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PUBLIC SPEAKING

In qualsiasi momento della giornata ogni nostra azione riconducibile in qualche modo alla comunicazione. E la realizzazione personale, sia nella sfera lavorativa che in quella privata, dipende in larga misura dalla capacit di comunicare con chiarezza chi siamo, che cosa desideriamo, in che cosa crediamo. Le occasioni di comunicare in pubblico sono molteplici: un colloquio di lavoro, una relazione da esporre al capo in ufficio, un prodotto o servizio da presentare ad un cliente, un esame da sostenere alluniversit, lesposizione della tesi di laurea. Situazioni diverse ma che condividono la stessa necessit di saper esprimersi con efficacia. Quali sono le tecniche per elaborare un discorso di successo? La struttura di un discorso ben costruito pu essere paragonato, con una metafora, alle fasi di un viaggio aereo. IL DECOLLO lapertura del discorso il decollo serve per catturare lattenzione, quindi si deve entrare immediatamente nel vivo, senza noiose introduzioni. Si pu cominciare con una battuta spiritosa, oppure con una frase forte, ad effetto. Puoi anche partire con un esempio, o con qualcosa che ti capitato. LA FASE DI VOLO esposizione dei contenuti fondamentali nella fase di volo esponi la tua tesi, sostenendola con esempi, citazioni, dati. I numeri sono importanti per dimostrare la validit delle tue idee. Se stai dicendo che mettersi la cintura di sicurezza serve a ridurre gli incidenti automobilistici, devi portare qualche statistica che lo provi. LATTERRAGGIO - conclusione nellatterraggio riassumi il contenuto del discorso, e termina con una frase strappa-applausi. Questa la parte pi delicata del discorso, insieme con il decollo, perch le ultime parole pronunciate sono quelle che si ricordano di pi. Il successo del discorso si misura innanzitutto dal calore dellapplauso, che viene scatenato, in buona parte, dalle battute finali, che quindi vanno preparate in anticipo.

RETORICA: capacit di servirsi della lingua per persuadere un uditorio pubblico e ottenerne il consenso. Oggi la tecnica migliore quella che vi fa esprimere davanti ad un pubblico dimostrando la stessa sicurezza, tranquillit e consapevolezza che si avrebbe in una conversazione privata o tra amici. Come se si parlasse individualmente con ogni singola persona. Tutto deve risultare completamente spontaneo, vivo e naturale.

OSTACOLI AD UNA EFFICACE ESPOSIZIONE


1. 2. 3. 4. 5. ASTRATTEZZA GERGALITA MONOTONIA PAURA SCARSITA DI INFORMAZIONI

Dott.ssa Nicoletta Pucci

Roma, 8 novembre 2005

ASTRATTEZZA Evitare parole astratte e ragionamenti astrusi per cercare di far colpo sul pubblico. Si otterrebbe solo una terribile perdita di attenzione da parte di chi ascolta. Il modo pi semplice per attirare lattenzione dei nostri interlocutori quella di creare in loro delle immagini, fornire delle ancore cui aggrapparsi saldamente. Le parole, per essere efficaci ed essere ricordate, devono essere parole concrete, legate alla realt di tutti, ben radicate nellorecchio di chi ci ascolta. Si deve scendere nel PARTICOLARE, nel DETTAGLIO. ESEMPI: FORMA GENERICA/ASTRATTA FORMA PARTICOLARE Nella misura in cui... Gli usi e i divertimenti di una nazione saranno Gli uomini prenderanno piacere alla lotta, crudeli e barbari.. alla corrida e ai combattimenti di gladiatori... Le norme del codice penale saranno severe. Le punizioni saranno limpiccagione, il rogo e la tortura.

