RELAZIONE PAESAGGISTICA
Gruppo 11
Garbero Ilaria
Ottino Fabrizio
Rezzaro Andrea
Introduzione
Il paesaggio dell’Alta Val di Susa è ricco di tali elementi i quali lasciano i loro segni
nel corso degli anni. Per comprendere meglio le relazioni tra questi elementi e quindi
comprendere meglio il paesaggio in esame, è meglio parlare di struttura degli
elementi e non d’insieme di segni. Parlare di struttura perché tale concetto non
rimane soltanto una categoria astratta di conoscenza ma quando ci riferiamo al
paesaggio diventa un concetto operativo. Questo “nuovo” concetto di struttura ci
permette quindi di leggere alcuni elementi paesaggistici in rapporto all’ambiente che
li circonda.
Questo concetto di struttura non è valido solo per ampie scale ma può essere
utilizzato anche a scala locale. Importantissima, in entrambi i casi, l’organizzazione
complessiva con cui tutti gli elementi si svolgono una relazione tra di loro. Questo
perché i vari elementi di un paesaggio possono formare risultati diversi secondo il
modo in cui si armonizzano tra di loro, quindi importantissimo il “codice di
relazione”.
Il paesaggio può essere considerato di per sé una struttura autonoma in grado di auto
perpetuarsi e autogestirsi. Nel momento in cui l’uomo interviene su tale paesaggio,
bisogna governare tramite codici progettuali tutte le sue azioni, in modo tale da non
alterare definitivamente la struttura del paesaggio. Bisogna quindi tener sempre sotto
controllo le regole organizzative, le quali seguono alcuni codici precisi, quello
ecologico, quello identitario e quello storico.
Insiemi paesistici unitari sono quegli elementi areali di più complessa individuazione,
poiché l’area considerata deve possedere un buon livello di uniformità, uniformità in
termini di struttura e funzionamento.
Per quanto riguarda gli insiemi paesistici unitari colturali esiste una varietà
abbastanza ampia. La prima tipologia è quella del paesaggio dei campi chiusi, nei
quali non bisogna evidenziare l’utilizzo ma la struttura che gli compone e che ne
deriva da questi. Abbiamo poi il paesaggio a mosaico, sorta di campo chiuso, dove,
però gli elementi non sono omogenei ma si alternano a elementi di vario tipo.
Troviamo poi il paesaggio agropastorale di fondovalle, caratterizzato tendenzialmente
dalla presenza di prati gestiti dall’attività umana, ma all’interno dei quali si
evidenziano anche delle fasce di vegetazione residua. Il paesaggio dei prati arborati,
caratterizzati da un prato su cui però è possibile individuare la presenza di alberi
isolati.
Una successiva tipologia di paesaggio è quella del paesaggio storico. In Val di Susa è
possibile ritrovare il paesaggio del giardino mediterraneo su conoide fluviale, ovvero
una formazione legata all’accumulo del deposito portato dal fiume; generalmente
presenta una forma a ventaglio ed essendo formato da depositi, è un terreno
particolarmente fertile.
I limiti visuali, invece, sono legati alla percezione che si ha del paesaggio. Si tratta
dunque di individuare tutti quegli elementi che, dopo aver scelto dei canali di
osservazione preferenziali, si impongono alla nostra vista. Possono essere limiti
visuali elementi come la vegetazione, l’edificato o elementi geomorfolocigi. Inoltre
questi limiti possono essere compatti o discontinui.
Gli elementi di detrazione paesaggistica sono i più difficili da individuare, sia, come
detto prima, per la loro forma geometrica, la quale può essere puntuale, lineare o
areale, inoltre perché non possono essere individuati in maniera univoca e
inequivocabile da tutti. Sono quindi legati a una critica di chi li individua, legata però
non solo al singolo elemento ma al rapporto che lo lega col paesaggio.
L’area in esame
La zona in esame è una porzione del territorio dell’Alta Val di Susa, la quale
comprende i comuni di Chiomonte ed Exilles. Non coincide esattamente con confini
comunali di questi due comuni, in quanto sono stati adottati due crinali strutturali, sia
a Nord che a Sud. I confini a Est e a Sud, sempre in riferimento ai due comuni, sono
stati invece ricavati coi bordi del tagli delle CTR utilizzate, ovvero la 153080 e la
153120.
