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Luca Beltrami Gadola FESTE PD: PER CHI? PERCH? Franco DAlfonso COMMERCIO A MILANO: CRISI O NOVIT Paolo Biscottini LINGRESSO GRATUITO AL MUSEO: MA NON IL PROBLEMA Giuseppe Longhi PERDITA DI COMPETITIVIT: MILANO E LE REGIONI EUROPEE Giacomo Marossi PD OGGI: UNA VITA DA DEMOCRATICO PENSANDO ALLA POLTRONA Paola Bocci CATASTO. UNA RIFORMA URGENTE A MILANO: PI EQUIT E PI GETTITO Enrico Borg GIUSTIZIA: SE IL PD CONTINUA A FARE SPALLUCCE SUI REFERENDUM Marco Ponti TRASPORTI MILANESI: LA PAGLIUZZA E I CONTI CHE NON TORNANO Cristina Bellon UN PREMIO ALLA RICERCA: ELENA CATTANEO, SENATRICE A VITA Rita Bramante UN BAMBINO, UN MAESTRO, UNA PENNA E UN LIBRO POSSONO CAMBIARE IL MONDO Ferruccio Porati PADERNO DUGNANO: MORIRE PER L'EXPO Giovanni Cominelli LE DOMANDE NON FATTE AI NO TAV
rubriche di attualit MUSICA a cura di Paolo Viola ARTE a cura di Virginia Colombo LIBRI a cura di Marilena Poletti Pasero CINEMA Marco Santarpia e Paolo Schipani SIPARIO - Emanuele Aldrovandi e Domenico Muscianisi
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neralmente vere a seconda della tesi che si vuole sostenere con se stessi e con gli altri, umanissima tentazione dalla quale dovrebbero per rifuggire gli addetti ai lavori, come purtroppo non avviene. Sperando di essere un po meno vittima di questa sindrome che nel mio caso di assessore al Commercio mi porta a dire che tutto evolve verso il meglio soprattutto da quando sono arrivato negli uffici di via Larga, provo a dare un punto di vista sulla situazione milanese attraverso una sorta di auto intervista. Il commercio a Milano in crisi? Con una crisi dei consumi che per la prima volta dal dopoguerra porta un segno negativo ormai da quasi due anni non potrebbe essere altrimenti, il tradizionale pianto del commerciante ha purtroppo qualche ragione a esserci, questa volta. Ma lincremento molto forte del flusso turistico a Milano, mentre il resto dItalia registra una diminuzione, in termini di decine di migliaia di presenze, la comparsa stabile del turismo familiare e non solo di quello di business, sta facendo da traino a una ripresa che nel mese di agosto stata molto evidente che sono certo si stabilizzer presto. Come sta reagendo il sistema milanese del commercio? Sta avvenendo quello che avviene sempre nei periodi di crisi: si sta ristrutturando e adattando, pagando prezzi dolorosi per s e per la citt, ma cercando la via per uscire. Le attivit si stanno incrementando, contrariamente a quello che si crede e che qualche volta erroneamente si dice: a Milano gli esercizi commerciali sono in crescita costante con un saldo positivo da molti mesi. E la diminuzione delle vendite non pi generalizzata e nemmeno riguarda il travaso tradizionale fra cosiddetto vicinato e
Grande distribuzione organizzata Gdo - (che perde a sua volta, come detto), ma fra esercizi che hanno innovato su prodotto o formula e chi non lo ha fatto o non lo ha potuto fare. Ma se tutti dicono che i negozi chiudono e ad aprire sono solo gli extracomunitari? I numeri non dicono questo: gli esercizi commerciali sono passati dallinizio dellanno a Milano da 41.600 a 42.400, con incremento uniforme di tutti i generi, dai pubblici esercizi ai parrucchieri. un altro il fenomeno, vale a dire la diminuzione netta del numero delle imprese commerciali: le iscrizioni alla Camera di Commerci del settore sono effettivamente scese da poco pi di 17 mila a 12 mila circa e anche gli ambulanti ai mercati sono passati da 3200 a 2800, ma non la cessazione dellattivit bens la concentrazione di impresa. Il numero di licenze, sia fisse che temporanee che su suolo pubblico, in incremento, altro segnale chiaro e inequivocabile che in atto un processo ancora tutto da analizzare. Quanto agli extracomunitari e in particolare ai cinesi (che, sia detto per inciso, in oltre il cinquanta per cento dei casi sono nati e cresciuti a Milano e sono cittadini italiani) il loro peso in crescita, ovviamente, dal momento da qualche anno hanno cominciato a uscire con successo (saranno mica i nuovi pugliesi del commercio?) dai quartieri come Sarpi e dal genere ristorante cinese etnico. Si tratta del 10-15 per cento al massimo del totale esercizi gestiti da stranieri, percentuale ancora inferiore alle presenze di popolazione non italiana a Milano (270 mila persone vs 1,3 milioni di residenti). Nessuna invasione, quindi, anche se non vi dubbio che alcuni usi e costumi, soprattutto relativi al pas-
saggio di denaro, siano oggetto di attenta analisi da parte delle autorit. Senza dimenticare, tuttavia, che da questo punto di vista lintegrazione di comportamenti e anche di altri rapporti fra etnie diverse molto pi veloce dellintegrazione nei quartieri. Allora la crisi dei negozi di vicinato non c? Il negozio di vicinato in crisi da tempo e non solo per la pressione della Gdo. La citt che aveva lorologio caricato e regolato da fabbriche e uffici, chiusura alle 19 e dopo Carosello bambini a letto e agosto tutti al mare non c pi. Le abitudini sono cambiate, i tempi di lavoro e di vita sono diversi, la domenica diventato spesso il secondo giorno della settimana di vendite. difficile per il tessuto tradizionale rispondere a queste nuove esigenze e le barriere di protezione basate su divieti e contingentamenti i non esistono pi: paradossalmente sono proprio gli stranieri nuovi arrivati a tenere in vita la vecchia formula dellaumento delle ore di lavoro pro capite per non perdere vendite. Lincremento del tempo di apertura commerciale, come era ovvio, ha portato a un limitato incremento di vendite complessive, ma leffetto maggiore stato quello di assecondare cambiamenti di abitudine di acquisto dei consumatori: lofferta con un orario pi lungo ha favorito la moltiplicazione degli accessi e il frazionamento degli acquisti, cui si aggiunta, con la crisi, una maggiore attenzione ai consumi con effetto, sull esempio degli alimentari, della diminuzione delle spese familiari a favore di pi acquisti periodici e frazionati, con evidenti risparmi nei consumi. Il mondo cambiato. (1 continua)
