoacido contenente &ol!o95 !ornisce un%ecce&ionale prote&ione contro una sostan&a molto tossica presente nel !umo delle sigarette e come metabolita primario dell%alcool. =uesta sostan&a5 l%acetaldeide5 . di gran lunga pi3 tossica dell%alcool stesso ed . responsabile di molte delle condi&ioni patologiche cosC comuni !ra i grandi !umatori e bevitori5 secondo Euanto scrivono il dottor Perbert 1prince e i suoi collaboratori in un articolo su Agents and Actions (vol. 9, n. 6, (;>9=. L%Euipe della 4eterans )dministration5 composta5 oltre che dal dottor 1prince 8membro anche del Se!!erson <edical College95 da Clarence <. ParJer5 *orge *. 1mith e Leon S. *on&ales5 ha somministrato a un gruppo di ratti dosi letali di acetaldeide per veri!icare l%e!!icacia protettiva di varie sostan&e nutritive singole e combinate. 6l ter&etto che abbiamo citato !orniva una "prote&ione completa 8#Q di mortalit'9 per >6 ore ai 3# animali esaminati". ) Euanto ne sappiamo5 proseguono i ricercatori5 "i nostri risultati dimostrano per la prima volta che un%a&ione protettiva diretta contro la tossicit' dell%acetaldeide si pu; ottenere con certi metaboliti presenti in natura5 precisamente 1Facido ascorbico5 1Fcisteina e tiamina5 pre!eribilmente in combina&ione e in dosi ridotte". 1e . vero che gli autori avvertono che prima di poter estrapolare all%uso con soggetti umani Euesti risultati sono indispensabili ulteriori ricerche5 non esitano tuttavia a rilevare che i dati della loro sperimenta&ione "indicano la via a una possibilit' di !orti!icare la prote&ione naturale contro i danni cronici dell%acetaldeide all%organismo derivanti dal !orte consumo di alcool e sigarette". Bumatori e bevitori potrebbero giovarsi immediatamente di Euesta terapia5 dato che 8sebbene non ancora dimostrata sull%uomo9 i vantaggi poten&iali sono grandi e il rischio nullo. 1i tratta in!atti di innocui supplementi nutritivi. 6 supplementi di vitamina C e di tiamina si trovano correntemente in commercio. La cisteina no5 ma una dieta un po% attenta pu; garantirne un adeguato sostituto. 2egli amminoacidi contenenti &ol!o5 che sono presenti nelle proteine5 solo la metionina . de!inita "essen&iale" all%uomo5 dato che gli altri possono essere sinteti&&ati nell%organismo a partire da Euesta sola. <etionina e cisteina 8da cui si pu; derivare la cisteina9 sono i composti di &ol!o elencati nelle tabelle degli amminoacidi contenuti nei cibi. )lcuni alimenti che presentano alti valori per Euesti due elementi sono le arachidi5 i !agioli di soia5 le uova5 le noci di acagi3 e del 7rasile5 i semi di sesamo e di girasole e il lievito di birra. 1arebbe una buona idea aggiungere anche la vitamina 765 o piridossina5 a Euesto pacchetto dietetico antiacetaldeide: dato che la piridossina interviene nella conversione metabolica degli amminoacidi5 anche una caren&a marginale di Euesta sostan&a potrebbe rallentare la conversione degli amminoacidi contenenti &ol!o. Perc.< c0, &na +rote!ione 0nat&ra#e0 contro #0a#coo# =uando parlano di una prote&ione %naturale% o!!erta da Euelle tre sostan&e nutritive5 i ricercatori del 4eterans )dministration intendono che il loro antidoto all%acetaldeide non . una medicina5 una sostan&a chimica estranea5 ma piuttosto una combina&ione di ingredienti naturalmente presenti nell%organismo e coinvolte nel suo metabolismo. 6l corpo umano non ha sviluppato percorsi metabolici appositi per !ar !ronte alle cattive abitudini del bere e del !umare5 ma invece l%elabora&ione dell%acetaldeide 8e

