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Ecco perch il 2014 comincia male: siamo rovinati dai banksters

Una societ ingiusta, quella che salva le banche e affossa i propri cittadini. Intervista a Luca Ciarrocca di Claudio Campagnolo. Banksters un neologismo tratto dalle parole bankers e gangsters ed indica la razza vil e dannata responsabile dellattuale crisi epocale. Il libro che presentiamo (I padroni del mondo, Chiarelettere) stampato gi in 3 edizioni, punta il dito proprio contro queste poche migliaia di individui, estremamente potenti, che decidono le sorti di milioni di persone in tutto il mondo. Il testo mette a nudo le responsabilit ma offre anche soluzioni. Direttamente dal suo ufficio di New York, Luca Ciarrocca, direttore di Wall Street Italia, il noto sito economico, ci ha anticipato alcune interessanti riflessioni presenti nel suo libro oltre ad alcune considerazioni sullattualit politica ed economica italiana. Uno Magazine: Gli scenari che il suo libro dipinge sono gravi, soprattutto per lItalia, nel suo testo, per, non mancano anche le soluzioni. Ce ne pu indicare una? Luca Ciarrocca Le soluzioni sono di due tipi. Una riguarda lItalia, in particolare, e laltra invece di lungo periodo e riguarda non solo il nostro Paese ma tutti i paesi che hanno un particolare sistema bancario e finanziario. Vediamole per gradi. Per quanto riguarda lItalia la soluzione prospettata, dopo aver sentito una serie di economisti di varia estrazione, vorrei evidenziare a tale proposito che io sono un giornalista e non un economista, una soluzione che prenda di petto la questione del debito pubblico, perch questo il vero macigno ed il rischio sistemico per lItalia, per lEuropa e per il capitalismo globale. Purtroppo non viene affrontato. UM: Perch nessuno lo fa? Luca Ciarrocca Perch un problema intrattabile, il classico gorilla da 900

libbre, come dicono gli americani. Il debito pubblico italiano di oltre 2 trilioni di euro, quindi duemila e passa miliardi di euro, di fatto un debito tale che lItalia, come le banche di cui parlo nel mio libro, troppo grande per fallire. Non cala, nonostante la recessione pesantissima in cui sta il Paese negli ultimi due anni, il debito ha continuato a salire, il che abbastanza grottesco. un meccanismo perverso una specie di spirale che si avvita su se stessa, perch gli interessi che noi paghiamo sul debito sono, lo dico nel libro, ed stato poi confermato dalla Cannata che il responsabile del Ministero del Tesoro per il debito pubblico, sono 85 miliardi lanno a questo livello di tassi di interesse. Quindi in realt noi dreniamo risorse immense che non vanno a dare ossigeno alleconomia reale, alle famiglie, alle imprese, ma vanno semplicemente a pagare gli interessi sul debito pubblico che poi non cala ma continua a crescere. UM: Un po come stare su una barca che affonda e ributtare a mare lacqua con un cucchiaino Luca Ciarrocca E cos, una metafora ma la verit. Infatti a me sorprende come non ci sia nessun leader politico, non ci sia nessuna voce che abbia lautorit di concentrare tutti su questa questione che drammatica ma vale quasi una dichiarazione di guerra, nel senso che non pu essere trattata come fosse normale amministrazione. UM: Lei prima accennava a due vie distinte per la soluzione del debito, una per lItalia e una per lEuropa. Ci spiega meglio di che si tratta? Luca Ciarrocca Quella per lItalia, per dirla brevemente, il consesso degli economisti che tratta questo argomento porta ad una risoluzione del debito pubblico con una ristrutturazione dello stesso e, quindi, con unemissione di titoli che prenderebbero il posto di quelli attuali con diverse scadenze e tassi, eccetera eccetera. Diciamo che le soluzioni dal punto di vista tecnico ci sono, dal punto di vista politico bisogna che ci sia un Governo forte e convinto che abbia lautorit per imporre questo tipo di soluzioni che non sono facili. Per quanto riguarda laltra soluzione, ed quella affrontata negli ultimi due capitoli del libro, il 4 e il 5, riguarda, in un arco di lungo periodo, le banche che, in quanto tali, ormai sono il vero problema delleconomia capitalistica. Bisogna pertanto agire per riformare il sistema bancario. UM: A proposito di banche nel libro lei usa il termine banksters che significa? Luca Ciarrocca E un neologismo che viene dalla fusione di banker e gangster, nel mondo finanziario non sono io il primo ad utilizzarlo ma, gi nel luglio 2012, lEconomist ha dedicato una copertina ai banksters: essi sono i veri responsabili della crisi. Come cittadini dovremmo essere scandalizzati del fatto che un gruppo, unoligarchia di poche migliaia di persone sia non solo responsabile della crisi, non solo non ha fatto nulla per modificare i meccanismi perversi che hanno portato nel 2008 alla crisi di cui in Italia soffriamo gli effetti ancora oggi nel 2013, ma questi signori con laver superato la crisi indenni, addirittura sono pi forti, sono pi avidi, sono pi arroganti di prima. Sembrer un discorso populista ma non lo , perch le

