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Ricerca bibliografica
Con la ricerca bibliografica si è approfondita l’ipotesi della sink limitation proposta per spiegare l’origine ed
i fattori determinanti il limite superiore del bosco. Le considerazioni partono da un confronto fatto su vari
limiti superiori del bosco in varie montagne del pianeta. Da quest’analisi pare che determinante per spiegarne
la formazione sia un fattore fisico dell’ambiente. Si veda come l’andamento del limite superiore del bosco
segua il limite delle nevi perenni.
Limite delle nevi perenni
Limite del bosco
6
5 4
Altitudine (km)
3
2
1
0
70° 60° 50° 40° 30° 20° 10° 0° 10° 20° 30° 40° 50° 60°
Nord Sud
Latitudine
50% 0,30
40% 0,25
Larice
30% Pino cembro 0,20
Distanza
Indice massa
1,2
Indice m assa
-1% 1
-2% 0,8
Altezza
0,6
-3% Radice più lunga
0,4
Radici Ramo più lungo
Fusto -4% 0,2
Rami 0
-5%
Chioma 1500 2000 2200
1500 2000 2200
Per contro la diminuzione in altezza della pianta con la quota si verifica lungo tutto il gradiente altitudinale;
il ramo più lungo ha una lieve ripresa alle quote maggiori e consistente è l’aumento della lunghezza della
radice.
Perciò è possibile concludere da queste relazioni allometriche che con la quota aumenta la proporzione di
massa destinata alla chioma poiché è la parte che meno risente della riduzione del metabolismo basale
collegato alla temperatura. Il fatto che la massa radicale subisca una modesta variazione mentre la lunghezza
della radice aumenta implica un modificazione dell’architettura di questa parte della pianta con la quota più
marcato che per gli altri componenti.
Rimozione della sink limitation nel larice al limite superiore del bosco
Per verificare se al limite superiore del bosco l’attività fotosintetica delle piante sia limitata dal basso
metabolismo delle parti legnose dell’albero causate dalle basse temperature. Per fare ciò si è riscaldato parte
di un ramo di larice in modo da elevarne il metabolismo e si sono fatte delle misure di fotosintesi e
conduttanza stomatica. Confrontando questi valori con quelli di un altro ramo in condizioni analoghe non
sottoposto a riscaldamento si dovrebbe osservare un aumento dell’attività fotosintetica ed una maggiore
conduttanza stomatica, che contribuirebbe ad elevare l’afflusso di anidride carbonica nel mesofillo. Le
misure si sono protratte anche per alcuni giorni senza riscaldamento quale controprova.
Il riscaldamento è stato realizzato tramite una resistenza avvolta su parte del ramo e isolata termicamente
dall’ambiente circostante alimentata da un generatore; la prova in bianco è stata fatta con un ramo solamente
isolato.
Le misure di fotosintesi e conduttanza stomatica sono state fatte con un fotometro portatile. Si tratta di un
apparecchio che misura la differenza di umidità tra l’aria in ingresso ed in uscita da una cuvetta che isola
parte di un ramo; l’aumento di contenuto idrico è imputato alla traspirazione degli aghi.
Contemporaneamente viene misurata la differenza di concentrazione di anidride carbonica tra l’aria in
ingresso e in uscita dalla apparecchiatura; la diminuzione misurata è attribuita alla fotosintesi. I dati sono
stati normalizzati per la radiazione fotosinteticamente attiva (PAR), che determina una notevole variabilità.
Indice conduttanza Indice Fotosintesi
b
0,3 0,7
0,25
b 0,65
0,2
Indice
Indice
a a a 0,6 a
a a
0,15
0,55
0,1
0,05 0,5
Ramo freddo Ramo riscaldato Ramo freddo Ramo riscaldato
Fig. 2 Confronto dei parametri tra i vari test. Sono indicati con i giorni non riscaldati e con quelli riscaldati
È emerso quindi che nel ramo riscaldato, durante il periodo della prova, si è verificato un aumento dei due
parametri come atteso. Va notato che questa variazione ha riguardato le ore del primo mattino e la sera.
L’aumento di conduttanza si è sempre verificato mente l’aumento di fotosintesi si ha solo in giornate serene e
con elevata radiazione, altrimenti l’effetto della maggior conduttanza si riflette solo in un aumento della
concentrazione di anidride carbonica sottostomatica.
Si tenga presente che in gran parte delle giornate in alta quota la radiazione solare è sufficiente ad elevare la
fotosintesi. Quindi l’effetto di riduzione della fotosintesi dovuto ad un basso metabolismo delle parti legnose
si manifesta per gran parte della stagione vegetativa e perciò condiziona significativamente la crescita della
pianta al limite superiore del bosco.
Conclusioni
Nel corso del primo anno del dottorato di ricerca in Ecologia Forestale si è fatto un approfondimento
bibliografico relativo all’ecologia di fitocenosi al limite superiore del bosco. Si sono ottenuti dati
sperimentali coerenti con l’ipotesi della sink limitation formulata per spiegare il limite superiore del larice in
un ambiente d’alta quota delle Alpi Venete. Nel contempo si dall’analisi di una raccolta di dati ecofisiologici
si è data una lettura dell’areale di diffusine delle principali specie che compongono il limite superiore del
bosco delle luce delle loro relazioni idriche con l’ambiente.
Nel corso del prossimo anno verranno estesi i rilievi fatti ad un’altra specie presente al limite superiore del
bosco, probabilmente il pino cembro, ed alcuni rilievi sulla conducibilità idraulica su piante al limite
superiore del bosco.