dell%alcool5 suo precursore9 . una !un&ione naturale e necessaria del nostro metabolismo. =uesto dato di !atto emerge con grande chiare&&a dal 6 simposio interna&ionale sui sistemi di metaboli&&a&ione dell%alcool e dell%aldeide5 tenutosi a 1toccolma5 secondo Euanto ri!erisce il $e+ ,or- .imes del 16 luglio 1,73. L%intestino umano . una "distilleria"5 ha dichiarato al simposio il premio obel Pugo -heorell. Citando i lavori di un altro premio obel5 1ir Pans Arebs5 il dottor -heorell ha spiegato che gli &uccheri presenti nell%alimenta&ione vengono !ermentati e tras!ormati in etanolo prima di essere assorbiti e poter Euindi raggiungere il !egato. 1i produce cosC alcool in Euantit' eEuivalente a un litro di birra leggera al giorno. L%alcool prodotto dal nostro organismo e l%alcool che beviamo sono esattamente la stessa sostan&a dal punto di vista chimico e vengono elaborati nello stesso identico modo dagli en&imi del !egato: l%alcool . tras!ormato in acetaldeide e l%acetaldeide a sua volta in un prodotto non tossico5 an&i utile5 l%acido acetico. aturalmente5 per;5 Euesto sistema non era stato progettato per assorbire e lavorare grossi Euantitativi di alcool. )l convegno di 1toccolma molti partecipanti hanno avan&ato ipotesi teoriche circa i !armaci che un giorno si potranno !orse prescrivere agli alcolisti per inibire o alterare l%a&ione naturale degli en&imi5 in modo che le grandi Euantit' di alcool potessero essere metaboli&&ate in maniera meno tossica. Purtroppo5 un intervento del genere comporterebbe e!!etti collaterali distruttivi a livello del metabolismo degli &uccheri presenti nell%alimenta&ione. /n%imposta&ione pi3 ragionevole e meno pericolosa . Euella indicata dai ricercatori della 4eterans )dministration: individuare Euegli elementi naturali che normalmente aiutano l%organismo a neutrali&&are l%acetaldeide e Euindi aumentare l%apporto propor&ionalmente5 in modo da !ar !ronte ai livelli abnormi di Euesta sostan&a tossica nei bevitori e !umatori. So$tan!e n&triti"e c.e ne&tra#i!!ano #0aceta#deide ella loro rela&ione5 il dottor 1prince e i suoi collaboratori anali&&ano dettagliatamente gli aspetti biochimici che possono spiegare l%e!!icacia di Eueste tre sostan&e nutritive e rendere ragione dell%e!!etto sinergico che si ottiene col loro uso combinato. =uesti sono alcuni dei punti principali della loro argomenta&ione. elle molecole contenenti &ol!o5 come Euelle di cisteina5 la componente di &ol!o pu; staccarsi e legarsi con sostan&e tossiche5 convertendole in !orma non tossica. La tiamina "si crede che tenda normalmente a combinarsi con l%acetaldeide5 !ormando il coen&ima )5 un !attore importante nella produ&ione di energia metabolica"5 osservano gli autori. )nche la tiamina contiene &ol!o. =uanto alla vitamina C5 i ricercatori rilevano le "abbondanti dimostra&ioni reperibili nella letteratura scienti!ica"5 da cui emerge la !un&ione protettiva di Euesta sostan&a. 6noltre5 il livello della vitamina C nell%organismo degli alcolisti e dei grandi !umatori . notoriamente basso5 anche Euando l%alimenta&ione . apparentemente adeguata. on !osse altro per riportarlo a valori normali5 !umatori e bevitori hanno bisogno di supplementi di vitamina C. 6l dottor 1prince e la sua Euipe hanno osservato che i composti di &ol!o e la vitamina C agiscono al massimo della loro e!!icacia Euando sono somministrati in !orma ridotta 8cio. non ossidata9. : 1Facido ascorbico la !orma ridotta di Euesta sostan&a5 reperibile nelle compresse di vitamina C naturale. *li amminoacidi contenenti &ol!o nelle proteine alimentari sono pi3 che altro ossidati5 ma Eueste molecole passano continuamente dall%una all%altra !orma all%interno dell%organismo. Le vitamine ) ed ? o!!rono ulteriore prote&ione ai !umatori. Come EualunEue altro agente inEuinante atmos!erico5 anche i veleni contenuti nel !umo delle sigarette attaccano per primi i polmoni e le vie aeree. La di!esa propria dell%organismo contro Euesta aggressione si !onda sulla buona salute delle