Uno scrittore banale per dire che una cosa superflua direbbe: ...superfluo come il tentativo di migliorare ci Invece Shakespeare: dorare loro puro, colorare il giglio, profumare la violetta che perfetto Cera un cane che abbaiava Cera un Pittbull che abbaiava

GERGALITA Gergo: linguaggio convenzionale usato da appartenenti a determinate categorie o gruppi sociali al fine di non farsi intendere da chi ne estraneo. Il gergo una difesa : quando si subisce lo stress di parlare in pubblico, la mente perde lucidit, la memoria si impoverisce, e ci si aggrappa a quelle parole che usiamo tutti i giorni. Nella comunicazione invece, lobbiettivo quello di farsi comprendere. E indispensabile esprimersi con termini semplici e fornire i dettagli necessari. Bisogna essere talmente chiari che perfino un bambino potrebbe capire e ripetere quello che abbiamo detto. Anche dando spiegazioni tecniche ci si deve sforzare di usare esempi e similitudini vicine alla realt di tutti i giorni. Se si obbligati a usare dei termini tecnici specialmente nelle parole-chiave del discorso si devono spiegare prima.

MONOTONIA Una cattiva esposizione pu rovinare anche il discorso pi interessante. Unesposizione senza COLORITURA, ACCENSIONI, PAUSE, SOTTOLINEATURE GESTUALI una sfida alla buona volont delluditorio.

Dott.ssa Nicoletta Pucci

Roma, 8 novembre 2005

Il segreto per comunicare in modo efficace trasmettere vitalit, vivacit ed entusiasmo. Ci sono tre regole che aiutano a porgere un discorso con queste caratteristiche: 1. Scegliere argomenti che stanno a cuore: E importante essere emotivamente coinvolti nellargomento che si tratta.

2. Rivivere la scena che si sta descrivendo: Il racconto in terza persona non appassiona molto chi ascolta. Riportando un fatto o unesperienza bisogna rivivere ci che si provato ed esprimersi con un linguaggio vivido e preciso. 3. Mostrarsi convinti di quel che si sta facendo: Agire fisicamente come se si fosse sicuri di s rassicura di conseguenza. Es.: salire sul palco con passo sicuro e spedito, avere una voce ferma e sicura, etc.. Conversare con luditorio: Luditorio deve sentire che un messaggio proviene dritto dalla mente e dal cuore delloratore per trasmettersi alla mente e al cuore di chi ascolta.

SCARSITA DI INFORMAZIONE La memoria umana fa una rigidissima selezione dei dati che riceve e ricorda solo lo stretto necessario. E meglio sapere in anticipo che la maggior parte delle informazioni che daremo andranno perse. Non essere quindi dispersivi ma ATTENERSI AL TEMA PRINCIPALE.
NON DIRE TANTE COSE MA DIRNE POCHE SEMPRE IN MANIERA DIVERSA

LA COMUNICAZIONE NON VERBALE: IL LINGUAGGIO DEL CORPO Non si comunica solo con le parole. Anche il corpo invia messaggi a chi ci circonda. I gesti, la voce, le espressioni del volto, il modo di muoversi e di vestirsi sono tutti segnali di una personalit. Possono sottolineare, confermare o confutare quello che stiamo dicendo. E importante quel che si dice ma altrettanto determinante COME lo si dice. Alcuni degli elementi principali sui quali si basa il linguaggio del corpo sono i seguenti:
LESPRESSIONE DEL VOLTO LA VOCE LE MANI IL CORPO E LO SPAZIO IL LOOK

LESPRESSIONE DEL VOLTO EYE CONTACT (CONTATTO CON GLI OCCHI) Stabilire un contatto per mezzo degli occhi con il pubblico molto importante. Chi parla guardando il pubblico mantiene vivo linteresse e riesce a coglierne le reazioni. Guardare negli occhi linterlocutore significa voler aprire il canale comunicativo, cio voler innestare una catena di stimoli e di risposte. Evitarne lo sguardo significa invece ansia, paura, imbarazzo, vergogna.

