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COOPERARE GENERA LEGAMI

Verso un equilibrio tra lavoro e beni relazionali

bilancio sociale 2012 della rete consortile

Indice
Saluti del Presidente 1. Identit e risorse
1.1 Mission 1.2 Realt socie del Consorzio 1.3 Storia 1.4 Contesto territoriale in cui operiamo 1.5 Come siamo organizzati 1.6 Base sociale 1.7 Governance 1.8 Risorse umane 1.9 Andamento economico, situazione patrimoniale e finanziaria

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pg.5 pg.5 pg.6 pg.7 pg. 10 pg.11 pg.12 pg.13 pg.17

2. Attivit
2.1 Cosa abbiamo fatto 2.2 Servizi della nostra rete 2.2.1 Area educare 2.2.2 Area curare 2.2.3 Area inserimento lavorativo 2.2.4 Area integrazione e progetti internazionali 2.3 Progetti innovativi promossi dal Sistema Consortile 2.4 Stakeholders

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pg.20 pg.28 pg.28 pg.29 pg.30 pg.31 pg.33 pg.35

3. Prospettive

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Progetto grafico: David Carmona (davidcarmona89@gmail.com)

SALUTI DEL PRESIDENTE


Il Bilancio sociale del Consorzio Solidariet Sociale di Forl-Cesena, giunto alla sua quinta edizione, ormai uno strumento consolidato che ci permette di rendicontare alle istituzioni, alla societ civile, ai nostri soci, ai lavoratori, ai fruitori dei nostri servizi e ai portatori dinteresse, linsieme delle attivit del Consorzio e delle sue realt socie. Linvito che vorrei fare, a chi avr il piacere di sfogliare le pagine che seguono, quello di saper intravedere, durante la lettura di ci che abbiamo fatto e dei risultati raggiunti, dei numeri e dei grafici, il dietro le quinte fatto di PERSONE che hanno condiviso visioni, valori, che hanno cooperato e, cooperando, hanno generato legami. Sappiamo di poter contare sulla passione di tanti che fanno di questa scommessa un motivo di senso per la fatica quotidiana del proprio operare nei tanti servizi che il sistema consortile promuove. Questo documento prima di tutto un grazie a tutti loro, a chi ogni giorno, prendendosi cura delle persone, deve tenere in equilibrio il bene relazionale che questo genera, la gratuit e la reciprocit con il fare impresa. E un grazie a chi offre il suo sguardo, il suo sorriso e tende la mano alla persona che ha di fronte E un grazie a chi sa abbinare il calzino giusto E un grazie a chi pronto a cambiare binario

La Presidente del Consiglio di Amministrazione Maurizia Squarzi pg. 4

Sezioneuno

IDENTIT E RISORSE
1.1 Mission
Siamo un sistema di organizzazioni non profit legate da relazioni fiduciarie. Promuoviamo il benessere della comunit e la cultura della corresponsabilit sociale. Supportiamo lo sviluppo imprenditoriale dei soci. Realizziamo servizi integrati e innovativi con professionalit e passione. La nostra forza credere che cooperare insieme cambia.

1.2 Realt socie del Consorzio


Settore attivit DiaLogos Il Cammino LAccoglienza Lamberto Valli LAquilone Tangram Ecoliving Cooperative di tipo B Ecosphera Gulliver Cooperative di tipo A + B Paolo Babini ANFFAS Comitato per la lotta contro la fame nel mondo Amici di Sadurano Opera Don Pippo Immigrati Disabili Minori / Disabili Disabili Anziani / Disabili Disabili Consumo consapevole Inserimento lavorativo Inserimento lavorativo Minori Disabili Progetti per il terzo mondo Arte e cultura Disabili Anno di costituzione 1996 1987 1995 1981 1988 1992 2011 1993 1994 1987 1969 1963 1995 1971 Presidente Patrizio Orlandi Maurizia Squarzi Gilberta Masotti Massimo Lorenzi Paolo DallAcqua Mirko Vignoli Gianfranco Marzocchi Mauro Marconi Manuela Raganini Girolamo Flamigni Giuliana Gaspari Roberto Gimelli Stefano Scozzoli Girolamo Flamigni pg. 5

Cooperative di tipo A

Associazioni

Fondazioni

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1.3 Storia
19851987 19881990 19911993 19941996 19971999 20002002 20032005 20062008 2009 Presidente: F.Marzocchi Numero soci Fondatori: 4 coop., 4 ass. e persone fisiche La nascita del Consorzio: fin da subito una base multistakeholder. Presidente: F.Marzocchi Numero soci: 8 coop., 5 ass. e persone fisiche Lavvio delle attivit e la gemmazione di cooperative da parte delle associazioni. Presidente: F.Marzocchi Numero soci: 11 coop., 5 ass. Lo sviluppo del sistema e la nascita della prima cooperativa di tipo B Presidente: F.Marzocchi Numero soci: 14 coop., 4 ass. La crescita della rete Presidente: C.Marconi Numero soci: 14 coop., 4 ass. Il Consolidamento. Il Sistema Qualit certifica la nostra capacit di gestione. Presidente: C.Marconi Numero soci: 15 coop., 3 ass., 1 fond. Si avvia la riflessione sulle funzioni consortili. Presidente: F.Magnani Numero soci: 14 coop., 3 ass., 1 fond. Analisi e verifica sul senso di fare Consorzio. Dal Consorzio associativo al Consorzio impresa a rete. Presidente: F.Magnani Numero soci: 12 coop.(1 in liquidazione) , 3 ass., 1 fond. La riorganizzazione e il rilancio del Consorzio sullobiettivo di un forte orientamento imprenditoriale. Presidente: F.Magnani Numero soci: 11 coop. , 3 ass., 1 fond. Un solo anno di mandato per ridefinire la governance interna e avviarelacostruzione del secondo piano di impresa. Presidente: F.Magnani CdA: M.Marconi, P. Orlandi, D.Benini, G.Angeli, A.Lugaresi, M.Squarzi Numero soci: 10 coop. , 3 ass., 1 fond. Il secondo piano di impresa 2010/2012. Gestire il processo di ridefinizione del modello di Consorzio alla luce della crisi. Il nuovo patto associativo Presidente: M.Squarzi CdA: P. Orlandi, M.Marconi, A.Lugaresi, M.Conti Dal patto associativo un nuovo modello di Consorzio e il terzo piano di impresa. Integrazione fra i soci, aree trasversali e innovazione: curare, abitare, lavorare, educare.

