Sei sulla pagina 1di 0

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.

it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Fabi et t i







Riassunti di Storia
dellAntropologia
Culturale






































Alessandro
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

L'ANTROPOLOGIA AMERICANA


L'AMERICA E IL PROBLEMA INDIANO
Per gli europei il primitivo era un fatto letterario, o magari
l'oggetto di uno sfruttamento coloniale, per gli americani invece
il primitivo, l'Indiano, era innanzi tutto un'esperienza recente,
o addirittura contemporanea. La terra americana era stata
conquistata agli indiani con la forza, strappandogliela palmo a
palmo. Ma contemporaneamente alla conquista l'uomo americano si
era scontrato anche con l'ambiente ostile che trovava al suo
arrivo, il che fu un grande fattore di coesione tra gli americani,
e mise in secondo piano il genocidio degli indiani, che erano
quasi elementi connessi all'ambiente da combattere. Sugli indiani
c'erano due immagini che imperavano, una positiva e una negativa.
Quella positiva era l'immagine di un uomo primitivo e puro che
giudica dall'esterno la societ americana, e che grazie alla sua
purezza costituisce la garanzia che la terra americana pura.
L'immagine negativa quella di un uomo rozzo, incivile, che
sfrutta irrazionalmente con la caccia dei territori che l'uomo
bianco saprebbe far rendere molto di pi con l'agricoltura e
l'allevamento. Specialmente nelle faccende interne l'Indiano il
nemico. Per gli ideologi americani restava per irrisolto il
problema della nazionalit: era una nazione un popolo che
possedesse dei territori; quindi gli indiani erano a tutti gli
effetti una nazione che i bianchi stavano invadendo, e soprattutto
erano una nazione che aveva il diritto di non essere invasa e di
non voler convivere coi bianchi, seppure portatori di una cultura
superiore. Si risolse dicendo che se gli indiani si fossero arresi
ad utilizzare i territori per l'agricoltura avrebbero potuto
mantenerli, altrimenti gli sarebbero stati tolti a buon diritto.
Gli americani insomma, separandosi dagli europei corrotti,
andavano a vivere accanto ad una popolazione pura, che avrebbe
depurato quel po' di europeit che c'era nei coloni. Quando tutti
i territori dellAmerica furono strappati agli indiani, nacque il
problema di che farsene, e si ricorse alle riserve, ma ci diede
origine al "problema indiano".

MORGAN DIFENSORE DEGLI INDIANI
Morgan per prima cosa ha scritto La lega degli Irochesi. E' la
prima descrizione scientifica di una trib comparsa al mondo. Gli
Irochesi avevano tutt'altro sistema di parentela rispetto agli
europei, cio non distinguevano tra padre e zio e tra fratello e
cugino. Il discorso era che le trib erano divise per gentes,
chiamate con il nome di un animale, e gli appartenenti a gentes
con lo stesso nome, ma di trib diverse si consideravano parenti.
Il quadro che Morgan traccia sulle trib degli Irochesi quello
di una civilt totalmente democratica, un po' come quella
ateniese. A questo punto, se la democrazia americana avesse voluto
essere una vera e pura democrazia avrebbe dovuto risolvere il
"problema indiano". Senza risolvere il "problema indiano" gli
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

americani non erano un popolo superiore come civilizzazione agli
indiani.

MORGAN STUDIOSO DELLA PARENTELA
Quando Morgan scopr che molte altre trib indiane avevano lo
stesso sistema di parentela degli Irochesi, decise di darsi alla
risoluzione del problema sulla derivazione europea o autoctona
degli indiani. Secondo Morgan il fattore principale su cui basarsi
era la parentela e non il linguaggio, perch il linguaggio cambia
molto pi velocemente delle basi tradizionali della parentela.
Scopr che anche in Asia c'erano sistemi simili di parentela,
quindi afferm che gli indiani erano popolazioni asiatiche. In
Sistemi di consanguineit e parentela nella famiglia umana,
raccolse e ordin sistematicamente i dati raccolti. Defin
classificatori i sistemi di parentela tipo quelli degli Irochesi e
descrittivi quelli tipo quelli europei. I rapporti classificatori
erano fondati per una societ fondata sulla parentela, mentre
invece quelli descrittivi erano adatti per una civilt "politica"
come quella europea. La societ fondata sulla parentela era
caratteristica dei periodi della barbarie. Infatti all'inizio,
nella promiscuit dell'era primitiva dell'uomo, non era possibile
distinguere i parenti consanguinei da quelli collaterali. La
nascita della civilt, con i termini descrittivi, era sicuramente
dovuta all'introduzione del concetto di propriet.

MORGAN TEORICO DEL PROGRESSO
In Ancient Society prosegue il suo lavoro sulla parentela
descrittiva e sulla nascita della propriet. E' ideologicamente
diversa dalla prima, e si schiera contro l'evoluzionismo. Ogni
societ umana si evoluta seguendo linee parallele di progresso.
Il progresso si misura sull'efficacia delle tecniche di
sussistenza. La successione dei gradi era sempre quella primitivo
barbaro civilizzato, ma con l'aggiunta di tre sottocategorie,
inferiore intermedio superiore. In pratica le tecniche di
sussistenza si fanno sempre pi progredite e pi complesse. Le
scoperte scientifiche erano insomma l'indice del progresso di ogni
stato. Quindi gli indiani erano i barbari, e gli americani erano i
progrediti.

DOPO MORGAN
La tendenza era a considerare l'indiano come oggetto di scienza
invece che come oggetto di sterminio, inoltre la societ indiana
era semplicemente un modello di civilt arcaica conservatosi
ancora oggi. Lo studio della societ indiana prosegu poi con
tecniche di indagine fuorvianti, come interrogare solo gli
anziani, conferire un'oggettivit assoluta alle informazioni
raccolte o come enfatizzare eccessivamente tutti gli aspetti
cerimoniali o religiosi. Ma lo stesso la civilt americana si
arricch in questo periodo di pregevoli opere di carattere
etnografico.


Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

LO SVILUPPO DELL'ANTROPOLOGIA AMERICANA:
BOAS E LA SUA SCUOLA

EMPIRISMO ED EVOLUZIONISMO
Dopo Morgan l'antropologia americana continu tra empirismo ed
evoluzionismo.

IL "PARTICOLARISMO STORICO" DI FRANZ BOAS
Franz Boas ha avuto il merito essenziale di aver rifondato su
premesse teoriche pi rigorose l'antropologia. Secondo Boas gli
uomini non potevano aver seguito una storia comune, o
paragonabile, ognuno ha avuto una sua storia particolare.
L'argomento dell'antropologia doveva essere la conoscenza delle
cause storiche che avevano determinato certi tratti culturali di
un popolo. Questo il metodo storico o "particolarismo storico".
Per l'errore di Boas fu quello di non riuscire a vedere gli
indiani Kwakiutl, che aveva studiato, come un popolo in grado di
avere un'economia, senza considerare gli americani come gli unici
a intrattenere relazioni di carattere economico. Tutto era
semplicemente comportamento. Il suo interesse era quello di
studiare qual era la reazione dell'individuo alla cultura. La
realt sociale quindi andava colta in base all'immagine che ne
facevano i suoi componenti.

SUPERORGANICO E CONFIGURAZIONI CULTURALI: ALFRED KROEBER
Secondo Kroeber, che fu sempre allievo di Boas, l'arte e i miti di
un popolo non potevano essere compresi osservando singolarmente le
loro componenti. L'obiettivo dell'antropologia doveva essere
quello di studiare e capire la cultura di un popolo intesa come
l'insieme delle pratiche che svolgono gli individui in quanto
appartenenti ad un gruppo sociale. La cultura, rispetto ai fatti
biologici, qualcosa di "superorganico", qualcosa che non
dotato di un'esistenza autonoma. Questa affermazione va
esattamente contro il darwinismo sociale, in quanto traccia un
netto distacco tra cultura ed evoluzione biologica. La cultura non
qualcosa dell'individuo e non neppure data dall'operare
storico dell'individuo. La cultura solo espressione di una serie
di scambi culturali tra popoli e individui. Queste affermazioni
sono state un momento importante per l'antropologia americana
perch per la prima volta aveva dei caratteri unitari, che le
erano stati negati da Boas, che non voleva generalizzare.

L'INTERLUDIO DIFFUSIONISTA: AREE, TRATTI E CULMINI CULTURALI
L'area culturale l'area geografica in cui ci sono determinati
tratti culturali, che sono elementi culturali con un loro
particolare identit. La cultura la somma dei tratti. Si
trattava di spiegare al pubblico quali erano i motivi della
distribuzione irregolare di tratti culturali tra popoli
culturalmente vicini. Clark Wissler ipotizz che ci fossero dei
centri culturali dai quali derivavano i tratti e quanto pi
lontane erano le popolazioni dal centro culturale, tanto pi radi
erano i tratti. I popoli pi lontani dal centro culturale erano
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

quelli pi arretrati e che quindi avevano i tratti pi simili a
quelli della popolazione originaria. Le critiche a lui rivolte
furono che i tratti non si diffondono in maniera uniforme e che la
trasmissione poteva essere frutto non solo di una diffusione, ma
anche di una migrazione di popoli. Poi Kroeber sostitu alla sua
definizione di "centro culturale" quella pi mobile di "culmine
culturale".

MODELLI DI CULTURE: RUTH BENEDICT
Ruth Benedict critica per prima cosa coloro che parlano di modo di
diffusione dei tratti. Studi essenzialmente la diffusione di un
tratto particolare tra le popolazioni indiane, e cio la
diffusione della credenza nello spirito guardiano. Questa credenza
assumeva una natura leggermente diversa da una trib all'altra. In
ogni societ questa credenza si modellava con la cultura
particolare di quella societ. Era cio anche un problema
psicologico. La cultura pu anche essere particolare di un popolo
e non essere condivisa da nessun altro. Il suo libro, Modelli di
cultura fu un best seller e fu letto moltissimo dal pubblico,
grazie allo stile popolare in cui lei lo scrisse, volutamente.

ADOLESCENZA E CARATTERE: IL TEMA DELLA SOCIALIZZAZIONE IN MARGARET
MEAD
Margaret Mead part da un contesto molto diverso da quello degli
altri antropologi: era il primo dopoguerra e la violenza, la
delinquenza e l'alcoolismo giovanile diventavano un gravissimo
problema sociale. Il suo problema era la socializzazione. La
socializzazione nasce dalla reazione dell'individuo alla cultura
del suo popolo. Scrisse Adolescenza a Samoa, un trattato sul
passaggio dall'adolescenza all'et adulta nell'isola di Samoa. Nel
libro dimostrava che in una societ primitiva e semplice il
passaggio dall'adolescenza all'et adulta molto pi naturale e
meno traumatico. Questo perch non ci sono, nella cultura
semplice, tutti quei messaggi concorrenziali della civilt
occidentale, e perch le scelte nelle popolazioni primitive sono
molto pi monodimensionali. Un'altra conclusione molto importante
e che fece riflettere fu il fatto che la diversit della
personalit maschile da quella femminile derivava solo da un
discorso culturale e mai da un discorso biologico.


LE MOLTE STRADE DELL'ANTROPOLOGIA AMERICANA

LA RPOSPETTIVA GENERALIZZANTE
Negli anni '20 lantropologia americana era ampiamente dominata da
Boas. Ma gi negli anni '30 i suoi allievi si erano divisi:
Kroeber e Lowie da una parte e la Benedict e la Mead dall'altra.
Processi culturali contro cultura e personalit. Nascono i due
indirizzi neoevoluzionismo e materialismo culturale.

Evoluzionismo e "scienza della cultura": Leslie A. White
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Leslie A. White ha ripreso le tesi evoluzioniste, riabilitando gli
studi e le opinioni di Morgan, allora bandito in America per
collusioni col marxismo. Ha anche viaggiato in URSS per recuperare
i suoi studi. Riprende sostanzialmente le tesi di Marx ed Engels,
pur non menzionandoli mai, cio sostiene che sono i fenomeni
tecnici, economici e lavorativi a regolare la vita della societ.
Non che riprendesse tutte le tesi evoluzionistiche, solo
sostiene che la civilt umana orientata verso una evoluzione
progressiva sempre pi complessa culturalmente e tecnologicamente.
Scrive La scienza della cultura e L'evoluzione della cultura in un
periodo in cui le tesi evoluzioniste erano oltremodo bandite dalla
cultura americana. Nei suoi libri espone tre tematiche principali:
cultura come evoluzione culturale, prospettiva deterministica
sulla cultura e concezione della cultura in quanto tale e studio
"culturologico". Una teoria dell'evoluzione culturale deve avere
un'unit di misura. L'unit di misura la tecnologia. La cultura
ha tre sottosistemi: tecnologia, sociologia e ideologia. La
tecnologia varia per prima, seguita dalla sociologia e
dall'ideologia. Quando l'individuo nasce la cultura gli passa
tutta la sua personalit, i suoi pensieri e il suo linguaggio. Il
comportamento umano funzione della cultura. E la cultura
comportamento simbolico. La cultura non un comportamento
appreso, bens idee e attitudini che dipendono da simboli. La
culturologia un campo di riflessioni su fenomeni materiali,
sociali e simbolici caratteristici del genere umano. White non fu
per mai preciso su quanto l'ambiente esterno possa modificare la
cultura.