Dott.ssa Nicoletta Pucci

Roma, 8 novembre 2005

Loratore che vuole fare impressione guarda tutti, individualmente e in gruppo. Cos facendo pu capire se stato compreso un passaggio del discorso o se occorre tornarci sopra. Gli spettatori capiscono che chi parla interessato a loro, perci fanno pi attenzione a lui che a un oratore che ignora la loro presenza. Fissare una persona del pubblico, oltre a costituire un valido strumento di verifica per valutare le reazioni suscitate dal nostro discorso, rappresenta unottima tecnica di rilassamento. Muoversi lentamente con lo sguardo e spostarsi, fissando prima una persona poi laltra, pu essere utile quando si fa coincidere il cambio di interlocutore con linvio di una nuova informazione. Non c niente di peggio di un oratore con lo sguardo perso nel vuoto.

LA VOCE E uno degli elementi che rivela maggiormente il nostro stato danimo. E importantissimo riuscire a controllare la voce. Per fare questo bisogna prima agire sulle emozioni: non sopprimerle ma incanalarle nei giusti binari. Tenere sotto controllo vari parametri:
ENUNCIAZIONE: si riferisce alla chiarezza delle parole. VARIETA VOCALE: si riferisce al tono, volume, grado di intensit ed "umore" della voce. Il suono e

la modulazione della voce hanno lo stesso effetto sul pubblico delle parole che si scelgono. NO: rivolgersi ad un interlocutore balbettando usare un tono di voce sommesso fare un discorso poco chiaro infarcito di fastidiose ripetizioni e intercalare parlare a voce alta urlare senza interruzione o gesticolare pesantemente SI: modulare la voce su un tono medio, basso e pacato non avere un tono monotono e ansiogeno seguire un giusto ritmo accellerando nei momenti di passaggio tra uninformazione e laltra, dosando le pause per evidenziare i concetti

LE MANI Rilassati e fai ci che ti viene naturale. Lascia che le tue mani aiutino il discorso. Entro certi limiti la gestualit costituisce un importante supporto alla comunicazione. Dove metterle? La collocazione delle mani rappresenta un problema che contribuisce ad aumentare lo stato di tensione. SI: NO: mani in tasca: distacco e scarsa piccoli gesti vari e rilassati: sottolineano i partecipazione punti salienti del discorso e scaricano le tensioni immobilit totale: presentazione inquietante gesticolazione eccessiva: volgare e distrae la rigirare senza tormentare nevroticamente oggetti come occhiali, penna, accendino o platea portacenere tormentare le dita passarsi le mani tra i capelli giocare coi bottoni tormentarsi labbra e viso
Dott.ssa Nicoletta Pucci Roma, 8 novembre 2005

IL CORPO E LO SPAZIO E necessario avere una perfetta padronanza della propria postura per mantenere costantemente il dominio della situazione, sapersi calibrare e controllare in ogni momento per non lasciare nulla al caso e allimprovvisazione. Una buona posizione si raggiunge tenendo le spalle esattamente sulla linea dei piedi e distribuendo il peso su entrambi i piedi. NO: gambe attorcigliate e braccia conserte: chiusura, reticenza e bisogno di autoprotezione tronco rigido e impalato: notevole ansia Devi immaginare che un filo, piantato sulla sommit della testa, ti tiri su. La testa deve stare in alto, come se galleggiasse morbidamente in cima al collo; Non contrarre le spalle: devono essere rilassate, e alla loro massima ampiezza.

IL LOOK Ricordarsi che spesso labito fa il monaco. Il Look dice molto di noi, della nostra personalit e del nostro stato sociale. Il come ci presentiamo costituisce il primo biglietto da visita. In tutte le occasioni in cui il primo impatto si rivela determinante, labbigliamento e la cura nel vestirsi risulta fondamentale.

