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Introduzione
“Competenza” è un termine che si è andato prepotentemente affermando nell'ambito
dell'educazione e della formazione professionale. Si può forse dire che si tratti del
risultato convergente di una richiesta del mondo del lavoro – servono persone con
autonomia nel fare – e di un filone della ricerca pedagogico-didattica che - da Bloom
e Block al Mastery learning e all'Instructional Design – ha evidenziato l'importanza
della definizione di obiettivi significativi e “misurabili” [Calvani, 2009].
L'Europa da anni – a partire dalla Strategia di Lisbona – si è fatta portatrice
dell'esigenza di “elevare il livello delle competenze” [Consiglio, 2008].
Obiettivo di questo articolo è suggerire come il Modello EUCIP possa aiutare, per
quanto riguarda l'educazione e la formazione in campo informatico, ad operare
realmente in quella direzione.
Il Modello EUCIP
EUCIP è un modello europeo di gestione delle competenze relative alle Tecnologie
Digitali che si articola su 4 pilastri: lo Standard, i Servizi, le procedure di
Certificazione, i Centri di Competenza.
Il cuore del modello è costituito dallo Standard EUCIP, un insieme strutturato di 3.000
unità elementari di conoscenza, organizzato in syllabi per i moduli a livello Core
(Plan, Build, Operate) e specifiche dettagliate delle 156 categorie di competenze
(saper fare) che danno forma a ciascuno dei 21 profili Elettivi e a quello dell’IT
Administrator.
Il Modello EUCIP rappresenta un importante riferimento per chi voglia progettare e
gestire formazione iniziale o continua in ambito informatico, dunque sia per gli Istituti
Tecnici e Professionali che per le Università, sia per i CFP che per le aziende [Bellini,
Ravotto, 2009]. Ma è uno strumento anche per il singolo che, in una logica di
Lifelong Learning, voglia costruirsi un proprio percorso formativo.
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assistito nella valutazione rispetto a ciascuna delle 156 categorie, usando una scala
di valutazione a quattro livelli: nessuno, base, buono, profondo. Il servizio prevede la
produzione automatica di un Rapporto Personale che evidenzia il Profilo di
prossimità, ovvero quello dei 22 profili cui il candidato più si avvicina. Esso
rappresenta, in sintesi, quanto il candidato ha imparato e sa fare in base agli studi e
alle esperienze di lavoro pregresse e indica le principali aree di competenza da
sviluppare ulteriormente per corrispondere al profilo.
La sottostante Fig. 1 ne mostra un esempio.
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profili, in base all'interesse dello specialista o dell'organizzazione per cui lavora,
mostrando anche in questo caso i gap di copertura e di conseguenza le aree di
miglioramento.
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Disegno di un Percorso Formativo conforme allo Standard EUCIP
Nata in funzione del riconoscimento, in sede di esami elective, delle certificazioni
conseguite, la mappatura si è rivelata un potente strumento per la progettazione dei
percorsi formativi. Essa produce, infatti, un Data Base della Offerta Formativa
EUCIP Compliant disponibile ed erogabile sul mercato della formazione, corredata
delle indicazioni dei tempi di apprendimento, dei costi e delle modalità di erogazione.
L'esperto di un centro di competenza EUCIP, conoscendo il Profilo Obiettivo di un
professionista, il suo Rapporto Personale con segnalazione dei gap derivante
dall'assessment e la mappatura degli esami (e relativi corsi) disponibili, può
agevolmente suggerire un percorso formativo [Vighi, 2008][Trimarchi, 2008].
È particolarmente utile a questo fine la parte della mappa che indica il livello di
copertura delle 156 categorie, perchè ad esse sono riferiti i gap.
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relazione ai contenuti della categoria a 6.01;
3.M007 ‘ITIL foundation v3’ della durata di 2,5 giorni, che copre la carenza relativa
alla categoria c7.03;
4.M006 ‘Analisi economico finanziare dei progetti’ della durata di 5 giorni, che copre
la carenza relativa alla categoria a3.01 e consente di rivedere le metodologie di cui
alla categoria a3.02;
5.M063 ‘Tecniche e strumenti per lo sviluppo software’ della durata di 7 giorni, che
copre la carenza relativa alla categoria b1.04;
6.M099 ‘Modellizzazione dati e progettazione basi di dati’ della durata di 3 giorni,
che copre la carenza relativa alla categoria b2.01.
Conclusioni
Non basta – si diceva in apertura - proclamare, in ambito educativo/formativo, di
lavorare per competenze perché questo avvenga davvero. Al di là della buona
volontà, il rischio è quello di non avere punti di riferimento. In ambito informatico il
Modello EUCIP garantisce un tale riferimento, validato nel mercato delle professioni
e riconosciuto da una pluralità di soggetti.
Non è un caso che il mondo universitario italiano stia relazionandosi con il Modello
EUCIP [Ferretti e Scarabottolo, 2008].
Per le scuole superiori italiane ad indirizzo informatico, stimolate dall'attuale “riordino”
a ridefinire la propria natura e le proprie caratteristiche, EUCIP può rappresentare un
riferimento vincente per affermare una didattica basata sulle competenze non a
parole ma nei fatti.
Interessanti opportunità di coinvolgimento delle scuole nel modello EUCIP sono date
dalla recente approvazione, nel Lifelong Learning Programme, del progetto
SLOOP2desc: Sharing Learning Obiects in an Open Perspective TO develop
european skills and competencies Si tratta di un progetto di trasferimento
dell'innovazione rappresentata dal precedente Progetto SLOOP [Ravotto e Fulantelli,
2007] in cui scuole lombarde e siciliane, ad indirizzo informatico, saranno coinvolte
nella progettazione e produzione di open LO relativi all'area Plan dell'EUCIP core.
Bibliografia
AICA, Il modello EUCIP, AICA, 2008
Bellini R., “Un Modello per la professionalità ICT” in Mondo Digitale VII-2, Giugno
2008
Bellini R. e Ravotto P., “Il contributo di EUCIP per una scuola delle competenze” in
Atti Didamatica, Trento, 2009
Calvani A., Teorie dell'istruzione e carico cognitivo – Modelli per una scuola efficace,
5
Erickson, 2009
Consiglio dell'Unione Europea, L'apprendimento permanente per la conoscenza, la
creatività e l'innovazione, Bruxelles, 2008, (http://www.pubblica.istruzione.it/
buongiorno_europa/allegati/primavera2008.pdf verificato il 20 agosto 2009)
Ferretti M. e Scarabottolo N., “Advanced Experiences in Italy: The University
approach to EUCIP” in UPGRADE – The European Journal for the Informatis
Professional, Vol. IX “EUCIP: A Model for Definition and measurement of ICT Skills”,
2008
Ravotto P. e Fulantelli G., “The SLOOP idea: sharing free/open learning object” in
"Sharing Learning Objects in an Open Perspective", CIT 2007
Schgor P., Mockler F. e Farre N., “Exploring the EUCIP Certification Range and
Progression Options” in UPGRADE – The European Journal for the Informatis
Professional, Vol. IX “EUCIP: A Model for Definition and measurement of ICT Skills” ,
2008
Trimarchi, P. P., “La formazione informatica per specialisti nella PA: il caso RGS” in
Mondo Digitale VII-3, Settembre 2008
Vighi, E., “Caso Vittoria Assicurazioni” in Mondo Digitale VII-4, Dicembre 2008
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Parole chiave
Certificazione, competenze, professionalità, ICT, modularità