20102012

2013-

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1.4 Contesto territoriale in cui operiamo


Demografia
Gli indicatori della composizione demografica del nostro territorio, che stiamo monitorando da anni in quanto interessanti rispetto al tema della coesione sociale, confermano alcuni trend: la popolazione totale della provincia di Forl-Cesena continua a crescere (188.582 per il comprensorio di Forl; 210.018 per il comprensorio di Cesena), ma solo grazie al fenomeno migratorio (di per s in contrazione). I dati sugli indicatori demografici elaborati annualmente dalla nostra Camera di Commercio sono aggiornati al 2011. Non sono presenti elementi che facciano pensare ad inversioni di tendenza significative, se non rispetto al fenomeno del rientro di immigrati dovuto alla crisi del lavoro. Il fenomeno investe in maniera importante le persone impegnate nel lavoro di cura. Dalla media di 2,66 componenti per famiglia del 1996, si passati al 2,39 del 2008 e al 2,38 del 2009, al 2,37 del 2010, al 2,35 del 2011: prosegue quindi il processo di nuclearizzazione delle famiglie. Rispetto alla popolazione lavorativa, continuano a crescere i lavoratori nella fascia di et fra 40 e 64 anni, come pure i numeri delle uscite dal mondo del lavoro sono maggiori rispetto alla fascia di et dei giovani in ingresso. La popolazione anziana continua ad aumentare rispetto a quella giovanile. Questi ultimi tre elementi confermano i preoccupanti scenari di insostenibilit economica dei sistemi di welfare. Continua a crescere la presenza di immigrati. Nella provincia la percentuale di immigrati si attesta al 11,1% (nel 2010 era il 10,5%). In molti paesi delle vallate la percentuale di presenza immigrata superiore al 10%, con picchi oltre il 20%. La maggior componente straniera presente in alcuni comuni del comprensorio forlivese: a Galeata, dove si registra la punta massima del 22,5% e a Civitella di Romagna (16,4%).

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Lettura dei bisogni


Al di l dellanalisi sui bisogni tradizionali, che evidenzia come il nostro territorio sia ancora uno di quelli a maggior tasso di assistenza relativamente a disabili ed anziani, si stanno consolidando alcuni fenomeni, in gran parte dovuti al combinato disposto fra crisi economica e andamento demografico, che stanno modificando in profondit i bisogni e rimandano ad una esigenza di profonda ristrutturazione del sistema di protezione sociale.

I servizi tradizionali (disabili e anziani), seppur oggetto di investimenti ingenti da parte della

Regione, affrontano comunque le problematiche relative alla sostenibilit economica e ad una eccessiva burocratizzazione (un processo di accreditamento che suscita sempre pi dubbi) che li rendono sicuramente poco innovativi. Emerge una crescente difficolt delle famiglie, schiacciate fra i bisogni educativi dei figli e i bisogni di cura dei propri anziani, che sempre di pi devono trovare una soluzione interna, essendo venute meno le possibilit di inserimento in struttura se non in presenza di patologie invalidanti molto significative. Occorre ripensare un sistema di sostegno economico e di servizi alle famiglie adeguati e flessibili. Emerge con forza un bisogno legato alle nuove povert, che impatta in modo significativo anche la popolazione italiana e non solo quella immigrata. Il tema lavoro assolutamente unemergenza, con particolare riferimento ai giovani e alle donne, dove la nostra provincia fanalino di coda rispetto alle altre provincie della regione. In generale si osserva una graduale scopertura di tutti gli interventi di prevenzione del disagio, frutto della concentrazione delle risorse sui servizi accreditati ad alta intensit sanitaria. In questo quadro, i bisogni educativi sono tra i pi mortificati.

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Trend economico
I dati del 2012 confermano il perdurare, se non laggravarsi, di una situazione di crisi. Alcuni segnali di ripresa evidenziati a fine 2011 non sono stati confermati: ad un 2012 molto difficile seguir un 2013 che non consente ottimismi. Continua a crescere il tasso di disoccupazione: 7,4 % nel 2012 (contro il 6,4% nel 2011, nel 2007, lanno prima dellinizio della crisi era al 3,2%). Laumento del tasso di disoccupazione principalmente imputabile allaumento di quello femminile che nel 2012 si attesta al 9,9% (nel 2011 era il 6,8%), invece cala quello maschile che passa dal 6,8% del 2011 al 5,4% del 2012. Rispetto allutilizzo degli ammortizzatori sociali (CIG e CIGS), i dati 2012 vedono un aumento significativo rispetto al 2011 (+11,3). Nel corso del 2012 il saldo fra imprese nate e morte inverte la tendenza degli ultimi due anni, in cui era stato comunque positivo (+ 80 nel 2011; + 103 nel 2010). Ora il dato diventa negativo: si registrano 2371 iscrizioni e 2803 cessazioni, con un saldo negativo impressionante (- 432).

Stato di salute della cooperazione


La cooperazione nel suo complesso si conferma come un elemento importante e ancora dinamico della nostra economia locale. I dati evidenziano una sua tenuta complessiva, con performance migliori di altre tipologie di impresa. Nella nostra provincia a fine 2012 sono operanti 549 cooperative (+ 13 rispetto al 2011). I soci sono oltre 163.645 (- 7% rispetto al 2011), i soci lavoratori e i lavoratori dipendenti sono 27.675 (+ 1,5% rispetto al 2011) , con un valore della produzione di oltre 6.138 milioni di euro (+ 2,4% rispetto al 2011). I dati economici evidenziano limpatto della crisi, con i settori agricolo, trasporti ed edile in particolare difficolt. Dentro la crisi la cooperazione dimostra per una capacit di resilienza maggiore di altri comparti. E evidente la tendenza fortissima a minimizzare la dispersione di capitale umano, col mantenimento dei livelli occupazionali, sacrificando per lincremento della ricchezza con una riduzione dei margini. Il settore Sociale risulta sostanzialmente stabile nel confronto fra 2011 e 2012, anche se cominciano ad essere evidenti i segnali di difficolt crescente, in relazione alla diminuzione delle risorse e ai problemi legati allaccesso al credito. A maggio 2012 le cooperative sociali in attivit nella nostra provincia sono 94 (- 4 rispetto al 2011). E un dato questo che meriterebbe riflessioni approfondite, anche in relazione ad un quadro di sostenibilit tuttaltro che roseo.

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1.5 Come siamo organizzati

STRUTTURA ISTITUZIONALE

ASSEMBLEA DEI SOCI


Consiglio di Amministrazione P. Orlandi, A. Lugaresi, M. Marconi, M. Conti Presidente: Maurizia Squarzi

Revisore contabile

STRUTTURA DIREZIONALE E DI SUPPORTO

Funzione Comunicazione

Gestione interna

Direzione Tecnica

Direzione Produttiva
Lavorare Educare Curare Abitare

Funzione Progettazione

Servizi amministrativi e finanziari

Qualit e consulenze tecniche

Risorse Umane

Progettazione comunicazione

Progetti
Formazione Consulenze SVE Servizio civile

Funzione Marketing

AREA SUPPORTO ALLINNOVAZIONE E GESTIONE DIMPRESA

AREA PRODUZIONE E SVILUPPO

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1.6 Base sociale


Il totale dei soci delle cooperative sociali della rete CSS nel 2012 di 543; rispetto al 2011 sono leggermente aumentati (+ 1,5%).

