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Indice
Saluti del Presidente 1. Identit e risorse
1.1 Mission 1.2 Realt socie del Consorzio 1.3 Storia 1.4 Contesto territoriale in cui operiamo 1.5 Come siamo organizzati 1.6 Base sociale 1.7 Governance 1.8 Risorse umane 1.9 Andamento economico, situazione patrimoniale e finanziaria
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pg.5 pg.5 pg.6 pg.7 pg. 10 pg.11 pg.12 pg.13 pg.17
2. Attivit
2.1 Cosa abbiamo fatto 2.2 Servizi della nostra rete 2.2.1 Area educare 2.2.2 Area curare 2.2.3 Area inserimento lavorativo 2.2.4 Area integrazione e progetti internazionali 2.3 Progetti innovativi promossi dal Sistema Consortile 2.4 Stakeholders
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pg.20 pg.28 pg.28 pg.29 pg.30 pg.31 pg.33 pg.35
3. Prospettive
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Sezioneuno
IDENTIT E RISORSE
1.1 Mission
Siamo un sistema di organizzazioni non profit legate da relazioni fiduciarie. Promuoviamo il benessere della comunit e la cultura della corresponsabilit sociale. Supportiamo lo sviluppo imprenditoriale dei soci. Realizziamo servizi integrati e innovativi con professionalit e passione. La nostra forza credere che cooperare insieme cambia.
Cooperative di tipo A
Associazioni
Fondazioni
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1.3 Storia
19851987 19881990 19911993 19941996 19971999 20002002 20032005 20062008 2009 Presidente: F.Marzocchi Numero soci Fondatori: 4 coop., 4 ass. e persone fisiche La nascita del Consorzio: fin da subito una base multistakeholder. Presidente: F.Marzocchi Numero soci: 8 coop., 5 ass. e persone fisiche Lavvio delle attivit e la gemmazione di cooperative da parte delle associazioni. Presidente: F.Marzocchi Numero soci: 11 coop., 5 ass. Lo sviluppo del sistema e la nascita della prima cooperativa di tipo B Presidente: F.Marzocchi Numero soci: 14 coop., 4 ass. La crescita della rete Presidente: C.Marconi Numero soci: 14 coop., 4 ass. Il Consolidamento. Il Sistema Qualit certifica la nostra capacit di gestione. Presidente: C.Marconi Numero soci: 15 coop., 3 ass., 1 fond. Si avvia la riflessione sulle funzioni consortili. Presidente: F.Magnani Numero soci: 14 coop., 3 ass., 1 fond. Analisi e verifica sul senso di fare Consorzio. Dal Consorzio associativo al Consorzio impresa a rete. Presidente: F.Magnani Numero soci: 12 coop.(1 in liquidazione) , 3 ass., 1 fond. La riorganizzazione e il rilancio del Consorzio sullobiettivo di un forte orientamento imprenditoriale. Presidente: F.Magnani Numero soci: 11 coop. , 3 ass., 1 fond. Un solo anno di mandato per ridefinire la governance interna e avviarelacostruzione del secondo piano di impresa. Presidente: F.Magnani CdA: M.Marconi, P. Orlandi, D.Benini, G.Angeli, A.Lugaresi, M.Squarzi Numero soci: 10 coop. , 3 ass., 1 fond. Il secondo piano di impresa 2010/2012. Gestire il processo di ridefinizione del modello di Consorzio alla luce della crisi. Il nuovo patto associativo Presidente: M.Squarzi CdA: P. Orlandi, M.Marconi, A.Lugaresi, M.Conti Dal patto associativo un nuovo modello di Consorzio e il terzo piano di impresa. Integrazione fra i soci, aree trasversali e innovazione: curare, abitare, lavorare, educare.
20102012
2013-
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I servizi tradizionali (disabili e anziani), seppur oggetto di investimenti ingenti da parte della
Regione, affrontano comunque le problematiche relative alla sostenibilit economica e ad una eccessiva burocratizzazione (un processo di accreditamento che suscita sempre pi dubbi) che li rendono sicuramente poco innovativi. Emerge una crescente difficolt delle famiglie, schiacciate fra i bisogni educativi dei figli e i bisogni di cura dei propri anziani, che sempre di pi devono trovare una soluzione interna, essendo venute meno le possibilit di inserimento in struttura se non in presenza di patologie invalidanti molto significative. Occorre ripensare un sistema di sostegno economico e di servizi alle famiglie adeguati e flessibili. Emerge con forza un bisogno legato alle nuove povert, che impatta in modo significativo anche la popolazione italiana e non solo quella immigrata. Il tema lavoro assolutamente unemergenza, con particolare riferimento ai giovani e alle donne, dove la nostra provincia fanalino di coda rispetto alle altre provincie della regione. In generale si osserva una graduale scopertura di tutti gli interventi di prevenzione del disagio, frutto della concentrazione delle risorse sui servizi accreditati ad alta intensit sanitaria. In questo quadro, i bisogni educativi sono tra i pi mortificati.