www.arcipelagomilano.org termine suggerisce, anche nelle finalit e negli interessi. Sono invece musei di enti diversi, di fondazioni, della Chiesa, di imprese governate non dallente pubblico, ma in tutto e per tutto simili ai primi. Interessa questa distinzione ai cittadini? Non credo, mentre interesser sapere che mentre i musei civici dibattono se applicare o meno il biglietto dingresso ai visitatori, forti del fatto di non avere un bilancio proprio e di avvantaggiarsi di facili sponsorizzazioni, gli altri oggi esaminano con preoccupazione crescente la gravit dellattuale situazione economica e discutono lorario dapertura, tentati di ridurlo, nella speranza di diminuire costi gravosi che incidono pesantemente sul bilancio. Retti da fondazioni o da enti non comunali o statali, non hanno ammortizzatori di sorta, n possono far rifluire le spese in una teoria di vasi comunicanti. Al pi, e non poco, possono ricorrere al volontariato, anchesso scarsamente considerato e pur essenziale alla vita dei nostri musei. Allora il punto di partenza consiste nel considerare finalmente i musei della citt, indipendentemente dalle questioni inerenti la loro appartenenza, come i Musei di Milano e il punto darrivo in quel progetto di collaborazione che, si chiami rete o meno, valga a definire pubbliche e comuni responsabilit e, magari, anche pensando allEXPO, ma non solamente, iniziative culturali condivise. Non sarebbe terribile se allappuntamento del 2015 ogni museo giungesse per conto suo? E non potrebbe questa essere loccasione per decidere insieme mostre, convegni, criteri daccoglienza? Non si potrebbe immaginare lAssessore alla Cultura come il regista di questa nuova stagione della cultura milanese? La mostra Costantino, realizzata dal Museo Diocesano, non stata ospitata con successo a Palazzo Reale? Unire gli sforzi, lavorare e progettare insieme, questa la prospettiva in cui dovrebbero mettersi i musei cittadini. La gratuit, se si pu realizzarla, sia attuata, ma allinterno di un progetto pi vasto e pi consistente. Da ultimo tutto ci non pu prescindere anche da unanalisi delle responsabilit economiche. Gli sponsor non ci sono pi, o sono pochi. Non facciamo una guerra fra poveri. Lavorare insieme significa anche stabilire priorit, aiutarsi l dove possibile, pensando sempre e soltanto alla crescita culturale di Milano.
www.arcipelagomilano.org d'innovazione riferita alla generalit dei portatori dinteresse: la comunit, le imprese industriali, le imprese dei servizi. Come si nota lUnione europea propone un modello di competitivit in cui lo sviluppo delle risorse umane pi importante dellintensit di produzione delle cose, a questo modello si possono fare alcune osservazioni: manca una misura del livello di coesione, perch non dobbiamo dimenticare che se la competitivit importante essa non pu essere disgiunta dalla crescita della coesione, valore fondativo dellUnione; manca qualsiasi riferimento al livello di decoupling, ossia al rapporto fra crescita della produttivit e risparmio di risorse naturali. In tal modo lindice ignora due aspetti fondamentali della competitivit: deve essere raggiunta con risparmio di risorse naturali e quindi, deve tener presente anche il loro valore economico. Ritornando alla Lombardia. Compreso il modello, si possono facilmente valutare i risultati della nostra regione, che sono relativamente omogenei con quelli delle altre regioni italiane. Lindice di competitivit letteralmente affossato dallandamento di quelle che dovrebbero essere le forze propulsive, ossia le istituzioni e il sapere. Infatti il ranking delle istituzioni (225 su 262) e 25 su 29 a livello nazionale (dopo di noi solo Croazia, Grecia, Romania e Bulgaria) determinato dai seguenti indicatori: livello della corruzione percepita, peso e costo del crimine organizzato, trasparenza degli atti di governo, efficacia del sistema regolatorio, clima istituzionale per le imprese e facilit di accesso al mercato, qualit della programmazione con riferimento allaccountability. La posizione del sapere determinata dalla qualit dellistruzione primaria e secondaria (23 su 29 a scala nazionale) e dalluniversit e long life learning (194). Listruzione di base paga la difficolt nel tenere il passo con gli obiettivi di Europa 2020 in quanto a sviluppo delle capacit di base, internazionalizzazione, imprenditorialit. Mentre luniversit condizionata dal suo isolamento istituzionale rispetto al sistema europeo, la sua assenza dalle piattaforme operative e dallesiguit dei programmi long life learning. La situazione va meglio per quanto riguarda la base infrastrutturale; le infrastrutture fisiche sono al 44 posto, la dimensione del mercato al 29, la sanit al 30, mentre lefficienza del mercato del lavoro (128) condizionata dalla preoccupante fuoriuscita dal mercato dei giovani e dalla maggiore difficolt occupazionale delle donne. I risultati in termini dinnovazione sono contradditori: unalta sofisticazione nellofferta dei servizi, specie finanziari (35) si accompagna a una media capacit di innovazione (98) e a una bassa capacit di adeguamento tecnologico (184), ma per questultimo indicatore le variabili adottate non sono molto significative. Nel complesso c poco da stare allegri, auspicabile che una rinnovata coscienza civile stimoli investimenti innovativi per un sapere in grado di creare migliori capacit e una coscienza civile pi sensibile al potenziale distruttivo di istituzioni pubbliche inadeguate.