Nelle cooperative delle nostra rete nel 2012 sono impegnati: 375 soci lavoratori (-3,1% rispetto al 2011), 104 soci volontari (+4% rispetto al 2011 ), 36 soci sovventori (+111,8%), 13 soci fruitori, 14 soci ordinari e 1 socio persona giuridica. Nel grafico a destra si pu notare come la composizione delle basi sociali della rete CSS tenda ad essere sempre pi multistakeholders. Nel grafico a torta sullappartenenza dei soci alla cooperativa emergono in particolare alcuni dati che sottolineano due caratteristiche peculiari della rete CSS: la storia e il radicamento che i progetti delle realt del CSS hanno ben rappresentato dal 34,2% dei soci che vi appartengono da pi di 10 anni, inoltre il 25,7% dei soci che sono entrati nella cooperativa negli ultimi 2 anni sono il sintomo che la rete riesce a rigenerarsi e innovarsi. Let dei soci della rete vede una preponderanza dei soci quarantenni (34%), seguiti dai soci trentenni (27,8%).

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1.7 Governance
I consigli di amministrazione delle realt della rete CSS sono composti in maggioranza da donne (55,6%).

La maggioranza dei consiglieri sono quarantenni (41%) e sono seguiti dai trentenni (23,7%).

La maggior parte dei consiglieri sono laureati (54,2%).

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1.8 Risorse umane


Il totale dei lavoratori presenti nella rete CSS nel 2012 sono 534, in aumento del 2,7% rispetto al 2011.

Nel grafico a destra viene raffigurato un confronto fra la variazione del numero di occupati della rete CSS con il livello provinciale, regionale e nazionale (dati Istat). Emerge come la rete, anche se con un minor aumento nel 2012 (+2,7%), riesca ancora a creare occupazione allinterno di un sistema che su tutti i livelli fatica a creare posti di lavoro. Ancora pi significativa risulta la variazione totale sul quinquennio 2008 2012, in cui la rete CSS si attesta su un +20,2%, a differenza di un livello provinciale che cresce lievemente, un livello regionale che si dimostra fermo da 5 anni e di uno nazionale che addirittura perde posti di lavoro.

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Ora focalizzeremo lanalisi sui livelli occupazionali suddivisi per genere. Salta subito allocchio che nel quinquennio 2008-2012 loccupazione femminile cresciuta su tutti i livelli territoriali, con la rete CSS che mantiene aumenti nettamente maggiori. Pi preoccupanti i drastici cali dei livelli delloccupazione maschile nei diversi ambiti territoriali con la rete CSS che invece, in controtendenza, li incrementa abbondantemente, in misura anche maggiore di quella femminile.

Nel grafico a destra viene data attenzione ai lavoratori della fascia det 18-29 anni: si pu notare come il tasso di disoccupazione nella provincia di Forli-Cesena sia pi che raddoppiato negli ultimi 5 anni e abbia raggiunto livelli insostenibili per una societ civile che voglia avere prospettive di sviluppo. Occorre evidenziare inoltre che nel quinquennio 2008-2012 i 18-29enni sono i lavoratori maggiormente colpiti dallaumento della disoccupazione, che a livello generale (in provincia di FC) in 5 anni passata dal 5% del 2008 al 7,8% del 2012. Da sottolineare che allinterno della rete CSS questa fascia det tra il 2008 e il 2012 ha avuto un aumento a livello occupazionale del 7,7%.

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Per quanto riguarda la tipologia di contratto dei lavoratori della rete CSS si evidenzia la netta prevalenza del contratto a tempo indeterminato (71,6%).

Si pu notare come allinterno della rete ci sia una rilevante percentuale di lavoro parttime (34,7%), anche se il tempo pieno mantiene la maggioranza (52,6%); nella categoria altro del grafico sono classificate le tipologie di lavoro parasubordinato e autonomo.

Nella rete CSS, come normalmente accade allinterno dei servizi di welfare, c una netta preponderanza del sesso femminile (69,4%).

Per quanto riguarda la classe det dei lavoratori si notano alte percentuali di quarantenni (35%) anche se il 50,4% dei lavoratori sotto i 39 anni.

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La percentuale di lavoratori svantaggiati inseriti nelle coop. B continua a calare, anche se rimane comunque sopra la soglia minima di legge (L.381/91) del 30%.

Al lato destro vengono illustrate le medie % delle tipologie di svantaggio dei lavoratori svantaggiati inseriti presso le coop. B della rete CSS.

Accanto la tabella che illustra la formazione offerta ai lavoratori della rete, dalla quale emerge il forte investimento per la crescita delle risorse umane.

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1.9 Andamento economico, situazione patrimoniale e finanziaria


1.9.1 Andamento economico Valore della produzione
Il valore della produzione aggregato della rete CSS continua a crescere e segna una variazione maggiore dello scorso anno (+7,8%). Da sottolineare che nel periodo che va dal 2007 al 2012 il valore della produzione aggregato cresciuto del 50%.

Ricavi per tipologia di provenienza


Nelle tabelle successive vengono illustrati i ricavi suddivisi per tipologia di provenienza: da soggetti privati o da enti pubblici, e per le cooperative B anche con laggiunta specifica delle commesse di HERA. Per le cooperative A, lassociazione ANFFAS e la Fondazione Opera Don Pippo si pu notare come il rapporto fra ricavi pubblici e privati sia sostanzialmente rimasto invariato, con una netta preponderanza di ricavi da parte di enti pubblici. Nelle cooperative B invece le commesse da Hera la fanno ancora da padrone, ma si pu notare come nel 2012 ci sia stato un aumento del 5% dei ricavi da soggetti privati, e questo avvenuto soprattutto grazie allinizio delle attivit della coop.Ecoliving che opera esclusivamente nel mercato privato.

Fund raising
Lattivit di fund raising fondamentale per la rete, dopo il calo del 2011 (-7,6%) nel 2012 cresce del 12,3%.

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Valore aggiunto

Analizzando il rapporto del valore aggiunto (ricchezza prodotta) sui ricavi emerge che, dopo il calo del 2008, una leggera ripresa nel 2011, nel 2012 ci sia stato un altro leggero calo (-0,8% in termini di efficienza produttiva), dovuto anche allinizio delle attivit della cooperativa Ecoliving.

Costo del lavoro


Osservando lincidenza percentuale del costo del lavoro sui ricavi, si nota che nel 2012 calata di circa il 2%.

Tasse e imposte
Nel grafico a destra viene illustrato laggregato delle tasse e delle imposte pagate dalla rete CSS. Si pu notare come le imposte sugli immobili siano passate da 5.071 del 2011 a 48.223 del 2012.

Risultato desercizio
Il risultato desercizio rappresenta la capacit generata nellanno di effettuare nuovi investimenti per i servizi e quindi per la comunit. Dopo i continui cali avvenuti dal 2008, nel 2012 la variazione rispetto al 2011 segna un +248,3%, e questo nonostante la presenza della cooperativa Ecoliving in fase di start-up.

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1.9.2 Situazione patrimoniale e finanziaria Capitale sociale


Nel 2012 il capitale sociale delle cooperative della rete CSS arriva quasi a raddoppiare (+92,2%), soprattutto grazie al capitale della nuova cooperativa Ecoliving.

Patrimonio netto
Nel 2012 il patrimonio netto della rete CSS ha un aumento del 7,7% (dal 2007 +55,1%) e supera quota dieci milioni di euro.

Capitale investito
Il capitale investito (lattivo patrimoniale) nel 2012 cresce del 4,7%; dal 2007 cresciuto del 61%.

