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Pontificia Universit Gregoriana Facolt di Filosofa Anno Accademico 2013-2014 FS2383 Profili del Sapere Prof.ssa R.

FINAMORE

Vincenzo Costa Vita emotiva e analisi trascendentale

1. La sfera emotiva e la problematica trascendentale. Il nostro ambito problemtico pi circoscritto: ci si propone di interrogare la nozione fenomenologica di trascendentale a partire dal tema della vita affettiva. Gli stati emotivi non solo determinano, ma costituiscono allorigine lintenzionalit in quanto apertura che revela lessere del mondo. 2. I sentimenti intenzionale Secondo Brentano , infatti, nulla pu essere giudicato, ma nemmeno desiderato, sperato o temuto, se no estado rappresentato. Non posso amare se non nella misura in cui amo qualcuno, ma per amare questo qualcuno devo percepirlo. Cos, per esempio, la gioia non un atto concreto in se stesso e il giudizio un atto che si trova accanto ad esso, ma il giudizio un atto fondante in rapporto alla gioia, esso determina il suo contenuto, realizza la sua possibilit astratta: senza una simile fondazione la gioia no pu in generale sussistere. Husserl nota del resto esplicitamente, revendicando il carattere intenzionale dei sentimenti, che questi non debbono essere intesi come meri stati psichici che accompagnano certe rappresentazioni e che sono debitori del loro riferimento a un oggeto solo al fatto di essere intreciati con queste. La struttura del rapporto tra rappresentazione fondante a rappresentazione fondata non cio causale, ma intenzionale, poich e impensabile un piacere senza qualcosa di piacevole. I sentimenti intenzionali aprono la possibilit de vivere in un mondo umano anzich in un semplice mondo di cose, e senza di essi nessun mondo abitabile per

luomo apparirebbe. E allo stato emotivo che si rivela loggetto pericoloso, attraente, odioso. La vita emotiva ha una portata trascendentale, cos ci si potrebbe forse esprimere, perch solo in quanto dotato di sentimenti un soggetto pu vivere in un modo di valori e di sensi, ed solo questa caratteristica che rende possibile un mondo umano. 3. Passivit, affezione e ricettivit nella sfera dei sentimenti La prospettiva husserlina idealistica, poich il suo punto di partenza che la vita di coscienza della soggettivit produce la validit del mondo ed sempre la soggettivit costitutiva del senso e della validit dessere. Il punto decisivo che lapparire del mondo non coincide con lesplicito avere coscienza del soggetto, con il che si fessura il dominio del cogito. 4. Il concetto di mondo e la Stimmung Dai sentimenti della sensitivit e dai sentimenti intenzionali bisogna differenziare la Stimmung, la tonalit emotiva. Mentre i sentimenti si riferiscono e rivelano lessere degli oggeti, la Stimmung si riferisce al loro orizonte, a q uello che nella Crisi verr chiamato il mondo, per cui essa si riferisce agli oggetti solo indirettamente, nel senso che rappresenta lo sfondo emozionale del loro apparire. Il mondo ci stesso che no rappresentiamo, non come uomini o come soggetti empirici, ma nella misura in cui siamo tutti una sola luce e partecipiamo allUno senza dividerlo. Sono Stimmungen quegli stati emotivi che non si riferiscono a oggeti, che non revelano lessere delle cose, ma lessere del mondo. Esempio: nella disgrazia nono ho occhi per ci che grazioso. La Stimmung cio unapertura fondamentale che apre o chiude il mondo in maniera pi determinante di ogni altro sentimento: gli stessi sentimenti della sensitivit, cos come i sentimenti intenzionali, si manifestano, o non si manifestano, allinterno de una tonalit emotiva. Secondo Husserl, infatti, la Stimmung non ha un carattere pre-formate assoluto, non mette in forma ci che appare, poich la Stimmung deriva appunto da una fusione dellintero campo affettivo, cosicch vi una dalettica tra la Stimmung e i singoli, particolari sentimenti.

La Stimmung a differenza dei sentimenti, non si riferisce a una singola fase della vita, ma riferita allintera vita. 5. Coscienza distinta e intreccio intenzionale

Alumno: Poul Michell Izaguirre Villanueva

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