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LA SICILIA

GIOVED 23 GENNAIO 2014

6.

i FATTI
RIMBORSOPOLI

INTERVISTA con il ministro della Pubblica Amministrazione dopo i dati sullaccessibilit dei portali pubblici

Cos la gente rifugge le istituzioni


DAlia: Sulla poca trasparenza dei siti web degli Enti locali c una chiara responsabilit politica
MARIO BARRESI

CATANIA. Sono davvero deluso, da siciliano prima ancora che da ministro: per la nostra terra un altro durissimo colpo di immagine. Ma anche un problema concreto, che allontana i cittadini dalla politica e dalle istituzioni, oltre che gli imprenditori e i potenziali investitori. Da controllore forse pi preoccupato di tutti i controllati messi assieme. Giampiero DAlia, ministro della Pubblica amministrazione, commenta con profonda amarezza i dati pubblicati ieri sul nostro giornale: oltre il 65% dei siti web delle istituzioni siciliane (Regione ed enti controllati, Comuni, Province, Asp, ospedali, scuole, Universit) non rispetta i requisiti minimi di trasparenza previsti dalla legge. Una severa bocciatura basata sui dati di uno strumento La Bussola della trasparenza che poi il fiore allocchiello del governo Letta in materia di semplificazione amministrativa. E bacchetta la Sicilia come cenerentola dellaccessibilit e della fruibilit delle informazioni online: Non si pu restare fermi, urgono interventi immediati. Ministro DAlia, come si sente a vedere questi dati, che comunque non erano certo segreti, su una pubblica amministrazione siciliana che nemmeno su internet riesce ad aprirsi ai cittadini? Questo davvero un punto dolente, un altro colpo che non fa certo bene alla Sicilia, che gi detiene il record delle auto blu: 758, pari alla somma di quelle di quattro grandi regioni del Nord. Il fatto che ci sia un muro cos alto nellaccesso dei cittadini siciliani alle informazioni e ai servizi che le pubbliche amministrazioni devono rendere disponibili in rete un altro elemento che allontana la gente dalle istituzioni. Ma gli indicatori di trasparenza, che i due terzi dei siti web degli siciliani non rispettano, sono obblighi di legge e non certo cortesie per i

Il governo nazionale non pu sostituirsi a quello regionale, in nome dellautonomia locale. Ma urgono interventi. C per esempio un sistema sanzionatorio per chi sbaglia. Altrimenti il danno sar difficilmente recuperabile
GIAMPIERO DALIA

ministro della Pubblica Amministrazione


cittadini. Cosa previsto per chi non rispetta queste regole? Possibile che anche stavolta chi sbaglia non debba pagare? Sono previste delle sanzioni su vari aspetti. In caso di mancato rispetto delle norme sul piano triennale della trasparenza, ad esempio, ci sono delle responsabilit dirigenziali e per danno allimmagine della pubblica amministrazione, con un intervento sanzionatorio sulle retribuzioni accessorie e sulla premialit. Chi sbaglia, dunque, sottoposto a un profilo di sanzioni disciplinari, ma anche pecuniarie. Ben poca cosa, rispetto alla responsabilit politica di chi, in Sicilia, si dimostra incapace di far rispettare queste basilari regole di trasparenza. Possibile che gli amministratori non paghino per questa leggerezza? La responsabilit politica gravissima e di questo ognuno ne risponde con i cittadini, a livello di credibilit e di capacit di amministratore. C un caso, in base alla nuova normativa anticorruzione, in cui anche i rappresentanti degli organi di indirizzo politico rispondono direttamente in caso di mancata pubblicazione dei dati patrimoniali e sulle eventuali partecipazioni alle imprese, dati che vanno resi pubblici sul proprio sito istituzionale. Chi non lo fa va incontro a sanzioni da 500 a 10mila euro, cos come il dirigente che ha la responsabilit della mancata applicazione di questa norma.