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Trend economico
I dati del 2012 confermano il perdurare, se non laggravarsi, di una situazione di crisi. Alcuni segnali di ripresa evidenziati a fine 2011 non sono stati confermati: ad un 2012 molto difficile seguir un 2013 che non consente ottimismi. Continua a crescere il tasso di disoccupazione: 7,4 % nel 2012 (contro il 6,4% nel 2011, nel 2007, lanno prima dellinizio della crisi era al 3,2%). Laumento del tasso di disoccupazione principalmente imputabile allaumento di quello femminile che nel 2012 si attesta al 9,9% (nel 2011 era il 6,8%), invece cala quello maschile che passa dal 6,8% del 2011 al 5,4% del 2012. Rispetto allutilizzo degli ammortizzatori sociali (CIG e CIGS), i dati 2012 vedono un aumento significativo rispetto al 2011 (+11,3). Nel corso del 2012 il saldo fra imprese nate e morte inverte la tendenza degli ultimi due anni, in cui era stato comunque positivo (+ 80 nel 2011; + 103 nel 2010). Ora il dato diventa negativo: si registrano 2371 iscrizioni e 2803 cessazioni, con un saldo negativo impressionante (- 432).
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STRUTTURA ISTITUZIONALE
Revisore contabile
Funzione Comunicazione
Gestione interna
Direzione Tecnica
Direzione Produttiva
Lavorare Educare Curare Abitare
Funzione Progettazione
Risorse Umane
Progettazione comunicazione
Progetti
Formazione Consulenze SVE Servizio civile
Funzione Marketing
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Nelle cooperative delle nostra rete nel 2012 sono impegnati: 375 soci lavoratori (-3,1% rispetto al 2011), 104 soci volontari (+4% rispetto al 2011 ), 36 soci sovventori (+111,8%), 13 soci fruitori, 14 soci ordinari e 1 socio persona giuridica. Nel grafico a destra si pu notare come la composizione delle basi sociali della rete CSS tenda ad essere sempre pi multistakeholders. Nel grafico a torta sullappartenenza dei soci alla cooperativa emergono in particolare alcuni dati che sottolineano due caratteristiche peculiari della rete CSS: la storia e il radicamento che i progetti delle realt del CSS hanno ben rappresentato dal 34,2% dei soci che vi appartengono da pi di 10 anni, inoltre il 25,7% dei soci che sono entrati nella cooperativa negli ultimi 2 anni sono il sintomo che la rete riesce a rigenerarsi e innovarsi. Let dei soci della rete vede una preponderanza dei soci quarantenni (34%), seguiti dai soci trentenni (27,8%).
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1.7 Governance
I consigli di amministrazione delle realt della rete CSS sono composti in maggioranza da donne (55,6%).
La maggioranza dei consiglieri sono quarantenni (41%) e sono seguiti dai trentenni (23,7%).
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Nel grafico a destra viene raffigurato un confronto fra la variazione del numero di occupati della rete CSS con il livello provinciale, regionale e nazionale (dati Istat). Emerge come la rete, anche se con un minor aumento nel 2012 (+2,7%), riesca ancora a creare occupazione allinterno di un sistema che su tutti i livelli fatica a creare posti di lavoro. Ancora pi significativa risulta la variazione totale sul quinquennio 2008 2012, in cui la rete CSS si attesta su un +20,2%, a differenza di un livello provinciale che cresce lievemente, un livello regionale che si dimostra fermo da 5 anni e di uno nazionale che addirittura perde posti di lavoro.
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Ora focalizzeremo lanalisi sui livelli occupazionali suddivisi per genere. Salta subito allocchio che nel quinquennio 2008-2012 loccupazione femminile cresciuta su tutti i livelli territoriali, con la rete CSS che mantiene aumenti nettamente maggiori. Pi preoccupanti i drastici cali dei livelli delloccupazione maschile nei diversi ambiti territoriali con la rete CSS che invece, in controtendenza, li incrementa abbondantemente, in misura anche maggiore di quella femminile.
