`
A DEGLI STUDI DI TORINO
Appunti di L
A
T
E
X
Alessandro N. Cappellini
FEBBRAIO 2004
Capitolo 1
Introduzione a L
A
T
E
X
Negli anni settanta la American Methematical Association incaric`o il Donald Knuth (professore
emerito alla Stanford University) di realizzare un programma per pubblicazioni scientiche. Il frutto
del suo lavoro si concretizz`o nel 1977 con T
E
X. Il nome deriva dalle prime tre lettere della parola
techne ( ) che, in greco, signica Arte (da cui deriva tecnica).
T
E
X`e sia un programma per la formattazione di un testo sia un linguaggio di programmazione
con circa 300 comandi, detti primitivi, sulla cui base sono state denite altre 600 istruzioni, il loro
insieme costituisce plain T
E
X.
Il numero di versione del TEX converge a ed attualmente `e 3,14159.
Al ne di dionderlo a un pubblico pi` u vasto e di semplicarne luso del nuovo linguaggio di
programmazione, nel 1985 Leslie Lamport svilupp`o L
A
T
E
X, una raccolta di macro scritte in T
E
X.
1.1 Come funziona?
Per capire come funziona L
A
T
E
Xpossiamo immaginare di dover dettare una lettera a unaltra persona.
Il dialogo probabilmente potrebbe essere qualcosa di simile a:
Scrivi: Caro Ludovico, virgola a capo, volevo invitarti al meeting, meeting in corsivo,
della mia impresa la Pippo S.p.A., in maiuscoletto, mi raccomando,
...
che dovrebbe dare qualcosa come:
Caro Ludovico,
volevo invitarti al meeting della mia impresa la Pippo S.p.A.
...
Ossia abbiamo comunicato sia il testo che i comandi della formattazione del testo attraverso lo
stesso canale (la nostra voce) a uno strumento capace di distinguerli e di interpretarli correttamente.
Per ottenere lo stesso risultato in L
A
T
E
Xavremmo dovuto usare pochi comandi:
1 Caro Ludovico ,
2
3 vol evo i n v i t a r t i
4 al texti t meeti ng de l l a mia i mpresa l a
textscPippo S . p . A.
5
1
Introduzione a L
A
T
E
X 1.2. Come scrivere
6
7
8 . . .
Nel testo L
A
T
E
X ritroviamo infatti sia il testo vero e proprio che i comandi per formattarlo. I
comandi sono sempre preceduti da una backslash ossia la barra (), che nelle tastiere italiane si trova
aanco all1, in alto a sinistra.
Si possono notare alcuni dettagli nel testo:
per andare a capo ho lasciato una riga vuota
non importa quanti spazi si lascino tra una parola e laltra (e.g. tra meeting e della)
sono andato a capo (una sola volta) dopo invitarti
ho lasciato molte righe bianche tra S.p.A. e i puntini di sospensione
i comandi sono abbreviazioni basate sulla lingua inglese (textit, text italic ossia testo inclinato,
e textsc, small caps test ossia testo in maiuscoletto)
Questo signica che il testo originale potrebbe essere scritto in modo disordinato, senza che noi
dobbiamo preoccuparci di doppi spazi o di ordinarlo in modo particolare.
1 Questo s i g n i f i c a che i l t e s t o o r i g i n a l e
2 potrebbe
3 e s s e r e
4 s c r i t t o i n modo di s or di nat o ,
5 senza
6 che
7 noi dobbiamo pr eoccupar ci di doppi s paz i
8 o di or di nar l o i n modo pa r t i c o l a r e .
In termini pratici questo si riduce in tempo risparmiato nella formattazione del testo, e nelluso
di un numero molto limitato di comandi, per la maggior parte dei testi.
1.2 Come scrivere
A dierenza di altri word processor, LaTeX non `e un sistema WYSIWYG (what you see is what you
get): il documento nale `e il risultato di diverse operazioni sul le sorgente. Il le sorgente `e un le
ASCII che contiene, oltre al testo, una serie di comandi che ne regolano la dimensione, il carattere,
lampiezza di pagina, etc., ovvero le impostazioni relative alla formattazione del testo; tale le avr`a
estensione .tex.
Gli elementi essenziali per la creazione di documenti con L
A
T
E
Xsono:
un editor di testo ASCII. Se si utilizza Windows, i pi` u semplici sono il Blocco Note (Notepad)
e il Wordpad. Consiglio tuttavia luso di TeXnicCenter. Per Linux i pi` u diusi sono Emacs e
Vim.
un sistema di L
A
T
E
X. Per Linux c`e teTeX, mentre per windows abbiamo MiKTeX (http:
//www.miktex.org/) e lo stesso teTeX incluso in cygwin (http://www.cygwin.com/)
un visualizzatore per loutput che normalmente `e un le (.ps, .pdf, .html, etc.)
2
Introduzione a L
A
T
E
X 1.3. Obiettivo del documento
1.3 Obiettivo del documento
Questo introduzione a L
A
T
E
X vuole fornire una breve presentazione dello strumento di scrittura
attraverso i comandi di uso pi` u comune.
Un consiglio generale per lutente che si avvicina a L
A
T
E
X `e quello di sfruttare internet per chiarirsi
ogni dubbio. I newsgroup sono pieni di domande e risposte su ogni aspetto delluso di L
A
T
E
X.
I comandi che andremmo a esaminare spesso non sono gli unici che permettono di ottenere
quelleetto graco. Spesso le dierenze nei comandi sono stilistiche, come la dierenza tra inclinato
e corsivo, o tra ... e . . .
1.4 Pro e Contro
1.4.1 Pro
Il L
A
T
E
X `e gratis.
Il L
A
T
E
X `e multipiattaforma.