Indice di indipendenza finanziaria


Questindice esprime la capacit della rete CSS di far fronte agli investimenti con i propri mezzi, infatti quanto pi elevato il patrimonio netto, tanto maggiore lindipendenza della rete CSS dai finanziamenti esterni e dimostra quindi la solidit patrimoniale. Nel 2012 la rete migliora la sua indipendenza dell1,2% dimostrandosi in ottimo equilibrio finanziario. pg. 19

ATTIVIT
2.1. Cosa abbiamo fatto
Area istituzionale - Resp. Fabio Magnani
Gestione e conclusione del percorso di ridefinizione del patto associativo e del modello di sostenibilit del Consorzio, in relazione ai cambiamenti nei mercati e allimpatto crescente della crisi economica. Presidio, in collaborazione con la direzione, della conclusione del piano di impresa 2010-2012 e lavvio del lavoro per la costruzione del piano di impresa 2013-2015. Presidio strategico di azioni di sviluppo imprenditoriale innovativo (costituzione di ForliWelfare per la gestione del progetto Welfare Italia Forl e progetto Punto Famiglia) Consolidamento dei rapporti con soggetti esterni: Confartigianato, Cna, Uicca, Acli e altri con cui si sono avviate azioni imprenditoriali condivise. Presidio e consolidamento dei rapporti con Confcooperative. Presidio e consolidamento dei rapporti con il Gruppo Cooperativo CGM e con il Consorzio Regionale Winner.

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Area comunicazione/rete - Resp. Marco Conti


Rete Il 2012 stato un anno particolare in cui la nostra rete ha avviato un percorso di ridefinizione del patto associativo, con lobiettivo di promuovere un nuovo consorzio volto allinnovazione ed ad una capacit di sviluppare le proprie organizzazioni in modo ancor pi coeso. Si segnalano:

Gli incontri del Comitato di Indirizzo Strategico, allargati ai soci di secondo livello, volti alla definizione del nuovo patto associativo. Convention di CGM a Mantova, che ha visto la partecipazione di circa 60 persone della nostra rete. La Newsletter fareComunit- 25 numeri.

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Comunicazione Il 2012 ha consolidato ci che stato avviato negli anni scorsi, al fine di promuovere unimmagine coordinata e comune del Consorzio con: Il sito del Consorzio (www.cssforli.it) nel 2012 ha avuto 57.942 accessi contro i 13.442 del 2011. La realizzazione del quarto bilancio sociale di rete consortile Semi di economia generativa, presentato ai nostri stakeholders presso la Camera di Commercio di Forl il 19/11/2012 con un evento a cui hanno partecipato autorit cittadine e del mondo della cooperazione per un totale di circa 70 persone. Sono stati pubblicati 4 numeri della rivista Sguardie 248 comunicati stampa relativi ad eventi e iniziative del Consorzio e delle realt socie. Ad aprile 2012 aperta la pagina Facebook del Consorzio Solidariet Sociale.

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Area produzione e sviluppo - Resp. Fabio Magnani


Presidio trasversale e innovativo

E proseguito il presidio dei tavoli istituzionali del Piano di Zona 2009-2011, prorogato con I responsabili delle aree di lavoro si sono incontrati diverse volte contribuendo alla riflessioun biennio transitorio 2012-2013. ne sullevoluzione organizzativa del Consorzio, allavvio della costruzione del nuovo piano dimpresa, ponendo le basi della ridefinizione dellarea Produzione e Sviluppo (verso una direzione produttiva). Avanzamento del processo d integrazione fra le aree di intervento tradizionali, valorizzando la funzione della progettazione. Partecipazione allavvio del progetto Albania Domani, che nel corso del 2013 dovrebbe portare ad un gemellaggio con una realt di Scutari. Prosecuzione della sperimentazione del Progetto Abitiamoci nellarea dellhousing sociale. Avvio di nuove progettazioni da parte di realt della nostra rete per la costruzione di una filiera lunga di servizi dellabitare (progetto Tessere di Comunit che coinvolge 3 realt della nostra rete e progetto Casa a Colori della coop. Dialogos). Avvio del progetto Welfare Italia Forl (sanit leggera a costi calmierati), promosso dalla nostra rete e gestito da una nuova societ (ForliWelfare impresa sociale s.p.a.), costituita ad hoc coinvolgendo anche soggetti imprenditoriali e del terzo settore al di fuori della rete consortile. Processo di evoluzione del Punto Badanti nel pi ampio progetto Punto Famiglia, in collaborazione con Acli e Coop. Sociale Abbracci. Avanzamento progetto Kava 10 (concessione di un terreno da mettere a disposizione per lo sviluppo di iniziative imprenditoriali della rete), dove pur nelle difficolt del contesto che

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hanno costretto ad una ridefinizione dellidea progettuale iniziale, si continua a tenere aperta lopportunit per alcuni investimenti immobiliari di nostre realt. Aree di intervento tradizionali Area disabili/salute mentale

E proseguito il presidio e il sostegno rispetto al processo di accreditamento sui servizi per

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E proseguito il lavoro di progettazione per la costruzione di una filiera di servizi da offrire

disabili imposto dalla regione Emilia Romagna.

direttamente alle famiglie di disabili: progetto Why not, che avr le sue prime declinazioni operative nel corso del 2013. E proseguita la riflessione interna sullevoluzione dei servizi occupazionali e dei gruppi appartamento per disabili. Ferma invece la definizione delle nuove convenzioni che dovrebbero sperimentare le evoluzioni su cui stiamo lavorando. Avviata una sperimentazione sullattivazione di percorsi occupazionali esterni ai laboratori. E continuato il presidio dei servizi diurni e residenziali per disabili gestiti tramite convenzione consortile. E continuato il presidio delle convenzione in essere con il Dipartimento Salute Mentale dellAusl di Forl su interventi diurni e residenziali. Sul versante diurno si stanno sperimentando proficuamente percorsi diversificati e flessibili. Sul versante residenziale si stanno sperimentando forme di accoglienza abitativa a ridotta intensit assistenziale. Dal punto di vista degli utenti seguiti, la nostra rete:

73 inserimenti residenziali. Di questi, 14 vedono attivati progetti individuali di rete che


coinvolgono altre realt del sistema consortile per la gestione delle attivit diurne. 84 inserimenti in Centri socio riabilitativi diurni. 85 inserimenti in laboratori occupazionali. 24 persone coinvolte in interventi di assistenza domiciliare. 126 persone coinvolte in interventi di prossimit, animazione, tempo libero.

