Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
6.
i FATTI
RIMBORSOPOLI
INTERVISTA con il ministro della Pubblica Amministrazione dopo i dati sullaccessibilit dei portali pubblici
CATANIA. Sono davvero deluso, da siciliano prima ancora che da ministro: per la nostra terra un altro durissimo colpo di immagine. Ma anche un problema concreto, che allontana i cittadini dalla politica e dalle istituzioni, oltre che gli imprenditori e i potenziali investitori. Da controllore forse pi preoccupato di tutti i controllati messi assieme. Giampiero DAlia, ministro della Pubblica amministrazione, commenta con profonda amarezza i dati pubblicati ieri sul nostro giornale: oltre il 65% dei siti web delle istituzioni siciliane (Regione ed enti controllati, Comuni, Province, Asp, ospedali, scuole, Universit) non rispetta i requisiti minimi di trasparenza previsti dalla legge. Una severa bocciatura basata sui dati di uno strumento La Bussola della trasparenza che poi il fiore allocchiello del governo Letta in materia di semplificazione amministrativa. E bacchetta la Sicilia come cenerentola dellaccessibilit e della fruibilit delle informazioni online: Non si pu restare fermi, urgono interventi immediati. Ministro DAlia, come si sente a vedere questi dati, che comunque non erano certo segreti, su una pubblica amministrazione siciliana che nemmeno su internet riesce ad aprirsi ai cittadini? Questo davvero un punto dolente, un altro colpo che non fa certo bene alla Sicilia, che gi detiene il record delle auto blu: 758, pari alla somma di quelle di quattro grandi regioni del Nord. Il fatto che ci sia un muro cos alto nellaccesso dei cittadini siciliani alle informazioni e ai servizi che le pubbliche amministrazioni devono rendere disponibili in rete un altro elemento che allontana la gente dalle istituzioni. Ma gli indicatori di trasparenza, che i due terzi dei siti web degli siciliani non rispettano, sono obblighi di legge e non certo cortesie per i
Il governo nazionale non pu sostituirsi a quello regionale, in nome dellautonomia locale. Ma urgono interventi. C per esempio un sistema sanzionatorio per chi sbaglia. Altrimenti il danno sar difficilmente recuperabile
GIAMPIERO DALIA
C anche un profilo di controllo dellopinione pubblica su alcuni aspetti-chiave, quali la gestione delle risorse pubbliche e la trasparenza delle procedure di gara. Certamente, perch il cittadino ha diritto di sapere come vengono spesi i suoi soldi, quanto vengono pagati i consulenti, quanto prendono di premi i manager e i dirigenti. Ma anche sui concorsi pubblici e sulle procedure di gara, che comunque hanno una maggiore evidenza ma dovrebbero averne ancora di pi, bisogna riflettere. Cos come bisognerebbe pensare al fortissimo effetto deterrente per i potenziali investitori. Cosa pu pensare chi volesse intraprendere unattivit e nel sito web dellente interessato non trova nemmeno i bilancio pubblicato? E poi non dimentichiamo che pi facilit c nel controllo dellopinione pubblica e pi si riducono gli sprechi. Perch anche gli spreconi pi incalliti, se sanno di essere sottoposti a un ampio controllo democratico, ci pensano pi di una volta prima di spendere risorse inutilmente. Ma il ministero, al di l del monitoraggio, non ha il potere di intervenire. Lei, per essere chiari, non potrebbe commissariare la pubblica amministrazione siciliana inadempiente in materia di trasparenza online? Il governo nazionale ha il potere di vigilanza sugli enti statali e non pu sostituirsi agli enti siciliani inadempienti, in nome dellautonomia locale. Ci sono i continui monitoraggi della Bussola, presto tutti i dati raccolti saranno inseriti in una relazione che presenteremo in Parlamento. Ma la pubblica amministrazione siciliana deve farcela da sola: non ci sono alibi, ognuno si assuma le proprie responsabilit, perch cos, fra scandali e mancanza di trasparenza, rischiamo un danno di immagine e di credibilit che difficilmente potremo mai recuperare. twitter: @MarioBarresi
SANIT SICILIA.