Il L
A
T
E
X `e opensource.
Il L
A
T
E
X `e sommamente professionale.
Il T
E
X `e fatto per le formule matematiche.
Lautore pensa alla logica, il L
A
T
E
X impagina.
Note a pi`e di pagina, rimandi, indici sono facili.
Il L
A
T
E
X `e multilingue.
Il L
A
T
E
X `e lo standard delleditoria matematica.
I documenti sono bellissimi.
Le risorse su internet, in termini di manuali, mailing list, packages aggiuntivi, siti . . . sono
moltissime.
1.4.2 Contro
Col L
A
T
E
X ci vuole attitudine allastrazione.
La graticazione non `e istantanea, ma ritardata.
Solo i molto esperti si possono permettere di uscire dagli stili o dai font predeniti.
Le gure vanno fatte di solito con altri programmi.
Il T
E
X ha una diusione ristretta quasi soltanto agli ambienti accademici di matematica,
informatica, sica e forse anche linguistica. Al di fuori `e praticamente sconosciuto.
3
Introduzione a L
A
T
E
X 1.5. Comandi e Ambienti
In ultimo vorrei aggiungere che imparare L
A
T
E
X ha un alto costo iniziale, che tuttavia permette di
comprendere facilmente anche funzioni molto avanzate che in altri programmi sono assenti o piuttosto
complicate
1
.
1.5 Comandi e Ambienti
La sintassi generale di un comando L
A
T
E
X `e la seguente:
\comando[opzione]parametro
un comando inizia con un backslash \;
il backslash `e seguito dal nome del comando;
seguono poi i parametri opzionali fra parentesi quadre;
ed inne i parametri obbligatori tra parentesi grae.
Oltre ai comandi esistono anche le dichiarazioni e gli ambienti.
Le dichiarazioni sono comandi lanciati una tantum che modicano il testo (da qui in poi si far`a
cos`). Spesso si mette il comando tra grae: \dichirazione ...testo da modificare.
Lambiente invece ha un comando di inizio (\beginambiente) e uno di ne (\endambiente),
e verr`a applicato a tutti gli elementi compresi tra di essi.
1.6 Il primo documento in L
A
T
E
X
Possiamo usare un editor per scrivere un le () .tex un le sorgente, pronto per essere compilato da
LaTeX, contenente quindi le seguenti istruzioni (oltre il testo):
1 documentclass [ a4paper ] a r t i c l e
2 begindocument
3 Questo l ho s c r i t t o i n LaTeX
4 enddocument
salvandolo con nome come primo.tex.
Dove:
1 documentclass [ a4paper ] a r t i c l e
specica il tipo di documento (article) ed il foglio su cui verr`a stampato (a4paper);
mentre tra
1 begindocument
e
1 enddocument
vado a scrivere il mio testo.
Per compilarlo e ottenere un formato di distribuzione (come il pdf) ci sposteremo con una shell
(DOS o *NIX) nella directory ove esso `e contenuto (ad esempio c:\tex o /home/pippo/tex/) e
digitare il comando pdflatex primo.tex
2
. Il risultato della compilazione si chiamer`a primo.pdf.
1
. . . dato il loro funzionamento apparentemente non deterministico, ma pseudo-casuale, in cui si possono rintracciare
schemi di persecuzione dellutente, potrei denire questi funzioni complesse.
2
Il comando pdflatex , e il formato pdf `e solo una delle combinazioni di quelli che possiamo usare, ma vista la
comodit`a di ottenere loutput direttamente in pdf `e quello che uso maggiormente.
4
Introduzione a L
A
T
E
X 1.7. Struttura del documento
1.7 Struttura del documento
Possiamo dividere un documento L
A
T
E
X in due parti:
il preambolo
il testo del documento vero e proprio
Il preambolo contiene informazioni tecniche del documento come: istruzioni di formattazione base
(margini), i riferimenti per luso di comandi non standard (font), personalizzazioni e nuovi comandi;
e informazioni come: il titolo del documento, la data, il nome dellautore.
Una volta costruito il proprio preambolo rimane uguale per tutti i documenti che scriveremo, e
andremo a cambiare solo le informazioni importanti come il titolo dellarticolo e la data.
1.7.1 preambolo
Allinizio del preambolo troviamo la dichiarazione della classe
1 usepackage [ opz i oni ] e s t e ns i one
2
3 da i n s e r i r e prima di
4
5 begindocument .
LaTeX2e lo stile principale (che viene chiamato classe), con le sue opzioni, e gli stili secondari
(detti package) si specicano con comandi diversi: \documentclass e \usepackage rispettivamente.
Ad esempio la riga di sopra diventa:
1 documentclass [ 11 pt ] book
2 usepackageamssymb
3 usepackage e ps f i g
I package, a loro volta, possono avere delle opzioni, che vengono specicate tra [], ad esempio:
1 usepackage [ c e nt e r t ags ] amsmath
1 documentclass[<opzi oni >]<c l as s e >
2
3 usepackage[<opzi oni >]<package >
Ancora, per potere sillabare litaliano `e necessario caricare il pacchetto babel con lopzione italian:
1 usepackage [ i t a l i a n ] babel . [ r i f e r i me nt o al l u t i l i z z o di LaTeX i n i t a l i a n o ] .
pdatex le.tex
5
Capitolo 2
Testo
In questo capitolo presenter`o brevemente i principali comandi di formattazione del testo.