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Minori E stato realizzato un presidio operativo costante, anche in raccordo con la funzione progettazione, per recuperare risorse su progettazione comuni che sostengano il lavoro di area e per garantire, pur nella forte differenziazione degli interventi, la costruzione di una visione strategica di medio-lungo periodo sui diversi ambiti. Oltre al presidio ordinario sui servizi per linfanzia e sullattivit dei centri di aggregazione, stata elaborata una proposta di rinnovo delle convenzione con il comune di Forl per la gestione dei centri educativi per preadolescenti, che valorizza lattivit di decentramento allinterno delle scuole sperimentata negli anni precedenti. Da segnalare inoltre la progettazione integrata sul bando della Fondazione Casa dei Risparmi Territori di Comunit, che, oltre a consolidare le iniziative avviate nei bandi precedenti (operatore di territorio, sportello di consulenza psico-educativa e di integrazione multiculturale, interventi di prevenzione della dispersione scolastica), ha portato allelaborazione di un importante azione trasversale per costruire una sinergia operativa tra servizi educativi e di mediazione culturale delle cooperative ed iniziative sviluppate nellambito degli oratori parrocchiali. Con lavvio del poliambulatorio di ForlWelfare, stata progressivamente orientata in tale ambito la gestione degli interventi di sostegno alla genitorialit, che si sono sviluppati a latere dei servizi educativi e delle attivit allinterno del contesto scolastico. E proseguito inoltre, non senza difficolt, il raccordo con lamministrazione comunale per contribuire a definire il sistema dei servizi sulle politiche giovanili e orientarne azioni innovative.

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Inserimento lavorativo e Politiche Attive del Lavoro

Rispetto al presidio delle commesse in corso si continua, purtroppo, a lavorare con un

approccio difensivo, cercando di contenere le riduzioni che stanno colpendo gli affidamenti alle coop. B. La commessa con Hera sui servizi ambientali in questi anni gradualmente cresciuta, ma crescono anche i problemi di rapporto e riconoscimento del nostro valore aggiunto con soggetti imprenditoriali sempre pi grandi e distanti. Ecosphera, sostenuta dal Consorzio e da alcune realt della rete, ha avviato a maggio la gestione del Centro commerciale di consumo consapevole Lapebianca.

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Da segnalare che Ecoliving, la cooperativa sociale di inserimento lavorativo promossa da

Il consolidamento dello sportello Mestieri condizionato negativamente dalla crisi econo-

mica e dalle scelte strategiche della Provincia sul versante delle politiche attive del lavoro. Nel corso del 2012 proseguita la gestione di un servizio per le famiglie per la ricerca di caregivers/badanti selezionate (progetto Punto Badanti). Sono circa 60 le famiglie che hanno individuato la propria assistente familiare attraverso il nostro sportello, evidenziando per un calo sul 2011. La sostenibilit di questo progetto legata alla costante ricerca di contributi, per integrare i ricavi dalle famiglie che cerchiamo di tenere calmierati. E stata avviata una riflessione sulla sua evoluzione in unottica di consolidamento e sostenibilit e di allargamento delle partnership, di cui si fa cenno nel capitolo dei progetti innovativi della rete consortile. coinvolgere e sensibilizzare gli Enti formativi del territorio, una progettazione su un bando promosso dalla Provincia con i fondi delle multe sulla legge 68 per linserimento lavorativo di disabili, e gestito da Techne, Irecoop, Enaip e Cesvip che dovrebbe coinvolgere tutte le cooperative sociali del territorio interessate e disponibili ad avviare microprogetti innovativi per lavvio di attivit di impresa che possano aumentare linclusione lavorativa dei disabili. Il bando sar aperto sia a cooperative di tipo A che a cooperative di tipo B e dovrebbe concretizzarsi nel corso del 2013.

Avviata, anche a partire da un lavoro pluriennale che il Consorzio ha svolto nel tentativo di

Al 31.12.2012 Il numero complessivo dei lavoratori inseriti nelle cooperative B del Consorzio di 108 unit. Di questi 38 sono svantaggiati. Immigrati

E proseguita regolarmente la gestione del servizio di segretariato per immigrati e si sono


attuate azioni positive di integrazione territoriale innovative previste nel nuovo bando.

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Anziani

E larea di intervento su cui, a livello forlivese, come sistema consortile scontiamo la

maggiore debolezza. Si sono consolidati i rapporti con altri soggetti esterni al Consorzio operanti in area anziani (Casa di Riposo Casa Mia, con lobiettivo di promuovere collaborazioni crescenti). Di fatto lattivazione del Punto Badanti (vedi rendicontazione area Politiche attive del lavoro) si pu configurare come il primo intervento della rete consortile in area Anziani, su una tipologia di servizio innovativo. Si procede in questa direzione, promuovendo progettualit innovative su servizi fuori accreditamento.

Sezionedue

Area risorse umane - Resp. Raffaella Paganelli


Nel corso del 2012 larea ha proseguito il lavoro di condivisione e confronto di gruppo sul tema della gestione delle risorse umane attraverso 7 incontri con i Responsabili Risorse Umane delle realt di primo livello, dedicati alla presentazione dellassetto organizzativo, delle modalit, dei percorsi di valorizzazione e sviluppo delle risorse umane e con una raccolta delle procedure di gestione di ogni singola realt. Di particolare rilevanza la realizzazione di unedizione dellAccademia della Cura realizzata a Forl in collaborazione con la segreteria nazionale dellAccademia a cui hanno partecipato pi di 40 persone della rete consortile. Continua la programmazione dellattivit formativa consortile volta a sostenere lo sviluppo imprenditoriale delle aree, attraverso lapprovazione di due progettazioni Foncoop: una dedicata alle azioni formative specifiche di area e alla formazione obbligatoria sulla sicurezza per un totale 10 corsi e una dedicata alle azioni trasversali con 9 corsi, per un totale di 19 attivit formative da svolgere a cavallo tra il 2012 e il 2013. Lobiettivo di valorizzazione e scambio di risorse umane continua a vedere un investimento da parte dei soci di 12 persone coinvolte stabilmente in responsabilit e azioni previste nel Piano di Impresa. E proseguita la progettazione e gestione del Servizio Civile Nazionale e del Volontariato Europeo che ha visto coinvolti: per il SCN la partenza di 31 ragazzi ai primi di gennaio e la presentazione di 5 progetti nel bando di ottobre e per il Volontariato Europeo lapprovazione di due progetti con una nuova manifestazione di interesse da parte di una realt non socia, con un totale di 13 volontari gestiti nellarco dellanno di cui 6 accolti e 2 progetti di invio allestero.

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Area supporto alla gestione imprenditoriale - Resp. Gilberta Masotti


Amministrazione e Finanza A conclusione del triennio del Piano dimpresa si pu ritenere pienamente raggiunto il percorso di riqualificazione dei servizi amministrativi e finanziari con la messa a sistema di una serie di attivit relative al controllo di gestione, utilizzato regolarmente da 5 soci degli 8 che utilizzano lintero servizio amministrativo. Da segnalare lampliamento del servizio a 2 nuovi clienti nel corso del 2012 (un socio ed una societ partecipata), risultato che consente di migliorare da un lato la coesione qualitativa del sistema, dallaltro la sostenibilit economica del servizio stesso. Discreto lutilizzo del servizio di consulenza finanziaria, con limplementazione del prestito soci e consulenze ad hoc rispetto a progetti di sviluppo e di investimento delle singole realt, che si sono intensificati nellultimo periodo. Permane la difficolt di un presidio continuativo e qualificato dal punto di vista tecnico di questo aspetto da parte dei soci, che potrebbe consentire lo sviluppo di nuove ed efficaci azioni di sistema. Confermato il momento di analisi annuale della situazione economico-finanziaria e patrimoniale della rete, realizzato in data 8/6/12 con la presentazione degli indici di bilancio delle realt socie, comparati rispetto allultimo triennio, a cui ha fatto poi seguito la predisposizione di un report specifico sullandamento di ogni singola realt. In collaborazione con larea rete-comunicazione stato inoltre predisposto per tutte le realt il report del Bilancio di Responsabilit Sociale, utilizzato in occasione delle singole assemblea di bilancio. Da segnalare infine lavvio del percorso di internalizzazione del servizio paghe, a partire da gennaio 2013, che porter un risparmio per i soci pari al 20% , una migliore organizzazione dei servizi relativi alla gestione del personale, nonch un pi efficace raccordo con tutti servizi dellarea amministrativa e le strategie generali di gestione delle RU.