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disuguaglianza devastante fra cittadini che la crisi ha riportato allo scoperto non di sinistra, non riformista e non pu sedere al parlamento europeo nei banchi delle socialdemocrazie. Il PD chiamato a fare i conti con la sua storia, a discutere insieme al paese le sue ragioni profonde di esistenza, e lo deve fare ora, con un nuovo patto di fiducia tra elettori ed eletti, tra politica e societ che dica siamo di sin istra o riteniamo finita lesperienza della sinistra. La scelta questa e va fatta in modo trasparente, in primis per onest verso chi si impegna quotidianamente per un ideale oramai di facciata. Far finta di niente fa male al partito, ai militanti e a tutti quelli che ancora credono nella sinistra tra cui il sottoscritto, malgrado tutto. Per, in fin dei conti, un po mi piace Matteo Renzi: carismatico, ha sempre la battuta pronta e ha decisamente una marcia in pi rispetto alla qualit media della dirigenza democratica. un ottimo prodotto di
marketing insomma e si vender bene. Sono anche convinto che largomento ontologico del neorenzismo (se votiamo Renzi il PD vince e Renzi lunica possibilit di vincere a breve le elezioni allora dobbiamo votare Renzi) abbia un suo perch e che sia comprensibile che molti militanti ed elettori lo ripetano oramai come un mantra. La cosa che mi disgusta profondamente vedere la classe dirigente peggiore della storia italiana, che ha portato la sinistra alla sua sconfitta peggiore e, oramai alla sua fine inevitabile, che invece di dare le dimissioni in massa e di darsi alla raccolta dei pomodori nel Cilento si ricicla per lennesima volta, sperando di salvarsi con lennesimo restyling di facciata. Laggettivo gattopardesco non decisamente adeguato, serve almeno un indegno o indecente, se non addirittura raccapricciante. Svelare linganno del rinnovamento semplice: se il potere post PCI dellEmilia ora sta con Renzi, allora non c nessun rinnovamento. Se
persino Veltroni arrivato a bacchettare Franceschini per lincoerente appoggio (leggi: trattativa per un po di segretari regionali) a Matteo, vuol dire che abbiamo sfondato il muro del ridicolo da un bel po. La novit che noi non saremo della partita e cos spero buona parte della mia generazione. Pretendiamo coraggio e dignit, sincerit con noi militanti e con gli elettori. Si decida insieme la strada da prendere senza rimanere ostaggio dei gruppi di potere bravissimi a prenderci in giro, lo fanno da sempre. Col coraggio di tutti e con la responsabilit di chi ricopre ruoli dirigenti con dignit pu rinascere una sinistra degna di questo nome. Rimettiamo al centro la battaglia contro la disuguaglianza e la lotta politica contro il peggior capitalismo finanziario della storia. Saremo donchisciotteschi ma almeno noi, che non abbiamo niente da perdere, non ci avrete, n oggi, n mai.
www.arcipelagomilano.org - Ufficio Territorio, grazie a un protocollo tra Comune di Milano e Agenzia stessa siglato lo scorso dicembre. Il volume delle unit immobiliari registrate nel catasto urbano di Milano (sono circa 800.000 solo le unit residenziali accatastate, e di queste 1/5 non risulterebbero nelle dichiarazioni dei redditi), la necessit di bonificare le banche dati dai molti errori, e soprattutto i cambiamenti significativi del tessuto urbano milanese degli ultimi decenni - la nascita di nuovi quartieri, laggiornamento del valore di mercato, la modifica dei valori di posizione di alcune zone valorizzate dal trasporto pubblico, da nuovi servizi e da trasformazione di funzioni - richiederebbero un aggiornamento pi sistematico, di revisione sia delle microzone sia dei parametri che definiscono la classificazione degli immobili. Alcuni standard che classificano la classe A1, le abitazioni signorili, sono anacronistici, come ad esempio la soglia minima di 230 metri quadri per appartamento; pensiamo alle nuove residenze a City Life, vendute a 12.000 euro a mq, superaccessoriate, attrezzate con domotica e impianti allavanguardia, che sicuramente possono essere definite signorili anche quando lappartamento di 120 mq. La complessit dellintervento di revisione sul catasto, richiede quindi strumenti normativi adeguati, e incremento di personale e risorse, e maggiore decentramento delle funzioni gestionali ai Comuni. Gli strumenti tecnici di analisi e controllo ci sarebbero anche (ricordo alcuni strumenti coofinanziati dal Dipartimento Affari Regionali nel 2008, nellambito del bando E.L.I.S.A, contenitori e classificatori di dati che consentono di incrociarne per fare controlli), utilizzati circa 300 Comuni italiani, che hanno aderito al bando. Il processo di adeguamento per rallentato dallimpossibilit di poter prendere decisioni autonome per restare al passo dei cambiamenti. Per non rimanere fermi in attesa che la riforma arrivi i Comuni potrebbero servirsi dei dati dellOsservatorio del Mercato Immobiliare, che stabilisce valori aggiornati semestralmente riferiti a microzone ritenute omogenee. Attraverso questa banca dati possono essere riequilibrate le differenze tra zone, ma possono accentuarsi le disequit allinterno della stessa area: una casa di civile abitazione in zona Arco della Pace non dovrebbe avere la stessa valutazione a mq del palazzo depoca che ha di fianco. quindi questo strumento alternativo ancora incerto e inadeguato. Lunica vera certezza che citt come Milano hanno una disperata necessit di una revisione capillare del catasto e di collegato un trasferimento di risorse umane e di fondi, per non parlare della ovvia ristrutturazione della burocrazia, per restituire una fotografia della citt pi vicina alla realt di ci che ora, per contrastare meglio labusivismo edilizio, e per una pi equa ridistribuzione del carico fiscale sulla casa. Non pi tempo di indugiare, anche su questo i Comuni devono avere possibilit di decidere.
