A 2012/2013
ARGOMENTI:
BASI DELLA FISIOLOGIA EMATICA FISIOLOGIA DELL'APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO FISIOLOGIA DELL'APPARATO URINARIO FISIOLOGIA INTEGRATIVA CONTROLLO DELLA PRESSIONE ARTERIOSA FISIOLOGIA INTEGRATIVA CONTROLLO DEL pH EMATICO FISIOLOGIA DELL'APPARATO RESPIRATORIO FISIOLOGIA DELL'APPARATO DIGERENTE FISIOLOGIA DELL'APPARATO ENDOCRINO
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La funzione principale del sangue quella di costituire un MEZZO DI TRASPORTO per i nutrienti erso le cellule! e per i prodotti di scarto erso i siti di de"olizione#espulsione$ nel particolare! il trasporto riguarda i %AS RESPIRATORI &ossigeno ed anidride car'onica(! i )*TRIE)TI assor'iti dall+apparato digerente! gli ORMO)I erso i tessuti 'ersaglio! i PRODOTTI DI S,ARTO del "eta'olis"o cellulare erso i reni! do e il sangue iene depurato e le sostanze espulse attra erso l+urina- Lo sca"'io dei nutrienti e dei prodotti di scarto tra sangue e "aggior parte delle cellule non pu. a enire diretta"ente! dato c/e non sono a diretto contatto col sangue! c/e scorre nei asi- A tale proposito! 'isogna distinguere co"parti"enti da considerare per gli sca"'i0 ,OMPARTIME)TO I)TRA,ELL*LARE e ,OMPARTIME)TO E1TRA,ELL*LARE- 2uest3ulti"o a sua olta si di ide in PLASMA! o ero la co"ponente liquida delsangue! e LI2*IDO I)TERSTIZIALE! o ero il liquido c/e attornia la cellula c/e costituisce il ero e proprio "ezzo di sca"'io di "ateriali tra cellula e sangue- I due co"parti"enti principali &intracellulare ed e4tracellulare( /anno delle co"posizioni caratteristic/e e DI55ERE)TI$ il liquido interstiziale ed plas"a! ice ersa! /anno una co"posizione quasi del tutto identica! ad eccezione del contenuto proteico! netta"ente a fa ore del secondo- %li sca"'i c/e a engono tra plas"a e liquido interstiziale &c/e sono in equili'rio tra di loro( per il 678 a engono in 9 "inuto$ si pu. dunque concludere c/e il sangue /a l+i"portante funzione di RE%OLARE L3OMEOSTASI ,ELL*LARE "odificando il loro a"'iente esterno &il liquido interstiziale(- Tra le funzioni o"eostatic/e del sangue si ricordino0 la RE%OLAZIO)E DEL p: &funzione ta"pone(! fonda"entale per il corretto funziona"ento degli enzi"i$ la RE%OLAZIO)E DELLA ,OMPO)E)TE IO)I,A del liquido interstiziale &fonda"entale ad ese"pio per l+eccita'ilit; delle cellule(! c/e a iene attra erso la regolazione della quantit; di acqua ed elettroliti assunti#eli"inati$ la RE%OLAZIO)E DELLA TEMPERAT*RA ,ORPOREA &funzione di sta'ilizzazione della te"peratura(!c/e a iene tra"ite assor'i"ento di calore dalle reazioni "eta'olic/e e sua dispersione attra erso la cute$ la RE%OLAZIO)E DLLA PRESSIO)E OSMOTI,A! c/e a iene grazie alla presenza#azione delle proteine plas"atic/e e c/e a sua olta influenza la pressione arteriosa tra"ite au"ento o di"inuzione della <OLEMIA &processo c/e a iene tra"ite ritenzione idrica o assor'i"ento di acqua nei reni($ l+EMOSTASI! o ero la riparazione di e entuali danni tissutali per e itare la fuoriuscita del sangue dai asi-
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Il plas"a la co"ponente liquida del sangue$ iene definito siero quando iene "esso al netto dei fattori di coagulazione- E co"posto dal CD8 di acqua! dal 68 di proteine e dall+98 di elettroliti e sostanze organic/e$ tra le proteine! si ricordino l+al'u"ina &A78(! le glo'uline &F! G! H! =@8(! il fi'rinogeno &@8! /a un ruolo fonda"entale nella coagulazione(- La funzione principale delle
proteine quella di garantire una os"olarit; di =77 "Os" e di conferire al sangue una pressione os"otica &I( di @777 "":g$ la PRESSIO)E O),OTI,A &o colloido>os"otica( conferita dalle proteine al sangue di D@ "":g ed i"portantissi"a ad ese"pio per la regolazione dei "eccanis"i di trasferi"ento dell+acqua all+interno e all+esterno dei asi sanguigni- Altre funzioni i"portanti delle proteine sono0 un i"portante contri'uto alla iscosit; sanguigna! attra erso la quale possi'ile regolare la pressione sanguigna &au"ento della iscosit; deter"ina un au"ento di pressione($ il ta"pona"ento del p:! attra erso i loro a"inoacidi! c/e possono fungere da acido o da 'ase! nelle proteine anfotere0 tali proteine /anno un punto isoelettrico ad un p: c/e oscilla tra ? e A! "entre il sangue /a un p: fisiologico tra 6-= e 6-?! quindi le proteine nel sangue sono dotate di carica elettrica negati a e sono de'ol"ente acide &i gruppi car'ossilici tendono a cedere :J($ costituire un pool di riser a a"inoacidico$ trasporto di sostanze idrofo'e$ coagulazione e fi'rinolisi &e"ostasi($ protezione dalle infezioni! tra"ite i processi di risposta i""unitaria "ediati dalle H>glo'uline &anticorpi(*n+altra co"ponente del plas"a costituita da ioni inorganici ed elettroliti &)a! 9=A>9?@ "M$ ,a ?-=>@-K"M$ L! =-@>@ "M$ :,O =! D7>D? "M$ ,l! CK>97A($ alcuni di essi /anno capacit; ta"ponante e sono i"portanti per l+eccita'ilit; delle cellule con tale caratteristica- Altre sostanze presenti nel plas"a sono i gas &ossigeno e anidride car'onica(! nutrienti &lipidi! glucosio! etc-(! prodotti di scarto del "eta'olis"o! or"oni ed enzi"i-
all+eritropoiesi l+ERITROPOIETI)A &EPO(! la quale iene prodotta dal rene in seguito ad ipossia e sti"ola la differenziazione del reticolocita a glo'ulo rosso! au"entando cosO l+apporto di ossigeno ai tessuti$ l+aspetto negati o principale della EPO c/e un au"ento del nu"ero di glo'uli rossi pro oca un au"ento di iscosit; sanguigna c/e porta ad un au"ento di pressione e pro'le"i di sta'ilizzazione cardiocircolatoria T+%!p"+(" 2 "!! $&*" & %* 2+ 2& )%+1"* )% 3 Il trasporto dell+ossigeno a iene! co"e gi; detto! attra erso la :'! "olecola presente in circa D77>=77 "ilioni di unit; all+interno di ogni singolo glo'ulo rosso- La :' lega e rilascia ossigeno in 'ase ad un siste"a cooperati o positi o & edi 'ioc/i"ica(! c/e conferisce alla "olecola anc/e la caratteristica cur a di saturazione sig"oide & edi apparato respiratorio(- Ogni "olecola di :' for"ata da quattro su'unit; uguali a due a due &DF J DG nell+adulto! DH nel feto! DP per la :' secondaria(! ognuna delle quali contiene un gruppo e"e con un ato"o di ferro ferroso &II( capace di legare una "olecola di ossigeno- A tal proposito 'isogna ricordare c/e una "utazione per il gene codificante la su'unit; G porta ad ane"ia falcifor"e! c/e pro oca la precipitazione delle "olecole di :' e quindi "ancanza parziale di funzionalit; per un grande nu"ero di glo'luli rossi- Il lega"e con l+ossigeno un lega"e re ersi'ile &perc/Q a li ello dei tessuti iene ceduto(! "entre il lega"e con l+anidride car'onica /a un+affinit; "olto piR alta ed difficil"ente re ersi'ile per concentrazioni ele ate di anidride car'onicaPer quanto riguarda il trasporto di anidride car'onica dai tessuti erso i pol"oni! do e iene espulsa tra"ite espirazione! 'isogna porre l3attenzione sul fatto c/e essa dei tessuti entra negli eritrociti do e iene con ertita! tra"ite apporto di acqua! in acido car'onico2uesta reazione catalizzata dall+anidrasi car'onica &enzi"a catalitico(- L3acido car'onico iene estruso nel sangue do e dissocia in idrogeno e ione 'icar'onato &essendo un acido de'ole($ una percentuale di circa il D78 di anidride car'onica si lega alla :'! "entre il 68 iaggia discolto nel plas"a C#%!! . )%4 "*& 2& $+/pp !%*$/ $* 3 La classificazione dei gruppi sanguigni iene effettuata in 'ase agli A)TI%E)I presenti sui glo'uli rossi! c/e possono essere di due tipi! A o S &non a caso il nostro siste"a sanguigno 'asato su una classificazione AS7(- %li antigeni del siste"a AS7 si tro ano su glo'uli rossi! 'ianc/i e piastrine! e le glicoproteine c/e li costituiscono differiscono tra di loro per un solo a"inoacido$ gli antigeni sono codificati da un gene con = for"e allelic/e0 A! S e 7 &c/e corrisponde ad una codifica nulla! cio l+antigene non iene sintetizzato($ caratteristica i"portante degli antigeni c/e A e S sono codo"inanti e a loro olta do"inanti su 7$ infine! gli antigeni A e S sono agglutinogeni! cio se i si legano anticorpi! pro ocano agglutinazione degli eritrociti ed e"olisi- Se sugli eritrociti sono presenti antigeni dei gruppi A o S &o entra"'i(! in circolo saranno presenti anticorpi contro l+altro tipo di antigene0 se ad ese"pio un indi iduo /a un gruppo sanguigno di tipo S! /a in circolo anticorpi anti>A! "entre se /a un gruppo sanguigno di tipo 7! /a entra"'i anticorpi anti>A e anti>S- )elle trasfusioni! i donatori engono scelti proprio in 'ase al gruppo sanguigno! per e itare rigetti nel caso in cui gli anticorpi presenti nel sangue del rice ente siano inco"pati'ili con gli antigeni del donatore*n altro siste"a di classificazione c/e iene utilizzato congiunta"ente a quello AS7 il siste"a R/ &dalla specie di sci""ia Macacus r/esus(- Anc/e questo siste"a si 'asa sulla presenza#assenza &J#>! R/J#R/> con R/J do"inante su R/>( di un deter"inato antigene! in questo caso codificato da un gene con due differenti tipi di alleli &D#d$ in realt;! i geni c/e interessano il siste"a R/ sono =! ,DE#cde! "a solo i due alleli D#d sono i"portanti a li ello clinico($ nel sangue di indi idui R/> c/e non sono "ai enuti a contatto a li ello trasfusionale con indi idui R/J non sono presenti anticorpi anti>R/J0 gli anticorpi negli indi idui R/> si for"ano per alloi""unizzazione a seguito di trasferi"ento o esposizione a
sangue R/J$ ci. /a i"poranti i"plicazioni a li ello clinico per quanto riguarda la gra idanza e l+eritro'lastosi fetale-
atti ato#represso da sostanze coagulanti#anticoagulanti- La for"azione del coagulo per questa ragione dipende dal loro 'ilancio$ quando i un lesione! i fattori coagulanti preod"inano sugli anticoagluanti pro ocando la for"azione del coagulo- I fattori coagulanti circolano nel sangue co"e fattori inatti i &general"ente proenzi"i( c/e engono atti ati in seguito al danno- il piR i"portante di questi fattori la PROTROMSI)A- 2uesto enzi"a iene atti ato e trasfor"ato &con l+apporto di ioni calcio( in TROMSI)A da una <IA ESTRI)SE,A &a sua olta a iata da contatto del sangue con una parete asale o e4tra asale danneggiata( e#o da una <IA I)TRI)SE,A &c/e /a inizio dopo un e ento trau"atico a carico del sangue stesso o dal contatto del sangue con le fi're collagene del tessuto danneggiato(Entra"'e le ie sono caratterizzate da una cascata co"plessa di reazioni a cui partecipano i ari fattori &I>1II( presenti nel circolo sanguigno e c/e danno co"e risultato finale l+ATTI<ATORE DELLA PROTROMSI)A$ il ruolo dello ione calcio fonda"entale per l+atti azione di tali processi! tanto c/e se esso non presente! la coagulazione non a ieneLa tro"'ina &proteina enzi"atica( /a una de'ole atti it; proteolitica nei confronti del 5ISRI)O%E)O presente in circolo$ esso iene quindi atti ato e trasfor"ato in 5ISRI)A! c/e /a capacit; di poli"erizzare con altri "ono"eri o"olog/i for"ando la rete portante del coagulo! idonea ad intrappolare il resto del particolato sanguigno! per la for"azione del coagulo- Inizial"ente! i lega"i tra le "olecole di fi'rina sono relati a"ente de'oli &lega"i idrogeno e ponti tras ersali(! "a engono in seguito rafforzati tra"ite l+azione del 5ATTORE STASILIZZA)TE LA 5ISRI)A! rilasciato dalle piastrine! c/e a sua olta pro oca la for"azione di lega"i co alenti e di lega"i crociati fra i poli"eri- La retrazione del coagulo a iene in circa D7>A7 "inuti ed pro ocata dalla contrazione delle proteine contrattili delle piastrine! le quali! essendo agganciate alla rete di fi'rina e alle pareti asali! ca"'iano la loro for"a e trascinando il resto del coagulo e le pareti asali! pro ocando una di"inuzione del dia"etro del aso e contri'uendo all+e"ostasi$ inoltre! la retrazione pro oca anc/e l+e"issione in circolo ed e entual"ente nelle zone e4tra asali del SIERO! o ero di parte del plas"a intrappolato nella rete di fi'rina! pri o dei fattori coagulanti- Da notare infine c/e la tro"'ina innesca una serie di "eccanis"i a feed'acU positi o! data la sua azione proteolitica atti atrice anc/e nei confronti delle stesse "olecole di protro"'ina e dato l+effetto aggregante c/e /a sulle piastrineF%!& . 1+ *"# ( )% 3 La fase fi'rinolitica data dall+atti azione#con ersione del PLASMI)O%E)O &di origine plas"atica(! intrappolato nel coagulo! in PLASMI)A! ad opera dell+ATTI<ATORE TISS*TALE DEL PLASMI)O%E)O! li'erato "olto lenta"ente dall+endotelio asale danneggiato- La plas"ina /a un+i"portante azione proteolitica#digesti a su fi'rina e fi'rinogeno e sugli altri fattori della coagulazione5attori anticoagulanti sono la le igatezza della superficie delle cellule endoteliali e la presenza sulla loro superficie! di glicocalice e tro"'o"odulina &c/e /a funzione! analoga a quella della fi'rina e della anti>tro"'ina III! di VsequestrareW la tro"'ina($ l+EPARI)A anc/+esso un potente anticoagulante &quando co"'inato con anti>tro"'ina III(! general"ente presente in concentrazioni 'assissi"e in circolo! c/e au"entano sola"ente in deter"inate condizioni fisiologic/e o in siti particolare co"e i capillari al eolari ed epatici! do e i coaguli e"'olizzanti pro enienti dal circolo enoso possono creare pro'le"i$ /a funzione di sequestrare la tro"'ina in circolo ed prodotto dai "astociti 'asofili tissutali o dai 'asofili sanguigni-
P 7 2T/+
La pressione sanguigna fornita al sangue! dal entricolo! diretta"ente proporzionale alla forza o tensione c/e il "uscolo /a generato! e in ersa"ente proporzionale al raggio entricolare-
N"'&*)#%(/+% 3 la %ITTATA SISTOLI,A! la quantit; di sangue eiettata dal entricolo ad ogni sistole- Il suo alore non costante nel te"po! e aria in funzione dello stato "eta'olico del nostro organis"o- In "edia! a riposo! essa /a un alore di 67 "L#'attito- La gittata sistolica del cuore destro! identica a quella del cuore sinistro! dal "o"ento c/e due siste"i sono Vin serieW- Se consideria"o ora! c/e la gittata sistolica circa 67 "L#'attito! e c/e la frequenza cardiaca a riposo in un soggetto sano adulto circa 67 'p"! allora ogni "inuto il sangue eietta una quantit; di sangue pari a circa ?C77 "L- 2uesto alore prende il no"e di %ITTATA ,ARDIA,AIl olu"e di sangue contenuto all+interno del entricolo! al ter"ine della diastole! prende il no"e di <OL*ME TELEDIASTOLI,O- In 'ase a quanto appena detto! sare''e facile dedurre! c/e il olu"e telediastolico sia identico al alore della gittata sistolica- ,i. non affatto ero! in quanto durante la fase sistolica del ciclo cardiaco! il entricolo non eietta tutto il sangue presente al suo interno- ,i. uol dire c/e il olu"e telediastolico sicura"ente "aggiore della gittata sistolica0 il suo alore circa 9D7 "L- La quantit; di sangue c/e ri"ane all+interno del entricolo al ter"ine della sistole! prende il no"e di <OL*ME TELESISTOLI,O & c/iaro c/e la gittata sistolica data dalla differenza tra olu"e telediastolico e olu"e telesistolico(! ed pari circa a @7 "LDefinia"o in 'ase ai alori appena descritti! la 5RAZIO)E DI EIEZIO)E! co"e la percentuale del olu"e telediastolico! c/e iene eiettato dal cuore ad ogni 'attito cardiaco0 considerando c/e il olu"e telediastolico circa 9D7 "L! e c/e la gittata sistolica circa 67 "L! facendo una proporzione &9D7"L09778 X 67"L018(! ottenia"o c/e la frazione di eiezione co"presa tra il @@8 ed il A78- La frazione di eiezione un para"etro "olto i"portante dal punto di ista clinico! per sta'ilire lo stato di efficienza della po"pa cardiacaTornando ora alla trattazione del ciclo cardiaco! esa"inia"o gli e enti "eccanici c/e lo caratterizzano! esa"inando il grafico qui sotto riportati0
Durante la fase diastolica del ciclo cardiaco! co"e si pu. facil"ente dedurre osser ando la linea rossa del grafico! il cuore! e piR precisa"ente i entricoli! anno incontro al rie"pi"ento! in quanto la "uscolatura atriale e entricolare risulta rilasciata- In questa fase! il sangue! si tro a all+interno delle ene ca e e all+interno delle ene pol"onari! ad una pressione di circa ?>@ "":g- In questa condizione! il sangue pu. fluire Vpassi a"enteW dalle ene erso gli atri destro e sinistro- Il rie"pi"ento degli atri da parte del sangue! genera Vistantanea"enteW all+interno di questi una pressione! superiore a quella presente nei entricoli! c/e causa una apertura delle al ole
atrio entricolari &"itrale e tricuspide(- L+apertura e la c/iusura delle al ole atrio entricolari &stesso discorso per le al ole se"ilunari( a iene solo ed esclusi a"ente grazie all+azione delle forze pressorie0 quando la pressione dell+atrio supera quella del entricolo! la al ola si apre! "entre quando accade il contrario! la al ola si c/iude- )el "o"ento in cui le al ole atrio entricolari si aprono! o ero all+inizio della fase diastolica &co"e possi'ile osser are nel grafico(! il sangue fluisce passi a"ente all+interno dei entricoli0 durante la fase diastolica quindi! essendo l+apertura delle al ole atrio entricolari i""ediata! il sangue fluisce diretta"ente dalle ene ca e e dalle ene pol"onari! nei entricoli destro e sinistro! causando un RIEMPIME)TO RAPIDO del entricoloLa durata della fase diastolica a''astanza lunga & circa 7!@ secondi(! da garantire un influsso di sangue nel entricolo! pari a circa Y del olu"e telediastolico- La ri"anente frazione del olu"e telediastolico entra nel entricolo attra erso un processo Vatti oW garantito dalla contrazione della "uscolatura atriale! innescata diretta"ente dal pace"aUer del )SA- 2uesta fase di contrazione atriale! prende il no"e di SISTOLE ATRIALE! e contri'uisce! in situazioni di riposo! all+influsso del D78 del olu"e telediastolico! all+interno dei entricoli! la cui "uscolatura risulta ancora rilasciataDurante un esercizio fisico! sappia"o 'ene c/e la frequenza cardiaca au"enta note ol"ente! con una conseguente di"inuzione della durata del ciclo cardiaco- *na di"inuzione della durata del ciclo cardiaco! deter"ina necessaria"ente una di"inuzione della durata della fase diastolica &di"inuisce la diastole in quanto la sistole su'isce "ini"e ariazioni di durata durante l+atti it; fisica(- La diretta conseguenza dell+accorcia"ento della diastole! una inefficienza del RIEMPIME)TO RAPIDO PASSI<O! c/e in situazioni fisiologic/e! iene contro'ilanciata dalla sistole atriale- In questo "odo! dunque! durante un esercizio fisico! il rie"pi"ento entricolare risulta co"unque perfetta"ente garantitoL+i"pulso elettrico generatosi nel )SA! e c/e /a causato la contrazione atriale! si propaga attra erso il siste"a di conduzione! fino a raggiungere la "uscolatura entricolare &fascio atrio entricolare e fi're del purUiZne(- L+istante successi o alla sistole atriale! il suddetto i"pulso elettrico! causa la contrazione della "uscolatura entricolare- I""ediata"ente dopo l+inizio della contrazione entricolare! la pressione all+interno dei entricoli! per la legge di laplace! sale 'rusca"ente! e non appena supera la pressione atriale &c/e nel fratte"po si s uotato(! causa la c/iusura delle al ole A<- All+inizio della contrazione entricolare per.! la pressione non ancora sufficiente a garantire l+apertura delle al ole se"ilunari &aortica e pol"onare(- Durante questo periodo quindi! si erifica la contrazione dei entricoli! "a non il loro s uota"ento- 2uesto feno"eno conosciuto in fisiologia con il no"e di ,O)TRAZIO)E ISO<OL*MI,A- De ono trascorrere circa 7!7D>7!7= secondi dall+inizio della contrazione! affinc/ il entricolo s iluppi una tensione sufficiente ad aprire le al ole se"ilunari! superando la pressione esistente all+interno dell+aorta e dell+arteria pol"onare- )el caso dell+aorta la pressione sufficiente corrisponde a circa K7 "":g! "entre nell+arteria pol"onare pari a K "":g- L+apertura delle al ole se"ilunari! sta'ilisce l+inizio del periodo di EIEZIO)E0 il 678 dello s uota"ento entricolare a iene durante il pri"o terzo del suddetto periodo! e iene pertanto definito PERIODO DI EIEZIO)E RAPIDA! "entre il restante =78 si erifica neiD#= successi i! c/e iene quindi definito PERIODO DI EIEZIO)E LE)TA)el "o"ento in cui il "uscolo cardiaco si ripolarizza! la "uscolatura entricolare! rilasciandosi! s"ette di generare tensione! cosicc/ la pressione entricolare su'isce un crollo- Le arterie aortica e pol"onare! a endo accolto la gittata sistolica! si dilatano enor"e"ente- Anato"ica"ente per.! sappia"o c/e la caratteristica principale delle arterie! la loro elasticit;- 2uindi a seguito della loro dilatazione! su'iscono un Vritorno elasticoW tale da causare un ulteriore innalza"ento di pressione all+interno dell+arteria &fino a 9D7 "":g nell+aorta e D@ "":g nella+arteria pol"onare(- La pressione nell+aorta ascendente e nell+arteria pol"onare infatti! sono "aggiori rispetto alle pressioni presenti nei due entricoli- Sapendo per. c/e i fluidi si spostano da zone a pressione "aggiore! a zone a pressione "inore! ci risultere''e facile i""aginare! c/e il sangue tenti di ritornare all+interno dei entricoli- In effetti il sangue pro a a defluire nei entricoli! "a facendo ci.!
deter"ina la c/iusura delle al ole se"ilunari- Dopo la c/iusura delle al ole se"ilunari! per altri 7!7=>7!7A secondi! la "uscolatura entricolare continua a rilasciarsi! 'enc/ il olu"e entricolare non ca"'i! dando origine al PERIODO DI RILAS,IAME)TO ISO<OL*MI,O! durante il quale la pressione entricolare torna ai li elli diastolici- Il crollo pressorio nel entricolo quindi deter"ina una riapertura delle al ole A<! con l+inizio di un nuo o ciclo di po"paggio C/+5% 2 p+&!! "*& %"+( )% 3 quando il entricolo sinistro si contrae! la pressione entricolare au"enta rapida"ente! fino a quando non causa l+apertura della al ola se"ilunare aortica- Dopo l+apertura della al ola! la pressione entricolare au"enta "olto "eno rapida"ente! co"e "ostrato nel diagra""a- L+entrata del sangue nelle arterie! causa la distensione delle loro pareti! ed un au"ento pressorio all+interno di queste fino a 9D7 "":g- L+innalza"ento di pressione nell+aorta! causa un reflusso di sangue erso il entricolo! c/e deter"ina la c/iusura della al ola "itrale- In questo "o"ento! nella cur a di pressione! si erifica la cosidetta I),IS*RA DI,ROTA! co"e possi'ile osser are nel grafico- Dopo c/e la al ola aortica si c/iusa la pressione nell+aorta di"inuisce durante la diastole! in quanto il sangue fluisce attra erso i asi periferici e le ene- Pri"a c/e il entricolo si contragga nuo a"ente! la pressione aortica scende fino a K7 "":g &pressione diastolica(! c/e pari a circa D#= di quella "assi"a di 9D7 "":g &sistolica(- La distensione della parete dell+aorta c/e si erifica a seguito della contrazione del entricolo! genera un onda i'ratoria c/e si propaga in tutta la circolazione siste"ica- 2uesta onda i'ratoria! prende il no"e di O)DA S5I%MI,A-
)ella porzione inferiore del grafico! possia"o osser are le ariazioni di <OL*ME <E)TRI,OLARE! a seconda della fase del ciclo cardiaco0 all+inizio della diastole il olu"e entricolare corrisponde al olu"e telesistolico pari a circa @7 "L di sangue- Durante i pri"i D#= della fase diastolica! il entricolo su'isce un rie"pi"ento rapido passi o! do uto all+apertura della al ola A<! c/e per"ette al sangue di fluire diretta"ente dalle ene ca e o pol"onari! all+interno del entricoloSuccessi a"ente la sistole atriale! deter"ina lo s uota"ento totale dell+atrio! cosicc/! nel entricolo! si engono a tro are 9D7 "L di sangue- Durante i pri"i istanti della sistole! la contrazione del entricolo non riesce a generare una tensione idonea alla genesi di una pressione capace di aprire la al ola se"ilunare- Il olu"e ri"ane ancora ad un alore di 9D7 "L- 2uando la pressione entricolare giunge ad un alore di K7 "":g! si apre la al ola se"ilunare ed il sangue
iene eiettato- Il sangue eiettato pari a circa 67 "L- La restante parte ri"ane all+interno del entricolo)ella porzione superiore del grafico! osser ia"o l+anda"ento della pressione entricolare! atriale e aortica! durante le fasi del ciclo cardiaco PRESSIO)E ATRIALE 3 la pressione atriale! durante tutto il ciclo cardiaco! si "antiene se"pre a alori "olto 'assi- Dal grafico notia"o tre ariazioni! corrispondenti a = onde0 A! , e <- L+onda A generata dalla sistole atriale! c/e causa un+innalza"ento pressorio! c/e a destra pari a ?>A "":g! a sinistra pari a 6>K "":g- L+onda , si erifica quando inizia la sistole entricolare- Essa do uta in parte ad un leggero reflusso di sangue dal entricolo erso l+atrio! "a soprattutto alla protrusione delle al ole A<- L+onda < si erifica alla fine della contrazione entricolare! e deri a da un leggero flusso di sangue pro eniente dalle ene! "entre le al ole A< risultano ancora c/iuse- 2uando la contrazione entricolare ter"inata! le al ole A< si aprono e la pressione atriale crolla PRESSIO)E <E)TRI,OLARE 3 la pressione entricolare sinistra co"presa tra un alore di 7 "":g! fino ad un alore di 977>9D7 "":g- La pressione entricolare /a un alore 7 durante la diastole- )el "o"ento in cui co"incia la sistole! ed in particolare la contrazione iso olu"ica del entricolo! la pressione sale fino ad un alore di K7 "":g- A questo alore! la al ola se"ilunare si apre e co"incia il periodo di eiezione- Durante questo periodo! la pressione continua ad au"entare! in quanto lo s uota"ento causa una di"inuzione del raggio entricolare & edi legge di laplace( Il grafico di sopra! riferito pretta"ente al entricolo sinistro- Il entricolo destro! po"pa la stessa quantit; di sangue "a a pressioni netta"ente inferiori- ,i. do uto al fatto c/e! il siste"a pol"onare! offre "olta "eno resistenza al flusso sanguigno! in quanto! le arteriole in esso contenute! sono quantitati a"ente "inori! /anno una parete "uscolare forte"ente ridotta! e sono se"pre per ie R&#%4 "*& (+% !/"* )%+2 %) & ) )#" )%+2 %)" 3 quando si ascolta il cuore con uno stetoscopio! non si sente l+apertura delle al ole! ice ersa sentia"o quando queste si c/iudono- 2uando i entricoli si contraggono! si sente per pri"o un suono generato dalla c/iusura delle al ole A<- La i'razione /a una tonalit; 'assa e una durata a''astanza lunga! ed nota co"e PRIMO TO)O ,ARDIA,O- 2uando la al ola aortica e quella pol"onare si c/iudono alla fine della sistole! si percepisce uno sc/iocco in quanto la loro c/iusura rapida- Il sono c/e si sente prende il no"e di SE,O)DO TO)O ,ARDIA,O-
entricolare di"inuisce di 67 "L! a causa dell+apertura della al ola aortica- 2ueste ariazioni sono "ostrate dalla freccia VIIIW PERIODO DI RILAS,IAME)TO 3 alla fine del periodo di eiezione la al ola aortica si c/iude e la pressione entricolare torna al suo alore diastolico- ,i. rappresentato dalla freccia VI<W
L+area sottesa al diagra""a olu"e>pressione! rappresenta il la oro netto di eiezione del entricolo durante il ciclo cardiaco- Il rendi"ento del ciclo cardiaco iene calcolato tra"ite il rapporto tra il la oro effettuato dal cuore &c/e dato dal prodotto di pressione arteriosa e olu"e( e la spesa energetica &c/e data dal consu"o di ossigeno($ il rendi"ento ottenuto del D7>D@8-
la gittata sistolica ri"ane in ariata! "a il cuore co"pie co"unque un la oro "aggiore per incere la pressione c/e si oppone all+apertura della al ola aortica-
Sappia"o 'ene per.! c/e rappresenta l+atti it; elettrica generalizzata del cuore! c/e TRIDIME)SIO)ALE$ la graficazione del tracciato de e quindi passare attra erso ari steps di ela'orazione! c/e consentano di tracciare un grafico co"plessi o c/e rappresenti l+insorgenza e la propagazione dei segnali elettrici attra erso i cardio"iociti- A tal proposito necessario fare alcune pre"esse0 le correnti elettric/e passano sola"ente attra erso circuiti c/iusi- I circuiti c/iusi in questione sono le "e"'rane 'iologic/e dei cardio"iociti- 2uando un potenziale di azione giunge sulla "e"'rana di un cardio"iocita! questa! c/e interna"ente negati a ed esterna"ente positi a! inizia gradual"ente ad in ertire la sua polarit;! di entando positi a all+interno e negati a all+esterno- L+in ersione di potenziale c/e si erifica all+interno della "e"'rana acco"pagnato da una uguale in ersione di polarit; all+esterno della "e"'rana- Dunque! possi'ile "isurare il flusso di corrente anc/e all+esterno della cellula- Dal punto di ista grafico! l+E,% si registra su carta "illi"etrata! in cui ogni "illi"etro sulle ascisse corrisponde a ?7 "s &per una durata "edia del ciclo di K77 "s( e sulle ordinate a 977 M< &7!9 "<! proprio perc/Q le grandezze in "< di cui si parla a li ello e4tracellulare! co"e gi; detto! si aggirano attorno ad 9 "<(-
precedente- )el grafico osser ere"o un+onda opposta a quella di depolarizzazione! o ero un O)DA DI RIPOLARIZZAZIO)E-
Tornado ora all+elettrocardiogra""a! ponia"o la nostra attenzione sulla relazione tra un potenziale d+azione "onofasico del "uscolo entricolare e il co"plesso 2RS e T nell+ecg standardLa porzione superiore della figura qui sotto! "ostra un potenziale d+azione "onofasico registrato da un "icroelettrodo inserito all+interno di una fi'ra "uscolare- La salita del potenziale causata dalla depolarizzazione della fi'ra! "entre il suo ritorno alla linea di 'ase! dalla ripolarizzazione- )el tracciato elettrocardiografico all+inizio della depolarizzazione co"pare il co"plesso 2RS! "entre alla fine! il co"plesso T- Si noti! in 'ase alle pre"esse precedenti! c/e l+elettrocardiografo! non rile a nessun oltaggio quando il "uscolo entricolare co"pleta"ente depolarizzato o co"pleta"ente ripolarizzato! in quanto! in questa condizione! non esiste alcun ettore dipolo-
Pri"a c/e si possa erificare la contrazione del "uscolo atriale o entricolare! la depolarizzazione de e propagarsi attra erso il "uscolo per iniziare i processi c/i"ici della contrazione "uscolare)ell+ E,% standard! l+onda P co"pare all+inizio della contrazione atriale! "entre il co"plesso 2RS! all+inizio della contrazione entricolare- I entricoli ri"angono contratti fino a quando la ripolarizzazione non a enuta! o ero all+inizio dell+onda T- %li atri si ripolarizzano circa 7!9@>7!D7 secondi dopo la fine dell+onda P! "a l+onda di ripolarizzazione atriale oscurata dal co"plesso 2RS!
