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Repubblica Italiana Assemblea Regionale Siciliana XVI Legislatura

RESOCONTO STENOGRAFICO

79 SEDUTA MARTEDI 8 OTTOBRE 2013


Presidenza del Vicepresidente Venturino indi del Presidente Ardizzone

A cura del Servizio Lavori dAula Ufficio del regolamento e dei resoconti

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Interregionale Sanit Convenzionata, che fornisce assistenza alle pubbliche amministrazioni per il tramite di pareri applicativi di carattere generale in risposta a quesiti inerenti clausole negoziali controverse degli AA.CC.NN. dei settori in rapporto di convenzionamento con il S.S.N.); ci al fine di conoscere se la suddetta incompatibilit operi anche nei confronto dei medici pediatri reinseriti negli elenchi della pediatra convenzionata ai sensi della L. 423/93, in vigenza del D.P.R. 272/00. La SISAC, con parere n. 469 dell'11/06/2013, ha espressamente escluso "la possibilit di una eventuale applicazione retroattiva delle clausole negoziali dell'A.C.N. 15/12/2005", in quanto ai sensi dell'art. 2 nonies della legge 26/05/2004 n. 138, l'Accordo reso esecutivo con intesa della Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, intesa raggiunta nella seduta del 15/12/2005. Infine, per quanto concerne la richiesta di ripristinare il rapporto ottimale previsto dall'ACN, si fa presente che, a seguito di un ricorso avverso la disposizione del presente accordo, reso esecutivo con D.P.R. 272/00, il Presidente della Repubblica ha accolto il ricorso annullando la disposizione impugnata, nella parte in cui subordinava la reiscrizione alla sussistenza della carenza, sostenendo il principio, affermato dal Consiglio di Stato e sopra richiamato che "a fronte di una legge statale che incondizionatamente prevede il diritto del medico alla reiscrizione, lo stesso non pu essere limitato da una previsione di rango inferiore, quale quella di natura regolamentare". Il dirigente (Dr.ssa Di Stefano) N.B.: Per gli allegati, vedi www.ars.sicilia.it/attidicontrollo/interrogazioni/rispostascritta/attiallegati Rubrica Territorio ed Ambiente LA ROCCA. - Al Presidente della Regione e all' Assessore per il territorio e l'ambiente, visti: la direttiva 1996/62/CE in materia di valutazione e di gestione della qualit dell'aria ambiente; le direttive 1999/30/CE, 2000/69/CE, 2002/3/CE, 2004/107/CE in materia di valori limite di qualit dell'aria per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto ed altri agenti climalteranti, nonch la quantit di ozono presente nell'aria; la direttiva 2008/50/CE rubricata 'Qualit dell'aria ambiente e per un'aria pi pulita in Europa'; il D.lgs. 155/2010 di attuazione della direttiva 2008/50/CE, il cui art. 3, comma secondo, dispone a carico delle Regioni e delle Province autonome l'obbligo di zonizzazione sulla base dei criteri di cui all'appendice I del decreto in parola; il D.A. n. 176/Gab del 2007, cos come modificato dal D.A. nr. 43/Gab del 2008, di approvazione del 'Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualit dell'aria ambiente'; considerato che: il 21.11.2007, Legambiente Sicilia denunciava la palese identit documentale tra il Piano in parola e quello approvato dalla Regione Veneto, verificabile - tra l'altro - dalle correzioni apportate dal citato D.A. nr. 43/Gab del 2008;

