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Dallapproccio sistemico al futuro professionale del preparatore fisico nei giochi sportivi
Indice
Indice Premessa Introduzione Capitolo 1 I presupposti della prestaizone sportiva
1.1 Lallenamento negli sport di squadra 1.2 Il giocatore abile 1.3 Spazio e tempo di gioco 1.4 I processi attentivi nello sport open-closed skill 1.5 Lattenzione selettiva 1.6 Reazione vs. Anticipazione 1.7 La scelta di un approccio sistemico p.2 p.4 p.5 p.6 p.6 p.7 p.8 p.9 p.10 p.11 p.12
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Conclusioni
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Premessa
Se vuoi pilotare un aereo, studia e guadagnati il brevetto di volo! Se vuoi mandare una bicicletta, al massimo trasporti te stesso e devi stare pure attento. Questa frase rappresenta il punto di parten a per tutti coloro c!e scelgono di assumere il ruolo di guida nei confronti di "ualcun altro. #$allenatore % proprio "uesto, un pedagogista c!e instaura delle intera ioni con un gruppo di persone pilotandone i comportamenti sportivi. &erci' la condicio sine "ua non % l$ac"uisi ione del brevetto di volo( nel momento in cui dispensiamo consigli o pretendiamo determinati comportamenti, % necessario esser consapevoli dell$enorme responsabilit) c!e ci assumiamo. *on i giovani soprattutto! + pertanto si deve essere ben consapevoli di ci' c!e vogliamo trasmettere e di come vogliamo farlo. ,ello sport regna da tempo una sorta di strana idea in base alla "uale c!i possiede un$abilit), per il fatto stesso di saperla fare, sa anc!e insegnarla e trasmetterla ad altri. -olto spesso "uest$idea si scontra con la realt) dei fatti. Saper fare molto spesso non equivale a saper insegnare. #$esecu ione di un gesto tecnico % una cosa, la sua spiega ione % tutt$altra ,el novero delle competen e c!e ogni allenatore deve possedere, a mio modo di vedere la sfera didattica e comunicativa assume un ruolo preponderante, fermo restando la necessit) di avere una conoscen a approfondita di ci' c!e pretendiamo di insegnare.
Introduzione
,el mio percorso di studi in Scien e -otorie e Sportive, spinto da una grande passione di approfondimento delle tematic!e sportive, con la speran a e il desiderio di renderla una professione, mi sono reso conto c!e nello sport la ricerca metodologica debba rappresentare il punto di parten a, poic!/ a mio avviso una solida impalcatura metodologica permette di dare realmente un senso a "uelli c!e sono i me i dell$allenamento con i "uali intendiamo elevare il rendimento degli atleti, ossia le esercita ioni. 0nni addietro un filosofo disse( Viviamo sulle spalle dei giganti. 1 giganti sono coloro c!e !anno vissuto prima di noi e c!e ci !anno lasciato in eredit) un patrimonio di conoscen e necessarie per progredire. &render spunto da c!i ci !a preceduto e da coloro i "uali prima di noi si sono posti i nostri stessi "uesiti, animati dal desiderio di trovarne un$efficiente risposta, credo sia un valido punto di parten a per c!i come me muove i primi passi nella complessa e intrigante attivit) di allenatore. 0llo stesso modo sono consapevole di come sia assolutamente necessaria un$analisi critica della letteratura, poic!/ la ricerca scientifica avan a a piccoli passi, animata maggiormente da una volont) autoconservativa, piuttosto c!e innovativa. 2ant$% c!e molte delle teorie inerenti la tematica dell$allenamento sportivo sono tuttora inspiegabilmente ferme agli anni $34, insistendo su metodic!e ormai superate da concettualit) piu moderne e coerenti con le ric!ieste c!e provengono dal campo 0 tal proposito, nelle mie esperien e da preparatore fisico nel futsal e nel calcio, ini ialmente mi sono fidato troppo di alcuni dogmi c!e si susseguono ormai da genera ioni nelle pratic!e da campo, ma ben presto mi sono posto delle domande, "uali ad esempio( *!e cosa significa davvero allenare in uno sport di s"uadra56 *$% differen a tra ci' c!e io propongo agli atleti in allenamento e "uelle c!e sono le ric!ieste degli atleti stessi56 7i c!e cosa !a bisogno l$atleta per arrivare pronto in gara5. ,el tentativo di dare risposte coerenti e soddisfacenti a "ueste ed altre domande, !o sempre pi8 maturato la consapevole a c!e la metodologia di allenamento tradi ionale, tuttora adottata dai pi8, presenta una serie di lacune concettuali c!e a mio modo di vedere ne minano le fondamenta alla base, in particolar modo riferendosi agli sport di s"uadra. 7i seguito il mio tentativo di far luce sulla "uestione.
I# $io'atore a(i#e
#$essen a dei gioc!i sportivi % rappresentata dalla continua ricerca di solu ioni ai problemi c!e si presentano al giocatore durante le a ioni di gioco e di cui non % possibile prevederne la successione, la complessit) e neppure la fre"uen a con la "uale si manifestano. 7iviene dun"ue necessario allenare l$efficien a delle capacit) di perce ione, analisi, elabora ione e sele ione delle risposte per strutturare un adeguato piano d$a ione, con la consapevole a c!e "ueste vengono fortemente sollecitate in situa ioni dinamic!e e con caratteristic!e simili a "uelle reali di competi ione. 1noltre, sulla base degli sc!emi posseduti, il giocatore dovr) comprendere la nuova situa ione adeguando le proprie risorse cognitive alle esigen e del compito. Questa capacit) % ac"uisibile nel tempo, % migliorabile e pu' essere facilitata da specifici programmi di intervento. Sia le abilit) di base c!e le risorse soggettive, infatti, sono implementabili, possono cio% essere ac"uisite o poten iate in vari contesti, tra i "uali riveste un ruolo di particolare importan a "uello della situa ione di gioco, considerata come sede privilegiata di apprendimento di gran parte delle risorse individuali. ,umerosi parametri determinano l$a ione finale( +sperien e ini iali del giocatore, *apacit) di prestare atten ione agli stimoli di gioco pi8 significativi, *apacit) di interpretare ci' c!e si vede, Sele ione della risposta, <isposta motoria.
Ci che caratterizza il calciatore di alto livello non la somma di singole a ilit percettive o motorie! ma piuttosto una ilit complessa asata sullunitariet di percezione ed azione. #a decisione presa dall$atleta in una condi ione di forte pressione temporale, "uale "uella c!e si verifica nel futsal, sia in ordine alle singole situa ioni c!e al complesso dell$incontro, % caratteri ata principalmente da rappresenta ioni soggettive di "uale sar) il probabile comportamento dell$avversario. 1l cosiddetto pensiero operativo nelle situa ioni di pressione temporale ci consente di prendere decisioni anc!e saltando alcuni passaggi, mettendo in grado il giocatore di intuirne gli eventuali sviluppi. &er farlo il giocatore utili a le precedenti esperien e immaga inate, riproponendole in molti casi con una spiccata creativit).
Spesso diciamo ai giocatori di fare una determinata cosa in gara, ma puntualmente ci' non viene messa in pratica deliberatamente il giocatore ci sta disubbidendo5 ,ella maggior parte delle volte la coscien a arriva dopo l$inten ione soprattutto in uno sport come il futsal, in cui spa io e tempo sono ridotti al lumicino e pertanto il controllo cosciente sulle nostre scelte ed a ioni non !a modo di poter esser messo in pratica come avremmo voluto. +cco dun"ue c!e entra in gioco l$automatismo( se il giocatore !a elaborato e fissato un determinato sc!ema motorio, diventa difficilie farglielo cambiare soltanto esortandolo ad eseguire o meno una determinata a ione. -olte decisioni dei giocatori, nel pieno svolgimento dell$a ione, non sono premeditate, coscienti. 1l giocatore non si c!iede c!e cosa faccio "ui e ora5, bensi semplicemente agisce in maniera automatica, con no ioni c!e provengono dall$inconscio. 1n allenamento dun"ue il giocatore deve essere libero di agire, il c!e tuttavia non significa per' agire in modo arbitrario. *io% deve esser libero di agire poic!% per il "ui ed ora non esiste e"ua ione risolutiva, se non l$aver lavorato al meglio in settimana per dare al giocatore maggiori esperien e di gioco possibili e prevedendo c!e tali a ioni accadranno in partita regolarmente, in "uanto rappresentative di una regolarit) all$interno del c!aos. -a allo stesso tempo non agisce in modo arbitrario perc!e le sue inten ioni devono avere come sfondo il sistema di gioco ric!iesto dall$allenatore =saper fare e consapevole a del saper fare>. &ertanto a mio avviso la diretta conseguen a di ci' % c!e in allenamento occorre dare pi8 esperien e possibile ai giocatori sulle situa ioni di gioco specific!e della disciplina ed insegnare loro a risolvere nel miglior modo possibile il "ui ed ora, perc!e % proprio ci' c!e accade in gara . *i' c!e conta, "uindi, % c!e il soggetto comprenda appieno le possibilit) di utili o delle abilit) c!e possiede in contesti molteplici e c!e sia consapevole del modo attraverso cui esse possono essere trasferite ed utili ate in situa ioni differenti. +gli deve, cio%, rendersi conto di come fun ionano i propri processi cognitivi e di come sia possibile controllarli o regolarli per poter facilitare, ad esempio, nuovi apprendimenti o l$applica ione delle conoscen e possedute a nuovi tipi di compiti.
