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MODELING FROM DIGITAL TO PHYSICAL

Innovation in design languages and project procedures

MO.DI.PHY.

DAL MODELLO DIGITALE AL MODELLO FISICO

Innovazione dei linguaggi e delle procedure progettuali


a cura di Maria Pignataro

Innovation in design languages and project procedures

MO.DI.PHY. MODELING FROM DIGITAL TO PHYSICAL

DAL MODELLO DIGITALE AL MODELLO FISICO Innovazione dei linguaggi e delle procedure progettuali
a cura di

Maria Pignataro

Riproduzioni di questopera, con mezzi fotomeccanici o su supporto informatico, per uso personale del lettore possono esse re effettuate nei limiti del 15% del volume, dietro pagamento alla Siae del compenso previsto dallart. 68, comma 4, della L. 633/1941, ovvero dallaccordo stipulato tra Siae, Aie, Sns e Cna, Confartigianato, Casa, Claai, Confcommercio, Confesercenti il 18.12.2000. Le riproduzioni per uso differente da quello personale potranno avvenire per un numero di pagine non superiore al 15% del volume solo a seguito di specifica autorizzazione rilasciata dallEditore. Diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo sono riservati in tutti i Paesi. MO.DI.PHY. MODELING FROM DIGITAL TO PHYSICAL Innovation in design languages and project procedures DAL MODELLO DIGITALE AL MODELLO FISICO Innovazione dei linguaggi e delle procedure progettuali Il volume raccoglie tutti i contributi pervenuti per lomonimo convegno, tenutosi a Lecco, al Politecnico di Milano - Polo Territoriale di Lecco, nellambito delle celebrazioni per il 150 anniversario della fondazione del Politecnico, nei giorni 11 e 12 Novembre 2013 Tutti i saggi pubblicati sono stati approvati ciascuno da due revisori. Comitato scientifico: Adele Buratti, Politecnico di MIlano Agostino De Rosa, IUAV, Venezia Francesca Fatta, Universit degli Studi Mediterranea, Reggio Calabria Riccardo Migliari, Universit degli Studi di Roma La Sapienza Livio Sacchi, Universit degli Studi G. DAnnunzio, Chieti - Pescara
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Responsabile scientifico: Maria Pignataro, Politecnico di Milano ISBN 9788838762741 Finito di stampare: Ottobre 2013 Copyright 2013 by Maggioli S.p.A. Maggioli Editore un marchio di Maggioli S.p.A. Azienda con sistema qualit certificazione ISO 9001:2000 47822 Santarcangelo di Romagna (RN) - Via del Carpino 8 telefono +39.0541.628111 - fax +39.0541.622020 www.maggioli.it/servizioclienti e-mail servizio.clienti@maggioli.it Sponsor

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3D modeling and rapid prototyping for the knowledge, conservation and valorization of architectural heritage in Sicily
Alessio CARDACI1, Antonella VERSACI2
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Department of Engineering, University of Bergamo Faculty of Engineering and Architecture, University of Enna Kore, Italy

E-mail: alessio.cardaci@unibg.it, antonella.versaci@unikore.it

Abstract 3D modeling, reverse engineering and rapid prototyping procedures already usually for industrial design are today approaching the architectural world and becoming a valuable support to the study of historic/modern buildings. The opportunity to quickly obtain not only virtual but also physical models of existing, destroyed or never realized architecture based on data acquired by laser scanner and/or resulting from the interpretation of archive documents - offers new possibilities for a proper documentation, conservation and valorization. Prototypes produced by 3D printers and CNC machines allow a deeper understanding of architecture and its easier communication. The acquisition is the first step in the data processing to which follows the 3D modeling for the creation of both virtual and physical replicas, able to provide a realistic object description. The new opportunities are not simply related to the use of maquettes (ancient practice, even if expensive in terms of time and effort), but to their multiple production. The 3D modeling software transforms the clouds fragmentary data from a discrete or continuous surface into a polygonal model allowing editing processes to correct errors and/or reconstruct gaps in the surface to be printed. Besides, this latter can be web-shared and used to realize copies everywhere. This paper aims to highlight the benefits received by the coupling between the digital and physical models, showing experiences made on Sicilian architectural heritage. Key words 3D modeling, Rapid Prototyping, Laser Scanning, Cultural Heritage, Sicily

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1.