mucose5 Euei tessuti umidi che rivestono le vie aeree e tutti gli organi cavi: la vitamina ) . essen&iale per mantenere in buono stato le mucose e la vitamina ? 8di per s un elemento protettivo contro gli agenti inEuinanti9 contribuisce dal canto suo5 con la propria a&ione antiossidante5 a mantenere le scorte di vitamina ) dell%organismo. Capitolo 126 UN POTENTE ANTIVIRALE Le discussioni sulla vitamina C e il comune ra!!reddore non si erano ancora calmate Euando il dottor Linus Pauling5 parlando al convegno annuale della Cali!ornia )cademR o! BamilR PhRsicians5 verso la !ine del 1,7$5 !ece un annuncio sorprendente: la vitamina C ha la capacit' di inattivare una vasta gamma di virus5 compreso Euello dell%epatite virale. 1econdo un rapporto del dottor )Jira <urata5 del laboratorio di microbiologia applicata dell%/niversit' di 1aga5 in *iappone5 una serie di sperimenta&ioni in vitro condotte nell%arco di 7 anni aveva dimostrato che la vitamina C ha il potere di neutrali&&are e!!icacemente 21 diversi virus batterici 8virus che si attaccano ai batteri presenti nell%organismo9. 2al punto di vista dei tipi5 delle dimensioni e della composi&ione5 Euesti virus rappresentano un%ampia variet' di agenti in!ettivi: "prendendo in considera&ione l%insieme dei risultati5 l%a&ione antivirale della vitamina C sembra un !enomeno accettato per tutti i tipi di virus"5 concludeva il dottor <urata (Proceedings of the First Cntersectional 3ongress of the Cnternational Association of #icroBiological %ocieties, vol. CCC, (;>9, -oJRo /niversitR Press9. Pre"en!ione tota#e de##0e+atite +o$t-tra$/&$iona#e L%a&ione antivirale della vitamina C . stata chiaramente dimostrata da ricerche a lungo termine condotte presso l%@spedale BuJuoJa -oriJai5 anch%esse descritte nella rela&ione del dottor <urata. 6n *iappone5 l%inciden&a dell%epatite postFtras!usionale . molto alta. =uesta malattia vitale di solito si mani!esta da 6# a 12# giorni dopo che il pa&iente ha ricevuto sangue da un donatore in!etto. 6l dottor BuJumi <orishiF ge5 primario del servi&io chirurgico dell%ospedale5 decise di sperimentare l%e!!etto della vitamina C su Euesto tipo di patologia. ell%arco dei sette anni della sperimenta&ione guidata dal dottor <orishige5 su (97 pa&ienti sottoposti a tras!usioni e trattati con dosi ridotte di vitamina C 8meno di 2 g al giorno95 si sono veri!icati 11 casi di epatite5 corrispondenti a un tasso di circa il >M, ma su 1.1## casi di tras!usioni seguite da un massimo di due settimane di trattamento con dosi maggiori di vitamina C 8almeno 2 g al giorno95 non si . registrato nemmeno un caso di epatite. >isultati simili con la vitamina C sono stati ottenuti su 1.$## pa&ienti sottoposti a tras!usioni in un altro ospedale. 6n conseguen&a di ci;5 "la somministra&ione di vitamina C . entrata nei trattamenti di routine dopo le tras!usioni in Euesti due ospedali"5 ri!erisce il dottor <urata. =uesto autore e il dottor <orishige consigliano un dosaggio di 3F6 g di vitamina C al giorno5 suddiviso in tre dosi5 da Eualche giorno prima della tras!usione a due settimane dopo. La vitamina . somministrata per via orale o per !leboclisi. 