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www.arcipelagomilano.org sessantanni. Elena Cattaneo , dunque, uneccezione: a soli cinquantanni, ha ricevuto una delle massime cariche dello Stato. Mentre Silvio Berlusconi critica i quattro neosenatori, declamando: Sono tutti comunisti, e alcuni pensano, con invidia, allo stipendio della Cattaneo, lei piange di gioia per tutti i giovani ricercatori italiani. Perch la sua non una vittoria personale, ma un grande dono per tutta la societ. Il presidente Napolitano dice la Senatrice - nel comunicarmi la nomina, mi ha detto che questa vuole essere un messaggio incoraggiante verso i giovani e i giovani scienziati, per un impegno civile sulla scienza, di cui la societ ha bisogno. Questa la strada sulla quale proseguire nellimpegno civile che ho sempre ritenuto fondamentale per il mio lavoro di ricercatrice. Lemozione della pi giovane senatrice a vita della storia si sente nella voce, ed contagiosa. Leredit di Rita Levi Montalcini, nel difficile mondo in cui viviamo, pu essere accettata soltanto da una donna coraggiosa e determinata. E lei lo . Napolitano non nasconde secondi fini o volont oscure. Il suo un gesto forte che vuole uscire dalla palude della consuetudine e dallo zoo degli elefanti bianchi della politica, andando a cercare quei nomi che sono conosciuti in tutto il mondo per i loro contributi, a volte di pi di quanto lo siano in Italia, dove la disinformazione e lindifferenza dil agano. La decisione del Presidente della Repubblica ha suscitato un grande entusiasmo tra gli italiani pi sensibili, quelli che credono che la cultura sia alla base dellarte, della scienza, delleconomia e del progresso. Ma leco della notizia risuoner, con effetti su larga scala, anche nellanimo di chi ancora non crede che questa sia stata la scelta migliore, la scelta di un uomo che pensa al futuro del Paese con onest e lungimiranza.
UN BAMBINO, UN MAESTRO, UNA PENNA E UN LIBRO POSSONO CAMBIARE IL MONDO Rita Bramante
Nel 2009 Malala, nata a Mingora nella valle pakistana dello Swat, ha conquistato notoriet con il suo diario per la BBC, in cui denunciava i soprusi della dittatura talebana: bambine costrette a nascondere i libri sotto i veli, scuole femminili bruciate e rase al suolo, diritto all'istruzione negato. Malala ha portato avanti con determinazione la sua battaglia per il diritto allo studio delle ragazze, appoggiata anche dal padre, preside di una scuola locale. Colpita a morte dai talebani mentre stava salendo sullo scuolabus, perch volevano mettere a tacere questo giovane simbolo dell'istruzione per tutte le ragazze pakistane, stata operata in un ospedale britannico e per lei si mobilitato il mondo: l'ONU ha lanciato una petizione per Malala e per chiedere pi diritti per le bambine, primo fra tutti il diritto allo studio. L'inviato dell'Onu per l'istruzione globale, Gordon Brown, e il segretario generale dell'Onu, Ban Ki Moon, hanno consegnato personalmente la petizione al presidente pakistano, a testimonianza della solidariet globale con la giovane attivista. Secondo l'autorevole opinione di Brown e Ban Ki Moon arrivato il momento di mettere l'istruzione al primo posto, di garantire a ogni bambino il diritto di andare a scuola, perch soltanto l'istruzione pu interrompere il ciclo della povert e pu garantire migliori condizioni di salute e prospettive di lavoro. Ban Ki Moon ha vissuto in prima persona l'esperienza di crescere in una societ dilaniata dalla guerra e dalla povert. Le scuole in Corea erano state distrutte, si studiava all'aperto, ma molte istituzioni internazionali fornivano libri e materiale scolastico: lo stomaco vuoto non ha fame soltanto di cibo, ma anche di cultura. Malala oggi guarita ed stata invitata a luglio a celebrare il suo sedicesimo compleanno proprio nel palazzo di Vetro dell'ONU. Il volto circondato dallo scialle rosa appartenuto a Benazir Bhutto, leader dell'opposizione pachistana uccisa in un attentato nel 2007: un onore per lei indossare questo scialle e lo indossa a testa alta. La prima parola pronunciata da Malala di ringraziamento: non so che cosa si aspettino le persone da me, ma innanzitutto 'grazie! I proiettili non mi hanno fatta tacere e ora sono qui a reclamare il diritto di vivere in pace, il diritto all'eguaglianza di opportunit e il diritto all'istruzione. Poi i ringraziamenti a tutti coloro che l'hanno sostenuta e per primi ai leader internazionali che incoraggiano un'azione planetaria per l'istruzione e che hanno creduto nel suo sogno: i talebani non mi ridurranno mai al silenzio e non uccideranno i miei sogni. E una spiegazione lucida ed efficace di che cosa fa paura a chi ostacola il diritto all'istruzione per tutti: il potere dell'istruzione, il potere della voce delle donne, il cambiamento e l'uguaglianza all'interno della nostra societ. 57 milioni di bambini al mondo non hanno accesso all'istruzione. Malala a soli sedici anni si fatta portavoce di tutti coloro che non possono far sentire la propria voce e ha lanciato un vibrante appello per l'istruzione obbligatoria e gratuita per tutti i bambini e le bambine del mondo, per l'immediato stop allo sfruttamento di bambini nei luoghi di lavoro, al traffico di minori e al loro reclutamento in gruppi armati. Capiamo l'importanza della luce quando vediamo l'oscurit, della voce quando veniamo messi a tacere. Allo stesso modo nel Pakistan abbiamo capito l'importanza di penne e libri quando abbiamo visto le pistole. La penna pi forte della spada e gli estremisti hanno e avevano paura di libri e penne. Quella di Malala che ha reclamato ad alta voce il diritto all'istruzione per tutti noi la prima lezione per quest'anno scolastico.