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I %ro'essi attenti)i ne##o s%ort *o%en+'#osed s,i##+ssere attenti e concentrati % uno dei problemi principali nello sport. &er l$atleta significa essere in grado di svolgere, per un certo periodo di tempo, uno specifico compito ad un determinato livello di competen a. Solitamente gli sport sport closed s"ill =ambiente costante, ripeti ione del gesto tecnico> sia open s"ill =cambiamenti nell$ambiente, in cui l$atleta deve trovare ogni volta la risposta motoria pi8 corretta da applicare alle situa ioni mutevoli>. 1 primi sono caratteri ati da una capacit) di analisi globale e rapida dei cambiamenti nel campo visivo =attenzione diffusa>, mentre i secondi, al contrario, sono caratteri ati da un restringimento del raggio attentivo e da un$analisi di specific!e aree del campo visivo =attenzione focalizzata>. 2anto minore % l$ampie a del focus attentivo, "uanto maggiore % l$efficien a dell$elabora ione. 1n altre parole, tanto pi8 % piccola la ona a cui si presta atten ione, "uanto in via inversamente propor ionale % grande la concentra ione delle risorse atten ionali e, dun"ue, l$efficacia =velocit)> con cui vengono elaborati gli stimoli c!e provengono da "uella ona. ,elle discipline sportive c!e ric!iedono di prestare atten ione ad un indice circoscritto, per l$atleta sar) vantaggioso allenare un focus ristretto, tanto da poter elaborare il pi8 velocemente ed il pi8 precisamente possibile, l$informa ione veicolata da "uel dato indice. 0l contrario, nelle discipline dove l$atten ione deve essere rivolta contemporaneamente su pi8 indici diversi, distribuiti in one diverse dello spa io, sar) pi8 utile allenare un$atten ione ampia, in modo da far ricadere tali indici all$interno del focus dell$atten ione, sen a dover ricorrere all$uso dei movimenti oculari =orientamento esplicito dell$atten ione>, c!e !anno lo svantaggio di ric!iedere un maggior tempo per l$elabora ione delle informa ioni. #$orientamento implicito dell$atten ione risulta essere particolarmente vantaggioso nei gioc!i sportivi, "uando lo sguardo viene rivolto in una por ione dello spa io diversa dalla dire ione della palla. @li atleti devono apprendere "uando spostare la loro atten ione da uno stimolo all$altro( ogni atleta pu' allenare l$abilit) di filtrare i segnali irrilevanti e prendere in considera ione "uelli utili per la presta ione. .
L"attenzione se#etti)a
#a capacit) di sele ionare gli stimoli gioca un ruolo importante. #Aatleta esperto dovr) essere in grado di focali are l$atten ione in fun ione dello fase di gioco o di gara c!e sta affrontando. 1l giocatore dovr) passare da unAatten ione ad ampio raggio, BdiffusaB, c!e gli consente di controllare avversari e compagni di s"uadra, ad unAatten ione BselettivaB, "uando si trova ad entrare in a ione e gli servono solo alcune informa ioni specific!e. 1l concetto di atten ione selettiva nasce dallAosserva ione c!e, sebbene centinaia di stimoli raggiungano ad ogni istante i nostri sensi, soltanto una minoran a di "uesti saranno sele ionati per unAulteriore analisi. 7ate le limitate risorse, lAalloca ione dellAatten ione, oltre ad essere guidata da caratteristic!e di rilevan a degli stimoli, pu' essere controllata strategicamente dalle inten ioni del soggetto, con un conseguente vantaggio nellAanalisi degli eventi sele ionati. 7irigere lAatten ione in modo dinamico verso por ioni dello spa io in cui % pi8 probabile la comparsa di un evento rilevante si traduce infatti in una pi8 accurata e rapida rileva ione dello stimolo, con unAottimi a ione della performance comportamentale. 1n secondo luogo % importante definire lo stile attentivo individuale dell$atleta. #o stress pu' avere effetti dannosi perc!/ restringe il focus attentivo, al punto tale c!e l$atleta non riesce a fare atten ione a stimoli importanti aumentando cosC la distraibilit). Dn livello di attiva ione ottimale consente di mantenere un buon livello di flessibilit) dell$atten ione e di adottare lo stile attentivo pi8 adeguato per "uella situa ione. 1l futsal, sport tipicamente Bdi situa ioneB, cio% legato agli innumerevoli modi con cui pu' presentarsi lAattre o =la palla> e alle altrettanto innumerevoli possibilit) di mosse dell$avversario, ric!iede "uindi allAatleta unAatten ione particolare e costante, adattabile alle varie fasi del gioco. #Aatten ione % esterna ed interna, cio% pu' essere rivolta a stimoli ambientali ed anc!e a stimoli provenienti dal proprio organismo. Questa seconda componente non deve essere sottovalutata, in "uanto rappresenta la condi ione necessaria per eseguire un gesto sportivo in modo ottimale. *onoscere il proprio grado di attiva ione muscolare, essere in grado di controllare la propria emotivit) % un fattore molto importante. 1n altri termini il soggetto non si limita a reagire agli stimoli nuovi ricevuti dall$ambiente, ma cerca di intervenire su di essi, decifrandoli ed interpretandoli, vale a dire anticipandone gli effetti
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Reazione )s Anti'i%azione
+$ evidente c!e in uno sport in cui i tempi di rea ione devono essere brevissimi, il tempo impiegato per rispondere ad uno stimolo gioca un ruolo determinante. &er "uesti motivi lAallenamento dellAatten ione, con lAac"uisi ione di un adeguato stile attentivo, gioca un ruolo determinante nella forma ione dellAatleta e dovrebbe avere particolare rilievo nellAattivit) giovanile. Ea anc!e tenuto presente c!e nei giovanissimi lAatten ione % particolarmente limitata nella durata specie "uando si tratta di atten ione di tipo selettivo. &erci', per allenare lAatten ione, sar) necessario presentare sempre gli eserci i in forma varia. Successivamente occorrer) proporre eserci i c!e ric!iedono un impegno attentivo gradualmente maggiore e inserire BdistrattoriB, cio% elementi c!e distraggono il soggetto perc!/ impari a neutrali arli. #Aallenamento dellAatten ione !a come sua conseguen a diretta la ridu ione degli errori, e di "uesto ne dobbiamo tener conto "uando andiamo a programmare gli allenamenti stagionali. Spesso, lAatleta !a necessit) di BanticipareB la risposta e "uesto dimostra come la rapidit) di risposta sia importante per la riuscita dellAa ione. 1noltre, l$anticipa ione si basa su alcuni elementi predittivi c!e lAatleta, in base alle esperien e passate, pu' dedurre da alcune informa ioni c!e, gra ie allAatten ione, egli % in grado di captare. 1l nostro contatto con la realt) c!e ci circonda % prettamente sensoriale tant$% c!e durante il gioco un atleta % al massimo delle proprie capacit) di perce ione e soprattutto di anticipa ione di "uel c!e succede e se il risultato c!e vogliamo dai nostri allenamenti % proprio migliorare la capacit) di anticipa ione, dovremo mettere i giocatori di fronte a delle esercita ioni c!e li facciano pensare a come anticipare e non a come reagire. Facciamo un esempio pratico( pensiamo al pugilato, c!e non % uno sport di s"uadra, ma % comun"ue sport di situa ione. Se il pugile fosse solamente capace di reagire ad un colpo dell$avversario, an ic!/ anticiparlo, difficilmente porterebbe a termine l$incontro allo stesso modo un giocatore. Se non anticipa lo sviluppo dell$a ione di gioco in nessuna occasione, la palla non la struscia mai!!. 1nvece il centometrista ai blocc!i di parten a !a un forte desiderio di anticipare lo sparo, ma incontra due limiti a ci'( un limite fisiolofico e un limite imposto dal regolamento =se anticipa pi8 del dovuto gli viene data parten a falsa>. 1l suo scopo sar) dun"ue "uello di poten iare il pi8 possibile la capacit) di rea ione allo sparo, la "uale, compatibilmente ai limiti fisiologici suddetti, dovr) tendere a ero. #ertanto allenare un giocatore piuttosto che $sain %olt molto differente! #e proposte allenanti dei gioc!i sportivi dovranno stimolare le capacit) di anticipa ione su "uelle di rea ione. #a capacit) di anticipare un fenomeno di carattere tattico % un$eredit) dei grandi giocatori c!e non possiamo e non dobbiamo assolutamente ignorare.