1econdo Euanto ri!erisce il dottor <urata nella sua rela&ione5 il dottor <orishige ha usato la vitamina C5 oltre che per l%epatite5 nel trattamento del morbillo5 della parotite5 della polmonite virale5 dell'herpes 4oster, della meningite e di altre malattie virali5 con buoni risultati. -utto ci; appare promettente5 ma i risultati giapponesi con tutta probabilit' si scontreranno con Euello stesso tipo di scetticismo che ini&ialmente sollevarono le a!!erma&ioni del dottor Pauling sull%e!!icacia

della vitamina C contro molti sintomi del ra!!reddore. /na simile cautela pu; non essere un male. 2opo tutto5 il *iappone . separato da noi da un%enorme distan&a geogra!ica e da un abisso anche pi3 ampio di lingua e di cultura. Possono intervenire eEuivoci nell%interpreta&ione ed enuncia&ione dei risultati. <a non . una buona ragione perch gli studiosi occidentali rinuncino a studiare per loro conto le propriet' antivirali della vitamina C. 1e i risultati di <urata e <orishige potessero essere veri!icati5 un%arma innocua ed e!!icace contro i virus sarebbe certamente la benvenuta. I "ir&$' +icco#i e +erico#o$i La di!!usione degli antibiotici ha ridotto drasticamente la gravit' di molte comuni in!e&ioni batteriche5 ma Eueste medicine sono state di scarsissima utilit' contro le malattie da virus. L%epatite postF tras!usionale5 per esempio5 colpisce moltissime persone ogni anno. 6n molti casi la malattia si dimostra !atale5 ma anche nei casi benigni . accompagnata da depressione mentale ed estrema a!!aticabilit'. ell%epatite5 come in ogni malattia virale5 i responsabili di tutte Eueste so!!eren&e sono agenti in!ettivi cosC piccoli da essere invisibili al normale microscopio. 1i . dovuto aspettare l%inven&ione del microscopio elettronico prima di poter cominciare a osservare e studiare i virus. 66 virus dell%epatite . tanto minuscolo 8meno di (N67.777 mm di diametro9 che passa !acilmente attraverso i !iltri che arrestano i batteri. /n virus . composto di due parti: un guscio protettivo di proteina e un nucleo di 2 ) o > )5 gli stessi acidi nucleici che troviamo in tutte le cellule viventi 8secondo il dottor <urata5 la vitamina C neutrali&&erebbe i virus tagliando le catene di Euesti acidi nucleici9. 6n con!ronto ai batteri5 i virus sono non solo pi3 piccoli5 ma Euasi inerti. /n virus non ha una vita autonoma: . un parassita che pu; svilupparsi e riprodursi solo attaccandosi a una cellula vivente. )lla !ine la cellula %reEuisita% scoppia e muore5 mentre i corpi virali vanno ad invadere altre cellule. *li studiosi hanno identi!icato oltre 677 virus capaci di causare gravi malattie nell%uomo: ence!alite5 varicella5 !ebbre gialla5 vaiolo5 epatite5 rabbia5 meningite5 in!luen&a e poliomielite sono tutte causate da virus. )lcuni ricercatori ritengono che virus latenti intervengono anche nello sviluppo del cancro5 del diabete e di altre malattie. =ualunEue indi&io che ci permettesse di !ar luce su Euesti organismi misteriosi potrebbe alleviare grandi so!!eren&e. )lcuni virus5 come Euelli della poliomielite e del vaiolo5 si possono neutrali&&are con i vaccini5 ma molti altri5 essendo altamente adattivi5 possono modi!icare !acilmente le loro caratteristiche in modo da diventare resistenti ai !armaci. 1olo due !armaci molto recenti 8araF) e ribavirina9 sembrano promettenti come agenti antivirali5 ma entrambi risultano causa di aborti e di mal!orma&ioni !etali negli animali di laboratorio5 secondo un rapporto pubblicato su #edical 1orld $e+s ((( ottobre 1,7$9. FredericM #enner' &n +ioniere ne##0&$o de##a "itamina C