Ecologia culturale, evoluziok0ne multilineare e livelli di
integrazione: Julian H. Steward
Julian H. Steward ha posto l'accento tanto su quanto l'ambiente
modifichi una singola cultura, quanto sulle generalizzazioni trans
- culturali di questo fatto. E' il punto d'incontro tra Boas e
lantropologia generalizzante. Ha fatto grande uso
dell'archeologia per capire gli insediamenti e gli sfruttamenti
del territorio da parte degli indiani nordamericani e peruviani.
E' venuto anche a conoscere le teorie di Marx e ha intrapreso il
lavoro di proporre una classificazione delle forme culturali,
senza voler raggiungere la descrizione strutturale della totalit
delle civilt, ma proponendo un evoluzionismo multilineare.
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

L'ANTROPOLOGIA E LA RICERCA SUL CAMPO

LA FASE AURORALE
Il lavoro etnografico
Il lavoro sul campo continuava a portare nuovi spunti di
riflessione sia per quelli che facevano le ricerche, sia per
quelli che facevano poi gli studi teorici sui dati raccolti. E
spesso i dati raccolti costituivano una confutazione di precedenti
teorie. Il lavoro sul campo stato quello che ha dato
un'originalit all'antropologia, rispetto alla sociologia e alla
psicologia. Questo sviluppo era conseguenza di un sempre maggior
bisogno di verificare le supposizioni antropologiche, sempre pi
ardite.

Il periodo iniziale: etnografi teorici
L'etnografia nasceva con la Societ de l'observateur de l'homme, e
il primo trattato di metodo per la ricerca sul campo quello di
Joseph Marie de Grando. Poi nasceva a Londra la Ethnological
society, con lo scopo di comparare i vari tipi di sviluppo. Questa
societ si fece promotrice del metodo dei questionari da spedire
agli abitanti (europei) delle zone dove vivevano i selvaggi.
Naturalmente questi questionari, essendo compilati da gente che
non conosceva bene n la lingua n la societ degli indigeni e non
comprendeva nemmeno l'idea di chi li aveva scritti, non potevano
essere pi di un tanto affidabili. Ma ci furono anche degli
episodi del tutto isolati di persone che cominciarono a conoscere
e lavorare con gli indigeni, proprio coi questionari spediti da
Londra. Howitt e Fison per esempio erano due missionari
australiani, che, stimolati da Tylor, Frazer e Morgan, arrivarono
ad un buon livello di conoscenza delle abitudini degli aborigeni
australiani. Furono poi fondate anche riviste che raccoglievano le
testimonianze di questi corrispondenti.

LA TRADIZIONE BRITANNICA
Dalla "survey" alla monografia etnografica
Fu inglese l'idea di impiantare delle "survey" sul campo per
raccogliere dati in maniera sistematica, con la collaborazione di
tutti, missionari, commercianti, etnologi, governanti... Emergeva
cos la figura dell'antropologo professionale, che raccoglieva i
dati dei corrispondenti in madrepatria. Ma la ricerca sul campo fu
stimolata moltissimo dalla spedizione di Haddon, biologo, Rivers,
psicologo e Seligman, medico. Fu una spedizione che ebbe effetti
travolgenti per l'antropologia. Rivers elabor una metodologia per
ricostruire i gradi di parentela degli indigeni. A questa
spedizione ne seguirono molte altre. E' in questo frangente che
l'antropologia britannica abbandona definitivamente la
comparazione delle popolazioni mondiali, a favore di una ricerca
pi monografica, svolta popolazione per popolazione. Cos la
survey diventava troppo superficiale, serviva una ricerca pi
diretta e tematica. Col metodo della monografia si arriv infatti
a risultati molto pi esatti e approfonditi. La ricerca
monografica ebbe inoltre l'effetto di cambiare radicalmente l'idea
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

della ricerca antropologica: infatti la popolazione veniva
studiata come dotata di una sua cultura diversa da tutte le altre.

La lezione di Malinowski
Malinowski ebbe la dote di dare un'incredibile stimolo alla
ricerca, grazie all'impressione di incompiutezza delle sue opere.
Al loro interno non c' mai un'asserzione, solo delle osservazioni
plausibili, sempre con un'impressione di non essere ancora state
del tutto dimostrate, il che stimolava i suoi successori a
studiarle.

Dall'Oceania allAfrica
Dopo un inizio prevalentemente rivolto all'Oceania, l'antropologia
si rivolge all'Africa: l'interesse era quello di scoprire gli
effetti dell'impatto di una cultura su un'altra. La generazione
successiva a Malinowski apporta molti cambiamenti allo studio,
anche a quello monografico appena nato. L'interesse non pi la
cultura stessa, ma anche la storia di questa cultura, e la
monografia non presenta pi la determinata cultura in tutte le sue
svariate particolarit, bens la cultura come cosa unitaria, a
partire da un nucleo iniziale di ricerca, che poteva essere la
parentela, o la organizzazione politica o chiss che altro.

L'INDIRIZZO AMERICANO
Da Schoolcraft a Boas
In America non era assolutamente praticata la divisione del lavoro
tipica dell'antropologia britannica: i questionari erano quasi del
tutto inutilizzati e tutta la ricerca era incentrata sul lavoro
dell'antropologo stesso che per lo pi lavorava a contatto con le
trib indiane. Schoolcraft si dedic per lo pi alla raccolta di
materiale, per lo pi linguistico. Raccolse elenchi di termini e
miti e leggende indiane, il che poi stato di grande aiuto ai
suoi colleghi successori. E' stata una delle pi grandi imprese
etnografiche americane. Fu fondato il Bureau of American
Ethnology. Franz Boas, che aveva gi lavorato presso gli Eschimesi
e in Oceania, fu reclutato per una ricerca etnologica. Questa e le
altre spedizioni che lo portarono alla notoriet portavano tutte
la sua precisa impronta metodologica: era un particolarista, cio
studiava le culture nella loro particolarit e si rifiutava di
paragonarle fra loro. Per, a differenza dei particolaristi
britannici, non pens mai a riunire tutte le sue ricerche in
qualcosa di unitario, ma si limit sempre e solo ad esporne i
risultati separatamente. Manca la prospettiva globale necessaria
al lavoro monografico, cos come lo si intendeva in Inghilterra.

Margaret Mead e oltre
La sostanziale differenza tra l'antropologia britannica e quella
americana era che quella britannica era considerata come una
scienza umanistica, mentre quella americana era una scienza e
basta. Quindi in Inghilterra coi dati si cercava di arrivare a
soluzioni filosofiche e interpretative, mentre invece in America
si cercava solo di sapere quali erano le abitudini e i tratti
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

culturali delle popolazioni locali. Col fatto che le popolazioni
erano l vicine, gli etnologi americani potevano poi raccogliere
dati senza organizzare spedizioni particolari o addirittura senza
nemmeno andare personalmente sul posto. Ma verso gli anni '20
cominciarono ad esserci le prime discussioni su questi metodi e
scopi della etnografia americana. Margaret Mead fu la prima
allieva di Boas che non si dedic allo studio delle popolazioni
nordamericane. Lavor nelle isole Samoa, dove non c'erano
interpreti n informatori, e dove bisognava, quindi, imparare un
minimo la lingua locale e fare le proprie osservazioni
personalmente senza farsele passare dagli informatori.
Sostanzialmente la Mead voleva cogliere la vita delle popolazioni,
mentre gli altri antropologi boasiani volevano raccogliere dati da
poter mettere insieme per cogliere i tratti culturali di una
determinata popolazione. Guarda caso nacque proprio in questi anni
l'etnolinguistica.

L'ETNOGRAFIA FRANCESE
Gli inizi
L'etnologia francese era molto intimamente legata alla filosofia e
aveva interessi pi che altro intellettualistici e speculativi.
Nell'ultimo decennio del 1800 nel primo del 1900 praticamente
nessuno si dedic all'etnografia.

L'africanistica e Marcel Griaule
Marcel Griaule fu il primo etnologo scientifico francese e diresse
una lunga e grande spedizione in Africa. Grazie a lui
l'antropologia francese riebbe una sua autorevolezza soprattutto
sul campo africanistico. Preferiva il metodo monografico a quello
comparativo, poich era quello pi adatto ad una conoscenza
specifica e completa di una cultura. Sostanzialmente ogni
popolazione umana era secondo lui nettamente distinta dalle altre
e non poteva essere paragonata a nessun'altra. Su questo filone
ideologico introdusse il concetto di trib come entit umana del
tutto distinta e separata da altre societ. E' una specie di
particolarismo alla francese. Inoltre, posto che l'osservatore ha
con s un patrimonio di pensiero tipico della cultura occidentale,
non deve lasciarsi ingannare da questo e deve interpretare il
pensiero dei primitivi, secondo il loro modo di pensare.

L'ETNOGRAFIA DELLE SOCIETA' COMPLESSE
L'etnografia finora aveva studiato le societ semplici, primitive
o selvagge che le si voglia chiamare. Erano civilt meno
articolate strutturalmente di quella occidentale. Il fatto che ora
queste societ cosiddette semplici siano oggetto di studio, deriva
dalla maggiore complessit di queste ultime rispetto a prima.
L'oggetto di questi studi furono le societ arabe, cinesi, indiane
e indocinesi. Un argomento molto misterioso e interessante che ha
sempre suscitato interesse stato il sistema castale indiano. Nel
secondo dopoguerra l'etnologia si occupata dell'urbanizzazione
del
l'Africa e delle nuove societ contadine centroamericane.
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

L'ANTROPOLOGIA ECONOMICA
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it


Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

ECONOMIA POLITICA E COMPORTAMENTISMO: LA PROSPETTIVA FORMALISTA
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

L'antropologia economica nasce tra gli anni '20 e gli anni'30. Il
testo fondante dell'antropologia economica il Saggio sulla
natura e il significato della scienza economica di Lionel Robbins.
In questo saggio Robbins sostiene che tutto il comportamento umano
finalizzato alla massimizzazione dell'utile e al raggiungimento
del maggior livello possibile di soddisfazione. Quindi tutta la
vita dell'individuo uguale al comportamento dell'imprenditore.
Gli antropologi hanno concentrato la loro attenzione sulla
decisione e sulla scelta in ambito economico. I termini del
discorso economico sono rarit, investimento, interesse,
risparmio, scelta, capitale ecc. Questa visione dell'economico
come unico regolatore della vita sociale per errata, in quanto
si fonda sul presupposto che gli uomini sono interessati a
adeguare gli scarsi mezzi ai fini desiderati, cosa che invece
alcuni primitivi non facevano, e bisognava quindi considerare che
l'agire non regolato solo dall'interesse economico. Raymond
Firth introduceva almeno il concetto di "sfere di scambio", per
chiarire che non tutto economia.

LA SCUOLA "SOSTANZIALISTA": POLANYI E L'ECONOMICO "IMBRICATO" NEL
SOCIALE
Karl Polanyi voleva dimostrare che l'economico era primario
rispetto all'organizzazione sociale. Criticava i formalisti che
sostenevano che tutto l'agire era finalizzato alla massimizzazione
dell'utile. L'economico diventava un processo istituzionalizzato.
E' l'interazione dell'individuo con il suo ambiente. L'economico
comunque sempre "imbricato" col sociale, nel senso che legato ad
esso fin nel profondo. Le forme di scambio possono essere tre:
reciprocit, fondata sulla simmetria; ridistribuzione, fondata
sulla centralit e scambio, fondato sul mercato. L'economico non
solo mercato e concorrenza, ma pu avere molti risvolti a seconda
delle modalit del sociale.
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

ANTROPOLOGIA FRANCESE
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it


Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

E' la prima. Nasce nel 1799 (Socit des Observateurs de l'homme),
fondata da Luis Francois Jauffret, dell'Enciclopedia. E' un sapere
empirico e teorico.

L'ANTROPOLOGIA PRIMA DELL'ANTROPOLOGIA
C'era la letteratura sui selvaggi, ma non era una cosa
scientificamente organizzata, n c'era un atteggiamento di ricerca
obiettiva. Il discorso principale era quello sul buon selvaggio
per affrontare i temi della libert e della religione. Lafitau per
primo propose l'idea che si potessero comparare le abitudini degli
indiani d'America ai popoli europei antichi. Dimostrava che in
tutti i popoli c'era un'idea di un essere innato al disopra degli
uomini. Ma era un discussione ideologica contro i libertini,
quindi non un trattato obiettivo.

LA SOCIETE DES OBSERVATEURS DE L'HOMME
Perch emergeva la problematica dell'antropologia? L'oggetto era
l'uomo come oggetto nuovo di studio, nel suo divenire. La scienza
era vista come servizio sociale: capire le culture serviva a
capire le proprie origini. C'era gi un retroterra culturale per
poter parlare di scienza dell'uomo, e lo studio era anche
finalizzato alla comprensione della differenza tramite
l'osservazione libera da pregiudizi e da griglie interpretative
legate alla propria cultura. Poi veniva il confronto. Lo scopo era
costruire una societ a misura d'uomo, per l'uomo. Il sistema era
molto ampio e progredito e andava dalla raccolta di dati
linguistici agli studi archeologici, ai materiali etnografici. La
Societ fin ben presto a causa del burocratismo filomilitare di
Napoleone, che chiuse questa Societ, insieme ad altri movimenti
umanistici.