Introduzione

Fig. 1 Laser scanning, 3D modeling e rapid prototyping per la conoscenza, la conservazione e la valorizzazione del Borgo S. Giovanni a Piazza Armerina

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Le esigenze legate alla conservazione, restauro e valorizzazione dei beni architettonici e monumentali sono profondamente diverse rispetto alle necessit del mondo della nuova progettazione e del design. In questo contesto, si rende essenziale sviluppare processi di conoscenza, metrica, geometrica e materica particolarmente accurati, al fine di ottenere rappresentazioni grafiche bidimensionali e tridimensionali e, in generale, riproduzioni virtuali e fisiche degli oggetti sottoposti ad investigazione, quanto pi fedeli possibile alla realt e in cui la semplificazione indotta dalloperatore (che interpreta il reale secondo schemi logici legati alla sua sensibilit e alla sua cultura) sia contenuta. Il rilievo finalizzato al progetto di comprensione del patrimonio costruito, in virt della notevole variet dei sistemi edilizi, delle tecniche e dei materiali costruttivi, nonch delle condizioni di incertezza e complessit cui - per sua natura - soggetto, esige lapplicazione di metodologie conoscitive e lutilizzo di dispositivi di elevata sensibilit [1]. Strumenti, atti a controllare geometrie complesse e stratificate, confrontandosi, frequentemente, con lassenza di allineamenti verticali e con superfici raramente piane, dando conto di inevitabili irregolarit e anomalie costitutive [2]. In pi, alle difficolt proprie del rilevare spazialit non sempre ben delimitate e definite si sommano inevitabilmente quelle dettate dalla mutabilit, o meglio, dal susseguirsi di forme che riassumono strutture e tipi temporali diversi [3]. Gli edifici storici sono, infatti, solitamente, caratterizzati da una concorrenza di stati, di caratteri tipologici, di concezioni estetiche, di modalit operative differenti; di fatti, eventi e situazioni che larchitetto per mezzo del rilievo chiamato a riconoscere, per poi rappresentare le architetture che li riassumono e incorporano, nella loro singolarit e nei loro valori di sedimentazione nel tempo. Il carattere etico dellatto conservativo, oggi riscontrabile in un atteggiamento di attenzione e rispetto per il mantenimento del dato materiale, da cui attingere ispirazione per far fronte alle esigenze di una funzionalit rivolta alla tutela e alla sopravvivenza delloggetto architettonico [4], domanda, quindi, una comprensione approfondita di questultimo e del contesto ambientale nel quale si colloca, fino al suo pi basilare elemento o modesto dettaglio. Ovvero, ai fini di una restituzione finalizzata al restauro di qualit, bisognerebbe saper integrare le necessit di una lettura corretta in senso dimensionale con la raccolta attenta e cosciente di dati pi propriamente legati agli aspetti strutturali, tecnologici, costruttivi e percettivi. Ci, in unottica che vede, ormai, il rilievo e la rappresentazione, quali atti correlati e propedeutici ad ogni intervento di conservazione.

