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X LEGISLATURA

ATTI: 2853

SEDUTA DEL 3 DICEMBRE 2013 DELIBERAZIONE N. X/209 ________________________________________________________________________________________________ Presidenza del Presidente CATTANEO Segretari: Consiglieri MARONI M.D. e CASALINO

Consiglieri in carica:
ALFIERI Alessandro ALLONI Agostino ALTITONANTE Fabio AMBROSOLI Umberto ANELLI Roberto BALDINI Maria Teresa BARBONI Mario BARONI Anna Lisa BARZAGHI Laura BIANCHI Dario BORGHETTI Carlo BRAMBILLA Enrico BRIANZA Francesca BRUNI Roberto BUFFAGNI Stefano BUSI Michele CAPELLI Angelo CARCANO Silvana CARRA Marco CARUGO Stefano CASALINO Eugenio CASTELLANO Lucia CATTANEO Raffaele CAVALLI Alberto CECCHETTI Fabrizio CIOCCA Angelo COLLA Jari COLUCCI Alessandro CORBETTA Gianmarco D'AVOLIO Massimo DE CORATO Riccardo DEL GOBBO Luca DOTTI Francesco FANETTI Fabio FATUZZO Elisabetta FERMI Alessandro FERRAZZI Luca FIASCONARO Andrea FORMENTI Antonello FORONI Pietro FOSSATI Lino GAFFURI Luca GALLERA Giulio GALLI Stefano Bruno GIRELLI Gian Antonio LENA Federico MACCABIANI Giampietro MACCHI Paola MAGONI Lara MALVEZZI Salvatore Carlo MANTOVANI Mario MARONI Maria Daniela MARONI Roberto MARSICO Luca MARTINAZZOLI Donatella MELAZZINI Mario Giovanni MICHELI Paolo NANNI Iolanda PAROLINI Mauro PAROLO Ugo PEDRAZZINI Claudio PIAZZA Mauro PIZZUL Fabio RIZZI Fabio ROLFI Fabio ROMEO Massimiliano ROSATI Onorio SAGGESE Antonio SALA Alessandro SALA Fabrizio SANTISI in SAITA Silvana SCANDELLA Jacopo SORTE Alessandro STRANIERO Raffaele TIZZONI Marco TOIA Carolina TOMASI Corrado VALMAGGI Sara VILLANI Giuseppe VIOLI Dario

Consiglieri in congedo: Consiglieri assenti:

BRUNI, CARUGO, DOTTI e MARONI R. ALFIERI, BARBONI, CARRA, CASTELLANO, CAVALLI, CIOCCA, GIRELLI, MALVEZZI, MANTOVANI, MELAZZINI, PAROLINI, PIZZUL, SALA F., TOMASI e VALMAGGI.

Risultano pertanto presenti n. 61 Consiglieri Non partecipano alla votazione: CATTANEO. Assiste il Segretario dellAssemblea Consiliare: MARIO QUAGLINI

OGGETTO:

RISOLUZIONE INERENTE AL PROGRAMMA REGIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI (PRGR).

INIZIATIVA: COMMISSIONE CONSILIARE VI (ART. 38, COMMA 2 DEL REGOLAMENTO GENERALE)

CODICE ATTO: RIS/9

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA Vista la proposta di Risoluzione n. 9 approvata dalla Commissione consiliare VI in data 28 novembre 2013; a norma dellarticolo 38, comma 2, del Regolamento generale, con votazione palese, per appello nominale, che d il seguente risultato: Consiglieri presenti Consiglieri votanti Non partecipano alla votazione Voti favorevoli Voti contrari Astenuti DELIBERA di approvare la Risoluzione n. 9 concernente il Programma regionale di gestione dei rifiuti (PRGR), nel testo che cos recita: Il Consiglio regionale della Lombardia premesso che il 6 agosto 2013 stata pubblicata la proposta di Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR) comprensivo del Programma Regionale di bonifica delle aree inquinate (PRB) di Regione Lombardia; constatato che nel PRGR viene evidenziata la non necessit di ampliare il parco degli impianti di trattamento per il rifiuto urbano residuo (RUR) in termini di nuove autorizzazioni e/o di ampliamenti degli attuali impianti; viene, altres, evidenziato che gi nel 2010 la capacit impiantistica era sufficiente, a livello quantitativo, anche per i rifiuti speciali; dal PRGR risulta che la capacit totale di incenerimento degli impianti presenti in Lombardia risulta pari a 2.521.600 tonnellate annue, con riferimento al 2011; emerge, inoltre, che il quantitativo di rifiuto urbano residuo prodotto in Lombardia nel 2010 era pari a 2.133.885 tonnellate annue, mentre la previsione al 2020 risulta pari a 1.112.361 tonnellate annue, con una diminuzione netta pari a ben 1.021.524 tonnellate annue. La stima di sovracapacit impiantistica al 2020 risulta quindi pari a ben 1.298.003 tonnellate annue; rilevato che la possibilit di ampliamenti riferiti a frazioni diverse dal rifiuto urbano residuo, ovvero rivolti al trattamento di rifiuti speciali (articolo 17, comma c, Norme Tecniche di Attuazione), non risulta essere giustificata: i rifiuti speciali inceneribili in impianti convenzionali non rappresentano una quota rilevante dei rifiuti speciali nel loro complesso e, pertanto, il bacino regionale non appare in grado di fornirne in quantit tale da giustificare tali ampliamenti; 2 n. n. n. n. n. n. 61 60 1 60 0 0

