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Gruppo Bureau Veritas Italia

A cura di: Marco Asprella

For the benefit of business and people

1. Art. 1 Campo di applicazione 2. Art. 2 Esclusioni


SOMMARIO

3. Art. 3 Specifiche tecniche 4. Art. 4 Verifica di messa in


servizio

5. Art. 5 Esclusioni dal controllo


di messa in servizio

6. Art. 6 Obblighi per la messa in


servizio e dichiarazione di messa in servizio

7. Art.7 Obblighi degli utilizzatori 8. Art.8 Obbligo delle verifiche


periodiche ../..
2

9. Art.9 Verifica dei dispositivi di


protezione in occasione delle periodiche

SOMMARIO

10. Art.10 Riqualificazione


periodica

11. Art. 11 Esenzioni dalla


riqualificazione periodica

12. Art. 12 Verifica di Integrit 13. Art. 13 Verifica di


funzionamento

14. Art.14 Riparazione e modifica 15. Art. 15 Norme transitorie 16. Art. 16 Requisiti dei recipienti
per liquidi e tubazioni gia in esercizio e non certificati PED
3

1
Art. 1 CAMPO DI APPLICAZIONE

1
a)
NUOVO

Art. 1

CAMPO CAMPO DI DI APPLICAZIONE APPLICAZIONE

Il DM 329 si applica a: Attrezzature ed insiemi come definiti nellArt. 3 comma 1 della PED e in particolare : a.Recipienti per gas e liquidi b.Attrezzature a focolare c.Tubazioni per gas e liquidi b) Attrezzature a pressione preesistenti alla data del 29 maggio 2002 ed omologati dall ISPESL secondo la legislazione pre-PED: - generatori di vapore dacqua o acqua surriscaldata
ESISTENTE OMOLOGATO

- recipienti in pressione di : * vapore dacqua * gas compresso, liquefatti o disciolti * vapori diversi dal vapore dacqua - impianti funzionanti con liquidi caldi (liquidi surriscaldati)

1
APPARECCHI SEMPLICI

Art. 1

CAMPO CAMPO DI DI APPLICAZIONE APPLICAZIONE

c)

Apparecchi semplici a pressione di cui alle direttive 87/404/CE e 90/488/CE disciplinati da decreto Lgs. 27 Settembre 1991 n 311.

ESISTENTE NON OMOLOGATOI

d)

Recipienti per liquidi e le tubazioni per liquidi vapori e gas preesistenti al 29 Maggio 2002 e posti in servizio e mai assoggettati ad alcuna omologazione e non esclusi dal DM 329 da trattarsi in funzione della loro classificazione PED.

A riguardo delle seguenti verifiche: a) Verifiche di primo impianto o messa in servizio di attrezzature o insiemi inseriti ed assemblati dagli utilizzatori negli impianti finalizzate al CONTROLLO DEL FUNZIONAMENTO IN SICUREZZA. Verifiche periodiche o altrimenti dette verifiche di riqualificazione periodica. Verifiche di riparazione o modifica.

b) c)

2
Art. 2 ESCLUSIONI

Art. 2

ESCLUSIONI ESCLUSIONI

In linea di principio il DM 329 non si applica ai prodotti a cui non si applica la PED ma esistono altre esclusioni. Si porti attenzione al fatto che per talune attrezzature a cui si applica la PED la vecchia legge non prevedeva controlli in servizio.

3
Art. 3 SPECIFICHE TECNICHE

SPECIFICHE SPECIFICHE TECNICHE TECNICHE

Art. 3

Le specifiche tecniche per lesercizio sono elaborate su mandato del Ministero delle Attivit Produttive in collaborazione con ISPESL e UNI tenendo conto delle normative emanate dal CEN, sentite le associazioni di categoria ed infine approvate dallo stesso Ministero Attivit Produttive di concerto con il Ministero del Lavoro e Politiche Sociali.

10

4
Art. 4 VERIFICA DELLA MESSA IN SERVIZIO

11

Art. 4

VERIFICA VERIFICA DELLA DELLA MESSA MESSA IN IN SERVIZIO SERVIZIO

Apparecchi ed insiemi installati ed assemblati dallutilizzatore sullimpianto sono soggetti alla verifica per la messa in servizio.

La verifica effettuata su richiesta dellutilizzatore e consiste nellaccertamento della corretta installazione sullimpianto. Il soggetto verificatore consegna allutilizzatore il risultato degli accertamenti effettuati. In caso di esito negativo della verifica il documento indica il divieto di messa in servizio. La messa in funzione dellattrezzatura e consentita ai soli fini della verifica di messa in servizio.