"olto piR a"pio- L+onda T di ripolarizzazione entricolare co"pare circa dopo 7!D7 secondi dopo l+inizio dell+onda di depolarizzazione entricolare &co"plesso 2RS(! e si protrae per circa 7!9@ secondi0 per questo "oti o l+onda T di ripolarizzazione entricolare un onda "olto lunga! "a con oltaggio decisa"ente "oderato rispetto al co"plesso 2RS F#/!!" 2 )"++&*( &#&((+ )-& *&# ("+%)& 3 tutti i tessuti situati attorno al cuore! /anno la capacit; di condurre corrente- In questo senso! il cuore Vi""ersoW in un "ezzo conduttore! in grado di trasportare elettricit;- 2uando una porzione dei entricoli si depolarizza! si erifica un flusso di caric/e elettric/e negati e! erso l+esterno della fi'ra "uscolare cardiaca- 2uesta porzione di entricolo di enta pertanto elettronegati a! rispetto al resto del tessuto- Esiste pertanto un ettore dipolo0 la corrente elettrica fluisce dall+area depolarizzata &c/e esterna"ente elettronegati a(! erso l+area polarizzata &c/e esterna"ente positi a(! percorrendo a"pi circuiti- Se analizzia"o adesso la confor"azione anato"ica del siste"a di conduzione cardiaco! pre"ettendo c/e l+i"pulso cardiaco in este pri"a il setto inter entricolare e poi le porzioni interne dei entricoli! sappia"o c/e il lato interno dei entricoli elettronegati o! "entre il lato esterno elettropositi o- 2uesto causa un flusso di corrente elettrica secondo delle linee ellittic/eDopo a er calcolato la "edia alge'rica delle linee di flusso di corrente! ottenia"o c/e il Vflusso di corrente "edioW! a iene con negati it; erso la 'ase e con positi it; erso l+apiceDurante la "aggior parte del periodo del processo di depolarizzazione entricolare! la corrente fluisce se"pre nella stessa direzione "entre la depolarizzazione si propaga dalla superficie endocardica del entricolo erso quella epicardica! attra erso la "uscolatura entricolare- Il erso di questa corrente dalla 'ase erso l+apice- I""ediata"ente pri"a c/e la depolarizzazione a''ia co"pletato il suo percorso attra erso la parete del entricolo! la direzione di corrente si in erte per circa 7!79 secondi! fluendo dall+apice del cuore erso la 'ase! in quanto l+ulti"a porzione di entricolo ad essere depolarizzata! proprio la superficie esterna entricolare posta in prossi"it; della 'ase- Di conseguenza in entricoli nor"ali la corrente fluisce da una zona di negati it; a una di positi it;! per la "aggior parte del periodo del ciclo di depolarizzazione! c/e a dalla 'ase erso l+apice- )ella fase ter"inale del ciclo la corrente fluisce da una zona di negati it; ad una zona di positi it;! c/e a dall+apice del cuore erso la 'ase-
positi o! l+elettrocardiografo registra un segnale positi o- )ella seconda deri azione! il ter"inale negati o dell+elettrocardiografo collegato al 'raccio destro e quello positi o alla ga"'a sinistra- Di conseguenza! quando il 'raccio destro negati o rispetto alla ga"'a sinistra! l+elettrocardiografo registra segnali positi i- )ella terza deri azione! il ter"inale negati o collegato al 'raccio sinistro ed il ter"inale positi o alla ga"'a sinistra- ,i. significa c/e l+elettrocardiografo registra segnali positi i quando il 'raccio sinistro negati o rispetto alla ga"'a sinistra-
risulta depolarizzato! circa a A77 "Sec! il ettore di enta 7! ed i oltaggi in tutte le deri azioni si annullanoA olte accade c/e il co"plesso 2RS /a una leggera depressione negati a iniziale! isi'ile in una o piR deri azioni$ questa depressione l+O)DA 2- 2uando si erifica! causata dall+iniziale depolarizzazione del lato sinistro del setto entricolare! c/e precede quella del lato destro! c/e crea un de'ole ettore da sinistra a destra per una frazione di secondo-
R p"#%+ 44%4 "*& 2&$# %(+ "*2% T 3 dopo c/e il "uscolo entricolare si depolarizzato co"pleta"ente! all+incirca quando sono trascorsi 9@7 "Sec! rico"incia la ripolarizzazione e procede fino al suo co"pleta"ento! a circa =@7 "Sec- A differenza di ci; c/e accade a per la depolarizzazione! le pri"a porzione di entricolo c/e si ripolarizza! la superficie esterna del cuore! ed in particolare la porzione dell+apice- Le aree su'endocardic/e sono quelle c/e si ripolarizzano per ulti"e- Poic/Q le superfici apicali esterne dei entricoli si ripolarizzano pri"a delle superfici interne! in genere l+estre"it; positi a del ettore entricolare durante la ripolarizzazione ri olto se"pre erso l+apice del cuore- Di conseguenza l+onda T nor"ale nel tracciato positi a in tutte e tre le deri azioni D&p"#%+ 44%4 "*& %(+ %#& "*2% P 3 la depolarizzazione degli atri inizia nel nodo SA e si propaga negli atri in tutte le direzioni &co"e "ostrato nella figura sotto(- 2uindi il punto di origine dell+elettro negati it; negli atri il punto in cui si tro a il )SA &in icinanza dello s'occo della <,S(- Il ettore ri"ane orientato erso sinistra e erso il 'asso per tutto il processo di depolarizzazione- )on in ertendosi "ai &co"e accade a nel co"plesso 2RS(! i ettori di proiezioni nelle tre deri azioni sono se"pre positi i- L+onda P di conseguenza un onda positi a- La ripolarizzazione degli atri co"incia a partire dal )SA- Il ettore in questo caso /a un orienta"ento ri olto erso l+alto e erso destra! con ettori di proiezione negati i- L+onda registrata dall+E,% do re''e essere al di sotto lo 7! e quindi negati a- Sul tracciato nor"ale per. quest+onda &prende il no"e di O)DA T ATRIALE( non co"pare "ai in quanto si erifica in conte"poranea con il co"plesso 2RS! c/e la oscura-
necessario c/e ogni "inuto passino attra erso il pol"one @ unit; di sangue da un litro ciascunaPertanto il olu"e di sangue c/e scorre nei pol"oni ogni "inuto pari a circa @ litri- La gittata cardiaca si calcola utilizzando la seguente for"ula0 GC 7 9O!! $&*" %!!"+1 (" 2% p"#'"* %# ' */(":'#/' *;</92 ..&+&*4% 2 )"*)&(+%4 "*& 2 "!! $&*" (+% !%*$/& 5&*"!" & !%*$/& %+(&+ "!":'#/'# 2 !%*$/&;<
Sappia"o 'ene c/e il cuore si tro a al centro di un circuito c/iuso! e c/e costituito da una po"pa di destra ed una po"pa di sinistra- Il cuore di sinistra de e po"pare la stessa quantit; di sangue c/e fluita all+interno del cuore di destra- Se au"enta la quantit; di sangue c/e ritorna all+atrio destro! c/e prende il no"e di Vritorno enosoW! allora anc/e il entricolo sinistro de e po"pare nel circolo siste"ico la stessa quantit; di sangue- Ma quali sono i fattori c/e deter"inano la quantit; di sangue c/e fluisce dalle ene all+atrio destro[ E co"e fa il cuore a "isurare il alore della quantit; di sangue c/e /a fatto ritorno all+atrio destro! in "odo tale da "odificare l+atti it; del entricolo sinistro[ Per rispondere a queste do"ande! analizzia"o ora! un esperi"ento effettuato nel 9C9? da Starling! c/e port. alla for"ulazione dell+o"oni"a legge- Egli prese un preparato cuore>pol"oni e lo perfuse con una soluzione ossigenata! in "odo tale da garantire la funzionalit; cardiaca- Egli not. c/e au"entando il ritorno enoso! si "odifica a anc/e la gittata sistolica &e quindi la gittata cardiaca(- L+au"ento del ritorno enoso! deter"ina l+au"ento del olu"e telediastolico! c/e nei capitoli precedenti! a''ia"o definito con il ter"ine di PRE,ARI,O- Il olu"e telediastolico quando fluisce nel entricolo sinistro! deter"ina lo Vstira"entoW dei sarco"eri delle fi're "uscolari cardiac/e- 2uando il olu"e telediastolico al suo alore fisiologico! deter"ina l+allunga"ento del sarco"ero! fino ad una lung/ezza! c/e non garantisce lo s iluppo della tensione "assi"ale supportata dalla fi'ra "uscolare- 2uando il olu"e telediastolico au"enta oltre il alore fisiologico! la lung/ezza dei sarco"eri raggiunge un alore tale da deter"inare lo s iluppo della tensione "assi"ale da parte della fi'ra "uscolare- Sisogna per. sottolineare c/e il ritorno enoso! non pu. au"entare indefinita"ente0 la Vcur a tensione>lung/ezzaW del sarco"ero della fi'ra "uscolare cardiaca! una Vcur a a ca"panaW- Esiste quindi un alore "assi"o di lung/ezza raggiungi'ile dal sarco"ero! c/e il alore c/e garantisce la tensione "assi"a- 2ualora enga superato questo alore! a seguito di un rie"pi"ento non adeguato del entricolo! assistia"o ad un deasse"'la"ento dell+apparato contrattile delle fi're "uscolari! con la conseguente genesi di una gra e insufficienza cardiaca- L+au"ento del olu"e telediastolico! au"enta anc/e la sensi'ilit; al calcio del reticolo sarcoplas"atico! fa orendone la fuoriuscita all+interno del citosol- Sapendo c/e il calcio fa orisce l+accoppia"ento eccitazione>contrazione nel "uscolo cardiaco! un suo au"ento! deter"ina un "igliora"ento dell+efficienza "uscolare5ino ad ora a''ia"o discuso ed analizzato gli effetti sulla forza di contrazione del cuore! da parte del PRE,ARI,O- ,osa succede in ece se ad au"entare fosse il POST,ARI,O[ A''ia"o detto nei capitoli precedenti! c/e il post carico il alore di pressione esistente a alle del entricolo sinistro! o ero la pressione arteriosa- Se au"enta la pressione arteriosa! entro li"iti fisiologici! il cuore de e fornire una pressione "aggiore al sangue contenuto nel entricolo! per deter"inare l+apertura delle al ole se"ilunari- )el "o"ento in cui si assiste ad un au"ento della pressione arteriosa! la al ola se"ilunare del entricolo! al pri"o ciclo c/e si erifica dopo l+innalza"ento della pressione! si apre con un leggero ritardo! causando una di"inuzione del te"po c/e il cuore /a a disposizione per eiettare il olu"e della gittata sistolica- In conseguenza di ci.! il entricolo non eietta il nor"ale olu"e di gittata sistolica! "a una quantit; inferiore- ,i. deter"ina un au"ento del olu"e telesistolico- L+au"ento del olu"e telesistolico! durante il ciclo successi o! causa logica"ente un au"ento del olu"e telediastolico! c/e allunga i sarco"eri fino alla lung/ezza otti"ale per lo s iluppo della tensione "uscolare "assi"a- In questo caso! un au"ento fisiologico della pressione arteriosa! innescando il "eccanis"o di franU>starling! deter"ina un au"ento della gittata sistolica e quindi cardiaca-
c/e spinge il sangue all+interno del aso stesso! e la RESISTE)ZA <AS,OLARE! intesa co"e l+ostacolo c/e il sangue incontra nello scorrere attra erso il aso- 2uest+ulti"a il risultato degli attriti ce si s iluppano lungo tutto il aso tra il sangue c/e scorre e l+endotelio ascolare- Il flusso sanguigno! secondo la legge di o/"! diretta"ente proporzionale alla gradiente pressorio esistente ai capi del aso! ed in ersa"ente proporzionale alla resistenza ascolare0
F 7 >P/R
La pressione in tal senso! definita co"e una for"a di VenergiaW fornita dal cuore al sangue! necessaria a questo per incere la resistenza ascolare0 ogni qual olta il sangue de e attra ersare una deter"inata regione ascolare! dotata di una certa resistenza! parte di questa energia iene dissipata per incere la resistenza stessa & o io quindi! c/e quando il sangue attra ersa una regione ascolare di resistenza! assistia"o ad una caduta pressoria(- Ma c/e cosa real"ente la RESISTE)ZA <AS,OLARE[ ,o"e definita[ Secondo la LE%%E DI POISE*ILLE la resistenza ascolare definita dalla seguente for"ula0
R 7 ?#@/A+B
In questa for"ula VrW rappresenta il raggio ascolare! VlW la lung/ezza del aso e V^W la <IS,OSITA+ del sangue- 2uindi possia"o affer"are c/e la resistenza ascolare diretta"ente proporzionale alla iscosit; del sangue e alla lung/ezza del aso sanguigno! ed in ersa"ente proporzionale alla quarta potenza del raggio ascolare &un lie e au"ento del raggio ascolare! co"e anc/e una lie e di"inuzione! deter"ina un grande decre"ento o incre"ento del alore della resistenza(Se adesso sostituia"o l+equazione della resistenza a quella del flusso! ottenia"o0
F 7 A>P+B/ ?#@
Da questa equazione si nota c/e il alore del flusso sanguigno DIRETTAME)TE PROPOZIO)ALE alla quarta potenza del raggio e al gradiente pressorio- Il fatto c/e il flusso sanguigno sia diretta"ente proporzionale alla quarta potenza del raggio /a delle i"portanti ripercussioni sul flusso locale tissutale0 sappia"o 'ene c/e circa i D#= della resistenza ascolare periferica totale! si tro a nelle arteriole- I dia"etri delle arteriole possono ariare da un "ini"o di ? "icro"etri! fino a circa D@ "icro"etri- Sulla 'ase della legge della Vquarta potenzaW! c/e correla il flusso e"atico al dia"etro asale! si pu. osser are c/e un au"ento di ? olte del dia"etro asale! pu. far au"entare l flusso e"atico di D@A olte- In irtR di questa legge le arteriole possono 'loccare quasi co"pleta"ente il flusso e"atico diretto ai tessuti! o au"entarlo note ol"ente! se"plice"ente per "ezzo di piccoli ca"'ia"enti del loro dia"etro! indotti da segnali ner osi o locali! co"e edre"o in seguito-
periferica della circolazione siste"ica e della circolazione pol"onare! in 'ase ai gradienti pressori esistenti nei due siste"i0 il gradiente pressorio esistente tra l+aorta e l+atrio destro pari a circa 977 "":g! "entre quello esistente tra l+arteria pol"onare e le ene pol"onari! pari a 9? "":g- Da ci.! applicando la legge di o/"! ottenia"o c/e la RESISTE)ZA PERI5ERI,A TOTALE dell+intera circolazione siste"ica! pari a circa 9 *RP & 977 "":g#977 "L(! "entre quella della circolazione pol"onare! pari a circa 7!9? *RP- Il "oti o di questo grande differenza! do uto al fatto c/e! nel siste"a pol"onare! non sono presenti le arteriole &c/e co"e a''ia"o detto! contri'uiscono in "aniera cospicua a generare resistenza( R&! !(&*4& * p%+%##&#" # )%!" 2& )%p ##%+ 3 %iunti a questo punto della trattazione dei concetti di pressione e resistenza! opportuno fare delle considerazioni- Secondo la legge della quarta potenza! se di"inuia"o il raggio di un aso! la resistenza al flusso! de e necessaria"ente au"entare- )el caso dei capillari sanguigni quindi! c/e sono dotati di un raggio asale "olto piccolo! il sangue! per poter scorrere al loro interno! necessitere''e di un gradiente pressorio "olto ele ato! "a noi sappia"o 'ene c/e il gradiente pressorio capillare pari a circa D7 "":g- ,o"e possia"o spiegare questo paradosso[ E noto a tutti c/e da una singola arteria! a li ello tissutale! si originano nu"erosi asi capillari disposti Vin paralleloW- Ogni aso capillare caratterizzato da una resistenza R! "olto ele ata- La resistenza R totale del letto capillare &in parallelo( per. espressa dalla seguente equazione0
P7EF$FAppurato c/e la pressione una for"a di energia! e considerando il PRI),IPIO DI ,O)SER<AZIO)E DELL+E)ER%IA! possia"o giungere a delle i"portanti conclusioni0 a li ello del cranio il sangue per la legge di ste ino! dotato di una ele ata energia potenziale &do uta alla sua altezza(L+incre"ento di energia potenziale c/e si erifica nel cranio! a iene a scapito della pressione arteriosa! c/e inferiore! rispetto a quella esistente nell+aorta ascendente! preso co"e alore di riferi"ento &il sangue cede parte della sua energia pressoria sottofor"a di energia potenziale
gra idazionale(- A li ello del piede! essendo il alore dell+altezza nullo! l+energia potenziale gra idazionale pressoc/ pari a 7- Tutta l+energia posseduta dal sangue! si esplica sottofor"a di pressione arteriosa! c/e quindi assu"e alori di gran lunga superiori! rispetto a quelli dell+aorta ascendente-
R&#%4 "*& (+% .#/!!"= 5&#") (, & p+&!! "*& !%*$/ $*%
Il fatto c/e il letto capillare a''ia una SEZIO)E TRAS<ERSA particolar"ente ele ata! essendo un siste"a in parallelo! /a delle i"portanti conseguenze per quanto riguarda la elocit; del flusso sanguigno al loro interno- )ella fattispecie! la elocit; del sangue nel letto capillare se"pre "inore rispetto a quella del aso a "onte- Esiste una legge fisica! c/e "ette in relazione la elocit; del flusso sanguigno con la sezione del condotto c/e de e essere attra ersato0 se un certo olu"e di liquido attra ersa un deter"inato aso sanguigno! il alore della portata dato dal prodotto della sezione tras ersale del aso per la elocit; con cui si "uo e il liquido al suo interno- 2uando il aso si sdoppia in piR asi &co"e accade ad ese"pio per la for"azione di una rete capillare(! per l+equazione di continuit;! la portata ri"ane la stessa- 2uindi in 'ase a quanto detto possia"o scri ere la seguente espressione0
81 7 82 3 la 2D per.! data dalla so""a delle portate di ogni singolo aso! c/e
co"plessi a"ente! de e essere uguale alla portata del aso da cui si sono originati- 2uindi0 81 7 82 F :*G 5%! "+ $ *%( ; A1V1 7 A2V2 F :*G 5%! "+ $ *%( ;- A questo punto sappia"o c/e il prodotto dell+area tras ersa di ogni singolo aso &A D( per il nu"ero di asi originati! uguale all+area della superficie tras ersa totale del letto capillare- 2uesta area! solita"ente SEMPRE "aggiore dell+area del aso a "onte del letto capillare- 2uindi0 A1V1 7 V2A("( 3 V2 7 A1V1/A("( - Essendo il rapporto tra A9 e Atot ! certa"ente inferiore ad 9! allora anc/e certo c/e la elocit; nei asi originati "inore di quella del aso a "onte-
prendono il no"e di ARTERIOLE o <E)*LE- )ella parete della arteriole in particolare! tro ia"o un i"portante co"ponente "uscolare liscia! la cui contrazione o rilascia"ento! pu. au"entare il dia"etro ascolare o addirittura occluderlo del tutto- 2uesta caratteristica le rende particolar"ente i"portanti nel feno"eno della perfusione degli organi0 le arteriole infatti si tro ano se"pre a "onte di un letto capillare! la cui funzione quella di raggiungere i tessuti! per effettuare gli sca"'i "eta'olici- Se la "uscolatura liscia dell+arteriola contraendosi! occlude il lu"e del aso! il letto capillare! non essendo attra ersato da sangue arterioso! non effettuer; gli sca"'i "eta'olici- La contrazione ed il rilascia"ento della tonaca "uscolare arteriolare funzione dell+esigenza tissutale- L+ulti"o para"etro da considerare! per quanto riguarda la descrizione anato"ica dei asi! lo spessore della parete del aso- Lo spessore della parete funzione della tensione del aso0 i asi c/e de ono supportare una grande tensione /anno una parete "olto spessa- In questo senso! ricordia"o c/e la tensione di un aso data da prodotto della pressione in esso esistente per il raggio ascolare &legge di laplace(- E o io supporre! in 'ase alla legge di laplace! c/e le arterie a''iano una parete "olto spessa! data l+ele ata pressione esistente al loro interno- Le enule e le ene! ice ersa! /anno una parete "olto piR sottile! do endo supportare una pressione di soli 9@ "":g! c/e scende ulterior"ente a li ello delle ene ca e-
L& %+(&+ & p/#!%4 "*& 2&##% p+&!! "*& %+(&+ "!%
Ad ogni 'attito cardiaco una nuo a quantit; di sangue entra nelle arterie- Se le arterie non fossero distensi'ili! il sangue scorrere''e su'ito erso i tessuti attra erso i asi periferici! solo nel periodo sistolico! e si arrestere''e durante la diastole- In ece la co"pliance ascolare tende ad attenuare le pulsazioni pressorie! fino ad annullarle a li ello dei capillari- Per questa ragione! nor"al"ente! il flusso sanguigno al li ello tissutale continuo- In adulto gio ane sano! la pressione arteriosa! all+apice di ciascuna pulsazione! ale a dire la PRESSIO)E SISTOLI,A! di circa 9D7 "":g! "entre il alore piR 'asso! o ero la PRESSIO)E DIASTOLI,A! ale circa K7 "":g- La differenza tra queste due pressioni! c/e equi ale a circa ?7 "":g! prende il no"e di PRESSIO)E DI55ERE)ZIALELa pressione pulsatoria influenzata da due principali fattori0 la %ITTATA SISTOLI,A e la ,OMPLIA),E del siste"a arterioso- 2uanto "aggior la gittata sistolica! tanto "aggiore la quantit; di sangue c/e de e essere accolta all+interno dell+arteria! per ciascun 'attito cardiaco- )e consegue c/e l+au"ento e la di"inuzione della pressione durante la sistole e la diastole! di entono piR ele ate- <ice ersa! la di"inuzione della co"pliance ascolare arteriosa! deter"ina un piR ele ato rialzo pressorio in risposta ad un dato olu"e sistolico po"pato nelle arterie- )elle persone anziane! in cui le arterie di entano piR rigide &di"inuzione co"pliance(! si osser ano alori di pressione differenziale piR alti del nor"ale- Di fatto co"unque- La pressione pulsatoria data dal rapporto tra gittata sistolica e co"pliance arteriosa2uando il sangue iene po"pato all+interno dell+aorta! il pri"o effetto c/e si ottiene la distensione della porzione prossi"ale del aso! in quanto l+inerzia del aso i"pedisce il suo rapido flusso erso la periferia- L+au"ento della pressione nell+aorta! supera rapida"ente l+inerzia! ed il fronte d+onda in distensione a anza in progressione- 2uesto feno"eno prende il no"e di TRASMISSIO)E DELL+O)DA P*LSATORIA &o S5I%MI,A(- La elocit; di propagazione dell+onda in ersa"ente proporzionale alla co"pliance del aso arterioso- La tras"issione dell+onda sfig"ica a incontro ad attenuazione- L+a"piezza delle pulsazioni di"inuisce "an "ano c/e si procede erso le arterie piR piccole! erso le arteriole! "a soprattutto erso i capillari- Lo s"orza"ento dell+onda do uto alla RESISTE)ZA <AS,OLARE al "o i"ento del sangue! e alla co"pliance ascolare- La resistenza s"orza l+onda sfig"ica in quanto! necessario! per distendere la porzione di aso successi a ad un onda sfig"ica! c/e una piccola quantit; di sangue fluisca in a anti rispetto al fronte d+onda! e se la resistenza "aggiore! il "o i"ento in a anti risulta difficoltoso- La co"pliance s"orza le pulsazioni in quanto! piR un aso distensi'ile! "aggiore l quantit; di sangue necessaria ad innalzare la sua pressione- In 'ase a quanto detto risulta o io c/e il grado di s"orza"ento diretta"ente proporzionale al prodotto della resistenza per la co"pliance-
M !/+%4 "*& 2&##% p+&!! "*& %((+%5&+!" #6%/!)/#(%4 "*& 3 Il principale concetto da co"prendere riguardo la tecnica di "isurazione della pressione arteriosa! il fatto c/e essa si "isura all3altezza del cuore! dato c/e! a causa della disparit; di energia potenziale gra itazionale posseduta dal sangue tra testa e piedi! se enisse "isurata lontano dal cuore i alori sare''ero alterati rispetto a quello reale &se enisse "isurata piR in 'asso rispetto al li ello del cuore! la pressione au"entere''e! se enisse "isurata piR in alto! la pressione di"inuire''e(- Inoltre! 'isogna prestare attenzione sul fatto c/e la pressione "isurata! non "ai una pressione assoluta! "a la differenza tra la pressione esercitata dal sangue sulla parete del aso e la pressione at"osferica! definita con il ter"ine di PRESSIO)E TRA)SM*RALE &se "isuria"o una pressione arteriosa di 977 "":g! uol dire c/e i una differenza di 977 "":g tra la pressione esercitata dal sangue nel aso e la pressione at"osferica c/e agisce dall3esterno sulla parete del aso(La procedura per effettuare la "isurazione della pressione la seguente0 un fonendoscopio iene posto sopra l+arteria 'rac/iale nella regione antero"ediale del go"ito e un "anicotto a pressione iene a olto e gonfiato attorno al 'raccio- 5ino a quando la pressione nel "anicotto piccola da lasciare l+arteria distesa! al fonendoscopio non udia"o alcun ru"ore- 2uando in ece la pressione nel "anicotto raggiunge alori tali da c/iudere l+arteria durante una parte del ciclo pressorio! sar; possi'ile udire ru"ori ad ogni pulsazione- 2uesti ru"ori prendono il no"e di TO)I DI LOROTLO55- La causa di questi ru"ori risiede nel fatto c/e! il sangue! attra ersando un aso parzial"ente occluso! ca"'ia il suo flusso da la"inare a tur'olento! generando delle i'razioni udi'ili al fonendoscopioInnalzia"o la pressione oltre il alore sistolico- Per tutto il te"po in cui questo alore ri"ane al di sopra del alore sistolico! l+arteria 'rac/iale rester; se"pre collassata! ed il fonendoscopio non capter; alcune segnale udi'ile! nella porzione distale dell+arteriaAppena la pressione iene a''assata ad un alore poco al di sotto di quello sistolico! il sangue co"incer; a passare attra erso l+arteria con "oto tur'olento! durante il picco sistolico- Il fonendoscopio capter; dei TO)I S,:IO,,A)TI- )el "o"ento in cui co"paiono questi toni! la pressione indicata dal "ano"etro approssi"ati a"ente uguale a quella sistolica- Man "ano c/e la pressione scende! l+intensit; dei toni di enta piR aspra- 2uando la pressione del "anicotto eguaglia quella diastolica! l+arteria ri"ane continua"ente aperta! non c/iudendosi nel periodo diastolico- <enendo a "ancare il getto di sangue! i toni di entano piR s"orzati- 2uando la pressione scende ulterior"ente di @>97 "":g al di sotto del alore diastolico! si assiste alla sco"parsa co"pleta dei toni- Il alore della pressione diastolica corrisponde a quello segnalato dal "ano"etro quando i toni risultano s"orzati-
questi si s uotino istantanea"ente nel siste"a arterioso(! garantisce c/e la sua pressione atriale non superi "ai questo alore- 2ualora la pressione dell+atrio destro raggiunga il alore della PSR! si erificano effetti drastici sul ritorno enoso! in quanto il circolo siste"ico! considerato l+ele ato alore della co"pliance enosa! /a una ele ata distensi'ilit; &tanto da poter essere considerato co"e un sacco distensi'ile(- 2ualsiasi au"ento di pressione nel punto piR a alle del siste"a! induce un accu"ulo di sangue nel Vsacco enosoW! piR tosto c/e nel cuore! co"e "ostra il grafico qui sotto P+&!! "*& *&##6%(+ " 2&!(+" 3 la pressione nell+atrio destro definita con il no"e di PRESSIO)E <E)OSA ,E)TRALE- 2uesta pressione regolata da un equili'rio tra la capacit; del cuore di po"pare nei pol"oni il sangue c/e giunge nell+atrio e quindi nel entricolo destro! e la tendenza del sangue a tornare nell+atrio destro- Ogni qual olta l+azione del cuore destro di enta piR efficiente &po"paggio di sangue nel circolo pol"onare au"entato(! la pressione atriale di"inuisce! "entre se la stessa azione risulta inde'olita! la pressione atriale au"enta- Inoltre! qualsiasi fattore c/e contri'uisce a elocizzare il flusso di sangue diretto all+atrio destro! deter"iner; anc/e l+au"ento della pressione atriale- Tra questi fattori ricordia"o0 l+au"ento del olu"e di sangue$ l+au"ento del tono dei asi in tutti i distretti corporei! con il conseguente au"ento delle pressioni enose periferic/e$ la dilatazione delle arteriole! c/e consente un rapido transito del sangue dal siste"a arterioso al siste"a enosoin condizioni fisiologic/e! la pressione enosa centrale /a un alore di 7 "":g &pu. raggiungere anc/e i =7 "":g in caso di insufficienza cardiaca o in caso di un au"ento del olu"e del sangue(Se la pressione nell+atrio destro au"enta al di sopra del alore nor"ale di 7 "":g! fino ad un alore di ?>A "":g! il sangue tende ad accu"ularsi nelle grosse ene! con la conseguente dilatazione delle stesse! fa orita anc/e dal fatto c/e sono caratterizzate da alti alori di co"plianceSe la pressione atriale eguaglia il alore della PSR! il ritorno enoso si annulla! in quanto non si iene a creare un gradiente pressorio adeguato- ,osa succede in ece se la pressione atriale scende a alori inferiori ai 7 "":g[ 2uando la pressione atriale scende al di sotto dello 7! il ritorno enoso! au"enta fino a deter"inati alori di pressione! per poi sta'ilizzarsi- Il "assi"o alore di ritorno enoso iene raggiunto quando la pressione atriale scende a circa >D "":g- Da questo punto in poi! co"e possi'ile osser are nel grafico! la cur a disegna un plateau- Il ritorno enose ri"ane costante anc/e se la pressione atriale scende fino a >@7 "":g- Il plateau pro ocato dal collasso delle ene a li ello del loro punto di ingresso nel torace- La pressione negati a dell+atrio! tras"essa alle grandi ene! ne VaspiraW la parete facendola collassare0 questo feno"eno i"pedisce l+ingresso di ulteriore sangue dalle ene periferic/e E..&((" 2&##% ."+4% 2 $+%5 (, !/##% p+&!! "*& 5&*"!% 3 quando un soggetto si tro a in posizione ortostatica! la pressione atriale destra si tro a ad un alore di 7 "":g! in quanto il cuore po"pa il sangue in ingresso all+atrio i""ediata"ente nel entricolo- )ello stesso soggetto per. la pressione enosa delle ene situate negli arti inferiori! per effetto della forza gra idazionale! raggiunge alori di C7 "":g- ,i. deter"ina una dilatazione delle ene degli arti inferiori! fa orita anc/e dalla ele ata co"pliance c/e le caratterizza- Le ene degli arti inferiori quindi! tendono ad accogliere una 'uona dose di gittata cardiaca! sequestrando sangue al circolo arterioso- Dal "o"ento c/e la pressione enosa negli arti inferiori risulta essere di C7 "":g! ci risultere''e facile supporre c/e il sangue possa fluire facil"ente erso le porzioni piR craniali del corpo! spinto da un enor"e gradiente pressorio &il gradiente pressorio "ini"o infatti 97>9@ "":g(- E altrettanto logico suppore per. c/e gran parte di questa pressione iene persa!in parte a causa della distensione delle ene! in parte per incere la forza di gra it;! "an "ano c/e il sangue procede erso l+alto- E c/iaro quindi c/e questo ele ato gradiente pressorio! non co"unque sufficiente a garantire il
ritorno enoso- ,o"e fa allora il sangue enoso degli arti inferiori a defluire erso il cuore[ Sappia"o 'ene c/e le ene degli arti inferiori sono dotate particolari al ole! c/e prendo il no"e di <AL<OLE <E)OSE &o a nido di rondine(- La loro confor"azione anato"ica tale c/e! tra"ite la loro c/iusura! riescono a garantire c/e il flusso di sangue sia unidirezionale erso la porzione craniale del corpo- Inoltre! la contrazione dei "uscoli c/e si tro ano nelle icinanze delle ene! co"pri"e le ene! spingendo il sangue erso l+alto- 2uesto siste"a di po"paggio prende il no"e di POMPA M*S,OLARE! ed cosi efficiente da "antenere la pressione enosa dei piedi ad un alore inferiore ai D7 "":g- Se la po"pa "uscolare non funziona! co"e accade in casi di i""o'ilit; degli arti inferiori! la pressione enosa sale al alore di C7 "":g in circa =7 secondi- Parallela"ente all+au"ento di pressione enosa! si erifica anc/e un au"ento della pressione dei capillari! c/e deter"ina la fuoriuscita di liquido negli spazi e4tracelluari- ,o"e risultato le ga"'e si gonfiano e il olu"e e"atico di"inuisceE..&((" 2&##% p+&!! "*& *(+%22"' *%#& !/##% p+&!! "*& 5&*"!% 2&##& $%'1& 3 la pressione nor"ale nella ca it; addo"inale di circa A "":g- 2uesta pressione pu. anc/e au"entare fino a 9@>=7 "":g in gra idanza! in presenza di tu"ori o di eccesso di liquido nella ca it; addo"inale &ascite(- In queste circostanze! la pressione degli arti inferiori de e innalzarsi al di sopra di quella addo"inale perc/Q le ene addo"inali si aprano co"pleta"ente per per"ettere al sangue di fluire erso il cuoreE..&((" 2&##% +&!p +%4 "*& !/# + ("+*" 5&*"!" 3 l3inspirazione pro oca un a''assa"ento del diafra""a! con conseguente co"pressione della ca it; addo"inale! dei isceri e quindi anc/e delle ene addo"inali- ,i. co"porta cosO ostacolo al ritono enoso$ l3espirazione ice ersa! pro ocata dall3innalza"ento del diafra""a! co"porta una di"inuzione della pressione intraddo"inale ed _effetto risucc/io_ sulle pareti enose! il c/e pro oca una facilitazione del ritorno enoso &questo discorso ale solo ed esclusi a"ente per le ene situate nella porzione caudale del corpo u"ano(-
L& %+(&+ "#& & #& #"+" ./*4 "* # )"*(+"##" 2&# .#/!!" &'%( )"
R&$"#%4 "*& *&+5"!% 2&# )%# 1+" %+(&+ "#%+& 3 Le arteriole sono dei asi "olto i"portanti per quanto riguarda la fisiologia della circolazione- Esse prendono anc/e il no"e di V asi di resistenzaW! a causa della grande resistenza c/e oppongono al flusso sanguigno rispetto a tutti gli altri asi- Esse sono dotate di una spessa parete ascolare! c/e supera di gran lunga il dia"etro del lu"e asale- )ella loro parete tro ia"o una cospicua co"ponente "uscolare liscia! inner ata dal siste"a ner oso ortosi"patico- 2uesto nella fattispecie in ia alla "uscolatura asale scaric/e tonic/e con una frequenza di 9>D i"pulsi al secondo! tale da garantire un Vtono asaleW c/e a riposo le "antiene in uno stato V"edioW di contrazione2ualora la frequenza di scarica di"inuisse! la "uscolatura liscia dell+arteriola si rilascere''e! con il conseguente au"ento del cali'ro asale- Sapendo c/e la resistenza ascolare in ersa"ente proporzionale alla quarta potenza del raggio ascolare! risulta c/iaro c/e! anc/e piccole ariazioni di dia"etro asale! deter"inano enor"i ca"'ia"enti di resistenza- E o io quindi c/e le arteriole! attra erso la loro costrizione o la loro dilatazione! possono "odificare la frazione di gittata cardiaca in entrata in un particolare tessuto! in funzione delle sue esigenze "eta'olic/e- Ma quali sono i segnali e i "eccanis"i c/e regolano l+atti it; delle arteriole[ In c/e "odo! ad ese"pio! durante l+atti it; fisica! la gittata cardiaca raggiunge quasi intera"ente i "uscoli[ I "eccanis"i c/e regolano lo stato di contrazione della "uscolatura liscia delle arteriole! &"a anc/e di tutti gli altri asi(! sono "olteplici e non ancora del tutto c/iari- E noto per. c/e tutti i asi! ed in particolar "odo le arteriole! sono inner ati dal siste"a ner oso si"patico- Le ter"inazioni ner ose
dell+ortosi"patico rilasciano noradrenalina c/e! legandosi ai recettori F9 adrenergici! induce un au"ento del tono "uscolare con conseguente asocostrizione- Sappia"o 'ene per. c/e! in condizioni stressanti per l+organis"o! co"e ad ese"pio la risposta di Vattacco> fugaW! causata dall+au"ento della scarica tonica si"patica! gran parte della gittata cardiaca iene tolta dalla circolazione splancnica per essere coin ogliata erso la "uscolatura sc/eletrica e cardiaca! al fine di "igliorarne l+efficienza- ,i. rappresenta una contraddizione! in quanto l+atti azione ortosi"patica! do re''e causare una asocostrizione anc/e delle arteriole dirette al tessuto "uscolare! c/e deter"inere''e sco"pensi "eta'olici! tali da di"inuirne l+efficienza! anc/e sotto stress- A tal proposito! 'isogna specificare c/e nel distretto "uscolare e in quello cardiaco esistono altri tipi di recettori! i recettori GD adrenergici! sensi'ili all+adrenalina- 2uesti recettori! se sti"olati dal si"patico! causano asodilatazione delle arteriole- Le cause c/e pro ocano rilascio di adrenalina sono arie e corrispondo general"ente a condizioni di stress &e di tutte le condizioni c/e ric/iedono un "aggior apporto di ossigeno ai tessuti(- Il siste"a si"patico controlla anc/e la "uscolatura delle ene &controllo de'ole(0 quando la scarica tonica au"enta il tono delle ene au"enta irrigidendo la loro parete- ,i. deter"ina una di"inuzione della co"pliance enosa! tale da garantire un ritorno enoso piR efficiente- In definiti a! nella risposta di attacco>fuga! l+atti azione si"patica deter"ina asodilatazione arteriolare nella "uscolatura sc/eletrica e cardiaca! e asocostrizione arteriolare negli organi splancnici! in "odo tale da rendere la gittata cardiaca disponi'ile quasi esclusi a"ente per il tessuto "uscolare<ice ersa! in una situazione di cal"a e riposo! co"e ad ese"pio la digestione di un pasto! l+atti azione parasi"patica essendo predo"inante! causa una ini'izione si"patica0 ci. deter"ina la riduzione della concentrazione e"atica di catecola"ine! tale da causare asocostrizione delle arteriole "uscolari! e asodilatazione delle arteriole splancnic/e- In questo "odo la gittata cardiaca disponi'ile per gli organi interni! c/e possono quindi au"entare la loro efficienzaC"*(+"##" #")%#& 2&# .#/!!" &'%( )" 3 uno dei principi fonda"entali della funzione circolatoria la capacit; di ciascun distretto tissutale! di regolare il proprio flusso locale! in 'ase alle proprie esigenze "eta'olic/e- I tessuti per soddisfare le proprie esigenze! /anno 'isogno di0 ossigeno$ nutrienti$ ri"ozione di anidride car'onica$ ri"ozioni di idrogenioni$ "anteni"ento della concentrazione di ioni- In 'ase alla ariazioni di questi fattori! il tessuto "ette in atto dei "eccanis"i per garantire la propria funzionalit;- Il controllo del flusso e"atico locale si di ide in un Vcontrollo a 're e ter"ineW ed in un Vcontrollo a lungo ter"ineW- Il controllo a 're e ter"ine si realizza con rapidi ca"'ia"enti del grado di asodilatazione e asocostrizione locale delle arteriole e degli sfinteri precapillari! e agisce nel giro di poc/i secondi o "inuti! al fine di garantire rapida"ente un flusso sanguigno appropriatoTutte le olte c/e la disponi'ilit; di ossigeno nei tessuti di"inuisce &alte quote! a elena"ento di "onossido di car'onio! pol"onite! a elena"ento da cianuro(! il flusso e"atico nei tessuti au"enta sensi'il"ente- L+ossigeno necessario! in quanto nutriente "eta'olico! per "antenere lo stato di contrazione della "uscolatura asale- E o io quindi! c/e in una situazione di carenza di ossigeno! i asi sanguigni tendano a rilasciarsi e a dilatarsi- Allo stesso "odo logico pensare c/e una "aggiore ric/iesta di ossigeno da parte dei tessuti! potre''e far di"inuire la quota di ossigeno necessario al "uscolo liscio della parete dei asi per contrarsi- 2uindi! quando il "eta'olis"o di un tessuto au"enta a tal punto da consu"are grandi quantit; di ossigeno! la parete dell+arteriola si rilascia causando asodilatazione! e un au"entato apporto di sangue al tessuto- Il "eccanis"o appena descritto prende il no"e di TEORIA DELLA ,ARE)ZA DI OSSI%E)O- Sisogna fare! in tal
senso! alcune considerazioni- 2uando l+atti it; "eta'olica di un tessuto au"enta! au"enta anc/e la produzione da parte del tessuto di sostanze asodilatatrici nelle cellule! co"e ad ese"pio l+ADE)OSI)A! l+A)IDRIDE ,ARSO)I,A! i ,OMPOSTI DI ADE)OSI)A 5OS5ATO! l+ISTAMI)A! gli IDRO%E)IO)I e gli IO)I POTASSIO- Si ritiene c/e tali sostanze possano diffondere attra erso i tessuti! fino alle arteriole causandone la dilatazione- Secondo alcuni fisiologia! l+adenosina sare''e il principale artefice della asodilatazione- Il "eccanis"o in questione! appena descritto! prende il no"e di TEORIA DELLA <ASODILATAZIO)EIl flusso e"atico! oltre a ariare in funzione della carenza di ossigeno e dell+innalza"ento della concentrazione di sostanze asodilatatrici! pu. au"entare anc/e in seguito di ca"'ia"enti della pressione arteriosa locale- In qualsiasi tessuto del corpo! un rapido au"ento della pressione arteriosa! pro oca un au"ento del flusso sanguigno! "a in "eno di un "inuto! questo ritorna a li elli nor"ali! anc/e se la pressione ri"ane alta- 2uesto risposta auto"atica prende il no"e di Vautoregolazione del flusso sanguignoW- Il "eccanis"o di 'ase c/e spiega co"e l+autoregolazione riesca a "antenere il flusso e"atico costante! si 'asa sulla Vteoria "iogenaW- 2uesta teoria si 'asa sul fatto c/e! il 'rusco stira"ento della "uscolatura liscia dei asi! causato dall+innalza"ento della pressione! causi la contrazione della "uscolatura per alcuni secondi! inducendo asocostrizione- La asocostrizione! nella fattispecie! deter"ina un au"ento della resistenza ascolare! c/e rista'ilisce il nor"ale alore del flusso e"atico-
C%+%((&+ !( )-& 2&# .#/!!" &'%( )" * p%+( )"#%+ 2 !(+&(( ) +)"#%("+
C +)"#" )"+"*%+ )" 3 co"e sappia"o 'ene! il cuore si contrae con una forza proprorzionale alla ric/iesta di sangue da parte dei tessuti- Se i tessuti ric/iedono una grande quantit; di sangue &ese"pio atti it; fisica(! il cuore de e au"entare la gittata cardiaca e la forza con cui la eietta nel circolo siste"ico- 2uando il cuore si tro a in sistole! le arterie cardiac/e engono Vsc/iacciateW dalla forza della contrazione- Il flusso di sangue all+interno di queste arterie! durante la fase sistolica risulta forte"ente co"pro"esso &durante la sistole iso olu"etrica addirittura risulta assente(- Esso rico"pare solo durante la fase diastolica del ciclo cardiaco- Il flusso coronarico per questa ragione Vinter"ittenteWM/!)"#" !)-&#&(+ )" 3 nel "uscolo sc/eletrico! sostanzial"ente! tro ia"o la stessa situazione presente nel circolo coronarico- La "uscolatura sc/eletrica pu. essere caratterizzata da periodi inter"ittenti di contrazione>rilascia"ento! "a anc/e da periodi di contrazione iso"etrica protratta- In quest+ulti"o caso il "uscolo ri"ane contratto per periodi "olto lung/i- La contrazione protratta del "uscolo! causa una interruzione del flusso e"atico al "uscolo stesso! in quanto i asi c/e lo irrorano risultano co"pressi-
sia enor"e! dato il suo piccolissi"o dia"etro! la resistenza co"plessi a del letto capillare! "olto 'assa- Il fatto c/e il letto capillare a''ia una superficie particolar"ente ele ata! /a delle i"portanti conseguenze per quanto riguarda la elocit; del flusso sanguigno al loro interno- )ella fattispecie! la elocit; del sangue nel letto capillare se"pre "inore rispetto a quella del aso a "onte- Esiste una legge fisica! c/e "ette in relazione la elocit; del flusso sanguigno con la sezione del condotto c/e de e essere attra ersato0 se un certo olu"e di liquido attra ersa un deter"inato aso sanguigno! il alore della portata dato dal prodotto della sezione tras ersale del aso per la elocit; con cui si "uo e il liquido al suo interno- 2uando il aso si sdoppia in piR asi &co"e accade ad ese"pio per la for"azione di una rete capillare(! per l+equazione di continuit;! la portata ri"ane la stessa- 2uindi in 'ase a quanto detto possia"o scri ere la seguente espressione0
81 7 82 la 2D per.! data dalla so""a delle portate di ogni singolo aso! c/e
co"plessi a"ente! de e essere uguale alla portata del aso da cui si sono originati- 2uindi0 81 7 82 F :*G 5%! "+ $ *%( ; A1V1 7 A2V2 F :*G 5%! "+ $ *%( ;- A questo punto sappia"o c/e il prodotto dell+area tras ersa di ogni singolo aso &A D( per il nu"ero di asi originati! uguale all+area della superficie tras ersa totale del letto capillare- 2uesta area! solita"ente SEMPRE "aggiore dell+area del aso a "onte del letto capillare- 2uindi0 A1V1 7 V2A("( V2 7 - Essendo il rapporto tra A9 e Atot ! certa"ente inferiore ad 9! allora anc/e certo c/e la elocit; nei asi originati "inore di quella del aso a "onteIl fatto c/e la elocit; nei capillari sia "olto 'assa! garantisce ancora una olta c/e la loro funzione sia espletata al "eglio- Se il sangue transitasse al loro interno "olto eloce"ente! non i sare''e il te"po necessario ad effettuare gli sca"'i "eta'olici con i tessuti-
S)%'1 " 2 %)H/%= */(+ &*( = & 2 %#(+& !"!(%*4& (+% !%*$/& & # H/ 2" *(&+!( 4 %#&
Il trasferi"ento di sostanza tra plas"a e liquido interstiziale! a iene principal"ente grazie al feno"eno della DI55*SIO)E- Mentre il sangue scorre all+interno del capillare! un nu"ero cospiquo di acqua e sostanze in essa disciolte! diffondono attra erso la parete del capillare nelle due direzioni! per"ettendo un "escola"ento continuo tra plas"a e liquido interstiziale*na sostanza LIPOSOL*SILE! pu. diffondere diretta"ente attra erso l+endotelio capillari senza do er passare attra erso i pori- Tra queste sostanze ricordia"o l+OSSI%E)O e l+A)IDRIDE ,ARSO)I,A- Data questa caratteristica! la elocit; di diffusione di queste sostanze estre"a"ente ele ata- Le sostanze IDRO5ILI,:E ice ersa! co"e l+acqua stessa! gli ioni sodio! gli ioni cloro! gli ioni potassio ed il %L*,OSIO! non potendo attra ersare l+endotelio capillare! si de ono i"pegnare nei PORI- 2uesti in particolare /anno un dia"etro di A>6 n"! circa D7 olte il dia"etro della "olecola d+acqua- I dia"etri delle proteine plas"atic/e! a endo di"ensioni "aggiore rispetto al dia"etro dei pori! non riescono ad attra ersarli- La per"ea'ilit; relati a dei pori per alcune sostanze "olto aria'ile! a seconda del tessuto0 ad ese"pio! la parete dei sinusoidi epatici tanto per"ea'ili da consentire anc/e il passaggio delle proteine plas"atic/e- Allo stesso "odo la parete dei capillari glo"erulari! presenta una per"ea'ilit; all+acqua circa @77 olte "aggiore rispetto a quella dei capillari "uscolari- E opportuno sottolineare c/e la elocit; di filtrazione di una sostanza diretta"ente proporzionale alla differenza di concentrazione della sostanza ai due lati della "e"'rana capillare- Tanto "aggiore la differenza! tanto piR ele ato sar; il flusso di sostanza-
L& ."+4& )-& 2&(&+' *%*" #% . #(+%4 "*& 2& # H/ 2 %((+%5&+!" #% '&'1+%*%
La pressione idrostatica del sangue all+interno dei capillari! tende a spingere il liquido e le sostanze in esso disciolte! attra erso i pori capillari! negli spazi interstiziali- <ice ersa! la pressione os"otica
deter"inata dalle proteine plas"atic/e! tende per os"osi a ric/ia"are liquido negli spazi interstiziali del sangue &questa pressione prende il no"e di PRESSIO)E ,OLLOIDO>OSMOTI,A(Anc/e il siste"a linfatico /a in ruolo i"portante! in quanto per"ette il ritorno in circolo delle piccole quantit; di proteine e dei liquidi c/e sfuggono negli spazi interstiziali- In generale co"unque sono ? le forze c/e deter"inano il "o i"ento di liquidi tra lo spazio capillare e lo spazio interstiziale dei tessuti- 2ueste forze prendono il no"e di 5ORZE DI STARLI)% e sono0 L% p+&!! "*& 2&# )%p ##%+& :P);! c/e tende a spingere il fluido all+esterno! attra erso la parete del capillare$ L% p+&!! "*& 2&# .#/ 2" *(&+!( 4 %#& :P .;! c/e tende ice ersa! a spingere il liquido all+interno del capillare! quando il suo alore positi o! all+esterno! quando il suo alore negati o$ L% p+&!! "*& )"##" 2"-"!'"( )% 2&# p#%!'% :A p;! c/e tende a ric/ia"are liquido erso l+interno del capillare$ L% p+&!! "*& )"##" 2"-"!'"( )% 2&# .#/ 2" *(&+!( 4 %#& :A .;! c/e tende a ric/ia"are liquido erso l+esterno del capillare$ Se la so""a di queste forze! c/e prende il no"e di PRESSIO)E )ETTA DI 5ILTRAZIO)E &)P5(! positi a! si erific/er; una 5ILTRAZIO)E )ETTA di liquido attra erso la parete del capillare$ se la so""a negati a si erific/er; un RIASSORSIME)TO )ETTO di fluido dagli spazi interstiziali nel capillare- In 'ase a quanto appena detto la )P5 data dall+equazione0
NPF 7 P) P . Ap C A .
