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Obiettivo Ho scelto

Nella mia tesi ho analizzato le denominazioni proprie contenute nel primo libro di Harry Potter e delle loro traduzioni in nee e italiano. La mia scelta e stata motivata dal fatto che i nomi propri sono leemnti eloquenti dal puinto di vista e riassumono molte caratteristiche generali del testo in traduzione. Fin dall inizio mi sono resa conto che per indagare le ragioni alla luce delle quali erano state compiute quelle scelte traduttive non avrei dovuto analizzare solo i fattori che rendono le denominazioni proprie !eloquenti . "vrei dovuto anche affrontare la questione del pubblico al quale l autrice voleva rivolgersi# il successo dei libri di Harry Potter $ infatti non solo transnazionale% dal momento che ne esistono traduzioni in ben &' lingue% ma anche trans generazionale% poich( sono apprezzati anche dagli adulti. )noltre% nel *+,+% -alani .ditore% che pubblica Harry Potter in )talia% ha proposto una ritraduzione di tutta la saga% in cui non solo si correggono alcune imprecisioni accumulate nel corso dei sette romanzi ma si modifica anche drasticamente la linea traduttiva% tant$ che la maggior parte dei nomi $ stata modificata rispetto alla prima versione. )l metodo che ho seguito per ricercare

Obiettivo /enominazioni proprie come elementi )l caso Harry Potter% successo transnazionale e trans generazionale Le traduzioni% in neerlandese e nelle due versioni italiane 0etodo# Le basi teoriche si incentrava su vari campi# 1 Particolarit2 delle denominazioni proprie e strategie di traduzione 1 3aratteristiche della Letteratura per l infanzia come genere a s( e in traduzione 1 Le denominazioni proprie nella letteratura per l infanzia e nella sua traduzione 1 .lementi che hanno conquistato adulti e bambini di tutto il mondo e determinato il successo trasversale della saga di Harry Potter 0entra la mia analisi $ stata supportata da ro4% fan% "nalisi# 1 0ie ricerche e intuizioni% supportate da dizionari 1 /ichiarazioni di 56 7o4ling 1 /ichiarazioni% interviste e prefazioni dei traduttori 1 -iti peer to peer amatoriali . quindi la struttura della comparazione si componeva di ' fasi # 1 "nalisi delle componenti culturali% metatestuali% semantiche e fonologiche della forma inglese 1 3omparazione con le traduzioni neerlandese e con quelle italiane% per esaminare in che misura la ricchezza dell originale fosse stata mantenuta anche in traduzione.

1 7iflessione sulle possibili ragioni della scelta Per fare un esempio significativo% $ Minerva McGonagall. )l nome dell inflessibile professoressa di 8rasfigurazioni resta infatti 0inerva in tutte e due le traduzioni% essendo il riferimento alla dea greca dell intelligenza palese in tutte le culture% mentre si sono adottate traduzioni chiarificatrici per il cognome% che in italiano% con 0c9ranitt% pone l accento sul carattere rigido dell insegnante mantenendo un eco dell origine scozzese col prefisso !mac % mentre la versione neerlandese "nderling allude alla sua materia% che trasforma gli oggetti facendo assumere loro un altra forma% e infatti !ander in neerlandese sul dire !altro . )n conclusione% i traduttori adottano strategie diverse ma ho trovato riscontro del problema del duplice pubblico% adulto e molto giovane% anche nelle traduzioni. )n neerlandese infatti si tende a facilitare la pronuncia di molti nomi neerlandesizzandoli% e ad esempio Lee 5ordan diventa Leo 5ordaan% anche se si conserva un certo gusto per uno stile ricercato dal momento che l etimologia di molti nomi $ o arcaica o lontana dalla lingua standard% addirittura in un caso attinta da un dialetto locale. :n esempio per tutti pu; essere Zwerkbal% che traduce <uidditch% lo sport dei maghi% in cui z4er6 $ una versione molto aulica per firmamento e bal% ovvero pallone% chiarisce che $ un gioco simile al calcio che per; si gioca su manici di scopa. )n italiano invece il problema traduttivo si rende palese nella scelta di ritradurre l intera opera una volta che si era conclusa# le due versioni differiscono soprattutto nella politica legata proprio alla traduzione dei nomi propri. 0entre inizialmente si tende ad applicare le regole non scritte della traduzione per bambini% preferendo veicolare immagini immediate pur perdendo magari qualche sfumatura del testo originale% nella riedizione del *+,+ la strategia dominante $ il mantenimento del nome nella forma originale inglese% per dare modo probabilmente anche a lettori pi= adulti e con una certa conoscenza della lingua di rintracciare loro stessi giochi di parole o richiami culturali. "d esempio l antipatica gatta del custode% Mrs Norris% che ha il nome di un personaggio di 0ansfield Par6 di 5ane "usten% nella prima traduzione diventava 0rs Purr% quindi con l allusione al suono delle fusa% mentre nella seconda si mantiene il legame con la letteratura inglese% e dunque resta 0rs Norris.
)n generale% la versione neerlandese appare molto manipolata# prevalgono infatti i casi di adattamento morfologico% in cui ad esempio Lee 5ordan diventa Leo 5ordaan% e di naturalizzazione% ad esempio con Hog4arts tradotto in >4einstein% tuttavia non sempre questo si accompagna ad una semplificazione tout court del testo. Le scelte lessicali infatti sono spesso ricercate e arcaiche% il che le rende di non immediata comprensione per il lettore olandese o belga% e addirittura in un caso viene impiegato un termine di origine dialettale% oscuro a tutti se non a chi vive nel Limburgo. )n ogni caso per; la

ho dapprima ricercato degli appigli teorici a sostegno le mie riflessioni% in tutti i campi che ho ritenuto fossero da prendere in considerazione% e quindi il valore delle denominazioni proprie e delle loro traduzioni% la letteratura per l infanzia e all interno di questo genere quale sia il ruolo delle denominazioni proprie e se ci siano e quali siano le linee guida per la loro traduzione% e infine contributi specifici sulle particolarit2 di Harry Potter% e in particolare cosa lo abbia reso ormai sia un classico per bambini che un ottimo romanzo per adulti. )l cuore della tesi naturalmente $ l analisi vera e propria% per la quale mi sono basata sui casi pi= rappresentativi da punto di vista traduttivo delle denominazioni proprie presenti in Harry Potter and the Philosopher s -tone. Per ogni personaggio% luogo od oggetto% ho ricercato i riferimenti culturali o intratestuali che hanno portato alla creazione del suo nome in inglese% e poi ho confrontato la forma originale con quella della traduzione neerlandese e con quelle italiane. )nfine% ho tratto le conclusioni cercando di individuare le macrostrategie adottate dai traduttori% sia in relazione alle caratteristiche delle lingue sia pensando a quale fosse il lettore implicito a cui avevano fatto riferimento i traduttori.

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