Come esplicitato dalla Circolare del Ministero delle Attivit Produttive del 23/05/05 i Soggetti Verificatori sono individuati nelle figure degli ORGANISMI NOTIFICATI e ISPETTORATO UTILIZZATORI

12

5
Art. 5 ESCLUSIONI DAL CONTROLLO DI MESSA IN SERVIZIO

13

Art. 5

ESCLUSIONI ESCLUSIONI DAL DAL CONTROLLO CONTROLLO DI DI MESSA MESSA IN IN SERVIZIO SERVIZIO

E escluso dal controllo di messa in servizio quanto segue:

Tutto ci che escluso dal campo di applicazione del decreto Gli estintori portatili e bombole per autorespiratori I recipienti semplici con PS < 12 bar e PS*V < 8.000 bar *litro Gli insiemi marcati CE ove da parte di un ON o IU per quanto di propria competenza risultano effettuate le verifiche di accessori di sicurezza e dispositivi di controllo. Lefficienza deve essere documentata nella la dichiarazione di messa in servizio da parte dellutilizzatore.

14

6
Art. 6 OBBLIGHI PER LA MESSA IN SERVIZIO E DICHIARAZIONE DI MESSA IN SERVIZIO

15

6
1.

Art. 6

OBBLIGHI OBBLIGHI PER PER LA LA MESSA MESSA IN IN SERVIZIO SERVIZIO E E DICHIARAZIONE DICHIARAZIONE DI DI MESSA MESSA IN IN SERVIZIO SERVIZIO

Allatto della messa in servizio lutilizzatore invia allISPESL e USL o ASL una dichiarazione di messa in servizio che contiene : Elenco attrezzature con PS-TS-V e fluido Relazione tecnica con schema impianto, condizioni di installazione ed esercizio, le misure di sicurezza e protezione adottate

2.

Gli accessori di sicurezza e le valvole di intercettazione non formano oggetto di autonoma dichiarazione di messa in servizio ma seguono le procedure delle attrezzature che sono destinate a proteggere e su cui sono montate. Per gli insiemi marcati CE la dichiarazione di messa in servizio consente lattivazione a condizione che lutilizzatore attesti che le attrezzature sono state debitamente installate, mantenute in efficienza e utilizzate conformemente alla loro destinazione e non pregiudicano la salute e la sicurezza di persone, animali domestici e beni.

3.

16

Art. 7 OBBLIGHI DEGLI UTILIZZATORI

17

7
1.

Art. 7

OBBLIGHI OBBLIGHI DEGLI DEGLI UTILIZZATORI UTILIZZATORI

In caso di mancata esecuzione delle verifiche alle scadenze previste, lutilizzatore dovr a suo carico: mettere fuori servizio lattrezzatura coinvolta richiedere lesecuzione della verifica da parte di un soggetto verificatore delle prove necessarie al successivo riavvio

2.

Nei casi in cui la messa fuori esercizio comporti interventi, il riavvio condizionato al consenso o verifica del soggetto verificatore.

18

8
Art. 8 OBBLIGO DELLE VERIFICHE PERIODICHE

19

Art. 8

OBBLIGO OBBLIGO DELLE DELLE VERIFICHE VERIFICHE PERIODICHE PERIODICHE

1. 2.

Gli utilizzatori hanno lobbligo di sottoporre le attrezzature alle verifiche periodiche. Lattestazione positiva risultante dalle verifiche consente la prosecuzione dellesercizio delle attrezzature verificate.

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9
Art. 9 VERIFICA DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE IN OCCASIONE DELLE PERIODICHE

21

9
1.

Art. 9

VERIFICA VERIFICA DEI DEI DISPOSITIVI DISPOSITIVI DI DI PROTEZIONE PROTEZIONE IN IN OCCASIONE OCCASIONE DELLE DELLE PERIODICHE PERIODICHE

Se in condizioni ragionevolmente prevedibili, possono essere superati i limiti ammissibili dellattrezzatura, questa deve essere dotata di adeguata combinazione di dispositivi di protezione. I dispositivi di protezione si dividono in accessori di sicurezza e dispositivi di controllo. a) Accessori di sicurezza atti a proteggere lattrezzatura dal superamento dei limiti ammissibili, questi comprendono: PSV, dischi di rottura, safety chain,

b)

Dispositivi di controllo atti a misurare le variabili di processo durante lesercizio, questi comprendono: strumenti indicatori (manometri, termometri, trasmettitori di pressione e temperatura), allarmi,

2. 3.