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Dn Sistema pu' essere definito come un insieme di elementi interdipendenti c!e interagiscono secondo un comune obiettivo, e in cui il risultato finale % maggiore della somma di ciascuna delle singole parti c!e lo costituiscono. Secondo "uesta teoria, invece di ridurre il tutto ad una somma delle parti =ridu ionismo>, studiando le propriet) singolari, dobbiamo considerare le intera ioni c!e intercorrono tra gli elementi c!e compongono il Sistema. Qualsiasi Sistema 0perto, inoltre, % in continua e costante evolu ione. 0pplicando "ueste teorie e "uesto metodo di indagine scientifica nello studio degli sport di s"uadra, possiamo tran"uillamente affermare come non dovremmo limitarci ad anali are singolarmente le varie componenti la presta ione sportiva, individuale o collettiva, come ad esempio il fattore tecnico, "uello fisico o "uello psicologico, bensC studiarne le rela ioni e le interdipenden e ed avere sempre una visione di insieme. Si tratta di operare una integra ione di principi e non di fattori. *ome tutti i sistemi complessi, l$uomo % invece un$entit) composta di elementi interdipendenti, c!e devono essere compresi nelle loro rela ioni all$interno dell$entit) globale. 0llo stesso modo non si pu' prescindere dalla intera ione dell$individuo con l$ambiente c!e lo circonda.
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&uomo un organismo integrato! e non assem lato. ' come tale apprende ed agisce
#$approccio metodologico tradi ionale si propone di allenare il giocatore individuali andone la proposta allenante, separandolo dalla totalit) integrata, dal contesto S"uadra. ,on solo. #$atleta viene ulteriormente suddiviso in sottoparti di ognuna delle dimensioni c!e lo caratteri a, a loro volta allenate separatamente. impiegando defini ioni c!e non fanno altro c!e parcelli are ci' c!e invece % indivisibile ed integrato. Questo significa c!e tutto "uello c!e io divido =blocc!i> durante l$allenamento nella speran a di ricongiungerlo alla fine del periodo allenante, non avr) in realt) un transfer nella partita, poic!/ il giocatore apprende solamente "uando l$esercita ione ripropone le stesse problematic!e tecnic!e, tatticoGcognitive e fisiologic!e c!e deve affrontare durante la partita. +$ importante sapere c!e se si compiono due gesti molto simili ma con finalit) diverse, anc!e se partidel movimento sono uguali, tutta la se"uen a di attiva ione si reali a in neuroni diversi. Quindi "uando si insegna ad esempio un gesto tecnico in un contesto avulso dalla realt) di gioco, imparano ad attivarsi dei neuroni c!e poi non saranno operanti in fase agonistica e "uesto vale per "ualsiasi attivit), dalla tattica alla corsa fisica6 "uesto ci fa capire come l$attivit) neuronale risulta essere specifica non dell$a ione c!e svolgiamo, ma dalla finalit), ovvero dall$inten ione c!e sollecita l$a ione stessa. #o stesso ragionamento fatto adesso per il singolo, va fatto anc!e per la s"uadra, la "uale deve essere intesa come un unico organismo, un$unit) fun ionale. 1l singolo giocatore % elemento costitutivo dell$organismo s"uadra, la "uale a sua volta agisce in un contesto in cui % presente l$opposi ione di avversari. *i' non pu' essere ignorato, an i deve essere considerato come un presupposto fondamentale dell$allenamento. ,ell$approccio sistemico -ore is different, l$intero % maggiore della somma delle sue parti, le propriet) delle parti possono essere comprese solo inserendole in un pi8 ampio contesto in cui si trovano, considerando l$organi a ione del tutto. 1l pensiero sistemico considera e valori a le rela ioni e intera ioni c!e ciascun soggetto intesse con gli altri appartenenti al sistema. Questa conce ione sistemica ed olistica prevede( H 1l gioco come realt) indivisibile( le fasi e sottofasi si possono distinguere, ma mai separare6 H 1l giocatore % un$unit) fun ionale( si deve cercare di ottimi are tutte le manifesta ioni, non uniformare, ma speciali arne alcune6 H 1l giocatore come produttore di conoscen a e portatore del modello( % il giocatore "uello c!e crea significati6 H 1ntera ione e fun ione al di sopra di a ione e fun ione. 0 partire dalla descri ione del fun ionamento % possibile parlare di fun ioni =compiti>, non prima. +$ il fun ionamento c!e stabilisce la specificit) delle fun ioni, ci' c!e le origina e mai viceversa6 H 1l contesto determina il valore del giocatore( "uello c!e facciamo % inseparabile da dove e con
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c!i lo facciamo. *i sono giocatori c!e condi ionano oltremodo il contesto6 H -ettere in discussione ci' c!e appare logico6 le cose possono essere come pensiamo o tutto il contrario, non bisogna pensare a processi determinati. . +$ necessario dun"ue superare i limiti dell$approccio ridu ionistico e, partendo da una visione sistemica d$insieme, piuttosto c!e focali arsi sul singolo individuo, assumere c!e l$approccio sistemico sia pi8 indicato per indagare le dinamic!e di uno sport di s"uadra, prevedendone uno sviluppo "ualitativo delle rela ioni tra i giocatori =intera ioni collaborative tra i compagni ed oppositive con gli avversari>.
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1.