2.1 I caratteri
Nella tabella 2.1, si trova un elenco delle pi` u comuni formattazioni del testo:
per famiglia (Sans Serif, Typewriter, Roman)
per peso (grassetto)
per aspetto (inclinato, corsivo, maiuscoletto)
Comando Dichiarazione Eetto
\textup \upshape Upright shape Upright shape (default)
\textit \itshape Italic shape Italic shape corsivo
\textsl \slshape Slanted shape Slanted shape inclinato
\textsc \scshape Small capitals Small capitals maiuscoletto
\textbf \bfseries Bold Face Bold Face grassetto
\textmd \mdseries Roman medium weight (default)
\textsf \sffamily Sans Serif Sans Serif
\texttt \ttfamily Typewriter Typewriter
\textrm \rmfamily Roman Roman
\textnormal \textnormal main main (default)
\emph Emphasis
Tabella 2.1: Dichiarazioni di cambiamento di forma
E da notare come in ambiente corsivo lenfasi viene posta in Roman.
1 E da notare come itshape i n ambi ente c or s i vo emph l e nf a s i vi ene posta i n Roman
.
Nella tabella 2.2 nella pagina successiva troviamo i cambiamenti di corpo (dimensione) dei
caratteri.
6
Testo 2.2. Accenti
corpo \tiny corpo \large
corpo \scriptsize corpo \Large
corpo \footnotesize corpo \LARGE
corpo \small corpo \huge
corpo \normalsize corpo \Huge
Tabella 2.2: Dichiarazioni dei cambiamenti di corpo
2.2 Accenti
Nelle lingue europee `e spesso fondamentale usare correttamente gli accenti o particolari simboli di
interpunzione.
`e \e n \~n e \ve c \cc
e \e e \=e e \He e
.
\de
e \^e e \.e
a
\tee e
\be
e \e e \ue
Tabella 2.3: Accenti
Gli accenti sono esposti in tabella 2.3 (
a
laccento in questione non si pu`o vedere per un bug della
versione italiana di Babel come documentato su: http://lists.debian.org/debian-tetex-maint/
2003/debian-tetex-maint-200302/msg00132.html).
Esistono tuttavia delle scorciatoie a questi comandi (tabella 2.4).
`e \e n \~n
e \e e \=e
e \^e e \.e
e \e
Tabella 2.4: Abbreviazioni dei comandi daccentazione
Per le altre lingue europee si pu`o fare riferimento ai simboli in tabella 2.5 nella pagina seguente.
Un esempio del loro uso `e il seguente:
Lder, y no lder!
Weierstra, LHopital, Pal Erdos, ystein Ore, Serge, Stanislaw,
Swierczkowski, Muhammad ibn
M usa, al-Khwarism.
Les uvres dsop en francais.
1 ! L i der , y no l i der !
2
3 Wei erstra ss , L Ho pi t al , P al ErdHos , O ys t e i n Ore , Serge u i , St ani s l aw
, S wi erczkowski , Muhammad i bn Mu s a , al Khwa ri sm i .
4
5 Les OE uvres d AE sop en f r an cc a i s .
7
Testo 2.3. Elenchi
\oe a \aa l \l ?
\OE
A \AA L \L !
\ae \o \ss
\AE \O \i \j
Tabella 2.5: Simboli per litaliano e le altre lingue
2.3 Elenchi
Sono disponibili tre tipi di elenchi, la cui caratteristica comune `e che gli elementi vengono sempre
indicati con il comando \item o \item[etichetta].
2.3.1 Elenco Puntato
1 begin i t e mi z e
2 item Pippo
3 item Pl uto
4 item Paperi no
5 end i t e mi z e
Pippo
Pluto
Paperino
2.3.2 Elenco Numerato
1 beginenumerate
2 item Pippo
3 item Pl uto
4 item Paperi no
5 endenumerate
1. Pippo
2. Pluto
3. Paperino
2.3.3 Descrizione
1 begin de s c r i pt i o n
2 item[ Pippo ] amico di Topol i no
3 item[ Pl uto ] cane di Topol i no
4 item[ Paperi no ] texti t aka Donal Duck c o l l e g a di Topol i no , r e s i de nt e a Paper opol i
. E i l ni pot e di Zi o Paperone . Vive con i ni pot i Qui , Quo e Qua . La sua
f i danz at a`e Paperi na o texti t Dai sy .
5 end de s c r i pt i o n
Pippo amico di Topolino
8
Testo 2.4. Ordinamento
Pluto cane di Topolino
Paperino aka Donal Duck collega di Topolino, residente a Paperopoli. E il nipote di Zio Paperone.
Vive con i nipoti Qui, Quo e Qua. La sua danzata `e Paperina o Daisy.
2.4 Ordinamento
In L
A
T
E
Xil testo `e automaticamente giusticato, come il paragrafo successivo, che ci servir`a da
esempio:
KIRK: Well, let me tell you something - dont. Dont let them promote you. . . dont let them
transfer you. . . dont let anything take you o the Bridge of that ship. . . (beat) Because while youre
there, you can make a dierence.
1 beginquote
2 . . .
3 endquote
Incisi
Lambiente quote si usa per brevi incisi:
KIRK: Well, let me tell you something - dont. Dont let them promote you. . . dont
let them transfer you. . . dont let anything take you o the Bridge of that ship. . . (beat)
Because while youre there, you can make a dierence.
1 beginquote
2 . . .
3 endquote
Quotaion per incisi pi` u lunghi.
KIRK: Well, let me tell you something - dont. Dont let them promote you. . . dont
let them transfer you. . . dont let anything take you o the Bridge of that ship. . . (beat)
Because while youre there, you can make a dierence.
Quotation gestisce molto bene incisi di pi` u paragra (personalmente uso solo quotation)
Allineamento
Gli ambienti ushleft, center e ushright ordinano il testo rispettivbamente a sinistra . . .
1 begin f l u s h l e f t
2 . . .