www.arcipelagomilano.org prima riunione pubblica tenutasi a Paderno Dugnano nel febbraio 2009, la Serravalle, per bocca dellarchitetto Minotti, parl del s acrificio di pochi per il bene di molti... . Eppure, anche di fronte a criticit irrisolte, che tali sono rimaste in tutti questi anni, in termini di inquinamento ambientale e acustico post operam, la Provincia di Milano e la societ controllata Serravalle hanno portato in gara e, poi, lasciato aggiudicare un progetto che prevede di trasformare una strada provinciale di libero accesso e di interconnessione fra i comuni di Cormano, Paderno Dugnano, Novate Milanese, Bollate e Baranzate in una vera e propria autostrada che, insinuandosi tortuosamente sul sedime esistente e poi passando su viadotti (oggi inesistenti) alti fino a 15 metri anche a meno di dieci metri da case, scuole, centro pediatrico e centro anziani, giunger, nella sua follia viabilistica, ad affiancarsi in Paderno Dugnano allesistente MilanoMeda per creare un mostro a 14 corsie, cui si aggiungeranno le complanari. Almeno 8000 i residenti padernesi impattati direttamente da questinferno entro i primi 300 mt. dallasse stradale; altre migliaia in Novate Milanese e poi Bollate... Negli anni i cittadini dei comuni interessati, riuniti in comitati, hanno proposto e lavorato a fianco delle amministrazioni per sviluppare un progetto alternativo che, basato sullinterramento, potesse dare a EXPO il collegamento autostradale ritenuto indispensabile, lasciando nel contempo vivere chi risiede da sempre in questi comuni. Ma le presunte questioni economiche legate ai costi aggiuntivi e la tempistica, ritenuta incompatibile con i tempi di EXPO, hanno vanificato ogni ragionevole sforzo, giungendo fino allalba di questo settembre 2013, ove una conferenza dei servizi deve decidere che fare del progetto. Come nella migliore tradizione italiana, i cittadini, un attimo prima che il cappio si stringesse al loro collo, si sono resi conto del pericolo incipiente e sono usciti per le strade nelle calde serate di agosto a suon di pentole e campanacci, con gli striscioni appesi sui balconi a dire che "no, o si interra o non si fa nulla". difficile pensare che un braccio di ferro durato pi di cinque anni, quando questo progetto a cielo aperto era ancora una montagna informe di carta scarabocchiata in qualche modo, ora, che siamo al termine di una procedura approvativa, possa venir rivoltato nel senso sperato dai cittadini, per altres vero che le pentole hanno suonato forti e numerose anche in centro a Milano, in piazza Cavour, mentre una prima sessione di conferenza dei servizi andava in onda. vero che ora ci sono dei Parlamentari che hanno portato allattenzione del Governo questa vicenda, cos come c chi combatte strenuamente allopposizione in Regione Lombardia e in Provincia, cos come c lindicazione di tutti i Comuni coinvolti a non procedere su Paderno. Ci sar solo da vincere lintransigenza della societ Serravalle (su cui la Provincia, che la controlla, potrebbe, volendolo, imporre la volont di soluzioni alternative, votata in consiglio due anni fa ma mai applicata dalla Giunta, cos come accaduto in Regione Lombardia questa primavera ...) e la voracit del team di aziende assegnatarie provvisorie dellappalto a cielo aperto, nonch i pericolosissimi superpoteri dei vari commissari EXPO... E, per concludere, circa lopportunit di costruire superstrade sopraelevate in ambito urbano, la prestigiosa ENR Customer Connection parla di come in USA si stia cercando di rimuovere le arterie stradali che tagliano le citt invece di costruirne di nuove . Tutto questo datato agosto 2013! Ecco la cifra dellassurda disumanit dellautostrada Rho-Monza: nascer viabilisticamente obsoleta; rumorosa, infernale e soffocante camera a gas per migliaia di inermi di ogni et: uomini, donne, giovani, anziani, bambini e neonati. Il problema della salute collettiva considerato meno di zero, tanto che per noi sar istituito losservatorio della salute, giusto per vedere se i morti perch ci saranno i morti saranno di pi o di meno della stima attesa. Complimenti Herr Mengele! Chicca finale: a Baranzate una delle opere di compensazione sar un nuovo cimitero... nutrire il pianeta, energia per la vita!
