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BASTA CON I VIAGGI DELLA SPERANZA.

A QUANDO L’ISTITUZIONE DEL REPARTO ONCOLOGICO ALL’OSPEDALE CIVILE DI CROTONE?

Domenica 6 settembre u.s. è stata celebrata una Messa a ricordo di una ragazza, proveniente
dalle Isole Mauritius, scomparsa due anni fa all’età di soli 22 anni per un tumore che ha
stroncato la sua giovane vita.
Per un anno è stata curata a Crotone, prima in Ospedale Civile e poi, per completare le cure
con la radioterapia, è stata trasferita al Campus di Germaneto, seguìta con dedizione dalla
mamma e da alcune volontarie. La puntuale assistenza dei medici e la disponibilità delle
infermiere nei due ospedali attestano che la buona sanità esiste anche in Calabria ma spesso
non “fa notizia” .
Purtroppo, a questa sfortunata giovane donna, come a tanti altri ammalati, non è stata
risparmiata la condizione, faticosa, di “pendolari del dolore” tra Crotone e Germaneto,
Catanzaro, Cosenza o fuori regione.
Viaggi detti della speranza, ma spesso della disperazione, dato che, per curarsi, si affrontano
sacrifici economici e disagi per gli spostamenti fuori sede o lunghe code per una seduta
terapica della durata di appena tre minuti mentre il viaggio può richiedere il tempo anche di
un’intera mattinata, se va bene.
Nonostante la competenza e la dedizione del primario del day-hospital, se non verrà aperto un
reparto autonomo di Oncologia, fornito di ulteriore personale medico e paramedico oltre che
di attrezzature indispensabili, sarà impossibile per i malati oncologici del territorio crotonese
ricevere cure adeguate presso l’Ospedale Civile San Giovanni di Dio.
La correlazione tra inquinamento ambientale ed insorgenza di malattie tumorali è stata
dimostrata scientificamente da tempo, come ben nota è la presenza di un alto numero di
malati oncologici in città e nel comprensorio. Oltre alla doverosa prevenzione oncologica con
screening mirati tra la popolazione, riteniamo urgente ed improcrastinabile impedire che
vengano consentiti insediamenti di strutture che costituiscano ulteriori fonti di inquinamento
a Crotone, che le numerose e diffuse aree inquinate siano risanate e bonificate, che ci sia un
monitoraggio continuo della qualità delle acque, anche marine, del suolo e dell’aria.
Inoltre, a nostro avviso è indispensabile attivare al più presto il Registro dei Tumori così da
fornire dati certi sull’effettivo numero dei malati oncologici nel territorio di Crotone.
La domanda sanitaria in aumento (in ambito oncologico) esige delle risposte immediate in
termini di garanzia di cure adeguate, possibilmente somministrate in loco.
Non si può più consentire che al dolore della malattia si aggiunga anche la difficoltà di doversi
curare fuori sede.
Il diritto alla salute di tutti i cittadini, garantito dall’art. 32 della Costituzione Italiana, vale
anche per gli abitanti di Crotone. O no?....

Crotone, 6 Settembre 2009


Teresa Liguori

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