banche che sono state salvate a suon di trilioni di euro e di dollari, hanno assorbito questa enorme massa di denaro che, invece, a mio modesto parere avrebbe dovuto essere indirizzata alleconomia reale alle famiglie e alle imprese. Quindi c una situazione assurda, di cui nessuno veramente consapevole, in cui lelite e loligarchia delle banche, che poi fa capo alle banche centrali, nel libro spiego cosa sono e cosa fanno le banche centrali, in primo luogo la Federal Reserve americana e la BCE europea, ebbene le banche che hanno creato la crisi, sono state poi salvate, mentre il resto della popolazione, centinaia di milioni di persone, continua a soffrire con alte tasse, crisi dei consumi, crisi della liquidit, calo del mercato immobiliare e con una prospettiva di impoverimento graduale della classe media che, invece, aveva goduto per tanti anni di un certo benessere. UM: Lavoratori autonomi, professionisti e piccole imprese sono le principali vittime sacrificate sullaltare di questo drammatico mattatoio economico in corso. Cosa pu o deve fare la classe media per salvarsi? Luca Ciarrocca Purtroppo la classe media in questo momento messa in un angolo e non ha alcun potere se non quello di votare nel momento in cui ci sono le elezioni. Purtroppo il meccanismo cos deformato che, quelli che vengono chiamati i poteri forti, in realt loligarchia delle banche e dei governi, hanno un potere straordinario. Nel libro io lo definisco, addirittura, una dittatura soft, perch non una dittatura che mette in prigione, manda in Siberia, nel Gulag come accadeva in Unione Sovietica e in parte come succede tuttora in Cina, dove chi sgarra finisce alla pena capitale o finisce in galera, una dittatura soft in cui la classe media, soprattutto per via della manipolazione dei media e dellinformazione, ha pochissimo potere. Quindi in balia di decisioni che vengono prese da pochissime persone. E molto amaro riconoscere che questi poteri hanno un immenso leverage, io la definisco Spectre, dai vecchi film di James Bond, in cui la democrazia in realt un surrogato di democrazia. UM: Quali potrebbero essere nei prossimi anni gli attori di una una eventuale risalita economica del nostro Paese? Luca Ciarrocca Io credo che la questione di fondo sia politica, essenzialmente bisogna che lItalia in quanto tale, o gli altri nostri partner in Europa facciano capire che il meccanismo cos come stato pensato, non funziona. Quello che ci vorrebbe una riflessione, un mea culpa, come si diceva un tempo, un ci siamo sbagliati per vogliamo fare A,B e C. Il fatto che non avvenga abbastanza incredibile, non possibile che lEuropa, in cui tutti in effetti abbiamo creduto, sia ridotta in questo momento a una mera gestione delle crisi, unemergenza dietro laltra e poi, lasciatemelo dire, ad una questione banalmente contabile. E un peccato che non ci siano pi quei valori alti, politici, sociali che sono sempre stati il motore della storia. Faccio un esempio banale, per efficace. Quando in qualsiasi Costituzione, tu analizzi le parole chiave scopri che sono libert, uguaglianza, giustizia. Tu lasci un messaggio, mandi al popolo, a decine di milioni di persone unidea di miglioramento, unidea corale di visione del futuro. LEuropa adesso , drammaticamente, schiacciata su questioni tristi, contabili, su tassi di interesse, debito, questioni che la gente neanche conosce o capisce. Se provate a fare un sondaggio e chiedete agli