3 end f l u s h l e f t
KIRK: Well, let me tell you something - dont. Dont let them promote you. . . dont let them
transfer you. . . dont let anything take you o the Bridge of that ship. . . (beat) Because while youre
there, you can make a dierence.
al cento . . .
9
Testo 2.4. Ordinamento
1 begin ce nt er
2 . . .
3 end ce nt er
KIRK: Well, let me tell you something - dont. Dont let them promote you. . . dont let them
transfer you. . . dont let anything take you o the Bridge of that ship. . . (beat) Because while youre
there, you can make a dierence.
e a destra.
1 begin f l us hr i g ht
2 . . .
3 end f l us hr i g ht
KIRK: Well, let me tell you something - dont. Dont let them promote you. . . dont let them
transfer you. . . dont let anything take you o the Bridge of that ship. . . (beat) Because while youre
there, you can make a dierence.
Inoltre lambiente verse ci permette di inserire versi, poesie. . .
1 begin ver s e
2 textbf FALSTAFF dots I am a rogue , i f I
3 drunk today .
4
5 textbf PRINCE HENRY O v i l l a i n ! thy l i p s are s c ar c e wiped s i nc e thou
6 drunkest l a s t .
7
8 textbf FALSTAFF Al l s one f o r that .
9 textsl [ He dr i nks ]
10 A pl ague of a l l cowards , s t i l l say I .
11 end ver s e
FALSTAFF . . . I am a rogue, if I
drunk to-day.
PRINCE HENRY O villain! thy lips are scarce wiped since thou
drunkest last.
FALSTAFF Alls one for that.
[He drinks]
A plague of all cowards, still say I.
. . . o canzoni nel testo.
Addio bei giorni passati
mia piccola amica ti devo lasciar
gli studi son gi`a terminati
abbiamo nito cos` di sognar.
Lontano andr`o, dove non so
parto col pianto nel cuor
dammi lultimo bacio damor.
Non ti potr`o scordare Piemontesina bella
sarai la sola stella che briller`a per me
ricordi quelle sere passate al Valentino
col biondo studentino che ti stringeva sul cuor.
10
Testo 2.5. T
E
X
2.5 T
E
X
L
A
T
E
X denisce altres` tre altri comandi che permettono di stampare i logo T
E
X (\TeX), L
A
T
E
X
(\LaTeX) e L
A
T
E
X2
(\LaTeXe).
2.6 Punteggiatura
2.6.1 Citazioni
Si usano:
doppi apici citazione per avere citazione
singolo apice citazione per avere citazione
\lq e \rq (left e right quote) sono sinonimi di e rispettivamente
2.6.2 Trattini
Vi sono quattro tipi di trattini:
il trait-dunion (hyphen) si fa con un trattino semplice: e-mail per avere e-mail
una gamma numerica (en-dash) si fa con due trattini di seguito: pagine 3--12 per avere pagine
312
un inciso (allinglese, detto em-dash) si fa con tre trattini di seguito: s`---oppure no? per
avere : s`oppure no?
il segno meno matematico si fa con un trattino in una formula: $a-b$ per avere c /
Confrontate lunghezza, spessore e spaziatura dei trattini:a-b, a--b, a---b, $a-b$: a-b, ab,
ab, c / .
2.6.3 Puntini i sospensione
Puntini di sospensione: si fanno con. . . e non con ... tre punti di seguito!
1 Punti ni di s os pens i one : s i f anno condots e non con . . . t r e punti di s e gui t o !
2.7 Sezioni
Per la classe article sono disponibili
\sectiontitolo
\subsectiontitolo
\subsubsectiontitolo
\paragraphtitolo
11
Testo 2.8. Simboli e altre stranezze
\subparagraphtitolo
\appendix
Per le classi report e book si aggiungono:
\parttitolo
\chaptertitolo
Tutti questi comandi producono il titolo, con numerazione e dimensione automatica prendeno
nota per lindice generale, ed eventualmente per gli iperriferimenti.
2.8 Simboli e altre stranezze
1 craisebox1mm i raisebox2mmaraisebox1mmo
2 craisebox1mm i raisebox2mmaraisebox1mmo
c
i
a
o
c
i
a
o
\dag \S c _ \copyright
\ddag \P \pounds
Tabella 2.6: Simboli di uso comune
2.9 Note
Le note a pi`e pagina si ottengo con il comando \footnote
1
.
2.10 Indici
Per la creazione degli indici si usano:
\tableofcontents Indice
\listoffiguresElenco delle Figure
\listoftables Elenco delle Tabelle
Spesso si associa un comando come:
\addcontentslinetocchapterIndice
anch`e gli indici e gli elenchi compaiano nellindice del documento.
12
Testo 2.11. Figure
Figura 2.1: Nasdaq 1999-2003
2.11 Figure
Usando pdatex per la produzione delloutput si possono inserire immagini in formato png, pdf e
jpg.
1 begin f i g ur e
2 centerl i ne i nc l ude gr aphi c s [ width=0.98textwidth] i mages /nasdaq5
3 captionNasdaq 1999 2003
4 l abel f i g : nasdaq5
5 end f i g ur e
1 begin f i g ur e
2 centerl i ne i nc l ude gr aphi c s [ ] i mages / pr i c e s yeartwo
3 caption Pr ezzi de l l Anno I I Stock 1 ( verde b r i l l a n t e ) , Stock 2 ( verde s cur o ) , Stock
3 ( r os s o ) , Future ( bl u Navy) , I ndi c e ( Nero )
4 l abel f i g : pr i c e s yeartwo
5 end f i g ur e
2.12 Riferimenti
Per usare i riferimenti incrociati si etichettano con il comando \label sezioni, formule, equazioni,
gura, o qualsiasi altro oggetto numerato.