&a squadra che voglio quella in cui! in un determinato momento e di fronte a una determinata situazione! tutti i giocatori pensano in funzione della stessa cosa simultaneamente( questo gioco di squadra! questa organizzazione di gioco
Questa frase di Ios% -ourin!o sinteti a al meglio il fatto c!e i gioc!i di s"uadra ric!iedono il massimo livello di capacit) di comunica ione e collabora ione. 1l giocatore deve ac"uisire e sviluppare il senso del gioco collettivo, la solidariet), lAaiuto reciproco ed amalgamare gli interessi personali a "uelli del gruppo. #Aindividuo vive per la s"uadra e per esaltarsi !a bisogno della s"uadra. Quello c!e si vuole sottolineare % c!e in ogni tipo di s"uadra sportiva una pluralit) di attori =i giocatori> si comporta nei confronti di un progetto comune, come se fossero una singola entit), pur mantenendo le rispettive caratteristic!e individuali. Secondo la filosofia di -ourin!o gioco il modello di gioco % un insieme complesso di riferimenti collettivi ed individuali, c!e corrispondono ai principi riguardanti l$a ione, il comportamento, sulla base dei "uali emerge la coordina ione collettiva. @ra ie a "uesti si manifester) come caratteristica costante l$organi a ione di s"uadra, la "uale % "ualcosa c!e si plasma con il rispetto sistematico di un insieme di valori e principi collettivi, c!e obbligano i giocatori a pensare all$unisono in fun ione di tale obiettivo. #$interpreta ione del modello di gioco % la base c!e sostiene il gioco della s"uadra e dei movimenti individuali c!e sono propri di ogni giocatore. #a metodologia di -ourin!o % stata definita unarte delle traiettorie perc!% non d) solu ioni preordinate ai giocatori, ma indica loro le strade da percorrere, tramite la scoperta guidata del modello di gioco, ovviamente supervisionata costantemente dall$allenatore medesimo. Si tratta "uindi di un processo c!e, pur basandosi su un insieme di principi metodologici invariabili c!e garantiscono una logica, determina una costru ione di gioco strettamente legata al presente, al "ui e ora, lontana da "uei rigidi meccanicismi dovuti alla ripeti ione sistematica non di dinamic!e di gioco variabili, bensi$ ad una rigida proposta di sc!emi di gioco c!e non lasciano
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spa io alla creativit) dei giocatori =e c!e tra l$altro in campo non si concreti ano poic!e i giocatori !anno bisogno di lasciare libero sfogo alla propria creativit)>. #$obiettivo %, al contrario, c!e i giocatori comprendano il modello di gioco e si fidino di esso, c!e facciano "ualcosa di loro ini iativa, perc!% convinti c!e sia il modo migliore di farlo e non perc!% "ualcun altro glielo !a imposto dall$alto. 1l dialogo con i giocatori % fondamentale in "uesto processo, purc!% si rimanga pienamente consapevoli di ci' c!e si vuole raggiungere e nel pieno rispetto dei ruoli =allenatoreGgiocatori>, nell$ottica in cui tutti con le rispettive peculiarit) sono elementi attivi di un processo c!e mira all$ac"uisi ione di un saper fare e soprattutto di una conoscen a relativa a "uesto saper fare. 1 gioc!i sportivi !anno carattere situa ionale e una natura essen ialmente tattica, ragion per cui risulta fondamentale, prima ancora di procedere a "ualsiasi tipo di programma ione dei contenuti, definire uno specifico modello di gioco fin nei minimi particolari. :gni modello di gioco prevede una serie di principi e sottoGprincipi di gioco, da "uelli a carattere generale a "uelli pi8 specifici, per ognuno dei momenti di gioco =fase di possesso e di non possesso, cosC come per le transi ioni, positiva e negativa>. +$ molto importante c!e nessuno dei principi del modello di gioco vada ad interferire negativamente sugli altri. Dna volta definito uno specifico e preciso modello di gioco, compito dell$allenatore sar) "uello di dar vita ad una struttura di allenamento c!e sia specifico per il processo di insegnamento ed apprendimento di "uel dato modello. 7ue sono le idee di fondo c!e si possono evincere( da una parte, l$importan a di delineare un preciso modo di giocare, un sistema di gioco per la s"uadra, c!e % personale6 dall$altra, la necessit) di allenare sempre in fun ione di "uesto, ovvero di subordinare tutto il processo di allenamento allo stile di gioco c!e si vuole. Dltimo passaggio sar) "uello relativo al disegno della singola esercita ione, in base all$obiettivo c!e si intende allenare. +$ infatti l$obiettivo c!e crea e determina il me o di allenamento. 0ppare dun"ue evidente come l$allenamento sar) valido solo "uando si riesce a mettere in pratica la propria idea di organi a ione di gioco. *i' significa c!e l$allenatore deve elaborare le esercita ioni c!e portino la s"uadra a fare ci' c!e egli pretende sul campo.
' durante la settimana che isogna preparare la squadra in maniera tattica! strutturando e automatizzando lorganizzazione collettiva). *uesto si che difficile. +a anche ci che fa la differenza.
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G#o(a#izzare i# #a)oro
Secondo -ourin!o, in conformit) con ci' c!e % stato detto a proposito dell$approccio sistemico, il giocatore % un tutto, possiede caratteristic!e fisic!e, tecnic!e, tattic!e e psicologic!e c!e vanno svilppate nel loro insieme sen a fare delle scomposi ioni analitic!e. 0nalogamente la s"uadra si considera come un sistema complesso dove le sue parti =i giocatori> formano una rete di rela ioni c!e influiscono sulla s"uadra e nello stesso tempo la s"uadra influisce sul giocatore. 7un"ue, per rispettare la natura complessa della s"uadra e del giocatore, i contenuti della seduta d$allenamento devono includere la dimensione tecnica, tattica, fisica e psicologica nello stesso tempo, sen a dimenticare l$imprevedibilit) del gioco c!e deve essere sempre presente nelle varie esercita ioni proposte. #$idea di fondo % c!e una s"uadra deve essere preparata al cento per cento per avere successo, ed in "uest$ottica non si riesce a distinguere ci' c!e % fisico da ci' c!e % tattico o psicologico. 1l massimo livello direndimento cui si aspira non coincide con il massimo della condi ione fisica, bensi$ con un ottimo livello di espressione individuale e collettiva rispetto allo standard di gioco considerato. &er -ourin!o non !a senso attribuire percentuali alle varie dimensioni, in "uanto non le concepisce in maniera distinta, decontestuali ata. #a sua convin ione % c!e il gioco c!e vuole ottenere per la s"uadra ric!iede ciascuna di "ueste dimensioni( tattica, tecnica, fisica e psicologica. ,on le scinde per poi dedicarvi un lavoro specifico, poic!/ separarle signific!erebbe decontestula arle, in "uanto ogni a ione tecnica o fisica !a sempre alla base un$inten ione tattica e pertanto ogni idea di gioco necessita di ciascuna dimensione. #e parti di "uel tutto c!e costituiscono il gioco coincidono con gli stessi principi di gioco. +cco perc!e bisogna costruire il proprio gioco concentrandosi sui principi e la loro articola ione simultanea. +$ facile capire c!e, in "uesto senso, non si trascurano affatto le varie dimensioni del gioco6 piuttosto esse vengono subordinate a ci' c!e si ritiene essere prioritario, vale a dire l$organi a ione di gioco. 0spetti molto importanti come la solidariet), lo spirito di gruppo, la motiva ione, la disciplina, il rigore e cosi via, sono solo emergen e all$interno del modello, sono sottodimensioni della dimensione psicologica del gioco e "uindi particolari. 2utto % contestuali ato e visto come parte della forma di gioco e pertanto "uesto tutto emerge contemporaneamente. &allenatore che pretende disciplina dalla sua squadra! invece di concentrarsi spasmodicamente sugli aspetti disciplinari ,puntualit! rigore! etc)-! deve cercare prima di tutto rigore tattico! disciplina tattica. . cosi che si ottiene una disciplina glo ale. Contestualizzando tutte le preoccupazioni. &esigenza di una maggior concentrazione dettata dalle richieste del modello di gioco ha risolto il pro lema della dimensione psicologica o di una sottoparte ,la disciplina-.