L'ETNOLOGIA CLASSICA FRANCESE DA DURKHEIM A MAUSS


CARATTERISTICHE GENERALI
La convinzione comune a tutti era che nelle societ primitive si
potessero studiare i fenomeni nei loro aspetti pi semplici.
Credevano tutti nella possibilit dell'esistenza di una scienza
etnologica. La necessit era stata quella di studiare il primitivo
come oggetto molto lontano dall'osservante, cio l'etnologo. Ora
questa prospettiva viene a cadere, dato il forte coinvolgimento
emotivo dell'etnologo, di fronte alla distruzione delle societ
primitive.

FATTI SOCIALI E RAPPRESENTAZIONI COLLETTIVE: DURKHEIM E LA SUA
SCUOLA
La problematica di fondo dell'etnologia francese era rimasta, dopo
Comte, quella della normativa sociale. Ma Comte, che pensava alla
societ stabile in quanto tecnologica, aveva dimostrato i suoi
limiti durante la Comune, per cui serviva che qualcuno spiegasse
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

quali potevano essere i fattori di ordine sociale che garantivano
il benessere civile. Emile Durkheim riteneva inaccettabile, nella
seconda met dell'ottocento l'immagine comtiana della societ
capitalistico industriale. L'elemento portante la coscienza
collettiva. La maggiore o minore coscienza collettiva che c' in
una societ dovuta al tipo di solidariet che si instaura tra le
sue componenti. Se c' una solidariet di tipo meccanico, cio se
la vita e il pensiero dell'individuo sono totalmente dovuti alla
societ in cui vive, allora la coscienza collettiva fortissima.
Se c' una solidariet di tipo organico, cio dove l'operare
dell'individuo studiato per rientrare nei canoni della societ,
la coscienza collettiva occupa spazi pi ristretti, ma non per
questo meno efficaci per l'identit. Il progresso il passaggio
dal pi semplice al pi complesso. Le religioni pi progredite,
per esempio, sono pi complesse perch richiedono riflessioni pi
complicate, ma rispondono tutte ad una stessa necessit. Infatti
alla base di tutte le fedi c' un certo numero di rappresentazioni
fondamentali. Ma la religione si esprime su un totem, il quale
sempre un oggetto della societ: non il totem o il dio ad essere
adorati, bens la societ stessa. Poi i fatti sociali hanno cos
tanta forza sull'individuo, da diventare anche fatti individuali e
sono ci che condiziona dall'esterno la vita civile degli uomini.

LA MORTE E LA MANO DESTRA: ROBERT HERTZ
Robert Hertz ha studiato il fenomeno della morte dal punto di
vista collettivo e l'importanza sociale della destra. Isolava il
fatto sociale dalla sua forma culturale, come Durkheim. Partiva
cio da piccolissimi fatti particolari, per poi arrivare ad
affermazioni pi generali. Lo sfondo poi sempre la problematica
della coesione sociale, cio come la morte di un individuo mette
in discussione l'identit sociale. Quando muore una personalit
importante per una societ, le persone sono prese da una sorta di
panico per la perdita di un pezzo della loro identit e devono
spostare, mediante i riti funebri, la persona dalla posizione
all'interno delle persone a quella all'interno degli antenati. La
morte di un individuo distrugge i suoi legami con la societ, e la
societ ristabilisce il suo equilibrio spostando col funerale la
persona morta nel regno dei morti. E' per questo che la morte di
uno straniero far sempre meno effetto della morte di un
personaggio importante ed per questo che la morte di un bambino
far meno scalpore della morte di un re. Le popolazioni del Borneo
che Hertz studi facevano addirittura due funerali ai morti: uno
per farli uscire dal vivere sociale e uno per reintegrarli come
antenati defunti nel vivere sociale. Insomma, la morte un
fenomeno di transizione. Poich la societ ha fede in se stessa
non pu ammettere che una parte di essa se ne vada. Quello della
morte non un problema biologico, un problema sociologico,
esattamente come quello della mano destra. L'asimmetria della
persona, per cui la destra prevale sulla sinistra un fenomeno
sociale la cui importanza andava sondata. La distinzione che gli
uomini fanno tra sacro e profano li spinge poi a vedere
bipolarmente tutto il resto, cos la destra fa parte delle cose
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

sacre, e la sinistra di quelle profane. Il termine destra ha
infatti una radice comune in tutte le lingue indoeuropee, mentre
la sinistra ogni lingua la chiama differentemente.

IL "PRELOGISMO" DI LUCIEN LEVY BRUHL
Lucien Levy Bruhl stato il teorico delle mentalit primitive.
Le rappresentazioni collettive sono espressione di una serie di
informazioni che un individuo trova gi nella societ e prende da
questa. Il gruppo sociale ha un'esperienza mistica non a livello
suo personale, ma come la sua societ gliel'ha imposto.
L'individuo semplicemente pratica le cose che praticano gli altri,
senza riflettere personalmente sulla loro utilit ed efficacia. La
mentalit primitiva non si preoccupa di capire l'origine dei
fenomeni, vive solo in un mondo pieno di forze occulte che
condizionano la sua vita ovunque e continuamente. Questa mentalit
si chiama "pre logica", non temporalmente, ma nel senso di a
critica, ascientifica. Queste teorie erano volte a conferire al
primitivo un suo spazio di esistenza e di riconoscimento.

IL DONO COME FATTO SOCIALE "TOTALE": MARCEL MAUSS
Marcel Mauss l'ultimo etnologo che non fonda le sue riflessioni
sulla ricerca personale sul campo. Per Mauss una societ
semplice e primitiva se vede le cose in maniera dicotomica, cio
sacro profano, destra sinistra, mentre evoluta se ha una
visione pi complessa dei fenomeni. Mauss cercava tra i fatti
sociali i fatti sociali che riguardassero tutti, cio i fatti
sociali totali. Per esempio il fatto che gli eschimesi vivano soli
met dell'anno e si riuniscano socialmente nell'altra met, un
fatto sociale totale. E gli eschimesi sono primitivi perch vivono
la loro vita nella dicotomia sociali asociali. Il prologo della
sua opera pi importante, il Saggio sul dono, uno studio sulla
moneta e uno sul contratto. Il dono testimoniava uno scambio e una
circolazione di beni tra le popolazioni primitive, che aveva quasi
un carattere di economia. Il dono come prestazione
apparentemente involontario e gratuito, ma in realt interessato
e obbligato. La mancata restituzione del dono danneggerebbe chi
non lo restituisce, in quanto interromperebbe la circolazione dei
beni nella sua zona. Il principio di reciprocit del dono vale
tanto per gli individui, quanto per i gruppi. L'obbligo sempre
dare, ricevere, ricambiare. Il meccanismo era che gli oggetti non
giravano affatto secondo le leggi di mercato, ma secondo un giro
di doni e controdoni. I primitivi hanno quindi un'economia
diversa, ma pur sempre un'economia.

UN GRANDE "MARGINALE": ARNOLD VAN GENNEP
Lo studio di Arnold Van Gennep tra etnologia e folklore, e non
fu mai apprezzato molto. Secondo i suoi studi (I riti di
passaggio) la vita degli individui era scandita da una serie di
passaggi sociali. Questi passaggi erano ufficializzati da una
serie di riti e cerimonie che servivano ad attutire lo shock del
passaggio stesso. Le societ primitive hanno pi riti perch
vedono tutto dicotomicamente, per cui ogni passaggio una cosa
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

enorme. Distinse tre fasi all'interno di ogni rito di passaggio:
separazione, margine, aggregazione. La pi importante era la fase
centrale. Non era che Van Gennep volesse evoluzionisticamente
trovare lo stesso modo di agire in tutti i popoli, voleva solo
confermare l'esistenza di un'essenza dei riti di passaggio.


LO STRUTTURALISMO ANTROPOLOGICO DI CLAUDE LEVI STRAUSS
Claude Lvi Strauss senz'altro il pi grande antropologo
francese, e soprattutto un grande eclettico, perch ha saputo
prendere una quantit incredibile di cose anche da altri ambiti,
in nome dell'antropologia. Non solo l'autore di grandi libri di
antropologia, ma anche di libri come Tristi Tropici, che ha
provocato tantissime vocazioni all'antropologia.

RECIPROCITA' E SCAMBIO: LE STRUTTURE ELEMENTARI DELLA PARENTELA
Nel saggio Passaggio dalla natura alla cultura Lvi Strauss
analizza varie tematiche essenziali per l'antropologia di base.
Prima fra tutte quella della proibizione dell'incesto. Analizza
qui e scarta i quattro tipi di spiegazione allora esistenti.
Impossibile che fosse un fenomeno di chiaroveggenza genetica, che
sia un problema secondo cui l'eccessiva famigliarit non stimoli
la sessualit escluso dalla psicoanalisi, impossibile poi che
sia una permanenza della pratica del matrimonio per cattura,
perch in uso da poche popolazioni guerriere, troppo complicate
infine le spiegazioni di Durkheim sul fatto che il sangue della
famiglia si identifica col sangue mestruale... Secondo Lvi
Strauss la proibizione dell'incesto una regola universale in
tutte le societ un minimo civili e segna il passaggio dalla
civilt alla natura. Nel momento in cui gli uomini si riuniscono
instaurano dei rapporti di reciprocit e cominciano a praticare
l'esogamia. I sistemi di parentela sono sistemi di comunicazione e
di scambio tra i gruppi. Poi possono esserci alleanze matrimoniali
che restringono la gamma dei coniugi possibili, e ad esse si
oppongono le societ pi complesse, che invece hanno la gamma
sempre pi prossima alla totalit dei coniugi, senza che neanche
ci siano delle preferenze sociali all'interno delle quali cercare
il coniuge. Dove i rapporti sono fondati sulla reciprocit anche i
matrimoni saranno reciproci e legati, e si avranno tutte le varie
forme di matrimoni obbligati. E anche il rapporto di reciprocit
esclude l'incesto. Con tutti questi studi sulla parentela Lvi
Strauss ha contribuito ad affermare che la parentela l'essenza
delle societ primitive.

INCONSIO STRUTTURALE, PENSIERO "SELVAGGIO" E ANALISI DEI MITI
Non si tratta pi di stabilire qual la differenza tra il
pensiero civilizzato e il pensiero selvaggio. Quindi le forme
mentali sono assolutamente identiche. C' innanzitutto un'omologia
tra le strutture mentali e le strutture sociali e poi c'
un'omogeneit tra l'ordine sociale e l'ordine naturale, espressa
dai totem. La mente umana senz'altro spontaneamente portata a
pensare in strutture binarie contrapposte, e l'opposizione
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

originaria quella tra natura e cultura. La stessa logica binaria
sar propria della parentela e del linguaggio. Il problema
centrale dell'antropologia quello della comunicazione. Nello
studio dei miti si concentra soprattutto sul fatto che la
comunicazione data dal rapporto tra i mitemi, cio i concetti
del mito e i fonemi, le parole che da sole non avrebbero nessun
significato. Lvi Strauss pensa ai mitemi come ai fenomeni, cio
non hanno senso da soli, ma possono essere compresi mettendoli in
relazione l'uno con l'altro. La mitologia non ha evidenti funzioni
pratiche.

I CONCETTI DI STRUTTURA E MODELLO
L'antropologia di Lvi Strauss nota come strutturalismo, ma non
lo strutturalismo di Radcliffe Brown, secondo il quale il
concetto di struttura era una cosa molto concreta corrispondente
al complesso delle relazioni sociali. Lvi Strauss criticava in
primo luogo l'analogia tra la struttura della societ e il corpo
umano biologico. Questo secondo lui un mero empirismo. Sono le
relazioni sociali, del tutto astratte, che rendono manifesta la
struttura sociale. L'etnologo ha dei suoi modelli personali, che
poi diventano esplicativi. Le possibilit sono due: l'etnologo
potrebbe percepire un modello non percepito dai nativi, oppure i
nativi potrebbero percepire coscientemente un modello non
percepito o compreso dall'etnologo. I modelli di una cultura
possono essere coscienti, come nel caso delle norme, che sono
modelli esteriori senza spiegazioni, oppure inconsci, che sono i
pi importanti, dato che riproducono le strutture montali di una
certa cultura.

MODELLI MECCANICI E MODELLI STATISTICI
Ci sono modelli meccanici che riproducono profondamente una
struttura, e modelli statistici, che riproducono una struttura
media. Il matrimonio presso i primitivi un modello meccanico, in
quanto si pu sapere in anticipo chi andr a sposare una persona,
invece presso gli occidentali un modello solo statistico perch
si pu solo ipotizzare che l'individuo scelga il coniuge nel suo
grado sociale. La cultura espressione di una struttura
invariabile

IL VIAGGIO E LA MEMORIA: TRISTI TROPICI
Lvi Strauss stato sia uno scientista oggettivo, che un
filosofo affettivo ed esistenziale. Tristi Tropici un viaggio
attraverso la scoperta e le motivazioni della sua vocazione
professionale. Sono meditazioni sul senso della civilt umana e
sul suo futuro. Le societ primitive sono pi vicine allo stato di
natura rispetto all'Occidente. L'Occidente una "societ calda"
che trae dai suoi squilibri le energie per il progresso. Invece le
societ primitive sono "societ fredde" che funzionano in modo
meccanico. Le societ calde hanno rotto l'equilibrio con la natura
e ora possono manipolare a loro vantaggio il loro rapporto con il
mondo. Cos per hanno perso il contatto con la natura.
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

L'antropologo il testimone e il simbolo del rimorso
dell'Occidente.