Sezionedue
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Qualit e consulenze tecniche Nel triennio si passati alla certificazione ISO 9001 con un nuovo ente (RINA) ed una nuova modalit (modello multi sito) che ha consentito una riduzione del costo della certificazione. Attualmente sono 7 le realt certificate: Dialogos, Ecosphera, Fondazione Opera Don Pippo (in uscita per il 2013) Il Cammino, LAccoglienza, LAquilone, Tangram. E stata inoltre avviata la consulenza per un non socio (Silenziosi Operai della Croce) che intende certificarsi entro il 2013. La gestione del sistema qualit si sviluppata in stretto raccordo con lattivit di pianificazione e controllo gestionale . Tutte le realt socie certificate (7 soci) hanno proseguito lintegrazione tra pianificazione imprenditoriale (Piano di Impresa) , Piano della Qualit e strumenti ed indicatori economico finanziari derivanti dal controllo di gestione. Si infine strutturato il presidio delle consulenze tecniche allinterno dellarea, in parte gestite con personale interno, in parte con consulenti esterni che collaborano ormai stabilmente con la nostra realt: Privacy gestione interna, utilizzato da 9 soci tutti di 1 livello (+ 1 rispetto al 2011) Haccp consulente esterno, utilizzato da 5 soci di 1 livello e 1 non socio (- 1 rispetto al 2011) DL 81- consulente esterno, utilizzato da 7 soci di 1 livello+ 1 di 2 livello (+ 1 rispetto al 2011) Stress lavoro correlato avviato percorso per gestione interna per il 2013 Legionella- consulente esterno, utilizzato da 3 soci di 1 livello (stabile) Positivo il presidio della parte formativa in raccordo con larea Risorse Umane.

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Sezionedue

2.2 Servizi della nostra rete


Di seguito verranno mostrate le tabelle con i servizi e le attivit, suddivisi in aree tematiche, svolte dai soci della nostra rete.

2.2.1 Area educare

Sezionedue

Larea educare riunisce tutti i servizi volti a supportare lintervento educativo a favore dei minori, dei giovani e dei nuclei familiari, andando quindi ad adoperarsi per promuovere lagio e il benessere per la famiglia.
Area educare
SERVIZIO Asilo nido Centro educativo Centro educativo per ragazzi con deficit medio-lieve dai 15 ai 25 anni Centro estivo Assistenza scolastica presso le scuole Oratorio parrocchiale Centro di aggregazione giovanile Educativa di strada Sportelli psicologico per genitori TOTALE TIPOLOGIA diurno diurno N SERVIZI 3 2 Infanzia (0-6 anni) 107 196

UTENTI 2012
Minori e giovani Nuclei familiari

diurno diurno diurno diurno diurno diurno diurno 17

2 2 3 1 2 1 1 107 1.296 2 2

27 286 253 90 360 70 14 65 65

Totale utenti area educare

1.468

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2.2.2 Area curare


Larea curare si caratterizza per raggruppare tutti i servizi che mirano ad un intervento assistenziale per le persone che necessitano di un pensiero attento e costante, quali minori e giovani seguiti dai servizi sociali, disabili, persone con disagio psichiatrico e anziani.
Area curare
SERVIZIO Comunit socio-educativa per minori Comunit socio-educativa di tipo familiare per minori Comunit socio-educativa con famiglie accoglienti in rete per minori di 0-6 anni Comunit socio-educativa ad alta autonomia per neomaggiorenni Comunit per gestanti e madri col bambino Comunit socio-educativa semiresidenziale per minori di 11-17 anni di famiglie in difficolt Centro socio-riabilitativo residenziale Centro socio-riabilitativo diurno Comunit alloggio/gruppo appartamento Laboratorio occupazionale Appartamento protetto Laboratorio creativo/tematico Psicomotricit Soggiorno vacanza estiva Organizzazione e attivit per il tempo libero (Fuori orario) Assistenza domiciliare assistenziale Assistenza domiciliare educativa Centro estivo Casa di riposo/RSA Totale utenti area curare TIPOLOGIA Residenziale Residenziale Residenziale N SERVIZI 2 1 1 Minori e giovani 23 5 7

UTENTI 2012
Disabili Disagio psichiatrico Anziani

Sezionedue

Residenziale Residenziale Semi-residenziale Residenziale Diurno Residenziale Diurno Residenziale Diurno Diurno Residenziale Diurno Domiciliare Domiciliare Diurno Residenziale 41

1 1 1 5 6 3 6 1 3 1 1 1 1 1 1 4 70

7 13 15 53 84 18 72 2 24 7 25 50 4 20 20 226 379 688 13 226 13

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2.2.3 Area inserimento lavorativo


Larea inserimento lavorativo riunisce tutti i servizi svolti dalle coop.B, dove su 108 persone che vi lavorano 38 sono svantaggiate. Da notare come il 59,2% dei ricavi delle attivit svolte nel 2012 proviene dalle commesse di Hera, il 21,4% da privati e il 19,3% da committenti pubblici.
Area inserimento lavorativo RICAVI 2012
Committenti pubblici Committenti privati Commesse Hera 149.431 1.057.754 474.683 45.321 126.028 122.452 70.809 73.000 62.000 10.180 11.865 48.583 24.674 6.301 5.040 125.799 78.352 194.177 564.163 19,3 % 624.645 21,4 % 2.915.997 1.727.189 59,2 % 217.037 12.571

Sezionedue

SERVIZIO Gestione stazioni ecologiche attrezzate Raccolta porta a porta Spazzamento manuale e pulizia aree verdi Laboratorio smaltimento RAEE Disinfestazione, disinfezione e derattizzazione

TIPOLOGIA Servizi ecologici Servizi ecologici Servizi ecologici Servizi ecologici Servizi ecologici

Manutenzione aree verdi pubbliche Gestione verde Manutenzione giardini e aree verdi Gestione verde private Pulizie uffici Pulizie per enti locali Vendita prodotti Assemblaggio materiale Servizi cimiteriali Servizio segreteria presso teatri Servizio sbobinatura Servizio di ritiro/consegna corrispondenza Servizi in biblioteche (catalogazione, itinerante, front office) Consulenze tecniche Centro consumo consapevole Pulizie Pulizie Att. Agricole Altri servizi Altri servizi Altri servizi Altri servizi Altri servizi Altri servizi Altri servizi Altri servizi

Totale utenti area inserimento lavorativo

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2.2.4 Area integrazione e progetti internazionali