In qualsiasi punto del testo possiamo far riferimento alloggetto \ref, alla pagina in cui `e \pageref
o a entrambi \vref.
1
proprio cos`!
13
Testo 2.13. Tabelle
Time
p
r
i
c
e
s
1 2 3 4 5 6 7 8
0
.
5
1
.
5
2
.
5
3
.
5
Figura 2.2: Prezzi dellAnno II - Stock 1 (verde brillante), Stock2 (verde scuro), Stock 3 (rosso),Future
(blu Navy),Indice (Nero)
Non esistono regole ferree nella scrittura delle etichette, ma si tende ad usare strutture come
\labelsec:Introduzione dove abbiamo un riferimento alla natura del riferimento eq (equazioni),
sec (sezioni), tab (tabelle), g (immagini).
1 Dal c a pi t o l o vr e f s ec : I nt r oduzi one , passi amo a esami nare l a pagi na pageref tab :
gr ec , per poi s o f f e r ma r c i s ul l equazi one vr e f eq : sommatori e e s ul g r a f i c o ref
f i g : pr i c e s yeartwo .
Dal capitolo 1 a pagina 1, passiamo a esaminare la pagina 20, per poi soermarci sullequazione 3.10 a
pagina 25 e sul graco 2.2.
2.13 Tabelle
Lambiente tabular produce tabelle
2
.
allineo dierentemente il testo
dierentemente il testo allineo
il testo allineo dierentemente
1 begin t abul ar cr [ l
2 a l l i n e o & di f f e r e nt e me nt e & i l t e s t o
3 di f f e r e nt e me nt e & i l t e s t o & a l l i n e o
4 i l t e s t o & a l l i n e o &di f f e r e nt e me nt e
5 hline
6 end t abul ar
2
La tabelle sono probabilmente largomanto pi` u complesso di L
A
T
E
X
14
Testo 2.14. La Bibliograa
Come argomento di \begintabular si passa una sequanza di lettere, una per ogni colonna della
tabella:
l per una colonna allineata a sinistra
r per una colonna allineata a destra
c per una colonna centrata
| fa una linea verticale fra due colonne
pdim fa una colonna di paragra larghi dim
@separatore fra due colonne mette il separatore al posto della spaziatura automatica
Gli elementi di una riga sono separati tra loro da & e le righe si terminano con .
Altri comandi utili sono: \hline crea una riga orizzontale e \multicolumn crea un elemento che
si spande su pi` u colonen della riga.
Espressione Valore
3,1416
36,46
(
80662,7
Tabella 2.7: Tabella del
1 begin t abl e [ htbp ]
2 begin ce nt er
3 begin t abul ar c r @ , l
4 Es pr es s i one &
5 multicolumn2 c Val ore
6 hline
7 $pi $ & 3&1416
8 $pi pi $ & 36&46
9 $( pi pi ) pi $ & 80662&7
10 end t abul ar
11 end ce nt er
12 caption Tabel l a del $ varpi $
13 l abel tab : pi
14 end t abl e
2.14 La Bibliograa
La bibliograa che possiamo ammirare al termine di queste pagine `e stata generata dal programma
BibT
E
X.
Come primo passo bisogna scrivere un le che contenga le indicazioni delle opere che vogliamo
citare:
15
Testo 2.14. La Bibliograa
1 @Book paperi no 1 ,
2 author = Paol i no Paperi no ,
3 year = 2001 ,
4 t i t l e = Una vi t a con i ni po t i ni ,
5 addr es s = Paper opol i ,
6 publ i s he r = Edi t r i c e de Paperoni ,
7
8
9
10 @Art i cl e pi co 1 ,
11 author = Pi co de Paper i s ,
12 t i t l e = Teori a de l l a t ut t o l o g i a ,
13 j our nal = Gi or nal e di s t udi a v i c o l i ,
14 year = 1999 ,
15 number = 53 ,
16 volume = 2 ,
17 month = Agosto ,
18 pages = 189216,
19
20
21
22 @I nc ol l e c t i on paperone 1 ,
23 author = Paperon de Paperoni ,
24 year = 1921 ,
25 t i t l e = L avventura de l l o Yukon ,
26 addr es s = Paper opol i ,
27 publ i s he r = Edi t r i c e de Paperoni ,
28 bo o kt i t l e = Al l a r i c e r c a de l l oro : s t o r i e di c e r c a t o r i ,
29
30
31
32 @i nproceedi ngs pi co 2 ,
33 author = Pi co de Paper i s and Archimede Pi t agor i c o ,
34 t i t l e = Teori a e pr at i c a n e l l e s c i e nz e Di sneyane ,
35 note = Cartoon Conf erence , Hollywood ,
36 year = 2000 ,
37
Quindi si compila sia lanciando il comando latex nomefile sia bibtex nomefile, e nuovamente
latex nomefile.
Per citare unopera si usa il comando cite.
Secondo [Paperino(2001)], `e importante evitare le richieste dello zio.
1 Secondo ci te paperi no`e1 , i mportante e vi t a r e l e r i c h i e s t e de l l o z i o .
16
Capitolo 3
Matematica
Per scrivere una equazione in L
A
T
E
X basta inserirla fra due dollari, come $2+ax=5y$ 2 + cr = 5.
Se invece usiamo un doppio simbolo di dollaro $$ lequazione sar`a impaginata al centro e spaziata
dal testo circostante come in questo caso: $$2+ax=5y$$
2 + cr = 5
Se invece vogliamo anche la numerazione dellequazione useremo lambiente equation
1 begin equat i on
2 2+ax=5y
3 end equat i on
2 + cr = 5 (3.1)
3.1 Scrivere matematica
In matematica si usano moltissimo indici e apici:
1 begin equat i on
2 a cda+b
3 end equat i on
c
a+b
cd
(3.2)
La stessa notiazione viene usata per gli integrali:
1 begin equat i on
2 i nt aa+T f ( x) , dx= i nt 0T f ( x) , dx .