In condizioni nor"ali! co"e edre"o! la )P5 legger"ente positi a! e ci. pro oca una filtrazione netta di liquido dai capillari nello spazio interstiziale della "aggior parte degli organi- La elocit; di filtrazione deter"inata anc/e dalle di"ensioni dei pori presenti in ciascun capillare! e dal nu"ero dei capillari in un tessuto- 2uesti fattori sono espressi in linea generale dal ,OE55I,IE)TE DI 5ILTRAZIO)E ,APILLARE &Lf(- Il suo alore espri"e la capacit; della parete del capillare di filtrare liquido per una data )P5 & espresso infatti in "L#"in 4 "":g di pressione netta di filtrazione(Passia"o adesso all+analisi specifica di ognuna delle pressioni sopra elencate0 P+&!! "*& 2+"!(%( )% 2&# )%p ##%+& 3 se si prende in considerazione una arteriola ter"inale! dalla quale si diparte un capillare! nella cute del 'raccio posizionata a li ello del cuore! si osser a c/e la pressione idrostatica nell+estre"o arterioso del capillare pari a circa =7 "":g! "entre nell+estre"o enoso pari a circa 97 "":g P+&!! "*& 2+"!(%( )% 2&# .#/ 2" *(&+!( 4 %#& 3 se''ene siano stati utilizzati di ersi "etodi per "isurare il alore della pressione idrostatica del liquido interstiziale! la "aggior parte dei fisiologi ritiene c/e la era pressione idrostatica interstiziale! nel tessuto sottocutaneo lasso! sia di poco inferiore alla pressione at"osferica- Il suo alore si aggira "edia"ente attorno ai >= "":g- 2uesto alore negati o! causato dall+azione drenante effettuata dai capillari linfatici0 il siste"a linfatico drena il liquido c/e non riesce ad essere riassor'ito dai capillari- )or"al"ente quando il fluido entra nei capillari linfatici ter"inali! le pareti dei asi si contraggono per alcuni secondi e po"pano il liquido nella circolazione sanguigna2uesto processo crea la pressione legger"ente negati a "isurata nel liquido degli spazi interstiziali P+&!! "*& )"##" 2"-"!'"( )% 2&# p#%!'% 3 la pressione colloido>os"otica deter"inata da tutte le "olecole o ioni c/e non sono in grado di passare attra erso la parete dei capillari- Poic/Q le proteine plas"atic/e sono le unic/e "olecole c/e non attra ersano facil"ente la parete dei capillari! sono loro le responsa'ili di questa pressione- Il suo alore si aggira attorno ai DK "":g-
P+&!! "*& )"##" 2"-"!'"( )% 2&# # H/ 2" *(&+!( 4 %#& 3 una piccola quantit; di proteine plas"atic/e! riuscendo ad oltrepassare la 'arriera dei capillari! si iene a tro are all+interno del fluido interstiziale- La quantit; totale d proteine contenuta nei 9D litri di fluido interstiziale! superiore! seppur di poco! alla quantit; totale di proteine presenti nel plas"a- E ero anc/e per. c/e il olu"e del fluido interstiziale superiore di circa ? olte di quello plas"atico- Di conseguenza la concentrazione proteica del fluido interstiziale circa inferiore del ?78 di quella plas"atica- E ero quindi! c/e la pressione colloido>os"otica del liquido interstiziale circa K "":g La so""a delle forze c/e operano all+estre"o arteriolare del capillare! deter"inano una forza effetti a erso l+esterno &)P5( di circa 9= "":g! atta a "uo ere il liquido attra erso i pori del capillare- Le forze c/e tendono a spingere il liquido fuori dal capillare sono0 PRESSIO)E IDROSTATI,A ,APILLARE! pari a =7 "":g$ PRESSIO)E IDROSTATI,A DEL 5*LIDO I)TERSTIZIALE! pari >= "":g$ PRESSIO)E ,OLLOIDO>OSMOTI,A DEL 5L*IDO I)TERSTIZIALE! pari a K "":g- Le forze c/e tendono a spingere il liquido all+interno del capillare sono rappresentate dalla sola PRESSIO)E ,OLLOIDO OSMOTI,A DEL PLASMA! pari a DK "":g- Sostituia"o i alori nella equazione della )P5! e ottenia"o il alore di 9= "":g &pressione netta di filtrazione(Il 'ilancio delle forze di starling! all+estre"o enulare del capillare! deter"inano una forza effetti a diretta erso l+interno del capillare! pari a 6 "":g- Le forze c/e tendono a spingere il liquido erso l+interno sono0 PRESSIO)E ,OLLOIDO>OSMOTI,A DEL PLASMA! pari a DK "":g- Le forze c/e tendono a spingere il liquido nel fluido interstiziale sono0 PRESSIO)E IDORSTATI,A ,APILLARE! c/e all+estre"o enoso pari a 97 "":g$ PRESSIO)E ,OLLOIDO>OSMOTI,A DEL 5L*IDO I)TERSTIZIALE! pari a K "":g$ PRESSIO)E IDROSTATI,A DEL 5L*IDO I)TERSTIZIALE! pari a >= "":g- Se sostituia"o i alori nell+equazione della )P5! ottenia"o il alore di 6 "":g &pressione netta di riassor'i"ento(
R&$"#%4 "*& 2&##% p+"2/4 "*& 2&$# &+ (+") ( 5 i reni secernono l+ERITROPOIETI)A! c/e sti"ola la produzione dei glo'uli rossi- *n i"portante sti"olo per la produzione di eritropoietina l+ipossiaR&$"#%4 "*& 2&##% p+"2/4 "*& 2 1=2I-2 2+"!! )%#) .&+"#" 3 i reni producono la for"a atti a della ita"ina D! cio l+9!D@>diidrossicalciferolo D =! idrossilando questa ita"ina in posizione 9- Il calcitriolo essenziale per la nor"ale deposizione di calcio nelle ossa! e per il nor"ale assor'i"ento di calcio da parte del tratto gastrointestinaleS *(&! 2 $#/)"! " 3 nei periodi di digiuno prolungato! i reni sono in grado di sintetizzare glucosio! a partire da a"inoacidi e da altri precursori! attra erso un processo c/e prende il no"e di %L*,O)EO%E)ESI-
c/e scarica nella <,I- E opportuno sottolineare c/e il siste"a tu'ulare dei nefroni corticali! irrorato dai capillari peritu'ulari! "entre quello dei nefroni Zu4ta"idollari! irrorato dai <ASA RE,TA! o ero particolari specializzazioni dei capillari peritu'ulari- I asa recta decorrono parallela"ente all+ansa di /enle! seguendone l+anda"ento- Dopo un tratto discendente! ascendono nuo a"ente erso la corticale per scaricarsi nelle ene corticaliLa circolazione renale! caratterizzata dal fatto di a ere due letti capillari disposti in serie! e separati dall+arteriola efferente- 2ueste in particolare! regolano la pressione idrostatica in entra"'i i letti capillari- *na ele ata pressione idrostatica nei capillari glo"erulari causa una rapida filtrazione di liquido! "entre una 'assa pressione nei capillari peritu'ulari! per"ette un rapido riassor'i"ento di liquido- Modificando la resistenza offerta dalle arteriole! i reni possono regolare la pressione idrostatica sia nei capillari glo"erulari! sia in quelli peritu'ulari-
F #(+%4 "*& $#"'&+/#%+& I# p+ '" p%!!%$$ " *&##% ."+'%4 "*& 2&##'/+ *%
G&*&+%# (,
Ai reni arri a ogni "inuto! approssi"ati a"ente un quarto della gittata cardiaca! corrispondente a circa 9!D L#"in di sangue- Sapendo adesso c/e il sangue for"ato per il @7>@@ 8 da plas"a! o io c/e ogni "inuto il rene rice e circa A77 "L di plas"a- ,onsiderando ora c/e D? ore sono for"ate da 9??7 "inuti! ci iene facile i""aginare! c/e ogni giorno il rene rice e circa C77 litri di plas"a! di cui 9K7 litri! engono estratti sotto for"a di 5ILTRATO %LOMER*LARE- Dal flitrato glo"erulare! attra erso ari processi 'iofisici di sca"'io! engono infine filtrati circa 9!@ litri di liquido! c/e engono espulsi all3esterno con l3atto escretorio- Il fatto c/e il rene rice a una porzione cosO cospicua della gittata sistolica reso possi'ile dalle 'asse resistenze ascolari dei asi renali0 il circolo renale caratterizzato infatti da "oltissi"e arteriole disposte in parallelo- In tal "odo la resistenza ascolare totale del circolo renale iene decre"entata in "aniera drastica- La resistenza renale tutta ia! local"ente "odulata dal SISTEMA )ER<OSO <E%ETATI<O e da arie sostanze secrete a li ello locale- )onostante le 'esse resistenze! nel caso di gra i condizioni patologic/e il rene uno dei principali organi a cui iene di"inuito il flusso di sangue in entrata! con la conseguente insorgenza di danni di tipo isc/e"icoIn linea generale! la for"azione degli 9!@ litri giornalieri di urina! la risultante di = processi distinti c/e si erificano all3interno del parenc/i"a renale0 9( la 5ILTRAZIO)E %LOMER*LARE$ D( il RIASSORSIME)TO delle sostanze utili dal siste"a tu'ulare$ =( la SE,REZIO)E delle sostanze dal sangue al siste"a tu'ulare- In linea generale! questo processo pu. essere sintetizzato con la seguente espressione "ate"atica0
V&#") (, 2 &!)+&4 "*& /+ *%+ % 7 V&#") (, 2 . #(+%4 "*& $#"'&+/#%+& V&#") (, 2 + %!!"+1 '&*(" C V&#") (, 2 !&)+&4 "*&
La for"azione dell3urina inizia quando una grande quantit; di liquido! irtual"ente pri a di proteine! iene filtrata dai ,APILLARI %LOMER*LARI nella capsula di So`"an- Tutte le altre sostanze presenti nel plas"a! ad eccezione delle proteine! sono filtrate li'era"ente! e dunque la loro concentrazione nel filtrato glo"erulare all3interno della capula di So`"an! pressoc/ identica a quella plas"atica- 2uando il liquido lascia la capsula di So`"an e passa attra erso il siste"a tu'ulare! iene "odificato dal riassor'i"ento di acqua e soluti specifici! c/e tornano nel plas"a! e dalla secrezione di altre sostanze da parte dei ,APILLARI PERIT*S*LARI- In linea generale! per ogni sostanza presente nel plas"a! si /a una particolare co"'inazione tra filtrazione! riassor'i"ento e secrezione- La elocit; alla quale la sostanza iene escreta dipende dalle elocit;
relati e di questi tre processi- Ognuno di questi processi! iene regolato in 'ase alle necessit; dell3organis"o-
VFG 7 J. F PNF
La pressione netta di filtrazione rappresenta la so""a delle forze idrostatic/e e colloido> os"otic/e c/e possono fa orire od opporsi alla filtrazione- 2ueste forze includono0 9( PRESSIO)E IDROSTATI,A DEL ,APILLARE %LOMER*LARE &Pg($ D( PRESSIO)E IDROSTATI,A DELLA ,APS*LA DI SOTMA) &P'($ =( PRESSIO)E ,OLLOIDO>OSMOTI,A DELLE PROTEI)E PLASMATI,:E )EI ,APILLARI &Ig($ ?( PRESSIO)E ,OLLOIDO OSMOTI,A DELLE PROTEI)E )ELLA ,APS*LA DI SOTMA) &I'(- )ella fattispecie! la pressione idrostatica del capillare glo"erulare e la pressione colloido os"otica della capusula di 'o`"an! fa oriscono la filtrazione$ ice ersa! la pressione idrostatica della capsula di 'o`"an e la pressione colloido>os"otica del plas"a si oppongono alla filtrazione- Se sostituia"o alla for"ula precedente! le nuo e aria'ili! l3espressione della <5% di enta0
VFG 7 J. F : P$ P1 A$ C A1;
Dal punto di ista quantitati o! la pressione idrostatica glo"erulare pari a A7 "":g$ la pressione idrostatica della capsula di 'o`"an pari a 9K "":g$ la pressione colloido>os"otica del plas"a pari &"edia"ente( a =D "":g$ la pressione colloido>os"otica della capusla di 'o`"an! dal "o"ento c/e in questa sede non sono presenti proteine! pari a 7- Se sostituia"o i seguenti alori nella for"ula della P)5! ottenia"o un alore pari a 97 "":g-
au"enta di circa il D78- la ragione di ci.! c/e circa un quindo del liquido c/e scorre nei capillari glo"erulari! filtra nella capsula! concentrando le proteine plas"atic/e- Per questa ragione! la pressione oncotica capillare in entrata all3arteriola afferente pari a DK "":g! "entre quella in uscita dall3arteriola efferente pari a =A "":g &con un alore "edio pari a =D "":g(- I fattori c/e influenzano la pressione colloido>os"otica del plas"a! sono D0 la pressione colloido>os"otica del sangue arterioso$ la frazione di plas"a filtrato dal glo"erulo! o ero la 5RAZIO)E DI 5ILTRAZIO)E- Se si erifica un au"ento della pressione colloido>os"otica del sangue arterioso! si erifica in parallelo un au"ento della pressione colloido>os"otica del capillare glo"erulare! c/e di conseguenza! riduce la <5%- Allo stesso "odo! un au"ento della frazione di filtrazione! concentrando le proteine nel plas"a! fa au"entare la pressione colloido>os"otica del capillare! con una conseguente di"inuzione della <5%- Precedente"ente per.! a''ia"o definito la frazione di filtrazione! co"e il rapporto tra <5% e 5L*SSO PLASMATI,O RE)ALE- 2uindi! un au"endo della frazione di filtrazione pu. essere deter"inato da un au"ento della <5% o da una di"inuzione del flusso plas"atico renale &una riduzione del flusso e"atico renale! tendere''e a far au"entare la frazione di filtrazione! c/e au"entere''e la pressione oncotica del capillare! con la conseguente riduzione della <5%(- Per questa ragione! "odificazioni del flusso plas"atico renale possono influenzare la <5% indipendente"ente da ariazioni della pressione idrostatica glo"erulare- Se au"entia"o il flusso plas"atico renale! inizial"ente assistia"o ad una di"inuzione della frazione di filtrazione- ,i. deter"ina un lento au"ento della pressione oncotica del capillare! ed un effetto ini'itorio "inore sulla <5%- DI ,O)SE%*E)ZA! I) PRESE)ZA DI *)A ,OSTA)TE PRESSIO)E IDROSTATI,A DEL ,APILLARE %LOMER*LARE! *)A MA%%IORE <ELO,ITA3 DI 5L*SSO EMATI,O )EL %LOMER*LO TE)DE AD A*ME)TARE LA <5% E *)A MI)ORE <ELO,ITA3 DI 5L*SSO TE)DE A DIMI)*IRE LA <5%A/'&*("/2 ' */4 "*& 2&##% p+&!! "*& 2+"!(%( )% )%p ##%+& 3 le "odificazioni della pressione idrostatica glo"erulare! sono il principale siste"a di regolazione fisiologica della <5%- Au"enti della pressione idrostatica capilare fanno au"entare la <5%! "entre di"inuzioni della pressione idrostatica capillare fanno di"inuire la <5%- La pressione idrostatica capillare deter"inata da = fattori! ognuno dei quali! sotto un controllo fisiologico- 2uesti fattori sono0 la PRESSIO)E ARTERIOSA$ la RESISTE)ZA DELL3ARTERIOLA A55ERE)TE$ la RESISTE)ZA DELL3ARTERIOLA E55ERE)TE- Se au"entia"o la pressione arteriosa siste"ica! anc/e la pressione idrostatica capillare tende ad au"entare! e con essa la <5%- L3au"ento della resistenza dell3arteriola afferente! riduce la pressione idrostatica capillare! e con essa la <%5- <ice ersa! una asodilatazione dell3arteriola afferente deteri"ina un au"ento della pressione idrostatica capillare! e quindi un au"ento della <5%- La asocostrizione dell3arteriola efferente! au"enta la resistenza all3efflusso di sangue dai capillari glo"erulari- ,i. deter"ina un au"ento della pressione idrostatica capillare ed un leggero au"ento della <5%- E opportuno sottolineare c/e la asocostrizione dell3arteriola efferente! riduce anc/e il flusso e"atico renale! con un conseguente au"ento della frazione di filtrazione e della pressione oncotica capillare- Perci.! se la asocostrizione intensa! l3au"ento della pressione oncotica glo"erulare supera il alore della pressione idrostatica glo"erulare! con una conseguente di"inuzione della <5% &effetto SI5ASI,O della asocostrizione(-
del peso corporeo totale! c/iaro c/e essi rice ono piR sangue di quanto ne /anno 'isogno real"ente per soddisfare i loro 'isogni "eta'olici- Il significato fisiologico di questo flusso addizionale! fornire plas"a sufficiente per l3ele ata <%5! necessaria per per"ettere un3accurata regolazione del olu"e dei liquidi corporei- Lo stesso discorso! pu. essere fatto per il consu"o di ossigeno0 i reni consu"ano ossigeno ad una elocit; doppia rispetto a quella del cer ello! "a allo stesso "odo! rice ono 6 olte la quantit; di ossigeno c/e rice e il cer ello- L3ossigeno c/e giunge ai reni! dunque! supera "olto le loro necessit; "eta'olic/e0 una grossa frazione dell3ossigeno consu"ato dai reni! correlata all3ele ata elocit; di riassor'i"ento atti o del sodio! operato dai tu'uli renaliIl flusso e"atico renale! deter"inato dal gradiente di pressione lungo i asi renali &differenza di pressione tra arteria e ena renale(! di iso la resistenza ascolare renale totale- La pressione nell3arteria renale pari a circa 977 "":g! "entre quella nella ena renale pari a =>? "":g- La resistenza ascolare renale! deter"inata da tre strutture! o ero! le arterie interlo'ulari e le arteriole afferenti ed efferenti! tutte sotto il controllo del siste"a ner oso ortosi"patico- Anc/e se i ca"'ia"enti della pressione arteriosa /anno qualc/e influenza sul flusso e"atico renale! i reni /anno "eccanis"i efficaci di A*TORE%OLAZIO)E per "antenere relati a"ente costante sia il flusso e"atico! sia la <5%! per inter alli pressori c/e anno dagli K7 ai 967 "":g A/("+&$"#%4 "*& 2&# .#/!!" &'%( )" +&*%#& 3 in linea generale! i "eccanis"i intrinseci a feed'acU dei reni! "antengono il flusso e"atico renale e la <%5 relati a"ente costanti! nonostante "arcate ariazioni della pressione arteriosa &inter alli c/e anno dagli K7 ai 967 "":g(- La relati a costanza del flusso e"atico e della <5% detta A*TORE%OLAZIO)EPer s olgere la funzione di autoregolazione! i reni sfruttano il "eccanis"o a feed'acU c/e lega le "odificazioni della concentrazione di ,LOR*RO DI SODIO a li ello della MA,*LA DE)SA! al controllo della resistenza delle arteriole- 2uesto "eccanis"o a feed'acU aiuta a "antenere relati a"ente costante la quantit; di cloruro di sodio c/e arri a al tu'ulo distale e a pre enire fluttuazioni casuali della sua escrezione- 2uesto "eccanis"o a feed'acU /a due co"ponenti c/e agiscono sinergica"ente! per controllare la <5%0 "eccasis"o a feed'acU sull3arteriola afferente$ "eccanis"o a feed'acU sull3arteriola efferente- Entra"'i questi "eccanis"i dipendono da una particolare struttura! c/e prende il no"e di ,OMPLESSO a*1TA%LOMER*LARE- 2uesto co"plesso for"ato dalle cellule della "acula densa! c/e si tro ano nella porzione iniziale del tu'ulo distale! e dalle cellule Zu4taglo"erulari c/e si tro ano nella parete dell3arteriola afferente ed effernte- Le cellule della "acula densa! nella fattispecie! sono in grado di recepire le "odificazioni dell3ultrafiltrato c/e arri a nel tu'ulo distale- Se la pressione arteriosa di"inuisce! assistia"o anc/e ad una di"inuzione della pressione idrostatica glo"erulare! c/e deteri"ina una a''assa"ento della <5%- *na di"inuita <5% rallenta la elocit; dell3ultrafiltrato glo"erulare! durante il transito nell3ansa di /enle- ,i. deter"ina un au"ento del riassor'i"ento di ioni sodio e cloro! riducendo cosO la concentrazione di cloruro di sodio a li ello della "acula densa- La riduzione di concentrazione di cloruro di sodio! genera un segnale! da parte della "acula densa! c/e /a un duplice effetto0 da una parte di"inuisce la resistenza al flusso sanguigno nelle arteriole afferenti! il c/e deter"ina un au"ento della pressione idrostatica glo"erulare$ dall3altra au"enta la li'erazione di RE)I)A dalle cellule Zu4taglo"erulari delle arteriole afferenti ed efferenti- La renina! un enzi"a in gradi di au"entare la sintesti di A)%IOTE)SI)A I! c/e iene successi a"ente con ertita ad A)%IOTE)SI)A II- 2uesta in particolare! deter"ina la asocostrizione delle arteriole efferenti! con un conseguente au"ento della pressione idrostatica glo"erulareEntra"'e le co"ponenti a feed'acU quindi! au"entando la pressione idrostatica glo"erulare! deter"inano un au"ento della <5%! c/e pu. quindi tornare ai suoi li elli fisiologici-
*n3altro "eccanis"o c/e contri'uisce ala "anteni"ento di un flusso e"atico renale e di una <5% relati a"ente costante! legato alla capacit; dei singoli asi di resistere alla distensione causata da un au"ento della pressione arteriosa- 2uesto feno"eno prende il no"e di ME,,A)ISMO MIO%E)O &o di Sabliss(0 studi sulla parete dei asi! /anno di"ostrato c/e in tutto l3organis"o! essi rispondono all3au"entata distensione delle pareti! causata dall3au"ento pressorio! con una contrazione della "uscolatura liscia! c/e a ad i"pedire l3eccessi a distensione del aso! e allo stesso te"po! au"entando la resistenza ascolare! aiuta a pre enire eccessi i au"enti del flusso e"atico renale e della <5%-
C#&%+%*)& +&*%#&
La cleareance un para"etro fonda"entale nella fisiologia renale! c/e ci per"ette di capire l3efficienza con cui i reni riescono a VripulireW il sangue c/e rice ono- Per definizione! la ,LEAREA),E RE)ALE DI *)A SOSTA)ZA! E3 IL <OL*ME DI PLASMA ,:E <IE)E ,OMPLETAME)TE DEP*RATO DA ESSA )ELL3*)ITA3 DI TEMPO0
C! F P! 7 U! F V
In questa for"ula! ,s la clearance della sostanza S$ la P s la concentrazione plas"atica della sostanza S$ la *s la concentrazione urinaria della sostanza S$ < la elocit; del flusso urinario- Se espri"ia"o l3equazione in funzione della clearance! a''ia"o0
C! 7 :U! F V;/P!
sodio(! l3energia deri ante da questo gradiente iene sfruttata per trasportare un altra sostanza! contro il suo gradiente- *n ese"pio alido di questo tipo di trasporto! quello inerente al %L*,OSIO- In tal caso! una proteina specifica di "e"'rana! si lega ad uno ione sodio e ad una "olecola di glucosio- Lo ione sodio passa dal lu"e del tu'ulo all3interno della cellula spinto dal gradiente elettroc/i"ico! creato dalla po"pa sodio>potassio! e la "olecola di glucosio si acco"pagna ad esso! e a iene contro gradiente- Anc/e se il trasporto di glucosio! non utilizza diretta"ente co"e fonte di energia! l3idrolisi di ATP! il suo riassor'i"ento dipende co"unque dall3energia spesa dalla po"pa sodio>potassio! per creare il gradiente elettroc/i"ico fa ore ole al riassor'i"ento di sodioR %!!"+1 '&*(" p%!! 5" 2 %)H/% 3 l3acqua! passa dal lu"e del tu'ulo nell3interstizio renale! attra erso il feno"eno dell3OSMOSI- Il suo riassor'i"ento! c/e in questo caso di tipo TRA)S,ELL*LARE fa orito! dalla presenza di A,2*APORI)E sulla "e"'rana lu"inale delle cellule dell3epitelio tu'ulare- Inoltre! stato isto c/e esistono dei "eccanis"i aggiunti i! c/e consentono il passaggio di acqua! anc/e attra erso gli spazi intercellulari- E o io quindi! c/e nel siste"a tu'ulare! oltre ad un riassor'i"ento transcellulare di acqua! presente anc/e un riassor'i"ento PARA,ELL*LARE- 2uesto tipo di riassor'i"ento! non essendo "ediato dalle acquaporine! tutta ia "eno seletti o! e consente anc/e il passaggio di altre sostanze! dando ita ad un feno"eno c/e prende il no"e di TRAS,I)AME)TO DA SOL<E)TE o 5L*SSO DI MASSA-
R %!!"+1 '&*(" & !&)+&4 "*& #/*$" 2 5&+! (+%(( 2&# *&.+"*& T/1/#" p+"!! '%#&
Tenendo presente i "eccanis"i generale discussi nel paragrafo precedente! passia"o adesso a discutere delle di erse caratteristic/e dei singoli seg"enti tu'ulari c/e per"ettono loro di s olgere specific/e funzioni di escrezione- )or"al"ente! nel tu'ulo prossi"ale! a iene il riassor'i"ento di0 circa il 678 del carico filtrato di SODIO e A,2*A$ il 9778 del carico filtrato di %L*,OSIO &in condizioni fisiologic/e nor"ali($ una percentuale legger"ente inferiore rispetto a quella di sodio ed acqua! di ,LORO$ riassor'i"ento di ALS*MI)A! a"inoacidi! di una frazione di *REA e di 'uona parte di IO)E SI,ARSO)ATO R %!!"+1 '&*(" 2 !"2 " 3 L3ele ata capacit; di riassor'i"ento del tu'ulo contorto prossi"ale dipende dalle caratteristic/e peculiari delle sue cellule- 2ueste cellule infatti sono dotate di un a''ondante orletto a spazzola! c/e au"enta note ol"ente la superficie di assor'i"ento- Il V"otore energeticoW c/e sostiene il riassor'i"ento nel tu'ulo contorto prossi"ale rappresentato dalla POMPA )a J#LJ>ATPasi- 2uesta po"pa! localizzata sul ersante 'asolaterale delle cellule dell3epitelio tu'ulare! sfruttando l3idrolisi di ATP! estrude dalla cellula il sodio! captando dall3interstizio renale il potassio- In tal "odo! la concentrazione intracellulare di sodio risulta "olto 'assa- ,onsiderando ora! c/e la concentrazione lu"inale di SODIO "olto ele ata &corrispondente alla concentrazione plas"atica di sodio(! il sodio iene spinto all3interno della cellula secondo il suo gradiente elettroc/i"ico- A tal proposito opportuno sottolineare c/e il sodio iene trasportato nella cellula grazie a particolari proteine di "e"'rana! c/e effettuano un ,OTRASPORTO assia"e ad altre sostanze presenti nell3ultrafiltrato glo"erulare- )ella fattispecie! ricordia"o c/e! nella pri"a parte del tu'ulo prossi"ale! il sodio iene riassor'ito per cotrasporto con il %L*,OSIO &ad opera del trasportatore S%L*T(! "entre nella seconda parte! per cotrasporto con il ,LORO- *na frazione di sodio c/e ri"ane nel tu'ulo! iene portata all3interno della cellula attra erso un antiporto sodio>idrogeno R %!!"+1 '&*(" 2 $#/)"! " 3 Il glucosio! in condizioni fisiologic/e nor"ali! iene riassor'ito co"pleta"ente attra erso il cotrasporto con il sodio- L3efficienza del trasportatore %L*T per.! risente "oltissi"o della quantit; di glucosio presente
nell3ultrafiltrato glo"erulare- Se questa quantit; supera un certo li"ite! il siste"a di trasporto a incontro a saturazione &per saturazione intendia"o il fatto c/e la quantit; di sostanza presente nel tu'ulo! supera il nu"ero di trasportatori e la elocit; con cui questi effettuano la loro azione(- Di conseguenza non tutto il glucosio err; riassor'ito! e se ne noter; una certa quantit; nell3escrezione urinaria- In un uo"o adulto! il trasporto "assi"o per il glucosio pari a circa =6@ "g#"in! "entre il carico filtrato di glucosio nel glo"erulo a""onta a 9D@ "g#"in- Se il carico filtrato au"enta fino a D@7 "g#"in! una piccola quantit; di glucosio err; eli"inata con le urine- 2uesto punto detto SO%LIA RE)ALE DEL %L*,OSIO! ed inferiore al alore di trasporto "assi"o &questo perc/ non tutti i nefroni del parenc/i"a renale sono atti i allo stesso "o"ento(- *n innalza"ento del carico filtrato fino al alore di soglia renale! si erifica in situazioni patologic/e! co"e ad ese"pio il dia'ete "ellito &tipi I o II(- Essendo il glucosio! una sostanza os"otica"ente atti a! tende a portare con se una certa quantit; di acqua- E o io quindi! c/e se una piccola parte di glucosio non iene riassor'ita! lo stesso a er; per una frazione di acqua! c/e err; eli"inata con le urine &ci. spiega il perc/ le persone affette da dia'ete eli"inano ogni giorno una quantit; di urina superiore al nor"ale(R %!!"+1 '&*(" 2 )#"+" 3 Il cloro iene riassor'ito attra erso due "eccanis"i0 una frazione di cloro iene riassor'ita attra erso un cotrasporto con il sodio! "entre la restante parte per ia paracellulare- La seconda parte del tu'ulo infatti! presenta una concentrazione di cloro "olto piR el ata di quella c/e si /a nella porzione iniziale- ,i. do uto al fatto c/e! nella pri"a parte del tu'ulo prossi"ale! il riassor'i"ento di sodio porta con se il glucosio! gli a"inoacidi e gli ioni 'icar'onato! lasciando nel lu"e tu'ulare una soluzione "olto concentrata di cloro- E proprio la piR alta concentrazione dei cloro a fa orire la diffusione di questo ione dal lu"e del tu'ulo erso gli spazi intercellulari- Il "eccanis"o di riassor'i"ento del cloro per ia paracellulare il seguente0 quando gli ioni sodio! caric/i positi a"ente! passano all3interno della cellula! il lu"e del tu'ulo iene a tro arsi in uno stato elettronegati o rispetto al liquido intestiziale! c/e deter"ina la diffusione passi a degli ioni cloro per ia paracellulareR %!!"+1 '&*(" 2 %)H/% 3 Per quanto riguarda il riassor'i"ento di acqua! questa passa attra erso l3epitelio tu'ulare! sia per ia transcellulare! attra erso le acquaporine! sia per ia paracellulare! attra erso le giunzioni serrate- Il "eccanis"o c/e per"ette il passaggio di acqua dal lu"e al tu'ulo l3OSMOSI0 quando i soluti sono trasportati fuori dal tu'ulo! con i "eccanis"i appena descritti! la loro concentrazione all3interno del tu'ulo tende a di"inuire! "entre cresce nello spazio interstiziale- 2uesto feno"eno crea una differenza di concentrazione tra lu"e tu'ulare ed interstizio renale! c/e deter"ina un passaggio os"otico di acqua nella stessa direzione di soluti- E opportuno sottolineare c/e la concentrazione di sodio all3interno del tu'ulo )O) ca"'ia! in quanto al suo riassor'i"ento! acco"pagnato anc/e il riassor'i"ento di acquaR %!!"+1 '&*(" 2 p+"(& *& 3 A li ello del tu'ulo contorto distale! pu. a enire anc/e il riassor'i"ento di PROTEI)E! qualora ne fosse accertata la presenza nell3ultrafiltrato glo"erulare &ricordia"o infatti c/e solita"ente le proteine non engono filtrate a li ello glo"erulare(- Il riassor'i"ento proteico a iene attra erso un "eccanis"o di PI)O,ITOSI0 in questo processo! la proteina si lega all3orletto a spazzola della "a"e'rana lu"inale e! successi a"ente! questa porzione della "e"'rana si in agina all3interno della cellula! fino a staccarsi co"pleta"ente! for"ando una escicola- *na olta all3interno della cellula! la proteina iene digerita! ad opera di peptidasi! nei sui costituenti fonda"entali! gli a"inoacidi- 2uesti engono poi estrusi da trasportatori! nel liquido e4tracellulare- In linea generale! la proteina "eglio rappresentata nel fluido glo"erulare l3ALS*MI)A0 questa proteina si tro a nel plas"a! ad una concentrazione di @7 g#L! e nel fluido glo"erulare ad
una concentrazione di ?7 "g#L- ,onsiderando ora! c/e il filtrato glo"erulare equi ale a circa 9K7 L#die! c/iaro c/e se l3al'u"ina non enisse riassor'ita adeguata"ente! erre''e persa con le urine! in quantit; )O) trascura'ili &6!D gra""i persi al giorno(- Per il riassor'i"ento dell3al'u"ina! esistono sull3orletto a spazzola! dei co"plessi proteici! for"ati da ME%ALI)A- L3al'u"ina presente nel lu"e tu'ulare! si lega a questo co"plesso proteico di riconosci"ento! c/e a ia al processo di pinocitosi R %!!"+1 '&*(" 2 1 )%+1"*%(" 3 il 'icar'onato il secondo ione piR a''ondante nei liquidi e4tracellulari! ed /a una concentrazione di D? "Eq#L- 2uesto ione ri este una particolare i"portanza nel nostro organis"o! e quindi necessario c/e quasi la totalit; presente nel filtrato glo"erulare! enga riassor'ita dal siste"a tu'ulare- Il "eccanis"o c/e per"ette il suo riassor'i"ento il seguente0 nella "e"'rana apicale delle cellule dell3epitelio tu'ulare! presente un antiporto! c/e estrude idrogeno e cattura sodio- %li ioni idrogeno! all3interno del lu"e del tu'ulo! si co"'inano con gli ioni 'icar'onato filtrati dal glo"erulo! per for"are A,IDO ,ARSO)I,O- 2uesto co"posto! se"pre a li ello del lu"e! iene su'ito scisso in A,2*A ed A)IDRIDE ,ARSO)I,A! grazie alla presenza dell3anidrasi car'onica! "olto rappresentata sull3orletto a spazzola- Sia acqua! c/e anidride car'onica! data la loro natura c/i"ica! passano all3interno della cellula! do e si rico"'inano per for"are nuo a"ente acido car'onico &se"pre grazie ad anidrasi car'onica(- L3acido car'onico quindi! all3interno della cellula! si scinde in ioni idrogeno e ioni 'icar'onato- %li ioni idrogeno engono estrusi dalla cellula attra erso l3antiporto sodio>idrogeno! "entre gli ioni 'icar'onato engono estrusi a li ello della "e"'rana 'asolaterale! in sca"'io con il cloro S&)+&4 "* *&# (/1/#" p+"!! '%#& 3 il processo di digestione proteica! porta alla for"azione di ,ATIO)I e A)IO)I OR%A)I,I! c/e non de ono assoluta"ente ri"anere nel circolo sanguigno- La loro estrusio! a iene attra erso un processo di SE,REZIO)E ATTI<A! c/e iene operato da dei trasportatori situati sulla "e"'rana 'asolaterale delle cellule tu'ulari- 2ueste cellule estraggono anioni e cationi oranici dai capillari peritu'ulari per poi ri ersarli nel lu"e del tu'uliL3estrazione di anioni organici! co"e 'ase energetica! sfrutta la po"pa sodio potassio- Il "eccanis"o il seguente0 = ioni sodio engono estrusi dalla cellula ed una "olecola di F> c/etoglutarati iene portato all3interno di essa- 2uesto co"posto poi! ridiffonde nell3intestizio sanguigno! sca"'iato con un3anione organico! c/e passa quindi nella cellula2uesti anioni! engono secreti nel lu"e cellulare! per diffusione passi a! o in cotrasporto con il cloro! o attra erso "eccanis"i atti i- *n ese"pio alido di questo "eccanis"o! la secrezione di A,IDO *RI,O! o di alcuni anti'iotici &penicellina(Al ter"ine dei processi di riassor'i"ento e secrezione c/e si erificano nel tu'ulo prossi"ale! si /a la for"azione di una pre>urina! forte"ente ridotta in <OL*ME &678 di acqua in "eno( e in sostanze nutrienti &tutto il glucosio riassor'ito(- )onostante il riassor'i"ento di soluti! a''ia ridotto in "aniera drastica la loro quantit;! i"portante e idenziare c/e la loro concentrazione ri"ane pressoc/ in ariata- Tutti i soluti e i co"posti c/e sono passati all3interno della cellula! engono poi estrusi attra erso dei trasportatori! nell3interstizio renale! dal quale poi de ono diffondere nel torrente sanguigno- Il riassor'i"ento operato dai capillari peritu'ulari! garantito dall3ele ato alore di pressione oncotica sanguigna0 durante il transito nei capillari glo"erulari! il plas"a iene i""esso nella capsula di 'o`"an! con la conseguente concentrazione delle proteine plas"atic/e- ,i. deter"ina un innalza"ento del alore della pressione oncotica del sangue c/e transita nei capillari peritu'ulari! c/e in tal "odo possono effetuare il riassor'i"ento delle sestanze presente nell3interstizio renale &i capillari peritu'ulari! si co"portano co"e l3estre"it; enosa dei capillari siste"ici(-
R %!!"+1 '&*(" & !&)+&4 "*& #/*$" 2 5&+! (+%(( 2&# *&.+"*& A*!% 2 H&*#&
L3ansa di :enle costituita da tre porzioni principali0 il SE%ME)TO DIS,E)DE)TE SOTTILE! il SE%ME)TO AS,E)DE)TE SOTTILE ed il SE%ME)TO AS,E)DE)TE SPESSO- ,o"e gi; anticipato nei capitoli precedenti! i nefroni sono di isi in due categorie0 i nefroni corticali! dotati di un3ansa di :enle "olto corta! c/e si estende per un 're e tratto nella "idollare$ i nefroni Zu4ta"idollari! dotati di un3ansa di :enle "olto lunga! c/e penetra co"pleta"ente nella "idollare renale- In liena generale! nell3ansa di :enle engono riassor'iti A,2*A! SODIO! ,LORO! ,AL,IO e MA%)ESIO- In questo paragrafo! ci soffer"ere"o sull3analisi dei "eccanis"i c/e entrano in gioco! nell3a"'ito dei neforni corticaliI seg"enti sottili discendente ed ascendente! sono for"ati da un epitelio piatto! pri o di orletto a spazzola! con cellule po ere di "itocondri &atti it; "eta'olica "olto li"itata di queste cellule(- La porzione discendente del seg"ento sottile! "olto per"ea'ile all3acqua e poco per"ea'ile ai soluti! nella fattispecie sodio ed urea- In questa regione a iene il riassor'i"ento di un ulteriore D78 dell3acqua filtrata nel glo"erulo- La porzione ascendente del seg"ento sottile! ed il seg"ento ascendente spesso! sono in ece IMPERMEASILI all3acquaIl seg"ento spesso dell3ansa di :enle! presenta delle cellule cu'ic/e! dotate di orletto a spazzola! ! con una ele ata atti it; "eta'olica! in grado di riassor'ire atti a"ente SODIO! ,LORO e POTASSIO &circa il D@8 del carico filtrato totale(- *na co"ponente i"portante del riassor'i"ento dei soluti nel seg"ento spesso dell3ansa di :enle! la po"pa sodio>potassio della "e"'rana 'asolaterale delle cellule cu'ic/e- 2uesta! co"e per quanto accade a nel tu'ulo prossi"ale! estrude atti a"ente il sodio dalla cellula! a scapito di ioni sodio! c/e engono i""essi nel citoplas"a- ,i. deter"ina un gradiente fa ore ole per il riassor'i"ento di sodio dal lu"e tu'ulare- )el seg"ento spesso! il trasporto di sodio all3interno della cellula "ediato da un ,OTRASPORTATORE! c/e prende il no"e di )L,,- 2uesto trasportatore! utilzza l3energia potenziale rilasciata dalla diffusione secondo gradiente del sodio! per consentire il riassor'i"ento di potassio nella cellula! contro gradiente- )el ra"o ascendente spesso! i anc/e un significati o riassor'i"ento PARA,ELL*LARE di ioni calcio e "agnesio- 2uesto particolare riassor'i"ento do uto ad una leggera carica positi a c/e si iene a for"are nel lu"e tu'ulare! rispetto al liquido interstiziale- 2uesto stato di elettropositi it; generato da un piccolo rientro nel lu"e tu'ulare di ioni potassio! c/e crea una carica positi a di K "<- 2uesta carica costringe i cationi a diffondere dal lu"e nell3interstizio- Il sodio! nel seg"ento spesso! iene captato dal lu"e! anc/e per antiporto con ioni idrogeno! c/e engono sfruttati per il riassor'i"ento del 'icar'onato &978 del carico filtrato(! attra erso il "eccanis"o descritto nel paragrafo precedente- Dal "o"ento c/e il seg"ento spesso e sottile ascendente! sono i"per"ea'ili all3acqua! "a "olto per"ea'ili ai soluti! la preurina c/e esce dall3ansa di :enle! forte"ente diluita-
R %!!"+1 '&*(" & !&)+&4 "*& #/*$" 2 5&+! (+%(( 2&# *&.+"*& T/1/#" 2 !(%#& & (/1/#" )"##&(("+&
Il seg"ento spesso dell3ansa di :enle! si continua nel tu'ulo contorto distale! suddi isi'ile in una porzione prossi"ale ed in una porzione distaleLa porzione prossi"ale del tu'ulo distale! "antiene le caratteristic/e principali del seg"ento spesso dell3ansa di :enle0 riassor'e a ida"ente i soluti! "a irtual"ente i"per"ea'ile ad acqua ed urea & iene c/ia"ato infatti Vseg"ento di diluizioneW(- In questa porzione! a iene il riassor'i"ento di circa il @8 di SODIO e ,LORO! ad opera di un cotrasportatore sodio>cloro! ali"entato energetica"ente! ancora una olta! dalla po"pa sodio>potassio della "e"'rana 'asolaterale della cellula dell3epitelio tu'ulare-
La porzione distale del tu'ulo distale! ed il tu'ulo collettore /anno caratteristic/e "orfofunzionali si"ili- Sono co"posti da ,ELL*LE PRI),IPALI e ,ELL*LE I)TER,ALATE- Le pri"e riassor'ono sodio e acqua e secernono ioni potassio &il riassor'i"ento di acqua e sodio controllato dall3or"one AD: e ALDOSTERO)E co"e edre"o in seguito(! "entre le seconde riassor'ono ioni potassio e secernono ioni idrogeno- Il riassor'i"ento di sodio e le secrezione di potassio da parte delle cellule principali! a iene attra erso il seguente "eccanis"o0 la po"pa sodio>potassio della "e"'rana 'asolaterale delle cellule principali! estrude sodio nell3interstizio captando potassio- La concentrazione intracellulare di sodio quindi "olto 'assa! "entre quella di potassio ele ata- Il potassio quindi pu. diffondere passi a"ente nel lu"e tu'ulare! "entre il sodio percorre il tragitto in erso! spinto anc/3esso dal suo gradiente- A tal proposito! ricordia"o c/e esistono dei speciali far"aci! c/e prendono il no"e di DI*RETI,I RISPARMIATORI DI POTASSIO! c/e ini'iscono il passaggio di potassio nel lu"e tu'ulare- 2uesti far"aci! sono dei 'loccanti del canale del sodio posto sulla "e"'rana lu"inale delle cellule principali- Dal "o"ento c/e il sodio non pu. fluire secondo gradiente all3interno della cellula! attra erso questi canali! la po"pa sodio>potassio della "e"'rana 'asolaterale! perde la capacit; di estrudere sodio e captare potassio- La concentrazione intracellulare di potassio quindi si a''assa note ol"ente! il c/e deter"ina la fine della sua secrezione nel lu"e tu'ulare- La secrezione di idrogeno da parte delle cellule intercalate! "ediata da un "eccanis"o di trasporto atti o! c/e iene effettuato da una po"pa atti a per l3idrogeno- 2uesto ione si for"a dalla scissione di acido car'onico intracellulare-