DALL'ETNOCIDIO AL PRIMITIVISMO: L'INTERPRETAZIONE "RADICALE" DI
LEVI STRAUSS
In Francia andavano allora prendendo corpo diversi movimenti
contro l'etnocidio degli abitanti della foresta amazzonica, in
nome dello sfruttamento del legname. Lvi Strauss scrisse una
lettera di protesta contro il "turbine delle macchine". Etnocidio
la distruzione di una cultura debole da parte di una pi forte.
Cos Lvi Strauss si fece promotore di un nuovo movimento per il
"Buon selvaggio", ma questa volta in chiave antropologica. Si
interroga insieme a molti altri antropologi americanisti sulla
natura delle civilt selvagge, viste come antitetiche
all'Occidente. La distinzione ancora quella tra societ "calde"
e "fredde". Lvi Strauss ha un sentimento di perdita, che
compensa facendo l'etnologo, cio espiando lallontanamento dalla
natura dell'Occidente. Pierre Clastres si dedica all'analisi del
sistema del potere delle civilt amazzoniche. Il capo il capo
per meriti e non pu esercitare i suoi poteri in forma coercitiva.
Il potere negazione della cultura e della natura, le societ
primitive lo hanno capito e lo hanno estromesso dalla loro
cultura. I primitivi non hanno il problema di lavorare molto,
perch non ricercando il potere gli sufficiente il necessario
per vivere. E quindi non ci sono le leggi di mercato e non c' il
problema di chi comanda chi.
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

L'ANTROPOLOGIA INGLESE
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it


Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it


Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

PROGRESSO O DEGENERAZIONE DELL'UOMO?
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

La prima affermazione antropologica fatta dagli inglesi dell'et
vittoriana fu che i selvaggi erano popoli degenerati, per un
motivo o per l'altro, e che erano societ inferiori rispetto a
quella inglese. De Maistre aveva affermato che il progresso non
era una conquista dell'uomo, ma una grazia divina, data ai popoli
eletti. Il vescovo di Dublino, Wathely, svilupp queste tesi. Il
discorso sostenuto da lui e da altri era che nessun popolo aveva
dimostrato di aver raggiunto un livello di progresso da solo, che
nessun popolo visitato a distanza di decenni era progredito, e se
c'era qualche oggetto progredito l'avevano assunto da altri
popoli. Un altro problema era che i religiosi inglesi
consideravano la creazione avvenuta nel 4004 a.C., il che non
permetteva comunque una profondit scientifica accettabile.
C'erano appena state anche le proposte di Darwin, che furono
accolte molto peggio delle teorie antropologiche pi avanzate,
infatti le teorie evoluzionistiche proponevano l'uomo come
discendente da progenitori comuni alla scimmia, mentre l'idea di
un'evoluzione culturale suffragava la politica coloniale inglese.


L'EVOLUZIONISMO VITTORIANO

IL QUADRO IDEOLOGICO E TEORICO DOMINANTE
Nel 1843 viene fondata la Societ Etnologica di Londra. Il
contesto era lo straordinario sviluppo tecnologico successivo al
congresso di Vienna, che aveva dato origine a cento anni di pace.
La societ era in ascesa ed era consapevole dell'idea di progresso
che si originava dall'applicazione nella sfera produttiva delle
scoperte scientifiche. La scienza assicurava la felicit
all'umanit e la sociologia permetteva di scansionare il progresso
e i suoi effetti sulla societ. Spencer vedeva ogni societ come
un organismo vivente in evoluzione. Anche per le societ valeva
quindi il concetto di selezione naturale. La pi evoluta
sopravviveva. Questa teoria era la massima espressione
dell'ideologia vittoriana. L'utilit del tema del progresso stava
nel fatto che il progredire della societ era regolato dalle
stesse norme sia nel passato che nel presente, quindi lo studio
dell'antropologia culturale poteva essere una chiave di lettura
per la societ presente. Lo schema evolutivo era il classico
settecentesco selvaggio barbaro civilizzato.

LA CONGIUNTURA SCIENTIFICA
La convinzione inglese era che la societ britannica fosse al
massimo grado di civilizzazione mai raggiunto dall'uomo. Un forte
contributo alla scientificit dell'antropologia fu dato dallo
studio della preistoria e dalla filologia. Gli studi preistorici
misero in evidenza il fatto che l'uomo esisteva gi molto prima
del 4004 a.C.. La tesi, dimostrata interpretando i reperti
archeologici come misuratori di progresso, era che esisteva una
via che portava dallo stato selvaggio alla civilt. I reperti
archeologici servivano per confrontare la vita dei popoli
primitivi con quella di popoli tuttora esistenti. La filologia
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

invece studiava il discorso delle lingue, constatando la
somiglianza linguistica esistente in tutto il blocco eurasiatico.
L'antropologia diventava cos uno studio senza pregiudizi e senza
ideologie, solo celebrava il popolo inglese come quello pi
civilizzato. Nella visione della societ come un organismo le
varie componenti (economiche, culturali, scientifiche...)
diventavano delle parti confrontabili singolarmente tra loro.

CULTURA, RELIGIONE, SOPRAVVIVENZE: E. B. TYLOR
E' un evoluzionista vittoriano, ma piaciuto soprattutto agli
americani perch ha studiato l'evoluzione dei popoli soprattutto
in base alla cultura. Pensava anche lui che esistessero popoli
superiori e popoli inferiori, diceva che la maggiore cultura
promuove la bont, la felicit e il potere della persona. I suoi
temi principali sono: la civilt come processo evolutivo,
l'evoluzione pensata come sempre maggiore complessit della
societ, il progresso come felicit e ricchezza degli uomini.
Sosteneva anche lui che i popoli selvaggi allora esistenti erano
come i nostri antenati, e si misuravano in stadi culturali. Lo
stadio culturale era tanto pi alto, quanto pi la societ era
complessa, il suo potere sulla natura era pi ampio e la sua
cultura era pi completa. Sulla degenerazione dei popoli pensava
che non era tanto importante la degenerazione stessa del popolo,
quanto il grado di civilt che aveva raggiunto prima di
degenerare. A far degenerare un popolo potevano essere guerre,
carestie, o malattie. Tylor si dedic molto all'aspetto
intellettuale delle culture primitive, e elabor le teorie
sull'animismo: all'inizio della civilizzazione gli uomini
attribuiscono a tutti gli oggetti animati e inerti un'anima, poi
passano alla spiritualit, pensando ad anime svincolate da corpi.
Questa era, secondo Tylor, la base della filosofia della
religione. Il pensiero razionale era quindi solamente frutto del
progresso culturale. Il concetto di anima invece era rimasto,
dalla trib selvaggia al professore di teologia. La credenza per
si era ritirata e ora riguardava solo il cristiano civilizzato e
non pi tutti gli uomini. Cos molti elementi della nostra civilt
sono delle sopravvivenze della nostra antica civilt. La
sopravvivenza qualcosa di vecchio che esiste nel nuovo, insomma
un fossile sociale. Il contributo di Tylor all'antropologia fu
anche dato dal fatto che lui per primo introdusse il fatto che
l'antropologia poteva anche fondarsi su basi statistiche.

L'EFFICACIA SOCIALE DELLA RELIGIONE: W. ROBERTSON SMITH
Ha studiato in maniera moderna e approfondita la cultura araba. E'
stato il primo a recarsi di persona sul luogo per confermare le
sue ipotesi e per farsi venire nuove idee. Si inser tra coloro
che portarono avanti la "critica storica" della Bibbia, cio fu
tra quelli che misero in discussione la storicit della Bibbia. In
realt non era un dissacratore, anzi era un attento studioso del
testo sacro, e il suo studio fu tutto orientato alla religione nei
popoli. Ha studiato la religione dal punto di vista sociologico
collettivo: ogni esperienza religiosa composta di riti e
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

credenze che riuniscono delle persone in un'unica identit. Sono
moltissimi i riti collettivi e le comunioni, ci sono in tutte le
religioni. La religione non esiste per la salvezza delle anime, ma
per la conservazione della societ, infatti spinge molte persone a
riunirsi in una identit culturale. Il sacrificio anch'esso un
rituale di comunione tra una societ e una divinit. Robertson
Smith era un comparativo, cio affermava che le vie per il
progresso erano simili, per cui nei popoli primitivi si potevano
vedere le varie tappe percorse dalla societ civilizzata inglese.
La sua opera non tutta orientata al vero, ci sono anche molte
asserzioni che oggi risultano del tutto false.
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it


LINGUAGGIO, PENSIERO, SIMBOLO: L'ANTROPOLOGIA FILOLOGICA DI MAX
MLLER
E' noto per aver insistito sul nesso tra pensiero e linguaggio e
sulla natura del simbolismo religioso. La raccolta di dati sul
linguaggio era finalizzata alla fondazione di un'antropologia
filologica. Il linguaggio strettamente connesso con la cultura,
incorpora lo spirito di un popolo. Era contrario alle teorie di
Darwin, perch non credeva nella continuit tra specie umana e
specie animale, in quanto il possesso del linguaggio segnava una
spaccatura troppo netta tra uomo e animale. All'epoca in molti
affermavano che la razza indoeuropea derivava da un antico popolo
ariano, dato che gli indoeuropei parlavano lingue simili. Invece
Mller sosteneva che tra linguaggio e razza non poteva esserci
nessun nesso logico, l'arianesimo poteva solo essere un fattore
culturale, non razziale. Secondo Mller la religione era
espressione del senso di infinito che era comune a tutti gli
uomini. Allo scopo di definire l'infinito che non esprimibile
gli uomini fanno ricorso ad entit intangibili e possibili
infinite. Cos gli uomini primitivi per esprimere l'infinito
citavano il Sole, i popoli evoluti Dio.


L'ANTROPOLOGIA BRITANNICA POSTVITTORIANA E LA CRISI
DELL'EVOLUZIONISMO

HADDON, RIVERS, MARETT E ALTRI
Tra il 1890 l'etnologia britannica viene messa tutta in
discussione. La Gran Bretagna non pi la dominatrice d'Europa,
quindi la antropologia vittoriana aveva perso molti dei suoi
fondamenti. Edward Westermarck autore di Origine e sviluppo
delle idee morali. Dalle sue ricerche in Marocco era giunto alla
conclusione che la famiglia era l'origine della societ. La
famiglia funzione dell'allevamento della prole. E' il luogo dove
si esprime il sociale. William Halse Rivers l'inventore del
metodo genealogico. Ha partecipato alla famosissima spedizione
allo stretto di Torres, la prima spedizione di questo tipo. Il suo
studio era incentrato sulla parentela e sul metodo per raccogliere
la genealogia dei primitivi. Alfred Cort Haddon ha dato un grande
sviluppo al metodo della ricerca sul campo. E' l'ideatore della
spedizione allo stretto di Torres. Robert Ranulph Marett contro
gli evoluzionisti metteva in discussione il passaggio diretto
dalla magia alla religione e ha notato l'efficacia presente di
certe sopravvivenze, che non sono puri relitti senza significato
attuale.

TRA EVOLUZIONISMO E DIFFUSIONISMO: ARTUR MAURICE HOCART
Artur Maurice Hocart stato sempre molto emarginato, perch
viveva al Cairo ed era stato oscurato da altri etnologi
famosissimi. Il suo problema era stato: quali sono le origini
delle forme culturali in relazione alla loro funzione? L'obiettivo
era insomma capire quali erano le origini dell'istituzione regale
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

e del potere. In alcuni popoli non esiste nessuna forma di
governo, nelle situazioni normali, ma se necessario pronto ad
emergere. E' una forma di governo rituale, cio emerge perch
durante i riti i partecipanti si danno diversi compiti. Durante i
riti perch i riti sono la prima forma di associazione umana. Non
il rito che vuol modificare la natura, ma sono gli uomini che
ordinano la natura secondo il modello pi adatto per produrre gli
effetti desiderati. E mentre danno un ordine alla natura gli
uomini ordinano anche i loro rapporti. I primi pionieri del
pensiero non erano coloro che dominavano gli elementi, ma erano
quelli che dominavano se stessi. I ruoli nascono da una
specializzazione. Cos emerge un personaggio centrale, attorno a
cui si riuniscono molti leaders minori. Quando anche la societ
diventata troppo complessa e necessita di un'organizzazione
gerarchica, allora ricorre all'organizzazione del rito. Hocart
stato dimenticato, bench abbia spiegato le origini del potere e
della societ, come avevano fatto Aristotele, Locke, Russeau e
Hume.


IL FUNZIONALISMO DI BRONISLAW MALINOWSKI

LA MAGIA DELLE ISOLE: L'IMPRESA ETNOGRAFICA DI MALINOWSKI
Malinowski segna la fine del periodo di incertezza
dell'antropologia britannica. E' stato un antropologo molto bravo
sul campo, ma piuttosto mediocre come teorico. Capiva molto bene
le abitudini e gli stili di vita dei primitivi, ma era abbastanza
rude e volgare con loro e li disprezzava abbastanza. Il suo primo
pensiero era di rendere quanto pi possibile sincera la
descrizione dei dati raccolti e delle scoperte, esattamente come
fanno i chimici e i fisici, che sono tenuti alla massima
rigorosit descrittiva. L'antropologo studia i primitivi e li
interpreta ponendo tra s e loro una distanza assoluta.

