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Assemblea Regionale Siciliana - Consultazione Mozione Parlamentare

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Titolo N. 227 - Verifica sulle gravi e perduranti inadempienze riguardanti il Piano regionale di risanamento della qualit dell'aria.

Riferimenti XVI Legislatura Numero 227 del 19.11.13

Iter

Attuale
26 nov 2013 Annuncio Aula Seduta n. 100 AULA

Gruppo Parlamentare Movimento Cinque Stelle

Storico
19 nov 2013 Deposito

Testo XVI Legislatura ARS MOZIONE N. 227 Verifica sulle gravi e perduranti inadempienze riguardanti il Piano regionale di risanamento della qualit dell'aria. L'ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA RILEVATO che: 6 anni fa, il 21 novembre 2007, Legambiente Sicilia denunciava in una conferenza stampa, che il Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualit dell'aria ambiente, approvato ed adottato con il D.A. n. 176/Gab del 9 agosto 2007 dall'Assessore per il Territorio e l'Ambiente Rossana Interlandi, era un copiato dall'omologo Piano della Regione Veneto di alcuni anni addietro, nonch un collage di capitoli, paragrafi, ecc. integralmente trascritti da pubblicazioni gi edite da altri enti ed amministrazioni; gli autori, coordinati dal dirigente responsabile del Servizio 3 'Tutela dall'inquinamento atmosferico' del Dipartimento Ambiente, Salvatore Anz, non si erano neppure accorti che quel Piano del Veneto, cui avevano attinto, era gi stato bocciato dalla Comunit europea parecchi anni prima, n che nel copia e incolla si erano generate inedite 'comunanze' e similitudini' tra le caratteristiche ambientali del Veneto e della Sicilia, tipo il 'sistema aerologico padano' della Regione siciliana, la limitazione delle ore di utilizzo del riscaldamento domestico a causa della rigidit del clima, l'incremento delle piste ciclabili lungo gli argini dei fiumi e dei canali presenti nei centri storici dei Comuni siciliani al fine del miglioramento del traffico urbano, la persistenza delle Comunit montane, ecc.; la vicenda suscitava, a causa dei suoi risvolti paradossali, notevole clamore e turbamento a livello mediatico e nell'opinione pubblica regionale e nazionale, attirando persino l'attenzione della trasmissione satirica 'Striscia la notizia' che vi dedicava un esilarante servizio, nel corso del quale il dirigente generale del Dipartimento Ambiente, Pietro Tolomeo, per giustificare l'abnormit dei fatti, arrivava a definirli frutto di 'pochi refusi', tuttavia lasciandosi scappare che 'nel copiare pu succedere'; l'Assessore Interlandi nominava una commissione d'inchiesta per gli accertamenti del caso e delle responsabilit, ma la commissione, di fronte

Firmatari Zito Stefano (MOVIMENTO 5 STELLE). Cancelleri Giovanni Carlo (MOVIMENTO 5 STELLE). Cappello Francesco (MOVIMENTO 5 STELLE). Ciaccio Giorgio (MOVIMENTO 5 STELLE). Ciancio Gianina (MOVIMENTO 5 STELLE). Ferreri Vanessa (MOVIMENTO 5 STELLE). Foti Angela (MOVIMENTO 5 STELLE). La Rocca Claudia (MOVIMENTO 5 STELLE). Mangiacavallo Matteo (MOVIMENTO 5 STELLE). Palmeri Valentina (MOVIMENTO 5 STELLE). Siragusa Salvatore (MOVIMENTO 5 STELLE). Trizzino Giampiero (MOVIMENTO 5 STELLE). Tancredi Sergio (MOVIMENTO 5 STELLE). Zafarana Valentina (MOVIMENTO 5 STELLE).

Rubrica Presidente Regione Assessore Territorio e Ambiente

Allegato Nessuno

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all'imbarazzante situazione, si un'enigmatica astensione dal qualsiasi relazione;

trincerava dietro rilasciare una

a distanza di circa 7 mesi l'Assessore Interlandi, con il decreto n. 43/Gab del 12 marzo 2008, riteneva di sanare le abnormit con la semplice eliminazione dal testo del Piano dei riferimenti pi spiccatamente 'padani', ma lasciando inalterate le altre parti interamente copiate; CONSIDERATO che: il c.d. Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualit dell'aria ambiente della Regione siciliana, vale a dire un documento frutto di un mero assemblaggio, operato con il metodo del copia ed incolla di porzioni di documenti di varia estrazione e provenienza, alcuni dei quali persino di scarsa attinenza e molti altri anche temporalmente superati (basti considerare che il Piano della Regione Veneto risaliva all'anno 2000 ed era stato bocciato dalla Comunit europea), tutto pu definirsi fuorch un documento di programmazione e pianificazione in materia di tutela e risanamento della qualit dell'aria; nessun provvedimento risulta essere intrapreso nei confronti dei responsabili redazione del Piano copiato; stato della