R %!!"+1 '&*(" & !&)+&4 "*& #/*$" 2 5&+! (+%(( 2&# *&.+"*& D"((" )"##&(("+&
Il dotto collettore! nonostante riassor'a "eno del 978 di acqua e sodio! la sede dell3ela'oarzione finale dell3urina- 2uesto seg"ento tu'ulare! /a le seguenti caratteristic/e0 per"ea'ile all3acqua se i li elli e"atici di AD: sono ele ati- Per ele ati li elli di AD:! l3acqua iene a ida"ente riassor'ita nell3interstizio renale! rendendo l3urina "olto concentrata- Oltre ad essere per"ea'ile all3acqua! per"ea'ile anc/e all3*REA- Il riassor'i"ento di urea a questo li ello! rende l3interstizio della "idollare renale iperos"otico rispetto al lu"e tu'ulare-
L3aldosterone! secreto dalle cellule della corticale surrenale! un i"portante "odulatore del riassor'i"ento di sodio e della secrezione di potassio da parte dei tu'uli renali- Il suo 'ersaglio rappresentato dalle ,ELL*LE PRI),IPALI della porzione distale del tu'ulo distale e del tu'ulo collettore- 2uesto or"one! nella fattispecie! sti"ola l3incorporazione di particolari canali per il sodio! sulla "e"'rana lu"inale delle cellule principali- 2uesto canale specifico per il sodio! prende il no"e di ,A)ALE E)A,- Oltre a questo effetto! l3aldosterone incre"enta l3atti it; della po"pa sodio>potassio della "e"'rana 'asolaterale- I far"aci antagonisti dell3aldosterone! allo stesso "odo dei rispar"iatori del potassio! riducono la quantit; di potassio nelle urineLa piR i"portante azione renale dell3AD:! quella di au"entare la per"ea'ilit; dell3acqua degli epiteli del tu'ulo distale! del tu'ulo collettore e del dotto collettore- Tale effetto aiuta l3organis"o a trattenere i liquidi in casi di disidratazione- In assenza di AD: la per"ea'ilit; dell3acqua dei tu'uli distali e dei dott collettori "olto 'assa! con la conseguente for"azione di urina diluita- Dal punto di ista 'iologico! l3or"one AD:! si lega a specifici RE,ETTORI <D! situati nella porzione ter"inale del tu'ulo distale! del tu'ulo collettore e del dotto collettore- Il lega"e or"one recettore! sti"ola la for"azione di cAMP! c/e a sua olta atti a la PLA- L3atti azione della PLA! sti"ola la traslocazione di una proteina intracellulare! c/i"ata A2*APORI)A>D &A2P>D(! sulla "e"'rana lu"inale delle cellule di questi seg"enti tu'ulari- Le "olecole di A2P>D si tro ano gi; i"pacc/ettate all3interno di escicole secretorie! c/e al "o"ento del lega"e AD:>recettore! engono esocitate! portando alla for"azione di canali per l3acqua! c/e per"ettono la rapida diffusione dellacqua attra erso la ia transcellulareE utile ricordare c/e il riassor'i"ento dell3acqua a li ello del nefrone distale! a iene solo ed esclusi a"ente se l3interstizio "idollare! si iene a tro are in una condizione di IPEROSMOLARITA3! rispetto al fluido tu'ulare- I "eccanis"i c/e portano alla for"azione del gradiente di os"olarit; tra fluido ed interstizio! sono descritti in dettaglio nel capitolo successi o-
acqua! necessaria per la sopra i enza dell3indi iduo! soprattutto quando l3assunzione di acqua li"itata-
V%+ %4 "*& 2&##'"!'"#%+ (, 2&# .#/ 2" (/1/#%+& 2/+%*(& # (+%*! (" *&# *&.+"*&
2uando il fluido fluisce nel tu'ulo prossi"ale! i soluti e l3acqua engono riassor'iti nelle stesse proprorzioni- ,i; significa c/e il liquido in uscita dal tu'ulo prossi"ale! isos"otico con il plas"a! con un3os"olarit; pari a =77 "Os"#L- 2uando il liquido giunge nella 'ranca discendente dell3ansa di :enle! altra acqua iene riassor'ita per os"osi! ed il fluido tu'ulare si "ette in eqili'rio con il circostante liquido interstiziale della "idellare renale! c/e "olto ipertornico- Attra ersanto la "idollare piR interna quindi! il liquido tu'ulare di enta piR concentrato- Durante il transito lungo la 'ranca ascendente dell3ansa di :enle! sodio! potassio e cloro! engono riassor'iti a ida"ente- Dal "o"ento c/e questa porzione di tu'ulo i"per"ea'ile all3acqua! anc/e in presenza di grandi quantit; di AD:! il liquido! di enta se"pre piR diluito "an "ano c/e scorre lungo questo tratto- Il tu'ulo distale quindi! rice e un fluido ipos"otico! con un os"olarit; di 977 "Os"#L- 2uando il liquido diluito! c/e si tro a nella porzione iniziale del tu'ulo distale! passa nella porzione finale del tu'ulo distale e nel dotto collettore! si /a un ulteriore riassor'i"ento di cloruro di sodio- A questo punto per.! la situazione ca"'ia! in quanto la per"ea'ilit; dell3acqua! in questo tratto regolata dall3or"one antidiuretico! in 'ase alle esigenze dell3organis"o- 2uindi! in assenza di AD:! essendo questa porzione di nefrone! i"per"a'ile all3acqua! il riassor'i"ento di cloruro di sodio fa si c/e il liquido di enti ancora piR diluito! raggiungendo un alore di os"olarit; pari a @7 "Os"#L- In conseguenza di ci. si for"er; un grande olu"e di urina "olto diluita-
Il "eccanis"o c/e porta alla for"azione di un ele ato grado di os"olarit; nella "idollare renale! prende il no"e di ME,,A)SISMO ,O)TRO,ORRE)TE- 2uesto "eccanis"o dipende dalla speciale disposizione anato"ica dell3ansa di :enle e dei <ASA RE,TA! i capillari peritu'ulari specializzati nella "idollare renale- )ell3uo"o circa il D@8 dei nefroni! sono )E5RO)I a*1TAMIDOLLARI! con le anse di :enle e i asa recta! c/e si inoltrano profanda"ente nella "idollare renale! pri"a di tornare nella corticale P%!!%$$ )-& p"+(%*" % /* *(&!( 4 " ' 2"##%+& p&+"!'"( )" & 2 /*'/+ *% )"*)&*(+%(% 3 tenendo presente le caratteristic/e dell3ansa di :enle descritte nei capitoli precedenti! anallizzia"o i ari passaggi c/e portano alla for"azione di un a"'iente e4tracellulare iperos"otico! nella "idollare renaleIl liquido c/e entra nel seg"ento discendente dell3ansa di :enle isos"otico con il plas"a! con un3os"olarit; di =77 "Os"#L- 2uando il fluido passa nel seg"ento spesso ascendente! la po"pa atti a )L,, estrude dal lu"e tu'ulare sodio! cloro e potassio! riducendo la concentrazione del fluido tu'ulare e a"unentando quella dell3interstizio- L3azione di questa po"pa crea un gradiente di D77 "Os"#L! tra il fluido tu'ulare e l3interstizio renale &fine fase D nella figura(- 2uando del nuo o fluido entra nel seg"ento discendente dell3ansa di :enle! questo raggiunge rapida"ente l3equili'rio os"otico con l3interstizio della "idollare! in seguito all3uscita di acqua dal seg"ento discendente- L3os"olarit; dell3interstizio per.! nonostante l3ingresso di acqua! iene "antenuta ad un alore di ?77 "Os"#L in quanto parallela"ente! nel seg"ento spesso ascendente! la po"pa )L,, continua ad estrudere ioni &fase = della figura(- Il fluido tu'ulare dopo essere transitato nel seg"ento discendente! /a una concentrazione di ?77 "Os"#L- Passa quindi nella 'ranca ascendente! la quale estrude ioni nell3interstizio! facendo calare l3os"olarit; fino a D77 "Os"#L! e facendo crescere quella dell3interstizio fino a @77 "Os"#L &fase ? e @ della figura(- )uo o fluido entra nel seg"ento discendente e pri"a di passare in quello ascendente! /a raggiunto l3equili'rio con l3interstizio! c/e questa olta /a un alore di os"olarit; pari a @77 "Os"#L- 2uando questo fluido transit; nel seg"ento ascendente spesso! nuo i ioni engono estrusi nell3interstizio renale! incre"entando ancor di piR la sua os"olarit; &fase A della figura(- 2ueste fasi si ripetono di continuo con il risultato netto di aggiungere se"pre piR soluti nel liquido interstiziale della "idollare! facendo au"entare la sua os"olarit; fino ad un alore "assi"o di 9D77>9?77 "Os"#L2uando il liquido tu'ulare lascia l3ansa di :enle! ed entra nel tu'ulo contorto distale! /a un alore di os"olarit; pari a 977 "Os"#L! in quanto la una grande quantit; di soluti sono stati estrusi dal seg"ento spesso ascendete- A li ello della porzione prossi"ale del tu'ulo distale! il fluido tu'ulare iene diluito ulterior"ente! in quanto questa porzione di tu'ulo riassor'e una piccola quantit; di ioni sodio e cloro- *na olta raggiunto il tu'ulo collettore la quantit; di acqua c/e iene riassor'ita stretta"ente dipendente dalla concentrazione e"atica di AD:- Se la concentrazione di AD: 'assa! questo seg"ento non riassor'e acqua! "entre i soluti continuano ad esserlo! con la for"azione di urina forte"ente diluitaSe la concentrazione di AD: ele ata! questo seg"ento riassor'e acqua! c/e passa quindi nella corticale &e non nella "idollare! in quanto il tu'ulo distale ed il tu'ulo collettore sono situati nella corticale(- Lo stesso accade nel dotto collettore! c/e in presenza di alte concentrazioni di AD:! di enta per"ea'ile all3acqua! c/e iene cosO riassor'ita! ed i""essa nei asa recta- Essendo i dotti collettori! situati nuo a"ente nella "idollare! il riassor'i"ento di acqua a questo li ello rende l3urina isos"otica con l3interstizio "idollare! e quindi con un alore di os"olarit; pari a 9D77 "Os"#L- ,i. c/e si for"a! un3urina forte"ente concentrata-
I# +/"#" 2&##'/+&% M&))%* !'" 2 + ) +)"#" 2&##'/+&%3 l3iperos"olarit; dell3interstizio "idollare! non garantita solo dagli ioni sodio! cloro e potassio- Per il @78 anc/e l3urea contri'uisce a rendere iperos"otico l3interstizio "idollare- In presenza di carenza di acqua! e quindi di ele ati alori di AD:! l3urea iene riassor'ita passi a"ente nell3interstizio! dai dotti collettori della "idollare interna- Il "eccanis"o c/e porta al riassor'i"ento di urea il seguente0 quando il fluido tu'ulare passa nel seg"ento ascendente dell3ansa di :enle! l3urea non iene riassor'ita! in quanto questa porzione non per"ea'ile ad essaSuccessi a"ente il fluido transita nel tu'ulo distale e nel tu'ulo collettore! c/e a causa degli ele ati alori di AD:! riassor'ono una piccola quantit; di acqua! c/e rende l3urea piR concentrata nel fluido tu'ulare- A questo punto! il fluido entra nel dotto collettore! do e iene riassor'ita un3altra frazione di acqua- La concentrazione dell3urea nel dotto cresce ancor di piR! tanto da causare la diffusione passi a nel3nterstizio "idollare- La diffusione di urea facilitata dalla presenza di trasportatori per l3urea! tra cui l3*T>AI! c/e iene atti ato dall3or"one AD:- Il passaggio si"ultaneo di acqua e urea nella "idollare /a un duplice effetto0 da una parte "antiene ele ata la sua concentrazione nel fluido tu'ulare! cosicc/ l3urina sar; "olto concentrata$ dall3altra "antiene l3a"'iente e4tracellulare della "idollare in uno stato di iperos"osi- L3urea c/e passa nella "idollare successi a"ente ridiffonde all3interno del tu'ulo! attra erso il seg"ento sottile dell3ansa di :enle! per percorrere nuo a"ente il ra"o ascendente dell3ansa! il tu'ulo distale! il tu'ulo collettore ed il dotto collettore &"eccanis"o di ricircolo dell3urea(I L5%!% +&)(%M 3 senza uno speciale siste"a di flusso e"atico nella "idollare! i soluti po"pati in essa dal "eccanis"o controcorrente sare''ero rapida"ente ri"ossi ed il gradiente os"otico dissipato- A tal proposito! i asa recta operano in "odo tale da "ini"izzare la perdita di soluti nella "idollare renale! attra erso un processo di sca"'io controcorrente- Tale processo a iene co"e segue0 il sangue giunge ed esce dalla "idollare renale! grazie ai asa recta- 2uesti asi! co"e tutti i capillari! sono "olto per"ea'ili ai soluti contenuti nel sangue! ad eccezione delle proteine- 2uado il sangue fluisce nella "idollare erso le papille renali! si concentra progressi a"ente! in parte a causa dell3ingresso di soluti dall3interstizio! in parte a causa della perdita di acqua nell3interstizio- 2uando il sangue /a ragiunto la porzione piR profonda della "idollare renale! /a un3os"olarit; pari a 9D77 "Os"#L &si "esso in equili'rio con l3a"'iente iperos"otico della "idollare(- 2uando il sangue poi risale erso la corticale! di enta progressi a"ente "eno concentrato! isto c/e i
soluti tornano nell3interstizio "idollare e l3acqua nei asa recta- Il risultati netto di questo processo un irrorazione co"unque otti"ale della "idollare! senza c/e enga ariato il suo a"'iente iperos"otico-
*n au"ento della pressione sanguigna! a li ello renale! deter"ina un au"ento della <5%)onostante la <5% sia au"entata! attra erso il "eccanis"o del V'ilancio glo"erulo>tu'ulareW! il tu'ulo prossi"ale riassor'e co"unque il 678 della <5%- Il =78 della <5% c/e prosegue il suo percorso nel siste"a tu'ulare! corrisponde ad una quantit; di liquido Vau"entataW rispetto a quella c/e si a re''e se la pressione sanguigna fosse fisiologica- E logico quindi i""aginare c/e anc/e una "aggiore quantit; di sodio arri a al tu'ulo contorto distale- Dal "o"ento c/e i li elli di aldosterone sono VsintonizzatiW ad una <5% standard! e non au"entata! il riassor'i"ento di sodio nel nefrone distale! iene effettuato anc/3esso in "aniera standard- 2uindi! dal "o"ento c/e il riasor'i"ento di sodio ri"ane co"unque ad un alore fisiologico! ne consegue c/e la quantit; in eccesso giunta al nefrone distale iene escreta con le urine-
funzioni sono fine"ente regolate dal PT:- Se il PT: ele ato sar; au"entato anc/e il riassor'i"ento- Se il PT: 'asso! au"enta l3escrezione- *n altro fattore c/e influenza il riassor'i"ento di calcio la concentrazione plas"atica di 5OS5ATO- L3au"ento di fosfato plas"atico! sti"ola la secrezione di PT:! c/e au"enta il riassor'i"ento di calcio a li ello renale e quindi di"inuisce la sua escrezione- L3opposto accade se il fosfato plas"atico di"inuisceIn linea generale! i reni /anno una capacit; di trasporto "assi"o per il riassor'i"ento di fosfato pari a circa 7!9 ""ol#"in &questo alore iene superato se la concentrazione di fosfato nel liquido e4tracellulare super i 7!K ""ol#L(- Se ne nel filtrato glo"erulare presente una quantit; inferiore di fosfato! generale"ente tutto il fosfato er; riassor'ito! "entre se presente in quanit; "aggiori! l3eccesso di fosfato iene escreto con le urine- Il PT: /a un ruolo significati o nella regolazione della concentrazione plas"atica di calcio con due "eccanis"i0 se presente in ele ate concentrazioni! questo or"one fa orisce il riassor'i"ento di calcio ed il rilascio in circolo di ioni fosfato deri anti dai sali ossei$ di"inuisce il trasporto "assi"o dai tu'uli renali! cosicc/ grandi quantit; di ioni fosfato engono escreti con le urine-
I principali fattori c/e STIMOLA)O la secrezione di potassio sono0 l3au"ento della concentrazione di potassio nel liquido e4tracellulare$ au"ento dei li elli di aldosterone nel sangue A/'&*(" 2&##% )"*)&*(+%4 "*& 2 p"(%!! " *&# # H/ 2" &F(+%)&##/#%+& 3 in seguito ad au"ento della concentrazione di potassio nel liquido interstiziale! iene au"entata l3efficienza della po"pa sodio>potassio della "e"'rana 'asolaterale delle cellule principali2uesto fattore! deter"ina un ulteriore incre"ento della concentrazione citoplas"atica di potassio! c/e ne fa orisce la diffusione secondo gradiente erso il lu"e tu'ulareL3au"entata concentrazione di potassio nel liquido e4tracellulare! sti"ola la ptoduzione di aldosterone da parte della g/iandola surrenale! c/e sti"ola ulterior"ente la secrezione di potassio A/'&*(" 2&##% )"*)&*(+%4 "*& &'%( )% 2 %#2"!(&+"*& 3 l3aldosterone agisce diretta"ente sulle cellule principale! sti"olando la secrezione di potassio e il riassor'i"ento di sodio- 2uesti due effetti sono "ediati dall3aldosterone c/e au"enta l3efficienza della po"pa sodio>potassio! e au"enta la per"ea'ilit; al potassio della "e"'rana lu"inale delle cellule principaliE opportuno sottolineare c/e in particolari circostanze! associate a gra i deficit della concentrazione di potassio nel liquido e4tracellulare! la secrezione di questo ione si arresta e addirittura si pu. erificare un suo riassor'i"ento a li ello dei seg"enti distali del nefrone- Il riassor'i"ento di potassio in queste strutture "ediato dall3atti it; delle ,ELL*LE I)TER,ALATE! c/e captano ioni potassio dal lu"e tu'ulare in sca"'io con ioni idrogeno- L3antiporto iene effettuato da una po"pa atti a per l3idrogeno ATP>dipendente-
P% P5 7 GC F RPT
In questa equazione! la %, & olu"e di sangue( rappresenta il alore della gittata cardiaca! la RPT rappresenta la resistenza periferica totale &superficie laterale dei asi(- Sapendo ora! c/e la gittata cardiaca uguale al prodotto della %ITTATA SISTOLI,A per la 5RE2*E)ZA ,ARDIA,A! possia"o concludere scri endo l+equazione qui sotto0
P% P5 7 GS F FC F RPT
Secondo questa equazione! la pressione arteriosa data dal prodotto della gittata sistolica per la frequenza cardiaca per la resistenza periferica totale- E o io quindi c/e i "eccanis"i in grado di "odificare il alore della pressione arteriosa! adano ad operare su una delle tre aria'ili appena elencate-
Il controllo della pressione arteriosa da parte del nostro organis"o a iene ad opera di di ersi "eccanis"i! c/e possono insorgere in un te"po 're issi"o rispetto alla ariazione pressoria! in un te"po "edio! o a lungo ter"ine- In linea generale! i "eccanis"i a 're e ter"ine di controllo della pressione arteriosa! controllano sia la %ITTATA ,ARDIA,A c/e la RESISTE)ZA PERI5ERI,A$ i "eccanis"i a "edio ter"ine! ad eccezione del "eccanis"o renina>angiotensina! controllano solo la RESISTE)ZA PERI5ERI,A$ i "eccanis"i a lungo ter"ine! controllano la %ITTATA ,ARDIA,A-
M&))%* !' % 1+&5& (&+' *& p&+ # )"*(+"##" 2&##% p+&!! "*&
Il siste"a ner oso! controlla la funzione circolatoria attra erso il SISTEMA )ER<OSO <E%ETATI<OLa sezione di siste"a ner oso autono"o piR i"portante per il controllo della circolazione il SISTEMA )ER<OSO ORTOSIMPATI,O- ,o"e edre"o piR a anti! il siste"a ner oso parasi"patico! partecipa con l+ortosi"patico! soltanto alla regolazione della funzione cardiacaIl siste"a ner oso si"patico! inner a la "aggior parte dei asi sanguigni presenti nel nostro organis"o! ad eccezioni dei capillari- L+inner azione delle arterie e delle arteriole! per"ette al siste"a ortosi"patico di incre"entare la resistenza periferica totale e perci. di ridurre il flusso di sangue attra erso i tessuti- Oltre ad inner are i asi sanguigni! il siste"a ortosi"patico inner a anc/e il cuore0 i"portante sottolineare c/e una sti"olazione si"patica pro oca un forte incre"ento dell+atti it; cardiaca! in quanto ne au"enta la frequenza e la forza di contrazione- Al contrario! il siste"a ner oso parasi"patico! /a co"e effetto principale sul siste"a cardiocircolatorio! quello di causare una di"inuzione della frequenza cardiaca! e indiretta"ente! anc/e della forza contrattile C"*(+"##" )&*(+%#& 2&# ! !(&'% 5%!")"!(+ (("+& "+("! 'p%( )" 3 )ella for"azione reticolare del 'ul'o e del terzo inferiore del ponte! i una area specializzata c/e prende il no"e di ,E)TRO <ASOMOTORE- 2uesto nucleo! contiene neuroni dai quali originano gli i"pulsi PARASIMPATI,I! c/e attra erso il ner o ago! raggiungono il cuore! e ORTOSIMPATI,I! c/e attra erso i ner i ortosi"patici periferici! raggiungono i asi sanguigniDal punto di ista strutturale il centro aso"otore for"ato da un+AREA <ASO,OSTRITTRI,E$ i cui neuroni in iano fi're dirette ai neuroni pregangliari del siste"a asocostrittore ortosi"patico! un+AREA <ASODILATATRI,E$ le cui fi're proiettano all+area asocostrittrice ini'endone l+atti it; e causando quindi asodilatazione$ un+AREA SE)SORIALE! localizzata nel )*,LEO DEL TRATTO SOLITARIO- I neuroni di questa area! rice ono segnali sensoriali dall+apparato circolatorio! attra erso fi're afferenti contenute nei ner i ago e glossofaringeo! erogando i"pulsi diretti sia all+area asodilatatrice! sia all+area asocostrittrice- In tal "odo l+area sensoriale partecipa al controllo dell+atti it; del centro aso"otore! garantendo delle atti it; di tipo VriflessoW c/e analizzere"o piR a anti,i. c/e do''ia"o sottolineare! il fatto c/e in condizioni fisiologic/e nor"ali! l+area asocostrittrice del centro aso"otore! in ia continua"ente segnali alle fi're ortosi"patic/e asocostrittrici dirette all+intero organis"o! garantendo uno stato di parziale asocostrizione &tono asocostrittore(Oltre a regolare il grado di costrizione dei asi! il centro aso"otore! controlla anc/e l+atti it; cardiaca0 quando necessario incre"entare la frequenza cardiaca e la forza contrattile! il centro aso"otore! tras"ette al cuore i"pulsi eccitatori tra"ite le fi're ner ose ortosi"patic/e- <ice ersa! quando necessario ridurre l+atti it; di po"pa del cuore! il centro aso"otore in ia i"pulsi all+adiacente )*,LEO MOTORE DORSALE DEL <A%O! c/e a sua olta tras"ette al cuore i"pulsi parasi"patici trasportati al ner o ago! c/e riducono la frequenza e la contrattilit; cardiaca- %eneral"ente la frequenza e la contrattilit; del cuore au"entano quando au"enta il tono asocostrittore e di"inuiscono
quando la asocostrizione iene ini'ita- Dal punto di ista neurofisiologico! l+atti it; del centro aso"otore influenzata anc/e da centri cere'rali superiori- In particolare rice e afferenze! eccitatorie ed ini'itorie dall+ipotala"o! eccitatorie o ini'itorie dalla corteccia cere'rale! eccitatorie o ini'itorie dalle arie strutture del siste"a li"'ico &aree or'itali della corteccia frontale! a"igdala! ippoca"po! corteccia cingolata(In ulti"a analisi! do''ia"o sottolineare il fatto c/e gli i"pulsi ortosi"patici c/e raggiungono i asi sanguigni! engono in iati conte"poranea"ente anc/e alla "idollare del surrene! do e inducono la secrezione di catecola"ine- 2uesti due or"oni! agiscono sui asi sanguigni stessi pro ocando di nor"a asocostrizione-
frequenza di scarica dei recettori &o anc/e una forte di"inuzione della stessa se la pressione di"inuisce(! atta a riportare la pressione a alori nor"aliSe si erifica un au"ento della pressione arteriosa 'arocettori! au"entano la loro frequenza di scarica- I segnali ad alta frequenza giungono al nucleo del tratto solitario! c/e a sua olta sti"ola ad alta frequenza l3area asodilatatrice! dalla quale partono dei segnali secondari c/e anno ad I)ISIRE l+area asocostrittrice del centro aso"otore! e ad eccitare il nucleo "otore dorsale del ago- Il risultato netto del seguente "eccanis"o la riduzione del tono asale! con una conseguente asodilatazione e una riduzione della frequenza cardiaca &indiretta"ente ottenia"o anc/e una di"inuzione della forza contrattile del "iocardio(- Perci. l+atti azione dei 'arocettori conseguenziale ad un au"ento della pressione arteriosa! deter"ina in ia riflessa! la di"inuzione della stessa! attra erso la di"inuzione delle RPT e una di"inuzione della frequenza cardiaca<ice ersa un a''assa"ento della pressione arteriosa /a effetti opposti &di"inuisce la frequenza di scarica dei 'arocettori ] il nucleo del tratto solitario in ia "eno segnali all3aera asodilatatrice e al nucleo "otore dorsale del ago- L3area asodilatatrice non ini'isce efficace"ente l3area asocostrittrice! c/e au"enta quandi il tono asale- Il nucleo "otore dorsale del ago perde la capacit; di rallentare la frequenza caridaca(La capacit; dei 'arocettori di "antenere relati a"ente costante la pressione arteriosa! nella parte superiore del corpo! /a una note ole i"portanza nel co"penso delle ariazioni pressorie legate al passaggio dalla posizione orizzontale a quella eretta- 2uando un indi iduo si alza dopo essere stato sdraiato! la pressione arteriosa nel capo tende a calare0 se il calo fosse "arcato! potre""o assistere ad una perdita di coscienza- ,i. di nor"a non a iene! dato c/e il calo pressorio! recepito istantanea"ente dei 'arocettori! scatena i""ediata"ente l+arco riflesso! causando una intensa scarica si"patica generalizzata R .#&!!" 1%+")&(( 5" &2 &'"++%$ % 3 Anc/e la sti"olazione dei c/e"ocettori carotidei e aortici! pu. dare ita ad un arco riflesso- 2uesto arco riflesso prende il no"e di RI5LESSO ,:EMO,ETTI<O- I c/e"ocettori sono dei recettori periferici sensi'ili alla carenza di ossigeno o all+eccesso di anidride car'onica- Sono localizzati nei glo"i aortici e carotidei- Le cellule c/e"ocetti e eccitano fi're ner ose c/e decorrono nel ner o di /ering e nel ner o ago! accanto a quelle associate ai 'arocettori- 2ueste fi're raggiungono il centro aso"otore- ,iascun glo"o perfuso da una piccola arteria nutritizia! attra erso la quale rice e un a''ondante flusso e"atico! cosO c/e tutte le cellule c/e"ocettrici sono in stretto contatto con il sangue arterioso- 2uando la pressione arteriosa scende al di sotto di un li ello critico! i c/e"ocettori engono sti"olati! in quanto la di"inuzione del flusso e"atico pro oca anc/e di"inuzione dell+ossigeno a disposizione ed un accu"ulo di anidride car'onica- I segnali tras"essi dai c/e"ocettori eccitano il centro aso"otore! la cui atti azione riporta la pressione arteriosa erso alori nor"ali-
C"*(+"##" 2&##% p+&!! "*& %+(&+ "!% 2% p%+(& 2& )-&'")&(("+ )%+"( 2& & %"+( )
Anc/e la sti"olazione dei c/e"ocettori carotidei e aortici! pu. dare ita ad un arco riflesso2uesto arco riflesso prende il no"e di RI5LESSO ,:EMO,ETTI<O- I c/e"ocettori sono dei recettori periferici sensi'ili alla carenza di ossigeno o all+eccesso di anidride car'onica- Sono localizzati nei glo"i aortici e carotidei- Le cellule c/e"ocetti e eccitano fi're ner ose c/e decorrono nel ner o di /ering e nel ner o ago! accanto a quelle associate ai 'arocettori- 2ueste fi're raggiungono il centro aso"otore- ,iascun glo"o perfuso da una piccola arteria nutritizia! attra erso la quale rice e un a''ondante flusso e"atico! cosO c/e tutte le cellule c/e"ocettrici sono in stretto contatto con il sangue arterioso- 2uando la pressione arteriosa scende al di sotto di un li ello critico! i c/e"ocettori engono sti"olati! in quanto la di"inuzione del flusso e"atico pro oca anc/e di"inuzione dell+ossigeno a disposizione ed un accu"ulo di anidride car'onica- I segnali
tras"essi dai c/e"ocettori eccitano il centro aso"otore! la cui atti azione riporta la pressione arteriosa erso alori nor"ali-
C"*(+"##" 2&##% p+&!! "*& % '&2 " & #/*$" (&+' *&
I "eccanis"i a "edio c/e "ette in atto l3organis"o! per controllare la pressione arteriosa! solita"ente inter engono nel giro di poc/i "inuti fino a qualc/e giorno dall3insorgenza della ariazione- 2uesti "eccanis"o co"prendono0 ME,,A)ISMO DEL RILAS,IAME)TO DA STRESS$ ME,,A)ISMO DEL ,OMPLESSO RE)I)A>A)%IOTE)SI)A$ ME,,A)ISMO DELLA 5ILTRAZIO)E ,APILLARE M&))%* !'" 2&# + #%!) %'&*(" 2% !(+&!! 3 quando la pressione arteriosa au"enta! il sangue entra nei distretti capillari con un regi"e pressorio superiore al alore fisiologico- In conseguenza di ci.! il sangue esercita una VtrazioneW "aggiore sulla perete dell3endotelio! defor"ando la la"ina 'asale endoteliale- In risposta a questa defor"azione! l3endotelio secerne delle particolari sostanze! ad azione opposta! c/e sono l3OSSIDO )ITRI,O e l3E)DOTELI)A- L3ossido nitrico un potente asodilatatore! "entre l3endotelina un potente asocostrittore- La secrezione di una o dell3altra! aria a seconda del regi"e pressorio all3interno dei capillari M&))%* !'" 2&##% . #(+%4 "*& )%p ##%+& 3 quando la pressione arteriosa au"enta! au"enta in parallelo anc/e la pressione di filtrazione dei capillare! con la conseguente fuoriuscita di liquido nell3interstizio dei tessuti- 2uesto liquido e entual"ente dall3interstizio! pu. fluire dallo spazio e4tracellulare all3interno delle cellule- Dal "o"ento c/e i tessuti! VsequestranoW liquido dal flusso e"atico! a seguito di au"enti di pressione! il liquido e"atico di"inuisce! e con esso la gittata cardiaca e la pressione arteriosa- Il passaggio in erso accade quando la pressione arteriosa scende &il liquido si sposta dall3interstizio tissutale erso il plas"a(- 2uesto siste"a di regolazione /a un guadagno "olto 'asso M&))%* !'" 2&# )"'p#&!!" +&* *%-%*$ "(&*! *% 3 la renina una proteina dotata di atti it; enzi"atica! c/e iene rilasciata dall3aparato Zu4taglo"erulare renale! quando la pressione arteriosa si riduce troppo- Essa esercita di ersi effetti finalizzati a far au"entare la pressione arteriosa- 2uando la pressione arteriosa di"inuisce la "acula densa! in risposta a tale ariazione deter"ina la li'erazione di RE)I)A- La renina un enzi"a c/e non /a un3azione diretta sui asi sanguigni! "a agisce enzi"atica"ente su un3altra proteina plas"atica! c/e prende il no"e di A)%IOTE)SI)O%E)O- L3angiotensinogeno! per effetto
della renina! li'era l3A)%IOTE)SI)A I! dalla quale engono poi ri"ossi due a"inoacidi! per for"are l3A)%IOTE)SI)A II- La con ersione di angiotensina I in angiotensina II a iene quasi intera"ente all3interno dei pol"oni! do e presente un enzi"a c/e catalizza questa reazione! c/e prende il no"e di A,E- L3angiotensina II induce asocostrizione in quasi tutti i distretti corporei! ed in particolare nelle ARTERIOLE SISTEMI,:E- La costrizione arteriolare! au"enta la resistenza periferica totale facendo risalire la pressione arteriosa ad un li ello fisiologico- L3angiotensina II deter"ina una leggera asocostrizione anc/e a li ello delle ene! facilitando quindi il ritorno enoso e l3au"ento della gittata cardiaca e della forza contrattile della po"pa caridaca- In linea generale! la co"lpleta atti azione di questo siste"a! ric/iede circa D7 "inOltre a deterinare asocostrizione generalizzata! il co"plesso renina>angiotensina fa au"entare la ritenzione renale di acqua e sale- L3angiotensina infatti sti"ola la g/iandola surrenale a secernere aldosterone- L3effetto principale dell3aldosterone! quello di au"entare il riassor'i"ento renale di sodio! facendo au"entare la sua concentrazione nel liquido e4tracellulare- L3incre"ento del contenuto di sodio nel liquido e4tracellulare! deter"ina anc/e un consistente riassor'i"ento di acqua nei liquidi e4tracellulare e quindi nel plas"a sanguigno- Dal "o"ento c/e il olu"e e"atico totale au"enta! assistia"o anc/e ad un au"ento della gittata cardiaca! c/e contri'uisce all3innalza"ento della pressione arteriosa- Oltre a sti"olare la produzione di aldosterone! l3angiotensina /a degli effetti diretti anc/e a li ello renale- )ella fattispecie! l3angiotensina deter"ina una asocostrizione delle arteriole renali! in seguito alle quali! iene a ridursi il flusso e"atico renale e la <5%- ,o"e risultato! un "inor olu"e di liquidi iene filtrato dai glo"eruli del nefrone! il c/e fa orisce il riassor'i"ento di liquido a li ello del tu'ulo prossi"a distaleInoltre la riduzione del flusso e"atico riduce la pressione idrostatica dei capillari peritu'ulari! il c/a fa orisce il riassor'i"ento di liquido- E altrettanto o io c/e quando la pressione arteriosa au"enta! ad ese"pio in seguito ad un au"ento dell+assunzione di sale! la secrezione di renina enga di"inuita e gli effetti dell+angiotensina II si riducano! per"ettendo alla pressione di ri"anere sta'ile ed e itandone cosO un eccessi o au"entoL3i"portante azione s olta dal siste"a renina>angiotensina! stato di"ostrato attra erso un alido esperi"ento "esso in opera da %old'latt0 se un rene iene ri"osso e l3arteria renale del rene supertite iene costretta da una pinza! per li"itare il flusso sanguigno! l3effetto i""ediato una caduta di pressione a alle della costrizione- )el giro di poc/i "inuti! la pressione siste"ica inizia a salire e continua ad au"entare per di ersi giorni- In generale l3au"ento di pressione rapido nei pri"i istanti e "olto piR lento nei giorni successi i- 2uando la pressione siste"ica /a raggiunto un nuo o li ello di equili'rio! la pressione arteriosa renale torna ad un li ello nor"ale- L3ipertensione siste"ica generata! detta Vipertensione "onorene di gold'lattW- La salita 'rusca iniziale di pressione! pro ocata dal siste"a renina>angiotensina! c/e risponde al 'rusco calo di pressione c/e si erifica a alle della costrizione- L3entit; dell3au"ento di pressione deter"inata dal grado di restrizione dell3arteria renale! dato c/e la pressione aortica de e au"etare fino ad un li ello tale da assicurare! c/e nell3arteria renale! distal"ente al punto di costrizione! la pressione sia sufficiente"ente alta da far produrre una nor"ale quantit; di urina-
S !(&'% +&*&-# H/ 2 )"+p"+& p&+ # )"*(+"##" 2&##% p+&!! "*& %+(&+ "!%
Il nostro organis"o dispone di "eccanis"i "olto potenti capaci di assicurare la costanza del alore "edio di pressione arteriosa per periodi di te"po "olto lung/i- Esiste cio un controllo della pressione a lungo ter"ine! esercitato da "eccanis"i di natura non ner osa! stretta"ente connessi con i "eccanis"i regolatori del olu"e dei liquidi corporei- La costanza del olu"e dei liquid
corporei! si 'asa sull3equili'rio fra entrate ed uscite di liquido dal nostro organis"o! le quali de ono essere in PER5ETTO E2*ILISRIO! per consentire la sopra i enza a lungo ter"ineIl funziona"ento del siste"a di regolazione pressoria! costituito dal co"plesso reni>liquidi corporei! "olto se"plice dal punto di ista concettuale0 quando l3organis"o contiene troppo liquido e4tracellulare! au"enta il olu"e del sangue circolante- Il sangue si accu"ula nelle ene! deter"inando un au"ento della pressione siste"ica di rie"pi"ento! c/e incre"enta il gradiente pressorio per il ritorno enoso- Se au"enta il ritorno enoso! au"enta la quantit; di sangue contenuto nelle ca it; cardiaca e con essa! la %ITTATA ,ARDIA,A- Se au"enta la gittata cardiaca assistia"o ad un au"ento della pressione arteriosa- L3au"ento della pressione a sua olta! attra erso un "eccanis"o a feed'acU agisce diretta"ente sul rene! pro ocando l3escrezione del liquido in eccesso! riportando la pressione ad un li ello nor"ale- 2uesto particolare "eccanis"o prende il no"e di DI*RESI PRESSORIA D '"!(+%4 "*& !p&+ '&*(%#& 2&##' *(&+5&*(" 2& +&* *&# )"*(+"##" 2&##% p+&!! "*& 3 attra erso un esperi"ento su dei cani! stato di"ostrato speri"ental"ente il ruolo fonda"entale c/e s olgono i reni sulla regolazione a lungo ter"ine della pressione- Pri"a di effettuare l3esperi"ento! su questi cani sono stati 'loccati tutti i "eccanis"i ner osi riflessi del controllo della pressione- Inizial"ente iene iniettato nei cani circa ?77 "L di sangue aggiunti o! con il risultato i""ediato di un au"ento della gittata cardiaca e della pressione arteriosa! fino a D7@ "":g- In segutio a questa estre"a ariazione pressoria! il flusso urinario au"enta si circa 9D olte- La perdita di una aggiore quantit; di liquido! fa si c/e nel giro di un ora! sia la gittata cardiaca! sia la pressione arteriosa! ritornano ad un alore nor"aleL3esperi"ento appena descritto! per. non c/iarisce una situazione particolare! c/e purtroppo non pu. essere trascurata- )el capitolo sulla fisiologia renale! a''ia"o isto c/e il nefrone ! per a"pie ariazioni di pressione! in grado di "ettere in atto "eccanis"i di autoregolazione! c/e fanno in "odo c/e la quantit; di filtrato glo"erulare! e quindi di urna! sia se"pre la stessa- 2uesto "eccanis"o se"pre alido per i nefroni corticali! "a non per quelli Zu4ta"idollari! c/e risentono poc/issi"o! o addirittura non risentono! del "eccanis"o di autoregolazione- 2uindi! non appena la pressione di perfusione renale au"enta! si erifica una asodilatazione dei asa recta causata dal rilascio di sostanze asodilatatrici! co"e ad ese"pio le prostaglandine o l3ossido nitrico- ,i. deter"ina D effetti principali0 l3au"ento della filtrazione glo"erulare! e l3a''assa"ento del gradiente iperos"otico della "idollare- Di conseguenza il riassor'i"ento di acqua a li ello del dotto collettore di"inuito e l3eli"inazione dei liquidi sar; au"entata-
A*%# ! $+%. )% 2&##& )%+%((&+ !( )-& 2&# )"*(+"##" 2&##% p+&!! "*&
La figura qui sotto! "ostra un "etodo grafico c/e per"ette di analzzare il funziona"ento del siste"a rene>liquidi corporei! per il controllo della pressione arteriosa- L3analisi 'asata sullo studio di due cur e c/e si intersecano0 la ,*R<A DI ELIMI)AZIO)E DELL3A,2*A E SALE! in risposta all3au"ento della pressione arteriosa$ la ,*R<A ,:E RAPPRESE)TA L3ASS*)ZIO)E )ETTA DI A,2*A E SALE- )el lungo perido! l3eli"inazione di acqua e sale de e essere uguale all3introduzione e i un solo punto del grafico! in cui l3eli"inazione! eguaglia l3introduzione0 questo punto c/ia"ato P*)TO DI E2*ILISRIO- ,onsiderando questa rappresentazione grafica possia"o ora analizzare il co"porta"ento del siste"a nel caso in cui la pressione arteriosa au"enti ad un alore di erso da quello di equili'rio- Se la pressione sale ad un alore di 9@7 "":g! l3eli"inazione di acqua e sodio di enta di = olte "aggiore rispetto all3assunzione- Di conseguenza l3organis"o perde liquido! il olu"e e"atico di"inuisce e la pressione scende- Il 'ilancio liquido continua ad essere negati o! fino a quando la pressione non a r; percorso a ritroso la cur a di eli"inazione! fino al punto di equili'rio- Se in ece la pressione arteriosa scende al d sotto del punto di equili'rio!