RECIPROCITA' E NATURA DELL'ECONOMIA PRIMITIVA
Malinowski ha scritto Argonauti del Pacifico occidentale.
L'oggetto era un particolare tipo di scambi che era in uso nelle
isole Trombriand. Questo tipo di scambi si chiamava Kula. Era una
cosa importantissima per questi indigeni dell'Oceania. Tra le
isole circolavano sia collane che braccialetti, e i braccialetti
circolavano solo in un senso, mentre le collane circolavano
nell'altro senso in modo tale che una collana si poteva scambiare
solo con un braccialetto e le collane e i braccialetti non
restavano sempre nelle mani di uno, ma passavano per le mani di
tutti. L'importanza del libro sta nel fatto che nessun fenomeno
viene considerato astraibile dal contesto culturale, ma tutti i
fenomeni di una cultura sono correlati. Ogni piccolo elemento di
una cultura aveva cos lo scopo funzionalistico di rendere
coerente una cultura intera. Malinowski il primo che si accorge
della differenza tra il dato sociologico oggettivo e la
rappresentazione ideologica soggettiva che ne fa l'osservatore. Il
selvaggio e il primitivo sono cio in grado di avere un
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

comportamento coerente. Non che il suo studio sulla kula sia
particolarmente dettagliato, per gli da una importanza economica.
In realt non era nemmeno pura economia, dato che i trombriandesi
non agivano solo per fini utilitaristici, ma anche per fini
rituali. Infine il fatto che questi scambi erano reciproci
introdusse in antropologia il "principio di reciprocit". Il
principio di reciprocit la regola fondamentale di tutte le
civilt primitive.

LA POLEMICA ANTI DIFFUSIONISTA
La polemica di Malinowski con i diffusionisti passata alla
storia, tanto che ormai diffusionismo e funzionalismo sono
considerati come concetti opposti. L'idea dei diffusionisti,
secondo la quale i tratti culturali si diffondano da un'unica
cultura originaria era abbastanza sensata. Infatti non era questo
diffusionismo che avversava Malinowski, bens
l'"iperdiffusionismo" di Grafton Elliott Smith e di William Perry.
In realt questi due antropologi non erano mai entrati a far parte
del gruppo di antropologi scientifici, ma erano per lo pi
confinati nell'ambito dell'antropologia pi pubblica. Sostenevano
che la culla di tutte le civilt era l'Egitto. Gli egizi poi
viaggiarono e tutte le culture non sono altro che i resti
degenerati di questa cultura. La prova era la diffusione molto
ampia della tecnica della mummificazione dei cadaveri. Se ne
vedevano dei segni persino in Australia.

ORIGINE E FUNZIONE DELLA FAMIGLIA
Nel libro The Family among the Australian Aboriges confuta la tesi
della promiscuit originaria. Presso i primitivi ogni tanto ci
sono fenomeni di promiscuit sessuale, ma sono tutti strettamente
legati da regole di comportamento e non sono affatto liberi. La
famiglia un'istituzione originaria presso tutte le popolazioni
primitive. Completa l'argomento il saggio Sesso e repressione
sessuale tra i selvaggi. La famiglia il luogo della riproduzione
biologica e quindi anche il punto di trasmissione della
tradizione. L'incesto distruggerebbe tutti questi rapporti
famigliari, e per questo universalmente considerato delittuoso.
Il sociale l'ampliamento dei rapporti famigliari e l'esogamia
l'effetto della proibizione dell'incesto. La proibizione
dell'incesto la risposta alla potenziale disgregazione della
famiglia, l'esogamia il modo per evitare l'incesto.

TEORIA DELLA CULTURA E DEL CAMBIAMENTO CULTURALE
Nel 1944 viene pubblicato Una teoria scientifica sulla cultura. E'
un tentativo di dare un senso scientifico al metodo e all'oggetto
dell'antropologia. I rapporti tra le persone derivano dal concetto
di reciprocit che vale tra i primitivi. Societ e cultura sono
una serie di pratiche finalizzate al mantenimento dell'ordine
sociale. Dal funzionalismo sulla societ si passa a quello sulla
cultura. I bisogni fondamentali stimolano una risposta culturale,
che poi crea altri bisogni e altre risposte culturali. Questi
altri bisogni culturali sono quelli di potere e regole, che
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

seguono quelli dei mezzi di sussistenza. Niente pi cultura
simbolica, ma solo cultura strumentale. Segue a questa serie di
ragionamenti la riflessione sulla magia in Magia, scienza e
religione. La magia una risposta emotiva ad una situazione non
controllabile tecnicamente. La sua funzione quindi di
ritualizzare l'ottimismo dell'uomo.


IL FUNZIONALISMO STRUTTURALE DI RADCLIFFE BROWN

STRUTTURA, FUNZIONE E PROCESSO: LA SCIENZA NATURALE DELLA SOCIETA'
Il prima libro che scrive Alfred Reginald Radcliffe Brown Gli
isolani delle Andamane. La problematica fondamentale quella
della religione, che una cosa necessaria in tutte le
popolazioni. Il fine dell'antropologia secondo lui quello di
stabilire quale meccanismo faccia funzionare tutto il sociale. Il
centro della civilt non pi, come in Malinowski, la cultura, ma
la struttura sociale, che l'insieme dei rapporti sociali che
mantiene in vita una societ. La societ pu essere paragonata ad
un organismo biologico, che ha bisogno della collaborazione di
tutte le sue parti per funzionare. Il problema trovare quali
meccanismi tengono in vita tutto l'ordine sociale. Mentre gli
evoluzionisti parlavano di progresso e quindi di ordini sociali
sempre pi complessi, Radcliffe Brown faceva un discorso di
progresso sociale. Aveva studiato le societ segmentarie, che non
avevano nessuna forma di potere per risolvere i contrasti interni,
e quando questi si presentavano una delle due parti in causa si
separava dal gruppo e fondava una societ dalle caratteristiche
identiche.

LO STUDIO DEI SISTEMI DI PARENTELA
Riguardo ai sistemi di parentela tra gli aborigeni australiani,
scrive un articolo saggio, "Lorganizzazione sociale delle trib
australiane". La particolarit di questo lavoro che si tratta di
una pura deduzione, azzeccata. Propone un parallelismo tra
terminologie di parentela e comportamento sociale. Per esempio se
c'era la solidariet del gruppo dei fratelli un estraneo li
chiamava tutti con lo stesso termine, senza distinguere
esattamente tra loro. Un altro concetto che poteva avere
conseguenze nel comportamento sociale era quello di unit di
lignaggio, secondo il quale all'interno di un lignaggio, tutti i
parenti si chiamavano nello stesso modo senza nemmeno tener conto
della differenza generazionale. La differenza con Malinowski sta
nel fatto che quest'ultimo considerava questi fenomeni
terminologici nella parentela come un estensione del concetto
familiare ad altre persone.

LA TEORIA DEL TOTEMISMO
Sul totemismo Radcliffe Brown rimette in discussione le teorie di
Durkheim, secondo le quali identificarsi in un simbolo animale o
vegetale era un modo per sentirsi coesi ed uniti in una forma
primordiale di societ. Secondo Radcliffe Brown i totem non sono
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

il simbolo della societ, ma lo divengono perch sono gi oggetto
di riti. I totem venivano comunque scelti tra determinate specie
animali e non tra altre e spesso erano abbinate specie opposte, o
per lo meno considerate tali; questo perch gli animali sono
simbolo della societ umana in questione e anche i rapporti tra
gli animali sono simbolo dei rapporti tra gli uomini.

IL FUNZIONALISMO BRITANNICO: CONTINUITA' E ROTTURE

Radcliffe Brown aveva insegnato pochi anni ad Oxford, ma aveva
dato un'impronta fortissima alla materia. Il suo paradigma
struttural - funzionale era ovunque. Ma dopo la seconda guerra
mondiale cominciano ad emergere le prime grandi deviazioni.

DOPO RADCLIFFE BROWN: E. EVANS PITCHARD E FORTES
Erano due grandi collaboratori di Radcliffe Brown, e avevano
diffuso le sue teorie, privilegiando l'antropologia sociologica a
quella culturale e analizzando sempre la struttura sociale.

Razionalit "primitiva", comparativismo critico e antropologia
come arte: E. Evans Pritchard
Edward Evans Pritchard ha studiato gli Azande. Ha dimostrato che
anche nelle civilt primitive esistevano ragionamenti
consequenziali, quindi le civilt primitive erano razionali,
magari non nel senso che erano fondate su presupposti culturali
veri piuttosto che falsi, ma perch dotate di una loro coerenza
interna. In una conferenza afferm che l'antropologia studia le
societ pi come sistemi morali che come sistemi naturali, perci
cerca modelli, e non leggi, interpreta e non spiega. Questo fu un
durissimo attacco all'antropologia comparativa e scientifica
britannica. Non pi il metodo comparativo o la possibilit di
confrontare la garanzia di scientificit dell'antropologia.
Comunque l'antropologia deve continuare a comparare, per non
ridursi ad una serie di monografie sconclusionate, ci si deve
limitare ad una comparazione limitata ad una determinata area
culturale, all'interno di una limitata area geografica. Insomma
sposta l'accento sulle particolarit pi che sulle uniformit dei
popoli. L'antropologia diventa cos come l'arte, che deve
interpretare una cultura, e non pi una scienza che la deve
esplicare. Con queste affermazioni ha accelerato la crisi del
modello struttural - funzionalista.

Parentela, tempo e struttura: Meyer Fortes
Meyer Fortes studia i rapporti di lignaggio tra le societ
segmentarie, quelle societ non dotate di un potere interno, che
si dividono in seguito a conflitti interni e che restano comunque
in contatto e culturalmente identiche. Insieme a Evans Pritchard
pubblic Sistemi politici africani. Dalle societ centralizzate a
quelle senza stato. Fortes inoltre rivolta tutto il discorso sulla
parentela: la parentela non la radice della societ, ma la
societ che regola i rapporti di parentela. In realt Fortes
rimane fedele a Radcliffe Brown continuando a considerare
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

l'antropologia come una scienza induttiva e continuando a
considerare la struttura sociale come momento principale della
ricerca antropologica. Le societ segmentarie per non erano
paragonabili all'organismo biologico, come voleva il paradigma
struttural funzionalista. C'erano infatti spinte centrifughe di
autonomia e spinte centripete come la ricerca di unit e
somiglianza tra i gruppi. All'interno di questa prospettiva assume
molta importanza la dimensione temporale dell'analisi
antropologica. In realt sembrerebbe che l'idea secondo la quale
la distanza famigliare tra i gruppi si riflette anche sulla loro
distanza sociale vada contro il discorso che la cultura non
importa, importa solo la struttura sociale. Ma ci era motivato
dal fatto che era metodologicamente pi facile individuare la
struttura, che sempre pi individuabile, che non la cultura, che
ha sempre i contorni sfumati, e pu essere individuata solo
attraverso la struttura. In realt, diversamente dal suo maestro,
Fortes considerava la struttura sociale non come data ed
esistente, ma come prodotta dalla prospettiva dell'osservatore.

ETHOS, EIDOS, SCHISMOGENESI: GREGORY BATESON
Gregory Bateson occupa un posto a parte nella costellazione degli
struttural funzionalisti britannici. Ha scritti Naven, un libro
del tutto particolare, che fu accolto con una certa perplessit.
Il trattato parte dallo studio sulla cerimonia naven, celebrata
ogni volta che un individuo compie un'azione corrispondente ad un
valore locale. Un primo aspetto molto particolare che Bateson
analizza le mille implicazioni di questa cerimonia, considerandone
tutti gli aspetti insieme, da quello psicologico a quello etico,
politico, religioso ed economico. Per capire una civilt Bateson
dice che occorre considerarla non solo dal punto di vista
strutturale, perch quello solo il metodo pi semplice per
cogliere la esteriorit. Bisogna secondo lui spostarsi su un altro
livello di comprensione. Bisogna cogliere il tono emotivo che
sottost ad ogni fenomeno culturale. Questo tono emotivo lo chiama
ethos. L'ethos il ponte emotivo tra struttura e cultura. E la
congiunzione pu avvenire attraverso l'eidos. Per definire l'eidos
comincia col definire le premesse, che sono gli elementi
costitutivi della struttura culturale, inserite in uno schema
logico coerente. Sono degli elementi generalizzati e servono per
capire dei comportamenti apparentemente diversificati, ma in
realt simili tra loro. Quindi la premessa una generalizzazione
di una serie di comportamenti culturali. La struttura culturale
fondata sulle premesse l'eidos. L'eidos il contenuto
cognitivo, mentre l'ethos il contenuto emotivo. L'unit tra
questi due elementi ci che costituisce una cultura nel suo
complesso. Chiama invece schismogenesi il comportamento
individuale risultante da interazione cumulativa tra individui.
Questo processo individua i processi di azione e reazione
dell'ethos, che permettono una migliore comprensione
dell'individuo all'interno di una struttura sociale. Quindi i
conflitti, le patologie e le individualit degli individui
all'interno di una societ si formano con un processo di azione e
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

reazione agli stimoli dati dalle interazioni. Questa la
schismogenesi.