3 end equat i on
_
a+T
a
)(r) dr =
_
T
0
)(r) dr. (3.3)
Le derivate si fanno con f , f , f()
. )
. )
)
Bisogna prestare attenzione a come si scrivono apici e pedici e alluso delle parentesi grae:
c
x
+ ,= c
x+y
($a^x+y\ne a^{x+y}$) e ancora r
n
k
($x_{n_k}$).
Per inserire del testo nelle formule si pu`o usare il comando \ mbox ... .
17
Matematica 3.1. Scrivere matematica
possiamo dire che:
nti|c =
:iccitotc|i co:titotc|i
:n:c:odci:oci
oppure che:
utile =
ricavi totali costi totali
numero dei soci
1 possi amo di r e che :
2 $$
3 u t i l e =frac r i c a v i t o t a l i c o s t i t o t a l i numero dei s o c i
4 $$
5 oppure che :
6 $$
7 mbox u t i l e =frac mbox r i c a v i t o t a l i mbox c o s t i t o t a l i mboxnumero dei
s o c i
8 $$
3.1.1 Accenti
Gli accenti disponibili in modo matematico si ottengono tramite i comandi in tab. 3.1.
c \hata c \acutea c \bara c \dota
c \checka ` c \gravea c \veca c \ddota
c \brevea c \tildea
Tabella 3.1: Accenti
Per mettere un accento su un i o un , utilizzate i comandi \imath et \jmath che producono delle
lettere senza puntino.
Esistono anche comandi che permettono di avere delle varianti pi` u lunghe di alcuni accenti:
$ \widehat{xyz} $, $ \widetilde{abc} $
r.,
c/c
Il comando \overrightarrow fa stampare una freccia:
$ \overrightarrow{AB} $
1
3.1.2 Barre Orizzontali
Vi sono tre comandi: \bar, \overline, \underline
1 $$bar x , bar XY, overlinex , overlinex+y , underlinea$$
r.
A1. r. r + . c
1 $ overlinez +1 = barz + 1 $ , $ underlinealpha + beta $
. + 1 = . + 1, +
18
Matematica 3.2. Dimensione
3.1.3 Parentesi
Spesso in formule particolarmente elaborate servono parentesi pi` u grandi di quelle standard ().
(r )+
_
r +
_
_
r +
_
+
_
r
_
_
r
_
_
_
_
_
(r )
_
_
_
_
1 $$
2 ( xy)+bigr ( x+ybigr )Bigr ( x+yBigr )+bi ggl ( xybiggr )Biggl ( xyBiggr )
3 $$
4 $$
5 Biggl ( bi ggl (Bigr ( bigr ( ( xy) bigr ) Bigr ) biggr ) Biggr )
6 $$
Un esempio pratico pi`o essere il seguente:
1 begin equat i on
2 Bigl (1+frac 1nBigr ) n qquad bi ggl (sum n x n2biggr ) 1/2
3 end equat i on
_
1 +
1
:
_
n
_
n
r
2
n
_
1/2
3.2 Dimensione
Il T
E
X adatta automaticamente le strutture annidate allinterno di altre strutture, e nel caso di
equazioni matematiche questo pu`o essere antiestetico, come nel caso di:
1 $ frac 12$ $ di spl aystyl e frac 12$
2 $ textstyl e frac 12$ $ scri ptstyl e frac 12$
3 $ scri ptscri ptstyl e frac 12$
1
2
1
2
1
2
1
2
1
2
\displaystyle si forma la dimensione massima
\textstyle formatta come nelle formule dentro il testo
\scriptstyle formatta piccolo
\scriptscriptstyle formatta piccolissimo
3.2.1 Modica della spaziatura
In alcuni casi pu`o essere utile modicare la spaziatura per allontanare o avvicinare alcuni simboli.
19
Matematica 3.3. Lettere e Simboli
\, spazio piccolo \! spazio negativo piccolo
\: spazio medio \quad spazio piccolo tra due formule
\; spazio grande \qquad spazio grande tra due formule
Tabella 3.2: Comandi di spaziatura
Minuscole
\alpha \theta \pi \phi
\beta \vartheta \varpi \varphi
\gamma \iota \rho \chi
\delta \kappa \varrho \psi
c \epsilon \lambda \sigma \omega
\varepsilon j \mu \varsigma
\zeta \nu \tau
\eta \xi \upsilon
Maiuscole
\Gamma \Lambda \Sigma \Psi
\Delta \Xi \Upsilon \Omega
\Theta \Pi \Phi
Tabella 3.3: Lettere greche
3.3 Lettere e Simboli
Per certe lettere minuscole esiste una seconda forma il cui comando comincia per var. In particolare
vi raccomando di utilizzare \varepsilon e \varphi () al posto di \epsilon e \phi, perche le
prime forme sono pi` u eleganti.
\pm \cap \diamond \oplus
\mp \cup \bigtriangleup \ominus
\times \uplus _ \bigtriangledown \otimes
\div \sqcap \triangleleft \oslash
\ast . \sqcup \triangleright \odot
- \star \vee \lhd
a
_ \bigcirc
\circ \wedge \rhd
a
\dagger
\bullet \setminus \unlhd
a
\ddagger
\cdot / \wr \unrhd
a
H \amalg
a
Richiede lestensione latexsym.
Tabella 3.4: Simboli degli operatori
3.3.1 Relazioni
I comandi in tab. 3.5 generano i simboli delle relazioni.