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La So)radimensione Tatti'a
#a conce ione della dimensione tattica per -ourin!o % la seguente( l$insieme di comportamenti c!e si vuole ottenere dalla s"uadra, ci' c!e la s"uadra deve mettere in pratica con regolarit), l$insieme dei principi c!e danno forma ad un modello di gioco. Si tratta "uindi di una cultura comportamentale specifica c!e ric!iede eserci io ed % una propriet) c!e si costruisce col tempo e col lavoro. Si evince dun"ue c!e la sovradimensione tattica sia necessariamente la grande coordinatrice di tutto il processo di allenamento se si vuole c!e i giocatori interpretino ogni situa ione di gioco nella medesima maniera. 1n tal senso l$identit) di una s"uadra non % altro c!e la sua capacit) di mettere in pratica con regolarit) l$organi a ione di gioco desiderata. Dna s"uadra "uindi raffor a la propria identit) "uanto pi8 % fedele alla sua idea di gioco( giocare su ogni campo e contro ogni avversario credendo nel proprio poten iale e praticando un$idea ben precisa di gioco. ,el gioco di s"uadra l$organi a ione tattica prevale su tutte le altre. 1 giocatori collaborano fra di loro, con l$obiettivo comune di battere gli avversari. &er tale motivo, 1l suo metodo !a come principale preoccupa ione "uella dell$ introie ione gerarc!i ata dei principi di gioco, da cui il nome &eriodi a ione 2attica. Eiene infatti seguito il criterio ogni principio a suo tempo) in modo tale da garantire una corretta progressivit) metodologica. 0llo stesso tempo ogni principio % fra ionato in sottoGprincipi in modo tale da garantire c!e i giocatori assimilano con pi8 facilit) i contenuti c!e l$allenatore intende trasferire. + l$obiettivo di fondo % sempre lo stesso( Creare intenzioni ed a itudini. /endere conscio e poi su conscio un insieme di principi che costituiscono una forma di gioco Solo dopo subentra l$aspetto strategico dello studio dell$avversario con le relative "uestioni strategic!e circostan iali,volto ad aiutare i giocatori6 l$enfasi sulla dimensione strategica pu' interferire negativamente con i principi di gioco al punto da diventare un pericoloso polo d$attra ione e mettere a repentaglio la fluidit) fun ionale della s"uadra. *i' non deve mai accadere! Quanto pi8 recente % la costru ione di una forma di gioco, tanto meno si deve tener conto dell$aspetto strategico. :ccorre trovare un giusto e"uilibrio tra la conoscen a dell$avversario e l$assimila ione di tali informa ioni sen a c!e ci' interferisca con i principi e sen a modificare la forma di gioco in fun ione dell$avversario. 7a li in avanti % una "uestione di abitudine, stando per' attenti a non cadere nella routine
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L"im%ortanza de##"a(itudine
*ome tutte le idee di gioco modellate secondo un$organi a ione collettiva elaborata, anc!e "uella di -ourin!o e la sua messa in pratica ric!iedono grande concentra ione e di conseguen a prsuppongono un grande dispendio mentaleGemotivo ed un$elevata fatica tattica. 0llenare in specificit) diminuisce le esigen e di concentra ione perc!/ l$abitudine determina un$economia neurobiologica. -i spiego meglio( l$abitudine % una competen a c!e si ac"uisisce mediante l$a ione, pertanto l$allenamento finisce per essere il processo di costru ione dell$abilit) di gioco in cui l$ac"uisi ione diventa essen ialmente patrimonio dell$inconscio. 1n "uesto senso, l$abitudine permette di salvaguardare l$atleta dalle sollecita ioni pi8 complesse, diminuendo significativamente lo sfor o neurobiologico. &erci', partendo dal presupposto c!e, durante la partita, le esigen e di concentra ione decisionale derivano dalla necessaria atten ione simultanea ad un insieme di riferimenti collettivi e dal necessario adattamento costante alla variabilit) e all$imprevedibilit) delle situa ioni di gioco, l$abitudine permette c!e l$atten ione decisionale sia circoscritta fondamentalmente a calcolare i problemi particolari di ogni situa ione, cio% alla gestione dell$istante, del "ui ed ora. Sono in gioco abitudini e comportamenti c!e ric!iedono tempo per essere appresi e c!e non si possono sconvolgere dall$oggi al domani, cosa c!e % tanto piu evidente "uanto piu l$idea di gioco % impostata in senso "ualitativo. 0on si pu modificare un comportamento per magia. &o si pu fare solo con lallenamento! con molti allenamenti. +$ "uesta la logica procedurale c!e permette di ac"uisire non solo un saper fare specifico, ma soprattutto una consapevole a relativa a "uesto saper fare, la "ual cosa !a a c!e vedere con la comprensione di un determinato rapporto tra mente ed abitudine. @ra ie alla ripeti ione sistematica avr) luogo col tempo "uell$ac"uisi ione consapevole dei principi di gioco c!e si va cercando. 7all$a ione deve scaturire un$alta percentuale di "uegli aspetti c!e caratteri ano i principi di gioco ric!iesti, ovvero di "uell$insieme di regolarit) c!e manifestano ed esprimono l$identit) della s"uadra.
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Ori$ini stori'0e
Consapevolezza operativa delle specifiche operazioni con cui ognuno crea il suo pensiero
#a -etodologia :perativa =-.:.> % un metodo di studio della mente umana radicalmente innovativo rispetto ai metodi tradi ionali, "uelli cio% della neurobiologia, psicologia cognitiva, linguistica, intelligen a artificiale e filosofia. #a -.:. % nata negli anni $.4, fondamentalmente per opera di Silvio *eccato, il cui pensiero !a raggiunto la piena maturit) negli anni $94 e $;4. #$evolu ione della -.:. continua sino a oggi gra ie al contributo di altri ricercatori, c!e insieme costituiscono la Scuola :perativa 1taliana =S.:.1.>. 1 risultati, pratici e teorici, c!e possono essere ottenuti adottando il punto di vista della -.:. nello
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studio della mente umana sono molti ed importanti, in particolare, nel campo della didattica di molte discipline. 1l presupposto fondamentale della -etodologia :perativa % "uello di concepire la mente umana come un insieme di opera ioni, espressione del fun ionamento di strutture nervose, vale a dire come "ualcosa di attivo. #a -.:. c!iarisce c!e i molteplici atteggiamenti c!e l$uomo pu' assumere sono conseguen a di diversi tipi di operare. Questa consapevole a consente di sviluppare una mentalit) meno rigida, pi8 tollerante nei confronti degli altri e una maggiore adattabilit) alle circostan e. #e opera ioni mentali, per la -.:., sono principalmente rappresentate da opera ioni dell$atten ione, c!e tuttavia, secondo la S.:.1., !a un ruolo c!iave non solo nella costru ione delle categorie mentali ma anc!e nella perce ione, infatti essa non va centrata sui contenuti da apprendere, ma sui processi c!e tali contenuti, oggetto d$esperien a, sono in grado di mettere in moto sotto forma di sfide degli e"uilibri consolidati. 1l concetto fondamentale % c!e la conoscen a umana, lAesperien a, lAadattamento, sono caratteri ati da una partecipa ione attiva dellAindividuo. #a conoscen a % attivamente costruita dal discente, e non ricevuta passivamente dall$ambiente. #e capacit) del sistema non sono esclusivamente reattive =classificare e organi are le informa ioni in arrivo> ma sono fun ionalmente anticipatorie e attive. Se la conoscen a % legata al contesto ed all$attivit) dell$individuo, non c$% mai un unico modo di fare "ualcosa, non esistono "uindi procedure di insegnamento fisse, meccanic!e e standardi ate. 1n "uest$ottica perde la sua centralit) la seduta tradi ionale. +$ infatti fre"uente c!e, durante un esperimento od un$attivit) di osserva ione, gli studenti non sappiano letteralmente cosa guardare =in campo succede spesso>( ci' c!e per il docente % della massima eviden a, resta per gli alunni confuso in uno sfondo poco districabile di stimoli c!e potrebbero avere tutti la stessa importan a. *i' significa c!e l$apprendimento individuale non pu' rispondere a standard e fasi predefinite, lineari e segmentate6 al contrario, % necessario offrire a tutti le condi ioni per seguire un proprio percorso individuale all$interno di un processo ricorsivo e reticolare. 0ll$interno di "uesto processo % fondamentale valori are la dimensione sociale della conoscen a, le poten ialit) c!e pu' esprimere la s"uadra come gruppo, nell$imparare dagli altri e con gli altri. #e rela ioni interpersonali !anno un ruolo essen iale e costitutivo nella costru ione del pensiero, rispondendo al duplice bisogno del singolo di venire confermato e sentirsi parte di una certa comunit) condividendone le trame di significati e di trovare in essa delle modalit) c!e lo aiutino a reali are le proprie poten ialit).
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1l senso della -etodologia :perativa % piuttosto "uello di coniugare la libert) di scelta e la responsabilit) della decisione nella continua ricerca di solu ioni in armonia con il progetto di gioco. 2ale indiri o educativo si fonda su stili di insegnamento non direttivi e scelte metodologic!e di tipo cognitivo e costruttivo con una gerarc!ia tra i diversi metodi didattici attivi nella convin ione c!e a ciascuno di essi corrispondono obiettivi ed effetti diversi. &accento posto sullidea del calciatore e della squadra quali attori e protagonisti attivi.
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*onsiderando c!e la missione dei tecnici sia "uella di sviluppare un modello di allenamento c!e abbia lAobiettivo di ricostruire le tematic!e della partita, cercando di trasmettere ai giocatori una forma ione adeguata. 1noltre occorre far si c!e le sedute consentano di raggiungere ottimi livelli di presta ione, maggiormente rivolta allo sviluppo della dimensione cognitiva, ponendo in secondo piano lo sviluppo della dimensione fisica, riducendo progressivamente le incerte e e le insicure e c!e provoca il gioco ed ottimi ando il rendimento, attraverso la prospettiva del giocatore, cio% ottenere il massimo rendimento individuale e collettivo. #a pi8 grande missione dell$allenatore % creare cultura tattica. 1nsegnare al giocatore ad interpretare le situa ioni, dandogli pi8 informa ioni possibili e motivandolo a capire bene i principi del gioco. Far si c!e le esercita ioni proposte in allenamento siano adatte a raggiungere obiettivi specifici e vengano assimilate dai giocatori. 2lla fine in campo decide il giocatore e non lallenatore3 1l migliore allenamento % "uello c!e riproduce fedelmente una situa ione nella "uale il giocatore riesce ad ottimi are certi meccanismi, da lui accettati e riconosciuti importanti per aiutarlo a risolvere "uella situa ione proposta. 1l conseguimento di "uesti obiettivi dipender) dallAuso di una metodologia di campo specifica, c!e sia sostenuta dai principi del nostro gioco e c!e anteponga gli obiettivi tecnicoGtattici a "uelli fisici.