FUNZIONALISMO E COLONIAISMO
L'antropologia andava esorcizzata dall'accusa di essere figlia
dell'imperialismo. Dopo una prima fase autocelebrativa della Gran
Bretagna come stato pi progredito del pianeta, si passa al
paradigma struttural funzionalista, che anche se non esattamente
autocelebrativo pur sempre una dimostrazione che rende
automatica la decisa supremazia della cultura occidentale su tutte
le altre culture mondiali. Infatti la societ occidentale
strutturalisticamente ed evoluzionalisticamente analizzata non
presenta problemi e conflitti interni. In realt per gli
strutturalisti facevano solo un discorso di struttura sociale non
sottoposta a trasformazioni, invece di celebrare il discorso
evoluzionista applicato alla cultura, discorso tanto caro ai
colonialisti britannici che volevano costituire un'lite bianca.
Per l'atteggiamento di superiorit con cui anche oggi gli
occidentali frequentano il Terzo Mondo per interessi politici o
economici dimostra come in ogni caso anche l'evoluzionismo
antropologico abbia a che fare con l'incomprensione di una
diversit culturale dall'Occidente. La Gran Bretagna ha fatto
anche il grave danno di applicare la Indirect Rule che consiste
nel decentramento del potere investendo i capi delle trib del
potere metropolitano. Cos ha dato origine al tribalismo, che la
lotta delle trib per assumere questo potere.

GLUCKMAN E LA "SCUOLA DI MANCHESTER"
Max Gluckman sudafricano come Fortes, e ha condotto le sue
ricerche in Africa australe. Ha fondato la cosiddetta "scuola di
Manchester" innovando notevolmente la metodologia d'indagine
dellantropologia. Ha analizzato l'interconnessione tra le usanze
tradizionali e le novit nella cultura africana.

Conflitto, ordine e rituale: Max Gluckman
Secondo Gluckman l'equilibrio interno di una societ non una sua
integrazione, ma solo la risultante di una serie di conflitti
interni. Quindi un sistema sociale non mai stabile, solo ogni
tanto pu raggiungere un momentaneo equilibrio per cause interne o
esterne. Quindi tutti i grandi rivolgimenti sociali hanno come
unico risultato quello di portare un ordine provvisorio prima che
la situazione si destabilizzi daccapo. Gluckman rimase comunque
sempre legato alla problematica della conservazione della
struttura e non arriv mai ad affrontare il problema della sua
trasformazione. Ogni conflitto caratterizzato dai concetti di
competizione, lotta, conflitto, e contraddizione. Competizione
sono le contrapposizioni individuali, lotta sono i conflitti,
sempre individuali, ma molto pi ricorrenti e pi gravi, conflitto
sono le lotte all'interno del sociale che danno luogo ad un
cambiamento nel personale, ma non nella struttura sociale, e
contraddizione sono lotte interne destinate a cambiare
radicalmente il modello sociale. Gluckman analizz il rituale
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

soprattutto come evento legato al conflitto e atto a risolverlo
provvisoriamente. Il conflitto ha il ruolo centrale di produrre
l'equilibrio.

Analisi dinamica, processo e "dramma sociale": Victor Turner
Era un aspetto tipico della scuola di Manchester quello di
studiare il sociale come complesso di equilibri ed equilibri. Gli
scolari di Gluckman studiano le civilt come sviluppo di relazioni
sociali, e le analizzano a grandi distanze di tempo per vedere
quanto i vari conflitti generazionali possono cambiare una
cultura, infatti ognuno trae la cultura dalla sua parte e fa 's
che la cultura cambi in continuazione. Questo era privilegiare
l'aspetto dinamico dell'interazione sociale. E questo anche
accentuare gli aspetti processuali del divenire, mentre prima si
privilegiava la conoscenza della cultura e della struttura sociale
immobile. Victor Turner ha scritto Crisi e continuit in una
societ indiana. Cre il concetto di dramma sociale per indicare i
conflitti della societ. Non ha interesse per le regole interne
alla societ, perch non hanno niente a che fare con lasseto
interno alla societ. L'assetto generato dall'interazione delle
parti in lotta. Turner si distingue da Gluckman perch privilegia
nella sua analisi l'individuo singolo col suo modo di pensare
personale.

CRITICA DELLO STRUTTURAL FUNZIONALISMO: EDMUND LEACH
Edmund Leach si distingueva molto nettamente dai suoi colleghi in
quanto non era un africanista, ma studiava l'Asia meridionale. Con
lui la critica allo struttural funzionalismo arriv ad un punto
decisivo. Leach stato il primo ad aver condotto le sue ricerche
in societ complesse, con un elevato livello di specialit
produttiva, con stratificati sistemi castali, poteri politici
centralizzati e religioni salvifiche. E' stato il primo ad
intraprendere queste ricerche. Esclude l'ipotesi dell'equilibrio
come dato e enfatizza la manipolazione delle risorse materiali e
simboliche da cui deriva il potere.

Instabilit e cambiamento: i Curdi e i Kachin
Nel suo studio sui Curdi Rowanduz Leach nota come la civilt da
lui studiata sia in continuo rivolgimento sociale. Gli individui
in quel caso non si confrontano con la norma. Gli individui
cambiano la norma a loro piacimento e cos inducono il processo di
cambiamento. L'antropologo deve per prima cosa descrivere il
modello della struttura e poi segnalare le differenze tra il
modello e la struttura reale, per capire le modificazioni della
norma. I temi principali sono cos il cambiamento, il conflitto,
la manipolazione e l'allontanamento dalla norma. A questo bisogna
aggiungere la distorsione dell'interpretazione dell'antropologo.
LE forme di aggregazione sociale delle popolazioni studiatr4e da
Leach erano di una multiformit tale da rendere impossibile il
modello struttural funzionalista: le forme di governo erano tante
e diversificate, le religioni e i lignaggi anche, per cui non era
possibile trovare un paradigma o una struttura per queste societ
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

cos diverse eppure cos unite. Ogni cento anni circa le forme di
stato (egualitario e aristocratico) si alternavano tumultuosamente
sulla scena, dal che si poteva dedurre che nessuno dei due sistemi
era stabile, ma il complesso dei due sistemi era la cultura del
popolo.

Norme statistiche e modelli
Leach si era sempre trovato di fronte alla situazione di
divergenza tra norme e comportamenti effettivi, tra regole
giuridiche e norme statistiche. Torna ad una visione puramente
empirica, in assenza di sistemi e metodi gi conosciuti.
L'osservatore antropologo ha tre livelli di osservazione: il primo
il comportamento reale degli individui, il secondo la norma e
il terzo la descrizione che fa l'individuo di se stesso e della
societ in cui vive. Spesso si identifica il secondo livello con
il terzo, ma sono differenti. Si tratta di attenersi alla norma
statistica.

IL TRAMONTO DEL FUNZIONALISMO: METODO "GENERATIVO", CAMBIAMENTO E
CONFINE ETNICO IN FREDRIK BARTH
Fredrik Barth norvegese, ma si identifica all'interno della
tradizione britannica. E' uno degli antropologi pi versatili,
allievo di Leach. Dopo una serrata serie di analisi arriva anche
lui alla conclusione che tra regola e comportamento c'
effettivamente una discrepanza, che per non una semplice
deviazione dalla regola. Introduce i concetti di scelta e
strategia. Questi due concetti sottolineano gli aspetti
volontaristici della deviazione dalla norma.
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

ANTROPOLOGIA ITALIANA

DEMOLOGIA ED ETNOLOGIA

In Italia l'antropologia non nata studiando i selvaggi
esistenti, per lo pi nelle colonie, ma studiando gli uomini dei
tempi antichi, in particolare dell'Impero romano.

DEMOLOGIA
Ernesto de Martino sosteneva che la corrente demologica era
prevalsa su quella etnologica data la breve durata del periodo
coloniale italiano. Il fatto che comunque l'Italia era in
ritardo rispetto alle altre correnti antropologiche perch si era
unificata da poco. Quindi tutti erano tesi alla ricerca delle
radici, e non alla ricerca delle cause del progresso. In realt in
Italia c'era una ricerca del concetto di popolo e di nazione che
non aveva nulla a che fare con quella di altri paesi, visto che
comunque tutti erano coscienti della forte eterogeneit delle
tradizioni italiane. All'inizio, verso la met del secolo scorso,
le ricerche avevano cominciato ad orientarsi alla lirica,
raccogliendo cio tutte le canzoni popolari. Cosa che ha fatto
Costantino Nigra, che ha raccolto i Canti popolari piemontesi. I
risultati della raccolta erano che l'Italia si divideva in due
aree culturali fondamentali: quella superiore che si estendeva
dall'Appennino tosco emiliano in su e quella inferiore, che si
estendeva dall'appennino tosco emiliano in gi. Nell'area
superiore le liriche erano prevalentemente storico romanzesche,
mentre nell'area inferiore erano per lo pi lirico amorose.
Giuseppe Pitr invece l'effettivo iniziatore degli studi
demologici in Italia. Ha scritto la Biblioteca delle tradizioni
popolari siciliane, in venticinque volumi, che raccoglie tutti i
proverbi, i canti, i giochi, ecc. della tradizione siciliana. A
lui fa seguito Giuseppe Cocchiara, che comincia a risentire delle
influenze sia di Croce che dell'antropologia britannica. Analizza
alcuni aspetti dell'immaginario popolare e colto siciliano.

ETNOLOGIA
Questo campo fu sempre sottomesso alla demologia. Comunque anche
in Italia ci furono degli esploratori etnografi, che per non si
riunirono mai in un discorso scientifico comune, come era avvenuto
in Francia, in Inghilterra o in America. Lamberto Loria uno di
questi, ma dopo aver speso la vita a viaggiare in tutto il mondo,
al suo ritorno in Italia, fonda la Societ di Etnografia Italiana.
Ma il discorso centrale restava sempre e comunque la storia del
diritto che veniva affrontato con studi storico giuridici.
Raffaele Pettazzoni stato il principale promotore degli studi
demologici in Italia. Carlo Conti Rossini e Enrico Cerulli
studiarono le popolazioni extraeuropee dandogli un carattere
unitario. Vingi Grottanelli studi la popolazione etiope. Ma il
problema fondamentale era che tutta questa etnologia veniva a
nascere durante il regime fascista e ne era totalmente schiava.
Quindi questi dignitosissimi antropologi cercavano di dimostrare
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

acrobaticamente superiorit ed inferiorit razziali, pi che
studiare le societ primitive. Solo Pettazzoni non entr mai nel
merito di discussioni razziali.

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it


DALLO STORICISMO ALL'ETNOCENTRISMO CRITICO: ERNESTO DE MARTINO

LA MATRICE FILOSOFICA: CROCE
De Martino come etnologo esordisce nel 1941, pubblicando
Naturalismo e storicismo nell'etnologia. La sua opinione era che
nessuna civilt poteva essere studiata senza tener conto della sua
storia. Infatti conoscere una popolazione attualmente era un modo
d'indagine pseudo scientifico, visto che le uniche scienze
tenevano in considerazione anche il percorso evoluzionistico
dell'oggetto. Quindi l'antropologia non era scienza e i primitivi
erano primitivi e restavano tali, visto che non si evolvevano
nella storia. In realt poi de Martino seguiva le posizioni
crociane solo in teoria. Infatti si dedic allo studio delle
popolazioni del meridione d'Italia.

STORICISMO E FILOSOFIA DELLA CULTURA: DE MARTINO E CANTONI
Nello stesso anno in cui de Martino pubblicava naturalismo e
storicismo, Remo Cantoni pubblicava Il pensiero dei primitivi. Era
un libro di idee molto vicine a quelle di Levy Bruhl, che era di
opinioni opposte rispetto a de Martino. [... INCOMPRENSIBILE...]

IL PROBLEMA DEL MAGISMO E IL CONCETTO DI PRESENZA
Ne Il mondo magico, de Martino affronta il problema della magia.
Sostiene che l'uomo sulla terra combatte per essere presente,
contro il non essere, e il suo modo per combattere contro il non
essere appunto la magia. I poteri magici sono reali, e possono
servire a tale scopo. La perdita della presenza invece de Martino
l'affronta in Morte e pianto rituale, del 1958. Il lamento funebre
ha lo scopo di far fronte alla crisi causata dalla non pi
presenza della persona nella comunit.

DESTORIFICAZIONE, MARXISMO, ETNOCENTRISMO CRITICO
Subito dopo Il mondo magico de Martino pubblica Intorno ad una
storia del mondo popolare subalterno, di ispirazione chiaramente
socialista e gramsciana. Il socialismo di de Martino era
prevalentemente volto al punto di vista umano delle tesi di Marx,
cio all'irruzione delle masse nella storia. Le masse erano
essenzialmente la popolazione del meridione d'Italia. Questa
problematica porta con s per anche quella del rapporto tra
l'antropologo e l'uomo osservato. L'incontro tra l'etnologo e il
soggetto da conoscere l'"umanesimo etnografico". L'incontro non
neutro: l'antropologo guarda al primitivo attraverso la sua
griglia interpretativa. Quindi si corre il rischio di presentare
le nuove conoscenze in modo dogmatico. La soluzione nel
confrontare continuamente la cultura osservata con quella
dell'antropologo. Quindi l'incontro etnografico diventa la miglior
occasione per un esame di coscienza dell'uomo occidentale. Poich
non ha nessun dubbio sulla superiorit della cultura occidentale,
fonda il concetto di etnocentrismo critico. Manca totalmente
qualsiasi osservazione sul fatto che il dato etnografico va
interpretato anche attraverso la griglia interpretativa del
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

nativo, diversamente il primitivo diventa totalmente passivo. De
Martino comunque convinto che la cultura occidentale la
miglior posizione d'osservazione per conoscere tutte le altre
culture.
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

L'ANTROPOLOGIA MARXISTA
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Il marxismo entra a far parte dell'antropologia solo verso il
1860, prevalentemente ad opera dei francesi.