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Nel tempo, infatti, il senso e gli obiettivi alla base delle attivit di rilievo e restituzione grafica si sono evoluti. Il concetto stesso di rilievo si ampliato, allontanandosi via via dal semplice contemplare le operazioni del misurare e rappresentare un manufatto (di chiara matrice ottocentesca) per assumere, piuttosto, il valore di una prassi capace di penetrare anche lessenza di realt di arduo intendimento [5]. Mentre, in passato, il rilievo per la conservazione si limitava alla comprensione degli elementi costitutivi e qualificanti del manufatto, la letteratura pi recente in materia [6; 7] ha mostrato come esso sia, ormai, diretto verso la completa consapevolezza della fabbrica, vista nella sua globalit e nella sua complessiva articolazione alla scala urbana [8]. Troppo spesso, per, nella realt comune, la gran parte dei rilievi architettonici sono - diversamente da quanto dovrebbero - esclusivamente delle restituzioni di modelli ideali che, piuttosto che riportare leffettivo stato di fatto, operano una sorta di riduzione grafica; una regolarizzazione delle geometrie, da cui consegue la perdita dei caratteri significanti. Appare evidente, invece, la necessit di definire modelli rappresentativi della realt urbana storicizzata, in quanto risultato del processo storico di formazione e trasformazione, in grado di garantire non soltanto una precisa e oggettiva conoscenza dellopera e una sua rapida traduzione/sovrapposizione al disegno geometrico [9], ma anche di concorrere alla definizione delle strategie progettuali complessive del restauro urbano e di puntuale dimensionamento delle operazioni da compiere in relazione al quadro patologico e al progetto dintervento su ogni singolo edificio. A tal fine, un aiuto sostanziale offerto dalle nuove tecnologie: da una parte, il laser scanning, in grado di fornire proiezioni ortografiche ad alta risoluzione e sezioni (alla tolleranza nominale per le rappresentazioni vettoriali della scala 1:50, comunemente impiegate nel progetto di restauro), dallaltra, il 3D modeling e i processi metodologici di reverse engineering e rapid prototyping che, presi in prestito dal mondo del disegno industriale, costituiscono oggi un valido supporto al progetto di conoscenza e allanalisi finalizzata allo studio del patrimonio culturale. La possibilit di ottenere rapidamente modelli non solo virtuali ma anche fisici di architetture esistenti, scomparse o, ancora, modificate in fase esecutiva e, pi globalmente dei beni culturali, iniziando dalla digitalizzazione 3D e/o dalla lettura e traduzione grafica dei documenti di archivio, offre nuove possibilit sia per la loro corretta documentazione (includendo lanalisi delle fasi evolutive) sia per la loro conservazione e valorizzazione. La rappresentazione si arricchisce, quindi, dei plastici realizzati grazie a stampanti 3D o macchine a controllo numerico che, affiancate alla produzione di modelli virtuali e disegni, consentono di comprendere pi profondamente i manufatti e comunicarne le peculiarit, con maggiore semplicit. Le nuove opportunit non sono legate alluso della maquette (prassi antica ma dispendiosa in termini di tempo e impegno) ma alla loro, ormai, rapida e molteplice produzione e, quindi, facile utilizzo in ogni fase della progettazione. I modelli poligonali consentono una facile diffusione e trasmissione sul web e, dunque, la realizzazione di copie in pi luoghi distanti da dove le opere sono state acquisite. In tale ottica, questo contributo si propone di evidenziare i vantaggi offerti del connubio tra il modello digitale e quello fisico, soffermandosi sullapplicazione di tale metodologia sul patrimonio architettonico e culturale siciliano.

Fig. 2 Ricostruzione della cappella panottica (probabilmente mai realizzata) dellex Carcere borbonico di Siracusa

Fig. 3 Museo Paolo Orsi di Siracusa: il processo di produzione del prototipo attraverso la stampa 3D del modello digitale

2.

Dal rilievo alla restituzione dei modelli digitali e fisici

Il rilievo 3D laser scanning si esegue attraverso pi scansioni realizzate da altrettante stazioni. Una scansione una rappresentazione 3D delloggetto: una fotografia solida che permette di ricavare unimmagine in cui ogni pixel assegna una posizione spaziale a ogni punto visto dallo strumento. Una sola scansione non pu garantire il rilevamento di un intero edificio o di un oggetto nella sua globalit; come nel rilievo fotografico, necessario scattare una serie di immagini per apprezzarlo in ogni suo dettaglio ed eliminare possibili aree nascoste. La pianificazione delle operazioni di rilievo una fase di grande importanza che richiede una cura particolare relativa alla collocazione delle basi, alla predisposizione di una rete di target per la registrazione, alla definizione dei passi di scansione e della risoluzione di ogni singolo range scan, al fine di ottenere una nuvola di punti globale che possa ricoprire totalmente loggetto di studio, limitando il pi possibile i coni di ombra [9]. Il modello ultimo cos prodotto - la nuvola di punti - costituisce un vasto archivio digitale che si pu indagare in funzione dei possibili percorsi di ricerca: analisi virtuali delloggetto rilevato in termini di volumi e dimensioni, determinazioni di baricentri e pesi per verificare lo stato di conservazione del bene e impostazione di un eventuale intervento di restauro/consolidamento. La geometrizzazione che, di consueto si applica nella rappresentazione grafica di architetture che, di fatto, sono prive o quasi di pareti rettilinee o di rigorose simmetrie, spesso frutto di strumentazioni inadeguate alla complessit del bene e dettata dalla necessit di velocizzare lattivit mensoria. Lirregolarit consentita dal laser scanner, che si traduce in una maggiore flessibilit sia nella rappresentazione in pianta e alzato, che in quella volumetrica, non quindi un elemento marginale ma una caratteristica che deve essere colta e valorizzata. Un rilievo con laser scanner accurato e ben pianificato , in molti casi, esaustivo e adatto a molte delle richieste del progettista. Esso consente unindiscutibile facili90