Nel grafico a destra viene data attenzione ai lavoratori della fascia det 18-29 anni: si pu notare come il tasso di disoccupazione nella provincia di Forli-Cesena sia pi che raddoppiato negli ultimi 5 anni e abbia raggiunto livelli insostenibili per una societ civile che voglia avere prospettive di sviluppo. Occorre evidenziare inoltre che nel quinquennio 2008-2012 i 18-29enni sono i lavoratori maggiormente colpiti dallaumento della disoccupazione, che a livello generale (in provincia di FC) in 5 anni passata dal 5% del 2008 al 7,8% del 2012. Da sottolineare che allinterno della rete CSS questa fascia det tra il 2008 e il 2012 ha avuto un aumento a livello occupazionale del 7,7%.
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Per quanto riguarda la tipologia di contratto dei lavoratori della rete CSS si evidenzia la netta prevalenza del contratto a tempo indeterminato (71,6%).
Si pu notare come allinterno della rete ci sia una rilevante percentuale di lavoro parttime (34,7%), anche se il tempo pieno mantiene la maggioranza (52,6%); nella categoria altro del grafico sono classificate le tipologie di lavoro parasubordinato e autonomo.
Nella rete CSS, come normalmente accade allinterno dei servizi di welfare, c una netta preponderanza del sesso femminile (69,4%).
Per quanto riguarda la classe det dei lavoratori si notano alte percentuali di quarantenni (35%) anche se il 50,4% dei lavoratori sotto i 39 anni.
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La percentuale di lavoratori svantaggiati inseriti nelle coop. B continua a calare, anche se rimane comunque sopra la soglia minima di legge (L.381/91) del 30%.
Al lato destro vengono illustrate le medie % delle tipologie di svantaggio dei lavoratori svantaggiati inseriti presso le coop. B della rete CSS.
Accanto la tabella che illustra la formazione offerta ai lavoratori della rete, dalla quale emerge il forte investimento per la crescita delle risorse umane.
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Fund raising
Lattivit di fund raising fondamentale per la rete, dopo il calo del 2011 (-7,6%) nel 2012 cresce del 12,3%.
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Valore aggiunto
Analizzando il rapporto del valore aggiunto (ricchezza prodotta) sui ricavi emerge che, dopo il calo del 2008, una leggera ripresa nel 2011, nel 2012 ci sia stato un altro leggero calo (-0,8% in termini di efficienza produttiva), dovuto anche allinizio delle attivit della cooperativa Ecoliving.
Tasse e imposte
Nel grafico a destra viene illustrato laggregato delle tasse e delle imposte pagate dalla rete CSS. Si pu notare come le imposte sugli immobili siano passate da 5.071 del 2011 a 48.223 del 2012.
Risultato desercizio
Il risultato desercizio rappresenta la capacit generata nellanno di effettuare nuovi investimenti per i servizi e quindi per la comunit. Dopo i continui cali avvenuti dal 2008, nel 2012 la variazione rispetto al 2011 segna un +248,3%, e questo nonostante la presenza della cooperativa Ecoliving in fase di start-up.
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Patrimonio netto
Nel 2012 il patrimonio netto della rete CSS ha un aumento del 7,7% (dal 2007 +55,1%) e supera quota dieci milioni di euro.
Capitale investito
Il capitale investito (lattivo patrimoniale) nel 2012 cresce del 4,7%; dal 2007 cresciuto del 61%.
ATTIVIT
2.1. Cosa abbiamo fatto
Area istituzionale - Resp. Fabio Magnani
Gestione e conclusione del percorso di ridefinizione del patto associativo e del modello di sostenibilit del Consorzio, in relazione ai cambiamenti nei mercati e allimpatto crescente della crisi economica. Presidio, in collaborazione con la direzione, della conclusione del piano di impresa 2010-2012 e lavvio del lavoro per la costruzione del piano di impresa 2013-2015. Presidio strategico di azioni di sviluppo imprenditoriale innovativo (costituzione di ForliWelfare per la gestione del progetto Welfare Italia Forl e progetto Punto Famiglia) Consolidamento dei rapporti con soggetti esterni: Confartigianato, Cna, Uicca, Acli e altri con cui si sono avviate azioni imprenditoriali condivise. Presidio e consolidamento dei rapporti con Confcooperative. Presidio e consolidamento dei rapporti con il Gruppo Cooperativo CGM e con il Consorzio Regionale Winner.