ENGELS E MORGAN
Morgan si era avvicinato moltissimo ad Engels sul discorso della
propriet. Il concetto di propriet destinato a scomparire
progressivamente perch man mano che la societ si complica
l'interesse sociale prevale su quello del singolo. queste tesi
erano state dichiarate da Engels come veramente comuniste.
Sostanzialmente Engels riprende le tesi di Morgan e sostituisce
all'evoluzionismo un po' di storia e filosofia del progresso, come
miglioramento dei mezzi di sussistenza. Morgan aveva sostenuto una
corrispondenza tra le diverse epoche storiche (di progresso) e
l'evoluzione dei mezzi di sopravvivenza, e anche questo discorso
viene molto utile ad Engels per congiungere la storia alla
preistoria. La preistoria era la felicit amorale per via della
promiscuit delle donne, e ora doveva venire la felicit morale,
del proletariato, dopo l'infelicit morale del matrimonio
borghese, che era una forma di prostituzione legalizzata.

IL MARXISMO E L'ANTROPOLOGIA: DALL'ESCLUSIONE ALL'INCONTRO
Il fatto che Engels avesse accettato e apprezzato le teorie di
Morgan aveva fatto 's che Morgan fosse ritenuto molto importante
in URSS e questo faceva orrore agli americani. Da qui una lunga
lontananza tra antropologia e marxismo. Inoltre le teorie di
Morgan furono a lungo rifiutate in blocco in America. L'idea della
storia come inevitabilmente destinata al socialismo non piaceva
agli americani perch introduceva l'URSS come paese guida. Ma in
seguito, verso la fine degli ani '60, con il rilancio generale del
marxismo coi fatti del Vietnam e dell'Algeria, anche il rapporto
tra antropologia e marxismo fu ampiamente riscoperto. Molti
antropologi francesi ripresero in considerazione criticamente i
testi di Marx in relazione alla decolonizzazione del Terzo Mondo.
Georges Balandier defin i rapporti attuali tra occidente e Terzo
Mondo come situazione coloniale. Non era il primo a evidenziare
l'impatto tra Occidente e Terzo Mondo. Ma metteva chiaramente in
evidenza come il mondo occidentale stesse destrutturalizzando le
comunit locali. Gli antropologi marxisti trovarono dunque terreno
fertile nel discorso africanista. Ma a rivalutare del tutto le
idee marxiste fu Luis Althusser, che fece del Capitale non un
testo della nuova umanit, ma il testo teorico di un'epoca
storica.

UN INNESTO FILOSOFICO
La rivalutazione del Capitale avviene su questi punti:
1. Marx inaugura una nuova conoscenza del sociale fondata sul
processo produttivo.
2. Marx non interessato a scrivere una linea teorica di sviluppo
della storia, ma la logica di funzionamento del modo di produzione
capitalistico. Il modo capitalistico un modo di produzione.
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

3. Quando si determina una contraddizione tra gli elementi del
sistema si produce il mutamento strutturale della societ, e
cambia la storia.
4. Un modo di produzione si configura come una serie di strutture
interrelate, ma ci che caratterizza il sistema il dominio di
una di queste strutture su tutte le altre, Nel modo di produzione
capitalista prevalgono le relazioni di produzione, quindi la cosa
importante il rapporto capitale lavoro.
5. Le realt storiche sono un'articolazione di modo diversi di
produzione.
Le societ colonizzate erano precapitaliste, cio affiancavano il
modo di produzione locale precedente non capitalista ad un modo
capitalista introdotto dall'Occidente.

LA "COSTRUZIONE" DEI MODI DI PRODUZIONE
Il paradigma funzionalista coincide col tramonto dell'idea del
sociale come u tutto integrato. A questo punto Lvi Strauss andr
per una strada, di riformulazione del concetto di struttura, e
l'antropologia marxista per un'altra, quella di studiare la storia
come mutamento dei rapporti di dominio tra padroni e servi. La
prima opera, francese, di teorie marxiste di Emmanuel Terray, Il
marxismo davanti alle societ primitive. E' una rivisitazione di
Antropologia economica dei guorou della Costa d'Avorio, di Claude
Meillassoux. L i giovani erano dominati dagli adulti che avevano
in mano tutti i mezzi di produzione. Ma queste posizioni andavano
incontro alla critica di chi diceva che la storia delle lotte di
classe non era abbastanza dinamica per spiegare alcune
trasformazioni della struttura sociale.

DALLA PRODUZIONE ALLA RIPRODUZIONE: LA TEORIA DEL MODO DI
PRODUZIONE DOMESTICO
Negli anni '70 nascono i primi studi su come mettere d'accordo le
societ tradizionali periferiche (la famiglia) con il mondo
capitalista. Meillassoux fa uno studio sul modo di produzione
domestico in Donne, granai e capitali. La famiglia il luogo
della produzione della manodopera. La produzione e la riproduzione
della vita il momento determinante della storia. L dove non
possibile controllare i mezzi di produzione, come per esempio in
Africa, si passa a controllare i mezzi di riproduzione. E cos i
giovani, dopo aver lavorato per un po' al servizio degli anziani,
ricevono una donna con cui fare prole, per poi beneficiare del
lavoro della stessa. Cos il meccanismo stabile, dal momento che
non possibile ad un individuo preproduttivo avere una donna. Il
controllo sociale non si esprime solo col controllo dei mezzi di
produzione, ma anche con la riproduzione dei produttori.

LA PARENTELA: STRUTTURA O SOVRASTRUTTURA?
Maurice Godelier studia il rapporto fra infrastruttura e
sovrastruttura, studia l'importanza della parentela nella
produzione dei popoli primitivi. Ovvero si pone il problema se
possibile conciliare economia e parentela. Nelle societ primitive
impossibile trovare una produzione svincolata dalla parentela.
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Quindi la parentela al tempo stesso infrastruttura e
sovrastruttura. Siccome le relazioni di parentela sono regolatrici
della produzione, diventano anche regolatrici della sfera politica
e religiosa. Meillassoux sosteneva che nella produzione famigliare
i mezzi di produzione sono accessibili a tutti, solo le energie
umane sono sotto controllo di pochi.

L'EREDITA' DELL'ANTROPOLOGIA MARXISTA
L'antropologia marxista ha avuto il merito di studiare le comunit
umane nel vortice delle merci. Ha inoltre consentito di riempire
il vuoto tra centro e periferia. Le tesi degli antropologi
marxisti non sono la ripetizione delle teorie di Marx, solo hanno
guidato lantropologia fuori dall'Occidente e fuori dai dogmi
interpretativi delle societ primitive, propri di chi guardava al
mondo primitivo con gli occhi dell'Occidente, come se fosse
l'unico modo possibile.
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

L'ANTROPOLOGIA PSICOANALITICA
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it


Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

S'intende lo studio del comportamento sociale degli individui in
societ anche non occidentali.
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it


Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

TOTEM E TABU': SIGMUND FREUD
Sigmund Freud ha scritto Totem e tab, che il testo fondamentale
dell'antropologia psicoanalitica.

L'origine del totemismo e dell'esogamia
Questo libro non la prima, ma senz'altro la pi completa
spiegazione di un comportamento collettivo in chiave psicologica.
Freud voleva rispondere a due domande fondamentali di quel tempo:
cos' il totemismo? e che relazioni ha con l'esogamia? L'elemento
essenziale era il complesso di Edipo, cio il desiderio inconscio
del figlio di sopprimere il padre per potersi congiungere con la
madre. Il padre infatti era possessore della madre, produttrice
dei suoi figli; i figli sono inconsciamente perseguitati dal senso
di colpa verso le donne di tutto il gruppo familiare, perci vanno
a cercarsi qualcuno all'esterno del gruppo, praticando cos
l'esogamia.

Il concetto di "ambivalenza emotiva"
Anche le persone che vivono nella civilt occidentale si creano
dei tab, molto paragonabili a quelli dei primitivi. Il fatto
che per quello che uno spontaneamente si proibisce fin
dall'infanzia non gli elimina la pulsione a farla, e qui emerge il
concetto dell'ambivalenza emotiva. Il comportamento ambivalente
quello di chi vorrebbe fare una cosa che si proibito e di cui
quindi ha orrore. E allo stesso modo i selvaggi hanno i tab nei
confronti delle cose che essi vorrebbero compiere ma hanno
l'orrore di farlo. I tab classici sono i modo di trattare i
nemici, i sovrani e i morti. Sui nemici Freud osserva che
l'uccisore diventa tab per la societ e l'ucciso viene "placato"
con doni e preghiere; l'ucciso oggetto di ostilit, ma
contemporaneamente di rimorso. Anche i sovrani sono fatti oggetto
di rispetto, in quanto interiormente odiati dai sudditi. I morti
invece creano l'ambivalenza tra la pena della scomparsa e la
soddisfazione inconscia per la morte avvenuta. Il fatto che i
superstiti neghino di aver mai avuto avversione nei confronti del
morto, significa che scaricano questi sentimenti su di lui.

Il "disagio" della cultura
La cultura per Freud sempre una conseguenza del senso di colpa
dei figli nei confronti dei padri, padroni dell'orda. Il problema
viene analizzato ne Il disagio della civilt. Il punto di partenza
il conflitto tra l'Eros e la pulsione distruttiva. Finch il
sistema piccolo il senso di colpa prende la forma del complesso
di Edipo, ma poi se il sistema si allarga insorge un problema pi
vasto con un senso di colpa molto pi esteso, che da origine alla
cultura.

COMPLESSO AVUNCOLARE O COMPLESSO EDIPICO? MALINOWSKI CONTRO FREUD
JONES
Malinowski, fin dall'inizio della sua spedizione nelle Trombriand,
aveva preso in considerazione il problema della veridicit o meno
delle teorie di Freud e pi in generale delle teorie
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

psicoanalitiche applicate all'antropologia. Secondo Malinowski
Totem e tab universalizzava il sentimento ristretto che c' tra
madre, padre e figlio. La societ trombriandese era monogamica,
come volevano le teorie del complesso di Edipo, quindi era pi che
mai legittimo il tentativo di Malinowski di controllare la
veridicit delle tesi psicoanalitiche. Ma nelle Trombriand
l'autorit famigliare era dello zio, che era il futuro ereditatore
dei beni e il responsabile dell'educazione, e l si poteva notare
come i rapporti col padre fossero molto affettuosi e sinceri,
mentre nei figli c'era il desiderio di uccidere lo zio e di unirsi
alla sorella.

Il fondamento edipico del complesso avuncolare: Ernest Jones
Ernest Jones sosteneva, contro Malinowski, che i selvaggi non
sapevano mai chi fosse il padre dei figli, sapevano solo chi era
la madre. Il fenomeno del complesso avuncolare evidenziato da
Malinowski era invece un complesso di Edipo caratterizzato
dall'ignoranza del padre. Insomma i Trombriandesi pensavano che il
padre dei figli dovesse essere lo zio e verso lo zio si rivolgeva
il complesso di Edipo. La sorella amata ma proibita la
sostituzione della madre. In effetti Malinowski accettava le
teorie di Freud, per considerava fenomeni come la tendenza
all'incesto come facenti parte di un retroscena culturale
specifico e non come un fatto istintivo di tutti gli uomini.

UNO JUNGIANO MARGINALE: JOHN LAYARD
Era un allievo di Rivers, completamente avverso a Malinowski, e si
schierava assolutamente contro qualsiasi intromissione della
psicologia nell'antropologia. In effetti per le teorie di Jung,
da cui fu psicoanalizzato, influenzarono molto il suo lavoro sul
campo. Studia il rito Maki, che serve per dare "completezza"
all'individuo, e si appoggi in questo studio a molte teorie di
Jung.

RITORNO A FREUD: GEZA ROHEIM
Gza Roheim il continuatore delle tesi di Freud sulla cultura.
Fece le sue ricerche in Australia, in Nuova Guinea e in Nord
America. Secondo Roheim la cultura il prodotto della difesa dai
complessi psichici dell'et infantile. La cultura un modo per
restare bambini anche da grandi, infatti serve per realizzare le
fantasie non risolte dell'infanzia. La cultura assomiglia ad una
risposta alla paura di essere lasciati soli al buio.