C anche un profilo di controllo dellopinione pubblica su alcuni aspetti-chiave, quali la gestione delle risorse pubbliche e la trasparenza delle procedure di gara. Certamente, perch il cittadino ha diritto di sapere come vengono spesi i suoi soldi, quanto vengono pagati i consulenti, quanto prendono di premi i manager e i dirigenti. Ma anche sui concorsi pubblici e sulle procedure di gara, che comunque hanno una maggiore evidenza ma dovrebbero averne ancora di pi, bisogna riflettere. Cos come bisognerebbe pensare al fortissimo effetto deterrente per i potenziali investitori. Cosa pu pensare chi volesse intraprendere unattivit e nel sito web dellente interessato non trova nemmeno i bilancio pubblicato? E poi non dimentichiamo che pi facilit c nel controllo dellopinione pubblica e pi si riducono gli sprechi. Perch anche gli spreconi pi incalliti, se sanno di essere sottoposti a un ampio controllo democratico, ci pensano pi di una volta prima di spendere risorse inutilmente. Ma il ministero, al di l del monitoraggio, non ha il potere di intervenire. Lei, per essere chiari, non potrebbe commissariare la pubblica amministrazione siciliana inadempiente in materia di trasparenza online? Il governo nazionale ha il potere di vigilanza sugli enti statali e non pu sostituirsi agli enti siciliani inadempienti, in nome dellautonomia locale. Ci sono i continui monitoraggi della Bussola, presto tutti i dati raccolti saranno inseriti in una relazione che presenteremo in Parlamento. Ma la pubblica amministrazione siciliana deve farcela da sola: non ci sono alibi, ognuno si assuma le proprie responsabilit, perch cos, fra scandali e mancanza di trasparenza, rischiamo un danno di immagine e di credibilit che difficilmente potremo mai recuperare. twitter: @MarioBarresi

O IL PRESIDENTE DELLA REGIONE

Crocetta: Garantire ai cittadini il diritto di essere informati


PALERMO. Il governatore Rosario Crocetta sostiene che la Regione abbia armi spuntate per obbligare le pubbliche amministrazioni siciliane ad avere siti internet in linea con la normativa sulla trasparenza. Ci abbiamo provato con la finanziaria dellanno scorso ha affermato ieri Crocetta ma il commissario dello Stato ci ha detto che non potevamo normare questa materia. Per quegli enti, che ad esempio non pubblicano i bilanci, non sono previste sanzioni. In realt, lo stesso ordinamento regionale sugli enti locali, per queste fattispecie d facolt alla Regione, attraverso lassessorato alle Autonomie locali, ad esercitare le funzioni di controllo e vigilanza anche sui Comuni. E non solo sugli enti che controlla direttamente. In sostanza, la Regione pu diffidare i Comuni o altri enti inadempienti ed avviare monitoraggi. Inoltre, allinterno di ogni amministrazione, il dirigente responsabile per la prevenzione della corruzione (figura prevista dalla legge 190 del 2012) svolge di norma anche le funzioni di responsabile per la trasparenza. Cos stabilisce il decreto legislativo 33 del 2013, che individua le sanzioni per i responsabili che non garantiscono la massima trasparenza ROSARIO CROCETTA sui siti web istituzionali: dallazione disciplinare, nel caso in cui si omettono informazioni stabilite per legge oppure si pubblicano notizie insufficienti, alla mancata assegnazione dei bonus legati alle performance, fino anche al licenziamento. Mentre per le pubbliche amministrazioni sono previste delle sanzioni pecuniarie. Il presidente Crocetta, che ha riconosciuto le carenze dei siti internet delle pubbliche amministrazioni siciliane, ha sottolineato limportanza di garantire ai cittadini il diritto ad essere informati. Ed ha concluso: Senza dubbio si pu fare meglio. Gli enti pubblici si devono dotare di siti pi comunicativi ed intuitivi. Disposizioni di questo genere, che vanno nella direzione di una maggiore trasparenza, si potrebbero inserire nelle norme sulla semplificazione amministrativa.
DANIELE DITTA