l3introduzione di acqua e sale "aggiore dell3eli"inazione- Di conseguenza au"entano il olu"e di liquido corporeo! il olu"e sanguigno e la pressione arteriosa! finc/ quest3ulti"a non torna al alore di equili'rio- Dal "o"ento c/e il siste"a rene>liquidi corporei agisce facendo ritornare la pressione arteriosa se"pre ed esatta"ente al punto di equili'rio! si pu. dire c/e questo "eccanis"o di controllo /a un Vguadagno infinitoV
E3 c/iaro! da questa figura! c/e fino a quando la for"a e la posizione di queste cur e non ca"'iano! il punto di equili'rio non si "odifica e il siste"a di controllo a lungo ter"ine riporter; il alore di pressione se"pre esatta"ente a 977 "":g- Il punto di equili'rio pu. essere ariato in due "odi0 spostando la cur a di eli"inazione di acqua e sale! oppure "odificando il li ello della cur a di assunzione di acqua e sale-
8/%2+" 2' *! &'& 2&# )"'p#&!!" ! !(&'% 2 +&$"#%4 "*& 2&##% p+&!! "*&
Dopo quanto detto fin ora! risulta c/iaro c/e la pressione arteriosa non regolata da un singolo siste"a di controllo "a dall3interazione di di ersi siste"i a ognuno die quali affidata una funzione specificaLa pri"a linea di difesa nei confronti di ariazioni i"pro ise della pressione! rappresentata dal siste"a di controllo ner oso! c/e si esplica attra erso il RI5LESSO SARO,ETTI<O! il ME,,A)ISMO IS,:EMI,O e il ME,,A)ISMO ,:EMO,ETTI<O- A distanza di alcuni "inuti da una ariazione i"pro isa! si atti a il SISTEMA RE)I)A>A)%IOTE)SI)A! il RILAS,IAME)TO DA STRESS ed il ME,,A)ISMO DI 5ILTRAZIO)E ,APILLARE- 2uesti tre "eccanis"o sono "olto atti i nell3a"'ito te"porale co"preso tra i =7 "in e di erse ore dopo la ariazione acuta! "a successi a"ente! la loro efficienza cala- 2uando l3effetto di questi "eccanis"i s anisce! entra in gioco la diuresi pressoria! attuata dai reni- 2uesto "eccanis"o! c/e entra in gioco dopo alcune ore! in grad di riportare la pressione arteriosa ad un alore tale da consentire c/e il 'ilancio di assunzione di acqua e sale e la loro eli"inazione sia nulloIn conclusione dunque! il controllo della pressione arteriosa inizia con "isure sal a ita attuate dai "eccanis"i di controllo ner oso! prosegue con "isure di sostegno attuate dai "eccanis"i di regolazione a 're e ter"ine! ed infine sta'ilizza a lungo ter"ine il alore della pressione grazie alla diuresi pressoria-
pH 7 - #"$ 9HC<
,onsiderando c/e la concentrazione di ioni idrogeno nel liquido e4tracellulare pari a ?7 nEq#L! sostituendo il seguente alore nella for"ula! ottenia"o un alore di p: uguale a 6!?- Dalla for"ula si pu. notare c/e il p: in ersa"ente proporzionale alla concentrazione di ioni idrogenoIl p: nor"ale del sangue arterioso pari a circa 6!?! "entre quello del sangue enoso circa 6!=@! a causa della quantit; e4tra di anidride car'onica rilasciata dai tessuti per for"are acido car'onico in questi liquidi- Essendo il alore fisiologico di p: pari a 6!?! si dice c/e una persona in uno stato di A,IDOSI quando il p: scende al di sotto di 6!? ed in uno stato di AL,ALOSI quando il alore di p: a oltre questo li"ite- Il p: intracellulare solite"ente legger"ente inferiore rispetto a quello e4tracellulare! in quanto il "eta'olis"o cellulare produce A,DO ,ARSO)I,O- A seconda del tipo celullari! stato sti"ato c/e il p: del liquido intracellulare pu. ariare da un "ini"o di A fino ad un "assi"o di 6!?I fattori c/e fanno ariare il alore di p: sono l3atti it; "uscolare ed il "eta'olis"o proteico- )el caso di intensa atti it; "uscolare! si /a una grande produzione di acido lattico all3interno dei "uscoli! c/e pu. far scendere il p: e"atico ad un alore di A!C- *n altro i"portante fattore c/e deter"ina una ariazione del alore di p: e"atico l3anidride car'onica- Sappia"o 'ene c/e in tutti i tessuti! il principale prodotto "eta'olico l3anidride car'onica- L3anidride car'onica! data la presenza dell3enzi"a anidrasi car'onica! si co"'ina con l3acqua per for"are acido car'onico! c/e ine ita'ile"ente fa a''assare il p: e"atico- E i"portante dunque c/e l3anidride car'onica enga corretta"ente eli"inata attra erso la respirazione- Ma perc/ cosO i"portante c/e il p: enga "antenuto a alori costanti[ In linea generale l3effetto diretto delle ariazioni di p: la cessazione dell3atti it; proteica ed enzi"atica! c/e necessita di un p: costante- Tra le arie conseguenze scaturite dalle ariazioni di p: ne ricordia"o alcune0 deter"inano la c/iusura delle %AP a*),TIO)! c/e deter"inano ine ita'ile"ente l3arresto della propagazione elettrica tra le cellule in cui sono presenti! co"e ad ese"pio il cuore$ deter"inano un rilascio di calcio da parte dei "itocondri! c/e innesca "eccanis"i di apoptosi &"orte cellulare($ deter"inano asodilatazione dei
cere'rali con la conseguente for"azione di ede"a cere'rale)el nostro organis"o esistono tre principali "eccanis"i c/e regolano la concentrazione di ioni idrogeno per pre enire situazioni di alcalosi o acidosi0 SISTEMA TAMPO)E A,IDO>SASE$ ,E)TRO RESPIRATORIO c/e regola la ri"ozione di anidride car'onica dal liquido e4tracellulare & edi fisiologia apparato respiratorio($ i RE)I! c/e /anno la capacit; di eli"inare urina acida o 'asica! riportando la concentrazione del p: e"atico a alori fisiologici- I siste"i ta"pone reagiscono in una frazione di secondo "ini"izzando i ca"'ia"enti di p:! "a non eli"inano! ne aggiungono ioni idrogeno- Anc/e il siste"a respiratorio inter iene in poc/i "inuti per eli"inare anidride car'onica dall3organis"o- I reni! c/e /anno un te"po d3azione decisa"ente piR lento rispetto ai pri"i due "eccanis"i &da ore a giorni(! sono il "eccanis"o piR efficiente per la regolazione dell3equili'rio acido>'ase
CO2 C H2O N--%* 2+%! )%+1"* )%--P H2CO3 H2CO3 N----OO-P HC C HCO3-
Il secondo co"ponente del siste"a ta"pone! il sale 'icar'onato! si tro a nel liquido e4tracellulare pre alente"ente sotto for"a di 'icar'onato di sodio- Esso si dissocia quasi co"pleta"ente a for"are ioni 'icar'onato e ioni sodio0
H2CO3 N----OO-P HC C HCO3Le concentrazioni degli ioni idrogeno e degli ioni 'icar'onato c/e si for"ano! sono proprorzionali alla concentrazione dell3acido car'onico- In linea generale! la concentrazione della for"a indissociata rispetto a quella degli ioni dissociati! espressa dalla costante di dissociazione L0
HC 7 J F :9H2CO3</ 9HCO3-<;
La concentrazione di acido car'onico in una soluzione! non pu. essere "isurata! in quanto si dissocia su'ito in anidride car'onica e acqua o in ioni idrogeno e ioni 'icar'onatoEssendo la quantit; di anidride car'onica disciolta nel sangue! diretta"ente proporzionale a quella di acido car'onico! la for"ula di enta0
HC 7 J F 9:0=03 F PCO2;/HCO3-<
Dal "o"ento c/e il p: il logari"o negatico della concentrazione degli ioni idrogeno! la for"ula di enta0
p: a alori nor"ali! dopo c/e /a a uto l3iniziale ta"pona"ento c/i"ico nel liquido e4tracellulare-
I (%'p"* ."!.%(" & %''"* %)% 3 quando nell3urina presente idrogeno in eccesso! co"e a iene in casi di acidosi! questo si co"'ina con particolari siste"i ta"pone! c/e per"ettona la sua eli"inazione e la ,REAZIO)E DI )*O<O IO)E SI,ARSO)ATO- Il pri"o siste"a ta"pone utilizzato dal nostro organis"o per l3eli"iazione dell3idrogeno in eccesso! il siste"a ta"pone fosfato- 2uesto siste"a ta"pone costituito dagli ioni :PO ?> > e :DPO?>- Entra"'i sono forte"ente concentrati nel lu"e tu'ulare! in quanto il loro riassor'i"ento li"itato- 2uando non i piR ione 'icar'onato disponi'ile per la titolazione dell3idrogeno! questo si co"'ina con :PO ?> > con la for"azione di :DPO?>! c/e pu. essere eli"inato sotto for"a si sale di sodio &)a: DPO?(*n secondo siste"a ta"pone presente nel liquido tu'ulare! ancor piR i"portante del siste"a ta"pone fosfato! co"posta dall3a""oniaca e dallo IO)E AMMO)IO- 2uesto ione sintetizzato a partire dalla %L*TAMMI)A! c/e deri a dal "eta'olis"o degli a"inoacidi! nel fegato- 2uando la gluta""ina raggiunge le cellule dell3epitelio tu'ulare! iene "eta'olizzata da una serie di reazioni! c/e portano alla for"azione di D "olecole di ):?J e D "olecole di ione 'icar'onato- Lo ione a""onio! iene secreto nel lu"e tu'ulare per controtrasporto con il sodio! "entre lo ione 'icar'onato riassor'ito dai capillari peritu'ulari- Il risultato del "eta'lis"o della gluta""ina! la neofor"azione di ione 'icar'onato- A li ello del tu'ulo collettore! l3aggiunta di ione a""onio nel lu"e! a iene con un "eccanis"o differente0 l3a""onica diffonde nel lu"e tu'ulare! in quanto questa porzione "olto per"ea'ile ad essa- All3interno del lu"e l3a""onica si co"'ina con un idrogeno secreto! con la for"azione dello ione a""onio- Lo ione a""onio iene quindi eli"inato! portando con se uno ione idrogeno-
C"++&4 "*& +&*%#& 2&##'%) 2"! & 2&##'%#)%#"! pH 7 pJ C #"$ :HCO3-;/:0=03 F P)"2;
,on riferi"ento all3equazione di :enderson>:assel'alc/! si pu. notare c/e l3acidosi inter iene quando nel liquido e4tracellulare di"inuisce il rapporto tra ione 'icar'onato e anidride car'onica! deter"inando una di"inuzione del p:- Se tale rapporto di"inuisce a causa di una di"inuzione della quantit; di ione 'icar'onato nel liquido e4tracellulare! si parler; di A,IDOSI METASOLI,A- Se il p: di"inuisce a causa di un au"ento della pressione parziale di anidride car'onica! si parler; di A,IDOSI RESPIRATORIA- Entra"'e! causano una di"inuzione del rapporto tra ioni 'icar'onato e ioni idrogeno nel liquido tu'ulare- )el caso dell3acidosi "eta'olica! nel liquido tu'ulare! si /a un eccesso di ioni idrogeno rispetto a quelli 'icar'onato! principal"ente a causa di una di"inuita filtrazione di ione 'icar'onato! conseguente alla di"inuzione della sua concentrazione nel liquido e4tracellulare- )el caso dell3acidosi respiratoria l3eccesso di idrogeno nel liquido tu'ulare do uto all3au"ento della pressione parziale di anidride car'onica nel liquido e4tracellulare- La risposta co"pensatoria all3acidosi rspiratoria inizial"ente un au"ento della entilazione c/e porta all3eli"inazione di una quantit; "aggiore di anidride car'onica! "a considerando c/e l3efficienza del ta"pone respiratorio non co"pleta! la co"pensazione finale iene operata dal rene c/e secerne piR ioni idrogeno e produce nuo o 'icar'onato c/e err; i""esso nel liquido e4tracellulare- )ell3acidosi "eta'olica! assistia"o ad un au"ento della concentrazione di ioni idrogeno nel liquido e4tracellulare! causata dalla di"inuzione della concentrazione di 'icar'onatoLa principale co"pensazione l3au"ento della entilazione c/e riduce la pressione parziale di anidride car'onica nel liquido e4tracellulare$ la co"pensazione renale aggiungendo nuo o 'icar'onato al liquido e4tracellulare aiuta a "ini"izzare l3iniziale di"inuzione della concentrazione di 'icar'onato nel liquido e4tracellulareLe risposte co"pensatorie all3AL,ALOSI! sono fonda"ental"ente opposte a quelle c/e a engono
nell3acidosi- )ell3alcalosi il rapporto tra 'icar'onato e anidride car'onica nel liquido e4tracellulare au"enta! causando au"ento di p:- A li ello del tu'ulo renale! ci. si riflette in un au"ento del rapporto tra 'icar'onato ed idrogeno- Il 'icar'onato in eccesso iene eli"inato con le urine! con l3effetto netto di aggiungere ioni idrogeno al liquido e4tracellulare- )ell3AL,ALOSI RESPIRATORIA! l3au"ento di p: causato da una di"inuzione della pressione parziale dell3anidride car'onica tissutale &causata ad ese"pio da iper entilazione(- La di"inuzione della pressione parziale di anidride car'onica! porta ad una di"inuita secrezione di idrogeno nel tu'ulo renale- In conseguenza di ci.! l3idrogeno nel tu'ulo renale! non sufficiente a reagire con tutto l3acido car'onico filtrato! c/e non err; quindi riassor'ito co"pleta"ente! "a eli"inato con le urine- ,i. deter"ina quindi la riduzione plas"atica di 'icar'onato ed un a''assa"ento co"pensatorio di p:- )ell3AL,ALOSI METASOLI,A! l3au"ento del p: e la di"inzuine dei idrogeno nel liquido e4tracellulare! causata da un au"ento della concentrazione e4tracellulare di 'icar'onato- Tale au"ento co"pensato da una iniziale riduzione della entilazione! c/e tende ad au"entare la pressione parziale di anidride car'onica- L3au"ento di 'icar'onato! deter"ina anc/e un au"ento della sua filtrazione a li ello renale! c/e in eccesso rispetto all3idrogeno secreto- Il 'icar'onato in eccesso iene eli"inato con le urine! con la conseguente di"inuzione della sua concentrazione e4tracellulare-
proposito! la pressione parziale di ossigeno a li ello del "are! nell+aria pari a 9A7 "":g- Le pressioni parziali dei gas! possono ariare! a seconda se ci tro ia"o al li ello del "are o ad una altitudine "aggiore- )el caso dell+ossigeno! la sua pressione parziale! "an "ano c/e salia"o di quota! tende a di"inuire*n3altra legge fonda"entale c/e spiega "oltissi"i feno"eni c/e a engono durante l+atto respiratorio! la LE%%E DI :E)Rc- 2uesta legge affer"a c/e un gas! tende a spostarsi dalle zone ad altra pressione erso le zone a 'assa pressioneOltre a queste due leggi appena "enzionate! ricordia"o anc/e la LE%%E DI SOcLE0 questa legge affer"a c/e il prodotto della pressione di un gas! per il suo olu"e! ri"ane se"pre costante2uindi ad un au"ento di olu"e! quale ad ese"pio l+au"ento del olu"e della ga''ia toracica! corrisponde necessaria"ente una di"inuzione della pressione del gas in essa contenutoL+ulti"a legge c/e esa"inia"o riguarda la solu'ilit; di un gas in un liquido &co"e ad ese"pio la solu'ilit; dell+ossigeno nel sangue(0 nella fattispecie! la solu'ilit; di un dato gas in un liquido! dipende dalla pressione e dalla solu'ilit; del gas e dalla te"peratura-
questa pressione negati a rappresentata dall+atti it; drenante dei asi linfatici c/e tende a ri"uo ere il liquido contenuto nello spazio pleurico- Poic/Q la forza con cui il pol"one tende nor"al"ente a collassare di circa >? "":g! la pressione del liquido pleurico! de e essere se"pre negati a di al"eno ? "":g! per poter "antenere i pol"oni espansi- Le "isure eseguite di"ostrano c/e questa pressione di circa >6 "":g! o ero di poc/i "illi"etri piR negati a della pressione di collasso dei pol"oni- ,osO la negati it; del liquido pleurico "antiene i pol"oni adesi alla pleura parietale della ca it; toracica-
V%+ %4 "* 2 p+&!! "*& +&!p"*!%1 # 2&##% 5&*( #%4 "*& p"#'"*%+&
Il pol"one una struttura elastica! c/e quando engono a "ancare le forze c/e lo "antengono espanso! tende a collassare- Inoltre esso non collegato alla parete toracica attra erso connessioni dirette! tranne c/e a li ello dell+ilo pol"onare- La principale forza c/e per"ette al pol"one di non collassare! e di ri"anere adeso alla superficie interna della ca it; toracica! co"e gi; anticipato! la pressione su'at"osferica presente nello spazio pleurico- 2uesta pressione iene co"une"ente c/ia"ata PRESSIO)E I)TRAPLE*RI,A- Il alore no"ale della pressione pleurica all+inizio dell+atto inspiratorio! di circa =#? "":g! c/e il alore necessario per e itare il collasso pol"onareDurante un nor"ale atto inspiratorio! la ga''ia toracica si espande e trascina con se il pol"one con una forza ancora "aggiore! rendendo ancor piR negati a la pressione intrapleurica fino ad un alore di @#A "":g- Se da una parte la pressione intrapleurica scende ad un alore ancora piR negati o! la ga''ia toracica si espande incre"entando il olu"e del pol"one di circa 7-@ L- 2uesto alore di olu"e! prende il no"e di <OL*ME ,ORRE)TE! e corrisponde al olu"e di aria insipirato &e quindi espirato( ad ogni atto respiratorio- E altrettanto o io c/e durante la fase di espiratoria la pressione intrapleurica torna al suo alore di riposoLa PRESSIO)E AL<EOLARE! la pressione dell+aria contenuta all+interno degli al eoli pol"onari2uando la glottide aperta! e non i alcun flusso di aria! la pressione in tutto l+al'ero respiratorio! co"presi gli al eoli! pari a quella at"osferica! c/e iene posta ar'itraria"ente uguale a 7 &sappia"o in ece c/e la pressione at"osferica al li ello del "are pari a 6A7 "":g(Per per"ettere l+entrata di aria durante l+atto inspiratorio! all+interno dei pol"oni! la pressione al eolare! in irtR della legge di /enrb de e scendere ad un alore legger"ente negati o rispetto a quello della pressione at"osferica &l+aria si sposta da regioni a pressione "aggiore a regioni a pressioni "inore(- La ariazione infatti di circa 9 "":g! necessaria! per per"ettere all+aria di entrare nei pol"oni- Durante l+espirazione la pressione al eolare /a un anda"ento opposto au"entando di circa 9 "":g- In sostanza! durante l+atto inspiratorio la pressione al eolare passa da un alore 7 fino ad un alore su' at"osferico di >9 "":g- L+aria entra nel pol"one fino a quando questa pressione negati a- Allorquando la pressione al eolare di enta positi a! l+aria pu. fluire dagli al eoli erso l+esterno per"ettendo l+atto espiratorioEsiste infine un altro para"etro i"portante nel "eccanis"o di entilazione pol"onare! c/e la PRESSIO)E TRA)SPOLMO)ARE! definita co"e la differenza tra la pressione al eolare e la pressione pleurica- Dal "o"ento c/e la pressione transpol"onare definita co"e la differenza tra pressione al eolare e la pressione intrapleurica! ed essendo quest+ulti"a se"pre negati a! allora la pressione transpol"onare SEMPRE POSITI<A- La pressione transpol"onare! la pressione c/e esiste all+interno del pol"one
superficie interna dell+al eolo! c/e crea una TE)SIO)E S*PER5I,IALE all+interfaccia aria>liquido- Ma c/e cosa precisa"ente questa Vtensione superficialeW[ Le "olecole di acqua piR superficiali di una fase liquida! a contatto con aria! sono sottoposte ad una intensa forza di attrazione reciproca! c/e riduce al "ini"o la superficie di contatto tra le due fasi! c/e tendono quindi ad allontanarsi- Se ora! ro escia"o il punto di ista! i""aginando cosa accade a li ello della superficie interna dell+al eolo! si pu. co"prendere co"e anc/e a questo li ello! la superficie della fase liquida presente nell+al eolo! tenda a contrarsi- 2uesta contrazione! c/e allontana la superficie di contatto tra aria e liquido! crea una TE)SIO)E S*PER5I,IALE! diretta erso l+interno dell+al eolo! a partire dall+interfaccia aria>liquido- La tensione superficiale! per la LE%%E DI LAPLA,E! induce un au"ento di pressione negli al eoli! diretto al centro dell+al eolo! c/e tende a spingere l+aria fuori dall+al eolo! facendolo quindi collassare- L+effetto netto l+espressione di una forza di retrazione c/e si "anifesta in tutto il pol"one! c/e prende il no"e di 5ORZA ELASTI,A DI TE)SIO)E S*PER5I,IALEPer la legge di laplace! l+au"ento della pressione! diretta"ente proporzionale alla tensione superficiale! ed in ersa"ente proporzionale al raggio al eolare0
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In 'ase alla legge di laplace! l+au"ento di pressione "aggiore negli al eoli di piccole di"ensioniA causa quindi della presenza della tensione superficiale! gli al eoli di piccolo cali'ro /anno la tendenza a sgonfiarsi e far fluire l+aria negli al eoli piR grandi- E o io per. c/e esistono degli ele"enti indispensa'ili! in grado di far a''assare il alore di tensione superficiale! in "odo da i"pedire il feno"eno del collasso al eolare- 2uesta sostanza! presente all+interno degli al eoli pol"onari! prende il no"e di S*R5A,TA)TE! o ero un agente atti o alla superficie dell+acqua! c/e ne riduce note ol"ente la tensione superficiale- 2uesta sostanza sintetizzata e secreta dagli pneu"ociti di tipo II! c/e anno a costituire circa il 978 della popolazione totale dell+epitelio al eolare &in cui tro ia"o anc/e pneu"ociti di tipo II e "acrofagi al eolari(- ,o"plessi a"ente il tensioatti o una "iscela di di ersi fosfolipidi! proteine e ioni- I co"ponenti principali sono il DIPALMITOIL>5OS5ATIDIL,OLI)A! le PROTEI)E DEL S*R5A,TA)TE e gli IO)I ,AL,IOE i"portante sottolineare c/e nei neonati pre"aturi! la di"ensione "edia degli al eoli pol"onari di circa 9#? di quella osser ata negli adulti- Inoltre il surfactante presente negli al eoli co"incia ad essere secreto dal 6 "ese di gra idanza o anc/e piR tardi- 2uesto i"plica c/e "olti neoanti pre"aturi alla nascita non a''iano una quantit; sufficiente di surfactante necessaria per l+espansione al eolare! con pol"oni tendenti al collasso- 2uesto feno"eno alla 'ase di una patologia detta SI)DROME DA DISTRESS RESPIRATORIO-
<OL*ME DI RISER<A ESPIRATORIA0 il "assi"o olu"e di aria c/e pu. essere espirato con una espirazione forzata eseguita a partire dalla fine di una espirazione corrente,orrisponde a circa 9!9 litri<OL*ME RESID*O0 il olu"e di aria c/e ri"ane nei pol"oni dopo una espirazione "assi"ale- ,orrisponde a circa 9!D litri di aria-
C%p%) (, p"#'"*%+ : ,APA,ITA+ I)SPIRATORIA0 data dal olu"e corrente piR il olu"e di riser a inspiratoriaRappresenta la quantit; di aria c/e una persona pu. inspirare a partire dalla fine di una nor"ale espirazione- Misura circa =!@ litri di aria ,APA,ITA+ 5*)ZIO)ALE RESID*A0 uguale alla so""a del olu"e di riser a espiratoria piR il olu"e residuo- E il olu"e di aria c/e ri"ane nei pol"oni al ter"ine di un atto respiratorio nor"ale- Misura circa D!= litri ,APA,ITA+ <ITALE0 uguale alla so""a del olu"e di riser a inspiratoria! del olu"e corrente e del olu"e di riser a espiratoria- Rappresenta il "assi"o olu"e di aria c/e una persona pu. espellere dai pol"oni con una espirazione "assi"ale! dopo a erli rie"piti quanto piR possi'ile tra"ite una inspirazione anc/+essa "assi"ale- Misura circa ?!A litri ,APA,ITA+ TOTALE0 il "assi"o olu"e al quale i pol"oni possono essere espansi attra erso una inspirazione "assi"ale- E la so""a della capacit; itale e del olu"e residuo- Misura circa @!K litriLa capacit; itale dei pol"oni dipende da tantissi"i fattori! co"e ad ese"pio la resistenza al flusso di aria- La resistenza al flusso spesso causata da un forte raffreddore! da una 'ronc/ite o da un as"a 'ronc/iale! c/e anno a deter"inare una costrizione delle ie aeree- *n altro fattore c/e deter"ina la capacit; itale! la di"ensione dei pol"oni! l+elasticit; pol"onare &c/e pu. essere co"pro"essa da alcune patologie co"e la 5ISROSI POLMO)ARE( e la forza dei "uscoli respiratori &negli atleti! essendo questi "uscoli piR forti! la capacit; itale "aggiore(
contenuta nei tessuti- Il principio fisico>c/i"ico! c/e per"ette gli sca"'i gassosi! ancora una olta l+esistenza di un %RADIE)TE PRESSORIO-
"enzionate con il 5L*SSO del gas attra erso la 'arriera! c/e in questo caso la "e"'rana respiratoria0
C%+%((&+ !( )-& & p+&!! "* p%+4 %# 2&##6%+ % %('"!.&+ )%= %#5&"#%+& & 2&# !%*$/&
In linea generale! sappia"o c/e i gas si spostano attra erso le "e"'rane 'iologic/e! per diffusione passi a! secondo il loro gradiente di concentrazione0 ci. a iene sia a li ello al eolare! o ero quando l+ossigeno iene ceduto al plas"a! sca"'iato con l+anidride car'onica! sia a li ello tissutale do e l+ossigeno a''andona il plas"a per entrare nei tessuti! ri"piazzato dall+anidride car'onicaSappia"o anc/e c/e la PRESSIO)E PARZIALE di un gas contenuto in una "iscela gassosa! uguale al prodotto del alore della pressione at"osferica per la percentuale del gas contenuto nella "iscela & i"portante ricordare c/e la pressione parziale non corrisponde esatta"ente alla concentrazione del gas(In 'ase alle pre"esse appena fatte! analizzia"o ora la co"posizione della "iscela gassosa a ari li elli0 ARIA ATMOS5ERI,A! ARIA AL<EOLARE! SA)%*E <E)OSO! SA)%*E ARTERIOSO e TESS*TI PERI5ERI,I L+aria at"osferica co"posta per il 6K8 da AZOTO! per il D98 da OSSI%E)O e per il restante 98 da A)IDRIDE ,ARSO)I,A e <APORE A,2*EO- L+azoto a pressioni nor"ali non partecipa agli sca"'i gassosi- Ad ogni atto respiratorio! l+aria at"osferica! entrando nelle ie respiratorie! iene riscaldata e u"idificata- Per quanto riguarda le pressioni parziali! in 'ase alle percentuali appena "enzionate! a''ia"o0 P)DX@C6 "":g! PODX9@C "":g! P,ODX7!= "":g! P:DOX=!6 "":g L+aria al eolare! presenta delle percentuali! e quindi concentrazioni differenti! rispetto a quelle dell+aria at"osferica- L+azoto presente per il 6@8! l+ossigeno per il 9=!A8! l+anidride car'onica per il @!=8! il apore acqueo per il A!D8 &la concentrazione di apore acqueo au"entata a seguito dell+u"idificazione dell+aria nelle ie aeree di conduzione(- Perc/Q l+ossigeno nell+aria al eolare! /a una pressione parziale! e quindi una concentrazione "inore[ La risposta sta nel fatto c/e dall+aria al eolare iene continua"ente assor'ito ossigeno! c/e entra nel sangue c/e percorre i capillari al eolari! "entre nuo o ossigeno iene costante"ente ri"piazzato dall+aria at"osferica- 2uanto piR rapida"ente l+ossigeno iene assor'ito dal sangue! tanto piR 'assa di enter; la sua concentrazione negli al eoli pol"onari$ ice ersa! quanto piR rapida"ente nuo o ossigeno entra negli al eoli pol"onari! tanto piR ele ata di enter; la sua concentrazione- Perci.! la concentrazione di ossigeno nell+aria al eolare! controllata da due fattori0 dalla elocit; di assor'i"ento da parte del sangue! e dalla elocit; con cui nuo o ossigeno entra negli al eoli con la entilazione- A alori fisiologici di assor'i"ento di ossigeno nel sangue! pari a D@7 "L#"in! e di entilazione al eolare! pari a ?D77 "L#"in! la pressione parziale di ossigeno circa 97? "":g- Lo stesso discorso pu. essere affrontato per quanto riguarda l+anidride car'onica0 l+anidride car'onica infatti! continua"ente prodotta dall+organis"o! trasportata dal sangue agli al eoli pol"onari e ri"ossa tra"ite la entilazione- Alla nor"ale elocit; di produzione di anidride car'onica da parte dei tessuti! pari a circa D77 "L#"in! ed al alore fisiologico di entilazione al eolare! pari a ?D77 "L#"in! la pressione parziale di anidride car'onica pari a ?7 "":g- La elocit; degli sca"'i respiratori! per la legge di ficU!
dipende dall+estensione dell+area della superficie di sca"'io! dallo spessore della "e"'rana di sca"'io e dal coefficiente di diffusione del gas attra erso la "e"'rana &sia anidride car'onica c/e ossigeno! sono solu'ili in acqua( Il SA)%*E <E)OSO! refluo dai tessuti! presenta una pressione parziale di ossigeno pari a ?7 "":g! e una pressione parziale di anidride car'onica pari a ?A "":gE o io! in 'ase a quanto detto fino ad ora c/e! a li ello al eolare! in irtR del gradiente pressorio! l+ossigeno passi dalla ca it; al eolare al plas"a sanguigno! "entre l+anidride car'onica co"pia il tragitto in erso! dal sangue alla ca it; al eolare- E i"portante e idenziare il fatto c/e! il gradiente pressorio dell+ossigeno! tra plas"a e aria al eolare pari a circa A7 "":g! "entre quello dell+anidride car'onica! solo di A "":g- ,onsiderando il fatto c/e i due gas! engono sca"'iati alla "edesi"a elocit;! de e esistere qualc/e fattore c/e per"etta all+anidride car'onica! a endo essa un gradiente pressorio decisa"ente inferiore rispetto a quello dell+ossigeno! di a ere una elocit; di sca"'io prossi"a a quella dell+ossigeno- Il fattore in questione proprio il coefficiente di diffusione! c/e nel caso dell+anidride car'onica superiore rispetto a quello dell+ossigeno &circa D7 olte "aggiore( Il SA)%*E ARTERIOSO presenta le seguenti pressioni parziali0 per quanto rigurda l+ossigeno! essa pari a 977 "":g! "entre per l+anidride car'onica ?7 "":g Al li ello TISS*TALE infine! a''ia"o una pressione parziale di ossigeno pari a ?7 "":g! ed una pressione parziale di anidride car'onica pari a ?A "":gTenendo ora a "ente la legge di ficU! possia"o facil"ente capire! co"e la ariazione di alcuni suoi para"etri! possa facil"ente dare origine a dei difetti riguardanti la dina"ica degli sca"'i gassosi! c/e tal olta! possono diretta"ente dare origine a patologie- Per la legge di ficU0
E2&'% p"#'"*%+&
In linea generale! il siste"a linfatico /a la funzione principale di riassor'ire i liquidi interstiziali &liquidi e4tracellulari(- )ell+ede"a pol"onare! si erifica un accu"ulo di liquido! filtrato dai capillari
pol"onari! nello spazio interstiziale &ede"a interstiziale(- 2uando il liquido interstiziale di enta eccessi o! pu. andare ad occupare i sacc/i al eolari! con una i"portante co"pro"issione della funzione pol"onare &ede"a al eolare(- L+accu"ulo di liquido si erifica in quanto la elocit; di filtrazione capillare! super quella di drenaggio da parte del linfatico- Tra le conseguenze principali deri anti dall+ede"a pol"onare! a''ia"o0 un au"ento dello spessore della "e"'rana respiratoria! un au"ento della TE)SIO)E S*PER5I,IALE causata dall+ingresso di liquido nel sacco al eolare! con un successi o collasso al eolare! riduzione della co"pliance pol"onare! riduzione della superficie di sca"'io aria>sangue- Le cause piR co"uni di ede"a pol"onare sono0 au"ento della pressione idrostatica nei capillari pol"onari &ricordia"o c/e il circolo pol"onare un siste"a c/e la ora a pressioni 'asse(! con conseguente au"ento della elocit; di filtrazione degli stessi$ au"ento della per"ea'ilit; dei capillari pol"onari &o addirittura lesione(! a seguito di inalazione o ingestione di sostanze tossic/e! co"e il cloro o l+anidride solforosa$ tu"ore del siste"a linfatico o dei linfonodi! con conseguente insufficienza linfatica$ riduzione della pressione interstiziale! causata da "alattie di tipo "eta'olico$ riduzione della pressione colloido>os"otica- L+au"ento della pressione idrostatica deri a principal"ente da Vinsufficienza entricolare sinistraW o da una patologia della al ola "itrale-
sangue c/e passa lungo i capillari- Riferendoci alla figura di sopra! notia"o c/e! affinc/ si possano li'erare @ "L di ossigeno da 977 "L di sangue! la pressione parziale di ossigeno! de e ridursi a ?7 "":g- Pertanto la pressione parziale di ossigeno tissutale! )O) P*O+ superare il alore di ?7 "":g0 se ci. accadesse! l+e"oglo'ina non potre''e rilasciare la quota di ossigeno ric/iesta dai tessuti- Per questo "oti o l+e"oglo'ina stessa! c/e nor"al"ente sta'ilisce a circa ?7 "":g il li"ite "assi"o della pressione parziale si ossigeno tissutaleDurante un esercizio "uscolare intenso in ece! co"e "ostra la figura accanto! necessario c/e l+e"oglo'ina ceda ai tessuti una quantit; "aggiore di ossigeno2uesto effetto pu. essere ottenuto con grande facilit; in seguito ad una "odesta riduzione della pressione parziale di ossigeno tissutaleOsser ando la VpendenzaW c/e la cur a assu"e tra alori di pressione co"presi tra ?7 "":g e 9@ "":g! notia"o c/e! a piccoli decre"enti di pressione parziale di ossigeno! corrisponde un grande au"ento di ossigeno ceduto ai tessutiLa cur a di dissociazione dell+e"oglo'ina! non "antiene se"pre la stessa configurazione- Essa pu. traslare erso destra! a''assandosi! o erso sinistra! alzandosi- 2uando la cur a si sposta erso destra! DIMI)*IS,E la sua affinit; erso l+ossigeno0 l+ossigeno ceduto "olto piR facil"ente- Lo sposta"ento erso sinistra della cur a indica un A*ME)TO di affinit; erso l+ossigeno0 l+ossigeno iene ceduto "olto piR difficil"ente- Di ersi sono i fattori c/e concorrono a spostare la cur a erso destra o erso sinistra- La figura sotto! "ostra c/e quando il sangue di iene legger"ente acido! cio quando il p: si riduce a 6!D! rispetto al alore nor"ale c/e 6!?! la cur a di dissociazione dell+e"oglo'ina si sposta erso destra- <ice ersa! se il p: au"enta da 6!? a 6!A! la cur a si sposta erso sinistra- Oltre alla ariazione di p:! altri fattori possono causare uno sposta"ento della cur a- I principali fattori c/e spostano la cur a erso DESTRA sono0 au"ento della concentrazione di ,OD e degli IDRO%E)IO)I nel sangue! au"ento della te"peratura corporea! au"ento della concentrazione di D!= DI5OS5O%LI,ERATO! un i"portante "eta'olita presente nel sangue la cui concentrazione aria con alcune condizioni "eta'olic/e- Lo sposta"ento della cur a di dissociazione erso destra! do uto all+incre"ento della concentrazione di anidride car'onica e degli idrogenioni nel sangue! /a un effetto i"portante! perc/Q au"enta la cessione di ossigeno a li ello tissutale e l+assunzione dello stesso a li ello pol"onare- questo feno"eno iene c/ia"ato E55ETTO SO:R e pu. essere spiegato in questo "odo0 "entre il sangue passa attra erso i capillari tissutali! l+anidride car'onica passa dalle cellule nel sangue- 2uesto incre"enta la pressione parziale di anidride car'onica nel sangue c/e a sua olta deter"ina un incre"ento della concentrazione di A,IDO ,ARSO)I,O &: D,O=(- In seguito alla dissociazione dell+acido car'onico! au"entano anc/e gli idrogenioni nel sangue! con una di"inuzione di p/ e"atico- 2uesti fattori deter"inano il distacco dell+ossigeno dal suo lega"e con l+e"oglo'ina! per"ettendone il rilascio ai tessuti in quantit; "aggiori- Esatta"ente l+opposto accade nel
pol"one! do e l+anidride car'onica diffonde dal sangue capillare enoso erso gli spazi al eolari- In seguito a questo processo si riducono sia la pressione parziale di anidride car'onica! sia la concentrazione di idrogenioni nel sangue! con uno sposta"ento della cur a di dissociazione erso sinistra ed in alto- Anc/e durante l+esercizio fisico inter engono di ersi fattori c/e spostano decisa"ente la cur a erso destra! au"entando quindi la quantit; di ossigeno disponi'ile per il tessuto "uscolare- L+esercizio fisico infatti fa au"entare la quantit; di anidride car'onica e di "eta'oliti acidi rilasciati dalle fi're "uscolari! au"entando quindi la concentrazione di idrogenioni nel sangue dei capillari "uscolariInoltre la te"peratura del "uscolo in atti it;! au"enta di circa D>= \,! concorrendo ad incre"entare il rilascio di ossigeno a li ello delle fi're "uscolari- Tutti questi fattori agiscono sinergica"ente ! spostando la cur a erso destra! dell+ossie"oglo'ina presente nei capillari "uscolari- )el pol"one! lo sposta"ento della cur a a iene in senso opposto! e per"ette all+e"oglo'ina di legare una quota addizionale dell+ossigeno contenuto negli al eoli- L+ulti"o fattore c/e causa uno sposta"ento della cur a erso destra l+au"ento della concentrazione del D!=>DP% nel sangue- In condizioni di ipossia protratta! la quantita di D!=>DP% nel sangue au"enta note ole"ente e sposta la cur a erso destra- In sistuazioni di carenza di ossigeno! la cur a di dissociazione su'isce uno sposta"ento erso sinistra)e un ese"pio alido l+EMO%LOSI)A 5ETALE0 all+interno del feto! l+organis"o si tro a in una condizione di scarsit; di ossigeno-
co"'ina con l+e"oglo'ina presente nei glo'uli rossi! considerando il fatto c/e l+e"oglo'ina un potente ta"pone acido>'ase- Lo ione 'icar'nato in ece! per la "aggior parte! diffonde dai glo'uli rossi erso il plas"a! sca"'iato con uno IO)E ,LORO! c/e diffonde nei glo'uli rossi- 2uesto processo garantito da una proteina trasportatrice presente nella "e"'rana del glo'ulo rosso &antiporto cloro>'icar'onato(- Attra erso questo processo! iene trasportato al pol"one circa il 678 della quota totale di anidride car'onica- A li ello al eolare! lo ione 'icar'onato disciolto nel plas"a! rientra all+interno del glo'ulo rosso &sca"'iato con uno ione cloro c/e esce(! do e! a seguito della reazione in ersa! rifor"a anidride car'onica- 2uesta! in irtR del gradiente pressorio esistente tra sangue enoso e aria al eolare! diffonde nell+al eolo per essere eli"inata con l+espirazioneOltre c/e con l+acqua! l+anidride car'onica! pu. reagire anc/e con i radicali a"inici della "olecola di e"oglo'ina &o con proteine plas"atic/e(! e for"are un co"posto c/e prende il no"e di ,ARSAMI)OEMO%LOSI)A- Il lega"e tra anidride car'onica ed e"oglo'ina un lega"e RE<ERSISILE! c/e iene risolto al li ello pol"onare- La quota "assi"a di anidride car'onica c/e pu. essere trasportata con l+e"oglo'ina e con le proteine plas"atic/e! a""onta a circa il D78 del totale-
due arterie &c/e nonostante la loro confor"azione anato"ica! trasportano sangue arterioso(! si 'iforcano seguendo le dira"azioni dell+al'ero 'ronc/iale! fino a dare origine ai ,APILLARI AL<EOLARI! o ero la sede in cui a engono gli sca"'i gassosi- Dai capillari al eolari si for"ano per confluenza le <E)E POLMO)ARI &c/e in questo caso trasportano sangue arterioso(! c/e una olta fuoriuscite dai pol"oni! s'occano! in nu"ero di ?! nella parete posteriore dell+atrio sinstro)ell+uo"o la pressione sistolica nor"ale nel entricolo destro! in "edia di circa D@ "":g! "entre quella diastolica pari a 7>9 "":g- Durante la sistole la pressione nelle arterie pol"onari sostanzial"ente identica a quella presente nel entricolo destro! "entre quella diastolica pari a K "":g- A li ello dei capillari al eolari la pressione circa 6 "":g- Per quanto riguarda il flusso sanguigno! questo! co"e gi; anticipato! corrisponde alla gittata cardiaca-
E..&((" 2&##% p+&!! "*& 2+"!(%( )% !/# .#/!!" &'%( )" p"#'"*%+&
)ella trattazione della fisiologia generale della circolazione sanguigna! si sottolineato c/e la pressione del sangue al li ello dei piedi! in una persona in posizione ortostatica! di circa C7 "":g piR ele ata rispetto a quella del cuore- 2uesta differenza do uta alla pressione idrostatica! cio al peso della colonna di sangue all+interno dei asi sanguigni- Lo stesso effetto! seppur con delle
differenze! si osser a nei asi pol"onari- )ell+uo"o in posizione eretta! il punto piR alto del pol"one &apice pol"onare(! dista circa =7 c" dal punto piR 'asso &'ase pol"onare(- )ell+apice del pol"one! "isuria"o una pressione arteriosa di circa 9@ "":g piR 'assa! rispetto a quella presente nel cuore &cuore destro o ia"ente(! "entre nella 'ase pol"onare! "isuria"o una pressione arteriosa di circa K "":g piR alta! rispetto a quella "isurata nel cuore0 queste differenze pressorie! /anno delle i"portanti conseguenze sul flusso sanguigno nelle di erse aree del pol"one- )ella parte alta del pol"one! il flusso sanguigno piR tosto "odesto! "entre nella parte 'assa circa @ olte "aggiore- Per co"prendere "eglio queste differenze! suddi idia"o il pol"one in = zone differenti! ognuna con un differente flusso e"atico! "a pri"a di descri ere ognuna di esse! opportuno fare una precisazione0 i capillari al eolari sono distesi dalla pressione sanguigna al loro interno! "a allo stesso te"po sono co"pressi dalla pressione al eolare presente all+esterno di essi- )el caso in cui la pressione al eolare superi quella sanguigna al loro interno! essi si c/iudono e il flusso e"atico interno si interro"pe ZO)A 9 3 ASSE)ZA TOTALE DI 5L*SSO SA)%*I%)O! do uta al fatto c/e la pressione arteriosa all+interno dei capillari! non supera "ai la pressione al eolare! in nessuna fase del ciclo cardiaco ZO)A D 3 5L*SSO SA)%*I%)O I)TERMITTE)TE! c/e si erifica solo durante la fase sistolica del ciclo cardiaco! in cui la pressione dei capillari supera quella al eolare ZO)A = 3 5L*SSO ,O)TI)*O! in quanto la pressione arteriosa in questa zona se"pre "aggiore di quella al eolare)el pol"one nor"ale sono presenti solo regioni c/e si co"portano co"e la zona D e la zona =- In particolare la zona D tipica degli apici pol"onari! "entre la zona = tipica delle restanti parti- *n flusso con le caratteristic/e della zona 9! si erifica quando la pressione sistolica pol"onare troppo 'assa! oppure quando la pressione al eolare alta- Durante un esercizio fisico in ece! assistia"o ad un au"ento della pressione arteriosa! tale da causare un passaggio alla zona = delle aree apicali del pol"one-
C"*(+"##" *&+5"!" 2&##% +&!p +%4 "*& # )&*(+" +&!p +%("+ "
Il ,E)TRO RESPIRATORIO co"posto da di ersi gruppi neurali disposti 'ilateral"ente nel 'ul'o e nel ponte- Esso suddi iso in tre for"azioni neurali principali0 il %R*PPO RESPIRATORIO DORSALE! localizzato dorsal"ente nel 'ul'o! responsa'ile principal"ente dell+inspirazione &controlla i "uscoli inspiratori(! caratterizzato da )E*RO)I I$ il %R*PPO RESPIRATORIO <E)TRALE! localizzato nella porzione entrolaterale del 'ul'o! responsa'ile pre alente"ente della inspirazione ed espirazione forzata! caratterizzato da )E*RO)I E! "a anc/e da neuroni I$ nuclei localizzati dorsal"ente nella porzione piR craniale del 'ul'o! corrispondenti a quello c/e iene co"une"ente c/ia"ato ,E)TRO P)E*MOTASSI,O! i"plicato soprattutto nella regolazione dell+a"piezza e della frequenza del respiro-