t nellelaborazione di proiezioni ortografiche di superfici irregolari: dal modello a punti 3D della nuvola possibile, infatti, ricavare le necessarie informazioni per la restituzione di piante, prospetti e sezioni [10], profili orizzontali e/o verticali, viste assonometriche e prospettiche e proiezioni tomografiche, nonch elementi di particolare utilit nella lettura degli edifici (ad esempio la variazione degli spessori delle tessiture murarie alle varie quote con indicazione su forma e collocazione delle aperture). Non ancora molto diffuso in campo architettonico, lutilizzo della nuvola di punti come modello tridimensionale completo e complesso, forse per le difficolt dettate dal dover gestire enormi moli di dati, ma che invece, se convenientemente approfondito e sviluppato, sia in forma virtuale che fisica, potrebbe costituire un valido supporto anche allanalisi finalizzata allo studio e alla conservazione in campo architettonico, garantendo la possibilit di rappresentare, nella loro globalit, analisi stratigrafico-costruttive e materiche, nonch i processi di trasformazione, di degrado e di dissesto. 2.1 La fase di acquisizione laser scanning e la modellazione 3D Lacquisizione e la digitalizzazione del dato 3D tramite scansione laser, la prima fase di un processo di trattamento delle informazioni cui segue la modellazione 3D per la creazione di artefatti virtuali testurizzati e navigabili: modelli in grado di fornire una descrizione realistica degli edifici investigati. Il prodotto della scansione costituito da nuvole di punti grezze che, se opportunamente trattate, descrivono comunque loggetto attraverso un modello discontinuo in cui la percezione del reale tanto pi elevata quanto pi densa la nuvola; anche la stessa informazione radiometrica, oltre a risentire dei tempi del rilievo e dellimpossibilit di regolare luce ed esposizione, fortemente penalizzata dalla necessit di dover essere riproiettata solamente sui punti acquisiti lasciando degli spazi di incertezza (pixel colorati accanto ad altri neri). La fase successiva, la cosiddetta modellazione 3D, inizia con la trasformazione della nuvola di punti in una superficie discreta - o continua - attraverso la generazione di mesh, superfici frammentate costituite da poligoni triangolari i cui vertici sono i punti costituenti la nuvola. Il modello ottenuto un solido poligonale che sar oggetto di procedure di pulizia automatica per cancellare i dati acquisiti estranei e incoerenti e, quindi, di un successivo affinamento nella registrazione (attraverso un algoritmo ICP di controllo di forma che allinea ogni range scan in ragione della configurazione delle sue superfici e non sulla base dei soli target) e in ultimo la decimazione e lunione delle mesh in un unico oggetto. Il modello poligonale, infine unito, quindi sottoposto a unultima fase di editing per la correzione dei possibili errori che si sono verificati durante il processo di unione e la chiusura delle lacune e delle discontinuit. Esso , quindi, ottimizzato con la riduzione del numero totale dei triangoli a un valore prestabilito e la mappatura delle texture dei materiali, il render finale e la creazione di modelli atti alla stampa 3D. La stampa di modelli 3D richiede la conversione del modello digitale in formati compatibili per i dispositivi con tecnologia per addizione di materiale (capaci di importare modelli poligonali in formato STL di tipo binario) o macchine CNC che operano con asportazione di materiale. Questi ultimi dispositivi (capaci di produrre modelli fisici di pi grandi dimensioni rispetto alle stampanti 3D) necessitano,
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Fig. 4 Rilievo strumentale, rappresentazione grafica tridimensionale e prototipazione rapida della testa marmorea di Clodia Falconilla