IL RAPPORTO CON IL PUBBLICO Rendere il pubblico partecipe: Tener conto degli interessi degli ascoltatori: inserire esempi e allusioni tratti dalla realt locale. Gli ascoltatori sono egocentrici, amano sentir parlare di se stessi. Identificarsi con il pubblico: cercare un qualsiasi punto in comune con il pubblico. Citare con intelligenza i nomi di qualcuno del pubblico pu servire ad aprire i canali di comunicazione. Rendere partecipe il pubblico per esempio chiedendo a qualcuno di uscire fuori e di aiutarvi in una dimostrazione, trascinarlo allazione. Oppure fare domande e chiedere risposte. MAI mostrarsi superiore al pubblico: la modestia ispira sempre fiducia e buona volont. Non esagerare neanche in questo senso.

SALIRE SUL PALCOSCENICO E MANTENERE LA CALMA Per parlare in pubblico necessario superare la sindrome da palcoscenico. AUTOCONTROLLO EMOTIVO Lo stress una reazione dellorganismo a ci che vissuto come aggressione: ha in s una finalit positiva in quanto stimola e spinge allazione e nello stesso tempo segnala quando laggressione esterna troppo elevata e quindi non pi sopportabile dallindividuo. Stress tonico e Stress tossico: Nei primi tre minuti lo stato di stress da ansia si dice TONICO: e' normale e non crea problemi. Se continua, allora diventa TOSSICO: e' lo stato di tensione protratto che non fa parlare e fa diventare rossi.
Dott.ssa Nicoletta Pucci Roma, 8 novembre 2005

E necessario non superare la propria soglia di sopportazione allo stress. 1. Si deve imparare a controllare le proprie reazioni, a riconoscere i propri stati di ansia e soprattutto il livello che la propria ansia sta raggiungendo in una determinata situazione. 2. Cercare il rilassamento e la distensione: permettono di incrementare le proprie capacit di superare le ansie e di fronteggiare lo stress. Tecniche di rilassamento: indispensabili per acquisire un autocontrollo emotivo La Respirazione: avvertire, riconoscere e plasmare il proprio ritmo respiratorio. Con la respirazione pi profonda si attua uniperventilazione polmonare che favorisce una migliore ossigenazione del cervello. Si ricomincia cos a ragionare e a ricordare, togliendo quel senso di blocco e di pagina bianca da cui tutte le nozioni sembravano scomparse provocando un profondo senso di panico. Espirare con forza: ogni volta che soffi fuori laria elimini anche i tuoi timori. Esercizio: Inspirare ed espirare lentamente per due minuti, concentrandoti sullaria che entra e che esce, ti sentirai molto pi rilassato. Sciogliere i muscoli del collo: facendolo muovere lentamente su e gi, come per annuire, e poi ruotandolo dolcemente, e alternativamente, a destra e a sinistra. Le valvole di sfogo. diamo libero sfogo alla tensione l dove nessuno se ne accorge: nei piedi, muovendo le dita; oppure nei polpacci, tendendo e rilassando la muscolatura. Tecnica dellimmagine mentale: utilizzare la propria capacit di produrre immagini con la rappresentazione positiva di una situazione conflittuale per raggiungere lobbiettivo desiderato. Esempi: Litigo con il capoufficio e mi immagino la scena in cui mi offrir da bere al bar; Temo di affrontare una platea e gi mi immagino lapplauso finale; Cominciare a parlare con sicurezza come se ognuno dei presenti vi dovesse dei soldi. Immaginate che sono riuniti l per implorarvi di concedere loro una proroga. Ogni immagine mentale ha in s un impulso motorio che produce i cambiamenti corporei corrispondenti alla sensazione immaginata. Come rilassarsi prima di affrontare il pubblico: -Portare lattenzione al proprio corpo -Verificare se teso, se i muscoli sono contratti -Lasciare ricadere le spalle (punto di contrazione) -Rilassarsi, decontraendo gradualmente tutti i muscoli -Respirare profondamente -Mantenere un ritmo costante di respirazione -Immaginarsi una situazione positiva e vedersi e sentirsi in una situazione di raggiungimento del proprio obbiettivo.