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www.arcipelagomilano.org era gi accaduto il 17 maggio 1972 ed era gi stato archiviato senza pentimenti dallintero gruppo dirigente. Ma la sua riscoperta da parte della magistratura, su suggerimento del pentito Leonardo Marino, provocher un passaggio ripetuto e contraddittorio davanti a diverse Corti giudicanti e unimplosione di storie e biografie nei resti del vecchio gruppo, della quale sono emersi indizi in polemiche sui giornali, cui lo stesso Erri De Luca ha partecipato, lanciando coltelli sotto il tavolo e ambigui ammonimenti. La parte non-violenta di Lotta continua promosse la nascita dei Verdi: per alcuni fu solo un modo di stare a galla nelle istituzioni, per altri un investimento che sostituiva il Dio defunto della rivoluzione proletaria. Luca Erri si appart a scrivere libri di successo. Ma ecco apparire, negli anni 2000, la TAV. Per le popolazioni della Val di Susa si tratta di una battaglia per la difesa del proprio giardino. Ma per le correnti antagonistiche che vengono dal profondo della storia del Paese e che si rigenerano periodicamente e con sempre nuovi nomi dal ventre della societ italiana la difesa del territorio della Val di Susa diventata una proiezione simbolica e il punto di condensazione di ogni opposizione radicale allo stato di cose presente, una battaglia anticapitalistica e rivoluzionaria, alla quale partecipare, anche se si abita a centinaia di chilometri di distanza dalla valle. Ricorrendo a tutte le forme di dissenso e di lotta possibili, legali, ma anche no. Come noto, la rivoluzione non un pranzo di gala, non pu certo riconoscersi nelle estenuate forme della democrazia rappresentativa borghese, che prende decisioni attraverso un Parlamento, colonizzato dai grandi interessi economici. C unintera generazione che non ancora pervenuta allaccettazione della democrazia liberale; di essa apprezza solo la libert di sabotaggio. In questi ambienti antagonisti, produce pi cultura politica il Manuale di resistenza, sabotaggio e guerriglia antifascista scritto nel 1943, ripubblicato nel 2009, di quanto ne possa produrre un Tocqueville. A quanto pare, Erri De Luca appartiene con coerenza degna di causa migliore a questo filone. Tuttavia per un cittadino democratico banale continua a esistere una certa differenza tra lelogio del sabotaggio e la pratica del medesimo. Lelogio non reato, la pratica s. Chiss se lintervistatore di Repubblica lo sa!
MUSICA questa rubrica curata da Palo Viola rubriche@arcipelagomilano.org Beethoven a 100 allora
Suggeriamo ai nostri lettori di cliccare su questo link: http://wimp.com/amazingpianist/ e di dedicare pochissimi minuti a vedere e ascoltare il grande Murray Perahia che esegue il terzo tempo della Sonata n. 14 in do diesis minore - opera 27 n. 2 - di Beethoven, comunemente indicata come Sonata al chiaro di luna. Scopriranno cos quanto sono importanti i tempi nella musica - assai pi di quanto si crede - e quanto pericoloso esagerare con la velocit. Non si pu certo negare al pianista newyorkese ben conosciuto in Italia per tanti magnifici concerti non solo una tecnica invidiabile, ma anche una grande sensibilit e una consolidata capacit interpretativa. Eppure in questo pezzo sembra cadere nel pi classico degli errori, quello di far emergere la velocit al di sopra di ogni altro aspetto della partitura. Con il risultato di perdere per strada finezza, emozione, sentimenti e soprattutto di far scomparire quel singhiozzo - o quel sussulto, come di un pianto trattenuto - che conclude una delle pi appassionate Sonate beethoveniane. vero, il tempo un Presto agitato, che segue il magico Adagio sostenuto del primo tempo e lo Allegretto con Trio in re bemolle maggiore del secondo (un tempo che evoca il minuetto senza esserlo, perch Beethoven in questa composizione non vuole alcun accenno alla galanteria settecentesca) e dunque deve essere un tempo veloce; ma la Sonata del 1801 e in quegli anni la tecnica sia quella intrinseca dello strumento che quella propria dellesecutore non permetteva queste velocit, e dunque Beethoven non poteva immaginarlo cos; inoltre un Presto, bench agitato, diverso da un Prestissimo come per esempio quello della prima Sonata (lopera 2 n. 1 in fa minore). La agitazione un moto dellanimo che deve trovare intima consapevolezza. A quella velocit la consapevolezza si perde e prendono il sopravvento il virtuosismo e il tecnicismo che assomigliano molto allesibizionismo. *** Perahia non per il solo a trattar male il povero Chiaro di luna; un altro Andras Schiff il quale ha deciso tempo fa che bisogna prendere alla lettera Beethoven il quale, riferendosi allAdagio Sostenuto, scrive testualmente che si deve suonare tutto questo pezzo delicatissimamente e senza sordino. Il sordino oggi si chiama smorzo e suonare senza sordino significa tenere il pedale incessantemente abbassato; Schiff esegue pervicacemente tutto
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www.arcipelagomilano.org lAdagio senza mai alzare il pedale, creando cos unatmosfera sonora di grandissima confusione, straniante, tutto lopposto di quel delicati ssimamente voluto da Beethoven. Ci siamo gi chiesti perch lo faccia, essendo lui un coltissimo musicista, e temiamo che sia una sorta di vezzo, un gesto di originalit per segnalare fino a che punto egli intenda essere fedele al testo; ma la fedelt unaltra cosa, soprattutto fedelt alle intenzioni e agli obiettivi dellautore. Se il manoscritto contenesse un palese errore di scrittura, linterprete non sarebbe tenuto a rispettarlo ma avrebbe il dovere di correggerlo *** Pur sembrandoci ovvio che il musicista non debba limitarsi a essere il mero esecutore della partitura ma debba esserne anche linterprete, dunque con il diritto se non anche il dovere di proporne nuove letture, riteniamo ci sia un limite, quello del rispettare i caratteri fondamentali dellopera. Questa unepoca in cui ci si sente in diritto di ambientare unopera lirica dellottocento in un campo di concentrazione nazista e di rappresentare Lohengrin come un giovanotto in piena crisi depressiva; cos capita che il povero Beethoven sia strapazzato perfino dai pi grandi interpreti, terrorizzati dal rischio di apparir banali. I grandi interpreti, proprio perch grandi, dovrebbero rendersi conto che il pubblico li applaude suggestionato dalla loro fama ma poco a poco finisce per disamorarsi della musica.