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Gli incontri del Comitato di Indirizzo Strategico, allargati ai soci di secondo livello, volti alla definizione del nuovo patto associativo. Convention di CGM a Mantova, che ha visto la partecipazione di circa 60 persone della nostra rete. La Newsletter fareComunit- 25 numeri.
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Comunicazione Il 2012 ha consolidato ci che stato avviato negli anni scorsi, al fine di promuovere unimmagine coordinata e comune del Consorzio con: Il sito del Consorzio (www.cssforli.it) nel 2012 ha avuto 57.942 accessi contro i 13.442 del 2011. La realizzazione del quarto bilancio sociale di rete consortile Semi di economia generativa, presentato ai nostri stakeholders presso la Camera di Commercio di Forl il 19/11/2012 con un evento a cui hanno partecipato autorit cittadine e del mondo della cooperazione per un totale di circa 70 persone. Sono stati pubblicati 4 numeri della rivista Sguardie 248 comunicati stampa relativi ad eventi e iniziative del Consorzio e delle realt socie. Ad aprile 2012 aperta la pagina Facebook del Consorzio Solidariet Sociale.
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E proseguito il presidio dei tavoli istituzionali del Piano di Zona 2009-2011, prorogato con I responsabili delle aree di lavoro si sono incontrati diverse volte contribuendo alla riflessioun biennio transitorio 2012-2013. ne sullevoluzione organizzativa del Consorzio, allavvio della costruzione del nuovo piano dimpresa, ponendo le basi della ridefinizione dellarea Produzione e Sviluppo (verso una direzione produttiva). Avanzamento del processo d integrazione fra le aree di intervento tradizionali, valorizzando la funzione della progettazione. Partecipazione allavvio del progetto Albania Domani, che nel corso del 2013 dovrebbe portare ad un gemellaggio con una realt di Scutari. Prosecuzione della sperimentazione del Progetto Abitiamoci nellarea dellhousing sociale. Avvio di nuove progettazioni da parte di realt della nostra rete per la costruzione di una filiera lunga di servizi dellabitare (progetto Tessere di Comunit che coinvolge 3 realt della nostra rete e progetto Casa a Colori della coop. Dialogos). Avvio del progetto Welfare Italia Forl (sanit leggera a costi calmierati), promosso dalla nostra rete e gestito da una nuova societ (ForliWelfare impresa sociale s.p.a.), costituita ad hoc coinvolgendo anche soggetti imprenditoriali e del terzo settore al di fuori della rete consortile. Processo di evoluzione del Punto Badanti nel pi ampio progetto Punto Famiglia, in collaborazione con Acli e Coop. Sociale Abbracci. Avanzamento progetto Kava 10 (concessione di un terreno da mettere a disposizione per lo sviluppo di iniziative imprenditoriali della rete), dove pur nelle difficolt del contesto che
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hanno costretto ad una ridefinizione dellidea progettuale iniziale, si continua a tenere aperta lopportunit per alcuni investimenti immobiliari di nostre realt. Aree di intervento tradizionali Area disabili/salute mentale
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direttamente alle famiglie di disabili: progetto Why not, che avr le sue prime declinazioni operative nel corso del 2013. E proseguita la riflessione interna sullevoluzione dei servizi occupazionali e dei gruppi appartamento per disabili. Ferma invece la definizione delle nuove convenzioni che dovrebbero sperimentare le evoluzioni su cui stiamo lavorando. Avviata una sperimentazione sullattivazione di percorsi occupazionali esterni ai laboratori. E continuato il presidio dei servizi diurni e residenziali per disabili gestiti tramite convenzione consortile. E continuato il presidio delle convenzione in essere con il Dipartimento Salute Mentale dellAusl di Forl su interventi diurni e residenziali. Sul versante diurno si stanno sperimentando proficuamente percorsi diversificati e flessibili. Sul versante residenziale si stanno sperimentando forme di accoglienza abitativa a ridotta intensit assistenziale. Dal punto di vista degli utenti seguiti, la nostra rete:
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Minori E stato realizzato un presidio operativo costante, anche in raccordo con la funzione progettazione, per recuperare risorse su progettazione comuni che sostengano il lavoro di area e per garantire, pur nella forte differenziazione degli interventi, la costruzione di una visione strategica di medio-lungo periodo sui diversi ambiti. Oltre al presidio ordinario sui servizi per linfanzia e sullattivit dei centri di aggregazione, stata elaborata una proposta di rinnovo delle convenzione con il comune di Forl per la gestione dei centri educativi per preadolescenti, che valorizza lattivit di decentramento allinterno delle scuole sperimentata negli anni precedenti. Da segnalare inoltre la progettazione integrata sul bando della Fondazione Casa dei Risparmi Territori di Comunit, che, oltre a consolidare le iniziative avviate nei bandi precedenti (operatore di territorio, sportello di consulenza psico-educativa e di integrazione multiculturale, interventi di prevenzione della dispersione scolastica), ha portato allelaborazione di un importante azione trasversale per costruire una sinergia operativa tra servizi educativi e di mediazione culturale delle cooperative ed iniziative sviluppate nellambito degli oratori parrocchiali. Con lavvio del poliambulatorio di ForlWelfare, stata progressivamente orientata in tale ambito la gestione degli interventi di sostegno alla genitorialit, che si sono sviluppati a latere dei servizi educativi e delle attivit allinterno del contesto scolastico. E proseguito inoltre, non senza difficolt, il raccordo con lamministrazione comunale per contribuire a definire il sistema dei servizi sulle politiche giovanili e orientarne azioni innovative.