italiani cos il Fiscal Compact o lESM (European Stability Mechanism n.d.r.) che poi sarebbe il Fondo salva-Stati, probabilmente il 99% degli italiani non lo sa. UM: Concordo, a malapena conosciamo lo spread nonostante ce labbiano propinato per mesi Luca Ciarrocca Infatti, alla fine diventato una specie di termine calcistico, per cui tutti erano consapevoli di cosa fosse. Ma, purtroppo, siamo in un Paese in cui, secondo un recente sondaggio, 6 italiani su 10 non sanno che cos il tasso di interesse, siamo quindi in una situazione di analfabetismo economico. Ed drammatico che litaliano medio sappia tutti gli schemi delle squadre di calcio, gli italiani sono tutti commissari tecnici, conoscono i termini, le regole di gioco, i nomi dei calciatori, le strategie eccetera e, invece, siamo totalmente analfabeti su questioni che ci toccano tutti da vicino. Quando robe come il fiscal compact o il Fondo salva-Stati entrano e vengono fatti passare per gli elementi cardinali, gli assi portanti, larchitrave della costruzione europea e tutto gioca sul salvataggio di Stati indebitati, sui titoli di Stato eccetera, insomma veramente triste e raccapricciante come questa costruzione europea, che dovrebbe avere un respiro pi ampio, si riduca ai quattrini che le banche hanno in tasca. UM: In Italia si discute animatamente su uneventuale uscita dallEuro: sarebbe un auspicio o una tragedia per il nostro Paese? Luca Ciarrocca Credo che luscita dallEuro sarebbe una follia, anche se circa il 20% degli italiani la vuole, secondo gli ultimi sondaggi. Ma una follia. Uno perch tutta lultima generazione, penso ai miei nipoti, sono tutti nati con leuro, quindi non sanno neanche cosa sia la lira; due, non lEuro il problema. I problemi sono il debito, la crescita, la corruzione, la disparit di approccio di un paese come la Germania, che un Paese serio, che fa le sue scelte e le persegue e Paesi come lItalia, la Spagna o la Grecia, la periferia, il sud dellEuropa che, invece, hanno per storia culturale, per natura e per quello che successo negli ultimi ventanni un approccio e una gestione della politica completamente diversa. Quindi uscire dallEuro in realt lo slogan pi populistico che possa venire lanciato in questo momento ma non avrebbe nessunissimo effetto positivo, perch non risolverebbe nessuno dei problemi che in questo momento noi abbiamo. Anzi dir di pi e questo lho scritto pure nel libro, secondo me sarebbe allora meglio, per assurdo, che uscisse la Germania dalleuro e tornasse al marco e che tutti gli altri Paesi rimanessero nellarea Euro. Questo forse sarebbe, pur essendo una provocazione, uno scenario pi praticabile. Se tornassimo alla Lira sarebbe una roba tra il medievale il populistico ed il superficiale, anche se ci sono in questo momento tanti economisti, che hanno anche una certa visibilit, che perseguono questo tipo di politica. UM: Secondo lei, alle famose soluzioni per uscire dalla crisi ci si arriver con un processo democratico o sulla spinta di una forte ribellione popolare? Luca Ciarrocca Io credo che la ribellione popolare sia assolutamente da mettere in conto, perch siamo di fronte a una serie di fenomeni che corrispondono ad una devastazione del tessuto di un Paese come lItalia, piuttosto che la Grecia o la