G+/pp" +&!p +%("+ " 2"+!%#& :DRG; & $+/pp" +&!p +%("+ " 5&*(+%#& :VRG; 3 il gruppo respiratorio dorsale! si estende per quasi tutta la lung/ezza del 'ul'o- La "aggior parte dei neuroni c/e lo caratterizzano! situata nel )*,LEO DEL TRATTO SOLITARIO e nell+adiacente for"azione reticolare 'ul'are- Il nucleo del tratto solitario! rice e afferenze dai centri superiori! e rappresenta anc/e il nucleo sensiti o dei ))- %LOSSO5ARI)%EO e <A%O! i quali tras"ettono al DR% segnali sensoriali pro enienti dai c/e"ocettori periferici! dai 'arocettori e da altri tipi di recettori localizzati nel siste"a respiratorio- Il rit"o respiratorio di 'ase iene generato pre alente"ente dai )E*RO)I I del DR%- 2uesto gruppo di neuroni e"ette scaric/e ripetiti e di POTE)ZIALI D+AZIO)E I)SPIRATORI- 2uesti segnali! tras"essi principal"ente ai "uscoli inspiratori! co"e il diafra""a! non sono scaric/e istantanee di potenziali d+azione! "a treni di i"pulsi dal tipico anda"ento Va ra"paW0 l+atti it; di questi neuroni inizia "olto lenta"ente! poi la frequenza di scarica au"enta per circa D secondi! dopo i quali i neuroni s"ettono i"pro isa"ente di scaricare ri"anendo silenti per circa = secondi- Il periodo di ini'izione dei neuroni! interro"pe l+eccitazione del diafra""a! consentendo il ritorno elastico del pol"one e della parete toracica! e quindi l+attuarsi della fase espiratoria- Successi a"ente l+atti it; a ra"pa dei neuroni I rico"incia e con essa anc/e il ciclo respiratorio- Il antaggio o io della scarica a ra"pa! consiste nel fatto c/e essa pro oca un au"ento graduale e "oderato del olu"e pol"onare durante l+espirazione! anzic/Q inspirazioni spas"odic/e- In 'ase a quanto appena detto! risulta e idente c/e! in condizioni di respiro nor"ale! il solo ed unico centro ner oso c/e si atti a il DR%! in quanto l+espirazione a iene passi a"ente! grazie al ritorno elastico del pol"one e del diafra""a- In condizioni di respiro nor"ale il DR% ini'isce il gruppo respiratorio entrale! i cui neuroni ri"angono total"ente inatti i- Ogni qual olta il co"ando erogato au"enta! allo scopo di au"entare la entilazione! i segnali respiratori pro enienti dal DR%! si propagano a quelli del gruppo entrale- In questo "odo! anc/e il gruppo entrale contri'uisce ad au"entare lo sti"olo respiratorio! in particolare quando decidia"o di effettuare una inspirazione o una espirazione forzata! co"e accade ad ese"pio durante un la oro "uscolare intenso! nel quale! oltre ad essere reclutato il diafra""a! de ono essere reclutati anc/e i sinergisti della inspirazione! co"e gli intercostali esterni! lo sternocleido"astoideo e gli scaleni! e i sinergisti della espirazione! o ero i "uscoli addo"inali e i "uscoli intercostali interniR/"#" 2&# )&*(+" p*&/'"(%!! )" 3 se il 'ul'o iene separato dal ponte! la respirazione continua "a di iene irregolare sia per a"piezza c/e per frequenza- E o io quindi c/e DR% e <R% da soli! non riescono a sta'ilizzare la funzione respiratoria- La regolarit; assicurata da influenze c/e giungono dal ponte! ed in particolare dal centro pneu"otassico- 2uesto in particolare! tras"ette segnali all+area inspiratoria 'ul'are &DR%(- L+effetto principale del centre pneu"otassico quello di controllare l+inatti azione della Vra"paW inspiratoria! e quindi della fase di espansione del pol"one- 2uando il centro pneu"otassico eroga segnali ad ele ata intensit;! la fase inspiratoria pu. durare anc/e soli 7!@ sec! con una riduzione del olu"e inspirato- <ice ersa! quando i segnali del centro pneu"otassico sono de'oli! l+inspirazione pu. protrarsi anc/e per @ sec! per"ettendo di au"entare il olu"e di aria inspirata- La funzione del centro pneu"otassico quindi quella di LIMITARE la fase inspiratoria0 ci. produce in ia secondaria! un au"ento della frequenza respiratoria! in quanto! la riduzione della fase inspiratoria accorcia anc/e l+espirazione! e quindi la durata co"plessi a del ciclo respiratorio-
esercitato diretta"ente sul centro respiratorio- Le ariazioni della concentrazione di anidride car'onica e degli idrogenioni! da parte delle cellule glo"ic/e iene captato nel seguente "odo0 l+innalza"ento della concentrazione di anidride car'onica all+interno di queste cellule! porta alla for"azione di acido car'onico! c/e successi a"ente si dissocia in ione 'icar'onato e idrogenioni- %li ioni idrogeno accu"ulati nel citoplas"a delle cellule! engono sca"'iati con uno ione sodio presente nel plas"a sanguigno- Il sodio intracellulare a questo punto! atti a uno sca"'iatore sodio>calcio! c/e estrude il sodio! captando uno ione calcio dal plas"a- L+au"ento della concentrazione del calcio intracellulare causa la li'erazione di neurotras"ettitore! con la conseguente genesi di un potenziale di azione a li ello della fi'ra afferente connessa con la cellula glo"icaIn definiti a possia"o concludere dicendo c/e il ruolo fonda"entale dei glo"i e quindi dei c/e"ocettori periferici! quello di captare! sia i"portanti ariazioni della pressione parziale arteriosa di ossigeno! sia l+au"ento dell+acidosi "eta'olica &causata ad ese"pio da au"ento di anidride car'onica o da au"ento di ioni idrogeno( A+&% )-&'"!&*! 1 #& 2&# )&*(+" +&!p +%("+ " 3 si ritiene c/e nessuna delle tre aree costituenti il centro respiratorio! sia diretta"ente sensi'ile alle ariazioni di anidride car'onica o degli idrogenioni nel sangue- Esiste in ece una altra area cere'rale! c/e prende il no"e di AREA ,:EMOSE)SISILE! estre"a"ente sensi'ili alle ariazioni di concentrazioni di anidride car'onica e degli idrogenioniI neuroni sensiti i dell+area c/e"osensi'ile engono eccitati principal"ente dagli ioni idrogeno- 2uesti ioni per.! non /anno la capacit; di attra ersare la 'arriera e"ato> encefalica! per cui una ariazione della loro concentrazione nel sangue a r; sull+atti it; di questi neuroni un effetto li"itato! rispetto a quello do uto ad un au"ento della pressione parziale arteriosa di anidride car'onica- In questa ottica quindi! possia"o affer"are c/e l+anidride car'onica possiede un i"portante effetto I)DIRETTO sui c/e"ocettori dell+area c/e"osensi'ile- 2uesto effetto! facil"ente spiega'ile! se consideria"o c/e la 'arriea e"ato>encefalica! "olto per"ea'ile all+anidride car'onica- Ogni olta c/e la pressione parziale arteriosa di anidride car'onica au"enta! questa! passando nel liquor cere'rospinale! deter"ina un au"ento della pressione parziale anc/e all+interno di questo! e quindi nel liquido interstiziale del 'ul'o- In questa sede l+anidride car'onica! reagisce con l+acqua! for"ando acido car'onico! il quale dissociandosi! da origine ad acido car'onico e idrogenioni! c/e andranno ad atti are l+area c/e"osensi'ile- A iene quindi paradossal"ente c/e la concentrazione di idrogenioni presenti in prossi"it; dell+area c/e"osensi'ile "aggiore quando nel sangue arterioso au"enta la pressione parziale di anidride car'onica! piR tosto di quando au"enta la concentrazione degli stessi idrogenioni nel sangue &ci. do uto alla scarsa per"ea'ilit; agli idrogenioni della 'arriera e"ato> encefalica(-
C"*(+"##" *&+5"!" 2&##% ./*4 "*& $%!(+" *(&!( *%#& A!p&(( $&*&+%# 2&##% '"( # (, $%!(+" *(&!( *%#&
La coordinazione e l+organizzazione delle funzioni "otorie! secretorie e di assor'i"ento del siste"a digerente! sono il risultato di atti it; locali e autono"e integrate! c/e coin olgono la "uscolatura! le g/iandole secretorie e il siste"a ascolare- 2ueste atti it; sono controllate da un siste"a ner oso "olto efficiente ed I)DIPE)DE)TE! intrinseco al siste"a gastrointestinale! c/e prende il no"e di SISTEMA )ER<OSO E)TERI,O- Pri"a di descri ere dettagliata"ente l+organizzazione e la funzione del S)E! necessario fare delle precisazioni riguardanti l+anato"ia funzionale della parete gastrointestinale- )ella parete del canale ali"entare! procedendo dall+esterno erso l+interno! possia"o tro are i seguenti strati0 la TO)A,A SIEROSA! lo STRATO M*S,OLARE LO)%IT*DI)ALE$ lo STRATO M*S,OLARE ,IR,OLARE$ la SOTTOM*,OSA$ la M*,OSA)egli strati piR profondi della "ucosa tro ia"o uno strato diffuso di cellule "uscolari lisce! c/e nel co"plesso for"ano la M*S,OLARIS M*,OSAE- La "uscolatura liscia dell+apparato gastrointesinale! funziona co"e un sincizio0 le singole fi're "uscolari /anno una lung/ezza co"presa tra i D77 e i @77 "icro"etri! ed un dia"etro co"preso tra i D e i 97 "icro"etri- )ello strato "uscolare longitudinale! i fasci si estendono longitudinal"ente nella direzione dell+asse "aggiore dell+organo- )ello strato "uscolare circolare! le cellule si dispongono circolar"ente attorno ad esso- All+interno di ciascun fascio! le fi're "uscolari sono connesse elettrica"ente tra loro! attra erso un note ole nu"ero di %AP a*),TIO)- In questo "odo! i potenziali elettrici c/e danno origine alle contrazioni "uscolari! possono essere facil"ente tras"essi da una fi'ra all+altra-
Dal punto di ista funzionale i due plessi! risultano costituiti da = tipologie di neuroni0 )E*RO)I SE)SORIALI! I)TER)E*RO)I e MOTO)E*RO)I- I neuroni sensoriali &o afferenti(! possiedono delle ter"inazioni capaci di captare sti"oli c/i"ici o "eccanici! c/e engono trasfor"ati in segnali codificati da potenziali d+azione e tras"essi ad altri neuroni del S)E o a neuroni del S),- 2uesti neuroni sono di isi in due gruppi0 il pri"o gruppo co"prende tutti i neuroni il cui corpo cellulare intrinseco al S)E e prendono il no"e di )E*RO)I PRIMARI A55ERE)TI I)TRI)SE,I- 2uesti neuroni co"unicano diretta"ente con i "otoneuroni intrinseci! tra"ite una serie di sinapsi con gli interneuroni- I "otoneuroni a loro olto inducono la risposta degli effettori & asi sanguigni! "uscolatura o g/iandole(- Il secondo gruppo! co"prende tutti i neuroni il cui corpo cellulare localizzato esterna"ente al S)E! e prendono il no"e di )E*OR)I SE)SORIALI ESTRI)SE,I- I loro corpi cellulari si tro ano nei gangli agali o spinali- L+infor"azione originata dai neuroni sensoriali estrinseci iene tras"essa fino al gangli appena "enzionati- Da qui l+infor"azione iene trasportata fino al S),! da cui parte una risposta effettrice in ritorno al siste"a digesti o! attra erso ner i si"patici e parasi"patici- I "otoneuroni enterici controllano la "otilit; e co"prendono0 9( neuroni "otori "uscolari! c/e proiettano alla "uscolatura circolare e longitudinale$ D( neuroni "otori secretori! coin olti nella regolazione dei processi secreti i! c/e proiettano alle g/iandole secretorie$ =( neuroni "otori ascolari! c/e inner ano i asi sanguigni- I "otoneuroni si possono anc/e suddi idere in E,,ITATORI ed I)ISITORI- I pri"i li'erano neurotras"ettitori o neuro"odulatori c/e sti"olano la contrazione "uscolare e la secrezione$ i secondi li'erano neurotras"ettitori c/e soppri"ono la contrazione "uscolare e la secrezione- I "otoneuroni eccitatori li'erano A,ETIL,OLI)A e SOSTA)ZA P! c/e anno ad agire su recettori "uscarinici di tipo "eta'otropico- Oltre ai neurotras"ettitori appena citati! i neuroni enterici utilizzano altri tipi di neurotras"ettitori! c/e possono essere di tipo eccitatorio o ini'itorioRicordia"o tra gli altri0 )ORADRE)ALI)A! ATP! SEROTO)I)A! DOPAMI)A! ,OLE,ISTO,:I)I)A! SOSTA)ZA P! POLIPEPTIDE <ASOATTI<O! SOMATOSTATI)A! LE*E),E5ALI)A! METE),E5ALI)A e SOMSESI)A- In generale co"unque possia"o puntualizzare c/e l+acetilcolina /a solita"ente effetti eccitatori sull+atti it; del siste"a gastrointestinale! "entre la noradrenalina /a quasi se"pre effetti ini'itori-
C"*(+"##" 2&##6%pp%+%(" 2 $&+&*(& 2% p%+(& 2&# ! !(&'% *&+5"!" %/("*"'" I**&+5%4 "*& &!(+ *!&)%
Il parasi"patico c/e inner a l+apparato digerente pu. essere suddi iso in una porzione craniale ed in una porzione sacrale- Ad eccezione di poc/e fi're parasi"patic/e dirette alla 'occa e alle regioni faringee! quasi tutte le fi're parasi"patic/e craniali sono contenute nei ner i ag/i &originano dal nucleo "otore dorsale del ago(! ed inner ano l+esofago! lo sto"aco! il pancreas ed in "isura "inore l+intestino! fino alla "et; prossi"ale del crasso- Il parasi"patico sacrale in ece! tra"ite i ner i pel ici! inner a la porzione distale dell+intestino crasso e l+ano- I neuroni postgangliari parasi"patici! sono localizzati principal"ente nei plessi "ienterico e sotto"ucoso! e la loro sti"olazione pro oca un au"ento di atti it; generale del S)E- Il neurotras"ettitore parasi"patico l+A,ETIL,OLI)A- L+au"ento della sti"olazione parasi"patica /a un+azione pre alente"ente eccitatoria0 au"enta la contrazione della "uscolatura liscia e l+atti it; secretoria gastrica! pancreatica ed intestinaleLe fi're ortosi"patic/e c/e inner ano l+apparato digerente originano dai seg"enti toracolo"'ari del "idollo spinale- La "aggior parte delle fi're pregangliari! dopo a er lasciato il "idollo spinale! entra nelle ,ATE)E %A)%LIARI ORTOSIMPATI,:E para erte'rali! oppure le attra ersa se"plice"ente per poi raggiungere gangli periferici! co"e il %A)%LIO ,ELIA,O! MESE)TERI,O S*PERIORE e MESE)TERI,O I)5ERIORE- Da queste strutture partono le fi're ner ose postgangliari c/e si distri'uiscono a tutte le porzioni dell+apparato digerente- Le ter"inazioni ner ose ortosi"patic/e postgangliari! li'erano co"e neurotras"ettitore noradrenalina &o in "isura "inore adrenalina(- In generale la sti"olazione ortosi"patico I)ISIS,E le funzioni dell+apparato digerente! esercitando effetti opposti a quelli del parasi"patico- L+ortosi"patico esercita i sui effetti "ediante un+azione ini'itoria della noradrenalina sui neuroni del S)E! con conseguente ini'izione della "otilit;-
processi di digestione e assor'i"ento! ed i MO<IME)TI DI RIMES,OLAME)TO! c/e "antengono in continuo e accurato ri"escola"ento il contenuto gastrointestinaleLa PERISTALSI il "o i"ento propulsi o di 'ase dell+apparato gastrointestinale- *n anello di contrazione si s iluppa nella parete del tu'o digerente e si propaga in a anti- La peristalsi una propriet; intrinseca di "olti condotti dotati di una parete "uscolare sinciziale- La sti"olazione di un punto qualsiasi del tu'o digerente! causa un anello di contrazione nello strato "uscolare circolare c/e si propaga lungo il condotto- Lo sti"olo piR frequente per atti are la peristalsi la DISTE)SIO)E DELLE PARETI del tu'o digerente0 quando in un punto qualsiasi del tu'o digerente! si accu"ula una certa quantit; di "ateriale! la distensione della parete sti"ola! tra"ite il S)E! la contrazione della parete stessa D>= c" a "onte di questo punto! do e inizia a co"parire un anello di contrazione- Tra gli sti"oli idonei alla genesi dell+onda peristaltica! i sono anc/e l+irritazione fisica o c/i"ica dell+epitelio intestinale! e l+intensa sti"olazione parasi"patica &c/e co"e detto precedente"ente! causa una atti azione generalizzata del S)E(- Dal punto di ista neurofisiologico! la peristalsi il risultato di una serie di riflessi locali! ciascuno dei quali in grado di deter"inare la contrazione della "uscolatura del tu'o digerente! a "onte dello sti"olo intralu"inale! e il rilascia"ento della "uscolatura a alle dello sti"olo0 la distensione radiale della parete del tu'o digerente! causa l+atti azione dei neuroni sensoriali intrinseci pri"ari- 2uesti ele"enti sono in collega"ento sinaptico! attra erso catene interneuronali "ultisinaptic/e! con "otoneuroni eccitatori ed ini'itori- I pri"i li'erano acetilcolina &o sostanza P( e deter"inano la contrazione dello strato "uscolare circolare a "onte dello sti"olo$ i secondi! attra erso neurotras"ittori di tipo ini'itorio! co"e ad ese"pio il polipeptide intestinale asoatti o! l+ossido nitrico o l+atp! causano il rilascia"ento della "uscolatura a alle dello sti"olo- In definiti a! 'isogna sottolineare c/e la peristalsi si attua de'ol"ente! o "anca del tutto! in quelle zone di canale intestinale do e i l+assenza congenita del PLESSO MIE)TERI,OI "o i"enti di ri"escola"ento /anno caratteristic/e di erse a seconda della porzione di tratto digerente in cui si erificano- In alcune porzioni infatti! sono le stesse contrazione peristaltic/e a causare un ri"escola"ento del "ateriale ali"entare- ,i. special"ente ero quando la progressione del "ateriale del contenuto intestinale 'loccata da uno sfintere! per cui un onda peristaltica pu. pro ocare solo ri"escola"ento- Altre olte si /anno contrazioni locali inter"ittenti distanziate di poc/i centi"etri- 2ueste contrazioni durano in "edia dai @ ai =7 secondi! e ad esse seguono contrazioni si"ili in altri tratti del tu'o digerente! precedente"ente rilasciati- ,i. c/e si erifica in tal "odo! uno Vs"inuzza"entoW del contenuto intestinale-
Dal punti di ista neurofisiologico! la "uscolatura liscia dell+apparato gastrointestinale! presenta una atti it; elettrica caratterizzata da due tipi fonda"entali di onde0 le O)DE LE)TE e le O)DE A P*)TA- E i"portante sottolineare c/e il potenziale di riposo della "uscolatura liscia! pu. essere "odificato a ari li elli! e questo pu. a ere effetti i"portanti nel controllo dell+atti it; "otoria del tratto gastrointestinale O*2& #&*(& 3 nello sto"aco distale e nell+intestino tenue e crasso! le ,ELL*LE I)TERSTIZIALI DI ,AaAL! localizzate tra lo strato "uscolare circolare e longitudinale! generano rit"ica"ente le O)DE ELETTRI,:E LE)TE! c/e sono alla 'ase dell+atti it; contrattile spontanea della "uscolatura liscia- 2ueste cellule sono interconnesse con le adiacenti fi're "uscolari lisce attra erso giunzioni gap! a for"are un sincizio elettrico2ueste onde elettric/e lente si propagano dalle cellule di caZal! a tutta la co"ponente "uscolare! sia liscia c/e longitudinale- Pertanto le fi're "uscolari lisce della parete gastrointestinale! sono caratterizzate da fluttuazioni rit"ic/e del loro potenziale di "e"'rana- )or"al"ente la loro intensit; aria dai @ ai 9@ "< e la loro frequenza! a seconda del tratto in cui si erificano! aria da un "ini"o di = onde#"inuto! fino ad un "assi"o di 9D onde#"inuto- Le cellule interstiziali di ,aZal! /anno delle fluttuazioni ciclic/e del potenziale di "e"'rana! do ute all+apertura ciclica di uno specifico canale ionico c/e produce una corrente in ingresso! in grado di depolarizzare la "e"'rana- E opportuno c/iarire il fatto c/e le onde lente )O) danno origine a contrazione "uscolare! "a sono responsa'ili! nell+a"'ito delle fi're "uscolari! dell+insorgenza dei potenziali a punta! c/e scatenano la depolarizzazione della fi'ra "uscolare! con l+innesco della contrazione "uscolare P"(&*4 %# % p/*(% 3 ,o"e regola generale! quando un+onda elettrica lenta supera il alore soglia per l+apertura di canali del calcio oltaggio>dipendenti di tipo L! si possono generare nelle cellule "uscolari lisce! uno o piR potenziali d+azione! a cui si associa una fase di contrazione "uscolare &ATTE)ZIO)E0 sul ,onti! il potenziale a punta innescato dai canali calcio oltaggio>dipendenti di tipo L! "entre sul gubton! gli stessi potenziali sono innescati dall+apertura di ,A)ALI SODIO>,AL,IO! c/e deter"inano l+entrata nella cellula di grandi quantit; di calcio(- I potenziali a punta si generano spontanea"ente quando il potenziale di "e"'rana della cellula "uscolare! raggiunge e supera il alore di >?7 "<- Pertanto! ogni qual olta i picc/i delle onde lente superano la soglia dei >?7 "<! su di essi si originano dei potenziali a punta- 2uanto piR alto sale il potenziale delle onde lente! tanto piR sar; alta la frequenza dei potenziali a punta! c/e di solito co"presa tra 9 e 97 potenziali al secondo- I potenziali a punta della "uscolatura gastrointestinale! durano dalle 97 alle ?7 olte piR a lungo dei potenziali d+azione delle grandi fi're ner oseIn 'ase a quanto detto fino ad ora! sare''e facile dedurre! c/e la "uscolatura liscia dell+apparato digerente! si contragga rit"ica"ente ogni qual olta la fi'ra "uscolare enga in estita da un+onda lenta- ,i. non ero! in quanto! in un deter"inato seg"ento intestinale! si /a contrazione della "uscolatura circolare in risposta alle lente! solo ed esclusi a"ente quando i MOTO)E*RO)I I)ISITORI del S)E in quel deter"inato seg"ento non sono atti i$ in altri ter"ini! i "otoneuroni ini'itori! controllano il "o"ento in cui il rit"o elettrico 'asale! c/e di per se se"pre atti o! pu. dare inizio ad una contrazione- 2uesti "otoneuroni ini'itori della "uscolatura circolare sono in uno stato di continua atti it;! per cui la contrazione "uscolare pu. a ere luogo solo quando questi engono ini'iti a opera di interneuroni di co"petenza del S)E- A li ello degli sfinteri in ece! questi "otoneuroni ini'itori sono nor"al"ente inatti i! e engono atti ati solo quando necessaria la loro apertura! in coordinazione con gli e enti contrattili delle regioni adiacentiDal "o"ento c/e la frequenza delle onde lente ca"'ia a seconda del tratto! anc/e la frequenza delle contrazioni della parete "uscolare /a un anda"ento si"ile0 nello sto"aco distale! la frequenza delle onde lente circa = onde#"in- )e consegue c/e lo sto"aco distale non pu.
contrarsi con una frequenza "aggiore di = contrazioni#"in- )ell+intestino tenue la frequenza delle onde lente di"inuisce progressi a"ente andando dal duodeno &9A>9K onde#"in( all+ileo ter"inale &K onde#"in(- Il gradiente c/e si iene a deter"inare fa orisce lo sposta"ento del "ateriale in direzione a'orale- )ell+intestino crasso la frequenza delle onde lente "ini"a nel cieco e nel colon prossi"ale &A onde#"in(! ed in ece "assi"a nel colon sig"oideo &97>9D onde#"in(questo gradiente in ertito della frequenza di scarica! rispetto a quello esistente nell+intestino tenue! fa orisce il prolungato ri"escola"ento del contenuto lu"inale a li ello del crasso! otti"izzando il riassor'i"ento di acqua e la co"pattazione delle feciLa "otilit; del siste"a gastrointestinale! "odulata! co"e anticipato precedente"ente! dal siste"a ner oso egetati o- )ella fattispecie! le efferenze si"patic/e e parasi"patic/e! sono in grado di "odulare l+a"piezza e la frequenza delle onde elettric/e lente- In linea di "assi"a il siste"a parasi"patico! au"enta l+a"piezza delle onde lente! "entre quello ortosi"patico la riduce-
palato "olle! e dalla contrazione dei "uscoli ,OSTRITTORI S*PERIORI della faringe- Inoltre! il 'olo a durante il transito nell+apertura della faringe! siti"ola deter"inate aree recettoriali della deglutizione! c/e danno origine ad i"pulsi c/e engono tras"essi al tronco encefalico! ed a iano una serie di contrazioni auto"atic/e della "uscolatura faringea0 conte"poranea"ente alla c/iusura della rinofaringe! si erifica una interruzione della respirazione! e la contrazione dei "uscoli faringei! deter"ina la c/iusura della glottide e l+innalza"ento della laringe- La propulsione del 'olo ali"entare attra erso la faringe do uta a una contrazione peristaltica! c/e inizia a li ello del "uscolo costrittore superiore! per passare poi ai "uscoli costrittore "edio ed inferiore- Alla contrazione peristaltica dei "uscoli costrittori della faringe! si associa anc/e un rilascia"ento dello sfintere esofageo superiore &striato(- Il 'olo entra quindi nella co"pagine dell+esofago- )el co"plesso! la fase orale e la fase faringea della deglutizione durano circa 9 secondo La deglutizione un+atti it; "otoria! il cui inizio pu. essere olontario! "a una olta iniziata prosegue per ia riflessa! senza possi'ilit; di arresto olontario- La coordinazione della deglutizione operata dal siste"a ner oso centrale! grazie al ,E)TRO DELLA DE%L*TIZIO)E! localizzato nella for"azione reticolare 'ul'are- L+interruzione della respirazione! c/e si erifica durante l+onda di contrazione dei "uscoli faringei! causata proprio dal centro della deglutizione! c/e a ad ini'ire in "aniera specifica il centro respiratorio 'ul'are-
M"( # (, $%!(+ )%
Mentre da un punto di ista anato"ico! lo sto"aco iene suddi iso in quattro porzioni &fondo! corpo! antro e piloro(! dal punto di ista funzionale! esso suddi iso in due regioni0 sto"aco prossi"ale! con funzione di SERSATOIO! e sto"aco distale o POMPA A)TRALE- La regione del ser'atoio! corrisponde al fondo e al terzo prossi"ale del corpo! "entre la po"pa antrale corrisponde ai due terzi distali del corpo! all+antro e al piloro- In queste regioni engono esplicate tutte le funzioni dello sto"aco! o ero0 i""agazzinare grandi quantit; di ci'o! fino a quando queste non engono digerite nello sto"aco stesso! e nell+intestino$ ri"escolare il 'olo ali"entare con il succo gastrico! fino a for"are un co"posto se"ifluido c/e prende il no"e di c/i"o$ s uotare lenta"ente il c/i"o nel duodeno S&+1%(" " $%!(+ )" 3 a "ano a "ano c/e il 'olo entra nello sto"aco! si dispone in strati concentrici nella porzione orale0 il "ateriale appena ingerito si dispone nella parte piR icina all+esofago! "entre quello ingerito precedente"ente iene a tro arsi piR icino alla parete gastrica- Per accogliere grandi quantit; di "ateriale ali"entare! necessario c/e la porzione prossi"ale dello sto"aco si rilasci! deter"inando un au"ento del uole e una di"inuzione della pressione interna- La di"inuzione del tono contrattile dello sto"aco prossi"ale indotta per ia ner osa! e si erifica attra erso tre "eccanis"i0 il RILAS,IAME)TO RI,ETTI<O! il RILAS,IAME)TO ADATTI<O! e il RILAS,IAME)TO A 5EEDSA,L- Il rilascia"ento ricetti o iniziato dall+atto deglutitorio! ed innescato dai recettori faringei! da cui partono afferenze al nucleo "otore dorsale del ago! dal quale partono poi efferenze dirette ai "otoneuroni ini'itori del S)E &il rilascia"ento ricetti o deter"ina anc/e il rilascia"ento dello sfintere esofageo inferiore(- )or"al"ente la distensione successi a dello sto"aco! causata dell+ingresso del 'olo ali"entare! innesca un RI5LESSO <A%O><A%ALE c/e! passando per il tronco encefalico e tornando poi allo sto"aco! riduce il tono "uscolare del corpo dello sto"aco- In tal "odo le pareti dello sto"aco possono essere progressi a"ente distese e la ca it; gastrica pu. au"entare progressi a"ente il olu"e &rilascia"ento adatti o(- Il rilascia"ento a feed'acU causato dalla presenza di "ateriale ali"entare nel tenue0 potre''e essere do uto sia a riflessi ner osi locali a partenza dai recettori intestinali! sia alla secrezione di fattori or"onali! c/e tra"ite il circolo sanguigno! raggiungere''ero il S)E gastrico R '&!)"#%'&*(" & p+"p/#! "*& 2&# )- '" *&##" !("'%)" L% p"'p% %*(+%#& 3 i succ/i digesti i gastrici sono secreti dalle g/iandole gastric/e- 2uesti succ/i engono i""ediata"ente a contatto con quella parte di "ateriale ali"entare stratificata a ridosso della superficie della "ucosa gastrica- Durante tutto il te"po di per"anenza del c/i"o nello sto"aco! si "anifestano de'oli onde peristaltic/e di contrazione &c/e co"e anticipato precedente"ente! si erificano con una frequenza pari a tre onde#"in(! c/e partendo dalle porzioni inter"edie dello sto"aco &le porzioni superiori ri"angono rilasciate e continuano a s olgere la funzione di ser'atoio(! si propagano erso l+antro- 2ueste onde! nel propagarsi erso l+antro di entano se"pre piR intense! e alcune di queste atti ano delle iolente contrazioni peristaltic/e circolari! c/e spingono il contenuto antrale erso il piloro- Ma per quale "oti o queste contrazioni sono i"portanti per il ri"escola"ento[ Dal "o"ento c/e lo sfintere pilorico ri"ane contratto tonica"ente! e c/e la sua apertura "olto stretta! ogni contrazione peristaltica! deter"ina la fuoriuscita dallo sto"aco! solo di una piccola quantit; di c/i"o- La restante porzione di c/i"o spinta erso il piloro! non riuscendo ad oltrepassarlo! effettua un "o i"ento di retropulsione! c/e lo riporta erso il corpo dello sto"aco- In questo "odo il c/i"o su'isce un efficiente ri"escola"ento! ed una i"portante propulsione- A "ano a "ano c/e lo sto"aco si s uota! queste contrazioni originano se"pre
piR cranial"ente nel corpo dello sto"aco! in "odo da spingere il "ateriale ali"entare qui contenuto! e aggiungerlo al c/i"o presente nell+antroLa elocit; con cui lo sto"aco si s uota! regolata da segnali pro enienti dallo sto"aco stesso! sia dal duodeno- 2uest+ulti"o in particolare! fornisce segnali "olto piR potenti per il controllo dello s uota"ento del c/i"o al suo interno! in "oda tale c/e lo s uota"ento a enga ad una elocit; non superiore a quella necessaria all+intestino tenue per effettuare la digestione- Tra i fattori gastrici c/e regolano lo s uota"ento a''ia"o0 V"#/'& 2&# )"*(&*/(" $%!(+ )" 3 l+au"ento del olu"e del "ateriale contenuto nello sto"aco ne accelera lo s uota"ento- L+au"ento del olu"e infatti deter"ina la distensione delle pareti dello sto"aco! c/e e oca riflessi ner osi locali in grado di accentuare l+efficienza della po"pa pilorica! ed il rilascia"ento dello sfintere pilorico P+&!&*4% 2&##% $%!(+ *% 3 la distensione delle pareti dello sto"aco! e la presenza di prodotti della digestione proteica! sti"olano la li'erazione di un or"one! la %ASTRI)A! da parte della "ucosa antrale- 2uesto or"one sti"ola la "ucosa gastrica a secernere S*,,:I %ASTRI,I! forte"ente acidi- Oltre a questo effetto! la gastrina esalta l+atti it; della po"pa pilorica! fa orendo lo s uota"ento I fattori duodenali c/e regolano lo s uota"ento gastrico! sono altrettanto fonda"entaliRicordia"o tra questi0 R .#&!! &*(&+"$%!(+ ) 3 quando il c/i"o entra nel duodeno! ari riflessi prendono origine dalla sua parete! e anno ad agire sullo sto"aco! rallentandone o addiruttura arrestandone lo s uota"ento! nel caso in cui il olu"e del c/i"o duodenale sia troppo grande- 2uesti riflessi si attuano attra erso = ie0 diretta"ente dal duodeno allo sto"aco! attra erso il S)E$ tra"ite fi're ner ose estrinsec/e! c/e si portano al "idollo spinale! dal quale poi originano fi're pregagliari dirette ai gangli ortosi"patici pre erte'rali- Da queste originano poi fi're postgangliari di ritorno allo sto"aco! con potenti effetti ini'itori$ attra erso fi're agali afferenti dirette al tronco encefalico! c/e ini'iscono le fi're agali di ritorno allo sto"aco! c/e nor"al"ente /anno un effetto eccitatorio sulla "uscolatura gastrica- 2uesti "eccanis"o! depri"ono l+efficienza della po"pa pilorica e au"entano il tono dello sfintere pilorico- I fattori c/e e ocano i riflessi enterogastrici ini'itori sono0 il grado di distensione del duodeno$ irritazione della "ucosa gastrica$ acidit; del c/i"o duodenale$ os"olarit; del c/i"o$ presenza nel c/i"o dei prodotti della digestione dei grassi e delle proteine- )ella fattispecie! l+a''assa"ento del p: rallenta considere ol"ente lo s uota"ento gastrico! in "odo tale da per"ettere al succo pancreatico e ai succ/i 'iliari di poterlo neutralizzare- La presenza dei prodotti di digestione dei grassi e delle proteine! causa il rallenta"ento dello s uota"ento gastrico! per consentire una adeguata digestione proteica a li ello duodenaleAnc/e i liquidi ipotonici o ipertonici e ocano riflessi ini'itori! al fine di i"pedire l+ingresso nell+intestino di liquidi non isotonici! e itando quindi ariazioni troppo rapide delle concentrazioni elettrolitic/e dei liquidi e4tracellulari F&&21%)R "+'"*%#& 3 oltre ai riflessi ner osi! lo s uota"ento gastrico ini'ito anc/e da or"oni li'erati a li ello duodenale- Lo sti"olo necessario alla loro secrezione rappresentato principal"ente dall+ingresso nel duodeno di LIPIDI- 2uesti or"oni entrano nel circolo sanguigni e arri ano fino allo sto"aco! do e anno ad ini'ire la po"pa antrale e a sti"olare la contrazione dello sfintere pilorico- Tra questi or"oni ricordia"o la ,OLE,ISTO,:I)I)A &,,L(! la SE,RETI)A e il PEPTIDE I)ISITORE %ASTRI,O &%IP(- La secretina in particolare li'erata dalla "ucosa duodenale in risposta all+acido gastrico pro eniente dallo sto"aco- Il %IP in ece! oltre a ridurre la "otilit; gastrica! in risposta alla presenza nel duodeno di acidi grassi e car'oidrati! sti"ola anc/e la secrezione di insulina da parte del pancreas-
D&.&)%4 "*&
)el "o"ento in cui un "o i"ento di "assa spinge del "ateriale fecale nel retto! insorge i""ediata"ente il 'isogno di defecare! al quale si associano la contrazione riflessa del retto e il rilascia"ento degli sfinteri anali- La continua fuoriuscita di feci dall+ano! i"pedita dalla contrazione tonica dello sfintere anale interno e dello sfintere anale esterno! costituito da
"uscolatura striata- Lo sfintere esterno inner ato dal ner o pudendo! di pertinenza del siste"a ner oso so"aticoLa defecazione co"incia "ediante i riflessi della defecazione- *no di questi intrinseco ed "ediato dal S)E della parete rettale0 quando le feci entrano nel retto la distensione delle sue pareti da origine a segnali afferenti c/e attra erso il plesso "ioenterico! da origine ad un onda peristaltica c/e si propaga dal colon discendente fino al retto- 2uando l+onda peristaltica si a icina all+ano! lo sfintere anale interno si rilascia in seguito a segnali ini'itori pro enienti dal plesso "ioenterico- Se lo sfintere anale esterno iene rilasciato olontaria"ente! a''ia"o defecazione)or"al"ente! questo riflesso! da solo non riesce a garantire la defecazione! "a /a 'isogno di un riflesso aggiunti o! c/e lo potenzi- Si tratta del RI5LESSO PARASIMPATI,O DELLA DE5E,AZIO)E0 quando engono eccitate le fi're ner ose sensiti e del retto! si generano segnali diretti al "idollo sacrale! e c/e ritornano nuo a"ente al colon! al sig"a e all+ano! tra"ite i ner i sacrali- 2uesti segnali parasi"patici! intensificano enor"e"ente le onde peristaltic/e e fanno rilasciare lo sfintere anale interno-
M"( # (, 2/+%*(& #% .%!& *(&+2 $&!( 5% I# )"'p#&!!" '"("+ " ' $+%*(&
*na olta c/e i processi digesti i sono ter"inati ! lo sto"aco e l+intestino tenue! entra in un periodo I)TERDI%ESTI<O- La "otilit; interdigesti a caratterizzata dal cosO detto ,OMPLESSO MOTORIO MI%RA)TE &MM,(- Il MM, origina nello sto"aco distale! sotto for"a di a"pie contrazioni! c/e prendono il no"e di ,O)TRAZIO)I DA 5AME! alla frequenza di tre al "inuto2uando insorge nello sto"aco! si erifica una contrazione dello sfintere esofageo inferioreDall+antro gastrico quindi! il MM, si sposta erso l+intestino tenue- In generela l+onda del MM, si erifica circa ogni C7 "inuti- La funzione del co"plesso "otorio "igrante! quella di ripulire il tu'o digerente da residui ali"entari- In genere co"posto da tre fasi0 la 5ASE 9 corrisponde all+ileo fisiologico! o ero un periodo di totale assenza di atti it; contrattile dell+intestino tenue e crasso &le onde lente si generano "a i potenziali a punta sono silenti(- E i"portante sottolineare c/e l+ileo fisiologico! sco"pare total"ente dopo ri"ozione del S)E &assistia"o alla co"parsa di contrazioni irregolari non propulsi e(- La 5ASE D caratterizzata da una serie di contrazioni irregolari! "entre nella 5ASE = assistia"o ad una iolenta contrazione coordinata del tenue e del crasso-
pertinenza ortosi"patica- )ella fattispecie! tali segnali engono tras"essi ad un centro ner oso situato nel "idollo allungato! c/e prende il no"e di Vcentro del o"itoW- Da questo centro i segnali "otori ritornano alle porzioni prossi"ale del tu'o digerente attra erso i ner i cranici &<! <II! I1! 1 e 1II(! e alle porzioni distali dello stesso! attra erso i ner i ag/i e ortosi"patici- <engono inoltre sti"olati anc/e i "uscoli addo"inali e il diafra""a- *na olta c/e il centro del o"ito sia stato sufficiente"ente atti ato e l+atto del o"ito a iato! le pri"e "anifestazioni sono0 respiro profondo! solle a"ento dell+osso ioide e della laringe! in "odo da tener aperto lo sfintere esofageo superiore! c/iusura della glottide per i"pedire al o"ito di entrare nei pol"oni! solle a"ento del palato duro per c/iudere la rinofaringe- A questo punto si erifica una forte contrazione dei "uscoli addo"inali e del diafra""a- Lo sto"aco iene quindi co"presso dalla contrazione di questi due "uscoli! con il conseguente au"ento della pressione intragastrica- Infine si rilascia "olto eloce"ente anc/e lo sfintere esofageo inferiore! in "odo da consentire l+espulsione del contenuto gastrico-
secondo colonnari- La funzione delle cellule "ioepiteliali quella di garantire la progressione della secreto acinoso! attra erso la loro contrazione- Le cellule acinari! possono produrre due tipi di secreti0 se sono di tipo sieroso! secernono enzi"i digesti i! co"e ad ese"pio la PTIALI)A! "entre se sono di tipo "ucoso! producono M*,I)A F/*4 "* 2&##% !%# 5% 3 le funzioni della sali a possono essere sostanzial"ente di ise in lu'rificazione! protezione e digestione- La capacit; lu'rificante della sali a do uta al suo contenuto di acqua e "uco &prodotto in "isura "aggiore dalle sotto"andi'olari e sottolinguali(- Il "escola"ento del ci'o con la sali a durante la "asticazione lo trasfor"a in SOLO se"ifluido! idoneo ad essere deglutito in "aniera non trau"atica- La sali a estrinseca la funzione di protezione in di ersi "odi0 in pri"o luogo diluisce e ta"pona sostanze noci e di natura esogena o endogena- In secondo luogo contiene sostanze ad azione anti'atterica! co"e ad ese"pio la M*RAMIDASI &lisozi"a c/e distrugge la parete cellulare di "olti 'atteri( e la LATTO5ERRI)A &c/e c/e pre iene la crescita 'atterica(- Infine la funzione digesti a della sali a! do uta principal"ente all+azione di specifici enzi"i in essa contenuti! e c/e /anno la capacit; di attaccare i car'oidrati ed i lipidi- Per la digestione dei car'oidrati l+enzi"a in questione l+F>a"ilasi &si"ile all+a"ilasi pancreatica(! c/e scinde l+a"ido for"ando "altosio e "altodestrosio- L+a"ilasi sali are /a un+atti it; otti"ale ad un p: 6! per cui non appena il 'olo giunge nella porzione gastrica! i suoi effetti ter"inano- Per la digestione dei lipidi! l+enzi"a c/e entra in gioco la LIPASI LI)%*ALE! c/e a endo un+azione otti"ale a p: acido! continua a s olgere le sue funzioni anc/e nello sto"aco e nel tenue C"'p"! 4 "*& 2&##% !%# 5% 3 la sali a essenzial"ente costituita da acqua! elettroliti ed enzi"i- Al "o"ento della secrezione da parte degli acini! la sali a /a una co"posizione ionica "olto si"ile a quella plas"a & isotonica(- Man "ano c/e progredisce erso il siste"a dei dotti! la sua co"posizione ca"'ia! a seguito di i"portanti sca"'i ionici0 il sodio iene riassor'ito dalle cellule del dotto! "entre potassio e calcio engono secreti- *n si"ile sca"'io si erifica anc/e per le specie cationic/e0 il cloro iene riassor'ito! "entre lo ione 'icar'onato secreto- ,i. deter"ina un ca"'ia"ento dell+os"olarit; della sali a! c/e al "o"ento della secrezione nella ca it; orale IPOTO)I,A- L+os"olarit; della sali a di nor"a se"pre "inore di quella del plas"a$ tutta ia! alla "assi"a elocit; di secrezione! au"enta significati a"ente! a icinandosi a quella del plas"a- 2uesta caratteristica do uta al fatto c/e l+au"entata elocit; di secrezione! deter"ina una riduzione del te"po di transito della sali a pri"aria nel siste"a dei dotti R&$"#%4 "*& 2&##% !&)+&4 "*& !%# 5%+& 3 le g/iandole sali ari sono principal"ente sotto il controllo di segnali ner osi parasi"patici c/e pro engono dai )*,LEI SALI<ATORI S*PERIORI ed I)5ERIORI del tronco encefalico- 2uesti nuclei sono eccitati da sti"oli tattili e gustati i c/e originano dalla lingua e dalle altre strutture della 'occa- Anc/e il ,E)TRO DELLA 5AME ipotala"ico induce una intensa sali azione! specie quando si annusano o "angiano i ci'i preferiti- Il centro della fa"e iene atti ato da sti"oli gustati i e olfatti i c/e originano dalla corteccia olfatti a e gustati a! o dall+a"igdala- La sti"olazione delle g/iandole sali ari pu. a enire anc/e per ia riflessa! a partire da segnali c/e originano dallo sto"aco e dell+intestino tenue- Per quanto riguarda la sti"olazione ortosi"patica! i ner i del suddetto siste"a! originano dai gangli cer icali superiori! e deter"inano un au"ento della sali azione! c/e co"unque trascura'ile rispetto a quello di origine parasi"patica