ARTE questa rubrica a cura di Virginia Colombo rubriche@arcipelagomilano.org Crepax: Valentina e le altre
In attesa di quello che sar un autunno caldissimo e molto americano (in tema di mostre), ecco che ancora per una settimana Palazzo Reale render omaggio a Guido Crepax, creatore della celebre Valentina e fumettista a tutto tondo. In occasione del decimo anniversario della sua morte, avvenuta il 31 luglio 2003, Milano propone unantologica che ripercorre non solo la vita della conturbante Valentina, ma luniverso poliedrico di Crepax. Grazie a bozzetti, schizzi, tavole, maquettes e oggetti appartenuti allartista, si ripercorrono gli anni della sua vita e della sua carriera, disseminata di personaggi iconici ambientati in un mondo onirico e surreale. Su tutti spicca Valentina, fotografa con il fisico da modella, caschetto nero, personaggio ispirato all'attrice del cinema muto Louise Brooks, creata nel 1965 e musa e alter ego di Crepax. Dieci sale dellAppartamento di Riserva per esplorare il mondo di Valentina ma non solo. Ci sono anche Anita, Bianca, Francesca, Neutron il supereroe... 97 tavole originali e trenta tra sagome a grandezza naturale, scenografie, teatrini, filmati ed installazioni sono state realizzate per l'occasione ed esposte insieme a pezzi contemporanei di design che riprendono e acclamano il mondo crepaxiano. Dieci le sezioni tematiche che fanno scoprire un Crepax in piena attivit e al passo con la sua Milano e pienamente immerso nella sua epoca: si potr studiare il rapporto tra i suoi disegni, la moda e il design; i grandi classici dei romanzi illustrati a fumetti ; la sua passione per il cinema e il teatro; le citazioni prese dal mondo dellarte; lamore per la fotografia e anche la musica, silenziosa colonna sonora per i suoi fumetti, ma non solo. In attesa di un autunno molto movimentato, ultima settimana per godere, gratuitamente, di una mostra che racconta un mondo onirico e senza tempo, ambientato in una Milano che quasi non c pi. Guido Crepax: ritratto di un artista Palazzo Reale fino al 15 settembre 2013, Ingresso gratuito, Orari: luned dalle 14.30 alle 19.30; marted, mercoled e venerd dalle 9.30 alle 19.30; gioved e sabato dalle 9.30 alle 22.30.
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www.arcipelagomilano.org in lingua originale con sottotitoli in italiano (La donna che visse due volte, Nodo alla gola, Notorius L'amante perduta, Psyco, Sabotaggio, L'ombra del dubbio, Gli uccelli, La finestra sul cortile), ma anche il recentissimo Hitchcock interpretato da Anthony Hopkins, e che verr proiettato sempre in lingua originale. C' qualcosa di pi importante della logica: l'immaginazione, disse una volta il regista, scomparso nel 1980. Questo sicuramente un consiglio da tener presente anche oggi visitando la mostra, attendendosi quasi che un pericolo mortale sbuchi dalle sale immacolate di Palazzo Reale. Alfred Hitchcock nei film della Universal Pictures Palazzo Reale, fino al 22 settembre 2013 Orari luned 14.30 - 19.30 marted, mercoled, venerd e domenica 9.30 19.30 gioved e sabato 9.30 - 22.30 Ingresso Intero 8,00 Ridotto 6,50
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www.arcipelagomilano.org Simpliciano, San Lorenzo Maggiore e San Nazaro in Brolo, interessate poich depositarie di importanti resti paleocristiani sui loro territori. Infatti verranno restaurate e riqualificate le aree delle sepolture e dei manufatti paleocristiani della necropoli di Sant'Eustorgio; verranno valorizzati i resti di et romana imperiale presso San Nazaro, cos come larea del Foro romano in piazza s. Sepolcro e nei sotterranei della Biblioteca Ambrosiana, per concludere con la torre romana e la torre del circo in via Luini. A partire dalla celebrazione dei 1700 anni dellEditto di Costantino e in vista dellExpo, questo progetto non solo punta a riqualificare e promuovere resti, aree e monumenti, ma anche a elaborare una metodologia che potr essere replicata per altre realt non solo milanesi ma anche lombarde.
Il Napoleone restaurato
Dal 1859 sorveglia lAccademia e la Pinacoteca di Brera. In un secolo e mezzo di vita ha visto passare artisti, personalit illustri, studenti e appassionati darte. Ora, finalmente, si concede un meritato restauro. Protagonista di un intervento che durer 12 mesi proprio il Napoleone come Marte Pacificatore di Antonio Canova, statua bronzea che troneggia al centro del grande cortile donore in omaggio a colui che, nel 1809, fond la Real Galleria di Brera. Dal prossimo giugno limponente scultura sar circondata da una teca di vetro, attraverso la quale si potranno seguire, passo dopo passo, i progressi compiuti sul grande bronzo, proprio come consuetudine per i restauri sui dipinti della Pinacoteca, esposti al centro del percorso museale in un laboratorio di vetro. Sistemati, ripuliti e messi a nuovo da abili restauratori che lavorano sotto gli occhi (curiosi) di tutti. Pannelli illustrativi e attivit didattiche per scuole e appassionati accompagneranno i restauri, sponsorizzati da Bank of America Merrill Lynch,