20
Matematica 3.3. Lettere e Simboli
\leq \geq \equiv [= \models
\prec ~ \succ \sim \perp
_ \preceq _ \succeq \simeq [ \mid
\ll \gg \asymp | \parallel
\subset \supset \approx \bowtie
\subseteq \supseteq
= \cong 1 \Join
a
< \sqsubset
a
= \sqsupset
a
,= \neq \smile
_ \sqsubseteq _ \sqsupseteq
.
= \doteq \frown
\in \ni \propto
\vdash \dashv
a
Richiede lestensione latexsym.
Tabella 3.5: Simboli delle relazioni
Si pu`o ottenere la negazione di questi operatori tramite il comando \not:
1 $ x notin F $
r , 1
3.3.2 Frecce
I comandi che permettono di ottenere delle frecce sono presentati in tab. 3.6.
\leftarrow \longleftarrow \uparrow
\Leftarrow = \Longleftarrow \Uparrow
\rightarrow \longrightarrow \downarrow
: \Rightarrow =: \Longrightarrow \Downarrow
\leftrightarrow \longleftrightarrow \updownarrow
\Leftrightarrow : \Longleftrightarrow \Updownarrow
\mapsto \longmapsto \nearrow
\hookleftarrow \hookrightarrow \searrow
\leftharpoonup \rightharpoonup \swarrow
\leftharpoondown \rightharpoondown \nwarrow
\rightleftharpoons ; \leadsto
a
a
Richiede lestensione latexsym.
Tabella 3.6: Frecce
3.3.3 Altri simboli
Gli altri simboli matematici possono essere ottenuti con i comandi elencati in tab. 3.7.
In pi` u, i comandi \ldots e \cdots stampano dei puntini di sospensione rispettivamente allineati
a sinistra e centrati.
21
Matematica 3.4. Comandi comuni
\aleph / \prime \forall \infty
/ \hbar \emptyset \exists 2 \Box
a
\imath \nabla \neg 3 \Diamond
a
, \jmath
i=1
1
:
2
=
2
6
22
Matematica 3.5. Esempi
1 $$ i nt x=0+i nf ty frac l og n , xxmdx$$
_
+
x=0
|op
n
r
r
m
dr
1 $$lim xrightarrow + i nf ty frac l og , xx=0$$
lim
x+
|op r
r
= 0
1 begin t abl e [ htbp ]
2 begin ce nt er
3 begin t abul ar [ c [ [ c [ c [ c [ c [
4 hline
5 & $ si n x$ & $cos x$ & $tan x$ & $cot x$
6 hlinehline
7 $ si n x$ & & $pmsqrt1cos 2 x$ & $pm df r ac tan x sqrt
1+tan2 x$ & $pm df r ac 1 sqrt1+cot 2 x$
8 hline
9 $cos x$ & $pmsqrt1si n 2 x$ & & $pm df r ac 1 sqrt1+tan
2 x$ & $pm df r ac cot x sqrt1+cot 2 x$
10 hline
11 $tan x$ & $pm df r ac si n x sqrt1si n 2 x$ & $pm df r ac sqrt
1cos 2 xcos x$ & & $ df r ac 1cot x$
12 hline
13 $cot x$ & $pm df r ac sqrt1si n 2 x si n x$ & $pm df r ac cos x
sqrt1cos 2 x$ & $ df r ac 1tan x$ &
14 hline
15 end t abul ar
16 end ce nt er
17 caption Tri gonometri a
18 l abel tab : t r i gon
19 end t abl e
sin r cos r tan r cot r
sin r
1 cos
2
r
tan r
1 + tan
2
r
1 + cot
2
r
cos r
_
1 sin
2
r
1
1 + tan
2
r
cot r
1 + cot
2
r
tan r
sin r
_
1 sin
2
r
1 cos
2
r
cos r
1
cot r
cot r
_
1 sin
2
r
sin r
cos r
1 cos
2
r
1
tan r
Tabella 3.8: Trigonometria
1 begin equat i on
2 bf T =beginpmatri x
3 d 1 & e 1 & 0 & ldots &0 & 0 cr
4 e 1 &d 2 & e 2 & ldots &0 &0 cr
5 0& e 2 &d 3 & ldots &0 &0 cr
23
Matematica 3.5. Esempi
6 vdots &vdots &vdots &ddots &vdots &vdotscr
7 0 &0 &0 & ldots &d n1 & e n1 cr
8 0 &0 &0 & ldots & e n1 &d ncr
9 endpmatri x
10 qquad
11 bf L =beginpmatri x 1 cr
12 0 cr
13 0 cr
14 vdots cr
15 0 cr
16 1 cr
17
18 endpmatri x
19 end equat i on
T =
_
_
_
_
_
_
_
_
_
d
1
c
1
0 . . . 0 0
c
1
d
2
c
2
. . . 0 0
0 c
2
d
3
. . . 0 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 0 . . . d
n1
c
n1
0 0 0 . . . c
n1
d
n
_
_
_
_
_
_
_
_
_
L =
_
_
_
_
_
_
_
_
_
1
0
0
.
.
.
0
1
_
_
_
_
_
_
_
_
_
(3.4)
esperimenti sulle matrici
1 begin equat i on
2 beginmatri x
3 a
4 b
5 endmatri x
6 end equat i on
7
8
9 begin equat i on
10 beginbmatri x
11 a
12 b
13 endbmatri x
14 end equat i on
15
16 begin equat i on
17 beginpmatri x
18 a
19 b
20 endpmatri x
21 end equat i on
22
23 begin equat i on
24 beginvmatri x
25 a
26 b
27 endvmatri x
28 end equat i on
29
30 begin equat i on
24
Matematica 3.5. Esempi
31 beginVmatrix
32 a
33 b
34 endVmatrix
35 end equat i on
c
/
(3.5)
_
c
/
_
(3.6)
_
c
/
_
(3.7)
c
/
(3.8)
_
_
_
_
c
/
_
_
_
_
(3.9)
1 begin equat i on
2 sum n=1 i nf ty frac 1n2=
3 lim Nto+i nf ty
4 sum n=1N
5 frac 1n2=frac pi 26.