IL MOMENTO NEO FREUDIANO: GLI STUDI DI "CULTURA E PERSONALITA'":
ABRAM KARDINER, RALPH LINTON E CORA DU BOIS
Abram Kardiner si dedic prevalentemente allo studio dell'effetto
della cultura sul singolo all'interno della societ. Ralph Linton
non era n psicologo, n freudiano. Era solo un etnografo molto
esperto e aveva offerto a Kardiner il materiale per elaborare il
concetto di personalit di base. La personalit di base la
personalit media risultante da una determinata cultura. A formare
questa personalit concorrono le istituzioni primarie e le
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

istituzioni secondarie. Le istituzioni primarie sono quelle che
plasmano la personalit durante l'infanzia, e sono soddisfazione,
punizione e inibizione; le istituzioni secondarie sono quelle che
produce una societ al fine di attenuare il peso, in et adulta,
delle istituzioni primarie, e sono le leggende, la religione, i
miti e i tab. Quando l'individuo cresce poi proietta sulle
istituzioni secondarie lo stesso modo di pensare che aveva nelle
istituzioni primarie. Quindi proietta i sentimenti della sfera
affettiva nella sfera mitico religiosa. Il concetto di
personalit di base si distacca abbastanza nettamente dalle idee
di Freud, per il quale ogni fattore culturale era relativamente
ininfluente. Tutta la teoria della personalit di base un
costrutto ipotetico che ha creato Kardiner, ed di ordine
puramente teorico, dato che poi alla fine le uniche persone
menzionate nei suoi libri sono i suoi pazienti, e i primitivi di
cui parla li cita solo a titolo di esempio dimostrativo.
L'esigenza di dimostrare la veridicit o meno di questo impianto
teorico spinse Cora du Bois a intraprendere una ricerca al
riguardo, sul campo. Scrisse Il popolo di Alor, e in questo libro
analizz molto attentamente la personalit e lo sviluppo dei
bambini aloresi. Not come il rapporto tra le madri e i bambini
era caratterizzato da frequenti distacchi, nel senso che le madri
andavano a coltivare i campi ed i bambini restavano a lungo soli
al villaggio, alimentando in loro un sentimento di abbandono e di
frustrazione, che li spingeva poi da grandi alla competizione e
alla guerra. Chiam la personalit di base personalit modale per
chiarire il concetto che non media, ma pi frequente. La Du Bois
non afferma che tutti gli individui hanno la stessa personalit
all'internmo della societ, semplicemente dinamizza l'idea del
rapporto tra l'individuo e le istituzioni.
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

STORIA DELL'ANTROPOLOGIA CULTURALE IN BREVE
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it


Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it


Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

NASCITA DELL'ANTROPOLOGIA CULTURALE
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

L'antropologia culturale nata dalla constatazione delle
diversit culturali tra popolo e popolo. La prima credenza che si
sviluppa dal momento del confronto della propria cultura con
un'altra che la propria sia quella veramente corretta, o
comunque la pi vicina alla vera giustizia, e che le altre siano
espressione di un genere umano un po' diverso e un po' inferiore.

L'ILLUMINISMO
Con le nuove scoperte geografiche e con la riapertura del mondo ai
commerci, gli europei si trovarono a confronto con civilt molto
diverse dalla loro e dovettero confrontarsi con esse. La prima
idea che si svilupp a partire dal mistero delle diversit
culturali, fu che tutti gli uomini erano nati allo stato di natura
e poi si erano evoluti verso la civilizzazione e avevano raggiunto
diversi livelli di progresso.

L'EVOLUZIONISMO DEL 1800
Le culture erano a diversi livelli di progresso e quella pi
progredita, in un modo o nell'altro, era quella Occidentale. Tutti
ipotizzavano il fatto che il progresso, nel pensiero e nella
tecnologia, andasse da forme pi semplici a forme pi complesse,
da forme pi retrograde a forme pi evolute. Morgan divise il
progresso in tre momenti principali: selvaggio, barbaro e
civilizzato. Diceva che nel periodo barbaro si viveva in orde, ci
si nutriva a casaccio, e si condivideva tutto con gli altri
dell'orda. Poi si invent l'arco per cacciare, poi non c'era pi
promiscuit sessuale, ma veniva vietato l'incesto, e le piccole
societ assumevano il carattere di clan e villaggi. Con la nascita
della metallurgia cominciarono a diventare sempre pi importanti
gli uomini e nacque la poligamia, poi avvenne il passaggio alla
civilt con la scrittura, la famiglia monogamica e il governo
civile.

DARWINISMO SOCIALE
Nel 1800 era opinione comune (con la sola grande eccezione del
marxismo) che le culture si evolvessero parallelamente, e fossero
indice dello sviluppo biologico della razza a cui appartenevano,
cos la razza occidentale (bianca), era vista come la pi evoluta
anche dal punto di vista biologico, oltre che culturale. Queste
opinioni furono definite "darwinismo sociale", ma erano
preesistenti alle opere di Darwin. Per esempio i concetti di
sopravvivenza del pi adatto e lotta per la sopravvivenza erano
gi stati coniati in antropologia. Spencer fu un grande
sostenitore, oltrech uno degli inventori, del darwinismo sociale:
diceva che tra le culture c'era sempre una lotta in cui vinceva il
pi forte (quindi la cultura occidentale era la pi forte), e
anche fra i singoli individui era sempre una lotta per la
sopravvivenza (quindi i poveri e i disoccupati non andavano
aiutati perch cos si allungava solo la loro agonia prima di
essere eliminati dalla selezione naturale).

L'EVOLUZIONISMO MARXISTA
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Bench il marxismo fosse radicalmente opposto al darwinismo
sociale, era comunque legato alla cultura allora presente. Anche
il marxismo vedeva il progresso come il passaggio attraverso una
serie di passaggi (comunismo promiscuo, schiavismo, feudalesimo,
capitalismo e poi comunismo), e l'unico modo per progredire era la
lotta. Il proletariato, nato dal capitalismo, avrebbe dovuto
abolire la propriet privata e instaurare il comunismo. Marx ed
Engels hanno fatto molti riferimenti all'opera di Morgan, sul
punto del comunismo originario e su quello del passaggio
attraverso le epoche tramite diverse impostazioni economiche del
sociale.

LA REAZIONE ALL'EVOLUZIONISMO DEL 1800
Nei primi anni del 1900 gli antropologi reagiscono
all'evoluzionismo e al comunismo. Franz Boas propone il
particolarismo storico, una concezione che rifiuta il paragone tra
le culture e lo schematismo. Ogni cultura andava studiata nella
sua unicit. Inoltre, secondo il concetto di relativismo
culturale, non c'erano culture pi evolute o meno evolute e i
termini "selvaggio", "primitivo", e "civilizzato" facevano parte
solo di una visione etnocentrica. Boas e i suoi allievi si
dedicarono molto alla ricerca sul campo e arrivarono a dimostrare
che tutti gli uomini erano altrettanto intelligenti e altrettanto
ingegnosi, a qualsiasi cultura appartenessero. Soprattutto Boas
riusc a dimostrare che razza, linguaggio e cultura erano aspetti
indipendenti della condizione umana.

DIFFUSIONISMO
E' un'altra reazione all'evoluzionismo e dice che l'uomo tende ad
imitare i suoi simili. Da questo nascevano le differenze e le
somiglianze culturali tra i popoli. Affermavano anche follie tipo
che tutte le civilt derivavano dall'Egitto.

FUNZIONALISMO INGLESE E FUNZIONALISMO STRUTTURALE
Secondo i funzionalisti lo scopo principale dell'antropologia era
quello di scoprire le funzioni dei costumi e dei modi di vita
delle societ e non era invece importante soffermarsi sugli
aspetti storici che li avevano originati. Malinowski sosteneva
l'utilit del sociale per il benessere del singolo, Radcliffe
Brown sosteneva l'utilit del benessere del singolo per la
struttura sociale. La cosa pi importante era comunque la funzione
che permetteva di mantenere il sistema in atto e non la sua
origine. Quindi i funzionalisti ignoravano le cause del sociale e
i motivi delle differenze tra le culture e si dedicavano solo alle
loro somiglianze. Senza accogliere il patrimonio storico e
presente di una singola cultura.

CULTURA E PERSONALITA'
Le teorie di Freud e il particolarismo di Boas hanno dato origine
ad uno studio di cultura e personalit. Era lo studio delle
implicazioni psicologiche della cultura. Ruth Benedict e Margaret
Mead studiarono l'apprendimento della cultura nell'infanzia e le
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

implicazioni psicologiche di questo apprendimento e spiegarono i
motivi di alcuni fenomeni particolari, ma non arrivarono mai a
dimostrare le motivazioni delle particolarit culturali e delle
particolarit psicologiche degli individui.

IL NUOVO EVOLUZIONISMO
Dopo la Seconda Guerra Mondiale molti antropologi si dimostrarono
insoddisfatti del contro evoluzionismo. Cominciarono allora la
ricerca sui testi passati per rivalutare le tesi dei vecchi
antropologi. Leslie White riprende le tesi di Morgan. Julian
Steward, fondatore dell'ecologia culturale, afferm che la
cultura, la tecnologia e le differenze e le somiglianze culturali
potevano anche essere originate da condizioni ambientali, quali il
suolo, la temperatura e il clima. L'archeologia americana aveva
infatti dimostrato che in molte cose culture del Nuovo mondo e del
Vecchio mondo si assomigliavano molto. Questo era una palese
lacuna del modello diffusionista. Le civilt cinese, egiziana,
mesopotamica e peruviana si assomigliano enormemente: come
giustificarlo? L'evoluzionismo era una buona teoria per
giustificare questi percorsi culturali simili, per non si poteva
sostenere che tutte le civilt si evolvevano allo stesso modo,
attraverso le stesse tappe e verso gli stessi risultati.

MATERIALISMO DIALETTICO
Il materialismo dialettico la teoria marxista rivalutata negli
anni '60 e '70. I suoi teorici sostenevano che la storia procedeva
nella sola direzione del comunismo e di una societ non classista.
All'interno di ogni cultura ci sono delle contraddizioni, che
dialetticamente portano solo al comunismo.

MATERIALISMO CULTURALE
E' il frutto di un'altra elaborazione teorica delle teorie
marxiste. Lo scopo dell'antropologia quello di spiegare le
differenze tra le culture. Il motivo sono le costrizioni simili
all'interno delle quali si trovano i vari popoli: tutti devono
procurarsi il sostentamento, riprodursi, avere un alloggio. Il
termine materialismo fa riferimento al fatto che le costrizioni
che provocano le somiglianze e le differenze culturali sono solo
materiali, e non morali e religiose. Ma l'antropologia non deve
diventare la scienza che sconfigge il capitalismo, come
sostenevano i materialisti dialettici. secondo loro l'antropologia
pu avere varie strade e vari scopi e deve essere una scienza
della cultura. Inoltre considerano l'evoluzione della cultura non
come risultato di lotte, ma come il risultato della correzione di
errori.

STRUTTURALISMO
Intanto in Francia Lvi Strauss sosteneva che la cosa importante
per l'antropologia era capire le differenze e le uniformit
psicologiche nelle strutture di pensiero. Queste differenze
nascono dalle differenze nel cervello umano e da processi di
pensiero inconsci. Principalmente il cervello umano lavora a
Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

Materiale disponibile gratuitamente su www.studentibicocca.it

dicotomie, e tra due elementi in contrasto ne cerca uno a met che
sia in contrasto con un altro elemento. In molti miti c' il
contrasto tra cultura e natura. Questa la classica causa delle
somiglianze culturali. Lo strutturalismo particolarmente fondato
sulle somiglianze pi che sulle differenze tra le culture.

APPROCCI INDIVIDUALIZZATI
Ci sono stati degli antropologi che hanno sostenuto che l'unica
cosa che l'antropologia doveva studiare era l'emica di ogni
cultura. Solo per una espansione della conoscenza.

DETERMINISMO RAZZIALE
Nonostante il fatto che sia ampiamente dimostrato che nessuna
componente culturale dipende da differenze biologiche di carattere
razziale, molti antropologi, biologi e psicologi ancora si
appellano a queste teorie. Nel 1800 si diceva che l'intelligenza
era una caratteristica stabile indipendentemente dagli stimoli
culturali, sociali o famigliari. Per misurare il quoziente
intellettivo furono inventate in passato molte tecniche, che
prevedevano vari ragionamenti astratti, poi collegamenti,
classificazioni, rapporti ecc. Quando negli Stati Uniti
reclutarono i soldati da mandare sul fronte eseguirono i test
d'intelligenza per decidere dove mandare le reclute, e arrivarono
all'immancabile risultato di dimostrare che la razza nera,
culturalmente inferiore per ragioni sociali, era pi stupida. Ma
in seguito a varie altre ricerche si arriv a scoprire che i neri
del sud erano pi stupidi di quelli del nord, dove erano andati a
scuola pi a lungo e meglio... Ma i deterministi razziali allora
sostennero che i neri pi intelligenti erano emigrati a nord,
mentre quelli pi stupidi erano rimasti a sud. Ma un certo Otto
Klineberg dimostr che la maggior intelligenza dei neri del nord
subentrava solo dopo che questi si erano stabiliti l. Allora i
deterministi razziali decisero che al massimo la cultura poteva
influenzare il 3% del risultato, e non di pi, e i neri erano
sotto di 15 punti, rispetto ai bianchi. Infatti secondo loro l'80%
del patrimonio intellettivo ereditario. Naturalmente queste
informazioni non sono mai state provate, dato che quello che si
pu fare con le piante, non si pu certo fare con gli uomini.

Potrebbero piacerti anche