atti a"ente nel lu"e gastrico! "entre lo ione 'icar'onato diffonde nel torrente circolatorio! sca"'iato con uno IO)E ,LORO! c/e diffonde poi nel lu"e della g/iandolaEssendo lo ione 'icar'onato! un co"posto 'asico! quando lo sto"aco in fase di atti a secrezione! co"e a iene ad ese"pio durante un pasto! il p: del sangue enoso refluo dallo sto"aco! piR alcalino rispetto al sangue arterioso &MAREA AL,ALI)A PRA)DIALE(L+estrusione protonica! a iene contro gradiente di concentrazione! in quanto l+a"'iente canalicolare della g/iadola! forte"ente acido- Per a enire quindi necessaria l+azione di una po"pa di "e"'rana! c/e estrude idrogenioni! e po"pa all+interno della cellula ioni potassio &la po"pa non elettrogenica(! attra erso l+idrolisi di di ATP- E+ da notare c/e la po"pa :J#LJ>ATPasi! /a un ruolo cruciale nel controllo della concentrazione intracellulare di potassio0 questo infatti! entra atti a"ente contro gradiente all+interno della cellula! grazie all+azione della po"pa sodio>potassio della "e"'rana 'asolaterale della cellula! "a tende ad uscire su'ito all+esterno! nel lu"e g/iandolare! spinto dal suo gradiente di concentrazione- La po"pa :J#LJ>ATPasi quindi! estrudendo l+idrogeno lo riporta all+interno della cellula- All+estrusione atti a di idrogeno! consegue un forte au"ento della concentrazione intracellulare di ossidrile! c/e iene trasfor"ato i""ediata"ente in ione 'icar'onato- Essendo questo ione sca"'iato atti a"ente con uno ione cloro! ne consegue c/e l+estrusione di idrogeno nel lu"e! fa au"entare la concentrazione di ione 'icar'onato e quindi anc/e di ione cloro! c/e passa dal torrente sanguigno all+interno del lu"e g/iandolare! transitando per il citoplas"a della cellula-
Il processo di secrezione appena descritto! e piR in generale la secrezione gastrica! il frutto di un co"plesso "eccanis"o di regolazione! c/e risente di di ersi fattori- In assenza di sti"olazione! lo sto"aco u"ano secerne acido ad una elocit; pari a circa il 97>9@8 di quella otteni'ile in seguito a sti"olazione "assi"ale- %eneral"ente la sti"olazione della secrezione gastrica di isa in tre fasi! in 'ase alla localizzazione delle strutture recettoriali c/e innescano la risposta secretoria0 la 5ASE ,E5ALI,A! la 5ASE %ASTRI,A e la 5ASE I)TESTI)ALE- Pri"a di analizzare nel dettaglio le fasi e i "eccanis"i della secrezione gastrica! opportuno "ettere in e idenza i fattori responsa'ili della secrezione- 2uelli fisiologica"ente piR i"portanti sono l+A,ETIL,OLI)A e la %ASTRI)AL+acetilcolina sti"ola diretta"ente le cellule parietali &per il tra"ite del S)E( a produrre succo gastrico! "a sti"ola anc/e le g/iandole antrali a secernere gastrina- Anc/e la presenza nel circolo
sanguigno di a"inoacidi! se"'ra essere un i"portante sti"olo per le cellule parietali- *n+ulteriore potente sti"olatore della secrezione anc/e l+ista"ina! li'erata dalle cellule E,L! sotto sti"olazione da parte della gastrina F%!& )&.%# )% 3 c/e"iocettori e "eccanocettori localizzati nella ca it; orale e nasale e sulla lingua! sono sti"olati dal sapore e dall+odore del ci'o! dalla "asticazione e dalla deglutizione- Lo sti"olo originatosi raggiunge il tronco encefalico! e precisa"ente il nucleo "otore dorsale del ago! dal quale partono fi're efferenti agali c/e raggiungono la regione gastrica- Il ner o ago sti"ola la secrezione gastrica in due "odi0 9(attra erso la li'erazione di A,ETIL,OLI)A a li ello delle cellule gangliari del S)E! c/e a loro olta sti"olano diretta"ente le cellule parietali$ D( attra erso la li'erazione del PEPTIDE LISERA)TE %ASTRI)A &%RP(! c/e agisce sulle cellule % delle g/iandole dell+antro pilorico! c/e a loro olta secernono %ASTRI)A- Oltre a questi due effetti! ne a''ia"o anc/e un3altro non "eno i"portante- L3acetilcolina infatti! sti"ola le cellule E,L a secernere ISTAMI)A! c/e a sua olta sti"ola le cellule parietali a secernere acido cloridrico- La fase cefalica di sti"olazione responsa'ile del =7>=@8 della risposta secretoria totale al pasto F%!& $%!(+ )% 3 la fase gastrica di sti"olazione responsa'ile di circa il @7>A78 della risposta secretoria totale al pasto- %li sti"oli principali della fase gastrica sono la DISTE)SIO)E DELLO STOMA,O e il ,O)TATTO DELLA M*,OSA %ASTRI,A con sostanze di origine ali"entare! co"e peptidi e a"inoacidiLa distensione gastrica! sti"ola "eccanocettori della "ucosa ossintica e antrale- 2uesti danno ita a dei riflessi ner osi L*)%:I ed E1TRAM*RALI! c/e si esplicano attra erso il parasi"patico agale &riflesso ago agale(! e SRE<I ed I)TRAM*RALI! "essi in atto dal S)EI recettori di distensione della "ucosa gastrica! in iano i"pulsi elettrici! attra erso le fi're del ago! ai )*,LEI <A%ALI- Da qui partono delle efferenze c/e tornano allo sto"aco e anno a sti"olare le ,ELL*LE %! le ,ELL*LE E,L e le ,ELL*LE PARIETALI- La li'erazione di acetilcolina a li ello delle cellule parietali deter"ina il rilascio diretto di acido cloridrico nel lu"e gastrico- Le cellule %! ice ersa! allo stesso "odo di co"e a eni a per la fase cefalica! engono sti"olate a secerenere gastrina grazie alla li'erazione da parte delle efferenze agali! del %RP- Le cellule E,L sotto sti"olazione agale! rilasciano ISTAMI)AIl contatto della "ucosa gastrica! con prodotti della digestione proteica! causano il rilascio di gastrina da parte delle cellule %- A questo punto! opportuno fare delle precisazioni0 la secrezione di %ASTRI)A in'ita per alori di p: inferiori a D o co"unque forte"ente ridotta per alori di p: co"presi tra D e =- <alori di p: cosO 'assi solita"ente sono tipici dei periodi interprandiali! quando lo sto"aco non accoglie "ateriale ali"entare- 2uando il ci'o entra nello sto"aco per.! assistia"o ad un au"ento di p:! anc/e fino a A! c/e ri"uo e il V'loccoW alla secrezione di gastrina- L3innalza"ento del p: quindi una condizione )E,ESSARIA affinc/ la secrezione di gastrina! indotta dalla fase cefalica e dalla fase gastrica! sia efficente F%!& *(&!( *%#& 3 la fase intestinale di sti"olazione responsa'ile di circa il @>978 della risposta secretoria totale al pasto- *na olta giunte nel duodeno! i prodotti della digestione proteica! sono in grado di sti"olare la secrezione acida! per ia or"onale! e nella fattispecie! attra erso la secrezione di gastrina,o"e anticipato precedente"ente! con la fase cefalica e gastrica! le cellule % engono sti"olate a secernere gastrina- 2uesto or"one esplica i suoi effetti solo se il p: gastrico supera il alore di =- E3 logico quindi! c/e non appena gli ali"enti entrano nello sto"aco! grazie al loro effetto ta"ponante! assistia"o ad un innalza"ento del p:! e della concentrazione di gastrina- *n3ora dopo il pasto la secrezione gastrica raggiunge il suo "assi"o! e la capacit; ta"pone degli ali"enti saturata- Inoltre una 'uona parte del contenuto gastrico! si ri ersata nell3intestino- In questo "odo la concentrazione di acido del contenuto gastrico au"enta! con un conseguente
a''assa"ento di p:! c/e a nuo a"ente ad ini'ire il rilascio di gastrina &controllo a feed'acU negati o del rilascio di gastrina(- L3a''assa"ento di p: inoltre! induce la secrezione di una sostanza or"onale "olto i"portante! c/e la SOMATOSTI)A- 2uesto or"one /a degli effetti I)ISITORI generalizzati sulla secrezione gastrica &ini'isce diretta"ente la secrezione acida da parte delle cellule parietali! nonc/Q la secrezione di gastrina da parte delle cellule %(- Altri "eccanis"i or"onali contri'uiscono all3inatti azione della secerezione gastrica- Si tratta di sostanze or"onali! secrete dalla "ucosa duodenale! dopo c/e c/e questa enuta a contatto con l3acido! con gli acidi grassi e le soluzioni iperos"otic/e- 2uesti or"oni nel co"plesso prendono il no"e di E)TERO%ASTRO)I! e co"e effetto principale /anno quello di ini'ire la secrezione acida e rallentare lo s uota"ento gastrico! al fine e itare il danneggia"ento della "ucosa duodenale)ella fattispecie! noto c/e gli acidi grassi! causano il rilascio del PEPTIDE I)ISITORE %ASTRI,O! c/e estrinseca un3azione ini'itoria diretta sulla cellula parietale gastrica- Anc/e la SE,RETI)A ini'isce la secrezione acida- )ell3ini'izione dello s uota"ento gioca un ruolo cruciale la ,OLE,ISTO,:I)I)AL3i""agine qui sotto uno sc/e"a riassunti o generale del controllo della secrezione acida da parte dello sto"aco-
un piccolo olu"e di secreto! ricco di enzi"i deputati alla digestione di tutti i tipi di principi nutriti i presenti negli ali"entiPer quanto riguarda l3organizzazione "orfofunzionale del pancreas! sappia"o c/e l3unit; funzionale del pancreas esocrino rappresentata dagli A,I)I PA),REATI,I- ,iascun acino! di for"a grossolana"ente sferica! costituito da nu"erose ,ELL*LE A,I)ARI! c/e si dispongono a for"are una ca it;- Il lu"e di questa ca it; si continua con un DOTTO I)TER,ALARE- Dall3incontro di piR dotti intercalari si for"ano i DOTTI I)TRALOS*LARI! i quali a loro olta for"ano insie"e i DOTTI I)TERLOSARI- 2uesti uti"i s'occano nel DOTTO PA),REATI,O MA%%IORE! c/e eicola la secrezione all3interno del duodeno! unendosi con il coledoco! a for"ale l3AMPOLLA DI TATER! c/e s'occa nel duodeno in prossi"it; della PAPILLA D*ODE)ALELa co"ponente esocrina del pacreas presenta una inner azione dipendente dal SISTEMA )ER<OSO A*TO)OMO- )ella fattispecie! le fi're si"patic/e postgangliari! originano dal plesso celiaco e "esenterico superiore! "entre quelle parasi"patic/e deri ano da alcune dir"azione dei ner i ag/i- La co"ponente parasi"patica esercita un3azione sti"olatoria diretta sulla secrezione pancreatica esocrina! "entre quella si"patica! "odula l3atti it; pancreatica regolando l3apporto e"atico alla g/iandola S&)+&4 "*& 2&##% )"'p"*&*(& &*4 '%( )% 3 la secrezione pancreatica co"prende una "oltitudine di enzi"i necessari per la digestione delle tre classi principali di nutrienti0 proteine! car'oidrati e grassiI piR i"portanti enzi"i per la digestione proteica sono la TRIPSI)A! la ,:IMOTRIPSI)A e la ,ARSOSSIPEPTIDASI- La tripsina e la c/i"otripsina scindono proteine intere o parzial"ente digerite! in peptidi di aria grandezza! "a non li'erano i singoli a"inoacidi- La car'ossipeptidasi ice ersa! co"pleta la digestione proteica! scindendo i peptidi fino allo stato a"inoacidicoL3enzi"a pancreatico deputato alla digestione dei car'oidrati l3AMILASI PA),REATI,A! c/ idrolizza! l3a"ido! il glicogeno e altri tipi di zucc/eri! for"ando principal"ente DISA,,ARIDI &o trisaccaridi(I principali enzi"i per la digestione dei grassi sono0 la LIPASI PA),REATI,A! c/e idrolizza i grassi neutri in acidi grassi e "onogliceridi$ la ,OLESTEROLO ESTEARASI! c/e idrolizza gli esteri del colesterolo$ la 5OS5OLIPASI AD c/e stacca gli acidi grassi dai fosfolipidi 'iliari$ la ,OLIPASIAppena sintetizzati nelle cellule pancreatic/e! gli enzi"i proteolitici si ritro ano nelle for"e inatti e- )ella fattispecie a''ia"o il TRIPSI)O%E)O! il ,:IMOTRIPSI)O%E)O e la PRO,ARSOSSIPEPTIDASI- 2uesti enzi"i sono atti i solo dopo c/e sono stati i""essi nel duodeno- Il tripsinogeno atti ato da un altro enzi"a! c/e prende il no"e di E)TERO,:I)ASI! secreto dalla "ucosa intestinale dopo c/e enuta a contatto con il c/i"o- Oltre c/e dalla enteroc/inasi! il tripsinogeno pu. essere atti ato anc/e dalla tripsina stessa c/e stata atti ata in precedenza- Il c/i"otripsinogeno e la precar'ossipeptidasi sono atti ati dalla tripsina- Allo stesso "odo delle proteasi! anc/e la lipasi e la fosfolipasi sono secrete co"e precursori inatti i- La loro con ersione in for"a atti a operata dalla tripsina- )el caso in cui si erificasse una con ersione intrapancreatica del tripsinogeno in tripsina! si erific/ere''e anc/e l3atti azione di tutti gli enzi"i digesti i! c/e andre''ero a distruggere il pancreas stessoPer e itare una atti azione pre"atira del tripsinogeno in tripsina! le cellule acinari secernono si"ultanea"ente al tripsinogeno una sostanza c/e prende il no"e di I)ISITORE DELLA TRIPSI)A- 2uesta sostanza pre iene l3atti azione del tripsinogeno sia nella cellula secernente sia negli acini! sia nei dottiDal "o"ento c/e la funzione principale del succo pancreatico neutralizzare l3acidit; del c/i"o arri ato nel duodeno! il olu"e di succo pancreatico secreto co""isurato all3acidit; del c/i"o
stesso- Allo stesso "odo! anc/e la quantit; di enzi"i diretta"ente proporzionale alla quantit; di "ateriale da digerire- Il controllo della secrezione pancreaticaa operato sia per ia endocrina! sia per ia ner osa- %li sti"oli di origine intestinale sono alla 'ase della "aggior parte della secrezione pancreatica,o"e per la secrezione gastrica! anc/e la secrezione pancreatica pu. esseresc/e"atica"ente di isa in = fasi0 la 5ASE ,E5ALI,A! la 5ASE %ASTRI,A e la 5ASE I)TESTI)ALE F%!& )&.%# )% 3 responsa'ile del D78 della risposta secretoria totale al pasto- %li sti"oli per la fase cefalica della secrezione sono gli stessi descritti per la secrezione gastrica &olfatto! gusto e "asticazione(- %li i"pulsi afferenti arri ano al nucleo "otore dorsale del ago! dal quale poi partono le efferenze pancreatic/e! c/e "ediante la li'erazione di acetilcolina! sti"olano la secrezione pancreatica! sia acquosa c/e enzi"atica F%!& $%!(+ )% 3 responsa'ile del @>97 8 della secrezione totale- La distensione della parete gastrica innesca i riflessi ago agali! c/e si esplicano tra"ite la secrezione di acetilcolina a li ello pancreatico F%!& *(&!( *%#& 3 la fase intestinale! indotta dalla presenza del c/i"o nel duodeno! responsa'ile del 67>K78 della risposta secretoria totale al pasto- In questa fase di enta predo"inante la sti"olazione or"onale esercitata dalla colecistoc/inina e dalla secretina-la ,,L! li'erata dalle ,ELL*LE I &"ucosa duodenale( a contatto con i prodotti della digestione proteica e lipidica! pro enienti dallo sto"aco! sti"olano essenzial"ente la secrezione della co"ponente enzi"atica- La secretina iene secreta dalle ,ELL*LE S &"ucosa duodenale( a contatto con l3acido e con alte concentrazioni di acidi grassi! e sti"ola la secrezione della co"ponente acquosa ricca di 'icar'onato- 2uesta co"ponente "olto i"portante in quanto garantisce un p: otti"ale per la funzione enzi"atica- La secrezione di secretina co"incia quando il p: duodenale scende al di sotto di ?!@! per raggiungere il suo picco quando arri a a =-
raggiungere un alore! detto ,O),E)TRAZIO)E MI,ELLARE ,RITI,A! al di sopra della quale si /a una intensa interazione "olecolare! con la for"azioni di aggregati c/e prendono il no"e di MI,ELLE- Dal punto di ista funzionale! gli acidi 'iliari s olgono un3azione detergente sulle "olecole lipidic/e- 2uesta azione fa di"inuire la loro tensione superficiale! per"ettendone il ri"escola"ento del tratto intestinale! c/e fa orisce la rottura delle gocce lipidic/e in fra""enti se"pre piR piccoli- *n3altra i"portante funzione! non "eno i"portante! quella di fa orire l3assor'i"ento degli acidi grassi! dei trigliceridi! del colesterolo e altri lipidi- 2uesta funzione legata alla capacit; delle "icelle di trasportare gli acidi grassi! erso la "ucosa intestinaleIl secondo piR a''ondante gruppo di co"posti organici presente nella 'ile! rappresentato dai 5OS5OLIPIDI &anc/e questi sono "olecole anfipatic/e(- )onostante essi siano "olecole anfipatic/e! sono insolu'ili in acqua! do e tendono a for"are dei cristalli liquidi- %li acidi 'iliari /anno lo scopo di ro"pere questi cristalli e di Vsolu'ilizzareW i fosfolipidi! c/e possono cosi entrare a far parte delle "icelleIl terzo co"ponente piR a''odante nella 'ile il ,OLESTEROLO- 2uesto co"posto presente nella 'ile in for"a non esterificata! ed insolu'ile in acqua- %razie alla presenza di fosfolipidi e di acidi 'iliari il colesterolo presente nella 'ile di enta solu'ile ed entra a far parte anc/3esso delle "icelle- 2ualora si iene a tro are nella 'ile in concentrazioni troppo ele ate! rispetto a quelle dei fosfolipidi e acidi 'iliari! esso non pu. essere total"ente solu'ilizzato- Pertanto si engono a for"ale all3interno della 'ile dei piccoli cristalli insolu'ili! c/e deter"inano la for"azione di ,AL,OLI SILIARIIl quarto co"ponente della 'ile rappresentato dai PI%ME)TI SILIARI! di cui la SILIR*SI)A il principale- 2ueste sostanze engono eli"inate con le feciOltre ai co"posti organici gi; citati nella 'ile sono presenti nu"erosi ioni inorganici- Lo ione piR rappresentato lo ione 'icar'onato &questo spiega la forte alcalinit; della 'ile(- Tra i cationi il piR rappresentato lo ione sodio! seguito dallo ione potassio e dallo ione calcioTra gli anioni! si segnala la presenza dello ione cloroP+"2/4 "*& & )"*)&*(+%4 "*& 2&##% 1 #& 3 la sintesi della 'ile da parte del fegato un processo continuo operato dagli epatociti$ questa secrezione pri"aria! contiene una grande quantit; di acidi 'iliari! colesterolo e altre co"ponenti organic/e- Durante i periodi interprandiali! la 'ile discende attra erso il siste"a dei dotti epatici! e a causa della contrazione tonica dello sfintere di Oddi! si accu"ula nella cistifella e si trasfor"a in SILE ,ISTI,A- Durante il transito all3interno dei dotti iene arricc/ita di una secrezione aggiunti a- 2uesta secrezione pre alente"ente acquosa! con la presenza di ioni 'icar'onato e ioni sodio! ed operata dalle cellule c/e tappezzano i dotti epatici- E i"portante sottilineare c/e questa secrezione sti"olata dalla SE,RETI)A- Il olu"e "assi"o di 'ile c/e la cistifellea pu. contenere si aggiura attorno ai =7>A7 "L- All3interno della cistifella la 'ile su'isce un processo di concentrazione! c/e deter"ina un ca"'ia"ento della natura c/i"ica della sua co"posizione0 i principali co"posti c/e engono riassor'iti sono l3A,2*A e gli IO)I SODIO e ,LORO- Il processo di riassor'i"ento c/e a iene all3interno della cistifellea do uto ad un processo di trasporto atti o di sodio! seguito dall3assor'i"ento secondario di cloro e acqua &e anc/e di altre co"ponenti diffusi'ili(- In tal "odo la 'ile iene concentrata di circa @ olte &fino ad un "assi"o di D7 olte(-Al "o"ento del pasto la 'ile iene ri ersata nel duodeno do e esplica i suoi effetti &digestione lipidica(- %li acidi 'iliari successi a"ente! engono riassor'iti a li ello dell3ileo! e tra"ite il circolo portale engono trasportati nuo a"ente nel fegato per poter essere riutilizzati &,IR,OLAZIO)E E)TEROEPATI,A DE%LI A,IDI SILIARI(- 2uasi il C?8 dei sali 'iliari iene riassor'ito nel sangue dall3intestino tenue- Di questi! circa la "et; iene riassor'ito attra erso un processo di diffusione attuato dalla "ucosa prossi"ale del tenue! e la
restante parte! attra erso un processo di trasporto atti o attuato dalla "ucosa dell3ileo distale- La quantit; di 'ile secreta ogni giorno dal fegato! dipende "olto dalla disponi'ilit; di acidi 'iliari0 "aggiore la loro quantit; c/e entra nella cirolazione enteroepatica! "aggiore la elocit; di secrezione della 'ileS5/"(%'&*(" 2&##% ) !( .&##&% 3 quando nella porzione prossi"ale del tratto gastrointestinale /a inizio la digestione degli ali"enti! la cistifellea inizia a s uotarsi- Lo s uota"ento della cistifellea ric/ede contrazioni rit"ic/e della sua parete! "a l3effetti o s uota"ento! necessita anc/e del rilascia"ento dello S5I)TERE DI ODDI- Lo sti"olo piR potente per lo s uota"ento della cistifellea rappresentato dalla ,,L! c/e a sua olta forte"ente sti"olata dalla presenza nel duodeno! di ci'i con alto contenuto lipidico- Oltre c/e dalla ,,L! la cistifellea anc/e sti"olata da fi're ner ose agali! attra erso la secrezione di acetilcolina-
2uesta reazione nota con il no"e di IDROLISI DEI ,ARSOIDRATI! ed catalizzata da enzi"i digesti iI2+"# ! 2&##& p+"(& *& 3 le proteine sono for"ate da a"inoacidi legati tra loro attra erso LE%AMI PEPTIDI,I- Ognuno di questi lega"i dato dalla ri"ozione di un ossidrile da un a"inoacido! e dalla ri"ozione di un idrogenione dall3a"inoacido successi o- E o io quindi! c/e anc/e gli a"inoacidi si legano tra loro attra erso la condenzazione- La digestione degli a"inoacidi a iene attra erso la reazione in ersa alla condensazione! o ero l3IDROLISI! coadiu ata se"pre da enzi"i proteoliticiI2+"# ! 2& $+%!! 3 quasi tutti grassi presenti nella dieda! sono costituiti da trigliceridi! c/e deri ano dalla condensazione di tre "olecole di A,IDI %RASSI! con una "olecla di %LI,EROLO- )el processo di condensazione di li'erano tre "olecole di acqua- La digestione dei trigliceridi! consiste nella reazione in ersa0 gli enzi"i lipolitici restituiscono tre "olecole di acqua ad ogni trigliceride ed in questo "odo scindono gli acidi grassi dal glicerolo- Anc/e in questo "odo si tratta di una reazione di IDROLISI-
essere ulterior"ente idrlizzati da altri enzi"i digesti i- 2uesti enzi"i sono situati sulla "e"'rana "icro illare degli enterociti &si parla in questo caso di DI%ESTIO)E MI,RO<ILLARE(! e prendono il no"e di OLI%OSA,,ARIDASI- Tra questi enzi"i possia"o citare la LATTASI! la ISOMALTASI>SA,,ARASI e la MALTASI0 la lattasi idrolizza il lattosio in glucosio e galattosio$ la iso"altasi>saccarasi! costituita da due su'unit;! ciascuna caratterizzata da una distinta atti it; enzi"atica0 la su'unit; ad atti it; saccarasica! idrolizza il saccarosio in una "olecola di glucosio ed in una "olecola di fruttosio$ la su'unit; iso"altasica stacca "olecole di glucosio dalle destrine F>li"ite- Dall3azione di questo enzi"a quindi! engono prodotte "olecole di glucosio a partire dalle detrine e dal saccarosio- La "altasi infine! li'era "ono"eri di glucosio da oligosaccaridi costituiti da un "assi"o di no e "ono"eri di glucosioAttra erso i processi appena descritti! i car'oidrati ali"entari engono trasfor"ati in una "iscela di tre "onosaccaridi &glucosio! galattosio e fruttosio(! c/e engono assor'iti dagli enterociti attra erso specifici siste"i di trasporto! "ediati da trasportatori! localizzati sulla "e"'rana "icro illare A!!"+1 '&*(" 2 $#/)"! " & $%#%(("! " 3 il trasporto atti o del glucosio e del galattosio! s olto da un3unica proteina trasposrtatrice c/e opera un cotrasporto con il SODIO0 il trasportatore atti o del "onosaccaride infatti dipendente dal gradiente di sodio! attra erso la "e"'rana apicale dell3enterocita- La po"pa sodio>potassio localizzata ul ersante 'asolaterale dell3enterocita! "antiene una 'assa concentrazione di sodio intracellulare! c/e quindi! a li ello della "e"'rana "icro illare! entra secondo il suo gradiente di concentrazione! portando con se il glucosio o galattosio &con un rapporto D09! ogni due ioni sodio! una "olecola di glucosio entra(- La proteina trasportatrice c/e effettua il cotrasporto! prende il no"e di S%LT9- *na olta entrato nella cellula! il galattosio ed il glucosio si portano sul ersante 'asolaterale! do e engono estrusi per diffusione facilitata! "ediata dal trasportatore %L*TD A!!"+1 '&*(" 2 .+/(("! " 3 l3assor'i"ento di fruttosio! a iene per diffusione facilitata! o ero secondo gradiente di concentrazione- Il trasportatore c/e "edia questo processo prende il no"e di %L*T@! e trasporta solo fruttosioE i"portante sottolineare c/e possono insorgere dei pro'le"i riguardanti l3assor'i"ento degli zucc/eri a causa di difetti a carico degli enzi"i c/e li digeriscono o a carico dei trasportatori c/e li fanno entrare nelle cellule- L3intolleranza al lattosio! ad ese"pio! do uta alla carenza enzi"atica della lattasi- Il lattosio non potendo essere digerito! resta indigerito nel lu"e intestinale0 per gradiente os"otico! induce ric/ia"o d3acqua erso l3intestino! con l3insorgenza di diarrea-
atti it; &le endopeptidasi effettuano tagli all3interno della catena polipetidica! "entre le esopeptidasi effettuano tagli alle estre"ita a"ino>car'ossi ter"inale(- La pepsina nella fattispecie! una endopeptidasi! la cui azione deter"ina la produzione di una "iscela di PEPTIDI ed in "isura "inore di a"inoacidi li'eri- *na delle caratteristic/e principali della pepsina! quella di attaccare e scindere il ,OLLA%E)O! il principale costituente del tessuto connetti o intercellulare della carne$ perci.! affinc/e gli altri enzi"i digesti i del canale ali"entare! possano penetrare nella carne e digerirne le altre proteine! necessario c/e engano digerite pri"a le fi're di collagene D $&!( "*& 2&##& p+"(& *& *&##' *(&!( *" 3 la co"pleta digestione proteica assicurata dalle proteasi pancreatic/e- 2uesti enzi"i sono prodotti e secreti dalle cellule acinari co"e proenzi"i inatti i! c/e una olta raggiunto il duodenao engono con ertidi nella loro for"a att ata ad opera della E)TERO,:I)ASI &presente sulla superficie della "e"'rana "icro illare degli enterociti(- 2uesta enteroc/inasi nella fattispecie! ri"uo e un3esapeptide dall3estre"it; a"inoter"inale del tripsinogeno! con ertendolo in tripsina- A propria olta la tripsina atti a le altre proteasi &oltre alle altre proteasi! atti a anc/e ulteriore tripsinogeno(Le principali proteasi pancreatic/e sono0 la tripsina! la c/i"otripsina e l3elastasi! del gruppo delle endopeptidasi$ la car'ossipeptidasi A e S! del gruppo delle esopeptidasi- La tripsina! la c/i"otripsina e l3elastasi idrolizzano in "odo specifico lega"i peptidici c/e coin olgono deter"inati a"inoacidi all3interno della "olecola$ le car'ossipeptidasi in ece staccano un a"inoacido per olta dall3ester"it; car'ossi>ter"inale- La tripsina quindi produce degli oligopeptidi a catena corta c/e engono attaccati poi dalle esopeptidasi- L3azione coordinata di eso> ed endopeptidasi pancreatic/e! porta alla for"azione di una "iscela di a"inoacidi e di piccoli peptidi &da due a sei a"inoacidi(- 2uesta "iscela a incontro ad un3ulti"a fase di digestione! c/e si erifica sull3orletto a spazzola della "ucosa intestinale ( duodeno e digiuno(- )ella fattispecie! sopra lo strato "icro illare della "ucosa tro ia"o "olte PEPTIDASI c/e engono a contatto con il fluido intestinale- Tra le piR i"portanti peptidasi! a''ia"o l3AMI)OPEPTIDASI e la DIPEPTIDASI- 2uesti due enzi"i scindono i grossi polipeptidi in tripeptidi o dipeptidi li'erando anc/e alcuni a"inoacidi singoli- %li a"inoacidi! i dipeptidi e i tripeptidi! engono facil"ente trasportati all3interno della cellula enterica- 2uesti co"posti! una olta entrati all3interno della cellula! engono attaccati da altre peptidasi c/e portano alla for"azione di soli a"inoacidi singoli! c/e possono passare quindi nel torrente sanguignoPer quanto riguarda l3assor'i"ento proteico! stato di"ostrato c/e i tri> e i dipeptidi! sono captati dagli enterociti! grazie ad un unico traportatore! caratterizzato da una di ersa affinit; per i possi'ili ligandi! in 'ase alla lung/ezza e alla co"posizione della catena a"inoacidica- Il il trasporto caratterizzato da un ,OTRASPORTO ,O) IO)I IDRO%E)O! con rapporto stec/io"etrico 909 &per uno ione idrogeno captato! un tri> o dipeptide iene eicolato nell3enterocita(- Il gradiente protonico c/e si iene creare a ca allo della "e"'rana apicale dell3enterocita garantito! in pri"is dall3a"'iente acido lu"inale! c/e iene "antenuto tale dall3azione co"'inata di uno sca"'iatore sodio>idrogeno localizzato sulla "e"'rana "icro illare &lo sca"'iatore estrude idrogeno a scapito di uno ione sodio! c/e entra nella cellula(! e dalla po"pa sodio>potassio localizzata sulla "e"'rana 'asolaterale &la po"pa sodio potassio estrude sodio a scapito del potassio(- A differenza di quanto a iene per i tri> e dipeptidi! l3assor'i"ento degli a"inoacid singoli iene operato da di erso tipi di trasposto! sia di tipo ATTI<O! sia di DI55*SIO)E SEMPLI,E e 5A,ILITATA "ediata da trasportatori- In linea generale il trasporto atti o! a iene per cotrasporto con il sodio! c/e entra nella cellula secondo gradiente elettroc/i"ico &"antenuto tale dalla sodio> potassio(-
differenza degli altri enzi"i secreti dal pancreas! iene secreta in for"a atti ata! "entre la colipasi in for"a inatti ata & iene atti ata dalla tripsina(- Dal "o"ento c/e la lipasi pancreatica! /a una azione otti"ale ad un p: prossi"o alla neutralit;! la secrezione pancreatica di ione 'icar'onato risulta fonda"entale nel processo di digestione dei lipidiLa lipasi pancreatica scinde un trigliceride in un "onogliceride ed in due acidi grassiL3idrolisi dei trigliceridi un processo alta"ente re ersi'ile$ perci.! l3accu"ulo di "onogliceridi e di acidi grassi li'eri! in prossi"it; di grassi in ia di digestione! 'locca la loro ulteriore digestione- In tal senso i sali 'iliari /anno una funzione aggiunti a "olto i"portante! c/e riguarda la ri"ozione dei "onogliceridi e degli acidi grassi li'eri! dall3a"'iente in cui sta a enendo la digestione di una goccia di grasso- Il processo si s iluppa nel seguente "odo0 i sali 'iliari! in concentrazioni sufficiente"ente ele ate! /anno la tendenza a for"are le MI,ELLE! o ero delle goccioline sferic/e dal dia"etro di circa =>A nano"etri! ognuna costituita da D7 a ?7 "olecole di sali 'iliari- 2ueste "icelle si for"ano in quanto ciascina "olecola di sale 'iliare! costituita da un nucleo forte"ente liposolu'ile e da un gruppo polare alta"ente idrosolu'ile- Il nuclei liposolu'ili di ogni sale 'iliare anno a racc/iudere al loro interno i prodotti della digestione dei grassi! for"ando una piccola goccia di natura lipidica al centro della "icella- Le code polari dei sali 'iliari sono caric/e negati a"ente e ri olte erso la soluzione acquosa! in "odo da ricoprire la superificie della "icella- La natura elettronegati a della superficie esterna della "icella! consenta ad essa di sciogliersi nella fase acquosa dei succ/i digesti i! e di ri"anere sta'il"ente in soluzione fino a quando gli acidi grassi non engono assor'iti dagli enterociti A!!"+1 '&*(" 2& # p 2 3 gli acidi grassi ed i "onogliceridi! engono trasportati! all3interno delle "icelle! fino alla superficie "icro illare dell3enterocita- 2ui i "onogliceridi e gli acidi grassi! si portano su'ito all3esterno della "icella! per poi diffondere attra erso la "e"'rana della cellula epiteliale- ,i. possi'ile in quanto acidi grassi e "onogliceridi sono solu'ili nella "a"'rana plas"atica- Le "icelle restano quindi nel c/i"o e sono disponi'ili per il trasporto di ulteriori prodotti di digestione- *na olta all3interno dell3enterocita! gli acidi grassi e i "onogliceridi engono trasportati da apposite proteine fino al REL! do e a iene la risintesi dei trigliceridi- I trigliceridi! situati nel citoplas"a degli enterociti! per poter uscire! de ono essere asse"'lati in particelle co"plesse! c/e prendono il no"e di ,:ILOMI,RO)I e LIPOPROTEI)E A DE)SITA3 MOLTO SASSA &<LDL(- )ei periodi interprandiali i trigliceridi lasciano l3enterocita co"e <LDL! "entre durante l3assor'i"ento postprandiale! i c/ilo"icroni sono la for"a predo"inante- I c/ilo"icroni sono particelle co"plesse for"ate da un nucleo centrale di trigliceridi e da un ri esti"ento superficiale costituito da esteri del colesterolo! da fosfolipidi e da APOLIPOPROTEI)E DI TIPO A e S- una olta for"atisi! i c/ilo"icroni entrano nell3apparato del golgi! do e engono i"pacc/ettati in delle escicole c/e successi a"ente si fondono con la "e"'rana 'asolaterale dell3enterocita! entrando cosO nel aso linfatico del "icro illo- Il dia"etro relati a"ente grande dei c/ilo"icroni non consente loro di diffondere nel circolo e"atico- *na olta giunti a li ello toracico! attra erso il torrente linfatico! i c/ilo"icroni diffondono nel circolo sanguigno- A questo li ello! alcune lipasi plas"atic/e! rescindono i lipidi dei c/ilo"icroni! cosicc/! si for"a una struttura! c/e prende il no"e di RESID*O ,:ILOMI,RO)I,O! c/e iene degradato nel fegato- %li acidi grassi si legano quindi all3al'u"ina! e engono trasportati nei tessuti! do e possono essere "eta'olizzati-
sfruttano due "eccanis"i di riassor'i"ento0 9(,OTRASPORTO )a>Dipendente$ D(DI55*SIO)E SEMPLI,E &a iene solo quando sono coniugati a sali 'iliari(- A li ello plas"atico! gli acidi 'iliari sono trasportati dall3al'u"inaA!!"+1 '&*(" 2 %)H/% 3 ogni giorno entrano nell3intestino circa D litri di fluidi di deri azione ali"entare! cui anno ad aggiungersi nu"erosi litri si secrezione dell3organis"o- Di questo grande olu"e! solo D litri al giorno raggiungono l3intestino crasso! il c/e c/iara"ente indica c/e la "aggior parte dell3assor'i"ento dll3acqua a iene a li ello dell3intestino tenue- ,onsiderando c/e un indi iduo sano produce ogni giorno 9@7 gra""i di feci! c/e contengono 977 "L di acqua! si deduce c/e in condizioni fisiologic/e il crasso assor'e giornal"ente circa 9!C litri di acqua- L3assor'i"ento di liquido general"ente deri a dallo sposta"ento passi o dell3acqua attra erso l3epitelio in risposta alle pressioni os"otica ed idrostatica- I "eccanis"i c/e portano ad una riduzione cosO drastica del olu"e di acqua presente nell3intestino! sono i seguenti0 a li ello duodenale! il "ateriale lu"inale a incontro ad una rapida equili'razione os"otica con il plas"a- Si /a assor'i"ento d3acqua dalle soluzioni ipotonic/e e sua secrezione se l3a"'iente lu"inale ipertonico- Andando dal dudeno al colon! le concentrazioni lu"inali di sodio e potassio di entano progressi a"ente inferiori rispetto a quelle plas"atic/e &nel colon il sodio raggiunge la concentrazione di =@>?7 "Eq#litro(! in quanto questi ioni engono progressi a"ente riassor'iti- La porzione apicale delle cellule della "ucosa del colon! in tal "odo! si iene a tra are in uno stato di iperos"osi- Per annullare questo gradiente os"otico! la "ucosa del colon riassor'e una 'uona quantit; di liquidi &diffusione se"plice(A!!"+1 '&*(" 2 )%#) " 3 l3assor'i"ento del calcio a iene principal"ente a li ello intestinale! grazie a due "eccanis"i0 TRASPORTO ATTI<O TRA)S,ELL*LARE e TRASPOSRTO PASSI<O PARA,ELL*LARE- In condizioni fisiologic/e! nor"ali il trasporto atti o a iene principal"ente a li ello duodenale! "entre la diffusione passi a a iene in tutto il tenue- Il trasporto atti o transcellulare ric/iede innanzitutto c/e il calcio entri nella cellula! SE,O)DO %RADIE)TE ELETTRO,:IMI,O! attra erso specifici canali ionici- Il calcio! una olta entrato nella cellula! non ri"ane in for"a li'era! "a si lega ad una proteina legante calcio! c/e prende il no"e di ,ALSI)DI)A &l3assor'i"ento di calcio diretta"ente proporzionale alla concentrazione intracellulare di cal'indina(- L3uscita del calcio dal ersante 'asolaterale dell3enterocita a iene contro gradiente di concentrazione grazie ad una po"pa atti a per il calcio &,a>ATPasi(- E opportuno sottolineare c/e la <ITAMI)A D incre"enta l3assor'i"ento di calcio sia au"entandone l3ingresso nell3enterocita! sia sti"olando la po"pa per il calcio all3estrusione dello ione stesso- Tutta ia l3effetto "aggiore della ita"ina D! l3au"ento intracellulare della concentrazione di cal'indina! in quanto la ita"ina ne au"enta la trascrizione genica- ,arenze di ita"ina D sono associate a patologie ossee! co"e ad ese"pio la <ITAMI)A DA!!"+1 '&*(" 2 .&++" 3 dal "o"ento c/e l3apporto di ferro eccede il piR delle olte le necessit; giornaliere solo il =>978 del ferro ingerito iene assor'ito a li ello intestinale- La gran parte del ferro ali"entare si tro a in dor"a di 5e=J! c/e in condizioni fisiologic/e insolu'ile- Durante l3assor'i"ento il ferro iene ridotto ad 5eDJ da una 5ERRO RED*TTASIL3assor'i"ento iene effettuato da una proteina c/e opera un cotrasporto 5e#:J! con stec/io"etria 909- Per garantire il trasporto necessario c/e il "icroa"'iente in cui si iene a tro are il ferro ecceda di ioni idrogeno! e c/e quindi sia a p: 'asso- *na olta all3interno dell3enterocito! il ferro segue due destini0 o iene portato diretta"ente erso il ersante 'asolaterale per essere estruso in circolo &l3estrusione a iene grazie ad una proteina c/e prende il no"e di 5ERROPORTI)A(! oppure iene ossidato nuo a"ente a 5e=J i""agazzinato nella cellula! ccoppiato ad una proteina citoplas"atica! l3APO5ERRITI)A &il co"plesso ferro>apoferritina prende il no"e di 5ERRITI)A(- E o io c/e le due ie engono
intraprese a seconda delle necessit;0 se necessario ferro in circolo la pri"a ia descritta sar; quella "eglio rappresentata$ in caso di scarse necessit; iene preferito l3accu"ulo(- Il ferro li'erato nella circolazione e"atica! si lega alla TRA)S5ERRI)A! una proteina trasportatrice per il ferro- L3ane"ia da ferro! iene diagnosticata! effettuando una analisi c/e a quantificare la ferritina o la transferritina- )el caso di gastrite atrofica! in cui si assiste ad atrofia delle cellule parietali! il ferro non si iene a tro are ad una condizione di p: idonea al suo assor'i"ento- Il paziente presenter; anc/e ane"ia da ferroA!!"+1 '&*(" 2&##% 5 (%' *% B12 3 l3assor'i"ento della ita"ina S9D un processo fisiologico caratterizzato da un inusuale grado di co"plessit; e ric/iede l3inter ento di quattro di ersi tipi di proteine leganti- 2ueste proteine sono presenti nella sali a! nel succo gastrico! nell3enterocito e nel sangue)ello sto"aco la ita"ina S9D! grazie al p: "olto 'asso! iene li'erata dalle altre proteine cui si tro a associata- Successi a"ente si lega con la pri"a proteina legante! c/e prende il no"e di APTO,ORRI)A &presente gi; nella sali a(- 2uando il c/i"o entra nel duodeno l3aptocorrina idrolizzata dalle proteasi pancreatic/e! con la conseguente li'erazione della ita"ina '9D! c/e si lega al fattore intriseco &secreto in precedenza dalla "ucosa gastrica(- Il lega"e con il fattore intrinseco fa orito dal nuo o alore di p: duodenale- Il co"plesso co'ala"ina>fattore intrinseco transita lungo l3intestino tenue fino ad arri are nella porzione ter"inale dell3ileo! i cui enterociti presentano recettori specifici per tali co"plessi- *na olta effettuato il lega"e con il recettore! il co"plesso iene endocitato! e il fattore intrinseco degradato da enzi"i proteolitici- La ita"ina S9D iene quindi estrusa nel torrente sanguigno! grazie ad un trasportatore non ancora identificato! do e iaggia accoppiata da una proteina trasportatrice! c/e prende il no"e di TRA)S,OSALAMI)A II-
da questa proteina- una olta entrati nel sangue possono legarsi a proteine plas"atic/e! in particolare la %LOS*LI)A LE%A)TE TIRO1I)A! c/e poi li rilascia nei tessuti 'ersaglioL+ADRE)ALI)A e la )ORADRE)ALI)A! sintetizzate nella "idollare del surrene! sono delle catecola"ine- <engono sintetizzate ed i""agazzinate in delle escicole secretorie fino alla secrezione- *na olta secrete nel sangue! possono restare nel plas"a co"e "olecole li'ere o coniugate a proteine trasportatrici-
S&)+&4 "*&= (+%!p"+(" &2 &# ' *%4 "*& 2&$# "+'"*