PALERMO. I 18 manager della Sanit in Sicilia si conosceranno, se non ci saranno intoppi dellultima ora e stando anche alle ultime dichiarazioni del governatore Rosario Crocetta e dellassessore alla Salute, Lucia Borsellino, entro fine settimana. Unaltra novit che ha anticipato Crocetta ieri che per la prima volta nella storia delle aziende sanitarie e ospedaliere nellIsola, in quelle poltrone che saranno occupate per le 9 Asp, i 3 Policlinici (Palermo, Catania e Messina), le 5 aziende ospedaliere e lIstituto Zooprofilattico ci saranno anche delle donne. La legislazione sanitaria in materia ne prevede almeno 2. E nellelenco circolato ieri dei possibili papabili ai vertici delle aziende, di donne ce n soltanto una Ida Grossi. Invece, se andiamo a spulciare lelenco dei 76 nomi di meritevoli che la speciale Commissione ha lavorato alla scelta, di appartenenti al gentil sesso, ce ne sono altre 9: Valeria Brambille, Ilde Coiro, Daniela Faraone, Giovanna Fidelio, Marina Antonietta Galeazzi, Germana Greco e Lelli Rossella Colomba. Il presidente della Regione, ancora una volta ieri ha voluto ribadire: Voglio fare subito le nomine dei manager della sanit, avrei illustrato i criteri di scelta nel vertice di maggioranza ma poi saltato. Comunque voglio chiudere entro la fine della settimana. Ed ancora riferendosi allelenco che abbiamo
pubblicato nelledizione di ieri ha detto che c pi di un candidato indesiderabile. Crocetta, tra laltro ha ribadito ancora una volta: Bisogna dare un assetto pulito ed efficiente alla Sanit regionale, evitando continuit con il passato. A capo delle aziende andranno professionisti che si sono sempre occupati della salute e non manager che provengono da industrie o aziende che non hanno nulla a che fare con la sanit. Non dico che possano essere incapaci, ma prima di entrare nei meccanismi perderanno non meno di un anno e noi non possiamo permetterci di perdere tutto questo tempo. Lassessore alla Salute, Lucia Bor-
sellino, da parte sua ha sottolineato che la scelta dei manager in fase di definizione. Abbiamo avuto una interlocuzione sulla rosa dei 76 nomi con il presidente Crocetta ma ci sar su questo anche un confronto con il Parlamento, visto che stiamo parlando di un diritto costituzionale qual quello alla salute. Visto che si tratta di una scelta importante giusto che sia apprezzata e condivisa. Sulla decisione del Governo sui direttori generali non mancano polemiche e critiche. Il capogruppo del Partito dei Siciliani-MpA allArs, Roberto Di Mauro, dichiara che sulle nomine dei manager della sanit il Governo della Regione da
AMICIZIOCRAZIA. Sulle nomine dei manager Crocetta si muove nel solco della amiciziocrazia, mettendo in posti chiave gli amici del presidente e del Megafono, forse in vista della campagna elettorale, ha detto il capogruppo del Partito dei Siciliani MpA allArs Roberto Di Mauro
un lato smentisce se stesso e dallaltro conferma che al di l degli spot televisivi e dei vuoti proclami, ci si intende muovere nel solco della amiciziocrazia, mettendo in posti chiave gli amici del presidente e del Megafono, forse anche in vista della campagna elettorale. Il Governo ha infatti prima detto che i criteri adottati sarebbero stati improntati alla meritocrazia e alla valutazione attenta dellesperienza e del curriculum dei candidati.
PALERMO. Ora potr vedere la primavera. Con questa frase, che per alcuni non pu significare nulla, per un uomo divorato da un male incurabile alle ossa mascellari (osteosarcoma) e che per oltre dieci anni lo ha trasformato in un mostro, invece, significa poter tornare a rivivere, malgrado cosciente che quel male non gli dar scampo. Ha 48 anni, della provincia di Palermo, e la sua ultima battaglia contro il male lha voluta vincere riacquistando la dignit di uomo per s e per tutta la sua famiglia. Grazie ad un intervento chirurgico che ha coinvolto una quipe di oncologi, chirurghi plastici, rianimatori, chirurghi vascolari e maxillofacciali, guidata da Matteo Tutino, direttore della Chirurgia plastica e ricostruttiva della-
O PALERMO
zienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello, ha riacquistato nuove sembianze. Questo intervento di chirurgia plasticacraniomaxillofacciale unico in Italia: il cancro aveva divorato bocca, palato, naso fino agli zigomi e alla base del cranio. Un caso chirurgico rifiutato da altri ospedali italiani. Luomo stato operato la settimana scorsa e a giorni sar dimesso e sar trasferito allospedale di Partinico, per essere sottoposto in una camera iperbarcica ad un cliclo di ossigenoterapia. Abbiamo ridato dignit a questuomo - ha spiegato Matteo Tutino - ora ha un volto. stato un intervento complesso perch essendo un paziente con un tumore aveva gi subito chemioterapia e radioterapia. Soddisfazione stata espressa sulle-
sito dellintervento stata espressa dallassessore alla Salute, Lucia Borsellino: Questo un momento importante per il servizio sanitario regionale che, purtroppo molto spesso, viene prospettato nellottica della malasanit. Questo delicato intervento stato volto a restituire dignit a questa persona che pu andare in giro mostrandosi senza vergogna. Questo un aspetto fondamentale della sanit pubblica che ha come mission principale il benessere del cittadino. Anche il presidente della Regione, Rosario Crocetta, congratulandosi per il successo con lquipe medica ha sottolineato come questi interventi restituiscono fiducia nel sistema sanitario regionale e soprattutto aprono un nuovo corso.
A. F.