detto Piano continua inspiegabilmente e poco decorosamente a risultare un documento ufficiale della Regione siciliana e ad essere inserito nel sito istituzionale dell'Assessorato Territorio e Ambiente, senza che i vertici politici dell'Assessorato, quelli burocratici del Dipartimento Ambiente ed i responsabili dell'ufficio competente che si sono succeduti abbiano ritenuto di intervenire al fine della sua revoca; a fine gennaio di quest'anno il Tribunale di Palermo ha depositato le motivazioni della sentenza n. 5455/2012, con la quale si sancisce che il c.d. Piano regionale per la tutela della qualit dell'aria contiene 'vistose copiature di un piano di un'altra regione' e si condanna ad 1 anno e 8 mesi di reclusione l'allora responsabile del Servizio 3 del Dipartimento Ambiente e coordinatore del Piano copiato dott. Salvatore Anz, poich nell'esercizio delle sue funzioni aveva redatto e inviato a diversi enti pubblici, regionali e ministeriali, una serie di note su carta intestata dell'Assessorato Territorio e Ambiente dai contenuti opinabili in danno di Legambiente e del suo Presidente regionale, arch. Domenico Fontana, per aver essi smascherato la copiatura del Piano; lo scorso 13 marzo il GUP del Tribunale di Palermo ha rinviato a giudizio, proprio per non avere mai adottato un vero Piano di risanamento della qualit dell'aria, nonostante fossero a conoscenza dei dati allarmanti sulla qualit dell'aria, gli ex Presidenti della Regione, Tot Cuffaro e Raffaele Lombardo, assieme agli Assessori pro tempore dell'Assessorato Territorio e Ambiente, Francesco Cascio, Rossana Interlandi, Giuseppe Sorbello e Roberto Di Mauro, ed il processo attualmente in corso; VISTO che: durante l'audizione n. 69 del 26-09-2013, il

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dott. CAPILLI, dirigente dell'Assessorato del territorio e dell'ambiente, 'riconosce che il piano sia stato copiato da altre regioni, ma operativo da sei anni ed ha prodotto anche effetti, contenuti in alcuni decreti assessoriali. Il dott. CAPILLI riconosce che il piano non contiene alcunch sui cementifici, si limita a prevedere l'inventario regionale delle emissioni'; durante l'audizione n. 69 del 26-09-2013 la sig.ra LO BELLO, Assessore regionale per il territorio e l'ambiente, 'esprime compiacimento per le iniziative intraprese sull'argomento in merito al quale ha dato risposta alle interrogazioni presentate. Ammette che il piano in questione stato frutto di una riproduzione di un piano di altre regioni, ma assicura che i dati ivi contenuti sono della Regione siciliana. E su tali dati si provveduto a dare attuazione mediante l'adozione di decreti assessoriali. Sostiene che il ritiro del piano comporterebbe una lacuna e che, pertanto, sarebbe pi opportuno procedere ad un aggiornamento dello stesso'; l'Assessore Lo Bello 'informa che ha avviato dei tavoli su tale tema, affinch la Regione si adegui alle direttive del decreto legislativo n. 155 del 2010. Assicura che un'attenzione particolare dedicata all'aria di Siracusa. A tal proposito informa di un prossimo incontro presso il Ministero dell'ambiente sulla rivisitazione dell'AIA di cui ha parlato il dott. LICATA di BAUCINA e sulla rete di monitoraggio dati che deve essere attivata nella Regione. Deposita una relazione redatta dai propri uffici sull'argomento datata il 22 marzo scorso....chiarisce che gli effetti citati che il piano ha finora prodotto sono effetti relativi all'organizzazione amministrativa. Ritiene meritorio il contributo che la Commissione sta offrendo con la seduta odierna. Si impegna ad organizzare un incontro con le parti presenti successivo al confronto con gli organi ministeriali'; CONSIDERATO che: le giustificazioni addotte nel corso dell'audizione dall'Assessore per il territorio, secondo cui il Piano ' stato s frutto di una riproduzione di un piano di altre regioni ma i dati sono siciliani', non solo hanno confermato l'avvenuta, aberrante, commistione di elementi 'siculo-veneti' nella redazione del documento, ma sono state l'esplicita ammissione che il risultato finale stato un pot-pourri di dati siciliani e soluzioni venete, privo, proprio per tale motivo, di qualsivoglia rappresentativit e significativit quale strumento di programmazione istituzionale; la relazione prodotta dall'Assessore e messa agli atti della Commissione non attiene affatto alla problematica della copiatura del Piano e della relativa significativit e, per di pi, per motivi non meglio precisati stata fornita volutamente priva dell'ultima pagina, cio delle conclusioni e della firma del redattore; a distanza di 2 mesi l'Assessore Lo Bello non ha fatto seguire nessuna iniziativa alle affermazioni ed agli impegni manifestati nel corso dell'audizione; il ritiro e l'annullamento del Piano costituiscono un atto di trasparenza copiato e di

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discontinuit rispetto ad un passato che sulla materia si dimostrato oscuro fino al punto della incredibile mancata costituzione come parte civile della Regione siciliana nel processo penale, IMPEGNA IL GOVERNO DELLA REGIONE e per esso L'ASSESSORE PER IL TERRITORIO E L'AMBIENTE a mettere la parola 'fine' ad una vicenda indecorosa che da 6 anni mortifica il prestigio istituzionale della Regione siciliana, procedendo alla immediata revoca, in autotutela, del Piano copiato dalla Regione Veneto; ad avviare tutte le procedure per la stesura di un vero piano della qualit dell'aria della Regione siciliana a tutela dell'ambiente ed a salvaguardia della salute della popolazione, giustappunto tutto ci che stato gravemente omesso e continua ancor pi gravemente ad essere omesso dagli organi preposti. (19 novembre 2013) ZITO - CANCELLERI - CAPPELLO - CIACCIO - CIANCIO - FERRERI - FOTI - LA ROCCA - MANGIACAVALLO PALMERI - SIRAGUSA - TRIZZINO - TANCREDI - ZAFARANA

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