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approccio difensivo, cercando di contenere le riduzioni che stanno colpendo gli affidamenti alle coop. B. La commessa con Hera sui servizi ambientali in questi anni gradualmente cresciuta, ma crescono anche i problemi di rapporto e riconoscimento del nostro valore aggiunto con soggetti imprenditoriali sempre pi grandi e distanti. Ecosphera, sostenuta dal Consorzio e da alcune realt della rete, ha avviato a maggio la gestione del Centro commerciale di consumo consapevole Lapebianca.
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mica e dalle scelte strategiche della Provincia sul versante delle politiche attive del lavoro. Nel corso del 2012 proseguita la gestione di un servizio per le famiglie per la ricerca di caregivers/badanti selezionate (progetto Punto Badanti). Sono circa 60 le famiglie che hanno individuato la propria assistente familiare attraverso il nostro sportello, evidenziando per un calo sul 2011. La sostenibilit di questo progetto legata alla costante ricerca di contributi, per integrare i ricavi dalle famiglie che cerchiamo di tenere calmierati. E stata avviata una riflessione sulla sua evoluzione in unottica di consolidamento e sostenibilit e di allargamento delle partnership, di cui si fa cenno nel capitolo dei progetti innovativi della rete consortile. coinvolgere e sensibilizzare gli Enti formativi del territorio, una progettazione su un bando promosso dalla Provincia con i fondi delle multe sulla legge 68 per linserimento lavorativo di disabili, e gestito da Techne, Irecoop, Enaip e Cesvip che dovrebbe coinvolgere tutte le cooperative sociali del territorio interessate e disponibili ad avviare microprogetti innovativi per lavvio di attivit di impresa che possano aumentare linclusione lavorativa dei disabili. Il bando sar aperto sia a cooperative di tipo A che a cooperative di tipo B e dovrebbe concretizzarsi nel corso del 2013.
Avviata, anche a partire da un lavoro pluriennale che il Consorzio ha svolto nel tentativo di
Al 31.12.2012 Il numero complessivo dei lavoratori inseriti nelle cooperative B del Consorzio di 108 unit. Di questi 38 sono svantaggiati. Immigrati
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Anziani
maggiore debolezza. Si sono consolidati i rapporti con altri soggetti esterni al Consorzio operanti in area anziani (Casa di Riposo Casa Mia, con lobiettivo di promuovere collaborazioni crescenti). Di fatto lattivazione del Punto Badanti (vedi rendicontazione area Politiche attive del lavoro) si pu configurare come il primo intervento della rete consortile in area Anziani, su una tipologia di servizio innovativo. Si procede in questa direzione, promuovendo progettualit innovative su servizi fuori accreditamento.