Alcuni or"oni! co"e ad ese"pio l+adrenalina e la noradrenalina! engono secreti nel giro di poc/i secondi dalla sti"olazione della g/iandola! e i"piegano un te"po 're issi"o per esplicare la loro funzione- Altri or"oni! co"e per ese"pio la tiro4ina o l+or"one della crescita agiscono piR lenta"ente e possono i"piegare anc/e "esi per "anifestare il loro effettoLe concentrazioni or"onali ric/ieste per la regolazione delle funzioni "eta'olic/e ed endocrine! sono incredi'il"ente piccole! co"prese tra un "ini"o dell+ordine di un picogra""o &97 >9Dg( per "illilitro di sangue! fino a "assi"o un "icrogra""o per "illilitro di sangue- Allo stesso "odo! anc/e la elocit; di secrezione "olto piccola ed in genere "isura'ile in "icrogra""i al giornoLa secrezione di tutti gli or"oni regolata in "aniera "olto fine da siste"i di controllo interno0 nella "aggior parte dei casi questo controllo opera attra erso un "eccanis"o a 5EEDSA,L )E%ATI<O! il quale garantisce c/e l+azione degli or"oni sugli organi 'ersaglio a enga in "aniera appropriata- 2uando un or"one iene prodotto a seguito di uno sti"olo! la sua azione sui tessuti 'ersaglio crea delle condizioni e dei prodotti c/e possono 'loccare la produzione stessa dell+or"one- La funzione dell+or"one iene controllata attra erso un "eccanis"o di questo tipo! e l+infor"azione c/e ne deri a innesca il "eccanis"o a feed'acU negati o c/e 'locca l+atti it; secretoria della g/iandola o la sua atti it; sul tessuto 'ersaglio- In alcuni casi si pu. erificare c/e l+azione 'iologica di un or"one pro"uo a l+ulteriore sintesi! cio c/e inter enga un "eccanis"o a 5EEDSA,L POSITI<O- )e un ese"pio il picco dell+or"one L: c/e si erifica a seguito dell+effetto sti"olante degli estrogeni sull+ipofisi poco pri"a dell+o ulazionePer quanto riguarda il trasporto! esistono delle differenze! a seconda della natura c/i"ica dell+or"one- %li or"oni proteici e peptidici! in genere sono idrosolu'ili e in quanto tali iaggiano li'eri nel plas"a fino all+organo 'ersaglio- %li or"oni steroidei e tiroidei! si tro ano nel plas"a legati soprattutto a proteine plas"atic/e! "entre "eno del 978 in for"a li'era- %li or"oni legati a proteine per.! difficil"ente riescono a oltrepassare la parete dei asi capillari! e per questo ri"angono 'iologica"ente inatti i fino a quando non si separano dalle proteine trasportatrici-
T+%!2/4 "*& 2&# !&$*%#& 3 quasi se"pre un or"one esercita i propri effetti sui tessuti 'ersaglio legandosi a recettori specifici c/e sono presenti nelle cellule sulle quali agisce- A seguito di questo lega"e! la funzione del recettore iene "odificata ed questo ca"'ia"ento funzionale c/e da l+a io all+azione or"onaleMolti or"oni atti ano dei recettori c/e regolano indiretta"ente delle proteine 'ersaglio,i. a iene attra erso il lega"e del recettore con proteine della "e"'rana cellulare c/e rappresentano proteine eterotri"eric/e leganti %TP! c/ia"ate proteine %- In generale la coda citoplas"atica del recettore interagisce con le su'unit; della proteina %- Le proteine % a seguito della loro atti azione scaturita dal lega"e or"one>recettore! atti ano degli enzi"i particolari! co"e la 5OS5OLIPASI , o l+ADE)ILATO,I,LASI! c/e possono "odificare le funzioni cellulari- Le proteine % possono essere di tipo sti"olatorio &% s( o ini'itorio &%i(Alcuni recettori! se atti ati da uno specifico or"one! possono s olgere diretta"ente funzioni enzi"atic/e o atti are enzi"i a cui sono associati- *n ese"pio di recettore enzi"a>dipendente il recettore TIROSI)>,:I)ASI,O dell+insulina<ari or"oni! in particolare gli or"oni steroidei del surrene e delle gonadi! si co"'inano con recettori c/e sono posti all+interno della cellula- Essendo liposolu'ili questi or"oni passano facil"ente la "e"'rana cellulare per interagire con i recettori citoplas"atici o nucleari- Il co"plesso recettore>or"one atti ato si lega poi a una specifica regione di regolazione del D)A! nota co"e Velemento di risposta dellormone ! atti ando o soppri"endo! la trascrizione di geni specifici e la for"azione di "R)A- E i"portante sottolineare c/e "olti tessuti! anc/e differenti tra loro! presentano gli stessi recettori citoplas"atici o nucleari! "a questi recettori non controllano gli stessi geni! e quindi danno ita a risposte differenti%li or"oni tiroidei co"e il T= o la TIRO1I)A! au"entano la trascrizione da parte di alcuni geni nel nucleo! in quanto si co"'inano diretta"ente con proteine recettrici c/e si tro ano nel nucleo stesso- Si tratta di recettori di natura proteica localizzati all+interno del co"plesso cro"oso"ale ! e c/e forse controllano la funzione dei pro"otori o degli operatori geniciIn generale co"unque! uno dei "ezzi principali! con cui gli or"oni esercitano le loro azioni all+interno della cellula! consiste nell+indurre la for"azione ci cAMP! co"e Vsecondo "essaggeroW- 2uesto enzi"a infatti! a sua olta responsa'ile della "aggior parte &se non tutti( degli effetti intracellulari dell+or"one- Di ersi or"oni! oltre al cAMP! utilizzano anc/e altri secondi "essaggeri0 )AMP0 il lega"e dell+or"one con il proprio recettore! per"ette l+accoppia"ento del recettore con una proteina %- Se questa proteina /a la capacit; di atti are l+adenilatociclasi! allora iene detta proteina %s! o ero STIMOLA)TE- L+atti azione dell+adenilatociclasi! catalizza la con ersione di una frazione di ATP in cAMP all+interno del citoplas"a- Il cAMP a sua olta atti a una PROTEI)>,:I)ASI cAMP>DIPE)DE)TE! con conseguente fosforilazione di proteine intracellulari! c/e innescano una serie di reazioni 'ioc/i"ic/e c/e portano alla risposta cellulare- Se il recettore associato ad una proteina % ini'itoria! c/iaro c/e la quantita di cAMP si riduce con una conseguente di"inuzione della risposta 'iologica della cellulaF"!."# p 2 2 '&'1+%*% )"'& !&)"*2" '&!!%$$&+" 0 alcuni or"oni sti"olano recettori c/e atti ano l+enzi"a 5OS5OLIPASI ,! c/e risulta attaccato nella porzione intrecellulare del recettore stesso- La fosfolipasi , atti ata! induce la scissione di alcuni fosfolipidi di "e"'rana! ed in particolare il 5OS5ATIDILI)OSITOLO DI5OS5ATO &PIPD(! da cui /anno origine i principali secondi "essaggeri! c/e sono l+I)OSITOLO TRI5OS5ATO &IP=( ed il DIA,IL%LI,EROLO &DA%(- L+ IP= "o'ilizza gli ioni calcio dal reticolo endoplas"atico! c/e a loro olta producono l+effetto da secondo "essaggero! quale la contrazione di strutture "uscolari lisce o la "odificazione dell+atti it; secretoria delle cellule secernenti- Il DA%
in ece! c/e agisce da secondo "essaggero! atti a la PROTEI),:I)ASI ,! c/e a sua olta fosforila nu"erose proteine responsa'ili della risposta cellulare-
,ORTI,OTROPE &A,T:(! ,ELL*LE TIREOTROPE &TS:(! ,ELL*LE %O)ADOTROPE &L: ed 5S:(! ,ELL*LE LATTOTROPE &PRL(- I corpi cellulari delle cellule c/e producono gli or"oni dell+ipofisi posteriore non si tro ano in questa porzione della g/iandola! "a nei )*,LEI SOPRAOTTI,O e PARA<E)TRI,OLARE dell+ipotala"o! e corrispondono a grossi neuroni i cui assoni raggiungono l+ipofisi posteriore passando attra erso il peduncolo ipofisario- %li or"oni sintetizzati in questi nuclei engono poi trasportati nella neuroipofisi attra erso l+assoneL+atti it; secretoria dell+adenoipofisi controllata quasi total"ente da segnali or"onali- 2uesti or"oni prendono il no"e di ORMO)I IPOTALAMI,I LISERATORI E I)ISITORI! e engono secreti da alcuni neuroni ipotala"ici! per poi essere ri ersati nel siste"a portale ipotala"o>ipofisario)ell+a"'ito dell+adenoipofisi! questi or"oni agiscono sulle cellule g/iandolari regolandone la secrezione- I principali or"oni ipotala"ici li'eratori o ini'itori sono0 l+ORMO)E LISERATORE DELLA TIREOTROPI)A &TR:(! l+ORMO)E LISERATORE DELL+ORMO)E DELLA ,RES,ITA &%:R:(! contrapposto all+OROMO)E I)ISITORE DELL+ORMO)E DELLA ,RES,ITA &so"atostatina(! l+ORMO)E LISERATORE DELLA ,ORTI,OTROPI)A &,R:( ed infine l+ORMO)E I)ISITORE DELLA PROLATTI)A &PI:(-
METASOLISMO ,ARSOIDRATI0 l+or"one della crescita /a di ersi effetti sul "eta'olis"o dei car'oidrati! in particolare0 riduce l+assor'i"ento del glucosio nei tessuti &special"ente nel "uscolo e nel tessuto adiposo(! au"enta la produzione di glucosio da parte del fegato! pro"uo e la secrezione di insulina- 2uesti effetti sono do uti alla Vresistenza all+insulinaW indotta dall+or"one- La resistenza all+insulina un feno"eno c/e riduce l+azione dell+insulina sulla captazione e sull+utilizzazione del glucosio nei tessuti "uscolare ed adiposo- Tutto ci. finisce con l+innalzare la %LI,EMIA e pro ocare un au"ento co"pensatorio della secrezione di insulina- Per questi "oti i il %: /a effetti dia'etogeni STIMOLAZIO)E ED A,,RES,IME)TO DELLA ,ARTILA%I)E E DELLE OSSA 0 l+effetto piR e idente del %: quello prodotto sullo sc/eletro! do uto alle azioni c/e l+or"one esercita sulle strutture ossee- In particolare a''ia"o un au"ento della sintesi di proteine da parte delle cellule cartilaginee ed osteogenetic/e! un au"ento dell+atti it; riprodutti a di queste cellule e la con ersione dei condrociti in cellule osteogenetic/e! con deposizione di nuo o tessuto osseoA proposito degli effetti dell+or"one %:- E opportuno fare delle precisazioni0 se ad ese"pio l+or"one della crescita iene aggiunto in coltura diretta"ente ai condrociti della cartilagine! questi non proliferano ne si ingrandiscono! "a se iniettia"o l+or"one nell+ani"ale integro! i condrociti rispondono all+azione dell+or"one- La spiegazione di questo feno"eno a ricercata nel fatto c/e il %: induce nel fegato la for"azione di "olecole proteic/e! c/e prendono il no"e di SOMATOMEDI)E! c/e /anno un potente effetto di sti"olo su tutti gli aspetti del processo di crescita dell+osso- Molti dei loro effetti sull+accresci"ento sono si"ili a quelli esercitati dall+insulina e per questo "oti o queste sostanze sono state definite Vfattori di crescita insulino>si"iliW o I%5- La piR i"portante so"ato"edina prende il no"e di SOMATOMEDI)A>, o I%5>I- E+ stato ipotizzato quindi c/e la "aggior parte degli effetti dell+or"one %: siano do uti alla so"ato"edina>,! piuttosto c/e ad una azione diretta dell+or"one sulle ossa e sugli altri tessuti R&$"#%4 "*& 2&##% !&)+&4 "*& 3 per "olti anni si era pensato c/e l+or"one della crescita fosse secreto essenzial"ente durante l+accresci"ento! e c/e poi! nell+adolescenza! sco"parisse del tutto- ,i. non affatto ero0 infatti dopo l+adolescenza la produzione di %: si riduce piR tosto lenta"ente! fino a di"inuire nella ecc/iaia a circa il D@8 del alore riscontrato nell+adolescenza- La secrezione dell+or"one au"enta e di"inuisce ciclica"ente! attra erso "eccanis"i ancora non del tutto noti- Si sa co"unque c/e la secrezione dipende da carenza di proteine! da digiuno prolungato! da ipoglice"ia! dalla ridotta concentrazione di acidi grassi nel sangue- Oltre a questi fattori appena "enzionati! noto c/e il processo di secrezione dell+or"one fine"ente regolato da due fattori secreti dall+ipotala"o! e c/e sono l+ORMO)E LISERATORE DELL+ORMO)E DELLA %RES,ITA &%:R:( e l+ORMO)E I)ISITORE DELL+ORMO)E DELLA ,RES,ITA &%:I:(- E stato isto c/e se iene so""inistrato in un ani"ale l+or"one della crescita per arie ore! la quantit; di or"one endogeno li'erato dall+ipofisi si riduce- 2uesto indica c/e la secrezione di %: sottoposta ad un tipico controllo a 5EEDSA,L )E%ATI<O
P+"#%(( *%
La prolattina un or"one secreto dall+ipofisi anteriore! responsa'ile della sintesi degli enzi"i c/e inter engono nella produzione e nella "inzione del latte- L+au"ento della prolattina! per o ie ragioni! si pu. riscontrare nel periodo della gra idanza ed in particolare durante il gesto della suzione da parte del neonato- La prolattina agisce sti"olando i dotti delle g/iandole "a""arie! inducendo la sintesi degli enzi"i c/e inter engono nella produzione del latte- L+innalza"ento della concentrazione e"atica di prolattina! 'locca la sintesi dell+OROMO)E RILAS,IA)TE LE %O)ADOTROPI)E &%nR:(! con la conseguente sterilit; delle donne in fase di allatta"ento-
L+ipotala"o s olge una funzione essenziale per la regolazione della secrezione della prolattina! cosO co"e di quella di quasi tutti gli or"oni dell+adenoipofisi- )el caso della prolattina per. il controllo ipotala"ico si differenzia per una caratteristica particolare0 l+ipotala"o infatti sti"ola la produzione degli altri or"oni ipofisari "a ini'isce quella della prolattina- Di conseguenza una lesione ipotala"ica o un 'locco del siste"a portale fa au"entare la secrezione degli altri or"oni- Il fattore adi'ito all+ini'izione della produzione di prolattina presu"i'il"ente l+OROMO)E I)ISITORE DELLA PROLATTI)A &PI:(- 2uasi certa"ente questo coincide con la DOPAMI)A,o"e accennato in precedenza! durante l+allatta"ento il ciclo e l+o ulazione sono co"pleta"ente ini'iti- La spiegazione a ricercata nel fatto c/e gli i"pulsi ner osi c/e partono dalle "a""elle durante la suzione! giungono all+ipotala"o per pro"uo ere la secrezione di prolattina! "a allo stesso te"po ini'iscono il fattore di rilascio delle gonadotropine! e di conseguenza anc/e il rilascio di L: ed 5S:-
acqua dalla cellula recettoriale per os"osi! c/e si riduce quindi di olu"e! dando origine a segnali appropriati c/e sti"olano la secrezione di AD:- 2uando il liquido e4tracellulare poco concentrato l+acqua per os"osi passa nella cellula recettoriale c/e di"inuisce il nu"ero di segnali per la secrezione di AD:- 2uando le concentrazione di AD: non sono eccessi a"ente grandi! questo agisce solo ed esclusi a"ente sul tu'ulo e sul dotto collettore- 2uando le concentrazioni si fanno piR ele ate! l+or"one /a dei potenti effetti <ASO,OSTRITTORI! deter"inando quindi un innalza"ento della pressione arteriosa- *no degli sti"oli c/e pro oca una "assi a produzione di AD: la di"inuzione del olu"e totale di sangue- 2uesta di"inuzione a ertita da alcuni recettori di stira"ento c/e si tro ano all+interno degli atri- 2uesti recettori engono sti"olati a seguito di un eccessi o rie"pi"ento delle ca it; atriali! ed in iano segnali c/e ini'iscono il rilascio di AD:- Al contrario! quando questi recettori non engono eccitati a seguito di un rie"pi"ento ridotto! in iano segnali opposti c/e causano un rilascio di AD: da parte dell+ipofisiF/*4 "*& & +&$"#%4 "*& 2&##6"!! (") *% 3 l+ossitocina un or"one in grado di eccitare potente"ente l+utero gra ido erso la fine della gestazione- Oltre a questa funzione! /a anc/e un i"portante ruolo nel processo della lattazione- L+ossitocina infatti pro"uo e un "eccanis"o c/e spinge il latte dagli al eoli della g/iandola "a""aria nei dotti c/e lo con ogliano al capezzolo-
colesterolo- 2uando il colesterolo entra nella cellula! raggiunge i "itocondri! do e iene attaccato dalla DESMOLASI DEL ,OLESTEROLO! per for"ale il PRE%)E)OLO)EDal C7 al C@8 del cortisolo si lega nel sangue a particolari proteine trasportatrici! ed in particolare alla %LOS*LI)A LE%A)TE IL ,ORTISOLO o TRA)S,ORTI)A- La forte affinit; di lega"e con proteine plas"atic/e! ne rallent; l+eli"inazione- L+aldosterone in ece si co"'ina per il A78 con proteine plas"atic/e "entre il restante ?78 si tro a in for"a li'era-
R&$"#%4 "*& 2&##% !&)+&4 "*& La regolazione della secrezione dell+aldosterone nelle cellule della zona glo"erulare! funziona in "odo quasi del tutto indipendente dalla regolazione dalla regolazione del cortisolo e degli androgeni- In particolare elenc/ia"o i principali "eccanis"i di regolazione dell+aldosterone0 *n au"ento della concentrazione degli ioni potassio! incre"enta la secrezione di aldosterone *n au"ento del siste"a RE)I)A>A)%IOTE)SI)A! incre"enta la secrezione di aldosterone *n au"ento della concentrazione di sodio nel liquido e4tracellulare! riduce la secrezione di aldosterone L+or"one adrenocorticotropo! necessario per la secrezione dell+aldosterone
deri ano! engono ri ersati nel plas"a saguigno! do e la loro concentrazione "olto ela ataE..&(( !/# '&(%1"# !'" 2& # p 2 3 il cortisolo fa orisce la "o'ilizzazione degli acidi grassi dal tessuto adiposo- In tal "odo au"enta la concentrazione plas"atica degli acidi grassi e ne iene incre"entata l+utilizzazione per scopi energetici- 2uesto effetto potre''e essere causato dalla di"inuzione del trasporto di glucosio all+interno delle cellule adipose- A tal proposito ricordia"o c/e l+F>glicerofosfato! c/e deri a dal glucosio! necessario per la deposizione e per il "anteni"ento dei trigliceridi in queste cellule! le quali quindi! in sua assenza! co"inciano a li'erare acidi grassi-
R&$"#%4 "*& 2&##% !&)+&4 "*& 2&# )"+( !"#" +/"#" 2&##6ACTH
,ontraria"ente all+aldosterone! la cui secrezione controllata principal"ente dal potassio e dall+angiotensina! nel caso del cortisolo il controllo iene attuato quasi intera"ente dall+or"one adrenocorticotropo! secreto dall+ipofisi anteriore- ,o"e per altri or"oni ipofisari! anc/e per l+A,T:! esiste un fattore di rilascio ipotala"ico! c/e prende il no"e di ORMO)E LISERATORE DELLA ,ORTI,OTROPI)A &,R:(! il quale iene rilasciato nel siste"a portale ipotala"o>ipofisario! c/e lo eicola fino all+adenoipofisiIl principale effetto dell+A,T: sulle cellula della porzione fascicolata della corticale surrenale! quello di atti are l+ADE)ILATO ,I,LASI nella "e"'rana delle cellule- 2uesto enzi"a poi! pro"uo e la for"azione di cAMP nel citoplas"a cellulare- L+AMPc a sua olta atti a gli enzi"i intracellulari c/e inter engono nella produzione degli or"oni0 nella fattispecie il cAMP atti a la protein>c/inasi A c/e sti"ola la con ersione iniziale del colesterolo in pregnenoloneTutti i tipi di stress! sia fisici c/e "entali! possono portare nel giro di qualc/e "inuto! ad una profusa secrezione di A,T: e quindi di cortisolo- In tale ottica! sottolineia"o c/e segnali noci i e ocati da una condizione di stress ascendono attra erso il tronco encefalico per raggiungere l+e"inenza "ediana dell+ipotala"o! do e iene sti"olata la secrezione di ,R: e quindi di A,T:Dopo qualc/e "inuto! la sequenza di e enti appena descritta fa si c/e grandi quantit; di cortisolo engano ri ersate nel sangue- Il cortisolo /a effetti diretti a 5EEDSA,L )E%ATI<O sull+ipotala"o! facendone di"inuire la sintesi e la secrezione di ,R: e quindi di A,T:- In altre parole! ogni olta c/e la concentrazione di cortisolo di enta troppo ele ata! l+inter ento di questi "eccanis"i riduce auto"atica"ente la secrezione di A,T:-
2uando iene secreto A,T: dall3ipofisi anteriore! engono secreti si"ultanea"ente anc/e altri or"oni struttural"ente affini- La spiegazioni di ci. deri a dal fatto c/e la trascrizione del cui si de e la for"azione di A,T:! induce inizial"ente la sintesi di una "olecola proteica "olto piR grande! c/e prende il no"e di PRO>OPIOMELA)O,ORTI)A! un preor"one precursore di A,T: e di altri due or"oni! c/e sono l3ORMO)E STIMOLA)TE I MELA)O,ITI &MS:(! la 'eta>LIPOTROPI)A e la 'eta>E)DOR5I)A-
riciclato- )ei pri"i giorni successi i al loro rilascio da parte della g/iandola! la "aggioparte della tiro4ina iene deiodata a triiodiotironinaAll3interno del sangue gli or"oni tiroidei! si co"'inano con specific/e proteine trasportatrici0 la %LOS*LI)A LE%A)TE TIRO1I)A e l3ALS*MI)A-
R&$"#%4 "*& 2&##% ./*4 "*& ( +" 2&% & !/& 2 !./*4 "*
Per "antenere un "eta'olis"o 'asale pressoc/ costante! de e essere prodotta la giusta quantit; di or"one tiroideo! e perc/ ci. si erific/i! operante un "eccanis"o a feed'acU! c/e c/ia"a in causa l3ipotala"o e l3ipofisi anterioreL3or"one sti"olante la tiroide! o TIREOTROPI)A ! o TS:! un or"one ipofisario! c/e sti"ola la secrezione di or"oni da parte della tiroide- La tireotropina sti"ola la secrezione di T= e T? attra erso ari effetti esercitati sulle cellule tiroidee0 9(sti"ola la proteolisi della tireoglo'ulina all3interno dei follicoli! con la li'erazione di T= e T?$ esalta l3atti it; della po"pa dello iodio$ incre"enta la iodazione della tirosina$ incre"enta il nu"ero delle cellule tiroidee- 2uesti effetti raggiungono il picco "assi"o dopo =7 "inuti dalla secrezione di TS:- La trasduzione cellulare operata dal TS:! si esplica attra erso la for"azione di cAMP! scatenata dal lega"e tra TS: e recettrori specifici di "e"'rana- Il cAMP! atti a delle proteinc/inasi! c/e a loro olta attuano delle fosforilazioni "ultiple! c/e causano gli effetti sopra "enzionatiIl controllo della secrezione di TS:! esercitato da un fattore di rilascio ipotala"ico! c/e prende il no"e di TR:- Il "eccanis"o a feed'acU! con il quale iene controllata la secrezione tiroidea "olto se"plice0 l3au"ento degli or"oni tiroidei in circolo! fa di"inuire la secrezione ipofisaria di TS: e ice ersa P%("#"$ & 2% p&+( +" 2 !'" M%#%(( % 2 G+%5&!3 in quasi tutti i soggetti affetti da ipetiroidis"o! solita"ente la tiroide appare IPERPLASI,A- 2ueste "odificazioni! so"ogliano "oltissi"o a quelle indotte da ipersecrezione di TS:- Tutta ia! in questi pazienti! la concentrazione di TS:! anzic/ au"entare! di"inuisce drastica"ente- )el loro sangue ice ersa! si tro ano altre sostanze ad azione TS:>si"ile0 si tratta di i""unoglo'uline con funzione anticorpale! c/e si legano con gli stessi recettori cui si lega la tireotropina- 2ueste i""onoglo'uline quindi atti ano la produzione di cAMP! con la conseguente sintesi e ipersecrezione di or"oni tiroidei- 2uesti anticorpi! /anno un effetto sti"olante la tiroide "olto piR forte di quello esercitato dall3or"one TS:- L3eccessi a secrezione di T= e T?! causa l3ini'izione della secrezione di TS:In 'ase agli effetti indotti dagli or"oni tiroidei! il quadro clinico dell3ipertiroidis"o il seguente0 intolleranza al caldo$ au"entata sudorazione$ di"agri"ento "arcato$ frequenza cardiaca au"entata$ ner osis"o$ de'olezza "uscolare P%("#"$ & 2% p"( +" 2 !'" G"44 !'" &*2&' )" 3 in genere l3ipotiroidis"o /a effetti opposti a quelli dell3ipertiroidis"o- ,o"e nel caso dell3ipertiroidis"o! l3ipotiroidis"o! nella "aggior parte die casi una conseguenza di un processo autoi""une contro la tiroide! c/e /a per. effetti distrutti i- Il processo infia""atorio c/e ne deri a danneggia il tessuto tiroideo! con esito in fi'rosi della g/iandola- Esistono anc/e alcuni tipi di ipotiroidis"o! associati con iperplasia della g/iandola! co"e ad ese"pio nel caso del %OZZO- Il gozzo deter"inato da un3insufficiente apporto di iodio alla tiroide- La carenza di iodio! co"pro"ette la produzione di tiro4ina e triiodiotironina! se''ene ci. non influenzi la sintesi dela tireoglo'ulina- Pertanto! non essendo i piR or"one! per ini'ire la produzione di TS:! i suoi li elli e"atici salgono enor"e"ente- 2uesto pro oca una eccessi a sintesi di tireoglo'ulina e sua secrezione nei follicoli! c/e di entano quindi piR grandi nel nor"ale- I follicoli quindi! crescono anc/e D7 olte rispetto al nor"ale! ausando un au"ento del olu"e totale della g/iandola-
I*!/# *% N%(/+% )- ' )% 2&##' *!/# *% & '&))%* !' 2 !&)+&4 "*& & )"*(+"##"
L3insulina iene sintetizzata all3interno delle cellule 'eta delle isole di Lang/erans- La sua sintesi inizia a partire da un "R)A! c/e iene tradotto in una un suo precursore! la PREPROI)S*LI)A2uesta "olecola iene scissa nel rieticolo endoplas"atico in PROI)S*LI)A! c/e successi a"ente iene processata nell3apparato del golgi fino a for"are l3I)S*LI)A ed il PEPTIDE ,! entra"'e contenute in delle escicole di secrezione- 2uando iene ri ersata nel sangue! circola quasi intera"ente non legata a "olecole di trasporto! ed /a un3e"i ita di soli A "inuti- Dopo c/e /a esplicato i suoi effetti! iene degradata nel fegato ad opera di un enzi"a! c/e prende il no"e di I)S*LI)ASILo sti"olo c/e innesca la secrezione di insulina l3I))ALZAME)TO DELLA ,O),E)TRAZIO)E DI %L*,OSIO EMATI,O! c/e in linea generale! a iene su'ito dopo i pasti- Il "eccanis"o 'ase! c/e porta alla secrezione di insulina il seguente0 le cellule 'eta pancreatic/e! sono dotate di un grosso nu"ero di trasportatori per il glucosio! c/e prendono il no"e di %L*TD- 2uesti trasportatori fanno si c/e l3entit; dell3ingresso di insulina nella cellula sia proporzionale alla quantit; di glucosio e"atico- Per alti alori di glice"ia! il glucosio iene trasportato nella cellula! do e iene fosforilato a %L*,OSIO>A>5OS5ATO! ad opera di una glicoc/inasi- Il glucosio>A-fosfato iene quindi OSSIDATO con la for"azione di ATP- La presenza di ATP nella cellula 'eta! deter"ina l3ini'izione di canali per il POTASSIO ATP>dipendenti- La c/iusura di questi canali causa la depolarizzazione della "e"'rana e l3atti azione di canali del calcio oltaggio dipendenti- L3innalza"ento della concentrazione di calcio nella cellula deter"ina la fusione con la "e"'rana della cellula! di una serie di escicole! contenenti insulina e peptide ,- L3au"ento della secrezione di insulina! tanto rapido! quanto la sua caduta! c/e si registra circa =>@ "inuti dopo il ritorno della glice"ia a alori fisiologici- Oltre al glucosio! esistono anc/e altri fattori c/e deter"inano il rilascio di insulina da parte delle cellule 'eta- Tra questi fattori tro ia"o0 AMI)OA,IDI! e in particolare arginina e lisina$ ORMO)I! ed in particolar "odo il PEPTIDE I)ISITORE %ASTRI,O- Lo sti"olo a"inoacidico! in assenza dello sti"olo iperglice"ico "odesto! "a qualora fosse presente! /a la capicit; di a"plificare note ol"ente la secrezione di insulina- Il peptide ini'itore gastrico in ece! s olge un ruolo deter"inante nella sua secrezione! in quanto in grado di sti"olarla in anticipo rispetto all3innalza"ento della glice"ia! in "odo da preparare il successi o riassor'i"ento del glucosio-
delle "olecole lipidic/e- L3insulina dunque! partecipa anc/e alla deposizione di grasso in queste cellule! tra"ite questo effetto indirettoP+ *) p%# &..&(( !/# '&(%1"# !'" # p 2 )" 3 l3insulina esercita ari effetti c/e portano tutti a un au"ento dell3i""agazina"ento die grassi nel tessuto- *no di questi effetti legato se"plice"ente al fatto c/e l3insulina! au"entando l3utilizzo di glucosio co"e su'strato energetico! /a un effetto Vrispar"iatoreV sui lipidi- I due effetti principali sul "eta'olis"o lipidico! esercitati dall3insulina! si esplicano tra"ite il fegato ed il tessuto adiposo0 nel fegato! qualora fosse presente del glucosio in eccesso! a iene la sua con ersione in acidi grassi- 2uesti poi engono co"plessati con lipoproteine a 'assa densit; e trasportati nel tessuto adiposo$ a li ello del tessuto adiposo! l3insulina! pro"uo e il traporto di glucosio all3interno delle cellule! do e iene utilizzato co"e su'strato energetico per la sintesi di acidi grassi e di %LI,EROLO- %licerolo ed acidi grassi si co"'inano for"ando trigliceridi! c/e ri"angono depositati all3interno degli adipocitiP+ *) p%# &..&(( !/# '&(%1"# !'" p+"(& )" 3 oltre a pro"uo ere l3i""agazzina"ento di glucosio e lipidi all3interno delle cellule! l3insulina pro ede all3i""agazzina"ento delle proteine! nel periodo i""ediata"ente successi o al pasto- ,i. a iene in quanto l3insulina pro"uo e il trasporto di a"inoacidi dall3esterno all3interno delle cellule! pro oca l3au"ento della della traduzione dell3R)A! pri"uo e la trascrizione di nuo o R)A! ini'isce il cata'olis"o proteico- A li ello del fegato inoltre! iene ini'ito il processo di gliconeogenesi! c/e per"ette la sintesi di glucosio! a partire dagli a"inoacidi-
D %1&(& 2 ( p" I 3 il danneggia"ento delle cellule 'eta! o patologie c/e rendono insufficiente la produzione di insulina da parte di queste cellule! portano a questa patologia- 2uesta si pu. "anifestare all3i"pro iso! e solita"ente nell3et; gio anile! e porta ai seguenti effetti0 au"ento della glice"ia$ au"ento dell3utilizzo di grassi per il "eta'olis"o energetico$ deplezione delle proteine corporeeL3au"ento della glice"ia! /a di ersi effetti sull3organis"o- )e indic/ia"o alcuni0 quando la quantit; di glucosio c/e giunge ai tu'uli renali con il filtrato glo"erulare sale al di sopra di un certo li ello critico! una sua apprezza'ile quota non pu. essere riassor'ita e passa nell3urina- Se la <5% nor"ale! il alore li"ite della glice"ia o Vsoglia per la co"parsa di glucosio nelle urineV! pari a 9K7 "g#977 "L- Il glucosio per. essendo un os"olit;! porta con se anc/e una 'uona frazione di acqua! c/e non riesce quindi a rientrare nel sangueL3effetto finale quindi una disidratazione dell3organis"o! c/e porta ine ita'il"ente allo sti"olo della sete! ed ad una condizione di ipo ole"ia! c/e deter"ina un a''assa"ento della pressione arteriosa- Se nel dia'etico l3au"ento della glice"ia non iene opportuna"ente controllato! i asi sanguigni di alcuni distretti corporei! ed in particolare quelli degli arti! anno incontro ad altrazioni strutturali e funzionali! c/e deter"inano un3insufficienza di irrorazione- ,i. co"porta l3insorgenza di isc/e"ia o addirittura cancrena agli arti- )on potendo le cellule utilizzare il glucosio co"e su'strato energetico! queste co"inciano ad utilizzare gli acidi grassi per questo fine- ,i. co"porta un innalza"ento del plas"a della concentrazione die ,:ETOA,IDI! c/e porta ine ita'il"ente ad un3alterazione di p: e"atico! con l3insorgenza di acidosi "eta'olica- Il soggetto tenta di ri"ediare a questa situazione iper entilando- In casi estre"i l3acidosi "eta'olica! accoppiata anc/e ad una eccessi a eli"inazione di urina! pu. portare ad una gra e condizione clinica! c/e prende il no"e di ,OMA DIASETI,OD %1&(& 2 ( p" II 3 questo tipo di dia'ete! di gran lunga piR frequente del dia'ete di tipo I- Si "anifesta pre alente"ente in et; adulta e si s iluppa gradual"ente- Il fattore di risc/io piR i"portante nel dia'ete di tipo II l3OSESITA3 e la "alnutrizione,ontraria"ente di quanto a eni a nel dia'ete di tipo I! nel dia'ete di tipo II si erifica un au"ento die li elli citoplas"atici di insulina- %li ele ati li elli di insulina sono il frutto di una risposta co"pensatoria attuata dalle cellule pancreatic/e! ad una di"inuita sensi'ilit; die tessuti all3insulina- 2uesta "inore sensi'ilit; altera l3utilizzo e l3i""agazzina"ento di glucosio! facendo au"entare di "olto la glice"ia e sti"olando l3au"ento co"pensatorio die li elli di insulina-
V ! "*& 2' *! &'& 2&##% +&$"#%4 "*& 2&# )%#) " & 2&# ."!."+" &F(+%)&##/#%+&
La regolazione della concentrazione di calcio nel liquido e4tracellulare "olto precisa- 2uesto siste"a di controllo itale! in quanto il calcio i"portante in "olte funzioni! c/e anno dalla contrazione "uscolare! la coagulazione del sangue! la tras"issione dell3i"pulso elettrico- *n3altra i"portante caratteristica della regolazione del calcio e4tracellulare! c/e solo lo 7!98 della quantit; totale di calcio contenuta nell3organis"o si tro a nel liquido e4tracellulare$ l398 del totale si tro a all3interno delle cellule! "entre il restante CC8 si tro a i""agazzinato all3interno delle
ossa- 2ueste nella fattispecie! fungono da se'atoio di calcio! li'erdolo o i""agazzinandolo quando necessario- Per quanto rigurda il fosfato in ece! l3K@8 si tro a nelle ossa! il 9?8 all3interno delle cellule! "entre solo l398 nel liquido e4tracellulare- Lo 7!98 di calcio e4tracellulare! all3interno del sangue si tro a ripartito in questo "odo0 il ?98 si tro a legato a proteine! il C8 si tro a co"'inato con con citrato o fosfato! in "odo da non essere ionizzato! il @78 si tro a in for"a ionica li'eraPertanto! la concentrazione di calcio e"atico ed e4tracellulare! riconduci'ile proprio al @78 c/e si tro a in for"a ionizzata! ed equi ale a circa 9!D ""ol#L &D!? "Eq#L(- La concentrazione plas"atica di fosfato inorganico pari a circa ? "g#L A!!"+1 '&*(" & !&)+&4 "*& 2 )%#) " & ."!."+" 3 l3assunzione giornaliera di calcio e fosforo! pari a 9777 "g ciascuno- Per quanto riguarda il calcio! circa il =@8! pari a =@7 "g#die! iene assor'ito a li ello intestinale$ il restante A@8 iene eli"inato con le feci- *na quota ulteriore di calcio pari a D@7 "g#die! entra nell3intestino tra"ite le secrezioni- Pertanto la quota totale di persa con le feci a""onta a circa C77 "g#die- 2uasi tutto il fosfato ingerito iene assor'itoa li ello intestinale- Il 978 del calcio ingerito! pari a 977 "g#die! iene li"inato in ece! attra erso l3escrezione urinaria)ell3uo"o! co"e gi; anticipato! il ?98 di calcio e4tracellulare si tro a associato a proteine! "entre il C8 ed il @78 si tro ano rispettetti a"ente associati ad anioni o in for"a cationica li'era- )or"al"ente il rene non /a la capacit; di filtrare il calcio associato a proteine! "a in grado di filtrare tutto quello c/e associato ad anioni e quello in for"a cationica li'eraDi questa quota! il CC8 iene riassor'ito a li ello tu'ulare! "entre l398 iene escreto con le urine- Il C78 iene riassor'ito nel tu'ulo prossi"ale! dell3ansa di :enle e nella porzione prossi"ale del tu'ulo distale- Il restante 978 iene riassor'ito nel tu'ulo collettore corticale e nel dotto collettore! a seconda die li elli di calce"ia e"atica- 2uindi proprio questa porzine di nefrone! a s olgere un ruolo cruciale nel controllo della calce"ia! dal "o"ento c/e il riassor'i"ento nelle restanti porzione del nefrone! un riassor'i"ento o''ligato-
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Il parator"one coin olto in un potente "eccanis"o c/e c/e controlla la concentrazione del calcio e del fosfato nel liquido e4tracellulare! regolando l3assor'i"ento intestinale di calcio! la sua escrezione da parte del rene e i suoi sca"'i tra liquido e4tracellulare e l3osso- 2uesto or"one secreto dalle g/iandole paratiroidi! ed in particolare dalle ,ELL*LE PRI),IPALI S *(&! & )%(%1"# !'" 3 Le cellule principali inizial"ente sintetizzano un polipeptide for"ato da 99@ a"inoacidi! c/e prende il no"e di PREPROPARATORMO)ESuccessi a"ente! a li ello del reticolo endoplas"atico! iene for"ato il PROPARATORMO)E! c/e una olta transitato nell3apparato di golgi! si trasfor"a in parator"one- *na olta for"ato! iene inglo'ato in delle escicole citoplas"atic/e! pronto per la secrezione- Il suo cata'olis"o a iene a li ello epatico e renale do e iene degradato a fra""enti inatti i R&$"#%4 "*& 2&##% !&)+&4 "*& 3 La secrezione di PT: regolata fonda"ental"ente dai li elli plas"atici di calcio ionizzato e dalla ita"ina D- La concentrazione plas"atica di calcio! /a un effetto diretto sulle paratiroidi! legandosi ad un recettore accoppiato a proteine %! c/e agisce sti"olando la for"azione della 5OS5OLIPASI , e au"entando il li elli di I)OSITOLO TRI5OS5ATO &IP=(- Il "eccanis"o di regolazione a feed'acU negati o! in quanto un au"ento della calce"ia riduce la li'erazione di PT:! "entre l3a''assa"ento della calce"ia ne induce la li'erazione- L3altro fattore c/e regola la secrezione di PT: la ita"ina D- La ita"ina D ini'isce l3espressione &e quindi la secrezione( del gene del PT:! e influisce sulla trascrizione del recettore del calcio presente sulla "e"'rana delle cellule principali delle g/iandolo paratiroidi M&))%* !'" 2 %4 "*& 3 sono stati indi iduati tre recettori di ersi c/e interagiscono con il PT:0 PT:9R! PT:DR e PT:=R- 2uesti tre recettori! sono recettori accoppiati a proteine %! c/e atti ano l3adenilato ciclasi con incre"ento di cAMP intracellulare E..&(( 1 "#"$ ) 3 l3atti it; del PT:! consiste nel regolare fine"ente la concentrazione e"atica di calcio ionizzato agendo sulla ri"ozione del calcio dalle ossa e sul riassor'i"ento renale di calcio- Sull3intestino il PT:! agisce in "aniera indiretta! facilitando la for"azione di ita"ina D a li ello renaleA li ello osseo! il PT: atti a l3OSTEO,LASTO%E)ESI! c/e porta alla for"azione di osteoclasti "aturi- 2ueste cellule /anno la capacit; di riassor'ire tessuto osseo! digerenso sia la "atrice ossea! sia i sali di calcio- L3azione opposta iene esercitata dagli OSTEOSLASTI! c/e continua"ente depositano nuo o tessuto osseo nelle ossa- )or"al"ente! la quantit; di osso depositato! equi alente a quella di osso riassor'ito- Se il nu"ero degli osteoclasti iene au"entato! per effetto del PT:! il processo di riassor'i"ento pre ale su quello di deposito- Il calcio c/e si for"a dalla digestione die sali di calcio! iene i""esso in circolo- E o io quindi! c/e in condizioni di ipocalce"ia! il PT: deter"ina un au"ento del rilascio di calcio da parte del tessuto osseo- In condizioni di ipercalce"ia! ice ersa! il calcio iene depositato nelle ossa! con il conseguente a''assa"ento della sua concentrazione e"aticaA li ello renale! il PT: sti"ola il riassor'i"ento di calcio a li ello del seg"eto spesso dell3ansa di :enle &c/e riassor'e il D78 del carico filtrato di calcio(! "a soprattutto a li ello del tu'ulo distale- )ell3ansa di :enle! il riassor'i"ento paracellulare! "entre nel tu'ulo distale transcellulare- A questo li ello il PT: sti"ola la traslocazione di canali del calcio sulla superficie apicale delle cellule tu'ulari! nonc/ la sintesi di ,ALSI)DI)A e di trasportatori 'asolaterali per il calcio- L3effetto netto di ele ate concentrazioni di PT:! dunque un "aggiore riassor'i"ento di calcio a li ello renale! c/e contri'uisce ancor di piR a incre"entare la calce"ia- Inolte! il PT: a li ello renale! fa orisce l3eli"inazione di fosforo! in quanto ini'isce il cotrasportatore sodio>fosforo
L% 5 (%' *% D
la ita"ina D accelera l3assor'i"ento del calcio dall3intestino ed altresO i"portante sia per la deposizione sia per il riassor'i"ento dell3osso- La ita"ina D per. non diretta"ente responsa'ile di questi effetti- Essa infatti! attra erso una serie di reazioni c/e a engono nel fegato e nel rene! de e essere con ertita in un altro co"posto! o ero l39!D@>DIIDROSSI,OLE,AL,I5EROLO o ,AL,ITRIOLO o <ITAMI)A D=! c/e rappresenta il suo prodotto finale atti o S *(&! 2&##% 5 (%' *% D 3 la ita"ina D si for"a soprattutto nella pelle per IRRADIAZIO)E del 6>deidrocolesterolo! da parte die rggi ultra iolettiIl pri"o passo per l3atti azione della ita"ina D! consiste nella sua con ersione! all3interno del fegato! a D@>idrossicolecalciferolo- 2uesto processo tutta ia li"itato! in quanto /a un effetto di ini'izione a feed'acU sulle successi e reazioni di con ersioni- 2uesto "eccanis"o ser e a garantire c/e non a enga una iper produzione di calciferolo- Il processo di atti azione continua quindi nel rene! do e il D@>idrossicolecalciferolo! iene idrossilato ad 9!D@>diidrossicolecalciferolo- 2uesto passaggio fine"ente regolato! e ric/iede la presenza di PT:- Dal "o"ento c/e il PT: "olto a''ondante per 'assi li elli di calce"ia! logico i""aginare! c/e la con ersione effettuata nel rene! ini'ita per alte concentrazioni di calcio! in quanto queste ini'iscono la secrezione di PT:- Altri fattori c/e sti"olano la con ersione renale sono l3or"one della crescita e gli estrogeni- *na olta for"ato! il calcitriolo iene i""esso nel sangue e legato ad una proteina! c/e prende il no"e di PROTEI)A LE%A)TE <ITAMI)A D E..&(( 1 "#"$ ) 3 l3effetto principale del calcitriolo si "anifesta a li ello intestinale con l3incre"ento del3assor'i"ento di calcio- Il calcio assor'ito a li ello intestinale attra erso tre ie0 quella trancellulare! quella paracellulare e quella "ediata dal trasporto escicolareL3assor'i"ento escicolare e quello trancellulare sono "ediati dal calcitriolo- Il calcitriolo! causa l3espoizione sulla "e"'rana lu"inale degli enterociti di "olteplici proteine0 PROTEI)A LE%A)TE IL ,AL,IO$ 5OS5ATASI AL,ALI)A$ ATPasi ,AL,IO>ME%)ESIO$ ,A)ALI PER IL ,AL,IO- In risposta alla presenza del calcitriolo iene esposta sulla "e"'rana dell3entercita la ,ALSI)DI)A e la ,ALMOD*LI)A c/e partecipano al trasporto di calcio*na olta c/e il calcio entrato nella cellula! iene estruso sulla parte 'asolaterale della cellula! nel torrente sanguigno! ad opera di una po"pa calcio>dipendenteA li ello renale la ita"ina D= incre"enta il riassor'i"ento di calcio- 2uesto effetto iene esercitato pre alente"ente nel tu'ulo distale! in quanto in questi seg"enti! deter"ina la for"azione di canali per il trasporto atti o di calcioA li ello osseo la ita"ina D=! au"enta il nu"ero di osteoclasti "aturi con conseguente "o'ilizzazione di calcio dal tessuto osseo nel sangue-
L% )%#) ("* *%
La calcitonina! un or"one di natura petidica secreto dalla tiroide! il cui scopo quello di a''assare la concentrazione di calcio nel sangue- :a quindi degli effetti opposti rispetto al parator"one- Esso iene secreto dalla tiroide! ed in particolare dalle cellule parafollicolariL3atti it; di questo or"one! nell3uo"o adulto pressoc/ trascura'ile- Lo sti"olo per la secrezione di questo or"one l3ipercalce"ia- %li effetti principali sono0 RID*ZIO)E DELL3ATTI<ITA3 DE%LI OSTEO,LASTI! esponendo cosO l3equili'rio del calcio sca"'ia'ile in fa ore della deposizione ossea$ RID*ZIO)E DELLA 5ORMAZIO)E DI )*O<I OSTEO,LASTI! spostando l3equili'rio di ri"odella"ento erso l3atti it; osteo'lastica$