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sebbene l'Assessore regionale - Avv. Rossana Interlandi - abbia nominato una commissione d'inchiesta per gli accertamenti del caso e delle responsabilit, la stessa non ha prodotto alcun risultato o provvedimento in relazione alla vexata quaestio; sottovalutando la valenza nazionale ed europea dello strumento programmatorio in parola, la Regione siciliana ad oggi non ha ancora provveduto a sostituire detto Piano con uno specificatamente realizzato per il territorio dell'Isola; alla luce dell'attuale situazione stato avviato un procedimento penale per l'accertamento di eventuali responsabilit; per sapere quali iniziative ritengano necessarie al fine di porre termine al quadro attuale che, allo stato, risulta carente di un documento di programmazione di centrale importanza per la salubrit dell'ambiente, del territorio e dei cittadini. (51) (L'interrogante chiede risposta scritta con urgenza) Risposta. - In riferimento alla interrogazione in oggetto, si rappresenta quanto segue: L'interrogazione in questione fa riferimento al Piatto regionale di coordinamento per la tutela della qualit dell'aria ambiente approvato all'arti del D.A. n. I76/Gab del 09/08/2007, ed in particolare all'assunto che per la redazione dello stesso sia stato utilizzato analogo documento della Regione Veneto, modificato all'uopo. In sintesi, si riferisce quanto segue: A) con D.A. n. 176/Gab del 09/08/2007, stato approvato il "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualit dell'aria ambiente". Il Piano stato elaborato dagli uffici del Dipartimento Regionale Territorio e Ambiente, che si sono avvalsi della collaborazione di Arpa Sicilia e delle Universit di Palermo e Messina. Esso prevedeva "le iniziative necessarie per dare rapidamente seguito agli adempimenti previsti dalle norme UE e nazionali, soprattutto per quanto riguarda i piatti d'azione ed i programmi di cui agli articoli 7, 8 e 9 del D. Lgs.35I199". Come a suo tempo dichiarato dall'Assessore pro tempore (vedasi la premessa al Piano a firma dell'Assessore Interlandi), il documento in questione costituiva soltanto il primo momento di una complessa ed articolata attivit che avrebbe dovuto svilupparsi successivamente in coerenza con il tracciato di massima dallo stesso individuato. B) In seguito alla pubblicazione del D.A. n.176/Gab, Legambiente Sicilia sosteneva che il Piano era stato redatto copiando analoga documentazione di altra Regione evidenziando i diversi riferimenti presenti all'interno del documento stesso. Come peraltro l'obbligo di segnalare che anche l'utilizzo dei dati contenuti in numerosi documenti tecnici prodotti da ARPA Sicilia, Ente strumentale della Regione. veniva paradossalmente interpretato come "copiatura". C) L'Assessore pro tempore, ha dato incarico ad una Commissione interna di acquisire elementi sulla vicenda; dai lavori della Commissione, non scaturita alcuna specifica Disposizione in ordine al ritiro o meno del Piano contestato; tuttavia, con successivo Decreto Assessoriale n.43/GAB del I 2/03/2(X)8, l'Assessore pro tempore provvedeva ad approvare "alcune modifiche non sostanziali al testo originario per la correzione di alcuni errori da refusi presenti nel testo". Il testo rielaborato secondo le direttive assessoriali a tutt'oggi disponibile sul sito ARPA.

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D) Il quadro di riferimento normativo all'epoca vigente era quello determinato dal Decreto Legislativo n.351/99 e s.m.i., di attuazione della direttiva 96/62/CE in materia di valutazione e di gestione della qualit dell'aria ambiente. Il "Piano di coordinamento" dichiarava il duplice obiettivo di mettere a disposizione un quadro aggiornato e completo della situazione e di presentare una stima sull'evoluzione dell'inquinamento dell'aria per gli anni successivi nonch porre le basi per l'avvio di adempimenti successivamente realizzati, quali: - la zonizzazione ai sensi dell'art.5; la valutazione della qualit dell'aria ai sensi dell' art.6 e relativa classificazione; l'inventario delle emissioni; la valutazione preliminare e zonizzazione preliminare per l'ozono; la valutazione preliminare e zonizzazione preliminare per IPA e metalli pesanti. Con l'emanazione della Direttiva Comunitaria 2008/50 e del successivo D.Lgs. 155/2010, di recepimento della stessa, il mutato quadro di riferimento normativo ha imposto di rivedere secondo nuovi criteri i provvedimenti gi posti in essere. Infine, si ritiene opportuno evidenziare che, in continuit con le attivit condotte in conseguenza del "Piano di coordinamento" e del D.A. n.176/GAB, stato possibile avviare quelle discendenti dagli obblighi previsti dagli artt. 3, 4 e 5 del D.Lgs. 155/2010; infatti: - Con l'Accordo di Programma "per l'attuazione delle linee di intervento del PO FESR Sicilia 2007/2013 finalizzate al completamento, adeguamento e potenziamento delle reti di monitoraggio della qualit dell'aria" ai sensi dell'art. 5 comma 7 del decreto legislativo 155/2010 si dato mandato ad ARPA Sicilia per la progettazione, realizzazione e gestione della rete regionale di monitoraggio; - Col D.A. 25 giugno 2012, a conclusione dell'iter previsto dall'art. 3 del D.Lgs.155/2010, si provveduto ad approvare la Zonizzazione e Classificazione del territorio regionale; - Il "Progetto di Razionalizzazione del monitoraggio della qualit dell'aria in Sicilia e relativo Programma di Valutazione (ai sensi dell'art.5, 6 comma, del Decreto Legislativo 13 agosto 2010, n. 155)" elaborato da ARPA Sicilia in attesa della valutazione del MATTM ai sensi dell'art. 5, 6c., dello stesso D.Lgs.155/2010. L'Assessore Maria Lo Bello CAPPELLO. - Al Presidente della Regione all'Assessore per il territorio e l'ambiente, premesso che: in data 12 luglio 2006 il Presidente della Regione siciliana ha emanato il D.P. n. 766 che annulla il decreto A.R.T.A. del 23 marzo 1999 istitutivo della R.N.O. del Bosco di Santo Pietro; l'Assessorato del territorio e ambiente, all'atto di notifica del D.P. n. 766, ha dichiarato di dover 'attivare le procedure necessarie per ristabilire tempestivamente la legittimit della tutela della riserva prevista dal piano di cui al DA 970 del 1991'; rilevato che: l'atto di decadenza della suddetta riserva ha motivazioni solo di ordine formale e procedurale, che non hanno minimamente intaccato i valori naturalistici e paesaggistici del territorio interessato,che pertanto permangono e che occorre tutelare;

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