Da domani sfilata di politici in Procura


PALERMO. E tutto pronto. Ancora 24 ore e si comincia. Al Palazzo di giustizia di Palermo, da domani e fino al 21 febbraio, sfileranno i politici coinvolti nellinchiesta sulla gestione allegra dei fondi Ars. Una vera e propria maratona, quella che inizia domattina e che non esclude anche la possibilit di doppi turni con interrogatori anche pomeridiani. Per tutti lipotesi di reato quella di peculato. Alcuni dei legali dei politici indagati hanno preparato memorie difensive con tanto di documentazione allegata che sar prodotta ai pubblici ministeri. I sostituti che procederanno agli interrogatori sono Sergio Demontis, Maurizio Agnello e Luca Battinieri e non esclude, in qualche caso, il diretto coinvolgimento del procuratore aggiunto che ha coordinato il lungo lavoro dindagine svolto dalla Guardia di finanza: Leonardo Agueci. Alla 10,30 dovrebbe toccare allex parlamentare Francesco Musotto (MpA). Il 28 gennaio, alle 10, sar la volta di Innocenzo Leontini (Pdl), e alle 15 sar ascoltato Rudy Maira (Pid); il 31 gennaio alle 10 toccher a Livio Marrocco (Fli), e alle 15 a Cataldo Dino Fiorenza (Gruppo misto); il 3 febbraio alle 15 sar interrogato Nicola Leanza (MpA); il 6 febbraio alle 15 Nicola DAgostino (Udc); il 7 febbraio alle 10 Giulia Adamo (FI); il 10 febbraio alle 10 Nunzio Cappadona (Alleati per la Sicilia) e il 14 febbraio alle ore 10 Antonello Cracolici (Pd). Non si conoscono allo stato attuale gli orari previsti per gli interrogatori gi fissati di Paolo Ruggirello (Gruppo misto, 17 febbraio), Giambattista Bufardeci (Grande Sud, 18 febbraio) e Marianna Caronia (Pid, 21 febbraio). La bufera giudiziaria si abbattuta sullAssemblea regionale siciliana, lo ricordiamo, il 14 gennaio scorso. Sono complessivamente 83 i parlamentari in carica e gli ex deputati finiti sottinchiesta a cui si aggiungono anche 14 tra consulenti e portaborse.
LEONE ZINGALES

SANIT SICILIA.

Il governatore non conferma n smentisce i nomi

Entro la settimana i manager e ci saranno molte donne


ANTONIO FIASCONARO

PALERMO. I 18 manager della Sanit in Sicilia si conosceranno, se non ci saranno intoppi dellultima ora e stando anche alle ultime dichiarazioni del governatore Rosario Crocetta e dellassessore alla Salute, Lucia Borsellino, entro fine settimana. Unaltra novit che ha anticipato Crocetta ieri che per la prima volta nella storia delle aziende sanitarie e ospedaliere nellIsola, in quelle poltrone che saranno occupate per le 9 Asp, i 3 Policlinici (Palermo, Catania e Messina), le 5 aziende ospedaliere e lIstituto Zooprofilattico ci saranno anche delle donne. La legislazione sanitaria in materia ne prevede almeno 2. E nellelenco circolato ieri dei possibili papabili ai vertici delle aziende, di donne ce n soltanto una Ida Grossi. Invece, se andiamo a spulciare lelenco dei 76 nomi di meritevoli che la speciale Commissione ha lavorato alla scelta, di appartenenti al gentil sesso, ce ne sono altre 9: Valeria Brambille, Ilde Coiro, Daniela Faraone, Giovanna Fidelio, Marina Antonietta Galeazzi, Germana Greco e Lelli Rossella Colomba. Il presidente della Regione, ancora una volta ieri ha voluto ribadire: Voglio fare subito le nomine dei manager della sanit, avrei illustrato i criteri di scelta nel vertice di maggioranza ma poi saltato. Comunque voglio chiudere entro la fine della settimana. Ed ancora riferendosi allelenco che abbiamo

LA ROSA DEI NOMI


La rosa ristretta, rispetto allelenco di 76 candidati, comprende: Maurizio Aric, 58 anni di Palermo; Francesco Basile, 58 anni di Catania; Giampiero Bonaccorsi, 52 anni di Catania; Salvatore Burgaletta, 56 anni di Ragusa; Antonio Candela, 48 anni Palermo; Giuseppe Capodici, 56 Siracusa; Rosario Di Lorenzo, 59 di Rosolini; Ferdinando Di Vincenzo, 63 di Catania; Salvatore Nuccio Ficarra, 58 di Mazzarino; Giovanna Fidelio, 57 anni; Francesco Floridia di Modica; Francesco Garufi, 60 di Verbania; Giuseppe Giammarco di Catania; Ida Grossi, 56 anni; Michele Gulizia, 53 anni di Catania; Renato Li Donni di Palermo; Giovanni Migliore, 52 anni di Palermo; Calogero Muscarnero, 56 di Sciacca; Giuseppe Noto, 58 anni di Palermo; Oliviero Guido; 58 anni di Boves (Cuneo); Marco Testuccia, 50 di Taormina; Giacomo Sampieri, 52 anni; Ignazio Tozzo, 48 anni; Gennasio Venuti, 58 anni di Cinisi; Michele Vullo, 57 anni di Palermo; Mario Zappia, 51 anni di Bronte. Dellelenco potrebbero fare parte anche Valerio Fabio Alberti, 60 anni di Padova; Corrado Betagni di Savigliano (Cuneo); Antonio DUrso, 51 anni di Roma; Roberto Ferri, 66 anni di Tarvisio (Udcine) e Pietro Grasso, 57 anni di Roma.