Larea integrazione e progetti internazionali raggruppa tutti i servizi volti alla promozione dellintegrazione sociale fra persone di provenienza e cultura differente, e la destinazione dei fondi raccolti da associazioni di volontariato per sostenere progetti di aiuto ai paesi esteri.
Area integrazione e progetti internazionali
SERVIZIO N SERVIZI Minori e giovani stranieri

UTENTI 2012
Adulti stranieri Adulti

Sezionedue

Sportelli informativi per immigrati (centro servizi per lintegrazione) Sportelli informativi per minori stranieri non accompagnati Struttura di protezione e accoglienza abitativa per richiedenti asilo e rifugiati politici Animazione territoriale e progettazione partecipata Corsi di lingua italiana per cittadini stranieri Attivit di mediazione culturale allinterno dei centri per limpiego provinciale Operatore di quartiere Attivit interculturali Rivista periodica di comunicazione interculturale Attivit di mediazione culturale in ambito sociale (Comune di Forl e comprensorio) Attivit di mediazione culturale in ambito scolastico (Comune di Forl e comprensorio) Attivit di mediazione culturale in ambito sanitario (Ausl di Forl e Cesena) Struttura di accoglienza per profughi provenienti dalla Libia nell'ambito dell'emergenza profughi dal Nord Africa Attivit di rimpatrio assistito

564

3.490

109

54

1 1 10 3 1 8 1 1

24 550 200 5.024 1.100 100

30 320 124 3.000 210 400 14 100

1 1

200

300 4.620 350

1 2 33 1.379

6 15 17.753 1.773

Totale utenti area integrazione e progetti internazionali

20.905

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I fondi destinati ai progetti internazionali sono stati raccolti mediante offerte libere e legate anche allattivit dei mercatini di mobili, ferro e metalli vari, giocattoli, libri, oggettistica e indumenti. Di seguito vengono illustrati i progetti pi significativi.

Area integrazione e progetti internazionali

Principali progetti internazionali 2012 TIPO DI INTERVENTO Progetto Annalena: funzionamento delle scuole per ciechi e sordi, con la collaborazione di: Comune di Forl, Provincia di Forl Cesena. Progetto di accesso allacqua potabile. Progetto Cren, accoglienza giornaliera e nutrizione per circa 500 bambini. Progetto Bambini di Strada: da offerte di privati. Allestimento laboratorio di falegnameria e saldatura. FONDI STANZIATI

Sezionedue

LUOGO DI INTERVENTO SOMALILAND: Borama MADAGASCAR

36.631

52.500 10.000 39.661 20.000

CHAD GUATEMALA PERU ETIOPIA: Addis Abeba Zway BRASILE: Abaetetuba Alto Xing

Progetto riforestazione.

50.000

Al centro Mamma Pasquina.

36.350

ALBANIA: Scutari

- Progetto Speranza per gestione case famiglia da offerte . -per gestione casa famiglia. - Caritas Albanese (Poliambulatorio, Associazione Madonnina del Grappa di Scutari e Associazione suore Ravasco) materiale vario . -Contributo per pollaio Takon -Spedizione materiale edile. Progetto ampliamento scuola primaria. Costruzione di ambiente comunitario attrezzato per la conservazione e trasformazione di prodotti caseari. Totale fondi stanziati per progetti internazionali

23.223

BENIN

13.979

GUINEA-BISSAU

8.700

BOLIVIA

10.000 301.044

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2.3 Progetti innovativi promossi dal Sistema Consortile


La centratura del Consorzio sulla dimensione imprenditoriale e sullinnovazione e ci porta ad essere promotori (grazie anche allappartenenza al Consorzio Gino Mattarelli, la principale rete imprenditoriale della cooperazione sociale in Italia) di progettazioni nuove, che hanno lobiettivo di aprirci su mercati e aree non tradizionali. In questo senso vanno segnalati:

Sezionedue

Housing sociale: prosegue la sperimentazione del

Progetto Abitiamoci, che mette a disposizione 6 appartamenti con affitti calmierati. Il lavoro di integrazione sociale e di sostegno complessivo garantito da un operatore dedicato di riferimento per le famiglie. Si vuole consolidare e ampliare le azioni in questarea di intervento, lavorando sulla costruzione di una filiera lunga di servizi allabitare.

Stiamo continuando a tenere aperta lopportunit del progetto Kava 10, a partire dalla possibilit di ricevere in concessione un terreno adiacente il quartiere Cava, in cui prevediamo interventi immobiliari in grado di essere unoccasione di sviluppo imprenditoriale per la nostra rete. Il progetto originale di massima prevedeva il trasferimento dei servizi diurni e residenziali, un condominio solidale, la dislocazione di alcune attivit produttive e commerciali e la gestione del parco. La crisi economica sta rendendo pi difficile la realizzazione delle diverse azioni, che probabilmente dovranno essere riconsiderate dentro un quadro di sosteniblilit.

Servizi di Cura: a marzo 2012 nata ForliWelfare s.p.a. Impresa Sociale, promossa dal

Consorzio e costituita insieme ad altre organizzazioni imprenditoriali e soggetti non profit esterni al Consorzio, per la progettazione, lallestimento e la gestione di un ambulatorio di sanit privata (polispecialistica e odontoiatrica) a costi equi, con il marchio Welfare Italia.

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Il progetto Welfare Italia prende origine a livello nazionale e ha lobiettivo di rispondere ad un bisogno crescente di sanit e cura da parte delle famiglie, a fronte di una inevitabile riduzione della capacit d intervento della sanit pubblica. Il senso del progetto sta anche nella necessaria ricostruzione di forme di mutualismo, capaci di aggregare domanda e controllare lofferta. Dopo la costituzione, lavvio operativo avvenuto a settembre 2012. Nel corso del 2012 continuata la sperimentazione del Punto Badanti nato con lobiettivo di offrire un servizio diretto alle famiglie rispetto alla ricerca e alla selezione di unassistente familiare qualificata e referenziata. Il lavoro si anche indirizzato nellorganizzazione di corsi di formazione in grado di qualificare lofferta. Parallelamente abbiamo anche cercato di elaborare una evoluzione strategica e funzionale al suo consolidamento e alla ricerca della sostenibilit economica: abbiamo quindi avviato la riflessione su un progetto pi ampio (Punto Famiglia) dove costruire una filiera lunga di interventi e servizi a sostegno della famiglia (Caf, Patronato, Punto Badanti, Assistenza domiciliare privata, interventi sanitari, informazione...) attraverso unalleanza con altre realt operanti sul territorio (oltre al Consorzio sono coinvolte le Acli, la coop. sociale Abbracci, il Consorzio Mestieri e Welfare Italia Forl). Il progetto stato avviato a marzo 2013, utilizzando la sede del Patronato delle Acli.

Sezionedue

Consumo consapevole e inserimento lavorativo: dopo la costituzione avvenuta nel

2011 di una nuova cooperativa di tipo B (Ecoliving), promossa dalla Coop. sociale Ecosphera, da un gruppo di persone fisiche e da soggetti non profit, si avviato a maggio 2012 il progetto Lapebianca, centro di consumo consapevole.