6 l abel eq : sommatori e
7 end equat i on
n=1
1
:
2
= lim
N+
N
n=1
1
:
2
=
2
6
. (3.10)
25
Capitolo 4
Link
Link a risorse internet su L
A
T
E
X:
http://guit.sssup.it/ GUIT Gruppo utilizzatori italiani di T
E
Xe L
A
T
E
X.
http://www.guit.sssup.it/phpbb/index.php Forum del guit
http://www-studenti.dm.unipi.it/~murri/latex0/ Uno sguardo su L
A
T
E
XRiccardo Murri
http://www.fi.infn.it/pub/tex/doc/html/latex.html
http://www.astro.ku.dk/help/LaTeX/index.html
http://www.dimi.uniud.it/~gorni/TeX/
http://www.ctan.org/tex-archive/info/symbols/comprehensive/
http://www.les-mathematiques.net/p/p/l/node1.php3
http://www.math.auc.dk/%7Edethlef/Tips/
http://univaq.it/~foschi/didattica/minicorsoLaTeX.html
http://www.dima.unige.it/~bigatti/programmazione/latex.html
http://web.econ.unito.it/oldsite/online/latex.html
http://www.guit.sssup.it/
htto://www.ctan.org
http://guild.prato.linux.it/ Gilda/Guild Il sito del gruppo di traduttori in italiano di
documentazione L
A
T
E
X.
http://www.ctan.org CTAN Comprehensive T
E
XArchive Network
http://www.miktex.org MikTeX T
E
X/L
A
T
E
Xper Windows
http://www.ctan.org/tex-archive/info/lshort/english/ A (Not So) Short Introduction to
L
A
T
E
X2e or L
A
T
E
X2e in 131 minutes by T. Oetiker et al.
http://www.toolscenter.org/products/texniccenter/index.htmTeXnicCenter ambiente in-
tegrato per scrivere in L
A
T
E
Xsotto Windows
http://www.telug.it/marco/LaTeX-PDF-HOWTO/LaTeX-PDF-HOWTO.html LATEX-PDF-Howto
Marco Pratesi - Marco Latini - Michele Antonecchia
http://joshua.smcvt.edu/linearalgebra/ Linear Algebra
http://tldp.org/HOWTO/TeTeX-HOWTO.html teT
E
X L
A
T
E
Xper Linux
http://ildp.pluto.it/HOWTO/TeTeX-HOWTO.html teT
E
X L
A
T
E
Xper Linux
http://www.raucci.net/latex.html
http://www.linux.it/~ondeb/lezioni_it.html Appunti di Xg, LaTeX e PDF
http://www.dimi.uniud.it/~gorni/TeX/ Gianluca Gornis web site
http://univaq.it/~foschi/didattica/minicorsoLaTeX.html Minicorso di introduzione al L
A
T
E
X
http://www.linux.it/~ondeb/atex_it.html Usi avanzati di T
E
Xe L
A
T
E
X
26
Indice
1 Introduzione a L
A
T
E
X 1
1.1 Come funziona? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1
1.2 Come scrivere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2
1.3 Obiettivo del documento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
1.4 Pro e Contro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
1.4.1 Pro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
1.4.2 Contro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
1.5 Comandi e Ambienti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
1.6 Il primo documento in L
A
T
E
X . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
1.7 Struttura del documento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
1.7.1 preambolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
2 Testo 6
2.1 I caratteri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
2.2 Accenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
2.3 Elenchi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
2.3.1 Elenco Puntato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
2.3.2 Elenco Numerato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
2.3.3 Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
2.4 Ordinamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
2.5 T
E
X . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
2.6 Punteggiatura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
2.6.1 Citazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
2.6.2 Trattini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
2.6.3 Puntini i sospensione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
2.7 Sezioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
2.8 Simboli e altre stranezze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
2.9 Note . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
2.10 Indici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
2.11 Figure . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
2.12 Riferimenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
2.13 Tabelle . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
2.14 La Bibliograa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
3 Matematica 17
3.1 Scrivere matematica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17
3.1.1 Accenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
27
INDICE INDICE
3.1.2 Barre Orizzontali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
3.1.3 Parentesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19
3.2 Dimensione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19
3.2.1 Modica della spaziatura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19
3.3 Lettere e Simboli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
3.3.1 Relazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
3.3.2 Frecce . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
3.3.3 Altri simboli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
3.4 Comandi comuni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
3.5 Esempi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
4 Link 26
Indice 26
Elenco delle Figure 28
Elenco delle Tabelle 29
Bibliograa 31
28
Elenco delle gure
2.1 Nasdaq 1999-2003 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
2.2 Prezzi dellAnno II - Stock 1 (verde brillante), Stock2 (verde scuro), Stock 3 (rosso),Future
(blu Navy),Indice (Nero) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
29
Elenco delle tabelle
2.1 Dichiarazioni di cambiamento di forma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
2.2 Dichiarazioni dei cambiamenti di corpo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
2.3 Accenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
2.4 Abbreviazioni dei comandi daccentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
2.5 Simboli per litaliano e le altre lingue . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
2.6 Simboli di uso comune . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
2.7 Tabella del . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
3.1 Accenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
3.2 Comandi di spaziatura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
3.3 Lettere greche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
3.4 Simboli degli operatori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
3.5 Simboli delle relazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
3.6 Frecce . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
3.7 Altri simboli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
3.8 Trigonometria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23
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