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*on la ricerca delle informa ioni il giocatore percepisce i segnali elettivi provenienti dall$esterno, sele ionandoli all$interno di una mole rilevante e di influen are in modo programmato l$andamento della gara osservando il comportamento dei compagni e dell$avversario6 il riconoscimento del segnale e l$aspettativa soggettiva del segnale, cio% l$attribu ione al segnale di una ben precisa a ione tecnica sono i compiti fondamentali del giocatore. #a dissimula ione persegue l$obiettivo opposto, cio% l$inten ione di produrre nell$avversario rappresenta ioni errate sulla propria strategia, sulla proprie possibilit) tecnic!e e tattic!e. #e manovre collettive, infine, sono a ioni tattic!e con le "uali si cerca di creare volutamente la situa ione necessaria per reali are la propria a ione6 nel manovrare troviamo i tentativi di influire sulla situa ione, l$avversario, gli arbitri, le condi ioni di gara. 1n sintesi l$allenamento di carattere tattico L strategico di tipo operativo % un allenamento globale, complesso e sistemico e persegue una forma ione parallela delle capacit) motorie e delle abilit) tecnic!e. 1l progetto di forma ione del giocatore trova naturale e necessario coronamento proprio nella cosiddetta disponibilit) variabile c!e rappresenta l$elemento differen iante della presta ione di alto livello. 7obbiamo allenare partendo dai principi fondamentali del gioco. Stabilito i principi fondamentali del nostro gioco e "uelli secondari, dobbiamo avere la capacit) di articolarli in modo c!e diventino un tutt$uno e non rimangano parti separate dentro una realt) impossibile da scomporre, come il gioco di s"uadra. :gni parte o me o tattico non si sviluppa in un modo isolato dal contesto globale, ma % integrato in un insieme, la cui natura % diversa dalla somma delle parti c!e la compongono. 1 principi tattici c!e sviluppiamo devono essere strettamente collegati con la nostra filosofia di gioco. #e attivit) devono seguire una linea metodologica. M importante c!e "uello c!e proponiamo nella seduta di allenamento, rispecc!i sempre una progressione di obiettivi tecnicoGtattici.
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#e capacit) condi ionali debbono essere allenate sfruttando le condi ioni di variabilit) c!e abbiamo nelle diverse situa ioni di gioco. #a metodologia operativa si basa sul presupposto c!e l$atleta % in grado di elaborare delle decisioni autonome circa le informa ioni percepite durante la situa ione. ,ei gioc!i sportivi, caratteri ati da un elevato grado di incerte a, i limiti temporali imposte dalle a ioni consentono di percepire solo ci' c!e viene ricercato attivamente "uindi, assume particolare importan a le capacit) dell$atleta di reali are ipotesi previsionali.
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1l rilievo c!e assume l$aspetto tattico non deve porre in secondo piano la dimensione esecutiva, legata al controllo ed alla regola ione dei movimenti. ,ella metodologia operativa le abilit) tecnic!e sono parte integrante e ben definita del progetto di gioco, rappresentano il poten iale motorio a garan ia della reali a ione dei principi tattici. #a tecnica efficace si differen ia per una grande coordina ione dei movimenti, per la loro stabilit), la loro economicit) e perc!/ permette agli atleti di raggiungere i migliori risultati in competi ione. 1 fondamentali individuali sono costituiti dalle diverse tecnic!e delle "uali i giocatori si servono per raggiungere lo scopo tattico preventivato. :gni fondamentale !a una colloca ione tipica nello sviluppo del gioco e per una buona organi a ione didattica % necessario, in un breve periodo di tempo, farli conoscere tutti in forma per "uanto possibile semplificata agli allievi( in "uesto modo si possono creare le basi per il loro inserimento nella disciplina sportiva, un$informa ione incompleta provoca dei vuoti nella loro crescita tecnicoGtattica.
La didatti'a o%erati)a
1n c!e modo sviluppare ci' nella didattica dei gioc!i sportivi5 0ppena % possibile al giocatore si deve c!iedere di raccontare come ha imparato qualcosa. #e domande diventeranno sempre pi8 specific!e, adeguate allo stadio di sviluppo tecnicoGtattico, ma tese al raggiungimento di "uello successivo. Si faranno eserci i sul come si osserva, in rapporto ai diversi sensi, in rapporto ad uno scopo, su come si descrive ci' c!e si % osservato. #a costru ione, lAidea ione di esercita ioni e di gioc!i, sono da privilegiare, perc!/ solamente "uando si costruisce "ualcosa si fanno i conti con gli strumenti del pensiero, con le regole di coeren a in rapporto ai fini e con la loro congruen a interna. ,el processo operativo insegnare a trovare, individualmente o per gruppi, le mappe concettuali di un contenuto tattico % utile, perc!/ esse rappresentano graficamente un reticolo di concetti, c!e partendo da un BnodoB, vengono collegati tra loro, mediante situa ioni BlegameB, c!e a loro volta individuano rapporti logici. +sse sfruttano le poten ialit) della memoria visiva, fanno riflettere sulle informa ioni possedute e favoriscono la produ ione linguistica, a cui faranno da supporto. 1n "uesto modo lAallenatore parte dallAesperien a dei giocatori, come contesto di apprendimento, per promuovere ed affinare competen e e padronan e. &er la -.:. non c$% una netta separa ione tra processi percettivi, cognitivi e motori6 non esiste una gerarc!i a ione se"uen iale del tipo( prima osservo! poi comprendo e poi eseguo. Si tratta di una rappresenta ione circolare, in "uanto il giocatore ripete tali opera ioni mentali in modo interattivo, passando dall$osserva ione della situa ione di gioco contingente al confronto di "uanto !a osservato con le proprie conoscen e tattic!e in proposito fino alla scelta dell$a ione pertinente e cosC via, durante il suo stesso svolgimento in rela ione alle variabili delle situa ione ed alle ipotesi previsionali dei soggetti coinvolti nell$a ione stessa.
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1 fondamenti metodologici dell$allenamento operativo si possono cosi riassumere( dapprima vengono ac"uisite delle conoscen e, in cui il giocatore apprende le regole secondo le "uali viene praticato il gioco, apprende la rela ione c!e esiste tra informa ione =posi ione, dire ione del movimento dell$avversario, gesti tecnici specifici, ecc.> e situa ione. 1n un secondo momento vengono fissati gli obiettivi e sviluppate le capacit) individuali, ad esempio "uanto pi8 velocemente e con precisione identifica se si tratta di una situa ione per attaccare o per difendere, tanto pi8 rapidamente potr) ini iare l$a ione giusta. #$atleta deve sapere cosa vuole o deve fare. +d % sempre meglio "uando vuole fare "ualcosa! 1n una fase successiva occorre esercitarsi il pi8 possibile nella situa ione reale( 1l giocatore deve allenarsi nelle condi ioni sempre pi8 vicine a "uella di gara, simulando opposi ioni a situa ioni e disposi ioni diverse. *on la -.:. si fa compiere un notevole passo in avanti al concetto di apprendimento, inteso non pi8 come capacit) meccanica di assimila ione, memori a ione e ripeti ione ma come un processo personale di costru ione delle conoscen e. *onsiderato c!e i principi di gioco non sono compartimenti stagni, ma rela ionati tra di loro e c!e le fasi di gioco si susseguono in maniera dinamica ed interattiva di tipo nonGlineare, gli apprendimenti vanno promossi attraverso reali e fedeli situa ioni di gioco in maniera tale da adeguarli ai diversi contesti. 7un"ue situa ioni reali con un approccio specifico, sistemico, attraverso la pedagogia del gioco per educare la creativit) del calciatore a trovare risposte efficaci adattandosi al continuo variare delle situa ioni particolari. &er educare il calciatore e la s"uadra ad agire con efficacia la -etodologia:perativa adotta i seguenti interventi( G aumento graduale della complessit) delle ric!ieste6 G varia ione continuo del contesto6 G modifica del concatenamento delle situa ioni6 G introdu ione di elementi di incerte a. Questo tipo di didattica tiene conto di "uesti concetti nella se"uen a insegnamento G apprendimento, vale a dire promo ione di un processo attivo, inten ionale, rivolto a soggetti c!e diventano curiosi perc!/ coinvolti nell$a ione di apprendimento come attori, c!e operano per costruire la loro conoscen a e c!e non ricevono in modo trasmissivo un sapere codificato e predeterminato.