Lutilizzatore deve garantire che i requisiti di funzionalit dei dispositivi rispettino i limiti temporali di validit stabiliti dal fabbricante. Durante la messa in servizio e le verifiche periodiche delle attrezzature va accertata lesistenza e la funzionalit dei dispositivi di protezione

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10
Art. 10 RIQUALIFICAZIONE PERIODICA

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10
1. 2.

Art. 10

RIQUALIFICAZIONE RIQUALIFICAZIONE PERIODICA PERIODICA

La periodicit delle verifiche delle attrezzature si desume dagli allegati A e B del decreto ed funzione delle categorie di rischio PED delle stesse. Le verifiche di riqualificazione periodica o verifiche periodiche si dividono in : verifiche dintegrit verifiche di funzionamento

3. 4. 5.

La frequenza delle verifiche va modificata qualora il fabbricante indichi una periodicit inferiore a quella definita negli allegati A e B. Le verifiche relative agli accessori di sicurezza e a pressione seguono la stessa periodicit dellattrezzatura a cui sono destinati. Ispezioni alternative con periodicit differenti da quelle indicate negli allegati possono essere accettate previa autorizzazione del MAP (questi sono i casi in cui implementato un RBI ad esempio).

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11
Art. 11 ESENZIONI DALLA RIQUALIFICAZIONE PERIODICA

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11

Art. 11

ESENZIONI ESENZIONI DALLA DALLA RIQUALIFICAZIONE RIQUALIFICAZIONE PERIODICA PERIODICA

Talune attrezzature pur essendo soggette al controllo della messa in servizio non sono soggette alle verifiche periodiche.

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12
Art. 12 VERIFICA DI INTEGRITA

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12
1. 2.

Art. 12

VERIFICA VERIFICA DI DI INTEGRITA INTEGRITA

La verifica di integrit consiste nellispezione visiva interna ed esterna con controlli spessimetrici ed altri controlli si rendano necessari a fronte di danni rilevati. Se si riscontrano difetti che pregiudicano lulteriore esercibilit vengono intraprese opportune indagini supplementari atte a stabilire entit e origine del difetto per provvedere alle azioni di ripristino integrit strutturale o valutare il tempo di ulteriore esercibilit.

28

13
Art. 13 VERIFICA DI FUNZIONAMENTO

29

13

Art. 13

VERIFICA VERIFICA DI DI FUNZIONAMENTO FUNZIONAMENTO

La verifica di funzionamento consiste : a) Nella constatazione della rispondenza delle condizioni di utilizzo con quanto indicato nella dichiarazione di messa in servizio, istruzioni duso e di quanto descritto nel verbale di messa in servizio. Nella constatazione della funzionalit degli accessori di sicurezza mediante prove a banco, con simulazioni o con lintervento in opera se non pregiudizievole per la sicurezza. Per le valvole di sicurezza in particolare la verifica consiste nellaccertamento di avvenuta taratura o controllo di validit della stessa.

b)

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14
Art. 14 RIPARAZIONE E MODIFICHE

31

14
1.

Art. 14

RIPARAZIONE RIPARAZIONE E E MODIFICHE MODIFICHE

La riparazione la sostituzione di una parte di attrezzatura a pressione, con o senza saldatura, senza variazione alcuna del progetto originario; mentre la modifica consiste in un intervento che cambia le caratteristiche originarie, la destinazione e il tipo dellattrezzatura dopo la sua messa in servizio. Poich, con una modifica, si origina qualcosa di nuovo si seguiranno le disposizioni date dalla direttiva PED. Dopo la modifica, se previsto, si effettuer la verifica di messa in servizio

2.

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15
Art. 15 NORME TRANSITORIE

33

15
1. 2. 3.

Art. 15

NORME NORME TRANSITORIE TRANSITORIE

La cadenza delle periodiche definite negli allegati A e B decorrono a partire dalla data di dichiarazione di messa in servizio. Per le attrezzature esistenti le nuove disposizioni relative alle verifiche periodiche si applicano a decorrere dalla prima periodica in scadenza. Le valvole, le tubazioni ed gli accessori a pressione gi commercializzati alla data del 25 maggio 2002 possono essere installate solo su attrezzature non PED a meno che non vengano assoggettate postume a procedura di conformit PED.

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16

Art. 16 REQUISITI DEI RECIPIENTI PER LIQUIDI E TUBAZIONI GIA IN ESERCIZIO E NON CERTIFICATI PED

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16
1.