pubblicato nelledizione di ieri ha detto che c pi di un candidato indesiderabile. Crocetta, tra laltro ha ribadito ancora una volta: Bisogna dare un assetto pulito ed efficiente alla Sanit regionale, evitando continuit con il passato. A capo delle aziende andranno professionisti che si sono sempre occupati della salute e non manager che provengono da industrie o aziende che non hanno nulla a che fare con la sanit. Non dico che possano essere incapaci, ma prima di entrare nei meccanismi perderanno non meno di un anno e noi non possiamo permetterci di perdere tutto questo tempo. Lassessore alla Salute, Lucia Bor-

sellino, da parte sua ha sottolineato che la scelta dei manager in fase di definizione. Abbiamo avuto una interlocuzione sulla rosa dei 76 nomi con il presidente Crocetta ma ci sar su questo anche un confronto con il Parlamento, visto che stiamo parlando di un diritto costituzionale qual quello alla salute. Visto che si tratta di una scelta importante giusto che sia apprezzata e condivisa. Sulla decisione del Governo sui direttori generali non mancano polemiche e critiche. Il capogruppo del Partito dei Siciliani-MpA allArs, Roberto Di Mauro, dichiara che sulle nomine dei manager della sanit il Governo della Regione da

AMICIZIOCRAZIA. Sulle nomine dei manager Crocetta si muove nel solco della amiciziocrazia, mettendo in posti chiave gli amici del presidente e del Megafono, forse in vista della campagna elettorale, ha detto il capogruppo del Partito dei Siciliani MpA allArs Roberto Di Mauro

un lato smentisce se stesso e dallaltro conferma che al di l degli spot televisivi e dei vuoti proclami, ci si intende muovere nel solco della amiciziocrazia, mettendo in posti chiave gli amici del presidente e del Megafono, forse anche in vista della campagna elettorale. Il Governo ha infatti prima detto che i criteri adottati sarebbero stati improntati alla meritocrazia e alla valutazione attenta dellesperienza e del curriculum dei candidati.

PALERMO. Ora potr vedere la primavera. Con questa frase, che per alcuni non pu significare nulla, per un uomo divorato da un male incurabile alle ossa mascellari (osteosarcoma) e che per oltre dieci anni lo ha trasformato in un mostro, invece, significa poter tornare a rivivere, malgrado cosciente che quel male non gli dar scampo. Ha 48 anni, della provincia di Palermo, e la sua ultima battaglia contro il male lha voluta vincere riacquistando la dignit di uomo per s e per tutta la sua famiglia. Grazie ad un intervento chirurgico che ha coinvolto una quipe di oncologi, chirurghi plastici, rianimatori, chirurghi vascolari e maxillofacciali, guidata da Matteo Tutino, direttore della Chirurgia plastica e ricostruttiva della-

O PALERMO

Ridato un volto a paziente con un tumore alla mascella


Eccezionale intervento chirurgico: il caso era stato rifiutato da altri ospedali italiani

zienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello, ha riacquistato nuove sembianze. Questo intervento di chirurgia plasticacraniomaxillofacciale unico in Italia: il cancro aveva divorato bocca, palato, naso fino agli zigomi e alla base del cranio. Un caso chirurgico rifiutato da altri ospedali italiani. Luomo stato operato la settimana scorsa e a giorni sar dimesso e sar trasferito allospedale di Partinico, per essere sottoposto in una camera iperbarcica ad un cliclo di ossigenoterapia. Abbiamo ridato dignit a questuomo - ha spiegato Matteo Tutino - ora ha un volto. stato un intervento complesso perch essendo un paziente con un tumore aveva gi subito chemioterapia e radioterapia. Soddisfazione stata espressa sulle-

sito dellintervento stata espressa dallassessore alla Salute, Lucia Borsellino: Questo un momento importante per il servizio sanitario regionale che, purtroppo molto spesso, viene prospettato nellottica della malasanit. Questo delicato intervento stato volto a restituire dignit a questa persona che pu andare in giro mostrandosi senza vergogna. Questo un aspetto fondamentale della sanit pubblica che ha come mission principale il benessere del cittadino. Anche il presidente della Regione, Rosario Crocetta, congratulandosi per il successo con lquipe medica ha sottolineato come questi interventi restituiscono fiducia nel sistema sanitario regionale e soprattutto aprono un nuovo corso.
A. F.

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