Dall’osservazione della Carta e anche grazie al sopraluogo svolto nell’area, si nota
subito come questa porzione di territorio sia suddivisa in due parti ben distinte e con
caratteristiche paesaggistiche molto diverse, dal passaggio della Dora Riparia, che
attraversa il territorio da Est a Ovest.
A Nord del fiume i paesaggi edilizi sono abbastanza scarsi, perché si può trovare
come unica area residenziale e di servizi a tessuto continuo, il centro del comune
d’Exilles. Il resto delle aree residenziali s’identifica invece con un tessuto
discontinuo. La differenza fondamentale di queste due tipologie di tessuto
residenziale deriva dal fatto che il primo e frutto di una stratificazione storica degli
edifici e dall’osservazione di diverse tipologie edilizie dovute a necessità socio-
economiche, all’interno del quale sono riscontrabili spazi impermeabilizzati; il
secondo invece è caratterizzato da edifici di recente sviluppo e che quindi non
rientrano nella stratificazione storica e non si identificano col resto dell’aggregato
urbano. Inoltre, sono presenti spazi non impermeabilizzati e non si riscontra una
forma unitaria e compatta di tali edifici.
Analizzando i paesaggi vegetali si osserva immediatamente che il territorio è
ricoperto in prevalenza da aree boscate a copertura forestale rada, con alcune aree
boscate a copertura forestale densa. Inoltre, all’interno di queste aree boscate, so
possono trovare prati cacuminali, a quote più elevate. Lungo il corso della Dora
Riparia sono riscontrabili, per alcuni tratti, paesaggi caratterizzati da corridoi fluviali
con vegetazione riparia.
Se si vanno ad analizzare i paesaggi colturali, all’interno di tale zona si possono
osservare, nelle vicinanze del Comune di exilles e delle sue Frazioni, paesaggi a
mosaico uniforme, ovvero aree caratterizzate dall’alternanza di tasselli di campi
coltivati e tasselli di prati stabili con vegetazione arbustiva o arborea naturaliforme.
Allontanandosi dalla Dora Riparia e quindi salendo di quota, i prati cacuminali si
trasformano in paesaggi geomorfologico caratterizzati da creste rocciose affioranti.
Limiti visuali
Si possono riconoscere sul territorio alcuni elementi che possono essere considerati
come limiti visuali. Prendendo come posizione dell’osservatore il fondovalle, luogo
nel quale si snodano le principali vie di percorrenza del territorio, si può notare come
a Sud di tale canale di osservazione, un limite visuale a media distanza, ovvero la
vegetazione compatta delle diverse aree boscate che coprono questa porzione di
territorio. Inoltre, sempre in questa parte del territorio considerato, troviamo alcuni
limiti visuali caratterizzati da un edificato compatto, ovvero i nuclei abitati dei
comuni di Chiomonte ed Exilles, ed edificato permeabile, ovvero le diverse frazioni
sparse sul territorio. Un limite visuale a grande distanza invece è il crinale strutturale
che percorre tutta l’area considerata.
Analizzando invece la porzione di territorio a Nord non troviamo come limite visuale
una vegetazione compatta, in quanto la zona è principalmente occupata da campi o
aree boscate a copertura forestale rada. Come limite visuale troviamo però un
edificato permeabile, ovvero le frazioni situate su questa parte del territorio in
considerazione. Inoltre, ritroviamo numerosi limiti visuali morfologici di acqua,
ovvero i numerosi fiumi che attraversano il territorio, e di terra, ovvero aree
caratterizzate da creste rocciose. Come ultimo limite visuale, in tale zona, possiamo
considerare il crinale strutturale.
Elementi di detrazione paesistica
Non si sono osservati numerosi elementi di questa categoria, in quanto ancora una
porzione di territorio caratterizzata principalmente da vegetazione. Quindi non vi
sono rilevanti interventi dell’uomo che hanno “attaccato” il territorio. Unico elemento
di detrazione paesistica è la vista del viadotto autostradale salendo un po’ di quota e
guardando verso il fondovalle. Infatti questo elemento concentra tutta la vista su di
esso, essendo un imponente costruzione nel verde della valle.
Chiomonte
Exilles
Campanile Chiomonte
Viadotto
Fonti