: per Euesto che la noti&ia secondo cui la vitamina C potrebbe essere un autentico agente antivirale a largo spettro . cosC interessante. 1e poi i risultati giapponesi !ossero con!ermati da una sperimenta&ione controllata5 la cosa !arebbe molto piacere a un medico di >eidsville5 una piccola citt' della Carolina del ord5 il dottor BredericJ Alenner5 che da oltre 69 anni usa la vitamina C per trattare le malattie da virus. ella sua pratica privata5 il dottor Alenner cura abitualmente molti casi d%in!e&ione virale con dosi massicce di vitamina C 82#F$# g al giorno95 somministrati per endovena o per via orale. =uelle che seguono sono alcune delle malattie che a suo dire rispondono !avorevolmente alla vitamina C. ?patite: Hl%acido ascorbico . la medicina d%ele&ione per l%epatite viraleI5 a!!erma Alenner5 spiegando che con dosi massicce di Euesta sostan&a i suoi pa&ienti guariscono e sono in grado di tornare al lavoro

entro una settimana. Polmonite virale: una pa&iente era stata ricoverata in ospedale priva di conoscen&a5 con !ebbre altissima5 e dopo >6 ore di trattamento con vitamina C per endovena aveva ripreso conoscen&a e stava seduta sul letto sen&a !ebbre. Aerpes simple0' il virus responsabile di piaghe persistenti intorno alla bocca: Hin un caso con cinEue recidive di herpes a intervalli di un anno e con eru&ioni sempre nello stesso punto5 il trattamento con >(7 g di acido ascorbico al giorno per via orale . risultato capace di eliminare la patologiaI5 ri!erisce Alenner. <olti altri suoi pa&ienti sono guariti con applica&ioni ripetute ((7-(9 volte al giorno9 di una pomata al : Q di vitamina C sulle labbra. <orbillo: Hverso il (;97 abbiamo scoperto che si poteva uccidere il virus del morbillo in 6& ore con inie&ioni intramuscolari di vitamina C ogni due ore5 in dosaggi intorno ai :97 mg per Jg di peso corporeo 8circa (6 g per un bambino di corporatura media9I5 a!!erma Alenner5 che ri!erisce di risultati altrettanto notevoli ottenuti contro la varicella. <ononucleosi: H!orti dosi di vitamina C per via endovena eliminano il virus in pochi giorniI5 sostiene il medico di >eidsville. 6l dottor Alenner . convinto che Hla vitamina C5 somministrata per inie&ione . in grado di distruggere tutti i virus5 molti dei Euali possono essere neutrali&&ati anche con 69-:7 g al giorno di vitamina C per via orale. =uantitativi minori possono garantire una prote&ione contro Euesti agenti patogeniI. 6 casi citati5 insieme a molti altri5 sono riportati sul Journal of the Cnternational Academ" of Prevention #edicine 8primavera (;>&= e sul Journal of Applied $utrition 8inverno (;>(=. Una $/ida a##a ricerca medica @vviamente5 Euesto non . un tipo di terapia che si presti al %!ai da te%: il dottor Alenner parla di dosi di vitamina C molto pi3 alte di Euelle che si userebbero mai in circostan&e normali. <a un%in!e&ione virale acuta non . una situa&ione normale: talvolta . Euestione di vita o di morte. : per Euesto che i risultati del dottor Alenner e dei ricercatori giapponesi rappresentano una grossa s!ida: accertare una volta per tutte5 in ricerche rigorose e controllate5 se dosi massicce di vitamina C possono davvero eliminare gran parte delle so!!eren&e prodotte dai virus.

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