Esercizi vari per acquisire padronanza e sicurezza: Provare a registrarsi. Allenarsi a colpi di confronti: parlare in pubblico anche in una situazione che riteniamo poco importante.
Dott.ssa Nicoletta Pucci Roma, 8 novembre 2005

IL DISCORSO
E possibile prepare il discorso seguendo questa struttura: IL DECOLLO E lapertura del discorso. Obbiettivo:catturare lattenzione. Alcuni metodi per raggiungere questo scopo: Cominciare con un episodio esempio: Uno dei modi migliori per cominciare un discorso quello di raccontare una storia, meglio se una storia vissuta in prima persona. Creare una certa suspance: Nessuno impermeabile alla curiosit e questo un metodo sicuro per interessare gli ascoltatori. Creare unattesa per avere le risposte alle domande che ponete indirettamente. Raccontare un fatto che colpisce tecnica dello shock: "Tra cinquantanni la pianura padana potrebbe essere sommersa dallacqua". (In questo caso introduci un discorso sulleffetto-serra, e sul conseguente scioglimento dei ghiacci, che produce un innalzamento del livello del mare). Se tratti della diffusione dei tumori, puoi dire "Una persona su quattro in questa stanza si ammaler di tumore nel corso della sua vita, e una su venti ne morir". Non partire MAI con unintroduzione. Bisogna iniziare proiettando il pubblico nel cuore della vostra storia. La levata di mani: Un modo efficace per conquistare lattenzione interessata dei presenti quello di chiedere loro di alzare la mano in risposta ad una domanda. In questo modo il pubblico prende parte ATTIVA al vostro discorso.

Promettere di dire ai presenti come ottenere qualcosa: Promettere di dire ai presenti come ottenere una cosa che vogliono facendo quello che voi suggerite. Lincipit con una promessa risveglia lattenzione perch tocca linteresse personale dei presenti.

Mostrare un oggetto. Ricorrere a supporti visivi per dare maggiore chiarezza. Se usate degli oggetti seguite i seguenti suggerimenti per assicurarsi lattenzione: Tenere loggetto nascosto finch non sar venuto il momento di usarlo; Usate un oggetto abbastanza grande da essere visto anche dalle ultime file; Non fate mai passare un oggetto tra la platea mentre parlate; Non fissare loggetto mentre parlate: state cercando di comunicare con il pubblico, non con loggetto.

Dott.ssa Nicoletta Pucci

Roma, 8 novembre 2005

Alcuni suggerimenti su cosa NON FARE: Non incominciare scusandosi: Non far sapere al pubblico se non si sufficientemente preparati. Sarebbe interpretato quasi come un insulto perch non si considerato quel pubblico DEGNO di una preparazione pi accurata. Non raccontare una barzelletta: Potreste non essere divertenti o pu essere gi conosciuta dai pi. Invece potete iniziare prendendo un po in giro voi stessi. Dovete avere senso dellumorismo ma non strafare.

LA FASE DI VOLO esposizione dei contenuti fondamentali Obbiettivo: esporre la tesi, sostenendola con esempi, citazioni, dati. Esponendo i concetti che vi stanno a cuore utilizzate: Statistiche: possono essere impressionanti e convincenti, specialmente come prova, quando un esempio isolato pu rivelarsi insufficiente. Testimonianza di esperti: verificare lattendibilit della testimonianza e del testimone. Analogie: relazione di somiglianza, uguaglianza di rapporti.. , rapporto di somiglianza tra due oggetti..., il rapporto che la mente coglie tra due o pi cose che hanno qualche tratto in comune nella loro costituzione, nel loro comportamento, nei loro processi. Utilizzare i paragoni utile e avvicina alla realt di tutti i giorni. Dimostrazioni pratiche: sempre per visualizzare la teoria.