per, della progettazione delle fasi di lavorazione che dal pezzo grezzo attraverso la scelta delle lame da intaglio e lottimizzazione del loro percorso di lavorazione (comprendente, in generale, una prima operazione di sgrossatura, per le forme generali e le profondit medie dei superfici di intaglio, le fasi di finitura al fine di ricavare i particolari con pi passate e luso di frese da intaglio differenti e sempre pi ridotte- e, in ultimo, le lavorazioni di levigatura con frese morbide e olii) permettono di produrre il prototipo finale. 3. Esempi di applicazione su architetture siciliane

Il Laboratorio di Restauro dei Beni Architettonici e Culturali dellUniversit KORE di Enna da lungo tempo impegnato nel rilievo, la rappresentazione e lanalisi di edifici storici e moderni e siti archeologici, ricadenti nel territorio siciliano, anche attraverso convenzioni di studio stipulate con le vicine soprintendenze e la collaborazione con altri Atenei e centri di ricerca (Universit degli Studi di Bergamo, Universit Ca Foscari di Venezia, Politecnico di Milano). Negli ultimi anni, alla strumentazione impiegata per la fase di acquisizione (il laser scanner Faro Focus3D e il braccio di misura Faro Arm Edge integrato con la sonda di scansione Laser Line Probe), sono state affiancate, la fresatrice CNC ISELFlatcom 40-VH/2 e la stampante 3D Objet24, al fine di potenziare il settore relativo alla produzione di modelli fisici. Tali attrezzature sono state utilizzate in maniera integrata al fine di portare avanti differenti sperimentazioni aventi come obiettivo la conoscenza, la comprensione e