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sia gi) caduti nell$overtraining>. 7i conseguen a "uesta presunta oggettivit) c!e senso !a5 1l giocatore c!e % risultato il migliore nei test fisici si % rivelato poi il giocatore determinante c!e ti !a fatto vincere le partite5 Spesso % il contrario 1l valore del test fisico si riduce ad una misera valen a psicologica c!e vuole misurare il grado di tolleran a alla fatica dell$atleta, cio% nel vedere come si comporta l$atleta c!e sta soffrendo( molla5 7) tutto5 + l$oggettvit) viene meno le misure oggettive c!e risultano dai test fisici su "uesti atleti non sono oggettive!
Un"intensita *&ua#itati)a+ssendo il test l$elemento portante della misura ione "uantitativa tipica dell$approcio tradi ionale, % evidente come allontanarsi da "uesta prospettiva signific!i fare maggiore affidamento sull$approccio "ualitativo, c!e mira ad investigare la "ualit) delle sedute allenanti. +$ necessario a mio modo di vedere c!e la medesima analisi critica debba essere fatta sul concetto di intensit), con lo stesso scopo di eviden iarne la valen a "ualitativa, a discapito del carattere "uantitativo. Quando si parla di intensit), ci si riferisce di norma al dispendio energetico, "uando invece il focus dovrebbe andare sulla concentra ione ric!iesta dall$esercita ione. &er esempio, la corsa fine a se stessa presuppone un dispendio energetico naturale, ma la sua complessit) % nulla, per cui il dispendio emo ionale tende a ero =cosi come la motiva ione dell$atleta>. 0l contrario delle situa ioni complesse, dove ai giocatori % ric!iesto l$impegno tecnico, tattico e psicologico e di pensare le situa ioni. +$ "uesto c!e rappresenta la complessit) dell$eserci io e c!e porta ad avere una maggior concentra ione. #$1ntensit) non % altro c!e la concentra ione tattica ric!iesta, vale a dire l$esigen a di concentra ione decisionale. 1l c!e e"uivale a dire *omplessit). 1l fattore determinante da tenere sotto controllo % la "ualit) dell$esercita ione, non i parametri fisiologici dello sfor o effettuato( non % importante infatti "uanto si corre, ma come si corre. #e modalit) di gioco e gli spa i esercitativi dovranno essere scelti in fun ione dell$obiettivo. 7evono essere tenute in considera ione le diverse variabili. #o spa io condi iona il tempo della giocata6 il numero di tocc!i e la velocit) con cuiviene trasmessa la palla determinano il tempo di smarcamento. &arametro fondamentale % la densit) di gioco, c!e esprime il rapporto tra lo spa io e il numero di giocatori. 0 parit) di giocatori impiegati, in spa i ampi, "uesti svilupperanno in misura maggiore la corsa, mentre utili ando campi ristretti, ovvero aumentando la densit) di gioco, effettueranno un numero superiore di accelera ioni, di rapide decelera ioniOfrenate e di cambi di dire ione. 1noltre un$elevata densit) di gioco determina una ridu ione non solo dello spa io ma anc!e del tempo a disposi ione per scegliere6 di conseguen a sono stimolate maggiormente la reattivit)
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decisionale e la capacit) di anticipa ione. 0naloga importan a riveste il parametro tempo( dover tentare di gestire un problema per trenta minuti consecutivi non % uguale a doverlo fare per cin"ue minuti sei volte, proprio perc!% in ciascuno di "uei cin"ue minuti !anno la possibilit) di rimanere concentrati al massimo. Si pu' dun"ue aumentare l$intensit) di un$a ione tatticamente e tecnicamente complessa sen a aumentare necessariamente lo stress fisico in fun ione della concentra ione decisionale ric!iesta. :ccorre creare eserci i c!e ric!iedono concentra ione in cui i giocatori si vedono obbligati a pensare, a comunicare tra loro. +serci i di complessit) crescente in modo tale c!e "uando si vede c!e i giocatori !anno imparato a risolvere "uello specifico problema, diventa necessario inventarsene di nuovi
La *2ati'a tatti'a1n termini fisiologici i processi legati al meccanismo della fatica sono due( meccanismi centrali e meccanismi periferici. ,egli ultimi anni tali meccanismi sono stati studiati a fondo dalla lettarutura scientifica, tuttavia non % stato ancora stabilito "uale dei due prevalga sull$altro #e teorie sembrano comun"ue dare pi8 credito all$integra ione di entrambi i meccanismi, con una prevalen a di "uelli di natura centrale, vale a dire legati al sistema nervoso centrale. Quel c!e % certo % c!e il corpo umano, spinto primariamente dall$impulso di autoGconserva ione, interrompe presta ioni motorie c!e potrebbero protrarsi ulteriormente proprio per ragioni protettive, nell$intento di salvaguardare l$omeostasi dei propri apparati. 0naloga considera ione pu' esser fatta per i fenomeni di fatica legati al contesto sportivo. 1n termini macroscopici ci possiamo porre "uesta domanda( +$ il cervello oppure il muscolo il principale responsabile di fenomeni legati alla fatica in gara5 <icollegarsi al concetto di intensit) sembra lecito nel tentativo di dare una risposta attendibile, seppur non definitiva. 1l giocatore in gara % sottoposto ad indubbi sfor i di natura fisica, tuttavia il parametro maggiormente descritttivo della performance nei gioc!i sportivi % la concentra ione decisionale di natura tattica al "uale ogni giocatore % sottoposto durante la permanen a sul terreno di gioco. 0ppare dun"ue lecito ipoti are c!e errori marc!iani c!e si verificano in campo, compiuti anc!e da atleti d$elit%, siano da ricondursi pi8 a fenomeni di natura centrale, legati cio% al sistema nervoso centrale, dato lo sfor o ininterrotto di rimanere concentrati. Si parla cosi di fatica tattica, vale a dire "uella c!e subentra "uando i giocatori non riescono piu a concentrarsi perc!e sono stanc!i di farlo e ci' determina letture errate del gioco e perdit) di lucidit) nelle giocate. #e situa ioni complesse su cui si basa la crescita dell$organi a ione di gioco esigono dai giocatori re"uisiti tattici, tecnici, psicologici e fisici ed % proprio "uesta la complessit) dell$eserci io, l$elemento c!e determina una maggior concentra ione decisionale. +ssa % tanto piu gravosa "uante pi8 sono le variabili da considearare.
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*i' significa c!e un eserci io poco veloce ma c!e implica una determinata serie di decisioni pu' essere molto piu intenso di un altro piu veloce ma meno complesso. Quanto pi8 complessi sono gli eserci i compiuti in allenamento o in gara, tanto pi8 sono stancanti( per la conc c!e ric!iedono sono "uelli c!e presuppongono un$intensit) superiore. ,el caso di partite di alto livello % necessario pensare a punti di riferimento collettivi, cio% determinati principi di gioco, e ci ric!iede ancor piu concentra ione. ,on c$% "uindi da stupirsi c!e la fatica tatica si manifesti prima di "uella fisica. Come diminuire la fatica tattica5 0llenando in specificit) diminuiscono le esigen e di concentra ione implicite nella forma di gioco utili ata. *ome detto in preceden a occorre creare abitudini, affinc!% ci' c!e ini ialmente % cosciente, tenda con la ripeti ione sistematica all$automati a ione, cosicc!% il focus attentivo sia orientato alla risolu ione dei problemi di gioco del "ui ed ora.