LATTERRAGGIO - conclusione Obbiettivo: concludere in modo efficace. La chiusura il punto pi strategico di un discorso. Sono le parole che saranno ricordate pi a lungo. Va quindi preparata in anticipo. Riassumere: possibile che chi ascolta ricordi il discorso nel suo complesso con il rischio di perdere informazioni particolareggiate, necessarie alla comprensione del messaggio. E sempre meglio riassumere i punti principali del discorso. Non imparare MAI a memoria il discorso. Se si studia a memoria, parola per parola, si rischia di dimenticare tutto non appena ci si trova davanti alluditorio. Anche se si dovesse ricordare tutto perfettamente il rischio quello di pronunciare il discorso in modo meccanico: le parole non verranno dal cuore ma dalla memoria e questo si avverte chiaramente. E meglio avere ben chiaro quello che si deve dire perch se le IDEE sono chiare, le parole vengono naturalmente e inconsapevolmente, come accade quando si parla con qualcuno in privato.

Dott.ssa Nicoletta Pucci

Roma, 8 novembre 2005

COME ORGANIZZARE IL DISCORSO


E sempre consigliabile preparare il discorso con un certo anticipo per riflettere sui punti essenziali che si andranno ad esporre ed elaborare le idee da esprimere.

I FASE: LO SCOPO DEL DISCORSO: Ogni discorso ha almeno uno dei seguenti quattro obbiettivi principali: Persuadere o provocare una risposta Informare Impressionare e convincere Intrattenere E importante far combaciare lo scopo del discorso con lo scopo della riunione in cui si deve parlare. Adattare quindi il discorso alluditorio e alloccasione Scegliere uno dei 4 obbiettivi solo dopo aver analizzato il pubblico e la circostanza in cui bisogna parlare.

II FASE: SCELTA DEI TEMI Individuare quali sono i punti chiave del nostro discorso, scegliere i temi che si vogliono sviluppare e, infine, quali siano i mezzi necessari per una buona esposizione.

III FASE: RACCOLTA DI DATI E INFORMAZIONI Si inizia facendo una sommaria scaletta degli argomenti da sviluppare. Si procede poi raccogliendo ed esaminando tutto il materiale esistente sullargomento e selezionando i punti di maggiore interesse. - prendere appunti segnando a margine le fonti corrispondenti. Qualsiasi informazione deve sempre essere sottoposta ad attenta verifica - prevedere le obiezioni IV FASE: STESURA DELLA SCALETTA E ORGANIZZAZIONE DEL TESTO La scaletta lelenco ordinato di tutte le idee principali e delle informazioni pi importanti che dovranno essere usate nella comunicazione. Deve scandire lordine degli argomenti da trattare seguendo un filo logico. -Evitare di andare a braccio -Per ampliare e sviluppare la scaletta necessario individuare i vari collegamenti tra i diversi punti -Tenere sempre conto dellelemento TEMPO.

Dott.ssa Nicoletta Pucci

Roma, 8 novembre 2005

I DISCORSI IMPROVVISATI Pu capitare di dover parlare in pubblico allimprovviso per i pi svariati motivi e in varie situazioni. Anche quando si vuole intervenire in una discussione per esprimere il proprio parere o commento.

Esercizi: 1. In gruppo, ciascuno deve scrivere un tema su un foglietto. Si mescolano i foglietti e si estrae a sorte. Poi ciascuno tiene il suo discorso. Si impara cos ad organizzare in fretta le idee seguendo un filo logico. 2. Tecnica del collegamento: sempre in gruppo si chiede ad un partecipante di iniziare una storia qualsiasi, anche la pi fantasiosa. Dopo un certo tempo, ad un segnale dato da qualcun altro o da un timer, chi gli sta vicino deve continuare esattamente da dove la storia si interrotta e cos via. 3. Condizionarsi psicologicamente ad improvvisare in qualsiasi occasione. Pensare: se in questo momento dovessi intervenire, cosa direi e come lo direi? Anche se si improvvisa bisogna sempre seguire un filo logico che conduca ad un tema centrale che sar il punto che vorrete far emergere.

Ricordare sempre che PARLARE IN PUBBLICO E UN ARTE CHE SI APPRENDE E CHE POI BISOGNA SAPER NASCONDERE

Dott.ssa Nicoletta Pucci

Roma, 8 novembre 2005

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