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la catalogazione di alcune emergenze architettoniche di pregio dellisola: il portale della Chiesa dei Teatini e la Torre del Padre Santo di Piazza Armerina (fig. 1), la ricostruzione della cappella panottica (probabilmente mai realizzata) dellex carcere borbonico di Siracusa (fig. 2) e, infine, il Museo Archeologico Paolo Orsi di Siracusa, di cui si riassume brevemente in questo lavoro. 3.1 Il caso studio del Museo Archeologico Paolo Orsi di Siracusa In tale caso studio, la disamina della documentazione archivistica e bibliografica, effettuata presso la Soprintendenza ai BBAACC e lArchivio di Stato di Siracusa, oltre che allArchivio Centrale di Stato a Roma, ha permesso la ricostruzione delle complesse fasi di ideazione e realizzazione delledificio, progettato dagli architetti Franco Minissi e Vincenzo Cabianca, a partire dagli anni 60. Sono stati, quindi, sottoposti a raffronto grafico, le prime idee progettuali e le successive varianti, con lopera effettivamente realizzata, rilevata tramite tecnologia laser scanning. A tale scopo, sono state eseguite con lo strumento Faro Focus3D pi di 350 scansioni (di cui, 100 circa per la ricostruzione dellarea esterna - il parco di Villa Landolina e il percorso cimiteriale contiguo al museo - e le rimanenti per la ricomposizione della complessa volumetria delledificio), in seguito allineate grazie a una rete di target costituita da checkerboard cartacei e sfere in policarbonato, per mezzo del software Faro Scene 5.1. Il numero elevato di stazioni, una ogni 15 metri, possibile grazie alla grande velocit dello strumento (a della sua massima risoluzione in grado di acquisire circa 43.000.000 di punti, comprensivi del valore cromatico, in poco pi di 9 minuti) ha permesso di ottenere una nuvola di punti finale molto densa e con limitate aree occluse. La metodologia di rilievo, finalizzata allacquisizione di dati tridimensionali, ha reso pi agevole la modellazione solida delledificio; stato quindi possibile rendere pi intuitive alcune fasi dellevoluzione progettuale dellopera siracusana, ricavando il modello virtuale sia dellopera realizzata che della versione del 1961, questultima supportata dal ridisegno dei grafici di progetto originali acquisiti nella fase di ricerca archivistica. Il modello poligonale stato, quindi, sottoposto a una fase di editing, per mezzo del software Geomagic Studio 2012. Non stato, per, necessario ricostruire arbitrariamente parti non rilevate ma solamente decimare il numero delle mesh al fine di adattare il modello alle esigenze di stampa. E stato cos creato un prototipo in resina del museo nella configurazione attuale (fig. 3), attraverso lutilizzo della stampante 3D, dalle dimensioni di circa 23x19x3 cm e alla risoluzione di stampa di 28 micron. La stampante ha realizzato il prototipo servendosi di due materiali fotopolimerici FullCure in strati ultrasottili (16 ): uno per il modello reale e un altro per il supporto, successivamente rimosso manualmente per idropulitura. Il modello ottenuto una fedele rappresentazione del museo in cui ogni sua parte documenta le varianti costruttive e gli adattamenti funzionali. Le operazioni di rilievo e prototipazione non hanno, per, riguardato solo la scala architettonica ma si sono spinte fino ad interessare uno dei pi importanti pezzi appartenenti alla collezione del museo e purtroppo, per ragioni di spazio, inaccessibile al pubblico: la testa marmorea realizzata nel II secolo, probabilmente tra il 128 e il 149, raffigurante una donna patrizia Clodia Falconilla dalle dimensioni di circa 22x25x30 cm. Il rilievo del manufatto stato eseguito integrando i dati morfologici tridimensionali acquisiti con scansioni laser e quelli cromatici derivanti dalle prese
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fotografiche del reperto. La fusione delle due tipologie di dati stata possibile dopo le operazioni di photomapping, con cui le acquisizioni fotografiche sono state proiettate sul modello mesh monocromatico generando una texture ad alta risoluzione. Le misurazioni del reperto sono state effettuate utilizzando il gi citato Arm Edge, costituito da uno scanner a triangolazione di tipo laserstripe collocato allestremit di un braccio antropomorfo atto ad effettuare movimenti con sette gradi di libert. Manovrato da un operatore ad una distanza di circa 15-20 cm dalloggetto da rilevare, ne permette la misura, evitando qualunque contatto fisico con il reperto. Per la scansione stato necessario posizionare lo strumento in due differenti punti di presa collocati di fronte alla parte anteriore e a quella posteriore della scultura; ununica stazione, infatti, non offriva la possibilit di una rotazione di 360 attorno alloggetto. I dati ottenuti, visibili in tempo reale durante la scansione nel monitor del PC collegato allo strumento, risultavano quindi costituiti da due nuvole di circa 3.000.000 di punti ciascuna. Anche in questo caso, le fasi di post-elaborazione sono state eseguite con lausilio del software Geomagic Studio 2012 con il quale stato possibile: registrare le due scansioni sfruttando i punti omologhi presenti in superfici di sovrapposizione appositamente rilevate, ottenere ununica nuvola di punti costituita da circa 2.500.000 punti e ricavare un modello continuo mesh di circa 1.500.000 triangoli da cui esportare ortofoto e file PDF dinamici. I vantaggi assicurati dalla metodologia utilizzata sono riscontrabili nellelevata precisione dei dati acquisiti dalla scansione (35 m) associata a dati cromatici fotorealistici, nella rapidit di acquisizione e nella possibilit di poter condurre il rilievo in situ ovviando al trasporto dellopera in un laboratorio esterno al museo. Il modello ottenuto, convertito in un file STL, stato utilizzato per la realizzazione di un prototipo in resina in scala 1:2. 4. Conclusioni

Il percorso di lavoro qui illustrato, con lausilio di una serie di risultati di attivit condotte in maniera sperimentale e a complemento di attivit di conoscenza, comprensione e analisi tradizionalmente svolte su edifici storici e moderni del patrimonio culturale siciliano, ha inteso evidenziare come, lutilizzo delle nuove tecnologie di rilevamento e prototipazione rapida, possano permettere la produzione di modelli fisici dei manufatti architettonici, con procedure molto pi rapide e semplificate rispetto alle prassi consolidate. Tale metodologia risulta, ancora relativamente poco applicata nel campo della conservazione dei beni culturali, probabilmente perch richiede lutilizzo di tecnologie e competenze pi vicine al mondo dellingegneria meccanica che di quello della conservazione. Appare evidente, per, come un avvicinamento di tali realt possa risultare vantaggioso ai fini della salvaguardia e tutela del nostro patrimonio culturale e che, quindi, per tale ragione lapprofondimento e lottimizzazione di tali procedure sia da incoraggiare.