Spagna. Non sembra, perch non ci viene raccontato in questi termini, ma gli effetti sono cos terribili e cos devastanti che soltanto una guerra, in altri tempi, avrebbe potuto provocare lo stesso tipo di terremoto, davvero epocale. Un fatto come la disoccupazione giovanile al 40%, solamente un numero come questo, in America siamo al 7%, significa che nessuno lavorer pi nella prossima generazione perch non c lavoro. Capite che con questi dati tutto il resto, le alchimie politiche, la forma di Governo, le polemiche sulla giustizia, la legge elettorale eccetera, diventano un banale esercizio della politica che parla a se stessa ed solo autoreferenziale. Se ci fossero dei leader come cerano in passato, che avevano visione, carattere, personalit, lombra lunga di chi si staglia rispetto alla mediocrit quotidiana, non si dovrebbe far altro che parlare di questi temi, cio della disoccupazione, della mancanza di lavoro, del debito. Nel libro io lo racconto, i numeri sono quelli che si erano visti nella seconda guerra mondiale, siamo di fronte ad una devastazione sociale immensa, per cui a me fa rabbia che un Ministro come Saccomanni, Ministro del Tesoro, ogni giorno dica la crisi finita, che presto le cose miglioreranno. Io capisco che non si debba essere pessimisti, ma preferirei avere un leader che dica signori la situazione questa, questa e questa, dovremo impegnarci per i prossimi due, tre anni. Ma non con questo finto ottimismo che fa s che alla popolazione gli si fa credere che il mese prossimo la situazione migliorer. Ma non cos. UM: A proposito dei leader che mancano, secondo lei Renzi potrebbe incarnare la figura di questo politico assente? Luca Ciarrocca Renzi ha il vantaggio di aver scombussolato ed aver rottamato la vecchia guardia, il fatto che DAlema sia stato sconfitto abbastanza clamoroso. La sua squadra poi formata da 7 donne 5 uomini, let media 35 anni, insomma c tutta una serie di fattori positivi che fanno di Renzi un potenziale leader. Per va messo alla prova, bisogna che Renzi sia anche meno televisivo e pi operativo. Che smetta di dire tutto e il contrario di tutto, a seconda di quelli che sono i sondaggi piuttosto che gli umori. Io gli dico ok, vediamo cosa sai fare, per con beneficio dinventario, nel senso che non gli d la benedizione, come del resto non poteva essere data, visto da destra, la benedizione a Berlusconi, perch Berlusconi, in teoria, avrebbe potuto essere il Ronald Reagan o la Thatcher ventanni fa e quindi introdurre quelle riforme tipiche del liberalismo e, comunque, della destra economica democratica pro libero mercato eccetera, invece, non lo ha fatto. Tornando a Renzi i segnali ci sono, ma una buona dose di scetticismo dobbligo, secondo me. UM: E proprio al Ministro Saccomanni, da lei citato, su quale leva dovrebbe agire da subito, per dare un segnale concreto di cambiamento? Luca Ciarrocca Io darei proprio quello che si chiamava un tempo lesempio. Il ministro Saccomanni un esempio negativo. Se posso essere provocatore direi che lItalia ha bisogno di un Papa Francesco cos come la Chiesa si trovata un Papa che fantastico, perch cattolico o non cattolico che uno sia, si capisce che luomo ha un potere di convinzione immenso perch autentico, trasparente, crede in quel che dice e fa. Nel modo di esplicitare, nel modo di agire, diciamo che lazione

e il pensiero sono coordinati. Quindi di un uomo come Papa Francesco tu ti fidi, sei motivato, lo segui. Mentre con Ratzinger questo non accadeva, perch era un teorico, per non aveva lumanit e passione sincera che Papa Francesco ha. Per quale motivo lItalia non trova un leader politico che abbia le caratteristiche di Papa Francesco? Questa la mia provocazione e la dico da ex cattolico (da molti anni sono un laico), per sono questi personaggi che ti fanno dire finalmente qualcuno che ti fa ribollire dentro, ti accende e ti fa pensare che c una coerenza fra la visione e lazione, tra il pensiero e la parola. Ma alla fine il carattere che conta, allora i politici che noi italiani vediamo e giudichiamo non convincono, vincono le elezioni ma non convincono, si detto di Renzi ma anche di tutti gli altri politici, Grillo pure potrebbe essere passato alla storia perch, in effetti, ha mandato in parlamento 160 nuovi deputati e senatori ma

Fonte: Uno magazine Tratto da: wallstreetitalia.com C1


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