Art. 16

REQUISITI REQUISITI DEI DEI RECIPIENTI RECIPIENTI PER PER LIQUIDI LIQUIDI E E TUBAZIONI TUBAZIONI GIA GIA IN IN ESERCIZIO ESERCIZIO E E NON NON CERTIFICATI CERTIFICATI PED PED

Lutilizzatore ha 4 anni di tempo dalla data di entrata in vigore del DM 329 per denunciare allISPESL i recipienti per liquidi e le tubazioni mai assoggettate ad omologazioni ed aventi caratteristiche che le collocano in obbligo di riqualificazione periodica. La denuncia deve contenere : a) la descrizione sintetica dellattrezzatura con identificazione delle condizioni di esercizio, fluido, dimensioni e accessori di sicurezza destinati alla loro protezione; la classificazione PED dellattrezzatura; la valutazione dello stato di conservazione ed efficienza dellattrezzatura.

2.

b) c) 3.

A seguito della denuncia il soggetto verificatore effettua presso lutente un intervento di riqualificazione periodica sullattrezzatura denunciata.

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>

Dibattito

Per informazioni contattare: Marco Asprella (Responsabile Certificazione Apparecchi a Pressione) telefono 02 27091211 fax 02 26000301 E-mail marco.asprella@it.bureauveritas.com
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Periodicit

Allegato Allegato A A

ATTREZZATURE CONTENENTI FLUIDI DEL GRUPPO 1 (D.LGS 93/00) TIPO ATTREZZATURA Recipienti e Insiemi III e IV VERIFICA E PERIODICITA Funzionamento 2 anni Integrit Recipienti con Gas instabili dalla I alla IV Forni per Industrie Chimiche ed affini Generatori e Recipienti per Liquidi Surriscaldati diversi da vapor dacqua 10 anni

Funzionamento 2 anni Integrit 10 anni

Funzionamento 2 anni Integrit 10 anni

Funzionamento 2 anni Integrit 10 anni

38

Periodicit

Allegato Allegato A A

ATTREZZATURE CONTENENTI FLUIDI DEL GRUPPO 1 (D.LGS 93/00) TIPO ATTREZZATURA Recipienti e Insiemi I e II VERIFICA E PERIODICITA Funzionamento 4 anni Integrit Tubazioni x Gas, vapori e liquidi surriscaldati I, II, III Tubazioni x liquidi I, II, III 10 anni

Funzionamento 5 anni Integrit 10 anni

Funzionamento 5 anni Integrit 10 anni

Recipienti x liquidi I, II, III

Funzionamento 5 anni Integrit 10 anni

DWG

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Periodicit

Allegato Allegato B B

ATTREZZATURE CONTENENTI FLUIDI DEL GRUPPO 2 (D.LGS 93/00) TIPO ATTREZZATURA Recipienti e Insiemi x Gas, Vapori diversi dal Vapor dacqua III e IV VERIFICA E PERIODICITA Funzionamento 3 anni Integrit 10 anni

Recipienti x Vapore dacqua Funzionamento 3 anni o acqua surriscaldata I, II, III Integrit 10 anni e IV Recipienti e Insiemi x Gas e Funzionamento 4 anni Vapori diversi dal Vapor Integrit 10 anni dacqua I e II Generatori di Vapor dacqua Funzionamento 2 anni Visita Interna Integrit 2 anni 10 anni
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Variazioni Principali Verifiche e Periodicit

Allegato Allegato B B

ATTREZZATURE CONTENENTI FLUIDI DEL GRUPPO 2 (D.LGS 93/00) TIPO ATTREZZATURA Tubazioni x Gas, vapori e liquidi surriscaldati III con TS <= 350 C Tubazioni x Gas, vapori e liquidi surriscaldati III con TS > 350 C Tubazioni x liquidi Recipienti x liquidi VERIFICA E PERIODICITA

Integrit

10 anni

Funzionamento 5 anni Integrit 10 anni

Nessuna verifica Nessuna verifica

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Periodicit

Allegato Allegato B B

ATTREZZATURE CONTENENTI FLUIDI DEL GRUPPO 2 (D.LGS 93/00) TIPO ATTREZZATURA Bombole per apparecchi Respiratori per uso subacqueo Bombole per apparecchi respiratori per uso non subacqueo Estintori Portatili per gas non corrosivi Estintori Portatili oer gas corrosivi VERIFICA E PERIODICITA 1 Revisione dopo 4 anni Revisioni success. 2 anni Revisione - 10 anni

Revisione Revisione

- 10 anni - 3 anni

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