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www.arcipelagomilano.org dallAssociazione Amici di Brera e dei Musei Milanesi e dalla Soprintendenza per i beni storici artistici e etnoantropologici di Milano. Che fosse necessario un restauro era evidente da tempo: la superficie ha subito alterazioni causate da fattori metereologici e dall'inquinamento atmosferico, cos come sono visibili distacchi e cadute di frammenti e crepe nel marmo posizionato sotto il piedistallo della statua. Un Napoleone che ha avuto vita non facile, fin dallinizio. Lopera fu commissionata nel 1807 da Eugenio di Beauharnais, vicer del Regno dItalia, allo scultore Antonio Canova, ma non essendo ancora pronta, per problemi con la fusione, nel 1809, per linaugurazione della Pinacoteca di Brera, Beauharnais acquis a Padova il calco in gesso, da esporre in quella occasione. Il gesso, depositato in unaula dellAccademia, stato riesposto in uno dei saloni della stessa Pinacoteca, in concomitanza con le celebrazioni dei duecento anni dellistituzione museale, avvenuti nel 2009. Dopo il declino della fortuna e del comando di Napoleone, la statua in bronzo, che a Milano non aveva mai trovato collocazione in luogo pubblico, fu abbandonata nei depositi del palazzo di Brera. Riemerse alla luce allepoca dellarrivo in Lombardia di Napoleone III, a conclusione della seconda guerra di indipendenza italiana. Nel 1859 la statua fu eretta su un basamento temporaneo nel cortile principale di Brera. Solo nel 1864 fu inaugurato lattuale basamento in granito e in marmo di Carrara progettato da Luigi Bisi, docente di prospettiva allAccademia di Brera, ornato con aquile e fregi di bronzo. La statua in bronzo fu ottenuta con un'unica fusione (ad eccezione dell'asta e della vittoria alata) tenendo conto delle prescrizioni dettate dallo stesso Canova: l'asta tenuta nella mano sinistra composta da due elementi avvitati; la vittoria alata, che per fu rubata, stata allinizio degli anni 80 ricostruita basandosi su documentazione fotografica. Una curiosit: il bronzo utilizzato per la fusione proviene da cannoni in disuso di Castel Sant'Angelo a Roma. Un restauro iniziato in un momento non causale: il progetto parte del lavoro di valorizzazione che la Pinacoteca di Brera ha avviato in preparazione dellEXPO 2015, in cui giocher un ruolo fondamentale sulla scena culturale non solo milanese ma anche internazionale.
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Roberto Ippolito, giornalista e scrittore, a toglierci il velo dagli occhi. Lignoranza che colpisce lo St ivale del ventunesimo secolo come la peste che affliggeva lItalia del Seicento. Ma lignoranza porta alla morte cerebrale, di gran lunga peggiore di quella del corpo. Nel saggio di Ippolito, fatti e non parole. LItalia adagiata nel fondo classifica delle tabelle ufficiali europee sul grado distruzione. Errori grammaticali e di sintassi e una scarsa qualit della scrittura imperano agli esami, ai concorsi, nelle aule del parlamento e nelle classi dirigenziali. Orbetello: ventiquattro laureati in giurisprudenza iscritti a un concorso. Nessuno ammesso. Alcuni erano impreparati, altri hanno fatto troppi errori di ortografia e di sintassi. Bari: alle prove per lammissione allalbo degli avvocati, un candidato scrive per ben tre volte habbiamo. Roma: una deputata e consigliere del ministro degli esteri Frattini ha impresso sulla carta intestata del ministero, per ben due volte, dei n, anzich n. Berlusconi confessa che pur essendo proprietario
pi istruite tendono a essere essi stessi pi istruiti. Cos, in deroga allarticolo 34 della Costituzione, il solco fra chi ha e sa e coloro che non hanno e non sanno si allarga sempre di pi. In America, anche se i costi per listruzione sono esorbitanti, tutti possono accedere agli atenei pi qualificati grazie alle borse di studio. Soldi a parte, in Italia il culto dello studio non c. Troppi comodini e troppe scrivanie sono privi di libri. Non studiare porta al non trovare nuove opportunit, nuove ipotesi, nuove applicazioni tecnologiche, ostacolando lo sviluppo economico del Paese. La drammatica situazione in cui viviamo un affronto ai millenni di storia dItalia che la cu lla dellistruzione. Ma una via duscita c: sotto la spinta dellansia del sapere e della bramosia della conoscenza spiegheremo le vele verso un reale cambiamento. Sta gi accadendo. La recente nomina dei senatori a vita e, in particolare, quella di Elena Cattaneo il riconoscimento dei sacrifici di tutti i giovani ricercatori italiani. (Cristina Bellon)
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www.arcipelagomilano.org noscenza minima della lingua di seguire quasi tutti i dialoghi; al contrario invece certe battute o giochi di parole delle stand up comedy non le potete proprio capire, se non siete anglosassoni o non vivete in UK da un po. In generale per, quando il teatro fatto bene come ci insegna Dario Fo la lingua non mai uno scoglio e in questo caso con un inglese mediocre riuscite ad apprezzare gran parte degli spettacoli. Certe volte potrebbe capitarvi di non capire alcune battute per motivi culturali, pi che linguistici: ricordo che qualche anno fa al Franco Parenti di Milano era in scena Una specie di Alaska di Pinter, in italiano, io ero seduto di fianco a una signora inglese e mi sono accorto che pi di una volta solo lei in tutta la sala rideva a certe battute. A fine spettacolo, visto che la conoscevo, le ho chiesto delucidazioni e lei mi ha spiegato ridendo di nuovo che per un qualche motivo, che io non ho comunque capito, il fatto che un ragazzo avesse i capelli rossi poteva far molto ridere, in UK, e che Pinter laveva scritto apposta. A Edimburgo mi capitato invece di assistere a uno spettacolo sul fascismo e a un certo punto, quando il personaggio che interpretava Mussolini ha detto qualcosa del tipo: per fo rza mi andata male, Hitler aveva i tedeschi, Stalin aveva i Russi, mentre io avevo pausa, gli italiani, tutte le trecento persone stipate in quel capannone adibito a teatro sono scoppiate in una fragorosa risata; tutte tranne me e un mio amico italiano, che ci siamo guardati e abbiamo detto: devono avere unimmagine nitida del nostro popolo, e non particolarmente positiva. Per tutte le informazioni dettagliate e per il programma del festival visitate il sito www.eif.co.uk Emanuele Aldrovandi
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