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Qualit e consulenze tecniche Nel triennio si passati alla certificazione ISO 9001 con un nuovo ente (RINA) ed una nuova modalit (modello multi sito) che ha consentito una riduzione del costo della certificazione. Attualmente sono 7 le realt certificate: Dialogos, Ecosphera, Fondazione Opera Don Pippo (in uscita per il 2013) Il Cammino, LAccoglienza, LAquilone, Tangram. E stata inoltre avviata la consulenza per un non socio (Silenziosi Operai della Croce) che intende certificarsi entro il 2013. La gestione del sistema qualit si sviluppata in stretto raccordo con lattivit di pianificazione e controllo gestionale . Tutte le realt socie certificate (7 soci) hanno proseguito lintegrazione tra pianificazione imprenditoriale (Piano di Impresa) , Piano della Qualit e strumenti ed indicatori economico finanziari derivanti dal controllo di gestione. Si infine strutturato il presidio delle consulenze tecniche allinterno dellarea, in parte gestite con personale interno, in parte con consulenti esterni che collaborano ormai stabilmente con la nostra realt: Privacy gestione interna, utilizzato da 9 soci tutti di 1 livello (+ 1 rispetto al 2011) Haccp consulente esterno, utilizzato da 5 soci di 1 livello e 1 non socio (- 1 rispetto al 2011) DL 81- consulente esterno, utilizzato da 7 soci di 1 livello+ 1 di 2 livello (+ 1 rispetto al 2011) Stress lavoro correlato avviato percorso per gestione interna per il 2013 Legionella- consulente esterno, utilizzato da 3 soci di 1 livello (stabile) Positivo il presidio della parte formativa in raccordo con larea Risorse Umane.
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Larea educare riunisce tutti i servizi volti a supportare lintervento educativo a favore dei minori, dei giovani e dei nuclei familiari, andando quindi ad adoperarsi per promuovere lagio e il benessere per la famiglia.
Area educare
SERVIZIO Asilo nido Centro educativo Centro educativo per ragazzi con deficit medio-lieve dai 15 ai 25 anni Centro estivo Assistenza scolastica presso le scuole Oratorio parrocchiale Centro di aggregazione giovanile Educativa di strada Sportelli psicologico per genitori TOTALE TIPOLOGIA diurno diurno N SERVIZI 3 2 Infanzia (0-6 anni) 107 196
UTENTI 2012
Minori e giovani Nuclei familiari
2 2 3 1 2 1 1 107 1.296 2 2
1.468
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UTENTI 2012
Disabili Disagio psichiatrico Anziani
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Residenziale Residenziale Semi-residenziale Residenziale Diurno Residenziale Diurno Residenziale Diurno Diurno Residenziale Diurno Domiciliare Domiciliare Diurno Residenziale 41
1 1 1 5 6 3 6 1 3 1 1 1 1 1 1 4 70
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SERVIZIO Gestione stazioni ecologiche attrezzate Raccolta porta a porta Spazzamento manuale e pulizia aree verdi Laboratorio smaltimento RAEE Disinfestazione, disinfezione e derattizzazione
TIPOLOGIA Servizi ecologici Servizi ecologici Servizi ecologici Servizi ecologici Servizi ecologici
Manutenzione aree verdi pubbliche Gestione verde Manutenzione giardini e aree verdi Gestione verde private Pulizie uffici Pulizie per enti locali Vendita prodotti Assemblaggio materiale Servizi cimiteriali Servizio segreteria presso teatri Servizio sbobinatura Servizio di ritiro/consegna corrispondenza Servizi in biblioteche (catalogazione, itinerante, front office) Consulenze tecniche Centro consumo consapevole Pulizie Pulizie Att. Agricole Altri servizi Altri servizi Altri servizi Altri servizi Altri servizi Altri servizi Altri servizi Altri servizi
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UTENTI 2012
Adulti stranieri Adulti
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Sportelli informativi per immigrati (centro servizi per lintegrazione) Sportelli informativi per minori stranieri non accompagnati Struttura di protezione e accoglienza abitativa per richiedenti asilo e rifugiati politici Animazione territoriale e progettazione partecipata Corsi di lingua italiana per cittadini stranieri Attivit di mediazione culturale allinterno dei centri per limpiego provinciale Operatore di quartiere Attivit interculturali Rivista periodica di comunicazione interculturale Attivit di mediazione culturale in ambito sociale (Comune di Forl e comprensorio) Attivit di mediazione culturale in ambito scolastico (Comune di Forl e comprensorio) Attivit di mediazione culturale in ambito sanitario (Ausl di Forl e Cesena) Struttura di accoglienza per profughi provenienti dalla Libia nell'ambito dell'emergenza profughi dal Nord Africa Attivit di rimpatrio assistito
564
3.490
109
54
1 1 10 3 1 8 1 1
1 1
200
1 2 33 1.379
6 15 17.753 1.773
20.905
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I fondi destinati ai progetti internazionali sono stati raccolti mediante offerte libere e legate anche allattivit dei mercatini di mobili, ferro e metalli vari, giocattoli, libri, oggettistica e indumenti. Di seguito vengono illustrati i progetti pi significativi.