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List of References [1] CAMPANELLA, Christian, ll rilievo degli edifici: tecniche di restituzione grafica per il progetto di intervento, Milano: II Sole 24 ore, 2004 [2] ROCCHI, Paolo, Indagini preliminari e diagnostica. Rilievo, in ZEVI, Luca (ed.), Il manuale del restauro architettonico, Roma: Mancosu editore, 2001 [3] RANELLUCCI, Sandro, Il restauro urbano. Teoria e prassi, Torino: UTET, 2003 [4] PESENTI, Serena (ed.), Il progetto di conservazione: linee metodologiche per le analisi preliminari, lintervento, il controllo di efficacia, Firenze: Alinea, 2002 [5] DI PAOLA, Francesco, Rilevare tracce di storia. Un protocollo operativo per la conoscenza di un bene architettonico, in Atti del Quinto Forum Internazionale di Studi Le vie dei Mercanti, 2007 [6] CARBONARA, Giovanni, Restauro dei monumenti. Guida agli elaborati grafici, Napoli: Liguori, 1990 [7] DOCCI, Mario, MAESTRI, Diego, , Bari: Edizioni Laterza, 1993 [8] CUNDARI, Cesare, CARNEVALI Laura (ed.), Il rilievo dei beni architettonici per la conservazione, Roma: Kappa, 2000 [9] BERTOCCI, Stefano, BINI Marco, Manuale di rilievo architettonico e urbano, Novara: Citt Studi Edizioni, 2012 [10] RUSSO, Michele, REMONDINO, Fabio, GUIDI, Gabriele, Principali tecniche e strumenti per il rilievo tridimensionale in ambito archeologico, in Archeologia e Calcolatori, 22 (2011)

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Linterazione che si sviluppa oggi fra modello digitale e modello fisico dellarchitettura costituisce un aspetto innovativo del progetto, molto peculiare e tuttora poco esplicitato. Il trasferimento delle tecniche industriali di prototipazione rapida alla realizzazione dei modelli fisici dellarchitettura ha portato alla creazione di un legame diretto fra il progetto disegnato e il modello fisico, che non resta pi confinato nellambito strettamente artigianale realizzato da abili mani, come afferma Vitruvio, ma diventa, oltre che strumento di figurazione plastica dellarchitettura, anche metodo di progettazione, fortemente correlato con le fasi di sviluppo intellettuale e scientifico. Con la modellazione fisica 3d oggi si supera la dicotomia fra progetto e modello fisico, si crea un processo iterativo fra design e figurazione plastica che si integrano fra loro nel processo decisionale e produttivo dellarchitettura. Questa realt interessa ormai tutti i momenti di sviluppo del progetto, costuisce il tema generale del volume che si articola su tre ambiti: 1. Description modeling La conoscenza analitica dellesistente, trasferita al modello fisico, offre contributi progettuali a diversi livelli, dalla predisposizione del contesto ambientale nel quale inserire un nuovo progetto, alla ricostruzione simulata di parti di edifici storici andate perdute, al reverse modeling. 2. Concept modeling La rapidit di esecuzione del modello fisico costituisce un ausilio notevole al progetto che pu essere ripetutamente verificato sia nella fase di ideazione e di ingegnerizzazione, sia in quella di costruzione, in modalit strettamente legata ai disegni digitali del progetto. 3. Construction modeling Unapplicazione gi in atto e in rapida diffusione quella che viene chiamata produzione digitale degli elementi costruttivi in edilizia. Si tratta dei componenti che vengono realizzati in officina non pi in serie e con caratteristiche morfologiche uniformi, ma secondo forme e misure realizzate su disegno, applicando processi di lavorazione cad-cam che sono oggi pi facilmente accessibili alla produzione industriale.

ISBN 9788838762741

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