metodologico, si sviluppa e si evolve su un piano pi8 fisico, alternando i programmi di contra ione muscolare e di conseguen a alternando allenamenti pi8 discontinui ad altri meno discontinui ma sempre in maniera specifica, piu o meno complessa. +$ importante c!e man mano c!e ci avviciniamo al giorno della partita l$allenamento vada diminuendo di intensit) per "uanto riguarda le esigen e di concentra ione. #a fatica del sistema nervoso centrale % decisiva e "uanto pi8 ci si avvicina alla gara, tant meno dobbiamo proporre allenamenti impegnativi a "uel livello. *osi come si !a uno specifico modello di allenamento, si deve avere anc!e uno specifico modello di recupero, poic!% la naturale a del processo % indivisibile.
permettono loro di reagire rapidamente, o meglio ancora, di anticipare le situa ioni, accelerando le decisioni. Dna volta definito il modello di presta ione si procede a ritroso, dal globale all$analitico esercitando i presupposti necessari al conseguimento degli obiettivi, ma sen a maiperdere di vista il rapporto dei dettagli con il tutto, per poi riproporre nuovamente le esercita ioni in forma globale. #e micrositua ioni utili ate in allenamento, corrispondono a frammenti di gara, e sono strutturate in fun ione di "uello c!e si presume possa realisticamente accadere durante la partita. 1l numero dei giocatori impiegati, le regole di gioco e le dimensioni degli spa i esercitativi, sono scelti in fun ione degli obiettivi tattici, e non subordinatamente a disgiunte finalit) di carattere condi ionale "uali lo sviluppo della resisten a, della reattivit) o altro ancora.
0nali iamole separatamente. &artendo dalla fun ione di reintrodu ione alla pratica agonistica dell$atleta c!e in preceden a % stato vittima di un infortunio, non ritengo prioritario in "uesta sede un$analisi scrupolosa sulla tipologia di infortunio, tenuto presente, tra le altre cose, c!e in "ueste occasioni il ruolo del preparatore fisico ini ia solo in seguito al completamento delle procedure fisioterapic!e del caso. 1l c!e e"uivale a dire c!e il preparatore !a a c!e fare con un giocatore tornato sano, ma carente dal punto di vista prestativo a causa dello stop for ato. Quando un atleta subisce un infortunio, si generano tre condi ioni critic!e( 1. 0D2:*:,S+<E0N1:,+( si crea uno stato di inibi ione a tutela dell$integrit) biologica dl soggetto c!e permane latente nonostante l$assen a soggettiva di dolore6 2. *::<71,0N1:,+( si c!iudono eOo si nascondono i files motori nel computer cerebrale6 3. &+<F:<-0,*+ *:,71N1:,0#+( si perdono le "ualit) massimali di supporto. Queste tre condi ioni rappresentano l$essen a delle limita ioni riscontrabili nella fase di riatleti a ione. #$obiettivo c!e ci si prefigge di raggiungere % "uello di far tornare il giocatore ad allenarsi nel contesto di s"uadra con efficien a.
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Sebbene la figura del preparatore fisico abbia sen $altro le carte in regola per intervenire anc!e in fase conclusiva del processo riabitatitivo, interagendo con i fisioterapisti, il compito prettamente di sua competen a % "uello di dosare sapientemente le tempistic!e e le modalit) con le "uali impegnare il giocatore recuperato, con la consapevole a del carente stato di allenamento dell$atleta stesso. *ome sostenuto in preceden a, al fine di un ottimale recupero dell$intensit) di gioco neccessaria per un suo proficuo utili o in gara, anc!e in "uesto caso la dimensione tattica diventa prioritaria. 1nfatti l$atleta si % disadattato for atamente, a causa dello stop, all$esigen a di concentra ione decisionale tipico del gioco e dun"ue dovr) essere guidato progressivamente a ritarare i meccanismi della fatica tattica prima descritti. &er fare un esempio concreto, il giocatore parteciper) dapprima ad esercita ioni in cui lo spa io di gioco % ampio, il numero di giocatori non % elevato e i vincoli regolamentari non impegnino in maniera massiccia l$impianto decisionale dell$atleta, con un rapporto sviluppoGrecupero sbilanciato a favore del recupero. 1n "uesto modo concediamo all$atleta un impegno graduale e progressivo c!e con il passare delle sedute gli garantir) di trovare "uel condi ionamento di cui necessita per giocare con efficien a. &assiamo adesso ad anali are l$attivit) preventiva ed integrativa. 1l presupposto fondamentale % sen a dubbio "uello di conoscere il meglio possibile il modello prestativo dello sport in cui prestiamo la nostra attivit) professionale. Sen a di esso viene meno il principio di specificit), di cui abbiamo eviden iato la priorit) assoluta al fine di allenare efficientemente gli atleti. 7etto ci', bisogna constatare c!e i gioc!i sportivi sfruttano strutture anatomic!e omogenee, comportando eccessi fun ionali per determinati distretti e allo stesso tempo ne lasciano inoperosi altri, determinando s"uilibri di varia naturae moinando alla base il naturale processo di omeostasi fun ionale. 1n genere la patologia si innesca a causa di una predisposi ione strutturale, di assen a di preven ione o di eccessi fun ionali. &arlando dun"ue di attivit) preventive non % consigliabile tenere soltanto in considera ione "uelle determinate esercita ionic!e fatte poc!i minuti a seduta magari solo una volta a settimana, ci posson permettere di affermare( Questa stagione il tasso di infortuni non traumatici della nostra s"uadra % stato basso, poic!/ abbiamo fatto uso di esercita ioni su superfici instabili. 1nnan itutto occorre educare i giocatori alle accorte e basilari c!e "ualun"ue sportivo deve far proprie per garantirsi la miglior carriera sportiva possibile. 0 mio avviso % necessario un criterio gerarc!ico.
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&arliamo "uindi di &reven ione &rimaria( <iscaldamento *orre ioni morfoGfun ionali <ecupero postGallenamento &reven ione dell$:vertraining
Sen a il rispetto degli elementi appena elencati, sarebbe inutile spingersi oltre #a &reven ione Secondaria( &repara ione fisica +sercita ioni preventive ed integrative
1l primo aspetto !a a c!e fare con il principio di specificit), in "uanto rifacendosi a "uanto affermato in preceden a, sono le ric!ieste della gara =e dun"ue un$adeguata conoscen a del modello prestativo> a determinare la specificit) delle esercita ioni c!e proponiamo agli atleti in allenamento. #$allenamento gioca un ruolo determinante( il muscolo % tanto pi8 preparato agli sfor i, "uanto pi8 specifico % stato il lavoro svolto. 1l secondo aspetto risponde ad un criterio pragmatico( se un determinato sport sollecita ripetutamente determinate strutture anatomic!e e ne ignora altre, sar) necessario contrastare gli s"uilibri c!e si potrebbero creare, andando a sollecitare le aree meno impegnate e dosando l$impiego di "uelle maggiormente utili ate Dn lavoro preventivo c!e si rispetti deve prevedere un costante lavoro della cintura addominale, della mobilit) articolare e della propioce ione. Queste esercita ioni !anno carattere preventivoG integrativo nonc!/ migliorativo della performance ed andranno calibrate durante la stagione affinc!% si mantengano ad un livello consono alle ric!ieste imposte dal modello di performance.
3;
Con'#usioni
,ello scrivere "uesta tesi la mia inten ione % stata "uella di spiegare la matura ione progressiva di un approccio metodologico basato su intui ioni da campo e sulla consapevole a c!e una solida impalcatura metodologica sia la base necessaria per vivere da protagonisti le emo ionanti sfide dei gioc!i sportivi. *osi come il giocatore in campo deve aver automati ato dei gesti cosi da potersi concentrare meglio sul "ui ed ora, allo stesso modo un allenatore o un preparatore fisico devono aver ac"uisito delle concettualit) tali da garantirgli una pronta ed efficiente risposta ad un$improvvisa ric!iesta di spiega ioni. *i vuole tempo, infatti, per con"uistare la fiducia e il rispetto dai giocatori, "ualun"ue et) essi abbiano, cosi come basta un attimo per perderla M sicuramente meno impegnativo lavorare a scomparti, secondo la logica del tu fai il tuo c!e io faccio il mio. -a la sfida del futuro passa dalla capacit) di saper lavorare in un modo nuovo, sinergico e coordinato, tale per cui il risultato complessivo sia maggiore della somma dei contributi isolati dei singoli. 1n "uest$ottica, una costruttiva collabora ione tra l$allenatore e il preparatore fisico % la condi ione imprescindibile affinc!/ si reali ino allenamenti fun ionali a superiori finalit) di ordine tattico.
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