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2.4 Stakeholders

Imprese Profit CNA Confartigianato Fornitori Diocesi di Forl-Bertinoro Assiprov Altre banche Banca di Credito Cooperativo Fondazione CARISP Forl Confcooperative Federsolidariet Rete CGM Consorzio regionale Winner Altre cooperative e organizzazioni del Terzo Settore Aziende Usl Enti Locali (Comuni e Provincie)

ESTERNI

Sezionedue

INTERNI

Organizzazioni aderenti al Consorzio di Solidariet sociale Soci della realt aderenti (lavoratori, volontari, fruitori) Dipendenti e lavoratori Volontari servizio civile ed europeo Volontari

Utenti e loro famiglie

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PROSPETTIVE
A conclusione di questo importante lavoro di riflessione e sintesi sui risultati raggiunti nel 2012, ci che emerge il sostanziale consolidamento della capacit del nostro sistema consortile, inteso come insieme delle realt socie, di essere presente sui territori e nelle comunit come interlocutore attivo. Lo dimostrano i dati presentati in queste pagine, ancora sostanzialmente positivi e in crescita in controtendenza rispetto alla situazione socio-economica contingente. Limpegno e la determinazione della classe dirigente del Consorzio, delle realt socie e di tutti i lavoratori e collaboratori ha permesso di raggiungere gran parte degli obiettivi prefissati, mantenendo fede agli importanti impegni assunti nelle numerose progettazioni che ci hanno visto e vedono partecipi. In questo periodo saremo chiamati a trovare nuove idee progettuali e di sviluppo, a ri - leggere continuamente i bisogni della nostra comunit, ad individuare nuove forme di partenariato e forme di collaborazione in un nuovo welfare. Le priorit del nostro agire saranno accompagnate da un saper Ri-generare i legami fra le persone che sono per noi il patrimonio pi grande sul quale dobbiamo continuare ad investire.

Sezionetre

Le parole chiave saranno: Consolidare i progetti innovativi che abbiamo promosso sul territorio;

Sviluppare una maggiore integrazione imprenditoriale fra le cooperative sui temi del
lavorare, curare, educare ed abitare; Dobbiamo imparare ad uscire dalle riserve protette Stefano Granata, presidente del Consorzio Nazionale Gino Mattarelli.

Obiettivi dellarea istituzionale


Rafforzare la centralit politica e strategica del Consiglio di Amministrazione Lo scenario che abbiamo davanti ci impone una attenta analisi del modello di sostenibilit del Consorzio che stia dentro una ri-condivisione degli obiettivi strategici con i soci. Nel corso del 2012 andremo a ridefinire il patto associativo e il regolamento interno, cercando di individuare e condividere le funzioni strategiche su cui posizionare le attivit di un Consorzio di Comunit orientato allinnovazione e allo sviluppo.

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Oltre al consolidamento dei rapporti con le nostre organizzazioni di riferimento (Confcooperative/Federsolidariet e CGM), si continuer a lavorare per intensificare i rapporti con altri soggetti della rappresentanza imprenditoriale, al fine di costruire nuove e proficue alleanze con il mondo del profit.

Obiettivi dellarea di Supporto allinnovazione e gestione dimpresa

Offrire servizi con un adeguato rapporto qualit prezzo, finalizzati a promuovere e supportare linnovazione e la gestione imprenditoriale della singola organizzazione e del sistema consortile. Nellambito del nuovo Piano di Impresa Triennale lArea di Supporto alla Gestione Imprenditoriale stata ridefinita e rinominata Area di Supporto allinnovazione e alla gestione dimpresa, andando a ricomprendere tutte le attivit di servizio erogate dal Consorzio alle realt socie. In particolare, oltre ai servizi Amministrazione e Finanza, Qualit, Consulenze tecniche sono stati inseriti i servizi Formazione, Servizio Civile e Volontariato europeo ed i servizi sperimentali di Progettazione e Comunicazione, in precedenza gestiti allinterno di altre aree. I temi prioritari su cui orientare le azioni del 2013:

Promuovere dei servizi amministrativi per tutti i soci come strumento di coesione qualitati

vae di miglioramento della sostenibilit economica del sistema, con particolare attenzione allutilizzo consapevole dei servizi innovativi. Valorizzare lutilizzo in unottica di sistema delle consulenze specialistiche in area specifiche (consulenza del lavoro, societaria, finanziaria e gestionale). Raccordare i servizi amministrativi-finanziari in particolare con le attivit relative alla gestione delle risorse umane e alla produzione e sviluppo. Consolidare e valorizzare il SGQ sviluppato grazie alla certificazione ISO 9001 (modello multi sito) come strumento di pianificazione e controllo del sistema rete. Ampliare il bacino di utenza delle consulenze tecniche e promuovere un sempre maggior presidio da parte di tutti i soci. Supportare lo sviluppo di competenze delle risorse umane per la realizzazione dei progetti innovativi e di rete. Supportare la formazione tecnica e trasversale delle risorse umane delle imprese socie e non. Facilitare laccesso di nuove risorse umane allinterno delle realt socie. Promuovere tra i giovani una sensibilit sui temi del Welfare e dei beni comuni. Sperimentare lofferta di servizi di progettazione e consulenza/gestione di attivit comunicative per le realt socie e valutarne la sostenibilit.

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Sezionetre

Obiettivi dellarea Produzione e Sviluppo


Verso la Direzione Produttiva Il nuovo patto associativo e il conseguente Piano di Impresa 2013-2015 (dal titolo: Curare prendersi cura/aver cura - e sviluppare la comunit innovando) ci hanno consegnato un nuovo modello di Consorzio, dove il tema dello sviluppo imprenditoriale in una dimensione di integrazione e innovazione assolutamente prioritario e centrale. A partire da questo obiettivo abbiamo fortemente rivisto lassetto organizzativo della vecchia area Produzione e Sviluppo, definito una nuova Direzione Produttiva e costruito un organigramma funzionale al nuovo scenario. Queste le novit su cui lavoreremo: Sono state superate le aree tradizionali (disabili, anziani, minori) promuovendo invece una trasversalit e una integrazione a partire dallindividuazione di quattro nuove aree di lavoro (Curare, Abitare, Lavorare, Educare) Il lavoro si svilupper quindi attraverso una direzione produttiva composta da un responsabile e quattro referenti delle quattro aree trasversali, che operando su progetti operativi specifici coinvolgeranno le realt interessate, dando massima attenzione allintegrazione imprenditoriale fra le diverse realt e allingaggio diretto del mercato privato e delle famiglie, con la collaborazione del mondo profit. Sulle commesse tradizionali andremo gradualmente ad uscire dal general contracting consortile, consegnando le commesse ai singoli soci. Il general contracting consortile proseguir solo su richiesta dei soci e sperimentando inoltre forme di titolarit commerciale unitaria, nel caso di progetti orientati al mercato privato che offrano una filiera di sevizi che coinvolgono pi soci. Progettazione e comunicazione saranno due funzioni che supporteranno il lavoro della Direzione Produttiva.

Sezionetre
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I Soci del Consorzio Solidariet Sociale


Le cooperative sociali

Le Associazioni

La Fondazione

Aderiamo a

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