nel caso di specie, lincremento della potenzialit di trattamento potrebbe divenire presupposto alla ricezione di rifiuti speciali provenienti da un bacino pi esteso di quello lombardo, in quanto soggetti al regime del libero scambio delle merci; ritenuto che lamministrazione regionale debba predisporre tutte le opportune iniziative per evitare che il sistema infrastrutturale di termovalorizzazione e incenerimento lombardo diventi un terminale europeo per il trattamento finale dei rifiuti in competizione con altre piazze, soprattutto del centronord Europa, interessate a loro volta da unanaloga condizione di sovradimensionamento impiantistico; appreso che allarticolo 23 della bozza del DDL Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento delluso eccessivo delle risorse naturali, collegato alla legge di stabilit, si propone di identificare lattuale disponibilit di impianti di incenerimento e coincenerimento di rifiuti urbani indifferenziati e di rifiuti speciali derivanti dal loro trattamento con riferimento allintero territorio dello Stato, nonch il relativo fabbisogno complessivo, al fine di individuare una rete di impianti per il trattamento termico dei rifiuti, su base statale; la creazione di una rete statale per la termovalorizzazione e lincenerimento dei rifiuti contestuale alla moratoria su nuove autorizzazioni (con eccezione per le regioni in emergenza) potrebbe comportare lutilizzo degli impianti esistenti (tra cui quelli in Lombardia) per lincenerimento di rifiuti urbani prodotti in ogni parte dItalia; ritenuto che se tale rete dovesse realizzarsi, la Lombardia, con la potenzialit impiantistica in dotazione e con il relativo esubero di capacit circa lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani indifferenziati di provenienza regionale, di fatto diventerebbe un polo per lo smaltimento di rifiuti solidi urbani e speciali provenienti da tutti i territori dello Stato, che potrebbero portare possibili ripercussioni sullambiente e sulla salute dei cittadini lombardi, oltre che impatti non trascurabili legati alle fasi di trasporto; ritenuto, altres, che pur apprezzando lapproccio non incrementale al parco impiantistico per il trattamento del rifiuto urbano residuo contenuto nel PRGR, sia necessario approntare misure specifiche per affrontare il previsto e gi in atto forte calo della produzione regionale del rifiuto urbano residuo, attivando un programma progressivo di dismissione degli impianti di incenerimento. In particolare si dovr tenere conto degli impianti costruiti con criteri di alta efficienza energetica e ambientale che alimentano, in cogenerazione, le reti di teleriscaldamento e di energia elettrica delle citt e di sistemi produttivi (impianti di cogenerazione ad alto rendimento, direttiva 2012/27/UE) prevedendo pertanto altre tipologie di emissioni di impianti termici. Nel contempo si dovr altres tenere conto del quadro emissivo degli impianti e della loro obsolescenza. Occorre a tale scopo stabilire un criterio di priorit per le dismissioni, anche per fornire ai gestori degli impianti indicazioni chiare in ordine alla sostenibilit e alla redditivit dei rispettivi piani di investimento e/o diversificazione dell'attivit industriale, partendo dalla constatazione che il quadro impiantistico regionale eterogeneo;

impegna la Giunta regionale a definire, per quanto riguarda gli impianti di incenerimento, scenari e criteri di decommissioning, cio di disattivazione progressiva degli impianti o delle singole linee di combustione, coerenti con la progressiva diminuzione di produzione del rifiuto urbano residuo regionale. I criteri saranno definiti in modo da favorire la disattivazione degli impiant i meno efficienti sotto il profilo ambientale, in coerenza con le direttive europee in materia di rifiuti, risparmio energetico e protezione dellambiente, garantendo in ogni caso lapplicazione dei piani manutentivi gi programmati; a interessare il Mini stero dellAmbiente a una revisione del disegno di legge Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento delluso eccessivo di risorse naturali al fine di evitare che la Lombardia diventi un terminale nazionale dello smaltimento tramite termovalorizzazione e invece a promuovere in tutto il Paese il percorso che Regione Lombardia sta intraprendendo in termini di raccolta differenziata, trattamento, riciclaggio e smaltimento dei RSU; ad attivarsi affinch le nuove reti di teleriscaldamento risultino coerenti con gli scenari di decommissioning prospettati; a considerare per i RSU: 1. norme semplificate per autorizzare la nuova impiantistica (TMB e impianti di riciclaggio) soprattutto favorendo le aziende nella trasformazione dei termovalorizzatori in impiantistica TMB orientata al recupero di materia, sia per quanto riguarda le autorizzazioni che le conseguenti realizzazioni impiantistiche; indirizzi per comuni e province nella predisposizione di un modello unico per territori omogenei di riduzione e raccolta differenziata dei RSU, prevedendo incentivi per comuni e province virtuosi in tema di raccolta differenziata.. IL PRESIDENTE (f.to Raffaele Cattaneo) I CONSIGLIERI SEGRETARI (f.to Maria Daniela Maroni) (f.to Eugenio Casalino) IL SEGRETARIO DELLASSEMBLEA CONSILIARE (f.to Mario Quaglini)

2.

Copia conforme alloriginale in atti composta di n. 4 pagine. Milano, 3 dicembre 2013 Servizio Segreteria dellAssemblea e dellUfficio di Presidenza Il Dirigente (Mario Quaglini)

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