Principali progetti internazionali 2012 TIPO DI INTERVENTO Progetto Annalena: funzionamento delle scuole per ciechi e sordi, con la collaborazione di: Comune di Forl, Provincia di Forl Cesena. Progetto di accesso allacqua potabile. Progetto Cren, accoglienza giornaliera e nutrizione per circa 500 bambini. Progetto Bambini di Strada: da offerte di privati. Allestimento laboratorio di falegnameria e saldatura. FONDI STANZIATI
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36.631
CHAD GUATEMALA PERU ETIOPIA: Addis Abeba Zway BRASILE: Abaetetuba Alto Xing
Progetto riforestazione.
50.000
36.350
ALBANIA: Scutari
- Progetto Speranza per gestione case famiglia da offerte . -per gestione casa famiglia. - Caritas Albanese (Poliambulatorio, Associazione Madonnina del Grappa di Scutari e Associazione suore Ravasco) materiale vario . -Contributo per pollaio Takon -Spedizione materiale edile. Progetto ampliamento scuola primaria. Costruzione di ambiente comunitario attrezzato per la conservazione e trasformazione di prodotti caseari. Totale fondi stanziati per progetti internazionali
23.223
BENIN
13.979
GUINEA-BISSAU
8.700
BOLIVIA
10.000 301.044
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Progetto Abitiamoci, che mette a disposizione 6 appartamenti con affitti calmierati. Il lavoro di integrazione sociale e di sostegno complessivo garantito da un operatore dedicato di riferimento per le famiglie. Si vuole consolidare e ampliare le azioni in questarea di intervento, lavorando sulla costruzione di una filiera lunga di servizi allabitare.
Stiamo continuando a tenere aperta lopportunit del progetto Kava 10, a partire dalla possibilit di ricevere in concessione un terreno adiacente il quartiere Cava, in cui prevediamo interventi immobiliari in grado di essere unoccasione di sviluppo imprenditoriale per la nostra rete. Il progetto originale di massima prevedeva il trasferimento dei servizi diurni e residenziali, un condominio solidale, la dislocazione di alcune attivit produttive e commerciali e la gestione del parco. La crisi economica sta rendendo pi difficile la realizzazione delle diverse azioni, che probabilmente dovranno essere riconsiderate dentro un quadro di sosteniblilit.
Servizi di Cura: a marzo 2012 nata ForliWelfare s.p.a. Impresa Sociale, promossa dal
Consorzio e costituita insieme ad altre organizzazioni imprenditoriali e soggetti non profit esterni al Consorzio, per la progettazione, lallestimento e la gestione di un ambulatorio di sanit privata (polispecialistica e odontoiatrica) a costi equi, con il marchio Welfare Italia.
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Il progetto Welfare Italia prende origine a livello nazionale e ha lobiettivo di rispondere ad un bisogno crescente di sanit e cura da parte delle famiglie, a fronte di una inevitabile riduzione della capacit d intervento della sanit pubblica. Il senso del progetto sta anche nella necessaria ricostruzione di forme di mutualismo, capaci di aggregare domanda e controllare lofferta. Dopo la costituzione, lavvio operativo avvenuto a settembre 2012. Nel corso del 2012 continuata la sperimentazione del Punto Badanti nato con lobiettivo di offrire un servizio diretto alle famiglie rispetto alla ricerca e alla selezione di unassistente familiare qualificata e referenziata. Il lavoro si anche indirizzato nellorganizzazione di corsi di formazione in grado di qualificare lofferta. Parallelamente abbiamo anche cercato di elaborare una evoluzione strategica e funzionale al suo consolidamento e alla ricerca della sostenibilit economica: abbiamo quindi avviato la riflessione su un progetto pi ampio (Punto Famiglia) dove costruire una filiera lunga di interventi e servizi a sostegno della famiglia (Caf, Patronato, Punto Badanti, Assistenza domiciliare privata, interventi sanitari, informazione...) attraverso unalleanza con altre realt operanti sul territorio (oltre al Consorzio sono coinvolte le Acli, la coop. sociale Abbracci, il Consorzio Mestieri e Welfare Italia Forl). Il progetto stato avviato a marzo 2013, utilizzando la sede del Patronato delle Acli.
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2011 di una nuova cooperativa di tipo B (Ecoliving), promossa dalla Coop. sociale Ecosphera, da un gruppo di persone fisiche e da soggetti non profit, si avviato a maggio 2012 il progetto Lapebianca, centro di consumo consapevole.
