La disuguaglianza isoperimetrica
Lorenzo Guidi
In matematica accade spesso che il supporto del rigore allintuizione impieghi molto tempo ad arrivare: problemi apparentemente banali, di cui si conosce (o meglio, si intuisce) la soluzione, presentano un certo grado di resistenza ai tentativi dimostrativi dei matematici. A questa categoria di problemi, che include questioni risolte (ad esempio la congettura di Poincar e) e non (si pensi allipotesi di Riemann), appartiene senzaltro quello che ` e noto come problema isoperimetrico, e che si pu` o riassumere nella seguente domanda: quale gura piana, a parit` a di perimetro, racchiude unarea maggiore? Che la risposta al quesito sia il cerchio era noto gi` a al tempo dei greci, ma una soluzione in termini rigorosi ha dovuto attendere il XX secolo e i moderni sviluppi dellanalisi. Presentiamo qui una dimostrazione del teorema che oggi va sotto il nome di disuguaglianza isoperimetrica, svolta seguendo la linea tracciata dal matematico tedesco A. Hurwitz (1859 - 1919), il primo a risolvere il problema in maniera soddisfacente per gli standard di rigore correnti1 . Procediamo fornendo un enunciato rigoroso del teorema, alla cui dimostrazione faremo precedere alcuni richiami sulle serie di Fourier e qualche risultato preliminare che sar` a utile nel portare avanti la prova. Teorema 1 (Disuguaglianza isoperimetrica). Sia : I = [a, b] R2 una curva piana periodica e semplice, di classe almeno C 1 e lunghezza L, e sia la regione di piano da essa racchiusa2 . Allora, se indichiamo con A() larea della regione , si ha che L2 , 4 dove luguaglianza vale se e soltanto se ` e una circonferenza. A()
Teorema 2 (Sviluppo in serie di Fourier). Sia f una funzione 2 -periodica e C 1 (R). Allora la serie a0 + [ak cos(k) + bk sin(k)] , 2
k=1
f () cos(k) d,
0
bk =
f () sin(k),
0
converge uniformemente alla funzione f . Teorema 3 (Teorema di Parseval). Nelle notazioni precedenti risulta 1 . Dimostrazione. Sia f una funzione sviluppabile in serie di Fourier come a0 + f () = 2 Allora [f ()]2 = a2 0 + a0 4
2 0
a2 [f ()] = 0 + 2
2
2 [a2 k + bk ] k=1
+ ak bh cos(k) sin(h) + bk ah sin(k) cos(h) + bk bh sin(k) sin(h)]. Integrando, e sfruttando lortonormalit` a del sistema {cos(k), sin(k)}, otteniamo
2
[f ()]2 =
0
a2 0 + a0 0 + 2
[ak ah h,k + 0 + 0 + bk bh hk ],
k=1 h=1
1 h=k 0 altrimenti. a2 0 + 2
2 [a2 k + bk ]. k=1
[f ()]2 =
0
Teorema 4 (Disuguaglianza di Wirtinger). Sia f () una funzione C 1 (R) e 2 -periodica il valore medio di f , cio` (cio` e f ( + 2 ) = f () per ogni R). Se indichiamo con f e la quantit` a 2 = 1 f () d, f 2 0 allora risulta
0 2
)2 d (f () f
0
(f ())2 d,
dove luguaglianza vale se e soltanto se + a cos() + b sin(). f () = f Dimostrazione. Essendo f una funzione C 1 (R), la sua serie di Fourier converger` a per ogni , e possiamo quindi scrivere f () = a0 + 2
= dove i coecienti ak e bk sono come nella sezione precedente e f Parseval abbiamo che
2 0
Per il teorema di
)2 d = (f () f
0
(f ())2 d +
0
)2 d 2 (f +
f () d f
= da cui otteniamo
0
a2 0 + 2
2 (a2 k + bk ) k=1
a2 a2 0 2 0 , 2 2
)2 d = (f () f
k=1
2 (a2 k + bk ).
(1)
f () =
k=1
(f () d.
(2)
(f ()) d
0 0
)2 d = (f () f
k=1
2 (k 2 1)(a2 k + bk ) 0,
da cui si deduce immediatamente la disuguaglianza cercata. 2 Anch e valga luguaglianza deve aversi, per k 2, (k 2 1)(a2 o si avr` a k + bk ) = 0. Perci` ak = bk = 0, da cui si deduce che f () = f + a1 cos() + b1 sin(). 3
Teorema 5 (Teorema di Green). Sia D un dominio di R2 il cui bordo ` e una curva C 1 , periodica e semplice parametrizzata tramite lunghezza darco da : [a, b] R2 , e orientata + ` + 4 . Allora per in modo tale che se N e il versore normale esterno allora T = R N 2 risulta ogni campo vettoriale V (x, y ) = (V1 (x, y ), V2 (x, y )) denito su D V1 V2 + x y
dxdy =
R (V ) ds, 2
dove ds = T ds, e ds ` e la misura Riemanniana di . Dimostrazione. Per il teorema della divergenza5 risulta V1 V2 + x y dxdy =
+ V N ds.
R (V ) T ds = 2
R (V ) ds, 2
e la dimostrazione ` e conclusa. Di particolare interesse per il nostro scopo ` e il caso in cui il campo vettoriale V sia dato da V (x, y ) = (V1 (x, y ), V2 (x, y )) = (0, y ), per cui il teorema di Green si traduce nella formula A() =
y dx,
(3)
essendo
y dxdy = y
dxdy = A()
R (V ) ds = 2
y dx.
Possiamo quindi procedere alla dimostrazione del Teorema 1 sulle tracce di quella data da A. Hurwitz nel 1901.
euristicamente ci` o corrisponde a dire che un punto che si muove sulla curva lo fa lasciando alla propria sinistra. 5 vd. http://www.mat.uniroma1.it/people/sambusetti/geometria/complementi13.pdf, p. 4.
4
Disuguaglianza isoperimetrica
Dimostrazione. Mantenendo le notazioni introdotte nellenunciato del Teorema 1 possiamo supporre che la curva sia parametrizzata da lunghezza darco, e quindi da due funzioni C 1 e L-periodiche x(s) e y (s) che soddisfano la relazione dx ds
2
dy ds
= 1.
Andiamo ora a stimare lintegrale di area (3) mediante la disuguaglianza di Wirtinger e la (4), sfruttando il fatto che dx = g d:
2 2
2A() = 2
0 2
f g d = 2
0
)g d (f f
=
0 2
)2 + (g )2 (f f g )2 d (f f
2
(f )2 + (g )2 d =
0
L2 L2 d = , 4 2 2
che ` e proprio la disuguaglianza cercata. Luguaglianza in questa relazione implicherebbe per prima cosa luguaglianza nella formula +a cos()+b sin(). In secondo luogo dovrebbe di Wirtinger, da cui si avrebbe che f () = f risultare 2 g )2 d = 0, (f f
0
e da cui g = f f g () = g + a sin() b cos(). Dalla (4) otteniamo quindi che L2 4 2 da cui si deduce che ` e una circonferenza di raggio a2 + b2 =
L 2 .
Il contenuto ` e liberamente tratto da Andrejs Treibergs, Inequalities that Imply the Isoperimetric Inequality, University of Utah, 2002. 5