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2.4 Stakeholders
Imprese Profit CNA Confartigianato Fornitori Diocesi di Forl-Bertinoro Assiprov Altre banche Banca di Credito Cooperativo Fondazione CARISP Forl Confcooperative Federsolidariet Rete CGM Consorzio regionale Winner Altre cooperative e organizzazioni del Terzo Settore Aziende Usl Enti Locali (Comuni e Provincie)
ESTERNI
Sezionedue
INTERNI
Organizzazioni aderenti al Consorzio di Solidariet sociale Soci della realt aderenti (lavoratori, volontari, fruitori) Dipendenti e lavoratori Volontari servizio civile ed europeo Volontari
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PROSPETTIVE
A conclusione di questo importante lavoro di riflessione e sintesi sui risultati raggiunti nel 2012, ci che emerge il sostanziale consolidamento della capacit del nostro sistema consortile, inteso come insieme delle realt socie, di essere presente sui territori e nelle comunit come interlocutore attivo. Lo dimostrano i dati presentati in queste pagine, ancora sostanzialmente positivi e in crescita in controtendenza rispetto alla situazione socio-economica contingente. Limpegno e la determinazione della classe dirigente del Consorzio, delle realt socie e di tutti i lavoratori e collaboratori ha permesso di raggiungere gran parte degli obiettivi prefissati, mantenendo fede agli importanti impegni assunti nelle numerose progettazioni che ci hanno visto e vedono partecipi. In questo periodo saremo chiamati a trovare nuove idee progettuali e di sviluppo, a ri - leggere continuamente i bisogni della nostra comunit, ad individuare nuove forme di partenariato e forme di collaborazione in un nuovo welfare. Le priorit del nostro agire saranno accompagnate da un saper Ri-generare i legami fra le persone che sono per noi il patrimonio pi grande sul quale dobbiamo continuare ad investire.
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Le parole chiave saranno: Consolidare i progetti innovativi che abbiamo promosso sul territorio;
Sviluppare una maggiore integrazione imprenditoriale fra le cooperative sui temi del
lavorare, curare, educare ed abitare; Dobbiamo imparare ad uscire dalle riserve protette Stefano Granata, presidente del Consorzio Nazionale Gino Mattarelli.
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Oltre al consolidamento dei rapporti con le nostre organizzazioni di riferimento (Confcooperative/Federsolidariet e CGM), si continuer a lavorare per intensificare i rapporti con altri soggetti della rappresentanza imprenditoriale, al fine di costruire nuove e proficue alleanze con il mondo del profit.
Offrire servizi con un adeguato rapporto qualit prezzo, finalizzati a promuovere e supportare linnovazione e la gestione imprenditoriale della singola organizzazione e del sistema consortile. Nellambito del nuovo Piano di Impresa Triennale lArea di Supporto alla Gestione Imprenditoriale stata ridefinita e rinominata Area di Supporto allinnovazione e alla gestione dimpresa, andando a ricomprendere tutte le attivit di servizio erogate dal Consorzio alle realt socie. In particolare, oltre ai servizi Amministrazione e Finanza, Qualit, Consulenze tecniche sono stati inseriti i servizi Formazione, Servizio Civile e Volontariato europeo ed i servizi sperimentali di Progettazione e Comunicazione, in precedenza gestiti allinterno di altre aree. I temi prioritari su cui orientare le azioni del 2013:
Promuovere dei servizi amministrativi per tutti i soci come strumento di coesione qualitati
vae di miglioramento della sostenibilit economica del sistema, con particolare attenzione allutilizzo consapevole dei servizi innovativi. Valorizzare lutilizzo in unottica di sistema delle consulenze specialistiche in area specifiche (consulenza del lavoro, societaria, finanziaria e gestionale). Raccordare i servizi amministrativi-finanziari in particolare con le attivit relative alla gestione delle risorse umane e alla produzione e sviluppo. Consolidare e valorizzare il SGQ sviluppato grazie alla certificazione ISO 9001 (modello multi sito) come strumento di pianificazione e controllo del sistema rete. Ampliare il bacino di utenza delle consulenze tecniche e promuovere un sempre maggior presidio da parte di tutti i soci. Supportare lo sviluppo di competenze delle risorse umane per la realizzazione dei progetti innovativi e di rete. Supportare la formazione tecnica e trasversale delle risorse umane delle imprese socie e non. Facilitare laccesso di nuove risorse umane allinterno delle realt socie. Promuovere tra i giovani una sensibilit sui temi del Welfare e dei beni comuni. Sperimentare lofferta di servizi di progettazione e consulenza/gestione di attivit comunicative per le realt socie e valutarne la sostenibilit.
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La Fondazione
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